Post on 14-Oct-2020
VIAGGIO D’ISTRUZIONE IN SICILIA
Diario di bordo
Al ritorno dal viaggio in Sicilia, i ragazzi delle terze classi della Scuola Secondaria di
primo grado di Girifalco e Cortale propongono le loro narrazioni, per condividere
l’esperienza di 5 giorni di arricchimento culturale e di divertimento. Per tutti loro,
sicuramente una valida occasione di confronto e di crescita.
Prima giornata: TAORMINA-ACIREALE
Il 21 aprile 2018 siamo partiti per un viaggio d’istruzione nella Sicilia Orientale. La
prima giornata si è svolta nelle cittadine turistiche di Taormina e Acireale.
Ad inizio itinerario,
accompagnati dai docenti,
abbiamo visitato la
piccola chiesa dedicata a
Santa Caterina la cui
facciata è contraddistinta
da un portale centrale in
marmo rosa di Taormina.
Adiacente ad essa sorge
Palazzo Corvaja, un
edificio storico, oggi sede
del museo delle Arti e
tradizioni popolari.
Vista della città di Taormina dall'Antico Teatro Greco.
Posto alle spalle della chiesa appena citata: l’Odeon, piccolo teatro romano.
Costruito sotto l'Impero Romano di Cesare Augusto Ottaviano, esso era destinato a
rappresentazioni musicali e teatrali. Noi ragazzi ci siamo calati in quell’epoca storica,
immaginando di fare un salto nel passato.
Percorrendo Corso Umberto, tra scorci di mare e piccole vetrine di prodotti tipici,
siamo giunti in Piazza IX Aprile.
Affascinati dal panorama che vi si può ammirare
e coinvolti dalla musica tipica siciliana, suonata
dal vivo, alcuni di noi hanno improvvisato un
piccolo balletto.
Nel primo pomeriggio, passando tra piccole vie,
siamo giunti all' Antico Teatro Greco.
Nel tardo pomeriggio, ci siamo recati nella città di Acireale, dove, durante una
piccola passeggiata, abbiamo
potuto ammirare l’esterno del
Duomo che purtroppo non è
stato possibile visitare, dato che
vi si stava svolgendo una
funzione funebre.
La prima giornata è stata tanto
istruttiva quanto divertente, noi
alunni ne siamo rimasti
entusiasti e la rifaremmo altre
mille volte.
La redazione della prima giornata è stata curata dalla III A di Cortale.
Seconda giornata: SIRACUSA-ORTIGIA
Domenica 22 aprile, ancora assonnati dalla
movimentata notte appena trascorsa, siamo
stati accolti da un’abbondante e ricca
colazione. Nonostante ci trovassimo al
secondo piano, aprendo la porta siamo
riusciti a sentire il profumo dei croissant
appena sfornati che ci hanno rallegrato la
giornata, riuscendo a cancellare
l’espressione assonnata dalle nostre facce.
A seguire, ci siamo incamminati verso
l’autobus illuminati dalla flebile e rossastra luce del sole che, con un gioco di colori
dalle gradazioni che oscillavano dal rosso al giallo,
faceva presagire una calda giornata primaverile.
Il viaggio per Siracusa è stato entusiasmante grazie
ad alcuni nostri compagni che creavano un’atmosfera
divertente mentre altri osservavamo con gli occhi
carichi di curiosità il paesaggio e ogni dettaglio
circostante che scorreva dai finestrini dell’autobus.
Una giornata intera trascorsa tra storia e cultura. Una
simpatica guida ci ha accolti calorosamente appena
scesi dall’autobus, conducendoci alle varie attrazioni
del posto, tra cui il Parco archeologico con il
bellissimo
teatro greco, l’anfiteatro romano, le Latomie e
l’Orecchio di
Dionisio. Il
teatro greco,
utilizzato
ancora oggi per
rappresentare le
famose tragedie greche, brulicava di turisti
provenienti da tutto il mondo ed era ricco di resti e di
reperti archeologici di cui la nostra guida ci ha offerto una dettagliata e precisa
descrizione. Ci siamo poi recati nelle note Latomie del Paradiso, con le sue variegate
specie di alberi e altri vegetali, dove regnava un clima di calma e tranquillità. La luce
del sole si insinuava tra le folte fronde degli alberi, stagliandosi sulla ghiaia
scricchiolante sotto i nostri passi, mentre il silenzio regnava sovrano, interrotto
soltanto dal leggero chiacchiericcio dei turisti sbalorditi dalla bellezza del luogo.
Siamo, successivamente, entrati nel famoso Orecchio di Dionisio, accompagnati dalle
esaustive spiegazioni della guida. L’interno era interamente scavato nella roccia e
ognuno di noi aveva lo sguardo rivolto verso l’alto ad
osservare l’imponenza e l’altezza della cava. Sotto l’afa
e il calore del sole, siamo arrivati all’antico anfiteatro
romano, di cui è stato rinvenuto solo il primo livello,
che viene preservato in maniera spettacolare,
mantenendo gli antichi dettagli di una volta.
