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XXX Seminario dei LaghiIl Sistema di Governo delle Aziende Sanitarie
Gardone Riviera, 9-11 ottobre 2008
La formazione degli operatori e l’informazione sanitaria
Prof. Francesco Di StanislaoUniversità Politecnica delle Marche
GOVERNODELL’OFFERTA
GOVERNODELLA DOMANDA
VALUTARE L’APPROPRIATEZZA
DELL’OFFERTA
INDIVIDUARE, INDIRIZZARE,
CONTROLLARE E MONITORARE
LA DOMANDA DI PRESTAZIONI
APPROPRIATEZZA
CLINICA
AGIRE PER OBIETTIVI
DI SALUTE E SUI
DETERMINANTI
DI SALUTE
APPROPRIATEZZA
ORGANIZZATIVA
Fabbisogni (IN)-FORMATIVI
Conoscenza -> organizzazione, messa in relazionee in contesto delle informazioni
La necessità
Lo sviluppo delle discipline
La disciplina opera una delimitazione di un dominiodi competenza, senza il quale la conoscenzadiventerebbe inafferrabile: estrae, svela o
costruisce un oggetto non banale per lo studio scientifico
Espansione incessante delle conoscenze
Compartimentalizzazione, frazionamento eriduzionismo del sapere che:
• disgiunge i problemi, • unidimensionalizza il multidimensionale,• dissolve i legami e la solidarietà con il tutto• separa ciò che è tessuto insieme (complexus)
Dov’è la saggezza che perdiamo nella conoscenza?
Disciplina -> piccola frusta per autoflagellarsi
Disciplina -> grande frusta per flagellare tuttiestranei al proprio frammento di sapere
IperspecializzazioneIl rischio
“Cosificazione” dell’oggetto studiatoAutosufficienza della disciplina
CONSULTORI SERT
POLIAMBULATORIOFARMACIA
M.M.G.
Ricoveri ordinari Ambulatori
OSPEDALE
Visite domiciliari
PREVENZIONE
DIAGNOSICURA
RIABILITAZIONE
PERCORSI
ASSISTENZIALI
E
LE RETI
Emergenza-urgenza
Cardiologica Neurologica (stroke )
Oncologica Ematologica
Diabetologica Nefrodialitica
CONSULTORI SERT
POLIAMBULATORIOFARMACIA
M.M.G.
Ricoveri ordinari
OSPEDALE
Ambulatori
Visite domiciliari
SVILUPPO CONOSCENZE
ORGANIZZAZIONE E FORMAZIONE
SISTEMAMECCANICO
SISTEMAORGANICO
ORGANIZZAZIONE
ATTORI
AZIONEORGANIZZATIVA
LOGICADELL’ATTORE
Quale formazione?
FORMAZIONE
Apprendimento
coscienza
del ruolo
Apprendimento
Compiti
Riflessione degli attori sui propri rapporti con il
sistema
FORMAZIONE D’AULA ADDESTRAMENTO
SISTEMA MECCANICO
RAZIONALITÀ OGGETTIVA: il decisore ha pieno controllo di tutte le variabili e le relazioni tra le parti e quindi conoscenza
delle alternative di comportamento
FORMAZIONE
Riflessione del sistema su sé stesso
Parte integrante
processo
organizzativo
Elemento di
autorganizzazione
del sistema
Esso stesso
processo
LOGICA DELL’AZIONE ORGANIZZATIVA
RAZIONALITÀ INTENZIONALE E LIMITATA: INTENZIONALE inquanto ogni azione è mirata al perseguimento di scopi e valori;
LIMITATA perché la conoscenza di tutte le alternative di scelta è impossibile
L’AZIONE ORGANIZZATIVA è continuamente correggibile e modificabile sulla base di nuove conoscenze e valori: è un
PERCORSO EURISTICO DI RICERCA, APPRENDIMENTO, DECISIONE
COMPETENZA
Relazione diretta tra le capacità soggettive
della persona e le attività che è chiamata
a svolgere in una determinata posizione
sociale
Gli elementi di competenza
Integrazione di tre elementi:
•conoscenze/padronanza mentale
•capacità/padronanza operativa
•comportamenti/padronanza
relazionale in ambito organizzativo
dell’individuo
nell’organizzazione
