y(7HC0D7*KSTKKQ( - WordPress.com...2017/05/17  · nizio di ottobre e, a dicembre, è sicuramente...

Post on 02-Jun-2020

3 views 0 download

Transcript of y(7HC0D7*KSTKKQ( - WordPress.com...2017/05/17  · nizio di ottobre e, a dicembre, è sicuramente...

Mercoledì 17 maggio 2 01 7 – Anno 9 – n° 134 e 1,50 – Arretrati: e 3 ,0 0

Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

y(7HC0D7*KSTKKQ( +/!"!,!=!_

R I TOR N I “M a m m a-M ac ron” e 2 milioni al mese alla ex moglie

Povero B. tra Brigitte e Veronica» SELVAGGIA LUCARELLI

Io, al posto di Silvio Berlu-sconi, avrei continuato la

saga dei ritratti con i cucciolidi animali. Dopo l’a g ne l l i n opasquale, che so, avrei fatto unselfie con un cucciolo di porcospi-no per ricordare la mattanza dei por-cospini sui tornanti umbri. E così via, inuna saga infinita che sì, lo avrebbe fattosembrare uno ormai a un passo dallagita in pullman a San Giovanni Roton-

do con sosta al negozio di sou-venir di Padre Pio dello ziodell’autista, ma almeno ce loavrebbe reso simpatico. Gliavremmo concesso l’o bl i o

su qualche ricordo imbaraz-zante. “La patonza deve gira-

re”, per dire, glielo avremmo pureabbonato. Invece no. Silvio è tornatoalla vita di trincea. È tornato a combat-tere le sue guerre preferite: quelle coigiudici e quelle con l’umorismo.

SEGUE A PAGINA 14

La legge sul reato di tortura, annunciata come imminente nell’aprile del 2015sta per essere a n n acq u at a (ancora) al Senato. Vatti a fidare di Matteo Renzi

Vizi privati,

pubbliche fake news

» MARCO TRAVAGLIO

Ieri mattina, quando MatteoRenzi ha scritto su Facebookche il Fatto Quotidiano, “po -

liticamente parlando”, gli aveva“fatto un regalo” pubblicando lasua telefonata col padre Tiziano,abbiamo tirato un sospiro di sol-lievo: finalmente la smetterà dichiamarci “Falso quotidiano”, fi-nalmente sboccia la pace tra lui enoi, magari ci ringrazierà pure.Poi purtroppo, inoltrandoci nellalettura, abbiamo scoperto che ilnostro prezioso regalo politicotanto gradito non era: anzi, era“gogna mediatica” (e s p r e s si o n eche ci pare di aver sentito da qual-cuno altro, ma forse è solo un’im -pressione) e “caccia all’uomo” dichi “costruisce scandali”, “p u b-blica prove false”, “si inventa ditutto”, roba da affidare agli “av -vocati” per chiederci “un risarci-mento danni copioso” e farsi “pa -gare i mutui della mia famiglia:perché noi come tutti gli italianiabbiamo i mutui, non le tangenti”(salvo quando gli appartamentisono gratis perché li paga MarcoCarrai, come del resto capita atutti gli italiani). Bella gratitudi-ne: uno ti fa un regalo e tu lo ri-paghi così? Anche questa schizo-frenia ci ricorda qualcuno: uncerto B. che, appena pubblicava-mo qualcosa sui suoi scandali, di-ceva che gli facevamo guadagna-re un sacco di voti, salvo poi chie-derci i danni a suon di querele pe-nali e cause civili. Eppure, perRenzi, era tutto molto semplice.Siccome abbiamo rivelato che inprivato, parlando col padre, noncredeva a lui e agli altri indagati(Lotti in testa), ma ai pm di Napolie ai carabinieri del Noe, e poi inpubblico attaccava i pm di Napolie i carabinieri del Noe e difendevababbo Tiziano, Lotti & C., ieri do-veva scegliere. E dirci qual è il ve-ro Renzi a cui dobbiamo credere:quello privato o quello pubblico?Invece è riuscito nell’ardua im-presa di non scegliere: dovrem-mo credere sia al Renzi che con-danna il padre e assolve gli inqui-renti sia al Renzi che assolve il pa-dre e condanna gli inquirenti.Perché lui è un tipo “serio” (e fi-gurarsi se non lo fosse). Dunque,con un gioco di prestigio, tagliuz-za e riscrive la telefonata comepare a lui, e aggiunge la solita car-rettata di balle.

