· _ 3 _ e della chiara vittoria che sempre rattenne fulgente negli occhi profondi la nobile carne...

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! ! ES! I VE ! SI 10 DEDICO

A ! ! A BE ! ! A C! EA! ! ! A C! E

!’

A ! A E !’

IN! ENDE .

Novembre ’

906 .

!’

O ! ! E ! ! A

ASCO ! ! A : la musica bella

del verso gagli ardo e sottiie

penetri nel vivo tuo coi eavvezzo ai placidi suoniall

albe ! uentiA te io dono— sincero —

la vergine forzade la mia giovinezzaspronata alla grazia del versodall

;opra possente

del vomero dritto che squarci ade la Terra il gran ventrecapace custodia dei germiche diedero al mondo gli eroi

_ 3 _

e della chiara vittoriache sempre rattenne fulgentenegl i occhi profondila nobile carne immortale !A te le rose che in cespoprorompono fresche dal cigliodel monte d ’

acciaro

e le calde bellezzedi Elena grecache in contro a l ’occaso di fuocotrapunto di stel lela magica arte di ! idiadal nulla creò '

Ascolta!mia complice amica

udrai celebrare le purememorie incorrotte e la vitadegli esseri degni ; sonarenei m ille fulgori tu l ’ innoudrai della gran madre eternala diva natura

!che al bruco

porge il capezzolo roseoe all ’ edace pino i l verdealimenta perenne e tuttestringe le creature terrenenelle grandi braccia materne '

E come dall ’alveo del fiumele acque nel forte gorgogl io

l’

espandono fuori ; gagliardedilatano i l cuore ; sottil i

profondon la v i ta nei riv icos! tu vedrai campeggiarele fiamme più integre e puredell ’anima mia che si levanell ’al to assetata di luce !

! IOVINE ! ! A

IN fondo alla roccia che alta

s ’eleva e protendele braccia di bronzoinnanzi a l

azzurro del cielogorgogl ia i l torrentenei rivi d ’argentoil masso poliscecon ansia febbrilenell

agile moto conquistale vie che menano al coredel mondo attivo nel circolo eternoche chiude la morte e la vitanel ferreo suo giro incorrotto .

Spumeggia a le punte più aguzzesi piega o si spezza disperdenel l ’etere vanola limpida vitae poi da l

’eternodinami co motoattratto con forza più novanel l iqu ido masso confondela sua con l ’altre esistenzemutabil i e pure .

S ’eleva in limpidi voli nel l ’altoassurge a le vette cerule

—— I 4

e in candidi fiocchi ricadecon do lceoppur si disperdecon tragica furiain lacrime amareE poi novamentedal dorso del monteche impervio s

ederge

dal verde pianoro fecondodal l

alveo capace del fiumedal mare sonante abbracciatori torna al gran cuoredel mondo al tero nel ri tmo possenteche chiude con vigile lenala morte e la v i ta per sempre !

Cos! giovinezza anche tu !

Dal grande dolore sublimedel seno materno a le carezzedel la pueri zie imbel le ed al cantodei sogni ditu giovinezza t

avvo lgi

a lacre …nel ci rcolo alternodi gioia e dolor !! ual fremito immensonon agita attivoinnanzi la fragile anima tualo schiudersi alto

dell ’alto pensiero

che tutte dissera rosatele fulgide v ie del domani

! ual cupo dolore non fremepossente nel presto caderedall ’anima ardente la lucedei sogni distrutti V i zz 1t1

da l ’occaso tristeOh ! tragiche rosse feri tedel core sconfitto ! Oh grigiomartirio di piccole atrocitorture ! ! ual pelago immanein voi si dibatte laceradall ’alba al tramonto la v i ta '

Nel l’

a5pra battagliafremente d ’

acuti clangorinel gioco sottile e precisodi spade diri tte e capaci !nel caldo profumo di v i tache t

offre una bocca di rosa !nel labbro che livido emettei l soffio del lentoin voi si dibatte laceradall ’alba al tramonto la v i ta !

