Slidedispenseantropologiaculturale (Prof. Massimo Canevacci)

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UNIVERSITA’ DI ROMA LA SAPIENZA

CATTEDRA DI ANTROPOLOGIA CULTURALE

PROF. MASSIMO CANEVACCI

CORSO a.a. 2007-08

feticismi visuali tra corpo e metropoli

PRIMA PARTE TEORICA

- 1) introduzione alla disciplina: l’antropologia culturale oggi, la svolta della “nuova antropologia critica”, l’etnografia come ricerca empirica sul campo

- 2) critica degli universali culturali: l’emergere del postcolonialismo; il relativismo culturale oggi; il soggetto posizionato

- 3) il viaggo etnografico come dislocamento: esplorazione e innovazione, incroci e attraversamenti, aldeias e metropoli

- 4) l’autorità nella narrazione: tensioni, passioni, conflitti tra auto-rappresentazione ed etero-rappresentazione – dialogiche interpretative e polifonie narrative, composizione performatica

- 5) concetti operativi: feticismi visuali, corpo-metropoli, body-corpse, bambole-marionette-creature-automi-robot-cyborg-avatar, sincretismi culturali, merci visuali, soggetto diasporico, doppio vincolo, trama-che-connette, feticismo metodologico,

Antropologi culturali MALINOWSKI MEAD BATESON LéVI-STRAUSS GEERTZ

Lévi-StraussMalinowskiMargaret Mead BatesonMauss

NambikwaraTrobriandBaliSe Mesmo

Parte monograficaLa parte monografica affronta la ricerca empirica sulla

connessione e sui transiti tra due campi (feticismo visuale e funerale bororo), focalizzando il tema della comunicazione e della rappresentazione:

- 6) comunicazione visuale: merce e feticismo, identità fluide, bodyscape-location, “farsi vedere”

- 7) aldeia ibrida: etnografia del Funerale Bororo a Garças (Mato Grosso, Brasile)

Sono previste presentazioni di immagini, ipertesti, musiche, documentari, film fondamentali per la comprensione del corso.

Testi d’esame (sei crediti):

1. Dispense di antropologia culturale  saranno collocate nel sito di volta in volta durante le lezioni. tali

dispense sono materia di esame solo per l'appello unico di novembre (probabilmente il 16) e tende a favorire una cosa semplice: che tutti gli studenti (frequentanti e non) facciano subito l'esame. a partire dai prossimi appelli tali dispense non saranno più testo di esame e al suo posto ci sarà tutto il libro di:

 1. Clifford Geertz, Interpretazioni di culture, Bologna, Il Mulino, 1998

 2. Massimo Canevacci, Una stupita fatticità. feticismi visuali tra corpo e metropoli, Milano, Costa&Nolan, 2007

 3. Massimo Canevacci, La linea di polvere, Roma, Meltemi, 2007

- per chi vuole solo 4 crediti: i volumi 2 e 3

FETICISMI VISUALI

FUNERAL BORORO

INTRODUZIONE ALLA DISCIPLINA

Anthropos = essere umano Logos = logica, scienza o discorso Intesoggettività e dialogica Cultura/culture = segni e simboli Pensare – sentire – agire Concetto di differenza: critica agli universali Identità transitive eroptica

Da “La Storia” a “le storie” Pluralizzare e smuovere i concetti L’io e l’altro Il familiare e lo straniero L’erotico e l’esotico

a) Erodoto antropologo spontaneob) Nascita della modernità:

scoperta / conquista dell’America

Colonialismo/Etnologia Etnocidio delle culture native La travessia: uomini e donne in

schiavitù verso le americhe Lavoro sul corpo e sull’”anima” Evangelizzazione Sincretismo

FROM ROOTS TO ROUTES

CAMALOTEUNA PIANTA LE CUI

RADICI STANNO NELL’ACQUA E

VIAGGIANO, TRANSITANO,

SCORRONO DAL MITO DELLE RADICI

(ROOTS) ALLA DIASPORA DEGLI

ITINERARI (ROUTES)

EVOLUZIONISMO TYLOR IL CONCETTO DI CULTURA MORGAN LA PARENTELA FRAZER IL RAMO D’ORO

Antropologia da tavolino:Viaggiatori

Funzionari colonialiMissionariMitologica

MALINOWSKI FUNZIONALISMO ETNOGRAFIA OSSERVAZIONE PARTECIPANTE RELATIVISMO CULTURALE ISOLE TROBRIAND IL RITUALE : KULA CRITICA A MARX E A FREUD

ISOLE TROBRIAND

sessualità tabu’ dell’incesto rapporti di parentela discendenza matrilineare zio materno / fratello della madre complesso edipico

produzione

KULA : transizione economica, rituale rapporti di parentela sessualità religione/sacro

metodo Cogliere il punto di vista nativo La tenda La lingua L’informatore Il taccuino Il diario La macchina fotografica

1967: IL DIARIO THE DIARY IN THE STRICT TERM OF THE

SENSE

“Voglio essere il Conrad dell’antropologia”

CUORE DI TENEBRA

LO STRUTTURALISMO Lévi-Strauss :

le strutture elementari della parentela e

I tristi tropici

La mitologica

CULTURA E PERSONALITA’ MARGARET MEAD

GREGORY BATESON

PER SEMPRE MARGARET

Trance and drama in Bali

IL LINGUAGGIO DEL CORPO

Dalla ricerca etnografica a Bali nasce uno dei concetti più significativi per interpretare e modificare la comunicazione del

corpo, della famiglia e dei media:

DOPPIO VINCOLO

DOUBLE BIND

DOPPIO VINCOLO: IL FIGLIO

SE VOGLIO MANTENERE IL LEGAME CON MIA MADRE NON DEVO DIMOSTRARLE CHE L’AMO

MA, SE NON LE DIMOSTRO CHE L’AMO, LA PERDO

DOPPIO VINCOLO: LA MADRE SE LA MADRE COMINCIA A SENTIRSI

AFFEZIONATA E VICINO AL FIGLIO, COMINCIA ANCHE A SENTIRSI IN PERICOLO E DEVE RITIRARSI DA LUI;

MA ELLA NON PUO’ ACCETTARE QUESTO ATTO DI OSTILITA’ E, PER NEGARLO, DEVE SIMULARE AFFETTO E PROPENSIONE PER IL BAMBINO

IL FIGLIO: A CAUSA DI QUESTA SIMULAZIONE, IL

BAMBINO E’ POSTO NELLA CONDIZIONE DI NON POTER INTERPRETARE CON PRECISIONE LA COMUNICAZIONE DELLA MADRE

E COSI’ DEVE DISTORCERE LA SUA PERCEZIONE DI SEGNALI METACOMUNICATIVI

IL FIGLIO: Se il bambino interpretasse correttamente i

segnali metacomunicativi, dovrebbe fare i conti con fatto che la madre non desidera averlo vicino e per di più lo sta ingannando dimostrandosi affettuosa.

Allo scopo di sostenere l’inganno della madre, il bambino deve ingannare se stesso.

Per continuare a vivere con lei, deve discriminare in modo errato i suoi messaggi interni, oltre che discriminare in modo errato i messaggi altrui

Doppio Vincolo: panico e rabbia

1. ingiunzione primaria: non fare così altrimenti ti punirò (negazione dell’affetto)

2. ingiunzione secondaria (in conflitto con la prima): non considerare ciò una punizione – non mettere in dubbio il mio amore

UN SECONDO CONCETTO

emerge dalla ricerca etnografica a Bali:

L’ECOLOGIA DELLA MENTE

THE BODY IS MADE UP OF SEPARATES PARTS AND MAY FALL

TO PIECES:

BEROEK

FREUD HA MOLTIPLICATO L’IO DENTRO IL SOGGETTO L’ECOLOGIA DELLA MENTE LO

ESPANDE FUORI E LO CONNETTE CON I SOGGETTI CON CUI SCAMBIA INFORMAZIONI: E’ UNA TRAMA CHE CONNETTE L’UOMO, IL BASTONE, LA CORDA, LA MARIONETTA, IL CAMPANELLINO, LA BAMBINA……

….E ANCHE LA FOTO CON TUTTI NOI

METTERE INSIEME I DATI E’ QUELLO CHE INTENDO PER SPIEGAZIONE: BATESON

METODO DI QUESTE LAVORO: MONTAGGIO LETTERARIO:

BENJAMIN

CLIFFORD GEERTZ

ANTROPOLOGIA INTERPRETATIVA

Critica alla cultura come “quel complesso insieme” (Tylor)

Concetto semiotico di cultura

M.Weber: l’uomo impigliato in una rete di significati

L’ANTROPOLOLOGIA NON E’ UNA SCIENZA SPERIMENTALE IN CERCA DI LEGGI

E’ UNA SCIENZA INTERPRETATIVA IN CERCA DI SIGNIFICATO

GLI ANTROPOLOGI FANNO ETNOGRAFIA

G.Ryle: thick e thin description

L’es. della contrazione della palpebra in pubblico:

- come tic involontario - come ammiccamento

L’identità fotografica e i codici stabiliti pubblicamente

Etnografia = thick description La cultura è pubblica come lo è il suo

significato

E consiste in strutture di significato socialmente stabilite

La ricerca etnografica

Consiste nel mettersi nei loro panni e cogliere il punto di vista nativo

Non si cerca di diventare indigeni o di scimmiottarli (come i romantici le spie): si dialoga che è molto più che parlare

Dislocare l’ottundente senso di familiarità

Vedere le cose dal punto di vista dell’attore

Analisi emica (vc etica)

contestuale

Gli scritti antropologici

Sono interpretazioni di secondo ordine Sono fictio, non nel senso di false o irreali

ma come invenzioni, qualcosa di fabbricato, costruito

La prima interpretazione è nativa

L’antropologo Inscrive il discorso sociale, lo annota. Cosa fa

l’antropologo? Scrive

Estrarre cristalli simmetrici di significato, purificati della complessità materiale, come proprietà universali della mente umana = una scienza che non esiste

contro Il modello microcosmo: Jonesville è gli

Usa

L’esperimento naturale

Gli antropologi Non studiano “i” villaggi:

Studiano “nei” villaggi

Cioè il luogo della ricerca non è l’oggetto della ricerca

Le formulazioni teoriche si elevano poco sopra le interpretazioni che governano che, separate da esse, non hanno molto senso

Costruire una teoria non è codificare regolarità astratte, ma rendere possibile la thick description: non di generalizzare attraverso i casi ma dal loro interno

L’analisi sociale non è predittiva né terapeutica

Trarre grandi conclusioni da piccoli fatti

La storia indiana del mondo, della tartaruga e dell’inglese

nove caratteristiche della descrizione etnografica

1. è interpretativa

2. Interpreta il flusso del discorso sociale

3. Preserva il detto

4. è micrologica

5. si basa sulla scrittura (fictio)

6. è simbolica

7. È intersoggettiva e dialogica

8. Studia nei villaggi

9. è una tartaruga