1. “Mio padre ha conosciuto lagiustizia solo dopo che io sono ar-rivato a Palazzo Chigi”. Giustiziaa orologeria, direbbe quell’altro.In realtà Tiziano Renzi non è fi-nito sotto inchiesta perché suo fi-glio è premier, ma perché una suasocietà –la Chil Post –è fallita (in-chiesta per bancarotta poi archi-viata, almeno per lui, a Genova) eperché gli investigatori, inda-gando su Romeo, hanno scopertoche trafficava con lui e col suo fi-do Carlo Russo per essere racco-mandato alla Consip in cambio di30 mila euro al mese per “T”. e di5 mila euro a bimestre per“C.R.”.

SEGUE A PAG. 24

LESSICO FAMIGLIARE:“MI AVETE ROTTO I C...”

q MASCALI, RODANO, VECCHI E TECCE

A PAG. 2 - 3 - 4

RIVOLTA DEM “Solo uno spot”

Le “magliette gialle” Pdnelle zone terremotate:amministratori furiosi

q AMURRI A PAG. 6

L’iniziativa salta? “Magliette gialle” a Roma Ansa

SOTTO ACCUSA Il presidente Usa rivela a Mosca informazioni top secret sull’Isis

Trump spiffera i segreti alleatiai russi: “Tutto ok, sono il capo”

La cattiveria

Renzi intercettato al telefonocon il padre “non dire bugie”In famiglia vuoleil monopolio

WWW.FORUM.SPINOZA.IT

DENTRO I LIBRI

Io, ghostwriter:mestiere schifoso,datemi retta

q SILVANA “VANI” SARCA A PAG. 20

L’A P P E L LO

Resistere ai muriè un lavoro sacro

q ALEX ZANOTELLI A PAG. 19

L’INTERCET TAZIONE Parla tutto il giorno, ma glissa sui punti-chiave di Consip

Renzi mente pure sulla telefonataal babbo, tace su ‘Luc a’ e ci diffama

q STEFANO FELTRI A PAG. 18

IL LIBRO

Prodi 4.0: ideeper governare

Mannelli

q ALESSANDRO ROBECCHI A PAG. 4

q MELETTI A PAG. 16 - 17

q MARCO LILLO A PAG. 5

1.Non spiega su cosa ilpapà avrebbe “m e n t i toa Luca” (Lotti?): quando

si parlarono? E a che titolo?

2.Non dice perchécredeva al pd Mazzei,il teste sull’i n c o n t ro

con Romeo negato dal padre

3. Tralascia l’imbecc ataal genitore “non direche c’era la mamma,

se no i pm sentono anche lei”

UN ALTRO SCOOP NEL LIBRO

Il verbale del sindaco amico“Tiziano sapeva da ottobree temeva d’essere arrestato”

ISPEZIONI E PROCURE

PopEtruria, tutti gli erroridi Bankitalia dietroil caso Boschi-Ghizzoni

p Notizie secretate sullalotta al terrorismo “ricevu -te dagli israeliani”condivise con il mi-nistro degli Esteridi Putin. Criticheda media e Demo-cratici. In diversiPaesi europei dub-bi sulla collaborazio-ne con la Casa Bianca

Tr u mp Ansaq GRAMAGLIA A PAG. 9

2 » POLITICA | IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 17 Maggio 2017

#NONRISPONDE Su fatti utili anche ai pm

Le balle dette a “Luc a”e i vuoti di memoriaTre domande a RenziIl segretario Pd si difende via social, ma omette di chiarire i punti oscuri

del suo “i n t e r ro g a t o r i o ” telefonico al padre, a partire dal ruolo di Lotti

» MARCO LILLO

La difesa di Matteo Ren-zi è affidata ai s oc ia lnetwork. Prima un postsu Facebook (“le inter-

cettazioni pubblicate del Fat -to ribadiscono la mia serietà ...politicamente sono un rega-lo”) e poi una diretta st rea-mi ng . La rubrica si chiama#Matteorisponde ma dovreb-be essere ribattezzata #Mat -t e on o n r i sp o n d e per almenoquattro omissioni del segreta-rio del Pd.

PRIMA OMISSIONE. Renzi nonparla di “Luca”. Eppure nelcorso della telefonata, dice alpadre: “Io non voglio esserepreso in giro e tu devi dire laverità in quanto in passato laverità non l’hai detta a Luca enon farmi aggiungere altro.Devi dire se hai incontrato Ro-meo una o più volte e devi ri-ferire tutto quello che vi sietedetti”. Matteo Renzi dovrebbe

spiegare all’opinione pubblicase, come sembra, quel Luca èLotti. Poi dovrebbe dire cosa cisia di tanto segreto nei colloquitra Luca (Lotti) e Tiziano Ren-zi di cui lui è a conoscenza.