Carichi di aspettative riguardo all’isola di Ortigia, siamo
saliti sull’autobus, diretti verso il centro di Siracusa.
Una vasta piazza di palazzi d’epoca si stagliava davanti
ai nostri occhi, facendoci stupire di
come le città della Sicilia fossero
simili tra loro. Ogni palazzo e
chiesa era ricco di merletti e
decorazioni che ognuno di noi si
impegnava a fotografare. Siamo
quindi entrati nella chiesa di S.
Lucia alla Badia, in Piazza
Duomo, dove viene conservato il
dipinto di Caravaggio intitolato
“Seppellimento di santa Lucia”.
Poiché non era permesso fare fotografie, ognuno di noi ha impresso nella mente
l’immagine del quadro, estremamente
realistico grazie al talento del noto
pittore. Dopo aver sostato per qualche
minuto ad osservare un gruppo di
ragazzi intenti a ballare la break dance,
facendoci trasportare dall’ilarità del
momento, siamo andati verso l’autobus,
fermandoci per osservare il paesaggio
circostante e per comprare tipici
souvenir del luogo. Stremati, ma nello
stesso tempo felici di essere riusciti a visitare ogni attrazione e ogni luogo previsto
dal programma, ci siamo recati all’hotel e dopo aver cenato ci siamo diretti verso le
nostre camere a trascorrere una seconda notte di puro divertimento.
La redazione della seconda giornata è stata curata da Cimpoeru Cristina, Migliazza Giulia, Riccio
Paola e Sestito Francesca.
Terza giornata: RAGUSA E MODICA
Martedì 24 aprile 2018, dopo una bella dormita, aprendo la
finestra della nostra camera, inebriati dalla brezza marina ci
siamo ritrovati con i meravigliosi colori primaverili davanti
ai nostri occhi. Dopo aver consumato l’abbondante
colazione, con molta allegria, ci siamo avviati a visitare
Ragusa, una splendida città barocca, ora divisa in due parti a
causa della terribile devastazione del tragico terremoto
avvenuto l’11 gennaio 1693. Dopo il terremoto la città fu
ricostruita e in essa risultano ben 14 chiese e 18 monumenti
che oggi fanno parte del patrimonio UNESCO. L’antica
città conserva un rigoglioso giardino chiamato Ibleo (dal nome dell’antica Ibla).
Questo è il più antico e bello dei quattro giardini principali di Ragusa, dove la luce
ravviva i colori floreali di un violaceo sorprendente. Sorge su una roccia, l’ingresso si
apre su un magnifico viale, fiancheggiato da numerose palme con foglie di un bel
verde. E’ assai ben curato, adornato con panchine, colonne con basi in pietra e una
balconata.
Passeggiando, abbiamo potuto ammirare la
meravigliosa distesa di verde mentre ci si recava
verso il portale di San Giorgio, edificato in stile
gotico-catalano nella prima metà del XIII secolo. Si
tratta dell’unica testimonianza architettonica di
Ragusa sopravvissuta al terribile evento
catastrofico di fine seicento. Lo abbiamo osservato
nei minimi particolari, ascoltando il commento
della guida che ci ha presentato la figura di San Giorgio: un racconto altalenante tra
storia e leggenda.
Da qui non avevano rapporti con il mondo esterno che osservavano solo dalle gelosie,
delle particolari finestre dalle quali loro potevano vedere senza essere viste. Ci ha
colpito il modo in cui queste donne riuscissero a vivere in un modo che per noi è
quasi impossibile. Noi, infatti,non riusciremmo a stare soli senza parlare con nessuno
e a passare tutta la nostra vita a pregare in Chiesa.
Sotto il caldo costante ma allo stesso tempo piacevole, abbiamo poi visitato la chiesa
di San Giorgio, di cui ci ha colpito molto la strana posizione obliqua, appositamente
adottata per far vedere la cupola a partire da
tutte le angolazioni. Questa è la chiesa più
importante della città. Essa fu molto
danneggiata dal terremoto. Siamo stati
molto incuriositi dalle numerose colonne
che non servono a reggere la struttura ma
solo a renderla più bella e a farla sembrare
più grande.
Dopo aver ammirato la chiesa siamo andati al ristorante dove abbiamo pranzato
serenamente degustando prelibatezze siciliane. Finito
di pranzare, siamo saliti in pullman e siamo arrivati a
Modica. Qui, nell’iniziare la visita della città, siamo
stati autorizzati a entrare nel teatro Garibaldi dove
abbiamo inaspettatamente assistito all’esibizione di
un famoso pianista che a giorni avrebbe tenuto un
concerto.
A seguire, abbiamo visitato la casa natale di
Quasimodo, famoso letterato che ricevette il premio
Proseguendo nella nostra gradevolissima
passeggiata, abbiamo raggiunto la Chiesa di
San Giuseppe. Esso era inizialmente un
monastero di clausura dove le ragazze che non
potevano partecipare all'eredità della famiglia
decidevano di trascorrere tutta la loro vita
pregando.
