Seduta del 20.12 - Home | Sito ufficiale Comune di Treviglio · dirigere come nuovo parroco, ......

Post on 15-Feb-2019

215 views 0 download

Transcript of Seduta del 20.12 - Home | Sito ufficiale Comune di Treviglio · dirigere come nuovo parroco, ......

Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 20 dicembre 2016

RESOCONTO DELLA SEDUTA

Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00

Presiede la seduta il Presidente Avv. Andrea ColognoPartecipa il Segretario Generale Dr.ssa Immacolata Gravallese

All’appello risultano:

IMERI Juri Fabio – Sindaco PresenteCIOCCA Alessandro – Consigliere PresenteFERRI Giulio – Consigliere PresenteGIUSSANI Francesco – Consigliere PresentePREMOLI Monica Consigliere PresenteRIGANTI Jacopo Lorenzo PresenteCOLOGNO Andrea – Consigliere PresenteCONTI Maria Adelaide PresenteFUMAGALLI Giancarlo – Consigliere PresenteGHIGGINI Marco – Consigliere PresenteFRIGERIO Lorena – Consigliere PresenteMOLTENI Erik – Consigliere PresenteROSSONI Laura Clementina – Consigliere PresenteSONZOGNI Stefano – Consigliere PresenteRONCHI Cristina – Consigliere PresenteCALVI Emanuele – Consigliere PresentePIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente

e con la partecipazione degli Assessori:

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – ViceSindaco PresenteMANGANO Basilio Antonino - Assessore PresenteNISOLI Alessandro – Assessore PresentePEZZONI Giuseppe – Assessore PresenteVAILATI Sabrina – Assessore Presente

Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

PRESIDENTE COLOGNO:

Buonasera a tutti. Cominciamo i lavori del Consiglio. Segretario, per l’appello.

SEGRETARIO GENERALE:Buonasera. Imeri Juri Fabio; Riganti Jacopo; Giussani Francesco; Ciocca Alessandro, non c’è;Ferri Giulio; Premoli Monica; Conti Maria Adelaide; Ghiggini Marco; Cologno Andrea; FumagalliGiancarlo; Frigerio Lorena; Molteni Erik; Rossoni Laura; Sonzogni Stefano; Ronchi Cristina;Calvi Emanuele e Pignatelli Gianluca. Sono presenti: l’assessore Mangano; Nisoli Alessandro; Pezzoni Giuseppe e Vailati non la vedo.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Segretario. Abbiamo stasera l’onore di avere qui con noi il nuovo Monsignore, per cuicedo la parola al Sindaco.

SINDACO IMERI:Abbiamo salutato Monsignor Giovanni in questa stanza e ci sembrava bello salutare ancheMonsignor Norberto, uno perché, devo dire, è un atto dovuto anche di cortesia ma dopo averloincontrato nelle prime occasioni devo dire anche che ha un valore aggiunto e che sonoparticolarmente contento poi di aver proposto questo incontro per dare l’accoglienza anche daparte dell’Amministrazione comunale in rappresentanza di tutta la città al nuovo parroco, esono particolarmente contento perché nelle prime uscite, nei primi interventi, anche nell’omeliadella giornata diciamo dell’ingresso in città mi ha colpito molto quello che ha detto DonNorberto, innanzitutto perché ho sempre usato “nostra”, “nostra città”, “noi”, e quindi mi hacolpito e mi ha fatto molto piacere che si sia sentito subito parte della comunità; dall’altraparte perché nelle sue parole c’era una sincera ammirazione per l’impatto anche emotivo cheha avuto nell’ingresso in città. Parlava di stupore per chi arriva da fuori, di quello che è l’attaccamento della nostra comunità,della nostra città a uno dei simboli ma non soltanto simboli ma anche dei valori che cicontraddistinguono, quindi l’attaccamento alla Madonna delle Lacrime, alla storia del miracolo,parlava di virilità di questo attaccamento e questo fa molto piacere, soprattutto perché,davvero, nella nostra comunità che a volte è un po’ all’apparenza disunita in realtà c’è unlegame molto forte, e poi perché ha citato la forte presenza, molto significativa, dellaparrocchia nella storia della nostra città e nei risvolti della sua quotidianità, quindi citando tuttigli esempi per i quali siamo tutti orgogliosi di essere trevigliesi, dal Credito cooperativo allaFondazione Portaluppi con la storia di monsignor Portaluppi, la forte connotazione dell’attivitàscolastica, la forte presenza di istituti scolastici, richiamando anche molti di questi con valori eispirazione cristiana. Ed è bello per chi rappresenta - in questo caso il sottoscritto, ma poi tuttoil Consiglio comunale - che chi arriva da fuori colga immediatamente questo, perché è ilsimbolo, è il segno di una città e di una comunità allo stesso tempo che ha davvero dei valorimolto forti. Io ho sempre detto che Treviglio tante volte si riconosce poco questi pregi, queste doti, questequalità, questo forte senso di appartenenza, che poi in realtà nei momenti più difficili emergesempre. E nel momento in cui ho incontrato Monsignor Norberto sotto al portico del Comune io hoparlato di due caratteristiche della nostra città: una che è la sua bellezza e l’altra che è il suoessere una città molto solidale, una città dove ci sono tante realtà, dall’Amministrazionecomunale all’Amministrazione parrocchiale, a tante associazioni, tanti volontari che siadoperano per gli altri e soprattutto una gamma di servizi, di attenzioni che vengono poste intutti i settori. Non c’è un settore che ci connota, i poveri, disabili o altre figure, c’è una forteattenzione a tantissimi settori e soprattutto alle persone più in difficoltà, spesso, quasi sempre,anche in silenzio, senza troppo clamore, ma è un tratto davvero significativo molto forte chepenso, oltre ad aver già colto nel primo impatto, stia anche scoprendo giorno con giorno ilriferimento da una parte a tutte le realtà che avrà l’onore e l’onere anche di presiedere e didirigere come nuovo parroco, ma anche poi tutte le altre anche laiche che operano nella nostracittà. E quindi stasera sono doppiamente contento, emozionato e ovviamente anche orgoglioso didare il benvenuto ufficiale a nome di tutta la città, di tutta l’Amministrazione comunale che quiè rappresentata in tutte le sue anime e tutti i cittadini, quindi il Consiglio è sicuramente

l’espressione più alta da questo punto di vista, al nuovo parroco, ringraziandolo da una parteper come si è posto. Citavamo quando c’è stato l’ingresso diciamo in città l’assenza dei microfoni per il saluto,qualcuno diceva “non si sentiva niente” e io ho spiegato subito, ho detto “è un modo di porsi”,cioè un basso profilo, un modo di essere della nostra città che da una parte è città ma hamantenuto forte in questi anni, sempre, attraversando anche le varie Amministrazioni, unaforte connotazione di una città a misura d’uomo, ma a misura d’uomo per le dimensioni, per ledistanze ma soprattutto poi anche per come sono le relazioni, quindi un tessuto sociale moltoforte. E quindi mi piaceva stasera accogliere il parroco ricordando anche alcuni dei simboli. Abbiamosalutato Don Giovanni richiamando ovviamente la Madonna delle Lacrime ma anche il SanMartino d’oro che è il nostro patrono e il valore anche simbolico del gesto di San Martino un po’si ripercuote, un po’ come la virilità che lei citava relativa all’attaccamento alla Madonna delleLacrime e al tramandarsi dei valori di quel miracolo, anche quello di San Martino è sicuramenteun simbolo forte a cui ci rifacciamo. E poi abbiamo un simbolo che è diventato in questi anni sempre più significativo, che è la Torrecivica, il campanile di Treviglio, che è un po’ anche, se vogliamo usarlo come metafora, illegame che c’è tra l’Amministrazione comunale e la parrocchia. In molti hanno sempre pensatoche il campanile fosse quello della basilica. In realtà, il campanile è la torre civica. Al suointerno da pochi anni c’è il museo verticale che racconta… C’è il museo che racconta la storiadella nostra città. Non so se lei ha già avuto modo di visitarlo, so che è salito sul campanile. Ecco, lì dentroabbiamo pensato di racchiudere anche in questo simbolo il racconto della storia di Trevigliodella quale siamo tutti orgogliosi, e quindi è un po’ questo legame. Non potendo regalare Don Norberto, Monsignor Norberto, il campanile che teniamo… (Intervento fuori microfono: “che è già nostro”)Esatto. Che è già loro, visto che lui ha una profonda… Abbiamo il suo curriculum, raccontaanche di questa attenzione non solo a essere pastore ma anche ai conti, alle proprietà,eccetera. Però è qui a metà strada e quindi lo condividiamo, così troviamo subito unamediazione. E allora, non potendo regalare il… (Intervento fuori microfono: “E’ della gente”)E’ della gente, esatto. (Intervento fuori microfono: “Noi li chiamiamo parrocchiani, voi li chiamate cittadini”)Esatto. E’ un bel simbolo come ce ne sono tanti altri che legano un po’. A Treviglio c’è semprestata una forte collaborazione nel rispetto dei ruoli tra l’amministrazione parrocchiale el’Amministrazione comunale, quindi stasera siamo qui anche per dirle che assolutamentetroverà la massima disponibilità e collaborazione da parte di tutti noi nel suo percorso qui aTreviglio. Dicevo, non potendo regalarle il campanile e avendo già il Consiglio pastorale rubato l’ideadella bicicletta che ci piaceva per farle scoprire un po’ la nostra città, abbiamo pensato di faredue doni simbolici per darle il benvenuto, da una parte due pubblicazioni, una che riguarda iluoghi della natura, della scoperta, relativamente alla scoperta della pianura bergamasca el’alta che riguarda i luoghi della fede relativamente a un’edizione del sistema culturaleintegrato della Bassa bergamasca; questi quindi l’aiuteranno ancora di più a entrare nel nostroterritorio, poi abbiamo tante personalità, compresa Barbara Oggioni che li ha curati, cheporteranno sicuramente affiancarla. Dall’altra parte, il catalogo del nostro Museo Civico nel quale sono raccolte molte civicheraccolte d’arte della città di Treviglio. E poi, appunto, non potendo regalarle il campanileabbiamo pensato nel nostro piccolo, grazie anche al nostro Vicesindaco che si è adoperato, unaltro piccolo presentino che può essere di benvenuto e che può aiutare, diciamo così, neltrascorso del tempo, nel trascorrere del tempo qui a Treviglio. Quindi questi sono i pensieri e i idonei che a nome di tutto il Consiglio comunale edell’Amministrazione le facciamo stasera. Non so se vuole dire lei.

MONSIGNOR NORBERTO DONGHI:Io non ho preparato nessun discorso e quindi… Anzitutto, ringrazio il signor Sindaco e tutti voidi questa accoglienza bella. Io in questi giorni ho sentito un’accoglienza non solo di dovere ma

anche di calore umano, e quindi questo davvero sono grato alla città e a ciascuno di voi chel’amministra. Come atto che farò nei prossimi giorni, non ho ancora avuto tempo perché questi primi giornisono davvero stati un po’ convulsi, i primi e poi sotto Natale, quindi è un po’ complicato, maverrò per diventare cittadino di Treviglio, quindi, a fare la mia bella carta d’identità, a prendereresidenza ufficiale, cosicché, come dire, divento ufficialmente. Lo sono già un po’ nel cuore,l’avete capito. Avevo voglia di ritornare a fare il parroco, il lavoro d’ufficio è molto interessantema forse è un po’ arido e quindi il mio desiderio era quello di tornare a fare il parroco.Ringrazio il Vescovo che mi ha accontentato. Mi piace entrare tutto intero in questo ruolo,anche nella sua parte più civile e più civica che è quella di prendere ufficialmente residenza. Sono contento non solo di fare il parroco ovunque ma di farlo in particolare qua, per le coseche abbiamo già detto, che sono davvero importanti e significative, per chi viene da fuori lenota rilevanti, ma poi perché devo dire che Treviglio è una bella città, si sta bene a Travaglio, èuna bella città, si presenta bene. C’è una dimensione anche, come dire, di un aspetto esteticodi chi può passeggiare, di chi può entrare in relazione facilmente, quindi è una bella città, sonocontento di essere qua. Quindi grazie mille. Anche da parte mia certamente c’è il desiderio di una collaborazione per quello che è il nostrocompito, nel rispetto dei ruoli, quindi, assolutamente. Grazie a voi. Io sono, come dire, meno generoso nei regali così belli che, mi sento un po’ in imbarazzo, io hopensato di omaggiarvi un libretto che è il testo che l’Arcivescovo di Milano, il cardinale AngeloScola, ha fatto qualche giorno fa nella basilica di Sant’Ambrogio. Sapete che alla vigilia dellafesta del Santo, il 6 quindi sera, l’Arcivescovo incontrando un po’ le autorità della città e dellaRegione fa un discorso civile, politico, insomma, ecco, amministrativo, ricordando cheAmbrogio non era solo un Vescovo ma prima era stato amministratore della città e quindidando alcuni suggerimenti che prende dall’insegnamento della Chiesa, dalla dottrina socialedella Chiesa, e quest’anno è interessante doppiamente perché parla di un’idea nuova anche diEuropa e quindi mi piaceva omaggiarvi di questa cosa, sono contento e ve la lascio. (Intervento fuori microfono)Sì, credo che ce n’è anche di più di uno. (Intervento fuori microfono: “Ha detto che non è generoso ma ne ha portato uno per tutti”)Questi bei libri, così. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Bene. Grazie, Monsignore. Le rubiamo ancora cinque minuti. Ha chiesto di intervenire laconsigliera Frigerio.

CONSIGLIERE FRIGERIO:Ben arrivato, Don Norberto. A nome della lista “Con Mangano per Treviglio”, le do il benvenutonella nostra città. La ringrazio per aver accettato di diventare il nostro nuovo pastore. Dopo aver salutato Don Buga, trova una comunità pronta a riprendere il cammino con unnuovo compagno di viaggio, con una nuova guida, verso la ricerca e il raggiungimento del beneComune. Con lei condivideremo le iniziative volte alla gratuità e alla donazione, al fine diedificare una Chiesa solidale. Alla guida del suo servizio pastorale potrà però forse trovare in un primo momento unatteggiamento apparentemente schivo e riservato dei trevigliesi, ma subito dopo, presa un po’di confidenza, sarà sorpreso nel constatare la fede e la generosità degli stessi. C’è molto da fare, ma Treviglio è una città che risponde, è operosa, è una comunità legata aigrandi valori della fede e lo saprà dimostrare. Le auguro buon lavoro e che possa sentirsi a capo di una grande famiglia che la accoglie conaffetto.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Consigliera. Prego, consigliere Fumagalli.

CONSIGLIERE FUMAGALLI:Benvenuto, Don Norberto, benvenuto da parte mia e da “Io Treviglio” che è la lista civica cheha preso più voti nelle scorse elezioni. Riprendendo il ragionamento del Sindaco Imeri, abbiamo ascoltato con un certo interesse il suo

discorso di insediamento e ci siamo subito compiaciuti per gli evidenti segnali della sua forteattenzione alla dimensione comunitaria della vita, ruoli, persone, incarichi, compiti, unasituazione che può sembrare complessa ma che si impasta proprio per la diversità che lacostituisce nella specificità di ciascuna comunità. Anche lei con la sua opera pastorale diventerà un elemento di questo impasto, contribuirà a farcrescere una città nella scia dei valori, della tradizione e dello spirito che la contraddistinguono.Le assicuriamo la nostra collaborazione, perché è nel dialogo tra le varie componenti di unacomunità attiva e solidale che nasce il confronto che fa crescere e migliorare. Ciascunoovviamente è responsabile dei propri ruoli, ma protagonista nel proprio campo di azione cometutti insieme volti alla ricerca di un bene che può incarnarsi anche nella storia, nel bello, nelbuono che perseguiamo per noi e per tutti. Ce lo ricorderà regolarmente e simbolicamente la storica Torre civica. Da qualche mese ètornata a scandire con le proprie campane gli appuntamenti del Consiglio comunale, così comeavveniva storicamente. E’ il segno più concreto di questa visione unitaria e, per usare untermine teologico, anche cattolica, che ci hanno lasciato i nostri predecessori, uno spirito cheintendiamo ricostruiamo insieme nel dialogo e nell’incontro operando anche per non lasciareindietro nessuno e per costruire insieme la vera città degli uomini, quella comunità di destini edi relazioni cui ciascuno di noi contribuisce con il proprio impegno, le proprie doti e le proprierisorse. La invitiamo a percorrere con noi, con la città, questo nuovo tratto di strada che ci si apredavanti con la consapevolezza della difficoltà possibile, ma anche del sostegno checamminando insieme ciascuno può offrire al proprio compagno, e cioè con colui con cui sicondivide il pane, l’alimento di base, fatto dalla mescolanza di sapiente… fatta dallamescolanza di farina, acqua e lievito. E’ quello che Don Luigi Di Liegro, il fondatore di Caritasromana, diceva essere il modo giusto, l’unico modo per sporcarsi le mani, la condivisione chediventa cardine di un’esistenza. Con l’inizio del suo servizio pastorale a Treviglio, Don Norberto, inizia questo percorso dicondivisione. Le assicuriamo la nostra vicinanza, la nostra presenza e il nostro impegno perquesta grande responsabilità da condividere con la città di Treviglio. Benvenuto, ancora.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Consigliere Molteni, prego.

CONSIGLIERE MOLTENI:Buonasera, Don Norberto. Benvenuto anche a nome del Partito Democratico e dalCentrosinistra trevigliese, e benvenuto anche a titolo personale. Io ho sempre collaborato - collaboro tuttora - con la parrocchia e mi fa piacere che unapersona come lei, la cui fama la precede, è proprio il caso di dirlo… ho apprezzato tra l’altromolto, con molto piacere, le sue parole sul notiziario parrocchiale della scorsa domenica,perché ha trovato una grande sensibilità, una grande delicatezza, una voglia di entrare inpunta di piedi non nella comunità ma in tutte le famiglie trevigliesi, e questo non solo mi fa bensperare per il futuro, perché raccoglie un’eredità importante, quella di Monsignor Buga con cuiinsieme abbiamo lavorato molto e con cui dieci anni fa abbiamo dato vita alla comunitàpastorale Madonna delle Lacrime, quello che dieci anni fa sembrava quasi un esperimentopionieristico in verità poi si è dimostrato essere una solida realtà è una garanzia per tutto ilmondo cattolico, ma non solo sotto il profilo religioso, anche e soprattutto sotto il profilo civico.Treviglio ha una grande storia, ha una tradizione religiosa, la religione è legata a filo doppiocon le realtà civiche, associative, sportive della città, e questo è un aspetto molto importanteche rende la nostra città sicuramente particolare nel panorama della Diocesi di Milano, che èuna diocesi tanto eterogenea, tant’è vero che nella cartina delle diocesi lombarde Treviglio èquasi un’enclave al di là dell’Adda rispetto a Milano e ciò la rende particolare e la rende esserecrocevia di diverse tradizioni, di diverse culture e che la rendono ricca ed eterogenea sotto tuttii profili. Da parte mia e da parte del Centrosinistra, da parte del Partito Democratico, il nostrobenvenuto, certi e lieti di poter collaborare non solo dal punto di vista amministrativo e politicoma anche dal punto di vista civico. Con Monsignor Buga abbiamo avuto modo di presentare una serie di iniziative nei dodici anniin cui è stato nostro parroco, che andavano dall’ambito culturale, all’ambito religioso,

all’ambito ricreativo con le tante feste patronali che sono una caratteristica del nostro territorioe che rivendichiamo con forza e che sono un tratto distintivo. Tornando alle sue parole del notiziario di domenica, la prima frase mi ha colpitoparticolarmente, quegli occhi lucidi con cui lei è entrato nella nostra comunità e che mostranouna grande capacità di ascolto e una grande capacità di sedersi al tavolo. Prima si parlava del pane da condividere. A me piace la parola convivio inteso comecondivisione, perché il bene della condivisione è una risorsa dell’essere umano particolare eche ritengo essere una delle più apprezzabili tra noi cristiani e tra noi trevigliesi. Grazie e benvenuto ancora.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, consigliere Molteni. Prego, consigliere Giussani.

CONSIGLIERE GIUSSANI:Don Norberto, io non ho preparato nessun discorso, per cui sarò molto, molto sintetico. Lefaccio tanti auguri a nome del Gruppo Lega Nord e come lei diceva prima nel rispetto dei ruoliavrà tutta la nostra collaborazione, penso che questo valga più di mille parole. Le facciamo tanti auguri, le faccio tanti auguri a livello personale e a nome del Gruppo per unproficuo lavoro. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, consigliere Giussani. Ringrazio anch’io Monsignor Norberto, lo ringraziamo per esserevenuto e lo lasciamo ai suoi doveri. Grazie.

MONSIGNOR NORBERTO DONGHI:Prima di salutarvi vi dico che sono un po’ preoccupato, perché anzitutto ascoltate le prediche equesto mi preoccupa un po’; secondo, perché capisco che le aspettative sono molto alte e iosono ben cosciente dei miei limiti, che sono tantissimi. Perché adesso, insomma, la veterina iocerco di metterla davanti, perché i difetti cerco di tenermeli un po’ in campana, perché secomincio a farveli vedere subito è un po’ triste, ma ci sono. Vedo che le aspettative sono alte equesto… No, era una battuta, ma sono molto contento. Grazie. Grazie a tutti.

PRESIDENTE COLOGNO:La parola al Sindaco.

SINDACO IMERI:Sì. Chiedo al Comandante dottor Antonio Nocera di venire, perché prima di iniziare, diciamocosì, formalmente il Consiglio comunale con la discussione dei punti all’ordine del giornoabbiamo una piccola parentesi, - anche se parentesi è riduttivo -, un gesto simbolico ma moltoimportante, perché il Comune di Treviglio partecipa a questa iniziativa denominata “On theroad” e stasera abbiamo il Comandante che ci relazione e soprattutto ci racconta anche cosahanno fatto soprattutto questi ragazzi, il ruolo importante della collaborazione tral’Amministrazione comunale, la Polizia locale e i giovani in questo progetto di prevenzione.

COMANDANTE ANTONIO NOCERA:Buonasera a tutti. Questa sera siamo qui presenti per evidenziare un’iniziativa particolare, inpratica un’iniziativa che viene portata avanti da un’associazione, associazione denominata“Ragazzi on the road”, che mira a mettere in contatto in pratica le Polizie locali della provinciadi Bergamo e non solo, prevalentemente della provincia di Bergamo ma non solo, e le Polizielocali, e i ragazzi delle scuole medie superiori, proprio per far vedere ai ragazzi delle scuolemedie superiori qual è l’esperienza, qual è l’attività lavorativa che svolgono le Polizie locali eevidenziare, far vedere da un altro punto di vista quali sono le problematicità legate proprioall’essere adolescenti, all’essere giovani adolescenti. Questa esperienza, in pratica, porta questi ragazzi a collaborare direttamente per circa tresettimane con le diverse Polizie locali, tra le quali, appunto, la Polizia locale di Treviglio, proprioa stretto contatto. Quindi loro vedono esattamente tutte le attività che svolgono gli operatori diPolizia locale, lo vedono direttamente “sul campo”, lo vedono direttamente sulla strada, equesto comporta anche una maturità, un’esperienza particolare, quindi una maturità e una

presa di coscienza da parte loro di alcune problematiche che sono presenti sul territorio equindi di conseguenza anche una crescita da parte loro. Per questo abbiamo chiesto di poter premiare, di poter ufficialmente presentare la ragazza chequest’anno ha fatto questa esperienza nell’ambito del Consiglio comunale che di fattorappresenta la città di Treviglio, quindi mettere, appunto, in collegamento, quindi crearequesto collegamento tra il Consiglio comunale e i ragazzi simbolicamente rappresentati dallaragazza che quest’anno ha partecipato a questa esperienza che si chiama Debora Mazzoccache è presente, alla quale cedo, appunto, la parola per spiegare sinteticamente l’esperienzache ha vissuto.