Il punto è fondamentale.Luca Lotti è accusato di avereavuto da qualcuno notizia del-le indagini e di averle spiffera-te al capo di Consip, LuigiMarroni, che ha poi provvedu-to a far bonificare i suoi ufficidalle cimici: è lui stesso, il 20dicembre scorso, a raccontar-lo ai magistrati di Napoli. An-che Tiziano Renzi, secondo icarabinieri del Noe, era a co-noscenza delle indagini dall’i-

nizio di ottobre e, a dicembre,è sicuramente stato avvertitocon precisione dell’inizio del-le intercettazioni. Il 5 dicem-bre (il giorno dopo il referen-dum) la Procura di Napolimette sotto controllo il suo te-lefono e il 7 dicembre arriva latelefonata dell’autista delcamper delle primarie di Mat-teo Renzi, Roberto Bargilli,che avverte Carlo Russo(co-indagato di Renzi senior):“Ha detto il babbo di non chia-marlo più”. Insomma la frase“tu la verità non l’hai detta aLuca e non farmi aggiungerealtro” detta dal segretario Pd èsospetta. L’ex premier, però,sul punto dovrebbe dire altro:Tiziano e Luca hanno parlatodelle indagini prima che la no-tizia fosse pubblica? E lui ne e-ra informato?

SECONDA OMISSIONE. #Mat -teononrisponde anche su suamadre, Laura Bovoli, e sul ri-cevimento con gli imprendito-ri al Four Season Hotel: nellaconversazione con suo padresi cita un ricevimento nell’al -bergo a 5 stelle di Firenze cheMatteo Renzi utilizza, da buonleader di sinistra, come sededei suoi incontri. A detta di Ti-ziano al ricevimento “c’eranouna serie di imprenditori mac’era anche Lalla (sua moglieLaura Bovoli, ndr) e siamo an-dati via subito”. Matteo non fafinire il babbo: “Non dire chec’era mamma altrimenti inter-rogano anche lei”. Ieri il segre-tario dem non ha chiarito se ilricevimento di cui si parla siaquello organizzato nel 2012 aitempi delle primarie controBersani: sarebbe molto stranoche i Renzi si preoccupino diun convegno di 5 anni fa, in-significante rispetto alle con-testazioni dei pm che sono del

2016. E allora qual è? E perchéla mamma non deve esseresentita sul punto?

TERZA OMISSIONE. Il terzobuco di #Matteononrisponde èquello sulla sfiducia nella lineadi difesa scelta dal padre. Mat-teo pensa che l’indagine sia se-ria quando parla al telefono epensa invece che la difesa nonlo sia: non crede né alla storiache Carlo Russo per Tizianosia solo il padre di un suo fi-glioccio e non crede nemmenoalla storia del colloquio conLuigi Marroni per la Madon-nina dell’ospedale Meyer.

Per il “Matteo Renzi al te-lefono”, infatti, non è vero cheTiziano ha incontrato l’adConsip Marroni solo per par-lare della statua della Madon-na da piazzare nel cortiled e ll ’ospedale di Firenze. Ep-pure esattamente questa – daquello che ha detto l’avvocatodi Tiziano Renzi, Federico Ba-gattini, il 3 marzo – è la difesache poi suo padre adotta du-

rante l’interrogatorio. La ver-sione di Marroni è ben diversa:il manager ha detto ai pm cheTiziano Renzi ben due volte glichiese di ascoltare le richiestedi Carlo Russo sulle gare Con-sip. Altro che Madonnina. Altelefono, il segretario Pd sem-bra credere al manager: “Non èpiù la questione della Madon-nina e del giro di merda di Fi-renze per Medjugorie”.

QUARTA OMISSIONE. MatteoRenzi sembra trarre dalla ri-sposta del padre sugli incontricon Alfredo Romeo (annotanoi carabinieri: “Tiziano dice dino e che le cene se le ricorda,ma i bar no”) la convinzioneche almeno un appuntamentocon l’imprenditore napoleta-no ci sia stato. Tanto che chie-de al padre di dire ai pm quantisono stati e che non crede pos-sibile che lui non ricordi di a-ver incontrato uno come Ro-meo (“noto a tutti”). La difesadi Renzi sui social è debole an-che sul presupposto della te-

lefonata: ora sostiene che lanotizia pubblicata da Repub -blica quel giorno (gli incontricon l’imprenditore Romeo ri-velati ai pm dal commerciali-sta Alfredo Mazzei, già teso-riere campano del Pd e amicodell’imprenditore) è falsa equesto presupposto farloccol’aveva indotto a fare un “duroin te rr og at or io” telefonico alpadre: eppure Mazzei non hacambiato versione, la notiziaresta vera. L’unica smentita fi-nora è quella di Tiziano Renzi,che però col figlio sul puntotentenna distinguendo tra “ri -storanti” e “bar”.