E tutto siccome la fontedi puro cristallo

!che nata

s ’uccide nel l’

agile ritmodel circolo eterno finiscedistrutto nel mondo cosi '

Cos ! g i ovmezza anche tu !

ORATORIO D’

A ! ORE

! A NA ! IVI ! !

NE ! cielo poi che la notte scendeva

l’

accendevan le luci bellamente:ogni stella al l ’ amica sorridevacome amante riamata dolcemente !

E nell ’aria vibrante di profumiPrimavera correa nei giorni li eti

coll’

impeto gagliardo di più fiumicantavam l ’armonie senza

Tutto pareva a me che nei l C iel la Terra e ancor lontanamentecalmo e sereno il risonante ! are !

Nacque c os! l ’amore bello e …v i ssenel profondo del cor tenacementesi che giammai non lo potrò scordare '

!’

O ! ! E ! ! A

CO! E la pesca che quand ’è matura

si riveste d i s ua carnosa polpae manda intorno fin che in v ita dural’

agreste odore suo scevro di colpa

la fiera passion dentro del pettovenne crescendo . e maturando forte

!

chè in breve tempo ben io fu i costrettoa farne offerta a lei che m ’avea porte

le graz i e della sua chiara bellezza !Al novo giogo d

’or presta ch inaila giovinezza mia —p iena d

ardore !

e dissi a lei Poichè tanta dolcezzapalpita in torno a te ch ’ io riguardaiebbro d ’ amore eccoti tutto i l core !

I! CONSENSO

l i albori de i mattin i invi tti

come le rose che disserra il so lecom-e l i gigl i su gl i stel i dri ttigentil e e - pura come le viole

tu m ’ apparisti nella grande queta '

Oh del beato Angel ico pi ttoreavr ia voluto aver l ’ arte segretae i lluminarti tutta d i splendore !

In un lembo di ciel ricca d ’ ardoretu campeggiasti nitida e perfettachiusa i n un lungo tremito d ’ amore !

E t ’ adorai angel ical figurasiccome Bice quando giovinettaDante dipinse più che creatura

L’

IDILL IO

! IVIA

E ! !’

E !-

A la sostanza de l ’ amore

diafana g enti le immaterialene la sua ricca veste di splendore !

! uasi ri l ievo puro d’ ideale

la sagoma del v iso di madonnas ’ i l luminava al placido chiaroredegl i occhi belli qual non ebbe donnamegl io di le i creati per l

’ amore !

Le labbra brevi di carmino aulentid i l iete rose petali genti l is ’ aprivano nel lor profumo

E l e piccole mani del icateeran gioiell i d ’ orafo sotti l i !

Piccole mani tanto!tanto amate !…

SO! NO

P ! I ! AVE ! A gentile e tanto bel la

ch’

entra le vostre braccia ne serrastela fiammata del cor audace e sn el lache ne l ’amplesso chiaro soggiogaste

Madre soave ! tutto intero e fortei l mio sovrano straripante amoreio pel ricordo che da me non partevi chiudo affetto v ivamente in core

Notti stellate del profondo Aprilealbe serene piene di dolcezzemeriggi ricchi d

’un odor genti le

tutti nel sogno voi vibrate ancoracome sorris i di passate ebbrezzeTutti nel sogno che m ’

avvo lge ognora .

IL BACIO

! ! I occhi dischiuse ne l ’aurata onda

del nostro vivo e palpitante amorel ’arco sereno de la bocca mondaprotese li eve nel silente

e l’

offerse cosi quale suggellomirabilmente placido e divino !

! uale p assò nell’animo gemel lo

dolce pensiero ! ! ervido destino

m’

apparve allora nel laE dalla pura inesplorata fontedel core intesi la mal inconia

della fel icità alta -e bruciante !E quel bacio posato su la frontefu grande premio pel mio core amante !