nell’integrazione
nella complessità
Formazione
Supporto al sistema delle
competenze
ORGANIZZAZIONE
RISULTATI
SISTEMA
AZIENDA
Appropriatezza
Efficienza
Efficacia
Salute
UNITA’ OPERATIVA
TARGET
PAZIENTI
(linee produttive)
ORIENTAMENTO A LOGICHE DI SISTEMA
SINGOLO
OPERATORE
SINGOLI
PAZIENTI
“Riordino del Sistema ECM”Accordo Stato-Regioni (agosto 2007)
DALL’ACCREDITAMENTO DELL’EVENTO AD UN SISTEMA IN GRADO DI GESTIRE L’INTERO
PROCESSO FORMATIVO
VALORIZZAZIONE DEL RUOLO DELLE ISTITUZIONI DEL SSN (Regioni e Aziende
sanitarie)
NUOVA GOVERNANCE A LIVELLO NAZIONALE
MINISTEROPROFESSIONI
COMMISSIONE NAZIONALEPER LA FORMAZIONE
CONTINUA
LA CASA COMUNE: AGENAS(Intesa Stato-Regioni agosto 2007)
5 SEZIONI
1. Criteri e procedure di accreditamento provider 2. Sviluppo e ricerca metodologie formative innovative3. Valutazione della qualità attività formative4. Obiettivi formativi nazionali e regionali5. Attività formative in ambito comunitario e all’estero
REGIONI
COMITATOREGIONI
OSSERVATORIONAZIONALEQUALITA’
CONSULTA NAZIONALEPER LA FORMAZIONE
PERMANENTE
OO.SSSoc. scientificheProvider accreditatiUniversitàEnti di ricerca
Compiti e nuovi strumentidelle Aziende
Piano della Formazione Aziendale
Gestione attività formativa
PROVIDER ACCREDITATI
Report sulla formazione Aziendale
Dossier Formativo individuale
AZIENDA SANITARIA
U.O.FORMAZIONE
Analisi bisogni formativiPiano Formativo Report FormazioneGestione dossier formativi individualiGestione contratti forniture
PROVIDER Gestione/erogazione
formazione ECM
Provider
dei prerequisiti
ProviderPartecipantiDocenti
TitoloRequisitiCompetenze
del PROGETTOformativo
del PROCESSOformativo
Metodi di valutazioneQualità soluzioni didattichePertinenza e chiarezza obiettiviCompletezza analisi dei bisogni
dell’apprendimento
della salutedell’assistenzadell’organizzazionedelle competenze
CambiamentoTrasferimentoApprendimentoGradimento
VALUTAZIONE:un nuovoimpegno
L’ (IN)FORMAZIONE PER LA SALUTE
AGIRE SUI DETERMINANTI DI SALUTE
SVILUPPARE IL “CARING” DEI PAZIENTI
GARANTIRE L’EQUITA’ DI ACCESSO E LA QUALITA’ DELLE PRESTAZIONI
GARANTIRE LA PARTECIPAZIONE
rischio cardiovascolare recidive degli accidenti
cardiovascolari complicanze del diabete obesità screening oncologici vaccinazioni incidenti stradali infortuni sul lavoro incidenti domestici
PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONEIntesa Stato- Regioni 23/03/2005
PASSI(Progressi delle aziende sanitarie
per la salute in Italia)Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e
promozione della salute (Cnesps - ISS)
Forma di ascolto permanente
sui comportamenti della popolazione tema di
salute
le loro domande di salute,
la percezione delle proprie condizioni
GUADAGNARE SALUTE
Dpcm 4/5/2007, in accordo con le Regioni e le Pa
PIANI INTERSETTORIALI Lotta al fumo Lotta all’abuso di alcool Promozione dell’attività fisica Promozione di un’alimentazione sana
AGIRE SUI DETERMINANTI DI
SALUTE
Una enorme potenzialità che si scontra con alcuni limiti
CULTURALI a) la prevenzione vede i suoi risultati a medio lungo
termine. Tempi “poco” compatibili-”visibili” con i tempi/mandati della politica e delle Direzioni Aziendali
b) La prevenzione richiede interventi intersettoriali che stentano a decollare nel nostro assetto.
