Pensionamento: nuovi modelli - SEV-Online · verranno trovati nuovi finanziamenti, le rendi-te...

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GAA 6500 Bellinzona 1 Mutazioni: SEV casella postale 3000 Berna 6 N. 01 22 januar 2015 91.mo anno Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch Consegnate a Berna oltre 120 mila firme contro il raddoppio. Pagina 5 Gottardo frg Se non verranno trovati nuovi finanziamenti, le rendite verranno ridotte a causa di nuove basi di calcolo. Pagina 2 e 3 Cassa pensione FFS: nubi oscure L’USS denuncia un aumento delle disuguaglianze. Pagina 4 Il divario cresce .. I membri del SEV e gli/le abbonati/e esterni/e ricevono a casa due volte al mese e di giovedì contatto.sev. contatto.sev è il mezzo di informazio- ne più importante del sindacato, come risulta anche da un sondaggio realiz- zato pochi anni fa. L’edizione che en- tra nelle vostre case oggi, si presenta in una veste più leggera: la foto di co- pertina è diventata più grande e l’edi- toriale dalla prima pagina passa in ter- za; una collocazione più spaziosa rispetto a prima. Rispetto all’imme- diatezza e alla forma stringata dell’in- formazione online, la carta stampata permette di approfondire i temi. Il SEV, tuttavia, è comunque presente anche sui media digitali da tempo ormai: contatto.sev è infatti disponibile anche nella versione e-paper. Il nostro sito, www.sev-online.ch, inol- tre, ospita anche gli articoli prima di essere pubblicati sul giornale. L’obiet- tivo di informare rapidamente i nostri membri non cambia: è il nostro compi- to. Peter Moor contatto.sev si rinnova un po’ Molto più di un giornale Parità salariale, servizio pubblico, contratti collettivi di lavoro, diritti, giustizia sociale: il presidente del SEV Giorgio Tuti, pure vicepresidente dell’Unione sindacale svizzera, a 360 gradi sulla politica e la politica sindaca- le. Dopo un 2014 intenso, il lavoro non mancherà neppure nel 2015, anno del congresso del SEV. alle pagine 6 e 7 Intervista a Giorgio Tuti Dal profilo sindacale sono particolar- mente importanti due modelli di pen- sionamento: Valida e Priora. Il primo ri- guarda le categorie esposte ad elevate sollecitazioni fisiche e con bassi salari; verrà applicato dal 1 o maggio 2015 ma le prestazioni verranno erogate solo dal maggio 2016. Valida è una fondazione di cui faranno obbligatoriamente parte circa 5500 dipendenti delle FFS e di FFS Cargo. Il secondo modello, Priora, pre- vede una partecipazione del datore di lavoro al finanziamento della rendita ponte, al quale in un primo tempo avrebbero potuto far capo circa 6600 posti di lavoro a tempo pieno con solle- citazioni elevate. alle pagine 8, 9 e 10 Parallelamente alla conclusio- ne del CCL, sono stati approva- ti anche modelli di pensiona- mento anticipato, illustrati nel nostro dossier. Per i/le dipendenti di FFS e FFS Cargo ora vi sono maggiori possibilità per andare in pensione anticipatamente Pensionamento: nuovi modelli SBB Chi svolge lavori pesanti e usuranti ha il diritto di andare in pensione in buone condizioni di salute.

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GAA6500 Bellinzona 1

Mutazioni:SEV casella postale 3000 Berna 6

N. 01

22 januar201591.mo anno

Tel. 091 825 01 15 - Fax 091 826 19 45 - E-mail: [email protected], Internet: www.sev-online.ch

Consegnate a Bernaoltre 120 mila firmecontro il raddoppio.

Pagina 5

Gottardo frg

Se non verranno trovati nuovi finanziamenti,le rendite verranno ridotte a causa di nuovebasi di calcolo.

Pagina 2 e 3

Cassa pensione FFS: nubi oscureL’USS denuncia unaumento delledisuguaglianze.

Pagina 4

Il divario cresce

..

■ I membri del SEV e gli/le abbonati/eesterni/e ricevono a casa due volte almese e di giovedì contatto.sev. contatto.sev è il mezzo di informazio-ne più importante del sindacato, comerisulta anche da un sondaggio realiz-zato pochi anni fa. L’edizione che en-tra nelle vostre case oggi, si presentain una veste più leggera: la foto di co-pertina è diventata più grande e l’edi-

toriale dalla prima pagina passa in ter-za; una collocazione più spaziosarispetto a prima. Rispetto all’imme-diatezza e alla forma stringata dell’in-formazione online, la carta stampatapermette di approfondire i temi. Il SEV,tuttavia, è comunque presente anchesui media digitali da tempo ormai:contatto.sev è infatti disponibile anchenella versione e-paper.

Il nostro sito, www.sev-online.ch, inol-tre, ospita anche gli articoli prima diessere pubblicati sul giornale. L’obiet-tivo di informare rapidamente i nostrimembri non cambia: è il nostro compi-to. Peter Moor

contatto.sev si rinnova un po’

Molto più di un giornaleParità salariale, servizio pubblico,contratti collettivi di lavoro, diritti,giustizia sociale: il presidente del SEVGiorgio Tuti, pure vicepresidentedell’Unione sindacale svizzera, a 360gradi sulla politica e la politica sindaca-le. Dopo un 2014 intenso, il lavoro nonmancherà neppure nel 2015, anno delcongresso del SEV.

alle pagine 6 e 7

Intervista a Giorgio Tuti

Dal profilo sindacale sono particolar-mente importanti due modelli di pen-sionamento: Valida e Priora. Il primo ri-guarda le categorie esposte ad elevatesollecitazioni fisiche e con bassi salari;verrà applicato dal 1o maggio 2015 male prestazioni verranno erogate solo dalmaggio 2016. Valida è una fondazionedi cui faranno obbligatoriamente partecirca 5500 dipendenti delle FFS e di FFSCargo. Il secondo modello, Priora, pre-vede una partecipazione del datore dilavoro al finanziamento della renditaponte, al quale in un primo tempoavrebbero potuto far capo circa 6600posti di lavoro a tempo pieno con solle-citazioni elevate.

alle pagine 8, 9 e 10

Parallelamente alla conclusio-ne del CCL, sono stati approva-ti anche modelli di pensiona-mento anticipato, illustrati nelnostro dossier.

Per i/le dipendenti di FFS e FFS Cargo ora vi sono maggiori possibilità per andare in pensione anticipatamente

Pensionamento: nuovi modelli

SBB

Chi svolge lavori pesanti e usuranti ha il diritto di andare in pensione in buone condizioni di salute.

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ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 01/1522.1.2015

«Anche con il cambio franchi1,20 per 1 euro, la nostra mo-neta era sopravvalutata» sotto-linea l’Unione sindacale sviz-zera (USS) in una nota. «Lasoppressione della soglia mi-nima del corso del franco sviz-zero - ammonisce l’USS - spa-lanca dunque la porta allaspeculazione attorno al franco.È dunque lecito aspettarsi ad

un apprezzamento incontrolla-to della valuta elvetica». L’eco-nomia di esportazione (turi-smo e industria) che già oggisoffre a causa della forza delfranco, rischia di dover affron-tare nuove difficoltà.Particolarmente preoccupatal’USS Ticino e Moesa poiché ilTicino, come cantone di fron-tiera, è già esposto a gravissi-mi problemi di dumping sala-riale, con casi a dir pocoraccapriccianti. Lo scenario perl’economia ticinese si annun-cia dunque a tinte fosche e c’èmoltissima preoccupazioneper i posti di lavoro e i salari. Ilnostro cantone ha un’econo-mia che si basa principalmentesull’industria di esportazione,

ciò significa una perdita dicompetitività nei confrontidell’Europa. Per l’economiacantonale ticinese un euro cosìbasso è allarmante. Alcune

aziende potrebbero decidere,con un cambio al di sotto dellaparità, di pagare gli stipendidei propri dipendenti in euro.

USS/frg

La decisione della Ban-ca nazionale svizzera disganciarsi dalla monetaeuropea con il tasso dicambio fisso 1,20 per1 euro, espone la Sviz-zera a un reale rischiodi deflazione.

Franco forte, l’allarme dell’USSCon l’abolizione del tasso fisso, rischio enorme per i salari e i posti di lavoro

frg

Una parità che scotta.

Da qualche tempo la cassapensioni FFS presenta un gra-do di copertura superiore al100 percento e l’anno scorso,come tutte le casse, ha potutobeneficiare dell’andamentopositivo dei mercati finanziari.I risultati della cassa pensioniFFS sono persino stati superio-ri alla media. Ciononostante, leprospettive sono piuttosto ne-gative: a causa dell’aumentodell’aspettativa di vita e delladiminuzione degli interessi su-gli averi accumulati, vi sonogrosse difficoltà a mantenere il

livello delle rendite. D’altraparte, il costo della vita, anchequando si è in pensione, au-menta in modo marcato ognianno, in particolare a causadei costi per la salute.

Contraddizioni flagrantiLa cassa pensioni FFS ha oracomunicato ai propri assicuratiche dal 2016 modificherà leproprie basi di calcolo. Il tassotecnico verrà ridotto dal 3 al2,5 percento, con la conse-guente diminuzione del capita-le disponibile per il pagamentodelle rendite.Oltre a ciò, la CP FFS introdurràle cosiddette tabelle genera-zionali, che tengono contodell’aumento dell’aspettativateorica di vita da coprire con ilcapitale accumulato.Il cumulo di questi due provve-dimenti ha effetti molto nefa-sti, dato che viene ridotto ilcapitale a disposizione per co-prire un periodo sempre piùlungo. Per assorbire questeconseguenze, la cassa intendeabbassare il tasso di conver-

sione, che serve per determi-nare l’importo della rendita,partendo dall’avere di vecchia-ia accumulato. Il 65enne chepasserà al beneficio della pen-sione nel 2016 si vedrà appli-cato un tasso di conversionedel 5,22 percento invece del-l’attuale 5,85.Come noto, la legge prevedeun tasso di conversione del 6,8percento, che però si riferiscealle prestazioni obbligatorie.Dato che le sue prestazionicomplessive sono superiori aquesto minimo obbligatorio, lacassa pensioni FFS può ridurrein questa misura il proprio tas-so di conversione.Le misure annunciate dallacassa si spingono però ancheoltre, prevedendo un’ulterioreriduzione progressiva del tas-so di conversione in funzionedell’anno di nascita, per tenerconto dei futuri aumenti del-l’aspettativa di vita.

Occorrono molti più soldiTutto ciò ridurrebbe sensibil-mente le rendite, tanto da ri-

schiare di annullare gli effettidei modelli di pensionamento(vedi il dossier da pagina 8) al-meno per gli assicurati conredditi modesti. Le FFS hannoperò annunciato di non voleraccettare, nella loro qualità didatore di lavoro, queste conse-guenze e di voler evitare ridu-zioni di rendite. Bisogna quin-di aumentare gli averi divecchiaia di ogni singolo contoin vista del pensionamento. Lacassa pensioni ha quantificatoil fabbisogno per compensaretutte le diminuzioni di renditain non meno di 1,6 miliardi difranchi.Una prima misura annunciatadalla cassa è l’aumento, suddi-viso pariteticamente tra datoredi lavoro e lavoratore, dei con-tributi di risparmio percepitisullo stipendio del 2,5% dalgennaio 2016. Nell’ambito del-le trattative salariali si era ac-cennato ad un aumento del 2percento, che era però riferitoalla massa salariale globaledelle FFS e non al guadagnoassicurato alla cassa pensioni.

Il personale FFS haricevuto dalla cassapensioni una letterapreoccupante, in cui siannuncia che, se nonverranno trovati nuovifinanziamenti, le rendi-te verranno ridotte acausa di nuove basi dicalcolo. La questione èattualmente oggetto ditrattative tra FFS e SEV.

Nuove ombre sulla cassa Dal 2016 verranno applicati nuovi parametri per il calcolo delle rendite di vecchiaia

110 000 autocarriper ferrovia■ Dall’autostrada viaggiante èarrivata una delle prime notiziepositive dell’anno: l’annoscorso, i suoi treni hannocaricato 110 000 autocarri, conun aumento dell’1,1 percentorispetto all’anno precedente.L’occupazione dei treni ha cosìraggiunto l’87 percento. 99 300veicoli sono circolati traFreiburg (D) e Novara, mentregli altri hanno fatto capo alcollegamento tra Basilea eLugano.

Denuncia a Crossrail■ Al momento di andare instampa, il SEV ha appreso chel’Ufficio federale dei trasportiha pubblicato il rapportocommissionato ad esperti sullecondizioni usuali del trafficomerci su ferrovia. La reazionedel sindacato è giunta troppotardi per poter essere ripresa inquesto numero, ma è consulta-bile sul suo sito internetwww.sev-online.ch. Evidente-mente, ritorneremo sullaquestione con il prossimonumero.

Bibo perde il treno■ In ottobre, i trasporti pubblicidi Zugo e le FFS avevanoannunciato in pompa magna divoler fare una prova pratica diun nuovo sistema di bigliettoelettronico, detto Bibo (neavevamo riferito su contatto.sev21/14). Hanno però letteralmen-te fatto i conti senza l’oste,nella fattispecie il cantone, cheavrebbe dovuto assumersi laspesa di 660 000 franchiquest’anno e poi un onere da 10a 15 milioni in quelli successivi.Le ristrettezze finanziarie in cuisi trova (anche) il canton Zugohanno però portato allo stralciodi questi crediti. Il direttore deldipartimento economia Mat-thias Michel ha affermato che ilcantone intende comunqueseguire questo progetto, manon è stato in grado di precisarecome questo possa evolvere, inmancanza dei soldi necessari.

NEWS

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 01/1522.1.2015

Questa misura non è ancorasufficiente per compensare leriduzioni di rendita, soprattut-to per chi si ritrova alle sogliedel pensionamento.La cassa pensioni aveva giàprovveduto ad accantonaredelle riserve e le FFS sarannochiamate ad assumersi un im-porto molto elevato, quantifi-cato in svariate centinaia di mi-lioni di franchi.

Chi paga?I bassi tassi d’interesse, l’au-mento dell’aspettativa di vita eil conseguente abbassamentodel tasso di conversione ren-dono indispensabile un au-mento di capitale e il SEV si staimpegnando a fondo affinchéle misure di accompagnamen-to siano riprese dalle FFS. At-tualmente sono in corso tratta-tive tra FFS, SEV e gli altri

sindacati. «Le FFS hanno chie-sto che il personale dia un ul-teriore contributo, oltre all’au-mento del contributo dirisparmio» spiega il vicepresi-dente SEV Manuel Avallone.In merito, non vi sono ancoraaccordi e il SEV ha convocato lapropria conferenza CCL a finefebbraio per discutere la que-stione con i rappresentanti del-la sua base.

Le rendite correntinon verranno ridotteTutti questi cambiamenti nonintaccano un principio fonda-mentale: chi va in pensionepuò continuare a contare sullapropria rendita, che non vienemodificata a posteriori.Il modello di rendite variabili,che la cassa pensioni aveva alungo caldeggiato, non verràinfatti introdotto.

Peter Moor

pensioni FFS

..

