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VIAGGIO D’ISTRUZIONE IN SICILIA Diario di bordo Al ritorno dal viaggio in Sicilia, i ragazzi delle terze classi della Scuola Secondaria di primo grado di Girifalco e Cortale propongono le loro narrazioni, per condividere l’esperienza di 5 giorni di arricchimento culturale e di divertimento. Per tutti loro, sicuramente una valida occasione di confronto e di crescita. Prima giornata: TAORMINA-ACIREALE Il 21 aprile 2018 siamo partiti per un viaggio d’istruzione nella Sicilia Orientale. La prima giornata si è svolta nelle cittadine turistiche di Taormina e Acireale. Ad inizio itinerario, accompagnati dai docenti, abbiamo visitato la piccola chiesa dedicata a Santa Caterina la cui facciata è contraddistinta da un portale centrale in marmo rosa di Taormina. Adiacente ad essa sorge Palazzo Corvaja, un edificio storico, oggi sede del museo delle Arti e tradizioni popolari. Vista della città di Taormina dall'Antico Teatro Greco. Posto alle spalle della chiesa appena citata: l’Odeon, piccolo teatro romano. Costruito sotto l'Impero Romano di Cesare Augusto Ottaviano, esso era destinato a rappresentazioni musicali e teatrali. Noi ragazzi ci siamo calati in quell’epoca storica, immaginando di fare un salto nel passato.

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VIAGGIO D’ISTRUZIONE IN SICILIA

Diario di bordo

Al ritorno dal viaggio in Sicilia, i ragazzi delle terze classi della Scuola Secondaria di

primo grado di Girifalco e Cortale propongono le loro narrazioni, per condividere

l’esperienza di 5 giorni di arricchimento culturale e di divertimento. Per tutti loro,

sicuramente una valida occasione di confronto e di crescita.

Prima giornata: TAORMINA-ACIREALE

Il 21 aprile 2018 siamo partiti per un viaggio d’istruzione nella Sicilia Orientale. La

prima giornata si è svolta nelle cittadine turistiche di Taormina e Acireale.

Ad inizio itinerario,

accompagnati dai docenti,

abbiamo visitato la

piccola chiesa dedicata a

Santa Caterina la cui

facciata è contraddistinta

da un portale centrale in

marmo rosa di Taormina.

Adiacente ad essa sorge

Palazzo Corvaja, un

edificio storico, oggi sede

del museo delle Arti e

tradizioni popolari.

Vista della città di Taormina dall'Antico Teatro Greco.

Posto alle spalle della chiesa appena citata: l’Odeon, piccolo teatro romano.

Costruito sotto l'Impero Romano di Cesare Augusto Ottaviano, esso era destinato a

rappresentazioni musicali e teatrali. Noi ragazzi ci siamo calati in quell’epoca storica,

immaginando di fare un salto nel passato.

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Percorrendo Corso Umberto, tra scorci di mare e piccole vetrine di prodotti tipici,

siamo giunti in Piazza IX Aprile.

Affascinati dal panorama che vi si può ammirare

e coinvolti dalla musica tipica siciliana, suonata

dal vivo, alcuni di noi hanno improvvisato un

piccolo balletto.

Nel primo pomeriggio, passando tra piccole vie,

siamo giunti all' Antico Teatro Greco.

Nel tardo pomeriggio, ci siamo recati nella città di Acireale, dove, durante una

piccola passeggiata, abbiamo

potuto ammirare l’esterno del

Duomo che purtroppo non è

stato possibile visitare, dato che

vi si stava svolgendo una

funzione funebre.

La prima giornata è stata tanto

istruttiva quanto divertente, noi

alunni ne siamo rimasti

entusiasti e la rifaremmo altre

mille volte.

La redazione della prima giornata è stata curata dalla III A di Cortale.

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Seconda giornata: SIRACUSA-ORTIGIA

Domenica 22 aprile, ancora assonnati dalla

movimentata notte appena trascorsa, siamo

stati accolti da un’abbondante e ricca

colazione. Nonostante ci trovassimo al

secondo piano, aprendo la porta siamo

riusciti a sentire il profumo dei croissant

appena sfornati che ci hanno rallegrato la

giornata, riuscendo a cancellare

l’espressione assonnata dalle nostre facce.