! E ! ICI ! !

! ! SICA bella de le sue paro lesovrano incanto della sua bel lezzarecondite armonie serene e solefel ici tà de l ’anima in ebbrezza !

Vo i che adornate come verginalefiore superbo la persona elettaVOI mr rendete ognora senza uguale -

bella la vita fervida e perfetta !

Io quando passo a lei l ’ore d ’accantochiuso nel fulcro del profumo lietache la chiude siccome un puro incanto

penso che ! al mondo al tr’

esseri non v ’ hannocome me ben fel ici che lo vietala bellezza di lei ch

essi non sanno

SE ! INA

A ! ! A la testa leva

ne l ’aria bianca de l ’alba !e l ibera espandela sua giovinezzal ’ampio torace colmodi g rande salute . Ne l ’occhiopuro ed espertolampegg1a e passaun sogno di pace fecondadi umil i beni !

L ’affetto a l a terra!tenace !

51 rinnovella ognorae insospettato sgorga !e ne ’

I n ovo vigore afferrala piccola mente agognan tedi messi felici i l domani .

La semplice Opera grandee pura con ansia l ’assorbeed egli la mano villosanel sacco immerge e prendela dura semente incorrottae attivo la lancianel solco col gesto che tutto

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nel largo suo moto conqu ista .

Cadono i chicchi nel senocome p ioggia feconda di oroe ne ’

I sole mandano lampidi fresca gaiezza !

In torno ampio respi rane l ’ali to immensoi l campo di fresco squarciatoch ’ eleva traversole m i lle diritte feri tei l grande suo canto immo rta le

Domani in alto le spighescin ti lleranno al sole !Domani di luci tessutele messi bi ondeggiantisaranno all

opra suadolce compenso ! Intantotrema ne l ’occhio fierola minacc ia del c ielo

PRI ! O OTTOBRE

! O ! ! OB ! E m ite nel suo I‘

l sO puro

dolcemente cadea ne i raggi d ’oro

i l cielo frementedi lamine bianchenel lento abbandonola fronte d ’

opale

sereno curvavabaciando la terracosparsa di fiori !

In al to!in al to ne la fiamma bel la

rosseggiavano i cuori ebbri di fedes’

accendevan di grandi luci e ternel ’anime fiere ricche di speranze !

In alto!in alto quale fiume ardente

la vita nel clamor de la battagl i aimminente passava e arditamentei timidi incuorava e novi ardoribruciava dentro l ’anime de ’ forti '

In alto!in alto la gran luce rossa

di mille petti e mi l le i nvi tte fedi

s’

offeriva gioconda eletta e fol leal gagliardo fio ttar de la mitragl ia !In al to ! in al to giovinezze baldeche ven ivano dai monti biancheggiantidi Trento e da glauco

imardi Trieste

giù fino al fuoco generoso e gravede’ l ’Etna ardente e da le rutilantimontagne Calabre ricche di vi ta '

! enti l sangue latino richiamantene la l ingua di Dante dentro i cuorila speme d ’

Ardu ino in fino al grandesogno di ! oma ! La gagl iarda genteche aveva dentro l i animi d ’

accidro

eletta fede ne la patria fortee sentiva fel ice dentro gli Occhi

palpitanti—di gloria l ’avvenire !

I n al to!i n alto figl i del destino

in tutto degni degl i eroi d ’

Omero ‘

Oh!voi beati cui la vita amica

serbo la gran carezza sua maternadi dirizzàrv i a compiere l a gestache da Cesare fino al corso sireinvano fu sperata ! Alta ed eternala gloria vostra ne l ’ immortal bronzode la Storia sco lpita resterà !

piombo d ’

Ital ia ! Beatiss i in i voicui gran ventura inver fu presta morte !

Beatissimi Vo i ! L ’ora cadevadolce ne ’

I cielo d ’oro scintil lantea l a Campan ia ne ’

I divino azzurro !