Una cassa pensioni solida richiede molti soldi.

Sono già trascorsi dieci giorni da quando milioni dipersone sono scese in piazza nel mondo intero permanifestare la loro solidarietà alle vittime dell’atten-tato alla redazione di «Charlie Hebdo». Ora sui mediasi parla quasi solo delle misure di sicurezza e contro

il terrorismo, mentre la decisione della Banca nazio-nale svizzera è riuscita a mettere al centro dei pensie-ri avidità e profitti.

Restano di nuovo solo i giornalisti e le giornaliste amantenere e focalizzare l’attenzione sul cuore dellaquestione? Perché in gioco c’è la libertà di pensiero ela libertà di esprimere questo pensiero pubblicamen-te. L’attentato a Parigi è caratterizzato da una duplicematrice: politica e religiosa. E in entrambi i casi sitratta di libertà di espressione: dal profilo religiosoc’è in gioco la libertà di credere o di non credere; dalprofilo politico si tratta di poter esprimere la diversitàdi opinione, indipendentemente dal fatto che sia gra-dita all’autorità e, soprattutto, indipendentementedal fatto che sia gradita a chi la pensa in modo dia-metralmente opposto.

Si tratta di un diritto relativamente nuovo. In passatoanche nelle nostre regioni esprimere un’opinione di-versa o rivendicare il diritto di non credere, rappre-sentava un pericolo. E attualmente questo diritto con-tinua ad avere nel mondo molti oppositori. Nella suabrutalità, l’attentato di Parigi è un evento ecceziona-le, ma ricordiamoci che ogni anno in tutto il mondogiornaliste e giornalisti vengono uccisi per il solo fat-to di svolgere la loro professione e contribuire allaformazione e alla diffusione di fatti e opinioni.

Gli organi di informazione sindacali sono giornali diopinione. Prendono posizione: per i loro membri, peri più vulnerabili della società e per le persone chenon possono fare sentire la loro voce altrimenti. Pren-dono posizione contro l’autorità, contro il sistema po-litico, contro il mondo imprenditoriale e i suoi espo-nenti. Questa libertà è necessaria, perché la nostraeconomia funziona anche attraverso le critiche, cosìcome la democrazia. Una società libera funziona me-glio quando la formazione, la partecipazione e la li-bertà di espressione non vengono ostacolate. I sinda-cati sono una parte indispensabile di una societàveramente libera. E i media sindacali sono dunquecentrali.

Il 7 gennaio ci ha bruscamente e tragicamente ricor-dato di quanto sia preziosa la libertà di espressione anoi cara. L’attentato di Parigi ci ricorda che difenderequesta libertà è un nostro dovere. E ci ricorda diquanto sia importante apprezzare questa libertà nellasua piena dimensione. Ci sprona infine a mettere indiscussione i limiti che ci siamo imposti e a superarli.«Nous sommes Charlie». Siamo Charlie.

EDITORIALE

«Nous sommes Charlie.»Peter Moor, caporedattore contatto.sev

Pari opportunità: il nuovo volto dell’USSRegula Bühlmann (nella foto) è la nuovaresponsabile del dossier pari opportuni-tà dell’Unione sindacale svizzera. Elettasegretaria centrale dell’USS, RegulaBühlmann succede a Christina Werder,che per molti anni si è battuta con deter-minazione per l’uguaglianza di genere.Regula Bühlmann, 37 anni, da anni si oc-cupa delle questioni di genere e di paritàtra donne e uomini. Negli ultimi quattroanni ha lavorato presso il dipartimentodell’uguaglianza del semi cantone di Ba-silea Città, dedicandosi specialmente alsettore della formazione. Prima di questasua funzione nell’amministrazione canto-nale basilese, ha maturato diverse espe-rienze legate alle questioni di genere,che ha approfondito attraverso numero-se formazioni in diversi settori. Nel 2003si laurea in germanistica, lingua e lette-ratura spagnola e storia delle religioni.

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ATTUALITÀ ......

2contatto.sevN. 01/1522.1.2015

«Anche con il cambio franchi1,20 per 1 euro, la nostra mo-neta era sopravvalutata» sotto-linea l’Unione sindacale sviz-zera (USS) in una nota. «Lasoppressione della soglia mi-nima del corso del franco sviz-zero - ammonisce l’USS - spa-lanca dunque la porta allaspeculazione attorno al franco.È dunque lecito aspettarsi ad

un apprezzamento incontrolla-to della valuta elvetica». L’eco-nomia di esportazione (turi-smo e industria) che già oggisoffre a causa della forza delfranco, rischia di dover affron-tare nuove difficoltà.Particolarmente preoccupatal’USS Ticino e Moesa poiché ilTicino, come cantone di fron-tiera, è già esposto a gravissi-mi problemi di dumping sala-riale, con casi a dir pocoraccapriccianti. Lo scenario perl’economia ticinese si annun-cia dunque a tinte fosche e c’èmoltissima preoccupazioneper i posti di lavoro e i salari. Ilnostro cantone ha un’econo-mia che si basa principalmentesull’industria di esportazione,

ciò significa una perdita dicompetitività nei confrontidell’Europa. Per l’economiacantonale ticinese un euro cosìbasso è allarmante. Alcune

aziende potrebbero decidere,con un cambio al di sotto dellaparità, di pagare gli stipendidei propri dipendenti in euro.

USS/frg

La decisione della Ban-ca nazionale svizzera disganciarsi dalla monetaeuropea con il tasso dicambio fisso 1,20 per1 euro, espone la Sviz-zera a un reale rischiodi deflazione.

Franco forte, l’allarme dell’USSCon l’abolizione del tasso fisso, rischio enorme per i salari e i posti di lavoro

frg

Una parità che scotta.

Da qualche tempo la cassapensioni FFS presenta un gra-do di copertura superiore al100 percento e l’anno scorso,come tutte le casse, ha potutobeneficiare dell’andamentopositivo dei mercati finanziari.I risultati della cassa pensioniFFS sono persino stati superio-ri alla media. Ciononostante, leprospettive sono piuttosto ne-gative: a causa dell’aumentodell’aspettativa di vita e delladiminuzione degli interessi su-gli averi accumulati, vi sonogrosse difficoltà a mantenere il

livello delle rendite. D’altraparte, il costo della vita, anchequando si è in pensione, au-menta in modo marcato ognianno, in particolare a causadei costi per la salute.

Contraddizioni flagrantiLa cassa pensioni FFS ha oracomunicato ai propri assicuratiche dal 2016 modificherà leproprie basi di calcolo. Il tassotecnico verrà ridotto dal 3 al2,5 percento, con la conse-guente diminuzione del capita-le disponibile per il pagamentodelle rendite.Oltre a ciò, la CP FFS introdurràle cosiddette tabelle genera-zionali, che tengono contodell’aumento dell’aspettativateorica di vita da coprire con ilcapitale accumulato.Il cumulo di questi due provve-dimenti ha effetti molto nefa-sti, dato che viene ridotto ilcapitale a disposizione per co-prire un periodo sempre piùlungo. Per assorbire questeconseguenze, la cassa intendeabbassare il tasso di conver-

sione, che serve per determi-nare l’importo della rendita,partendo dall’avere di vecchia-ia accumulato. Il 65enne chepasserà al beneficio della pen-sione nel 2016 si vedrà appli-cato un tasso di conversionedel 5,22 percento invece del-l’attuale 5,85.Come noto, la legge prevedeun tasso di conversione del 6,8percento, che però si riferiscealle prestazioni obbligatorie.Dato che le sue prestazionicomplessive sono superiori aquesto minimo obbligatorio, lacassa pensioni FFS può ridurrein questa misura il proprio tas-so di conversione.Le misure annunciate dallacassa si spingono però ancheoltre, prevedendo un’ulterioreriduzione progressiva del tas-so di conversione in funzionedell’anno di nascita, per tenerconto dei futuri aumenti del-l’aspettativa di vita.

Occorrono molti più soldiTutto ciò ridurrebbe sensibil-mente le rendite, tanto da ri-

schiare di annullare gli effettidei modelli di pensionamento(vedi il dossier da pagina 8) al-meno per gli assicurati conredditi modesti. Le FFS hannoperò annunciato di non voleraccettare, nella loro qualità didatore di lavoro, queste conse-guenze e di voler evitare ridu-zioni di rendite. Bisogna quin-di aumentare gli averi divecchiaia di ogni singolo contoin vista del pensionamento. Lacassa pensioni ha quantificatoil fabbisogno per compensaretutte le diminuzioni di renditain non meno di 1,6 miliardi difranchi.Una prima misura annunciatadalla cassa è l’aumento, suddi-viso pariteticamente tra datoredi lavoro e lavoratore, dei con-tributi di risparmio percepitisullo stipendio del 2,5% dalgennaio 2016. Nell’ambito del-le trattative salariali si era ac-cennato ad un aumento del 2percento, che era però riferitoalla massa salariale globaledelle FFS e non al guadagnoassicurato alla cassa pensioni.

Il personale FFS haricevuto dalla cassapensioni una letterapreoccupante, in cui siannuncia che, se nonverranno trovati nuovifinanziamenti, le rendi-te verranno ridotte acausa di nuove basi dicalcolo. La questione èattualmente oggetto ditrattative tra FFS e SEV.

Nuove ombre sulla cassa Dal 2016 verranno applicati nuovi parametri per il calcolo delle rendite di vecchiaia

110 000 autocarriper ferrovia■ Dall’autostrada viaggiante èarrivata una delle prime notiziepositive dell’anno: l’annoscorso, i suoi treni hannocaricato 110 000 autocarri, conun aumento dell’1,1 percentorispetto all’anno precedente.L’occupazione dei treni ha cosìraggiunto l’87 percento. 99 300veicoli sono circolati traFreiburg (D) e Novara, mentregli altri hanno fatto capo alcollegamento tra Basilea eLugano.

Denuncia a Crossrail■ Al momento di andare instampa, il SEV ha appreso chel’Ufficio federale dei trasportiha pubblicato il rapportocommissionato ad esperti sullecondizioni usuali del trafficomerci su ferrovia. La reazionedel sindacato è giunta troppotardi per poter essere ripresa inquesto numero, ma è consulta-bile sul suo sito internetwww.sev-online.ch. Evidente-mente, ritorneremo sullaquestione con il prossimonumero.

Bibo perde il treno■ In ottobre, i trasporti pubblicidi Zugo e le FFS avevanoannunciato in pompa magna divoler fare una prova pratica diun nuovo sistema di bigliettoelettronico, detto Bibo (neavevamo riferito su contatto.sev21/14). Hanno però letteralmen-te fatto i conti senza l’oste,nella fattispecie il cantone, cheavrebbe dovuto assumersi laspesa di 660 000 franchiquest’anno e poi un onere da 10a 15 milioni in quelli successivi.Le ristrettezze finanziarie in cuisi trova (anche) il canton Zugohanno però portato allo stralciodi questi crediti. Il direttore deldipartimento economia Mat-thias Michel ha affermato che ilcantone intende comunqueseguire questo progetto, manon è stato in grado di precisarecome questo possa evolvere, inmancanza dei soldi necessari.

NEWS

ATTUALITÀ

...... 3

contatto.sevN. 01/1522.1.2015

Questa misura non è ancorasufficiente per compensare leriduzioni di rendita, soprattut-to per chi si ritrova alle sogliedel pensionamento.La cassa pensioni aveva giàprovveduto ad accantonaredelle riserve e le FFS sarannochiamate ad assumersi un im-porto molto elevato, quantifi-cato in svariate centinaia di mi-lioni di franchi.

Chi paga?I bassi tassi d’interesse, l’au-mento dell’aspettativa di vita eil conseguente abbassamentodel tasso di conversione ren-dono indispensabile un au-mento di capitale e il SEV si staimpegnando a fondo affinchéle misure di accompagnamen-to siano riprese dalle FFS. At-tualmente sono in corso tratta-tive tra FFS, SEV e gli altri

sindacati. «Le FFS hanno chie-sto che il personale dia un ul-teriore contributo, oltre all’au-mento del contributo dirisparmio» spiega il vicepresi-dente SEV Manuel Avallone.In merito, non vi sono ancoraaccordi e il SEV ha convocato lapropria conferenza CCL a finefebbraio per discutere la que-stione con i rappresentanti del-la sua base.

Le rendite correntinon verranno ridotteTutti questi cambiamenti nonintaccano un principio fonda-mentale: chi va in pensionepuò continuare a contare sullapropria rendita, che non vienemodificata a posteriori.Il modello di rendite variabili,che la cassa pensioni aveva alungo caldeggiato, non verràinfatti introdotto.

Peter Moor

pensioni FFS

..

Una cassa pensioni solida richiede molti soldi.

Sono già trascorsi dieci giorni da quando milioni dipersone sono scese in piazza nel mondo intero permanifestare la loro solidarietà alle vittime dell’atten-tato alla redazione di «Charlie Hebdo». Ora sui mediasi parla quasi solo delle misure di sicurezza e contro

il terrorismo, mentre la decisione della Banca nazio-nale svizzera è riuscita a mettere al centro dei pensie-ri avidità e profitti.

Restano di nuovo solo i giornalisti e le giornaliste amantenere e focalizzare l’attenzione sul cuore dellaquestione? Perché in gioco c’è la libertà di pensiero ela libertà di esprimere questo pensiero pubblicamen-te. L’attentato a Parigi è caratterizzato da una duplicematrice: politica e religiosa. E in entrambi i casi sitratta di libertà di espressione: dal profilo religiosoc’è in gioco la libertà di credere o di non credere; dalprofilo politico si tratta di poter esprimere la diversitàdi opinione, indipendentemente dal fatto che sia gra-dita all’autorità e, soprattutto, indipendentementedal fatto che sia gradita a chi la pensa in modo dia-metralmente opposto.

Si tratta di un diritto relativamente nuovo. In passatoanche nelle nostre regioni esprimere un’opinione di-versa o rivendicare il diritto di non credere, rappre-sentava un pericolo. E attualmente questo diritto con-tinua ad avere nel mondo molti oppositori. Nella suabrutalità, l’attentato di Parigi è un evento ecceziona-le, ma ricordiamoci che ogni anno in tutto il mondogiornaliste e giornalisti vengono uccisi per il solo fat-to di svolgere la loro professione e contribuire allaformazione e alla diffusione di fatti e opinioni.

Gli organi di informazione sindacali sono giornali diopinione. Prendono posizione: per i loro membri, peri più vulnerabili della società e per le persone chenon possono fare sentire la loro voce altrimenti. Pren-dono posizione contro l’autorità, contro il sistema po-litico, contro il mondo imprenditoriale e i suoi espo-nenti. Questa libertà è necessaria, perché la nostraeconomia funziona anche attraverso le critiche, cosìcome la democrazia. Una società libera funziona me-glio quando la formazione, la partecipazione e la li-bertà di espressione non vengono ostacolate. I sinda-cati sono una parte indispensabile di una societàveramente libera. E i media sindacali sono dunquecentrali.

Il 7 gennaio ci ha bruscamente e tragicamente ricor-dato di quanto sia preziosa la libertà di espressione anoi cara. L’attentato di Parigi ci ricorda che difenderequesta libertà è un nostro dovere. E ci ricorda diquanto sia importante apprezzare questa libertà nellasua piena dimensione. Ci sprona infine a mettere indiscussione i limiti che ci siamo imposti e a superarli.«Nous sommes Charlie». Siamo Charlie.

