Transcript of STRESS LAVORO CORRELATO Dottor Fabio Filippi 05/06/2012.
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- STRESS LAVORO CORRELATO Dottor Fabio Filippi 05/06/2012
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- CHE COSA E LO STRESS Lo stress e la risposta non specifica
dellorganismo umano di fronte aLo stress e la risposta non
specifica dellorganismo umano di fronte a qualsiasi sollecitazione
e stimolo si presenti, che innesta una normale reazione di
adattamento che pu arrivare ad essere patologica in situazioni
estreme
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- Il termine di stress noto da secoli, almeno dal 1300 Nel 1440
si intende per stress una tensione o pressione fisica applicata su
qualsiasi oggetto materiale...
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- ... o per indicare il concetto di carico fisico durante gli
sforzi o i lavori manuali in genere.
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- Solo nel 1843 si affaccia il concetto di impegno psichico La
ricerca teorica e pratica sullo stress comincia con gli studi in
psicofisiologia che Cannon ha compiuto verso il 1914. Egli elabor
la descrizione del concetto di reazione di allarme che si verifica
quando un soggetto affronta un pericolo esterno.
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- Il fenomeno stress stato concettualizzato nel 1936 da Hans
Seyle La testimonianza di ci risulta da una lettera spedita nello
stesso anno alla rivista Nature. Infine dal 1951, a seguito di
conferenze fatte in vari paesi del mondo da Hans Selye, il termine
di stress entra diffusamente nel linguaggio quotidiano e comincia
ad assumere la accezione che mantiene tuttora
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- STRESS GENERAL ADAPTATION SYNDROME and the DESEASES OF
ADAPTATION
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- Al momento attuale il termine persino inflazionato e, comunque,
al di l della distinzione scolastica tra eustress e stress, la
parola stress, senza ulteriori specificazioni, ha assunto oggi un
significato palesemente negativo. Lo stress da lavoro un fenomeno
tipico del sistema lavorativo, pu provocare degli effetti nocivi
sulla salute, in base alle caratteristiche del soggetto e
alladattabilit degli stimoli che riceve.
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- Lo stress il secondo problema di salute legato allattivit
lavorativa che viene riferito pi frequentemente Lo stress interessa
quasi un lavoratore europeo su quattro. Lo stress interessa quasi
un lavoratore europeo su quattro. Dagli alcuni studi condotti
emerge che una percentuale compresa tra il 50% e il 60% di tutte le
giornate lavorative perse dovuta allo stress. Dagli alcuni studi
condotti emerge che una percentuale compresa tra il 50% e il 60% di
tutte le giornate lavorative perse dovuta allo stress. Nel 2002 il
costo economico dello stress legato allattivit lavorativa nellUE a
15 stati era di circa 20.000 Milioni. Nel 2002 il costo economico
dello stress legato allattivit lavorativa nellUE a 15 stati era di
circa 20.000 Milioni. Il numero di persone che soffrono di stress
legato allattivit lavorativa purtroppo destinato ad aumentare. Il
numero di persone che soffrono di stress legato allattivit
lavorativa purtroppo destinato ad aumentare.
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- LO STRESS SI MANIFESTA quando lorganismo deve rispondere a
qualsiasi stimolo del mondo esterno e questa risposta consiste in
un adattamento del comportamento tramite unattivazione dei sistemi
biologici (psico/neuro/endocrini) che permettono di affrontare e
risolvere la situazione in modo tale da evitare possibili
conseguenze negative e permettere di sviluppare forme di
adattamento nel caso non sia possibile risolvere la situazione
(reazione di fuga o di attacco).
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- Lo stress e la risposta non specifica dellorganismo umano di
fronte a qualsiasi sollecitazione e stimolo si presenti, innestando
una normale reazione di adattamento che pu arrivare ad essere
patologica in situazioni estremeLo stress e la risposta non
specifica dellorganismo umano di fronte a qualsiasi sollecitazione
e stimolo si presenti, innestando una normale reazione di
adattamento che pu arrivare ad essere patologica in situazioni
estreme Una cosa importante da tenere a mente per che lo stress non
di per s sempre e solo un fattore negativo, in quanto esisteUna
cosa importante da tenere a mente per che lo stress non di per s
sempre e solo un fattore negativo, in quanto esiste uno stress
positivo o eustress che ci rende pi capaci di adattarci
positivamente alle situazioni,uno stress positivo o eustress che ci
rende pi capaci di adattarci positivamente alle situazioni, uno
stress negativo o distress quando la situazione richiede uno sforzo
tale di adattamento da superare le nostre capacit di realizzarlo, e
quindi si instaura un logorio progressivo che porta al superamento
delle nostre difese psicofisicheuno stress negativo o distress
quando la situazione richiede uno sforzo tale di adattamento da
superare le nostre capacit di realizzarlo, e quindi si instaura un
logorio progressivo che porta al superamento delle nostre difese
psicofisiche
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- In base alle modalit con cui gli stimoli esterni si presentano,
il nostro organismo risponder in modo diverso e pi precisamente
attraverso due modalit distinguibili in: Stress acuto: quando gli
eventi stressanti si presentano in modo acuto e la risposta
dellorganismo si gioca e si esaurisce nel giro di pochi minuti o al
massimo di poche ore (ad esempio una notizia luttuosa, un
incidente); Stress cronico: Quando gli eventi stressanti si
protraggono per giorni, settimane o mesi e la risposta
dellorganismo deve essere mantenuta per tutto quel tempo (ad
esempio un rapporto di lavoro problematico).
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- Prendiamo in considerazione il distress cio la parte negativa
dello stress la cui sindrome si caratterizza per: una prima fase di
allarmeuna prima fase di allarme una seconda fase di resistenzauna
seconda fase di resistenza una terza fase di esaurimento
funzionaleuna terza fase di esaurimento funzionale Dopo una prima
fase di allarme, cio di aumentata attenzione e tensione, lorganismo
cerca di contrastare la situazione stressante, acuta o cronica che
sia, opponendo una resistenza agli effetti che questa situazione
produce sul proprio equilibrio, ma ad un certo punto, nel tentativo
di contrastarla, va in esaurimento perch il costo della resistenza
pi forte delle capacit di cui dispone il nostro organismo che con
il passare del tempo si esaurisce facendo cos emergere gli effetti
negativi dello stress.
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- Per chi se la ricorda, cera una frase famosa:Fermate il mondo
voglio scendere con cui si esprime il concetto di stress anche nel
linguaggio pi banale
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- LE CONSEGUENZE SULLA SALUTE Queste situazioni variamente
combinate incidono su di noi: quali effetti producono sulla nostra
salute? In definitiva lo stress ci interessa perch paghiamo un
costo, paghiamo delle conseguenze a livello comportamentale ed
emozionale, a livello di disturbi psico-fisiologici e a livello
patologico, in quanto lazione indotta dallo stress pu avere un
effetto favorente nel sorgere di certe malattie, poich si sta male
quando si a disagio, ma ci si pu anche ammalare, per lo meno in
certe condizioni, per colpa dello stress. E chiaro che tutto ci
legato ai diversi livelli di stress, ed legato soprattutto alla
risposta individuale.
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- La risposta individuale estremamente variabile perch nella
stessa condizione di disagio, alcune persone hanno una reazione di
un certo tipo mentre altre lhanno diversa; quindi attenzione a non
generalizzare in modo banale.perch nella stessa condizione di
disagio, alcune persone hanno una reazione di un certo tipo mentre
altre lhanno diversa; quindi attenzione a non generalizzare in modo
banale. per importante capire che lo stress pu incidere sulla
nostra salute. per importante capire che lo stress pu incidere
sulla nostra salute. Nellazione stressante si crea una reazione
mentale che scatena una cascata di effetti a livello dei
neurotrasmettitori e dei centri ipotalamo-
ipofiso-surrenalici.Nellazione stressante si crea una reazione
mentale che scatena una cascata di effetti a livello dei
neurotrasmettitori e dei centri ipotalamo-
ipofiso-surrenalici.
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- A livello comportamentale ed emozionale le conseguenze dello
stress possono essere: sovreccitazione, irritabilit e rabbia - una
persona sotto stress scatta e diventa aggressiva anche per motivi
banali e futili; scarsa concentrazione e scarsa attenzione - lo
stress ha a che fare con gli infortuni, in quanto una persona con
scarsa concentrazione e attenzione, certamente pi portata ad avere
un infortunio, se lambiente di lavoro non pi che sicuro; una
diminuzione del rendimento - una persona stressata rende di meno
sul lavoro, fuori discussione; una facilit al pianto - uno dei
primi segni molto importanti che indicano che siamo al limite delle
nostre risorse; eccessi o carenze di alimentazione - poca voglia di
mangiare o viceversa mangiare molto o troppo; un calo della
memoria; un calo dellautostima - ci si sente inadeguati e subentra
un senso di impotenza e di frustrazione che induce spesso una
risposta sbagliata attraverso lassunzione o laumento del livello
del fumo o degli alcolici;
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- disturbi del sonno - sia come difficolt ad addormentarsi sia
come risvegli precoci e risvegli frequenti; disturbi
cardiovascolari - tachicardia, palpitazioni, extrasistoli,
ipertensione arteriosa; malattie cardiovascolari e coronariche -
angina, infarto ecc.; tendenza alliperglicemia; cefalea - il mal di
testa un altro disturbo frequente, sebbene molto aspecifico;
malattie digestive - gastrite, ulcera gastroduodenale, colite,
ecc.; disturbi sessuali - diminuzione della libido fino
allimpotenza.