Tutte le omissioni di #Mat -te onon risp onde potr ebbe roessere oggetto di interesse an-che dei magistrati. In questocaso Renzi non potrebbe ca-varsela con una balla comequella riservata al sottoscritto(vedi box) su un vecchio pezzod el l’Espresso. Chissà se saràmai convocato. E se si avvarràdella possibilità di non testi-moniare sui familiari.

LED OM A N DE

CIÒ SU CUI IL ROTTAMATORE TACESono tre i fatti sui quali i pmdi Roma dovrebbero sentiresubito Matteo Renzi riguardoalla telefonata col padre

Come e quando

L’ex premier allude

almeno a un incontro

del genitore

con l’i m p re n d i t o re

Timori

Matteo parla cercando

di proteggere

la madre: solo affetto,

o qualcosa da coprire?

L’INDAGINE: I FILONI APERTI

Corruzione, trafficodi influenze illecitee fuga di notizie

qALFREDO ROMEO, noto immobiliarista na-poletano, è in carcere dal 1° marzo con l’a cc u s a

di aver corrotto un dirigente della Consip, la centraleacquisti della Pubblica amministrazione, versandogli100 mila euro in cambio di informazioni riservate. Ilgruppo Romeo partecipò nel 2014 alla gara Fa c i l i tymanagement 4 da 2,7 miliardi di euro per le forniture ela gestione degli uffici pubblici di tutta Italia, piazzan-dosi in testa in tre dei 18 lotti in cui era diviso il bando.

Romeo era in contatto con Carlo Russo, amico di Ti -ziano Renzi, che secondo l’amministratore delegatodi Consip Luigi Marroni(primo in foto)parlava a nomedel padre dell’ex premier. Nei foglietti scritti a mano daRomeo mentre parlava con il suo collaboratore ItaloB o cc h i n o (secondo in foto), ex parlamentare di An, erecuperati dai carabinieri del Noe tra i rifiuti, c’è scrittotra l’altro “30 mila al mese per T.” e “5 mila C.R” d ove“C . R .” e “T. ” secondo gli inquirenti sarebbero proprio

1. Apostrofando il padre,Renzi dice: “In passato, laverità non l’hai detta a

Luca e non farmi aggiungere al-t ro. . .”. Chi è Luca? Forse LucaLotti? E che “ve r i t à ” non gli hadetto babbo Tiziano? E che cos’èmai quell’altro che il figlio nonvuole aggiungere?

2. Renzi invita il padre anon citare la madreLaura, detta “Lalla” co n

i pm di Roma. Teme forse che lamadre, se interrogata, possa ri-velare particolari pericolosi?

3. Renzi chiede al padre:“Hai incontrato Romeoin un’altra occasione?

Una o più volte?” Forse Matteosa già di un primo incontro? Èquesto il “non detto” a Luca?

Il Grande Bugiardo

Ecco le falsità del leader Pd contro Marco Lillo:

non ha mai firmato patti di riservatezza con lui

MATTEO RENZI è un bugiardo, come suo padre.Ieri ha detto che “Lillo, già in un caso, ha preteso dimettere una clausola di riservatezza così da non direfuori se e quanto ha dovuto pagare”. Poi, ha parlatodi una mia presunta “trasparenza a giorni alterni” perun vecchio pezzo de L’E s p re ss o. Si tratta di un doppiofalso: la storia è molto diversa e Renzi lo sa bene.L’E s p re ss o, il 23 dicembre 2008, aveva pubblicatoun’inchiesta – sui casi giudiziari del Pd in Italia – adoppia firma: la mia e quella del mio caporedattore.Fu proprio quest’ultimo a chiedermi di occuparmi delpartito nelle Regioni del Sud: ne scrissi senza errori esenza problemi legali. Il caporedattore, invece, si

