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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
“ANDREA BELVEDERE” NAPOLI
Approvato dal C.d.D del 23/11/15
Approvato dal C.d. I del 24/11/15
Cos’è il POF?
E’ il documento di riconoscimento dell’istituzione scolastica, cioè l’attestato che
certifica l’identità culturale e progettuale della singola istituzione scolastica . Il POF deve: Definire i percorsi di flessibilità didattica ed organizzativa
Accrescere le responsabilità di chi opera nella scuola
Assicurare la coerenza e l’integrazione di tutte le scelte e le iniziative
Le sue caratteristiche devono essere: Realizzabilità
Verificabilità
Flessibilità
Stabilità
Coerenza
Chiarezza Progettare il POF significa prendere atto dei bisogni formativi del territorio, delle
condizioni di erogazione del servizio (struttura), delle risorse umane e finanziarie
disponibili. Compito del Collegio docenti è programmare e organizzare il lavoro didattico –
formativo. Compito del Consiglio d’Istituto è l’approvazione del POF, che contiene in sé elementi
relativi all’uso delle risorse umane e finanziarie. In armonia con il dettato ministeriale (decreto 22 agosto 2007, n°139) il Piano
dell’Offerta Formativa proposto dalla nostra istituzione scolastica assume come
obiettivo primario l’acquisizione delle Otto competenze chiave di cittadinanza , cioè
“quello che tutti devono sapere acquisire e sapere oggi per entrare da protagonisti nella
vita di domani”:
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’informazione.
L’acquisizione di tali competenze si realizza attraverso le conoscenze e le abilità
ricondotte ai seguenti quattro assi culturali Asse dei linguaggi : padronanza della lingua italiana, come capacità di leggere,
comunicare per iscritto ed oralmente, comprendere testi di vario tipo; conoscere
almeno una lingua straniera; utilizzare tecnologie della comunicazione e
dell’informazione. Asse matematico : padronanza nell’utilizzo di tecniche e procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico, capacità di confrontare figure geometriche, di risolvere
problemi attraverso l’analisi dei dati, di elaborare la loro interpretazione nonché
lo sviluppo di ragionamenti. Asse scientifico–tecnologico : padronanza di metodi, concetti ed atteggiamenti
indispensabili per comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane,
per contribuire al loro sviluppo, nel rispetto della persona e dell’ambiente. Asse storico – sociale : padronanza nel cogliere le connessioni tra gli eventi
storici, sia locali che mondiali, ed i fenomeni sociali ed economici; capacità di
partecipare responsabilmente alla vita sociale. A tal proposito, in sintonia con il
D. L. n° 137 dell’ 1/09/2008, si riaffronterà lo studio dell’educazione civica,
intesa anche come conoscenza delle regole dello Stato, dei suoi organi e dei suoi
meccanismi (Cittadinanza e Costituzione). Nel rispetto delle finalità, dei livelli di competenze stabiliti, degli obiettivi di
apprendimento fissati, ogni scuola predispone un curricolo all’interno del POF stesso.
Il curricolo della scuola ha come base la problematizzazione delle situazioni e
l’acquisizione delle competenze. Tutto l’apprendimento utilizza un processo di
competenze multiple e di abilità cognitive, che coinvolge gli aspetti riguardanti il
sistema linguistico e le situazioni comunicative proprie di ogni disciplina. L’approccio
problematico permette una strutturazione delle conoscenze e promuove le motivazioni
all’apprendimento stesso.
Infine le conoscenze sono indirizzate ai contenuti disciplinari specifici e sono
finalizzate all’acquisizione di una conoscenza critica.
La S.S. di I° grado “A. Belvedere” ha realizzato, attraverso il lavoro di progettazione
di ciascun dipartimento, delle unità specifiche di apprendimento che mirano alla
realizzazione degli obiettivi stabiliti in funzione dei traguardi definiti per lo sviluppo
delle competenze.
Anche per la valutazione i dipartimenti hanno proposto gli strumenti valutativi adatti,
che precedono, accompagnano e verificano i percorsi curriculari.
E’ necessario sottolineare che la valutazione è parte integrante della programmazione,
non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento
didattico al fine di operare con flessibilità sul progetto educativo. Essa, infatti,
consente un costante adeguamento della programmazione didattica permettendo ai
docenti di:
Personalizzare il processo formativo di ciascun alunno;
Predisporre percorsi di recupero, in situazioni di insuccesso.
La valutazione, cioè, concorre alla formazione assolvendo funzione di:
Rilevamento, verificando i livelli di conoscenza e di competenza;
Diagnosi, individuando gli errori di comprensione o di metodo;
Prognosi, prevedendo opportunità e possibilità di realizzazione del progetto
formativo.
La scuola inoltre, valuta se stessa attraverso :
la valorizzazione di tutte le sue risorse professionali e strutturali; nel
perseguimento dei propri obiettivi con la massima efficacia ed efficienza ; sviluppando programmi d’azione che si possono tradurre in risultati identificabili
e valutabili. La qualità non si realizza con la semplice applicazione di norme, essa richiede
l’accettazione della fatica di un percorso e di un’esperienza pluriennale che la raffini e
la consolidi attraverso un cammino motivato, determinato, né semplice né esente da
errori . Mediante prove disciplinari, test proposti alle varie componenti della realtà scolastica,
diagrammi che fotografano scelte e risultati, si realizza un monitoraggio completo
dell’attività scolastica che è, per ogni anno di lavoro, punto di arrivo e di partenza di
tutte le attività.
Le finalità del nostro POF
Le finalità ed i valori dell’offerta formativa mirano a realizzare: Una scuola orientativa che formi persone capaci di scelte autonome e
responsabili, che dia al preadolescente la possibilità di individuare le proprie attitudini
e i propri interessi, di utilizzare le proprie abilità, definire i propri limiti in una chiara
dinamica tra diritti e doveri.
Una scuola motivante che ottimizzi la qualità dell’istruzione ed il livello delle
prestazioni scolastiche, radicando, sulle effettive capacità di ciascuno, conoscenze ed
abilità disciplinari e interdisciplinari, ampliando l’offerta formativa con un vasto
ventaglio di attività.
Una scuola che previene i disagi e recupera gli svantaggi, capace di leggere i
bisogni e le difficoltà dei preadolescenti, di intervenire prima che si trasformino in
malessere, coinvolgendo attivamente le famiglie e le agenzie educative del territorio a
tal fine preposte.
Una scuola che educhi alla sicurezza, alla legalità, alla convivenza, alla
solidarietà, insegnando a rispettare norme e regole, ad accettare qualsivoglia diversità,
a star bene con gli altri.
Una scuola che migliori la comunicazione garantendo trasparenza e
partecipazione ai processi di formazione ed amministrativi.
Una scuola che valuta per un efficace controllo dei processi formativi.
Una scuola che promuova una coscienza ambientalista.
Una scuola che favorisca il processo di integrazione dell’istituto nel contesto
territoriale ed istituzionale.
Mission : Flessibilità del servizio per rispondere alla molteplicità dei bisogni, di tutti
gli allievi e delle famiglie, offrendo una gamma di opportunità formative, innovative e
stimolanti, dinamiche, continuamente aggiornate, adeguate alle esigenze dei ragazzi in
continua evoluzione. La scuola dunque fornisce un servizio complesso di ordine
educativo, formativo, didattico, sociale utilizzando risorse economiche, strutturali,
culturali.
ALUNNO
PROTAGONISTA
Promuovere una coscienza ambientalista
Valorizzare le risorse umane
Educare alla sicurezza,legalità e
solidarietà
Prevenire i disagi,recuperare gli svantaggi,garantire il diritto
d’istruzione degli alunni stranieri e con bisogni educativi speciali
Migliorare la comunicazione con l’esterno
Favorire l’integrazione
Scuola- Territorio-
Ottimizzare la qualità
dell’istruzione
Scuola e territorio si pongono in rapporto di reciprocità (il D.lgs. 59\04 richiede alle
scuole di saper interagire con il territorio).
1) Rapporti con il territorio:
a) rapporti con le scuole primarie e secondarie di 2° grado presenti sul territorio: essi si
realizzano nell’ambito della continuità e dell’orientamento;
b) accordi con l’ASL e con l’équipe psico – pedagogica e sanitaria
c) accordi con la Circoscrizione e i servizi sociali
d) rapporti con la Protezione civile e l’INAIL
e) rapporti con il volontariato sociale ( assistentato materiale )
2) Rapporti con i genitori degli alunni:
a) incontri per la presentazione dell’offerta formativa;
b) incontri in cui i genitori possono esprimere pareri e proposte;
c) incontri per comunicazioni relative alla realizzazione del processo formativo e di
apprendimento degli alunni;
d) incontri per la consegna delle schede.
Una gestione dell’offerta formativa che ponga al proprio centro la personalità
dell’alunno, si deve basare sulla “cultura della progettualità”.
Infatti essa consente di sviluppare una diversa dimensione dell’apprendimento,
realizzando piani di studio in grado di superare il divario tra discente e docente.
Scuola e territorio si pongono in rapporto di reciprocità (il D.lgs. 59\04 richiede alle
scuole di saper interagire con il territorio).
1) Rapporti con il territorio: a) rapporti con le scuole primarie e secondarie di 2° grado presenti sul territorio
che si realizzano nell’ambito della continuità e dell’orientamento;
b) accordi con l’ASL e con l’équipe psico – pedagogica e sanitaria
c) accordi con la Circoscrizione, V municipalità, e i servizi sociali
d) rapporti con la Protezione civile e l’INAIL
e) rapporti con il volontariato sociale ( assistentato materiale-associazione AID,
ipertesto, Le comete -esperti di problematiche adolescenziali)
f) accordo con le seguenti associazioni sportive:
Tennis club Vomero
I RAPPORTI DELLA SCUOLA E IL TERRITORIO:
L’Offerta formativa
Associazione sportiva karate
Collana
Associazione Sportiva Bowling
Federazione Scacchi
Associazione “Vela”
Associazione “Canottaggio”
Associazione sportiva Rugby
g) Accordi con associazioni ed enti culturali
Origami oh
informatica
S. Peter’s
Attivamente
Associazioni musicali
Unicef
2) Rapporti con i genitori degli alunni:
a) incontri per la presentazione dell’offerta formativa;
a) incontri periodici con i genitori che possono esprimere pareri e proposte;
b) incontri per comunicazioni relative alla realizzazione del processo formativo e di
apprendimento degli alunni;
c) incontri per la consegna delle schede;
d) organizzazione di incontri formativi e didattici tra genitori esperti e gruppi classe
Una gestione dell’offerta formativa che ponga al proprio centro la personalità
dell’alunno, si deve basare sulla “cultura della progettualità”.