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- Lo stress contagioso contagioso
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- E necessario comunque fare attenzione per evitare di cadere in
errori o semplificazioni eccessive, perch non si tutti uguali e
quindi si reagisce in modo diverso, ai diversi fattori stressanti e
soprattutto...... tutti i disturbi prima descritti si rilevano
anche in molte situazioni non di stress.
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- I FATTORI STRESSANTI SUL LAVORO Lo stress si manifesta quando
le persone percepiscono uno squilibrio tra: Lo stress si manifesta
quando le persone percepiscono uno squilibrio tra: le richieste
avanzate nei loro confronti e le risorse a loro disposizione per
far fronte a tali richieste Lo stress sul lavoro pu colpire: Lo
stress sul lavoro pu colpire: chiunque, a qualsiasi livello
qualsiasi settore aziende di ogni dimensione.
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- I FATTORI STRESSANTI SUL LAVORO.Lo stress diventa un rischio
per la sicurezza e la salute quando prolungato nel tempo.Lo stress
pu portare a problemi di salute mentale e fisica..Lo stress
influisce: sulla salute e la sicurezza delle singole persone sulla
salute delle imprese sulla salute delle economie
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- Possiamo inoltre dividere i fattori stressanti sul lavoro in
tre grandi gruppi: 1.i fattori materiali 2.i fattori organizzativi
in senso classico 3.i fattori immateriali e psicosociali
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- 1 - i fattori materiali Certamente lo stress principalmente un
fatto psicologico e relazionale, ma anche gli aspetti materiali
contano; un ambiente di lavoro molto rumoroso, le vibrazioni, gli
inquinanti aerei, le basse temperature e gli sbalzi di temperatura,
la movimentazione di carichi pesanti, posture viziate e stancanti,
sono tutti elementi che contribuiscono a creare stress. 2 - i
fattori organizzativi Pi interessanti sono i fattori organizzativi;
i principali sono gli orari di lavoro, i turni e in particolare
quelli con forte rotazione e il lavoro notturno, i carichi di
lavoro, i ritmi di lavoro, la ripetitivit e parcellizzazione e la
monotonia; tutti questi possono essere fattori causali o concausali
di stress.
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- 3 - i fattori immateriali e psicosociali Lultimo gruppo di
fattori chiamato psicosociali relativi al contesto lavorativo
riguardano il rapporto con lambiente di lavoro e il contenuto del
lavoro (se piace oppure no), aspetti quindi molto contigui ai
fattori organizzativi visti in precedenza. In particolare i fattori
psicosociali legati al contesto lavorativo sono dovuti alleventuale
carenza di cultura organizzativa, motivazionale e comunicativa
dellazienda, unazienda che non sa motivare, che non trasmette le
informazioni, che non sviluppa un buon sistema di relazioni
unazienda in cui la possibilit di andare incontro a stress molto
alta. Lo stress dovuto alla disarmonia fra s stessi e il proprio
lavoro, a conflitti fra il ruolo svolto al lavoro e al di fuori di
esso e da un grado insufficiente di controllo sul proprio lavoro e
sulla propria vita.
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- INDICATORI DI RISCHIO LE CARATTERISTICHE DEL LAVORO CHE POSSONO
INDURRE STRESS SONO APPARTENENTI A DUE CATEGORIE 1 - CONTESTO DEL
LAVORO 2 - CONTENUTO DEL LAVORO
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- CONTESTO DEL LAVORO Funzione e cultura organizzativa Scarsa
comunicazione, livelli bassi per la risoluzione dei problemi e lo
sviluppo personale, mancanza di definizione degli obiettivi
organizzativi Ruolo nellambito Ambiguit e conflitto di ruolo dell
organizzazione Ambiguit e conflitto di ruolo Evoluzione della
carrieraIncertezza o fase di stasi per la carriera, promozione
insufficiente o eccessiva, retribuzione bassa, insicurezza
dellimpiego, scarso valore sociale attribuito al lavoro Autonomia
decisionale e controllo Partecipazione ridotta al processo
decisionale, mancanza di controllo sul lavoro (partecipazione)
Rapporti interpersonali sul lavoro Isolamento fisico o sociale,
rapporti limitati con i superiori, conflitto, mancanza di supporto
sociale Interfaccia casa/lavoroRichieste contrastanti tra casa e
lavoro
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- CONTENUTO DEL LAVORO Ambiente di lavoro ed attrezzature di
lavoro Problemi inerenti laffidabilit, la disponibilit, lidoneit,
la manutenzione o la riparazione di strutture ed attrezzature di
lavoro Pianificazione dei compiti Monotonia, cicli di lavoro brevi,
lavoro frammentato o inutile, sottoutilizzo delle capacit,
incertezza elevata Carico di lavoro e ritmo di lavoro Carico di
lavoro eccessivo o ridotto, mancanza di controllo sul ritmo,
livelli elevati di pressione in relazione al tempo Orario di
lavoroLavoro a turni, orari di lavoro senza flessibilit, orari
imprevedibili, orari di lavoro lunghi
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- Pi in dettaglio i momenti particolarmente a rischio (fattori
stressanti) su cui puntare lattenzione possono essere: La precariet
del posto di lavoro I lavoratori devono essere visti come risorsa e
non come un capitolo di spesa; limpossibilit di progettare il
futuro, la perdita del lavoro e di conseguenza della fonte di
guadagno favorisce una caduta delle motivazioni ed una ansia da
vuoto. La flessibilit La flessibilit, i contratti interinali, il
lavoro a basso costo, non permettono la stabilit lavorativa e di
conseguenza determinano la non affezione al lavoro e la
deresponsabilizzazione e langoscia della continua ricerca e della
perenne instabilit. Il lavoro sempre pi flessibile, porta tanti
giovani ad entrare nelle aziende tramite percorsi spesso tortuosi,
fatti di tanti diversi impieghi e tante modalit. La flessibilit,
deve essere unopportunit per creare occasioni di lavoro e non
precariato.
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- La non definizione delle responsabilit e delle competenze. Non
conoscere da parte del lavoratore il sistema della responsabilit in
cui inserito, non avere chiarezza nella definizione dei ruoli
all'interno dell'organizzazione, la non definizione dei rapporti
con i superiori e non avere punti di riferimento precisi in caso di
difficolt o, al contrario, troppa responsabilit in assenza di
competenze adeguate pu ingenerare difficolt e apprensioni in chi
opera in questo contesto. Il non rispetto dei ruoli e
professionalit Conflitti, mansioni improprie e inadeguate. In
questo caso lo stress pu derivare dalla conseguenza di dover essere
onnipresenti, insostituibili, tutto fare o viceversa essere
scavalcato e sentirsi messo da parte. A causa di un'organizzazione
inadeguata del lavoro pu sorgere incertezza su quali siano i
compiti assegnati al lavoratore. In alcune situazioni lavorative,
inoltre, possono verificarsi richieste contraddittorie, per cui
qualsiasi cosa faccia il lavoratore gli viene rimproverato di
violare alcune regole o di non soddisfare alcune richieste,
ponendolo in un conflitto irresolubile. I fattori psicologici e
sociali I lavori che comportano la necessit di venire a contatto
con la sofferenza umana, con malattie o infortuni (come per esempio
i servizi di polizia, di assistenza medica e d'emergenza) o nei
quali il personale esposto a minacce di aggressioni (personale di
sorveglianza) possono risultare molto gravosi sul piano emotivo ed
essere fonte di stress.
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- La mancata informazione e formazione del lavoratore. Se un
lavoratore lavora un mese per azienda in sei aziende all'anno,
quale formazione ricever ? Secondo quali tempi e modi ? Il
lavoratore deve essere motivato e partecipativo. La formazione deve
essere permanente per agevolare l'adeguamento delle competenze dei
lavoratori alle esigenze aziendali promuovendo tanto la capacit di
inserimento professionale per tutta la vita quanto la competitivit
dell'azienda e tenendo conto altres della necessit di prevenire lo
stress connesso al lavoro e di promuovere la produttivit.
Lautonomia decisionale e il controllo sulla propria attivit
lavorativa. I lavoratori chiedono di assumersi delle responsabilit
e di poter (entro limiti ragionevoli) decidere in che modo
espletare un compito specifico. Negando loro queste possibilit si
pu indurre uno stato di stress, soprattutto se per portare a
termine il lavoro assegnato necessario un notevole impegno. E'
stato riscontrato che i lavoratori forniscono prestazioni ottimali
e si sentono bene se loro consentito di incidere e avere voce in
capitolo sulle proprie condizioni di lavoro, sempre entro
determinati limiti. Se al lavoratore consentito esercitare una tale
influenza pi probabile che egli affronti la situazione come una
sfida e non come un impegno gravoso.
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- I turni di lavoro e il lavoro notturno. Il sovraccarico
lavorativo, i ritmi di lavoro e degli orari di lavoro dovuti a
turni di lavoro molto pesanti, lavoro notturno, mancati riposi,
richiamo dalle ferie, disorganizzazione lavorativa, richiedono un
coinvolgimento ed una condivisione diretta dei lavoratori.
