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COMMISSIONE PARITETICA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE RELAZIONE ANNUALE 2016

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COMMISSIONE PARITETICA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE

RELAZIONE ANNUALE 2016

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Relazione annuale commissione paritetica DICEA

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PARTE GENERALE

Relazione annuale della Commissione Paritetica Docenti Studenti

Denominazione del DIPARTIMENTO: Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale

Denominazione dei CdS:

Corso di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (A&T)

Corso di Laurea in Ingegneria Civile

Corso di Laurea in Ingegneria Edile

Corso di Laurea a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura

Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale dei Progetti e delle Infrastrutture (GeInfra)

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (A&T)

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Sistemi Idraulici e di Trasporto (ISIT)

Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Edile

Sede: Università degli studi di Napoli Federico II

Composizione Commissione Paritetica (eletta dal Consiglio di Dipartimento nell’adunanza del 25 Luglio 2016)

Prof. Massimo Greco (Presidente) Prof. Gennaro Nicola Bifulco (componente) Prof. Pierpaolo D’agostino (componente) Prof.ssa Daniela Ducci (componente) Ing. Vincenzo Luongo (Rappresentante gli studenti dottorandi) Dott.ssa Marianna Tiano (Rappresentante gli studenti) Sig. Dario Della Paolera (Rappresentante gli studenti) Sig. Nicola Guida (Rappresentante gli studenti) Sig. Marina D’Ambrosio (segretario) Siti web https://www.unina.it/ http://www.scuolapsb.unina.it/ http://www.dicea.unina.it/ http://www.dicea.unina.it/page.php?id=143 http://www.iat.unina.it/ http://www.ingegneriacivile.unina.it/ http://www.ingegneriaedile.unina.it/ Documentazione analizzata

• SUA-CdS (parte pubblica) come disponibili dal sito universitaly.it • Risultati dei questionari relativi al livello di soddisfazione espresso dagli studenti frequentanti • Dati AlmaLaurea (http://www.almalaurea.it/) • RCR 2016 (ove disponibile) • RAR 2014 - 2015 – 2016 (ove disponibile) • Relazione Commissione Paritetica DICEA del 2015 • Documento dell’Associazione degli Studenti di Ingegneria, riguardanti le Proposte Didattiche per i CdS

afferenti al DICEA • Manifesti vigenti dei CdS afferenti al DICEA

Abbreviazioni usate nel seguito ANVUR: Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca CdS: Corso di Studi CPDS: Commissione Paritetica Docenti Studenti GdL: Gruppo di Lavoro della CPDS DICEA: dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale L/LM: Laurea/Laurea Magistrale LMCU: Laurea Magistrale a Ciclo Unico RAR: Rapporto di Riesame RCR: Rapporto Ciclico sul Corso di Studi

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SPSB: Scuola Politecnica e delle Scienze di Base La Commissione si è riunita, per la discussione degli argomenti riportati nei quadri delle sezioni di questa relazione, operando come segue:

• 06/09/2016 Insediamento CPDS e nomina Presidente • 20/09/2016 Riunione GdL Proposte Studenti • 21/09/2016 Riunione GdL A&T L ed LM • 27/09/2016 Riunione GdL Edile L ed LM • 10/10/2016 Riunione GdL Civile ed ISIT • 10/10/2016 Riunione GdL Ingegneria GeInfra ed Ingegneria Edile-Architettura • 11/10/2016 Riunione CPDS • 14/11/2016 Riunione indetta da Prof. Cirino • 25/11/2016 Riunione CPDS • 02/12/2016 Riunione CPDS

La Commissione, a partire dal suo insediamento, si è organizzata in gruppi di lavoro, per esaminare e istruire le proposte relative ai singoli Corsi di Studio. Tutti gli argomenti esaminati dai GdL, sono stati comunque oggetto di discussione plenaria, così come si evince dai verbali sopra elencati e pubblicati sul sito del DICEA. La Commissione, con riferimento ad alcune criticità evidenziate dalle analisi dei GdL e dettagliate nelle pagine successive per i singoli CdS, sottolinea la necessità di incidere su aule e spazi, rendendole disponibili agli studenti, anche in assenza di personale di sorveglianza. La criticità relativa alle aule e agli spazi studenti è evidenziata anche dai grafici allegati. La Commissione, pur rilevando che le carenze strutturali siano un problema di Ateneo, evidenzia gli sforzi effettuati dal Dipartimento che, con fondi autonomi, ha avviato azioni di miglioramento degli spazi comuni, destinati alla platea studentesca. La Commissione esprime sostanziale concordanza con le criticità individuate dai gruppi di lavoro che vengono illustrate qui di seguito, e dettagliatamente nelle schede relative ai singoli CdS. Le schede di valutazione della didattica pervenute sono relative ai questionari redatti on-line, e su base praticamente volontaria, dalla platea studentesca per l’a.a. 2015-16. Tale modalità di compilazione, peraltro poco pubblicizzata, ha comportato per tutti gli insegnamenti una forte riduzione delle schede compilate. Il campione risulta quindi notevolmente ridotto e la modalità di compilazione/raccolta delle schede (essenzialmente facoltativa) potrebbe avere portato ad una polarizzazione delle risposte (partecipazione dei soli studenti molto contenti o molto scontenti) e quindi ad una distorsione dei risultati. Sulla base di queste valutazioni, la Commissione intende sottolineare la poca confrontabilità dei dati rispetto a quelli degli anni precedenti, il che determina l’impossibilità di valutare l’efficacia delle azioni migliorative proposte negli anni scorsi e messe in essere dai CdS. Quale proposta condivisa e collegiale dunque si auspica con forza una revisione dei questionari e della loro modalità di somministrazione, che porti a una maggiore significatività del campione analizzabile e alla possibilità di aggregare/disaggregare i dati. Ciononostante i dati relativi all’ultimo triennio sono stati comunque analizzati, al fine di verificare l’esistenza o meno di un trend, sia in miglioramento che in peggioramento. I grafici allegati illustrano i dati pervenuti per l’a.a. 2015/2016, evidenziando le criticità e i punti di forza. Quali criticità vengono sottolineate la sofferenza relativamente agli spazi e alle strutture e l'eccessivo carico didattico complessivo per gli studenti. I dati vengono poi confrontati con la Media di Ateneo, mostrando un andamento simile per tutti i CdS del DICEA. Il grafico che illustra l'andamento medio di tutti i CdS negli ultimi tre anni di osservazione mostra un generale miglioramento a livello dipartimentale. Infine vengono riportati i grafici degli andamenti dei singoli CdS negli ultimi tre anni. Come si evince dalla lettura delle schede dei singoli CdS, la Commissione individua quali comuni sofferenze per tutti i CdS analizzati, i problemi relativi alla comunicazione e all’assistenza verso la platea studentesca. In particolare la Commissione auspica un intervento sostanziale nella correzione e nel completamento dei contenuti riportati nei siti docente (peraltro negli ultimi anni significativamente migliorati), per una maggiore trasparenza e chiarezza per i singoli insegnamenti. Inoltre, sarebbe auspicabile un incremento dei collegamenti tra i vari siti istituzionali, per poter pervenire più agevolmente alle informazioni condivise. In merito alle azioni volte ad un potenziamento delle attività di assistenza alla componente studentesca, in particolare dei primi anni della triennale, la Commissione prende atto che a partire dall’anno accademico 2015-2016 è stato dato avvio al servizio di tutorato, che prevede il coinvolgimento sia di allievi di Dottorato di Ricerca dall’area didattica di Ingegneria che dei CdS Magistrali, che collaborano con i docenti delle discipline di base nell’assistenza agli immatricolati nel corso del loro primo periodo di studi universitari. Pur constatando una buona risposta degli studenti dei primi anni, si rileva la necessità di incidere maggiormente sul potenziare l’organizzazione sia per quanto concerne i contenuti degli insegnamenti che possono essere coinvolti da tale servizio, sia differenziando le azioni di tutoraggio per singolo CdS, pur sotto un coordinamento unico definito in sede dipartimentale. La Commissione evidenzia anche la necessità di moltiplicare gli sforzi del Dipartimento nella direzione della Internazionalizzazione, sia in entrata che in uscita, a partire da una maggiore promozione degli accordi Erasmus, certamente per le Lauree Magistrali, ma non escludendo la possibilità di estenderla anche alle Lauree Triennali. La Commissione consiglia altresì di incrementare da parte del Dipartimento la pubblicizzazione delle iniziative offerte dall’Ateneo in merito, al momento ancora insufficiente. Nella riunione del 12/12/2016, la Commissione, al completo, ha analizzato la versione finale della relazione, che è stata approvata all’unanimità.

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CDS LAUREA IN INGEGNERIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO

1. VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRO A DELL’ALLEGATO V ANVUR)

1.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Sono state attivate, a livello della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, consultazioni formali con l'Unione degli Industriali della Provincia di Napoli e con l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli per la costituzione di Commissioni bilaterali permanenti con funzioni di indirizzo sui percorsi formativi. Nel 2014 si sono tenute riunioni di "kick-off" nel corso delle quali sono state delineate linee di indirizzo delle attività di consultazione periodica, sfociate poi in un Protocollo d'Intesa sottoscritto il 24 aprile 2015. Nel corso del primo anno di attività̀, e ̀ stata effettuata una prima indagine esplorativa, attraverso l'erogazione di un questionario dettagliato agli Imprenditori di un campione di 88 Aziende selezionate, appartenenti a diversi settori industriali, con l’obiettivo di mappare esperienze di collaborazione con Studenti, Laureandi e Dottorandi (tirocini, tesi di laurea, stage, assunzioni) realizzate negli ultimi tre anni e valutare le esigenze di future collaborazioni con gli stessi. I risultati dell'indagine, sono stati interessanti e positivi. Successivamente, la Commissione bilaterale ha lavorato alla formazione di un database in grado di favorire il contatto dei dottorandi/laureati con le opportunità̀ di impiego, presentato il 14 luglio 2016 presso la sede dell’Unione degli Industriali di Napoli. La componente studentesca ravvisa la necessità che tali encomiabili iniziative siano più mirate per il corso di studio in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, includendo anche i laureati triennali. In effetti il CdS svolge attività di divulgazione organizzando numerosi seminari su temi di ingegneria ambientale, riferiti alla situazione campana e con il coinvolgimento di docenti, allievi, ex-allievi e portatori di interesse (vedi SUA e RCR) ma la programmazione non è sistematica. Si raccomanda quindi che le consultazioni abbiano una cadenza regolare. Inoltre si auspica che venga ampliata agli studenti, anche triennali, la possibilità di accedere al database presente sia sul portale della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base (http://www.scuolapsb.unina.it/index.php/la-scuola-incontra-le-imprese/tirocini) che sul sito dell’Unione Industriali (http://www.unindustria.na.it/servizi/formazione-e-orientamento/dialogos) per il momento rivolto ai soli dottorandi e ai dottori di ricerca. Inoltre gli studenti esprimono il loro apprezzamento per la collaborazione del CdS con l’Ordine degli Ingegneri di Napoli in seno alla Commissione Ambiente e con l’AIAT - Associazione Ingegneri per l’Ambiente e il Territorio. Gli studenti vorrebbero che le attività di tirocinio finalizzate alla redazione della tesi di laurea fossero maggiormente aperte agli studenti della laurea triennale. Per quanto riguarda le esperienze all’estero gli studenti vorrebbero un documento a supporto della selezione e scelta degli esami da sostenere in Erasmus. In conclusione si ritiene che, nonostante ci siano margini di miglioramento, gli obiettivi formativi del CdS sono correttamente perseguiti e sono congrui con le funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze delle PI. Le funzioni e competenze acquisite dal Laureato in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio sono adeguate agli sbocchi occupazionali e professionali indicati per i laureati nella SUA-CdS. I portatori di interesse finora consultati hanno ritenuto appropriate le competenze dei laureati, anche se troppo generaliste, manifestando maggiore interesse per i laureati magistrali.

1.2. PROPOSTE

• programmare iniziative di divulgazione ad hoc per il corso di studio in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, rivolte anche i laureati triennali;

• prevedere una cadenza periodica per gli incontri con i portatori di interesse; • ampliare agli studenti, anche triennali, la possibilità di accedere al database presente sia sul portale della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base (http://www.scuolapsb.unina.it/index.php/la-scuola-incontra-le-imprese/tirocini) che sul sito dell’Unione Industriali (http://www.unindustria.na.it/servizi/formazione-e-orientamento/dialogos).

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2. VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DELLE ATTIVITA’ DI EROGAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRI C, D, F DELL’ALLEGATO V ANVUR)

2.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Gli studi proposti nell’ambito del Corso di Laurea in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, fondati sul rigore metodologico proprio delle materie scientifiche, sono finalizzati all’acquisizione di conoscenze e di capacità di comprensione delle problematiche dell’Ingegneria civile-ambientale e all’individuazione di soluzioni nella verifica e controllo di opere, interventi e sistemi di ingegneria civile-ambientale. Il materiale didattico proposto prevede l’utilizzo di testi avanzati, talvolta anche in lingua inglese. Il test di ingresso agli studi di Ingegneria costituisce il primo ostacolo con cui lo studente misura le proprie competenze e conoscenze pregresse. Oltre alle lezioni teoriche, e specialmente negli anni successivi al primo, le esercitazioni in aula e laboratorio, la redazione di elaborati progettuali (anche di gruppo) e le visite tecniche effettuate nell'ambito di molti insegnamenti, forniscono allo studente un importante mezzo per ampliare le proprie conoscenze e applicare le nozioni acquisite. Le attività formative generalmente si concludono con un esame con votazione in trentesimi ovvero con un giudizio di idoneità. L'analisi e l’elaborazione di argomenti specifici, richiesta per la preparazione della prova finale, costituisce una misura concreta del livello di padronanza delle conoscenze acquisite. Gli obiettivi formativi, i programmi degli insegnamenti, il materiale didattico e le modalità di svolgimento delle verifiche sono dettagliati nelle pagine web dei docenti, anche se sono presenti ancora alcune lacune (così come si legge nel RCR, ove viene raccomandato il completamento e l’implementazione del sito web docenti). Gli studenti possono beneficiare, nell’ambito dell’organizzazione didattica dell’Ateneo, di corsi frontali, esercitazioni e gruppi di conversazione in lingua straniera, offerti dal Centro Linguistico di Ateneo (CLA-http://www.cla.unina.it), anche se l’accesso risulta semplificato per i soli studenti Erasmus e di Dottorato, cui è specificamente rivolto. Al fine di rimediare alle difficoltà incontrate dagli studenti immatricolati, l’Ateneo ha istituito, a partire dall’anno accademico 2015-2016, Gruppi di Tutorato rivolti a proporre attività esercitative, di studio collettivo guidato, seminariali, ecc., finalizzate a consolidare e rafforzare l’apprendimento delle discipline di base. All’uopo, è stato predisposto un calendario di Incontri di Tutorato, pubblicizzato anche via web (sito del CdS) esplicitamente rivolto all’utenza studentesca. Nel corso degli incontri, stabiliti in orario compatibile con lo svolgimento delle lezioni, i Gruppi di Tutorato hanno fornito assistenza agli studenti dei primi anni che necessitavano di supporto su specifiche discipline, ma anche più generale sul corretto indirizzamento del proprio percorso di studi e sullo sviluppo di corrette metodologie di studio e di apprendimento. I docenti delle discipline di base provengono generalmente da altri dipartimenti, per cui si verificano, a volte, cambiamenti da un A.A. all’altro. Tuttavia, per le discipline degli anni successivi al primo, la copertura viene effettuata da docenti del DICEA (o del DIST), per cui i cambiamenti dei docenti risultano minimi. I dati dei questionari sottoposti agli studenti sono di grande utilità, in quanto consentono, tramite grafici comparativi con altri CdS e l’Ateneo stesso, di monitorare i trend in miglioramento e peggioramento rispetto a docenti, strutture, etc., ma soprattutto di evidenziare le principali criticità rilevate dagli studenti. L’erogazione dei questionari, sottoposti via wab a partire dal 2015-16 (http://esol.unina.it/#sondaggi), ha portato a una diminuzione della numerosità del dato, cui si sta facendo fronte a livello di Ateneo. Dall’analisi dei questionari relativi al 2014-2015 e 2015-16 per il CdS emerge che gli studenti ritengono adeguate le strutture (aule, laboratori, ecc.), con valori superiori alle medie dell'Ateneo. Gli studenti sono, inoltre, soddisfatti del modo in cui vengono erogati gli insegnamenti (modalità, chiarezza, carico di studio rispetto ai crediti, materiale didattico fornito). Alcuni studenti lamentano l'eccessivo carico didattico totale per semestre. Dai questionari viene particolarmente evidenziata la disponibilità, la puntualità e la generale presenza dei docenti durante e dopo le ore di lezione frontale, nonché la capacità di coinvolgerli sugli argomenti trattati. Gli studenti, nel loro documento sulla didattica, hanno chiesto, relativamente a tutti i CdS incardinati nel DICEA, di l’erogazione di insegnamenti in doppia lingua. Un Gruppo di Lavoro della CPDS ha proposto di incentivare la lingua madre come base dell’insegnamento, ma con l’utilizzo della lingua Inglese per le varie terminologie che si presentano in esso, stilando così un glossario con la partecipazione degli studenti. Inoltre si ritiene che i docenti debbano fornire maggiore materiale in lingua Inglese, utile allo studente per il proprio percorso formativo e per la scrittura della tesi. I metodi di accertamento sono descritti nelle schede dei singoli insegnamenti allegate alla SUA-CdS (quadro B1.b).