Infatti essa consente di sviluppare una diversa dimensione dell’apprendimento,
realizzando piani di studio in grado di superare il divario tra discente e docente. I PROGETTI sono lo strumento per eccellenza di una metodologia che voglia
veicolare i contenuti e raggiungere gli obiettivi educativi e didattici nel modo più
efficace; essi sono parte integrante della programmazione e sono assunti come linea-
guida dei vari consigli di classe. Inoltre, nell’ottica dei progetti, c’è proprio l’esigenza di lavorare in rete con le agenzie
educative presenti sul territorio, favorendo tutte le opportunità che consentono di
concorrere, in maniera integrata, all’incremento del successo formativo e al
superamento del disagio scolastico, e che vanno ad ampliare l’offerta formativa
curriculare ed extracurriculare, puntando soprattutto sullo sport, sulla manualità, sulla
musica. Le attività di origami, i corsi di pianoforte e chitarra, il canto e la recitazione,
i corsi d’ informatica per il conseguimento dell’eipass, le attività di avviamento alla
pratica sportiva, vanno ad ampliare le offerte di recupero, di potenziamento e
arricchimento che si svolgono in orario curricolare ed extracurriculare ( latino,
madrelingua, scrittura creativa, giornalino ). I progetti, in linea con la programmazione
didattico-educativa, saranno realizzati in base alle risorse materiali, finanziarie e
umane disponibili e anche in virtù dei docenti che saranno disponibili nel nostro
istituto dopo l’avvio della fase C della legge 107, per la copertura dei posti e il
potenziamento dell’offerta formativa.
OBIETTIVI EDUCATIVI DELLA SCUOLA
Il curricolo formativo comprende le seguenti aree:
1. Area affettivo – relazionale
1. Area organizzativa metodologica
2. Area dell’Orientamento
3. Area cognitiva
Ognuna di esse si articola in obiettivi, precisati a loro volta, dagli
indicatori di padronanza, che di seguito vengono sintetizzati.
Area Obiettivi Indicatori Affettivo - relazionale a. Rispetto di sé e degli altri
a. Rispetto delle attrezzature e
dell’ambiente
b. Partecipazione alla vita
scolastica c. Collaborazione
- Ordine nella persona e nella
postura
- Disponibilità all’ascolto
- Accettazione dei richiami
- Rispetto dell’adulto nel suo
ruolo
- Rispetto dei compagni
- Rispetto del materiale
- Rispetto e uso adeguato di
ambienti e attrezzature
- Rispetto del regolamento
- Collaborazione con i
compagni, gli insegnanti, il
personale
- Apporto personale al lavoro
didattico Organizzativo metodologica a. Rispetto di tempi e scadenze
a. Organizzazione degli strumenti
di lavoro
b. Gestione delle procedure
- Esecuzione dei compiti
- Rispetto delle consegne
- Uso corretto del materiale
- Esecuzione del lavoro secondo
le indicazioni - Applicazione autonoma delle
procedure - Elaborazione di progetti - Analisi delle proprie modalità
di studio - Valutazione della loro
efficacia
Area Obiettivi Indicatori Orientamento Autovalutazione
Definizione di scelte adeguate alle
competenze acquisite
- Conoscenza di sé in relazione
agli altri - Conoscenza dell’ambiente - Valutazione del proprio
comportamento, della propria
organizzazione, del
rendimento - Consapevolezza della propria
evoluzione - Confronto delle proprie
attitudini e aspirazioni, dei
propri valori con le
aspettative del mondo esterno Cognitiva Conoscenza dei linguaggi
Conoscenza di contenuti Comprensione e produzione di
messaggi
Acquisizione dei concetti spazio –
temporali
Sviluppo delle capacità di
osservazione e analisi
Riconoscimento e individuazione di
relazioni
- Conoscenza dei linguaggi
specifici delle singole
discipline
- Conoscenza degli argomenti
proposti
- Individuazione degli elementi
essenziali di un messaggio
- Riconoscimento dello scopo
- Comunicazione adeguata
attraversi i diversi codici
- Utilizzo di strutture
linguistiche corrette ed
efficaci
- Utilizzo della
rappresentazione simbolica
della realtà
- Conoscenza e uso della
suddivisione temporale
convenzionale
- Osservazione funzionale a uno
scopo
- Individuazione di relazioni fra
elementi osservati
- Organizzazione delle
informazioni in un quadro
organico
- Individuazione di analogie e
differenze
- Ordinamento e correlazione di
dati
- Classificazione in base a
criteri assegnati
Non è superfluo ricordare che, pur nel rispetto della propria autonomia, la
scuola ha predisposto il proprio curricolo con riferimento alle indicazioni
ministeriali del 31 luglio 2007 e alle innovazioni introdotte del DL n° 137
del 1° settembre 2008, nonché, tenendo conto del mutato scenario sociale
e, come abbiamo già detto, della centralità della persona
Il territorio – La rilevazione dei bisogni
la Scuola secondaria di 1° grado “Andrea Belvedere” è costituita da una
sede didattica in Vico Acitillo 90, che ospita la Presidenza ed un ufficio di
segreteria, ed una sede amministrativa presso l’istituto “Martuscelli” in
corso Europa, che ospita gli uffici amministrativi e l’archivio. La scuola e’
localizzata nel cuore del quartiere Vomero, un quartiere residenziale e
commerciale ,ad alto indice di densità abitativa, che inoltre, nel corso degli
ultimi trenta anni, è diventato tra i maggiori centri commerciali della città.
Le attività produttive, essenzialmente legate al commercio ed ai servizi,
sono esercitate solo parzialmente dai residenti, per cui si registra un
quotidiano flusso migratorio in entrata ed in uscita che causa notevoli
disagi alla circolazione veicolare e contribuisce, ed aggrava, gli endemici
problemi di inquinamento e di traffico, propri del quartiere. Tra le criticità
della zona, negli ultimi anni, si è manifestato un incremento della
microcriminalità, spesso ad opera di bande di minorenni provenienti da
zone periferiche della città , agevolati della metropolitana collinare. La rete
di trasporti che investe la zona è tra le più efficienti dell’ intera area
urbana, con tre fermate della metropolitana, i terminal di tre funicolari e
numerose linee di autobus, che consentono un collegamento agevole con il
resto della città, soprattutto con i luoghi di interesse culturale, artistico ed
istituzionale. L’offerta scolastica sul territorio è ampia e articolata, con
scuole, statali e private, di ogni ordine e grado, nonché, presso la nostra
scuola, con la presenza di un centro territoriale permanente ( CTP ) che
svolge un’incisiva opera di educazione per gli adulti e un interessante
lavoro di integrazione per i cittadini extracomunitari. Il quartiere Vomero
ospita musei, spesso sedi di mostre internazionali, che sono occasioni di un
turismo d’elite, molto qualificato. Oltre la “Villa Floridiana”, uno dei
polmoni della città, anche altri punti verdi offrono ai giovani occasioni di
incontro, come il parco “Mascagna” o piazza “Quattro Giornate”, nonché
le aree pedonali di via A. Scarlatti e via L. Giordano. Inoltre sul medesimo
territorio per la pratica sportiva sono disponibili numerosi impianti,
palestre, piscine sia comunali che private; ricca è anche l’offerta di
arricchimento culturale e di svago con una massiccia presenza di cinema,
teatri, associazioni, pubs, bar, ristoranti.
L’utenza della nostra scuola è costituita in gran parte da famiglie di
estrazione sociale medio – alta ( professionisti, impiegati e commercianti),
ma, anche se in misura minore, da famiglie di operai e disoccupati. Gli
utenti sono generalmente residenti nel quartiere, ma per quanto detto, vi è
una parte che proviene da altre zone della città, accompagnati dai genitori
che lavorano nella zona. I genitori si mostrano attenti all’ambiente di
apprendimento e all’offerta formativa, che è ampia e articolata, al fine di
accompagnare e sostenere i ragazzi nel loro percorso scolastico.
La scuola risponde a queste richieste offrendo una gamma di opportunità
formative, curriculari ed extracurriculari innovative e stimolanti che le
consentono di essere sempre più presente nella formazione del
preadolescente non solo dal punto di vista della preparazione culturale, ma
anche nella sua crescita come adulto responsabile. L’evasione e
l’abbandono scolastico sono problemi quasi inesistenti, non si riscontrano
casi concreti di bullismo o di violenza, mentre numerosi sono i disagi
manifestati da un notevole numero di alunni con genitori non sempre
presenti perché entrambi lavorano (50% delle famiglie ) o separati ;spesso
la cura di questi allievi è affidata ai nonni .
Struttura della Scuola , le risorse
La scuola è costituita da due sedi distanti, in linea d’aria, poco più di un
chilometro: Sede didattica, dirigenza, e alcune unità amministrative in vico
Acitillo 90, con annessa la casa dell’ex custode
Sede Amministrativa in corso Europa, c/o l’istituto per non vedenti
“Martuscelli”.
La sede di Vico Acitillo, di recente costruzione ( 1960 circa ), è costituita
da due plessi affiancati ed è stata completamente ristrutturata di recente. Essa è anche sede del centro territoriale permanente (CTP) che finalizza i
propri interventi al recupero culturale di stranieri, adolescenti che non
hanno raggiunto il livello minimo d’istruzione, adulti che vogliono
conseguire un titolo professionale o comunque, sono inseriti in un percorso
d’istruzione permanente. La scuola è dotata di aule spaziose di laboratori
musicali, arte e ceramica, informatica e sala proiezione. Sono inoltre in uso
le lavagne interattive .
Sede di Vico Acitillo: Corsi A, B, C, D, E, F, 1^G, 3^G, H, I, L, e C.T.P. (Centro Territoriale
Permanente )
Il CTP raccoglie con le sue offerte diversificate numerosi iscritti tra
alunni che non hanno completato il ciclo d’istruzione obbligatoria,
stranieri che si avvicinano alla cultura italiana, adulti che vengono
indirizzati al conseguimento di un titolo professionale o semplicemente,
persone che sono interessate ad ampliare le proprie conoscenze e che
partecipano ai vari percorsi modulari d’intervento. Inoltre il Centro Territoriale offre anche corsi di preparazione per
lavoratori di origine straniera che devono superare l’esame obbligatorio
per l’accertamento delle competenze acquisite nella lingua italiana ,
finalizzato all’ottenimento del permesso di soggiorno.