L'impegno richiesto dal lavoro o la quantit di lavoro assegnato
possono essere troppo gravosi rispetto alle capacit, alla
formazione e alle condizioni di partenza del singolo lavoratore o
lavoratrice, soprattutto se il datore di lavoro non pretende una
prestazione ottimale, ma superlativa e non soltanto occasionalmente
ma costantemente. Nel caso del lavoro a turni, ad esempio le
variazioni periodiche dei ritmi biologici non coincidono
necessariamente con le esigenze ambientali. In questi casi
l'organismo pu essere costretto a "premere sull'acceleratore" e la
fase di "attivazione" pu verificarsi in una parte della giornata in
cui il lavoratore dovrebbe dormire (per esempio, nelle ore diurne
dopo un turno di notte), mentre quella di "disattivazione" in un
orario in cui al lavoratore spesso richiesto di lavorare ed essere
vigile. La situazione pu essere ulteriormente complicata dal fatto
che il lavoratore vive in un ambiente sociale che non organizzato
in funzione delle esigenze dei lavoratori turnisti. Non meno
importante il fatto che il lavoratore pu essere costretto ad
adeguarsi a variazioni regolari o irregolari delle richieste poste
dall'ambiente, come nel caso dei turni a rotazione. Ovviamente, la
capacit umana di fornire per un periodo prolungato prestazioni ai
massimi livelli limitata.
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- Fattori fisici (microclima, rumore, ecc.) Il lavoro deve
caratterizzare lidentit del lavoratore ed essere uno strumento di
coesione sociale, e non solo uno strumento produttivo. La presenza
di rischi come il rumore o lo svolgimento dellattivit in condizioni
microclimatiche sfavorevoli richiedono un ulteriore affaticamento
rispetto alle normali condizioni di lavoro che pu logorare un
lavoratore soggetto a questi carichi. Il clima aziendale Il
rapporto con lazienda non pu essere fondato solo su un rapporto
prestazione denaro, ma deve essere qualcosa in pi, un modo per
realizzarsi, per esprimere al meglio il proprio talento (ad es. la
chiarezza nella definizione degli obiettivi e dei valori aziendali,
la chiarezza delle priorit). Esposizione a comportamenti
illeciti
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- Circolare firmata gioved 18 novembre 2010 dal ministero del
Lavoro in attuazione del Testo unico sulla salute e la sicurezza
nel lavoro
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- Il contesto: Carichi e ritmi di lavoro, orario e turni,
percorsi di carriera e perfino i conflitti con i colleghi: sono
questi alcuni dei fattori di stress che dovranno essere valutati in
ogni luogo di lavoro, pubblico e privato, piccolo o grande che sia,
per mettere in atto, dove sia necessario, misure per eliminare o
ridurre al massimo lo stress. Questo prevede la circolare firmata
gioved 18 novembre 2010 dal ministero del Lavoro in attuazione del
Testo unico sulla salute e la sicurezza nel lavoro. La circolare un
atto dovuto, perch sia le normative europee che quelle nazionali
affermano, come spiega una nota del ministero guidato da Maurizio
Sacconi, che la valutazione dei rischi da lavoro deve comprendere
tutti i rischi per la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei
lavoratori, non solo, quindi, i rischi tradizionali, rischi
materiali, come, per esempio, quelli legati alluso di sostanze
nocive o di macchinari pericolosi, ma anche i rischi di tipo
immateriale, tra i quali, espressamente, quelli che riguardano lo
stress lavoro-correlato.
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- Questo stillicidio continuo dobblighi, sempre pi complessi e
tra laltro, spesso, senza adeguati chiarimenti su come applicarli,
pu giustamente infastidire chi poi legalmente responsabile di tali
applicazioni. Se poi aggiungiamo il difficilissimo momento
congiunturale che sta attraversando leconomia mondiale, e locale in
particolare, credo si possa dire, senza paura di smentita, che tale
genere di valutazione arrivata nel momento peggiore possibile In
realt, si potrebbe per anche dire che, almeno in certe realt
aziendali, tale valutazione pi importante di quello che non sembri
ad una prima analisi, in quanto gli effetti dello stress da lavoro
potrebbero abbassare notevolmente il rendimento dei lavoratori,
disperdendone le energie. Per chiarire cosa la valutazione
richiede, bisogna precisare che lo stress lavoro correlato cosa
diversa dalla stanchezza, che tutti noi sperimentiamo a causa
dellimpegno profuso, o dalla preoccupazione per il mantenimento del
posto di lavoro, a causa dellattuale congiuntura economica
sfavorevole. Lanalisi dello stress lavoro correlato riguarda spesso
la relazione tra azienda e lavoratore, relativamente a
organizzazione del lavoro, e la qualit delle relazioni tra i vari
soggetti presenti in azienda. Il bicchiere non sempre mezzo
vuoto...
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- . La rilevazione di questi fattori, pu, di fatto, fare emergere
fattori che sfuggivano al datore di lavoro, che inspiegabilmente
rallentavano le attivit produttive.. Scarsa collaborazione, se non
attriti veri e propri, tra membri di un ufficio o di un reparto,
oppure tra settori dellazienda, frequenti malattie, assenteismo,
sono solo sintomi di un malessere che incide sulla redditivit
aziendale.. Pertanto la valutazione dei rischi da stress lavoro
correlato potrebbe oggi costituire una opportunit per fare emergere
eventuali problematiche, presenti ma disconosciute, e riportare
lazienda a un miglior funzionamento. Il 31 dicembre 2010 era il
termine a partire dal quale tutti i datori di lavoro, pubblici e
privati, dovevano iniziare a svolgere la valutazione dei rischi da
stress lavoro correlato, nel rispetto delle indicazioni fornite
dalla Commissione Consultiva sulla sicurezza sul lavoro
nominata.
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- Commissione Consultiva sulla sicurezza sul lavoro In proposito,
la Commissione Consultiva sulla sicurezza sul lavoro nominata ha
istituito al proprio interno uno specifico gruppo di lavoro che ha
elaborato un documento contenente le indicazioni operative e di
ordine metodologico per guidare il datore di lavoro nei primi
approcci alla valutazione del rischio da stress lavorativo. I
contenuti, pur se ancora migliorabili ed integrabili, risultano in
linea con quanto previsto dalla normativa vigente e, in
particolare, dallaccordo interconfederale 9 giugno 2008.
Questultimo (oltre a ribadire che la valutazione del rischio da
stress lavoro-correlato, al pari di quanto avviene per tutti gli
altri rischi) deve essere effettuata dal datore di lavoro
nellambito della propria organizzazione, e secondo i criteri gi
delineati dal quadro normativo vigente, afferma i seguenti
ulteriori importanti passaggi:
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- Indicazioni ministeriali Non tutti i luoghi di lavoro sono
necessariamente interessati dallo stress (art. 1, comma 2)Non tutti
i luoghi di lavoro sono necessariamente interessati dallo stress
(art. 1, comma 2) Non tutte le manifestazioni di stress sono
necessariamente negative (art. 3, comma 2)Non tutte le
manifestazioni di stress sono necessariamente negative (art. 3,
comma 2) Lo stress non una malattia (art. 3, comma 3)Lo stress non
una malattia (art. 3, comma 3) Non tutte le manifestazioni di
stress sul lavoro possono essere considerate come stress
lavoro-correlato (art. 3, comma 4)Non tutte le manifestazioni di
stress sul lavoro possono essere considerate come stress
lavoro-correlato (art. 3, comma 4) Lindividuazione dello stress pu
implicare analisi di fattori oggettivi e soggettivi (art. 4, comma,
2)Lindividuazione dello stress pu implicare analisi di fattori
oggettivi e soggettivi (art. 4, comma, 2) Il compito di stabilire
le misure per prevenire, eliminare o ridurre lo stress spetta al
datore di lavoro e le misure sono adottate con la partecipazione e
la collaborazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti (art.
4,comma 5)Il compito di stabilire le misure per prevenire,
eliminare o ridurre lo stress spetta al datore di lavoro e le
misure sono adottate con la partecipazione e la collaborazione dei
lavoratori e/o dei loro rappresentanti (art. 4,comma 5) La gestione
dei problemi di stress pu essere condotta sulla scorta del generale
processo di valutazione dei rischi (art. 5, comma 2)La gestione dei
problemi di stress pu essere condotta sulla scorta del generale
processo di valutazione dei rischi (art. 5, comma 2) Laddove nel
luogo di lavoro non siano presenti professionalit adeguate, possono
essere chiamati esperti esterni (art. 6, comma 2)Laddove nel luogo
di lavoro non siano presenti professionalit adeguate, possono
essere chiamati esperti esterni (art. 6, comma 2)
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- Indicazioni ministeriali Le indicazioni ministeriali inoltre,
nel ribadire con estrema chiarezza che la valutazione del rischio
stress lavoro- correlato parte integrante della valutazione dei
rischi e che deve essere effettuata (come per tutti gli altri
fattori di rischio) dal datore di lavoro avvalendosi del
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) con il
coinvolgimento del medico competente, ove nominato, e previa
consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
(RLS/RLST), indicano un percorso logico e metodologico inteso a
permettere una corretta identificazione dei fattori di rischio da
stress lavoro-correlato e, conseguentemente, a consentire al datore
di lavoroLe indicazioni ministeriali inoltre, nel ribadire con
estrema chiarezza che la valutazione del rischio stress lavoro-
correlato parte integrante della valutazione dei rischi e che deve
essere effettuata (come per tutti gli altri fattori di rischio) dal
datore di lavoro avvalendosi del Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione (RSPP) con il coinvolgimento del medico
competente, ove nominato, e previa consultazione del Rappresentante
dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS/RLST), indicano un percorso
logico e metodologico inteso a permettere una corretta
identificazione dei fattori di rischio da stress lavoro-correlato
e, conseguentemente, a consentire al datore di lavoro la
pianificazione e la realizzazione di misure di eliminazione o,
quando essa non sia possibile, di riduzione al minimo di tale
fattore di rischio. la pianificazione e la realizzazione di misure
di eliminazione o, quando essa non sia possibile, di riduzione al
minimo di tale fattore di rischio.