2.2 PROPOSTE

• implementazione e completamento dei siti web docenti, specificando anche le modalità di svolgimento delle verifiche;

• adeguamento del carico didattico per semestre; • incentivazione nell’utilizzo della lingua inglese nei corsi, ad es. nel materiale didattico con relativi glossari; • Nell’ambito delle attività di tutorato, i tutori assegnati al Dipartimento dovrebbero essere suddivisi per CdS e non coprire tutti i CdS insieme, per focalizzare meglio gli interventi sulle specificità dei vari Corsi di Studio

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3. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI (QUADRO B ALLEGATO V ANVUR)

3.1. ANALISI DELLA SITUAZIONE

I laureati del CdS: • hanno conoscenze e capacità di comprensione in un campo di studi di livello post secondario e sono a un livello che, caratterizzato dall’uso di libri di testo avanzati, include anche la conoscenza di alcuni temi d’avanguardia nel proprio campo di studi (es. metodologie per il trattamento di acque e aeriformi);

• sono capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale (abilità rilevanti per intraprendere un lavoro o una occupazione) e posseggono competenze adeguate sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel proprio campo di studi (nei diversi comparti dell'industria di trasformazione e di aziende/enti erogatori di beni e servizi, nelle strutture tecniche private o della pubblica amministrazione preposte alla gestione e al controllo dell'ambiente etc.);

• hanno la capacità di raccogliere e interpretare i dati (nel campo della gestione e del controllo dell'ambiente, dell'energia e della sicurezza) ritenuti utili a determinare giudizi autonomi, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi;

• sanno comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti nell’ambito delle opere di ingegneria civile-ambientale per le quali sia richiesta attitudine alla gestione di processi complessi;

• hanno sviluppato capacità di apprendimento necessarie per intraprendere studi successivi con un alto grado di autonomia (a tal uopo si registra una elevata percentuale di iscrizione alla successiva laurea magistrale).

Le informazioni della Sezione A della Scheda SUA-CDS sono complete e sufficientemente dettagliate. Le funzioni e le competenze di ciascuna figura professionale derivanti dagli Obiettivi specifici del percorso formativo (quadro A4.a) sono chiaramente descritte e definiscono i risultati di apprendimento attesi (quadro A4.b). Le attività formative programmate sono coerenti con gli specifici obiettivi formativi individuati dal CdS, sia a livello generale, che per i singoli insegnamenti. Esistono dei margini di miglioramento relativamente ai contenuti delle schede, che potrebbero essere più dettagliati e aggiornati. Il tasso di occupazione a un anno dalla Laurea è del 4%, ma bisogna considerare che il 96% risulta iscritto ad un corso di laurea magistrale. Sempre a 1 anno dalla laurea l’83% non lavora, non cerca lavoro, ma è impegnato in un corso universitario o in un tirocinio/praticantato. Il 50% degli occupati a 1 anno dalla laurea utilizza in misura elevata le competenze acquisite con la laurea. Il guadagno mensile netto a 1 anno dalla laurea è di 788 euro.

3.2. PROPOSTE

• Le schede dei singoli insegnamenti riportate nella Sezione A della Scheda SUA-CDS possono essere maggiormente dettagliate e aggiornate.

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4. ANALISI E PROPOSTE SULLA COMPLETEZZA E SULL’EFFICACIA DEL RIESAME E DEI CONSEGUENTI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO (QUADRO E ALLEGATO V ANVUR)

4.1. ANALISI DELLA SITUAZIONE

Gli effetti e la relativa attuazione degli interventi correttivi proposti nei rapporti di riesame annuale 2014 e 2015 non sono facilmente verificabili quest’anno, in quanto è stato redatto il Primo Rapporto Riesame Ciclico. Le azioni di miglioramento proposte nel 2014 sono:

Azione di miglioramento Modalità di messa in atto Effetti

Intensificare le informazioni fornite dai docenti in merito a sedute di esami, orari di ricevimento, prenotazione delle sedute di esame attraverso l’uso del sito web del CdS e del sito web dei singoli docenti, che andrebbe arricchito di contenuti.

Il Coordinatore del CdS ha inviato vari avvisi all’intero corpo docente

• attualmente viene pubblicato sul sito del CdS il calendario degli esami di profitto a cadenza semestrale;

• nel 2015 è salita la percentuale di docenti che pubblica informazioni relative agli appelli d'esame (dal 37% al 97%), che utilizza il sistema informatico di prenotazione degli esami (dal 19% al 48%), che pubblica l'orario di ricevimento (dal 42%, al 55%).

Realizzare una banca dati per tirocini extra moenia e avviare una riflessione sul Curriculum professionalizzante del CdS, in merito alla sua strutturazione ed ai relativi contenuti per offrire un primo approccio con il mondo del lavoro agli Studenti non interessati a proseguire gli studi.

Implementare i rapporti con l’Unione Industriali e in

generale con le P.I. Indagini presso gli studenti

Da un’indagine effettuata direttamente presso gli studenti, è stata confermata la netta preferenza per il Curriculum cosiddetto Generalista (l’85,7% prosegue nella magistrale) e le P.I. richiedono percorsi professionalizzanti, ma sono in assoluto più interessate ai Laureati magistrali.

Effettuare attività di consultazione e orientamento per gli studenti del primo anno organizzate direttamente dai docenti del CdS, con il supporto di studenti iscritti agli anni successivi, con la finalità principale di fornire agli studenti suggerimenti utili a conoscere il mondo universitario, a definire i metodi di studio, a programmare gli esami da sostenere.

Istituzione di info-points nei plessi dove vengono erogati

i corsi del I anno.

L’attività favorisce sicuramente l’inserimento iniziale degli allievi nel mondo universitario ma al momento non sono valutabili le variazioni sulle carriere degli allievi iscritti al I anno.

Nella relazione della CPDS del 2015 erano stati rilevati come punti di debolezza del CdS i seguenti punti: - calo delle immatricolazioni: purtroppo il trend è confermato anche quest’anno (72 iscritti nel 2013/14, 63 nel 2014/15 e

48 nel 2015/16); - peggioramento del voto di diploma degli iscritti al primo anno: confermato per il 2015 (media 77,3) N.B. il campione è di

10; - carente partecipazione a progetti che prevedono permanenza all’estero (es. Erasmus): Universitaly indica per il 2015 il

4% (più del doppio dell’anno precedente), ma gli studenti segnalano che è ancora maggiore; - scarsa conoscenza dichiarata dei principali programmi del pacchetto Office: tale problematica non emerge

assolutamente dall’indagine AlmaLaurea di quest’anno che evidenzia una conoscenza ottima, se non eccellente dei pacchetti informatici (generalmente superiore all’80%).

- dati negativi sul lavoro post-laurea: i dati 2015, riportati nel quadro 3.1, sono migliori rispetto a quelli del 2014. - il guadagno mensile netto è nettamente aumentato rispetto al 2014 (vedi quadro 3.1), ma il campione è troppo ridotto

per ritenere il dato statisticamente attendibile.

4.2. PROPOSTE

• rendere più attrattivo il CdS, per aumentare le immatricolazioni, attraverso attività di divulgazione (Open-days; Università Porte Aperte; giornate di presentazione dei Corsi di Studio alle matricole, adesione a manifestazioni come Futuro Remoto, messa a punto di apposite brochure);

• effettuare attività di consultazione e orientamento per gli studenti del primo anno attraverso i tutorati; • proseguire con le azioni di miglioramento dei siti WEB docenti.

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5. ANALISI E PROPOSTE SULL’EFFETTIVA DISPONIBILITÀ E CORRETTEZZA DELLE INFORMAZIONI FORNITE NELLE PARTI PUBBLICHE DELLA SUA-CDS (QUADRO G ALLEGATO V ANVUR)

5.1. ANALISI DELLA SITUAZIONE

Le informazioni delle parti pubbliche della SUA-CdS del Corso di studio in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio sono facilmente fruibili dall’esterno alla pagina: http://www.universitaly.it/index.php/scheda/sua/28482#3 La SUA, in versione completa, è anche scaricabile in formato PDF

Le informazioni fornite sono chiare anche per i fruitori esterni. Le pagine web del CdS (http://www.iat.unina.it/) e del Dipartimento dedicate al CdS (http://www.dicea.unina.it/corso.php?id=2) possono chiarire ulteriori aspetti.

5.2. PROPOSTE

• inserimento delle Relazioni della Commissione Paritetica anni precedenti sul sito web del Dipartimento;

• inserimento sul sito web del CdS e DICEA di RAR, RCR e SUA.

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CDS LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE

1. VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRO A DELL’ALLEGATO V ANVUR)

1.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

L’offerta formativa del corso di laurea in ingegneria civile si articola in due curricula, uno (professionalizzante) permette l’uscita verso il mondo del lavoro e l'altro (generalista) prepara alla prosecuzione verso le lauree magistrali e segnatamente, con riferimento ai CdS dell’Ateneo Federico II, verso la Ingegneria Strutturale e Geotecnica (STREGA) e la Ingegneria dei Sistemi Idraulici e di Trasporto. I dati Alma Laurea degli ultimi anni dimostrano che in media oltre il 90% dei laureati del corso di studi si iscrivono ad una laurea magistrale. Coerentemente con tale rilevazione, il curriculum professionalizzante dimostra di essere sistematicamente scelto da un numero del tutto trascurabile (ove non nullo) di studenti. Allo stato attuale, la laurea in ingegneria civile deve dunque essere considerata come di servizio alle lauree magistrali ISIT e STREGA e l’adeguatezza della offerta formativa deve essere valutata in primo luogo con riferimento a tale funzione di servizio. Ciononostante, in una prospettiva di superamento dello stato dei fatti, potrebbe essere opportuno individuare nuovi sbocchi professionali e quindi, ove il mercato lo richieda, obietti e funzioni ulteriori per la laurea triennale in ingegneria civile, che potrebbero eventualmente giustificare nuovamente la presenza di un curriculum professionalizzante, seppure profondamente rinnovato. A tale scopo è opportuno esplorare non solo i settori tradizionalmente collegati con la ingegneria civile (enti territoriali, amministrazioni, imprese, aziende di servizio, ecc.), ma interrogare anche nuovi stakeholder interessati agli ambiti più innovativi del mondo della ingegneria delle strutture, delle infrastrutture, dei sistemi e delle reti civili. In tale azione il CdS in Ingegneria Civile potrebbe non solo più attivamente partecipare alle attività organizzate a livello di Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, consistenti in consultazioni formali con l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli e con l'Unione degli Industriali della Provincia di Napoli (e quindi, direttamente ed indirettamente, con le aziende presenti sul territorio), ma anche procedere a organizzare consultazioni specifiche, finalizzate a contattare ed investigare realtà economiche e produttive anche di livello nazionale. Ove la precedente esplorazione confermasse la scarsa utilità di un percorso di formazione limitato al livello triennale, andrebbe esplorata la fattibilità di istituire per la laurea in ingegneria civile un percorso quinquennale a ciclo unico che sostituisca i due livelli di formazione. Si tratterebbe di sancire quanto già evidente nei fatti, che evidenziano un percorso di fatto quinquennale per la stragrande maggioranza (ove non totalità) degli studenti, ma artificialmente ripartito in due percorsi di laurea di primo e di secondo livello. La configurazione attuale introduce, allo stato dei fatti inutilmente, rigidità e inefficienze dovute alla necessità di conseguire due consecutivi titoli di studio finiti. È il caso di notare che l’analisi dei questionari di valutazione compilati dagli studenti conferma una cattiva percezione del carico didattico complessivo di interi semestri. Tale malessere è tanto diffuso sugli insegnamenti, gli anni di corso e i semestri da fare immaginare che il complesso del ciclo di formazione soffra a causa della compressione all’interno dei tre anni di insegnamenti di carattere più operativo e professionale, costretti a convivere ed affollarsi con irrinunciabili insegnamenti formativi e fondativi. Con riferimento alla attuale configurazione della laurea in ingegneria civile, l’analisi della offerta formativa evidenzia:

- Una presenza di materie di base del tutto paragonabile a quella di altri corsi di studio dell’ingegneria e coerente con la tradizione formativa del suddetto percorso;

- Una presenza, tra le discipline caratterizzanti, di: � 18 CFU nell’ambito delle infrastrutture e sistemi di trasporto; � 18 CFU nell’ambito dell’idraulica e delle costruzioni idrauliche; � 18 CFU nell’ambito della geologia applicata e geotecnica; � 27 CFU nell’ambito della scienza e tecnica delle costruzioni; � 9 CFU nell’ambito della architettura tecnica e della tecnica della rappresentazione (per questa

ultima disciplina i 4 CFU previsti sono classificabili e classificati quali ambiti affini ed integrativi)

- la filiera delle matematiche e fisiche-matematiche, fino alla scienza delle costruzioni, tipica della ingegneria (e soprattutto di quella civile) compressa nei primi due anni di corso;

- due insegnamenti di tecnica delle costruzioni al terzo anno di corso. Quale ultima considerazione, è il caso di notare che il numero di insegnamenti a scelta libera è assai ridotto, forse anche a causa dell’affollarsi di insegnamenti che potrebbero invece trovare spazio più avanti nell’ipotetico caso di una strutturazione quinquennale del corso di studi.

1.2 PROPOSTE

In considerazione dell’analisi di criticità ed opportunità si propone di: - Valutare la cancellazione del curriculum professionalizzante, almeno per come esso è allo stato dei

fatti congegnato; - Incrementare e strutturare in maniera più assidua i contatti con gli stakeholder, con l’obiettivo di:

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� Aumentare il ventaglio dei portatori di interesse coinvolti nella identificazione e validazione degli sbocchi professionali, comprendendo anche gli attori (locali e nazionali) più innovativi e votati all’utilizzo di nuove tecnologie nell’ambito, ad esempio, della realizzazione, monitoraggio, controllo e manutenzione di strutture, infrastrutture, sistemi e reti civili;

� Verificare la effettiva richiesta del mercato rispetto a profili professionali in uscita dalla laurea triennale;

� Re-identificare le richieste del mercato del lavoro con riferimento anche al secondo livello di formazione, verso cui la laurea triennale ha funzione di servizio.

- Anche in funzione dei risultati delle analisi presso gli stakeholder, valutare l’opportunità di sostituire i due livelli di formazione triennale e magistrale con una laurea magistrale quinquennale a ciclo unico, il cui percorso di istituzione potrebbe essere fin da subito esplorato a livello normativo e di accreditamento; l’analisi di tale opportunità deve tenere conto che:

� L’attuale situazione vede il comprimersi inutile di alcuni insegnamenti a contenuto più operativo nei primi tre anni di quello che de-facto è vissuto dagli studenti come un unico ciclo quinquennale;

� La legge sembra permettere la strutturazione di cicli unici quinquennali per la laurea in Ingegneria civile, giacché la professione è tra quelle regolamentate ai sensi della direttiva europea 2005/36/CE (http://www.politicheeuropee.it/attivita/60/elenco-professioni-regolamentate);

� Le lauree quinquennali a ciclo unico possono (ma non devono) essere a numero chiuso. - Espandere le possibilità di scelta autonoma da parte degli studenti, eventualmente immaginando

pacchetti di insegnamenti diversamente assortiti in funzione dello sbocco naturale verso la laurea magistrale ISIT oppure STREGA, ai quali, in caso di mantenimento del curriculum, potrebbero essere affiancati pacchetti di insegnamenti professionalizzanti.

- Realizzare, in aggiunta ed affiancamento alle iniziative della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base (SPSB) e del Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA), incontri presso le scuole superiori finalizzati alla pubblicizzazione delle caratteristiche e prospettive della laurea in ingegneria civile, eventualmente costituendo, con risorse interne al CdS ed al DICEA o ricorrendo a servizi esterni, un apposito team che si occupi della comunicazione.

In ultima analisi, si propone una sostanziale riorganizzazione dei manifesti degli studi, da progettarsi in modalità concordata sia con gli stakeholder del settore sia con il complesso della platea studentesca, accompagnata da un’opportuna pubblicizzazione delle caratteristiche e prospettive del CdS presso le scuole superiori.

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2. VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DELLE ATTIVITA’ DI EROGAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRI C, D, F DELL’ALLEGATO V ANVUR)

2.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

La valutazione della qualità delle attività di erogazione della didattica è qui operata con il supporto essenziale dell’esercizio di valutazione annuale basato su questionari standardizzati sottoposti agli studenti e compilati in forma anonima per ognuno degli insegnamenti del CdS. È il caso di notare che per l’a.a. 2015-16 la modalità di somministrazione dei questionari è stata differente dagli anni precedenti. La compilazione, infatti, è stata permessa con un collegamento telematico non supervisionato; gli studenti erano in condizioni di collegarsi al questionario, presente in rete, in qualsiasi momento, senza controllo sulla effettiva compilazione dello stesso. Tale modalità di raccolta delle informazioni, sostanzialmente libera, ha determinato un duplice effetto:

- Il numero di questionari compilati è stato modesto e, in alcuni casi, non statisticamente significativo; - Si è avuto un probabile effetto di “polarizzazione” con una maggiore propensione alla compilazione da parte

di studenti particolarmente soddisfatti o particolarmente insoddisfatti, e una conseguente distorsione del campione.