DEBORA MAZZOCCA:Grazie mille. “Ragazzi on the road” è stata un’esperienza unica nel suo genere. Già da quandol’avevo iniziata mi aspettavo di poter vivere un viaggio e così è stato, perché in prima personaho vissuto ciò che i poliziotti, i vigili del fuoco, i sommozzatori e i volontari della Croce Biancavivono costantemente tutti i giorni; questo mi ha permesso di entrare in contatto con la realtàdelle istituzioni che abbiamo in Italia e non è una cosa da poco avendo solamente diciott’anni. Quindi è stata una vera e propria avventura che penso tutti i giovani della mia età dovrebberovivere, e proprio per questo ringrazio non solo il Comando di Polizia locale e il Comandante maanche il Comune di Treviglio, il Sindaco e tutta l’Amministrazione, in modo particolarel’associazione Ragazzi on the road che mi ha dato questa grandissima opportunità.

COMANDANTE ANTONIO NOCERA:Poi due parole da parte del rappresentante dell’associazione Ragazzi on the road, Nicoletti.

NICOLETTI:Buonasera a tutti. Io porto i saluti del Presidente e del Vicepresidente dell’associazione e iringraziamenti, perché per noi è molto importante avere un’Amministrazione come quella diTreviglio e in generale è molto importante avere il supporto delle Amministrazioni, perché ilnostro obiettivo è quello di educare i ragazzi, di renderli coscienti e solo attraverso il supporto,appunto, delle Amministrazioni possiamo farlo. I ragazzi vivono delle esperienze uniche, irripetibili. Tanti ragazzi vorrebbero rifarlo, peròpurtroppo hanno la possibilità di farlo solo una volta. Però, per noi vedere che dicono questebelle parole, ma anche vederli sul campo, è la più grande delle soddisfazioni. Sarò molto breve. Voglio solo, appunto, ancora ringraziare una volta l’Amministrazione perl’opportunità che è stata data non tanto all’associazione ma più che altro a questi ragazzi econtiamo di avervi anche per l’anno prossimo tra i Comuni partecipanti, sarebbe moltoimportante per noi. Grazie mille.

COMANDANTE ANTONIO NOCERA:Per chiudere, chiediamo due parole al Sindaco, se vuole, simbolicamente. Sì. E’ un premiosimbolico.

SINDACO IMERI:anche un premio concreto. Sicuramente, è un progetto interessante. Quando si parla di giovanibisogna anche poi fare fatti concreti e non soltanto parlarne. Ho incontrato a margine, aridosso del Consiglio comunale, un’altra delegazione di giovani che si appresta a un’altrainiziativa “Sprint in città” e li ho incontrati dicendo che da parte dell’Amministrazione comunalec’è la massima fiducia, perché alla fine ai giovani bisogna anche dargli spazio. Questo è un caso diverso, è un bel percorso, è un bel progetto e quindi assolutamentepossiamo già annunciare e confermare stasera che da parte nostra e del nostro Comandante cisarà la massima disponibilità a proseguire su questo percorso, facendo ancora una volta anchei complimenti e ringraziando anche, perché poi i progetti hanno bisogno anche di chi ci si mettee di chi ci si butta, quindi ringraziando tutti e due, perché poi è giovane la ragazza ma ègiovane anche il rappresentante dell’associazione, quindi tanti giovani, e ci piaceva fare questopassaggio in Consiglio comunale da una parte per far sapere anche queste cose, che tantevolte restano lì perché non sono magari eclatanti, e anche per dare il giusto spazio a questigiovani che anche per come si sono posti meritano sicuramente un ringraziamento e unapplauso. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Consigliera Rossoni, si è prenotata?

CONSIGLIERE ROSSONI:No, io era un progetto che non conoscevo. Ringrazio l’Amministrazione, ringrazio anche laPolizia locale e questi ragazzi, perché in generale credo che il rapporto tra i giovani e le forzedell’ordine sia, come dire, di distacco e vengano viste come attività di repressione dalla qualecercare un po’ di svincolarsi. Credo che un’esperienza del genere, invece, faccia capire l’importanza della prevenzione,quindi l’utilità di certe norme, di certe regole che non vengono poste in modo punitivo maservono per tutelare e per responsabilizzare. Quindi credo che, al di là dell’esperienza positiva, sia stata veramente un’occasione di crescitae di maturazione personale importante. Quando si parla di educazione alla legalità non sicapisce mai bene che cosa voglia dire. Mi sembra che un progetto del genere sia moltoconcreto e dia l’idea di che cosa vuol dire educazione alla legalità. Quindi complimenti a voi e a tutti quelli che l’hanno organizzato e fatto questo progetto.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Arrivederci. Allora il primo punto all’ordine del giorno del Consiglio di stasera èl’interrogazione urgente presentata dal consigliere Calvi. “Il sottoscritto, Emanuele Calvi, Consigliere comunale del Gruppo Movimento 5 Stelle, visto chedal 14 dicembre scorso i genitori degli alunni delle scuole pubbliche trevigliesi che usufruisconodel servizio mensa fornito dalla società Gemeaz Elior hanno ricevuto una genericacomunicazione firmata Gemeaz Elior - scusate - e Comune di Treviglio, dove si indicavasoltanto che in virtù di una non corretta applicazione del costo del singolo pasto avvenutadall’inizio dell’anno scolastico 2016-2017 la società provvederà ad un addebito a conguaglio acarico dei genitori nel corrente mese di dicembre; nei giorni successivi molti genitori si sonorapportati con l’Amministrazione comunale per chiedere spiegazioni ricevendo risposte conmezzi più o meno ufficiali che attestavano la correttezza dell’addebito, adducendo che si trattadi un recupero dell’IVA al 4% erroneamente non calcolata a partire dall’inizio dell’annoscolastico 2016-2017 e sottolineando esplicitamente che l’importo massimo della tariffagiornaliera sarà di euro 5,67, equivalente a un incremento di costi di ulteriori 0,22 euro a pastoretroattivo dall’inizio dell’anno scolastico a carico degli utenti in fascia ISEE minore, maggioredi… maggiore, sì, chiedo scusa, di 14.000 euro; considerato che la deliberazione n. 52 del 25ottobre 2016 del Consiglio comunale avente ad oggetto “Approvazione modifica regolamentoprestazioni sociali agevolate e relative offerte”, prevede a pagina 2 della tabella dicompartecipazione dell’utenza al costo dei servizi a domanda individuale assoggettati ad ISEE,Comune di Treviglio anno 2016, che la tariffa massima a carico degli utenti della mensascolastica per l’anno scolastico 2016-2017 è di 5,45 euro a pasto; considerato che la tabellatariffe del servizio scolastico anno scolastico 2016-2017 indica precisamente quali siano lequote di compartecipazione degli utenti del servizio mensa a seconda della fascia ISEE diappartenenza; considerato che per la loro stessa natura le quote di compartecipazionedell’utenza al costo dei servizi a domanda individuale assoggettati ad ISEE sonoomnicomprensive come sempre considerate anche negli anni precedenti, avulsa dal reale costodel servizio e quindi dalle imputazioni fiscali gravanti sullo stesso; chiede al signor Sindaco direlazionare sulla situazione venutasi a creare a seguito della comunicazione firmata da GemeazElior al Comune di Treviglio sopraindicata, con cui si attuerebbe un aumento del costo delpasto da euro 5,45 a euro 5,67 per gli utenti di fasce ISEE massima, sforando i limiti massimidi compartecipazione indicati dalla deliberazione n. 52 del 25 ottobre 2016 del Consigliocomunale e i suoi allegati; in caso di verifica di tale situazione, di attivarsi tempestivamenteper bloccare tutti i preannunciati addebito a carico dei genitori in qualsiasi fascia ISEE sitrovino, in quanto tali incrementi andrebbero a provocare un aumento del costo oltre i limiti dicompartecipazione approvati per la fascia ISEE per l’anno scolastico 2016-2017 edesplicitamente indicati dalla tabelle tariffa del servizio scolastico anno scolastico 2016-2017”. Risponde il Sindaco.

SINDACO IMERI:

Grazie. Buonasera, ancora, a tutti. In merito all’interrogazione del consigliere Calvi delMovimento 5 Stelle, ripercorro un po’ la storia, perché credo che sia opportuno e utile, in mododa dare una risposta completa, mi auguro, e da fare chiarezza anche su alcuni passaggidell’interrogazione, quindi colgo la domanda per ricostruire un po’ tutta la storia. Innanzitutto, le tariffe che sono state in vigore fino allo scorso anno sono tariffe adottate con ladelibera del 27 febbraio 2013 che introduceva per la tariffa 2013-2014 un incremento rispettoa quelle esistenti e successivamente queste tariffe sono rimaste invariate nonostante il costodel servizio, quindi del pasto di Gemeaz, aumentasse per gli adeguamenti Istat, una sceltaquella dell’Amministrazione di mantenere la tariffa invariata a 5,15 euro, di chiedere lacompartecipazione di 5,15 euro, e parlo della soglia massima, di mantenere poi lacompartecipazione anche per le quote minime, oltre alle esenzioni che possono esserepreviste. Questo comporta e ha sempre comportato un capitolo di spesa che ancora oggi c’è, per il qualetutto quello che va oltre la quota di compartecipazione dell’utenza viene fatturato da Gemeazdirettamente al Comune di Treviglio. L’ultima delibera di questa Amministrazione, non questa attuale ma delle persone che larappresentano oggi e la rappresentavano nel precedente mandato, è del dicembre 2015,delibera del 2 dicembre, per la quale si confermava il costo pasto di 5,15 euro per le utenzecon la fascia ISEE maggiore, nonostante il costo del pasto fosse già ai tempi 5,39 euro. Quindi l’ultima delibera della Giunta Pezzoni era una delibera che confermava la tariffa di 5,15euro per il terzo anno consecutivo, nonché poi per il quarto, perché è stata poi recepita nelbilancio di marzo approvato dal Commissario; recepiva la delibera del 2 marzo, sempre delCommissario, che a sua volta richiamava la delibera di dicembre 2015. Nel frattempo - e questo è storia recente - a febbraio 2016 Gemeaz aveva comunicato il costodel pasto di 5,448 più IVA al 4% in vigore dal 1° gennaio ma applicato per intero a partire dalmese di settembre e il Commissario ad aprile adotta una delibera nella quale diceesplicitamente che il costo del pasto è di 5,448 più IVA al 4% per le utenze. Il riferimento del consigliere Calvi è poi alla delibera del 25 ottobre 2016, che è unaggiornamento e una rivisitazione, una modifica della delibera del 24 novembre 2015 perquanto riguarda il Regolamento delle prestazioni sociali, nella quale si fissano i limiti dicompartecipazione massima e minima degli utenti a una serie di costi per servizi a domandaindividuale. Allo stesso tempo, bisogna ricordare anche che nello stesso regolamento ci sono da una parteun termine che è orientativo, dall’altra un aspetto che è quello riferito all’introduzione delcosiddetto ISEE lineare. Quindi non si va più a scaglioni fissi di ISEE, ma tra la soglia minima4.500 e la soglia massima 14.000 tutto quello che ci sta in mezzo viene parametratoattraverso una formula matematica all’effettivo ISEE della famiglia. Nel frattempo, quindi, inizia l’anno scolastico, noi adottiamo questa delibera di Consigliocomunale ad ottobre. E’ chiaro, quindi, che i contenuti di questa delibera sono per quantoriguarda questa Amministrazione obiettivi da raggiungere e che ci impegniamo a raggiungerenell’approvazione delle prossime tariffe nel prossimo bilancio del Comune di Treviglio ma cheoggi non sono perseguibili, uno, perché la delibera delle tariffe è già stata adottata dalCommissario ed era quella con cui si è iniziato l’anno scolastico di riferimento; due, perché nelfrattempo l’applicazione dell’ISEE lineare ha comportato un aumento significativo delle fasce direddito medio degli utenti che pagano una quotaparte, una compartecipazione al costoeffettivo della mensa, molto ampia nelle fasce più basse, determinando quindi un aumento delcosto di compensazione che il Comune paga a Gemeaz per coprire la differenza tra l’effettivocosto a carico della famiglia, cioè tra la compartecipazione a carico della famiglia e l’effettivocosto del pasto. A oggi, quindi 20 dicembre 2016, per il 2016 sono previsti 400.000 euro che il Comune diTreviglio verserà a Gemeaz per 100.000 euro di spese pasto insegnanti, perché non dobbiamodimenticarci che il Ministero dell’Università e dell’Istruzione non copre i costi del pastoinsegnanti che sono a carico dell’Amministrazione comunale, c’è una quota di rimborso. Tantoper darvi l’idea, l’anno scorso di questi 100.000 euro il Ministero ne ha rimborsati 42.000,quindi comunque uno squilibrio di 60. E’ stato annunciato nella nota stessa del Ministero che quest’anno aumenterà, mapresumibilmente arriveremo al 60%, quindi ci sarà un ulteriore squilibrio. La differenza, quindi i 300.000 euro sono i costi che l’Amministrazione comunale ha per coprire

il gap relativamente a chi usufruisce di prestazioni agevolate in base all’ISEE. Nel frattempo, quindi, cos’è successo? Gemeaz ha poi purtroppo sbagliato l’emissione dellefatture per quanto riguarda i primi mesi di servizio e la comunicazione a cui fa riferimento ilconsigliere Calvi, dal sottoscritto diciamo così non contestata ma obiettata con unacomunicazione a Gemeaz, innanzitutto conteneva la firma Gemeaz e Comune di Treviglio chenon era condivisa, la comunicazione di Gemeaz che è il gestore del servizio, quindi abbiamopuntualizzato questo, e soprattutto era molto vaga, nel senso che non chiariva, si parlava diconguagli, eccetera, e quindi giustamente come viene sottolineato nell’interrogazione moltefamiglie si sono rivolte al Comune. Abbiamo fatto un comunicato di chiarimento, chiarendo che l’addebito a cui fa riferimentoGemeaz di conguaglio è quello dell’IVA al 4% che non era stata fatturata, fatto salvo cheovviamente noi siamo attenti e non ci siamo fermati su tutte le azioni parallele che ci eravamogià impegnati sia in campagna elettorale, sia in questa sede, a portato avanti. Quindi sono proseguiti gli incontri con Gemeaz, l’ultimo è stato il 13 dicembre. Il 13 dicembreabbiamo incontrato il rappresentante nazionale di Elior, che è il gruppo che ha acquisitoGemeaz, l’avvocato, per dirimere alcune questioni. A tal proposito sottolineo, anche per spegnere subito sul nascere eventuali voci che ho sentitoanche da parte dei genitori e di alcuni rappresentanti di classe in particolar modo: non c’entraassolutamente niente gli insoluti di alcune famiglie di cui abbiamo già parlato, e che peraltrosono stati recuperati in modo significativo grazie all’applicazione del regolamento, con questiaumenti tariffari, non c’entrano assolutamente niente. Gemeaz ha la responsabilità di andarsi a prendere quei soldi, questi aumenti sono aumenti chea suo tempo il Commissario aveva approvato recependo le indicazioni di Gemeaz, sulla qualenoi attualmente stiamo ragionando in collaborazione con Gemeaz e sicuramente coinvolgeremopoi il Comitato genitori, la Commissione mensa e tutti per andare a portare l’esito di questiincontri. Sottolineo anche a proposito di insoluti che dal 2011 il Comune di Treviglio ha respinto le primedue fatture emesse a suo carico per il saldo degli insoluti, quindi non è assolutamente unacorrelazione da fare. L’unica quota di compartecipazione che oggi grava sulle casse del Comune è questo capitolo dibilancio di 400.000 euro che serve per il pasto insegnanti e per coprire le fasce di reddito chepagano meno, quindi compartecipano meno al pasto. Da parte nostra l’adozione della delibera di Consiglio comunale del 25 ottobre è un impegnoper arrivare nel prossimo anno scolastico a riportare la tariffa massima a 5,15 euro che questaAmministrazione, con le persone che vedete qua rappresentate, ha sempre avuto dal 2013-2014, dall’anno scolastico 2013-2014, e quindi un impegno orientativo che viene ancheprecisato per tutti gli altri Comuni. I regolamenti di ambito sono sempre fatto salvo ladisponibilità del Comune, lo stesso vale anche per l’assistenza ai ragazzi disabili. Il Comune nel momento in cui il Sindaco partecipa all’assemblea dei Sindaci dell’ambito esottoscrive un regolamento che prevede un numero di ore da garantire chiaramente poi lodeve fare compatibilmente con le sue risorse. Il nostro non è un problema diretto di risorse, è l’applicazione di quello che è stato il percorsodei deliberati di Giunta e Consiglio, in particolar modo del Commissario straordinario con ipoteri della Giunta e del Consiglio, che persegue le delibere di bilancio, le delibere diapprovazione delle tariffe, e invece la responsabilità politica che abbiamo noi è quella diperseguire le modifiche al regolamento per le prestazioni sociali, quindi andando a riportare latariffa massima di compartecipazione, ripeto, a 5,15 euro. Chiaro che per non andare a gravare ulteriormente sulle casse del Comune stiamo anchelavorando a una revisione generale del sistema tariffario e soprattutto con Gemeaz percontinuare quello che già il Comitato genitori aveva fatto, e quindi abbiamo anche trasmessodelle note formali in seguito ai vari incontri, nel quale stiamo andando a fare quella revisionegià prevista del monitoraggio del Piano economico-finanziario di Gemeaz, oltre che del servizioerogato e magari alcune riflessioni anche sul servizio stesso, quindi è un impegno cheabbiamo. Capisco, non ha fatto piacere neanche al Sindaco dover ricorrere a quella mail, però il Comunedi Treviglio ha adottato questi atti e quindi è giusto che la società che gestisce il servizio siadegui a questi atti. Probabilmente, fosse stata subito anche attenta a fatturare con l’IVA anche questa questione

non sarebbe nata, che è sicuramente antipatica, perché poi il sottoscritto non vive sul pianetaMarte ma vive a Treviglio e quindi si rende conto che per una famiglia che sia tanto o che siapoco comunque una comunicazione di quel tipo non è sicuramente il massimo della vita, equesto lo dico con molta franchezza e soprattutto col rispetto che penso sia dovuto a tutti. Quindi non possiamo nascondere che sia stata una situazione antipatica, però non ci sonoassolutamente situazioni diciamo così di allarmismo particolare se non l’impegno che mi prendoe ci prendiamo come Giunta di andare ad applicare nel più breve tempo possibilequell’orientamento deliberato con le modifiche al regolamento delle prestazioni sociali. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Sindaco. A lei, consigliere Calvi, la parola.

CONSIGLIERE CALVI:Buonasera. Innanzitutto, mi dichiaro parzialmente soddisfatto comunque dell’intervento delSindaco e soprattutto potrei dire soddisfatto per quanto riguarda la spiegazione complessiva,perché naturalmente chiarisce la questione ai più e alla cittadinanza. Il problema però lo vedrei da un’altra prospettiva, anche perché so che è di queste ore, mi ègiunta notizia, che sono stati effettuati gli addebiti di questo conguaglio. Sostanzialmente, ciritroviamo effettivamente a rincorrere una situazione pregressa. Il mio problema è capirechiaramente l’eventuale evoluzione, anche perché la delibera parlava chiaro, ho partecipato iostesso al voto, e stabiliva naturalmente un parametro ben preciso. Le tariffe sociali sono quelle chiaramente, per il cittadino sono il riferimento obbligato. La cosa che sinceramente mi è sembrata assurda è che Gemeaz di sua sponte ha decisocomunque di inviare il conguaglio per quanto riguarda il 4% dell’IVA ai cittadini direttamente, iquali non sempre evidentemente si trovano in condizioni di poter verificare la cosa. Però, moltil’hanno fatto, molti hanno comunicato sia all’Amministrazione, sia anche a noi, e naturalmentene è scaturita questa interrogazione. Io rimango sempre dello stesso avviso: ritengo che comunque sia del tutto inusuale questapratica da parte di una società fornitrice di questo servizio in particolare, anche perchésoprattutto è ben delineato, come ha spiegato il Sindaco, i rapporti fra la società stessa e l’EnteComune e fra il Comune e i cittadini. Le tariffe sono quelle, ci auguriamo che comunquevengano pienamente rispettate nell’ambito di un rapporto trasparente e paritario. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, consigliere Calvi. Veniamo al primo punto all’ordine del giorno che è l’interpellanzapresentata dalla consigliera Rossoni in merito alla realizzazione del nuovo polo fieristico in viaMurena. “La sottoscritta Consigliera comunale, Capogruppo del Partito Democratico, premesso che ilavori di realizzazione della nuova fiera in via Murena a sud della stazione centrale sono statiavviati nel 2015, ad aprile 2016 è stato realizzato il piazzale di 15.000 metri quadrati al costodi 980.000 euro, l’edificazione del padiglione espositivo della palazzina di servizi verrannopresumibilmente ultimati nell’autunno 2017 primavera 2018 e il costo complessivo dell’opera èstimato in circa 4,3 milioni di euro; ritenuto che un investimento così costoso e impegnativodeve essere accompagnato da una serie di attività di animazione del polo fieristico che lo facciavivere 365 giorni l’anno e non solo per pochi mesi, come fino ad ora è avvenuto anche nellavecchia sede, attività che deve prevedere il coinvolgimento delle realtà associative, produttiveed economiche; ritenuto che il polo fieristico può essere strumento di crescitadell’imprenditorialità di sviluppo economico occupazionale di Treviglio attraverso la previsionead esempio di un incubatore d’impresa, in quanto la sua ubicazione a ridosso della stazionecentrale lo rende attrattivo anche per chi proviene dalle Province confinanti; ritenuto chel’Amministrazione comunale, di concerto con le realtà associative, economiche e produttivedella città può in tal modo farsi promotrice di una cultura e di strumenti di incentivazione egovernance di progetti di sviluppo locale; ciò premesso, la sottoscritta chiede: di sapere qualisiano gli intendimenti del Sindaco e della Giunta in merito alle proposte sopravanzate; se siastato fatto uno studio sui giorni di utilizzo della struttura; se sia possibile prevedere un utilizzopolifunzionale del complesso dell’area finalizzato allo sviluppo economico produttivo eoccupazionale della città, in particolare attraverso la previsione di un incubatore d’impresavista la posizione strategica”.

Risponde l’assessore Pezzoni.