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- Indicazioni ministeriali Sulla scorta di questi passaggi
fondamentali dellaccordo, e, quindi, della legge che impone la
valutazione dei rischi, gli elementi essenziali delle indicazioni
ministeriali, nella versione ad oggi elaborata, prevedono che la
valutazione sia articola in due fasi: una necessaria (valutazione
preliminare); laltra eventuale, da attivare solo nel caso in cui la
valutazione preliminare riveli elementi di rischio da stress lavoro
correlato e le misure di correzione adottate a seguito della
stessa, dal datore di lavoro, si siano rivelate inefficaci.Sulla
scorta di questi passaggi fondamentali dellaccordo, e, quindi,
della legge che impone la valutazione dei rischi, gli elementi
essenziali delle indicazioni ministeriali, nella versione ad oggi
elaborata, prevedono che la valutazione sia articola in due fasi:
una necessaria (valutazione preliminare); laltra eventuale, da
attivare solo nel caso in cui la valutazione preliminare riveli
elementi di rischio da stress lavoro correlato e le misure di
correzione adottate a seguito della stessa, dal datore di lavoro,
si siano rivelate inefficaci.
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- Valutazione preliminare (necessaria analisi condizioni
oggettive Valutazione preliminare (necessaria) analisi condizioni
oggettive La fase preliminare consiste nella rilevazione, da parte
del datore di lavoro, di indicatori oggettivi e verificabili, ove
possibile numericamente apprezzabili, appartenenti quanto meno a
tre distinte famiglie: 1.Eventi sentinella quali ad esempio: indici
infortunistici; assenze per malattia; turnover; procedimenti e
sanzioni; segnalazioni del medico competente; specifiche e
frequenti lamentale formalizzate da parte dei lavoratori. I
predetti eventi sono da valutarsi anche sulla base di parametri
omogenei individuati internamente alla azienda (es. andamento nel
tempo degli indici infortunistici rilevati in azienda). 2.Fattori
di contenuto del lavoro quali ad esempio: ambiente di lavoro e
attrezzature; carichi e ritmi di lavoro; orario di lavoro e turni;
corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e i requisiti
professionali richiesti. 3.Fattori di contesto del lavoro quali ad
esempio: ruolo nellambito dellorganizzazione, autonomia decisionale
e controllo; conflitti interpersonali al lavoro; evoluzione e
sviluppo di carriera; comunicazione (es. incertezza in ordine alle
prestazioni richieste).
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- In questa prima fase possono essere utilizzate liste di
controllo applicabili anche dai soggetti aziendali della
prevenzione che consentano una valutazione oggettiva, complessiva
e, quando possibile, parametrica dei fattori dei punti che
precedono. In relazione alla valutazione dei fattori di contesto e
di contenuto di cui sopra (punti 2 e 3 dellelenco) occorre sentire
i lavoratori e/o i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
(RLS/RLST). Nelle aziende di maggiori dimensioni possibile sentire
un campione rappresentativo di lavoratori. La scelta delle modalit
tramite cui sentire i lavoratori rimessa al datore di lavoro anche
in relazione alla metodologia di valutazione adottata. Ove dalla
valutazione preliminare non emergano elementi di rischio da stress
lavoro correlato tali da richiedere il ricorso ad azioni
correttive, il datore di lavoro sar unicamente tenuto a darne conto
nel Documento di Valutazione del Rischio (DVR) e a prevedere un
piano di monitoraggio.Ove dalla valutazione preliminare non
emergano elementi di rischio da stress lavoro correlato tali da
richiedere il ricorso ad azioni correttive, il datore di lavoro sar
unicamente tenuto a darne conto nel Documento di Valutazione del
Rischio (DVR) e a prevedere un piano di monitoraggio. Diversamente,
nel caso in cui si rilevino elementi di rischio da stress lavoro
correlato tali da richiedere il ricorso ad azioni correttive, si
procede alla pianificazione ed alla adozione degli opportuni
interventi correttivi (ad esempio, interventi organizzativi,
tecnici, procedurali, comunicativi, formativi, ecc).Diversamente,
nel caso in cui si rilevino elementi di rischio da stress lavoro
correlato tali da richiedere il ricorso ad azioni correttive, si
procede alla pianificazione ed alla adozione degli opportuni
interventi correttivi (ad esempio, interventi organizzativi,
tecnici, procedurali, comunicativi, formativi, ecc). Ove gli
interventi correttivi risultino inefficaci, si procede, nei tempi
che la stessa impresa definisce nella pianificazione degli
interventi, alla fase di valutazione successiva (valutazione
approfondita).Ove gli interventi correttivi risultino inefficaci,
si procede, nei tempi che la stessa impresa definisce nella
pianificazione degli interventi, alla fase di valutazione
successiva (valutazione approfondita).
- Slide 45
- Valutazione approfondita (eventuale) analisi condizioni
soggettive La valutazione approfondita prevede la valutazione della
percezione soggettiva dei lavoratori, ad esempio attraverso
differenti strumenti quali questionari, focus group, interviste
semistrutturate. Tale fase fa riferimento ovviamente ai gruppi
omogenei di lavoratori rispetto ai quali sono state rilevate le
problematiche.La valutazione approfondita prevede la valutazione
della percezione soggettiva dei lavoratori, ad esempio attraverso
differenti strumenti quali questionari, focus group, interviste
semistrutturate. Tale fase fa riferimento ovviamente ai gruppi
omogenei di lavoratori rispetto ai quali sono state rilevate le
problematiche. Nelle aziende di maggiori dimensioni possibile che
tale fase di indagine venga realizzata tramite un campione
rappresentativo di lavoratori. Nelle imprese che occupano fino a 5
lavoratori in luogo dei predetti strumenti di valutazione
approfondita, il datore di lavoro pu scegliere di utilizzare
modalit di valutazione (es. riunione) che garantiscano il
coinvolgimento dei lavoratori nella ricerca delle soluzioni e nella
verifica della loro efficacia.Nelle aziende di maggiori dimensioni
possibile che tale fase di indagine venga realizzata tramite un
campione rappresentativo di lavoratori. Nelle imprese che occupano
fino a 5 lavoratori in luogo dei predetti strumenti di valutazione
approfondita, il datore di lavoro pu scegliere di utilizzare
modalit di valutazione (es. riunione) che garantiscano il
coinvolgimento dei lavoratori nella ricerca delle soluzioni e nella
verifica della loro efficacia.
- Slide 46
- IN SINTESI: Questi, in sintesi i punti salienti del documento
pubblicato: 1) La valutazione dello stress lavoro correlato PARTE
INTEGRANTE del Documento di Valutazione dei Rischi. 2) La
valutazione si articola in due fasi ben distinte: una VALUTAZIONE
PRELIMINARE, basata su indicatori oggettivi, verificabili e
numericamente quantificabili (sono utilizzabili liste di controllo
applicabili anche dai soggetti aziendali della prevenzione); una
seconda eventuale valutazione (per le aziende con pi di 5
dipendenti) da effettuare solo nel caso in cui la prima abbia
accertato la presenza del rischio stress sul luogo di lavoro e gli
intervento correttivi siano risultati inefficaci (prevedere luso di
interviste semi-strutturate, focus group o test standardizzati da
sottoporre ai dipendenti o ad un campione di essi). 3) La
valutazione dello stress lavoro correlato prevede quindi la
pianificazione e ladozione di OPPORTUNI INTERVENTI CORRETTIVI al
fine di migliorare il clima aziendale e ridurre quindi questo
rischio.