occupò del Centro-Nord: trovò una notizia su Renzi,la scrisse e la editò in pagina. Renzi sporse querela. Ilcollega, molto bravo e solitamente scrupoloso,ammise il proprio errore e mi disse: “Tu non c’entriMarco, riguarda me e me ne occupo io”. Pochi mesidopo, me ne andai e partecipai alla fondazione de IlFa t to. Non seppi più nulla di quella vicenda e non mene preoccupai più perché, per compiere il reato, civuole il “d o l o” e io non ero stato responsabileneppure di una “co l p a ”, visto che avevo zeropossibilità di verifica e di incidenza su un articolo delcaporedattore centrale del giornale in cui eroredattore ordinario. Nel 2012, mi chiamarono i

davidarboit
Evidenziato

Mercoledì 17 Maggio 2017 | IL FATTO QUOTIDIANO | POLITICA » 3

I pm: “Violato il segreto”Orlando manda gli ispettoriNuovo fascicolo sullo scoop del “Fatto”, ma la Procura procede

sugli appalti: Russo, amico di Tiziano, indagato per Grandi Stazioni

Rignano sull’Arno Il signor T. inveisce contro un giornalista e poi sparisce: ormai in paese non parla più nessuno

La passeggiata con vaffa del babbo famoso

IL FEUDO

» DAVIDE VECCHI

inviato a Rignano sull’Arno (Fi)

Non si presenta neanche aPian dell’Isola per un giro

tra i banchetti della festa delbestiame che qui, il prossimofine settimana, per il ventiset-tesimo anno consecutivo, riu-nisce allevatori e appassionatidella razza chianina, orgogliotoscano e gioia dei barbecue.Lui che di bistecche e bracio-late è, fra l’altro, una sorta dioracolo.

IERI, TIZIANO RENZI s’è trin-cerato in casa per sfuggire agiornalisti e telecamere. Senzariuscirci del tutto. Al mattino,come di consueto, è arrivato inpiazza per il solito giretto:chiesa, edicola, bar e circolo

del Pd. Ma ieri, con i giornalisotto il braccio, è dovuto scap-pare di fronte al cronista di R e-pubblica, Andrea Lattanzi,che gli chiedeva di commen-tare l’intercettazione tra lui e ilfiglio Matteo. Babbo Renzi haaccelerato il passo, fino quasi acorrere, inveen-do contro il gior-nalista: “Ma si le-vi dalle palle, a-vete rotto i co-glioni; mi aveterotto le palle ,porco boia, aveterotto i coglioni;ma vada a fare inculo lei e i suoic o l l e g h i”. Eranole dieci di matti-na. Poi s’è dile-guato, verso casa,

per non riapparire più. Nellestesse ore il figlio Matteo scri-veva su Facebook, ignorandoforse che il padre fosse in giroper Rignano, che lunedì il ge-nitore aveva subìto un piccolointervento al cuore dopo la fe-sta di domenica per i 45 anni di

matrimonio conla moglie LauraBovoli, mammadell’ex premier.

Quindi un in-tervento sicura-mente lieve, tan-to da spingerlo apiedi in paese lamattina succes-siva. E Rignano èprobab ilmentel’unico agglome-rato al mondo ada v e r e p u r e l a

piazza centrale in salita. Quic’è il circolo del Pd. Accanto,proprio lunedì, è stato inaugu-rato il comitato elettorale dellalista “Insieme per Rignano”creata dal sindaco Daniele Lo-renzini, fuoriuscito dal Pdproprio a seguito dell’inchie -sta Consip che ha coinvolto Ti-ziano Renzi e trascinato – an -cora una volta –il paese al cen-

tro delle cronache. Il primocittadino ieri sera ha riunito isuoi candidati per decidere iprossimi appuntamenti in vi-sta del voto dell’11 giugno manessuno ha voluto commenta-re l’accaduto.

Lorenzini “non ne può più”,sintetizzano alcuni dei suoi.Vorrebbe “parlare della città,di quello che ha fatto e vuole

continuare a fare per i cittadinise sarà riconfermato sindaco”,spiega Tommaso Cipro, asses-sore di Rignano e, anche lui, u-scito dal Pd per seguire Loren-zini come un altro dei quattroassessori, David Bettini.

