Post on 01-May-2015
Università degli studi di Roma “La Sapienza”Facoltà di “Scienze della Comunicazione”
Tesi in “Giornalismo on line”
“NEW JOURNALIST”
Il giornalismo al tempo di Internet.Analisi dei processi produttivi di:
LE PREMESSE E LE PROMESSE DEL GIORNALISMO ON LINE
• Originalità e creatività: nell’ideazione e nella stesura del testo elettronico
• Ipertestualità: link interni ed esterni
• Multimedialità: conoscenza del linguaggio informatico e tecnologico
• Interattività: lettore-fonte e lettore co-produrrore;
“comunità virtuali” con e-mail, blog, sondaggi, forum, newsletter, chat
• Giornalismo “da marciapiede”: servizi “sul campo” con video-camere e foto-camere
digitali
Conclusioni• Il giornalismo on line è simile al lavoro di agenzia: gioca
sull’anticipo dei tempi (più vicino alla radio-televisione piuttosto che alla carta stampata)
• Il web si caratterizza per le notizie brevi, concise, chiare e immediate.
• Il web è sinonimo di velocità e attualità. Ma il web è anche “altro”: questa impostazione, da sola, può produrre un’omogenizzazione, un’appiattimento, una standardizzazione dell’informazione.
• La stessa norma contrattuale (l’Allegato N) sembra sminuire il ruolo del giornalista on line: ha valore sperimentale e non rilancia il giornalismo elettronico
• Il web journalism è ancora “figlio” dell’impostazione degli “old mass media” e manca di un’impostazione culturale specifica ed esclusiva : non costituisce al momento una nuova filosofia dell’informazione e della comunicazione (quale dovrebbe essere !)
Un basso utilizzo giornalistico delle potenzialità ipertestuali e multimediali offerte dalle tecnologie digitali e dal web ( il “paradosso” della Stampa Web )
Una scarsa propensione al giornalismo “da marciapiede” con video-camera e foto-camera digitale sul posto dell’evento
Articoli troppo “ispirati” alle agenzie di informazione (fino al copia/incolla): basso tasso di creatività, originalità ed esclusività
Sporadica e latente l’interattivà con il pubblico inteso come fonte e co-produttore nel processo di costruzione dell’articolo
Dai monitoraggi condotti presso le 3 redazioni on line è emerso (rispetto alle premesse – promesse del giornalismo sul web) :
La terra promessa non è ancora all’orizzonte: “Nessuna competenza particolare: il New Journalist è comunque un giornalista, indipendentemente dal mezzo”- affermano Smorto (Repubblica.it) e Pratellesi (Corriere.it).
• Repubblica.it: la testata giornalistica elettronica leader in Italia e nel mondo (dati “Audiweb” e “Alexa web search”)
• Utenti Unici : 3.554.103, Settembre 2004 • Pagine Viste: 185.116.024, Settembre 2004 • Redazione: oltre 20 professionisti (di cui 3 grafici )• Gerarchia articolata e formale, ma lavoro collegiale e
rapporti amicali: flessibilità ed elasticità nell’editing delle news
• Pezzi “ispirati” alle agenzie e scritti dai redattori su “commissione” dei capo-servizio che ricevono l’input dal capo o vice-capo.
• Presenza di una sottile“separazione spaziale” non tra i giornalisti (manca una specializzazione tematica), ma tra i giornalisti e i tecnico-grafici, deputati all’ottimizzazione e al montaggio dei file multimediali.
• “Refresh”delle news: tempestivo ed immediato• “Scambio” con il cartaceo: costate e reciproco • Predominante il giornalismo al “Desk”• Pubblico: stesso identikit del lettore-tipo del cartaceo
(forte caratterizzazione ideologica )• Feedback: contatto con i lettori presente, ma
sporadico e latente.• Numerosi i file audio-video “incollati” alla notizia.