ASSESSORE PEZZONI:Grazie, Presidente. Credo sia evidente a tutti che il trasferimento della Fiera dalla sede storicadi Foro Boario alla nuova sede ha comportato la possibilità di avere a disposizione un’area diutilizzo maggiore e con una sistemazione per parcheggi e per l’accesso molto migliore rispettoa quella della sede storica; lo abbiamo visto anche nel momento in cui l’area della Fiera nonera stata completata, ma è stata messa a disposizione per le prime iniziative che quest’anno visi sono svolte, penso alla fiera dell’agricoltura come apertura e alle successive anchemanifestazioni organizzate dai partiti. E’ evidente, mi pare naturale, che passare da 12.000 metri quadrati di superficie di Foro Boarioa 20.000 metri quadri di area complessiva, che può anche essere ulteriormente espansa nellazona della stazione, a sud della stazione, garantisca una fruibilità maggiore. Mi pare anche che sia evidente che la costruzione del nuovo polo fieristico non si limita allariproposizione della struttura in Foro Boario. Non ci siamo fermati con l’Amministrazioneprecedente a prevedere il trasferimento di un piazzale e punto, ma abbiamo voluto che alpiazzale fosse accompagnato anche un edificio che garantisse la possibilità di utilizzare l’areadella Fiera non soltanto per le manifestazioni tradizionali ma anche per altre manifestazioni ditipo espositivo. Abbiamo tutti l’idea che, ad esempio, molto spesso oggi noi utilizziamo il PalaFacchetti permanifestazioni fieristiche, penso al Salone dello Studente, penso ad altre manifestazioni diquesto genere, quando in realtà potrebbe essere benissimo utilizzata la nuova area nelmomento in cui verrà resa a disposizione. Quindi l’intenzione dell’Amministrazione è questa: da una parte il trasferimento tout court dellemanifestazioni tradizionali che già erano ubicate presso l’ex Foro Boario - quando entreremonel merito del regolamento dei mercati e delle fiere vedrete che la nuova scheda tecnica sullaFiera della Madonna delle Lacrime prevede l’utilizzo della nuova area -, poi ovviamentel’edificio che è in corso di realizzazione, qui purtroppo stiamo scontando i ritardi dovuti alpassaggio dalla ditta che aveva vinto l’appalto alla seconda classificata, sarà messo adisposizione della struttura fieristica in sé. Lo scopo fondamentale iniziale è, appunto, questo,cioè sviluppare l’attrattività su Treviglio come città anche per manifestazioni espositiveutilizzando quello spazio che è stato pensato per una fruibilità, come si dice, di massa. Non dimentichiamoci che, ad esempio, è in corso di realizzazione anche il sottopassaggio, omeglio l’apertura del sottopassaggio che collega il sottopassaggio della stazione ferroviariadirettamente all’edificio fieristico per fare in modo tale che gli utenti che arrivano via treno dicopossono entrare direttamente in Fiera. Sulla questione dell’incubatore due parole. Noi nella convenzione con Baslini, di cui si parleràanche dopo, avevamo previsto il cambiamento delle opere di urbanizzazione e degli standardda cedere al Comune di Treviglio e una era di più immediata realizzazione, quella relativa allapalestra, ma la seconda era un edificio polifunzionale di 1.330 metri quadrati da adibireprevalentemente ad incubatore impresa, così come nel momento in cui si è iniziataun’interlocuzione per la realizzazione di un intervento di sistemazione dell’area dell’ex Bianchianche lì nel momento in cui se ne parlava in campagna elettorale - invito a vedere ledichiarazioni - si pensava alla possibilità della realizzazione di un incubatore d’impresa in unedificio dismesso. Quindi che cosa sta capitando? Noi siamo in attesa della realizzazione dell’edificiopolifunzionale, abbiamo attivato contatti, appena ci siamo reinsediati, con operatorispecializzati nel settore espositivo in maniera tale che l’edificio possa vivere ulteriormenterispetto alle manifestazioni tradizionali che non hanno mai fruito solo di quell’edificio, quindiintendiamo svilupparlo anche per questo tipo di attività, oltre che per le manifestazionipromosse direttamente dall’Amministrazione comunale. Sulla questione dell’incubatore si aprono i tre fronti: il primo e il secondo che sono connessi ariqualificazione di aree degradate e che sono, secondo me, secondo noi, l’obiettivo iniziale,però siccome l’ottimo è nemico del bene e in attesa eventualmente della realizzazione diqualcosa si può invece magari ottenere qualcosa di diverso, ricordiamo che per lafunzionalizzazione dell’edificio che è in corso di realizzazione nel nuovo polo fieristico si puòprendere anche in considerazione quest’ipotesi, fermo restando che però, come si può dire, lapianificazione deve essere concreta così come economicamente sostenibile.

L’intenzione è quello che in pratica alla fine il nuovo polo fieristico possa essere un volano perle attività della città, per la presentazione delle iniziative e delle eccellenze di tipo industriale ecommerciale della città e anche, non solo per quello, ma anche come polo di attrazione. Quindi stiamo facendo una sorta di verifica economica con operatori che possono essere diinteresse… pre-verifica economica con operatori che possono essere interessati. Arriveremo auna fase successiva di pubblica evidenza nel momento in cui avremo qualche dato in più. Sulla questione incubatore è una delle ipotesi, ma sinceramente credo che l’opzione Bianchi dauna parte o Baslini dall’altra possa essere più immediatamente percorribile. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Assessore. Prego, Consigliera.

CONSIGLIERE ROSSONI:Sì. L’interpellanza era volta da una parte… Innanzitutto, sono abbastanza soddisfatto dellarisposta che ha dato l’assessore Pezzoni, perché credo che appunto l’obiettivo dell’interpellanzaera da una parte evidenziare il fatto che una struttura come quella che è in corso diedificazione a sud della ferrovia, secondo me, richiede anche un utilizzo un po’ piùpolifunzionale, appunto, rispetto all’area espositiva e alla Fiera così come l’abbiamo conosciutain Foro Boario, quindi il fatto che l’Amministrazione abbia questa previsione mi sembrapositivo. C’è una difficoltà in realtà delle Fiere in questo momento a vivere, quindi credo che utilizzarlein modo polifunzionale, cioè con una serie di attività, sia un modo utile per farla effettivamentefruire alla cittadinanza. Le risorse. Mi interessava anche il discorso risorse, perché effettivamente quella è un’area dalmio punto di vista strategica. Cioè Treviglio, noi continuiamo a dire, è stato detto anche primaquando si salutava il nuovo parroco, è una città bella, è una città che ha una posizioneinvidiabile, però forse deve un po’ alzare il tiro rispetto a queste caratteristiche, quindi cercaredi avere una visione che la metta al centro di una realtà anche economica e quindi che spingeverso una risposta a questi bisogni credo che sia utile. Credo che l’incubatore di impresa possa essere localizzato lì. Quando si pensa all’incubatored’impresa in realtà si pensa a una struttura che può avere dei costi particolari. In realtà,l’incubatore può anche prevedere solo delle scrivanie, no? Perché in realtà si tratta di unprogetto. Credo che il Sindaco conosca bene la realtà di Bergamo Sviluppo, che è l’azienda speciale dellaCamera di Commercio che su questi progetti ha un know-how particolarmente rodato. L’incubatore d’impresa di fatto è un progetto, cioè vengono fatti dei bandi, chi intendepartecipare può appunto portare le proprie idee e grazie al know-how di Bergamo Sviluppo,piuttosto che di un altro operatore, adesso io non voglio vincolarmi a quello, anche se quello misembra che sia il più super partes proprio perché rappresenta un po’ tutte le categorieproduttive, grazie a questo know-how viene fatta una valutazione, vengono sostenuti questiprogetti e vengono anche messi in rete. Sono delle soluzioni, secondo me, interessanti non solo per la nuova imprenditoria, perchéquando noi pensiamo ai progetti di impresa pensiamo a chissà quali progetti ma in realtàpossono essere anche progetti artigianali e che però hanno un che di innovativo; possonoessere, appunto, rivolti ai giovani ma anche a chi vuole ricollocarsi nel mondo del lavoro. Io credo che il fatto che Treviglio raccolga il bisogno di lavoro, di risposta a questo tema, chec’è e che viene chiesto dalla gente, perché quando noi usciamo da qui la domandafondamentale che le persone si pongono del futuro e quindi della sicurezza economica dellavoro per i propri figli, o per chi è uscito dal mondo produttivo e deve rientrarci, credo che siaun messaggio importante. Quindi io pensavo alla Fiera perché mi sembra una localizzazione che può partireimmediatamente. Se l’Amministrazione ritiene che ci siano altre localizzazioni che peròpossono avere queste caratteristiche, per carità, va bene, l’importante è che si dia questomessaggio. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Consigliera. Veniamo al punto n. 2 all’ordine del giorno: “Interpellanzapresentata dal consigliere Sonzogni sullo stato di attuazione dell’area Baslini”.

“Il sottoscritto, Stefano Sonzogni, in qualità di Consigliere comunale del Gruppo del PartitoDemocratico, premesso che da fonti di stampa l’Eco di Bergamo 6 dicembre 2016 si è appresoche Abita S.r.l., società proprietaria dell’area cosiddetta ex Baslini, interessata dall’omonimoPiano integrato di intervento oggetto di variante approvato con delibera di Giunta comunale n.13 del 1° febbraio 2013 avrebbe preso contatti con l’Amministrazione comunale al fine diproporre la realizzazione di abitazioni ed edifici commerciali su parte della superficie edificabile,a seguito della richiamata variante il Comune e Abita S.r.l. hanno sottoscritto l’odiernaconvenzione per l’attuazione del programma integrato di intervento, ai sensi dell’articolo 87 eseguenti della legge regionale 12/2005, relativo all’area industriale in corso di dismissione esoggetto a bonifica sita in piazza Baslini; che in forza dell’articolo 21 dello stesso testoconvenzionale ha sostituito la precedente convenzione sottoscritta il 30 maggio 2007; ai sensidell’articolo 8 della citata convenzione il Comune si è impegnato ad approvare il progetto estralcio presentato e redatto dalla società proponente relativo al collegamento viario dell’areaex Baslini con la via del Bosco ed in particolare da avviare le procedure espropriative entro 12mesi dalla stipula della convenzione, mentre Abita si è impegnata a eseguire i lavori per ilcollegamento dell’area Baslini con la via Del Bosco entro dodici mesi dall’acquisizione delladisponibilità delle aree soggette ad esproprio; ai sensi dell’articolo 9 della convenzione AbitaS.r.l. ha assunto l’impegno a realizzare opere aggiuntive di sistemazione della via del Bosco delvalore stimato di euro 713.063,83 entro 36 mesi dall’avvenuto collaudo positivo dell’opera diampliamento del sottopasso ferroviario in progetto ed oggetto di accordo convenzionale tra ilComune e RFI e comunque entro cinque anni dalla stipula delle convenzioni; ai sensidell’articolo 10.1 della convenzione Abita S.r.l. si è impegnata a realizza una palestra di circa1.000 metri quadrati in area posta in fregio al Palazzetto dello Sport assumendo l’impegno dipresentare il progetto definitivo entro sei mesi dalla stipula della convenzione e ad ultimare ilavori entro diciotto mesi dall’approvazione del progetto; ai sensi dell’articolo 11.1 dellaconvenzione, in considerazione alla dimensione dell’intervento edilizio e della necessità direalizzare complessi interventi di bonifica, le opere di urbanizzazione primaria e secondariasaranno suddivise in lotti funzionali tra loro distinti, per i quali si provvederà a predisporreautonomi progetti esecutivi separatamente realizzabili e collaudabili in rapporto ai tempinecessari definiti dagli atti autorizzativi per le operazioni di bonifica alla programmazione degliinterventi, con la precisazione che la richiesta di titolo edilizio per la realizzazione di altre operedovrà essere presentata entro novanta giorni dal collaudo della bonifica; l’anzidettasubornazione all’avvenuto positivo esito del collaudo della bonifica non pare coinvolgere iprecitati impegni con gli articoli 8, 9, 10.1, per i quali la stessa convenzione individuaunicamente termini decorrenti dalla sua stipula; l’articolo 17 della convenzione prevede cheAbita S.r.l. presti due distinte fideiussione integrative rilasciate da primari istituti di credito, dacompagnia di assicurazione o soggetti abilitati ai sensi della legge a garanzia dell’adempimentoai suddetti impegni, quegli articoli 8, 9 e 10.1; tutto ciò premesso, chiede al Sindaco e gliAssessori competenti di riferire oralmente al Consiglio comunale in merito a quanto segue: secorrisponde a verità che la società Abita S.r.l. avrebbe formulato una proposta di realizzazionedi uno stralcio funzionale Piano integrato di intervento e in caso affermativo in cosaconsisterebbe tale realizzazione; quale sia lo stato d’avanzamento della bonifica del sito e sead oggi gli interventi di bonifica finora compiuti siano idonei a consentire l’edificazione del lottofunzionale in ipotesi proposta da Abita S.r.l.; quale sia ad oggi lo stato di funzionamento emanutenzione alla barriera idrauliche, di cui all’articolo 15 della convinzione e se Abita stiaadempiendo all’obbligo di curarne la gestione e manutenzione non essendosi verificati almomento i presupposti per la presa in carico da parte del Comune; se la proroga dei termini divalidità, nonché di inizio e fine lavori, fissati per le convenzioni urbanistica di cui all’articolo 30,comma 3 bis, legge 98/2013, trova applicazione anche nei confronti della vigente convenzionestipulata tra il Comune e Abita, ancorché posteriore al 31 dicembre 2012; quali iniziativeintende intraprendere l’Amministrazione per assicurare l’adempimento degli impegni assunti daAbita, in specie ai sensi degli articoli 8, 9 e 10.1 della convenzione, quantomeno in formaequivalente attraverso la corresponsione al Comune del relativo controvalore economico; qualiiniziative abbia posto in essere l’Amministrazione e ha avuto riguardo all’efficacia dellegaranzie fideiussorie prestate da Abita, ai sensi degli articoli 17.2 e 17.3 della convenzione”. Risponde il Sindaco.

SINDACO IMERI:

Grazie. Buonasera. Cercherò di rispondere seguendo l’ordine dei quesiti posti dal consigliereSonzogni in questa risposta orale, tenendo una sorta di traccia relativamente all’interpellanza. Partiamo dal primo punto e quindi dalle notizie che sono state riportate dalla stampa,comprendendo anche alcune dichiarazioni del sottoscritto, relativamente al fatto che Abita sisia ripresentata proponendo una proposta di stralcio di quello che è la convenzione del Pianointegrato di intervento già in essere che in realtà prevede una rimodulazione del Piano diintervento, quindi uno stralcio operativo dei lotti F6 e F7 per il quale è stata attivata unacollaborazione, una sorta di interlocuzione con il Comune di Treviglio, sia con la parte politica,che con la parte tecnica, in merito al fatto che ovviamente uno stralcio e quindi un interventoedilizio che vada a intervenire sulla convenzione in essere e sul PIL integrato qualsiasi modificastralcio o possibile rimodulazione di questo intervento deve prevedere altrettantol’adeguamento del Piano di bonifica e della convenzione urbanistica, nonché dell’eventualeprogettazione urbanistica. Tutte queste però sono oggi interlocuzioni che l’Amministrazione comunale e la parte tecnicastanno avendo con i possibili proponenti e che sono comunque sempre subordinate - questo èopportuno ricordarlo - al fatto che Abita prima debba provvedere a garantire il rispetto dellecondizioni previste dalla convenzione e il riferimento è chiaramente alle fideiussioni, nonché atutti gli altri adempimenti previsti lì dentro. Pertanto, anche il tema della bonifica che viene toccato dall’interpellanza del consigliereSonzogni è un tema per quanto riguarda la matrice suolo che attualmente è in standby, perchécon l’approvazione del progetto di bonifica legato alla convenzione com’era stato fatto nel 2012la bonifica e l’intervento edilizio vanno di pari passo; questo vuol dire che a oggi sono statieffettuati solo alcuni piccoli interventi manutentivi, ma la vera e propria azione di bonifica cheperaltro, è opportuno ricordare, era già stata avviata sulla base del progetto che Abita avevaereditato da Baslini dando però risultati pressoché insoddisfacenti è stato poi modificato dallanostra Amministrazione con tutta la partecipazione degli Enti, a oggi è un progetto di bonificache è legato anche agli eventuali volumi da scavare e da rimodulare all’interno dell’area diBaslini e che è già prevista essere fatta a sua volta in tre lotti attualmente, è prevista lasuddivisione dell’area proprio per garantire da una parte la possibilità di lavorarci dentro equindi anche le condizioni di sicurezza del cantiere e dall’altra una modularità funzionale aquello che ci viene costruito sopra. Quindi la vagliatura che è poi la bonifica, il tipo di bonifica che dovrà essere effettuato, deveraggiungere determinati limiti di concentrazione in determinati punti a seconda del fatto che lìci possa essere il verde pubblico, la strada oppure l’edificazione di appartamenti o comunque diunità abitative. Ovviamente, la bonifica precederà qualsiasi tipo di intervento edilizio dovesserealizzarsi. Allo stesso modo, ovviamente, il tema della bonifica può far pensare che essendo ferma cipossa essere una contaminazione e quindi viene citata giustamente la barriera idraulicapresente, una barriera di dieci pozzi che è posta a sud dell’area Baslini, in prossimità delcavalcavia e poi dall’area del PIP, con i campionamenti e i controlli che vengono fatti dalgestore della barriera che è attualmente ancora in capo ad Abita per quanto riguarda sia lagestione, che la manutenzione e quindi anche i costi relativi per lo scarico delle acque in corsod’acqua superficiale, per la manutenzione delle pompe, per la corrente elettrica, il Comune fasopralluoghi nel corso dell’anno per verificare il corretto funzionamento, ovviamente, unabarriera approvata da tutti gli Enti e quindi anche soggetta a possibile verifica da parte degliEnti. Il prossimo controllo che verrà fatto dall’Ufficio tecnico, dall’Ufficio ambiente sarà a gennaio,l’ultimo è stato fatto ad agosto e vengono presi i valori della portata complessiva media dellabarriera idraulica sottolineando anche qui che tutti i valori delle aree esterne e in particolaredel pozzo dell’Acquedotto di via Calvenzano non evidenziano situazioni per le quali si possaritenere che ci sia una contaminazione all’esterno e quindi ad avvalorare l’efficacia dellabarriera idraulica. Altro tema è invece quello della validità del cosiddetto rinvio previsto dal Decreto del fare delGoverno Letta, quindi il decreto legge 69 del 2013 convertito poi nella legge 98 del 2013 per ilquale giustamente il consigliere Sonzogni sottolinea la validità è riconducibile alle convenzionistipulate al 31.12.2012. La convenzione con Abita è stata deliberata prima ma effettivamente stipulata e sottoscritta afebbraio 2013; pertanto sarebbe esclusa dal Decreto del fare.

L’azione dell’Amministrazione comunale è già stata di sollecito in merito da una parte rispetto adegli adempimenti convenzionali dando per fatto sia le scadenze antecedenti, sia le eventualiscadenze del Decreto del fare, c’è in corso un’interlocuzione, uno scambio anche di noteformali tra l’Amministrazione comunale e Abita che continua a ribadire anche nelle ultime noteper quanto riguarda i suoi adempimenti l’appello al Decreto del fare, l’Amministrazionecomunale ha già scritto che quei termini sono termini che noi riteniamo decaduti. E’ anche vero che nel frattempo Abita si è comunque adoperata per ottemperare a una dellecondizioni che era quella della presentazione del progetto della palestra da realizzarsi a fiancoal PalaFacchetti, il progetto è stato protocollato in Comune il 20 settembre, poi c’è stata una…antecedentemente c’era stata una nota sempre a settembre, all’inizio di settembre, nella qualeil Comune di Treviglio attraverso il Segretario comunale sollecitava un gesto concreto divolontà di dar seguito alla convenzione ribadendo anche in quella nota però che non fosseapplicabile il decreto del fare. Quindi ci sono già da questo punto di vista notedell’Amministrazione comunale e un dialogo o comunque uno scambio di pareri e opinioni conAbita in essere. Tutte le altre opere, invece, da una parte c’è quella che prevede il collegamento dall’area exBaslini a via Del Bosco che è chiaramente un’opera funzionale ad Abita un domani, nelmomento in cui dovesse avviare il Piano di intervento integrato. L’altra opera che è la riqualificazione di via Del Bosco e quindi la rotatoria, eccetera, è previstadalla convenzione ma è stata anticipata all’Amministrazione comunale perché chiaramente nonè che se Abita non dovesse mai partire o se Abita domani sparisce dal pianeta terra noilasciamoli lì un sottopasso chiuso con la bretella che va all’ovest e senza rotonda. Ci siamoassunti la responsabilità nel momento in cui le Ferrovie hanno ottemperato a tutti gli accordi inessere, quindi l’apertura del sottopasso di via Del Bosco in direzione quartiere ovest, direalizzare la bretella e di realizzare anche la contestuale rotonda riqualificando di fatto tuttaquell’area. E’ chiaro che nel momento in cui Abita che a oggi non ha mai chiesto nessun permesso dicostruire non ha alcun titolo abilitativo e quindi di fatto non è in condizioni di partire quandovuole ma deve comunque interloquire chiaramente con l’Amministrazione comunale, quindi nelmomento in cui Abita dovesse partire con qualsiasi tipo di piano di intervento sarà oggetto didiscussione anche questo tema, perché chiaramente la parte anticipata dall’Amministrazionecomunale, semmai dovesse partire quell’intervento, sarà una parte a carico di Abita, comeprevisto dalla convenzione in essere. E’ anche vero che lo stesso vale per le condizioni relative alle garanzie fideiussorie. Perché,tutti conosciamo in parte la storia, quindi fideiussioni presentate da Abita e rilasciate dasoggetti che sono falliti, hanno perso l’abilitazione da parte della Banca d’Italia al rilascio diqueste garanzie fideiussorie, eccetera, eccetera, anche qui cosa ha fatto l’Amministrazione,cosa sta facendo l’Amministrazione? L’Amministrazione si è già adoperata per mettere in moraAbita s.r.l. al fine di ottenere da una parte la sostituzione delle garanzie presentate e dall’altraovviamente di tracciare un punto fermo nel contratto, chiamiamolo così, che c’è tra le dueparti. Ci sono note del Segretario generale del Comune di Treviglio di febbraio e di aprile, sono stateanche richiamate in successive note e comunicazioni, l’ultima che è pervenuta proprio il 16dicembre Abita ribadisce che per quanto riguarda le garanzie concernenti alla convenzioneurbanistica saranno depositate prima di qualsiasi richiesta di permesso di costruire e nonappena ricevuto dalle compagnie interessate. Sappiamo per certo che sono in corso incontri e che c’è un buon positivo fermento, mipermetto di dire, da parte di Abita anche grazie alla partecipazione di altri soggetti che pare sisiano affiancati, è per questo che noi stiamo tenendo aperto il tavolo, perché non dobbiamodimenticarci che al netto di tutte le comunicazioni doverose da parte dell’Amministrazionecomunale, della Segreteria, dell’avvocatura, del dirigente, di tutti gli atti che potremo andaread adottare noi abbiamo oggi una convenzione sottoscritta e soprattutto abbiamo un soggettoche nonostante tutte queste criticità oggi è ancora fortemente interessato - anche perché hainvestito parecchi soldi - a fare un intervento su quell’area. E siccome credo e penso anche quidi non aver vissuto fino ad oggi sulla luna ma di aver vissuto a Treviglio, è opinione diffusa eimmagino obiettivo di tutti che quel buco, quella situazione, quella ferita nel cuore della cittàvenga chiusa al più presto e quindi nel rispetto di tutte le leggi e di tutti quelli che sonogiustamente i doverosi interessi dell’Amministrazione comunale nel momento in cui c’è un

privato che si dichiara disposto a investire su quell’area è chiaro che l’Amministrazionecomunale tiene aperta l’interlocuzione nell’obiettivo di perseguire l’interesse pubblico, ancheperché è di tutti i famosi investitori ventilati in campagna elettorale da più parti non si èpresentato nessuno, l’unico soggetto con cui oggi noi stiamo interloquendo per quell’area è ilsoggetto proprietario dell’area, quindi Abita, e credo che sia un atteggiamento responsabile,ripeto al netto delle varie comunicazioni e degli atti formali che doverosamentel’Amministrazione comunale deve fare, così come Abita doverosamente si difende, dareattuazione a tutte le interlocuzioni che possono portare a raggiungere un obiettivo concreto,che è quello di bonificare l’area e successivamente, perché tutti gli interventi edilizi potrannoessere fatti solo al collaudo della bonifica, dare attuazione al Piano di intervento integrato coneventualmente le modifiche che Abita sottoporrà e che noi sottoporremo all’attenzione dellaGiunta del Consiglio comunale a seconda dell’entità di queste modifiche. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Sindaco. Prego, consigliere Sonzogni.