EDITORIALE

«Nous sommes Charlie.»Peter Moor, caporedattore contatto.sev

Pari opportunità: il nuovo volto dell’USSRegula Bühlmann (nella foto) è la nuovaresponsabile del dossier pari opportuni-tà dell’Unione sindacale svizzera. Elettasegretaria centrale dell’USS, RegulaBühlmann succede a Christina Werder,che per molti anni si è battuta con deter-minazione per l’uguaglianza di genere.Regula Bühlmann, 37 anni, da anni si oc-cupa delle questioni di genere e di paritàtra donne e uomini. Negli ultimi quattroanni ha lavorato presso il dipartimentodell’uguaglianza del semi cantone di Ba-silea Città, dedicandosi specialmente alsettore della formazione. Prima di questasua funzione nell’amministrazione canto-nale basilese, ha maturato diverse espe-rienze legate alle questioni di genere,che ha approfondito attraverso numero-se formazioni in diversi settori. Nel 2003si laurea in germanistica, lingua e lette-ratura spagnola e storia delle religioni.

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4 ATTUALITÀcontatto.sevN. 01/1522.1.2015

La Svizzera negli ultimi 20 anniha perso la bussola sociale. «Ètempo di porre fine a questederive», ha esordito il presi-dente dell’USS e consigliereagli Stati Paul Rechsteinernella tradizionale conferenzastampa di inizio anno, durantela quale sono stati presentatidue rapporti. Lo scarto tra iredditi disponibili è in costantecrescita. Per il capo economi-sta dell’USS Daniel Lampart,una delle ragioni principali, sucui è possibile agire rapida-mente, è il peso dei premi dicassa malattia, che gravano inparticolare sulle famiglie. Tra il1997 e il 2013, ha deploratol’economista, i salari sono cre-sciuti in media del 10%, i pre-mi di cassa malattia del 94% ei sussidi per la riduzione deipremi solo del 36%. L’USScombatterà la riforma «Previ-denza per la vecchiaia 2020»privilegiando un rafforzamentodel primo pilastro, come chie-sto dalla sua iniziativa «AVS-plus: per un’AVS forte». È il pri-mo pilastro a garantire ilreddito principale ai pensiona-ti. La riforma del Consiglio fe-derale non ne tiene sufficiente-mente conto, ha denunciatoDoris Bianchi. Quanto ai salari,l’USS punta a migliorare so-prattutto quelli delle personeche hanno compiuto un ap-prendistato. Dal 1996 questistipendi sono cresciuti menodel 5%, molto al di sotto di tut-te le altre classi di salario. È in-dispensabile valorizzare il si-stema di formazione duale,fiore all’occhiello in Svizzera,ha detto Rechsteiner.

L’USS denuncia il crescente divario dei redditi in Svizzera

Senza bussola socialeIl divario dei redditi inSvizzera è in continuaprogressione dalla me-tà degli anni Novanta.Per porvi rimediol’Unione sindacale sviz-zera (USS) intende agi-re a tre livelli: ridurre ilcarico dell’assicurazio-ne malattia e aumenta-re le prestazioni del-l’AVS e i bassi salari.

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Crescono le tensioni, crescono le disuguaglianze. L’USS chiede un cambiamento di rotta.

■ In base allo studiorealizzato dall’USS sull’au-mento dei divari salariali apartire dagli anni Novanta, isistemi salariali con i bonussono la principale causadell’allargamento dellaforbice salariale.■ Dal 1996 al 2012 la partedella massa salarialedestinata ai bonus è passatadall’1,5% al 6%. I salari altihanno perciò fatto la partedel leone. Di conseguenza ilnumero di salariati/emilionari/e è quintuplicato.■ La politica fiscale non hafatto altro che ampliare ilfossato tra redditi bassi ealti, accrescendo il carico suibassi salari. Se chi percepi-sce salari alti ha potutobeneficiare di una riduzionedi imposte sul reddito, chipercepisce bassi salari èstato anche confrontato,come se non bastasse,all’aumento dei premi dicassa malati.■ Anche l’alloggio pesa, eparecchio. Il carico dellepigioni è cresciuto di 270

franchi al mese per lefamiglie con reddito medio edi 90 franchi per le personecon reddito medio e chevivono sole.■ Dal punto di vista socialela situazione dei lavoratori edelle lavoratrici attempati èdiventata più sensibile; seperdono il lavoro, sarà moltodifficile trovarne un altro,anche se disposti a guada-gnare molto meno. Sta difatto che la percentuale dipersone tra i 54 e i 56 anni albeneficio dell’aiuto sociale,sono aumentate.■ Anche per i giovani lasituazione non è rosea,poiché l’entrata nel mondodel lavoro è sempre piùdifficile e quando è possibileassume i contorni dellaprecarietà. Oggi un quintodei giovani è assunto peruna durata limitata, il doppiorispetto agli inizi degli anniNovanta.

LA FORBICE SI ALLARGA■ La previdenza vecchiaia è al centro del dibattito politico: il Parlamen-to si esprimerà nel corso dell’anno sulla riforma del Consiglio federale«Previdenza vecchiaia 2020» e sull’Iniziativa dell’USS «AVSplus: perun’AVS forte».

■ Per le future generazioni di pensionati/e, il futuro si annuncia a tintefosche. Le persone che nel prossimo decennio beneficeranno dellapensione, faranno i conti con rendite contenute.

■ Nonostante gli adeguamenti ad intervalli regolari, l’AVS non seguel’evoluzione dei salari. Le future rendite AVS corrisponderanno ad unaparte sempre più piccola del precedente salario. Questa svalutazionerampante delle rendite rispetto al salario dell’attività lucrativa, abbassail livello delle pensioni. Il tasso di sostituzione del nostro sistema diprevidenza vecchiaia - 60% dell’ultimo salario - non può più essereraggiunto.

■ La riforma «Previdenza vecchiaia 2020» non si occupa minimamentedella svalutazione dell’AVS, mentre l’iniziativa dell’USS punta proprio acorreggere questa ingiustizia.

■ Rafforzare l’AVS è pertanto fondamentale, perché durante la vitaattiva i bassi salari non possono permettersi un terzo pilastro, mentre illoro secondo pilastro è meno foraggiato. Il primo pilastro, ossia l’AVS, èla sola forma previdenziale con un meccanismo davvero sociale.

■ Aumentando del 10% le rendite AVS, come richiesto da «AVSplus»,si potrà recuperare parte del ritardo accumulato sui salari. Il rapportotra rendita pensionistica e stipendio percepito dall’attività lucrativa,sarà migliorato, permettendo a pensionati e pensionate di mantenerein modo più appropriato il tenore di vita precedente.

■ Migliori rendite AVS sono necessarie per alzare il livello dellapensione delle donne.

RAFFORZARE L’AVS

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ATTUALITÀ ......

5contatto.sevN. 01/1522.1.2015

La Coalizione ticinese sud-nord(di cui fa parte attiva anche ilSEV), Associazione traffico eambiente (ATA), associazioniambientaliste, rappresentantidell’Iniziativa delle Alpi, rap-presentati del partito socialistae dei Verdi, cittadini e cittadi-ne, come pure il vertice sinda-cale del SEV - rappresentatodal presidente Giorgio Tuti edai vicepresidenti BarbaraSpalinger e Manuel Avallone -hanno preso parte alla conse-gna delle oltre 125 573 firmeraccolte per il referendum con-tro il raddoppio del Gottardo,di cui 75 731 vidimate. IonPult, presidente dell’Iniziativadelle Alpi, ha salutato i presen-ti in romancio è ha espressoimmensa soddisfazione per lariuscita del referendum. «Sitratta di un segnale forte: il Ti-cino - ha detto - non vuole unsecondo tubo! Il governo tici-nese e i rappresentanti ticinesidei partiti borghesi a Palazzofederale non riflettono assolu-tamente lo spirito che regna frala popolazione. Il Ticino meri-

dionale è particolarmente col-pito e da anni la gente soffre acausa della scadente qualitàdell’aria e del caos nelle stra-de». Secondo Jon Pult, questoeccellente risultato nella rac-colta delle firme indica inoltreche l’idea della tutela delleAlpi è ottimamente radicata inSvizzera.La coalizione sud-nord, coordi-nata da Andreas Barella, è fie-ra di comunicare che con oltreil 10 % del firme raccolte, il Ti-

cino si situa al secondo postosul podio. Preceduto da Uri,primo posto, e seguito da Basi-lea. Il Ticino, dunque, è tra iprimi tre cantoni nei quali èstato raccolto il numero più al-to di firme, sia in cifre assoluteche in percentuale sul numerodi votanti. «La coalizione, cheraccoglie 19 associazioni atti-ve sul territorio ticinese si èprodigata molto nella raccoltadelle firme ed è orgogliosa diaffermare - si legge nella nota

stampa - che, al di là dei pro-clami della deputazione ticine-se a Berna, il Canton Ticino ècontrario a un raddoppio delGottardo. Lo scollamento dalpaese reale da parte dei rap-presentanti del nostro Cantonea Berna, è un fatto che va sot-tolineato».La Coalizione ribadisce che unraddoppio del Gottardo dareb-be il colpo di grazia al Mendri-siotto e al Luganese, due re-gioni che già ora si trovano inginocchio e quotidianamentesull’orlo del collasso. «Presto otardi, il raddoppio del Gottardosarà seguito dal raddoppiodelle corsie e del numero di

autocarri»: ne è convinta Ca-roline Beglinger, codirettricedell’ATA, Associazione trafficoe ambiente Svizzera. «Il rad-doppio - ha aggiunto - causeràanche più rumore, gas di scari-co, colonne e incidenti sull’in-sieme dell’asse nord-sud. Lapromessa politica di fissare lecapacità in un testo legale èsimpatica, ma non dà nessunagaranzia contro l’ondata di au-tocarri».Durante la raccolta firme il SEVha sempre ricordato che un se-condo tubo saboterebbe il tra-sferimento delle merci dallastrada alla ferrovia, espressochiaramente dalla volontà po-polare nel 1994. Il sindacato ri-corda pure che dal 2016 Alp-Transit metterà a disposizioneun potenziale di carico chepotrà agilmente assorbire iltraffico di automezzi pesantidi transito da frontiera a fron-tiera.Il raddoppio del Gottardo viole-rebbe, semplicemente e dram-maticamente, la Costituzionefederale.

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La carica del no al raddoppioNello spazio di tre mesi,125 573 persone hannofirmato il referendumcontro la seconda galle-ria autostradale al Got-tardo. Le circa 50 orga-nizzazioni, tra cui il SEV,dell’associazione «Noal raddoppio del Gottar-do» hanno potuto con-validare 75 731 firme.La musica d’accompa-gnamento è stata pro-curata da «marmotte»,«stambecchi» e «camo-sci». Una giornata di fe-sta per chi ha cuore ilrispetto della volontàpopolare sancita nellaCostituzione. Il Ticino ètra i primi tre cantoninei quali è stato raccol-to il numero più alto difirme, sia in cifre asso-lute sia in percentualesul numero di votanti.

Pieno successo del referendum: consegnate a Berna le 125 573 firme contro il secondo tubo al Gottardo

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Un coro di no al raddoppio del Gottardo, compresa la voce di Fabio Pedrina, per lunghi anni alla testa dell’Iniziativa delle Alpi.

frg

Philipp Hadorn, segretario sindacale SEV, Regula Rytz, copresi-dente dei verdi e Giorgio Tuti, presidente del SEV.

frg

Vogliamo tornare a respirare!

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6contatto.sevN. 01/1522.1.2015

■ contatto.sev: Con che spiritoti sei rimesso al lavoro dopola pausa natalizia?

Giorgio Tuti: L’anno scorso èstato, non solo per me, moltointenso e molto carico. A livel-lo sindacale e politico abbia-mo ottenuto alcuni successi dicui possiamo essere fieri. Hotrascorso un poco di tempocon la mia famiglia, mi sonoriposato e sono tornato al se-gretariato centrale pieno dienergia e motivazione. Sonopositivo perché posso contaresu una squadra professionalemotivata come pure su mili-tanti eccezionali. Sappiamotutti ciò che dobbiamo fare eciò che vogliamo ottenere.

■ Nel mese di dicembre il Co-mitato SEV ha elencato 25punti forti per il 2015 (vedicontatto.sev n. 24). Tra gliundici punti riguardanti ilsindacato spicca il recluta-mento e il coaching delle se-zioni. Quale sarà secondo tela chiave del successo?

Per la verità non abbiamomesso delle priorità tra i di-versi punti di forza, ma il re-clutamento è indubbiamentein cima alla lista di tutti i sin-dacati, SEV compreso. Con lesue otto sottofederazioni e150 sezioni, il SEV è un’orga-nizzazione impressionante dimilitanti e segue il principio«un membro recluta un altromembro». L’80 % dei nuovimembri sono reclutati da altrimembri e deve rimanere così.

Abbiamo lanciato il progettodi coaching delle sezioni persostenere i nostri organi dimilizia anche nelle attività direclutamento. E vediamo giàora che questo tipo di soste-gno è benvenuto e soddisfaun bisogno dei/delle nostri/ecolleghi/e. Ribadisco con pia-cere che il SEV ha reclutatopiù membri nel 2014 rispettoagli anni precedenti e il nume-ro di dimissioni - dovute ingran parte a persone che la-sciano il mondo del trasportopubblico - rimane stabile. Lachiave del successo è dunquecontinuare su questa strada.

■ In che misura la manifesta-zione del 7 marzo per la pa-rità salariale concerne an-che gli uomini del SEV?

La manifestazione del 7 mar-zo rivendica la parità salaria-le, denuncia le discrimina-zioni e combatte l’aumentodell’età pensionabile delledonne. È difficile da credere,ma è ancora così: pur svol-gendo la medesima attività, ledonne guadagnano meno de-gli uomini semplicementeperché sono donne. Si trattadi uno scandalo insolente,dobbiamo lottare contro ladisuguaglianza e contrastarlauna volta per tutte. Non sitratta solo di una questionefemminile. È una questione digiustizia e ci riguarda tutti,uomini compresi. Il SEV mobi-literà numerose colleghe maanche tanti colleghi, invitati a

denunciare forte e chiaro que-sta discriminazione. Saremotutti uniti sulla Piazza fede-rale.

■ Il congresso del 28 maggiosarà più di un normale con-gresso di lavoro?

Spero che vivremo un con-gresso interessante e attivo,con una buona discussione ebuone risoluzioni per i dueanni successivi. Stiamo lavo-

rando attivamente e minuzio-samente alla sua prepara-zione; oltre alle questionistatutarie, ci sono i documen-ti di orientamento politico esindacale e dobbiamo anchepensare agli ospiti e ai rela-tori. Sebbene si svolga nelcorso di un solo giorno, nondovrebbe essere meno attrat-tivo.

■ Dove si situano le prioritàdella politica contrattuale?

