Un pianeta in movimento

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UN PIANETA IN MOVIMENTO

UN TERREMOTO

UNO TSUNAMI

• Un TERREMOTO (o SISMA) è una vibrazione della superficie terrestre.

• Esso è provocato dallo spostamento improvviso di MASSE ROCCIOSE nel sottosuolo (cioè nella LITOSFERA: crosta terrestre + astenosfera o “parte superiore del mantello”).

• Tale spostamento libera la massima quantità di energia in un punto che si chiama IPOCENTRO. Esso si trova lungo una FAGLIA, cioè una “spaccatura” o “taglio” che coinvolge la litosfera.

• Le ONDE SISMICHE si propagano intorno all’ipocentro. Il punto sulla superficie in cui vengono avvertite con la massima intensità è perfettamente verticale rispetto all’ipocentro e si chiama EPICENTRO.

• Lo TSUNAMI (dal giapponese TSU, porto + NAMI, grande onda) è un terremoto il cui epicentro si trova nelle profondità marine. Esso provoca grandi onde assai pericolose per i centri abitati sulle zone costiere.

1. IL TERREMOTO

UN VULCANO

• Un VULCANO è una spaccatura della crosta terrestre.• Il MAGMA (costituito da rocce fuse, presenti

nell’astenosfera o parte superiore del mantello) si accumula nel SERBATOIO MAGMATICO e risale la superficie attraverso il CAMINO VULCANICO.

• Il magma, una volta giunto alla superficie, diventa LAVA e fuoriesce da un’apertura detta CRATERE.

• La lava raffreddata e solidificata e si ammassa progressivamente dando luogo a un rilievo, detto CONO o EDIFICIO VULCANICO.

• Non tutti i vulcani sono ATTIVI, cioè eruttano lava: alcuni sono QUIESCENTI (eruttano solo in alcuni periodi, spesso a distanza di molti anni) o addirittura SPENTI (hanno cessato la loro attività).

1. IL VULCANO

LA DERIVA DEI CONTINENTI

• I continenti si spostano molto lentamente.• Ciò dipende dalle fratture che “tagliano” la litosfera

(crosta terrestre + astenosfera o parte superiore del mantello) in più parti.

• Queste “parti” di litosfera, dette PLACCHE o ZOLLE, si muovono sul mantello: alcune placche si avvicinano, altre si allontanano, altre scorrono l’una a fianco dell’altra.

• Ecco perché la Terra è un pianeta in costante trasformazione: in origine le terre emerse costituivano probabilmente un unico grande continente detto Pangea. In seguito essa si è spezzata in più blocchi e ancora oggi è in atto una forte frammentazione.

2, 3. LA DERIVA DEI CONTINENTI

4. MAPPA TERREMOTI+VULCANI

• I terremoti e i vulcani tendono a coinvolgere le medesime zone:

1. Le coste occidentali delle due Americhe; 2. Le isole dell’Oceano Pacifico; 3. Le isole dell’estremo oriente asiatico (Giappone,

Filippine, Singapore, Indonesia, Papua Nuova Guinea eccetera);

4. L’Eurasia meridionale, soprattutto lungo la linea che congiunge le Alpi all’Himalaya passando per il Caucaso;

5. l’Africa centro-meridionale (in particolare la Rift Valley);6. Il centro dell’Oceano Atlantico.

4. DISTRIBUZIONE DI TERREMOTI E VULCANI

5. LA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA

• I moti convettivi avvengono ovunque ci sia un fluido riscaldato.

• Il fluido più caldo è meno denso e più leggero: quindi tende a muoversi verso l’alto.

• Il fluido più freddo è più denso e più pesante: quindi tende a muoversi verso il basso.

• Ciò provoca un continuo movimento circolare: il fluido più caldo, che raggiunge la superficie, si raffredda e precipita verso il basso; viceversa, il fluido più freddo, a contatto con la fonte di calore (che nel caso della Terra o della fiamma del fornello è in basso), si scalda e risale verso la superficie.

6. I MOTI CONVETTIVI DEL MANTELLO

LE PLACCHE O ZOLLE

• Una PLACCA o ZOLLA è una porzione di litosfera che può essere in parte emersa e in parte sommersa da un mare o da un oceano.

• Le PLACCHE si muovono poiché il MANTELLO è fluido, viscoso, e al suo interno avvengono forti moti convettivi.

• Ogni placca ha dei confini, detti MARGINI. 1. I margini delle placche possono avvicinarsi (MARGINI CONVERGENTI):

in tal caso si possono formare delle MONTAGNE (OROGENESI). Oppure, un margine può scivolare al di sotto dell’altro margine e, fondendosi, dare origine a una catena di VULCANI.

2. I margini possono allontanarsi (MARGINI DIVERGENTI): in tal caso fuoriuscirà del magma (lava) e si origineranno dei VULCANI.

3. Infine, i margini possono scorrere l’uno a fianco dell’altro (MARGINI TRASCORRENTI): in tal caso si osserveranno grandi fratture lungo la superficie terrestre (dette “faglie trasformi”).

• In ciascuno di questi casi i movimenti sono accompagnati da terremoti.

7. LA TETTONICA DELLE PLACCHE

UNA FAGLIAZIONE (31/10/2016)

• Una faglia è una frattura della litosfera che può essere visibile anche in superficie.

• Essa, come i margini delle placche, può essere di tre tipi: diretta, inversa o trascorrente.

8. LA FAGLIA

UN SISMOGRAFO

SCALE RICHTER/MERCALLI

• Lo strumento che misura le onde sismiche si chiama SISMOGRAFO.

• Per misurare l’intensità di un terremoto ricorriamo a due scale diverse:

1. La scala RICHTER, che misura l’effettiva intensità delle onde sismiche.

2. La scala MERCALLI, che misura l’ammontare dei danni provocati da un terremoto (p. es. un terremoto che avviene nel deserto può essere di magnitudo 8 per la scala Richter, ma – poiché non viene avvertito da nessuno e non fa alcun danno – di grado I per la scala Mercalli).

9. LA MISURAZIONE DEL TERREMOTO

TERREMOTI PER INTENSITÀ

TERREMOTI PER VITTIME

IL RISCHIO SISMICO