CONSIGLIERE SONZOGNI:Ringrazio il Sindaco per la sua relazione. Io ci tengo a dire che è interesse del PartitoDemocratico che diciamo un intervento che riguarda questa importante area nevralgica estrategica per il futuro di Treviglio avvenga nella piena legalità, nel pieno rispetto delleesigenze di tutela ambientale e nel pieno rispetto dei criteri di economicità. Capiamo che c’è un investitore importante che ha impiegato somme considerevoli perquest’area, però sappiamo anche che è un investitore che si è dimostrato, ahinoi, finorapiuttosto inaffidabile e tutt’ora da quello che ci viene comunicata dal Sindaco gravementeinadempiente rispetto alle fideiussioni, perché quello che è accaduto è comunqueindubbiamente grave, non è concepibile che nei confronti di un’Amministrazione vengano datefideiussioni che addirittura in origine almeno per una non erano valide. Prendiamo atto che il Comune non ha finora portato, diciamo, alle estreme conseguenzequanto è accaduto, nel senso che si sarebbe limitato, da quello che mi è parso di capire, a dellenote in cui si chiede, senza però minacciare conseguenze legali successive, di produrre questefideiussioni, fideiussioni che però da quanto si è compreso verrebbero subordinateimpropriamente alla richiesta delle concessioni edilizie e dei permessi di costruire, cosa cheinvece non dovrebbe accadere perché queste fideiussioni devono garantire le urbanizzazioni ocomunque gli impegni che sono stati assunti e che sono citati negli articoli che sono statimenzionati nella nota. Non è chiaro dalla risposta del Sindaco se il progetto della palestra sia stato approvatodall’Amministrazione comunale poiché il termine per la realizzazione della palestra che è didiciotto mesi poi decorre dall’approvazione del progetto presentato da Abita. Abita ha presentato il progetto, però appunto dovremo capire se poi l’Amministrazione l’haapprovato oppure se in questo momento è ancora al vaglio degli uffici comunali. Non è chiaro in che modo l’Amministrazione intenda garantirsi, visto che in questo momento lefideiussioni non ci sono, rispetto al controvalore delle opere riguardanti via Del Bosco che sonostate anticipate, per carità, cosa saggia, perché la via è lì, il sottopasso è lì, quindi qualcosaandava fatto, sono state anticipate dall’Amministrazione, però sono opere che sono a carico diAbita. Io ci tengo a far presente che il Partito Democratico non è contro la libera iniziativa privata, èsemplicemente molto preoccupato per il fatto che un’area così importante sia in balia deidestini di una società che attraversa un momento di grave difficoltà, come l’attraversano i varioperatori immobiliari, ma non per questo deve scaricare i suoi gravi problemi sul destino diTreviglio e dei trevigliesi, per cui quest’area ha grandi potenzialità, Treviglio ha grandipotenzialità, il Comune ha gli strumenti attraverso le procedure di bonifica, piuttosto cheattraverso la STU che forse andrebbe qui propriamente utilizzata per rivitalizzare l’iniziativa suquest’area. Io invito il Comune, noi invitiamo il Comune a tenere in debita considerazione le prerogativepubbliche che ha e ad avere un atteggiamento quindi meno attendista rispetto a un operatoreche, ripeto, ci lascia seriamente perplessi quanto a condotta.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliere. Una precisazione del Sindaco.

SINDACO IMERI:Sì. Solo per sottolineare che il Comune non è attendista. Ho sottolineato che ci sono noteformali, PEC, che l’Amministrazione ha trasmesso relativamente tanto alle garanziefideiussorie, quanto agli adempimenti per la palestra. C’è stata anche recentemente uno scambio di note, che quindi sono assolutamente agli atti,relativamente all’elaborato della palestra per il quale non è stato approvato proprio perchénella valutazione è stato detto ad Abita che il progetto necessitava fondamentalmente diinterventi che andassero a renderlo molto più un progetto esecutivo rispetto a quanto fossestato presentato. In merito alle fideiussioni, ripeto, è stata trasmessa anche una nota a luglio nella quale sifaceva una serie di obiezioni tra cui anche la possibilità di ritenere non valida la convenzione,ma è chiaro che parallelamente a questo, che sono ripeto atti dovuti e sui quali non facciamoassolutamente un passo indietro, c’è anche la necessità politica e la responsabilitàamministrativa di non sbattere la porta in faccia a nessuno, perché al netto delle difficoltà, ecomprendendo la necessità chiaramente di ripristinare le condizioni delle garanzie fideiussorie,e non solo, previste dalla convenzione noi riteniamo che qualsiasi operatore quindi volesseintervenire su quell’area rispettando assolutamente tutti i crismi della normativa debba trovarenell’Amministrazione comunale un interlocutore che al netto dei mal di pancia che possonoesserci stati o di alcuni fastidi che possano aver creato queste situazioni è serio e quindi nondice di no per antipatia ma ascolta e se c’è una possibilità per la città la persegue. La STU è citata l’area ex Baslini nel programma elettorale come un possibile sviluppo delraggio d’azione della STU, così come ribadisco non ha anticipato il Comune soldi di Abita. Non èche un domani dovrà perseguire qualsiasi azione legale per andare a riprendersi quei soldi,perché se Abita non dovesse mai partire con l’intervento quei soldi il Comune li avrebbe messidi sua spontanea volontà com’è capitato con tante altre convenzioni. Quindi solo per precisarequesti punti. Poi prendo atto della volontà reciproca di maggioranza e opposizione di perseguire questoobiettivo e garantisco la massima disponibilità anche in termini di documentazione echiarimenti, eccetera, su questo punto, perché credo che più le idee sono chiare a tutti e piùsia facile anche arrivare a una soluzione che speriamo possa essere positiva e soprattutto intempi brevi. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Sindaco. Veniamo al punto n. 3 all’ordine del giorno: “Interpellanza presentatadai Consiglieri Molteni e Ronchi in merito al PLIS”. “I sottoscritti Consiglieri comunali, Erik Molteni e Cristina Ronchi, chiedono che venga postaall’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale la seguente interpellanza per la qualechiedono risposta orale e scritta. Premesso che in data 10 ottobre 2016, seduta Assemblea dei Sindaci del PLIS della Gerad’Adda, l’assemblea ha approvato una nuova perimetrazione del PLIS della Gera d’Adda giàtrasmessa ai Comuni partecipi in data 28 settembre 2016, con delibera di Giunta Municipale n.133 del 30 novembre 2016 è stato avviato il procedimento di modifica del perimetro del PLISdella Gera d’Adda relativamente al Comune di Treviglio. La nuova perimetrazione prevede per il territorio di Treviglio l’espunzione di 260 ettari dal PLISattuale riguardo a tre aree: quella compresa tra l’ex strada statale 42 per Bergamo e laferrovia Treviglio-Bergamo, quella a sud della ferrovia Milano-Venezia, quella ad est dellaRoggia Vailata nei pressi della Geromina conosciuta come Valle del Lupo. La reazione di progetto motiva l’espunzione sostenendo che la superficie comunale interessatadal PLIS è notevole ma in gran parte caratterizzata da scorso valore o compromesse per lapresenza di edifici produttivi, residenziali, cave, eccetera; occorre riconoscere che le tre areehanno caratteristiche notevolmente diverse, se le motivazioni per espunzione delle prime duepossa ritenersi plausibile, non si può certo dire la stessa cosa per l’area a confine con Farad’Adda ad est della Roggia Vailata denominata Costa o Valle del Lupo. Con i suoi 44 ettari grazie alla presenza dell’antica Roggia Vailata, Vignola è caratterizzata dafasce boscate come non se ne trovano più nel resto dalle campagne trevigliesi, veri corridoiecologici verso il Parco dell’Adda come indicato nella rete ecologica provinciale; sotto il profilo

paesaggistico è la zona che offre gli scorci più suggestivi e consente una visuale ampia sullapianura grazie al fatto che il territorio di Fara d’Adda è posto in una quota altimetrica piùbassa, non a caso le disposizioni per la tutela paesistica del PGT la includono tra quelle con laclasse di qualità ambientale più alta, con l’importante ruolo nel paesaggio del PLISrappresentandone forse l’aspetto pianificativo. Perché, dunque, stralciare dal PLIS? Nella relazione di progetto si legge che: uno, nell’areasono presenti alcune case e fabbricati agricoli dismessi, ma tutto il PLIS è così; due, nellevicinanze ci sono degli insediamenti residenziali industriali su distanza da non creareincompatibilità; tre, l’area sarà interessata al passaggio dell’autostrada Bergamo-Treviglio, leinfrastrutture stradali e ferroviarie non sono incompatibili con i parchi e possono costituireun’occasione per realizzare piantumazioni a titolo di mitigazione ambientale; quattro, nell’areaverrà riutilizzata una struttura socioassistenziale privata prevista dal Piano dei Servizi atutt’oggi incompatibile con il PTCP approvato nel 2015 e non prevista dal documento del PGTvigente. Premesso, inoltre, che: uno, la convenzione PLIS approvata con delibera n. 4 dal Commissariostraordinario in data 9 marzo 2016 e sottoscritta in data 13 settembre recita che l’istituzione diun PLIS è diretta espressione della volontà locale che si concretizza nella definizione degliobiettivi di tutela e valorizzazione dell’equilibrio territoriale, nonché nella perimetrazionedell’area destinata a parco all’interno dello strumento di pianificazione urbanistica dei Comuniinteressati e nella definizione della forma di gestione; due, la convenzione stessa persegue iseguenti obiettivi: la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico, botanico e faunisticodel territorio del PLIS, la valorizzazione del paesaggio agricolo, il mantenimento e ripristinodella rete dei filari, la tutela di sistemi irrigui e valorizzazione delle rogge con specifichepolitiche di sostegno agli operatori agricoli, il mantenimento della rete di sentieri e stradeinterpoderali con finalità di conduzione agricola e ricreativa, il ripristino e la valorizzazione dellarete di sentieri ciclopedonali in collegamento tra i Comuni del PLIS, la creazione itineraria atema e di punti informativi attrezzati per una fruizione del Parco compatibile con le esigenze disalvaguardia per stimolare la conoscenza delle caratteristiche del territorio, la creazioneall’intero perimetro del PLIS di connessioni ambientali tra il verde urbano e l’ambiente naturaledei parchi circostanti, la creazione interna al perimetro del PLIS di aree cuscinetto tra agliinsediamenti produttivi e residenziale e l’ambiente naturale; tre, oltre 1.000 cittadini trevigliesihanno sottoscritto nel novembre 2012 la richiesto di mantenere la Valle del Lupo all’interno delPLIS, le firme raccolte sono state consegnate al protocollo comunale in data 19 novembre2012; tutto ciò premesso, si interpellano Sindaco e Giunta perché forniscano chiare e univocheprecisazioni sull’argomento, nonché per conoscere: uno, per quale motivo il progetto di nuovaperimetrazione del PLIS redatto dal nostro Ufficio Tecnico comunale in qualità di capofilatrasmesso ai Sindaci dei Comuni partecipi il 29 settembre 2016 non sia stato contestualmentemesso a disposizione di questo Consiglio comunale prima dell’approvazione dell’assemblea;due, se ritengano espressione della volontà locale le firme degli oltre 1.000 cittadini trevigliesiche hanno richiesto precisamente di mantenere la Valle del Lupo all’interno del PLIS e in casoaffermativo per quale motivo la riperimetrazione del PLIS non abbia tenuto conto di talevolontà; tre, se ritengano coerenti le motivazioni addotte nella relazione di progetto, inparticolare circa la previsione contenuta nel Piano dei servizi del PGT vigente, di realizzare suuna parte dell’area oggetto di espunzione la struttura privata sociosanitaria già inibita al PTCPrevisionato e approvato al dicembre 2015; quattro, se ritengano coerente con gli obiettivideclinati sia nell’atto costitutivo del PLIS, che nella convenzione attuativa sottoscritti in data 13settembre 2016 l’espunzione dell’area dal PLIS di un’area considerata nel nostro PGT di altovalore ambientale e paesaggistico al punto tale da essere riconosciuta con la classe di qualitàambientale più alta”. Risponde l’assessore Nisoli.

ASSESSORE NISOLI:Buonasera. Grazie, Presidente. Allora, relativamente al primo punto dell’interpellanza, comemai non siano stati messi a disposizione del Consiglio comunale i documenti, la Direzionetecnica del Comune di Treviglio è stata individuata dai Sindaci aderenti al PLIS per la raccoltadelle proposte e delle modifiche avanzate dai Comuni nell’anno 2012 e per la successivapredisposizione della relazione e delle tavole, l’assemblea dei Sindaci non ha più potutodeliberare la proposta perché il 20 giugno 2013 scadeva la convenzione riguardante la gestione

del PLIS della Gera d’Adda, successivamente alla stipula della nuova convenzione l’assembleadei Sindaci ha ripreso l’argomento affinando le ulteriori richieste che hanno portato poi allastesura finale delle proposte di modifica del perimetro. Il PLIS come perimetrazione deve essere recepito nei PGT di tutti i Comuni aderenti, che fannoparte, e ogni Comune deve dare l’avvio del procedimento, per cui vengono messe adisposizione le tavole e la relazione per tutti, per tutti i cittadini, anche per i Consigliericomunali, e chiunque può presentare le sue proposte o i suggerimenti. La proposta definitiva di modifica alla fine poi va al Consiglio comunale per l’adozione di nuovapubblicazione e poi approvazione definitiva. Il punto 2, quello che riguarda l’espressione della volontà locale, le firme degli oltre 1.000cittadini, a noi risultano protocollate poco più di 300 firme, va beh, è un dettaglio, comunquenon sono 1.000. L’Amministrazione comunale già nel precedente mandato ha sempredichiarato che il mantenimento dei vincoli ambientali e paesaggistici della Valle del Lupo, checomunque oggi non è immune da interventi anche residenziali, sia soggetta alla pianificazioneurbanistica del PGT e non vincolata o vincolabile solo dal PLIS, che pertanto sino al nostromandato è rimasto pressoché immobile nella sostanza e mai concreto nemmeno nella forma.Infatti, la precedente convenzione del PLIS alla fine in tutti gli anni che è esistita, che è durata,non ha mai fatto alcuna azione sostanziale, non è mai stato neanche approvato unregolamento per quello che riguarda sia il funzionamento, sia appunto le norme da applicareper tutti i Comuni per quella che è la pianificazione o comunque gli interventi da fare all’internodel PLIS, cosa che invece con il 2017 tutti i Comuni che aderiscono hanno deciso diprogrammare e di redigere, quindi di fare un documento unico che dia le linee guida per gliinterventi. Al punto n. 3 si ritengono coerenti le motivazioni adottate nella relazione del progetto, inparticolare circa la previsione contenuta nel Piano dei Servizi del PGT vigente di realizzare unastruttura privata sociosanitaria già inibita dal PTCP. Il Comune di Treviglio ha chiesto allaprovincia di Bergamo la modifica puntuale al PTCP per l’eliminazione delle previsionidell’articolo 66 delle NTA del PTCP. Il rapporto ambientale della VAS della variante al PTCP èritenuta idonea alla richiesta di variante proponendo la riclassificazione in aree con fenomeniurbanizzativi in atto o previsti prevalentemente inedificate di immediato rapporto con i contestiurbani normate dall’articolo 62 delle norme del PTCP, con proposta di riduzione della superficieterritoriale prevista dal Piano dei servizi del vigente PGT. Questa proposta di modifica del PTCPè stata adottata dal Presidente della Provincia di Bergamo con decreto 143 del 2015. Tutte leosservazioni contrarie a tale modifica puntuale pervenute nel periodo di pubblicazione sonostate controdedotte dai tecnici e ritenute non accoglibili. Il Consiglio provinciale, con deliberazione 100 del 18 dicembre 2015, ha espresso parerecontrario a tale variante a seguito di un emendamento presentato dal Consigliere provincialeJonathan Lobati il giorno 16 dicembre 2015, riportante peraltro di mantenere una situazioneurbanistica non coerente con le previsioni del PTCP vigente, articolo 54. Il Comune di Treviglio in merito alla mancata approvazione della variante ha avanzato ricorsoal TAR di Brescia. Per quanto sopra, si ritengono coerenti le motivazioni riportate nella relazione di progetto dellamodifica al perimetro del PLIS in quanto coerenti con le previsioni del vigente Piano dei servizidel nostro PGT. Quattro, si ritengono coerenti con gli obiettivi declinati nell’atto costitutivo del PLIS e nellaconvenzione sottoscritta il 13 settembre 2016 l’espunzione dell’area del PLIS, di un’areaconsiderata nel nostro PGT ad alto valore ambientale e paesaggistico. Alle aree ricadenti all’interno del perimetro del PLIS si applicano le previsioni del PGT. Le areedella cosiddetta Valle del Lupo sono per la maggior parte classificate come ambiti agricoli, areeproduttive specializzate, normate dall’articolo 3 del Piano delle regole. All’interno della fasciaindividuata dal PTCP come articolo 66, ambiti di valorizzazione e riqualificazione eprogettazione paesistica, si applicano le disposizioni previste dall’articolo 6, paesaggio agricolodel ripiano fluviale, sempre del documento F6 del nostro PGT e classifica tutta l’area con classidi sensibilità media. L’eventuale espunzione di tali aree dal PLIS non modifica le previsioni urbanistiche diedificabilità e di sensibilità paesistica dettate dal PGT. Gli interventi di qualsiasi natura dovranno rispettare le prescrizioni del PGT, comprese leprescrizioni di cui alle disposizioni per la tutela paesistica del PGT e dell’articolo 66 del PTCP.

Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Prego, consigliere Molteni.

CONSIGLIERE MOLTENI:Grazie, assessore Nisoli, per la risposta sia orale che scritta, che mi trova parzialmentesoddisfatto. Il punto uno è sicuramente il fatto che poi la proposta definitiva venga sottoposta ai Consigliericomunali, ovviamente, e viene accolta positivamente, anche se dal mio punto di vista mipreme sottolineare come la procedura che è stata adottata e di aver deciso preventivamente lamodifica del perimetro del PLIS mi trova quantomeno dubbioso o perlomeno dal mio punto divista si è persa un’occasione per coinvolgere in un percorso di confronto anche magariattraverso i gruppi di lavoro o le Commissioni la possibilità di confrontarsi su un aspettoimportante su una variante importante. Mi preme sottolineare come sotto l’aspetto vincolistico il PTCP protegga maggiormente dalpunto di vista ambientale il territorio della Valle del Lupo rispetto ai vincoli dal PLIS e mi premesottolineare quanto sia importante il danno di percezione pubblica che si ha togliendo daun’area definita “Parco locale di interesse sovracomunale” un’area come la Valle del Lupo chepubblicamente viene percepita come quella che è maggiormente meritevole di ricevere ladefinizione di parco; del resto basta fare un sopralluogo per capire come sul nostro territoriocomunale sia una delle aree che più di tutte soddisfa i criteri di parco. Per di più, l’espunzione di quest’area è assolutamente immotivata, posto che l’esistente vincolodel PTCP, ma non solo, con la legge regionale 31 del 2014 impedirebbe su quest’area nuoviinsediamenti non già attualmente previsti dal Documento di Piano e dal PGT. La questione principale però è quella di voler capire la vera motivazione che sta alla base delladecisione di intraprendere un procedimento di modifica che di fatto ha impegnato la nostrastruttura tecnica comunale, come diceva lei prima, anche grazie alla struttura software ehardware che è a disposizione. Tre punti che vorrei sottolineare in chiusura. L’espunzione della Valle del Lupo è contraddittoriasotto l’aspetto urbanistico; il percorso esistente a margine della Roggia Vailata identificato nelPTCP come ciclovia dei laghi si troverebbe parte fuori dal PLIS e parte all’interno del PLIS,senza che ci siano differenze ambientali e paesaggistiche proprie ma solo di confini territoriali. Un’altra contraddizione: il recente bando inoltrato da questa Amministrazione a RegioneLombardia avente ad oggetto l’agrimuseo orizzontale e la valorizzazione dei temi agricoli edelle filiere agroalimentari, inserisce il percorso a margine della Roggia Vailata in territoriotrevigliese e nella rete ciclabile principale, come riporta la tavola B1 del progetto. Terzo e ultimo punto che sollevo: il progetto Roggia a cui ha aderito il Comune di Treviglio nel2014 persegue l’obiettivo di definire coerentemente con le indicazioni della rete ecologicaregionale e provinciale interventi necessari per valorizzare la presenza dei fontanili e dellerogge. In particolare, si prevede di definire soluzioni per la deframmentazione delle barriereinfrastrutturali, per la riqualificazione dei varchi e corridoi, per l’incremento della biodiversità ealtresì per favorire l’integrazione natura agricoltura con nuove opportunità di sviluppo, quindiun forte vincolo ambientale. E chiudo sulla struttura sociosanitaria, però quella penso che sia un’altra partita su cuisicuramente, come abbiamo fatto nella precedente Amministrazione, daremo battaglia nellesedi opportune. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Consigliere. Veniamo al punto n. 4 all’ordine del giorno. Ah, prego, voleva intervenireun attimino l’assessore Nisoli.

ASSESSORE NISOLI:Sì. Per quanto riguarda la parte della Valle del Lupo, viene tolta da quello che è il perimetro delPLIS però non viene aggiunta nessuna nuova edificazione, pertanto rimane comunque zonaagricola, anche se all’interno della Valle del Lupo sono già state fatte delle edificazioni tuttepreviste dal PRG e comunque era già in vigore il PLIS. Per cui non è che il PLIS vincola, èsempre e comunque il PGT o lo strumento urbanistico che consentono l’edificazione. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Veniamo al punto n. 4 all’ordine del giorno: “Interpellanza presentata daiConsiglieri Molteni e Ronchi in merito agli ammanchi SABB e azioni di responsabilitàconseguenti”. “I sottoscritti Consiglieri comunali, Erik Molteni e Cristina Ronchi, chiedono che venga postaall’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale la seguente interpellanza con la qualechiedono risposta scritta. I sottoscritti Consiglieri comunali interpellano il Sindaco per conoscere: uno, a che punto èl’indagine sugli ammanchi SABB circa 150.000 euro sottratti da un consulente a seguito delladenuncia presentata dall’amministratore unico nel gennaio 2015; due, se è stata effettuatal’indagine interna funzionale due diligence atta a verificare l’effettiva consistenza degliammanchi nell’ultimo esercizio, in quello immediatamente precedente e l’effettivaresponsabilità; tre, se è stata fatta una qualsiasi azione di responsabilità nei confronti deipresunti responsabili di mancato controllo interno alla società”. Risponde il Sindaco.

SINDACO IMERI:Ringrazio per l’interpellanza figlia dell’articolo de iTrevigliesi, figlia a sua volta delle nomine delSindaco, perché non ci nascondiamo dietro al paravento e il sottoscritto tendenzialmente nonama questo genere di atteggiamento, e quindi in merito alla richiesta avremmo potutorimbalzare o dire “chiediamo all’amministratore unico di darci informazioni”, ma giustamentepur avendo avuto poco tempo ci siamo confrontati con Lizza, che è l’amministratore, con ildottor Lizza che è l’amministratore unico e in merito ai tre punti posti dai Consiglieri Molteni eRonchi ci sono queste considerazioni da fare. Innanzitutto, la denuncia presentata dall’amministratore unico a gennaio 2015 a oggi èsostanzialmente in standby, perché non vi sono evoluzioni relativamente all’indagine penale. E’tuttora pendente il procedimento alla Procura generale della Repubblica e la società, i soci etutti siamo in attesa che venga presa una posizione o comunque ci sia uno sviluppo in meritoalla posizione del reo confesso, perché bisogna anche ricordare questo, per quanto riguarda poigli ammanchi di SABB, ammanchi che sono stati certificati da uno studio professionale allapresenza del Collegio sindacale e sono stati confermati nell’entità dell’importo che è stato poioggetto della denuncia da parte dell’amministratore unico di gennaio 2015 e pertanto sonostati confermati da coloro che avevano poi il potere, la competenza e la possibilità di accederealla verifica di tutti i documenti contabili di SABB. Su questo mi ha rassicurato il dottor Lizza anche oggi in una telefonata e quindi l’ammanco èquello presunto ai tempi della denuncia e poi confermato di circa 150.000 euro. In merito all’azione di responsabilità, è un’azione che è competenza ovviamente dei soci. C’èstata un’assemblea dei soci a fine aprile, o meglio c’era stata prima un’assemblea a marzonella quale, il 18 marzo, era anche pervenuto un parere del Commissario del Comune diTreviglio per quanto riguarda la posizione della nostra città che rappresentava la necessità, leesigenze e anche il consiglio all’amministratore unico di rinviare a dopo le elezioni qualsiasidecisione, in quanto - mi permetto di dire - responsabilmente il Commissario rappresentandoanche il socio di maggioranza relativa di SABB lasciava una considerazione anche più politica edi un indirizzo politico le considerazioni. Stessa considerazione è stata fatta in un’assemblea che si è svolta a fine aprile inizio maggio,mi dicono, il verbale, perché i tempi sono stati abbastanza ridotti, nella quale i Sindaci presentiavevano posto con alcuni favorevoli e alcuni contrari ma a maggioranza poi si è adottataquesta linea di rinviare a dopo le elezioni qualsiasi considerazione. Mi ha confermato oggi il Sindaco di Lurano, Dimitri Bugini, che c’è stata un’assemblea delCollegio sindacale ed è stato verbalizzato l’invito all’amministratore a mettere nella prossimaassemblea che dovrebbe essere all’inizio del 2017 il punto all’ordine del giorno affinché leAmministrazioni ormai consolidate, c’era l’elezione a Caravaggio, c’era l’elezione a Treviglio,quindi soci anche importanti della società dal punto di vista di quote, per potersi esprimere nelmerito. Quindi l’azione di responsabilità non è stata ancora promossa, ci sarà un’assemblea dei soci midicono a gennaio o a febbraio 2017 nel corso della quale si prenderanno tutte le deliberazioniin merito.

