Post on 18-Feb-2019
Gli step per trovare lavoro e posizionarsi nel digitaleLavorare nel digitale è sicuramente una delle aspirazioni più diffuse oggi, in particolare nel mondo del lavoro giovanile. Di
seguito cercheremo di individuare quali sono gli step da seguire per permetterti di posizionarti professionalmente nel
mercato del lavoro digitale.
1. La prima domanda da porsi è: quali sono le tue naturali attitudini? Il punto da cui partire per poter lavorare nel digitale è
infatti proprio l’analisi di te stesso.
2. Una volta comprese le tue effettive capacità, valuta quanto le tue
precedenti esperienze di studio o di lavoro possano tornarti utili nella
tua professione futura. Dovrai fare il possibile per non perdere tutto
ciò che del tuo background pensi possa essere utile per poter
lavorare nel digitale.
3) Esamina il mercato del lavoro, in particolare il mercato del lavoro digitale, e cerca di capire quali tecnologie,
strumenti, mezzi sono destinati a crescere e di conseguenza quali professionisti saranno più richiesti. Questa analisi è
importante perché ti permetterà di capire quale settore è realmente in crescita, ciò che è stabile e ciò che è in declino.
4) Ora non ti resta che collocare ciò che è in linea con le tue
attitudini naturali e ti appassiona in un settore del mercato in
crescita che ti offra maggiori possibilità per poter lavorare nel
digitale. Dovrai cioè scegliere quali fra le tante opportunità
professionali avranno una dinamica crescente nei prossimi
anni.
5) Individuato il settore in espansione devi investire sulla tua formazione per diventare davvero competitivo in quello che fai.
Devi essere impiegare risorse ed energie per imparare nuove attività, saper usare nuovi strumenti, nuovi tool, nuove
tecnologie, nuovi canali di marketing e poter in questo modo essere un passo avanti rispetto ai professionisti del settore con
cui dovrai competere. Nel mondo del lavoro digitale vince chi è più bravo nel proprio ambito di riferimento.
Una volta seguiti percorsi formativi mirati dovrai però cercare di mettere il più possibile in pratica ciò che hai imparato. I più
fortunati potranno farlo direttamente sul loro posto di lavoro. Tutti gli altri dovranno fare di tutto per procurarsi le
opportunità di mettere in pratica quello che hanno imparato, anche offrendo il proprio lavoro gratuitamente. L’importante in questa fase non è guadagnare ma allenarti e
impiegare sul campo le tue capacità e le tue attitudini.
6) Solo la pratica ti permetterà di capire realmente quali sono le
tue attitudini in modo da migliorarti, perfezionare le tue capacità
e testare più situazioni che ti consentiranno di calibrare la mira.
Solo a questo punto potrai procedere su una strada dritta e
spianata.
Due giovani su cinque fra gli under 30 sono stati assunti nel 2015 grazie alle proprie competenze nel settore digitale. È
quanto emerge dai dati del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro. La fame di “digital”
arriva soprattutto dalle imprese della Lombardia (26,2%) seguite da quelle del Lazio (12,2%) e del Piemonte (9,3%).
Le aziende italiane sono infatti sempre più alla ricerca di addetti con forti competenze digitali. Le conoscenze digitali
sono oggi non soltanto l’ambito di specializzazione per molte delle professioni tipiche dell’era Web 2.0 ma anche lo
strumento fondamentale per l’esercizio di qualunque attività. Le statistiche evidenziano il ruolo strategico di queste abilità
trasversali alle varie specializzazioni. Anzi oggi sono le stesse aziende che si impegnano a formare il propriopersonale in tal senso, attraverso stage e percorsi formativi in
partnership con associazioni o università. L'obiettivo è duplice. Da un
lato, approfondire le conoscenze di chi si è già specializzato nel suo
percorso formativo nel mondo digitale e dall'altro, invece, formare le
competenze di tutti verso un utilizzo specialistico ed efficace di
strumenti digitali, oggi imprescindibili praticamente da ogni ambito
lavorativo. Questo perchè se per i nativi digitali è scontato arricchire
il proprio curriculum con formazione ed esperienze che in qualche
modo riguardino le competenze digitali, per le precedenti
generazioni è spesso difficile coniugare le proprie competenze con
le esigenze dei moderni annunci di lavoro.