RISORSE UMANE
Oltre al Dirigente Scolastico e al D.S.G.A., nella scuola sono presenti 63
docenti e 18 unità di personale ATA, tra assistenti e collaboratori scolastici
.
Tipologia dei docenti:
Molti docenti operano nella scuola con continuità da parecchi anni. Ciò
ha permesso di sviluppare un sistema di relazioni e un’apprezzabile
cultura organizzativa e didattica. Spesso, al di là dello specifico
disciplinare, si ampliano le competenze attraverso l’utilizzo di tutte le
possibili tecnologie utili per l’apprendimento.
Tipologia degli alunni:
Il livello di possesso di conoscenze e di competenze dei ragazzi è
generalmente positivo ed adeguato all’età, anche se è sempre più facile
incontrare allievi che hanno un gran numero di informazioni, ma molto
superficiali e disorganiche; negli ultimi anni si sono riscontrati anche
gruppi di alunni delle classi prime poco scolarizzati ; non mancano
alunni in difficoltà, che necessitano di interventi strettamente
individualizzati, per recuperare disagi nonché i requisiti di base.
ORGANIZZAZIONE dell’ OFFERTA
La Scuola secondaria di 1° grado “A. Belvedere” ha realizzato la propria
offerta formativa in sintonia con quanto previsto dal D.P.R. 20 marzo
2009, n°89. Si precisa che l’insegnamento di “Cittadinanza e
Costituzione” è inserito nell’area disciplinare storico-geografica. Per
quanto concerne l’ora di potenziamento il decreto non prevede un uso
definito , ma ciascuna scuola può organizzare un proprio intervento. Il
Collegio docenti ,a riguardo, ha deciso di utilizzare tali ore per un
approfondimento sia dello studio della lingua latina che della storia della
lingua italiana. L’impianto orario è così distribuito:
classe 1° classe 2° classe 3°
Italiano Storia e
geografia
9 ore 9 ore 9 ore
Approfondimento
delle materie letterarie
1 1 1
Matematica e scienze 6 6 6
Lingua inglese 3 3 3
Lingua
francese/spagnolo
2 2 2
Arte e immagine 2 2 2
Musica 2 2 2
Tecnologia 2 2 2
Scienze Motorie e
sportive
2 2 2
Religione cattolica 1 1 1 TOTALE ORARIO SETTIMANALE 30 30 30
Inoltre, contribuiscono alla realizzazione delle finalità previste dal POF:
l’attivazione di insegnamenti integrativi facoltativi, curriculari ed
extracurriculari ,Progetto art.9 CCNL di recupero, potenziamento
delle abilità di base ed espressive (corsi di madrelingua inglese, corso
di spagnolo, francese finalizzato al superamento dell’esame Trinity e
Cervantes – Delf );
l’ avviamento alla pratica sportiva; cineforum; attività musicali e
teatrali; pittura; ceramica; giornalino; letteratura; latino; scienze);
l’adesione a progetti esterni con scuole, enti, associazioni;
l’adesione ai progetti di continuità con le scuole elementari e le
scuole superiori;
Il Collegio dei docenti ha stabilito anche che una quota dell’impianto
orario venga dedicata alla realizzazione di tre moduli tematici che si
svilupperanno nel corso dell’anno. Il primo avrà come tematica
l’ACCOGLIENZA (Settembre), il secondo la CONTINUITA’ e
l’ORIENTAMENTO (Novembre, Dicembre, Gennaio), il terzo modulo è
quello conclusivo della SOCIALITA’CREATIVA ( maggio). L’ attività di accoglienza è diretta alle classi prime ;si svolge nei primi
giorni di settembre e si conclude, nel mese di ottobre, con l’incontro
programmato per le famiglie. Gli alunni delle classi prime, con la
collaborazione dei loro compagni di terza, realizzeranno un’intervista sulle
attività svolte nella scuola e sulle opportunità di amicizia e di
socializzazione offerte; si visiterà la struttura; si sottoporranno le prove
d’ingresso agli allievi. Nei mesi di novembre, dicembre e gennaio, un giorno della settimana
sarà dedicato alla continuità, creando momenti di incontro e accoglienza
per gli alunni delle quinte elementari delle scuole presenti sul territorio e i
loro genitori, al fine di illustrare e vivere concretamente le attività svolte
dalla scuola. Dal mese di novembre a gennaio, verranno realizzate attività di
orientamento dirette agli allievi delle classi terze, mediante incontri con
docenti delle scuole superiori, al fine di offrire all’utenza una ampia
panoramica delle scelte possibili . Nel mese di maggio, infine, si attuerà la settimana della socialità creativa
che vedrà il concludersi delle specifiche attività extracurriculari (attività di
drammatizzazione, laboratorio di musica, ecc.) nonché delle ordinarie
attività di ricerca e di approfondimento disciplinare / pluridisciplinare
/interdisciplinare. In questa occasione si realizzerà lo spettacolo musicale
di fine anno e una manifestazione/ mostra conclusiva di tutte le attività.
VISITE e VIAGGI d’ ISTRUZIONE RAPPORTI con le FAMIGLIE
La scuola cercherà di far conoscere la realtà esterna dal punto di vista
socio – economico – culturale ed artistico, attraverso una serie di attività
intese come un ulteriore ed indispensabile forma di arricchimento e
sviluppo della personalità. Con esse ci si propone di potenziare un clima
sociale positivo - valorizzare le diversità per favorire confronto e
integrazione - migliorare atteggiamenti positivi e di rispetto nello stare in
gruppo. Arricchire la conoscenza del patrimonio storico - culturale e
artistico. Le uscite didattiche si scansioneranno nel corso dell’anno in
orario scolastico in luoghi della città, Provincia o Regione di interesse
storico, paesaggistico, artistico, economico, sociale attenendosi anche al
percorso didattico programmato per discipline.
In linea generale tali attività saranno preventivamente preparate ed
organizzate dai docenti dei Consigli di classe, in base ai criteri stabiliti dal
Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto. In aggiunta a quanto sopra
indicato, gli alunni parteciperanno a spettacoli teatrali, cineforum, ecc…,
manifestazioni promosse dal Distretto Scolastico o da Enti Pubblici,
incontri con personalità della cultura ed attività didattiche particolari
organizzate dalla scuola(mostre scolastiche, manifestazioni sul territorio,
ecc…). A conclusione del ciclo di studi, ogni corso ha la possibilità di
organizzare un viaggio d’istruzione.
Il Collegio dei docenti ha stabilito nel corso dell’anno scolastico vari
momenti d’incontro con i genitori :
un’ora di ricevimento mattutino a settimane alterne con ciascun
docente (novembre – maggio) previo avviso scritto;
un incontro di presentazione, in occasione dell’elezione dei
rappresentanti di classe;
due incontri pomeridiani con tutti i docenti del consiglio di classe,
aperti soprattutto ai genitori che hanno difficoltà ad essere presenti di
mattina;
un incontro a febbraio per la comunicazione delle valutazioni
intermedie ( I° quadrimestre);
un incontro nel mese di Giugno per la comunicazione delle
valutazioni finali (II° quadrimestre)
qualora i genitori avessero particolari esigenze o difficoltà, si può fissare
un appuntamento in orario concordato, contattando direttamente il docente.
Si ricorda ,inoltre, che la comunicazione con le famiglie è continua e si
attua attraverso avvisi scritti, cartoline, telefonate che informano sia sulle
attività della scuola che degli allievi. E’ previsto anche un modello di
informazione personale che, se il CdC o il docente lo ritiene opportuno,
può essere compilato durante i colloqui individuali.
Formazioni I delle classi prime Per il reclutamento dei nuovi iscritti alle classi prime i criteri sono quelli
proposti dal Collegio dei docenti e deliberati dal Consiglio d’istituto; come
richiesta si può esprimere: - la sezione ,se nell’anno scolastico in corso risulta frequentante un
fratello in tale sezione;
- la compagnia di un altro iscritto, se la stessa richiesta risulti
reciproca.
Sarà compito della commissione per la formazione delle classi distribuire
gli allievi in maniera equilibrata, in modo da ottenere classi il più possibile
variegate all’interno, ma omogenee con le altre prime. Per operare
efficientemente saranno analizzati i documenti provenienti dalla scuola
elementare e le eventuali considerazioni, notizie, annotazioni raccolte dai
responsabili della continuità e/o del gruppo di sostegno.
Piano didattico personalizzato Tutti gli studenti in difficoltà hanno il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, e richiamandosi espressamente ai principi enunciati dalla Legge 53/200 i Consigli di classe, coadiuvati dalla funzione strumentale per il disagio e la disabilità, concordano una
personalizzazione della didattica ed, eventualmente, di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo l’elaborazione appunto collegiale, corresponsabile e partecipata , le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA, ma è bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano, strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didattico-strumentale. Anche quest'anno è stato istituito uno sportello d'ascolto (Lunedì ore
10.30-12.00) per i DSA e per gli alunni con bisogni educativi speciali
Attestazione del livello raggiunto Il Collegio dei docenti adotta un documento di valutazione idoneo e
funzionale alla registrazione e all’attestazione dei livelli intermedi e finali
raggiunti dagli allievi. Come previsto dal D.L. n° 137 del 1° settembre
2008 la valutazione sarà espressa in decimi, considerando i 6 decimi come
riferimento per il sufficiente raggiungimento degli obiettivi programmati
per ciascuna disciplina. E’ previsto anche il voto per il comportamento. A tal riguardo, viste le Indicazioni per il curricolo, considerato che nelle
medesime l’Informatica non è più ritenuta una disciplina a sé stante né è
più previsto un capitolo specifico relativo all’Educazione alla convivenza
civile, valutato, peraltro, quanto nelle stesse si argomenta e si propone
circa la valutazione, si assume e si contempla la trasversalità
dell’informatica e della convivenza civile. Si riportano quindi, di seguito, le principali indicazioni ministeriali
concernenti la valutazione degli alunni
“La valutazione è, per la scuola, una verifica dell’ efficacia delle azioni
messe in atto per il raggiungimento di livelli adeguati di apprendimento
per ciascun alunno. La possibilità di migliorare tali livelli ha le radici
nella ricchezza degli ambienti di apprendimento e nell’efficacia
dell’insegnamento.