Ieri sera nessuno ha volutoproferir verbo in merito all’in -tercettazione. Così come nes-suno in paese, dal barista algiornalaio del quale papà Ren-zi è cliente, s’è lasciato sfuggireun fiato. I più allargano le brac-cia e fanno spallucce. Chissàse, quando e come finirà que-sta vicenda. E quando final-mente, come ripete Lorenzini,Rignano tornerà a essere ilpaese che è sempre stato, libe-randosi dalla notorietà rag-giunta come feudo renziano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

For fa it

Il papà di Matteo

non si fa vedere

ne a nche

alla festa

del bestiame

di Pian dell’Is ola

Lo sfogo

Tiziano Renzi

pre nde

a male parole

un cronista

di Repubblica

» ANTONELLA MASCALI

La Procura di Roma a-pre un’inchiesta e ilministro della Giusti-zia Andrea Orlando

ordina una “pr e- i sp e zi o ne ”dopo lo scoop del Fatto Quo-tidiano sulla telefonata inter-cettata tra Matteo Renzi e ilpadre Tiziano, alla vigiliade ll’interrogatorio di Renzipadre, accusato di traffico diinfluenze illecite dai pm ro-mani che indagano su Consip.Una conversazione tratta dallibro Di padre in figlio (ed. Pa-per First), scritto da MarcoLillo e in edicola con il nostrogiornale a partire da domani.

VIOLAZIONE del segreto d’uf -ficio e pubblicazione arbitra-ria di atti di un procedimentopenale, queste le ipotesi accu-satorie della procura di Romaper quell’intercettazione: per ipm segreta, ma di grande rilie-vo pubblico.

La telefonata tra Matteo eTiziano Renzi risale al 2 marzoe a intercettare il papà dell’expremier era la Procura di Na-poli, che una volta captataquella conversazione l’ha tra-smessa alla Procura di Roma.E così l’audio della telefonata,ritenuta dai pm capitolini pe-nalmente irrilevante, è finitaagli atti dell’inchiesta Consip.Il ministro Orlando (titolared el l’azione disciplinare per imagistrati, insieme al procu-ratore generale della Cassa-zione), tramite l’I sp et to ra togenerale, ha avviato accerta-

menti preliminari presso “gliuffici interessati”per verifica-re eventuali responsabilitàsulla fuga di notizie. A metà a-prile, per un episodio total-mente diverso, ma riguardan-te sempre il caso Consip, Or-lando, non avendo alcunacompetenza, aveva chiesto alprocuratore generale di Na-poli Luigi Riello di fare accer-

tamenti sull’operato della po-lizia giudiziaria, dopo che ilcapitano del Noe dei carabi-nieri Giampaolo Scafarto erafinito sotto inchiesta a Romaper due presunti falsi presentin e ll ’informativa del 9 gen-naio, agli atti dell’i ndagineConsip. Ora il consigliere laicodi Fi, Pierantonio Zanettin,torna a chiedere l’interv ento

del Consiglio superiore di ma-gistratura: “Abbiamo stralci diintercettazioni e informativeche vengono divulgate violan-do il segreto istruttorio”. E in-siste: “Avevo chiesto l’aper -tura di una pratica che è statanegata, ma i fatti odierni giu-stificherebbero una pratica inPrima commissione”: os-sia quella competenteper il trasferimentodei magistrati per in-compatibilità am-bientale.

SEMPRE PER APPAL-

TI Consip, la Procu-ra di Roma ha apertoun nuovo filone,Grandi Stazioni, incui risulta indaga-to, per turbativad’asta, Carlo Rus-so, amico di Tizia-no Renzi e come luigià accusato di traffico di in-fluenze nel filone principale,che ha portato in carcere,sempre su richiesta della pro-cura romana, l’i m pr e n d i to r enapoletano Alfredo Romeo,accusato di corruzione. Ieri ilpm Mario Palazzi, coordinatodal procuratore aggiunto Pao-lo Ielo, ha ordinato l’acquisi -zione di documenti presso lasede di Grandi Stazioni, socie-tà controllata da Ferrovie del-lo Stato che si occupa della ma-nutenzione e pulizia nelle sta-zioni. La perquisizione è stataeseguita dalla Guardia di Fi-nanza e dal nucleo investiga-tivo dei carabinieri di Roma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Turbativa d’asta

Carabinieri e Finanza

hanno acquisito

le carte nella società

controllata da Fs

I n s ie me

Il ministro

Luca Lotti

e Tiziano

Renzi, coin-

volti nell’in -

chiesta Con-

s ip La Pre ss e

Fatto a mano

carabinieri per farmi accettare la remissione diquerela di Renzi. Renzi, cioè, mi fa sapere che vuolemollare la lite e mi chiede: accetti? Io dico sì e firmosolo quel foglio. Nessuna transazione tra me e Renzi,nessun patto di riservatezza con lui. Solo oggi hoscoperto che L’E s p re ss o gli ha pagato 22 mila e 500euro per salvare non me, ma il caporedattore (oggivicedirettore di Re p u b b l i ca ). E che Renzi, per mettersiin tasca i soldi, ha accettato un patto di riservatezzache ora sta di fatto violando, anche se il suo amicoCarlo De Benedetti non se ne lamenterà. Lo fa perinfangare me con una balla: il patto è tra lui e lasocietà di De Benedetti, non con me. Io non hofirmato patti né li ho pretesi per coprire un miopresunto errore che non c’è mai stato. Il punto è cheRenzi lo sa bene: perché ne parlammo quando cisentimmo la prima volta al telefono nel 2012. E io, daqualche parte, conservo anche la registrazione diquello e di altri colloqui.