Web agency o azienda: dove è meglio lavorare?Quali sono le principali differenze tra lavorare in una web agency e in azienda?
Partiamo dal primo dei due contesti: la web agency. Che tipo di ambiente è? La web agency è un ambiente in continuo
fermento. Vediamo quali sono i vantaggi che offre:
• numerosi clienti e aziende appartenenti a mercati diversi: questa enorme varietà di stimoli cui sarai sottoposto ti costringerà ad
imparare velocemente e quindi la tua crescita professionale sarà estremamente rapida;
• job position: avere una mansione in continuo cambiamento che ti darà l'opportunità di fare una carriera abbastanza veloce.
Gli svantaggi: • alto turnover: le pressioni sono molto alte, le aziende clienti della web agency
hanno scadenze, obiettivi finali mensili da raggiungere, target, e di solito tendono a
trasferire questo tipo di tensioni ai provider che lavorano per loro. Di conseguenza il
personale interno delle agenzie è spesso sotto pressione per i risultati che deve
garantire;
• orari di lavoro: non prevedibili e di solito piuttosto impegnativi perchè la grande
quantità di clienti e le loro elevate aspettative faranno sì che ci sia sempre
un’urgenza dell'ultimo minuto da gestire.
Per quanto riguarda il secondo contesto, l'azienda, i suoi vantaggi sono:
• ambiente più tranquillo e stabile: tendenzialmente composto da sistemi più statici in cui la certezza del proprio posto di
lavoro è messa in discussione meno frequentemente. Inoltre il brand dell'azienda gode spesso di maggior prestigio rispetto a
quello meno conosciuto di una web agency;
• orari di lavoro: più ordinari, più prevedibili e contenuti.
Come lavora un’azienda?
Ma anche all'interno di una grande azienda c'è qualche svantaggio:
• meno opportunità di imparare: perché sei meno messo in discussione
e perché la velocità con cui cambiano le cose in azienda è inferiore e
ci vorrà più tempo per apprendere dalle nuove situazioni;
• ambiente: più formale, dunque più difficile stabilire relazioni umane
qualitativamente valide e basate sulla fiducia. Questo per alcuni può
essere fonte di disagio;
• tempi decisionali: ampi e caratterizzati da una grande burocrazia.
Dalla decisione, alla realizzazione, all'azione spesso passa molto tempo
e questo, per chi ha un particolare talento e forte propensione all'
iniziativa, può essere frustrante.
Come lavora una web agency?Una web agency gestisce e sviluppa le attività sul web di una azienda a 360 gradi. Gli specialisti che lavorano in
un'agenzia digitale curano, per l'azienda che gli propone un progetto, tutti gli aspetti della presenza on line come ad
esempio il sito web, il posizionamento organico sui motori di ricerca e quello a pagamento attraverso il search engine
marketing, la gestione dei social media e delle campagne sul mobile che stanno diventato sempre più importanti dal
momento che il traffico da cellulare sta crescendo molto e superando quello da desktop, come mostrano
i dati Audiweb.
Questo tipo di agenzia digitale sta riscontrando un notevole
successo poiché offre professionalità molto specifiche di cui le
aziende si avvalgono in outsourcing. Oggi sono fondamentali per
offrire nuove opportunità di lavoro a figure come il web editor, il
copywriter, esperti di social media, di posizionamento SEO, di
display advertising e di digital pr.
Come lavora un'azienda sul digitale?
Negli ultimi anni le aziende tradizionali hanno dovuto fare i conti con la rivoluzione digitale e riflettere su come la
tecnologia impattasse sull'ecosistema dell'azienda in sé. Questo per la maggior parte delle aziende é stato
percepito come un cambiamento strategico capace di produrre valore. Infatti, sono sopravvissute alla crisi e
mostrano una tendenza alla crescita solo quelle aziende divenute digitali, che hanno creato dei team capaci di
curarne i progetti web e che si sono dotate o si stanno dotando di una roadmap digitale.