…..Il contesto normativo di riferimento evidenzia come la valutazione
abbia prevalentemente finalità formativa e concorra al miglioramento
degli apprendimenti ed al successo formativo di ciascun alunno.
……La collegialità decisionale dei docenti….. è garanzia della sintesi
valutativa finale quale attestazione dello sviluppo integrale conseguito
dall’alunno.
Una valutazione adeguatamente formativa e di qualità non rileva
solamente gli esiti, ma pone attenzione soprattutto ai processi formativi
dell’alunno, è strettamente correlata alla programmazione delle attività e
degli obiettivi di apprendimento, considera il differenziale di
apprendimento”.
La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e del
comportamento degli alunni viene effettuata dal Consiglio di classe con
deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza mediante
l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati anche in lettere
nei documenti di valutazione. Relativamente alla valutazione finale, definita in sede di scrutinio, sono
ammessi alla classe successiva al primo e al secondo anno di corso gli
alunni che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna
disciplina o gruppo di discipline e nel comportamento. Qualora vi fossero
delle carenze in alcune discipline, benché l’alunno sia ammesso alla classe
successiva, sarà cura della scuola comunicare ai genitori le carenze
mediante apposita nota, come previsto del menzionato D.P.R. n° 122 del
22 /06 /2009. La valutazione del comportamento, attribuita collegialmente dal C.d.c. con
voto numerico illustrato con specifica nota, concorre ,come il voto delle
altre discipline, alla determinazione della media complessiva dei voti in
ogni situazione in tutti i casi previsti dalla legge e determina,
automaticamente, la non ammissione alla classe successiva o all’esame di
stato nel caso sia inferiore a sei decimi , indipendentemente dalla
votazione conseguita nelle singole discipline di studio. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede
di scrutinio intermedio o finale è decisa dal Consiglio di classe nei
confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione
disciplinare ai sensi dell’art. 4, comma 1, del D.P.R. 24/06/1998, n°249 e
successive modificazioni.
Essa non ha funzione sanzionatoria ma formativa, considera atteggiamenti,
correttezza e coerenza nell’esercizio dei diritti e nell’adempimento dei
doveri e modalità di partecipazione alla vita della scuola per l’intero arco
temporale del periodo scolastico considerato.
- Per la religione cattolica, la valutazione viene espressa in una nota da
allegare al documento di valutazione riguardante l’interesse dell’alunno ed
il profitto che ne ritrae, con esclusione del voto in decimi.
- I docenti di religione partecipano alla valutazione periodica e finale
solamente per gli alunni che si avvalgono di tale insegnamento. Con
esclusivo riferimento a tali alunni, essi concorrono alla determinazione del
voto del comportamento e all’ammissione alla classe successiva o
all’esame finale di ciclo.
- Nello scrutinio finale, nel caso sia prevista una deliberazione da
adottarsi a maggioranza, il voto espresso dall’insegnante di religione, se
determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.
Ai fini della validità dell’anno scolastico, per procedere alla valutazione
degli alunni in sede di scrutinio finale, è necessario che il numero di giorni
di assenza non superi i 50 (art. 11, primo comma D. L.vo n° 59 del
19/02/2004 e sue modificazioni). Per casi eccezionali, le Istituzioni
scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto
limite su delibera del Collegio dei docenti. La valutazione finale degli apprendimenti e del comportamento dello
studente è riferita a ciascun anno scolastico.
Per l’ammissione all’esame di Stato conclusivo del ciclo, gli alunni
devono aver conseguito la votazione di almeno sei decimi sia nel
comportamento che in ciascuna disciplina di studio. Il C.d.C. , con
decisione assunta a maggioranza, delibera se ammettere o non ammettere
all’esame di Stato gli alunni frequentanti il terzo anno formulando un
giudizio di idoneità o, in caso negativo, di non ammissione all’esame
medesimo. Il giudizio di idoneità è espresso in decimi ed è definito
considerando il percorso scolastico dell’alunno nel triennio, cioè
prendendo in esame la media dei voti in decimi ottenuti in ciascuna
disciplina e nel comportamento, arrotondata per eccesso o per difetto su
proposta del C.d.C. , a seguito di una valutazione più complessiva. Inoltre,
tale voto potrà essere maggiorato di un’unità, sempre per decisione del
C.d.C., per quegli allievi particolarmente meritevoli che hanno affrontato
l’intero triennio con serietà e responsabilità. L’esito conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva
in decimi e il diploma di licenza si consegue con una valutazione non
inferiore ai sei decimi.
All’esito dell’ esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali,
ivi compresa la prova scritta nazionale e il giudizio di idoneità. Il voto
finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole
prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all’unità superiore per frazione
pari o superiore a 0,5.
L’esito conclusivo dell’esame finale è illustrato con certificazione analitica
delle competenze, opportunamente descritte e valutate in decimi.
ORGANIGRAMMA
Dirigente scolastico : Prof. Paolo Battimiello
DSGA : Dott. Margherita Granata
Docenti Vicarie : Proff. sse Angela Russo – Maria Sacco
FUNZIONI STRUMENTALI
Professoressa Luchini, Funzione strumentale per il laboratorio
di INFORMATICA ;
Proff. sse Berta e Dandolo ,Funzioni strumentali per
AMBIENTE E TERRITORIO;
Proff. sse de Majo e Lafranceschina, Funzioni Strumentali per
la CONTINUITA’ e ORIENTAMENTO.
Professoressa Solla , Funzione Strumentale area Disagio e
Disabilità
Responsabile RSPP prof. Carlo Nardone
Criteri per l’assegnazione degli incarichi
Incarichi già ricoperti
Esperienze e progetti realizzati
Titoli e competenze coerenti con l’incarico
Il Collegio dei docenti costituisce nel suo interno commissioni e
dipartimenti disciplinari, con incarichi e compiti particolari:
Compiti della commissione per la formazione delle classi
1.Formare le classi secondo i criteri prescelti dal collegio docenti.
2.Relazionare al Collegio Docenti sulla funzionalità dei criteri di
formazione classi già adottati.
3.Proporre, in caso di necessità, soluzioni alternative.
Compiti del R.S.P.P. e degli Addetti alla sicurezza, all’antincendio e al
primo soccorso
1. Attuare e tenere aggiornato il piano di sicurezza della scuola.
1. Organizzare periodiche esercitazioni anche con la collaborazione di
esperti (vigili del fuoco, protezione civile etc.).
2. Verificare periodicamente la funzionalità delle attrezzature.
3. Controllare, anche a seguito di segnalazioni degli utenti, che non
siano insorte situazioni di pericolo nelle strutture.
4. Mantenere aggiornati e forniti gli armadietti dei medicinali.
5. Organizzare un primo intervento in caso di incidenti (riferimenti per
ambulanze, ospedali, medicina scolastica, etc.).
6. Organizzare annualmente la settimana della sicurezza.
7. Diffondere il materiale informativo.
Compiti della commissione elettorale
1. Organizzare nei tempi e nelle procedure le elezioni
degli organi collegiali
del comitato di valutazione.
2. Verbalizzare e pubblicizzare i risultati delle votazioni.
Dipartimenti
1.Elaborano:
o prove e test d’ingresso
o programmazioni per aree
o proposte di nuove strategie didattiche e progetti
o questionari di valutazione dei lavori realizzati
o prove comuni e relative valutazioni per classi parallele
o eventuali riorganizzazioni dei percorsi didattici.
2.Propongono attività extra-curriculari, visite guidate e viaggi d’istruzione;
3.Analizzano i bisogni formativi dei docenti e propongono soluzioni;
4.Ricercano materiale didattico.
Comitato di Valutazione
«Art. 11. ‐‐ (Comitato per la valutazione dei docenti). Presso ogni istituzione scolastica ed
educativa è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la
valutazione dei docenti. 2. Il comitato ha durata di tre anniscolastici, è presieduto dal
dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: a) tre docenti dell'istituzione
scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; b) due
rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un
rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di
istruzione, scelti dal consiglio di istituto; c) un componente esterno individuato dall'Ufficio
scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO Dirigente Scolastico Prof. Paolo Battimiello
Presidente Elena Scauta
Segretario del consiglio Maria Sacco
Consigliere docente Valeria Mele
Consigliere docente Concetta Fabbricatore
Consigliere docente Silvana Candice
Consigliere docente Maria Sacco
Consigliere docente Clara Nicese
Consigliere docente Elvira Principe
Consigliere docente Paola Innaro
Consigliere docente Marialuisa Massa
Consigliere genitore Elena Scauta
Consigliere genitore Stefania De Francesco
Consigliere genitore Sabina De Pietro
Consigliere genitore Velia Imparato
Consigliere genitore Maria Calvi
Consigliere genitore Sabrina Pelella
Consigliere genitore Marinella Bronzino
Consigliere genitore Rossella Capezzuto
Consigliere pers.ATA Nunzia Fummo
Consigliere pers.ATA Rosanna Marseglia
LA GIUNTA ESECUTIVA
Dirigente Scolastico Paolo Battimiello
D.S.G.A. Margherita Granata
Consigliere rapp. pers.ATA Nunzia Fummo
Consigliere docente Valeria Mele
Consigliere genitore Sabina de Pietro
Consigliere genitore Maria Calvi
FORMAZIONE dei DOCENTI
I docenti per mettere in moto il processo di formazione previsto, devono
possedere un’alta professionalità e devono tendere ad uno sviluppo della
stessa professionalità declinato nei seguenti punti:
competenza disciplinare soggetta a continuo aggiornamento;
capacità nella gestione della comunicazione per realizzare
motivazione all’apprendimento, cooperazione, creatività;
comprensione della tecnologia e del suo potenziale pedagogico da
integrare nelle strategie dell’apprendimento.
collaborazione per l’organizzazione con la consapevolezza di far
parte di un sistema;
flessibilità nell’accettare che i requisiti professionali cambino nel
corso della carriera;
apertura ad essere disponibili a lavorare con soggetti al di fuori della
scuola.
Nell’anno in corso alcuni docenti parteciperanno a corsi di aggiornamento
per la : - Formazione registro elettronico
- Formazione problematiche adolescenziali (bullismo)
- Formazione disagio DSA-BES
- Formazioni Disciplinari a richiesta (italiano, lingua straniera, ecc...)