Decl inavano al piano mollementei Tifata da i l Iene dorso verded

o l iv i . La battagl i a al ta fervevane l ’ul timo suo rantolo di forzaframmisto al fulminare dei moschettiche chiudevano dentro occhi d ’

ero i

i l fiammeggiante mobl iato amore

per la terra natia eran bestemmieancor più brutte d

’anime v izz ite

chinate al gran nemico d ’

o

gni luce !

I l cannone tuonava senza posasu pei monti : la voce sua di bronzoportata sopra l ’eco di vendettauccideva v iolenta a l ’ora

estrema

ne l ’alme vil i l ’ul tima speranza !Ed il destino invano lungamentesognato a grandi passi s i compiva !

Ora di luce bella ! ora di fede !ora che dentro l ’anima del ! randepassasti bianca come la purezzar ivivi s ’è possibile nei cuoriOppressi sotto l ’onta ed i l dolore !

ISC! ITELLA

Intorno i l verde eterno

e camuffata sotto i rami bass iPacqua .

E dentro l ’acqua la morte '

In alto rilucentepalpita azzurro i l cie10 °

la bassa plaga l ividaspezza di Vena l ’ampiocanale tranquillo .

! ide a la -morte il t rillo

garrulo degl i uccel lr

l’

anitra curvail becco immergene l acqua verde ! adunco !

dove v 15c1de passanoalcune s erpi

Pm innanzi fra'

le cannenudo l ’ampio torace di bronzod ’un uomo s

ederge°

l a mano forte!i n un placido moto

!

immerge ed innalzala piccola

! ipete invano più voltema nulla Al cielo rivolgeuno sguardo di priego e minaccia

E la morte intorno volandoinsidia la dura fatica

P iù oltre ' Più o ltre laI l mare

!i l mare luccicante

come una spada d ’ofo '

Bella terra di morte e d ’amore !

NAVI ! ANDO

NAVE tu svelta —su l ’onda

placida vol i e fremesui fianchi tuoi di bronzola cerula massaspezzata dal dr1tto speronetu svelta su l ’ondavai ed intorno cantasu l ’ampio specchio del marelucente un inno di gioiala vi ta ne

pur i elementinon proni a la forzabrutale dell ’uomo

In alto e intornoi l vasto palpi tar di lucefinisce e chiude in una fascia d ’oroil ciel di perla ed il mar di cobalto '

Tu vai e niuna cosaal tuo celere moto s ’opponediri tta tu fendil ’onda compattae ancor dietro tecome v iva carezzala scia luminosa

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Tu vai e niuna cosail tuo cammino arresta °

l’

alc ione bianco passaogni tanto su l ’ai te tue cimee saluta figl iuo lo del marela gente che in te s ’è chiusacome ne forte castoned ’una fede

E corri!o Nave ! nell

alba

di luce pallente : l ’arsuradel So l ti conosce

!o Nave

!

e ancora l ’occaso roseoti bacia nel suolanguor di

E corri!o Nave ' Domani

tu forse siccome il destinoche agi ta e preme quest

anima

domani tu forse!

:avvoltanell

onda potresti

CASTELL’

AIROLA

D i lontano nel chiarore

del crepuscolo vermigl iole muraglie screpolatemandan lampi di fulgoremette i l sole nel tramontocome un al i to d i v i tane le stanze abbandonate…

La montagna di lontanonella mole azzurra e gravefa da sfondo al vecchio edill io

che i l gran piano tutto verdeco inpie tremulo garrentesotto l ’al ito gentileche dall ’alto come un baciodolcemente lo

Ora il sole come un discodi metallo fiammeggiantecade piano l ievementee i l castello ‘a poco a poco

par che s’

an imi e respiriuna voce ! ne bisb igl ia

sopra i l suono di un l iutouna breve

L ’ombra cupa de le stanzequas i fugge i l lum inatada una luce b ianca !DI lontano nella notte

gl i occhi vedono passarenel quadrato de i veronidame belle e sorridenticaval ieri e pagg i b iond iMa ! gran Dio ! non è che un sogno