Per i precedenti motivi si sono prese in considerazione solo risposte che trovassero riscontro in anni precedenti al 2015-16. Alcune considerazioni generalizzabili sono relative alla non totale adeguatezza delle aule ed a un non sempre soddisfacente livello qualitativo dei laboratori e delle attrezzature. Inoltre, il carico didattico complessivo del semestre riceve una valutazione negativa in più anni di corso; in particolare, il secondo anno di corso viene percepito come troppo impegnativo. Tale “affollamento” di insegnamenti formativi, fondativi e operativi è già stato discusso nel quadro 1. I questionari di valutazione evidenziano anche che la organizzazione generale degli orari e degli esami finali ed intermedi viene percepita come da migliorare. In un numero non trascurabile di casi le schede di valutazione evidenziano la necessità di attività didattiche integrative a supporto della didattica frontale. In alcuni casi gli studenti si lamentano di una disponibilità non adeguata di materiale didattico o di una disponibilità non tempestiva dello stesso. La qualità del corpo docente è percepita generalmente come più che soddisfacente con riferimento alla modalità e chiarezza della didattica, alla disponibilità nei confronti degli studenti ed alla puntualità e regolarità della presenza a lezione e in orario di assistenza post-lezione, nonché con riferimento alla capacità di coinvolgerli sugli argomenti trattati. Alcuni insegnamenti sono percepiti come particolarmente ostici, ciò vale anche e soprattutto per materie fondamentali per la preparazione di un ingegnere moderno, quali “elementi di informatica” e “probabilità e statistica”. Al fine di rimediare ad alcune delle difficoltà incontrate dagli studenti immatricolati, l’Ateneo ha istituito, a partire dall’anno accademico 2015-2016, gruppi di tutorato rivolti a proporre attività esercitative, di studio collettivo guidato, seminariali, ecc., finalizzate a consolidare e rafforzare l’apprendimento delle discipline di base. All’uopo, è stato predisposto un calendario di Incontri di tutorato, pubblicizzato anche via web, esplicitamente rivolto all’utenza studentesca. Gli incontri hanno avuto significativo successo, nel corso degli incontri, stabiliti in orario compatibile con lo svolgimento delle lezioni, i gruppi di tutorato hanno fornito assistenza agli studenti dei primi anni che necessitassero di supporto su specifiche discipline, ma anche più in generale sul corretto indirizzamento del percorso di studi e sullo sviluppo di corrette metodologie di studio e di apprendimento. Gli studenti possono altresì beneficiare, nell’ambito dell’organizzazione didattica dell’Ateneo, di corsi frontali, esercitazioni e gruppi di conversazione in lingua straniera, offerti dal Centro Linguistico di Ateneo (CLA-http://www.cla.unina.it), anche se l’accesso risulta semplificato per i soli studenti Erasmus e di Dottorato, cui è specificamente rivolto. Un documento presentato in Consiglio di Dipartimento del DICEA da parte della componente studentesca ha chiesto, relativamente a tutti i CdS incardinati nel dipartimento, l’erogazione di insegnamenti in doppia lingua. Un Gruppo di Lavoro della CPDS ha proposto di incentivare la lingua madre come base dell’insegnamento, ma con l’utilizzo della lingua Inglese per le varie terminologie che si presentano in esso, stilando così un glossario con la partecipazione degli studenti. Inoltre si ritiene che i docenti debbano fornire maggiore materiale in lingua Inglese, utile allo studente per il proprio percorso formativo e per la scrittura della tesi. L’erogazione di insegnamenti in lingua inglese tali da configurare un canale formativo fortemente caratterizzato in tale senso sembra inopportuna per una laurea di primo livello; tale opzione potrebbe più utilmente essere considerata, in affiancamento ad un canale formativo in lingua madre, per i livelli di laurea magistrale.

2.2 PROPOSTE

Si raccomanda al CdS un ruolo maggiormente attivo in termini di stimolo, proposizione e supporto verso il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA) e verso la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base (SPSB), con particolare riguardo alla razionalizzazione, adeguamento ed ampliamento dell’offerta di spazi di studio e lavoro per gli studenti, nonché con riferimento alla ottimizzazione delle aule presso cui gli studenti fanno lezione, sia rendendole più attrezzate ed adeguate, sia concentrando tutte le lezioni di tutti gli anni di corso in un’unica sede o in sedi comunque facilmente raggiungibile in modalità pedonale. Si raccomanda all’Ateneo lo studio di opportune modalità di erogazione e compilazione del questionario di valutazione; esse devono permettere e promuovere l’utilizzo di metodi dematerializzati ma anche assicurare un minimo di supervisione atta a garantire l’effettivo riempimento del maggior numero possibile di questionari.

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Si invitano i CdS a sensibilizzare il corpo docente all’utilizzo di materiale didattico il più possibile di qualità, reso noto e fruibile agli studenti con il maggiore anticipo possibile. Alcuni insegnamenti dovrebbero trovare un riscontro pratico più evidente ed eventualmente essere specializzati rispetto alle tematiche proprie dell’ingegneria civile. Ad esempio, sia il corso di elementi di informatica sia quello di probabilità e statistica potrebbero essere ri-orientati verso esigenze e problematiche tipiche dell’ingegneria civile, anche partendo direttamente dall’applicazione a problemi pratici e tipici dell’ingegneria civile e, eventualmente, modificando il contenuto dei corsi in senso più operativo; non bisogna escludere di affidare la didattica a docenti con una solida cultura di ingegneria civile. Le attività di tutorato andrebbero mantenute e possibilmente incrementate. Infine, con riferimento alle indicazioni contenute nella SUA-CdS, si conferma l’opportunità di: a) aumentare l’attività di supporto didattico; b) alleggerire il carico didattico complessivo dei semestri; c) favorire per gli insegnamenti prove di esame intermedie (cosiddette “prove intercorso”), curando però l’armonizzazione ed il coordinamento delle prove e la loro distribuzione tra i vari insegnamenti; d) fornire più conoscenze di base all’interno degli insegnamenti, anche demandando ad insegnamenti della eventuale successiva laurea magistrale contenuti più avanzati ed operativi.

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3 VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI (QUADRO B ALLEGATO V ANVUR)

3.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Come già evidenziato nei quadri precedenti, il CdS in Ingegneria Civile assolve attualmente ad una funzione essenzialmente di servizio al livello magistrale della laurea. La quasi totalità dei laureati, difatti, si iscrive ad una laurea magistrale dopo avere conseguito il titolo triennale. Ancora più spesso, avviene una pre-iscrizione “con riserva” alla laurea magistrale in anticipo rispetto al conseguimento del titolo triennale, confermata sub condicione all’ottenimento della laurea, a conferma della valenza de-facto quinquennale della laurea in ingegneria civile. Con riferimento all’analisi della situazione, svolte con l’aiuto essenziale dei dati Alma Laurea (http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/tendine.php?LANG=it&anno=2015&config=profilo), si ritiene opportuno confermare quanto rilevato nella SUA-CdS. Si evidenzia che una quota molto elevata di laureati è complessivamente soddisfatta del corso di studi. La stragrande maggioranza dei laureati è altresì soddisfatta del rapporto con i docenti e la percentuale dei laureati che trova soddisfacente le strutture e la logistica offerta a supporto della didattica è in crescita. Complessivamente, oltre il 75% dei laureati si iscriverebbe allo stesso Ateneo ed una percentuale di un solo punto inferiore di iscriverebbe allo stesso corso di studi. Tale dato è solo apparentemente confortante ed evidenzia una percentuale non trascurabile di studenti che, alla fine del loro percorso formativo, tornerebbero indietro e farebbero scelte diverse. Si ritiene che il dato sia in parte spiegato dal fatto che solo poco più del 40% dei laureati ritiene che il percorso di studi sia sostenibile (il dato è in calo rispetto a rilevazioni di anni precedenti). Il dato potrebbe, però, essere spiegato anche da una scarsa soddisfazione verso i risultati di apprendimento conseguiti, valutata dai laureati in termini di adeguatezza del bagaglio formativo realizzato ove confrontato rispetto alle attese e/o alle richieste percepite dal mercato del lavoro e dal prosieguo formativo verso le lauree magistrali. Come già discusso, lo 89.5% dei laureati manifestano l'intenzione di proseguire nell'ambito delle Lauree Magistrali, con un 5.3% dei laureati che dichiara esplicitamente di non volere proseguire negli studi; tale ultimo dato risulta ancora non particolarmente significativo, ma in crescita rispetto agli anni precedenti. Si concorda con l‘interpretazione della SUA-CdS, suffragata dall’analisi del contesto economico e produttivo del Paese, che il dato sia un sintomo di ulteriore diffondersi della sfiducia verso la capacità del mondo del lavoro di accogliere nuovi ingressi, ancorché qualificati. Il perdurare della crisi negli ambiti tradizionali di riferimento della ingegneria civile ed il perdurare del fenomeno del complessivo calo a livello nazionale delle immatricolazioni ai corsi di laurea in ingegneria civile, sono tutti elementi che devono suggerire una rivisitazione degli obiettivi formativi e delle modalità di raggiungimento per il CdS.

3.2 PROPOSTE

Con riferimento al decrescente grado di soddisfazione complessivo dei laureati per gli studi compiuti, la strada che si suggerisce è quella duplice della scoperta e valorizzazione delle nuove opportunità legate alla figura dell’ingegnere civile e della introduzione massiccia nei percorsi formativi di elementi legati alle nuove tecnologie. Inoltre, si suggerisce di analizzare i punti di forza della scuola ingegneristica napoletana allo scopo di configurare una offerta in grado di formare laureati con un grado di specificità apprezzabile dal mercato nazionale del lavoro e della formazione di secondo livello. Si propone, inoltre, di progettare e realizzare campagne di indagine e di customer satisfaction specifiche, condotte a livello di CdS (ed eventualmente progettate a livello di Dipartimento di afferenza) organizzate su due fronti: a) verso gli studenti laureati ed iscritti alle lauree magistrali, per verificare la efficacia dei risultati dell’apprendimento rispetto alle richieste della formazione di secondo livello; b) condotte presso aziende ed enti potenzialmente interessati alla figura dell’ingegnere civile triennale, allo scopo di valutare eventuali carenze formative dal punto di vista del mercato del lavoro.

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4. ANALISI E PROPOSTE SULLA COMPLETEZZA E SULL’EFFICACIA DEL RIESAME E DEI CONSEGUENTI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO (QUADRO E ALLEGATO V ANVUR)

4.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Gli effetti e la relativa attuazione degli interventi correttivi proposti nei rapporti di riesame annuale 2014 e 2015 non sono facilmente verificabili quest’anno, in quanto è stato redatto il Primo Rapporto Ciclico di Riesame. Il RCR del CdS in Ingegneria Civile si sofferma correttamente su un’analisi della situazione centrata su costante declino negli anni del numero d’iscritti al corso di studi. Il RCR identifica la problematica e ritiene che tale tendenza derivi dalla congiuntura economica sfavorevole, specie nel settore dell’edilizia, delle infrastrutture, della mancanza nel paese d’interventi programmatici per la mitigazione dei rischi. L’analisi è corretta ma parziale. È evidente che una figura dell’ingegnere civile legata alla pubblica amministrazione e dipendente in larga parte dall’intervento (o dalla programmazione) pubblica è destinata a declinare in rilevanza. La scommessa è di intercettare i nuovi bisogni legati alla gestione dei sistemi, alla manutenzione, alla fornitura di servizi avanzati, non solo alle pubbliche amministrazioni. Il RCR del CdS si dilunga in un’analisi comparativa dell’offerta didattica della Ingegneria napoletana, comparandola a quella nazionale allo scopo di trarre legittimazione ed ispirazione nella similitudine. Si ritiene, invece, che le analisi debbano essere orientate anche alla ricerca di strade di differenziazione e specializzazione intelligente all’interno del panorama formativo nazionale. Le azioni correttive di miglioramento proposte dal riesame (promozione in ingresso, tutorato in itinere, promozione in uscita delle competenze dei laureati) sono tutte corrette e auspicabili, ma non affrontano quello che sembra il nodo essenziale e cioè una ridefinizione e riprogettazione strutturale e profonda del percorso formativo e degli obiettivi stessi della formazione.

4.2 PROPOSTE

Si propone al CdS in ingegneria civile di continuare ad implementare le azioni di correzione già messe in atto allo scopo di rendere più attrattivo il CdS, per aumentare le immatricolazioni e per rispondere ei bisogni di formazione tradizionali dell’ingegneria civile. In particolare si suggerisce di continuare:

- La divulgazione (Open-days; Università Porte Aperte; giornate di presentazione dei Corsi di Studio alle matricole, adesione a manifestazioni come Futuro Remoto);

- Lo sviluppo di attività di consultazione e orientamento per gli studenti del primo anno attraverso i tutorati.

Inoltre si consiglia di procedere ad una disamina approfondita della situazione alla radice della decrescente attrazione del CdS, che preveda tra le possibilità di analisi e risoluzione anche una ri-progettazione dalle fondamenta del corso di studi, ragionata in una ottica integrata con la riprogettazione delle lauree magistrali a valle o con la realizzazione di un corso di laurea quinquennale a ciclo unico.

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5. ANALISI E PROPOSTE SULL’EFFETTIVA DISPONIBILITÀ E CORRETTEZZA DELLE INFORMAZIONI FORNITE NELLE PARTI PUBBLICHE DELLA SUA-CDS (QUADRO G ALLEGATO V ANVUR)

5.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Le informazioni delle parti pubbliche della SUA-CdS sono facilmente fruibili dall’esterno alla pagina: http://www.universitaly.it/index.php/public/schedaCorso/anno/2016/corso/1531554 A loro volta i dati pubblici sui quali la SUA-CdS è basata sono le schede Almalaurea: http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2015&corstipo=L&ateneo=70018&facolta=1115&gruppo=5&pa=70018&classe=10008&corso=tutti&postcorso=0630106200700002&isstella=0&disaggregazione=&LANG=it&CONFIG=profilo Inoltre, vengono utilizzati i dati forniti dalle schede di valutazione compilate dagli studenti: http://www.unina.it/documents/11958/12929233/Ing_Civile_Risultati_frequentanti_2015_16.pdf Su questi ultimi dati, con riferimento a quanto evidenziato anche nella SUA-CdS di Ingegneria civile, occorre segnalare che, a differenza dei precedenti anni accademici, i questionari di valutazione sono stati somministrati in modalità on-line. In aula sono stati dati riferimenti e credenziali per l’accesso WEB e gli studenti hanno provveduto, da remoto e secondo le tempistiche desiderate, alla compilazione del questionario. La piattaforma informatica è tale da assicurare la compilazione di un solo questionario di valutazione per ogni insegnamento da parte di ogni studente. La compilazione in remoto, non supervisionata, ha avuto dei tassi di partecipazione al questionario inferiori alle attese. In linea di principio tale occorrenza potrebbe determinare una distorsione del campione, inducendo risposte solo negli allievi fortemente motivati a partecipare al questionario (es.: studenti fortemente soddisfatti e/o fortemente insoddisfatti). Tale possibilità sembra confermata dal confronto tra le risposte avuto nell’anno accademico 2015/16 rispetto all’anno accademico precedente (diversa modalità di somministrazione). Le risposte “estreme” (molto positive o molto negative) sono nell’anno successivo il 52% del totale, contro il 37% dell’anno precedente.

5.2 PROPOSTE

Si propongono alcune azioni finalizzate a un ulteriore miglioramento della pubblicizzazione di dati ed analisi. In particolare, si propone:

- l’inserimento delle Relazioni della Commissione Paritetica anni precedenti sul sito web del Dipartimento;

- l’inserimento sul sito web del CdS e del DICEA di RAR, RCR e SUA In accordo con la SPSB e con l’Ateneo si ritiene necessario riconfigurare le modalità di partecipazione degli studenti al questionario. La partecipazione dovrebbe essere fortemente incentivata o, pur mantenendo ila modalità on-line di compilazione, la tempistica della compilazione andrebbe supervisionata, ad esempio chiedendo agli studenti di compilare il questionario in classe, durante l’ora di lezione e sotto la direzione di personale dell’area didattica appositamente impiegato per tale operazione.