Modalità di funzionamento e regole
I principi e le regole riguardanti il funzionamento dell’intera istituzione
scolastica sono parte integrante del POF. Essi sono allegati, in quanto
raccolti nei seguenti documenti della scuola : Patto Educativo di Corresponsabilità
Carta dei servizi
Regolamento d’istituto
Regolamento interno
Regolamento di disciplina.
PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITA’
(ART. 3 D.P.R. 235/2007)
Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare in maniera completa e costruttiva
solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della comunità
scolastica. La sua realizzazione dipende, quindi, dall’assunzione di specifici impegni
da parte di tutti.
La scuola si impegna a :
Proporre un’offerta formativa rispondente ai bisogni dell’alunno e
finalizzata al suo successo formativo, nella piena applicazione dell’art. 34
della Costituzione italiana;
Promuovere rapporti interpersonali positivi tra alunni ed insegnanti,
stabilendo regole certe e condivise;
Favorire un clima scolastico sereno e positivo fondato sul dialogo e
sul rispetto reciproco;
Trasmettere agli alunni il rispetto di comportamenti socialmente
responsabili;
Favorire l’accettazione dell’ “altro” e la solidarietà;
Promuovere la motivazione all’apprendimento;
Far acquisire una graduale consapevolezza delle proprie capacità per
affrontare , con sicurezza, gli obiettivi prefissati;
Rendere l’alunno consapevole degli obiettivi educativi e didattici e
dei percorsi operativi;
Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali e scritte;
Favorire e promuovere i processi di autovalutazione degli allievi,
anche al fine del conseguimento di una valutazione improntata a
condivisione e consapevolezza;
Mantenere uno stretto e costruttivo contatto con le famiglie mediante
avvisi, comunicazioni, annotazioni e colloqui.
I genitori si impegnano a :
Conoscere l’offerta formativa della scuola;
Considerare la funzione formativa della scuola e dare ad essa la
giusta importanza rispetto ad altri impegni extrascolastici;
Trasmettere ai figli il rispetto delle regole del vivere civile dando
importanza alla buona educazione , al rispetto degli altri e delle cose degli
altri;
Assicurare il rispetto delle scelte educative e didattiche condivise;
Garantire una proficua e reciproca collaborazione con i docenti;
Garantire l’assiduità della frequenza scolastica e la puntualità del
figlio nonché l’assolvimento dei suoi doveri scolastici;
Giustificare tempestivamente le assenze e i ritardi e prendere visione
di tutti gli avvisi e le comunicazioni della scuola;
Collaborare per potenziare nel figlio una coscienza delle proprie
risorse e dei propri limiti.
Gli alunni si impegnano a :
Conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto;
Considerare la scuola come un impegno importante;
Prendere coscienza dei personali diritti;
Assolvere puntualmente tutti i doveri scolastici;
Rispettare persone, ambienti, attrezzature;
Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei confronti
dei docenti, dei compagni e del personale ausiliario nonché un
abbigliamento idoneo ed adeguato al contesto;
Adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse
situazioni;
Attuare comportamenti idonei e finalizzati alla salvaguardia della
sicurezza propria e degli altri in condizioni ordinarie e straordinarie;
Accettare, rispettare, aiutare gli altri e i diversi da sé comprendendo
le ragioni dei loro comportamenti.
CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI
Premessa
La Carta dei Servizi della scuola, regolamentata dal Decreto del Presidente
del Consiglio dei Ministri del 07/06/95, nasce all’interno di un vasto
movimento di rinnovamento della Pubblica Amministrazione che risponde
all’esigenza di modernizzare la gestione di tutti i servizi pubblici.
La Carta dei Servizi è il documento attraverso il quale la scuola esplicita
agli utenti la sua azione.
E’ stata elaborata da una Commissione istituita nell’ambito del Collegio
docenti ed approvata in sede di Consiglio di Istituto dopo essere stata
discussa e valutata dagli organi collegiali dell’istituzione scolastica.
L’istituzione scolastica è responsabile della divulgazione e dell’attuazione
di quanto scritto. I contenuti e le modalità di intervento sono sottoposti a
verifica periodica da parte degli organi collegiali.
I genitori si impegnano a partecipare e ad informarsi; discutono e
formulano critiche costruttive e propongono modifiche e integrazioni
tramite i rappresentanti negli organi collegiali.
Principi Fondamentali
La Carta dei Servizi si ispira ai seguenti articoli della Costituzione Italiana:
Art.3 : E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei
cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva
partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e
sociale del Paese.
Art.19: Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede
religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e
di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti
contrari al buon costume.
Art.21: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero
con la parola, lo scritto o gli altri mezzi di diffusione.
Art.30: E’ dovere dei genitori mantenere, istruire, educare i figli anche se
nati fuori dal matrimonio. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge
provvede a che siano assolti i loro compiti.
Art.33: L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.
La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole
statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire
scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
Art.34: La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per
almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
UGUAGLIANZA
Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico sarà
compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione,
opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.
La scuola nell’erogazione del proprio servizio si impegna a garantire pari
opportunità mediante:
1) criteri collegiali nell’assegnazione degli alunni alle classi che
promuovano l’integrazione culturale tra alunni di religione, di lingua,
di razza, di etnia diverse;
1) provvedimenti atti a garantire la piena offerta formativa agli alunni di
condizioni socio-economiche disagiate;
2) iniziative didattiche curricolari (es. lavori di gruppo) e proposte
educative funzionali alla storia e alla cultura degli alunni non italiani;
3) provvedimenti atti a superare, nei limiti del possibile, eventuali
barriere architettoniche per alunni portatori di handicap fisico.
REGOLARITA’ DEL SERVIZIO
La scuola garantisce in ogni momento, attraverso l’azione di docenti e
personale ausiliario, la vigilanza sui minori (v. Regolamento) e la
continuità del servizio.
In caso di assenza dei docenti, ove non sia possibile nominare un
supplente, vengono utilizzati insegnanti con ore a disposizione o
disponibili ad effettuare ore eccedenti. Nel caso queste non siano
sufficienti per fare fronte alle necessità, gli alunni, suddivisi in piccoli
gruppi, sono inseriti nelle altre classi per il tempo strettamente necessario.
In caso di interruzioni del servizio legate a iniziative sindacali, le famiglie
vengono avvisate con congruo anticipo della modifica dell’orario.
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
Soprattutto nel primo anno di scuola l’accoglienza assume un grande
rilievo, poiché bisogna tenere presente che la scuola deve essere luogo di
benessere e non di disagio; pertanto bisogna favorire le relazioni tra le
varie componenti (alunni, docenti, genitori, ambiente), al fine di
permettere agli alunni di esprimere al meglio le proprie abilità.
L’organizzazione dell’accoglienza sarà curata da parte di tutta
l’istituzione scolastica (Dirigente scolastico, docenti, personale di
segreteria e ausiliario) mediante:
a. iniziative e/o progetti atti a far conoscere agli alunni l’ambiente
scolastico e le sue regole di funzionamento con particolare riguardo
alle classi iniziali;
a. riconoscimento da parte dei docenti dei diritti e degli interessi dello
studente;
b. incontri periodici e costanti con i familiari per potenziare il rapporto
scuola-famiglia;
c. conoscenza dei nuovi iscritti attraverso test e questionari (socio-
affettivi, cognitivi, sociologici culturali) al fine di impostare una
corretta programmazione educativa e didattica;
d. progetti atti a facilitare il passaggio dalla scuola primaria alla scuola
secondaria;
e. particolare attenzione verrà posta all’accoglienza e alla
integrazione dei soggetti diversamente abili.
DIRITTO DI SCELTA ,OBBLIGO SCOLASTICO,FREQUENZA
L’istituto garantisce criteri oggettivi nella individuazione degli aventi
diritto alla frequenza in caso di eccedenza di domande e si impegna a
prevenire e controllare l’evasione e la dispersione scolastica:
in caso di eccedenza di domande, danno diritto di precedenza la
residenza, il domicilio, la sede di lavoro di uno dei genitori;
l’istituto garantisce la realizzazione di iniziative, anche in collaborazione
con soggetti esterni (A.S.L., associazioni di volontariato, circoscrizione,
parrocchia, servizi sociali del Comune di Napoli, etc.), tendenti a far
conoscere la propria offerta formativa presso quelle famiglie i cui figli
hanno abbandonato l’attività scolastica, anche al di fuori dell’obbligo;
l’istituto garantisce, nei confronti dei propri iscritti, a cura dei consigli di
classe, forme di monitoraggio, specie nei primi mesi di attività, per
l’elaborazione di strategie didattiche mirate all’ orientamento, recupero,
integrazione di quanti incontrano difficoltà;
ai fini della validazione dell’anno scolastico, ciascuno studente non
potrà assentarsi oltre 50 giorni di lezione (D.L. n°59 del 19 settembre
2004 e sue modificazioni).
ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE
La scuola favorisce tutte le iniziative extrascolastiche con finalità
educative e culturali, consentendo l’utilizzo delle strutture per lo
svolgimento di:
attività sportive
corso di scacchi
animazione teatrale
laboratorio musicale
laboratorio di ceramica
corso di madrelingua inglese
corso d’informatica per il conseguimento dell’ EIPASS
Tali attività possono essere svolte previa autorizzazione da parte del
Consiglio di Istituto, tenendo conto della disponibilità del personale
ausiliario o di altro personale incaricato della vigilanza. Le attività
gestite da esperti esterni necessitano della stipula di una convenzione .
TRASPARENZA
L’istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di
partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure
ed un’ informazione completa e trasparente .
Per realizzare una comunicazione immediata, chiara ed efficace verso i
suoi interlocutori, vengono adottate le seguenti modalità ed iniziative:
• le informazioni vengono date sempre in forma scritta e con controllo
della presa visione
• i verbali delle riunioni e le verifiche degli alunni sono depositati in
Presidenza e sono disponibili per eventuali consultazioni. L’accesso e la
visione dei documenti avvengono previa richiesta scritta al Dirigente
Scolastico.
EFFICIENZA
Il lavoro scolastico e, in particolare, l’orario di servizio di tutte le
componenti si informa a criteri di efficienza, efficacia e flessibilità sia
nell’attività didattica che nell’organizzazione dei servizi amministrativi.
La definizione dell’orario deve tenere conto dei seguenti vincoli :
la condivisione di alcuni docenti con altre scuole
rapporto il più possibile equilibrato tra discipline a carattere teorico e
quelle di tipo espressivo e operativo
razionale suddivisione all’interno della settimana delle ore di una
stessa materia
mantenimento di un blocco di due ore per la maggior parte delle
discipline per facilitare sia lo svolgimento delle lezioni modulari e delle
attività pratiche sia l’effettuazione delle necessarie verifiche.
LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO E FORMAZIONE DEL
PERSONALE
La programmazione educativa assicura la formazione dell’alunno,
facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo
armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e
comunitari, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo. La libertà di
insegnamento è espressione della professionalità docente riguarda la scelta
dei contenuti e della metodologia in funzione degli obiettivi disciplinari,
nel rispetto delle strategie educative definite dal Consiglio di Classe e dal
Collegio Docenti.
Tutti i docenti che operano nella classe sono considerati a pieno titolo
corresponsabili del processo educativo oltre che contitolari di classe con
pari diritti e doveri.
L’aggiornamento e la formazione del personale sono considerati
condizioni indispensabili per un servizio di qualità.
Annualmente viene approvato dal Collegio Docenti un piano di
aggiornamento che prevede:
attività di aggiornamento di scuola o consorziato con altre scuole;
aggiornamento individuale presso enti o istituzioni riconosciuti;
autoaggiornamento di docenti per aree disciplinari in ambito
scolastico.
AREA DIDATTICA
La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e
con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della
società civile, si impegna ad adeguare le attività educative alle esigenze
culturali e formative degli alunni nel rispetto delle finalità istituzionali,
nonché a garantire agli stessi la massima continuità didattica( criterio di
riferimento, quest’ultimo, fondamentale per l’assegnazione dei docenti alle
classi).
Al fine di assicurare la continuità educativa l’Istituto individua ed elabora,
pertanto, un piano di attività realizzabile, sia per continuità orizzontale che
verticale, nei tre ordini di scuola di base. Le iniziative riguarderanno:
incontri con i docenti degli alunni in ingresso
acquisizione ed integrazione del fascicolo personale dell’alunno nuovo
iscritto.
La scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche risponde a
criteri di riconosciuta validità didattica.
I testi proposti per l’adozione vengono messi a disposizione dei genitori
che ne possono prendere visione ed esprimere un parere all’interno dei
consigli di classe. Il collegio dei docenti ne delibera l’adozione.
Nel caso di proposta di acquisto di testi aggiuntivi nel corso dell’anno, sarà
determinante il parere dei genitori e del consiglio di classe.
I testi sono integrati da attrezzature didattiche diversificate (biblioteca,
audiovisivi, sussidi multimediali, dispense, materiale didattico preparato
dagli insegnanti). I compiti e lo studio a casa costituiscono un momento utile e necessario
nell’attività scolastica, in quanto:
rappresentano un’occasione di riflessione, verifica e consolidamento
delle conoscenze e un momento di assunzione di responsabilità;
sono strumento per l’acquisizione di un metodo di studio;
sono caratterizzati da gradualità e sono funzionali al lavoro svolto in
classe;
tendono a promuovere un apprendimento non meccanico;
sono assegnati, prevedendo un sufficiente lasso di tempo per
l’esecuzione ed in quantità tale da permettere spazio per il gioco, il riposo
e lo svolgimento di attività extrascolastiche.
L’insegnamento è caratterizzato da una pluralità di approcci ai contenuti
disciplinari ed interdisciplinari e tiene conto delle differenze individuali
nei modi e nei tempi dell’apprendere; i consigli di classe si accordano per
rendere omogenee le metodologie didattiche e le attività educative.
I rapporti interpersonali docenti-alunni sono basati sulla correttezza e sul
rispetto reciproco. Il coinvolgimento degli allievi nelle attività scolastiche viene favorito da
stimoli positivi e gratificazioni. Quando necessario non sono esclusi i
richiami che avranno funzione chiaramente educativa evitando di assumere
carattere mortificante o punitivo. I genitori sono tempestivamente
informati con modalità definite di volta in volta, sentito il parere del
Consiglio di classe e della Presidenza.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il P.O.F. contiene i dati strutturali della scuola, la progettazione curricolare
ed extracurricolare, le attività di formazione, le finalità e gli obiettivi, i
processi di verifica e valutazione, i progetti. Integrato dal Regolamento
d’istituto, definisce il piano organizzativo in funzione delle proposte
culturali, delle scelte educative e degli obiettivi elaborati dai competenti
organi della scuola. In particolare regola l’uso delle risorse d’istituto e
pianifica le attività di potenziamento, di recupero, di orientamento e di
formazione integrata.
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Il Regolamento d’istituto comprende le norme relative a: accesso agli edifici
orario delle lezioni
uscita dalla scuola
norme comportamentali
diritti e doveri degli alunni
provvedimenti disciplinari
disciplina ed utilizzo degli spazi scolastici, dei sussidi, della
biblioteca
regolamentazione di ritardi, assenze, giustificazioni
permessi di uscita
modalità di comunicazione docenti - genitori – studenti.
PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
La progettazione educativa e didattica, elaborata dal Collegio dei
docenti, propone i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità
delineati nelle Indicazioni ministeriali; individua strumenti unitari per la
rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e la
valutazione dei percorsi didattici; elabora le attività riguardanti il
recupero individualizzato degli alunni con ritardo nei processi di
apprendimento e stabilisce gli interventi individualizzati; utilizza il
contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli
obiettivi e delle finalità didattico-educative indicati dal Consiglio di
classe e dal Collegio dei docenti, individua momenti di verifica e di
valutazione per adeguare l’azione didattica alle esigenze emergenti “in
itinere”.
SERVIZI AMMINISTRATIVI
a. La scuola ha individuato i seguenti fattori di qualità dei servizi
amministrativi che intende sviluppare e rafforzare:
celerità delle procedure
trasparenza
informatizzazione dei servizi di segreteria
tempi di attesa agli sportelli
flessibilità degli uffici a contatto con il pubblico
b. Sono altresì individuati i seguenti standard specifici per le singole
procedure:
la distribuzione dei moduli di iscrizione, dei vari ordini di scuola, è
effettuata sistematicamente o “a vista” nei giorni previsti;
gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati a
partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla divulgazione dei risultati
finali ed entro tre giorni dalla richiesta
il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura
della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di 5 giorni;
i certificati di servizio per il personale ATA e per i docenti della
scuola sono consegnati entro cinque giorni lavorativi;
l’Ufficio di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica del
personale amministrativo, garantisce il seguente orario di apertura al
pubblico ed al personale della scuola: lunedì e venerdì ore 9,00/11,00 mercoledì ore 9,00/11,00 e ore 15,00/17,00 Il Dirigente scolastico riceve il pubblico tutti i giorni il Direttore S.G.A. riceve nei giorni di: martedì - giovedì ore 9,00/11,00
la scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico,
stabilendo modalità di risposta comprendenti il nome dell’Istituto, la
persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. L’utente è
tenuto a dichiarare le proprie generalità e la natura dell’informazione
richiesta per potere essere messo in contatto con il personale assegnato
all’area in riferimento alla quale chiede informazioni.
c. Per la divulgazione delle informazioni la scuola predispone spazi ben
visibili reali e virtuali:
bacheca generale d’Istituto;
bacheca sindacale;
bacheca per comunicazioni alle famiglie;
bacheca del personale docente ed A.T.A.
sito web
d. La scuola garantisce sempre la presenza, presso l’edificio scolastico e
presso gli uffici amministrativi, di operatori scolastici in grado di fornire
all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.
CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
Sono garantite: la vigilanza degli alunni all’interno dell’edificio con una continua
opera da parte di tutti gli operatori della scuola;
l’igiene dei servizi, con interventi ripetuti, durante la giornata
scolastica oltre che a fine attività giornaliera;
l’affissione nell’aula multimediale dell’orario delle classi con
rispettive turnazioni;
l’informazione circa le modalità per la consultazione e il prestito dei
libri e delle riviste in dotazione alla biblioteca;
l’affissione in ogni classe e nei corridoi del Piano di evacuazione in
caso di calamità.
La scuola s’impegna inoltre a sensibilizzare le istituzioni interessate e i
genitori al fine di garantire agli alunni la sicurezza interna ed esterna
(quest’ultima, nell’ambito del circondario scolastico).
L’Ente Locale è responsabile dei seguenti standard qualitativi
ambientali in ordine a:
adeguamento alle direttive CEE per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
eliminazione delle barriere architettoniche.
sufficienza di aule necessarie per la realizzazione delle attività
deliberate.
vigilanza spazi adiacenti i plessi, durante l’ingresso a scuola e
durante l’uscita.
PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Procedura dei reclami
La presentazione di reclami è accettata dalla Scuola quale stimolo al
miglioramento del servizio offerto.
Ai sensi del D.M. 15/06/95 parte IV, i reclami possono essere
espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere
generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.
I reclami anonimi non sono presi in considerazione.
Il Dirigente Scolastico, dopo avere esperito ogni possibile indagine in
merito, risponderà con celerità e, comunque, non oltre trenta giorni,
attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.
Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al
reclamante saranno fornite indicazioni circa il corretto destinatario.
Valutazione del servizio
L’Istituto si propone l’obiettivo del miglioramento continuo e
progressivo del servizio scolastico attraverso il monitoraggio dei
seguenti fattori di qualità:
grado di soddisfacimento delle aspettative dell’utenza sul piano
amministrativo e didattico;
livello di soddisfacimento della domanda d’aggiornamento
professionale degli operatori;
tassi di utilizzazione d’impianti, attrezzature, laboratori, biblioteca;
livelli di rispondenza della progettazione generale e di classe.
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio
offerto dalla scuola lavorerà una commissione apposita.
Per la valutazione del servizio è effettuata una rilevazione mediante
questionari anonimi rivolti agli alunni, ai genitori ed a tutto il personale
docente ed ATA sul gradimento dei servizi organizzativi, amministrativi
e didattici. Le domande dei questionari, diversi secondo i destinatari,
saranno elaborate dalla commissione e prevedranno risposte graduate e
possibilità di specifiche proposte. La Commissione provvederà a
raccogliere i questionari compilati e ad analizzare statisticamente le
risposte.
ATTUAZIONE
a. La presente Carta dei servizi offerta dalla scuola, approvata dal Collegio
Docenti e dal Consiglio d’Istituto e pubblicizzata nei modi indicati ai
paragrafi precedenti, resta in vigore fino a nuove disposizioni del
Ministero.
b. Essa è soggetta, peraltro, a revisioni e ad aggiornamenti annuali su
proposta di chiunque ne abbia interesse all’interno della comunità
scolastica e sulla base delle indicazioni degli Organi Collegiali.