CONTINGENTI (??)incessanti e pressanti tensioni/rimodellamenti:
fase di “crescita” non ancora compiuta del SSN
orientamenti politici che si susseguono e mettono in gioco il
modello teorico-organizzativo ( pubblico, pubblico-privato, assicurativo, ecc.)
congiuntura economica, nazionale e internazionale
INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIAQUANDO SARA’ REALMENTE PRATICATA E DIFFUSA?
Un modello di assistenza per i pazienti cronici …
(Ed Wagner, MacColl Institute for Healthcare Innovation)
Community
Resources
and Policies
Informed,
Activated
Patient
Prepared,
Proactive
Practice Team
Productive
Interactions
Health System(Health Care Organization)
Self-Management
Support
Delivery System
Design
Decision
Support
Clinical Information
Systems
1. COME SIAMO
ORGANIZZATI
Le precondizioni
di contesto
(macro e micro)
2. COSA E COME
PRODUCIAMO …
3. CON QUALI
RISULTATI …
SVILUPPARE IL “CARING” DEI PAZIENTI
LE PROSPETTIVE DEL “CARING”(presa in carico empatica del paziente e dei suoi bisogni “globali”)
L’EMPOWERMENT (non solo compliance)
inteso come
ABILITY TO COPE(capacità di “fare fronte” alla patologia)
SELF CARE(abilità di gestione specifiche rispetto alle esigenze
dei singoli pazienti
IL PAZIENTE COSCIENTE ED ESPERTO NON COME SCELTA IDEOLOGICA MA COME STRUMENTO DI QUALITA’ DI VITA E ANCHE DI ECONOMICITA’:
SELF CARE COME STRUMENTO TERAPEUTICO …
MONITORAGGIO
ATTIVO
DELLO STATO
DI SALUTE
DIAGNOSIRISULTATI
COMUNICAZIONE
DELLA DIAGNOSI
DEFINIZIONE
PROGRAMMA
TERAPEUTICO
PERSONALIZZATO
(team)
CONDIVISIONE
(patto)
PROGRAMMA
TERAPEUT.
L’INFORMAZIONE E LA COMUNICAZIONEELEMENTO-CARDINE
DELL’EMPOWERMENT E DELL’ABILITY TO COPE
Percorsi assistenziali differenziati con
Protocolli condivisi e verifiche in itinere
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Non è demagogia
Non è solo adeguamento alla normativa
È la razionalizzazione della sanità che richiede il consenso, non solo per “vendere” il prodotto, ma soprattutto per qualificare il prodotto stesso.
GARANTIRE L’EQUITA’ DI ACCESSO E LA QUALITA’ DELLE PRESTAZIONI
GARANTIRE LA PARTECIPAZIONE
LA VALUTAZIONE SULLA QUALITA’ DEI SISTEMI SANITARI NON PUO’
ESSERE AFFIDATA SOLO A CHI LIGESTISCE, MA VA
NECESSARIAMENTE INTEGRATA CON IL GIUDIZIO DEGLI UTENTI
NORMATIVA“INFINITA”
Legge 07 agosto 1990, n. 241 “Norme sul procedimento amministrativo e sull’accesso ai documenti amministrativi
DPCM 27 gennaio 1994, “Principi sull’erogazione dei Servizi Pubblici” (Statuto dei diritti del cittadino/utente),
DPCM 19 maggio 1995, recante lo “Schema Generale di riferimento delle Carte dei Servizi pubblici sanitari
Legge 11 luglio 1995, n. 273 “Misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell’efficienza delle pubbliche amministrazioni”.
Linee – Guida dell’agosto 1995 del Ministero della Sanità per l’attuazione della Carta dei Servizi nel settore sanitario
Legge 15 marzo 1997, n. 59 (legge Bassanini)
Legge 30 luglio 1998, n. 281: Disciplina dei diritti dei consumatori e degli utenti”
D.L.vo 30 luglio 1999, n. 286 attuativo della L. 59/1997
Piano Sanitario Nazionale 2003/2005, 9° Progetto : “ Promuovere gli stili di vita salutari, la prevenzione e la comunicazione pubblica”
Legge 07 giugno 2000, n. 150: “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”
Accordo Stato / Regioni del 29 luglio 2004, tra il Ministero della Salute e le Regioni, priorità n. 5 riguardante la Comunicazione Istituzionale -> Piano di Prevenzione
D.L.vo n. 196 / 2003 Codice sulla Privacy
CARTA DEI SERVIZI SANITARI
1. Individuazione dei principi fondamentali
Eguaglianza - Imparzialità – Continuità - Diritto di
scelta – Partecipazione – Efficacia - Efficienza
2. Piena informazione dei cittadini
Servizi offerti- Modalità di erogazione
3. Assunzione di impegni sulla qualità del servizio
attraverso l’adozione di STANDARD DI QUALITA’
AUDIT CIVICO
ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE(Costruzione requisiti - Site visit ..)
CARTA SERVIZI
PIANI COMUNITARI PER LA SALUTE
QUALITA’ SERVIZIO
MEDICINA DI BASE
Fasi dell’esperienza Fattori qualità
Scelta e revoca del
medico di base
Prestazioni
ambulatoriali
Scelta
Revoca
•Informazione su orari di
•visita, indirizzo studio.
•Semplicità procedura
•Consegna all’utente della
sua cartella anamnestica
•Semplicità procedura
Attesa
Visita e
prestazioni
integrative
Prescrizioni e indirizzo
a livello specialistico
•Confort sala attesa
•Pulizia e facilità accesso
servizi igienici
•Tempo di attesa
•Informazione al paziente
su diagnosi e trattamento
•Personalizzazione del
trattamento di I livello
•Informazione al paziente
sulle strutture cui
rivolgersi
Richiesta
visita
domiciliare
Effettuazione
visita
domiciliare
• Tempestività della
conferma della visita
dopo la richiesta
• Regolarità di effettuazione
delle visite confermate
•Informazione al paziente
su diagnosi e trattamento
•Personalizzazione del
trattamento di I livello
Prestazioni
domiciliari
4. Dovere di valutazione della qualità dei servizi
per la verifica degli impegni assunti e il loro
costante adeguamento
Relazioni annuali - Conferenze pubbliche
Conferenze dei servizi - Indagini soddisfazione utenti
5. Applicazione di forme di tutela dei diritti
dei cittadini utenti
CARTA DEISERVIZI
ACCREDITAMENTO
AUDIT CIVICO
ECMACCREDITAMENTO
PROVIDER
LOGICHE DISISTEMA
LOGICHE DIETERO-
REFERENZIALITA’
LOGICHE DICO-COSTRUZIONECO-VALUTAZIONE
CONDIVIDERECONOSCENZE
PIANICOMUNITARI
SALUTE
CHRONIC CARE MODEL
Un pensiero capace di interconnettere e
solidarizzare conoscenze separate è capace
di prolungarsi in un’etica di interconnessioni
e di solidarietà tra umani.
Un pensiero capace di non rinchiudersi nel
locale e nel particolare, ma capace di
concepire gli insiemi, sarebbe adatto a
favorire il senso di responsabilità e il senso
di cittadinanza
Edgar Morin