Questi sono i dati che ho recuperato dall’amministratore unico e dagli atti presenti al Comunedi Treviglio, quindi l’assemblea di marzo alla quale era stato delegato poi l’architetto Assolari ele indicazioni sulle assemblee diciamo pre-elezioni con il rinvio di questo punto, era statoapprovato il bilancio, eccetera, eccetera, e per quanto riguarda l’azione di responsabilitàun’azione politica che andremo a fare, a valutare all’inizio dell’anno con gli altri soci dellasocietà. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Sindaco. Prego, consigliere Molteni.

CONSIGLIERE MOLTENI:Sì. Soddisfatto. La ringrazio della risposta articolata e quindi nei prossimi mesi attenderemoaggiornamenti in merito. Solo una precisazione che non vuole essere assolutamente né critica, né piccata: non èun’interpellanza figlia delle letture e dico francamente leggo molto volentieri la Gazzetta delloSport, il Corriere della Sera, ogni tanto Repubblica, un po’ meno iTrevigliesi, glielo dico inmaniera molto trasparente, pur stimando chi scrive iTrevigliesi, però è mia abitudine sull’iPad ascuola leggere la Gazzetta e il Corriere, quando non sono in aula, ovviamente, unaprecisazione dovuta visto che sentivo dietro il consigliere Fumagalli che mi stuzzicava. Punto secondo: se avessi dovuto criticare delle sue nomine io avrei fatto un’interpellanza in cuientrava nel merito di sue nomine in CdA di qualsivoglia. Pur non condividendo tutte le suenomine, però penso che farvi perdere tempo su una risposta in Consiglio comunale in merito…Penso che fosse invece molto più utile per pieno rispetto dei cittadini e del Comune di Treviglioche è il socio principale di SABB sapere, visto che sono passati quasi due anni, in chesituazione ci trovavamo, mi sembrava una questione anche di trasparenza e di correttezza.Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Consigliere. Veniamo al punto n. 5 all’ordine del giorno: “Integrazione e modificaregolamento Centro di raccolta comunale”. La parola al Sindaco.

SINDACO IMERI:Sì. Entriamo nei punti all’ordine del giorno di proposta della Giunta, questo è il primo punto chepresento in qualità in questo caso di Assessore all’ambiente anche. E’ un progetto che avevamo già presentato, che riguarda da una parte il nocciolo principaledella modifica del regolamento, riguarda l’attivazione dall’anno 2017 del sistema di accessoelettronico al centro di raccolta di via Santo Eutropio che permetterà ai cittadini di accederecon la carta nazionale di servizio regionale in questa fase transitoria e alle aziende di accederecon una speciale tessera che sarà disponibile direttamente presso il centro di raccolta che potràessere richiesta. Nel contempo, abbiamo approfittato per sottoporre il regolamento ad alcune modifichenormative a partire dalla denominazione, non si chiamano più piattaforme ma si chiamanocentri di raccolta, a partire dall’adeguamento di alcune norme e compiti del gestore edell’utente che nascono dall’esperienza del gestore e di chi in questi anni, cooperativa IlGabbiano da una parte come gestore e Ufficio Ambiente dall’altra parte come controllore delservizio erogato, quindi una serie di spunti di miglioramento che sono stati posti o dichiarimenti, perché poi di stravolgimenti non ce ne sono. Mi permetto di sottolineare alcuni passaggi, in particolare dell’articolo 8 che è quello cheregolamenta l’accesso ai centri di raccolta con il riferimento al fatto che attraverso l’attivazionedi questo servizio si introduce anche un principio che ormai è comune in tutti i regolamenti etutte le deliberazioni che stiamo adottando quando si parla di servizi alla cittadinanza, cioè ilfatto che potrà accedere solo chi è in regola con il pagamento della tassa rifiuti, e l’altroaspetto che mi permetto di sottolineare relativamente a questo regolamento è che è statonormato un aspetto che era abbastanza antipatico, cioè il quantitativo di inerti che possonoessere conferiti con riferimento ovviamente alle lavorazioni cosiddette domestiche e quindi lamanutenzione fai da te bricolage e non al fatto che l’impresa edile vada a fare i lavori e poivenga in discarica, anzi, scusate, in centri di raccolta dove noi poi paghiamo lo smaltimento

degli inerti e magari l’impresa fa anche pagare al cittadino il costo dello smaltimento. Siccome era opportuno regolamentare, ci siamo equiparati a valori di altre città simili allanostra mettendo un limite settimanale di 50 chili che corrispondono a circa tre secchi. Ci sono poi altre considerazioni da fare su questo regolamento, una è che attraverso questasperimentazione di questo percorso potremo andare a tarare anche il numero di accessi alcentro di raccolta da parte di ogni singolo utente, potremo monitorare l’accesso anche dialcune imprese, penso a quelle del verde, per controllare quanti accessi fanno. Perché è veroche dichiarano e hanno la dichiarazione dei cittadini che hanno tagliato l’erba a Treviglio,perché poi è il cittadino che paga la tassa sullo smaltimento, ma è anche vero che se uno fa1.000 accessi all’anno probabilmente è difficile che abbia tagliato tutta l’erba della città, quindida una parte serve come controllo. Serve anche come spunto per andare a fare la riflessionesu quali rifiuti serve potenziare all’interno dei centri di raccolta in termini di stoccaggio,eccetera, eccetera, perché poi ci sono anche delle possibilità di investimento per ridurre ivolumi, per diminuire i trasporti, per aumentare la capacità di alcuni contenitori che potremoavere nel momento in cui verranno tracciati determinati eccessi o determinati servizi. Quindi questo è il primo passo verso anche questa sperimentazione che ovviamente va nelladirezione di migliorare la gestione del Centro di raccolta, migliorare la raccolta differenziata econseguentemente quindi avvalorare tutti quei rifiuti che possono generare un costo zero eaddirittura portare magari ricavi e diminuire l’uso spropositato del centro di raccolta per queirifiuti che sono a pagamento e che chi deve smaltire come industria o artigiano pressodeterminati centri di smaltimento vada lì e non venga al centro di raccolta e che si abbia ilmonitoraggio delle quantità che già c’è ma è fatto in questo momento in modo ancora cartaceodelle quantità di rifiuti che vengono smaltiti dal nostro centro di raccolta, perché anche i costidel centro di raccolta gravano poi sul conteggio della tassa rifiuti che noi stiamo cercando inquesti anni di tenere sempre fermo andando a ottimizzare i servizi che eroghiamo. Questoinvestimento di circa 15.000 euro credo che vada assolutamente in questa direzione. Colgo l’occasione per ringraziare Eugenio Cherubini e Mario Morabito che ci hanno lavorato eMorabito che poi l’ha presentata in Commissione Capigruppo, perché ci sembrava opportunoun passaggio in Commissione in modo che mi auguro le indicazioni siano chiare e stasera ladiscussione verta eventualmente sul principio del regolamento in modo che tutte le indicazionisiano state date già nella sede dei Capigruppo. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Sindaco. E’ aperta la discussione. Invito i Consiglieri a prenotarsi. Non ci sonoConsiglieri che si… Ecco, consigliere Calvi. Prego.

CONSIGLIERE CALVI:Noi abbiamo ascoltato la relazione alla Capigruppo riguardante il Centro di raccolta e dobbiamodire effettivamente che come Movimento 5 Stelle ci sembra un buon inizio, cioè stiamomettendo la prima pietra di un potenziale servizio di ampliamento nei confronti della raccoltadei rifiuti e soprattutto al momento ci interessa molto l’idea di monitorare in termini di qualitàe quantità ciò che viene conferito al centro di raccolta. Speriamo anche che da questo inizio si vada avanti, che si propongano progetti di ampiorespiro, di maggiore investimento. Io potrei fare un esempio anche perché come Movimento 5 Stelle ci siamo sempre moltoimpegnati su questo versante, è noto a tutti diciamo la nostra proposta che è operativo sia alivello nazionale, che comunque in tutti i Comuni dove governiamo, “Rifiuti Zero”, e speriamoche chiaramente alcuni suggerimenti che possiamo portare vengano accolti favorevolmente. Noi complessivamente accogliamo in maniera favorevole l’idea soprattutto per quanto riguardala questione dei monitoraggi, attendiamo con ansia di vedere i dati statistici e naturalmente ciripromettiamo puntualmente di intervenire.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Consigliere. Prego, consigliera Rossoni.

CONSIGLEIRE ROSSONI:Le mie sono fondamentalmente delle domande, nel senso che com’è già stato più voltesottolineato è vero che c’è stato un passaggio in Conferenza Capigruppo però la mancanza

delle Commissioni fa sì che purtroppo il Consiglio comunale venga utilizzato anche per averedei chiarimenti. Ora per quanto riguarda l’articolo 10, modalità di conferimento rifiuti assimilati, si dice: sonoconsiderati occasionali, saltuari il trasporto di rifiuti effettuati complessivamente per non più diquattro volte l’anno non eccedenti i 30 chilogrammi, eccetera. Cioè i rifiuti assimilati entrano senza compilazione del formulario. Ma in questo caso comeavvengono le registrazioni di questi chilogrammi? A cura di chi e chi fa le eventualisegnalazioni, a chi? Cioè vorrei capire un po’ come funziona il monitoraggio nel caso in cui…Perché il monitoraggio è sugli accessi, ma come si fa a controllare che effettivamente ci sia unaccesso occasionale, cioè per non più di quattro volte l’anno di un quantitativo che non supera i30 chili? Chi le fa queste verifiche? Le fa il gestore? Le deve segnalare all’amministratore?Perché nella parte che riguarda il compito del gestore non ho visto le modalità operative diquesti rilievi. Questa è la prima domanda. La seconda. Ho stampato la parte del Regolamento che è di raffronto tra la vecchia disciplina equella nuova e mi colpiva il fatto che all’articolo 1 c’era una norma che è stata cancellata chediceva: “la piattaforma attualmente esistente sarà oggetto dei prossimi interventi diristrutturazione”. Questa disposizione è stata completamente cancellata e quindi midomandavo: ma l’Amministrazione quindi non ha in programma di fare interventi diristrutturazione di questa piattaforma che mi risulta tutto sommato abbastanza obsoleta, no?Perché mi si dice ci sono le tettoie da rifare, le entrate e le uscite non sono divise,l’illuminazione è insufficiente. Le telecamere - questa è una domanda - sono sempre collegate? Sono adeguatamentefunzionanti? Come viene garantita la sicurezza? E poi soprattutto sono previsti interventi eacquisto di macchinari per la compattazione dei rifiuti, visto che mi sembra che il costo deicontainer sia particolarmente elevato e che un investimento sulla compattazione dei rifiutipotrebbe invece notevolmente diminuire questo costo?

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Consigliera. Prima di far rispondere, se ci sono altri interventi con altre domande. Nonci sono altri interventi. Per cui, la parola al Sindaco.

SINDACO IMERI:Sì. Per quanto riguarda l’articolo 10 si parla - ed è precisato nel paragrafo successivo - deisoggetti iscritti all’Albo regionale, nazionale di gestione ambientale, la sezione regionale, chesono i cosiddetti produttori in conto proprio, quindi l’idraulico, l’artigiano che produce rifiuti inconto proprio deve essere iscritto a questo Albo e può trasportare. Ce ne sono alcuni cheviaggiano con formulario, altri che possono viaggiare senza, e quindi è ovvio che la verifica diquesta modalità avviene da parte del gestore, che non c’è scritto espressamente che verifica irifiuti previsti dall’articolo 10 ma verifica tutto quello che viene conferito all’interno del Centrodi raccolta. Quindi a monte ci deve essere un’autorizzazione. Considerate che credo che un furgone aziendale fermato dalla Polizia per un controllo senzal’autorizzazione del trasporto in conto proprio sia soggetto a una sanzione credo di 3.000 eurosecchi oggi, quindi è chiaramente un’autorizzazione che hanno di solito artigiani, imprese, chifa manutenzione, e quindi porta magari il rifiuto nel proprio deposito e poi da lì lo fa smaltire,quindi in alcuni casi può portarlo direttamente al centro di raccolta. Ovvio che in quel caso il produttore solitamente non è lui ma è il soggetto, quindi la ditta,piuttosto che, lui diventa in quel caso, il trasportatore, destinatario del centro di raccolta. Quindi sono rifiuti di queste caratteristiche che hanno un codice CER e associati anche a unatarga, un’autorizzazione che prevede la targa espressa del mezzo e il codice CER dei rifiuti checi puoi portare. Quindi c’è un controllo e anche un costo a monte abbastanza significativo chepermette già un filtro. Per quanto riguarda l’articolo 1 sono previsti interventi sul centro di raccolta sia per quantoriguarda la sua gestione, sia per quanto riguarda gli investimenti. Sulle telecamere sono incorso in questi giorni a seguito della determina che avevamo approvato di manutenzione dimolti punti di videosorveglianza della città, oltre che all’integrazione degli stessi e dei sistemi divideosorveglianza o l’adeguamento alle nuove tipologie di telecamera e dall’altra parteabbiamo anche la necessità di investire non tanto sul centro di raccolta che ha bisogno, sonostati fatti ogni anno, mediamente si investono circa 5.000 euro di piccole manutenzioni nuove

strutture per i depositi cassoni chiusi, cassoni aperti, eccetera, ma anche sulla gestione delCentro di raccolta stesso. Già con la gara effettuata quest’anno, lo scorso anno, c’è stato un significativo ribasso proprioperché sono cambiate anche le modalità di conferimento e di gestione dei rifiuti all’interno, sista andando anche nella logica di valutare la compattazione di alcuni rifiuti, piuttosto che,butto lì, l’acquisto dei container, anziché il noleggio, perché chiaramente potrebbe esserequesta una delle frontiere. Ma a tal proposito anche in relazione alla tassa rifiuti ci saranno probabilmente alcuneevoluzioni e novità sulle quali stiamo lavorando proprio per andare nella direzione di ridurre icosti, ottimizzare il servizio e investire nel centro di raccolta.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Sindaco. Non ci sono altri interventi, per cui dichiaro chiusa la discussione. Per dichiarazione di voto invito i Consiglieri a prenotarsi. Non ci sono dichiarazioni di voto, percui pongo in votazione il punto n. 5 all’ordine del giorno. Sono aperte le votazioni. Consigliere Fumagalli. Consigliere Rossoni e Consigliere Sonzogni. Grazie. (Intervento fuori microfono)Non c’è? Togli la tessera, per cortesia, la sua di Sonzogni. Grazie. (Intervento fuori microfono)Non adesso? Dopo? Va beh. Ormai è tolta, il dado è tratto. Sono chiuse le votazioni. 16 presenti, 16 voti favorevoli. Il punto all’ordine del giorno è approvato all’unanimità. Veniamo al punto n. 6 all’ordine del giorno: “Adozione regolamento comunale dellesagre, ai sensi dell’articolo 18 ter della legge regionale 6/2010”. La parola all’assessore Pezzoni.

ASSESSORE PEZZONI:Grazie, Presidente. L’adozione di questo regolamento ci dà la possibilità di adeguare lanormativa del Comune di Treviglio alle prescrizioni delle leggi regionali. Il Regolamento consta di 13 articoli, dal 4 a seguire sono le prescrizioni che prima venivanogeneralmente riportate all’interno dei singoli atti di autorizzazione e che adesso semplificandoriassumiamo all’interno del Regolamento in maniera tale che queste possano essere datesempre come riprese senza dover produrre documenti cartacei in quantità. I primi tre articoli, invece, sono quelli diciamo che regolano la sostanza delle scelte politiche inrelazione alle sagre, da una parte normando le sagre che sono manifestazioni in cui si prevedecome non soltanto collaterale ma come essenziale la presenza anche di somministrazione dialimenti e di bevande ma su area pubblica, ma da queste manifestazioni abbiamo previsto adesempio di sottrarre tutte quelle che hanno a che fare con un’attività specifica, tipica, non so,del volontariato, della raccolta fondi, della beneficenza o assistenza, oppure iniziativeconsolidate sul modello ad esempio del cinema all’aperto che ha generalmente affianco anche ilbanchetto per la distribuzione di cibi e di bevande, che però diciamo non consideriamo sagra. Consideriamo le sagre e normiamo tutte le manifestazioni di questo genere, quindi in cui c’è lapromozione di cultura locale e a latere somministrazione di alimenti e di bevande su areapubblica. Sono escluse dall’applicazione del regolamento le sagre che si svolgono invece inaree private, oratori o altro. Due specifiche. La legge regionale prevede che le sagre abbiano una programmazione annualepreventiva e ci adeguiamo a questi indirizzi regionali chiedendo agli organizzatori di presentareentro il 30 di ottobre la loro proposta, ciascuna singola proposta per l’organizzazione di sagre,e all’interno della proposta sono richieste tutte le caratteristiche tecniche, tutti i nomi degliorganizzatori, le responsabilità, modalità di svolgimento, le aree, eccetera, eccetera, eccetera. Sono considerate prioritarie le domande non in termini di arrivo ma in termini di, uno,coinvolgimento all’interno della programmazione del distretto urbano del commercio deglieventi patrocinati dall’Amministrazione; due, con i criteri previsti da Regione Lombardia per lavalorizzazione dei beni e dei prodotti locali e successivamente per ordine di arrivo. Cosa importante: ogni sagra non può durare più di otto giorni, escluse quelle che si svolgonoall’interno del Polo fieristico in cui la durata massima è di ventuno giorni, questo è diciamo ilgrande portato dell’articolo 3. Quindi otto giorni massimi e ventuno giorni massimi invece perquel che riguarda le sagre tipo organizzate da partiti all’interno del polo fieristico. Tutto il resto, dall’articolo 4 a seguire, entra nel merito dicevo prima delle prescrizioni per

quanto riguarda il discorso da una parte dell’accessibilità, dall’altra dei parcheggi, dall’altradelle pulizie, del coinvolgimento di ambulanti, delle somministrazioni, della sicurezza,dell’assistenza sanitaria, della riduzione del rumore, della circolazione stradale e poi sonopreviste le sanzioni e le normative di rimando con gli altri regolamenti comunali per le parti checompetono loro. L’adozione del regolamento in pratica ci consente di essere in linea con le prescrizioni regionalie di arrivare a una disciplina che fa partire la programmazione annuale in maniera tale che sipossa dar seguito a quanto previsto dalla normativa. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Assessore. E’ aperta la discussione. Chi si vuole prenotare? Non ci sono prenotazioni. Consigliera Rossoni, prego.

CONSIGLIERE ROSSONI:Effettivamente, il regolamento recepisce bene diciamo la normativa regionale, quindi è unregolamento fatto bene. Per quanto riguarda l’articolo 3 io mi domandavo se la ratio della durata massima delle sagreprevista in otto giorni e quello di, come dire, salvaguardare anche gli esercizi locali, alloraproponevo un emendamento che era nel senso che l’estensione rispetto agli otto giorni, quindila possibilità di aumentare la durata delle sagre superiore agli otto giorni, inserivo questopunto quindi: le sagre potranno avere una durata massima di otto giorni salvo quelleorganizzate presso l’area del polo fieristico e quelle che vedono il coinvolgimento attivo degliesercizi commerciali di vicinato e dei pubblici esercizi locali. Perché se l’ottica è quella di tutela, appunto, degli esercizi commerciali trevigliesi può essereinteressante proprio per gli esercizi commerciali locali che ci siano invece delle sagre che livedono coinvolti e che quindi possano avere anche una durata che a quel punto è superioreagli otto giorni, perché coinvolgendoli può essere addirittura diciamo un volano o comunque unaiuto per questi esercizi commerciali. Quindi credo che possa essere interessante proprio pergli esercizi commerciali di vicinato e i pubblici esercizi locali che sia data questa facoltà.

PRESIDENTE COLOGNO:Mi formalizza l’emendamento, cortesemente? Grazie. Prima della risposta dell’Assessore, è previsto l’intervento del consigliere Sonzogni, prego.Sull’emendamento siamo adesso, proposto dalla Consigliera. Sull’emendamento dellaconsigliera Rossoni interviene l’Assessore. Prego.

ASSESSORE PEZZONI:Allora, facciamo un esempio specifico di sagra. Otto giorni di occupazione continuativa diun’area tipo piazza Garibaldi, via Matteotti od altro, ci sembravano già essere, come si puòdire, abbastanza estesi, soprattutto in relazione al fatto che l’articolo 5 del regolamento chestiamo per approvare prevede il fatto che nelle sagre sia data la possibilità di coinvolgimentodegli operatori in sede fissa e degli ambulanti, cioè si fa in modo tale che le sagre giochino disponda con l’attività commerciale locale mantenendo però una caratteristica che tenda a nondilatarne troppo la durata. Gli orientamenti in relazione ai giorni ci sembravano già abbastanza ampi. Faccio presente cheil regolamento è stato discusso preventivamente anche con rappresentanti di categoria edaltro, ma l’avrei citati successivamente nel momento in cui si approva, si adotta, scusate, ilsecondo regolamento, per cui onestamente mi sembrerebbe eccessiva una, come si dice,possibilità derogatoria. Perché nel momento in cui noi abbiamo questa previsione diamo ancheun limite a coloro che operativamente ci chiedono la possibilità della realizzazione. Se torniamo indietro di un passo e pensiamo che cosa succederà a regime entro il 30 di ottobredi ciascun anno chi ha intenzione di realizzare una sagra nell’anno successivo deve dire inquanti giorni, come, dove, deve avere le autorizzazioni preventive, eccetera, eccetera,eccetera. La Commissione che la valuta poi la trasmette alla Regione Lombardia e c’è la possibilitàeventualmente di una deroga al calendario, sentita la Commissione appositamente costituita,che in pratica delibererà nel merito. Io per quanto riguarda la proposta la trovo discutibile, perché “sfrangia” diciamo durate che

invece ci rendono un pochino più semplice gestire l’otto giorni come limite massimo a Trevigliole sagre su suolo pubblico; non dimentichiamoci, stiamo parlando di quelle, generalmentearrivano a due, tre, quattro giorni. Andare oltre gli otto sinceramente mi sembra un po’eccessivo. Vi chiederei, visto che il regolamento è sempre e comunque modificabile, di tenerel’emendamento nel cassetto, vediamo come va quest’anno e l’anno prossimo se ci serveperché arriva qualche proposta particolare okay, però se tenessimo il limite degli ottopotremmo avere anche in risposta anche a quella che era l’interrogazione con cui siamo partitila possibilità di spostare le sagre nel Polo fieristico in maniera tale che possa essere fattovivere anche un pochino di più. Quindi se diamo anche questa possibilità invece di utilizzarlesolo nel centro storico non abbiamo lo spostamento sull’altro polo che abbiamo realizzato.Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Assessore, Consigliere Rossoni, sulla proposta dell’Assessore di ritirare l’emendamento.

CONSIGLIERE ROSSONI:Io non ho, come dire, problemi se l’invito è quello di dire vediamo un po’ come funziona, vabene. L’ottica mia era quella di dire se durante, ad esempio, l’estate ci sono una serie diattività di animazione del centro, come ci sono in tante realtà locali, che vedono coinvolti gliesercizi commerciali, perché non valutare una possibilità che queste sagre, appunto, durino piùdegli otto giorni? Perché in questo caso si fa attività, appunto, di vivacizzano del centro, dianimazione della città senza penalizzazione degli esercizi commerciali. Se dagli esercizi venisse, se dai commercianti venisse questa richiesta il mio invitoall’Amministrazione è di prenderla in considerazione, perché credo che possa essere utile,appunto, per la città. Quindi vediamo come va se questo va bene.

PRESIDENTE COLOGNO:Prego, Assessore.