Regolamento interno
1) Gli alunni entrano a scuola dalle ore 8.00 ed i docenti che hanno
lezione alla prima ora devono trovarsi in aula alle ore 7.55 per
accoglierli e garantire la sorveglianza. 1) Gli eventuali ritardi degli alunni dovranno sempre essere
giustificati specificando l’orario di arrivo a scuola. Al terzo
ritardo saranno contattati i genitori. In caso di ritardi più volte
reiterati si provvederà a segnalare il nominativo dell’alunno al
Dirigente scolastico per gli eventuali ulteriori provvedimenti. 2) Il docente della prima ora è delegato a controllare che gli alunni
giustifichino i ritardi e le assenze dei giorni precedenti, a
verificare eventuali autorizzazioni ed a prenderne nota nel diario
di classe. 3) Le assenze fino a cinque giorni sono giustificate con l’esibizione
del relativo libretto sottoscritto da un genitore o dall’esercitante
la patria potestà che ha depositato la firma sul libretto delle
giustifiche. Dal sesto giorno la giustifica dovrà essere
accompagnata da certificato medico attestante l’avvenuta
guarigione o comunque la non contagiosità dell’alunno. In
assenza di tale certificazione l’alunno non sarà ammesso in
classe, ma sarà affidato al personale ATA in attesa che la
famiglia, contattata dalla scuola, venga a prelevarlo. 4) Si ricorda il D.L. n°59 del 19 settembre 2004 e sue
modificazioni: “ai fini della validità dell’anno scolastico, per la
valutazione degli allievi le assenze non possono superare i 50
giorni di lezione. Per casi eccezionali le istituzioni scolastiche
possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto
limite”. 5) Gli alunni possono lasciare la scuola prima del termine delle
lezioni solo eccezionalmente per gravi e comprovati motivi di
salute e di famiglia e solo se prelevati dal genitore o da un adulto
ufficialmente delegato che sia munito di documento di
identificazione valido. 6) L’autorizzazione all’uscita anticipata viene concessa da un
delegato dell’Ufficio di Presidenza. In caso di uscita anticipata,
sarà sempre il personale ATA provvedere all’accompagnamento
dell’alunno e alla riconsegna del registro di classe. 7) Eventuali riprese di foto-video, in occasione di eventi sportivi,
spettacoli o lezioni tecnico-scientifiche saranno autorizzate
previo sottoscrizione di opportuna liberatoria da parte delle
famiglie a inizio anno e opportuna comunicazione al D.S. 8) I docenti devono astenersi dall’affidare agli alunni compiti che
comportino l’accesso all’ Ufficio di Segreteria e alla Sala
Professori o che prevedano l’utilizzo della macchina
fotocopiatrice o dei computer in assenza di sorveglianza. 9) Non è possibile far pervenire agli alunni, mentre sono in classe,
materiale didattico, merendine o altro dimenticato a casa. Inoltre
i docenti non devono consentire agli alunni di disturbare le
lezioni per chiedere materiale scolastico. 10) Le comunicazioni alla famiglia e le eventuali variazioni di orario
o di attività della classe devono essere dettate agli alunni che le
faranno firmare da un genitore. La firma dei genitori sarà
controllata dal docente della prima ora di lezione del giorno
successivo. 11) Sono esclusi, in via ordinaria, permessi di uscita dalle aule
durante la prima ora di lezione, durante l’ultima ora e nei cambi
d’ora (5 minuti prima e 5 minuti dopo il suono della
campanella). 12) I permessi di uscita dalle aule devono riguardare un solo alunno
per volta . 13) Durante gli intervalli, dalle ore 9.50 alle 10.00 e dalle 11,50 alle
12,00 ,gli alunni possono consumare una merenda, senza creare
confusione e senza uscire dalle aule. I docenti avranno cura di
rispettare tale orario nonché di assicurare regolarmente la
sorveglianza degli allievi. 14) Agli alunni è assolutamente vietato – in ambito scolastico –
tenere acceso o fare uso del telefono cellulare. Nel caso un
alunno contravvenisse a tale norma ,sarà invitato dal docente a
consegnarlo fino alla fine delle lezioni. 15) Eventuali atti di indisciplina da parte degli alunni, avvenuti
nell’ambito della scuola, devono essere registrati sul giornale di
classe e, nel caso richiedano provvedimenti, comunicati al
Preside. 16) Tutte le sanzioni disciplinari dovranno essere comunicate ai
genitori dell’alunno. 17) Al cambio dell’ora i docenti provvederanno a raggiungere con
sollecitudine la classe successiva dopo aver affidato la classe che
si lascia all’insegnante che subentra o, altrimenti, alla
sorveglianza di un collaboratore scolastico . 18) Per le lezioni di educazione fisica e per lo spostamento in uno
dei laboratori o in un’altra aula, gli alunni devono essere
prelevati e riaccompagnati in classe dal docente, o, in caso di
materiale impedimento, da un componente del personale ATA.
Nelle ore opzionali gli alunni si recheranno autonomamente e
con comportamento responsabile nei locali adibiti alle attività. E’
richiesta la collaborazione da parte di tutti per accelerare il
passaggio da un’aula all’altra nonché per garantire la massima
sorveglianza sugli alunni interessati. 19) Al termine delle lezioni gli alunni scenderanno le scale in fila per
due, senza accalcarsi, sotto la vigilanza del docente dell’ultima
ora che li accompagnerà fino al cancello della strada. I suoni
della campanella saranno tre che, a breve distanza l’una
dall’altro, guideranno l’uscita ordinata delle classi prime, poi
seconde e infine terze. 20) Tutti gli incidenti, avvenuti nell’ambito della scuola, devono
essere annotati sul diario di classe e verbalizzati sul modulo
presente in ogni registro; inoltre va sempre messo al corrente il
genitore dell’episodio. Nel caso richiedano l’intervento medico
si può far ricorso a quanto organizzato dalla Commissione di
Pronto Soccorso e se ne deve dare tempestiva comunicazione
all’Ufficio di Presidenza. 21) Il personale della scuola è tenuto a segnalare eventuali
inconvenienti che potrebbero costituire pericolo per gli alunni o
per il personale stesso mediante la compilazione dell’apposito
modulo. 22) E’ vietato conferire con i docenti durante il loro orario di
servizio. 23) I docenti riceveranno le famiglie su appuntamento, a settimane
alterne nei giorni e nelle ore previste (salvo diversa, concordata
disponibilità) nei locali destinati al ricevimento famiglie
(delibera N°14 C.D 28/10/13-delibera N°6 C. Ist. 30/10/13) 24) E’ assolutamente vietato fumare nelle aule, nei corridoi ed in
tutti gli spazi comuni ( D.P.R. 11/11/1975 ). 25) Al personale scolastico(docente ed ATA) non è consentito l’uso
della telefonia cellulare durante le ore di servizio. 26) Il Dirigente Scolastico, i Collaboratori del Preside, i Docenti con
funzioni strumentali e la Segreteria sono disponibili secondo
orari fissati. 27) I collaboratori scolastici avranno cura di assicurare la massima
pulizia di tutti i locali scolastici con gli interventi ordinari e
straordinari come previsto dall’ordine di servizio; inoltre
vigileranno sugli alunni durante l’ingresso, l’uscita ed i cambi
d’ora, sorveglieranno costantemente i corridoi ed i servizi
igienici e saranno a disposizione per le necessità di ordine
didattico-organizzativo come previsto dall’ordine di servizio e
dalle eventuali mansioni particolari assegnate. 28) Al termine delle lezioni i collaboratori scolastici depositeranno
il diario di classe in sala professori. 29) Gli assistenti amministrativi espleteranno con diligenza gli
incarichi assegnati nell’ordine di servizio, cureranno con
particolare attenzione e disponibilità i rapporti con il pubblico e
con il personale docente. Gli incontri con gli uni e con gli altri
saranno disciplinati da appositi orari 30) Contro le sanzioni disciplinari che prevedono l’allontanamento
dell’alunno per oltre 3 giorni sarà possibile ricorrere da parte dei
genitori, entro 15 gg. dalla comunicazione, all’apposito Organo
di Garanzia interno alla scuola, presieduto dal Dirigente
Scolastico e costituito da un docente e da due rappresentanti
eletti dai genitori. 31) Si prevede che il Patto Educativo di Corresponsabilità sia
proposto, elaborato e redatto da una commissione nominata
nell’ambito del Collegio dei Docenti e, quindi, deliberato dal
Consiglio d’Istituto 32) Comunicazioni scuola – famiglia
Regolamento interno di Disciplina
Gli alunni sono tenuti al rispetto delle sotto indicate norme, al fine di
consentire il buon andamento ed il corretto funzionamento della scuola: gli
allievi tutti dovranno poter operare in un ambiente sereno che sia in grado
di favorire la promozione e il potenziamento della personalità e delle
capacità di ciascuno.
L’inosservanza del regolamento può comportare le sanzioni di seguito
specificate e che possono essere comminate dal Docente, dal Dirigente
e Dall’ Organo di garanzia . Si ricorda che L’ORGANO DI GARANZIA
interno alla Scuola, di cui all’art. 5, comma 2, dello Statuto delle
studentesse e degli studenti, è stato eletto dal consiglio
d’istituto(12/12/13,delibera n°16) ed è
costituito dai Signori
L’Organo di Garanzia è chiamato a decidere su eventuali conflitti che
dovessero sorgere all’interno della Scuola circa la corretta applicazione
dello Statuto delle studentesse e degli studenti: D. P. R. 249/98,
modificato 235/2007. Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto
degli Studenti e delle Studentesse, sono:
a) prevenire ed affrontare tutti i problemi e i conflitti che possano
emergere nel rapporto tra studenti ed insegnanti e in merito
all’applicazione dello Statuto ed avviarli a soluzione;
b) esaminare i ricorsi presentati dai Genitori degli Studenti o da chi
esercita la Patria Potestà in seguito all’irrogazione di una sanzione
disciplinare a norma del regolamento di disciplina.
Il funzionamento dell’O.G. è ispirato a principi di collaborazione tra
scuola e famiglia, anche al fine di rimuovere possibili situazioni di
disagio vissute dagli studenti .