Il nostro obiettivo principaleresta la conclusione di CCL intutte le aziende di trasportopubblico. Stiamo lavorandoininterrottamente con succes-so dal 2001, dal momentoche mancano ancora solo po-

chi CCL. Le priorità sono date:rinnovare i CCL esistenti - do-po le FFS, è la volta della BLSe della RhB - e concluderenuovi CCL, in particolare nellepiccole imprese di trafficomerci, al fine di ottenere la co-pertura di CCL del 100 %.

■ In materia di politica socialespiccano la riforma «Previ-denza vecchiaia 2020» e ilrafforzamento dell’AVS.

Nel quadro della riforma «Pre-videnza vecchiaia 2020» fir-mata dal consigliere federaleAlain Berset, si tratterà di evi-tare il deterioramento delleprestazioni e di contrastarel’aumento dell’età di pensio-namento; è una lotta che con-duciamo con l’USS. Il Parla-mento dovrà esprimersi anchesulla nostra iniziativa «AVS-plus», che prevede un aumen-to generale del 10 % dellerendite AVS. Ciò significa chele pensioni aumenterebberomediamente di 200 franchiper le persone singole e di350 per le coppie. Questo nonè un lusso. Dal 1975 le pen-sioni non sono state mai vera-mente adeguate, accumulan-

do un ritardo.

■ Nel 2015 il popolo dovràesprimersi anche sulla rifor-ma dell’imposta sulle suc-cessioni.

Tassare le eredità milionarieper finanziare la nostra AVS èun’iniziativa che abbiamo so-stenuto; se dovesse passare,le eredità superiori ai 2 milio-ni di franchi verrebbero tassa-te e i 2/3 rimanenti del pro-vento verrebbero destinatiall’AVS come sostegno finan-ziario. Ritengo giusto che lepersone che possono benefi-ciare di grandi eredità dianoqualche cosa alla comunità.

■ Il Comitato SEV sosterrà an-che la risoluzione dell’USSintitolata «Premi di cassamalati sostenibili subito!Grazie a migliori riduzioni».

Siccome i premi delle cassemalati lievitano sempre di piùe pesano sempre di più sul bi-lancio familiare, l’USS vuolealimentare il dibattito politicocon due obiettivi: il primo èche nessuna famiglia debbapagare premi che rappresen-tano oltre il 10 % del reddito;il secondo è raggiungere final-mente la finalità sociale dellanormativa vigente in materiadi assicurazione, così comeformulata negli anni Novanta:nessuna economia domesticadovrebbe pagare, per i premidelle casse malati, oltre l’8 %del proprio reddito. Questidue obiettivi richiedono una

Uno sguardo sull’anno che sta per cominciare

Dopo un 2014 intenso, il lavoro non mancherà neppure nel 2015, ha assicurato il presidente del SEVGiorgio Tuti, che ricopre anche la carica di vicepresidente dell’USS.

«Si tratta di giustiziae riguarda tutti noi»

«Le donne guadagnano meno degli uominisemplicemente perché sono donne. Si trattadi uno scandalo. Dobbiamo lottare controla disuguaglianza. Che non è solo unaquestione femminile. È una questione digiustizia e ci riguarda tutti, uominicompresi.»

Patri

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ress

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INTERVISTA

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contatto.sevN. 01/1522.1.2015

migliore riduzione dei premi.A lungo termine, sarebbe cor-retto istituire premi di cassamalati in base al reddito, co-me dovrebbe essere il casoper un’assicurazione sociale.Affaire à suivre...

■ Nel campo della politica deitrasporti il Comitato SEV haadottato sei punti di forza.Quale sarà l’impegno delSEV nella lotta contro il rad-doppio del Gottardo?

Il SEV si è fortemente impe-gnato per FAIF (finanziamentoe ampliamento dell’infra-struttura ferroviaria), sia intermini finanziari, sia in ter-mini di personale. Il Comitatoha deciso che ci saremo im-pegnati anche contro il rad-doppio del Gottardo. Costrui-re un secondo tubo per poichiudere due corsie dopo ilrisanamento del primo, èun’operazione in cui nessunoci crede. Se questo secondotubo dovesse davvero esserecostruito, saremo invasi da un

sacco di camion supplemen-tari carichi di merci, che noivorremmo veder trasportati suferrovia. Il raddoppio sabotala politica di trasferimentodalla strada alla ferrovia. E noinon lo vogliamo.

■ Perché il SEV combatte l’ini-ziativa «Per il servizio pub-blico», quando normalmen-te è pienamente coinvolto

nel servizio pubblico?È chiaro che il SEV è in favoredi un servizio pubblico forte edi alta qualità. L’iniziativa inquestione però non rafforze-rebbe il servizio pubblico, malo indebolirebbe, nonostante

il titolo seducente. E questo èesattamente il motivo per cuisiamo contro questa iniziati-va. Se accettata, vieterebbe lesovvenzioni incrociate. Ciò si-gnifica, per esempio, che gliutili delle FFS conseguiti neltraffico a lunga percorrenza onel settore degli immobili nonpotranno più essere utilizzatiper finanziare altri servizi me-no redditizi, come il traffico

regionale. Ciò avrebbe effettidisastrosi sui benefici diun’azienda integrata come leFFS: i servizi non redditizi ver-rebbero abbandonati. Questoscenario contraddice il princi-pio del servizio pubblico co-

me lo intendiamo e come lovogliamo noi: servizi di altaqualità in tutto il territorio, si-curi e a un prezzo adeguato.

■ Perché il SEV vuole ancoraorganizzare una giornata sulservizio pubblico a fiancodell’USS?

Il SEV è stato molto attivo suquesto tema nel 2013, sugge-rendo l’organizzazione di unagiornata di servizio pubblico.Ed era chiaro per me che erasolo l’inizio, poiché i sindacatidel servizio pubblico dovran-no sempre di più tirare lastessa fune insieme e lottareinsieme per rafforzare il servi-zio pubblico e combatterne losmantellamento.

■ Come ti immagini il SEV neiprossimi dieci anni?

Sempre il più grande e il piùforte sindacato nel settore deitrasporti pubblici, che conti-nua, con un alto grado di sin-dacalizzazione, a negoziareCCL di qualità e a garantire

buone condizioni di lavoro ebuone condizioni di vita per isuoi membri. Immagino che ilSEV continuerà ad essere unattore competente, rappre-sentativo e credibile nel mon-do del trasporto pubblico. Difronte alle aziende, alla politi-ca politici e alle autorità inSvizzera e in Europa. Il SEVcontinuerà a lavorare per po-sizionarsi con forza in senoall’USS e all’ETF e continueràad essere aperto a future col-laborazioni con altri sindacati.È nell’interesse di tutti poten-ziare il servizio pubblico.

Markus Fische/frg

vbo

Giorgio Tuti in azione in occasione della mobilitazione del personale TPG a Ginevra.

«Il SEV combatte l’iniziativa «Per il serviziopubblico, che vieta le sovvenzioni incrociate.Ciò significa, per esempio, che gli utili delleFFS conseguiti nel traffico a lunga percorrenzao nel settore degli immobili, non potranno piùessere utilizzati per finanziare altri servizimeno redditizi, come il traffico regionale. Ciòavrebbe effetti disastrosi.»

Page 7: Pensionamento: nuovi modelli - SEV-Online · verranno trovati nuovi finanziamenti, le rendi-te verranno ridotte a causa di nuove basi di calcolo. La questione è attualmente oggetto

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6contatto.sevN. 01/1522.1.2015

■ contatto.sev: Con che spiritoti sei rimesso al lavoro dopola pausa natalizia?

Giorgio Tuti: L’anno scorso èstato, non solo per me, moltointenso e molto carico. A livel-lo sindacale e politico abbia-mo ottenuto alcuni successi dicui possiamo essere fieri. Hotrascorso un poco di tempocon la mia famiglia, mi sonoriposato e sono tornato al se-gretariato centrale pieno dienergia e motivazione. Sonopositivo perché posso contaresu una squadra professionalemotivata come pure su mili-tanti eccezionali. Sappiamotutti ciò che dobbiamo fare eciò che vogliamo ottenere.

■ Nel mese di dicembre il Co-mitato SEV ha elencato 25punti forti per il 2015 (vedicontatto.sev n. 24). Tra gliundici punti riguardanti ilsindacato spicca il recluta-mento e il coaching delle se-zioni. Quale sarà secondo tela chiave del successo?

Per la verità non abbiamomesso delle priorità tra i di-versi punti di forza, ma il re-clutamento è indubbiamentein cima alla lista di tutti i sin-dacati, SEV compreso. Con lesue otto sottofederazioni e150 sezioni, il SEV è un’orga-nizzazione impressionante dimilitanti e segue il principio«un membro recluta un altromembro». L’80 % dei nuovimembri sono reclutati da altrimembri e deve rimanere così.

Abbiamo lanciato il progettodi coaching delle sezioni persostenere i nostri organi dimilizia anche nelle attività direclutamento. E vediamo giàora che questo tipo di soste-gno è benvenuto e soddisfaun bisogno dei/delle nostri/ecolleghi/e. Ribadisco con pia-cere che il SEV ha reclutatopiù membri nel 2014 rispettoagli anni precedenti e il nume-ro di dimissioni - dovute ingran parte a persone che la-sciano il mondo del trasportopubblico - rimane stabile. Lachiave del successo è dunquecontinuare su questa strada.

■ In che misura la manifesta-zione del 7 marzo per la pa-rità salariale concerne an-che gli uomini del SEV?

La manifestazione del 7 mar-zo rivendica la parità salaria-le, denuncia le discrimina-zioni e combatte l’aumentodell’età pensionabile delledonne. È difficile da credere,ma è ancora così: pur svol-gendo la medesima attività, ledonne guadagnano meno de-gli uomini semplicementeperché sono donne. Si trattadi uno scandalo insolente,dobbiamo lottare contro ladisuguaglianza e contrastarlauna volta per tutte. Non sitratta solo di una questionefemminile. È una questione digiustizia e ci riguarda tutti,uomini compresi. Il SEV mobi-literà numerose colleghe maanche tanti colleghi, invitati a

denunciare forte e chiaro que-sta discriminazione. Saremotutti uniti sulla Piazza fede-rale.

■ Il congresso del 28 maggiosarà più di un normale con-gresso di lavoro?

Spero che vivremo un con-gresso interessante e attivo,con una buona discussione ebuone risoluzioni per i dueanni successivi. Stiamo lavo-

rando attivamente e minuzio-samente alla sua prepara-zione; oltre alle questionistatutarie, ci sono i documen-ti di orientamento politico esindacale e dobbiamo anchepensare agli ospiti e ai rela-tori. Sebbene si svolga nelcorso di un solo giorno, nondovrebbe essere meno attrat-tivo.

■ Dove si situano le prioritàdella politica contrattuale?

Il nostro obiettivo principaleresta la conclusione di CCL intutte le aziende di trasportopubblico. Stiamo lavorandoininterrottamente con succes-so dal 2001, dal momentoche mancano ancora solo po-

chi CCL. Le priorità sono date:rinnovare i CCL esistenti - do-po le FFS, è la volta della BLSe della RhB - e concluderenuovi CCL, in particolare nellepiccole imprese di trafficomerci, al fine di ottenere la co-pertura di CCL del 100 %.

■ In materia di politica socialespiccano la riforma «Previ-denza vecchiaia 2020» e ilrafforzamento dell’AVS.

Nel quadro della riforma «Pre-videnza vecchiaia 2020» fir-mata dal consigliere federaleAlain Berset, si tratterà di evi-tare il deterioramento delleprestazioni e di contrastarel’aumento dell’età di pensio-namento; è una lotta che con-duciamo con l’USS. Il Parla-mento dovrà esprimersi anchesulla nostra iniziativa «AVS-plus», che prevede un aumen-to generale del 10 % dellerendite AVS. Ciò significa chele pensioni aumenterebberomediamente di 200 franchiper le persone singole e di350 per le coppie. Questo nonè un lusso. Dal 1975 le pen-sioni non sono state mai vera-mente adeguate, accumulan-

do un ritardo.

■ Nel 2015 il popolo dovràesprimersi anche sulla rifor-ma dell’imposta sulle suc-cessioni.

Tassare le eredità milionarieper finanziare la nostra AVS èun’iniziativa che abbiamo so-stenuto; se dovesse passare,le eredità superiori ai 2 milio-ni di franchi verrebbero tassa-te e i 2/3 rimanenti del pro-vento verrebbero destinatiall’AVS come sostegno finan-ziario. Ritengo giusto che lepersone che possono benefi-ciare di grandi eredità dianoqualche cosa alla comunità.

■ Il Comitato SEV sosterrà an-che la risoluzione dell’USSintitolata «Premi di cassamalati sostenibili subito!Grazie a migliori riduzioni».

Siccome i premi delle cassemalati lievitano sempre di piùe pesano sempre di più sul bi-lancio familiare, l’USS vuolealimentare il dibattito politicocon due obiettivi: il primo èche nessuna famiglia debbapagare premi che rappresen-tano oltre il 10 % del reddito;il secondo è raggiungere final-mente la finalità sociale dellanormativa vigente in materiadi assicurazione, così comeformulata negli anni Novanta:nessuna economia domesticadovrebbe pagare, per i premidelle casse malati, oltre l’8 %del proprio reddito. Questidue obiettivi richiedono una

Uno sguardo sull’anno che sta per cominciare

Dopo un 2014 intenso, il lavoro non mancherà neppure nel 2015, ha assicurato il presidente del SEVGiorgio Tuti, che ricopre anche la carica di vicepresidente dell’USS.

«Si tratta di giustiziae riguarda tutti noi»

«Le donne guadagnano meno degli uominisemplicemente perché sono donne. Si trattadi uno scandalo. Dobbiamo lottare controla disuguaglianza. Che non è solo unaquestione femminile. È una questione digiustizia e ci riguarda tutti, uominicompresi.»

Patri

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INTERVISTA

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contatto.sevN. 01/1522.1.2015

migliore riduzione dei premi.A lungo termine, sarebbe cor-retto istituire premi di cassamalati in base al reddito, co-me dovrebbe essere il casoper un’assicurazione sociale.Affaire à suivre...

■ Nel campo della politica deitrasporti il Comitato SEV haadottato sei punti di forza.Quale sarà l’impegno delSEV nella lotta contro il rad-doppio del Gottardo?

Il SEV si è fortemente impe-gnato per FAIF (finanziamentoe ampliamento dell’infra-struttura ferroviaria), sia intermini finanziari, sia in ter-mini di personale. Il Comitatoha deciso che ci saremo im-pegnati anche contro il rad-doppio del Gottardo. Costrui-re un secondo tubo per poichiudere due corsie dopo ilrisanamento del primo, èun’operazione in cui nessunoci crede. Se questo secondotubo dovesse davvero esserecostruito, saremo invasi da un

sacco di camion supplemen-tari carichi di merci, che noivorremmo veder trasportati suferrovia. Il raddoppio sabotala politica di trasferimentodalla strada alla ferrovia. E noinon lo vogliamo.

