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MULETTI DAPPERTUTTO N.6 2017

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N.6 2017

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Cvs rinnova l’accordo con la Norfolk Southern Railroad 486 12PMI: chi sono?

Crown:Smart Solutionsfor your Business

JungheinrichDai Frontali ai trattori con rimorchio in magazzino 8

Bonus sulla Pubblicità Breve Guida all’incentivo fiscale 10

Dall’industria 4.0 alla società 5.0È l’era della quarta rivoluzione industriale 14

Digitalizzazione La DEM e la pubblicità sul Web 40

YaleLa partnership vincente con Baustoffwerke Havelland 38

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Muletti DappertuttoRegistrazione del Tribunale di Cagliari

N°11 del 22 Agosto 2013

Direttore ResponsabileFilippo Sbressa

General ManagerFrancesca Salis

Realizzazione grafica Marcello Sanna

Editore SocialTecnica Editore S.r.l.s.

Segreteria e RedazioneEx SS.131, Km 12,00 - 09028 Sestu-Cagliari

Tel. +39 3938025947

Collaborazioni Luca Balzano

Serena CanceddaFederica Lai

Eleonora Vacca

Disegni GraFicArt

IT Development ManagerMultimediasoft di Renato Mureddu

Via Palestrina, 55 - 09045 Quartu Sant’Elena (CA)

StampaArti Grafiche Pisano Srl

Via Nervi - 09122 Elmas (CA)

www.mulettidappertutto.it

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EDITORIALE

Buonasera Cari Nostri Lettori,

con questo ultimo editoriale dell’anno, vorrei condividere con voi la scalata di successi che

la rivista ha conquistato in quest’anno.

Il 2017 è stato per Muletti Dappertutto fonte di grandissima soddisfazione e gioia, in

funzione dei cambiamenti avvenuti ai vertici.

Concluso ufficialmente il progetto “Lift Communication Italia” e di conseguenza la

collaborazione con Tuttocarrellielevatori.it nel mese di gennaio 2017, Muletti Dappertutto

ha ripreso la sua univoca identità che ci contraddistingue nel nostro settore a livello

nazionale ed internazionale .

La nostra identità onesta ci ha permesso di svolgere il nostro “dovere” di rivista in maniera

professionale con un potenziale progetto volto al fine di comunicare, divulgare e innalzare

ogni tipo di novità, curiosità e avanguardia che riguarda il settore industriale dei carrelli

elevatori e Logistica.

Tante persone hanno avuto modo di collaborare con noi, subendo fatiche e frustrazioni

ma soprattutto vivendo le soddisfazioni di questo progetto.

E Chi ci ha creduto davvero, ora raccoglie i frutti, le grandi gioie e i complimenti ricevuti per

questo progetto che ha conquistato tutte le scrivanie dei costruttori, rivenditori, l’intero

indotto e gli amanti del settore industriale d’Italia

- 6 numeri bimestrali

- 8 fiere di settore, nazionali ed internazionali, convegni e seminari

- Un sito web fresco e sempre aggiornato, che offre la rivista anche in formato Pdf, con

migliaia di visualizzazioni giornaliere

- L’edizione di una rivista “sorella”, che tratta il settore parallelo del cleaning, Lavasciuga

Dappertutto

E infine, la collaborazione con Forklift-International per la realizzazione di una vetrina

dedicata alla ricerca e la compravendita di carrelli elevatori e macchine industriale,

creando la prima “FINESTRA DA E PER L’EUROPA”.

Insomma, Muletti Dappertutto chiude quest’anno in essere ringraziando ogni amico e

cliente che ci ha creduto e supportato in questo splendido 2017, assicurando che ciò ha

prodotto in quest’anno è soltanto una piccola parte del progetto.

C’è sempre tanto che bolle all’interno della pentola di Muletti Dappertutto, ma il fine è

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“La pubblicità emoziona, innamora, seduce. Suscita emozioni. Un

chilo di pubblicità può contenere 999 grammi di razionalità, ma

brillerà e si distinguerà per il suo grammo di follia.”

Muletti Dappertutto vorrebbe aiutarvi a trovare il Vostro grammo di follia, per brillare e

distinguersi all’interno di questo mondo a volte troppo piatto.

Augurandoci possiate godere questa lettura,

Lo Staff di Muletti Dappertutto, Lavasciuga Dappertutto e Forklift Italia Vi augura un Sereno

Natale e Felice Anno Nuovo.

sempre lo stesso: Valorizzare il Made In Italy e le potenzialità che ogni azienda e questo

settore ha da offrire all’intera Europa.

Vorremmo ricordarvi, attraverso la citazione di Luis Bassat, che:

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MULETTO BUSINESS

“Le microimprese e le piccole e medie imprese (PMI) costitui-scono il motore dell’economia europea. Sono una fonte essen-ziale di lavoro, generano spirito imprenditoriale e innovazione nell’UE e sono quindi essenziali per favorire la competitività e l’occupazione”. Le parole di Günter Verheugen, passato mem-bro della Commissione europea responsabile per le Imprese e l’industria, pongono l’accento sull’importanza che le aziende con meno di 250 lavoratori hanno per l’economia del Vecchio continente. E proprio nell’Europa del mercato unico senza frontiere interne si rivela essenziale la necessità di avere una definizione comune delle PMI, così che, in caso di richiesta di misure economiche a favore delle aziende, tutti concorra-no “ad armi pari”, limitando le distorsioni della concorrenza. Con questo spirito sono state emanate la raccomandazione 2003/361/CE della Commissione europea del 06 maggio 2003 e il successivo decreto del Ministro delle attività produttive ita-liano del 18 aprile 2005.

DEFINIZIONE

Viene considerata un’impresa ogni “entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica”. In particolare, prosegue la raccomandazione della Commissione europea, “sono considerate tali, le entità che esercitano un’at-tività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare,

le società di persone o le associazioni che esercitino un’attività economica”. La categoria delle micro, piccole e medie imprese, conosciuta anche con l’acronimo di PMI, è costituita da imprese che occu-pano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non superi i 50 milioni di euro oppure il cui bilancio annuo totale non sia maggiore di 43 milioni di euro.All’interno di questa macro definizione occorre fare due ulte-riori distinguo: ci si riferisce a una microimpresa nel caso in cui l’impresa abbia nel proprio organico meno di 10 persone, arrivando a realizzare un fatturato o un totale di bilancio an-nui non superiore a 2 milioni di euro, mentre viene definita piccola impresa un’impresa che occupa meno di 50 persone, realizzando un fatturato o un bilancio annui che non superi 10 milioni di euro. Come specificato nel decreto ministeriale, i due requisiti, ossia fatturato e bilancio, sono cumulativi, vale a dire che entrambi devono sussistere.

TIPI DI IMPRESE

A seconda delle relazioni intercorrenti, le imprese vengono in-quadrate come autonome, collegate e associate.Sono quattro le occasioni in cui una PMI può essere qualificata come collegata: in caso in cui un’altra impresa disponga del-

PMI: micro, piccole e medie imprese. Chi sono?

Le Pmi rappresentano l’ossatura dell’economia italiana, ma cosa si intende con questo acronimo? Scopriamolo attraverso la raccomandazione della Comunità europea e il Decreto ministeriale

Muletto Business

di Eleonora Vacca

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la maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria o possieda voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante nell’assemblea ordinaria; quando un’altra, in base ad accordi con altri soci, controlli da sola la maggioranza dei diritti di voto e, infine, nell’eventualità in cui un’altra impresa abbia il diritto, in virtù di un contratto o di una clausola statutaria, di eser-citare un’influenza dominante. E’ considerata collegata anche l’impresa controllata da una o un gruppo di persone fisiche che agiscono di concerto, esercitando la loro attività o una parte di queste, sullo stesso mercato in questione o su mercati contigui (ossia il mercato di un prodotto o servizio situato direttamente a monte o a valle del mercato in questione). Sono definite associate le PMI in cui un’impresa detenga, da sola oppure insieme a una o più collegate, il 25% o più del ca-pitale o dei diritti di voto di un’altra impresa. Tuttavia, la quota del 25% può essere raggiunta o superata senza determinare questo status, in presenza di specifiche categorie di investitori: società pubbliche di partecipazione, di capitale di rischio, grup-pi o persone fisiche esercitanti regolare attività di investimento in capitale di rischio che investono fondi propri in imprese non quotate (a condizione che il totale collocato in una stessa im-presa non superi 1.250.000 euro), università o centri di ricerca pubblici e privati senza scopo di lucro, investitori istituzionali, enti pubblici locali con bilancio annuale inferiore a 10 milioni di euro e meno di 5.000 abitanti. Sono riconosciute con lo status di autonome le imprese non collegate o associate; si tratta del caso più frequente.

Fatturato: corrisponde alla voce A.1 del conto economico redat-to secondo le vigenti norme del codice civile; s’intende l’importo netto del volume d’affari che comprende gli importi provenienti dalla vendita di prodotti e dalla prestazione di servizi rientranti nelle attività ordinarie della società, diminuiti degli sconti conces-si sulle vendite nonché dell’imposta sul valore aggiunto e delle altre imposte direttamente connesse con il volume d’affari. Bilancio: si intende il totale dell’attivo patrimoniale. Occupati i dipendenti dell’impresa a tempo determinato o in-determinato, iscritti nel libro matricola dell’impresa e legati all’impresa da forme contrattuali che prevedono il vincolo di dipendenza, fatta eccezione di quelli posti in cassa integrazione straordinaria. Fatto salvo quanto previsto per le nuove imprese, il fatturato an-nuo ed il totale di bilancio sono quelli dell’ultimo esercizio conta-bile chiuso ed approvato precedentemente la data di sottoscri-zione della domanda di agevolazione, mentre con il numero degli occupati corrisponde al numero di unità-lavorative-anno (ULA).

L’impresa è autonoma se: — non possiede partecipazioni del 25% o più in un’altra impresa; — non è detenuta direttamente al 25% o più da un’impresa o un ente pubblico o congiuntamente da più imprese collegate o enti pubblici, escluse talune eccezioni; — non elabora conti consolidati, non è ripresa nei conti di un’impresa che redige conti consolidati e, quindi, non è un’impresa collegata. Impresa collegata: questo tipo corrisponde alla situazione eco-nomica delle imprese che fanno parte di un gruppo in cui vi è controllo diretto o indiretto della maggioranza dei diritti di voto (anche in virtù di accordi o in taluni casi tramite persone fisiche azioniste), o la capacità di esercitare un influsso dominante su un’impresa. Impresa associata: — possiede una partecipazione o diritti di voto pari o superiori al 25% in tale impresa, oppure l’altra impresa detiene una partecipazione o diritti di voto pari o superiori al 25% nell’impresa richiedente, — le imprese non sono imprese collega-te nel senso definito qui di seguito, il che significa, tra l’altro, che i diritti di voto dell’una nell’altra non sono superiori al 50%, — e l’impresa richiedente non redige conti consolidati che riprendono l’altra impresa tramite consolidamento e non è ripresa tramite consolidamento nei conti di quest’ultima o di un’impresa ad essa collegata.

Definizione PMI:

microimpresa: organico con meno di 10 persone, realizza un fa-turato o un totale di bilancio annui non superiore a 2 milioni di euro. piccola impresa: organico con meno di 50 persone, realizza un faturato o un bilancio annui non superiore 10 milioni di euro. Media impresa: organico con meno di 250 persone, il cui fattu-rato annuo non superi 50 milioni di euro, o bilancio annuo totale non superiore a 43 milioni.

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Il nostro Paese custodisce da secoli una solida tradizione mani-fatturiera. E forse proprio oggi, dopo un lungo periodo di crisi, finalmente anche in questo settore si nota una lieve ripresa. In maniera altrettanto consolidata, il rifornimento delle linee di produzione nelle nostre PMI è da sempre legata all’uso di tran-spallet e carrelli frontali. Negli ultimi anni però, l’innovazione applicata a questo tipo di attività, e le nuove filosofie produtti-ve, stanno dimostrando che si tratta di un uso poco efficiente. Progettare correttamente il sistema di alimentazione e movi-

mentazione delle linee di produzione è un aspetto chiave, ma troppo spesso sottovalutato in azienda. È molto importante in-fatti che i materiali raggiungano la catena produttiva nel modo più ordinato possibile, e sincronizzato per evitare sprechi e inefficienze e ottimizzare i costi logistici complessivi. Del resto, da molti anni ormai, i principi della “lean production” applica-ti al settore manifatturiero non fanno che confermare questa visione, ovvero la necessità di costruire un sistema produttivo che sia da un lato flessibile, e dall’altro mirato alla continua ri-

Dai frontali ai trattori con rimorchio in magazzino

Ecco perché sostituire i carrelli elevatori con i sistemi di tradotte sulle linee di produzione

Benefici dei trattori con rimorchio nel settore manifatturiero

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duzione degli sprechi. Proprio per questo Jungheinrich propo-ne oggi un nuovo approccio al rifornimento delle linee di pro-duzione, che favorisca il passaggio dalla vecchia concezione di movimentazione con carrelli tradizionali a delle macchine più vicine ai principi della lean production, come i sistemi di tratto-ri con rimorchio. Questa tecnologia applicata al manifatturiero sta conoscendo, soprattutto negli ultimi anni, una crescita im-portante in Europa e in tutto il mondo. Dal 2005 al 2013, i trat-tori sono passati in Europa dal 20 al 40 per cento per diffusione nei magazzini delle aziende manifatturiere. Il loro impiego è fortemente funzionale soprattutto nei settori dell’industria au-tomobilistica e nel suo indotto, nelle costruzioni meccaniche e nel settore degli elettrodomestici. Questa tecnologia è vincente perché garantisce una serie di vantaggi in tutte le attività di asservimento delle linee. Un si-stema di tradotte aiuta a rendere il processo di approvvigio-namento delle linee più razionale e ordinato: le macchine la-vorano su tragitti ben definiti, mantenendo stabile il flusso dei materiali. Ma anche rendendo più prevedibile e pianificabile il rifornimento della produzione. Una tecnologia trattore-rimorchio più sicura che garantisce una migliore visibilità, riduce i rischi di incidente o danneg-giamento delle strutture e permette agli operatori di svolgere le loro funzioni in condizioni di minore affaticamento. Infine il trattore con rimorchio è più produttivo perché riduce il nu-mero dei viaggi per il trasporto e impiega meno personale: diventa infatti possibile passare da una logica “push” a una lo-gica “pull”, con un azzeramento delle scorte intermedie, una riduzione delle unità di carico e un aumento della frequenza di alimentazione.Jungheinrich offre oggi sul mercato una vasta gamma di siste-

mi di trattore con rimorchio, tutti customizzabili in base alle esigenze dei clienti. La spinta innovativa su questo tipo di so-luzioni è particolarmente forte sui rimorchi, progettati specifi-camente per soddisfare le più particolari esigenze di trasporto dei materiali in termini di peso e dimensioni. Questi mezzi, perfettamente integrabili con gli specifici software di gestione e programmazione di magazzino, si inseriscono alla perfezione nella più generale visione del cosiddetto “magazzino 4.0” che Jungheinrich continua a portare avanti.