A! RODITE

da P IE ! ! E ! O ! ! S

! ura di Tiro che d ’ amor sonant1d ’ Afrodite miraste la bellezzane la gran nudità sublime e follee che de l ’ immortaleDemetrio la pazziavedeste alta —proromperesi come quel d ’ un Dio

!

mura di Tiro deh voi mi narratelo spasimo di Lei superbo e degno !

Serbo- i l destino a voi si ! gran fortuna !Oh

!dite

!_dite la div ina amante

quanto fu bella!quanto fu sublime l…

Afrodite ! Afrodite ! arte ed amore !tu che t ’ incamm inasti al gran cimentotu che ne ’

I cor del popolo bestial eScrutasti viva l ’eterna scinti lla !Afrodite tu sei su l ’altre tuttecreatura possente ! alta ed eterna !Ed io ti veggo ne l

’ora cocenteda la furia seguita e dileggiataincamminarti

-nobile ed altera

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verso quello che fu per te sol degnorogo ed altare !L ’ora subl ime lenta dec l inavaverso la morte rilucente d ’oroe tu bella ed altera t

accostav i

al la fine superba ed al la gloria !Ed i l popolo vile ti segu ivaeccitato da mi lle cupidigieda mil le insatisfattevoluttà cocenti !Morte ! Morte ! gridava ebbro di Vita !

E la lucente tua chioma di oroa ’ l dolce vento palpitava mollecome vela di nave inobl iata !

Occhi sereni di pal lente soleche tutta ! tutta la m iseria grandede la massa vedeste ! occhi sereniqual i di stelle

!splendidi

!guardaste

da l ’alto tutta la crudel bassura !

E camminasti come sopra l ’al id ’

un gran sogno!magnifica ed al tera !

Sogno di Donna !E Demetrio ti vide

!anima

Ti vide e dentro i l core di leones’

accese la div ina ! alta scinti l lache lo rese subl ime nella morte !…

Mura di Tiro ! Mare ri lucente !

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VOI che vedeste ! Vo i che l’

ascoltastè

i l fremito possenteio v amo con amore fil ialee ne verso del cor

!ora vi canto !

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E vi veggo la notte in mezzo ai sogn ipause febbri l i dopo i l gran lavoroe vi sento ne l ’anima cocentequal i ruscell i d i lustral i

Occh i di donna !… Oh quanta poesiaserrate vo i n e le pupille dolci '

Celesti come l ’onda d ’un gran mareo neri quale notte senza lucevoi s iete tutto per chi dentro i l corestringe il ricordo d ’un possente

Ell ’ ha l ’occhio profondo ed infin ito !e le mani di latte ! … ! anno mal iestrane di sogno le viole fondeche son serrate dentro l ’ala densade la chioma ! uente che castigomagnifico s

ederge su la fronte .

Bella ne ’

I suo pallore caldoEll ’ è la dia de l ’ anima sognante !Ma la virtù che in alto la subl imaè quella de l i arcani suoi si lenz ila bocca grave profumata dolcesforza di rado la parola vuotael la che la sa bella e per: -me solome l ’offre qual sugello de l

’amoreche tant ’ è forte quanto meno parla

e la chioma corvin da l ’ aria caldaagitata appar! qual ’ un prodigiocrudelmente magnifico

!d ivino !

