Udc il bosco che cambia....

Post on 22-Mar-2017

207 views 0 download

Transcript of Udc il bosco che cambia....

“Il bosco che cambia….”Istituto comprensivo Mascagni

San VincenzoDestinatari: Scuola Primaria

G. Rodari Classe 1° COre dedicate al percorso: 50

Come spesso accade nella progettazione di un percorso didattico, in fase di elaborazione si ipotizzano attività ed obiettivi che, inevitabilmente, in fase di attuazione vengono riveduti ed ampliati.

In questo caso non ci siamo limitati all’osservazione delle trasformazioni dell’ambiente bosco nel corso delle quattro stagioni, ma abbiamo avuto l’opportunità di visitare anche la palude e la pineta alla scoperta della flora e della fauna che le caratterizzano nelle diverse condizioni meteorologiche.

Il percorso è stato costruito dall’insegnante referente di italiano e scienze in collaborazione con le colleghe della classe e delle classi parallele.

Si è trattato di un percorso trasversale che ha permesso l’integrazione delle diverse aree disciplinari (italiano, scienze, matematica, arte e immagine, storia, geografia, musica).

All’inizio dell’anno scolastico in classe è stata avviata una conversazione sulle caratteristiche dell’ambiente in autunno parallelamente ad una trattazione dei cinque sensi nella conoscenza della realtà circostante.

. I bambini sono stati invitati a riflettere sull’importanza di vista, udito, tatto, olfatto e gusto attraverso giochi, canti, schede, storie.

AutunnoLa prima visita è stata fatta nel bosco a Sassetta nel mese di novembre dove i bambini hanno osservato i colori, hanno annusato gli odori, hanno toccato cortecce e muschio, hanno raccolto castagne e foglie di forme e dimensioni diverse.

NEL BOSCO A SASSETTA

Riflettiamo sull’esperienza……Una volta tornati in classe i vari elementi raccolti sono stati classificati in base a criteri diversi (forma, colore, sapore…), sono state assaggiati i frutti del corbezzolo e le castagne.

Inverno Continuando il percorso di conoscenza dei cinque sensi la

visita successiva è stata svolta nell’Oasi di Bolgheri nel febbraio 2015. Nell’occasione i bambini accompagnati da una guida hanno fatto un percorso nella palude osservando, anche con l’aiuto del binocolo, i caprioli, i cinghiali, i cormorani, le folaghe, le orme di nutria, il pero completamente spoglio e i gigli di palude privi ovviamente del fiore.

E’ STATO BELLISSIMO CAMMINARE NEL FANGO…….

In classe

Con il supporto di una guida dell’oasi è stata rielaborata l’esperienza della visita per soffermarsi sui concetti di letargo e migrazione. Sono state visionati filmati e slides alla LIM e completate schede operative.

PrimaveraNel mese di aprile è stata ripetuta la visita all’oasi per rilevare i cambiamenti della flora e della fauna della palude. I bambini hanno visto da vicino i fenicotteri, le rondini e il cavaliere d’Italia appena tornato dall’Africa, il pero e il giglio di palude fioriti.

Torniamo in aula

Anche a seguito di questa uscita didattica la guida è ritornata a scuola per rielaborare alcuni aspetti e per soffermarsi sulla vita delle piante..

A maggio la classe è andata in gita al Museo di storia naturale del Mediterraneo di Livorno dove ha effettuato un laboratorio sui profumi e sugli olii essenziali con foglie e fiori. Sono state osservate altresì le foglie al microscopio.

Grazie a questa opportunità i bambini hanno acquisito nuove informazioni e la capacità di osservare, analizzare e descrivere fenomeni individuando collegamenti e relazioni.

È stato un percorso molto interessante per grandi e piccoli al termine del quale la recita finale intitolata “Le quattro stagioni” ha rappresentato la conclusione e la verifica del lavoro svolto.

Infatti ciascuno dei bambini ha scelto di rappresentare un animale o una pianta trattati in questo progetto e di descriverne le caratteristiche principali. Così c’è stata la cicogna, il cavaliere d’Italia, la rondine, lo scoiattolo, la lepre, il tasso, il pesce, la folaga, il passerotto, la balena, la tartaruga marina …. I bambini hanno cantato e rappresentato i diversi comportamenti della flora e della fauna nel succedersi delle stagioni.

A teatro