Diffusi anche i forum e i sondaggi (insieme alle rubriche e ai blog, curati però spesso da redattori del cartaceo)
• Quotidiano in edicola a pagamento: molteplici tipologie di abbonamento
• Servizio “News via SMS” per gli abbonati
1. Articoli troppi “ispirati” ai lanci di agenzia2. Spiccata ideologizzazione dei contenuti3. Redazione normalmente “vuota” dalle 24 alle 7
4. Feedback con il lettore: latente e circoscritto5. Inviato sul campo con telecamera digitale: sporadico e poco valorizzato6. Forte dipendenza dai tecnico-grafici per
l’inserimento dei file multimediali nelle pagine web
7. Bassa presenza di collegamenti ipertestuali “interni” negli articoli
• I punti critici rilevati sono:
• Corriere.it: la testata giornalistica on line più visitata e consultata dopo Repubblica.it, in Italia e nel mondo (dati “Audiweb” e “Alexa web search”)
• Utenti Unici: 2.869.642, Settembre 2004 • Pagine Viste: 113.973.036, Settembre 2004• La Redazione: oltre 20 professionisti (di cui 8 grafici)• Gerarchia verticale e puntuale ma atmosfera rilassata:
lavoro improntato alla collegialità e alla reciproca collaborazione
• DESK (il caporedattore, i 2 vice-capo, il caposervizio e il vice-caposervizio): organo deputato alla gestione delle notizie, dalla selezione alla pubblicazione
• Giornalismo prevalentemente al Desk: inviati solo per eventi eccezionali (soprattutto sulle nuove tecnologie)
• Presenza di una separazione spaziale tra i giornalisti e il nutrito reparto grafico, preposto all’allestimento dei file multimediali.
• Aggiornamento delle notizie: tempestivo ed efficiente• Presente ma scarso e limitato il contatto con i lettori• Quotidiano in edicola e Archivio (in parte) a
pagamento• 2 settori esclusivi nella Home del Corriere.it:
- “ViviMilano”: sulle iniziative nell’interland milanese
- “Italian Life”: versione del sito in lingua inglese• Uso di “Analog”per il monitoraggio degli accessi alle
pagine: più immediato ma meno preciso di Redsheriff ( sistema di rilevazione di Audiweb)
• Servizio “News via SMS” per gli abbonati
• Bassa interattività della redazione col pubblico dei lettori
• Redazione normalmente vuota dalle 24 alle 7 • “Pezzi” fortemente “ispirati” alle agenzie• Abbastanza limitato il giornalismo “da
marciapiede” • Forte dipendenza dal tecnico-grafico per i file-
multimediali• Poco diffusa l’ipertestualità “interna” negli
articoli • Spiccata connotazione da “portale
generalista” con rubriche che esulano dall’informazione strettamente giornalistica
• I punti critici rilevati sono:
• La Stampa web: una testata giornalistica dinamica e funzionale ma con uno stile troppo legato al cartaceo e una valorizzazione insufficiente ed inadeguata da parte dell’Editore
• Pagine Viste: 12.100.000, Settembre 2004• Utenti Unici: 600.000, Settembre 2004• Redazione: 5 professionisti ( un solo giornalista)• Processo produttivo incentrato al 90% sul giornalista,
coadiuvato dallo stagista e, più marginalmente, da 2 grafiche-redattrici. Organizzazione dell’elaborazione delle news collegiale: manca una rigida e rigorosa gerarchia verticale
• Molteplici rubriche del sito gestite da redattori del cartaceo: “autoreferenzialità e interscambiabilità” di risorse tra web e cartaceo.
• Funzioni del giornalista: oltre alla cura dell’attualità, gestione dei file multimediali (in massima parte foto e sondaggi)
• Le 2 grafiche-redattrici: cura delle rubriche e monitoraggio del sito per intercettare eventuali errori di battitura o di collegamento con le pagine interne
• Articoli molto “ispirati” alle agenzie. Originalità nei titoli e nei sommari
• Orientamento regionalistico: grande rilievo alle news dell’interland torinese (come il cartaceo che ha il bacino di utenza concentrato nel nord-ovest della penisola)
• 3 diversi “Template” della Home nel corso della giornata. Nell’edizione della sera: “La piazza interattiva” (grande spazio all’interazione con il pubblico)
• Il giornale in edicola a pagamento: molteplici modalità di abbonamento
• Presente una versione per i disabili che conferisce una spiccata usabilità al sito
1. Un solo giornalista gestisce tutta l’informazione
2. Aggiornamento carente: fino a 4 minuti per il refresh
3. Articoli troppo “ispirati” ai dispacci di agenzia4. Interattività col pubblico: inesistente durante
la routine produttiva, spiccata nell’edizione della sera con “La piazza interattiva”
5. Scarsa propensione per il giornalismo “da marciapiede”
6. Forte dipendenza dal quotidiano: molte le news riprese dal giornale di carta
7. Redazione “vuota” dalle 18 alle 8
I punti critici rilevati sono: