WIGWAM Sicurezza idraulica della Saccisica 10 novembre 2011 Due Carrare Padova

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Sicurezza Idraulica della Saccisica

USCIRE DALL’EMERGENZAe

RIPENSARE UN SISTEMA

I FOSSI, Bene ComuneDue Carrare 10.11.2011

I FOSSI, Bene ComuneDue Carrare 10.11.2011

Alcune cause del problema

• Tropicalizzazione del clima• Irrigidimento del sistema, bassa ritenzione idrica,

impermeabilizzazione dei suoli• Utilizzo agricolo di suolo ed acqua molto impattante• Scarsità di risorse• Diminuzione del rapporto tra le comunità locali ed il

fiume• Scarso ritorno d’immagine per i progetti di sviluppo

(cultura dell’Emergenza vs. Sviluppo)• Dispersione / frammentazione delle competenze

Alcuni effetti

• Dinamiche geomorfologiche compromesse dalla sistemazione e gestione idraulica

• Ridotta capacità di risposta dinamica del sistema idrico: piene/ secche

• Qualità dell’acqua scadente• Degrado delle componenti biologiche

dell’ecosistema fluviale (vegetazione ripariale, fauna ittica, ecc.)

Obiettivi del progetto SIS

Creare una piattaforma comune di discussione e di lavoro al fine di:

• Raccogliere, sistematizzare e condividere l’oceano di informazione disponibile

• Elaborare delle strategie comuni e buone pratiche per fronteggiare il rischio idrogeologico

• Applicare delle economie di scala per abbattere i costi di ideazione ed esecuzione dei progetti

Come affrontare la complessità

Le funzioni dei corsi d’acqua sono molteplici, e sono molteplici gli attori. È necessario:

• Costituire una piattaforma di dialogo• Condividere le cause delle criticità (raccolta

dati e relazione)• Elaborare e valutare soluzioni possibili• Ricerca delle risorse

Attori

• Comuni, Provincia, Regione• Autorità di Bacino, Genio Civile, Consorzi di

Bonifica• Categorie economiche legate a vario titolo al

fiume (agricoltura, industria)• Cittadini • Associazioni Ambientaliste• Associazioni sportive e ricreative

Definizione di rischio idraulico

È il prodotto tra il “danno” potenziale, che dipende dal valore dei beni esposti (in genere

il valore economico degli edifici o delle infrastrutture) e la “pericolosità”, ovvero la

probabilità che accada un evento che potenzialmente possa danneggiare i beni

esposti.

Valutazione del rischio idraulico

(da CIRF 2006)

Alcuni possibili interventi

1. Restituire spazio ai corsi d’acqua maggiori

2. Incrementare la capacità di invaso del reticolo idrografico minore

3. Manutenzione a livello locale

4. Delocalizzare i beni esposti

1. Restituire spazio ai corsi d’acqua maggiori

• Abbassamento delle golene e rivegetazione con conseguente aumento della scabrezza

• Allargamento delle sezioni mediante allontanamento degli argini

• Meandrizzazione di tratti rettificati • Realizzazione di ampie aree di espansione controllata ad uso

agricolo/produttivo (Servono solo per le piene)• Creazione di “oasi” umide permanenti (Oltre ai benefici

idraulici presentano benefici ecologici e turistico/ricreativi)

1. Restituire spazio ai corsi d’acqua maggiori /2

(Susanna Perlini, 2007)

2. Incrementare la capacità di invaso del reticolo idrografico minore

Rallentare i deflussi e ad “appiattire” l’onda di piena (riducendone l’entità del picco) mediante:•l’ampliamento degli alvei nella rete secondaria di bonifica•il ripristino della vegetazione delle rive e in alveo•Rallentamento del deflusso e aumento della sinuosità con sfalcio mirato•la realizzazione di sistemi di depurazione naturali (aree umide)

2. Incrementare la capacità di invaso del reticolo idrografico minore/2

(fonte: Consorzio di Bonifica Dese Sile) www.bonificadesesile.net

3. Manutenzione a livello locale

• Mappatura dei fossi: conoscere il proprio territorio

• Ponti ed accessi a luce netta, e non a tubazione: mantenimento della sezione idraulica

• Lottizzazioni: superfici drenanti e non impermeabilizzate

• Manutenzione della vegetazione riparia dei fossi: contributo cittadini?

3. Manutenzione a livello locale

4. Delocalizzare i beni esposti

• Spesso le arginature sono opere pubbliche che difendono beni privati. Danni pagati dalla comunità

• Valutazione economica (danni risparmiati, rivalutazione dell’area in possibile contesto naturalistico)

• Ridisegnare la viabilità• Necessaria la collaborazione tra pubblico e

privato

Effetti “collaterali” della rinaturalizzazione

• Miglioramento della qualità dell’acqua• Ricarica delle falde acquifere• Rinaturalizzazione del territorio• Tutela della biodiversità, corridoi ecologici• Aumento dell’offerta turistica e ricreativa• Opere correlate (piste ciclabili)

Cosa serve?

• Un cambio di mentalità– Problema culturale– Invertire la rotta

• Trattenere l’acqua– Interventi a tutte le scale– Ripensare l’urbanistica

• Lavorare insieme– Tavoli partecipati per la definizione delle strategie

d’intervento– Laboratorio Territoriale per la Tutela della Biodiversità e la

Riqualificazione dei Corsi d’Acqua della Saccisica– Responsabilizzare i cittadini