■ Perché il SEV combatte l’ini-ziativa «Per il servizio pub-blico», quando normalmen-te è pienamente coinvolto

nel servizio pubblico?È chiaro che il SEV è in favoredi un servizio pubblico forte edi alta qualità. L’iniziativa inquestione però non rafforze-rebbe il servizio pubblico, malo indebolirebbe, nonostante

il titolo seducente. E questo èesattamente il motivo per cuisiamo contro questa iniziati-va. Se accettata, vieterebbe lesovvenzioni incrociate. Ciò si-gnifica, per esempio, che gliutili delle FFS conseguiti neltraffico a lunga percorrenza onel settore degli immobili nonpotranno più essere utilizzatiper finanziare altri servizi me-no redditizi, come il traffico

regionale. Ciò avrebbe effettidisastrosi sui benefici diun’azienda integrata come leFFS: i servizi non redditizi ver-rebbero abbandonati. Questoscenario contraddice il princi-pio del servizio pubblico co-

me lo intendiamo e come lovogliamo noi: servizi di altaqualità in tutto il territorio, si-curi e a un prezzo adeguato.

■ Perché il SEV vuole ancoraorganizzare una giornata sulservizio pubblico a fiancodell’USS?

Il SEV è stato molto attivo suquesto tema nel 2013, sugge-rendo l’organizzazione di unagiornata di servizio pubblico.Ed era chiaro per me che erasolo l’inizio, poiché i sindacatidel servizio pubblico dovran-no sempre di più tirare lastessa fune insieme e lottareinsieme per rafforzare il servi-zio pubblico e combatterne losmantellamento.

■ Come ti immagini il SEV neiprossimi dieci anni?

Sempre il più grande e il piùforte sindacato nel settore deitrasporti pubblici, che conti-nua, con un alto grado di sin-dacalizzazione, a negoziareCCL di qualità e a garantire

buone condizioni di lavoro ebuone condizioni di vita per isuoi membri. Immagino che ilSEV continuerà ad essere unattore competente, rappre-sentativo e credibile nel mon-do del trasporto pubblico. Difronte alle aziende, alla politi-ca politici e alle autorità inSvizzera e in Europa. Il SEVcontinuerà a lavorare per po-sizionarsi con forza in senoall’USS e all’ETF e continueràad essere aperto a future col-laborazioni con altri sindacati.È nell’interesse di tutti poten-ziare il servizio pubblico.

Markus Fische/frg

vbo

Giorgio Tuti in azione in occasione della mobilitazione del personale TPG a Ginevra.

«Il SEV combatte l’iniziativa «Per il serviziopubblico, che vieta le sovvenzioni incrociate.Ciò significa, per esempio, che gli utili delleFFS conseguiti nel traffico a lunga percorrenzao nel settore degli immobili, non potranno piùessere utilizzati per finanziare altri servizimeno redditizi, come il traffico regionale. Ciòavrebbe effetti disastrosi.»

Page 8: Pensionamento: nuovi modelli - SEV-Online · verranno trovati nuovi finanziamenti, le rendi-te verranno ridotte a causa di nuove basi di calcolo. La questione è attualmente oggetto

......

8contatto.sevN. 01/1522.1.2015

erché, nelle trattativeper il rinnovo del CCL, ilSEV ha dato così tanta

importanza a questi modelli dipensionamento? Perché rispondono ad un’esi-genza espressa dal 65 per-cento dei 5559 partecipantial sondaggio svolto dal SEVnell’estate 2013. Solo il 19percento aveva invece giudi-cato sufficienti le possibilitàdi pensionamento anticipatoin vigore (vedi riquadro sotto).Al congresso, inoltre, sonostate formulate numeroseproposte per l’introduzione dimodelli che permettessero diaccedere alla pensione primache i disturbi derivanti dal-l’usura fisica sfociassero inmalattie; chiesta anche unapartecipazione finanziaria del

P datore di lavoro per permette-re anche alle categorie a bas-so salario di beneficiare delpensionamento anticipato.

■ Per le categorie esposte adelevate sollecitazioni fisi-che e con bassi salari verràapplicato dal 1o maggio2015 il modello Valida, lecui prestazioni verrannoerogate però solo dal mag-gio 2016. Come funziona?

Valida è una fondazione di cuifaranno obbligatoriamenteparte circa 5500 dipendentidelle FFS e di FFS Cargo (vediriquadro a pag. 9). Dal 1o mag-gio prossimo, essi dovrannoversare un contributo pari all’1percento dello stipendio deter-minante, composto da tutte lecomponenti salariali fisse,

escluse le FVP. Il datore di lavo-ro verserà invece il 2,5 percen-to. Le FFS verseranno inoltre ilcapitale di partenza della fon-dazione. Valida permette di an-dare in pensione due anni pri-ma dell’età regolamentare,oppure di ridurre il proprio gra-do di impiego a partire dai 60anni, per esempio del 40 per-cento per 5 anni o del 50 per-cento su 4 anni. La fondazioneValida versa una compensazio-ne salariale complessiva parial massimo al 1560 percentodello stipendio mensile deter-minante sottoforma, per esem-pio, di 24 × 65 %, oppure di48 × 32,5 % o di 60 × 26 %, ecc.La fondazione si assume inol-tre il versamento dei contributialla cassa pensioni sulla partedi stipendio compensata, in

modo da salvaguardare il livel-lo della futura rendita di vec-chiaia. Far capo alle presta-zioni del fondo non saràobbligatorio. Chi se la sente,può continuare a lavorare sinoall’età ordinaria, ma dovrà percontro versare il contributodell’uno percento.

■ Oltre a questo modello, ne èstato creato anche un altro,chiamato Priora.

Nel corso delle trattative, ab-biamo realizzato che le pro-poste delle FFS escludevanonumerosi dipendenti di cate-gorie che adempivano ad unosolo dei requisiti di importantisollecitazioni fisiche o di bas-si salari. Per questo, nell’esta-te 2014 abbiamo formulato laproposta del modello Priora;

prevede una partecipazionedel datore di lavoro al finan-ziamento della rendita ponte,al quale in un primo tempoavrebbero potuto far capo cir-ca 6600 posti di lavoro a tem-po pieno con sollecitazionielevate. Nel corso dell’ultimatrattativa, siamo poi riusciti afar rientrare anche altri 3300posti di lavoro a basso stipen-dio.

■ Come funziona Priora?Le FFS sostengono il pensio-namento anticipato di al mas-simo tre anni, di dipendenti dideterminate categorie (vedi ri-quadro a lato), assumendosi ilfinanziamento dell’80 percen-to della rendita ponte richie-sta. Al o alla dipendente restaquindi da finanziare solo il re-stante 20 %. La rendita pontecorrisponde al 90 percentodella rendita massima AVS,ossia attualmente a 25 380franchi annui (2115 franchi almese).A differenza del modello Vali-da, per Priora non vi sonocontributi da pagare in antici-po. Le prestazioni sono peròchiaramente inferiori. Il pen-sionamento anticipato è an-che in questo caso evidente-

Gli articoli 114 - 118 dei CCL FFS e FFS Cargo in vigore dal 1o gennaio costituiscono la base per due mo-delli di pensionamento anticipato finanziati prevalentemente dal datore di lavoro: Valida, basato su unafondazione, e Priora. Oltre a questi, vi sono anche i modelli Activa, che permette di lavorare più a lungoin forma ridotta, e Flexa che permette di strutturare la durata della vita lavorativa. I dettagli del funziona-mento di questi quattro modelli sono regolati da convenzioni separate negoziate tra le parti sociali, dicui presentiamo i contenuti principali sotto forma di domanda e risposta.

Soluzioni win-winper il personale e l’azienda

Nuovi modelli di pensionamento e di durata della vita lavorativa presso le FFS

«Valida e Priora permetterannoa molte e molti dipendenti di giungere in buona

salute al pensionamento»Urs Huber, segretario SEV,

responsabile per i modelli di pensionamento

..

Continua a pagina 10

In un sondaggio svolto nell’esta-te del 2013 presso il personaleFFS e di FFS Cargo, l’81 percen-to dei partecipanti avevagiudicato insufficienti le vigentipossibilità di pensionamentoanticipato, le cui condizionihanno subito continui peggiora-menti dovuti anche alle misuredi risparmio della cassa

pensioni (CP).

■ Nel 2007 la CP FFS avevainnalzato l’età di riferimento peril pensionamento da 62 a 63,5anni. Nel 2010, questa età è poistata portata a 65 anni.

■ Nel contempo, la rendita divecchiaia è sensibilmentediminuita a seguito delle

riduzioni del tasso d’interessericonosciuto agli averi divecchiaia e del tasso di conver-sione applicato per il calcolodella rendita.

■ Per finire, sono aumentati icontributi, ai quali sino al 2013si aggiungeva anche uncontributo di risanamento.

Tutti questi fattori hannocompromesso per molti dipen-denti delle FFS la possibilità difar capo ad un pensionamentoanticipato, tanto che l’età mediadi pensionamento è passata dal2005 a oggi da 61 a oltre63 anni.

LA NECESSITÀ DI NUOVI MODELLI DI PENSIONAMENTO

DOSSIER

...... 9

contatto.sevN. 01/1522.1.2015

Valida coinvolge obbligatoriamente 5300 posti a tempo pieno. Altri 10 000 posti potranno utilizzare il modello Piora. Il modello Activa è a disposizione di tutti, salvo di chi èassoggettato al modello Valida. Flexa è per contro aperto a tutti.

Quali possibilità offre l’at-tuale regolamento della cas-sa pensioni FFS per un pen-sionamento flessibile?

■ Pensionamento completo oparziale con una rendita ponte apartire dai 58 anni.

■ Assunzione del 20 percentodella rendita ponte in caso di pen-sionamento anticipato dai 60 an-ni.

■ Possibilità di prefinanziare ilpensionamento anticipato e larendita ponte dai 40 anni, peresempio versando un contributovolontario del 2 percento sul sala-rio contributivo.

■ Possibilità di versamenti in ca-pitale se non si è raggiunto ilmassimo dell’avere di vecchiaia.

Il problema di queste possibilità èche sono evidentemente alla por-tata di chi ha un certo reddito.

CP FFSI campi di applicazione dei duemodelli comprendono catene difunzione del sistema di valutazio-ne ToCo, che adempiono duecriteri precisi:■ sollecitazioni fisicheelevate, la cui somma delle«sollecitazioni e delle condizionidi lavoro» nell’ambito di ToCorisulta superiore al valore di 6;■ basso livello salariale, ossiacatene che comprendono livelli diesigenza da A a F, oppure conmeno del 15% dei dipendenti inun livello superiore a F.

�Campo di applicazione diValida: catene di funzione cheadempiono ad entrambi i criteri,per esempio nella formazionetreni, lavori artigianali/tecnicaimpianti esterni o materialerotabile, conducenti veicoliferroviari categoria 1.

� Campo di applicazione diPriora: catene di funzione che

adempiono a solo uno dei duecriteri:• sollecitazioni fisicheelevate: per esempio conducentiveicoli di categoria 2, trattamentocompetente specializzatodisposizione treni, informazioni,risorse, assistenza ai viaggiatori/accompagnamento di viaggi,polizia dei trasporti;• basso stipendio: per esempiolavori artigianali, tecnica impiantiinterni o materiale rotabileall’interno, vendita allo sportelloo telefonica.

Ulteriori condizioni:

■ Entrambi i modelli sonoriservati a dipendenti concontratto di lavoro di durataindeterminata.

■ Al sorgere del diritto, i dipen-denti sono idonei a svolgere lemansioni previste dal lororapporto di lavoro.

■ Lavoro in uno dei gruppiprofessionali del campo diapplicazione immediatamenteprima del sorgere del diritto.

■ Ulteriori condizioni perValida:

•L’accesso alle prestazioni puòavvenire dai 60 anni d’età, sinoall’età ordinaria di pensionamento.

•Negli ultimi 20 anni prima dellarichiesta delle prestazioni, bisognaaver lavorato almeno 15 anni inuna delle categorie professionaliche rientrano nelle condizioni diValida (in caso contrario, leprestazioni vengono ridotte di 1/15per ogni anno mancante).

•Dipendenti che non hanno ancoraraggiunto i 60 anni d’età, mahanno lavorato per 15 anni nellecategorie professionali cherientrano nelle condizioni di Validae che perdono il posto di lavorosenza colpa propria possono

invocare il caso di rigore.

■ Ulteriori condizioni perPriora:

•La rendita ponte viene ricono-sciuta al massimo tre anni primadell’età di pensionamento.

•Negli ultimi 20, bisogna averlavorato almeno 15 anni per leFFS, di cui gli ultimi 5 ininterrotta-mente nelle funzioni che rientranonelle condizioni di Priora.

•Le prestazioni possono essererichieste per casi di rigore daparte di chi soddisfa tutte lecondizioni, salvo quella degliultimi 5 anni ininterrotti.

Come posso sapere se possofar capo a Valida o a Priora?Secondo le FFS, ci si può rivolgereai propri superiori o consultarel’apposita pagina su intranet.

Chi può accedere ai modelli di pensionamento anticipato Valida e Priora?

Page 9: Pensionamento: nuovi modelli - SEV-Online · verranno trovati nuovi finanziamenti, le rendi-te verranno ridotte a causa di nuove basi di calcolo. La questione è attualmente oggetto

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8contatto.sevN. 01/1522.1.2015

erché, nelle trattativeper il rinnovo del CCL, ilSEV ha dato così tanta

importanza a questi modelli dipensionamento? Perché rispondono ad un’esi-genza espressa dal 65 per-cento dei 5559 partecipantial sondaggio svolto dal SEVnell’estate 2013. Solo il 19percento aveva invece giudi-cato sufficienti le possibilitàdi pensionamento anticipatoin vigore (vedi riquadro sotto).Al congresso, inoltre, sonostate formulate numeroseproposte per l’introduzione dimodelli che permettessero diaccedere alla pensione primache i disturbi derivanti dal-l’usura fisica sfociassero inmalattie; chiesta anche unapartecipazione finanziaria del

P datore di lavoro per permette-re anche alle categorie a bas-so salario di beneficiare delpensionamento anticipato.

■ Per le categorie esposte adelevate sollecitazioni fisi-che e con bassi salari verràapplicato dal 1o maggio2015 il modello Valida, lecui prestazioni verrannoerogate però solo dal mag-gio 2016. Come funziona?

Valida è una fondazione di cuifaranno obbligatoriamenteparte circa 5500 dipendentidelle FFS e di FFS Cargo (vediriquadro a pag. 9). Dal 1o mag-gio prossimo, essi dovrannoversare un contributo pari all’1percento dello stipendio deter-minante, composto da tutte lecomponenti salariali fisse,

escluse le FVP. Il datore di lavo-ro verserà invece il 2,5 percen-to. Le FFS verseranno inoltre ilcapitale di partenza della fon-dazione. Valida permette di an-dare in pensione due anni pri-ma dell’età regolamentare,oppure di ridurre il proprio gra-do di impiego a partire dai 60anni, per esempio del 40 per-cento per 5 anni o del 50 per-cento su 4 anni. La fondazioneValida versa una compensazio-ne salariale complessiva parial massimo al 1560 percentodello stipendio mensile deter-minante sottoforma, per esem-pio, di 24 × 65 %, oppure di48 × 32,5 % o di 60 × 26 %, ecc.La fondazione si assume inol-tre il versamento dei contributialla cassa pensioni sulla partedi stipendio compensata, in

modo da salvaguardare il livel-lo della futura rendita di vec-chiaia. Far capo alle presta-zioni del fondo non saràobbligatorio. Chi se la sente,può continuare a lavorare sinoall’età ordinaria, ma dovrà percontro versare il contributodell’uno percento.