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CDS LAUREA IN INGEGNERIA EDILE

1. VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRO A DELL’ALLEGATO V ANVUR)

1.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Nel confrontare gli esiti contenuti nei documenti visionati, si possono evidenziare per il CdS in esame, che sono state intraprese azioni di miglioramento volte ad incentivare i contatti con le aziende, gli enti e le società professionali nel campo dell’edilizia e all’organizzazione di stage e tirocini esterni. In tal senso si è operata da un lato la diffusione a mezzo web delle iniziative e delle competenze professionali dei laureati, dall’altro si è puntato a predisporre (ad oggi sfruttando le piattaforme di Ateneo) di più adeguate e controllate banche dati delle attività di stage e di tirocinio. Il sito del corso di studi, a tal proposito, fa riferimento esplicito ad attività di tirocinio verso l’esterno, linkando direttamente alle banche dati di Ateneo. Si rileva che il CdS promuove attività sviluppate congiuntamente all'Unione degli Industriali della Provincia di Napoli e all'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli. Si tratta di iniziative e attività che si aggiungono, peraltro, ad incontri promossi dal DICEA per la revisione della propria offerta didattica: si vedano, ad esempio, la riunione del Personale Docente e Ricercatore del DICEA del 28/07/2015, la riunione dei rappresentanti delle discipline caratterizzanti del 2/02/2016 e la riunione del 18/4/2016 con i portatori di interessi. Tuttavia, come rilevabile dagli incontri avuti con stakeholders ed enti terzi, si nota una lacuna nella chiarezza circa le competenze dei neolaureati di primo livello. Ciò che più appare debole è l’ancora scarsa adeguatezza del piano formativo ad un mutato mondo del lavoro, che richiede una figura professionale che, seppur saldo nelle conoscenze acquisite, sia competitivo altresì in quelle conoscenze di tipo più applicativo, anche alla luce del definitivo affermarsi delle varie piattaforme digitali nei diversi ambiti disciplinari. D’altra parte, citando il RCR: emerge che molte delle competenze richieste richiedono la laurea magistrale. Ma emerge al contempo che la domanda proveniente da molte piccole e medie imprese richiede una figura di collaboratore tecnico-gestionale, con buone competenze di base ma anche applicative, soprattutto relative ai vari livelli di progettazione, alla manutenzione e al cantiere.

1.2 PROPOSTE

• Il CdS si propone di creare un ponte sinora inespresso con stakeholders e enti terzi all’ambito accademico per quanto concerne la sinergia e la preparazione al mondo del lavoro. Questa operazione, peraltro, trova riscontro anche nelle richieste della platea studentesca e avallata dalle rilevazioni della precedente Commissione Paritetica, laddove viene proposto un aggiornamento volto ad una più variegata offerta formativa per una migliore costituzione di un profilo generalista tipico del CdS in oggetto. In questa direzione, quali suggerimenti in merito al percorso formativo da correggere in relazione al mutato scenario occupazionale, si concorda sul ritenere indispensabile provvedere alla formazione di una figura che debba essere capace di padroneggiare i più attuali strumenti infografici (CAD e BIM tra gli altri) anche finalizzati alla redazione di relazioni ed alla gestione anche dal punto di vista economico un cantiere. A ciò si aggiunga l’esigenza manifesta di produrre e sviluppare conoscenze e capacità sia tecniche che gestionali, quali ad esempio la capacità di programmazione e controllo delle opere, la capacità di project management, la capacità di valutazione dei subfornitori.

• Attingendo dai suggerimenti della platea studentesca, potrebbe risultare opportuno dare una più ampia proposta di insegnamenti curriculari, anche a scelta, aggiornati nei contenuti proprio per venire incontro alle nuove esigenze del mercato.

• Si appoggia l’indirizzo operativo che il CdS si è dato nell’incrementare ulteriormente e nell’aggiornare periodicamente le informazioni contenute nei siti istituzionali, in particolare a proposito delle opportunità di tirocini svolti extra moenia. Come pure, nell'ambito dell’iniziativa di raccordo con il Sistema delle Imprese, si propone che il CdS si adoperi nell’incrementare la fase di monitoraggio dei tirocini, coinvolgendo anche interlocutori pubblici (Comuni, Soprintendenze,..).

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2. VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DELLE ATTIVITA’ DI EROGAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRI C, D, F DELL’ALLEGATO V ANVUR)

2.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Buono il contatto tra i coordinatori dei CdS e i rappresentanti degli studenti, in quanto se alcuni risultati non dovessero emergere durante i questionari, si ha comunque un feedback in tempo “quasi” reale sui risultati di apprendimento, opportunamente da incrementare anche in vista della rivisitazione dei programmi. Per quanto riguarda la biblioteca dei settori di ambito Edile, il CdS si fa vanto di avere testi antichi o più propriamente tradizionali, ma con un’implementazione non continua come in passato. Dall’analisi dei questionari degli studenti emerge un miglioramento generale sull’erogazione dell’offerta, fatta eccezione per le risposte, in netto peggioramento, riferite al carico didattico. Questa problematica è solo la conferma di quello già rilevato dal documento prodotto dalla componente studentesca, relativo ad alleggerire l’impegno richiesto nella elaborazione di temi d’anno dal carattere progettuale. In ragione di ciò, infatti, il non coordinamento delle attività a farsi, in relazione con il quadro complessivo del carico temporale definito dal monte crediti di ciascun insegnamento, sembra condurre spesso ad un accavallamento e probabile sforamento della durata dell’impegno curricolare richiesto dal Manifesto, incompatibile con il naturale svolgimento degli studi nei tempi previsti. Peraltro, questo ultimo aspetto è una preoccupazione evidenziata altresì dal documento prodotto dalla precedente Commissione Paritetica, quadro A, laddove si evidenzia una durata media degli studi superiore a quella nazionale. Inoltre, si evidenzia una sostanziale necessità di riequilibrare il monte crediti tra I e II semestre del terzo anno: dalla lettura del Manifesto degli Studi, infatti, si rileva il verificarsi di una concentrazione di esami scelti dallo studente tra gli esami di automatica approvazione della tabella B nel primo semestre (6 su 8 insegnamenti verificano tale eventualità). Ciò può comportare, oltre allo squilibrio di carico didattico, altresì un atteggiamento degli allievi, nella costituzione del proprio piano di studi, di scelte volte più all’alleggerimento del carico suddetto piuttosto che di una più completa formazione culturale di un profilo comunque generalista. In merito alla valutazione dei docenti le risposte ai questionari sono in lieve miglioramento (domande q23,q24,q26,q28,q29) anche se nella parte introduttiva del documento degli studenti si ravvisa una generale mancanza di aggiornamento dei siti docenti, di aggiornamento del materiale didattico e dei programmi. Per quanto concerne la parte strutturale ed infrastrutturale di autonoma incidenza del CdS (biblioteca di Ingegneria Edile, ad esempio), si rileva che non esiste per tutti gli spazi un sistema di rete wireless funzionante e molti di essi non sono fruibili per svariati motivi, non ultimo la lenta riqualificazione degli edifici.

2.2 PROPOSTE

• Si ravvisa una generale necessità di rimodulazione del monte crediti formativi sull’intero triennio, in particolare per garantire completezza e congruenza nelle filiere disciplinari (dalle discipline di base fino agli insegnamenti caratterizzanti).

• Congiuntamente a parte delle richieste contenute nel documento riguardante le proposte didattiche dei CdS afferenti al DICEA, alla luce anche delle azioni di miglioramento prospettate nel documento della scorsa Commissione Paritetica (quadro B), pare opportuno puntare a stabilire una migliore sensibilizzazione circa le forme di comunicazione, specificamente relative alle modalità d’esame ed al loro rispetto per i singoli insegnamenti, alla reperibilità del materiale didattico e, comunque, all’aggiornamento dei contenuti minimi dei siti docente.

• Sarebbe magari utile un feedback (magari realizzabile dal CSI) sull’uso del materiale delle biblioteche, per capire quali testi potrebbero essere acquistati (anche in formato digitale) dal dipartimento, per arricchire la formazione degli studenti (anche sotto forma di studio personale con consultazione).

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3. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI (QUADRO B ALLEGATO V ANVUR)

3.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Il Cds in Ingegneria Edile ha più volte verificato con le organizzazioni di riferimento (ACEN, Unione industriali, Ordine degli Ingegneri) la corrispondenza tra gli obiettivi formativi e le esigenze del mercato del lavoro. Le difficoltà rilevate nell’ assorbimento dei laureati sono imputabili essenzialmente alla perdurante crisi economica che ha colpito il settore edilizio e dei lavori pubblici in maniera anche più severa che in altri settori, ed in particolare in ambito locale. I quadri della SUA CdS relativi agli obiettivi formativi specifici (quadro A4.a), ai risultati di apprendimento attesi (Quadro A4.b), all’autonomia di giudizio, abilità comunicative, capacità di apprendimento (Quadro A4.c) e alla descrizione del percorso di formazione (Quadro B1.a) risultano dettagliati, completi ed aggiornati. La descrizione delle figure professionali da formare sono ben descritte dagli Obiettivi specifici del percorso formativo, e ben individuano i risultati di apprendimento attesi. Essi risultano congruenti con gli obiettivi formativi delle singole attività presenti nel manifesto degli studi. Peraltro, ad interpretare il tasso di soddisfazione della platea studentesca in merito agli insegnamenti impartiti, dai questionari di valutazione (con particolare riferimento al quesito q19 dello stesso) si evidenzia come, seppur ancora al disotto della mediana d’Ateneo (un valore di 0,59 contro uno 0,72 totale) , si sia avuto un incremento rispetto all’anno accademico 2014/2015 (0,52), indice di un miglioramento e di una parziale soluzione di problematiche legate ad alcune filiere di insegnamento rilevabili dalla platea studentesca . Dai dati Almalaurea 2015 su 167 laureati, 61 hanno compilato il questionario. Da questi si evince che la durata media degli studi è di 6,4 anni (con un ritardo medio di 2.9 anni e indice di ritardo 0,98). Di questi il 54 % si iscriverebbe allo stesso corso dell’ateneo e il 24,6 % ad un altro corso dell’ateneo. In generale intendono proseguire gli studi l’88,5% (di cui l’83,6 % in una laurea magistrale) a fronte del 9,8 % che non intende proseguire.

3.2 PROPOSTE

• Si considera positivamente la proposta di ampliare i contatti con le organizzazioni professionali ed imprenditoriali su un ambito territoriale più vasto, che possa quindi offrire maggiori opportunità di Impiego.

• Risulta altresì condivisibile l’opera di continuo monitoraggio della offerta didattica, e l’individuazione di settori in cui (legale-amministrativo, strumenti informatici avanzati) è possibile un incremento delle competenze attese con qualche intervento sull’organizzazione degli studi.

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4. ANALISI E PROPOSTE SULLA COMPLETEZZA E SULL’EFFICACIA DEL RIESAME E DEI CONSEGUENTI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO (QUADRO E ALLEGATO V ANVUR)

4.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Il CdS in Ingegneria Edile ha visto quest’anno la prima presentazione del RCR. Di conseguenza, non esiste alcuna indicazione sulla efficacia degli interventi correttivi derivanti da precedenti rapporti del Riesame. Il rapporto RCR riporta elementi, contenuti nelle sezioni interventi correttivi, volti a definire azioni di incremento e ottimizzazione dell’intero CdS sia in merito alla filiera di apprendimento didattico, che ai rapporti verso l’esterno.

4.2 PROPOSTE

• L’analisi della situazione di fatto ha consentito al CdS di formulare proposte di interventi correttivi da implementare nel prossimo anno, che paiono adeguati. Si conviene infatti che le indicazioni avanzate dal primo RCR individuino correttamente i problemi su cui intervenire prioritariamente.

• Il rapporto, nella sua natura ciclica, pianifica un percorso specifico di interventi sulla quale tanto i prossimi e successivi Gruppi di Riesame e Commissione Paritetica, dovranno porre adeguata attenzione in merito alla sua messa in atto.

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5. ANALISI E PROPOSTE SULL’EFFETTIVA DISPONIBILITÀ E CORRETTEZZA DELLE INFORMAZIONI FORNITE NELLE PARTI PUBBLICHE DELLA SUA-CDS (QUADRO G ALLEGATO V ANVUR)

5.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Le informazioni delle parti pubbliche della SUA-CdS del Corso di studio in Ingegneria Edile sono facilmente fruibili dall’esterno alla pagina: http://www.universitaly.it/index.php/scheda/sua/28505#3 Le pagine web del CdS (http://www.ingegneriaedile.unina.it) e del Dipartimento dedicate al CdS (http://www.dicea.unina.it/corso.php?id=4) possono chiarire ulteriori aspetti. La SUA è scaricabile in formato *.pdf risulta completa e debitamente compilata da come visualizzabile in rete tranne che per i Quadri A4.1 e A4.c (quest’ultimo appare una ripetizione), mentre per il Quadro B5 relativo “eventuali altre iniziative” risulta privo di informazioni. Queste informazioni, utili sia all'immatricolando che al laureando, oltre ad offrire una panoramica sul corso di Laurea, specificando quelli che sono gli obiettivi, le discipline di base, le attività formative caratterizzanti e presentando le offerte didattiche affini ed integrative, servono a migliorare il servizio e ad agevolare i laureandi dando loro l'opportunità di potersi organizzare in anticipo (con finestre temporali semestrali) la sessione di esami e/o la Prova Finale. Per ciò che concerne il documento della SUA CdS al momento l'Ateneo rende pubblica solo pochissime parti che tra l'altro, non essendo sempre aggiornate, fanno perdere credibilità al documento stesso fornendo informazioni forvianti. Le poche informazioni disponibili sono spesso difficilmente reperibili e, complice anche la mal organizzate all'interno del sito web, rischiano di diventare inefficienti. L'istituzione universitaria non rende effettivamente disponibile al pubblico gran parte della SUA-CdS. A ciò ha comunque supplito l’entrata in funzione del sito web del Dipartimento, che consente l’accesso a tali informazioni.

5.2 PROPOSTE

• Curare il continuo e dinamico aggiornamento tempestivo del sito dipartimentale e del sito relativo al CdS in Ingegneria Edile, con l’inserimento in essi di ogni informazione utile per gli studenti e per i potenziali immatricolandi.

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CDS LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA

1. VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRO A DELL’ALLEGATO V ANVUR)

1.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

La figura dell’ingegnere edile-architetto, riconosciuta a livello europeo, si contraddistingue per l’ampio orizzonte culturale e per la particolare capacità di approccio multidisciplinare al progetto d’architettura ed alle problematiche tecniche delle costruzioni edilizie. Oltre ad una variegata offerta didattica formale che presenta due corsi a scelta durante l’ultimo anno, il percorso formativo offre molte opportunità e spunti per gli studenti di uscire dalle aule universitarie e acquisire competenze e conoscenze trasversali. Infatti, viaggi studio, workshop e visite tecniche permettono un contatto diretto con la progettazione e l’architettura esistente, stimolando e anticipando l’esperienza lavorativa futura. La sua versatilità e la possibilità di potersi iscrivere sia all’Albo degli Ingegneri che a quello degli Architetti rimane positivamente riconosciuta dal mercato e dalle imprese, come risulta dai dati AlmaLaurea sull’occupazione (indagini degli ultimi cinque anni) che rilevano una condizione d’impiego oscillante tra il 55% ed il 65% ad un anno dalla laurea con uno stipendio netto medio di circa 700€ e un tempo medio di 4 mesi trascorso per il reperimento del primo lavoro. Il collegamento degli studenti con le aziende è facilitato dall’obbligatorietà dei tirocini, anche se in molti casi è effettuato intra moenia e rimane non chiarissima per gli studenti la modalità di accesso. Il contatto con il mondo del lavoro e i diversi stakeholders viene portato avanti dal CdS, tramite consultazioni formali con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, aziende ed altri enti partner. Inoltre, sia autonomamente sia attraverso la SPSB e il DICEA, rappresentanti del CdS hanno preso parte a diversi incontri per la revisione dell’offerta didattica sia al proprio interno che confrontandosi con i portatori d’interesse. Nonostante il riscontro positivo del mercato, sarebbe auspicabile un maggior approfondimento degli strumenti informatici, ferri del mestiere ormai indispensabili, in particolare della tipologia BIM, GIS, della modellazione tridimensionale, di renderizzazione e di postproduzione. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione si riscontra una partecipazione molto bassa degli studenti ai programmi di formazione all’estero come Erasmus+ ed Erasmus Placement, probabilmente a causa della mancanza di chiare informazioni e di un supporto adeguato, nonché della difficoltà di coniugare il semestre all’estero con i corsi annuali a frequenza obbligatoria in patria. Si rileva inoltre che l’ultimo bando per Erasmus Placement per il DICEA (settembre 2016) non comprendeva alcun partenariato riguardanti i temi dell’edilizia, architettura e/o urbanistica, prevenendo ogni possibilità agli studenti del CdS di prendervi parte. Inoltre, seppure sia presente nell’offerta formativa un’idoneità di 3 CFU, rimane scarsa la conoscenza della lingua inglese da parte degli studenti, carenza ereditata dalla poca efficacia dell’insegnamento delle scuole superiori, ma a cui si ritiene che l’Università debba in qualche modo sopperire. Emerge un lieve calo di interesse da parte della platea di studenti superiori ad iscriversi al CdS, questo probabilmente causato dalla poca conoscenza e diffusione del Corso nelle aule scolastiche e la necessità di dover effettuare la preiscrizione con molto anticipo rispetto agli altri corsi dello stesso Dipartimento, a causa della presenza del test d’ingresso a numero chiuso.