ASSESSORE PEZZONI:Sì. Io ringrazio per la disponibilità. Credo che essendo un regolamento di prima approvazionese lo sperimentiamo facciamo un’azione buona e giusta. D’altro canto ricordo, come dicevo prima, che l’articolo 5 sulle sagre prevede la possibilità delcoinvolgimento. Secondo passaggio che non è da dimenticare: nella programmazione noiabbiamo previsto che l’attività del Distretto unico del commercio sia privilegiato. Nel momento in cui c’è un’azione forte del Distretto unico del commercio che ad esempio hagià previsto per quanto riguarda tutti i mercoledì dell’estate la possibilità per i commercianti dioccupare le superfici esterne rispetto al proprio esercizio commerciale senza pagare la TOSAPin maniera tale da incentivare la loro attività, noi diciamo possiamo andare ancora a suggerireal Distretto unico del commercio azioni ulteriori che si inquadrano non tanto all’interno dellesagre ma di una promozione strutturata delle attività commerciali della città che si puòbenissimo fare come stiamo facendo senza doverle per forza legare all’esistenza di una sagra. Quindi un provvedimento diciamo facilitativo per gli esercizi commerciali l’abbiamo giàapprovato tre anni fa e continuiamo a sostenerlo. Facciamo in modo tale che questo dellesagre possa essere un ulteriore elemento. Nel momento in cui dovessimo vedere che abbiamorichieste di sagre per otto, dieci, quindici giorni, lo valutiamo anche coi commercianti, perchémi sembra opportuno dico fare in modo tale che ci sia una consultazione preventiva, e poientriamo nel merito della valutazione del Consiglio comunale. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Assessore. Quindi l’emendamento è ritirato. Per cui, ritorniamo alla discussione delpunto n. 5. Consigliere Sonzogni, a me risulta ancora prenotato, era… Prego.

CONSIGLIERE SONZOGNI:Sì. In parte anch’io diciamo facendo seguito a quella che era stata la proposta della consigliereRossoni facevo presente che ho effettivamente il ricordo di sagre, mi viene in mente una fattaa Crema l’anno scorso se non erro con la ruota panoramica e in questo momento a Milano in

centro con i mercatini di Natale, la durata è decisamente superiore agli otto giorni, quindinell’esperienza concreta effettivamente soprattutto nel periodo natalizio, seppur non per chissàquale estensione in termini di occupazione di spazio pubblico, l’esperienza di altri centri chehanno una capacità attrattiva certamente invidiabile, almeno da parte nostra, è quella diandare oltre gli otto giorni. Per cui, può essere effettivamente che nell’ottica manutentiva chediceva prima l’assessore Pezzoni ci si debba porre poi nella prospettiva delle prossime festivitànatalizie questa opzione che sicuramente un po’ di gente ce la dovrebbe portare. Adesso io chiedo scusa ma purtroppo ho avuto una serie di chiamate di lavoro a cui non potevonon rispondere. In questo momento siamo sul regolamento comunale delle sagre, non stiamoparlando del regolamento per l’esercizio del commercio aree pubbliche, per cui l’altra domandame la riservo a questo punto sull’altra proposta. Scusatemi. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Consigliere. Prego, consigliera Frigerio.

CONSIGLIERE FRIGERIO:Grazie, Presidente. Niente, volevo soltanto dire che mi sembra giusto prima di tuttosperimentare questo nuovo regolamento. Per quanto riguarda gli otto giorni mi premeva un po’sottolineare che è vero che le sagre sono belle, eccetera, eccetera, il centro vive, però nondimentichiamoci anche dei residenti del centro che si lamentano pure di queste sagre unadietro l’altra pure così lunghe. E poi sfido a trovare gli organizzatori che organizzano una sagraper più di otto giorni. E poi va un po’ anche a discapito di chi vuole poi organizzare queste…Cioè uno fa otto giorni e un altro aspetta otto giorni, se facciamo quindici e venti magari sono idue o tre nell’estate che riescono a fare le sagre e non riusciamo a dare invece ad altreopportunità di poterle organizzare. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Consigliere Giussani.

CONSIGLIERE GIUSSANI:Sì. Condivido quanto ha detto l’assessore Pezzoni, anche perché mi risulta che il tutto sia statostabilito anche con l’Associazione dei commercianti. Per cui io dico andiamo avanti,sperimentiamo e poi se c’è qualcosa da modificare lo modifichiamo in futuro. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Non ci sono altri Consiglieri prenotati. Dichiaro quindi chiusa la discussione perdichiarazione di voto. Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione il punto n. 6all’ordine del giorno. (Intervento fuori microfono)Non mi risulti prenotato. Ecco. Prego.

CONSIGLIERE PIGNATELLI:Per dichiarare il voto favorevole di Forza Italia a questo regolamento, che giustamente saràoggetto di manutenzione nel corso della prima applicazione. Il regolamento si conforma alleindicazioni date da Regione Lombardia e quindi la valutazione è favorevole.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, consigliere Pignatelli. Non ci sono altre dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazioneil punto n. 6 all’ordine del giorno. Sono aperte le votazioni. Dichiaro chiuse le votazioni. Hannovotato favorevolmente tutti i Consiglieri. Si è astenuto il consigliere Calvi. Il punto all’ordine delgiorno è approvato. Veniamo al punto n. 7 all’ordine del giorno: “Adozione regolamento per l’esercizio delcommercio su aree pubbliche”. La parola all’assessore Pezzoni.

ASSESSORE PEZZONI:Grazie, Presidente. Visto che si parlava di ruota panoramica prima, le fiere rientrano all’internodi questo regolamento, non della sagra, quindi la durata di un’iniziativa che non… ma che

possa essere invece la ruota panoramica od altro rientra all’interno di questa possibilità. Allora il regolamento si compone di 55 articoli e norma il commercio sulle aree pubbliche. Mercati e fiere. Le appendici al regolamento raccontano quali siano le strutture mercatali delComune di Treviglio e quale siano le due fiere che vi si svolgono. Entriamo nello specifico.Siamo necessitati a regolamentare ex novo lo svolgimento di questo tipo di attività in funzionedell’entrata in vigore di una direttiva europea che ha previsto la caducazione delle concessioniin essere e le procedure di rinnovo per tutte le concessioni per il commercio su aree pubbliche. Il regolamento è figlio di un confronto molto forte fatto con la Commissione che è statacostituita secondo la normativa regionale e che è composta dal Sindaco come Presidente o dalsottoscritto come delegato, dal Comandante della Polizia locale, dalla Direzione dei servizitecnici, dal rappresentante di Confcommercio che è il signor Roberto Foglini, dalrappresentante di Confesercenti, hanno partecipato il signor Giulio Zambelli e Cesare Rossi, dalrappresentante di Adiconsum che è il signor Giancarlo Bonizzi, dal rappresentante diFederconsumatori che è il signor Piergiuseppe Comelli e che vede la presenza attiva nonsoltanto come Segretario del responsabile del SUAP che è Pierluigi Giuliani a cui si deve granparte dello sforzo di redazione di questo regolamento. La cosa importante da notare è questa: noi in questo regolamento prevediamo che leconcessioni abbiano una durata dodicennale, per cui la procedura che viene messa in moto conun bando che vedrà aprirsi la possibilità di partecipare sarà il prossimo 7 di gennaio e che inpratica all’interno di questa apertura del bando possano partecipare con dei criteri e deipunteggi che sono stabiliti all’interno del bando gli attuali concessionari. Due note soltanto che non sono presenti nel regolamento ma mi sembra che sia opportunosottolineare. E’ del 19 dicembre la pubblicazione del Bollettino dell’Autorità garante dellaconcorrenza che su una situazione simile nel Comune di Venezia per quanto riguarda unregolamento che prevedeva, come stanno prevedendo tutti i bandi, dei punteggi molto alti peri concessionari storici ha eccepito il fatto che sia necessario invece prevedere, come si puòdire, qualcosa di diverso - in quel caso si trattava di autorizzazioni per attività artistiche distrada - che sviluppi la concorrenza, e ancora precedente mentre il 15 dicembre l’Autoritàsempre per il commercio, scusate, per la concorrenza è entrata nel merito di tutti iprocedimenti che sono in corso per il rinnovo di queste concessioni, eccependo il fatto che i 40punti che vengono assegnati per gli esercenti “storici” sono, come si può dire, da mettere indiscussione sub iudice. Una preoccupazione che stiamo avendo – non vale soltanto per il Comune di Treviglio ma valeper tutta Italia – è che non ci sia in questo momento un orientamento univoco tra ledisposizioni che vengono redatte e che sono figlie generalmente di accordi nella ConferenzaStato-Regioni e che per Regione Lombardia sono entrate poi nel bando, che anche il Comune diTreviglio ha pubblicato, e l’Autorità garante della concorrenza, che invece, diciamo, staandando su una strada in cui i giochi sono molto più, come si può dire, mossi rispetto alleprevisioni che invece si avevano. Quindi diciamo che la situazione non è particolarmente chiara e che probabilmente, consideratoil periodo, vedremo aprirsi i bandi con poi qualche possibile quasi certo ricorso, qualsiasi siano,come si dice, degli orientamenti che verranno assunti in futuro. Dicevo della Commissione, che è stata, diciamo, la struttura tecnica grazie alla quale si èdeliberato il testo del Regolamento, che prevede alcuni punti fondamentali: da una parte – losottolineava anche il Sindaco prima per quel che riguarda l’altro Regolamento – lapartecipazione al bando è vincolata alla regolarità contributiva dei futuri concessionari, quindinon c’è la possibilità, se non attraverso piani di rientro concordati di partecipare, così come nonc’è più la possibilità di trascinare situazioni debitorie, ci sono quattro mesi fondamentalmenteper rimettersi in regola rispetto al canone non pagato di tasse di occupazione di area pubblica,altrimenti la concessione viene fatta decadere. Questo punto è stato concordato, dicevamo prima, con i rappresentanti della Confcommercio edella Confesercenti, l’hanno trovato anche loro un punto, come si può dire, che facilita glioperatori che sono in regola e quindi è stato accolto senza grandi difficoltà. L’altro punto significativo è quello che abbiamo previsto la completa e totale digitalizzazionedei flussi delle pratiche, quindi non si usano procedure diverse che non siano quelledell’accesso per il tramite dello Sportello unico delle Attività Produttive, e quindi solo edesclusivamente pratiche digitali. Il resto del Regolamento riordina la disciplina già esistente in relazione all’eventuale scambio di

posteggi tra gli assegnatari, concordato; i subingressi, anche qui mettendo un vincolo inrelazione alla possibilità, all’impossibilità, scusate, di partecipare nel caso in cui ci sianoposizioni debitorie nei confronti del Comune; e poi riprende fondamentalmente quello che eral’impianto anche del precedente Regolamento, nelle zone residenziali i mercati si possonosvolgere dalle 7 alle 22, nelle zone non residenziali dalle 5 alle 24, non c’è la possibilità dieffettuare i mercati nei giorni della Madonna delle Lacrime, okay, e le tariffe vengonodeterminate in sede di bilancio, e l’assegnazione del posto comporta la necessità poi di fruiredel posto stesso garantendo la propria presenza. Non si parla di istituzione di nuovi mercati, vengono mantenuti quindi i tre mercati attualmenteesistenti: uno, quello tradizionale e storico del sabato con i suoi 191 posti; quello del mercoledìall’interno del quale è prevista la figura del battitore e che è vincolata soltanto a quellalocalizzazione, a quella giornata; e il mercato del centro storico, quello attualmente posizionatoin piazza 25 Aprile, che potrebbe essere successivamente posizionato all’interno dell’area delmercato. La seconda parte del Regolamento riguarda invece la Fiera. Di fiere a Treviglio ce ne sono due:una è quella della Madonna delle Lacrime che è regolamentata con la nuova disposizioneconseguente al trasferimento della Fiera dall’area ex Foro Boario al piazzale del nuovo Polofieristico, e quindi interessando piazzale Verdi, viale De Gasperi, piazzale Insurrezione, viaMatteotti, piazza Garibaldi, viale Filagno, via del Partigiano, viale Oriano sino all’intersezionecon via Libertà e piazza Manara, via Fratelli Galliari, con invece il mantenimento inalterato delladurata. Anche in questo caso la partecipazione è subordinata alla presentazione di una domanda. Ladomanda ha valore quinquennale. Il vincolo che si pone per coloro che vengono ad essere poiconcessionari delle autorizzazioni è la presenza di anno in anno. Nel momento in cui ci fosseun’assenza ingiustificata, decade l’autorizzazione e subentra un produttore di tipologia simile. Seconda fiera, quella di Natale, si esercita nel centro storico il giorno della vigilia di Natale,quindi l’intera prossima giornata, il 24, con 16 posteggi interessati. Ecco, io credo che debba essere chiaro appunto questo: siamo di fronte, da una parte, alrecepimento delle nuove normative, con le difficoltà che poi sono connesse all’incertezzanormativa verso la quale stiamo andando e, dall’altra parte, al ridisegno soprattutto dellastruttura della Fiera della Madonna delle Lacrime, che rimane inalterata invece per quantoriguarda le modalità di svolgimento nella individuazione delle giornate e dei gestori. Io desideravo, prima di lasciare la parola per la discussione, ringraziare, come vi dicevo prima,i componenti della Commissione comunale per il commercio sulle aree pubbliche, che si sonoriuniti due volte per l’esame di questo Regolamento e del precedente Regolamento, entrandonel merito e apportando le correzioni che poi sono state recepite nel testo che stasera si chiededi adottare, e di ringraziare anche Pierluigi Giuliani che è stato, diciamo, il motore, da unaparte, per questo Regolamento e, anche dall’altra, per il precedente, di tutta l’operazione dicoinvolgimento degli operatori e della struttura tecnica. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Assessore. È aperta alla discussione. Chi si vuole prenotare per intervenire? Prego,consigliere Sonzogni.

CONSIGLIERE SONZOGNI:Ringrazio l’Assessore per la relazione davvero chiara. Io ho tre quesiti. Il primo riguarda l’articolo 1, l’articolo 1, comma 2. Si prevede che il Comune possa affidareall’associazione di categoria, a loro consorzi, a società ed enti a loro collegati o da lorocontrollati mediante apposita convenzione la gestione dei servizi connessi alle aree mercatali ealle fiere. Ecco, vorrei capire se questa è una previsione, diciamo, che fotografa una previsionenormativa oppure no, perché la vedo, diciamo, non pienamente compatibile con le disposizioniin materia di appalti di servizi. Questi sono servizi che il Comune andrebbe ad affidare. Sotto i40.000 euro si possono fare in un regime di affidamento diretto, che comunque esige il rispettodi parametri di rotazione, trasparenza e così via; ci sono delle linee guida apposite dell’ANAC,certamente sono aspetti su cui vi può essere un interesse di operatori del settore per cui vorreicapire appunto quanto questa previsione sia poi stata vista in funzione di questa compatibilità. Poi, l’articolo 7, a un certo punto, al comma 4, si dice: nello stesso mercato o nella stessa fiera

non possono essere rilasciate più di due concessioni per ciascun settore merceologico nellearee mercatali o fieristiche con meno di 100 posteggi, ovvero di 3 concessioni per settoremerceologico in caso di posteggi superiori ai 100”. Ecco, bisogna capire cosa si intende per – io adesso confesso che non ho fatto una analisiprobabilmente così approfondita – per “settore merceologico”, perché io, insomma, se ilsettore merceologico è, non so, abbigliamento uomo, abbigliamento donna, io, girando per ilmercato del sabato mattina, mi pare che ci siano ben più di tre, diciamo, postazioni pertipologia. Un ultimo aspetto che mi preme nella mia qualità, che ho rivendicato al precedente Consigliocomunale, cioè di pendolare unico, che io tra l’altro ci vado a piedi in stazione, però molti civanno con la propria vettura o con altri mezzi, siccome ho appena visto che nella schedaidentificativa Fiera n. 1 si prevede l’occupazione quel giorno, che potrebbe essere anche ungiorno lavorativo, di viale De Gasperi e piazzale Verdi, che è il piazzale della stazione, unaraccomandazione all’Amministrazione affinché abbia però anche a cuore le esigenze di coloro,che magari a Treviglio neanche ci abitano, che però quel giorno potrebbero aver bisogno diutilizzare il servizio ferroviario e che devono poter accedere alla stazione e poter parcheggiare,insomma. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Consigliere. Prima di dare la parola all’Assessore, se ci sono altri interventi. Non ci sono altri interventi per cui, Assessore, a lei la parola per replica.

ASSESSORE PEZZONI:Grazie. Le due richieste in relazione all’articolato, quello del comma 2 dell’articolo 2 e delcomma 4 dell’articolo 7, sono pari pari riportate dalla normativa regionale di riferimento, quindinon abbiamo fatto nient’altro che recepire il testo regionale. Quindi la possibilità teoricadell’affidamento è perché la legge regionale prevede che ci sia, quindi la riportiamo, almomento non la stiamo applicando. Per quanto riguarda il discorso del numero delle concessioni, è la normativa regionale a darequesti limiti. Le modalità di articolazione adesso sono “alimentare” e “non alimentare” per cuinon dovrebbe, se uno guarda la scheda complessiva finale, modificarsi per niente la tipologiadel mercato per come oggi si presenta, parlo del mercato del sabato. In relazione alla domanda sull’area della stazione ci rendiamo conto che il 28 di febbraio siafesta giustamente per la città di Treviglio, ma non tutti coloro che fruiscono dei servizi di trenofesteggiano il 28 di febbraio. Abbiamo già iniziato il percorso di confronto con il comandantedella Polizia locale, coinvolgendo anche i gestori del trasporto pubblico, per fare in modo taleche nei giorni feriali per tutti gli altri e non festivi – se il 28 di febbraio è di domenica lasoluzione è molto più semplice, se il 28 di febbraio è di giovedì, diciamo, la soluzione è unpochino diversa – per prevedere in quelle giornate, diciamo, non festive per tutti gli altri unalocalizzazione alternativa dei servizi di trasporto pubblico e una circolazione limitata in manieratale però che il viale che porta verso la stazione diventi fondamentalmente la via di passaggio,che dall’abbraccio del Santuario fino alla stazione e poi al Polo fieristico porta la gente a fruirein maniera diversa della città. Quindi ci siamo resi conto, lo sappiamo, succede anche a Bergamo con Santa Lucia nelmomento in cui il Sentierone da una parte intercetta viale Papa Giovanni, sarà a curadell’Amministrazione fare in modo tale che siano garantite le esigenze di coloro che hannonecessità di fruire della stazione, soprattutto per il tramite dei mezzi pubblici, ma dall’altraparte anche per la città di festeggiare. Non dimentichiamoci che comunque prevediamo semprele due giornate per la Fiera della Madonna delle Lacrime, quindi la domenica, più vicina, e il 28o 29 di febbraio.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Assessore. Non ci sono invece altri interventi per cui dichiaro chiusa la discussione. Per dichiarazione di voto? Il consigliere Pignatelli è assente, se togliamo la scheda... ah, eccololà, non l’avevo visto, grazie. Per dichiarazione di voto? Non ci sono dichiarazioni di voto per cui pongo in votazione il punto n. 7 all’ordine del giorno.Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni.

Si è astenuto il consigliere Calvi, a favore tutti gli altri. Veniamo al punto n. 8 all’ordine del giorno: “Mozione presentata dal consiglierePignatelli riguardante la modifica del Regolamento per l’utilizzo agronomico diletame, liquami, composti e fanghi”. Prego, Consigliere.

CONSIGLIERE PIGNATELLI:Grazie, Presidente. È obiettivo del partito di Forza Italia la tutela e la promozione del compartoagricolo, tutela che può avvenire non solo con la conservazione delle superfici destinate adagricoltura e all’allevamento, ma anche con un migliore sfruttamento, scusate, un miglioresfruttamento delle stesse. E in particolare, la mozione che è presentata ha la finalità diconsentire agli agricoltori l’utilizzo dei concimi, i letami e i liquami per l’intera superficie delfondo. Quindi anche nelle parti dello stesso che sono vicine alle strade, alla viabilità e agliedifici, cosa che attualmente il Regolamento impedisce, e noi con questa modifica agli articoli4, comma 1, per l’uso dei letami, e 5, comma 1, per l’uso dei liquami consentiamo a condizioneperò che, sparso letame o versato il liquame, nelle ventiquattr’ore si provveda all’interramentodel prodotto. Questo per contemperare sia la necessità di avere una migliore resa del fondoagricolo con le ovvie esigenze di chi può abitare in campagna o transitare per le stradecampestri. Le modifiche agli articoli 4, comma 1, lettera d), e 5, comma 1, lettera j, che sono sostituitecon delle modifiche al penultimo comma dei rispettivi articoli, mirano a uniformare gli orari dispargimento di fanghi, di liquami o di utilizzo dei letami. Il Regolamento attualmente prevede fasce orarie differenziate secondo il giorno e secondo lastagione. La Regione Lombardia non prevede un orario per lo spargimento. Noi abbiamosemplificato gli orari, indicando la fascia oraria dalle 6.30 alle 22, quindi senza più unavariazione di stagionalità, e questo per rendere più facile ricordare il periodo temporale in cui èconcesso lo spandimento dei letami e dei liquami. Queste sono le proposte di modifica, vanno nell’interesse del comparto agricolo, nel miglioresfruttamento dei suoli e quindi chiediamo per questo motivo il voto favorevole.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, consigliere Pignatelli. È aperta la discussione. Parola al Sindaco.

SINDACO IMERI:Sì, solo per lasciare poi la parola al consigliere delegato Ciocca, che è anche il Presidente dellaCommissione Agricoltura, in quanto abbiamo parlato di questa mozione, come avevo giàanticipato, anche nel precedente Consiglio, quando era poi stata iscritta, per riferire quello cheè il parere della Commissione e soprattutto l’orientamento su questa mozione che èsostanzialmente quello di attesa e di accoglimento delle indicazioni, in una revisione un po’ piùampia di quello che è il Regolamento per l’utilizzo agronomico di letami, liquami, compost efanghi, cercando un equilibrio tra quelle che sono le DGR di Regione Lombardia e quelle chesono le attuali indicazioni di ARPA e ASL e quelle che sono da una parte i desiderata delcomparto agricolo, che giustamente vengono poste in evidenza, e dall’altra però anche latutela dei residenti perché non sempre si riesce a trovare l’equilibrio. Quindi lascio relazionare sulla discussione avvenuta dentro la Commissione Agricoltura alconsigliere Ciocca per dare poi anche spunti concreti di discussione della mozione.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Sindaco. Prego, Consigliere.

CONSIGLIERE CIOCCA:Eccoci. Buonasera a tutti. Allora che il Regolamento sull’utilizzo agronomico dei letami e deiliquami debba essere modificato non c’è ombra di dubbio. Fra l’altro, in campagna elettorale,negli incontri fatti con gli agricoltori questo ci era stato chiesto, e, allora, il candidato SindacoImeri non aveva promesso nulla, ma aveva detto: è vero, riconosco che ci sono dei limiti nelRegolamento comunale di Treviglio, se sarà il caso verrà modificato. Alla luce poi della DGR diRegione Lombardia di maggio 2016 e poi alla Direzione di Regione Agricoltura dell’ottobre del2016, dove ha modificato sostanzialmente alcuni parametri. Nell’allegato A, in particolare,vengono indicate appunto queste fasce di divieto temporali e spaziali.