■ Oltre a questo modello, ne èstato creato anche un altro,chiamato Priora.

Nel corso delle trattative, ab-biamo realizzato che le pro-poste delle FFS escludevanonumerosi dipendenti di cate-gorie che adempivano ad unosolo dei requisiti di importantisollecitazioni fisiche o di bas-si salari. Per questo, nell’esta-te 2014 abbiamo formulato laproposta del modello Priora;

prevede una partecipazionedel datore di lavoro al finan-ziamento della rendita ponte,al quale in un primo tempoavrebbero potuto far capo cir-ca 6600 posti di lavoro a tem-po pieno con sollecitazionielevate. Nel corso dell’ultimatrattativa, siamo poi riusciti afar rientrare anche altri 3300posti di lavoro a basso stipen-dio.

■ Come funziona Priora?Le FFS sostengono il pensio-namento anticipato di al mas-simo tre anni, di dipendenti dideterminate categorie (vedi ri-quadro a lato), assumendosi ilfinanziamento dell’80 percen-to della rendita ponte richie-sta. Al o alla dipendente restaquindi da finanziare solo il re-stante 20 %. La rendita pontecorrisponde al 90 percentodella rendita massima AVS,ossia attualmente a 25 380franchi annui (2115 franchi almese).A differenza del modello Vali-da, per Priora non vi sonocontributi da pagare in antici-po. Le prestazioni sono peròchiaramente inferiori. Il pen-sionamento anticipato è an-che in questo caso evidente-

Gli articoli 114 - 118 dei CCL FFS e FFS Cargo in vigore dal 1o gennaio costituiscono la base per due mo-delli di pensionamento anticipato finanziati prevalentemente dal datore di lavoro: Valida, basato su unafondazione, e Priora. Oltre a questi, vi sono anche i modelli Activa, che permette di lavorare più a lungoin forma ridotta, e Flexa che permette di strutturare la durata della vita lavorativa. I dettagli del funziona-mento di questi quattro modelli sono regolati da convenzioni separate negoziate tra le parti sociali, dicui presentiamo i contenuti principali sotto forma di domanda e risposta.

Soluzioni win-winper il personale e l’azienda

Nuovi modelli di pensionamento e di durata della vita lavorativa presso le FFS

«Valida e Priora permetterannoa molte e molti dipendenti di giungere in buona

salute al pensionamento»Urs Huber, segretario SEV,

responsabile per i modelli di pensionamento

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Continua a pagina 10

In un sondaggio svolto nell’esta-te del 2013 presso il personaleFFS e di FFS Cargo, l’81 percen-to dei partecipanti avevagiudicato insufficienti le vigentipossibilità di pensionamentoanticipato, le cui condizionihanno subito continui peggiora-menti dovuti anche alle misuredi risparmio della cassa

pensioni (CP).

■ Nel 2007 la CP FFS avevainnalzato l’età di riferimento peril pensionamento da 62 a 63,5anni. Nel 2010, questa età è poistata portata a 65 anni.

■ Nel contempo, la rendita divecchiaia è sensibilmentediminuita a seguito delle

riduzioni del tasso d’interessericonosciuto agli averi divecchiaia e del tasso di conver-sione applicato per il calcolodella rendita.

■ Per finire, sono aumentati icontributi, ai quali sino al 2013si aggiungeva anche uncontributo di risanamento.

Tutti questi fattori hannocompromesso per molti dipen-denti delle FFS la possibilità difar capo ad un pensionamentoanticipato, tanto che l’età mediadi pensionamento è passata dal2005 a oggi da 61 a oltre63 anni.

LA NECESSITÀ DI NUOVI MODELLI DI PENSIONAMENTO

DOSSIER

...... 9

contatto.sevN. 01/1522.1.2015

Valida coinvolge obbligatoriamente 5300 posti a tempo pieno. Altri 10 000 posti potranno utilizzare il modello Piora. Il modello Activa è a disposizione di tutti, salvo di chi èassoggettato al modello Valida. Flexa è per contro aperto a tutti.

Quali possibilità offre l’at-tuale regolamento della cas-sa pensioni FFS per un pen-sionamento flessibile?

■ Pensionamento completo oparziale con una rendita ponte apartire dai 58 anni.

■ Assunzione del 20 percentodella rendita ponte in caso di pen-sionamento anticipato dai 60 an-ni.

■ Possibilità di prefinanziare ilpensionamento anticipato e larendita ponte dai 40 anni, peresempio versando un contributovolontario del 2 percento sul sala-rio contributivo.

■ Possibilità di versamenti in ca-pitale se non si è raggiunto ilmassimo dell’avere di vecchiaia.

Il problema di queste possibilità èche sono evidentemente alla por-tata di chi ha un certo reddito.

CP FFSI campi di applicazione dei duemodelli comprendono catene difunzione del sistema di valutazio-ne ToCo, che adempiono duecriteri precisi:■ sollecitazioni fisicheelevate, la cui somma delle«sollecitazioni e delle condizionidi lavoro» nell’ambito di ToCorisulta superiore al valore di 6;■ basso livello salariale, ossiacatene che comprendono livelli diesigenza da A a F, oppure conmeno del 15% dei dipendenti inun livello superiore a F.

�Campo di applicazione diValida: catene di funzione cheadempiono ad entrambi i criteri,per esempio nella formazionetreni, lavori artigianali/tecnicaimpianti esterni o materialerotabile, conducenti veicoliferroviari categoria 1.

� Campo di applicazione diPriora: catene di funzione che

adempiono a solo uno dei duecriteri:• sollecitazioni fisicheelevate: per esempio conducentiveicoli di categoria 2, trattamentocompetente specializzatodisposizione treni, informazioni,risorse, assistenza ai viaggiatori/accompagnamento di viaggi,polizia dei trasporti;• basso stipendio: per esempiolavori artigianali, tecnica impiantiinterni o materiale rotabileall’interno, vendita allo sportelloo telefonica.

Ulteriori condizioni:

■ Entrambi i modelli sonoriservati a dipendenti concontratto di lavoro di durataindeterminata.

■ Al sorgere del diritto, i dipen-denti sono idonei a svolgere lemansioni previste dal lororapporto di lavoro.

■ Lavoro in uno dei gruppiprofessionali del campo diapplicazione immediatamenteprima del sorgere del diritto.

■ Ulteriori condizioni perValida:

•L’accesso alle prestazioni puòavvenire dai 60 anni d’età, sinoall’età ordinaria di pensionamento.

•Negli ultimi 20 anni prima dellarichiesta delle prestazioni, bisognaaver lavorato almeno 15 anni inuna delle categorie professionaliche rientrano nelle condizioni diValida (in caso contrario, leprestazioni vengono ridotte di 1/15per ogni anno mancante).

•Dipendenti che non hanno ancoraraggiunto i 60 anni d’età, mahanno lavorato per 15 anni nellecategorie professionali cherientrano nelle condizioni di Validae che perdono il posto di lavorosenza colpa propria possono

invocare il caso di rigore.

■ Ulteriori condizioni perPriora:

•La rendita ponte viene ricono-sciuta al massimo tre anni primadell’età di pensionamento.

•Negli ultimi 20, bisogna averlavorato almeno 15 anni per leFFS, di cui gli ultimi 5 ininterrotta-mente nelle funzioni che rientranonelle condizioni di Priora.

•Le prestazioni possono essererichieste per casi di rigore daparte di chi soddisfa tutte lecondizioni, salvo quella degliultimi 5 anni ininterrotti.

Come posso sapere se possofar capo a Valida o a Priora?Secondo le FFS, ci si può rivolgereai propri superiori o consultarel’apposita pagina su intranet.

Chi può accedere ai modelli di pensionamento anticipato Valida e Priora?

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10 DOSSIERcontatto.sevN. 01/1522.1.2015

mente facoltativo. Le primeprestazioni del modello Priorasaranno riconosciute dal 1o

maggio 2016.

■ Le FFS hanno quindi accoltola richiesta del SEV di parte-cipare al finanziamento delpensionamento anticipatodi determinate categorieprofessionali.

Il giornale del personale FFS«In viaggio» ha chiesto, sulsuo numero 8/14, al capo delpersonale Markus Jordi se leFFS avessero voluto fare «unregalo» al loro personale. Jor-di ha precisato che «i modellirispondono alle esigenze deicollaboratori e a quelle delleFFS (...). Per le FFS, il principa-le motore del cambiamento èla situazione demografica. Vo-gliamo inoltre rafforzare la no-stra reputazione di datore dilavoro appetibile». Jordi haanche indicato che «il numerodi collaboratori FFS con più di58 anni d’età, raddoppierànei prossimi anni e classid’età numerose raggiungeran-no l’età del pensionamento.(...) Dobbiamo evitare una ca-renza di manodopera specia-lizzata. (...) Abbiamo collabo-ratori che hanno subito fortistress fisici e vogliono andarein pensione in buona salute».Jordi ammette del resto ancheche questi modelli possonoprocurare anche un vantaggiofinanziario alle stesse FFS,sottoforma di riduzione deicosti di malattia e di aumentodi attrattiva sul mercato dellavoro. Ciò che poi omette didire è che chi parte in pensio-ne anticipata viene in generesostituito da una persona piùgiovane e meno ben retribui-ta.

■ Ma come mai il SEV ha ac-colto la richiesta delle FFSdi creare un modello chepermette di lavorare ancheoltre l’età pensionistica?Dal punto di vista della po-

litica sindacale, è un temamolto delicato.

Effettivamente, il modello Ac-tiva (lavorare più a lungo aorario ridotto) serve alle FFSper affrontare i problemi di or-dine demografico, senza peròper questo mettere fonda-mentalmente in discussionel’età pensionistica vigente,dato che dopo i 64, rispettiva-mente i 65 anni, ci si limita arecuperare il grado di lavorodiminuito prima di esso. Acti-va rappresenta anche unabuona soluzione per dipen-denti che non rientrano neimodelli Valida e Priora e chevorrebbero comunque benefi-ciare di un pensionamentoprogressivo, senza trovarsiconfrontati con perdite di ren-dita.

■ Chi può far capo al modelloActiva?

Tutti i dipendenti che hannocompiuto i 60 anni, eccettocoloro che rientrano nel mo-dello Valida. L’accesso a Acti-va è facoltativo e richiede l’ac-cordo del superiore, che devecomunque motivare un suoeventuale rifiuto. In caso di di-vergenza, la questione passaall’istanza superiore, che de-cide definitivamente.

■ E come funziona? I dipendenti hanno la facoltàdi ridurre il loro grado di im-piego prima dell’età ordinariadi pensionamento e poi dicontinuare a lavorare sino adal massimo tre anni oltre que-sta. A seconda della configu-razione del modello, ossiadella portata della riduzionedel grado di impiego e delladurata del lavoro, viene poidefinito il livello della rendita,che può risultare superiore,uguale o inferiore a quella or-dinaria.

■ E chi può invece accedere almodello Flexa?

Tutti i dipendenti FFS o di FFSCargo, compreso chi ha dirittoa Valida. Questi ultimi devono

però compensare il tempo ac-cumulato nell’ambito di Flexaprima di far capo alle presta-zioni di Valida.

■ Come funziona Flexa?I dipendenti possono accumu-lare su un conto individualeaveri in tempo provenienti daorigini diverse: sino a 100 oredel conto annuale del tempodi lavoro (sul quale deve peròrestare un saldo minimo di 25ore); il premio di fedeltà oparte di esso; le vacanze ecce-denti il diritto minimo legale;le indennità notturne e dome-nicali; il 5 o il 10 percento del-le componenti salariali fisse ola tredicesima, intera o a me-tà. Il tempo così accumulato,sino ad un massimo di 3000ore, può poi essere compen-sato sotto forma di congedoda 4 a 12 settimane o per unariduzione del proprio tempodi lavoro per almeno tre mesi.Se ciò avviene nell’imminenzadel pensionamento, si parladi pensionamento flessibile,al quale si ha diritto nella mi-sura in cui il superiore è statoinformato tempestivamente.La riduzione non può tuttaviasuperare il 50 percento delgrado di impiego previsto dalcontratto di lavoro, per evitarepenalizzazioni di carattere fi-scale. In caso di licenziamen-to, invalidità o di decesso,l’avere in conto viene pagatoin contanti.

Fi

Segue da pagina 8

Il segretariosindacale UrsHuber cura peril SEV i modellidi pensiona-mento ed èmembro del consiglio difondazione di Valida.

■ contatto.sev: Le prestazio-ni di Valida e Priora verran-no erogate solo a partire dal1o maggio 2016. Chi ne hadiritto farebbe quindi meglioa rinviare il pensionamentosino a quella data? Urs Huber: A una domanda delgenere non si può rispondere inmodo generalizzato. Occorre unavalutazione della situazioneindividuale, che consideri leproprie possibilità e necessità,oltre alle condizioni finanziariedopo il pensionamento,possibilmente calcolate sullabase delle proiezioni fornitedalla stessa cassa pensioni. Vasottolineato che chi beneficia diValida riceve in pratica condizio-ni analoghe a quelle di cuiavrebbe beneficiato andando inpensione a 65 anni, in quanto icontributi vengono pagati sino aquell’età.

■ I contributi al fondo«Valida» non costituisconouna specie di zavorra, datoche non possono essereritirati in caso di cambia-mento del posto di lavoro? Il modello Valida corrisponde ingran parte a quello introdottouna decina di anni fa nell’edili-zia. Anche in questo modello,chi esce perde il diritto alleprestazioni. Va però detto chechi ha lavorato per almeno 15anni in un settore che rientra inValida e lo lascia può farerichiesta di compensazione deicontributi versati, che glivengono riconosciuti sottoforma di versamento unico sulsuo avere di vecchiaia.

■ Come procedono i lavoridi concretizzazione dellafondazione Valida e deglialtri modelli di pensiona-mento?Siamo nella fase costitutivadella fondazione Valida e le FFSstanno definendo esattamentesettori e dipendenti che vi fannocapo. Questa operazione deveessere conclusa entro il1o maggio. Le FFS hanno inoltrecreato una pagina speciale suintranet sui modelli di pensiona-mento, che vale senz’altro lapena di consultare. Sono percontro un po’ più scettico neiconfronti della possibilità diricorrere alle informazioni del

proprio superio-re diretto.

La vicepresiden-te BarbaraSpalinger èresponsabile per

le ITC.

■ Si può pensare di puntarea simili modelli di pensiona-mento anche presso altreaziende, o addirittura divolerne fare una soluzioneper tutto il settore? Barbara Spalinger: Penso chesoluzioni per il pensionamentoflessibile siano benvenuteovunque, poiché permettono ditener conto degli oneri differen-ziati ai quali sono sottoposte lediverse categorie di personaledei trasporti pubblici. Verifiche-remo quindi in che misura imodelli introdotti alle FFS siprestano anche ad altre aziende,in particolare a quelle piùpiccole, iniziando dalle filialidelle FFS. È invece più difficileipotizzare che le aziende delsettore possano riunirsi in unasoluzione di settore, almeno nelbreve termine. Ma a mediotermine penso che sarà possibi-le affrontare questo argomento.