- Slide 47
- OPPORTUNI INTERVENTI CORRETTIVI Da dove cominciare e cosa
bisogna fare
- Slide 48
- INDICATORI OGGETTIVI di EFFETTO INDICATORI di RISCHIO STRESS IN
AZIENDA
- Slide 49
- Il procedimento di valutazione gi implicitamente unattivit di
miglioramento che riguarda tutte le variabili organizzative che
possono migliorare il modo di lavorare e quindi la produttivit
aziendale VALUTARE LO STRESS IN AZIENDA
- Slide 50
- Slide 51
- INDICATORI OGGETTIVI di EFFETTO (STRESS IN AZIENDA)
- Slide 52
- AssenteismoAssenteismo Aumento dei ritardiAumento dei ritardi
Frequente avvicendamento del personale - Elevato turnoverFrequente
avvicendamento del personale - Elevato turnover Conflitti
interpersonaliConflitti interpersonali Lamentele frequenti da parte
dei lavoratoriLamentele frequenti da parte dei lavoratori Scarsa
iniziativaScarsa iniziativa Scarsa adesione ai progettiScarsa
adesione ai progetti Scarso rispetto delle norme e delle procedure
aziendaliScarso rispetto delle norme e delle procedure aziendali
Problemi disciplinariProblemi disciplinari Violenza e molestie di
natura psicologicaViolenza e molestie di natura psicologica
Difficolt nelle relazioni aziendaliDifficolt nelle relazioni
aziendali Alta conflittualit sindacale e non - Scioperi
prolungatiAlta conflittualit sindacale e non - Scioperi prolungati
Performace scarse - Allungamento dei tempi di produzione -
Riduzione della produttivitPerformace scarse - Allungamento dei
tempi di produzione - Riduzione della produttivit ErroriErrori
Scarso controllo di qualitScarso controllo di qualit
InfortuniInfortuni Aumento dei costi dindennizzo, dei costi legali
o delle spese medicheAumento dei costi dindennizzo, dei costi
legali o delle spese mediche Feria non goduteFeria non godute
Ecc.Ecc.
- Slide 53
- INDICATORI RISCHIO Domanda: considerando che i questionari che
attualmente sono pi frequentemente impiegati (INAIL ISPESL) non
hanno origine italiana ma sono adattati da quelli adottati nei
paesi dellEuropa del nord (modello Cooper), ritenete che unazienda
finlandese presenti gli stessi problemi di una di Padova o di Bari
?
- Slide 54
- Proposta per un QUESTIONARIO STRESS LAVORO-CORRELATO Non un
test (psico)diagnosticoNon un test (psico)diagnostico quindi
applicabile anche dai soggetti aziendali della prevenzione quindi
applicabile anche dai soggetti aziendali della prevenzione UN
QUESTIONARIO UTILIZZABILE PER UNA RACCOLTA DI SENSAZIONI SOGGETTIVE
DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO E DEI LAVORATORI SULLESISTENZA DI
POSSIBILI SITUAZIONI (indicatori di rischio) CHE ALLINTERNO
DELLAZIENDA POTREBBERO GENERARE STRESS. UN QUESTIONARIO
UTILIZZABILE PER UNA RACCOLTA DI SENSAZIONI SOGGETTIVE DA PARTE DEL
DATORE DI LAVORO E DEI LAVORATORI SULLESISTENZA DI POSSIBILI
SITUAZIONI (indicatori di rischio) CHE ALLINTERNO DELLAZIENDA
POTREBBERO GENERARE STRESS.
- Slide 55
- NON VENGONO VOLUTAMENTE RICERCATI I SEGNI OGGETTIVI DELLA
PRESENZA DELLO STRESS (indicatori di effetto) RINVIANDO TALE
RICERCA AD ALTRO AMBITO. Linteresse del somministratore non deve
essere quello di rilevare la presenza dello stress o di un
lavoratore stressato tra i tanti e di attribuirgli un punteggio
(diagnosi), bens quello di rilevare leventuale presenza in azienda
di situazioni che potrebbero generare lo stress e, nel caso di
positivit, di poter intervenire per eliminare, se possibile, o
quanto meno diminuire, il rischio potenziale individuato
(concentrazione di risposte positive sullo stesso item da parte di
pi lavoratori). QUESTIONARIO STRESS LAVORO-CORRELATO
- Slide 56
- Utile individuare preliminarmente: Area di lavoro Area di
lavoro Genere (maschile o femminile) Genere (maschile o femminile)
Anzianit di servizio Anzianit di servizio Inquadramento
contrattuale (area amministrativa o produttiva tempo indeterminato
o determinato, ecc) Inquadramento contrattuale (area amministrativa
o produttiva tempo indeterminato o determinato, ecc) Orario di
lavoro (turnazione) Orario di lavoro (turnazione) QUESTIONARIO
STRESS LAVORO-CORRELATO Le risposte da fornire sono: mai qualche
volta spesso - sempre
- Slide 57
- (isolamento fisico e sociale) 1a Tra le persone con cui lavoro
non esiste un clima di reciproca collaborazione1a Tra le persone
con cui lavoro non esiste un clima di reciproca collaborazione 1b
Nessuno mi aiuta a portare a termine un lavoro quando sono in
difficolt a svolgerlo1b Nessuno mi aiuta a portare a termine un
lavoro quando sono in difficolt a svolgerlo 1c Nessuno presta
attenzione a quello che dico1c Nessuno presta attenzione a quello
che dico 1d Non esiste un rapporto personale con i miei superiori1d
Non esiste un rapporto personale con i miei superiori 1e Esiste
difficolt di comunicazione con i superiori.1e Esiste difficolt di
comunicazione con i superiori. 1f Il mio superiore non presta
attenzione a quanto dico1f Il mio superiore non presta attenzione a
quanto dico 1g Se incontro un problema non ho la possibilit di
relazionarmi con i miei superiori per avere un aiuto per portare a
termine il lavoro1g Se incontro un problema non ho la possibilit di
relazionarmi con i miei superiori per avere un aiuto per portare a
termine il lavoro 1 h Non c adozione, da parte dellazienda, di
procedure e politiche in grado di offrire sostegno adeguato ai
lavoratori;1 h Non c adozione, da parte dellazienda, di procedure e
politiche in grado di offrire sostegno adeguato ai lavoratori; 1i
Ritengo che i miei superiori non mi siano amici1i Ritengo che i
miei superiori non mi siano amici 1l Ritengo che i miei superiori
mi siano ostili1l Ritengo che i miei superiori mi siano ostili 1m
Ritengo che il mio capo sia un incompetente1m Ritengo che il mio
capo sia un incompetente 1n Allinterno dellazienda avverto la
sensazione di essere emarginato da parte dei miei superiori1n
Allinterno dellazienda avverto la sensazione di essere emarginato
da parte dei miei superiori 1o - Non esiste un clima di
collaborazione con i miei colleghi1o - Non esiste un clima di
collaborazione con i miei colleghi 1p Non riesco a lavorare in
armonia con i colleghi1p Non riesco a lavorare in armonia con i
colleghi 1p Ritengo che i miei colleghi non mi siano amici1p
Ritengo che i miei colleghi non mi siano amici 1r Ritengo che i
miei colleghi mi siano ostili1r Ritengo che i miei colleghi mi
siano ostili 1s Allinterno dellazienda avverto la sensazione di
essere emarginato da parte dei colleghi1s Allinterno dellazienda
avverto la sensazione di essere emarginato da parte dei
colleghi
- Slide 58
- (partecipazione autonomia decisionale) 2a Non ho possibilit di
controllo sul mio lavoro2a Non ho possibilit di controllo sul mio
lavoro 2b Non mi sento partecipe del processo decisionale sul
lavoro2b Non mi sento partecipe del processo decisionale sul lavoro
2c Non ho influenza sulle decisioni prese dal mio gruppo di
lavoro2c Non ho influenza sulle decisioni prese dal mio gruppo di
lavoro 2d Non esiste coinvolgimento dei lavoratori al fine di
fornire loro la possibilit di dare un loro2d Non esiste
coinvolgimento dei lavoratori al fine di fornire loro la possibilit
di dare un loro contributo e fare in modo che questi percepiscano
che il proprio punto di vista ascoltatocontributo e fare in modo
che questi percepiscano che il proprio punto di vista ascoltato 2e
Non esiste coinvolgimento dei lavoratori al fine di fornire loro la
possibilit di dare un loro2e Non esiste coinvolgimento dei
lavoratori al fine di fornire loro la possibilit di dare un loro
contributo e fare in modo che questi partecipino a porre le basi
per le azioni da prenderecontributo e fare in modo che questi
partecipino a porre le basi per le azioni da prendere 2f Si cerca
di sviluppare ed adottare soluzioni proposte dai lavoratori in tema
di organizzazione del lavoro e sicurezza sul posto di lavoro2f Si
cerca di sviluppare ed adottare soluzioni proposte dai lavoratori
in tema di organizzazione del lavoro e sicurezza sul posto di
lavoro 2g - Si fornisce la documentazione che attesti, ad ogni fase
del processo, i risultati conseguiti e che2g - Si fornisce la
documentazione che attesti, ad ogni fase del processo, i risultati
conseguiti e che dia prova che si siano implementate le azioni
suggerite?dia prova che si siano implementate le azioni
suggerite?