Lavorare nel digitale: meglio grandi aziende o PMI?Come e dove lavorare nel digitale: la scelta principale da farsi è tra grandi aziende e piccole-medie imprese (PMI).
Diverse per organizzazione, operatività e ambiente di lavoro possono offrire opportunità interessanti ma con aspetti spesso in
contrasto. Cerchiamo di valutare il panorama produttivo italiano e i pro e i contro nell’orientare la ricerca di lavoro verso queste
due tipologie di aziende per capire se sono in linea con le nostre aspirazioni professionali.
Partiamo dalle grandi aziende, dai grandi brand noti a tutti noi e che esercitano un fascino particolare. Scegliere di lavorare nel
digitale in queste aziende presenta dei vantaggi:• prestigio professionale;
• opportunità di carriera e di guadagno;
• contesto internazionale e dunque possibilità di imparare da altri paesi,
contatto con culture e colleghi di altre nazioni.
Gli svantaggi nell'optare per una grande azienda possono essere:
• ambiti d'azione limitati: il lavoro è frammentato e potrai occuparti di materie e
discipline di un'area molto confinata che limita l'apprendimento e la crescita;
• burocrazia: le grandi dimensioni spesso rendono le grandi aziende più lente e
più burocratiche. Prima di arrivare ad una decisione finale si deve passare
attraverso diversi passaggi ed approvazioni.
Lavorare nel digitale nelle PMIProviamo a ragionare sulla seconda realtà: le PICCOLE MEDIE IMPRESE e le opportunità che ci possono dare.
Quando parliamo di PMI ci riferiamo ad aziende dai 5 ai 20/30 addetti, che poi sono la gran parte del tessuto imprenditoriale
italiano. Lavorare nel digitale per una piccola impresa non ha certo il fascino e il prestigio della grande azienda però può
presentare diversi vantaggi:
• opportunità di apprendimento: poche persone devono fare tante cose e quindi è molto probabile che ti sarà chiesto di
occuparti di diverse tematiche che ti costringeranno a crescere, e imparare velocemente;
• ambiente familiare: è più facile stabilire relazioni informali con i colleghi;
• possibilità di incidere: se hai talento, puoi esprimerlo perché ci sono meno limiti imposti da procedure e regolamenti;
• ambiente familiare: è più facile stabilire relazioni informali con i colleghi;
Quali sono però gli svantaggi di lavorare nel digitale in una piccola impresa?
• defocalizzazione: occuparsi di tantissime tematiche, più di quelle che si possa
immaginare;
• minori opportunità di carriera: in una piccola impresa sono meno le posizioni
da scalare e gli upgrade professionali possibili.
Il 95% delle imprese italiane è composto da PMI che accolgono l’80% degli occupati. Questi dati ci confermano che il tessuto
economico del nostro paese è concentrato sullo small business.
Le Pmi stanno velocemente implementando tecnologie innovative per migliorare i processi e raggiungere un vantaggio
competitivo attraverso il marketing digitale. Una ricerca Ipsos conferma che le PMI sono più propense delle grandi aziende
Piccole e medie imprese: protagoniste della realtà italiana
ad utilizzare molteplici strumenti, soprattutto di social media marketing, per scopi
professionali.
Le PMI, che impattano più del 70 % sul nostro Pil, possono essere il volano della
ripresa economica a patto di aprirsi con il digitale all'innovazione di processo e di
prodotto. L'obiettivo è mirare soprattutto all'internazionalizzazione a alla ricerca di
nuovi mercati che, grazie al digitale, diventano incredibilmente più vicini.
Grandi aziende nel pieno della rivoluzione digitalePer quanto riguarda le grandi aziende, diverse ricerche confermano la rilevanza strategica crescente della digitalizzazione nei
processi aziendali.
NetConsulting ha intervistato 70 Chief Information Officer sottolineando come nelle grandi aziende ci sia una maggiore
consapevolezza dell’importanza della digitalizzazione dei processi di business. Ma è necessario che l'approccio al digitale diventi
più organico e che sia lasciato meno alle singole iniziative. L’attenzione è posta verso i social network, big data, cloud
computing, mobile e security.