Fi

4 DOMANDE SUI MODELLI

FiFi

Page 11: Pensionamento: nuovi modelli - SEV-Online · verranno trovati nuovi finanziamenti, le rendi-te verranno ridotte a causa di nuove basi di calcolo. La questione è attualmente oggetto

SERVIZIO ......

11contatto.sevN. 01/1522.1.2015

§I percorsi professionalinon sono più rigidi co-me una volta. Così puòcapitare che la protezio-ne giuridica del SEV...«esplori» nuovi territo-ri, come quello dei par-rucchieri.

Colpi di diritto

Quando Liane Neher* ha se-guito una seconda formazio-ne di agente commercialedei treni, ha aderito al SEV.Siccome molti suoi colleghierano già sindacalizzati, ilpasso di affiliazione al SEVè stato del tutto naturale.

Fedele al SEVQuando Liane è tornata alla

Il SEV aiuta pure le parrucchiereEssere membri del SEV conviene. Anche quando non si lavora nei settori abituali, ossia quelli dei trasporti pubblici

sua prima professione diparrucchiera, ha deciso dirimanere nel SEV come«membro esterno» (moltinon sanno, ma circa 900membri non lavorano nelsettore del trasporto pubbli-co e quindi sono inseriti inquesta categoria).

Guai dopo le dimissioniLe condizioni di lavoro nonerano male, lo possiamoconcedere. Ma fare ore sup-plementari a non finire, è di-ventato presto una condizio-ne estenuante. Allora, dopodieci mesi, Liane si è dimes-sa. Il suo datore di lavoro,non contento della sua scel-ta, le ha detratto 600 fran-

chi dallo stipendio successi-vo; si tratta di una sommache corrisponde alla parteci-pazione ai costi di una for-mazione continua a Parigi.Prima delle dimissioni, queisoldi erano stati però pro-messi a Liane come regaloper aver annullato le vacan-ze e venire così in aiuto alsalone.

La parola agli avvocatiLiane ha dunque deciso difare capo alla protezionegiuridica spiegando che nonera mai stata compensataper le ore straordinarie pre-state e che non aveva rice-vuto un attestato di lavoro.Il SEV ha incaricato un avvo-

cato affinché si occupassedel caso. L’avvocato ha cosìcontattato l’ex datore di la-voro che a sua volta ha fattocapo alla propria protezionegiuridica. Liane ha subitoottenuto un attestato di la-voro. Dopo uno scambioepistolare, le due parti sisono anche messe d’accor-do sulla questione finanzia-ria. Il datore di lavoro erad’accordo di restituire unaparte dei soldi a Liane, seavesse rinunciato a ricorrereal Tribunale del lavoro.

Vertenza durata 3 mesiPer porre fine a questa ver-tenza in modo rapido e sem-plice, Liane – che nel frat-

tempo aveva ripreso il suolavoro di agente commercia-le dei treni – ha optato peruna risoluzione del conflittofuori dal tribunale. Sono ba-stati tre mesi per chiudere ilcaso, dopo il ricorso allaprotezione giuridica del SEV.Morale della storia: vale lapena essere sindacalizzati equindi poter fare affidamen-to sulla protezione giuridicadelle SEV. E non solo se silavora nel settore dei tra-sporti pubblici!

Servizio protezione giuridica del SEV

* Nome modificato

La parità una chimera? Non per noi!

«Libertà - parità - solidarietà - Parità salariale subito»! Questo il motto della manifestazionedel 7 marzo a Berna. In Svizzera per un lavoro equivalente le donne continuano a guadagnareil 20 % in meno rispetto agli uomini. Gran parte di questo divario non si spiega in modo og-gettivo. Ogni anno, dunque, la perdita di guadagno delle donne – solo perché donne – am-monta a 7,7 miliardi di franchi. È denaro che manca alle donne, alle famiglie e a livello di ren-dite pensionistiche. Abbiamo bisogno della parità salariale subito, perché: è contemplata nel-la Costituzione e nella Legge federale sulla parità; è determinante per l’indipendenza finan-ziaria delle donne; rafforza il lavoro remunerato delle donne; permette di conciliare megliovita privata e vita professionale; influisce sull’equità delle rendite pensionistiche delle donne;rappresenta un passo verso un’equa distribuzione del lavoro retribuito e non retribuito, favo-rendo così il progresso della parità tra i generi. Vogliamo l’applicazione sistematica dellaparità salariale e reali controlli!

Come ogni anno, nel mese di febbraio avrà luogo il consueto incontroannuale con presidenti di sezioni e fiduciari/e. I vertici sindacalinazionali del SEV desiderano infatti incontrare i/le militanti delsindacato, siano essi/e presidenti di sezioni o persone di fiduciaparticolarmente attive e attente. Si tratta di un’occasione privilegiataper stilare un bilancio dell’anno appena concluso e per presentare lesfide che ci attendono nel 2015. Quest’anno saranno presenti aBellinzona il presidente del SEV Giorgio Tuti e i due vice, ManuelAvallone e Barbara Spalinger.

Le sfide non sono poche e non riguardano solo i trasporti pubblici e ilservizio pubblico, settori evidentemente prioritari per noi. Si tratteràanche di passare in rassegna la politica sindacale nel suo insieme econtestualizzarla nell’attuale situazione economica, politica e sociale.I/le responsabili di sezione avranno la possibilità di illustrare lasituazione nelle rispettive aree di competenza.

■ Dove e quandoL’appuntamento è previsto permercoledì 11 febbraio a partire dalle 14 e fino alle 18

ritrovo alla Casa del Popolo, Bellinzona

aperitivo alle ore 18, seguito da una cena in comune.

■ OrganizzazionePer motivi organizzativi vi preghiamo cortesemente di annunciarvi entroil 6 febbraio e di specificare se vi fermate per cena, al seguenteindirizzo: [email protected]

■ Scheda di congedoQualora fosse necessario, i/le partecipanti delle sezioni FFS riceveran-no per il pomeriggio mezza scheda di congedo.

CONFERENZA PRESIDENTI

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12 AGENDAcontatto.sevN. 01/1522.1.2015

Concorrenza e conseguenze su lavoratrici e lavoratori

Sabato 31 gennaio 2015 Scuole medie di Camignolo

Giornata di (in)formazione e dibattito promossa dall’USS Ticino e Moesa

Programma:9.30 Saluto e introduzione alla giornata

Graziano Pestoni, presidente USS Ticino e Moesa Enrico Borelli, vice-presidente USS Ticino e Moesa

10.00 LA CORSA AL RIBASSO Christian Marazzi, economista Françoise Gehring, vice-presidente USS Ticino e Moesa, introduce e modera il dibattito

12.00 Pranzo13.30 Il mondo del lavoro sotto la lente:

1. Profitto delle imprese e tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori Gianluca Bianchi (UNIA) 2. Le conseguenze delle liberalizzazioni su lavoratrici e lavoratori Marco Forte (syndicom) e Angelo Stroppini (SEV) 3. Come combattere il dumping salariale? Vincenzo Cicero (UNIA) 4. L’importanza dei contratti collettivi di lavoro Fausto Calabretta e Massimo Mantovani (VPOD) 5. Le declinazioni della parità e delle opportunità Gruppo donne USS

15.00 Pausa15.30 Conclusione e approvazione risoluzioni

Tagliando di partecipazioneNome e Cognome ................................................................... Sindacato .............................................

Mi iscrivo al gruppo di lavoro (segnare con 1 la prima preferenza, con 2 la seconda):

� Tutela della salute delle/dei lavoratrici/tori, � Conseguenze delle liberalizzazioni, � Dumping salariali

� L’importanza dei contratti collettivi di lavoro, � Le declinazioni della parità e dell’opportunità

Tagliando da rinviare entro il 15 gennaio 2015 a:

Unione sindacale Ticino e Moesa, CP 2736, 6500 Bellinzona oppure via e-mail a [email protected]

TERMINEDIISCRIZIONEPROLUNGATO

Giornata navigazione

Attenzione! Modifica didata: 27 gennaio, Lucer-na, inizio ore 10.15

Giornata Bus-Gatu

26 febbraio, Olten,Congress Hotel, inizioore 10.15

Giornata ferrovia privata

5 marzo, Olten, CongressHotel, inizio ore 10.15

Giornata pensionati

Attenzione! Modifica didata:12 marzo, Olten,Congress Hotel, inizioore 10.15

Iscrizioni tramite il sitointernet: vpt-online.ch

Assemblee disettore VPT 2015

..

!!!

1. La sezione riceve la quota fr. 50.- per ogni nuovo membro reclutato, fino ad un massimo

di 20 nuovi membri.

2. Se si supera la quota di 20 nuovi membri, verranno versati 500.- franchi supplementari.

3. Le dieci sezioni, che saranno riuscite a maggiormente aumentare percentualmente

il loro effettivo, riceveranno un premio supplementare.

I versamenti saranno effettuati a favore della cassa sezionale.

.

:

[email protected]

Dopo il brillante 2014, la VPT è attesa alla conferma.

Insieme raggiungeremo il nostro traguardo!

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AGENDA ......

13contatto.sevN. 01/1522.1.2015

La LPV Ticino convoca la propria assemblea annuale per

Giovedì 12 febbraio, ore 17.00Sala istruzione deposito elvetino, Chiasso

■ Ordine del giorno

1. Saluto e nomina del presidente del giorno2. Lettura ultimo verbale3. Relazione del presidente Massimo Piccioli4. Relazione di un/una segretario/a sindacale5. Rapporto del cassiere e dei revisori6. Nomina di un nuovo membro comitato, dei delegati e dei-revisori7. Proposte per l’Assemblea dei delegati e per il Congresso8. Onoreficenze9. Eventuali

Aperitivo e cenaSeguirà un aperitivo offerto dalla sezione, dopodiché ci spo-steremo a Capolago presso il Grotto Eguaglianza per la tradi-zionale cena in comune.

■ Chi desidera partecipare è pregato di annunciarsi a:Massimo: 079 505 11 07Thomas: 079 505 04 57

Vi attendiamo numerosi.

Il comitato LPV Ticino

Assemblea generale 2015■ LPV Ticino

PROGRAMMA

Dalle 08.45 distribuzione numeri slalom evisione percorso. Alle 10.30 inizio slalom.Pranzo presso la buvette ore 12.30.Premiazione ore 14.30.La partecipazione è aperta a tutti, anche aglisnowboarder.

Iscrizioni e informazioni:Moreno Clericetti, via C. Pasta 8F, 6850Mendrisio, tel. 091 646 14 34, natel: 079409 99 08, e-mail: [email protected]

UFSTCampionati ticinesi di sci 2015

Sabato 7 febbraio - Prato Leventina

Corso sul nuovo CCL FFSe FFS Cargomartedì 31 marzoCasa del Popolo a Bellinzona

Descrizione del tema: i e le partecipanti conosceranno lenovità del CCL 2015, i suoi contenuti e le applicazioni,nonché i nuovi modelli di pensionamento

Relatore: Angelo Stroppini, segretario sindacale SEV

Partecipanti: collaboratrici e collaboratori di FFS e FFSCargo

Costo: membri SEV gratuito; non membri fr. 250.—

Iscrizione al più presto a: Segretariato SEV Bellinzona,CP 1469, telefono 091 825 01 15, fax 091 826 19 45,e-mail: [email protected]

Formazione SEV 2015

Il presidente centrale LPV Hans-Ruedi Schürch riferirà e darà informazioni in merito alla LdL, alnuovo CCL e alle novità presso P / G e I e Toco. Nel corso della riunione ci concederemo anche unaperitivo e un rinfresco.L’assemblea si svolgerà in tedesco. Iscrizione obbligatoria entro il 13.2.2015 per i colleghi e lecolleghe di lingua italiana che necessitano della traduzione simultanea a:Armin Walker, Birkenweg 161, 5273 Oberhofen, telefono 062 875 20 68, natel: 076 338 56 81,mail: [email protected]

■ LPV Macchinisti A40 sino a B100Riunione del gruppo: sabato 7 marzo, dalle 10.00 alle 14.00Ristorante Kolpinghaus, Olten

Con il seguente ordine del giorno:

1. Apertura riunione

2. Nomina del presidente del giorno

3. Lettura ed approvazione ultimo verbale

4. Rapporto presidenziale

5. Rapporto del cassiere

6. Rapporto del revisore

7. Intervento di Angelo Stroppini sul nuovo

CCL

8. Giornata del manovrista

9. Nomina del nuovo comitato

10. Eventuali

Seguirà la classica cena in comune!

Per permetterci di organizzare tutto al meglio,

vi preghiamo di iscrivervi annunciandovi ai

seguenti numeri telefonici:

076/567.40.07- Yuri De Biasi

079/542.55.49 - Giuseppe Lupica

Vi attendiamo numerosi! Riservate la data.

Assemblea generale 2015Sabato 21 febbraio, ore 17.00Presso Ristorante Carlino a Chiasso

■ RPV Ticino

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14 SOTTOFEDERAZIONIcontatto.sevN. 01/1522.1.2015

Mi chiedo quando un governo in Italia riuscirà maia varare un decreto, una proposta di legge, e tuttoquanto loro assomigli, senza che non gravi imme-diatamente il sospetto che dietro si nascondaqualche furbata. Prendete l’ormai famoso casodell’articolo 19 bis della delega fiscale, che il pre-sidente del Consiglio dei ministri è stato costrettoa bloccare, dopo essere stato accusato d’averlo in-serito per favorire Silvio Berlusconi. Stabilendoche al di sotto del 3% sull’imponibile, l’evasionefiscale viene punita per via amministrativa e nonpiù penalmente, l’ex-cavaliere tornerebbe «pulito»e quindi nuovamente candidabile.Con un notevole sforzo di buona volontà si puòtentare di credere che Renzi non abbia pensato difare un regalo ad personam, come lui spergiura.Ma il rinviare il tutto a fine febbraio, quando Berlu-sconi avrà finito di scontare la ridicola pena, noncancella i sospetti in quanto egli punta al rientro apieno titolo nella vita politica.Ma il vero scandalo, a mio avviso, sta nella sostan-za del provvedimento che cozza con la dichiaratavolontà di Renzi di combattere a oltranza l’evasio-ne. In effetti depenalizzarla se al di sotto del 3% ,in realtà significa incentivarla. L’evasore, che spe-ra sempre di farla franca, caduto il timore dell’aulapenale, nell’eventualità di una semplice ammendaamministrativa, sarà portato a correre il rischio. Eche l’articolo miri proprio a questo lo dimostranole rimostranze degli ambienti imprenditoriali chene chiedono l’applicazione.Qualcuno potrà dire che il 3% è in definitiva unapercentuale piccola. Forse per un piccolo evasore,ma più aumenta l’importo dell’imponibile, mag-giore è il condono (ché di tale si tratta). Insommaun nuovo regalo a chi più evade.Vedremo se quando il Governo ne tornerà a parla-re (la data è stata fissata per il 20 febbraio) avrà ilcoraggio di correggere il passo falso per ribadire,con i fatti e non solo a parole, che l’evasione è uncancro da combattere con tutti i mezzi a disposizio-ne, compreso il carcere, senza scappatoie né scor-ciatoie privilegiate.È come contro la corruzione. Lo scandalo scoppiatoa Roma n’è l’ultimo clamoroso caso. Da comeComune e Stato, e poi la Magistratura, saprannoaffrontarlo dipenderà molto delle «fortune» delpartito di maggioranza relativa nel prossimofuturo.Ma intanto potrebbero darci i nomi dei medici chehanno certificato lo stato di malattia di 571 (pari al75% del totale) dei vigili urbani di Roma la notte diSan Silvestro e comunicarci poi i provvedimentipresi a loro carico.