Immagino che la proposta che arriva da Forza Italia avvenga appunto perché in campagnaelettorale sia stata giustamente da parte del mondo agricolo richiesta la modifica alRegolamento anche all’allora candidato Sindaco Gianluca Pignatelli. C’è da dire, però, detto questo, entriamo nel merito della mozione innanzitutto dal punto divista, diciamo, di scrittura sfido gli altri Consiglieri se sono stati in grado di capire cosa siandava ad abrogare e che cosa si andava a sostituire e cosa veramente veniva scritto; nelsenso che: nella tabella allegata alla mozione sulla sinistra si parla solamente dell’articolo e ilcomma e basta, senza aver indicato una comparazione. Così come è avvenuto prima in unRegolamento giustamente la consigliera Rossoni aveva detto: vedo da una parte che c’è scrittoquesto e dall’altra non viene riportato. Ma al di là di questo, per me è stato abbastanza semplice perché è una materia che conoscobene, che so affrontare e per cui mi sono messo qui ancora la volta scorsa, quando era giàstato presentato l’emendamento, con il vecchio Regolamento del Comune di Treviglio, i puntiche il consigliere Pignatelli vorrebbe modificare e l’allegato A della DGR di Regione Lombardia.Da qui, però, non riesco a capire tre punti e sono tre punti oggettivi, non sono politici. Il primo è il fatto che in Regione Lombardia la DGR di Regione Lombardia non impone nessuntipo di limite temporale, laddove invece Pignatelli continua a insistere: nell’articolo 4 inserisce illimite temporale, nell’articolo 5, laddove ci sono i liquami, il limite temporale, e addiritturaancora nell’articolo 7 mi ribadisce ulteriormente il limite temporale. È vero, nell’articolo 7 va asemplificare i giorni, il periodo estivo piuttosto che primaverile, unificandole questo mi stabene. Però non vedo come mai, al giorno d’oggi, dove si son fatti come minimo due o tredecreti sulle liberalizzazioni per altre attività commerciali produttive, l’agricoltore a questopunto debba essere, diciamo, colpito, penalizzato perché? Perché lui deve lavorare nel suoterreno solo delle 6.30 alle 22, quando, ripeto, abbiamo la rosticceria che è aperta di notte, ilparrucchiere che apre il lunedì e la domenica sera, e invece l’agricoltore poi viene penalizzato.Primo punto. Il secondo punto che viene trattato nella mozione è che la modifica andrebbe a modificare intoto le fasce di rispetto verso le strade, nel senso che mi lascia ferme le fasce di rispetto suicorsi d’acqua, mentre sulle fasce di rispetto verso le strade comunali e provinciali o pisteciclabili vengono abolite in toto. Leggendo bene l’allegato A della DGR, praticamente, nonesistono più le fasce di rispetto, laddove viene sparso il letame, mentre laddove viene sparso illiquame impone l’obbligo di venti o trenta metri lungo l’arteria stradale. E di conseguenza,andar a dire ‘guarda che si può smaltire, si può stendere il liquame sulla strada provinciale,l’importante è che venga interrato subito’, secondo me, è un po’ una... andrebbe in contrastocon la DGR. Su questo punto, fra l’altro, io nel luglio scorso avevo parlato con un’associazione di categoria,la quale mi aveva chiesto se era possibile modificare il Regolamento, e la mia risposta erastata questa: di chiedere, attraverso le associazioni di categorie, in Direzione Agricolturaun’interpretazione della DGR, in modo tale da realizzare poi un Regolamento che non siainterpretabile, che sia semplice e sia snello, e quindi anche praticabile, sia dal punto di vista dicoloro che lavorano nel comparto agricolo, ma sia dall’altra parte la Polizia locale che poi devevigilare sull’operato e sul Regolamento stesso. L’altro punto è che secondo il mio punto di vista un Regolamento che riguarda i refluizootecnici debba essere scritto dagli agricoltori. A tal proposito, abbiamo una CommissioneAgricoltura che è composta dai cinque agricoltori più i tre tecnici e, secondo il mio auspicio, èche venga rivisto tutto in toto seguendo l’allegato A di Regione Lombardia del maggio 2016,che ha una validità di quattro anni, quindi 2016-2019. Molto oralmente nel 2019 verrà rivistoanche in virtù del fatto che il continuo monitoraggio per quanto riguarda i nitrati è sottocontrollo da parte di ARPA, e quindi nel Regolamento che andremo poi ad approvare – moltoprobabilmente lo faremo a febbraio o marzo – dovranno essere anche inseriti, secondo il miopunto di vista, alcuni riferimenti sul digestato, cosa che nell’attuale Regolamento non c’è, ildigestato sappiamo benissimo che è il sottoprodotto derivato dalla lavorazione per laproduzione di energia, di biogas o biomasse, e inserire anche un punto relativo al protocolloAria che il Comune di Treviglio ha aderito con Regione Lombardia; ossia, in una nota delSindaco di pochi giorni fa relativamente al PM10, impone l’obbligo che è assolutamente vietatospandere liquami o letami, laddove ci sono dei superamenti di soglia sul PM10. Quindi, a questo punto, nella revisione totale che andremo a fare è opportuno mettere inserirealcuni punti nuovi che sono emersi in questo periodo, ripetendo, secondo me, deve essere

scritto dagli agricoltori con la supervisione dei tre tecnici, che sono all’interno della stessaCommissione. Invito il consigliere Pignatelli a ritirare la mozione. Se vuole farci una raccomandazione, lapossiamo far subito, però così non può essere accolta. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, consigliere Ciocca. Ci sono altri interventi? Non ci sono altri Consiglieri che siprenotano. Prego, consigliere Pignatelli, a lei.

CONSIGLIERE PIGNATELLI:Sulle osservazioni che sono state svolte, e in particolare sui limiti temporali che sono statirevisionati ma mantenuti. La scelta, che è quella che abbiamo fatto noi assieme al Dipartimento Agricoltura, del partitoche è guidato dall’amico Ivan Tassi, la scelta è stata quella di mantenere i limiti com’erano nelRegolamento, indicando una fascia la più ampia possibile, quindi: l’orario mattutino anticipato,che mi pare fosse quello estivo, e l’orario più tardo che forse era quello invernale. Dal miopunto di vista, possiamo anche eliminare totalmente gli orari e consentire a chi svolge questaattività di concimare o liquamare in qualunque orario del giorno e della notte. Del resto, lo scopo che ci siamo prefissi era quello di aumentare la libertà e le possibilità di chisvolge questa attività con finalità economiche. Del resto, lo dicevo prima illustrando lamozione, Regione Lombardia non indica delle fasce orarie, le abbiamo mantenute e le abbiamorese massime in funzione della previsione pregressa. Se dall’Esecutivo o dal Consiglio vieneuna richiesta di emendamento nei termini di eliminare le fasce orarie, siamo sicuramentedisposti a toglierle, introducendo un riferimento alle indicazioni che verranno sul punto daRegione Lombardia. Tuttavia, è anche vero che probabilmente gli estensori del precedente Regolamento le fasceorarie le avevano individuate anche per evitare disturbi notturni a chi abita in prossimità delleaziende agricole. Per ciò che riguarda le previsioni della novella, esse mi paiono compatibili con la legislazionevigente e, ancorché io non faccia l’agricoltore, penso di essere in grado, in forza del mandatoelettorale che ho ricevuto, di proporre delle modifiche a un Regolamento. Mi auguro che ilRegolamento venga rivisto nel suo complesso, questo può essere un piccolo tassello iniziale dafar entrare a regime immediatamente. Osservo anche sommessamente che, se l’Esecutivo ha ritenuto di far transitare nellaCommissione Agricoltura le proposte di modifica del Regolamento, forse il proponente avrebbepotuto partecipare a questa seduta per illustrare la proposta stessa. Credo che avremmomagari semplificato il procedimento e fatto un lavoro migliore. Detto questo, ritengo che la proposta sia ragionevole, condivisibile, non ha finalità politiche enon riguarda soltanto la migliore gestione dei fondi destinati all’agricoltura; può essere subitoadottata in attesa che poi la Commissione rediga una più ampia revisione del Regolamento, percui chiedo che il Consiglio si esprima positivamente. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Consigliere Ciocca, lei è già intervenuto, vuole intervenire ancora? Velocemente,grazie.

CONSIGLIERE CIOCCA:Può essere subito adottato ma non praticato, nel senso che siamo in periodo di divietoassoluto, fino al 31 gennaio non si può far nulla, punto numero 1. Avremo ancora alcuni giornidi divieto per il periodo di febbraio fino al raggiungimento dei 90 giorni previsti dalla DGR, 90giorni devono essere recuperati dal 1 novembre al 28 febbraio, di cui 62 giorni dicembre egennaio, quindi 31 più 31, 62. Non c’è l’urgenza di intervenire adesso. È inutile che andiamo a modificare un Regolamentoadesso perché è inutile. Avevamo modificato i tempi, quello delle acque irrigue in viad’urgenza, laddove c’era veramente un problema, che era quello relativo alla pulizia, allosfalcio dell’erba. Allora lì sì era necessario intervenire subito perché c’erano dei problemiurgenti da risolvere. Il problema qua non esiste, ci sono alcuni problemi, alcuni punti chevanno in contrasto con la DGR e sinceramente non vado a votare una norma, che molto

probabilmente poi mi creerà dei conflitti e delle interpretazioni tra Polizia locale e agricoltore. Era capitato già un problema del genere per quanto riguarda sempre le acque irrigue, laddovenoi avevamo un Regolamento che permetteva il diserbo del fondo, del fosso, quando invecec’era poi una norma provinciale o regionale che non prevedeva assolutamente l’utilizzo deldiserbo; erano sorte alcune contravvenzioni per gli agricoltori e si sono rivolti a noi perchiedere spiegazioni. Morale della favola: avevamo modificato il Regolamento perché noneravamo, diciamo, coerenti con le leggi regionali. Idem per questo Regolamento. Va valutato bene, va valutato in Commissione Agricoltura e,visto che voleva partecipare alla Commissione Agricoltura, allora molto probabilmentebisognava chiedere – non avrei detto di no sicuramente perché non vogliamo nascondereniente a nessuno – se era possibile trattare la faccenda in Commissione. Punto. (Intervento fuori microfono: “sono state eliminate le Commissioni...”) Commissione Agricoltura l’abbiamo istituita e l’hai votata anche te a favore.

PRESIDENTE COLOGNO:Per cortesia, per cortesia.

CONSIGLIERE CIOCCA:È inutile venire qua a dire, voto, voto, voto, mi sta bene e dopo fare quello che si voglia.

PRESIDENTE COLOGNO:Per cortesia, consigliere Pignatelli, grazie. Prego, consigliere Giussani, a lei la parola.

CONSIGLIERE GIUSSANI:Ma io faccio una considerazione, che non obbligatoriamente un bravo avvocato debbaconoscere in agronomia la gestione dello spargimento dei liquami, dei compost, dei fanghieccetera eccetera eccetera. Questa è la dimostrazione, che l’avvocato Pignatelli, cioè, scusi, ilconsigliere Pignatelli dovrebbe sapere che gli agricoltori lavorano tanto di notte, le vacche lemungono di notte, i liquami sarebbero più comodi a spargerli di notte e non di giorno. Per cui questa mozione è monca, non ci porta da nessuna parte. Però vorrei fare un discorsoleggermente più ampio del tipo: come diceva Ciocca, la Commissione Agricoltura non è unqualcosa inventato o messo lì tanto per fare un giochino, tanto per perdere tempo. È fatto dacinque signori agricoltori, è da tre signori tecnici, i quali mi capiscono forse sicuramente,sicuramente più di me. Io non so se più dell’avvocato. Detto questo, il coinvolgere in questa occasione è assolutamente necessario perché altrimentiviene meno il fatto di aver fatto una Commissione. Questo è il punto 1. Si tratta anche,tradotto in sintesi, educazione e rispetto dei ruoli. L’altro punto è che, come diceva Ciocca, sarebbe aggiungere un tassello a un qualcosaincompleto perché lì dentro non c’è il compost che viene dai biodigestori, per cui vorrebbe direoggi portare avanti un Regolamento che fra un mese dobbiamo rimetterci le mani. La cosa piùlogica da fare è farlo a trecentosessanta gradi, coinvolgendo tutti, ma soprattutto farne unoche sia una cosa finita e non un asino a tre gambe o una mucca a cinque, perché così nonfunziona in agricoltura. Detto questo, Pignatelli, o la ritira, o la ritiri o la Lega te lo boccia. Vota contro. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Consigliere, non può invitare un Consigliere a ritirare nulla, francamente, per cuiquesto per dovere di cronaca. Ci sono altri interventi? Non ci sono altri interventi per cui dichiaro chiusa la discussione. Perdichiarazione di voto invito i Consiglieri a prenotarsi. Prego, consigliere Rossoni.

CONSIGLIERE ROSSONI:Ci asterremo perché apprezzo l’iniziativa del consigliere Pignatelli, che ha posto una questioneche è stato riconosciuto da tutti che deve essere regolamentata. Credo anch’io che lalimitazione di orario non sia, diciamo, adeguata, quindi che debba essere eliminata questalimitazione, però credo che sia importante l’impegno che è stato assunto, che si è assunto ilconsigliere Ciocca a nome dell’Amministrazione di procedere celermente alla regolamentazionedi tutta la questione, perché è stato appunto riconosciuto che effettivamente è una necessità.

Quindi come Gruppo del Partito Democratico ci asterremo.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Per dichiarazione di voto? Non ci sono altre dichiarazioni di voto. Consigliere Pignatelli,prego.

CONSIGLIERE PIGNATELLI:Grazie, Presidente. Molto brevemente, la mozione non aveva evidentemente intenti politici,anche se la discussione in Aula ha preso queste sfumature, e me ne dispiaccio. La volontà di Forza Italia e del Dipartimento Agricoltura provinciale è quella di favorire l’attivitàagricola. Abbiamo presentato questa mozione che riguarda una piccola parte dell’attività delmondo agricolo. Riteniamo di aver fatto un servizio alla comunità. Naturalmente, laCommissione Agricoltura so che è stata interpellata sul punto, poi richieste di modifica non nesono avvenute, emendamenti non sono stati fatti, una richiesta all’estensore di partecipare ailavori non è arrivata. Legittimamente, quindi, ho ritenuto che fosse stata svolta la necessariaistruttoria, quindi chiedo un voto favorevole perché lo scopo è quello semplicemente diconsentire a chi svolge attività agricola di farla al meglio, sfruttando tutta la superficie dei fondiagricoli. Ribadisco, ma brevemente per non essere tedioso, i limiti d’orario c’erano già nel precedenteRegolamento, li abbiamo estesi nella portata massima che era prevista. Io stesso ho dettoprima, se vogliamo, cari Consiglieri o cara Giunta, eliminiamoli del tutto. Non c’è stataun’espressione in questo senso, emendamenti non ne sono venuti; ho ritenuto, pur cercando dimigliorare quella piccola parte del Regolamento, che è stata oggetto della mozione, quella diampliare gli orari. In sede, come dire, de iure condendo, il Regolamento potrà essere sicuramente migliorato.Condivido l’invito alla massima partecipazione in questa sede e chiedo un voto favorevole, nonperché questa proposta viene da Forza Italia ma perché riteniamo che possa essere comunquedi aiuto al mondo dell’agricoltura. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Per dichiarazione di voto il consigliere Giussani.

CONSIGLIERE GIUSSANI:Non condivido una parola di quanto ha detto Pignatelli. Questa mozione non aiuta il settoreagricolo, ma va ad incasinare ulteriormente un Regolamento che già va modificato. Per mequesta è solo una grande propaganda politica, è solo un farsi vedere, però, ripeto, per amor diDio, ognuno si prende le sue. Per quanto ci riguarda voteremo contro. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Non ci sono altre dichiarazioni di voto per cui pongo in votazione il punto n. 8 all’ordinedel giorno. Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni. Ha votato a favore il consigliere Pignatelli; si sono astenuti ilconsigliere Calvi, il consigliere Ronchi, il consigliere Molteni, la consigliera Rossoni e ilconsigliere Sonzogni; hanno votato contro tutti gli altri. La mozione non è approvata. Veniamo al punto n. 9 all’ordine del giorno: “Mozione presentata dal consigliere Calviin merito al monitoraggio ambientale riguardante le emissioni in atmosfera dellepolveri sottili”. Prego, Consigliere.

CONSIGLIERE CALVI:La questione del particolato in sospensione dell’area, del particolato atmosferico, è nota a tutti,è ampiamente trattata dalla stampa. Il problema che vogliamo porre all’attenzione delConsiglio è la capacità di monitorare la situazione dal punto di vista statistico. A Treviglio c’èuna sola centralina. Per chi segue regolarmente il monitoraggio on line, molte volte è off line, eperciò effettivamente è difficile tracciare un andamento dei PM10 in atmosfera, ma soprattuttodei PM 2,5, che arrecano un danno maggiore ai cittadini, alla cittadinanza, e che pongonopurtroppo sul piatto delle questioni che riteniamo urgenti. Riteniamo fondamentalmente di ampliare la capacità di monitoraggio della città attraverso una

seconda centralina, e per questo chiediamo al Sindaco di verificare e di sondare la possibilità direalizzare un piano di monitoraggio per la città di Treviglio, anche attraverso una secondapossibilità. È possibile acquistare strumenti tarati, strumenti di precisione, che hanno validitàscientifica, che permetterebbero comunque di porre sul tappeto della questione la capacitàpropria, gestita nell’ambito dell’Assessorato dell’Ambiente, la capacità propria di monitorareautonomamente la situazione. Dopodiché, naturalmente, avremo un quadro della situazione ampio e maggiormente chiaro daquesto punto di vista. Infatti cogliamo con favore l’ordinanza del Sindaco, la 297, se non misbaglio, dal 6.12 corrente anno, che recepisce sostanzialmente il protocollo sperimentale diRegione Lombardia, che pone, risolve parte delle richieste che facciamo. E naturalmente noivorremmo anche che la cosa sia razionalizzata, non solo inserita in questo protocollosperimentale, ma come conseguenza di un’attenta analisi degli inquinanti in atmosfera,inquinanti che andremo poi successivamente a valutare attentamente. Passo successivo potrebbe essere anche quello di inserire nel POP triennale l’efficientamentoenergetico per quanto riguarda gli inquinanti in atmosfera emessi dagli impianti diriscaldamento – questo è un esempio dei tanti possibili –, ma è chiaro che la priorità, allo statoattuale delle cose, è la necessità di ampliare la capacità di monitorare gli inquinanti inatmosfera. Dunque, di conseguenza, vorremmo che il Consiglio comunale recepisse in toto lamozione, che dà delle indicazioni orientative da questo punto di vista e che comunquepermetterebbe di porre sul tappeto della questione delle soluzioni valide dal punto di vista dellapianificazione. Tuttavia, è chiaro che allo stato attuale, per chi segue la questione, le valutazioni che sipossono fare si possono fare a mezzo stampa. Abbiamo già visto i provvedimenti presi in altrecittà. Intendiamo proporre è la stessa cosa per quanto riguarda Treviglio, intendiamocomunque estendere sempre la questione non solo del monitoraggio ma anche quella dieventuali soluzioni. Cioè, è un punto di partenza, questa mozione la ritengo un punto iniziale,uno step iniziale per poi procedere chiaramente a valutare le eventuali soluzioni. Per quanto ci riguarda, è ovvio che noi siamo ampiamente favorevoli all’idea di ampliare ilmonitoraggio, lo abbiamo detto in campagna elettorale; abbiamo colto, anche nelledichiarazioni del Sindaco in campagna elettorale e successivamente alla presentazione delprogramma elettorale, l’idea comunque di valutare la cosa, e a questo punto non ci rimane cheproporla e vedere di contarci e vedere se effettivamente c’è spazio in quest’ambito perun’azione immediata e decisa.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, consigliere Calvi. È aperta la discussione. Ha chiesto di intervenire il Sindaco.

SINDACO IMERI:In merito alla mozione, la quale ha più il carattere di un’interrogazione, anche perché insommail deliberato è molto ampio e quindi vediamo di affrontare i vari temi in modo che poi troviamoanche la quadra su quello che poi sarà il deliberato finale. Nel senso che ha già accennato lei alfatto che il Comune di Treviglio è stato uno dei pochi, 22 su 242 in provincia di Bergamo, adaderire al protocollo promosso da Regione Lombardia per l’aria. Una scelta fatta in coerenza con quello che erano le delibere anche precedentemente adottate,che introducevano anche la cosiddetta “domenica di sensibilizzazione ecologica”, in occasionedella festa del Santo Patrono, San Martino, che quest’anno non è stato possibile fare perchéarrivati a ridosso, ma che è già prevista nella stessa delibera anche per gli anni successivi. Lìdentro ci sono le misure emergenziali perché si attivano al superamento di determinate sogliepreviste dalla Regione Lombardia, dai Comuni capoluogo, dall’ARPA e da tutti i soggetti, l’ANCI,che hanno sottoscritto questo protocollo e che noi abbiamo fatti nostri in toto, senza apportaremodifiche, come magari ha fatto anche qualche altro Comune. Sono state attivate, adessovediamo se domani per il secondo giorno consecutivo non supereremo i valori, quinditorneremo sotto il livello 1, oppure se continueremo a rimanere in questa fascia che introducealcuni divieti per la circolazione stradale, lo spandimento dei liquami, come si accennava prima,le temperature nelle abitazioni e negli esercizi commerciali e tante altre limitazioni. C’è da dire anche che i dati dal 2016 sono i migliori dal 2004 ad oggi, anche superando da quialla fine dell’anno il valore dei 50 microgrammi per quanto riguarda il PM10, tutti i giorni, noiarriveremmo a 54 superi, e siamo ben lontani dai valori degli altri anni. Siamo stati anche

sopra i 150 come città. È un trend in continua diminuzione, che ovviamente, così come non eraresponsabilità dell’Amministrazione o comunque in generale della città e dei cittadini unelevato valore negli anni passati, oggi sicuramente c’è una commistione, un mix di eventi, daquelli meteorologici a quelli degli investimenti fatti, a quelli della sensibilizzazione che hannoportato a questa riduzione. E sicuramente mi permetto di dire che il Comune di Treviglio ha comunque fatto la sua parte,poi quanto questo incida onestamente non lo so dire, però siamo oggi a 43 superi, nel 2016, equindi sicuramente anche, ripeto, aggiornato a ieri, anche mettendo tutti i giorni, arriviamo a54-55, ben al di sotto del massimo, anche se superiore al valore limite. Per quanto riguarda la richiesta di una seconda centralina, noi avevamo già fatto un’istanza adARPA nel 2011, Assessore all’Ambiente era il sottoscritto, ma ARPA, che ha in atto una serie diriorganizzazioni, anche economica e gestionale, aveva risposto che l’investimento, circa100.000 euro, per una nuova centralina non aveva senso perché le centraline in numerosuperiore a 1 ci sono solo nei capoluoghi di provincia e non lo ritiene opportuno in altre realtà.In più, la città di Treviglio aveva già fatto, sempre nel 2011, una campagna di rilevazionemobile con ARPA che aveva dato risultati anche in città molto simili, se non sostanzialmenteuguali a quelli della centrale di piazza Insurrezione. Quindi, pur avendo fatto rilevamenti inviale Piave e in altre zone della città, i valori che emergevano da questa campagna mobilesostanzialmente ricalcavano, proprio perché – e poi anche da lì è nata l’area critica, è nato ilprotocollo eccetera – chiaramente il PM10 non è puntuale in piazza. C’era anche la famosavignetta sul Biligot dei venditori di frutta e verdura che veniva accusato di essere colui chefalsava i dati della centralina perché era in piazza Insurrezione. Ecco, si è poi dimostrato comesi sta andando adesso sull’indicazione che sia più la legna che altri combustibili a generareproblemi maggiori di particelle, ecco, ci sono queste considerazioni anche tecniche di ARPA chehanno portato a escludere la possibilità di avere altri punti di rilievo. Però questo non ha escluso il fatto di avere un monitoraggio dell’aria della nostra città conparticolare riferimento al PM2,5, e da questo punto di vista noi abbiamo attivato unaconvenzione con l’Istituto Archimede, che non è stata attuata solo nell’anno 2015, ma che èsempre stata attivata anno con anno, è stata rinnovata anche recentemente, che prevedeproprio con i ragazzi, con gli strumenti e le dotazioni di costi sicuramente inferiori a cui facevaanche riferimento a lei, la possibilità di avere un monitoraggio dell’aria su più punti della cittàin relazione in quel caso al PM2,5. Uniamo in quel caso un dato che ci serve, fanno anche le campagne sull’acqua, a un’attivitàscolastica ma di alto livello, perché comunque con il laboratorio e la strumentazione, colprofessor Magni, si sta facendo un ottimo lavoro. Le relazioni sono pubblicate fino all’ultima,quella del 2014, sul sito del Comune di Treviglio e qualche dato interessante c’è, anche seanche questo report annuale non si discosta molto da quelli poi dell’ARPA, che ha adesso ancherilevazioni non solo del PM10 ma anch’essa di tutti i valori. Peraltro, sul portale di Regione Lombardia, se voi accedete adesso, c’è un bellissimospecchietto che dà in tempo quasi reale tutte le rilevazioni che vengono effettuate. Per quanto riguarda poi tutte le attività di investimento e di monitoraggio, anche qui, a seguitodell’approvazione del PAES, documento che avevamo portato in Consiglio comunale chiudendoun percorso iniziato per correttezza dall’Amministrazione Borghi, e poi portato avanti dallanostra Amministrazione precedente, il PAES che si dava e si dà degli obiettivi di diminuzionedel consumo di CO2 entro il 2020. E questo, siamo al terzo report di monitoraggio, perchéovviamente gli investimenti e gli interventi che vengono effettuati dall’Amministrazione devonopoi avere un riscontro operativo. Cito quelli che abbiamo già fatto e che stanno dando risultatisotto tanti punti di vista, quindi la gestione del calore, quindi la possibilità di monitorare eattivare in remoto gli impianti di riscaldamento, a seconda degli orari di utilizzo, dellatemperatura esterna, quindi, e di temperature minime che si vogliono garantire. Questo ha permesso, ad esempio, di intervenire su sprechi esagerati nelle palestre o negliedifici pubblici, dove sicuramente a volte capita, come è successo anche nel recente weekend,che chi si dimentica di avvisare resti al freddo, ma è meglio che si abituino ad avvisare e aprogrammare i loro ingressi nelle palestre o negli edifici pubblici piuttosto che lasciarli andaresempre tutti i sabati e le domeniche. Abbiamo investito molto nell’efficientamento energeticodegli alloggi comunali, perché abbiamo sempre detto che l’esempio doveva arrivare anche dalì, quindi, tutta via Pasteur è stata fatta con questa indicazione, il condominio a Castel Cerretoanche, ma anche molti interventi sulle caldaie (caldaie del tennis, caldaie degli uffici comunali,