Cos! m ’

apparve l… Mentre che l ’Apriledolce nel sole tepido cantavain mi lle soavissimi profumila sua gloria genti l come l ’ incantod ’

una musica pura e cristall ina !…

P ! LEDRI

! a fiera testa lietamente al cielo

innalza dri tta nel suo riso brevee freme dentro la narice aper tala vita sua gagliardadi sotto al pelo lucido di setale vene ardenti di vegore novoappaion rivi carichi di sangue:sono stel i di nervi alti e sotti l ile gambe svelte ne la g iovinezzache palp ita e nel suo possente fuoco

tutta l ’ esalta

Sul pianoro di verde in contro al c ielola l inea netta de la sua bellezzarisalta ed offre a l ’ occhio che n ’ è espertola del izia del sogno e della vita !…

Ora nitrisce e l ’ agile suo cantovola ne l ’ aria pura di cristallosiccome una gran voce di

Più innanzi i l maschio dai garetti fortisolleva i l muso dal pianoro verde

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mentre un brivido di vitapassa nel corpo di lucente rasol ’orecchio aguzza la naricel’

ascolta ancora e dentro l ’aria caldasente l ’odore de la sua! iuta e s

avanza timidetto e quetoche l ’amica ancor nota non gl i

e l’

agile groppa ha scotimentibrevi e La sottile testa

Nel corpo suo stretto e gagl iardoè un grave turbamento giovani le :i l petto suo n ’ è già tutto percossocon brivid i si come donna

Sono vicini . I l muso contra i l musobaciandosi davver con sapientiumidi baci di provetti

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Aitante serena dirittanon donna ma opera bellad

artefice sommo in altol’

ergeva su l’onda di c ielo

che fiera di lei gaudiosale

/carni lambiva

in lunghi purissimi bacidi pudico amore !

! ideva ne l i occhiche unici al mondohan lampi fulgenti di gloriasaette d ’

uccella feri tarideva la gi0 1a profonda

che dona a la donnala vasta certezza di essere amata

! ideva ! ideva

E ne i cari occhi stellantie nelle luci numerose e viveintegra siccome la fiammain alta levavasi fierala nostra celeste passione

Al grande a l’

immenso

spettacolo puro di gio iache parvemi cantostrappato alla vita

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nel fremito arcanodi mil le armonie sconosciuteio vinto la testa chinainel grave ardor che mi

! uardavo guardavo ne l ’estasi novaed ella ancora più bellasul mare appariva !

Oh!grande creatura

che vita concedermi vol leoh

!bel la creatura

dal labbro che fremenel folto velluto del fioredeh ferma su l ’onda di Cielola chiara vm one superbainchina la fronte di luceprotendi la boccae baciami baciami

! N A ! ORE

B ene ella a me giocondamente parla

e bene assai giocondamente donala bocca che tant ’è dolce a baciarlagran fruttò eletto de la sua persona .

B ene mi piace in lei i l sonnolentomuovere lungo de ’ grandi occhi assortio i l breve originale accigl iamentodi fanciullo cattivo . ! li

'sconforti

di lei con i sospetti e l ’ incessanteaccusa per la dubbia fedeltàframmista a la sua cara sfavillanteloquela di genial festività .

Ma non è tutto quel che in lei mi piaceè

‘chemi prese a amar come per gioco

ed or' che m ’ama ed io lo chiedo

!tace !

oppure cupa mi risponde : ! n poco ! !

INTER ! E! ! O

Spesso quanto con ansia a lei io narro

i l suppl iz io che atroce ognor mi tieneed io invoco da lei una paro la

Ella m i dice : Ancora ! ancor non basta !ancora tu a me non ami benenon ando i*a per te ci son io sola !

Ed io mi sdegno . Ma c ’è qualche voltache mi piaccion queste sue misteriosesmanie cupe e gioconde . ! uali agogna

! ual i penso celesti e inesplorategran voluttà cocenti

!

deliziose

esta51 questa vaga donna sogna !

E stupito la scruto e la riguardotentando ne la sfinge penetraremuto incerto pensoso umiliato .