- Slide 59
- (definizione delle competenze) 3a Attribuisco scarso valore
sociale al mio lavoro.3a Attribuisco scarso valore sociale al mio
lavoro. 3b Sento la mancanza di obiettivi nel mio lavoro3b Sento la
mancanza di obiettivi nel mio lavoro 3c Mi sento sotto-utilizzato
nel mio ruolo di lavoro3c Mi sento sotto-utilizzato nel mio ruolo
di lavoro 3d Avverto ambiguit o conflitti nel mio ruolo3d Avverto
ambiguit o conflitti nel mio ruolo 3e Non riesco a identificare
correttamente il mio ruolo allinterno3e Non riesco a identificare
correttamente il mio ruolo allinterno dellorganizzazione aziendale
dellorganizzazione aziendale 3f Non ben definita la mia competenza
e la mia responsabilit3f Non ben definita la mia competenza e la
mia responsabilit
- Slide 60
- (rispetto della professionalit) 4a Non viene riconosciuta la
professionalit alle persone4a Non viene riconosciuta la
professionalit alle persone 4b Non viene premiata la professionalit
alle persone4b Non viene premiata la professionalit alle persone 4c
Non viene rispettata la mia professionalit4c Non viene rispettata
la mia professionalit 4d Non viene rispettato il mio ruolo di
lavoro.4d Non viene rispettato il mio ruolo di lavoro. 4e Questo
lavoro non mi permette di sviluppare le mie abilit4e Questo lavoro
non mi permette di sviluppare le mie abilit
- Slide 61
- (carichi di lavoro) 5a Le richieste avanzate nei miei confronti
mi sembrano superiori alle mie energie5a Le richieste avanzate nei
miei confronti mi sembrano superiori alle mie energie 5b Il carico
di lavoro che mi viene affido eccessivo5b Il carico di lavoro che
mi viene affido eccessivo 5c - La pressione esercitata eccessiva
rispetto al tempo a disposizione5c - La pressione esercitata
eccessiva rispetto al tempo a disposizione 5d - Il carico di lavoro
che mi viene affido ridotto rispetto alle mie potenzialit5d - Il
carico di lavoro che mi viene affido ridotto rispetto alle mie
potenzialit 5e I ritmi di lavoro sono troppo elevati5e I ritmi di
lavoro sono troppo elevati 5f Il lavoro troppo monotono5f Il lavoro
troppo monotono 5g Il mio lavoro richiede troppo impegno fisico5g
Il mio lavoro richiede troppo impegno fisico 5h Il mio lavoro
richiede troppo impegno mentale5h Il mio lavoro richiede troppo
impegno mentale 5i Durante il lavoro sono sottoposto a richieste
tra loro contrastanti5i Durante il lavoro sono sottoposto a
richieste tra loro contrastanti
- Slide 62
- (turni di lavoro) 6a Il lavoro a turni mi risulta troppo
gravoso6a Il lavoro a turni mi risulta troppo gravoso 6b I turni di
notte mi risultano troppo gravosi, non riesco a recuperare le
energie spese durante il lavoro.6b I turni di notte mi risultano
troppo gravosi, non riesco a recuperare le energie spese durante il
lavoro. 6c I turni di lavoro sono imprevedibili6c I turni di lavoro
sono imprevedibili 6d I turni di lavoro sono troppo lunghi6d I
turni di lavoro sono troppo lunghi 6e I turni di lavoro non sono
abbastanza flessibili6e I turni di lavoro non sono abbastanza
flessibili
- Slide 63
- (evoluzione della carriera e precariet ed incertezza del
lavoro) 7a Vedo incertezza circa le prospettive della mia
carriera7a Vedo incertezza circa le prospettive della mia carriera
7b Mi attendevo una promozione7b Mi attendevo una promozione 7c Non
esistono incentivi7c Non esistono incentivi 7d Non vengono concessi
premi di produzione7d Non vengono concessi premi di produzione 7e
Non esiste promozione da parte dellazienda di comportamenti
positivi sul lavoro7e Non esiste promozione da parte dellazienda di
comportamenti positivi sul lavoro 7f La retribuzione mi sembra
bassa7f La retribuzione mi sembra bassa 7g Ho difficolt evidenti ed
innegabili di sopportare il costo della vita quotidiana, non pi
correlato con gli emolumenti derivanti dal mio lavoro7g Ho
difficolt evidenti ed innegabili di sopportare il costo della vita
quotidiana, non pi correlato con gli emolumenti derivanti dal mio
lavoro 7h Il posto di lavoro precario, avverto forte incertezza
circa la possibilit di mantenere il mio posto di lavoro, non mi
sento al riparo da un possibile licenziamento7h Il posto di lavoro
precario, avverto forte incertezza circa la possibilit di mantenere
il mio posto di lavoro, non mi sento al riparo da un possibile
licenziamento 7i Non vedo la possibilit di potermi ricollocare
rapidamente dopo leventuale perdita del posto di lavoro7i Non vedo
la possibilit di potermi ricollocare rapidamente dopo leventuale
perdita del posto di lavoro
- Slide 64
- (interfaccia casa-lavoro) 8a Esistono richieste contrastanti
tra casa e lavoro8a Esistono richieste contrastanti tra casa e
lavoro 8b E disagevole recarmi al lavoro da dove abito8b E
disagevole recarmi al lavoro da dove abito 8c Il tempo necessario
per recarmi al lavoro e per poi ritonare a casa eccessivo8c Il
tempo necessario per recarmi al lavoro e per poi ritonare a casa
eccessivo 8d Non esiste mezzo pubblico di trasporto per recarmi al
lavoro per cui ogni giorno sono costretto a guidare a lungo8d Non
esiste mezzo pubblico di trasporto per recarmi al lavoro per cui
ogni giorno sono costretto a guidare a lungo 8e Il costo dei
trasporti per recarmi al lavoro risulta eccessivo8e Il costo dei
trasporti per recarmi al lavoro risulta eccessivo
- Slide 65
- (ambiente di lavoro solo per i reparti produttivi) 9a Ho dei
problemi inerenti la disponibilit delle strutture e delle
attrezzature di lavoro9a Ho dei problemi inerenti la disponibilit
delle strutture e delle attrezzature di lavoro 9b Ho dei problemi
inerenti laffidabilit, lidoneit e la manutenzione delle strutture e
delle attrezzature di lavoro9b Ho dei problemi inerenti
laffidabilit, lidoneit e la manutenzione delle strutture e delle
attrezzature di lavoro 9c Ritengo che le attrezzature di lavoro
messe a disposizione dei lavoratori non siano conformi alle
specifiche disposizioni legislative e regolamentari9c Ritengo che
le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori non
siano conformi alle specifiche disposizioni legislative e
regolamentari 9d - Ritengo che lazienda non mi abbia
sufficientemente informato sui rischi presenti nellambiente di
lavoro9d - Ritengo che lazienda non mi abbia sufficientemente
informato sui rischi presenti nellambiente di lavoro 9e Lazienda
non prevede la predisposizione di misure atte ad identificare tutti
gli aspetti del lavoro, dellorganizzazione di lavoro e dellambiente
di lavoro considerati fattori di rischio9e Lazienda non prevede la
predisposizione di misure atte ad identificare tutti gli aspetti
del lavoro, dellorganizzazione di lavoro e dellambiente di lavoro
considerati fattori di rischio 9f Non esite allinterno dellazienda
un luogo che possa essere utilizzato per riposo o refezione9f Non
esite allinterno dellazienda un luogo che possa essere utilizzato
per riposo o refezione
- Slide 66
- (ambiente di lavoro solo per i ruoli impiegatizi) 9g Mi risulta
gravoso il rapporto con gli utenti9g Mi risulta gravoso il rapporto
con gli utenti 9h La strumentazione (VDT) messa a disposizione non
adeguata in quanto obsoleta o comunque superata da macchine pi
moderne, pi efficienti e meno affaticanti9h La strumentazione (VDT)
messa a disposizione non adeguata in quanto obsoleta o comunque
superata da macchine pi moderne, pi efficienti e meno affaticanti
9i Lergonomia del posto di lavoro inadeguata9i Lergonomia del posto
di lavoro inadeguata 9l - La collocazione del mio posto di lavoro
(open space) non mi permette la necessaria concentrazione9l - La
collocazione del mio posto di lavoro (open space) non mi permette
la necessaria concentrazione 9m - Il software non mi sembra essere
adeguato alla mansione da svolgere9m - Il software non mi sembra
essere adeguato alla mansione da svolgere 9n - Il software non di
facile utilizzo ed inadeguato al mio livello di conoscenza e di
esperienza9n - Il software non di facile utilizzo ed inadeguato al
mio livello di conoscenza e di esperienza 9o - Il software non
strutturato in modo tale da fornire ai lavoratori indicazioni
comprensibili sul corretto svolgimento dellattivit;9o - Il software
non strutturato in modo tale da fornire ai lavoratori indicazioni
comprensibili sul corretto svolgimento dellattivit; 9p - Il sistema
non fornisce linformazione in un formato e in un ritmo adeguato
agli operatori9p - Il sistema non fornisce linformazione in un
formato e in un ritmo adeguato agli operatori 9q - I principi
dellergonomia non sono applicati allelaborazione dellinformazione
da parte delluomo9q - I principi dellergonomia non sono applicati
allelaborazione dellinformazione da parte delluomo
- Slide 67
- (fattori fisici) 10a Sono costretto a lavorare in ambiente
troppo caldo e/o troppo freddo10a Sono costretto a lavorare in
ambiente troppo caldo e/o troppo freddo 10b La presenza
nellambiente di una temperatura troppo elevata e/o bassa non mi
permette una adeguata concentrazione e mi impedisce di svolgere
correttamente il mio lavoro10b La presenza nellambiente di una
temperatura troppo elevata e/o bassa non mi permette una adeguata
concentrazione e mi impedisce di svolgere correttamente il mio
lavoro 10c La presenza di rumore eccessivo disturba il mio
lavoro10c La presenza di rumore eccessivo disturba il mio lavoro
10d - La presenza di rumore eccessivo non mi permette una adeguata
concentrazione e mi impedisce di svolgere correttamente il mio
lavoro10d - La presenza di rumore eccessivo non mi permette una
adeguata concentrazione e mi impedisce di svolgere correttamente il
mio lavoro 10e Il livello di illuminazione non mi sembra adeguato e
mi impedisce di svolgere correttamente il mio lavoro10e Il livello
di illuminazione non mi sembra adeguato e mi impedisce di svolgere
correttamente il mio lavoro
- Slide 68
- NOTA: Valutazione soggettiva dello stress lavoro-correlato da
parte dei lavoratori La validit di indagini sottoforma di
questionari di autovalutazione spesso argomento di discussione, in
quanto il loro esito subordinato alla percezione soggettiva del
problema. Tuttavia, dimostrato che la percezione individuale
riveste un ruolo chiave nel prevenire linsorgenza di patologie da
stress lavoro-correlate. Le percezioni dei lavoratori, pertanto,
rappresentano un utile indicatore dello stato di salute dellazienda
e possono essere parte integrante di una strategia di pi ampio
respiro volta ad individuare e gestire le potenziali fonti di
stress lavoro- correlato.