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“La pubblicità è l’anima del commercio”: lo sapeva bene Henry Ford, progettista e imprenditore statunitense, autore di questa e molte altre massime sulle reclame. Un settore dove, anco-ra di più oggi, nell’era della globalizzazione, del virtuale e del commercio online, è fondamentale riuscire a emergere per contrastare la concorrenza. Per farlo occorre puntare anche su una comunicazione pubblicitaria strategica e ben pianificata, da considerare non una spesa infruttuosa, bensì come un in-vestimento proficuo. Un investimento che si presenta ancora più fruttuoso se a pagarlo –almeno per una parte- è lo Stato. Con l’articolo 57-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50,

convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, sono state introdotte una serie di agevolazione di natura fiscale. Tra queste sono stati inseriti anche “incentivi fiscali agli investimenti pubblicitari e in materia di audiovisivo”.Cosa sono gli INCENTIVI fiscali agli investimenti pubblicitari e in materia di audiovisivo? Il “bonus pubblicità” è un’agevolazione di natura fiscale, disponibile sotto forma di credito d’imposta, introdotta dalla Manovra correttiva 2017 a sostegno degli inve-stimenti pubblicitari incrementali effettuati sui giornali -stam-pa quotidiana o periodica non solo cartacea ma anche online, a diffusione locale o nazionale- e sulle emittenti radio-televisive

Cos’è, chi lo può richiedere, quando. Breve guida all’incentivo statale

A partire dal secondo semestre del 2017 gli investimenti pubblicitari possono godere di agevolazioni fiscali. E’ quanto stabilito dall’articolo 57-bis del decreto-legge 24 aprile 2017

Bonus pubblicità

di Eleonora Vacca

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a diffusione locale, analogiche o digitali.Chi sono i potenziali BENEFICIARI del provvedimento governa-tivo? Possono usufruire del credito d’imposta i soggetti tito-lari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo e gli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubbli-citarie, il cui valore superi di almeno l’1 per cento gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione duran-te il 2016. A quanto ammonta il BONUS? Il credito d’imposta è pari al 75 per cento del valore incrementale delle spese sostenute, ele-vato al 90 per cento nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start-up innovative, così come definite dalla racco-mandazione n.2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, e dal decreto del Ministro delle attività produttive 18 aprile 2005 – per quanto attiene alle imprese- e dall’articolo 25 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221 – per quanto riguarda le start up-. Tuttavia, come specifica il decreto legge, questa percentuale potrebbe variare nel caso in cui l’ammon-tare complessivo dei crediti richiesti con le domande superi l’ammontare delle risorse stanziate, col credito liquidato che potrebbe essere inferiore a quanto richiesto. In questo caso le risorse messe a disposizione verranno ripartite tra tutti gli aventi diritto. Con l’articolo 4 del dl 16 ottobre 2017, n. 148, è stata anche definita la dotazione delle risorse destinate alla misura. Per il 2018 sono stati stanziati 62,5 milioni di euro; di questi, 50 sono stati assegnati agli investimenti sulla stampa - suddivisi in una tranche da 20 milioni per gli investimenti effettuati nel secon-do semestre del 2017, a cui se ne aggiunge una da 30 per quelli da effettuare nel 2018- e 12,5 sono stati riservati agli investi-menti da effettuare nel 2018 sulle emittenti radio-televisive. E’ importante sottolineare come, in considerazione del fatto

Bonus pubblicità:

che la legge distingua tra due tipi di mezzi di comunicazione, in presenza di investimenti su entrambi i media sia necessario presentare due diverse richieste a cui corrisponderanno due diversi di crediti d’imposta, in percentuali differenziate a se-conda delle condizioni della ripartizione programmata. Quali sono gli INVESTIMENTI AMMISSIBILI? Concorrono al ri-conoscimento degli sgravi previsti, le spese riferite all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali -al netto di spese accessorie e costi di intermediazione- su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, nelle emittenti televisive e ra-diofoniche locali, analogiche o digitali regolarmente iscritti al Tribunale o al Registro degli operatori di comunicazione e che abbiano nel proprio organigramma la figura del direttore re-sponsabile. Per il solo anno 2017, il beneficio è applicabile agli investimenti effettuati esclusivamente sulla stampa nel perio-do dal 24 giugno al 31 dicembre. Non tutte le spese sono però ammissibili: sono esclusi dal cre-dito d’imposta i costi sostenuti per l’acquisto di spazi destinati a servizi particolari come televendite, servizi di pronostici, gio-chi o scommesse con vincite di denaro, di messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovraprezzo. Occorre fare attenzione anche se sono state presentate ri-chieste per altri sgravi: il credito d’imposta è alternativo e non cumulabile con qualsiasi altra agevolazione prevista da normativa nazionale, regionale o comunitaria ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione, tramite il modello F24, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. Presentazione della DOMANDA di ammissione al beneficio. Le richieste per potere usufruire del bonus dovranno essere inol-trate attraverso una comunicazione telematica da effettuare su una piattaforma ad hoc dell’Agenzia delle Entrate, in un arco temporale ancora non definito, ma che, come si legge sulla pagina Dipartimento per l’informazione e l’editoria, “potrebbe essere dal 1° marzo al 31 marzo di ciascun anno”.

BENEFICIARI imprese, lavoratori autonomi e gli enti non commerciali

COS’E’ agevolazione fiscale soto forma di credito d’imposta a sostegno degli investmenti pubblicitari incrementali su stampa, emittenti radio-televisive locale

BONUS dal 75 al 90% per cento del valore incrementale, a seconda dei benefciari

STANZIAMENTI Nel 2018 sono stati stanziati 62,5 milioni di euro; 50 milioni investmenti sulla staipa: 20 per gli investimenti nel 2017, 30 per quelli da effettuare nel 2018; 12,5 milioni per gli investmenti sulle emittenti radiotelevisive nel 2018

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Con il suo quartier generale negli Stati Uniti, a New Bremen, Ohio e sedi regionali in Australia, Cina, Germania e Singapore, conta più di 14 mila dipendenti a livello mondiale. E gestisce una rete di assistenza e distribuzione per oltre 500 località re-tail in più di 80 Paesi. Inoltre, grazie alla rappresentanza diret-ta in Italia, i clienti possono trarre vantaggio dalla vicinanza di Crown al mercato e da un livello costante di qualità sia nelle soluzioni di prodotto che nei servizi post-vendita. Oltre alla tempestività di consegna e personalizzazione dei prodotti.

Una gamma di prodotti versatile e pluripremiataI carrelli elevatori Crown sono robusti, di lunga durata e adatti a qualsiasi settore industriale, dai transpallet manuali ai carrel-li per corsie strette e quelli controbilanciati. L’azienda si è ag-giudicata numerosi riconoscimenti (tra cui 100 internazionali dal 1965 a oggi), per i suoi prodotti innovativi che stabiliscono nuovi standard di eccellenza nel design.

Il suo carrello elevatore elettrico controbilanciato serie SC 6000, è dotato di un vano operatore dall’ergonomia avanzata per maggiore visibilità, comfort e prestazioni ottimali. Questa serie offre carrelli elettrici a tre o quattro ruote, con capacità da 1,3 a 2 tonnellate, altezze di sollevamento fino a 7,5 metri e può gestire un’ampia serie di operazioni, sia al coperto che all’esterno.RT 4000, transpallet con operatore a bordo e portata fino a 2 mila kg, unisce una tecnologia robusta e potente a caratteristi-che di sicurezza innovative, grande agilità, reattività e affidabi-lità. Entrambi i modelli, con operatore in piedi o seduto, sono perfetti per il lavoro delle banchine di carico grazie alle eccezio-nali prestazioni di trasporto e alla straordinaria manovrabilità anche negli spazi più ristretti. I transpallet con piattaforma WT 3000 sono progettati per usi intensivi sulle rampe e alti ritmi di lavoro. Si distinguono per le elevate prestazioni e la robustezza, nonché per l’ecceziona-

Idee per migliorare

Crown Equipment è una delle maggiori aziende al mondo nel settore della movimentazione di materiali, specializzata in carrelli elevatori, tecnologie di automazione e gestione del parco carrelli all’avanguardia

Crown

Il WP 3010 è facile da manovrare, anche in spazi molto ristretti

Transpallet con operatore a bordoSerie RT 4000: disponibili nei modelli con operatore in piedi o seduto

Carrelli elevatori elettrici controbilanciati Serie SC 6000:disponibili nei modelli a 3 o a 4 ruote

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le facilità d’uso. La serie comprende modelli con capacità di sollevamento fino a 2.500 kg. Inoltre i clienti possono sceglie-re tra sterzo meccanico o elettrico, e tre differenti soluzioni di piattaforma.Tra le novità il transpallet elettrico WP 3010, con un peso a partire da 279 kg senza batteria: il nuovo carrello ha una por-tata fino a 1,6 tonnellate ed è straordinariamente leggero pur essendo potente e robusto. Dotato di pannelli di copertura in acciaio ad alta resistenza, è abbastanza robusto da sopporta-re ambienti di lavoro estremamente gravosi, mentre le sue dimensioni compatte lo rendono facile da manovrare in spazi molto ristretti.Con i suoi controlli intuitivi, il Wave® Work Assist Vehicle, au-menta contemporaneamente sicurezza, produttività e flessibi-lità in situazioni in cui gli operatori devono raggiungere altezze fino a cinque metri. È adatto anche all’uso in spazi ristretti e trafficati, in una vasta gamma di scenari di vendita al dettaglio, distribuzione e produzione. Inoltre, tra le soluzioni premiate di Crown rientrano tecnologie

con caratteristiche esclusive, come il sistema di gestione del parco carrelli InfoLink® e la tecnologia di commissionamento QuickPick® Remote. InfoLink® è un sistema wireless di gestio-ne del parco carrelli elevatori che, fornendo dati processabili, assicura ai manager una maggiore trasparenza nelle operazioni in magazzino.Crown QuickPick® Remote è una nuova tecnologia di commis-sionamento in grado di migliorare in modo significativo i pro-cessi tradizionali di prelievo. Il sistema utilizza tecnologie di au-tomazione che semplificano il flusso di lavoro, incrementando

così la produttività e riducendo l’affaticamento degli operatori.Infine, Crown ha ampliato la sua collaudata tecnologia con una nuova variante per la gestione delle funzioni di sollevamento e abbassamento: una speciale ricetrasmittente, ora disponibile per i sollevatori della serie ES 4000 ed ET 4000 di Crown.Per la sua gamma di carrelli TSP VNA, Crown ha recentemen-te introdotto tecnologie di semi-automazione basate su RFID. L’Auto Fence, o perimetro virtuale automatico, può essere im-piegato per controllare il funzionamento del carrello in prossi-mità di un ostacolo. Questa costante adozione di pratiche sicu-re di funzionamento contribuisce a ridurre il rischio di danni o infortuni. L’Auto Positioning System, o sistema di posiziona-mento automatico, contribuisce ad aumentare la produttività automatizzando le funzioni di marcia e sollevamento, e può migliorare la produttività anche del 25 per cento.

La tecnologia QuickPick Remote di Crown aiutaa ottimizzare i processi di prelievo

Il transpallet elettrico WP 3010. Forte, robusto, affidabile e compatto

La tecnologia di commissionamento QuickPick Remote di Crownunisce automazione e vantaggi ergonomici

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In Giappone l’associazione degli industriali Keidanren guarda già oltre l’industria 4.0 e cerca di diffondere il concetto di so-cietà 5.0, una nuova società intelligente che assorbe le innova-zioni della quarta rivoluzione industriale non solo per miglio-rare la produttività, ma anche per aiutare a risolvere problemi sociali. Un modello che rappresenta l’ultimo stadio della civiliz-zazione: dopo l’information society si passa a una “super-smart society” fatta di veicoli che si guidano da soli, smart cities, tu-rismo digitalizzato, case intelligenti, cybersicurezza, smart agri-colture e open data.