Altri dati della survey condotta dall’Osservatorio del Politecnico di Milano sulle grandi imprese italiane sottolineano che il trend di
crescita dell’innovazione digitale è destinato a proseguire. Il 17% delle Direzioni ICT prevedono un aumento delle risorse che
saranno destinate al presidio dei clienti interni, il 14% propende per una possibile crescita dei ruoli dedicati alla Governance e per
il 19% si assisterà ad una crescita nei ruoli della Linea intermedia. Le grandi aziende hanno capito che il treno dell’innovazione digitale è partito, ora non
resta che fare un coraggioso balzo per saltarci sopra in corsa. Tutto ciò passa per una
riorganizzazione totale a partire della Direzione ICT, passando per le Line of Business, per
giungere ad un rinnovamento totale delle skill, dei ruoli e dei processi su cui deve
basarsi la trasformazione digitale.
Lavorare nel digitale: una sfida da raccogliereLe sfide di un universo sempre più digitale, e quindi di un’economia più digitale, parlano sia alle piccole imprese che alle
grandi aziende.
Ognuna di esse a suo modo dovrà adattarsi ai cambiamenti in atto. Le PMI hanno il vantaggio di poter sfruttare numerosi
nuovi canali per poter intercettare il proprio pubblico di riferimento, vendere direttamente online, promuovere i propri servizi a
costi più accessibili di un tempo e creare e gestire una relazione proficua con il cliente.
Anche le grandi aziende, che tramite il digitale sapranno snellire i loro processi e renderli più agili, saranno in grado di
avvicinarsi ai clienti finali aprendosi in numerosi modi alle loro richieste ed
esigenze e rompendo l’immagine di inavvicinabilità che spesso le ha
contraddistinte.
In entrambi i casi la necessità di un’evoluzione digitale è sempre più
insistente e quindi cresce la richiesta di nuove competenze digitali: non
resta che scegliere l’universo a te più vicino per lavorare nel digitale.
Aziende digitali in cui trovare lavoro o fare carriera: quali preferire?
È possibile individuare 5 categorie di aziende in cui possono lavorare i professionisti del digitale:
1. WEB COMPANY
2. AZIENDE TRADIZIONALI
3. PICCOLE E MEDIE IMPRESE
4. E-COMMERCE
5. START UP
1. WEB COMPANYLe web company sono aziende di nuova generazione nate negli ultimi 10-15 anni, il cui sviluppo è stato così celere da imporsi
sulle altre aziende sotto tutti i profili. Si tratta di aziende digitali che rispondono ai nomi di Google, Facebook, Linkedin,
immobiliare.it, volagratis.it, subito.it.
La peculiarità di queste aziende digitali è l'aver fatto dell’innovazione il loro punto di forza. Dinamicità, solidità e redditività
sono, infatti, le parole chiave per definire la politica di gestione e di marketing grazie alla quale queste aziende digitali
possono godere del loro successo.
La compagine lavorativa è composta prevalentemente da giovani, ed
è per questo che il lavoro che si svolge è fortemente stimolante,
considerata la velocità dei cambiamenti e dell’innovazione che si vive
al loro interno.
Di contro la pressione per il raggiungimento degli obiettivi aziendali fa
sì che la tensione lavorativa sia elevata. Per questo motivo non è
semplice crescere in queste aziende digitali, a meno che non ci sia
una grande dose di passione e dedizione per questo ambiente.
2. AZIENDE TRADIZIONALI
Le aziende tradizionali sono le aziende da sempre presenti nel tessuto economico italiano, che oggi vivono la necessità di
innovarsi, di diventare vere e proprie aziende digitali, per poter rimanere competitive sul mercato.
Ciò che caratterizza queste aziende è, da un lato, l’esigenza di competitività e dall’altro, la difficoltà ad allontanarsi dalla
tradizione in un Paese come l’Italia, ancora arretrato nel settore digitale rispetto alla media europea.
Pertanto, il professionista che intraprenderà un progetto di
innovazione all'interno di queste realtà sarà considerato un piccolo
"eroe" perché capace di affermarsi in un ambiente in cui tutti gli altri
faticano a capire il linguaggio del digitale; d'altra parte, il suo
compito sarà ancora più difficile e sfidante proprio perché si troverà
ad operare in ambienti poco favorevoli all’utilizzo di nuove
metodologie per il proprio business.