- Slide 69
- Valutazione soggettiva dello stress lavoro-correlato da parte
dei lavoratori A patto che..... non vi siano risposte tendenziose
risposte tendenziose
- Slide 70
- CONCLUSIONI (ESITO DEL PRIMO LIVELLO DI VALUTAZIONE) ASSENZA /
PRESENZA di RISCHI POTENZIALI TRASCURABILI / NON TRASCURABILI
- Slide 71
- ANALISI DEI RISULTATI Pur risultando spesso percentualmente
basso il numero delle risposte positive rispetto alla totalit dei
lavoratori intervistati, e quindi di scarsa rilevanza i problemi
emergenti, i risultati ottenuti dovranno sempre essere comunque
essere analizzati nel loro significato. focus group Il passaggio
dalla fase di valutazione del rischio a quella della
identificazione delle misure correttive da attuare pu non essere
semplice. Per questo lanalisi dei risultati, preventivamente
comunicati ai lavoratori, e la successiva traducibilit in azioni
correttive, pu essere facilitata utilizzando la tecnica del focus
group che, pur con i limiti metodologici dellapplicazione in
contesti aziendali di piccole dimensioni, in linea generale, potr
essere di ausilio alla gestione di quei passaggi che necessitano
del coinvolgimento diretto dei lavoratori, nellanalisi dei
risultati ottenuti.
- Slide 72
- IL FOCUS - GROUP Lapproccio metodologico del focus group
(discutere possibili soluzioni utilizzando un campione
rappresentativo dei lavoratori) risulta, comunque, un buon sistema
per far emergere le problematiche specifiche dellazienda e per una
comprensione dei risultati degli strumenti adottati nelle fasi
precedenti. focus group Il focus group consente di analizzare le
principali fonti potenziali di pressioni eccessive nei luoghi di
lavoro e di verificarle con i lavoratori, oltre a rappresentare
unopportunit ideale per la discussione di possibili soluzioni.
- Slide 73
- fondamentale che i lavoratori e le figure della prevenzione
prendano parte a tali processi in quanto: sono i soggetti pi vicini
alle problematiche identificate;sono i soggetti pi vicini alle
problematiche identificate; rappresentano le fonti pi attendibili
con le quali analizzare lapplicabilit delle soluzioni
proposte;rappresentano le fonti pi attendibili con le quali
analizzare lapplicabilit delle soluzioni proposte; il
coinvolgimento in particolare dei lavoratori, con un ruolo attivo
nello sviluppo ed approvazione di soluzioni contribuisce, con
maggior probabilit, a garantire il successo delle azioni
concordate.il coinvolgimento in particolare dei lavoratori, con un
ruolo attivo nello sviluppo ed approvazione di soluzioni
contribuisce, con maggior probabilit, a garantire il successo delle
azioni concordate. Il coinvolgimento e la partecipazione del
lavoratore nella nello sviluppo delle soluzioni ne ottiene il
consenso e quindi una pi ampia adesione
- Slide 74
- importante che tutte le parti in causa possano contribuire
liberamente ed in maniera partecipata al processo stesso.
- Slide 75
- E bene pertanto programmare un AUDIT da parte della propriet
con i dipendenti, ai fini di analizzare e quindi risolvere, nei
limiti delle possibilit dellAzienda, i problemi evidenziati. Una
volta giunti in questa fase del processo di valutazione del rischio
stress lavoro-correlato essenziale elaborare e diffondere un piano
dazione.
- Slide 76
- Le funzioni chiave di un piano dazione sono: stabilire gli
obiettivi da conseguire;stabilire gli obiettivi da conseguire;
assegnare le priorit;assegnare le priorit; dimostrare che il Datore
di Lavoro tiene seriamente conto delle preoccupazioni sollevate dai
lavoratori;dimostrare che il Datore di Lavoro tiene seriamente
conto delle preoccupazioni sollevate dai lavoratori; fornire gli
elementi in relazione ai quali procedere con valutazioni e
revisioni.fornire gli elementi in relazione ai quali procedere con
valutazioni e revisioni. Le eventuali misure correttive da
adottare, con relativa tempistica di realizzazione, nonch la
modalit di monitoraggio sullefficacia delle stesse, andranno
documentate nel Documento di Valutazione dei Rischi.
- Slide 77
- Il contributo del Medico Competente Il contributo fornito dal
Medico Competente permette di individuare e caratterizzare gli
specifici eventi sentinella e i fattori di contesto e di contenuto
del lavoro, nonch permette lanalisi e linterpretazione dei
risultati ottenuti nella fase preliminare della valutazione.Il
contributo fornito dal Medico Competente permette di individuare e
caratterizzare gli specifici eventi sentinella e i fattori di
contesto e di contenuto del lavoro, nonch permette lanalisi e
linterpretazione dei risultati ottenuti nella fase preliminare
della valutazione. Il coinvolgimento del Medico Competente potrebbe
inoltre nuovamente richiedersi nel momento in cui, a fronte di una
situazione di assenza di un rischio residuo, potrebbero emergere
eventuali criticit relativamente a singoli lavoratori. In tal caso,
le soluzioni sviluppate per la maggioranza dei lavoratori
potrebbero non rivelarsi efficaci per la risoluzione dei problemi
che coinvolgono solo alcuni di essi. Tenuto conto della peculiarit
delle problematiche che coinvolgono la sfera psichica del
lavoratore, il ruolo del Medico Competente, nel rispetto del
segreto professionale, sar fondamentale nella gestione di tali
casi.Il coinvolgimento del Medico Competente potrebbe inoltre
nuovamente richiedersi nel momento in cui, a fronte di una
situazione di assenza di un rischio residuo, potrebbero emergere
eventuali criticit relativamente a singoli lavoratori. In tal caso,
le soluzioni sviluppate per la maggioranza dei lavoratori
potrebbero non rivelarsi efficaci per la risoluzione dei problemi
che coinvolgono solo alcuni di essi. Tenuto conto della peculiarit
delle problematiche che coinvolgono la sfera psichica del
lavoratore, il ruolo del Medico Competente, nel rispetto del
segreto professionale, sar fondamentale nella gestione di tali
casi.
- Slide 78
- PERIODICITA La valutazione del rischio da stress
lavoro-correlato, concordemente con la valutazione generale dei
rischi, dovr essere rielaborata in occasione di modifiche del
processo produttivo o della organizzazione del lavoro significative
ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori o in relazione al
grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione o della
protezione o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne
evidenzino la necessit (art.29, comma 3 D.Lgs. 81/08).La
valutazione del rischio da stress lavoro-correlato, concordemente
con la valutazione generale dei rischi, dovr essere rielaborata in
occasione di modifiche del processo produttivo o della
organizzazione del lavoro significative ai fini della salute e
sicurezza dei lavoratori o in relazione al grado di evoluzione
della tecnica, della prevenzione o della protezione o quando i
risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessit
(art.29, comma 3 D.Lgs. 81/08). In ogni caso si pu ragionevolmente
ritenere corretta una nuova valutazione trascorsi due/tre, al
massimo 4 anni dallultima effettuata.In ogni caso si pu
ragionevolmente ritenere corretta una nuova valutazione trascorsi
due/tre, al massimo 4 anni dallultima effettuata.
- Slide 79
- Uno sguardo a culture diverse dalla nostra
- Slide 80
- Slide 81
- Karshi (, karshi) Karshi un termine giapponese, che significa
morte per eccesso di lavoro Il Giappone uno dei pochi paesi in cui
questa categoria riportata nelle statistiche dei decessi. Le
principali cause mediche di karoshi sono infarto e ictus Tra cui
emorragia subaracnoidea (18,4%), emorragia cerebrale (17,2%),
trombosi cerebrale o infarto (6,8%), infarto miocardico (9,8%),
insufficienza cardiaca (18,7% ), e altre cause (29,1%)
- Slide 82
- Karshi (, karshi) Il primo caso di karoshi stato segnalato nel
1969 con la morte di un operaio di 29 anni nel reparto di trasporto
di un giornale giapponese. Nel 1987, mentre l'interesse pubblico
era aumentato, il Ministero del Lavoro giapponese ha cominciato a
pubblicare le statistiche sul karoshi. L'espansione economica
internazionale recente delle multinazionali giapponesi ha esportato
la nozione di karoshi verso paesi quali la Cina, la Corea e Taiwan.