A cambiare non sono solo le tecnologie manifatturiere, ma l’intero contesto di business. È il modello “human technology oriented” scelto dal Giappone come guida di riferimento per il futuro, che rimette la tecnologia al servizio della persona ed ha come pilastro la “Connected Industries”. Cuore della strategia di sviluppo giapponese sono le piccole e medie imprese, che costituiscono il tessuto produttivo di riferimento del paese, identificate per raggiungere la crescita sostenibile di medio e lungo termine necessaria alla società 5.0. L’industria connessa consiste nella connessione tra industrie produttive, imprese di

Dall’industria 4.0 alla società 5.0: è l’era della quartarivoluzione industriale

L’innovazione e lo sviluppo senza confini: La “Super-Smart Society”

Muletti e Avanguardie

MULETTO E AVANGUARDIE di Federica Lai

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servizi, organizzazioni pubbliche, macchine e persone oltre i confini fisici e oltre le generazioni, per una continua generazio-ne di valore aggiunto. Questo modello, attraverso l’Internet of Things, l’uso dei robot e dei Big Data consente di migliorare la produttività, la qua-lità del lavoro e di ridurre i costi. E grazie allo smart working permette a uomini, donne e anziani di entrare più facilmente nel mondo del lavoro. Trasformando l’abilità e la creatività in algoritmi e collegandole agli impianti produttivi, permette di ottenere una produzione multi-prodotto, a lotti unitari e ve-loce nelle consegne. E quindi di acquisire nuovi clienti. Con-dividendo le informazioni tra le piccole e medie imprese sulle rispettive produzioni con il mercato, velocizza reciprocamente strutture e manodopera anche in contesti di scarsa flessibili-tà. La vera rivoluzione consiste tuttavia nel declinare su larga scala le conquiste della “Connected Industries”. Perché la digi-talizzazione ha la potenzialità di aiutarci a cambiare i mestieri a discapito di quelli alienanti, a creare nuovo valore riducendo la disoccupazione, a risolvere problemi come l’invecchiamento,

la mancanza di personale, i vincoli ambientali e energetici. In tema di nuove professioni, ad esempio, la tecnologia sta contribuendo a ridisegnare le attività produttive: le aziende possono rinunciare a una forza lavoro “fisica” evitando attivi-tà logoranti e dannose. In sostanza sarà necessario sostituire la manodopera con le “mentidopera”, perché le nostre aziende avranno bisogno di professioni della conoscenza. Per rendere sostenibile la società del prossimo futuro non si può pensa-re di arrestare la rivoluzione digitale, ma si deve lavorare per ritrovare un nuovo equilibrio tra uomo e tecnologia, alzando l’asticella dei nostri obiettivi e puntando a una miglior qualità della vita. Un nuovo equilibrio che ci richiede di essere uomini pensanti. Le politiche dei governi e le scelte strategiche del-le aziende devono essere quindi focalizzate alla crescita delle persone e allo sviluppo di nuove competenze ad alto valore aggiunto. Nella quarta rivoluzione industriale il fattore uma-no gioca un ruolo ancor più centrale per la gestione dei nuovi strumenti, soprattutto per porli al servizio della collettività. È questa la sfida della società 5.0.

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CLS, azienda di servizi dedicata alla vendita, al noleggio, e all’assistenza di carrelli elevatori, macchine e attrezzature per la logistica, è stata scelta dal Gruppo Spinelli. L’azienda, tra i leader nazionali per servizi integrati per tutta la filiera logistica, è nata nel 1963 per il trasporto legnami, per poi specializzarsi nella logistica dei container. Attualmente il trasporto su gom-ma e ferrovia, insieme all’attività di deposito rappresentano il core business del Gruppo che gestisce un terminal portuale, il trasporto intermodale e camionistico, oltre che warehousing, compravendita container ed operazioni doganali. Con oltre un milione di teu movimentati, il Gruppo Spinelli, con sede a Genova, dal 2001 gestisce il Genoa Port Terminal su 150 mila mq di superficie, e ha acquisito le più importan-ti linee di navigazione come Borchard line, Cma-Cgm, Hapag Lloyd, Co.Tu.Nav, Zim, Cosco, Marfret, Seago Line, Hamburg Sud, Boluda, MOL, DAL.

“Il Gruppo Spinelli si è affermato da tempo come una delle principali aziende logistiche in Italia: per creare un’impresa solida ed in continua espansione occorre circondarsi di part-ner preparati e affidabili - afferma Mirco Panariello, Direttore Terminal e Vendite Gruppo Spinelli - La crescita di cui siamo protagonisti avviene anche grazie agli investimenti in soluzioni innovative, proprio come quelle che ci ha proposto CLS, realtà con cui abbiamo un rapporto ormai duraturo e che consideria-mo parte integrante della nostra squadra vincente.”Mentre nel terminal, i trattori Mafi distribuiti da CLS sono ga-ranzia di affidabilità ed efficienza nella movimentazione Ro Ro, i reachstacker Hyster stage IV per container pieni, forniti da CLS, sono considerati i più veloci e performanti del mercato. Progettati per essere i più maneggevoli del settore, sono in-fatti in grado di accatastare fino a cinque container in altezza per tre file di profondità. Per sostenere questi compiti partico-

L’innovazione del Gruppo Spinelli passa per la scelta di partnerinnovativi come CLSL’offerta di soluzioni ed assistenza di CLS tra i fattori di successo dell’aziendalogistica genovese

CLS Hyster

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larmente gravosi, i reachstacker montano di serie un motore Cummins QSL 9L Fase IV con potenza nominale di 350 CV (261 kW) ed una trasmissione powershif Spicer Off-Highway TE 32 a 4 velocità. I carrelli presentano una catena cinematica integra-ta con un pacchetto di riduzione delle emissioni e sono pensati per contribuire all’aumento dell’efficienza con una diminuzio-ne dei consumi di carburante fino al 20 per cento rispetto ai precedenti modelli. Infine i carrelli elevatori Hyster per container vuoti, che opera-no al termine di questo processo, sono apprezzati dal mercato per stabilità ed ergonomia. Consentono di impilare i contai-ner fino all’ottava fila diretta, in sicurezza e alleviando la fatica dell’operatore. “La fase cruciale del nostro lavoro avviene per lo sbarco nave, dove necessitiamo di elevate prestazioni dei mezzi per la movimentazione orizzontale e verticale” specifi-ca Paolo Anthoine Dietrich, Responsabile Servizi Logistici del Gruppo Spinelli, che sottolinea: “Sono due le caratteristiche che cerchiamo nei reachstacker: la velocità di braccio e la pre-cisione degli spostamenti per movimentare quasi 150 contai-ner per turno. I prodotti CLS hanno queste prestazioni e garan-tiscono un’ottima sicurezza sul lavoro.”CLS è un’azienda di servizi a 360 gradi per il comparto portua-le, a cui offriamo consulenza per tutte le soluzioni di vendita, noleggio e assistenza tecnica” spiega Davide Palermo, respon-sabile della Business Unit Big Truck di CLS, commentando: “Le nostre soluzioni incidono positivamente sulla produttività e sui consumi, consentendo al cliente di abbassare il costo del con-tainer movimentato. Inoltre è grazie al servizio ricambi attivo h24 e alla puntualità del servizio post-vendita che clienti come Spinelli ci riconoscono nel mercato come un partner di valore.”

CLS SpA (www.cls.it), società del gruppo italiano Tesa, è un’azien-da di servizi dedicata alla vendita, al noleggio, e all’assistenza di carrelli elevatori, macchine e attrezzature per ogni settore della logistica italiana. CLS è dealer esclusivo in Italia della gamma di carrelli elevatori Hyster, prodotti dal gruppo Hyster-Yale Mate-rials Handling Group, tra i primi leader mondiali del settore. Un organico di oltre 300 persone, la Direzione Generale a Carugate (MI), 11 filiali, 9 centri operativi, 180 officine mobili, oltre 5500 mezzi a noleggio, 150 modelli da 1 a 56 tonnellate, fanno di CLS una Solution Company al servizio della piccola e grande impresa italiana, per soluzioni e servizi nelle scelte di movimentazione dei materiali e della logistica.

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L’impianto fa parte della quarta fase di sviluppo del bacino por-tuale di Yangshan, gestita dalla società Shanghai International Port, che si distingue dalle altre per la completa automazione delle attività di movimentazione dei container. L’automazione comprende il carico e lo scarico delle navi, e il trasferimento dei contenitori in altri mezzi di trasporto. Ma anche i controlli doganali, che sono svolti a una distanza di cinquanta chilometri usando un sistema robotizzato per le verifiche fisiche che può ispezionare 150 container l’ora. Per ora, l’operatività del termi-nal è in una fase sperimentale.

I numeri del terminal automatizzato

Il nuovo terminal ha richiesto un investimento di quasi due mi-liardi di dollari, compresa la costruzione di due banchine dal-la lunghezza complessiva di 2350 metri e dalla profondità di fondale di quindici metri. Negli oltre due ettari dell’impianto operano cento equipaggiamenti automatici autonomi, la più grande flotta del mondo di questo tipo e interamente costrui-ta da Shanghai Zhenhua Heavy Industries Company. Una flotta che è composta da dieci gru a ponte, quaranta gru da banchina

su binari e cinquanta veicoli a guida autonoma. Numeri desti-nati ad aumentare fino ad arrivare a 26 gru a ponte, 120 da banchina e 130 veicoli a guida autonoma. L’intero sistema è connesso ed integrato nell’Internet delle Cose. La capacità an-nuale è di quattro milioni di teu, con possibilità di aumentarla fino a 6,3 milioni.

Il traffico container nel 2017

L’area portuale di Yangshan, la cui costruzione è iniziata nel 2002, è situata nella Hangzhou Bay, al confine tra le province di Shanghai e Zhejiang. La quarta fase del progetto copre un’area di oltre 2,2 ettari. Intanto lo scorso mese il porto di Shanghai ha movimentato complessivamente un traffico dei container pari a 3,6 milioni di teu, con una progressione del +11,8 per cento rispetto a 3,2 milioni di teu nel novembre del 2016. Nei primi undici mesi del 2017 il traffico è stato di un totale pari a quasi 36,9 milioni di teu, con un incremento del +8,3 per cento rispetto a 34,0 milioni di teu nel periodo da gennaio a novem-bre dello scorso anno.

Inaugurato lo scorso 10 dicembre: può movimentare quattro milionidi teu l’annoÈ stato inaugurato lo scorso 10 dicembre, nel porto cinese di Shanghai, il terminal container completamente automatizzato più grande del mondo.

A Shanghai il terminal container automatizzato più grande del mondo

di Federica Lai

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La Falco Servizi Industriali opera nel settore della commercia-lizzazione di macchine per il sollevamento e la movimentazio-ne delle merci, nello sviluppo della logistica del magazzino e scaffalature industriali, nella commercializzazione di macchine per la pulizia e veicoli elettrici. L’azienda si pone, da anni, come punto di riferimento del setto-re per l’imprenditoria salentina, offrendo un servizio altamen-te professionale e prodotti di ultima generazione, offrendo sempre ottime soluzioni per ogni tipo di esigenza. Un servizio a 360° che garantisce un riscontro soddisfacente: dalla fornitura di carrelli elevatori nuovi ed usati, al noleggio a breve medio e lungo termine, all’assistenza tecnica multi mar-ca, alla formazione del personale.

La struttura presenta un team tecnico commerciale altamente specializzato, in continua formazione, che si avvale delle ulti-missime tecnologie volte a ridurre i consumi energetici e mi-gliorare la produttività. Lo scopo primario dell’azienda è offrire alla sua clientela un prodotto di alto livello qualitativo garantendo, allo stesso tem-po, un’assistenza tecnica continua e puntuale. L’attuale forza lavoro impiegata nella struttura è composta da un team 20 ri-sorse, suddivise per settori e competenze. La sede di Galatone, in provincia di Lecce, ospita un’area di oltre 1500 mq di officina attrezzata con le più moderne tecnologie, un ben fornito ma-gazzino ricambi interno ed un sistema di reintegro giornaliero che assicura un immediato reperimento dei ricambi.

FSI: Per ogni esigenza, la miglior soluzione

Conosciamo meglio la Falco Servizi Industriale Srl, azienda che offre soluzioni e serviziper la movimentazione

Focus Azienda

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Per maggiori informazioni:

Falco Servizi Industriali Srl Zona Industriale - 73044 Galatone (LE)Telefono: [email protected] - www.falcoservizi.com

I prodotti trattati sono molteplici:

• Carrelli elevatori, nuovi e usati

L’azienda, realizzando una collaborazione con il Brand Jun-gheinrich, presenta una vasta gamma di carrelli elevatori nuo-vi, usati e con la formula Noleggio per soddisfare e garantire il miglior servizio sul settore.