Dal 2014

Il ministro

della Giustizia

A nd re a

Orlando Ansa

Russo e Tiziano Renzi, indagati per traffico di influen-ze illecite. Le indagini sono state condotte dai pm na-poletani Celeste Carrano, Enrica Parascandolo edHenry John Woodcock e in seguito trasmesse percompetenza territoriale alla Procura di Roma dove sene occupano il procuratore aggiunto Paolo Ieloe il pmMario Palazzi, che hanno chiesto e ottenuto l’a r re s todi Romeo. Prima però i magistrati partenopei hannoscoperto che i vertici di Consip erano stati avvisati

delle indagini e avevano “b o n i f i c a to”gli uffici dalle mi-crospie piazzate dai carabinieri. Nelle indagini sullafuga di notizie sono emersi i nomi del ministro LucaLo t t i , del comandante generale dei carabinieri gene-rale Tullio Del Sette (terzo in foto) e del comandantedell’Arma in Toscana generale Emanuele Saltala-m a cc h i a : sono indagati per favoreggiamento e rive-lazione di segreto. L’intricata vicenda si è infine ar-ricchita del falso ideologico contestato al capitano del

Noe Giampaolo Scafarto (ultimo in foto) per un’in -formativa che contiene dati non veritieri o incompleti:in un caso ha attribuito a Romeo la frase “l’ultima voltache ho visto Renzi”, pronunciata in realtà da Bocchinomentre Romeo afferma di non conoscere né Matteoné Tiziano Renzi; in un altro non conteneva le gene-ralità di un passante che avrebbero permesso di e-scludere il suo coinvolgimento in un presunto spio-naggio di imprecisati Servizi ai danni del Noe.

M. L.

24 » ULTIMA PAGINA | IL FATTO QUOTIDIANO | Mercoledì 17 Maggio 2017

Dalla Prima

» MARCO TRAVAGLIO

2.“Qualcuno si è tolto la vita

per le intercettazioni, qual-cuno ci ha rimesso il lavoro”. Par-la delle Olgettine, che poi B. devepagare a titolo risarcitorio?Chissà. E ora che fa: abolisce leintercettazioni? Ha la maggio-ranza, proceda.

3. “La pubblicazione comesempre è illegittima ed è l’e n n e-sima dimostrazione dei rapportiparticolari tra alcune procure ealcune redazioni”.Due mesi fa lostesso Marco Lillo rivelò, nelcorso dell’interrogatorio di Vir-ginia Raggi, la notizia segretadelle polizze di Salvatore Ro-meo: perché Renzi e il Pd non cidiedero dei violatori del segre-to, anzi si concentrarono sui fat-ti e ne chiesero doverosamenteconto alla Raggi e a Romeo?

4. La telefonata col padre sa-rebbe la prova della sua “s e r i e-tà” di “uomo delle istituzioni”.Mica tanto: un uomo delle isti-tuzioni non imbecca il padre in-dagato alla vigilia del suo inter-rogatorio istigandolo a “non di-re che c’era mamma (a un rice-vimento con Romeo, ndr) altri-menti interrogano anche lei”.

5.“Secondo i magistrati di Na-poli Romeo avrebbe dato 30 milaeuro in nero al mese” a babbo Ti-ziano, ma a questa “storia noncrede nemmeno un bambino di 3anni”. I pm di Napoli non l’h a n-no mai detto: sono i pm di Romache hanno indagato babbo Ti-ziano a scrivere che “si facevapromettere 30 mila euro al meseda Romeo”. La promessa non sitradusse in realtà perché, nelfrattempo, papà Tiziano e gli al-tri protagonisti dello scandalofurono avvertiti delle indaginida alcune talpe istituzionali,tutte vicine a Renzi.