Nobel. Grazie al suo unico figlio ancora vivo, Alessandro Quasimodo, la casa che il
poeta ha abitato nei suoi primi anni di vita è stata trasformata in museo cosicché essa
oggi conserva vari oggetti appartenuti al poeta, come l’inginocchiatoio, il letto e i
libri.
In serata abbiamo acquistato del delizioso cioccolato in una cioccolateria molto antica
di nome Bonajuto.
Per finire in bellezza questa meravigliosa giornata, dopo cena ci siamo truccati e
abbiamo trascorso la serata in allegria.
E’ stata una giornata pazzesca.
La redazione della terza giornata è stata curata da Burdino Debora, Grilli Desirée, Migliazza Maria,
Panduri Vittoria, Proganò Alice, Proganò Chiara e Saraceno Giulia.
Quarta giornata: Noto e la Riserva naturale di Vendicari
Mattina del 23 Aprile, ci siamo svegliati alle 7:00. Ancora assonnati, ci siamo
preparati in fretta per raggiungere la sala ristorante dell’hotel e fare una colazione
ricca e gustosa.
Terminata la colazione, con il nostro autobus abbiamo raggiunto Noto.
Questa è una splendida cittadina, molto famosa per il suo Duomo di architettura
barocca. Abbiamo
visitato anche vari
palazzi storici, quali
Palazzo Nicolosi e
Palazzo Ducezio.
Una caratteristica
particolare di questi
palazzi sono i
balconi, sorretti da
ricche travi decorate
da maschere
apotropaiche e da
altri elementi
decorativi.
Successivamente, dopo aver consumato un gustosissimo gelato, abbiamo fatto un giro
per la città, abbiamo visitato le numerose chiese e passeggiato lungo le vie
caratteristiche.
Subito dopo, abbiamo fatto rientro in albergo dove, consumato il pranzo, ci siamo
concessi un’oretta di relax prima della visita alla splendida Riserva naturale di
Vendicari.
Arrivati presso la
riserva, abbiamo
incontrato una guida
che, in maniera
dettagliata e precisa,
ci ha spiegato le
caratteristiche delle
piante e degli animali
che si possono
ammirare in questo
paradiso naturale.
Abbiamo potuto
osservare numerose
tipologie di piante e,
tra tutti gli animali,
siamo rimasti colpiti dai fenicotteri.
Nella riserva si trova anche una tonnara che ci ha incuriosito e sulla riva del mare
abbiamo notato qualcosa di particolare: sembravano dei gusci di conchiglie ma si
trattava di alcune piante acquatiche di cui si cibano i pesci,.
Conclusa la visita alla riserva, siamo rientrati in hotel e dopo aver cenato ci siamo
recati nelle stanze per dormire e proiettarci poi verso una nuova intensa giornata.
La redazione della quarta giornata è stata curata da De Stefani Emanuele e Siniscalco Giuseppe.
Quinta giornata: CATANIA-MESSINA poi… il rientro
Mercoledì 25 aprile, dopo un’estenuante serata trascorsa a scherzare siamo scesi
assonnati nella sala da pranzo per consumare un’ultima volta la colazione in hotel.
Abbandonate le camere con ognuno la propria valigia in mano, ci siamo diretti verso
l’autobus. Prima di ritornare a casa, il programma prevedeva la visita delle città di
Catania e Messina. Siamo saliti sul pullman tutti stanchi, diretti verso Catania.
Durante il viaggio la maggior parte di noi stava dormendo. Quando abbiamo dovuto
svegliarci.
Appena arrivati a Catania, siamo andati al
duomo. Davanti al duomo c’era un
accampamento di senzatetto che abbiamo
aiutato dando loro dei soldi. Siamo entrati nel
duomo: una chiesa enorme dove c’era la
tomba di un vescovo. Nel duomo c’erano
molti quadri e statue tutte molto belle.
Quando siamo usciti dal duomo siamo andati
in un bar e abbiamo fatto merenda. Abbiamo
fatto la foto alla fontana dell’elefante. Dopo
siamo andati a pranzo in un ristorante vicino
al castello Ursino.
Nel pomeriggio ci siamo
trasferiti a Messina.
Proprio nel centro.
Abbiamo visitato il duomo, fatto rifornimento di cannoli e
arancini per le nostre famiglie e poi siamo ripartiti. Arrivati
all’imbarco, il traghetto stava per partire e abbiamo dovuto
aspettare circa un'ora il successivo. Sul traghetto abbiamo fatto
merenda. Per strada, nel ritorno a casa, abbiamo fatto un
sondaggio. Ognuno doveva votare la gita e spiegare il motivo del proprio voto. Siamo
arrivati così a casa dopo 5 giorni di: divertimento, istruzione e di svago.
La redazione della quinta giornata è stata curata da: Conte Salvatore e Strumbo Giuseppe.