• Scaffalature Industriali

Falco Servizi industriali vanta un proprio studio tecnico per la realizzazione di progetti personalizzati, a seconda dell’ambien-te produttivo e di lavoro, riguardo le scaffalature industriali. La scelta dei modelli è varia, come ad esempio quelli a ripiani, a gravità, autoportanti, drive through/in ecc., e offre un buon rapporto qualità/prezzo, una progettazione e un assemblaggio ottimi e personalizzati e un prodotto garantito e sicuro grazie alle certificazioni ISO 14001:2004

• Macchine per la pulizia

Non limitandosi al settore della movimentazione, Falco Servizi Industriale esprime e si amplia anche al settore del cleaning industriale, con le macchine per la pulizia del marchio italiano Comac

• Veicoli elettrici

Un’esperienza accumulata negli anni nel settore movimenta-zione mediante trazione elettrica, ha permesso all’azienda di maturare un rilevante know-how tecnologico per affrontare ogni problematica relativa alla trazione elettrica stradale, com-presa quella su autocarri medi e pesanti. La gestione di questi mezzi presenta un’affidabilità tecnica a costi di gestione estra-mamente contenuti.

Offrendo i propri servizi all’intera Penisola Italiana, l’azienda giovane e dinamica è sempre alla ricerca di soluzioni innovative e originali da presentare ai propri clienti per una crescita e una soddisfazione sem-pre migliori.

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Versatili ed efficienti, i nuovi OPX possono adattarsi ad ogni tipo di impiego ma sono perfetti per l’utilizzo nei magazzini centrali di distribuzione, dell’industria automobilistica e ali-mentare e la Third Party Logistics, dove è necessario coprire lunghe distanze ed è richiesta un’alta capacità di picking. Le numerose opzioni di personalizzazione consentono poi di ade-guare i mezzi in funzione delle specifiche esigenze d’impiego, ad esempio laddove sia frequente il picking al primo livello è disponibile una cabina del conducente sollevabile idraulica-mente fino ad un’altezza di 120 cm, permettendo così di rag-giungere senza sforzi un’altezza di presa di 280 cm.I nuovi OPX montano un potente motore trazione trifase da 3 kW, che consente di erogare elevate prestazioni a fronte di una ridotta manutenzione richiesta e di un basso consumo ener-getico. Proprio per efficientare i consumi, i veicoli sono dotati di modalità Blue-Q, che consente di risparmiare fino al 7% di energia. I clienti possono chiedere in opzione le batterie al litio, tecnologia che permette la ricarica in qualsiasi momento elimi-nando così la necessità di una sala apposita, e l’installazione

di un caricabatterie incorporato, che abbatte ulteriormente i tempi di fermo macchina.L’ergonomia è stata uno dei punti chiave nello sviluppo di questi nuovi mezzi. L’intero posto di guida può essere regola-to in base alle esigenze del conducente e l’accessibilità è stata migliorata per agevolare al massimo gli operatori che durante il turno di lavoro devono salire e scendere dal veicolo molto frequentemente. OM STILL ha inoltre dotato gli OPX di so-luzioni uniche sul mercato come la cabina ammortizzata in modo pneumatico, che riduce significativamente le vibrazioni, e il nuovo volante ergonomico e regolabile STILL EASY Drive. La funzione Curve Speed Control garantisce la sicurezza dell’o-peratore alla guida, riducendo automaticamente la velocità in curva a seconda dell’angolo di sterzata, mentre per i modelli ad alta velocità è stato utilizzato l’innovativo telaio a 5 ruote che assicura un’adeguata trazione della ruota motrice in ogni circostanza. Prima del lancio sul mercato, i nuovi OPX sono stati testati per quattro mesi presso Eurospin, storico partner di OM STILL. Fondata nel 1993, con 8 milioni di clienti, più di 1.100 punti vendita, 11 centri di distribuzione in Italia e Slovenia, EuroSpin è oggi la maggior catena di discount in Italia. Nel corso dei test svolti gli OPX hanno evidenziato performance eccezionali in fatto di velocità, bilanciamento in curva, stabilità e affidabi-lità. Grazie al maggiore livello di comfort offerto dai mezzi, i collaboratori di EuroSpin hanno potuto ridurre gli sforzi e pa-rallelamente incrementare la produttività.

OM Still presenta la nuova linea di commissionatori OPX

OM Still lancia la nuova gamma OPX che, composta da 9 commissionatori e un nuovo trattore elettrico, non solo sostituisce le serie esistenti, ma le integra con ulteriori modelli

OM STILL

OPX-D-20

OPX 20 in azione presso EuroSpin

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“La macchina è, al momento, la più stretta e compatta sul mer-cato dell’inox e dimostra i suoi punti di forza all’interno dei pic-coli locali in ambiente alimentare e farmaceutico”. A parlare di Stark IX è Christian Minotti, responsabile ricerca e sviluppo di Logimach. “Non è stato facile progettare un carrello così ri-stretto con all’interno un motore così prestante a trazione da 1,2kw e una batteria fino a 345Ah di capacità. Questa, poi, è la nostra prima macchina a utilizzare la tecnologia Can-Bus che consente di gestire entrambi i motori con un’unica scheda elet-tronica”. Potenza e compattezza che si accompagnano anche ad una guida più spedita; la velocità di marcia, fino a 6 km/h, è perfettamente controllabile, soprattutto durante le manovre di stoccaggio e negli spazi ristretti. Il sollevamento e l’abbassa-mento del carico sono controllati da un comando a joystick che l’operatore può azionare con un solo dito, tenendo saldamente il timone con ambo le mani: la velocità di salita e di discesa del carico è proporzionale al movimento del controller.Stretta, compatta ma allo stesso tempo robusta e di qualità, Stark IX è una scommessa che Logimach affronta senza paura. “Abbiamo investito molto sulla nuova macchina Stark IX per aumentarne la robustezza e la qualità, sia reale sia percepita” spiega Marco Minotti, responsabile commerciale di Logima-ch. “Le nuove finiture di altissimo valore unite ad un innova-tivo processo di lucidatura, non solo ne facilitano il lavaggio e l’igienizzazione, ma conferiscono al veicolo una brillantezza straordinaria”. Il nuovo montante di sollevamento è compo-sto da profili H in acciaio inox che sono stati estrusi a caldo per ottenere maggiore portata residua, efficienza e sicurezza nella movimentazione. E l’acciaio inossidabile è stato utilizzato anche per la costruzione dei martinetti idraulici, interamente realizzati in questa lega.“La macchina è stata costruita in conformità ai requisiti di igiene richiesti dalle più recenti normative europee” chiarisce Marco Minotti, “riusciamo così a soddisfare tutti i clienti, anche quelli più esigenti. Ad esempio, il montante di sollevamento e i relativi cuscinetti di scorrimento possono lavorare anche a secco: non vogliamo più vedere grasso nero nei montanti dei carrelli che trasportano alimenti e farmaci”.Stark IX è disponibile in tre versioni : Simplex, Duplex e Triplex con sollevamento sandard fino a 4.500 mm; a seconda delle esigenze il montante può essere con “semplice alzata libera” (SAL) o con “grande alzata libera” (GAL). Gli Stark IX fanno par-te della gamma completa Logimach di carrelli in acciaio inox : transpallet manuali, a pantografo, elettrici, sollevatori manua-

li, semielettrici e carrelli elevatori. Il nuovo montante di solle-vamento è composto da profili “H” in Acciaio INOX estrusi a caldo per una maggiore portata residua, efficienza e sicurezza nella movimentazione. I martinetti idraulici sono interamente in Acciaio INOX. Può essere fornito nelle versioni SIMPLEX, DU-PLEX e TRIPLEX, con sollevamento sandard fino a 4.500 mm; a seconda delle esigenze il montante può essere con “Semplice alzata libera” (SAL), oppure con “Grande alzata libera” (GAL).La macchina è ancora più facile da guidare. La velocità di mar-cia, fino a 6 km/h, è perfettamente controllabile, soprattutto durante le manovre di stoccaggio e negli spazi ristretti. Il sol-levamento e l’abbassamento del carico sono controllati da un comando a Joystick che l’operatore può azionare con un solo dito tenendo saldamente il timone con entrambe le mani: la velocità di salita e di discesa del carico è proporzionale al mo-vimento del Joystick.“La macchina è stata costruita in conformità ai requisiti di igiene richiesti dalle più recenti normative europee” continua Marco Minotti “Riusciamo così a soddisfare tutti i clienti, anche quelli più esigenti. Si pensi che il montante di sollevamento ed i relativi cuscinetti di scorrimento possono lavorare a secco: non vogliamo più vedere tutto quel grasso nero nei montanti dei carrelli che trasportano alimenti e farmaci!”. Le nuove macchine STARK IX con portate di 1.200 kg e 1.500 kg fanno parte della gamma completa di carrelli in Acciaio INOX Logimach®: transpallet manuali, transpallet a pantografo, tran-spallet elettrici, sollevatori manuali, sollevatori semielettrici e carrelli elevatori. Validi per tutte le esigenze di movimentazio-ne merce nei settori alimentare e farmaceutico.

Facile da guidare e compatta: è arrivata la nuova generazionedi transpallet in acciaio inox targati Logimach

Un mezzo ancora più facile da guidare, che fa della compattezza il suo punto di forza: Logimach presenta il nuovo Stark IX, la nuova generazione di transpallet elettrici in Acciaio inox Aisi304 con portate di kg 1.200 e kg 1.500

La novità in casa Logimach si chiama Stark IX

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MULETTO SICURO

Diffondere cultura di impresa per il miglioramento continuo dei livelli di tutela della salute e della sicurezza. È questo lo scopo della quinta edizione del “Premio imprese per la sicurez-za”, svolto lo scorso 5 dicembre a Roma, e organizzato da Con-findustria e Inail, con la collaborazione di APQI (Associazione Premio Qualità Italia) ed Accredia (Ente Italiano di Accredita-mento). Il fine è offrire un significativo contributo al processo di diffusione della cultura della sicurezza che coinvolge tutto il sistema produttivo italiano. Tra gli obiettivi dell’evento, a cui il presidente della Repubblica ha attribuito la medaglia di Rap-presentanza, quello di valorizzare l’impegno delle aziende che si sono particolarmente distinte sul fronte della prevenzione e della gestione dei rischi sul lavoro, innescando un processo emulativo virtuoso.Premiate le imprese che si nel 2017 hanno conseguito impor-tanti risultati gestionali in materia di salute e sicurezza, anche quelle non aderenti al sistema Confindustria. I premi, che con-sistono in onorificenze simboliche, sono stati assegnati in fun-zione del punteggio ottenuto (massimo 1000 punti): gli Award alle imprese con un punteggio maggiore di 600 punti e i Prize alle imprese con un punteggio maggiore di 500 punti. Sono sta-te assegnate, inoltre, menzioni per le aziende che hanno svi-luppato progetti specifici per la salute e sicurezza ad esempio in tema di formazione/informazione dei lavoratori, gestione degli appalti/subappalti, o progetti innovativi in materia di sa-lute e sicurezza sul lavoro.

I due premi Awards

Ad aggiudicarsi i due Awards sono state la B&P Logistic Srl che svolge attività di gestione di deposito costiero di prodotti pe-troliferi per conto di terzi, e Oerlicon Friction Systems Italia Srl che si occupa di trattamenti termici e rivestimento dei metalli per il settore automobilistico.

I cinque prize

I cinque prize sono stati assegnati a Caterpillar Hydraulics Italia Srl, che opera nel settore della produzione di cilindri oleodina-mici, Sevel Spa del settore metalmeccanico, Vestas Blades Ita-lia Srl operante nel settore delle energie rinnovabili e nella pro-gettazione/produzione di turbine eoliche. Ma anche Newpark Drilling Fluids Spa che si occupa di sviluppo di formulazioni di fluidi di perforazione ed assistenza tecnica e T.L.C. Srl che ef-fettua trasporto in cisterna di prodotti petroliferi infiammabili per conto terzi .

Le quattro menzioni

Mentre le quattro menzioni sono andate a Caterpillar Hydrauli-cs Italia Srl, Sevel Spa, Aptar Italia Spa che produce micropom-pe che nebulizzano liquidi e dispenser che erogano prodotti per la cura della persona, e Petroltecnica Spa che opera nel campo della progettazione e interventi di bonifica.

Premio imprese per la sicurezza 2017

Premiate le imprese che si sono distinte per l’impegno in materia di salute e sicurezza

Sicurezza sul lavoro

di Federica Lai

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La crisi che ha colpito le aziende italiane ha fatto sì che si sia ricorso a tagli a quelle considerate come spese non indispen-sabili alla sopravvivenza e con scarsi margini di profitto: uno di questi è il costo destinato alla formazione e alla sicurezza. La normativa riguardante la sicurezza e la salute nasce negli anni Novanta, in un momento sia florido per le aziende, ma anche di forte smarrimento tra coloro che, assurgendo al ruolo di professionisti, hanno oberato le aziende di costi e di obblighi normativi fumosi per mancanza di competenze e conoscenze, ottenendo così guadagni facili. E’ in questo clima di incertezza che si è fatta largo la tendenza alle “attestazioni facili”, dove bastava pagare per avere, saltando l’aspetto formativo. TOP SAFETY, che si pone come servizio innovativo in grado di soddisfare le esigenze dei clienti e dei consulenti, è marchio che si sviluppa e agisce alla stessa modalità sull’intero territo-rio nazionale, senza dare spazio né a libere interpretazioni né ad una “autogestione dei costi e delle formazioni”. La vera innovazione strategica consiste nella progettazione, programmazione e standardizzazione di un servizio, la forma-zione, fino ad oggi svilito e abusato. Avere una direttrice (da non confondere con una linea guida), significa avere accesso a materiali e strumenti uguali per tutti i clienti, portando a co-noscenza il titolare dell’azienda delle spese cui andrà incontro, del tempo impiegato per la formazione (modalità e durata) e i costi relativi a eventuali estensioni del programma base. Tutto questo grazie a partnership esclusive sottoscritte da TOP SAFETY con la Fondazione Assosafe.TOP SAFETY ha impostato un sistema gestionale andando ad effettuare una “standardizzazione delle aziende” collocandole

in basso – medio – alto rischio (sulla base del codice ateco di riferimento) e tenendo conto del numero dei dipendenti occu-pati, attribuendo alle categorie create un unico canone annuo. Cos’è compreso nel canone che il cliente paga? Servizio di RSPP ESTERNO, formazione generale e specifica di tutti i lavoratori, degli addetti alle emergenze (antincendio e primo soccorso), del rappresentante dei lavoratori, redazione DVR; inoltre sono comprese anche eventuali formazioni da fare ex novo in caso di nuove assunzioni.