C' un notevole interesse a livello internazionale nella gestione
della produzione giapponese, noto in Occidente come 'produzione
snella'. I sostenitori di questa nuova forma di gestione sostengono
che migliora sia la produttivit economica e sanitaria. In Giappone,
tuttavia, il rapporto tra gestione della produzione e la morte
improvvisa a causa di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari
stato un importante argomento di discussione fin dal 1970. In Nord
America e Europa occidentale una serie di studi hanno dimostrato
una relazione significativa tra stress lavorativo elevato (esigenze
di produzione elevati e bassi livelli di controllo e sostegno
sociale) e malattie cardiovascolari.
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- Karshi (, karshi) Non dimentichiamo che in Giappone esiste il
cosiddetto lavoro straordinario volontario non retribuito diventato
ultimamente piuttosto comune
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- Karshi (, karshi) Secondo le ultime stime dell'Organizzazione
internazionale del Lavoro, ILO, il Giappone detiene il primato di
dipendenti che superano le 50 ore a settimana (28,1 per cento),
mentre nella maggior parte dei paesi dell'Unione Europea, la cifra
non va oltre il 10 percento (in Italia siamo al 4,2 per cento). Il
Giappone non ha ratificato alcuna Convenzione dell'ILO sull'orario
lavorativo
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- Kar-jisatsu ( kar-jisatsu) "karo-jisatsu letteralmente
"suicidio dovuto all'eccesso di lavoro" un problema serio in
Giappone Secondo gli ultimi dati dell'Organizzazione mondiale della
Sanit, il numero di suicidi in Giappone quasi il doppio di quello
negli Stati Uniti. L'ultimo studio dell'agenzia di Polizia
nazionale giapponese evidenzia che nel 2006 si sono tolte la vita,
in tutto il paese, 32.155 persone. Kawahito stima che pi di
cinquemila suicidi ogni anno sono il risultato della depressione
causata da eccesso di lavoro.
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- Kar-jisatsu ( kar-jisatsu) "Tutto il tempo che ho passato stato
sprecato" In una giornata di marzo del 1999, ancora prima che i
germogli di ciliegio cominciassero a sbocciare, un ragazzo di 23
anni, Yuji Uendan, in preda a una forte depressione causata
dall'eccesso di lavoro, si tolto la vita. stato trovato nel suo
appartamento di Kumagaya, alla periferia di Tokyo, con quelle
parole scribacchiate su una lavagnetta bianca che usava per
l'elenco degli appuntamenti giornalieri.
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- Kar-jisatsu ( kar-jisatsu) Uendan aveva lavorato per quasi 16
mesi come ispettore di apparecchiature per la produzione di
semiconduttori, in una stanza asettica con una luce soffusa
giallastra nella fabbrica della Nikon a Kumagaya, vestito dalla
testa ai piedi con una divisa bianca sterile. Era stato assunto
dall'appaltatrice Nextar (oggi Atest) che lo mandava per incarichi
a termine alla Nikon, una delle principali produttrici giapponesi
di macchine fotografiche e dispositivi ottici. Uendan faceva turni
di giorno e di notte di 11 ore a rotazione, con straordinari e
viaggi extra che gli facevano raggiungere le 250 ore al mese. Nel
suo ultimo periodo di lavoro all'interno della fabbrica era
arrivato a 15 ore consecutive senza un giorno libero. Soffriva di
mal di stomaco, insonnia, intorpidimento delle estremit. In poco
tempo era dimagrito di 13 chili. Nel marzo del 2005, il tribunale
distrettuale di Tokyo ha dichiarato che sia la Nextar sia la Nikon
erano da ritenersi responsabili per la morte di Uendan e ha
ordinato a entrambe le aziende il risarcimento dei danni.
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- Dal sito INAIL Dipendente suicida per troppo stress: condannata
la Renault Dipendente suicida per troppo stress: condannata la
Renault. 7 gennaio 2010: Il tribunale di sicurezza sociale di
Nanterre accusa l'azienda di "negligenza ingiustificabile" per il
suicidio di un suo ingegnere, morto a causa dello stress provocato
dall'imposizione di orari di lavoro troppo duri La vedova della
vittima: "Un segnale per le imprese che sacrificano ogni cosa
sull'altare del profitto
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- Dal sito INAIL Dipendente suicida per stress da lavoro: Mazda
condannata Dipendente suicida per stress da lavoro: Mazda
condannata 2 marzo 2011. Il colosso giapponese dei motori verser ai
familiari una cifra pari a 555 mila euro. Secondo la corte
distrettuale di Kobe la vittima, di 25 anni, avrebbe totalizzato
fino a 80 ore di straordinari al mese e sarebbe stato anche
ridicolizzato dai superiori con l'accusa di inefficienza Il
Giappone tristemente noto per episodi del genere che riguardano,
solitamente, manager stravolti da eccesso di stress (al punto che
il fenomeno definito con la specifica parola "karoshi").
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- Sempre dal sito INAIL INAIL - Telelavoro: calma lo stress da
ufficio, ma accresce le ansie di carriera INAIL - Stress da lavoro:
et, turnover e orari tra le cause pi scatenanti INAIL - Stress: il
primo nemico delle donne lavoratrici INAIL - Pubblicazioni e
riviste - Patologia psichica da stress, mobbing e costrittivit
organizzativa INAIL - Stress sul lavoro: le donne a rischio di
parto cesareo INAIL - Stress e lavoro: 'Ci vuole lo psicologo Inail
- Lavoro e tecnologie, per i lavoratori italiani un binomio sempre
pi stressante INAIL - Un continente di stressati: in Europa sono 40
milioni INAIL - La conciliazione dei tempi di vita e lavoro fa bene
alle aziende. INAIL - Malattie da stress lavoro-correlato: un
fenomeno complesso da valutare INAIL - Mancata valutazione dello
stress da lavoro: a Torino la prima inchiesta 24 marzo 2011 Ecc.
RASSEGNA STAMPA
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- NOTA FINALE La precariet e lincertezza del lavoro, sono
elementi stressanti di enorme portata.La precariet e lincertezza
del lavoro, sono elementi stressanti di enorme portata. La
situazione macroeconomica attuale, legata alla crisi mondiale
delleconomia, induce una forte incertezza circa la possibilit di
mantenere il proprio posto di lavoro o la possibilit di potersi
ricollocare rapidamente dopo la sua eventuale perdita: la perdita
del lavoro porta allo sgretolamento del proprio progetto
esistenziale; a questo si aggiungono anche le difficolt evidenti ed
innegabili di sopportare il costo della vita quotidiana, non pi
correlato con gli emolumenti derivanti dal proprio lavoro.La
situazione macroeconomica attuale, legata alla crisi mondiale
delleconomia, induce una forte incertezza circa la possibilit di
mantenere il proprio posto di lavoro o la possibilit di potersi
ricollocare rapidamente dopo la sua eventuale perdita: la perdita
del lavoro porta allo sgretolamento del proprio progetto
esistenziale; a questo si aggiungono anche le difficolt evidenti ed
innegabili di sopportare il costo della vita quotidiana, non pi
correlato con gli emolumenti derivanti dal proprio lavoro. Queste
sono oggi, purtroppo, le principali fonti di stress che incombono
sui lavoratori.Queste sono oggi, purtroppo, le principali fonti di
stress che incombono sui lavoratori. Tali problematiche non sono
per gestibili dallazienda, in quanto ad essa estranee.Tali
problematiche non sono per gestibili dallazienda, in quanto ad essa
estranee. Pertanto nella valutazione dello stress lavoro-correlato,
sar importante e necessario tener conto di tutti questi fattori che
possono risultare come fenomeni interferenti di notevole
importanza.Pertanto nella valutazione dello stress
lavoro-correlato, sar importante e necessario tener conto di tutti
questi fattori che possono risultare come fenomeni interferenti di
notevole importanza. (questo veniva detto il 15/02/2008) (questo
veniva detto il 15/02/2008)
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- Bibliografia Atti Seminario stress da lavoro 2003 Dipartimento
di Sanit Pubblica della citt di Bologna Seminari di Medicina del
Lavoro 2008 Universit degli Studi di Verona Metodologia di
valutazione dei rischi da stress lavoro correlato dottoressa
Antonia Ballottin Linee Guida Regione Toscana - Stress lavoro
correlato Linee Guida Regione Lombardia - Stress lavoro correlato
Metodologia ISPESL per valutazione stress lavoro-correlato Lettera
circolare in ordine alla approvazione delle indicazioni necessarie
alla valutazione del rischio da stress lavoro-correlato di cui
allarticolo 28, comma 1-bis, del decreto legislativo 9 aprile 2008,
n. 81, e successive modifiche ed integrazioni Accordo europeo sullo
stress sul lavoro Bruxelles 8 ottobre 2004 Stress e Mobbing Harald
Ege e Maurizio Lancioni Pitagora Edizioni Bologna Job Content
Questionnaire versione standard a 49 item Gruppo ISPESL JCQ
I.N.A.I.L. Valutazione e Gestione del Rischio da stress
Lavoro-Correlato Manuale ad uso delle aziende in attuazione del
D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
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- La lezione scaricabile dal sito: www.filippimedilav.it