3. PICCOLE E MEDIE IMPRESE
La terza categoria di aziende interessanti per i professionisti del digitale è costituita dalle piccole e medie imprese. Questa
tipologia di aziende costituisce la maggior parte del tessuto imprenditoriale del nostro Paese. In queste aziende, il digitale
viene visto come uno strumento diretto ad acquisire clienti, comunicare online e, in generale, a favorire le vendite online.
Queste tipologie di aziende digitali, infatti, nonostante siano di piccole dimensioni, avvertono la necessità di utilizzare lenuove tecnologie per poter acquisire nuovi clienti, effettuare vendite
online, aprirsi ad un nuovo mercato.
Lavorare da professionista in queste aziende digitali ti permetterà
sicuramente di imparare, di vivere in un ambiente più familiare, di
avere l'opportunità di incidere sulla politica aziendale e di esprimere il
tuo talento.
Ti troverai nella posizione di dover svolgere, magari da solo, molte più
attività e purtroppo ad avere minori opportunità di carriera, date le
ridotte dimensioni dell'azienda.
4. E-COMMERCE
L'e-commerce è sicuramente un contesto interessante e motivante per chi si affaccia nel mondo del lavoro
digitale. Basta pensare che i dati statistici prevedono un’importante crescita delle vendite online in Italia nei
prossimi cinque anni.
Si tratta di aziende digitali estremamente innovative, in cui il digitale rappresenta il perno della vendita e in cui
questo risultato di business conta più di tutto.
Il professionista che si troverà a lavorare in questa realtà avrà la
possibilità di imparare e di apprendere soprattutto nel settore del
web marketing. Unico lato negativo sarà la forte pressione a cui
sarà sottoposto considerato l'obiettivo costante di raggiungere
ambiziosi obiettivi di vendita.
5. START UPL'ultima categoria delle aziende digitali è costituita dalle start up, che nell'ambito del mercato digitale costituiscono una
vera e propria avventura. Si tratta di una realtà in cui realizzare la propria idea di marketing, rivolta a cambiare le dinamiche
di un intero settore, produce un ambiente di lavoro fortemente motivante e sfidante. Il rischio da considerare è che poche
start up riescono a rimanere sul mercato oltre i cinque anni di attività ed a diventare vere e proprie aziende digitali.
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MASTER DIGITAL MARKETING
PRESENTAZIONE
BROCHURE
Sono laureata in Comunicazione d'Impresa e ho lavorato in vari settori nelle Relazioni
Esterne e nel branding e marketing aziendale.
Lo scorso anno ho frequentato un Master in Grafica e Web design per accrescere le
competenze che mi permettessero di operare nell'immagine aziendale a 360° ed ho
ottenuto le certificazioni Adobe in Visual Communication using Photoshop CS6 e Web
Communication using Dreamweaver CS6.
Sto frequentando il Master in Digital Marketing per fortificare le mie conoscenze in
ambito SEO, SEM e Social media e di tutti quegli elementi irrinunciabili oggi per
operare online.
Questo e-book è frutto del lavoro portato avanti nella Work Experince in cui ho
collaborato con il team di Inbound Marketing e anche realizzato degli articoli e delle
landing page per il team Video Blog, nuova sezione del blog di Digital Coach.
Chiara Lena
Autore
AutoreBenedetta Prota Nonostante la mia formazione in ambito giuridico, ho avuto l’opportunità di
seguire il Master con Digital Coach.
Il Master in Digital Marketing mi ha permesso di acquisire le competenze oggi
indispensabili per potersi porre sul mercato digitale. Con il team Video Blog ho
avuto l’opportunità di creare nuovi contenuti digital, dando vita ad una nuova
ed innovativa sezione Blog all’interno del sito Digital Coach.
Un ringraziamento particolare, infatti, va alle mie compagne e a chi mi ha
seguito nella realizzazione dei miei progetti.
Questo e-book è stato elaborato durante la Work Experince in collaborazione
con il team Inbound Marketing.