Nasce top safety: la business class della sicurezza

Un servizio innovativo in grado di soddisfare le esigenze dei clienti e dei consulenti, dove la sicurezza si riprende il suo ruolo

AssoSafe

Prezzo già stabilito e concordato per la sorveglianza sanitaria a persona (mansione basso/medio/alto rischio) ed eventuali estensioni pari al 50% del canone nel caso di formazioni speci-fiche in base alla mansione. Il sistema Top Safety agisce garan-tendo al cliente professionisti e professionalità con comprova-ti requisiti e competenze e un servizio “tutto compreso” che consente l’accesso alla sicurezza in maniera efficace, efficiente, economicamente fruibile e in grado di aprire una sensibilizza-zione conoscitiva sul tema per tutti coloro che fanno parte del “gruppo azienda”.

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Tra le varie proposte, GNB dispone anche di un’ampia gamma di batterie, con marchio Sonnenschein Lithium, che offre un’ot-tima combinazione di cicli, potenza e sicurezza grazie all’utiliz-zo del Litio con tecnologia al fosfato di ferro, rivelandosi una fonte di energia intelligente in grado di massimizzare la produt-tività. Ideale per essere impiegata in utilizzo continuativo nel-la movimentazione dei materiali dove di solito è necessario il cambio di batteria ad acido libero, per applicazioni con ricarica rapida (30 minuti) o ricarica parziale come gli AGV e per quel-le dove lo spazio e il peso rappresentano dei fattori rilevanti, la struttura modulare della batteria Sonnenschein Lithium le consente di adattarsi perfettamente alla maggior parte delle geometrie dei cassoni esistenti e di essere connessa in serie e in parallelo, a seconda delle esigenze energetiche per sistemi fino a 1000V e/o 1000 Ah.Tra i principali vantaggi della gamma Sonnenschein Lithium, rispetto alle convenzionali batterie trazione, si segnalano mag-giori tempi di utilizzo, riduzione dei costi di gestione grazie al sistema di ricarica efficiente, trasmissione dei dati in tempo reale per migliorare la gestione della flotta e la modularità e quindi la versatilità d’impiego. Anche i vantaggi per quanto riguarda la convenienza a livello di costi di gestione complessivi sono evidenti: non serve infatti la sostituzione della batteria, grazie alla possibilità di ricarica rapi-da del litio, anche durante i tempi di fermo. Sostituire una bat-

Gamma di batterie Sonnenschein Lithium: come rendere produttivi anchei tempi di fermo

La divisione GNB Industrial Power di Exide Technologies offre una gamma completa e personalizzata di soluzioni per l’accumulo di energia. Per lo stoccaggio efficiente di energia per applicazioni Motive, come carrelli elevatori, macchine per pulizia e altri veicoli elettrici da lavoro, GNB offre batterie in grado di rispondere a tutti i requisiti energetici e di durata

GNB Industrial Power

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teria comporta un impiego di tempo di almeno 10 o 15 minuti: evitare tali perdite incrementa senz’altro la resa operativa. Non solo: l’eliminazione delle batterie di ricambio, poi, si traduce in una riduzione della flotta veicoli e di caricabatterie e attrezzi per il cambio dell’accumulatore. Inoltre, la gamma Sonnenschein Lithium GNB mantiene un profilo di tensione stabile anche in condizioni di alti regimi di scarica. Questo significa che, in caso di utilizzo intenso, la solu-zione al litio garantisce una maggiore percentuale di capacità nominale rispetto all’acido libero.In termini di resa, Sonnenschein Lithium presenta un’efficienza di ricarica superiore al 95 %: questo significa che la maggior parte dell’energia acquistata viene utilizzata per movimentare le merci e non sprecata in sovraccarichi. Ciò permette una ri-duzione dei costi e delle emissioni di CO2 e un minor impatto a livello ambientale oltre ad una minore necessità di consumo energetico dalla rete per la ricarica. Durante i tempi di fermo, la batteria risulta particolarmente efficiente grazie al recupero di energia e alla tolleranza di correnti elevate.La soluzione proposta da GNB è a bassa manutenzione, ovvero non servono rabbocchi di acqua, e a zero emissioni: durante la ricarica non servono apparecchiature per la ventilazione, in quanto la batteria non rilascia gas. In altre parole, i caricabatte-rie possono essere disposti ovunque anziché essere centraliz-zati, come avviene nel caso dell’acido libero, consentendo un uso più razionale dello spazio. Una batteria sigillata può essere

inoltre impiegata tranquillamente in ambienti sensibili, come per esempio nel settore alimentare o farmaceutico. Grazie alla sicurezza operativa, all’ottimizzazione delle presta-zioni, alla grande efficienza, all’alta densità di energia e alla possibilità di un utilizzo continuativo su più turni e alla bassa necessità di manutenzione, la gamma Sonnenchein Lithium si rivela una soluzione versatile, in grado di ridurre i costi totali di gestione e di rendere operativi anche i tempi di fermo.

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In arrivo un 2018 all’insegna della formazione per Degrocar Mitsubishi Carrelli Elevatori Italia. A febbraio il primo corso dedicato a chi si occupa di ricambi in azienda, con l’obiettivo di istruire all’uso dei cataloghi elettronici e alla pronta identi-ficazione dei ricambi adatti alle diverse situazioni di guasto. A maggio seguirà un corso sui carrelli elevatori controbilanciati elettrici 80 volt; mentre a luglio sarà la volta delle macchine da magazzino con il retrattile multidirezionale. In programma in-fine a novembre un corso per scoprire le caratteristiche tecni-che di eventuali nuovi prodotti in uscita o dei carrelli elevatori frontali diesel.«La formazione serve a creare valore per la rete commerciale - commenta Roberto Savini, responsabile vendite di Degrocar Mitsubishi Carrelli Elevatori Italia -. Vogliamo che i nostri tecni-ci e commerciali siano informati sulle caratteristiche specifiche dei prodotti Mitsubishi, nonché sui vantaggi per chi li utilizza. Per Degrocar è importante riuscire a costruire un team di as-

Quando è la formazione a fare la differenza

Degrocar Mitsubishi Carrelli Elevatori Italia presenta il calendario dei corsi di formazione per il prossimo anno con l’obiettivo di creare una rete commerciale sempre più competitiva

Degrocar Mitsubishi

sistenza che abbia queste conoscenze fondamentali in modo da essere in grado di rispondere alle domande e ai bisogni del cliente con tempestività ed efficacia, ma anche di ridurre i costi del cliente stesso». È proprio il consumatore, sempre più esigente ed informato, ad essere al centro dell’attenzione dell’azienda arzignanese. «Il valore aggiunto che oggi tutti i clienti chiedono è di ricevere un servizio di assistenza rapido che riduca il più possibile i costi di fermo macchina e di manutenzione - spiega il responsabi-le dell’area service Paolo Sanclare -. L’unico modo per potere rispondere a questa sentita esigenza è quello di dotarsi di per-sonale tecnico che sia il più competente possibile. La compe-tenza si ottiene attraverso due valori: l’esperienza, ma anche e soprattutto la formazione». Se il mondo dei carrelli elevatori negli ultimi anni ha visto dif-fondersi una tecnologia sempre più all’avanguardia, i tecnici, per stare al passo con i tempi, non possono che adeguarsi alle nuove necessità. «Chi meglio della casa madre può fare formazione? Nessuno, a parte chi la rappresenta - continua Sanclare -. Ecco perché Degrocar cerca di trasmettere, grazie a tecnici professionali e competenti, informazioni preziose da potere sfruttare sul campo, di modo che si possa identificare la soluzione ai guasti in maniera più precisa e veloce, nonché se-lezionare prontamente i ricambi più adatti, riducendo il fermo macchina e i costi di manutenzione dei mezzi. Basti pensare

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per esempio in un’ottica di macchine a noleggio: il cliente paga una rata mensile e un fermo macchina diventa, a maggior ra-gione, un costo collaterale da non sottovalutare. Se il tecnico conosce bene il carrello elevatore, ecco che può intervenire anche istruendo l’operatore in merito a tutte quelle situazioni in cui particolari misure di sicurezza implementate nel carrello elevatore vengono scambiate erroneamente per mal funzio-namenti». L’offerta formativa di Degrocar però non mira solo a trasmettere informazioni tecniche per apprendere il funzio-namento e le modalità di progettazione delle macchine, ma si concentra sul corretto utilizzo dei software sviluppati da Mit-subishi per semplificare il più possibile la risoluzione dei pro-blemi. «Proponiamo dei corsi tecnici per tutte le tipologie di macchine da magazzino e di carrelli controbilanciati - racconta Sanclare -. Studiamo insieme tutti i componenti principali dei prodotti e mostriamo delle immagini di particolari smontati che difficilmente si potrebbero vedere nel mondo lavorativo reale. Dopo la parte teorica, simuliamo delle vere e proprie situazioni di guasto. I partecipanti, grazie alla manualistica e all’utilizzo del software per la ricerca di guasti, devono essere in grado di riparare la macchina e di mettere in pratica gli inse-gnamenti appresi sui libri». Oltre alla tecnica, Degrocar investe sull’importanza di sapere comunicare le caratteristiche uniche dei prodotti Mitsubishi a un cliente sempre più consapevole. «È fondamentale che la rete sappia spiegare le particolarità delle nostre macchine ai potenziali acquirenti - conclude San-clare -. Per fare questo necessita di conoscere i punti di forza del carrello elevatore, ma deve saperlo anche confrontare con

ciò che la concorrenza offre. Parlare solo di prezzo non basta più, quello che viene chiesto al venditore è di avere conoscen-za e competenza circa le tipologie di macchine in commercio. Risulta inoltre indispensabile sapere fare un’analisi delle ef-fettive esigenze del cliente, così da inquadrare il prodotto che potrebbe rispondere al meglio allo specifico bisogno, senza so-stituire di impulso il vecchio modello con uno nuovo, ma a tutti gli effetti pari al precedente».

Paolo Sanclare, responsabile service diDegrocar Mitsubishi Carrelli Elevatori Italia

Il carrello elevatore Edia

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I magazzini composti da strutture drive in sono molto in voga perché permettono di stoccare grandi quantità di carichi in pallet sfruttando al massimo lo spazio disponibile per l’im-magazzinamento: si tratta di strutture modulari e componibili costituite da canali e mensole che consentono lo stoccaggio dei pallet in profondità e su più piani. Trattandosi di un impian-to “a mensole”, la scaffalatura drive in permette di risolvere i problemi di schiacciamento o di stabilità dei carichi pallettizza-ti, tuttavia è necessario tenere conto di una serie di caratteri-stiche della struttura nel momento in cui i pallet vengono mo-vimentati attraverso l’utilizzo di un carrello elevatore adibito a questo tipo di magazzini.

Carrelli elevatori adattati per drive in

L’uso dei muletti destinati ai drive in è sempre più diffuso, ma per operare in queste situazioni sono spesso necessarie modifiche al mezzo. Per non incorrere in rischi occorre ristabilirne la conformità, rivolgendosi a organismi certificatori competenti

Ente Certificazione Macchine

Nello specifico, spesso un muletto destinato all’uso per drive in richiede di essere adattato attraverso modifiche della strut-tura del mezzo stesso, per poter operare in questo particolare ambiente di lavoro. I cambiamenti che andranno effettuati sul mezzo dovranno infatti tenere conto, ad esempio, degli spazi nei quali opera il carrello, della portata del carico e delle merci in stoccaggio, delle caratteristiche delle scaffalature e di altre diverse variabili. Queste particolarità richiedono di conseguen-za un adeguamento del carrello e una necessaria verifica di conformità in relazione alle variazioni che sono state effettua-te, che devono continuare a mantenere inalterati i requisiti es-senziali di sicurezza.