6.Renzi si sarebbe fatto l’ideache papà Tiziano mentiva, ne-gando di aver mai incontratoRomeo, perché “ingenuo comesono, credo a Repubblica”che haintervistato il commercialistadel Pd Alfredo Mazzei, il qualeraccontava che Romeo gli riferìdi una cena segreta con papà Ti-ziano in una bettola. Ma poi“mio padre mi ribadisce: non c’èstata nessuna cena”e lui capisceche “non c’entra niente, non hafatto niente, questa storia puz-za”. Purtroppo la telefonata èben diversa. Il babbo esclude ce-ne con Romeo, ma non incontri“al bar”. E Renzi gli dà del bu-giardo (“non ti credo... non ècredibile che non ricordi di averincontrato uno come Romeo”),perché sa bene che il punto nonè il ristorante, o la bettola, o ilbar. Sono gli incontri. Renzi cre-de a Mazzei perché “è l’uni coche conosco anch’io”, non per-ché è “ingenuo” e si fida di R e-pubblica. E dà per scontato chealmeno un incontro fra Tizianoe Romeo ci sia stato (“Devi direse hai incontrato Romeo una opiù volte”). Siccome Mazzei e ilsindaco di Rignano Daniele Lo-renzini han messo a verbale cheTiziano incontrò Romeo, non sivede cosa sia cambiato dal 2marzo per convincere Matteoche “mio padre non ha fattoniente” ed “è entrato in una sto-ria più grande di lui solo per ilcognome che porta” e “il mioimpegno in politica”.

7. La svolta che azzera i fattinon può essere l’indagine perfalso sul capitano Scafarto: los c a m b i o d i p e r s o n a R o-meo-Bocchino per la frase “l’u l-tima volta che ho visto Renzi”non azzera le testimonianzegiurate di Mazzei e Lorenzini. Egli errori o i falsi del capitàno suiservizi segreti e il presunto spio-naggio anti-Noe non riguarda-

no il ruolo di Tiziano nell’i n d a-gine.

8. Renzi si vanta di aver dettoal padre di dire “tutta la verità aipm”. Ma non è così. Che vuol di-re “Io non voglio essere preso ingiro e tu devi dire la verità inquanto in passato la verità nonl’hai detta a Luca e non farmi ag-giungere altro”? Chi è Luca, percaso Lotti? E a che titolo parlòcon Tiziano? E quando: prima odopo dello scoop del Fatto che il22 dicembre rivelò l’indagine?Se prima, è l’ennesima prova

che Lotti e Tiziano sapevanodell’inchiesta, e pure Renzi (co-me racconta Vannoni ai pm e co-me emerge dall’interc ettazio-ne): e chi li aveva informati? Sedopo, in che veste il sottosegre-tario o ministro indagato Lottiparla con l’indagato Tiziano?Per molto meno, di solito, partel’accusa di inquinamento diprove. Ma soprattutto: qualebugia Renzi sa che il babbo haraccontato a Luca? È quanto do-vrà spiegare ai pm, se e quandolo convocheranno come testi-

mone.9. “Marco Lillo già in un caso

ha preteso di mettere una clau-sola di riservatezza così da nondire fuori se e quanto ha dovutopagare: fanno sempre così i teo-rici della trasparenza altrui”.Lillo non ha dovuto pagare uncentesimo a Renzi né ha pretesoalcuna clausola di riservatezza.Un giornalista dell’Espresso, o-ra a Repubblica, nel 2008 scrisseun articolo sulle primarie a Fi-renze accanto a uno di Lillo.Renzi, presidente della Provin-

cia li querelò. Poi Lillo uscìda ll’indagine e vi restò solo ilcollega: l’Espresso concluse unatransazione per il ritiro dellaquerela con clausola di riserva-tezza che Renzi sottoscrisse e o-ra ha violato. Ma né Lillo né ilFatto c’entrano nulla: perciòRenzi sarà querelato.

10. Il Renzi della telefonata, aparte l’imbeccata sulla madre, cipiaceva un sacco: inflessibile,logico, ancorato ai fatti, consciodella gravità giudiziaria, etica epolitica dello scandalo Consip e

delle bugie paterne, quasi ungiustizialista e un socio onora-rio del Fatto. Ma ieri purtropponon ha retto, è stato più forte dilui. Chi mente in pubblico e vie-ne scoperto a dire la verità in pri-vato, ha due strade: o ammette lasua menzogna, chiedere scusa eandare avanti; o continua amentire per coprire le menzo-gne precedenti. Renzi, purtrop-po, ha scelto la seconda opzione.E si è condannato a mentiresempre, all’i n f in i t o, in saeculasaeculorum. Una prece.

davidarboit
Evidenziato
davidarboit
Evidenziato