DI GADDO MELANI

DENTRO LA CRONACA

I nodi al pettine■ Ordine del giorno1. Apertura del congresso2. Verifica dei mandati3. Nomina degli/delle scrutatori/trici e del/la segretario/a del giorno4. Verbale del 77o congresso ordinario del 23 e 24 maggio 20135. Relazione del presidente del SEV6. Elezioni6.1. Presidenza del comitato SEV: periodo amministrativo 2015/20166.2. Commissione della gestione SEV (CG SEV), membri7. Rapporto sociale SEV 20158. Proposte della commissione della gestione SEV (CG SEV)9. Documenti programmatici 2015 – 2017

10. Proposte all’attenzione del congresso11. Revisione degli statuti e del regolamento del SEV12. Risoluzioni13. Diversi■ Proposte al congressoLe proposte possono pervenire da:• comitato SEV• commissione direttiva SEV• sottofederazioni• sezioni• commissioniLe proposte devono giungere in formascritta al segretariato centrale del SEV aBerna due mesi prima del congresso,quindi al più tardi il 27 marzo 2015.

Comitato SEV

78o congresso SEV del 28 maggio 2015 a Berna

Il comitato centrale si è riunitoa Buchs il 15 dicembre. Il pre-sidente centrale ha dapprimainformato sui vari soggettid’attualità. Presso la puliziadella divisione P si sta consoli-dando il servizio mobile, raf-forzandolo in primo luogo concollaboratori temporanei. L’in-troduzione del sistema di pia-nificazione Sopre è per il mo-mento sospesa, anche se ilsistema continua ad esseresviluppato. A Coira si sono po-

tuti evitare trasferimenti alcentro del mercato del lavoro.Il progetto «MIT - collegare icollaboratori» sarà applicatosolo quando sarà reso funzio-nale su tutta la superficie di P.Presso Cargo sono stati rivisti iminuti concessi per le ispezio-ni dei treni orientate al rischio.La commissione ha analizzato ipunti in sospeso del progettoCaros, che verranno approfon-diti con l’anno nuovo.Il comitato intende analizzare

con attenzione i risultati detta-gliati della soddisfazione delpersonale.A fine anno, la RPV contava1286 membri, di cui 44 sononuovi arrivi.Il 26 febbraio 2015 vi sarà unaconferenza CCL straordinariaper discutere le misure di sta-bilizzazione della cassa pen-sioni.

Servizio stampa RPV

Relazione di fine anno del comitato centrale■ Sottofederazione RPV

Il 5 dicembre scorso è destina-to a restare a lungo nella no-stra memoria. La nostra com-missione centrale ha infattireso visita alla fondazionePigna «Raum für Menschen mitBehinderung (spazi per perso-ne diversamente abili)». Pignaè un’azienda a carattere socia-le riconosciuta da Confedera-zione e Cantoni, che ha il man-dato di occuparsi di personecon handicap, offrendo lorospazi di vita, lavorativi e di abi-tazione protetti. Nei suoi loca-li, offre a 160 dipendenti unposto di lavoro adeguato alle

condizioni dell’individuo, chepuò svolgere un’attività ragio-nevole. 85 persone abitano poiin diverse sedi e in diverse for-me. Pigna si impegna così perpermettere a queste personedi trovare la propria collocazio-ne nella nostra società. HarryEtzensberger ci ha mostrato laloro sede di Kloten e il calorecon il quale siamo stati accoltida queste colleghe e questi co-leghi, orgogliosi di poterci mo-strare il loro lavoro e il lorocontributo alla società, è statomolto commovente. Abbiamopoi pranzato nel loro ristorante

che serve unicamente ingre-dienti freschissimi e questopasto ha costituito il degno co-ronamento della giornata. Ilmeno che possiamo fare è indi-rizzare alla fondazione Pigna eal suo direttore Harry Etzens-berger un caloroso ringrazia-mento per questa memorabileesperienza.Su www.pigna.ch si possonotrovare ulteriori informazionisu questa fondazione.

Servizio stampa TS

Commissione centrale: una seduta diversa■ Sottofederazione TS

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SEZIONI ......

15contatto.sevN. 01/1522.1.2015

Dopo i tragici fatti di Parigi, qualcuno si è messo a urla-re che la cultura islamica non è progresso; è regresso!Eppure, intorno all’anno Mille, quando il nostro vecchiocontinente conosceva i secoli più bui del suo Medioevo,il mondo musulmano fu per noi un vero faro di civiltà,nella filosofia e nelle scienze. Maometto era morto nel632 e i suoi seguaci avevano conquistato, in meno di unsecolo, un impero che si estendeva dall’India alla Spa-gna. Samarcanda, Baghdad, Il Cairo, Toledo, Cordoba ealtre grandi città del mondo islamico divennero centriintercomunicanti di cultura.

Gli arabi erano eclettici, avendo assorbito dai popoli daloro sottomessi tutto il meglio, dalle idee teoriche allearti pratiche, come l’architettura; ma erano soprattuttoaffascinati dai filosofi greci. Traduzioni di antiche operescientifiche e filosofiche vennero distribuite e studiatein centinaia di scuole in tutto l’Islam. Mentre la scuola diCordoba, in Spagna (dove ebrei, cristiani e musulmaniconvivevano pacificamente, grazie alla tolleranza deiconquistatori moreschi), diventava famosa anche per lasua biblioteca di oltre mezzo milione di volumi, il restodell’Europa occidentale viveva la caccia alle streghedell’oscurantismo cattolico.

E fu proprio la Spagna musulmana a reintrodurreAristotele nell’Europa cristiana, nel XII secolo, grazieall’opera del grande Averroè, studioso e filosofo arabo.La maggior parte dei musulmani si accontentava di di-vulgare le conoscenze greche del mondo naturale; ma cifurono tanti pensatori originali, come Avicenna (980 –1037), che arrivò a scrivere addirittura duecentocin-quanta libri, dedicati perlopiù ai settori della fisica spe-rimentale e della medicina! Questi studiosi islamiciebbero un influsso notevole sul progresso scientificoeuropeo, soprattutto nel campo della matematica e del-la chimica.

La parola stessa «algebra» deriva dall’arabo «al djabr»(= «riduzione»); mentre «chimica» viene da «Kimiya»,vecchio nome dato all’Egitto, terra in cui gli studi chimi-ci avevano raggiunto un livello piuttosto elevato perl’epoca. Ammoniaca, borace, acido nitrico e acido solfo-rico sono solo alcuni dei prodotti chimici scoperti eidentificati dagli scienziati musulmani. Gli arabi del Me-dioevo trasmisero a noi anche il concetto, di origine in-diana, dello zero, senza il quale non sarebbero maiesistiti né la moderna aritmetica né i cosiddetti «numeriarabi». Peccato doverli utilizzare ancora oggi per conta-re le vittime del fondamentalismo islamico!

DI ROBERTO DE ROBERTIS

A SPROPOSITO DI …

...Islam

La sezione PV Ticino e Moesano (pensio-nati) ha il mesto compito di annunciarel’avvenuto decesso dei propri soci:Lina Albertini, 102 anni, Lugano-Bellin-zonaAristide Cavallini, 91 anni, BellinzonaElvezia Decarli, 88 anni, ClaroSilvia Nussbaumer, 90 anni, MendrisioAurora Pellanda, 93 anni, BellinzonaEdo Peverelli, 83 anni, BalernaAdelheid Pizzetti, 89 anni, Roveredo GRInes Realini, 90 anni, MendrisioMaria Robbiani, 89 anni, Bellinzona

Sandro Roncoroni, 68 anni, Riva S. VitaleFranco Strozzi, 95 anni, BiascaEdilio Sulmoni, 96 anni, Castel San PietroRuth Walker, 88 anni, Bellinzona

A tutti va un pensiero di sentita ricono-scenza per la fedeltà dimostrata al nostromovimento sindacale. Ricordando questicari colleghi e colleghe, rinnoviamo ai lorocongiunti le nostre sincere condoglianzee ci scusiamo per eventuali involontariedimenticanze. Il comitato PV Ticino e Moesano

I nostri morti

Esprimiamo il nostro profondo cordoglio al collega Walter Hagedorn,

colpito negli affetti famigliari per il decesso del padre. ZPV Ticino

CONDOGLIANZE

Ha suscitato sgomentoe cordoglio la notiziadel decesso del colle-ga Marco Bacher, chelavorava quale rappre-sentante dell’esercizioa Domodossola. Marcoha avuto un incidentecon la canoa, sport cheamava molto, sul lagodi Mergozzo.

Marco era entrato alle FFS a 22 anni, nel

1995, lavorando dapprima quale agente deltreno. Ha poi cambiato carriera, per lavorarein stazione. Era membro del SEV dal 1996.Persona molto aperta e apprezzata da tutti co-loro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo,lascia la mamma e le sorelle Debora, con laquale lavorava a Domodossola e Serena, sor-vegliante del traffico viaggiatori a Domodos-sola.A loro giungano le condoglianze delle sezioniAS e ZPV Ticino, oltre che della redazione dicontatto.sev.

Marco BacherIn memoria

contatto.sev è il giornale del sindacato del personale dei trasporti SEV. Pubblicazione quindicinale.Editore: SEV, www.sev-online.ch.Redazione: Peter Moor (caporedattore), Peter Anliker, Vivian Bologna, Beatrice Fankhauser, Markus Fischer,Françoise Gehring, Pietro Gianolli, Anita Merz, Patrizia Pellandini Minotti, Henriette Schaffter.Indirizzo della redazione: contatto.sev, CP, 6501 Bellinzona, e-mail: [email protected],telefono 091 825 01 15, fax 091 826 19 45.Tiratura: edizione italiana: 3609 copie; totale: 43 612; certificata il 14.11.2014.Abbonamenti e cambiamenti di indirizzo:SEV, divisione amministrativa, casella postale, 3000 Berna 6, e-mail: [email protected], tel. 031 357 57 57,fax 031 357 57 58. Abbonamento annuale per i non affiliati: 40 franchi.

Pubblicità: Zürichsee Werbe AG, Seestrasse 86, 8712 Stäfa, tel. 044 928 56 11, fax 044 928 56 00,e-mail: [email protected], www.zs-werbeag.ch.

Prestampa: AZ Medien, Aarau, www.azmedien.ch.

Stampa: Mittelland Zeitungsdruck AG, Solprint, Subingen; www.solprint.ch (azienda del gruppo AZ Medien AG).ISSN 1662-8470

Prossima edizione: 5 febbraio 2015.Chiusura redazionale: giovedì 30 gennaio, ore 10.

IMPRESSUM

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16 FOCUS.SEVcontatto.sevN. 01/1522.1.2015

La domanda di questa edizione è:davanti a quale stazione sitrovano questi tulipani?

Si può partecipare al concorsoentro mercoledì 28 gennaio2015, inviando una cartolinapostale con nome, cognome,indirizzo e soluzione a: SEV,Photomystère, casella postale,3000 Berna 6;per e-mail: inviando le stesseindicazioni della cartolina [email protected]; per internet: sul nostro sitowww.sev-online.ch cliccare sulbox «Photomystere» a destra sottol’agenda e riempire il formulariocon le indicazioni richieste.

Il nome della vincitrice o delvincitore sarà pubblicato sulnumero successivo.

Sono in palio 40 franchi in buoniReka, sorteggiati tra coloro cheavranno dato la risposta esatta.

Non verrà tenuta alcuna corri-spondenza sul concorso. Le vielegali sono escluse.

La foto dell’ultima edizione delconcorso illustrava la stazione diBaden. Troverete una fotoesplicativa sul nostro sito internet.

Il fortunato vincitore dei 40 franchiin buoni Reka è:

Felix Feiner, di Wettingen,membro della sezione PVArgovia

Photomystère: «Dov’è stata scattata questa foto?»

pmo

Tutti noi abbiamo vissuto, unavolta o l’altra, la sensazione diaverla scampata bella, graziead una buona dose di fortunache ci ha permesso di evitarele conseguenze di un malinte-so o di un errore. Riflettere suqueste situazioni permettereb-be però anche di evitare cheesse si ripetano.

Migliorare la sicurezzaSul lavoro, è quindi importanteche i collaboratori possano an-nunciare anche incidenti man-cati ed errori, senza esporsipersonalmente.I-B ha così creato il servizio se-gnalazioni riservate che, se-condo una dichiarazione d’in-tenti sottoscritta dalla suadirigenza con i partners socialie la CoPe, vuole prevenire gliincidenti, migliorando quindi

in modo decisivo la sicurezza.Un servizio analogo esiste an-che presso il traffico viaggia-tori.Il servizio dispone di un pro-prio sito internet e dà la possi-bilità di inoltrare annunci tra-mite un apposito modulo,oppure per lettera o telefonica-mente, ai recapiti indicati sulsito. Il ricorso a questo servi-

zio, presso il quale sono attivesette persone di fiducia che co-prono tutto il settore, dovrebbecomunque restare l’eccezione,dato che le situazioni dovreb-bero per norma essere segna-late tramite ESI.

Bisogna entrare nel meritoUna di queste sette personeè Sandra Schiess, impiegata

presso il management di pro-getti e delle esigenze a Berna.Schiess ci precisa che il servi-zio deve occuparsi in primoluogo di quanto accaduto,ignorando per contro la fontedella segnalazione.Non vengono neppure raccoltesegnalazioni riguardanti pro-blemi, presunti o reali, a livellopersonale, quali turbe psichi-

che o alla salute, né segnala-zioni di situazioni tese o deli-cate in seno a singoli teams.

A favore del personaleIl servizio segnalazioni riserva-te analizza il problema presen-tato tentando di trovarvi unasoluzione, salvaguardandol’anonimato della persona cheha fatto la segnalazione in mo-do da evitare il ripetersi di si-tuazioni di pericolo. In questomodo, si vuole migliorare la si-curezza del trasporto ferrovia-rio e del personale.

Richiamare l’attenzionePeter Käppler, presidente cen-trale della sottofederazioneamministrazione e servizi, èconvinto dell’utilità del servi-zio: «Lo scopo è di difendere lepersone da situazioni di insicu-rezza e di pericolo, siano essedipendenti o utenti. A volte, lapressione è talmente elevatada impedire di lavorare con lanecessaria cura e prudenza. Inquesti casi, è importante ri-chiamare l’attenzione sul pro-blema senza doversi esporre dipersona». pan.

Un anno fa, il settoreesercizio dell’Infrastrut-tura ha creato il serviziosegnalazioni riservateper raccogliere informa-zioni su incidenti evitatiper un soffio e migliora-re così la sicurezza.

Affrontare gli erroriIl servizio segnalazioni riservate intende contribuire alla prevenzione degli incidenti

..

Per le FFS la sicurezza è un elemento centrale.