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Tra le modifiche da eseguire, una delle più richieste riguarda il tetto di protezione. Per effettuare questo tipo di intervento è necessario tenere conto del fatto che il tetto di protezione di un carrello elevatore costituisce un dispositivo di sicurezza che svolge una duplice funzione:• da un lato, protegge l’operatore in caso di caduta di oggetti dall’alto,• dall’altro lato, funge da riparo in caso di ribaltamento del car-rello stesso.Alla luce dell’importanza di questo dispositivo per la salvaguar-dia del conducente all’interno del carrello elevatore, le norma-tive – nello specifico la norma UNI ISO 6055:2007 – definiscono i requisiti e i metodi di prova relativi ai tetti di protezione del guidatore per i carrelli industriali, tra cui ad esempio, le prove di tenuta del tetto di protezione, fatte verificandone la resi-stenza meccanica in caso impatti. Allo stesso modo, per tutto quello che concerne le modifiche inerenti questo dispositivo, va tenuto conto il rispetto della norma citata, con conseguente produzione della documentazione adeguata: realizzazione di un fascicolo tecnico contenente l’analisi dei rischi in relazione alle variazioni apportate, i test report delle prove effettuate, l’integrazione al manuale d’uso e manutenzione, nonché una dichiarazione di conformità attestante che, nonostante i cam-biamenti apportati al carrello elevatore, restano inalterati il ri-spetto delle normative vigenti e i requisiti di sicurezza. Da oltre vent’anni ECM, ente indipendente di certificazione, ispezione, testing e formazione, effettua attività che discipli-nano il corretto utilizzo del carrello elevatore e ne certifica la conformità ai requisiti di sicurezza imposti dalle normative.

ECM, Ente certificazione macchine – in qualità di organismo notificato e di ispezione, laboratorio prove accreditato, ente di formazione autorizzato – è il partner ideale per attività di certi-ficazione, accertamento, prove di laboratorio e formazione. La sua sede centrale si trova a Valsamoggia, nella città metropo-litana di Bologna, ma è presente anche all’estero con uffici in Cina, Stati Uniti, Corea del Sud, Giappone, India, Iran, Turchia e Israele.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi a Paolo Bernardoni, responsabile commerciale di Ecm, contattan-dolo telefonicamente al numero 345 99 38 661, o via mail all’indirizzo a [email protected]

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12 ore piene di attività giornaliera, 230 giorni all’anno, fino a 5 tonnellate per ciclo: questa è la Baustoffwerke Havelland, un’azienda tedesca produttrice di materiali per l’edilizia che, da marzo 2017, fa affidamento sul carrello elevatore Yale GDP120DC. L’azienda fornisce un kit modulare per l’edilizia: gli architetti inviano i dati CAD direttamente alla Baustoffwerke Havelland che poi produce gli “elementi piallati” di precisione pronti per essere assemblati in cantiere. Sebbene questa procedura faciliti notevolmente l’attività del costruttore edile, ciò rappresenta una sfida notevole per il produttore: gli elementi hanno infatti varie dimensioni e lar-ghezza anche di 1 metro ed essendo venduti al pezzo, la loro pallettizzazione non è la soluzione ideale, rendendo necessario l’utilizzo di un carrello elevatore nel fine linea. Quest’ultimo viene impiegato per il sollevamento fino a 20 elementi, per un peso complessivo di 5 tonnellate e per trasportare il blocco fino all’area di deposito esterno dell’azienda. Al momento del-la consegna al cantiere, il carrello elevatore preleva gli articoli specifici e li colloca su un autocarro, 24 ore su 24, 230 giorni all’anno, rappresentando un tipo di logistica di trasporto che non può subire interruzioni.

Baustoffwerke Havelland e Yale® insieme per ottimizzare la produzione

L’azienda tedesca si affida al carrello elevatore GDP120DC di Yale per migliorare il suo lavoro e il benessere degli operatori, una partnership vincente

“Sappiamo di essere in buone mani”

“Se il carrello elevatore si ferma, la produzione si arresta”, chia-risce Olaf Lilie, direttore tecnico di Baustoffwerke Havelland.Nel 2016 l’azienda tedesca ha deciso di introdurre una riserva nella sua logistica di magazzinaggio, acquistando un secondo carrello elevatore tenendo conto delle caratteristiche tecniche e del costo complessivo. Lilie spiega: “Non serve a nulla che i costi di investimento iniziali siano bassi se abbiamo costi di esercizio elevati, periodi prolungati di arresto della produzione o alti costi di manutenzione”. L’aspetto cruciale quindi è l’economia nel lungo termine, che comprende anche il tempo di risposta in assistenza. La Bau-stoffwerke Havelland ha fatto varie indagini, scegliendo un mo-dello che era compatibile con lo stoccatore a pinze precedente offerto dal concessionario Yale MF Gabelstapler. Una scelta basata anche sulla pregressa esperienza con i mezzi Yale. Lilie dichiara: “Abbiamo scelto quello con cui siano abituati a lavo-rare e ci piace. Non volevamo fare esperimenti, a noi serve una solida stabilità”. Stabilità che si traduce in un carrello elevatore

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da 12 tonnellate, evitando il rischio che uno di minori dimen-sioni porti a periodi di arresto dell’attività prolungati dovuti alla movimentazione di carichi elevati. L’acquisto di un carrello elevatore standard per questa attività non risultava quindi un’opzione idonea. La caratteristica fonda-mentale del GDP120 Yale alla Havelland è la pinza idraulica di fissaggio per mattoni, fornita dall’azienda Steinweg Klammer-systeme. La pinza è una versione ampliata con una larghezza complessiva di 230 cm, che si adatta alle dimensioni degli ele-menti piallati di grande formato; le forche hanno inoltre un ri-vestimento speciale in modo da poter movimentare contem-poraneamente pietre nude e pietre avvolte con la plastica. Una lampada a LED sulla forca facilita il lavoro quando l’illuminazio-ne è scarsa: una caratteristica aggiuntiva suggerita dagli stessi operatori del carrello elevatore. Alla Baustoffwerke Havelland era prioritario infatti tenere con-to dei suggerimenti del personale nello scegliere questa appa-recchiatura di importanza cruciale. Tra gli aspetti importanti emersi c’era la necessità di migliorare il comfort e il benes-sere dell’operatore al lavoro: il veicolo è dotato di sedile con sospensione pneumatica, schienale ampliato, sostegno lom-

bare e riscaldato. La cabina, provvista di vetri, è dotata di un impianto di ricircolo dell’aria, una luce di lettura e una mensola per i documenti, il tutto concepito per alleggerire l’ambiente di lavoro, con la dotazione di una apparecchio radio per l’intrat-tenimento. Olaf Lilie dice: “Per noi era importante che il per-sonale disponesse di un luogo di lavoro gradevole e protetto”. Per quanto riguarda la direzione dell’azienda, il direttore tecni-co afferma che le aspettative “sono state pienamente e com-pletamente soddisfatte”. Il nuovo carrello elevatore a detta di Olaf Lilie ha disponibilità e prestazioni impeccabili. Inoltre, le comunicazioni con il concessionario sono efficienti e immedia-te “Tutti gli incontri e le discussioni sono stati costruttivi”. Il concessionario MF Gabelstapler ha compreso rapidamente le esigenze della Baustoffwerke Havelland e ha proposto i sug-gerimenti del caso. “Sanno di cosa parlano. Ci siamo accordati presto con MF Gabelstapler sulle specifiche dettagliate. Non ci sono lamentele sulla qualità dei servizi”. MF Gabelstapler ha mantenuto il contatto post-vendita con la Baustoffwerke Ha-velland e si impegna al massimo per soddisfare le necessità aziendali circa il carrello elevatore. Lilie conclude: “Sappiamo di essere in buone mani”.

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MULETTO E DINTORNI

Sempre più aziende ricorrono al web marketing, cioè quell’in-sieme di tutte le attività di pubblicità su internet che sfruttano il canale del web, allo scopo di dare risalto a un sito, promuo-vere un marchio in rete e trovare nuovi clienti. Obiettivi che si possono raggiungere tramite una serie di strumenti: dal posi-zionamento sui motori di ricerca, alle campagne DEM (direct email marketing), fino alle campagne di advertising e al pay per click. Tutte azioni che rientrano nelle attività svolte dalle agenzie di comunicazione, con lo scopo di far conoscere il pro-prio brand, per sponsorizzare il lancio di un nuovo prodotto o servizio, garantendo un alto livello di visibilità e sfruttando uno dei più potenti mezzi di comunicazione al mondo: il web.

Gli strumenti del Web MarketingIn primis il posizionamento sui motori di ricerca, perché es-sere presenti su internet non è sufficiente. Per portare nuovo traffico al sito è necessario che una pagina compaia tra i pri-

L’importanza della Dem: la pubblicità viaggia sul web

I vantaggi dei messaggi pubblicitari nei siti internet e tramite posta elettronica

Muletti Dappertutto e il Web

mi risultati dei motori di ricerca, grazie al SEO, search engine optimization. Tra gli strumenti del web marketing sono usati di frequente anche le campagne advertising, ossia la classica forma di pubblicità online tramite i cosiddetti banner, ovvero le immagini animate che appaiono nei siti e che si differenziano per forma e visualizzazione. E il Pay per click: questo strumento consiste in annunci testuali, che compaiono sui motori di ricer-ca o su siti tematici. In generale, questo tipo di annunci sono le-gati ad una parola chiave, keyword, e se la ricerca è inerente al settore di riferimento l’annuncio verrà trovato in automatico.

Il Direct email marketing

È uno dei sistemi promozionali più efficaci e diretti che esiste. Questo perché racchiude in sé numerosi vantaggi per le azien-de che adottano tale sistema. Si tratta della diffusione di un messaggio pubblicitario attraverso la posta elettronica, da non confondere con lo spam, ossia la posta non desiderata. A dif-

di Federica Lai

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ferenza della pubblicità cartacea, la DEM è un tipo di pubbli-cità istantanea ma non uno dei metodi più longevi attraverso cui farla . Nonostante la veneranda età ,il cartaceo è ancora in grado di garantire una notevole efficacia nel tempo, questo perché le riviste poggiate sui tavoli delle sale d’attesa vengono sfogliate da un pubblico che, in quel momento è concentrato nell’articolo che legge . L’articolo oramai viene inserito in tutti i piani di comunicazione aziendale, ma è necessario che ci sia un metodo ed una strategia di marketing dietro di essa . L’Email Marketing è una metodologia di comunicazione molto diretta e personale, della quale è bene non abusare, né tantomeno utilizzare a sproposito.Innanzitutto sono importanti la chiarezza e le parole giuste, che devono essere studiate bene prima di inserirle in un testo. Quest’ultimo dovrà essere composto da pochi periodi, caratte-rizzati da un’elevata densità di significato che non dovrà lascia-re spazio a fraintendimenti: poche cose dette, e tutte diritte al punto. È importante evitare di organizzarlo per paragrafi o, an-cora peggio, per grandi blocchi di testo: servono periodi brevi.

È fondamentale anche scegliere con attenzione ciò che si vuole comunicare e puntare esclusivamente su quello: troppa scelta potrebbe generare nessuna scelta. Ma anche specificare bene l’argomento: curare la veste grafica della mail con una buona formattazione ed un saggio uso dei grassetti, aiuterà ad indi-rizzare l’attenzione del lettore dove più si preferisce. Inoltre, le mail devono essere responsive. In base alle statistiche, infatti, il mercato del web è in continua e costante espansione. Ad oggi, la maggior parte delle azioni quotidiane, e tra queste la lettura delle mail, vengono effettuate da dispositivi mobile. È quindi evidente che costruire una mail in grado di essere visualizzata correttamente anche da cellulare o tablet, sarà un passo deci-sivo e strategico di qualsiasi azienda che non vuole rinunciare a una fetta significativa di mercato. Inoltre, è importante fare un monitoraggio, che consente all’azienda di conoscere più approfonditamente il proprio pubblico, capendo quando l’og-getto dell’email o il contenuto sono visti, letti aperti e se sono graditi o meno.

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L’8 giugno del 2012 la nascita ufficiale dell’impresa. “Antonio ed io avevamo ben chiara quale fosse la strada da percorrere per il raggiungimento dei nostri obiettivi – racconta sorriden-do Pietro Vitiello, titolare con il fratello Antonio dell’azienda Logcenter Srl con sede a Carinaro, in provincia di Caserta -. Con la creazione della società il primo mattoncino era stato fissato, c’era una gran voglia di iniziare”. Con uno sguardo al passato, la strada intrapresa dai due im-prenditori è risultata una scelta vincente. Logcenter oggi è un’azienda moderna che sa competere nello scenario attuale, capace di adeguarsi ai mutamenti del mercato, non dimenti-cando la tradizione.

Pietro, Logcenter è una realtà di assoluto rilievo, qual è il vo-stro segreto?L’unione è il vero segreto, io e Antonio ne siamo certi. All’inter-no del nostro gruppo le diverse realtà si ritrovano in un insieme di valori che poggiano sull’etica della responsabilità, sull’orien-tamento al cliente, sull’attenzione al cambiamento, sul gioco di squadra e sulla cooperazione. L’ambiente è di fondamentale importanza, l’aria che respiriamo ogni giorno ci indirizza verso i risultati che vogliamo raggiungere. “Fare la differenza”, un concetto che ti abbiamo sentito espri-mere spesso.Assolutamente sì. Oggi la generalità delle aziende tende a bu-rocratizzarsi e l’approccio al mercato tende ad essere rigido. Le procedure prevalgono sugli uomini e così gli stessi rapporti diventano sempre più impersonali. Spesso l’interfaccia è rap-presentata da funzionari senza deleghe. Noi invece sappiamo che per raggiungere i nostri obiettivi dobbiamo essere in grado di offrire e gestire la massima “flessibilità”. Questa è la nostra parola d’ordine: la teoria che muta in praticità permettendoci di differenziarci e di fare la differenza.