1.2 PROPOSTE

A seguito dell’analisi si propone quindi di: • Approfondire ed ampliare l’erogazione di segmenti di insegnamento riguardo gli strumenti digitali

(BIM, GIS, software di modellazione tridimensionale, renderizzazione e postproduzione); • Fornire una maggiore chiarezza riguardo i tirocini, auspicando la creazione di un database e la

pubblicazione più chiara delle informazioni sulle modalità di accesso; • Creare una commissione apposita per l’internazionalizzazione che vada ad offrire un supporto incisivo

agli studenti per Erasmus+, Erasmus Placement, andando inoltre a pubblicizzazione e incentivare la partecipazione a Summer School o workshop sia in Italia che all’estero;

• Avviare un uso più incisivo del sito, aggiornandone i contenuti e condividendo e pubblicizzando le diverse iniziative;

• Incrementare l’approfondimento della componente impiantistica nei diversi insegnamenti; • Suggerire al corpo docente di incentivare approfondimenti di respiro internazionale anche attraverso

la somministrazione di materiale in lingua inglese; • Offrire uno scenario di corsi MOOCs;

• Continuare e rendere periodici gli incontri con i portatori d’interesse.

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2. VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DELLE ATTIVITA’ DI EROGAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRI C, D, F DELL’ALLEGATO V ANVUR)

2.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Si premette che dato il cambiamento della modalità di somministrazione dei questionari, effettuato dall’anno scorso per via telematica, ha comportato una bassissima percentuale di risposte, rendendo di fatto i dati così ricavati inattendibili. Nonostante ciò il numero contenuto di iscritti ai vari anni del CdS, e lo stretto rapporto con la platea studentesca della rappresentanza hanno permesso una consapevole analisi della situazione. In generale, come anche rilevato dal RCR, si evidenzia una necessità di un migliore coordinamento tra i vari insegnamenti, al fine di creare una maggiore organicità di apprendimento delle diverse discipline e dare la possibilità allo studente di coniugarle trasversalmente. Inoltre il carico di studio risulta ancora eccessivo, rendendo, specialmente negli ultimi anni di corso, estremamente difficile frequentare con profitto tutti gli insegnamenti, specialmente quelli accompagnati da laboratori le cui consegne spesso si accavallano. La commissione prende atto dell’attivazione da parte del CdS di gruppi di lavoro impegnati nell’intervenire sulle filiere degli insegnamenti sia orizzontali che verticali ma ritiene che ci sia ancora ampio spazio di miglioramento. Per quanto riguarda le infrastrutture, si evidenzia una mancanza non solo di semplici aule studio ma anche di spazi dove gli studenti possano lavorare alla costruzione di modelli tridimensionali (plastici) che richiedono un maggiore spazio e causano, dato l’utilizzo di taglierini, una forte usura dei classici banchi, anche quelli da disegno.

2.2 PROPOSTE

A seguito dell’analisi si propone quindi di: • Raggiungere un migliore coordinamento nel coniugare le diverse discipline del CdS, in questo senso

sarebbe consigliabile una più frequente riunione della commissione di coordinamento didattico; • Nel rilevare la carenza della conoscenza da parte degli studenti degli impianti (elettrici, idraulici, di

riscaldamento), solo parzialmente coperti dagli insegnamenti di costruzioni idrauliche e impianti di climatizzazione (a scelta), se ne suggerisce un incremento;

• Dedicare una maggiore attenzione alle possibilità offerte dai programmi “Erasmus +” ed “Erasmus Placement” per ampliare le opportunità degli studenti di fare un’esperienza all’estero, caratteristica ormai fondamentale nel mercato del lavoro;

• Incrementare gli spazi studio tra i due plessi di Piazzale Tecchio e via Claudio, appoggiando le iniziative già attuate dal dipartimento;

• Favorire presso il corpo docente processi di revisione, aggiornamento e sistematizzazione del materiale didattico, eventualmente anche attraverso la messa a disposizione centralizzata in Dipartimento/Ateneo di servizi per la editoria elettronica e/o la stipula di contratti quadro con case editrici specializzate nella pubblicistica scientifica ed accademica;

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3. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI (QUADRO B ALLEGATO V ANVUR)

3.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Le indagini AlmaLaurea degli ultimi 5 anni rilevano un generale riscontro positivo dell’esperienza universitaria da parte dei laureati, la cui gran parte valuta il titolo come molto efficace/efficace per il lavoro svolto (tra il 60% e l’80% degli intervistati). Nonostante ciò, la durata media del corso si attesta sugli 8 anni, risultando superiore a quella nazionale e molto elevata rispetto a quella prevista. Si ritiene comunque che uno dei motivi principali per questo ritardo sia stato causato da due insegnamenti in particolare, uno al secondo ed uno al terzo anno che di fatto creavano dei veri e propri scogli per gli studenti. In conseguenza, però, del cambiamento dei docenti titolari si presume un netto miglioramento di questo dato.

3.2 PROPOSTE

A seguito dell’analisi si propone dunque di: • Continuare gli sforzi tesi ad incrementare il numero dei laureati in tempi più regolari, anche attraverso

la razionalizzazione e riorganizzazione del percorso degli studi, non solo in termini di carico formativo complessivo ma soprattutto in termini di facilitazione della frequenza, promozione delle modalità di apprendimento legate alle attività dimostrative e di laboratorio, razionalizzazione degli orari dei corsi e della organizzazione delle modalità di esame;

• Condurre un’indagine esaustiva sulle condizioni attuali dei laureati e sulla loro opinione della congruenza e validità nello specifico delle conoscenze e delle competenze apprese rispetto agli effettivi requisiti del mondo lavorativo.

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4. ANALISI E PROPOSTE SULLA COMPLETEZZA E SULL’EFFICACIA DEL RIESAME E DEI CONSEGUENTI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO (QUADRO E ALLEGATO V ANVUR)

4.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Il Rapporto Ciclico di Riesame appare prendere in considerazione le criticità del Corso di Studio, dimostrando una certa consapevolezza dello stato di fatto e delle problematiche da affrontare. La commissione riconosce, quindi, gli sforzi posti in essere per il loro superamento e l’impegno profuso nel conservarne i punti di forza, auspicando la continuità di detto miglioramento.

4.2 PROPOSTE

Si propone al CdS una maggiore adesione alle best-practice di Ateneo. Si segnala la possibilità, nel caso di carenza di dati presso fonti ufficiali, di procedere a campagne di osservazione diretta, anche attraverso la distribuzione di appositi questionari agli studenti ed ai laureati, possibilmente erogati in modalità on-line ma con compilazione in classe in orario di lezione (nel mantenimento delle necessarie cautele di anonimato).

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5. ANALISI E PROPOSTE SULL’EFFETTIVA DISPONIBILITÀ E CORRETTEZZA DELLE INFORMAZIONI FORNITE NELLE PARTI PUBBLICHE DELLA SUA-CDS (QUADRO G ALLEGATO V ANVUR)

5.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

La maggior parte delle informazioni sembra essere reperibile ma solo dopo una difficoltosa ricerca.

5.2 PROPOSTE

Si propone di riorganizzare e rendere di più facile accesso le diverse informazioni, sia per i diplomati che per gli studenti in corso. A tale scopo sarebbe auspicabile un uso più incisivo del sito internet.

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CDS IN INGEGNERIA GESTIONALE DEI PROGETTI E DELLE INFRASTRUTTURE

1. VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRO A DELL’ALLEGATO V ANVUR)

1.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

La commissione riconosce la validità degli obiettivi formativi del CdS e la loro congruità con le funzioni e le competenze richieste dal mondo del lavoro, evidenziando comunque che la quasi totalità dei laureati sceglie di proseguire la carriera accademica per acquisire un titolo magistrale, ritenuto un importante, se non indispensabile valore aggiunto per la ricerca di un valido impiego (dati AlmaLaurea). La commissione prende positivamente atto degli incontri tenuti dal CdS con i portatori di interesse, incoraggiandone la periodicità e le proposte di allargamento ad altri ambiti territoriali. Per quanto riguarda le ulteriori competenze da sviluppare/utilizzare si evidenzia la capacità di utilizzo di strumenti informatici, quali CAD e BIM. Si ritiene inoltre importante che il neolaureato abbia buone conoscenze della giurisprudenza relativa a problematiche tecnico—economiche e del nuovo codice degli appalti.

1.2 PROPOSTE

- Ampliare le conoscenze, come evidenziato anche nel RCR, sulle tematiche legali-amministrative e su alcuni strumenti informatici (CAD, BIM, GIS) oramai di uso comune nelle aziende ed amministrazioni

- Rendere più facile per gli studenti l’acquisizione di informazioni riguardo i tirocini, auspicando la creazione di un database.

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2. VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DELLE ATTIVITA’ DI EROGAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRI C, D, F DELL’ALLEGATO V ANVUR)

2.1. ANALISI DELLA SITUAZIONE

La qualificazione della docenza, cosi’ come la congruità dell’offerta formativa e le modalità di trasmissione della conoscenza risultano adeguate dall’analisi a priori. Il numero drasticamente ridotto, rispetto agli scorsi anni, dei questionari compilati dagli studenti con il nuovo sistema informatico di rilevazione ha comportato, in particolare per il CdS in questione, l’impossibilità di avere questo feedback. Aule ed attrezzature risultano comunque sempre un punto critico, per questo come per gli altri CdS. Il DICEA ha in corso, cofinanziando con fondi propri, alcuni interventi di razionalizzazione delle infrastrutture, e rinnovi delle attrezzature. La limitatissima disponibilità di fondi, a livello di Ateneo, rende impossibile perseguire obiettivi più ambiziosi, ma nel tempo si ritiene che le azioni intraprese porteranno ad un sicuro miglioramento in questo settore

2.2. PROPOSTE

Appare INDISPENSABILE procedere, a livello di Scuola o di Ateneo, alla istituzione di un sistema di rilevamento delle opinioni degli studenti che assicuri una più ampia copertura campionaria. Ciò potrebbe ottenersi sia tramite il ritorno al rilevamento in aula con schede cartacee, sia tramite l’attivazione di meccanismi incentivanti/penalizzanti per gli studenti che compilano o no il questionario. Inoltre alcune rigidezze basate sull’ accesso ai questionari del solo anno di corso ufficiale rende impossibile agli studenti, che spesso frequentano i corsi in anni successivi a quelli ufficiali, di compilare le schede per i corsi che effettivamente seguono. Queste rigidezze devono assolutamente essere abolite.

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3. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

(QUADRO B ALLEGATO V ANVUR)

3.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Il Cds in Ingegneria Gestionale dei progetti e delle infrastrutture ha più volte verificato con le organizzazioni di riferimento (ACEN, Unione industriali, Ordine degli Ingegneri) la corrispondenza tra gli obiettivi formativi e le esigenze del mercato del lavoro. Le difficoltà rilevate nell’ assorbimento dei laureati sono imputabili essenzialmente alla perdurante crisi economica che ha colpito il settore edilizio e dei lavori pubblici in maniera anche più severa che in altri settori, ed in particolare in ambito locale. La descrizione delle figure professionali da formare sono ben descritte dagli Obiettivi specifici del percorso formativo, e ben individuano i risultati di apprendimento attesi. Essi risultano inoltre congruenti con gli obiettivi formativi delle singole attività presenti nel manifesto degli studi. Inoltre secondo dati AlmaLaurea il 70% circa dei laureati si ritiene soddisfatto o molto soddisfatto del titolo di studio conseguito, anche se stando alle ultime rilevazioni sembra necessario agli studenti mediamente un tempo maggiore per il conseguimento del titolo rispetto al passato.

3.2 PROPOSTE

Si considera positivamente la proposta di ampliare i contatti con le organizzazioni professionali ed imprenditoriali su un ambito territoriale più vasto, che possa quindi offrire maggiori opportunità di Impiego. Risulta altresì condivisibile l’opera di continuo monitoraggio della offerta didattica, e l’individuazione di settori in cui (legale-amministrativo, strumenti informatici avanzati) è possibile un incremento delle competenze attese con qualche intervento sull’ organizzazione degli studi.

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4. ANALISI E PROPOSTE SULLA COMPLETEZZA E SULL’EFFICACIA DEL RIESAME E DEI CONSEGUENTI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO (QUADRO E ALLEGATO V ANVUR)

4.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Per il CdS in Ingegneria Gestionale dei progetti e delle infrastrutture il presente anno ha visto la presentazione del primo RCR. DI conseguenza, non esiste alcuna indicazione sulla efficacia degli interventi correttivi derivanti da precedenti rapporti del Riesame. L’analisi della situazione di fatto, comunque, ha consentito al CdS di formulare proposte di interventi correttivi da implementare nel prossimo anno che paiono adeguati.

4.2 PROPOSTE

Si conviene che le indicazioni avanzate dal CdS nel primo RCR individuino correttamente i problemi su cui intervenire prioritariamente. Si ritiene di poter verificare l’efficacia di tali azioni solo ex-post al completamento del prossimo RCR.

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5. ANALISI E PROPOSTE SULL’EFFETTIVA DISPONIBILITÀ E CORRETTEZZA DELLE INFORMAZIONI FORNITE NELLE PARTI PUBBLICHE DELLA SUA-CDS (QUADRO G ALLEGATO V ANVUR)

5.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Le parti della SUA-CdS disponibili al pubblico sono: Quadro A4a: Obiettivi formativi specifici del corso; Quadro B2a: Calendario del Corso di Studio e orario delle attività formative; Quadro B2b: Calendario degli esami di profitto; Quadro B2c: Calendario sessioni della Prova Finale. Queste informazioni, utili sia all' immatricolando che al laureando, oltre ad offrire una panoramica sul corso di Laurea, specificando quelli che sono gli obiettivi, le discipline di base, le attività formative caratterizzanti e presentando le offerte didattiche affini ed integrative, servono a migliorare il servizio e ad agevolare i laureandi dando loro l'opportunità di potersi organizzare in anticipo (con finestre temporali semestrali) la sessione di esami e/o la Prova Finale. Per ciò che concerne il documento della SUA CdS al momento l'Ateneo rende pubblica solo pochissime parti che tra l'altro, non essendo sempre aggiornate, fanno perdere credibilità al documento stesso fornendo informazioni forvianti. Le poche informazioni disponibili sono spesso difficilmente reperibili e, complice anche la mal organizzate all'interno del sito web, rischiano di diventare inefficienti. L'istituzione universitaria non rende effettivamente disponibile al pubblico gran parte della SUA-CdS. A ciò ha comunque supplito l’entrata in funzione del sito web del Dipartimento, che consente l’accesso a tali informazioni, e per alcuni CdS di un sito web dedicato al singolo corso di laurea.

5.2 PROPOSTE

Curare il continuo e dinamico aggiornamento tempestivo di tali siti dipartimentali, con l’ inserimento in essi di ogni informazione utile per gli studenti e per i potenziali immatricolandi.

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CDS LAUREA MAGISTRALE IN AMBIENTE E TERRITORIO

1. VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRO A DELL’ALLEGATO V ANVUR)

1.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Sono state attivate, a livello della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, consultazioni formali con l'Unione degli Industriali della Provincia di Napoli e con l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli per la costituzione di Commissioni bilaterali permanenti con funzioni di indirizzo sui percorsi formativi. Nel 2014 si sono tenute riunioni di "kick-off" nel corso delle quali sono state delineate linee di indirizzo delle attività di consultazione periodica, sfociate poi in un Protocollo d'Intesa sottoscritto il 24 aprile 2015. Nel corso del primo anno di attività̀, è stata effettuata una prima indagine esplorativa, attraverso l'erogazione di un questionario dettagliato agli Imprenditori di un campione di 88 Aziende selezionate, appartenenti a diversi settori industriali, con l’obiettivo di mappare esperienze di collaborazione con Studenti, Laureandi e Dottorandi (tirocini, tesi di laurea, stage, assunzioni) realizzate negli ultimi tre anni e valutare le esigenze di future collaborazioni con gli stessi. I risultati dell'indaginesono stati interessanti e positivi. Successivamente, la Commissione bilaterale ha lavorato alla formazione di un database in grado di favorire il contatto dei dottorandi/laureati con le opportunità̀ di impiego, presentato il 14 luglio 2016 presso la sede dell’Unione degli Industriali di Napoli. La componente studentesca ravvisa la necessità che tali encomiabili iniziative siano più mirate per il corso di studio in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. In effetti il CdS svolge attività di divulgazione organizzando numerosi seminari su temi di ingegneria ambientale, riferiti alla situazione campana e con il coinvolgimento di docenti, allievi, ex-allievi e portatori di interesse (vedi SUA e RCR) ma la programmazione non è sistematica. Si raccomanda quindi che le consultazioni abbiano una cadenza regolare. Inoltre si auspica che venga ampliata agli studenti la possibilità di accedere al database presente sia sul portale della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base (http://www.scuolapsb.unina.it/index.php/la-scuola-incontra-le-imprese/tirocini) che sul sito dell’Unione Industriali (http://www.unindustria.na.it/servizi/formazione-e-orientamento/dialogos) per il momento rivolto ai soli dottorandi e ai dottori di ricerca. Inoltre gli studenti esprimono il loro apprezzamento per la collaborazione del CdS con l’Ordine degli Ingegneri di Napoli in seno alla Commissione Ambiente e con l’AIAT - Associazione Ingegneri per l’Ambiente e il Territorio. Gli studenti vorrebbero, tuttavia, maggiore differenziazione dei piani di studio relativi ai vari curricula offerti ed una più integrata collaborazione tra docenti di insegnamenti affini per una ancor più qualificante offerta formativa. A tal uopo, il CdS ha già proposto, così come per la laurea triennale, la revisione dell’intera offerta formativa (RAR 2015). Per quanto riguarda le esperienze all’estero gli studenti vorrebbero un documento a supporto della selezione e scelta degli esami da sostenere in Erasmus. In conclusione si ritiene che, nonostante ci siano margini di miglioramento, gli obiettivi formativi del CdS sono correttamente perseguiti e sono congrui con le funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze delle PI. Le funzioni e competenze acquisite dal Laureato Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio sono adeguate agli sbocchi occupazionali e professionali indicati per i laureati nella SUA-CdS, soddisfacendo alle esigenze dei portatori di interesse finora consultati.