A seguire, ci siamo incamminati verso

l’autobus illuminati dalla flebile e rossastra luce del sole che, con un gioco di colori

dalle gradazioni che oscillavano dal rosso al giallo,

faceva presagire una calda giornata primaverile.

Il viaggio per Siracusa è stato entusiasmante grazie

ad alcuni nostri compagni che creavano un’atmosfera

divertente mentre altri osservavamo con gli occhi

carichi di curiosità il paesaggio e ogni dettaglio

circostante che scorreva dai finestrini dell’autobus.

Una giornata intera trascorsa tra storia e cultura. Una

simpatica guida ci ha accolti calorosamente appena

scesi dall’autobus, conducendoci alle varie attrazioni

del posto, tra cui il Parco archeologico con il

bellissimo

teatro greco, l’anfiteatro romano, le Latomie e

l’Orecchio di

Dionisio. Il

teatro greco,

utilizzato

ancora oggi per

rappresentare le

famose tragedie greche, brulicava di turisti

provenienti da tutto il mondo ed era ricco di resti e di

reperti archeologici di cui la nostra guida ci ha offerto una dettagliata e precisa

descrizione. Ci siamo poi recati nelle note Latomie del Paradiso, con le sue variegate

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specie di alberi e altri vegetali, dove regnava un clima di calma e tranquillità. La luce

del sole si insinuava tra le folte fronde degli alberi, stagliandosi sulla ghiaia

scricchiolante sotto i nostri passi, mentre il silenzio regnava sovrano, interrotto

soltanto dal leggero chiacchiericcio dei turisti sbalorditi dalla bellezza del luogo.

Siamo, successivamente, entrati nel famoso Orecchio di Dionisio, accompagnati dalle

esaustive spiegazioni della guida. L’interno era interamente scavato nella roccia e

ognuno di noi aveva lo sguardo rivolto verso l’alto ad

osservare l’imponenza e l’altezza della cava. Sotto l’afa

e il calore del sole, siamo arrivati all’antico anfiteatro

romano, di cui è stato rinvenuto solo il primo livello,

che viene preservato in maniera spettacolare,

mantenendo gli antichi dettagli di una volta.

Carichi di aspettative riguardo all’isola di Ortigia, siamo

saliti sull’autobus, diretti verso il centro di Siracusa.

Una vasta piazza di palazzi d’epoca si stagliava davanti

ai nostri occhi, facendoci stupire di

come le città della Sicilia fossero

simili tra loro. Ogni palazzo e

chiesa era ricco di merletti e

decorazioni che ognuno di noi si

impegnava a fotografare. Siamo

quindi entrati nella chiesa di S.

Lucia alla Badia, in Piazza

Duomo, dove viene conservato il

dipinto di Caravaggio intitolato

“Seppellimento di santa Lucia”.

Poiché non era permesso fare fotografie, ognuno di noi ha impresso nella mente

l’immagine del quadro, estremamente

realistico grazie al talento del noto

pittore. Dopo aver sostato per qualche

minuto ad osservare un gruppo di

ragazzi intenti a ballare la break dance,

facendoci trasportare dall’ilarità del

momento, siamo andati verso l’autobus,

fermandoci per osservare il paesaggio

circostante e per comprare tipici

souvenir del luogo. Stremati, ma nello

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stesso tempo felici di essere riusciti a visitare ogni attrazione e ogni luogo previsto

dal programma, ci siamo recati all’hotel e dopo aver cenato ci siamo diretti verso le

nostre camere a trascorrere una seconda notte di puro divertimento.

La redazione della seconda giornata è stata curata da Cimpoeru Cristina, Migliazza Giulia, Riccio

Paola e Sestito Francesca.

Terza giornata: RAGUSA E MODICA

Martedì 24 aprile 2018, dopo una bella dormita, aprendo la

finestra della nostra camera, inebriati dalla brezza marina ci

siamo ritrovati con i meravigliosi colori primaverili davanti

ai nostri occhi. Dopo aver consumato l’abbondante

colazione, con molta allegria, ci siamo avviati a visitare

Ragusa, una splendida città barocca, ora divisa in due parti a

causa della terribile devastazione del tragico terremoto

avvenuto l’11 gennaio 1693. Dopo il terremoto la città fu

ricostruita e in essa risultano ben 14 chiese e 18 monumenti

che oggi fanno parte del patrimonio UNESCO. L’antica

città conserva un rigoglioso giardino chiamato Ibleo (dal nome dell’antica Ibla).

Questo è il più antico e bello dei quattro giardini principali di Ragusa, dove la luce

ravviva i colori floreali di un violaceo sorprendente. Sorge su una roccia, l’ingresso si

apre su un magnifico viale, fiancheggiato da numerose palme con foglie di un bel

verde. E’ assai ben curato, adornato con panchine, colonne con basi in pietra e una

balconata.

Passeggiando, abbiamo potuto ammirare la

meravigliosa distesa di verde mentre ci si recava

verso il portale di San Giorgio, edificato in stile

gotico-catalano nella prima metà del XIII secolo. Si

tratta dell’unica testimonianza architettonica di

Ragusa sopravvissuta al terribile evento

catastrofico di fine seicento. Lo abbiamo osservato

nei minimi particolari, ascoltando il commento

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della guida che ci ha presentato la figura di San Giorgio: un racconto altalenante tra

storia e leggenda.

Da qui non avevano rapporti con il mondo esterno che osservavano solo dalle gelosie,

delle particolari finestre dalle quali loro potevano vedere senza essere viste. Ci ha

colpito il modo in cui queste donne riuscissero a vivere in un modo che per noi è

quasi impossibile. Noi, infatti,non riusciremmo a stare soli senza parlare con nessuno

e a passare tutta la nostra vita a pregare in Chiesa.

Sotto il caldo costante ma allo stesso tempo piacevole, abbiamo poi visitato la chiesa

di San Giorgio, di cui ci ha colpito molto la strana posizione obliqua, appositamente

adottata per far vedere la cupola a partire da

tutte le angolazioni. Questa è la chiesa più

importante della città. Essa fu molto

danneggiata dal terremoto. Siamo stati

molto incuriositi dalle numerose colonne

che non servono a reggere la struttura ma

solo a renderla più bella e a farla sembrare

più grande.

Dopo aver ammirato la chiesa siamo andati al ristorante dove abbiamo pranzato

serenamente degustando prelibatezze siciliane. Finito

di pranzare, siamo saliti in pullman e siamo arrivati a

Modica. Qui, nell’iniziare la visita della città, siamo

stati autorizzati a entrare nel teatro Garibaldi dove

abbiamo inaspettatamente assistito all’esibizione di

un famoso pianista che a giorni avrebbe tenuto un

concerto.

A seguire, abbiamo visitato la casa natale di

Quasimodo, famoso letterato che ricevette il premio

Proseguendo nella nostra gradevolissima

passeggiata, abbiamo raggiunto la Chiesa di

San Giuseppe. Esso era inizialmente un

monastero di clausura dove le ragazze che non

potevano partecipare all'eredità della famiglia

decidevano di trascorrere tutta la loro vita

pregando.

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Nobel. Grazie al suo unico figlio ancora vivo, Alessandro Quasimodo, la casa che il

poeta ha abitato nei suoi primi anni di vita è stata trasformata in museo cosicché essa

oggi conserva vari oggetti appartenuti al poeta, come l’inginocchiatoio, il letto e i

libri.

In serata abbiamo acquistato del delizioso cioccolato in una cioccolateria molto antica

di nome Bonajuto.

Per finire in bellezza questa meravigliosa giornata, dopo cena ci siamo truccati e

abbiamo trascorso la serata in allegria.

E’ stata una giornata pazzesca.

La redazione della terza giornata è stata curata da Burdino Debora, Grilli Desirée, Migliazza Maria,

Panduri Vittoria, Proganò Alice, Proganò Chiara e Saraceno Giulia.

Quarta giornata: Noto e la Riserva naturale di Vendicari

Mattina del 23 Aprile, ci siamo svegliati alle 7:00. Ancora assonnati, ci siamo

preparati in fretta per raggiungere la sala ristorante dell’hotel e fare una colazione

ricca e gustosa.

Terminata la colazione, con il nostro autobus abbiamo raggiunto Noto.

Questa è una splendida cittadina, molto famosa per il suo Duomo di architettura

barocca. Abbiamo

visitato anche vari

palazzi storici, quali

Palazzo Nicolosi e

Palazzo Ducezio.

Una caratteristica

particolare di questi

palazzi sono i

balconi, sorretti da

ricche travi decorate

da maschere

apotropaiche e da

altri elementi

decorativi.

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Successivamente, dopo aver consumato un gustosissimo gelato, abbiamo fatto un giro

per la città, abbiamo visitato le numerose chiese e passeggiato lungo le vie

caratteristiche.

Subito dopo, abbiamo fatto rientro in albergo dove, consumato il pranzo, ci siamo

concessi un’oretta di relax prima della visita alla splendida Riserva naturale di

Vendicari.

Arrivati presso la

riserva, abbiamo

incontrato una guida

che, in maniera

dettagliata e precisa,

ci ha spiegato le

caratteristiche delle

piante e degli animali

che si possono

ammirare in questo

paradiso naturale.

Abbiamo potuto

osservare numerose

tipologie di piante e,

tra tutti gli animali,

siamo rimasti colpiti dai fenicotteri.

Nella riserva si trova anche una tonnara che ci ha incuriosito e sulla riva del mare

abbiamo notato qualcosa di particolare: sembravano dei gusci di conchiglie ma si

trattava di alcune piante acquatiche di cui si cibano i pesci,.

Conclusa la visita alla riserva, siamo rientrati in hotel e dopo aver cenato ci siamo

recati nelle stanze per dormire e proiettarci poi verso una nuova intensa giornata.

La redazione della quarta giornata è stata curata da De Stefani Emanuele e Siniscalco Giuseppe.

Quinta giornata: CATANIA-MESSINA poi… il rientro

Mercoledì 25 aprile, dopo un’estenuante serata trascorsa a scherzare siamo scesi

assonnati nella sala da pranzo per consumare un’ultima volta la colazione in hotel.

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Abbandonate le camere con ognuno la propria valigia in mano, ci siamo diretti verso

l’autobus. Prima di ritornare a casa, il programma prevedeva la visita delle città di

Catania e Messina. Siamo saliti sul pullman tutti stanchi, diretti verso Catania.

Durante il viaggio la maggior parte di noi stava dormendo. Quando abbiamo dovuto

svegliarci.

Appena arrivati a Catania, siamo andati al

duomo. Davanti al duomo c’era un

accampamento di senzatetto che abbiamo

aiutato dando loro dei soldi. Siamo entrati nel

duomo: una chiesa enorme dove c’era la

tomba di un vescovo. Nel duomo c’erano

molti quadri e statue tutte molto belle.

Quando siamo usciti dal duomo siamo andati

in un bar e abbiamo fatto merenda. Abbiamo

fatto la foto alla fontana dell’elefante. Dopo

siamo andati a pranzo in un ristorante vicino

al castello Ursino.

Nel pomeriggio ci siamo

trasferiti a Messina.

Proprio nel centro.

Abbiamo visitato il duomo, fatto rifornimento di cannoli e

arancini per le nostre famiglie e poi siamo ripartiti. Arrivati

all’imbarco, il traghetto stava per partire e abbiamo dovuto

aspettare circa un'ora il successivo. Sul traghetto abbiamo fatto

merenda. Per strada, nel ritorno a casa, abbiamo fatto un

sondaggio. Ognuno doveva votare la gita e spiegare il motivo del proprio voto. Siamo

arrivati così a casa dopo 5 giorni di: divertimento, istruzione e di svago.

La redazione della quinta giornata è stata curata da: Conte Salvatore e Strumbo Giuseppe.