L’esperienza ultraventennale dei fondatori. È questo il biglietto da visita dell’azienda casertana Logcenter Srl, realtà affermata sul territorio nazionale nelle soluzioni logistiche di magazzino

Un’impresa leader, solida, in continua evoluzione, proiettata ad ottimizzare le attività di carico e scarico e di stoccaggio grazie a sistemi automatici ed avanzati. Logcenter Srl offre servizi di manutenzione, vendita e noleggio di tutto quanto sia di supporto alle attività di deposito e movimentazione.

Logcenter: una realtà affermata in continua evoluzione

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Quali sono i risultati più importanti raggiunti da Logcenter?Le soddisfazioni ed i riconoscimenti non mancano, e rappre-sentano una gratifica personale e per tutta l’azienda. La pro-fessionalità, l’impegno e l’onestà del nostro team sono motivo di grande orgoglio. Tra i vari riconoscimenti ricordiamo quelli conferiti dalla Cat Lift Trucks nel 2014 quale DEALER OF THE YEAR e, nel 2015, come concessionario con maggior aumento delle quote di mercato campano. Ancora nel 2016 la Mial SpA ci ha riconosciuto quale rivenditore GOLD e nello stesso anno la Gs Scaffalature SpA Rivenditore ONE .

C’è stato un momento di svolta nella storia di Logcenter fino ad oggi?Non posso identificare un momento di svolta tale da poter decretare il cosiddetto giro di boa. Le vendite, il noleggio e soprattutto la rete service sono sicuramente un punto di par-tenza fondamentale, ma il nostro lavoro viene costruito “day by day” attraverso una programmazione mirata, curando ogni dettaglio e cercando sempre di spingerci oltre.

Quali sono i mercati di riferimento sia dal punto di vista setto-riale che da quello geografico?L’azienda da un punto di vista settoriale opera sia in mercati B2B che B2C e si rivolge ad aziende produttrici di beni e servizi. Per la copertura geografica vantiamo una rete vendita a livello nazionale, in grado di risolvere problematiche legate ai carrel-li e a tutte le macchine che si occupano di logistica aziendale interna, che copre l’intera Campania e non solo. Oltre i confini regionali, ci avvaliamo dell’ausilio di officine partners che desti-nano il loro lavoro a supporto dei nostri clienti fuori Regione.

Ci sono in vista altri grandi progetti per il futuro?Progettare è ciò che ci permette di costruire e di crescere. In questo momento è priorità assoluta dare spazio al canale ri-venditori, abbiamo creato un nuovo portale prettamente per loro, con tanto di disponibilità di magazzino centrale aggiorna-to ora dopo ora. Questo è il nostro lavoro ed è quello che più sappiamo fare. Un altro passo importante è l’apertura di una nuova struttura di 3 mila mq dedita esclusivamente al noleggio di piattaforme aeree, ragni e veicoli commerciali. La struttura si trova a pochi passi dalla sede principale. Un’altra figlia di Lo-gcenter è la “new entry” Logpower, ultima nata, si occupa di energia a 360 gradi, dalla produzione di gruppi elettrogeni alla vendita di energia elettrica.Il nostro augurio è che Logpower riesca a raggiungere gli stessi fatturati, o superiori a quelli di Logcenter. Insomma, non ci si ferma mai.

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Strategia, capacità di comprendere la vision aziendale e decli-narla su un piano di comunicazione che comprenda contenuti di scenario e di prodotto, know how tecnico e tecnologico e conoscenza del linguaggio necessario a parlare ai target più disparati, attraverso la moltitudine di piattaforme media oggi disponibili. Sono queste solo alcune delle skill necessarie ai professionisti che si cimentano con la comunicazione al servi-zio delle aziende. Specie nel mercato B2B.La difficoltà nel padroneggiare contenuti molto specifici com-porta di per sé, insomma, la necessità di studiare, informarsi, aggiornarsi. L’approccio della comunicazione integrata aggiun-ge poi la necessità di avere molte competenze, talvolta trasver-sali, per veicolare messaggi che siano efficaci per target che non parlano allo stesso modo, non hanno un background co-mune, non si informano attraverso gli stessi canali. Ragion per cui, spesso, aziende di una certa rilevanza nel proprio segmen-to industriale di riferimento si rivolgono ad agenzie specializza-te, capaci dall’elaborazione dei contenuti aziendali di appron-tare un piano strategico su più livelli, che offrono al proprio interno le competenze specifiche per affrontare tutti i media nel modo più appropriato.

Quali sono le principali difficoltà nell’affrontare una comuni-cazione tecnica e industriale? Anzitutto occorre scovare la notizia da una “fonte ostica”. Può succedere infatti che serva una comprensione della notiziabilità delle attività aziendali e che diventi indispensabile saper trovare notizie nascoste o non percepite persino dallo stesso management aziendale; serve poi vincere la paura di dare informazioni alla concorrenza o che possano urtare la sensibilità del cliente. Per superare tali difficoltà, è necessaria una professionalità di carattere prettamente giornalistico, che sappia fare sua la vi-sion aziendale nell’ottica di comunicare il brand nel modo più accattivante possibile, che renda notizie quelle che sono perce-pite come normali attività, che parli (e scriva) in un linguaggio comprensibile al target e che risulti credibile ai media di riferi-mento, tradizionali o digital. Nella comunicazione B2B in particolare è la consapevolezza del target a fare la differenza. Fondamentale comprendere a chi ci rivolgiamo. Dipendenti e collaboratori? Le istituzioni del territorio? I clienti attuali e quelli potenziali? Il tutto per media economici, media locali o case editrici specializzate? Anche dalle risposte a queste domande dipende la strategia

Comunicazione aziendale, necessità e opportunità

L’approccio di INtono alla comunicazione B2B: professionalità, strategia e know how tecnico e industriale. Con uno sguardo proiettato al digital

Intono

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da attuare. La selezione dei canali diventa a questo punto fon-damentale per veicolare al meglio il messaggio verso i target di riferimento: anche limitandosi al mondo digital, le direzio-ni sono molteplici e tutte con peculiarità che è indispensabi-le conoscere per rendere efficace il risultato. In questo senso, il capitolo social media è di straordinaria importanza: da una corretta strategia social, declinata sulle diverse piattaforme, passa molto della brandizzazione dell’azienda sul mercato di riferimento. È importante non dimenticare che i social offrono davvero la possibilità oggi di diventare “editore di te stesso”.A questo punto entrano in campo le media relations, la capa-cità cioè dell’addetto alla comunicazione aziendale di parlare con i giornalisti che hanno l’onere di far diventare i contenuti aziendali pezzi giornalistici. Abilità comuni agevolano in que-sto senso la reciproca comprensione e l’empatia che si instaura rappresenta il segreto di un rapporto duraturo nel tempo, che produca benefici in primis per il messaggio da veicolare.In ultima analisi, è apprezzabile – nell’ottica di agenzia che se-gue l’azienda – dotarsi di un Codice Etico che individua i valori primari dell’agenzia, garantendo quindi privacy, trasparenza, correttezza, riservatezza quali valori chiave del rapporto di col-laborazione e di fiducia che si va a instaurare con il cliente.

INtono Comunicazione, società con sedi a Modena, Maranello e Torino è in questo senso una possibile risposta per ogni azienda che intenda affidare la comunicazione aziendale ad un team di professionisti con esperienza e competenze. Intono crede fortemente nella comunicazione a partire dalla necessità di comunicare in maniera proattiva prima che verso il mercato, verso l’interno. Una attività di internal branding e marketing esperienziale permettono la declinazione delle proprie capacità strategiche e anche nell’organizzazione e gestione degli eventi aziendali e di team building. Grazie alla unità appositamente dedicata ad una delle attività sempre più richieste dalle imprese per farsi conoscere e conoscersi, il disegno di un progetto che si desidera intraprendere, viene gestito con professionalità ed efficienza per multinazionali come per aziende di piccole e media dimensione.Dall’ufficio stampa agli eventi aziendali, passando dal digital marketing e dal graphic design, l’agenzia offre un approccio fondato sulla precisa consapevolezza di un modo di comunicare B2B, declinando le tante esigenze comunicative in piani di comunicazione integrati e in un approccio consulenziale a tutto tondo che parta sempre dalla definizione di contenuti coerenti con la strategia complessiva dell’azienda.

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In arrivo i voucher per la digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese. Si tratta di incentivi destinati all’acquisto di hardware, software e servizi specialistici per digitalizzare i pro-cessi aziendali e favorire l’ammodernamento tecnologico. Ogni impresa, che potrà presentare domanda dal 30 gennaio al 9 febbraio del 2018, potrà beneficiare di un unico voucher fino a 10 mila euro, nella misura massima del 50 per cento del totale delle spese ammissibili. Le risorse disponibili sono pari a 100 milioni di euro. Inoltre, nell’ambito della dotazione finanziaria complessiva è prevista una riserva destinata alle imprese che hanno conseguito il rating di legalità.

Cos’èIl bonus per la digitalizzazione è una misura agevolativa per le micro, piccole e medie imprese che prevede un contributo, tramite concessione di un voucher utilizzabile per l’acquisto di software, hardware e servizi specialistici che consentano di

I voucher per la digitalizzazione delle Pmi

Dal Ministero dello Sviluppo economico cento milioni di euro per gli incentivi alle imprese

Informazione

migliorare l’efficienza aziendale, modernizzare l’organizzazione del lavoro, mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro, sviluppare solu-zioni di e-commerce. Ma anche di fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, e realizzare interventi di for-mazione qualificata del personale nel campo ICT. Gli acquisti dovranno essere effettuati successivamente alla prenotazione del voucher. Inoltre, ciascuna impresa potrà beneficiare di un unico buono di importo non superiore a 10 mila euro, nella misura massima del 50 per cento del totale delle spese am-missibili.

Come funzionaCon decreto direttoriale 24 ottobre 2017 sono state definite le modalità e i termini di presentazione delle domande di acces-so alle agevolazioni. Queste potranno essere presentate dalle

di Eleonora Vacca

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imprese, esclusivamente tramite la procedura informatica che sarà resa disponibile a partire dalle 10 del 30 gennaio 2018 e fino alle 17 del 9 febbraio. Già dal 15 gennaio sarà possibile accedere alla procedura informatica e compilare la domanda: per fare questo sarà necessario avere una Carta nazionale dei servizi, una casella di posta elettronica certificata attiva e la sua registrazione nel Registro delle imprese.Entro 30 giorni dalla chiusura dello sportello il Ministero dello Sviluppo economico adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del voucher, su base regionale, contenente l’in-dicazione delle imprese e dell’importo dell’agevolazione pre-notata. Nel caso in cui l’importo complessivo dei buoni conce-dibili sia superiore all’ammontare delle risorse disponibili (100 milioni di euro), il Ministero procederà al riparto delle risorse

in proporzione al fabbisogno derivante dalla concessione del voucher da assegnare a ciascuna impresa beneficiaria. Tutte le imprese ammissibili alle agevolazioni concorreranno al riparto, senza alcuna priorità connessa al momento della presentazio-ne della domanda.Ai fini dell’assegnazione definitiva e dell’erogazione del bonus, l’impresa iscritta nel provvedimento cumulativo di prenotazio-ne dovrà presentare, entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese e sempre tramite l’apposita procedura informatica, la richiesta di erogazione, allegando, tra l’altro, i titoli di spesa. Infine, dopo aver effettuato le verifiche istruttorie previste, il Ministero determinerà con proprio provvedimento l’importo del voucher da erogare.

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Norfolk Southern, conosciuta anche con l’acronimo di NS, èuna delle sei ferrovie di prima classe del nord America, e più nello specifico, una dei due grandi operatori intermodali della parte centrale e orientale degli Stati Uniti d’America. Dopo la conse-gna completata nel 2016 di un reach stacker e di due carrelli elevatori frontali con spreader per la movimentazione di con-tainer e trailers, NS decide affidarsi nuovamente a Cvs Ferrari e ha commissionato alla società con sede a Roveleto di Cadeo un ordine di altre dodici macchine: nove reach stackers e tre carrelli elevator frontali. I nove reach stackers ordinati da NS sono il modello TM581W, creato appositamente su specifiche nordamericane. Si tratta di una gru con passo (distanza tra le assi e ruota) di 7.5 metri che con gli stabilizzatori abbassati può sollevare container del peso di trentuno tonnellate sul secon-do binario ferroviario, svolgendo in tal modo con efficienza ed economicità un’operazione normalmente eseguita da gru a ponte su binari, che hanno costi di investimento molto maggio-ri. I carrelli elevator frontali commissionati sono invece di due modelli diversi. Due unità modello TM553XC, come quelli con-segnati precedentemente, ed una macchina modello TM554W equipaggiata con spreader che si avvale della funzione WTP per la movimentazione dei container nord americani di lar-ghezza maggiorata. Le due machine modello TM553XC sono macchine di dimensioni ragguardevoli in quanto hanno un passo di 7,5 metri e un montante super rinforzato per con-sentire un portata di 36 tonnellate ad una distanza del centro di carico di ben 2350mm dal fronte ruota del veicolo. Queste

macchine sono equipaggiate con un spreader molto speciale capace di sollevare interi rimorchi a pieno carico e di posizio-narli sui treni blocco che solcano il continente nord americano dall’atlantico al pacifico. La consegna delle 12 macchine por-tacontainer, per altro costruite sulla speciale configurazione richiesta dal cliente Toplift North America, iniziata a settem-bre 2017 e terminerà nel mese di febbraio 2018. Le macchine sono destinate ad operare in diversi terminal ferroviari della capillare rete di Norfolk Southern che conta oltre 20 snodi di interscambio strada-ferrovia.