1.2 PROPOSTE

• programmare iniziative di divulgazione ad hoc per il corso di Studio Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio, anche presso gli studenti della triennale;

• prevedere una cadenza periodica per gli incontri con i portatori di interesse; • ampliare agli studenti la possibilità di accedere al database presente sia sul portale della Scuola

Politecnica e delle Scienze di Base (http://www.scuolapsb.unina.it/index.php/la-scuola-incontra-le-imprese/tirocini) che sul sito dell’Unione Industriali (http://www.unindustria.na.it/servizi/formazione-e-orientamento/dialogos).

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2. VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DELLE ATTIVITA’ DI EROGAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRI C, D, F DELL’ALLEGATO V ANVUR)

2.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Gli studi proposti nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio, fondati sul rigore metodologico proprio delle materie scientifiche, sono finalizzati all’acquisizione di conoscenze e di capacità di comprensione delle problematiche dell’Ingegneria Civile-Ambientale e all’individuazione di soluzioni nella verifica e controllo di opere, interventi e sistemi di Ingegneria Civile-Ambientale. Il materiale didattico proposto prevede l’utilizzo di testi avanzati, sovente in lingua inglese. Oltre alle lezioni frontali, le esercitazioni in aula e laboratorio, la redazione di elaborati progettuali (anche di gruppo) e le visite tecniche effettuate nell'ambito di molti insegnamenti (anche all’estero), forniscono allo studente un importante mezzo per ampliare le proprie conoscenze e applicare le nozioni acquisite. Le attività formative generalmente si concludono con un esame con votazione in trentesimi. L'analisi e l’elaborazione di argomenti specifici, anche a livello sperimentale, richiesta per la preparazione della prova finale, costituisce una misura concreta del livello di padronanza delle conoscenze acquisite. Gli obiettivi formativi, i programmi degli insegnamenti, il materiale didattico e le modalità di svolgimento delle verifiche sono dettagliati nelle pagine web dei docenti, anche se sono presenti ancora alcune lacune (così come si legge nel RAR, ove viene raccomandato il completamento e l’implementazione del sito web docenti). Gli studenti possono beneficiare, nell’ambito dell’organizzazione didattica dell’Ateneo, di corsi frontali, esercitazioni e gruppi di conversazione in lingua straniera, offerti dal Centro Linguistico di Ateneo (CLA-http://www.cla.unina.it), anche se l’accesso risulta semplificato per i soli studenti Erasmus e di Dottorato, cui è specificamente rivolto. I docenti risultano quasi completamente afferenti al DICEA (o al DIST), per cui i cambiamenti dei titolari di cattedra risultano minimi. I dati dei questionari sottoposti agli studenti sono di grande utilità, in quanto consentono, tramite grafici comparativi con altri CdS e l’Ateneo stesso, di monitorare i trend in miglioramento e peggioramento rispetto a docenti, strutture, etc., ma soprattutto di evidenziare le principali criticità rilevate dagli studenti. L’erogazione dei questionari, sottoposti via web a partire dal 2015-16 (http://esol.unina.it/#sondaggi), ha portato a una diminuzione della numerosità del dato, cui si sta facendo fronte a livello di Ateneo. Dall’analisi dei questionari relativi al 2014-2015 e 2015-16 per il CdS emerge che gli studenti ritengono non adeguate le strutture (aule, laboratori, ecc.), nonché lamentano l’inefficacia del questionario a loro sottoposto. Differenti strategie d’intervento sono state già previste dal RAR 2015, che prevedono l’adeguamento di alcuni spazi didattici con l’obiettivo specifico di migliorare le condizioni di vivibilità degli studenti. Gli studenti risultano complessivamente molto soddisfatti del modo in cui vengono erogati gli insegnamenti (modalità, chiarezza, carico di studio rispetto ai crediti, materiale didattico fornito). Dai questionari viene particolarmente evidenziata la disponibilità, la puntualità e la generale presenza dei docenti durante e dopo le ore di lezione frontale, nonché la capacità di coinvolgerli sugli argomenti trattati. Gli studenti, nel loro documento sulla didattica, hanno chiesto, relativamente a tutti i CdS incardinati nel DICEA, l’erogazione di insegnamenti in doppia lingua. Un Gruppo di Lavoro della CPDS ha proposto di incentivare la lingua madre come base dell’insegnamento, ma con l’utilizzo della lingua Inglese per le varie terminologie che si presentano in esso, stilando così un glossario con la partecipazione degli studenti. Inoltre si ritiene che i docenti debbano fornire maggiore materiale in lingua Inglese, utile allo studente per il proprio percorso formativo e per la stesura della tesi. I metodi di accertamento sono descritti nelle schede dei singoli insegnamenti allegate alla SUA-CdS (quadro B1.b).

2.2 PROPOSTE

• implementazione e completamento dei siti web docenti, specificando anche le modalità di svolgimento delle verifiche;

• adeguamento dele aule e dei laboratori informatici; • incentivazione nell’utilizzo della lingua inglese nei corsi, ad es. nel materiale didattico con relativi glossari.

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3. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI (QUADRO B ALLEGATO V ANVUR)

3.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

I laureati magistrali del CdS: • hanno conoscenze e capacità di comprensione che estendono e/o rafforzano quelle tipicamente

associate al primo ciclo e consentono di elaborare e/o applicare idee originali, spesso in un contesto di ricerca, svolgendo le varie attività̀ che sostengono il lavoro originale e innovativo (ad es. le metodologie per il trattamento di acque e aeriformi);

• sono capaci di applicare le loro conoscenze, capacità di comprensione e abilità nel risolvere problemi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) connessi al proprio settore di studio (nei diversi comparti dell'industria di trasformazione e di aziende/enti erogatori di beni e servizi, nelle strutture tecniche private o della pubblica amministrazione preposte alla gestione e al controllo dell'ambiente etc.);

• sono capaci di integrare le conoscenze e gestire la complessità̀, nonché́ di formulare giudizi sulla base di informazioni limitate o incomplete, includendo la riflessione sulle responsabilità̀ sociali ed etiche collegate all’applicazione delle loro conoscenze e giudizi;

• sanno comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni , nonché le conoscenze e la ratio ad esse sottese, a interlocutori specialisti e non specialisti nell’ambito delle opere di ingegneria civile-ambientale;

• hanno sviluppato capacità di apprendimento necessarie per continuare a studiare per lo più̀ in modo auto-diretto o autonomo.

Le informazioni della Sezione A della Scheda SUA-CDS sono complete e sufficientemente dettagliate. Le funzioni e le competenze di ciascuna figura professionale derivanti dagli Obiettivi specifici del percorso formativo (quadro A4.a) sono chiaramente descritte e definiscono i risultati di apprendimento attesi (quadro A4.b). Le attività formative programmate sono coerenti con gli specifici obiettivi formativi individuati dal CdS, sia a livello generale, che per i singoli insegnamenti. Esistono dei margini di miglioramento relativamente ai contenuti delle schede, che potrebbero essere più dettagliati e aggiornati. Il tasso di occupazione a un anno dalla Laurea è del 66%, che confrontato con il 59% dell’Ateneo risulta decisamente incoraggiante. Inoltre a 3 anni dal conseguimento della Laurea Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio, il tasso di occupazione arriva fino all’88%. Sempre a 1 anno dalla laurea soltanto il 10% non lavora, non cerca lavoro, ma è impegnato in un corso universitario o in un tirocinio/praticantato. Il 57% degli occupati a 1 anno dalla laurea utilizza in misura elevata le competenze acquisite con la laurea. Il guadagno mensile netto a 1 anno dalla laurea è di 896 euro.

3.2 PROPOSTE

• Le schede dei singoli insegnamenti riportate nella Sezione A della Scheda SUA-CDS possono essere maggiormente dettagliate e aggiornate.

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4. ANALISI E PROPOSTE SULLA COMPLETEZZA E SULL’EFFICACIA DEL RIESAME E DEI CONSEGUENTI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO (QUADRO E ALLEGATO V ANVUR)

4.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Gli effetti e la relativa attuazione degli interventi correttivi proposti nel Rapporto di Riesame Annuale 2014-2015 viene confrontato con il Rapporto di Riesame Annuale 2015-2016. In effetti l’ultimo RAR è stato compilato secondo il nuovo modello in cui non compaiono gli effetti delle Azioni di miglioramento. Questi ultimi sono stati dedotti dalle opinioni degli studenti consultati e dagli altri documenti. Le azioni di miglioramento proposte nel 2014-2015 sono:

Azione di miglioramento Modalità di messa in atto Effetti

Costituzione di un Gruppo di controllo della qualità didattica, incaricato di avviare un monitoraggio dei singoli insegnamenti, per verificare la presenza di eventuali criticità sulle modalità di organizzazione degli stessi e sulla durata dei tempi di preparazione delle relative prove di esame.

Il Gruppo di controllo della qualità didattica, verifica la necessità di adottare interventi correttivi volti a rendere maggiormente regolare, velocizzandolo, lo svolgimento del percorso didattico.

Il Gruppo di controllo della qualità didattica costituisce un organismo fisso del Corso di studio, che opera sulla specifica questione e che nel corso del 2016 ha avuto il compito di affiancare il Gruppo di lavoro costituito nell’ambito del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale con lo scopo di rivedere, nel complesso, l’organizzazione della didattica. Non sembrano emergere particolari criticità in merito alll’organizzazione della didattica.

Intensificare le informazioni fornite dai docenti in merito a sedute di esami, orari di ricevimento, prenotazione delle sedute di esame attraverso l’uso del sito web del CdS e del sito web dei singoli docenti, che andrebbe arricchito di contenuti.

Il Coordinatore del CdS ha inviato vari avvisi all’intero corpo docente

• attualmente viene pubblicato sul sito del CdS il calendario degli esami di profitto a cadenza semestrale;

• nel 2015 è salita la percentuale di docenti che pubblica informazioni relative agli appelli d'esame (dal 37% al 97%), che utilizza il sistema informatico di prenotazione degli esami (dal 19% al 48%), che pubblica l'orario di ricevimento (dal 42%, al 55%).

Miglioramento dell’interazione tra la domanda professionale e di competenze del Sistema delle Imprese e l’offerta formativa della Federico II.

Implementare i rapporti con l’Unione Industriali e

in generale con le P.I. Indagini presso gli

studenti

Il Corso di Studi è stato direttamente coinvolto nella fase di monitoraggio ed analisi dei fabbisogni delle imprese relativi alle competenze dei Laureandi dell’Ateneo. I risultati, presentati e discussi nei Dipartimenti, consentono un maggiore orientamento dell’offerta formativa dei Corsi si studio alle esigenze del mondo del lavoro.

Organizzazione di uno sportello Placement, attraverso il quale provvedere alla gestione di mailing list, database e statistiche propri del CdS Magistrale, relativi agli studenti e ai laureati, alla gestione di una banca dati per tirocini extra moenia ed al potenziamento della già effettuata diffusione, attraverso il sito del CdS, delle informazione sulle opportunità di tirocinio e di impiego.

Il CdS ha aderito al Protocollo d'Intesa

sottoscritto tra l'Unione degli Industriali di Napoli e l'Università degli Studi di Napoli Federico II con

lo scopo di migliorare l'interazione tra la

domanda professionale e di competenze del

Sistema delle Imprese e

L'indagine ha evidenziato risultati interessanti e positivi sia per quanto riguarda il numero di esperienze di collaborazione (tirocini, inserimenti lavorativi) che le Aziende hanno attivato con i Laureandi/Laureati dell'Ateneo ed in particolare del Corso di Studio, sia per quanto riguarda il giudizio sulle competenze dei Laureandi/Laureati, sia per quanto

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l'offerta formativa della Federico II.

riguarda infine le opportunità di future collaborazioni. L’azione è ancora in corso di implementazione

A livello di Ateneo, bando per assegni di tutoraggio destinato ad allievi, dottorandi, etc.

Mettere a disposizione degli allievi il supporto, i consigli e le esperienze di coloro che hanno già

vissuto compiuto o completato il proprio percorso formativo

all’interno dell’Università.

L’azione, rivolta a Studenti delle lauree triennali, ha visto coinvolti in qualità di tutor vari studenti del CdS Magistrale in Ambiente e Territorio.

Nella relazione della CPDS del 2015 era stato rilevato come unico punto di debolezza del CdS la percentuale

dei laureati magistrali che lavorano, inferiore sia al dato nazionale che a quelli degli altri CdS.

I dati esposti da Almalaurea confermano tale dato.

4.2 PROPOSTE

• Intensificare i rapporti tra Università ed Aziende allo scopo di migliorare l'interazione tra la domanda professionale e l’offerta formativa del Cds.

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5. ANALISI E PROPOSTE SULL’EFFETTIVA DISPONIBILITÀ E CORRETTEZZA DELLE INFORMAZIONI FORNITE NELLE PARTI PUBBLICHE DELLA SUA-CDS (QUADRO G ALLEGATO V ANVUR)

5.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Le informazioni delle parti pubbliche della SUA-CdS del Corso di studio Magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio sono facilmente fruibili dall’esterno alla pagina: http://www.universitaly.it/index.php/scheda/sua/28572 La SUA, in versione completa, è anche scaricabile in formato PDF

Le informazioni fornite sono chiare anche per i fruitori esterni. Le pagine web del CdS (http://www.iat.unina.it/) e del Dipartimento dedicate al CdS (http://www.dicea.unina.it/corso.php?id=8) possono chiarire ulteriori aspetti.

5.2 PROPOSTE

• inserimento delle Relazioni della Commissione Paritetica anni precedenti sul sito web del

Dipartimento; • inserimento sul sito web del CdS e DICEA di RAR e SUA.