caldaie degli impianti sportivi, delle scuole). Questo a fronte di quel contratto di gestione caloreche ha permesso di poter fare subito investimenti e poi di diminuire e ottimizzare i consumi. Ovvio che poi si lega a tutto un discorso di lampade ad alta efficienza, limitazione ditemperature, cappotti. Stiamo anche andando a valutare – ed è previsto nel programmaelettorale – una sorta di bando per incentivare i privati alla dismissione delle caldaie a gasolio,oltre a tutto quello che riguarda la mobilità cosiddetta anche “dolce” e quindi conl’implementazione del servizio di trasporto urbano, che è uno degli obiettivi che abbiamo. Per ilPOP sono poi già previste parecchie attività, compreso l’efficientamento energetico, adesempio, degli edifici scolastici attraverso la sostituzione dei serramenti, perché ovviamente ladispersione, soprattutto nelle scuole più vecchie, quelle di via del Partigiano e le Cameroni, èsignificativa. Quindi ci sono molte azioni in corso. Sicuramente si può sempre fare di più. Fortunatamente,adesso anche i nuovi bandi che stanno uscendo, emergendo, vanno nella direzione disostenere queste azioni. Noi siamo abbastanza allineati anche coi piani di monitoraggio,abbiamo un software all’interno del quale l’Ufficio Ambiente inserisce tutti i dati che fornisconogli altri uffici. Quindi ritengo che, pur potendo sempre fare di più, a Treviglio si stia facendomolto. Poi è chiaro che è un tema talmente ampio e talmente delicato che necessita di moltiapprofondimenti. È per quello che dicevo all’inizio che la mozione non credo possa trovare un voto favorevole nelsenso che molte delle cose sono già fatte, però la seconda centralina di rilevamento, che nondipende dal Comune ma dall’ARPA, chiaramente non posso votarla, e quindi o diventa unaraccomandazione e sicuramente è stato anche un momento utile di confronto, oppure, non so,si può rivedere il testo, ma avrebbe bisogno di una significativa revisione. Anche perché il POPc’è già e quindi anche lì sono già previsti questi interventi. Lascio a lei poi le valutazioni sicuramente e ringrazio anche per lo spirito con cui è stata posta,e anche per la possibilità di relazionare in merito alle azioni in corso. E poi, raccogliendo anchel’invito che ha fatto suo proprio per quanto riguarda l’adozione del Regolamento dei CentriRaccolta, è chiaro che tutti gli spunti propositivi e positivi con l’Assessore ai Lavori pubblici,l’Assessore all’Edilizia privata, perché abbiamo anche approvato due anni fa, credo, 2014, ilRegolamento per l’efficientamento energetico delle nuove costruzioni e delle ristrutturazioni, econ l’Assessore all’Ambiente trovare un modo per rendere ancora più concreti gli obiettivi e glispunti sicuramente interessanti della sua mozione.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Sindaco. Ci sono altri Consiglieri che vogliono intervenire? Consigliere Sonzogni, prego.

CONSIGLIERE SONZOGNI:Sì, per esprimere l’apprezzamento per questa mozione, che, sì, è vero, avrà un dispositivoabbastanza ampio ma certifica un’attenzione alle questioni ambientali che vede anche – pensodi poter parlare anche per i miei colleghi – una altrettanta attenzione e interesse da parte delPartito Democratico. Mi sembra che vengano poste delle questioni che dovranno trovare – noi ce lo auguriamo –un’espressione concreta nella revisione che dovrà essere fatta del PGT, perché qui sono statesollevate delle tematiche che attengono all’incentivazione di interventi di riqualificazioneenergetica degli edifici pubblici, ma soprattutto degli edifici privati, che non possono chepassare per un meccanismo di incentivi, che avevamo anche tra l’altro ipotizzato nella nostraproposta elettorale, che vadano a rendere economicamente sostenibile appunto questa che èuna riqualificazione energetica che va a conciliare sia le esigenze di, appunto, tuteladell’ambiente, quindi riduzione delle emissioni, sia anche quelle di mantenimento e diconservazione del valore patrimoniale delle proprietà private, che è una questione che è moltoimportante e molto sentita in città, ed evitare anche per la nostra economia, dove lacomponente dell’edilizia, insomma, ha un suo peso non da poco. Quindi sicuramente la vediamo come un’iniziativa, che peraltro anche noi ci riserviamo disviluppare con proposte anche più concrete, e quindi mi sento di auspicare che ci siacomunque un consenso – poi passerei alla dichiarazione di voto – un consenso intorno a questamozione perché rappresenta certamente un buon auspicio. È chiaro che una seconda centralinanon sia facilmente attivabile proprio per via di quelle che sono state quelle riserve che haespresso l’ARPA, e che mi pare, ci sembrano anche ragionevoli, tenuto conto che Treviglio non

è una metropoli e piazza Insurrezione comunque è già un punto estremamente in realtàtrafficato di Treviglio, per cui un dato rilevato in piazza Insurrezione è assolutamente indicativodi quello che può essere il dato medio dell’inquinamento di Treviglio. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Ci sono altri Consiglieri che vogliono intervenire? Non ci sono altri Consiglieri per cui dichiaro chiusa la discussione. Per dichiarazione di voto?Consigliere Calvi.

CONSIGLIERE CALVI:Chiaramente, l’impianto del dispositivo è generico o ha carattere di indirizzo, anche perchépotrei fare immediatamente un esempio: potremmo proporre un progetto di veicolazione azero emissioni, agevolando l’installazione di colonnine di rifornimento elettrico, ma è un’idea eportarla in questo momento al voto è come smontare parte dell’idea della mozione stessa, cheè quella di sollevare il problema. Poi, come diceva il signor Sindaco, è chiaro che le tematichesono ampie, la possibilità di discussione è relativamente ampia. Lui stesso ha sollevato ineffetti il peculiare aspetto della differenziazione fra PM10 e PM2,5; PM10, dal punto di vista,diciamo, di emergenza sanitaria costituiscono un’emergenza relativa perché riguardanocomunque malattie del tratto orofaringeo, per esempio, mentre i PM2,5 scendono in profonditàdagli alveoli polmonari ed è chiaro che l’aspetto è diverso e l’attenzione e l’urgenza è diversa. Potrei far riferimento anche al progetto Escape di portata europea. Se uno va a vedere il sitoonline, si rende conto degli attuali studi, della fase degli attuali studi che è importantissima, eportano all’evidenza l’esatta correlazione fra potenziali malattie e accumulo dei PM2,5, perchédi fatto c’è una situazione dinamica per quanto riguarda la contaminazione ambientale. Èchiaro che il monitoraggio diventa una fase anche di valutazione epidemiologica del territorio,cioè dà un’idea di cosa realmente può essere messo in correlazione con eventuali malattie. Esoprattutto, chiaramente, non intendevo proporre un indirizzo preciso, cioè una propostaprecisa, come ho fatto ad esempio in precedenza, anche perché la mozione deve avere uncarattere generale, deve sollevare il relativo problema. Dopodiché, chiaramente, politicamente le varie componenti del Consiglio si faranno caricoresponsabilmente di portare eventuali progetti da valutare per quanto riguardal’Amministrazione.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Consigliera Rossoni, prego.

CONSIGLIERE ROSSONI:A nome del Partito Democratico noi ci asterremo su questa mozione perché, come ha ben dettoil consigliere Sonzogni, apprezziamo assolutamente lo spirito della mozione, quindi anche iltema che è stato sollevato. Però, per quanto riguarda, cioè tenuto conto della risposta che hadato il Sindaco, e siccome una serie di interventi sono da rinviarsi, ad esempio, l’adozione delPGT piuttosto che non di non applicabili perché dipendono da soggetti terzi, tipo l’ARPA, chehanno già dichiarato che non metteranno una seconda centralina; prendiamo questo come unindirizzo sul quale, ripeto, siamo assolutamente d’accordo, però non ci sentiamo di votare lamozione perché appunto non è applicabile. Quindi ci asteniamo apprezzando l’iniziativa del consigliere Calvi.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Consigliere Giussani.

CONSIGLIERE GIUSSANI:La cosa è molto, molto ampia. Ci sono dei passaggi che si possono accettare e alcuni no. Iocredo che la soluzione migliore sarebbe lasciarla come raccomandazione. Non so se Calvi èd’accordo. Perché ci sono delle cose assolutamente condivisibili, per l’amor di Dio, ma ci sonoaltre che votate vorrebbe dire poi non riuscire a metterle in atto, tipo la centralina, una cosa el’altra. Adesso metterci le mani, secondo me, metterci questa sera a modificare tutta lamozione non lo so. Come raccomandazione io penso che sarebbe una bella cosa. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Consigliere Calvi, sul punto della proposta del consigliere Giussani?

CONSIGLIERE CALVI:Nonostante sia evidente, magari, il difetto di proposta, è negli intenti stessi, nei nostri intentistessi quello di mantenere il tratto generale. Io riterrei, a questo punto, comunque necessariauna votazione, al limite non è che è un argomento che non si possa ridiscutere. È chiaro chemagari i dettagli di eventuali proposte operative verranno fatti nel prosieguo del lavoro delConsiglio comunale. Al momento, potremmo semplicemente valutare obiettivamente la mozione stessa, dopodichéognuno naturalmente politicamente trarrà le sue conclusioni.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie, Consigliere. Per altre dichiarazioni di voto? Non ci sono altre dichiarazioni di voto per cui pongo in votazione il punto n. 9 all’ordine delgiorno. Sono aperte le votazioni. Consigliere Pignatelli, grazie. Sono chiuse le votazioni. Hanno votato a favore il consigliere Calvi e il consigliere Pignatelli; si sono astenuti laconsigliera Ronchi, il consigliere Molteni, la consigliera Rossoni, il consigliere Sonzogni; hannovotato contro tutti gli altri. La mozione non è approvata. Veniamo all’ultimo punto all’ordine del giorno: “Mozione presentata dai consiglieriRonchi e Molteni in merito all’impegno del Comune di Treviglio ad aderire al nuovoprotocollo d’intesa fra la Provincia e Libera”. Prego, consigliera Ronchi.

CONSIGLIERE RONCHI:Considerato che il 29 aprile del 2013, con la deliberazione n. 39, il Comune di Treviglio haaderito ad Avviso Pubblico, cioè a una rete di amministratori Comuni, Province e Regioni natanel ‘96 per promuovere azioni di prevenzione e contrasto all’infiltrazione mafiosa nel governodegli Enti locali e per aggregare tra questi ultimi quelli che hanno manifestato o manifestano illoro interesse verso percorsi di educazione alla legalità democratica; chiediamo con questa mozione al Comune di aderire al nuovo protocollo del 24 ottobre 2016tra la Provincia e Libera in modo da dare un segnale forte sui temi della corruzione e dellacriminalità organizzata, che tanto interesse hanno presso i cittadini e che senza dubbiorinnovano, potenziandolo, il nostro impegno in un’area così cruciale. Libera è nata nel ’95, è stata inserita fra le cento migliori ONG a livello mondiale. Racchiude1.500 realtà coordinate. Io, tra l’altro, li ho visti proprio attivi quest’estate al mare, dove,praticamente, si sono coordinati con l’Amministrazione di questa cittadina per rilevare unostabilimento balneare, dove c’era stato del riciclaggio del denaro, e praticamente lì c’era unproblema in cui una trentina di persone avevano perso di botto il posto di lavoro; per cui sonointervenuti, sono intervenuti con i magistrati, e questa organizzazione insiemeall’Amministrazione comunale e tantissime altre associazioni hanno permesso di riaprire lastruttura, quindi di salvaguardare il posto di lavoro di queste persone, e anche di coloro checome i turisti avevano già pagato la quota per l’ombrellone eccetera eccetera. Per cui, niente, era una richiesta che mi pareva abbastanza un fiore all’occhiello per Treviglio.Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. La parola al Sindaco.

SINDACO IMERI:Ho recuperato il protocollo citato perché non era allegato, e quindi siamo andati a recuperarlo,e purtroppo, mi vien da dire, il protocollo è un protocollo ad hoc, cioè non c’è l’adesione a unprotocollo standard, al quale la Provincia ha aderito, ma Province e Libera si sono sedute, edalla documentazione che c’è non si fa riferimento a un protocollo standard, al quale poiaderire. Quindi, in merito alla richiesta, diventa un po’ difficile dire va bene, pur condividendo lo spirito,anche perché anticipo che 99 per cento il 21 marzo ospiteremo a Treviglio una manifestazione

probabilmente di carattere provinciale di Libera, che ho già incontrato nei giorni scorsi e con laquale abbiamo anche già avuto alcuni dialoghi in merito a un rapporto che può essere dicollaborazione col Comune di Treviglio, condividendo ovviamente i principi. Quindi, o si modifica il dispositivo piuttosto che di aderire di valutare e avviare unainterlocuzione con Libera per addivenire a un protocollo, perché in questo protocollo non c’è unrichiamo a un protocollo standard al quale la Provincia ha aderito, ma si sono seduti, anzi daquello che si chiede nel protocollo sembra quasi che sarà la Provincia, insieme a Libera, poi afarsi promotrice sul territorio di una sorta di protocollo standard. Quindi, onde evitarespiacevoli voti contrari come prima per il quale ovviamente avrei preferito evitare, proprioanche in relazione alla giornata del 21 marzo che ospiteremo a Treviglio, sono già statecoinvolte le dirigenze scolastiche, quindi è già partita anche l’organizzazione; chiedo o dilasciarla come raccomandazione o di modificare il dispositivo in modo un po’ più ampio, inmodo che si possa dare un segno condiviso di un’adesione ai principi, poi da concretizzarsi inun protocollo magari da presentare in occasione di quella giornata, ecco. Quindi, se va bene, io faccio mia sicuramente la raccomandazione, citando già anche questiincontri che abbiamo avuto prima con il rappresentante territoriale e poi con quello provinciale,per il quale si sta pensando a una manifestazione in grande, dove Treviglio diventi ilriferimento in quella giornata di questa associazione e dei principi che promuove. Quindimagari, nel frattempo, farò presente, chiederò conto di questo protocollo, che ho letto e,ripeto, non mi pare aperto a un..., mi aggancio anch’io, mi pare molto uno a uno.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Ci sono altri interventi? Non ci sono altri interventi... prego, consigliera Rossoni.

CONSIGLIERE ROSSONI:Siccome non conosco il protocollo, è troppo lungo da leggere? Cioè non ce lo potrebbe...? Nonci potrebbe riferire un po’ più nel dettaglio di che cosa si tratta? Non per altro ma perché lamozione – me la potresti passare un attimo? – dice al Comune di “aderire al protocollo in mododa dare un segnale forte sui temi della corruzione e della criminalità organizzata, che tantointeressano presso i cittadini”. Ecco, più che interesse mi pare che sia un tema purtroppoestremamente importante, estremamente diffuso, estremamente radicato, quindi credo cheeffettivamente un’azione forte dall’Amministrazione su questo piano sia interessante eauspicabile. Non so se è adattabile al protocollo della Provincia, però, che l’Amministrazione comunale diamagari..., oppure che questa mozione..., adesso prendo io l’incarico, mi faccio carico di unacosa che compete alla consigliera Ronchi, però effettivamente magari che venga dato incaricoo mandato all’Amministrazione perché venga stipulato un apposito protocollo mi sembra unacosa fondamentale.

SINDACO IMERI:Cerco di leggere velocemente ma che si capisca, poi magari facciamo le fotocopie, così manmano... è uno, bisogna fare le fotocopie, perdiamo un quarto d’ora. “Protocollo d’intesa per promuovere la cultura della legalità nel territorio bergamasco evalorizzare il recupero sociale dei beni confiscati alla criminalità tra Provincia di Bergamo eLibera. Premesso che è necessario rafforzare con un impegno delle Istituzioni, cittadini singoli eassociati per la promozione dei valori della legalità, solidarietà e giustizia sociale al fine diopporsi in maniera proficua alle logiche dannose dei gruppi criminali; è necessario creare erafforzare la rete tra le Istituzioni che operano sul territorio – Provincia, Prefettura, Comuni,Comunità montane, Università, Ufficio scolastico, soggetti del terzo settore, attori del sistemadi istruzione e della formazione, sistema produttivo locale e gli altri soggetti del territorio – alfine di favorire la diffusione di buone pratiche inerenti l’utilizzo dei patrimoni e delle ricchezzedi provenienza illecita a beneficio alla cittadinanza, tramite servizi, attività di promozionesociale e lavoro, promuovendo al tempo stesso la diffusione culturale della legalità; ènecessario supportare le Amministrazioni locali nell’elaborazione dei piani di intervento,finalizzati a valorizzare il recupero sociale dei beni confiscati alla criminalità. Libera nasce nel 1995 con l’intento di coinvolgere e sostenere tutti coloro che siano interessatialla lotta alle mafie; affianca le Amministrazioni comunali nella valorizzazione ai fini sociali dei

beni confiscati ad organizzazioni malavitose; la Provincia di Bergamo vuole rafforzare glistrumenti e gli interventi sul tema della promozione della cultura, della legalità democratica edel contrasto della prevenzione delle forme di criminalità comune organizzata, valorizzando lacollaborazione tra Istituzioni. Secondo i dati forniti dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e destinazione dei benisequestrati, aggiornati a dicembre 2015, in provincia di Bergamo sono presenti ben 30 beniconfiscati; si conviene che: Finalità. Provincia di Bergamo e il coordinamento di Libera intendono rafforzare unacollaborazione finalizzata a promuovere nel territorio bergamasco una cultura della legalità edella lotta alla criminalità organizzata. Al fine di perseguire tale obiettivo la Provincia e Liberadecidono di attivarsi in stretta sinergia per un’attività di informazione e sensibilizzazione, alfine di coinvolgere la comunità locale sul tema dell’utilizzo sociale dei beni confiscati. Al fine didiffondere nel territorio una maggiore cultura della legalità si impegna a collaborarenell’organizzazione di momenti di approfondimento, anche di tipo seminariale, al fine di fornireall’Amministrazione stessa, ai cittadini, alle associazioni e organizzazioni gli strumenti utili acomprendere la portata del dettato legislativo. Provincia di Bergamo e Libera intendono promuovere e valorizzare progetti territoriali locali,che abbiano per obiettivo la restituzione alla collettività delle ricchezze illecitamenteaccumulate dalla criminalità, attraverso: azioni di supporto ai Comuni assegnatari dei beniconfiscati; analisi e diffusione dei dati e informazioni buone pratiche che possano valorizzare ediffondere progetti significativi in grado di promuovere il valore simbolico, educativo e culturaledel riuso dei beni confiscati; azioni di supporto per attivazione di percorsi formativi rivolti agliEnti locali bergamaschi – quindi amministratori e dipendenti – anche in collaborazione conl’associazione Avviso Pubblico. La Provincia di Bergamo e Libera si impegnano ad attivare iniziative che possano contrastare lapenetrazione progressiva, anche in collaborazione con la Camera di Commercio e leassociazioni imprenditoriali dei lavoratori bergamaschi. Impegni della Provincia di Bergamo. La Provincia di Bergamo si impegna a promuoverel’attivazione di momenti di confronto con le principali Istituzioni (Prefettura, Camera diCommercio, Amministrazioni comunali assegnatarie di beni confiscati e altre realtàinteressate), nonché a partecipare a iniziative promosse da Libera sul territorio al fine difavorire un costante scambio di informazioni. Nella prospettiva di assicurare una maggiorconsapevolezza la Provincia si adopererà per sostenere e promuovere l’iniziativa che Liberarealizzerà annualmente circa la presentazione dell’aggiornamento della ricercadell’Osservatorio. Libera si impegna in azioni volte alla promozione della cultura della legalità, nonché in attivitàche favoriscano la partecipazione alla vita democratica, puntando al radicamento sul territoriodi esperienze di partecipazione associativa in collaborazione con le Autorità locali. Si impegna acollaborare con la Provincia di Bergamo per la realizzazione delle azioni previste nell’ambito delpresente protocollo, mettendo a disposizione i propri dati. Il protocollo ha validità di tre anni”. È molto stringente, non si può estendere al Comune, per quello che suggerivo, nell’ambitodella discussione, del confronto che c’è con Libera per l’organizzazione di questa giornataeventualmente di..., però fa riferimento alle Amministrazioni comunali che hanno beniconfiscati in affiancamento, per quello che mi sembrava un po’ una forzatura, pur condividendolo spirito, e andrebbe proprio rivisto, quindi non lo so.

PRESIDENTE COLOGNO:Grazie. Consigliere Sonzogni.

CONSIGLIERE SONZOGNI:Diciamo che se stiamo al dispositivo della mozione potrebbe essere anche integrato con ilriferimento: aderire al protocollo o porre in essere le azioni necessarie per addivenire a unprotocollo dai medesimi contenuti, alle medesime finalità, con Libera e/o altre associazioniegualmente meritorie e attive nella prevenzione, diciamo, della penetrazione della criminalitàorganizzata nelle attività economiche del nostro territorio. Per cui, se la vediamo come invito all’Amministrazione, ad essa stessa, diciamo, farsi firmatariadi questo protocollo, ridefinito su misura della realtà di Treviglio o comunque di protocolli

simili, potrebbe effettivamente starci come mozione.

PRESIDENTE COLOGNO:Quindi vuol formalizzare un emendamento, qualcosa o aspettiamo prima la consigliera Ronchi? (Intervento fuori microfono)Do un attimo la parola al Sindaco che vuol fare una proposta e poi...

SINDACO IMERI:Si potrebbe togliere il riferimento al protocollo nel “chiediamo”, metterlo nel “preso atto che èstato sottoscritto un protocollo tra Provincia di Bergamo e Libera, chiediamo al Comune di”... (Intervento fuori microfono)Eh sì, chiediamo al Comune di dare un segnale forte sui temi... esatto. In un’altra... sì, sediventa raccomandazione, è meglio, insomma dobbiamo stare qua a scrivere e a riportaresopra, ecco. (Intervento fuori microfono)Ripeto, con Libera stiamo già programmando per il 21 maggio una giornata a Treviglio, quindipotrebbe essere anche l’occasione. Per l’intitolazione di uno spazio pubblico a due agenti dellascorta di Falcone e Borsellino, in quell’occasione verranno ricordati tutte le vittime di mafia,verranno citati i dati dell’Osservatorio. Quindi c’è un programma già ricco, potemmo da qui amarzo prendere lo spunto da questo, sennò vuol dire un po’ rimodulando. Lo spirito c’è, siamo già in dialogo. Mi diceva giustamente Pinuccia che già anche il Cantoni hauna convenzione o comunque un’attività che fa nelle terre confiscate alla mafia, quindi potevaanche coinvolgere direttamente l’agraria, per dire. Quindi, ecco, magari lo costruiamo e cisentiamo in merito. Se va bene, perfetto, grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:Quindi la trasformiamo come raccomandazione, perfetto. Ci vediamo di là per gli auguri di Natale? Grazie. Dichiaro chiusi i lavori del Consiglio.

IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE

F.to Avv. Andrea COLOGNO F.to Dr.ssa Immacolata GRAVALLESE