Ma invano che costei mi pare fatta

per essere un oggetto tal d’amore

pel mistero che a lei m’ ha

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Certo mentr’

ieri l ieto la baciavoin bocca e per i suoi cocenti bacis inghiozzando d

’amore e di dolcezza

la strinsi ancora e ancor sinceramentele diss i : Bella m ia come mi piaci !El la in un crudo scatto di fierezza

Baciandomi mi disse : Ancor non basta '

D ! ETTO

A volta ne i fel ini!

abbracciamenti

onde con Essa il gran piacere intessole labbra schiuse in lunghi baci ardentibriaco del la mia fel ici tà

penso e m ’

abbuio a le i rinnovellandonel mio dubbio tenace : ! Se i contenta ! !Ed ella ancora scossa ed ansimandorisponde con crudel serenità

Oh come chiudi prestamentel ’amore tu ne i vecchi suoi castoni '

Turbato offeso e sempre più: - insistente

ripeto a lei : Dimmi la veri tà !

Pensando : ! E questo mio violento amore! appare ad essa ancor ben poca cosaElla che legge nel suo calmo ardorei l pensier mio dall i occhi calma stà .

E poi risponde : Tu non mi comprend1 '

Ascolta: ti voglio per me soltanto !macerato d’amore ! D ’amore intendi ! !

più dolce d’ogni dolce

INTI ! IT!

Di su i l guanciale bianco un fiore ! eresse

la testa con amabi le pigriziae su ’ l vol to guardandomi — s

accese

una subita—

fiamma di letizia .

Io risi . !

Ed ella a me con an51a disse °

Madonna mia che strano sognoho sognato D ’amore io chiesi Parla !No

.! rispose Non posso

!mi

Pervicace eccitato replicaiDimmi

!era dolce il sogno che hai sognato !

Ed el la con un grande atto burlescomi respinse dicendomi ! o scherzatò !

Sorrise . E dopo poco a le mie bracciamallemente se stessa! abbandonandole pupille socchiuse e i l labbro ardenteprotese infino a —quando

io che di lei e di quel suo sorrisoho bisogno che l ’anima s ’en molcel e chiesi dopo : Ebbene

!questo sogno

Ed ella a pena mi rispose : ! E dolce !

I SONETTI DEL P IACERE

E l l a sorride… e la nivea corona

piano dispiega : l ’ arco ammal iatoresiccome rada plac ida tranquillas’

apre giocondo nel suo calmo

! ende a la carne fremiti sussultiil senso sconosciuto che la mo lce !e l ’occh io piega cupido d i vogl i ade la palpebra sotto l ’ala dolce '

l o Dentro l ’ansia ch'

è m assaleogni cosa ne scordo e invoco soloi l mirabi le scatto senza uguale !

E ’viene!acuto forte inebbriante !

Or ’ella è prona pall idaEd io la sublimata amante '

S’

inarcan svelte l ’anche giov inettee dentro l ’aria profumata e mol lei vergine i inesplorati pettison chini al senso cup ido ch

estolle

le numerose inappagate vogl ie !Ed i l talamo par l i zza ed altare !nell

onda avvolto de la gran peccataI l senso guizza dentro l ’alitare

de la carne che palpita d ’amoree tutta si concede inebbriataa la mano sapiente al novo

L ’opra di vita nel suo fiotto ardenter icade—grave su le membraEd i o mi prostro vinto e sorridente ! …

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E ancora— che sp inge la vitacorrente nell ’attimo dolce °

la vi ta che forza la tempiacol rombo celeste e gagliardoancora sul labbro di rosaio premo la bocca… .

E bacio con l ’ansia febbri led ’un pazzo bruc iato d ’amorenel mentre Ella l ’occhio socch iudee disfattanel novo fervor !

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e i l gran mare ri lucentela sua carne immacolatacome fiore di vellutotutta quanta i l lumino '

L ’acqua pure si dischiuse’con

la vigi le carezzade l ’ abbraccio dee l ’accolse tutta interanel suo l impido

Decl inava nella pace

de l ’ immenso ciel di pe rlarosso i l sole !