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CDS LAUREA IN INGEGNERIA DEI SISTEMI IDRAULICI E DI TRASPORTO

1. VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRO A DELL’ALLEGATO V ANVUR)

1.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

L’offerta formativa del corso di laurea magistrale in Ingegneria dei Sistemi Idraulici e di Trasporto si configura, nell’ambito dell’Ateneo Federico II, a valle del CdS in Ingegneria Civile, insieme al corso di laurea magistrale in Ingegneria Strutturale e Geotecnica (STREGA), che rappresenta l’altro sbocco “naturale” del CdS In Ingegneria Civile. Il CdS ISIT presenta anche caratteristiche di attrazione di immatricolati provenienti da lauree triennali di diversi Atenei, il bacino di attrazione è prevalentemente limitato alla regione Campania e l’entità delle immatricolazioni provenienti da altri Atenei è non trascurabile ma comunque ridotta. Secondo i dati di AlmaLaurea, su 23 studenti intervistati il 35% proviene da altre province della regione Campania, il 2.5% proviene da altre regioni e dall’estero proviene lo 0%. Il CdS presenta caratteristiche di forte continuità con la laurea triennale di naturale provenienza. La stragrande parte (ove non la totalità) dei laureati triennali, infatti, procede nel proprio percorso formativo verso le lauree magistrali, e tra queste verso la magistrale ISIT; il fenomeno può essere interpretato con una scarsa richiesta sul mercato di figure con laurea intermedia in ingegneria civile. Ne consegue che la eventuale revisione della offerta formativa della magistrale ISIT si interfaccia con una eventuale parallela revisione della laurea triennale in Ingegneria Civile e, in misura minore ma significativa, anche con la strutturazione della magistrale STREGA con la quale condivide il bacino naturale di alimentazione in entrata. Tra le opzioni possibili si segnala la possibilità per la laurea ISIT di confluire all’interno di una eventuale magistrale quinquennale a ciclo unico che potesse sostituire, ove dimostrato conveniente ed opportuno da adeguate analisi, il percorso in successione tra laurea triennale e magistrale, diminuendo inefficienze e rigidità imposte dalla necessità di ottenere due titoli di studio. È anche il caso di notare che la magistrale ISIT insiste da un punto vista culturale su ambiti disciplinari nei quali negli ultimi anni sono stati fatti enormi progressi tecnologici e per i quali l’introduzione di tali nuove tecnologie ha iniziato a modificare la natura stessa della richiesta di figure professionali e competenze. A oggi la figura dell’ingegnere dei sistemi idraulici e dell’ingegnere dei sistemi di trasporto inizia a essere vista in maniera nuova e con un bagaglio formativo ed operativo necessario anche orientato alle nuove frontiere della tecnologie. Contemporaneamente, la visione di entrata nel processo formativo della ingegneria civile e poi dei sistemi idraulici e di trasporto è ancora prevalentemente ancorata ad una visione tradizionale. Tale discrepanza potrebbe essere all’origine di una apparente disaffezione verso gli studi in ingegneria civile ed anche all’origine di una scarsa utilità del livello intermedio della laurea triennale. Sarebbe necessario uno sforzo, non banale, di analisi delle nuove tendenze, accompagnato alla individuazione di nuovi sbocchi professionali e quindi alla creazione di un percorso formativo rinnovato che sappia coniugare tradizione ed innovazione. A tale scopo è opportuno interrogare i portatori di interesse, non solo con riferimento ai settori tradizionalmente collegati con la ingegneria dei sistemi idraulici e di trasporto (enti territoriali, amministrazioni, imprese, aziende di servizio, ecc.), ma anche con riferimento a nuovi stakeholder interessati ad ambiti più innovativi quali quello della manutenzione dei sistemi e delle reti, della gestione di sistemi di mobilità integrata, ecc. In tale azione il CdS potrebbe non solo più attivamente partecipare alle attività organizzate a livello di Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, consistenti in consultazioni formali con l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli e con l'Unione degli Industriali della Provincia di Napoli (e quindi, direttamente ed indirettamente, con le aziende presenti sul territorio), ma anche procedere a organizzare consultazioni specifiche, finalizzate a contattare ed investigare realtà economiche e produttive anche di livello nazionale. Con riferimento alla attuale configurazione della laurea in ingegneria dei sistemi idraulici e di trasporto, si evidenzia che il manifesto degli studi è di difficile e non immediata lettura ed interpretazione e che non esistono sufficientemente organizzate e sistematizzate risorse in rete per la analisi dell’offerta formativa; tale dato preoccupa soprattutto con riferimento alla possibilità, da parte di potenziali studenti interessati a conoscere ed esplorare l’offerta formativa universitaria, di accedere alle informazioni della magistrale ISIT di Federico II. La maggior parte delle discipline caratterizzanti e affini proposte dalla offerta formativa riferiscono ai SSD ICAR01, 02, 04 e 05, con la possibilità di inserire un numero limitato di crediti dei settori ICAR03, 07, 09 e di altri settori non dell’area dell’ingegneria civile. I vincoli sul numero di crediti formativi in uscita sono tali da non lasciare molti spazi di personalizzazione a scelta libera, il meccanismo di pubblicizzazione e di scelta all’interno del manifesto degli studi è tale per cui la maggior parte degli studenti deve chiedere aiuto nella compilazione del piano di studi. Non esistono piani di studi “di default”.

1.2 PROPOSTE

In considerazione dell’analisi di criticità e opportunità si propone di: - Rendere più sistematica e fruibile la presentazione e pubblicizzazione del manifesto e del

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regolamento degli studi; in particolare, occorre curare la raggiungibilità in rete delle informazioni. Il sito web del CdS andrebbe ripristinato o, comunque, andrebbero inseriti riferimenti specifici e non generici verso altri siti web (Ateneo, Dipartimento) nei quali sia possibile reperire informazioni senza ulteriori rimandi.

- Studiare la possibilità di aumentare il numero di crediti a scelta libera e autonoma da parte degli studenti;

- In integrazione con la offerta formativa della laurea triennale, studiare la possibilità di recuperare nella magistrale alcune discipline professionalizzanti ed operative in modo da liberare la laurea triennale e permettere una più efficace sistemazione degli insegnamenti formativi e fondativi, con riferimento soprattutto alla filiera delle fisiche-matematiche e della scienza e tecnica delle costruzioni, ma anche con riferimento alle discipline della meccanica delle terre.

- Re-identificare le richieste di formazione da parte del mercato del lavoro, attraverso un più proficuo e diretto impegno del CdS verso i portatori di interesse, da affiancare alle iniziative di Scuola Politecnica e Ateneo, soprattutto nei confronti delle aree della ingegneria dei sistemi idraulici e di trasporto più interessate all’introduzione di innovazioni tecnologiche.

- Includere nell’ambito delle discipline oggetto del percorso formativo un più ampio numero di insegnamenti a più elevato contenuto tecnologico e innovativo, soprattutto legati alla manutenzione e gestione con tecniche “smart” del patrimonio esistente di reti civili e tecnologiche e di servizi di tipo idraulico e di trasporto

- Valutare, in integrazione con il CdS in Ingegneria Civile ed a seguito delle indagini presso gli stakeholders tradizionali ed innovativi, la opportunità di costituire un cammino formativo quinquennale a ciclo unico il cui percorso di istituzione potrebbe essere fin da subito esplorato a livello normativo e di accreditamento; l’analisi di tale opportunità deve tenere conto che:

o L’attuale situazione vede il comprimersi inutile di alcuni insegnamenti a contenuto più operativo nei primi tre anni di quello che de-facto è vissuto dagli studenti come un unico ciclo quinquennale;

o La legge sembra permettere la strutturazione di cicli unici quinquennali per la laurea in Ingegneria civile, giacché la professione è tra quelle regolamentate ai sensi della direttiva europea 2005/36/CE (http://www.politicheeuropee.it/attivita/60/elenco-professioni-regolamentate);

o Le lauree quinquennali a ciclo unico possono (ma non devono) essere a numero chiuso. In ultima analisi, si propone una sostanziale riorganizzazione dei manifesti degli studi, da progettarsi in modalità concordata sia con gli stakeholder del settore sia con il complesso della platea studentesca, accompagnata da un’opportuna pubblicizzazione delle caratteristiche e prospettive del CdS presso le scuole superiori, in stretta integrazione con il CdS in Ingegneria Civile.

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2. VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DELLE ATTIVITA’ DI EROGAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRI C, D, F DELL’ALLEGATO V ANVUR)

2.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

La valutazione della qualità delle attività di erogazione della didattica è qui valutata con il supporto essenziale del esercizio di valutazione annuale basato su questionari standardizzati sottoposti agli studenti e compilati in forma anonima per ognuno degli insegnamenti del CdS. È il caso di notare che per l’a.a. 2015-16 la modalità di somministrazione dei questionari è stata differente dagli anni precedenti. La compilazione, infatti, è stata permessa con un collegamento telematico non supervisionato; gli studenti erano in condizioni di collegarsi al questionario, presente in rete, in qualsiasi momento, senza controllo sulla effettiva compilazione dello stesso. Tale modalità di raccolta delle informazioni, sostanzialmente libera, ha determinato un duplice effetto:

- Il numero di questionari compilati è stato modesto e, in alcuni casi, non statisticamente significativo; - Si è avuto un effetto di “polarizzazione” con una maggiore probabilità di compilazione da parte di

studenti particolarmente soddisfatti o particolarmente insoddisfatti, ed una conseguente distorsione del campione.

Per i precedenti motivi si sono prese in considerazione solo risposte che trovassero riscontro in anni precedenti al 2015-16. In generale, i punteggi ottenuti dal CdS in ISIT sono non minori della mediana di Ateneo e, con riferimento agli analoghi punteggi del CdS in Ingegneria Civile dell’Ateneo Federiciano (da cui proviene la stragrande parte degli studenti iscritti e frequentanti), le performance risultano migliori. Le migliori performance del corso di studi magistrale sono un risultato atteso e del tutto fisiologico: gli studenti della magistrale hanno già compiuto la maggior parte del proprio percorso complessivo, studiano in classi meno numerose e con un migliore rapporto numerico docenti/discenti, hanno acquisito una maggiore maturità personale e un metodo di studio adeguato, conoscono meccanismi, modalità di funzionamento, luoghi e cose della vita universitaria. La qualità rilevata dal questionario rispetto alle capacità didattiche dei docenti è generalmente elevata. Alcune criticità generali sono, però, enucleabili dal questionario di valutazione:

- In alcuni casi non isolati, inadeguatezza delle aule; - In molti casi, inadeguatezza dei laboratori e della didattica di laboratorio; - In molti e diffusi casi, forte inadeguatezza dell’organizzazione complessiva dell’orario delle lezioni, del

calendario degli esami, ecc; - In molti e non isolati casi, inadeguatezza del carico formativo complessivo del semestre; - In molti e non isolati casi, inadeguatezza del materiale didattico; - In alcuni casi, eccesso di sostituzione a lezione del titolare del corso.

A differenza dell’altro CdS magistrale di Ateneo di area civile (STREGA), si evidenzia la mancanza di un percorso formativo in lingua inglese. La presenza di un tale percorso, aggiuntivo e non sostitutivo di quello in lingua madre, potrebbe migliorare l’attrattività del CdS nei confronti di iscritti provenienti da Paesi stranieri e/o l’attrattività rispetto alla mobilità di breve (e medio) periodo in entrata.

2.2 PROPOSTE

In considerazione dell’analisi effettuata, alcune proposte per il miglioramento della qualità della didattica erogata sono: � Risolvere l’insoddisfazione per le dotazioni informatiche e di laboratorio, aumentando la dotazione di

aule informatiche a disposizione degli studenti e/o le modalità di fruizione delle infrastrutture già esistenti, anche utilizzando sistemi che permettano orari di apertura più lunghi, in presenza di sistemi di telecontrollo delle presenze e dell’utilizzo (videosorveglianza)

� Aumentare l’attività di supporto didattico e promuovere presso i docenti del CdS modalità didattiche basate su un uso adeguato delle attività di laboratorio e di dimostrazione;

� Assumere un ruolo maggiormente attivo in termini di stimolo, proposizione e supporto verso il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale e verso la Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, con particolare riferimento alla razionalizzazione, adeguamento e ampliamento dell’offerta di spazi di studio e lavoro per gli studenti, nonché con riferimento alla ottimizzazione delle aule presso cui gli studenti fanno lezione, rendendole più attrezzate ed adeguate;

� Riorganizzare in maniera profonda gli orari delle lezioni e l’organizzazione generale della didattica, in maniera coerente e integrata con i manifesti degli studi e l’offerta formativa;

� Alleggerire il carico didattico complessivo dei semestri; � Curare una campagna di rilevazione finalizzata all’osservazione della consistenza attuale del materiale

didattico disponibile, osservando attraverso l’analisi dei siti web docenti la effettiva indicazione di libri di testo aggiornati e la disponibilità di eventuali dispense, lucidi delle lezioni, ecc.

� Favorire presso il corpo docente processi di revisione, aggiornamento e sistematizzazione del materiale didattico, eventualmente anche attraverso la messa a disposizione centralizzata in Dipartimento/Ateneo di servizi per la editoria elettronica e/o la stipula di contratti quadro con case editrici specializzate nella pubblicistica scientifica ed accademica;

� Incentivare la partecipazione del personale docente al progetto di Web Learning “Federica”, anche curando l’integrazione del CdS all’interno delle politiche di Scuola e di Ateneo in tale settore.

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Infine, si raccomanda alla Scuola Politecnica e delle Scienze di Base (e all’Ateneo, attraverso il Nucleo di Valutazione) lo studio di modalità di erogazione e compilazione del questionario di valutazione che mantenga l’utilizzo di metodi dematerializzati ma che assicuri, nel rispetto dell’anonimato, una adeguata supervisione atta a garantire l’effettivo riempimento del maggior numero possibile di questionari.

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3. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI (QUADRO B ALLEGATO V ANVUR)

3.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Con riferimento all’analisi della situazione, svolte con l’aiuto essenziale dei dati Alma Laurea (http://www2.almalaurea.it/cgi-php/universita/statistiche/framescheda.php?anno=2015&corstipo=LS&ateneo=70018&facolta=1115&gruppo=5&pa=70018&classe=11028&corso=tutti&postcorso=0630107302400002&isstella=0&disaggregazione=&LANG=it&CONFIG=profilo), si ritiene opportuno confermare quanto rilevato nella SUA-CdS. In particolare:

- La percentuale di laureati soddisfatti del Corso di Studi è superiore al 90%; - Oltre l’90% dei laureati è soddisfatto del rapporto che ha avuto con i docenti del Corso di Studi; - Il 100% dei laureati è soddisfatto dei propri rapporti interpersonali con gli altri studenti; - Poco meno del 80% dei laureati ritiene che il carico di studio proposto dal Corso di Studi sia sostenibile; - La percentuale di laureati che si iscriverebbero di nuovo allo stesso Corso di Studi è pari a circa lo 87%.

Si evidenzia altresì che:

- Il 20% degli studenti conclude gli studi nel tempo regolare, il 43.5% con un anno di ritardo e il 28.3% con 2 anni di ritardo;

- Il 39.9% degli studenti non svolge attività di tirocinio, il 43.5% degli studenti ha svolto attività di tirocinio intra-moenia e solo lo 8.7% degli studenti ha compiuto attività di tirocinio extra-moenia;

- La percentuale di studenti che al termine degli studi dichiara una conoscenza almeno buona dell’inglese è del 78.3% per l’inglese scritto e del 65.2% per quello parlato; tali valori sono ancora lontani dall’obiettivo che dovrebbe essere del 100%;

- Le conoscenze informatiche degli studenti al termine degli studi evidenziano, tra altre cose: � Il 91% di buona conoscenza nell’utilizzo di fogli di calcolo; � Il 73.91% di buona conoscenza nell’utilizzo di strumenti CAD/CAM/CAE (progettazione

assistita al calcolatore); si ritiene che tale percentuale debba essere più prossima al 100%; � una media del 35% di buona conoscenza tra linguaggi di programmazione e gestione di DB;

tale percentuale si ritiene assolutamente insufficiente e indicativa di una scarsa dimestichezza con strumenti informatici e tecnologici di tipo più avanzato.

3.2 PROPOSTE

In funzione della analisi svolta e dei risultati ottenuti si ritiene di suggerire: - Che il CdS promuova un incremento del numero di laureati in tempi regolari o con al più un anno di

ritardo, anche attraverso la razionalizzazione e riorganizzazione del percorso degli studi, non solo in termini di carico formativo complessivo ma soprattutto in termini di facilitazione della frequenza, promozione delle modalità di apprendimento legate alle attività dimostrative e di laboratorio, razionalizzazione degli orari dei corsi e della organizzazione delle modalità di esame;

- Che il CdS istituisca insegnamenti in lingua inglese (aggiuntivi e non sostitutivi di quelli in lingua madre, almeno per gli insegnamenti obbligatori) in maniera da promuovere la conoscenza dell’inglese tecnico presso gli studenti;

- Che il CdS promuova, anche attraverso attività dimostrative e di laboratorio legate a insegnamenti in tutte le aree disciplinari, la diffusione delle capacità di programmazione, di gestione di DB o comunque di utilizzo di strumenti informatici e tecnologici avanzati.

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4. ANALISI E PROPOSTE SULLA COMPLETEZZA E SULL’EFFICACIA DEL RIESAME E DEI CONSEGUENTI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO (QUADRO E ALLEGATO V ANVUR)

4.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Il rapporto annuale di riesame del CdS in Ingegneria dei Sistemi Idraulici e dei Trasporti si limita a una analisi non particolarmente approfondita dei dati AlmaLaurea, senza considerare altre fonti di analisi disponibili e senza procedere alla verifica analitica e puntuale degli effetti degli interventi programmati e/o ad una identificazione di interventi ulteriori di miglioramento.

4.2 PROPOSTE

Si propone al CdS una maggiore adesione alle best-practice di Ateneo. Si segnala la possibilità, nel caso di carenza di dati presso fonti ufficiali, di procedere a campagne di osservazione diretta, anche attraverso la distribuzione di appositi questionari agli studenti ed ai laureati, possibilmente erogati in modalità on-line ma con compilazione in classe in orario di lezione (nel mantenimento delle necessarie cautele di anonimato). Inoltre si consiglia di procedere a una disamina delle opportunità offerte dai mutamenti in corso nel campo della ingegneria delle reti e dei sistemi civili, con particolare riferimento all’introduzione di nuove tecnologie, allo scopo di cogliere gli indirizzi emergenti nel mercato del lavoro e realizzando, se del caso, una ri-progettazione del corso di studi, ragionata in una ottica integrata con la riprogettazione della laurea di primo livello in Ingegneria Civile.

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5. ANALISI E PROPOSTE SULL’EFFETTIVA DISPONIBILITÀ E CORRETTEZZA DELLE INFORMAZIONI FORNITE NELLE PARTI PUBBLICHE DELLA SUA-CDS (QUADRO G ALLEGATO V ANVUR)

5.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Si evidenzia che il complesso della documentazione del CdS magistrale ISIT è carente in termini di accesso pubblico in rete. Lo stesso Manifesto degli Studi del CdS è di difficile lettura e interpretazione e non sono sufficientemente organizzate e sistematizzate le risorse in rete per l’analisi dell’offerta formativa. Tale dato preoccupa soprattutto con riferimento alla possibilità da parte di potenziali studenti interessati a conoscere ed esplorare l’offerta formativa universitaria rispetto alla possibilità di accedere alle informazioni della magistrale ISIT di Federico II. Il sito web del CdS non è più disponibile e il rimando al sito teoricamente disponibile è solo verso pagine generiche della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base. Con riferimento a fonti primarie cui il CdS può accedere, si evidenzia come, con riferimento ai questionari di valutazione distribuiti agli studenti, a differenza dei precedenti anni accademici, si è proceduto ad una somministrazione in modalità on-line. In aula sono stati dati riferimenti e credenziali per l’accesso WEB e gli studenti hanno provveduto, da remoto e secondo le tempistiche desiderate, alla compilazione del questionario. La piattaforma informatica è tale da assicurare la compilazione di un solo questionario di valutazione per ogni insegnamento da parte di ogni studente. La compilazione in remoto, non supervisionata, ha avuto dei tassi di partecipazione al questionario inferiori alle attese. In linea di principio tale occorrenza potrebbe determinare una distorsione del campione, inducendo risposte solo negli allievi fortemente motivati a partecipare al questionario (es.: studenti fortemente soddisfatti e/o fortemente insoddisfatti).