Si rinnova l’accordo tra l’azienda piacentina e l’operatore nordamericano

Dopo la commessa del 2016, una dozzina di nuovi mezzi saranno attivi entro febbraio 2018 nelle strade ferrate USA

Norfolk Southern railroad ordina altri dodici portacontainer Cvs Ferrari

Toploader Norfolk PB

Reach Norfolk CONT

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Un piano nazionale dei lockers e dei punti di ritiro dei pacchi, regole standard per l’accesso ai centri urbani, più piazzole di sosta prenotabili dai corrieri. Sono alcune delle indicazioni emerse dal Quaderno 26 sulla logistica, presentato in ante-prima dal Freight Leaders Council durante il convegno “Il tra-sporto degli alimenti tra logistica e e–commerce” organizzato dall’OITA (Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti) lo scorso 14 novembre a Roma.L’obiettivo è quello di puntare ad incentivare la diffusione di veicoli a basso impatto ambienta-le e l’uso delle tecnologie, ma soprattutto chiarire all’opinione pubblica che la consegna non è mai gratis, la logistica ha un costo che, se non riconosciuto, crea distorsioni a livello sociale, ambientale ed economico.Partendo dai dati che lo vedono in una crescita inarrestabile, +18 per cento tra il 2015 e il 2016, +130 per cento la previsione per il 2020, il presidente Freight Leaders Council, Antonio Mal-vestio, durante il suo intervento ha posto l’accento sul “dietro le quinte” del fenomeno suggerendo la necessità di una rego-lamentazione.

L’e–commerce È un fenomeno rivoluzionario per la logistica: mentre le infor-mazioni su offerta e acquisto viaggiano in rete, i prodotti acqui-stati devono spostarsi fisicamente, coinvolgendo tutti gli ope-ratori della catena logistica dall’organizzazione della spedizione a quella dei magazzini, del trasporto e dei corrieri per la con-segna finale. Tutte operazioni che vanno a impattarsi con la so-stenibilità ambientale, economica e sociale. Il Quaderno offre così qualche spunto verso la sostenibilità, dalla predisposizione di un piano nazionale di punti Click & Collect (lockers, ovvero armadi elettronici o esercizi commerciali, o uffici postali che prendono in consegna i pacchi), alla regolamentazione degli accessi nei centri urbani, creazione di un maggior numero di piazzole di sosta con stalli prenotabili dai corrieri, incentivi all’utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale e uso delle tecnologie. E, non ultimo, soprattutto chiarire all’opinione pub-blica che la consegna non può essere considerata gratuita. Le proposte scaturite da questo quaderno, redatto con il suppor-to di moltissimi esperti del settore, tentano di dare una rispo-sta correttiva, applicabile nel breve e medio periodo.

La logistica ai tempi dell’e-commerce

Presentato in anteprima il Quaderno 26 del Freight Leaders Council

Muletto e Dintorni

di Federica Lai

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La logistica ai tempi dell’e-commerce

Presentato in anteprima il Quaderno 26 del Freight Leaders Council

Muletto e Dintorni

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NEWS DAL MONDO

28 Novembre 2017: una giornata da ricordare per il settore lo-gistico e dei trasporti di merci su ferro. Il treno, composto da 17 vagoni in grado di caricare 34 container, impiegherà circa 18 giorni a coprire i circa 10.800 chilometri che separano Morta-ra da Chengdu, città della Cina. Il mezzo attraverserà l’Europa toccando Polonia, Bielorussia, Russia e Kazakistan per arrivare poi in Cina.Il treno, momentaneamente destinato al trasporto di macchi-nari, mobili, prodotti di metallo, piastrelle e automobili, segna la rinascita della “Via della seta” e di una buona partnership con la Cina.

Da Mortara, il primo treno merci“Italia-Cina”

Circa 120 ospiti in rappresentanza di 54 concessionari sono giunti a Lainate in occasione del primo dealer meeting di BAOLI Italia.Oltre a rappresentare il primo momento di incontro e con-fronto tra tutta la rete, l’evento è stato occasione per fare il punto sugli straordinari risultati conseguiti a meno di due anni dal lancio di BAOLI sul mercato italiano.

Baoli cresce e organizza il primo dealer meeting italiano

Gli ospiti del dealer meeting hanno potuto toccare con mano tutti i prodotti, visitare la sede, conoscere i collabo-ratori di BAOLI Italia e fare il punto con il management sui risultati e gli obiettivi aziendali. Un momento di incontro e confronto importante per un’organizzazione che sta rapida-mente crescendo e che deve mettere in rete anche compe-tenze, esperienze e know-how.

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Linde MH Italia, Brand di riferimento del settore della movi-mentazione e del sollevamento, parteciperà come espositore alla seconda edizione di INTRALOGISTICA ITALIA 2018.La Manifestazione italiana per soluzioni e sistemi integrati di

Linde Material Handling sarà espositore di Intralogistica Italia 2018

News: un rinnovo nel contratto nazionale Logistica, Tra-sporto Merci e Spedizioni spiega l’incarico del conducente del Camion durante il carico del veicolo.

Mansioni dell’autista nel carico secondo il nuovo CCNL

Secondo il testo firmato il 3 dicembre 2017, il conducente del camion “è tenuto all’effettuazione e/o alla collabora-zione alle operazioni di carico e scarico della merce e del-le unità di carico vuote, trasportate o da trasportare con il veicolo da lui condotto”. Unica eccezione vede il lavoro riguardante i container. Il testo va a imporre al datore di lavoro dell’autista di garantire l’adeguata formazione e l’os-servanza delle norme di sicurezza, un vestiario adeguato e le necessarie attrezzature.Fuori dalle attività descritte, “l’autista non deve essere co-mandato a svolgere attività di facchinaggio”. L’accordo ri-chiede che le modalità di esecuzione di tali attività di carico e scarico vengano sottoposte a verifiche e a un confronto con i sindacati a livello aziendale. In caso si parli di imprese artigiane, ciò può avvenire anche a livello territoriale.

movimentazione, gestione del magazzino, stoccaggio dei ma-teriali e picking, si svolgerà dal 29 Maggio al 1 Giugno 2018, presso la FIERAMILANO di Rho.

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21 marzo - 20 aprile

TRANSPALLET ELETTRICO

Finalmente potete ricaricare le batterie dopo gli ultimi percorsi ad ostacoli! Pronti alla carica per lavori in corso… Ma spostate con attenzione i bei carichi che questo nuovo anno vi riserva! Siete agli albori di un nuovo Rinascimento: quindi conservate le energie e abbiate cura dei vostri sistemi.

21 aprile - 20 maggio

MULETTO DIESEL

Eccovi! Belli, unici nel vostro genere: anche per voi questo 2017 si chiude in bellezza con la forza che vi contraddistingue e che non passa inosservata! Vi aspettano le ultime battaglie, quindi avanti tutta!, per porre le basi solide e durature della vostra realizzazione nel nuovo anno. Quindi prendetevi ciò vi spetta ma… Occhio! Con giusto equilibrio. Chiarezza e trasparenza sono sicuramente due parole chiave.

21 maggio - 21 giugno

MULTIDIREZIONALE

Premessa: DATE IMPORTANZA ALLA COMUNICAZIONE! I vostri orizzonti si amplieranno… In tutte le direzioni! Spostate il pesante carico dei rancori passati e preparatevi a caricare invece grossi cambia-menti: date ascolto alla vostra metà che vi suggerisce di riallacciare i rapporti con vecchi colleghi e soci, ne gioveranno anche le vostre tasche! Due parole chiave? Impegno e responsabilità.

22 giugno - 22 luglio

RETRATTILE

Per voi parliamo di: conquista. Il mese di dicembre sarà contraddistinto da adattamento e creazione di nuovi equilibri. Forte della tua abilità nel muoverti anche dove gli altri non stanno riuscirai a destreg-giarti mettendo ordine con le giuste priorità: per questo è fondamentale essere sicuro di te, sai quanto vali! Pare andrete incontro ad un 2018 molto fecondo… Quindi, occhio!, si consiglia sempre l’uso dei “D.P.I. “

23 luglio - 23 agosto

MULETTO FUORISTRADA

Caro Muletto Fuoristrada, vi confesso che scrivervi non è semplice. Dicembre ti offre molte più possi-bilità di movimento rispetto ai mesi scorsi, molte più occasioni per metterti in mostra e per attuare IL cambiamento. Ma allo stesso tempo ti invita alla cautela: davanti ad un bivio importante bilancia bene i carichi emotivi per decidere. Cercate di rilassarvi e pianificate al meglio il lavoro a pieno ritmo: ottime notizie in arrivo anche per voi, nel 2018.

24 agosto - 22 settembre

TELESCOPICO

Ehi! Proprio tu che stai guardando in alto! Sì, caro Telescopico, mi rivolgo a te che in quest’ultimo anno hai faticato abbastanza. Ora puoi tirare un sospiro di sollievo perché ti aspetta un 2018 di rinascita. Ma non cantare vittoria troppo presto perché l’anno non è ancora finito: il motore del lavoro e della respon-sabilità sale vertiginosamente.

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23 settembre - 22 ottobre

MULETTO ELETTRICO

Batterie cariche e… Via! Cosa vi aspetta? Una restaurazione totale. Nel corso di quest’anno, soprattutto nell’ultimo mese, avete già fatto capire che “adesso comandate voi”. Esce fuori dal vostro carattere quel lato più pratico e concreto di vedere la vita, quello che ha bisogno di affermarsi e avere stabilità e certezze. E state facendo di tutto per averle. Un piccolo consiglio: combinate istinto e buon senso e apritevi sempre al dialogo

23 ottobre - 22 novembre

PORTA CONTAINER

Non vi smentite affatto nella chiusura di questo 2017! Dicembre è un mese di cambiamenti per tutti e non siete esclusi, ma vi riserva specialmente positività e tante occasioni a vostro favore: passate dal sogno alla realizzazione dei mille progetti, ed ecco la fase transitoria in cui vi chiedete “Ma come fare?”. Concretizzate i buoni propositi e carpe diem.

23 novembre - 21 dicembre

TIMONATO

Caro Timonato… Reggiti forte! Benvenuto nel mese di dicembre, il mese degli inizi e delle nuove par-tenze! Finalmente, dopo un anno davvero pesante, tutto per te è più leggero e te ne accorgerai già dai primi giorni! Sarai tu il protagonista della scena: affascinante, sempre al centro dell’attenzione, inte-ressante come non mai! Ma anche per te un piccolo consiglio: mira con decisione e scocca la freccia, perché i bersagli non sempre ti aspettano!

22 dicembre - 20 gennaio

CARRELLO A COLONNA

Il mese di dicembre sarà per voi una fase in cui prenderete consapevolezza dei tanti sforzi passati, ne-cessari per raggiungere il vostro traguardo. L’inizio del mese non sarà facile: attesa, agitazione, frenesia prima del grande colpo di scena: finalmente avete l’occasione per il grande salto di qualità: sentite anche voi il “Yes, we can!”. Cambiamenti sostanziali che vi riempiranno il cuore di gioia.

21 gennaio - 19 febbraio

TRANSPALLET MANUALE

Avete sviluppato una grandissima consapevolezza interiore di quanto valiate: quindi dopo tanta fatica per nulla, e tanti sacrifici, ora vi prendete ciò che vi meritate. La vostra intraprendenza, il coraggio e le vostre iniziative vengono premiate e anche per voi si sbloccano gli ingranaggi, delineandosi così un nuovo capitolo pieno di successi nella vostra carriera e di affetti. Siete belli da far invidia…

20 febbraio - 20 marzo

COMMISSIONATORE

La grinta non ti è mai mancata e proprio il primo bagliore lo vedrai a dicembre con una carica insolita. Insomma, questa volta ci siamo! Caro mio Commissionatore… Sei davvero giunto al termine di questo lungo e faticoso anno, scarica tutta la negatività per entrare a testa alta in un 2018 che ti ripaga con gli interessi. Finisce qui la lunga «era» del perdersi per ritrovarsi: ti stai definitivamente ritrovando.

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• MEETING TRASNPORT & LOGISTICS 2018 Barcelò Hotel Milano 22 - 23 Febbraio 2018

• GREEN LOGISTICS EXPO Fiera di Padova 7 – 8 – 9 Marzo 2018

• LOGIMAT 2018 Stoccarda (STUTTGART TRADE FAIR CENTRE)13 – 14 – 15 Marzo 2018

• MECSPE Fiere di Parma 22 – 23 – 24 Marzo 2018

• CeMAT 2018 Hannover Messe, Germany 23 - 27 Aprile 2018

• DRUG SUPPLY CHAIN Milano 9 Maggio 2018

• INTRALOGISTICA ITALIA 2018 Fiera Milano, Rho (MI)29 – 30 – 31 Maggio / 1 Giugno 2018

Eventi & AppuntamentiLa nostra mini guida per rimanere sempre aggiornati sui prossimi eventi.

Fiere, manifestazioni e appuntamenti dedicati al mondo dei carrelli elevatori e alla logistica.

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