5.2 PROPOSTE

Si propongono alcune azioni finalizzate ad un miglioramento della pubblicizzazione di dati ed analisi. In particolare, si propone:

- Il ripristino e manutenzione di un sito web dedicato al CdS magistrale ISIT, oppure l’integrazione di una pagina dedicata al sito nella piattaforma di Dipartimento o di Ateneo (con opportuna ed elevata visibilità e riconoscibilità);

- L’inserimento delle Relazioni della Commissione Paritetica anni precedenti sul sito web del Dipartimento;

- L’inserimento sul sito web del CdS e del DICEA di RAR, RCR e SUA In accordo con la SPSB e con l’Ateneo si ritiene necessario riconfigurare le modalità di partecipazione degli studenti al questionario. La partecipazione dovrebbe essere fortemente incentivata o, pur mantenendo la modalità on-line di compilazione, la tempistica della compilazione andrebbe supervisionata, ad esempio chiedendo agli studenti di compilare il questionario in classe, durante l’ora di lezione e sotto la direzione di personale dell’area didattica appositamente impiegato per tale operazione.

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CDS LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA EDILE

1. VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRO A DELL’ALLEGATO V ANVUR)

1.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Dall’ultimo Manifesto degli Studi in vigore, che integra le variazioni ordinamentali per esso stabilite, si evidenzia una propensione del CdS in Ingegneria Edile-Laurea Magistrale a proporre insegnamenti proiettati ad una maggiore sinergia con le esigenze del mercato. Probabilmente in ragione delle variazioni ordinamentali, il CdS in esame risulta scarno nella documentazione associabile alla relativa offerta formativa, in particolare riferimento ad azioni in essere o in proposta congiuntamente ad enti terzi e stakeholders. Si evidenziano solo riunioni di “kick-off” nel corso delle quali sono state delineate linee di indirizzo delle attività di consultazione periodica, che tuttavia sembrano essere relative ad un andamento temporale poco aggiornato.

1.2 PROPOSTE

Per il profilo magistrale, il CdS deve proporsi maggiormente nell’interfaccia con il contesto lavorativo ed aziendale, anche se limitatamente ai settori dell’architettura e dell’ingegneria edile. Appare opportuno se non necessario incrementare ulteriormente e nell’aggiornare periodicamente le informazioni contenute nei siti istituzionali, in particolare a proposito delle opportunità di tirocini svolti extra moenia, quali strumenti fondamentali per l’inserimento degli allievi ingegneri nel mondo lavorativo. Come pure, nell'ambito dell’iniziativa di raccordo con il Sistema delle Imprese, si propone che il CdS si adoperi nell’incrementare la fase di monitoraggio dei tirocini, coinvolgendo anche interlocutori pubblici (Comuni, Soprintendenze,..). Va da sé che può risultare opportuno incrementare proposte correttive alla luce di un confronto con nuovi dati attinti dalle banche dati istituzionali (Alma Laurea ecc.).

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2. VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DELLE ATTIVITA’ DI EROGAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA (QUADRI C, D, F DELL’ALLEGATO V ANVUR)

2.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Dal Manifesto 2015/2016 della L.M. in Ingegneria Edile si evidenzia il cambiamento di Ordinamento, che modifica sostanzialmente l’assetto del precedente Manifesto analizzato dalla precedente Commissione Paritetica. Ciò induce a congelare e posticipare l’analisi di tale percorso alla luce di più aggiornati dati, esito delle prime valutazioni della didattica. Dal confronto con quanto espresso dalla SUA-CDS, nel considerare come il laureato magistrale debba dimostrarsi capace di applicare le sue conoscenze e capacità di comprensione, con propensione alle dinamiche utili all’attività professionale e lavorativa, con particolare riferimento alla progettazione funzionale, strutturale e impiantistica sia di nuove costruzioni che di manufatti esistenti. Come si evince dal database Almalaurea, si prende atto che la figura formata nel CdS in esame fornisce un’utenza occupata per il 41,2% dei laureati magistrali, prevalentemente nel settore privato (90,5%), con un utilizzo (47,6 % levato, 42,9% ridotto) delle competenze acquisite con la laurea.

2.2 PROPOSTE

I dati in possesso sembrano, in alcuni casi, essere scarsamente aggiornati. Invero, ciò può incidere relativamente in una diversa condizione e status della figura formata nel mondo del lavoro in relazione alle competenze ed alle conoscenze acquisite, vista anche lo scarso mutamento che il segmento di mercato ha avuto in questi anni. Tuttavia, una revisione ed un’attualizzazione dei valori possono fornire una più coerente base per innescare riflessioni e aggiustamenti di rotta.

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3. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO ATTESI

(QUADRO B ALLEGATO V ANVUR)

3.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Sui risultati di apprendimento attesi per il CdS in oggetto, come già specificato non ci si può esprimere a pieno in relazione al cambio di ordinamento del Manifesto. In linea generale il Cds ha più volte verificato con le organizzazioni di riferimento (ACEN, Unione industriali, Ordine degli Ingegneri) la corrispondenza tra gli obiettivi formativi e le esigenze del mercato del lavoro. Le difficoltà rilevate nell’ assorbimento dei laureati sono imputabili essenzialmente alla perdurante crisi economica che ha colpito il settore edilizio e dei lavori pubblici in maniera anche più severa che in altri settori, ed in particolare in ambito locale. I quadri della SUA CdS relativi agli obiettivi formativi specifici (quadro A4.a), ai risultati di apprendimento attesi (Quadro A4.b), all’autonomia di giudizio, abilità comunicative, capacità di apprendimento (Quadro A4.c) e alla descrizione del percorso di formazione (Quadro B1.a) risultano dettagliati, completi ed aggiornati. La descrizione delle figure professionali da formare sono ben descritte dagli Obiettivi specifici del percorso formativo, e ben individuano i risultati di apprendimento attesi. Essi risultano inoltre congruenti con gli obiettivi formativi delle singole attività presenti nel manifesto degli studi. Dai dati Almalaurea sui 35 laureati nel 2015, 24 hanno compilato il questionario. Da questo si evince cha la durata media della Laurea è di 3,1 anni, con un ritardo medio di 0,6 anni e indice di ritardo 0,32. Da una generale soddisfazione in merito al CdS si evince che il 70,8 % si iscriverebbe di nuovo allo stesso corso Magistrale dell’Ateneo, e il 16% ad un altro corso magistrale dell’Ateneo. Dopo il percorso magistrale l’83,3 non intende proseguire gli studi a fronte del 16,7 % che intende proseguire con dottorato di ricerca o master universitari e/o di perfezionamento. Una delle criticità che non viene riscontrata dai questionari è quella che molti studenti alla fine del percorso triennale non proseguono “in maniera naturale” verso il percorso magistrale, ma scelgono altri corsi di studi di questo stesso Ateneo. Dall’analisi compiuta sul percorso magistrale in Ingegneria Edile-Laurea Magistrale, come rilevabile dal Quadro B della relazione della precedente CPDS, per l’anno accademico 2014/2015 non si evidenziano particolari punti di debolezza del corso in merito all’efficacia dei risultati di apprendimento attesi

3.2 PROPOSTE

Si considera positivamente la proposta di ampliare i contatti con le organizzazioni professionali ed imprenditoriali su un ambito territoriale più vasto, che possa quindi offrire maggiori opportunità di Impiego. Risulta altresì condivisibile l’opera di continuo monitoraggio della offerta didattica, e l’individuazione di settori in cui (legale-amministrativo, strumenti informatici avanzati) è possibile un incremento delle competenze attese con qualche intervento sull’ organizzazione degli studi. In merito alla criticità riscontrata si suggerisce di effettuare dei sondaggi tra gli studenti che si iscrivono ad un Corso di Laurea Magistrale diverso da questo per indagare sui motivi di tale scelta, se siano personali o di erogazione dell’offerta. Risulta che un flusso statisticamente significativo di studenti uscenti dalla laurea triennale si iscrive ad altre lauree magistrali (LM-35, LM-23). Si ritiene pertanto che la commissione didattica del cds dovrebbe ulteriormente investigare questo fenomeno che può corrispondere ad una cattiva percezione da parte degli studenti del corretto conseguimento degli obiettivi formativi e relative prospettive occupazioni relative a tale ambito.

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4. ANALISI E PROPOSTE SULLA COMPLETEZZA E SULL’EFFICACIA DEL RIESAME E DEI CONSEGUENTI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO (QUADRO E ALLEGATO V ANVUR)

4.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Non esiste il RCR per il presente CdS in Ingegneria Edile Laurea Magistrale in ragione del cambio ordinamentale per l’ultimo anno accademico. È invece presente il RAR aggiornato ad Ottobre 2016 che risulta tuttavia carente nel presentare quali siano gli sviluppi in termini di interventi di miglioramento.

4.2 PROPOSTE

Pare opportuno che i prossimi documenti di riesame, sia ciclico che annuale, evidenzino in maniera più chiara e dettagliata le azioni correttive e il monitoraggio di tali miglioramenti.

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5. ANALISI E PROPOSTE SULL’EFFETTIVA DISPONIBILITÀ E CORRETTEZZA DELLE INFORMAZIONI FORNITE NELLE PARTI PUBBLICHE DELLA SUA-CDS (QUADRO G ALLEGATO V ANVUR)

5.1 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Le informazioni delle parti pubbliche della SUA-CdS del Corso di studio in Ingegneria Edile sono facilmente fruibili dall’esterno alla pagina: http://www.universitaly.it/index.php/scheda/sua/30514#3 Le pagine web del CdS (http://www.ingegneriaedile.unina.it) e del Dipartimento dedicate al CdS (http://www.dicea.unina.it/corso.php?id=7) possono chiarire ulteriori aspetti. La SUA è scaricabile in formato *.pdf risulta completa e debitamente compilata da come visualizzabile in rete tranne che per i Quadri A1.b, mentre per il Quadro B5 relativo “eventuali altre iniziative” risulta privo di informazioni. Queste informazioni, utili sia all'immatricolando che al laureando, oltre ad offrire una panoramica sul corso di Laurea, specificando quelli che sono gli obiettivi, le discipline di base, le attività formative caratterizzanti e presentando le offerte didattiche affini ed integrative, servono a migliorare il servizio e ad agevolare i laureandi dando loro l'opportunità di potersi organizzare in anticipo (con finestre temporali semestrali) la sessione di esami e/o la Prova Finale. Per ciò che concerne il documento della SUA CdS al momento l'Ateneo rende pubblica solo pochissime parti che tra l'altro, non essendo sempre aggiornate, fanno perdere credibilità al documento stesso fornendo informazioni forvianti. Le poche informazioni disponibili sono spesso difficilmente reperibili e, complice anche la mal organizzate all'interno del sito web, rischiano di diventare inefficienti. L'istituzione universitaria non rende effettivamente disponibile al pubblico gran parte della SUA-CdS. A ciò ha comunque supplito l’entrata in funzione del sito web del Dipartimento, che consente l’accesso a tali informazioni.

5.2 PROPOSTE

Curare il continuo e dinamico aggiornamento tempestivo del sito dipartimentale e del sito relativo al CdS in Ingegneria Edile, con l’inserimento in essi di ogni informazione utile per gli studenti e per i potenziali immatricolandi.

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Elaborazione dati della rilevazione delle opinioni degli studenti

per l’Anno Accademico 2015/2016

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Elenco domande dei questionari q.7 Le aule dove si svolgono le lezioni sono adeguate?

q.8 I laboratori e le attrezzature per le attività didattiche integrative sono adeguati?

q.9 Sono state fornite spiegazioni chiare su programma ed obiettivi dell’insegnamento?

q.10 L’insegnamento è stato svolto in maniera coerente con quanto dichiarato sul sito Web del corso di studio?

q.11 Le modalità con le quali si è svolto l'insegnamento (lezioni, diapositive, audiovisivi, ecc.) sono soddisfacenti?

q.12 Le attività didattiche integrative (esercitazioni, tutorati, laboratori, etc...) sono utili all'apprendimento della materia?

q.13 Le modalità di esame sono state definite in modo chiaro?

q.14 Il carico di studio dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?

q.15 Il carico di studio complessivo degli insegnamenti previsti nel periodo di riferimento (bimestre, trimestre, semestre, ecc.) è accettabile?

q.16 L’organizzazione complessiva (orario, esami, intermedi e finali) degli insegnamenti previsti nel periodo di riferimento (bimestre, trimestre, semestre,

ecc.) è accettabile?

q.17 Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d’esame?

q.18 E’ interessato/a agli argomenti trattati nell’insegnamento?

q.19 E’ complessivamente soddisfatto di questo insegnamento?

q.20 Sono stati presentati in modo esauriente il processo e i fini della valutazione?

q.21 Lei ha percepito l’efficacia del questionario ai fini del miglioramento della didattica?

q.23 Il docente espone gli argomenti in modo chiaro?

q.24 Il docente stimola/motiva l’interesse verso la disciplina?

q.25 Gli orari di svolgimento di lezioni, esercitazioni e altre eventuali attività didattiche sono rispettati?

q.26 Il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni?

q.27 Il materiale didattico (indicato e disponibile) è adeguato per lo studio della materia?

q.28 Il docente è attento ai problemi che gli vengono segnalati?

q.29 Il docente titolare dell’insegnamento svolge o comunque presiede la maggior parte delle lezioni?

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Visione totale valutazione DICEA Codice Quesito AeT LM AeT L Civ L Edi LM Edi L EdArc GeInfra Isit

q.7 -0,22 0,22 0,19 -0,22 -0,52 0,34 0,03 -0,05

q.8 -0,01 -0,03 -0,01 -0,01 -0,2 0,09 -0,38 -0,18

q.9 0,73 0,55 0,89 0,73 0,64 0,46 0,69 0,8

q.10 0,81 0,74 0,96 0,81 0,78 0,55 0,76 0,92

q.11 0,59 0,48 0,78 0,59 0,61 0,27 0,48 0,68

q.12 0,58 0,58 0,72 0,58 0,6 0,5 0,43 0,78

q.13 0,78 0,66 0,79 0,78 0,53 0,37 0,66 0,72

q.14 0,3 0,45 0,64 0,3 0,37 0,23 0,38 0,59

q.15 -0,07 -0,08 0,11 -0,07 -0,4 -0,25 -0,41 0,23

q.16 0,08 0,07 0,23 0,08 -0,48 -0,19 -0,36 0,01

q.17 0,1 0,29 0,37 0,1 0,28 -0,01 0,13 0,43

q.18 0,88 0,72 1 0,88 0,88 0,85 0,85 1

q.19 0,65 0,49 0,84 0,65 0,59 0,11 0,55 0,77

q.20 0,44 0,4 0,71 0,44 0,29 0,55 0,43 0,55

q.21 -0,26 0 0,48 -0,26 0,22 0,25 0,03 0,31

q.23 0,84 0,48 0,94 0,84 0,74 0,34 0,71 0,77

q.24 0,91 0,52 0,86 0,91 0,6 0,34 0,55 0,85

q.25 1,18 0,86 1,14 1,18 0,91 0,91 0,83 1,05

q.26 0,94 0,8 1,12 0,94 0,69 0,79 0,99 1

q.27 0,25 0,48 0,76 0,25 0,7 0,35 0,57 0,65

q.28 1 0,74 1,07 1 0,65 0,61 0,83 1,04

q.29 1,27 1,06 1,21 1,27 1,14 1,06 0,94 1,06

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Visione totale valutazione DICEA Codice Quesito AeT LM AeT L Civ L Edi LM Edi L EdArc GeInfra Isit

q.7

q.8

q.9

q.10

q.11

q.12

q.13

q.14

q.15

q.16

q.17

q.18 punto di forpunto di forpunto di forpunto di forzazazaza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza

q.19

q.20

q.21

q.23

q.24

q.25 punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza

q.26 punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzpunto di forzpunto di forzpunto di forzaaaa

q.27

q.28 punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza

q.29 punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza punto di forzapunto di forzapunto di forzapunto di forza

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Visione totale valutazione DICEA

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Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio L

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Ingegneria Civile L

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Ingegneria Edile L

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Ingegneria Edile-Architettura LMCU

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Relazione annuale commissione paritetica DICEA

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Ingegneria Gestionale dei Progetti e delle Infrastrutture L

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Relazione annuale commissione paritetica DICEA

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Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio LM

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Ingegneria Edile LM

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Ingegneria dei Sistemi Idraulici e di Trasporto LM