DOVERI/NORME di
COMPORTAMENTO
SANZIONI
DISCIPLINARI
ORGANO
COMPETENTE
AD
IRROGARE LA
SANZIONE
ORGANO
COMPETENTE A
CUI SI PUO’
RICORRERE
Gli alunni devono trovarsi
puntualmente all’ingresso
della scuola alle ore 8.00 ed
entrare entro le ore 8.10
Gli alunni ritardatari
devono giustificare il loro
ritardo.
I ritardi ingiustificati e
la negligenza abituale
possono comportare le
seguenti sanzioni:
- ammonizione privata
o in classe;
- ammonimento scritto
con avviso, anche
telefonico, alla famiglia.
In assenza di
giustificazione e in
presenza di ripetuti
ritardi:
- allontanamento dalle
lezioni per 1 giorno.
DOCENTE
DIRIGENTE
SCOLASTICO
(in particolare
per
l’allontanamento
per 1giorno)
NON
IMPUGNABILE
In classe ciascun alunno
occupa il posto a lui
assegnato dai docenti.
Non è possibile
allontanarsi dall’aula se non
con il permesso
dell’insegnante e per il
tempo strettamente
necessario.
I permessi di uscita dalle
aule devono sempre
riguardare un alunno per
volta.
Gli alunni che risultassero
temporaneamente assenti
dalla classe senza
autorizzazione saranno
passibili di provvedimenti
disciplinari.
Durante il cambio dei
docenti, gli allievi
,debitamente sorvegliati ,
devono, peraltro ,rimanere
seduti ai rispettivi posti.
Durante le lezioni, sono
esclusi ,in via ordinaria,
permessi di uscita dalle aule
nella prima e nell’ultima ora
di lezione e durante il
cambio d’insegnante(5
minuti prima e 5 minuti
dopo il suono della
campanella).
Durante l’intervallo dalle
L’inosservanza di dette
norme di
comportamento può
comportare le seguenti
sanzioni:
-ammonizione privata o
in classe;
-ammonimento scritto
con avviso alla famiglia;
-in presenza di ripetute
e/o gravi inosservanze;
allontanamento dalle
lezioni per 1 o più
giorni.
DOCENTE
DIRIGENTE
SCOLASTICO
(in particolare
per
l’allontanamento
da 1giorno a 3
giorni)
CONSIGLIO di
CLASSE
(per
l’allontanamento
dalle lezioni da
4 giorni a 15
giorni)
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
(per
l’allontanamento
dalle lezioni per
un periodo
superiore a 15
giorni)
ORGANO DI
GARANZIA
INTERNO ALLA
SCUOLA
(per gli allontanamenti
superiori a 3 giorni)
9,50 alle 10,00 e
successivamente dalle ore
11,50 alle 12,00, gli alunni
possono consumare una
merenda senza creare
confusione e senza lasciare
l’aula.
E’ fatto, altresì , divieto di
utilizzare il cellulare durante
le ore di lezione.
Gli alunni sono tenuti ad
avere nei confronti del capo
d’istituto, dei docenti, del
personale tutto della scuola
e dei loro compagni un
comportamento corretto e
rispettoso.
Gli alunni sono tenuti ad
utilizzare correttamente le
strutture, i macchinari e i
sussidi didattici e a
comportarsi nella vita
scolastica in modo da non
arrecare danni al
patrimonio della scuola, non
imbrattando con scritte e
disegni muri e banchi,
utilizzando i contenitori
appositi per i rifiuti e
collaborando a rendere più
confortevole ed accogliente
l’ambiente in cui si studia.
Un comportamento
che danneggi il
patrimonio della scuola
può comportare le
seguenti sanzioni:
- ammonizione privata
o in classe;
- ammonimento scritto
con avviso alla famiglia;
-allontanamento dalle
lezioni per 1 o più
giorni.
I danni arrecati
volontariamente
potranno essere riparati
a spese degli alunni
responsabili e delle
rispettive famiglie.
DIRIGENTE
SCOLASTICO
(in particolare
per
l’allontanamento
da 1giorno a
3gg)
CONSIGLIO di
CLASSE (per
l’allontanamento
dalle lezioni da
4 giorni a 15gg )
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
(per
l’allontanamento
dalle lezioni per
periodi superiori
a 15gg)
ORGANO DI
GARANZIA
INTERNO ALLA
SCUOLA
(per gli allontanamenti
superiori a 3 giorni)
Durante gli spostamenti
all’interno della scuola gli
alunni devono procedere in
fila ordinata e in maniera
corretta e silenziosa in modo
da non disturbare il regolare svolgimento delle lezioni
delle altre classi.
L’inosservanza di tali
norme può comportare
le seguente sanzioni:
- ammonizione privata o
in classe;
- ammonimento scritto.
DOCENTE
DIRIGENTE
SCOLASTICO
NON
IMPUGNABILE
Nel corso delle visite
guidate e dei viaggi di
istruzione gli alunni sono
tenuti a comportarsi in
modo corretto ed adeguato
alle circostanze, ai luoghi,
alle persone, nel rispetto
delle norme che
generalmente regolano la
vita dell’Istituto.
L’inosservanza di tali
norme può comportare
le seguente sanzioni:
-ammonizione privata ;
-ammonimento scritto
con avviso alla famiglia;
-allontanamento dalle
lezioni per 1 o più
giorni.
I danni causati
volontariamente a
strutture private o
pubbliche potranno
essere riparati a spese
degli alunni responsabili
e delle rispettive
famiglie.
DIRIGENTE
SCOLASTICO
(in particolare
per
l’allontanamento
da 1giorno a
3gg)
CONSIGLIO di
CLASSE (per
l’allontanamento
dalle lezioni da
4 giorni a 15gg )
CONSIGLIO
D’ISTITUTO
(per
l’allontanamento
dalle lezioni per
periodi superiori
a 15gg)
ORGANO DI
GARANZIA
INTERNO ALLA
SCUOLA
(per gli allontanamenti
superiori a 3 giorni)
Si precisa, infine, quanto segue ( Rif. D.P.R. n.235 del 21/11/2007 e Nota
MIUR prot. n. 3602 del 31/07/2008 ):
Compito precipuo della scuola è educare e formare, non punire.
Pertanto i provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e formative e
tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di
rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
La responsabilità disciplinare è personale . Nessun alunno può
risultare destinatario di sanzioni disciplinari senza che prima sia stato
invitato ad esporre le proprie ragioni.
La sanzione deve essere irrogata tempestivamente al fine di
assicurarne la comprensione e, quindi, l’efficacia.
Le sanzioni sono temporanee, commisurate all’infrazione disciplinare
e possibilmente ispirate al principio della riparazione del danno.
La reiterazione di un comportamento che abbia già dato luogo
all’adozione di una sanzione disciplinare comporta e determina
l’applicazione di una sanzione disciplinare di grado superiore.
Nel caso di danneggiamenti e atti di vandalismo è richiesta e
contemplata la riparazione totale del danno.
Allo studente viene data l’opportunità di convertire la sanzione in
attività che siano svolte in favore della comunità scolastica, in orario
extrascolastico o in eventuali intervalli, sempre e comunque nel pieno
rispetto delle norme di sicurezza e con la sorveglianza dei docenti. A tal
riguardo, si indicano le sanzioni disciplinari rispondenti alla finalità di cui
trattasi: - attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica –
attività di segreteria – riordino di cataloghi e di archivi presenti nella
scuola – produzione di elaborati (composizioni scritte o artistiche) “che
inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica
di episodi verificatisi nella scuola”.
I viaggi d’istruzione, oltre ad essere parte integrante dell'Offerta
Formativa, sono da considerarsi un metodo di apprendimento
efficace per integrare e ampliare le conoscenze, sviluppare la
responsabilizzazione personale e di gruppo, nonché un momento di
forte socializzazione. Il Consiglio di Classe però, per motivi
disciplinari, o a causa di pregressi episodi accaduti a scuola, potrà
segnalare quegli alunni che risultino poco affidabili, ai fini della
vigilanza durante il viaggio stesso. Per essi verrà stabilita la
partecipazione solo se accompagnati da un genitore.
I criteri di valutazione e di attribuzione del voto nelle discipline sono
riferiti ai seguenti parametri
10 raggiungimento completo e sicuro di tutti gli obiettivi
competenze consolidate e mature
capacità critiche e rielaborazione personale.
9 raggiungimento completo e sicuro di tutti gli obiettivi
competenze sicure ed esperte
8 completo raggiungimento degli obiettivi
competenze acquisite in modo stabile
7 raggiungimento adeguato degli obiettivi
competenze globalmente acquisite
6 raggiungimento degli obiettivi fondamentali
competenze minime acquisite
5 mancato raggiungimento degli obiettivi fondamentali
competenze parzialmente acquisite
presenza di lacune diffuse
4-3 mancato raggiungimento di tutti gli obiettivi
competenze non acquisite
presenza di lacune gravi e diffuse
- Per la religione cattolica, la valutazione viene espressa in una nota da
allegare al documento di valutazione riguardante l’interesse dell’alunno ed
il profitto che ne ritrae, con esclusione del voto in decimi.
- I docenti di religione partecipano alla valutazione periodica e finale
solamente per gli alunni che si avvalgono di tale insegnamento. Con
esclusivo riferimento a tali alunni, essi concorrono alla determinazione del
voto del comportamento e all’ammissione alla classe successiva o
all’esame finale di ciclo.
- Nello scrutinio finale, nel caso sia prevista una deliberazione da
adottarsi a maggioranza, il voto espresso dall’insegnante di religione,se
determinante, diviene un giudizio motivato iscritto a verbale.
Ai fini della validità dell’anno scolastico, per procedere alla valutazione
degli alunni in sede di scrutinio finale, è necessario che il numero di giorni
di assenza non superi i 50 (art. 11, primo comma D. L.vo n° 59 del
19/02/2004 e sue modificazioni). Per casi eccezionali, le Istituzioni
scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto
limite su delibera del Collegio dei docenti. La valutazione finale degli
apprendimenti e del comportamento dello studente è riferita a ciascun anno
scolastico.
Per l’ammissione all’esame di Stato conclusivo del ciclo, gli alunni
devono aver conseguito la votazione di almeno sei decimi sia nel
comportamento che in ciascuna disciplina di studio. Il C.d.c., con
decisione assunta a maggioranza, delibera se ammettere o non ammettere
all’esame di Stato gli alunni frequentanti il terzo anno formulando un
giudizio di idoneità o, in caso negativo, di non ammissione all’esame
medesimo. Il giudizio di idoneità è espresso in decimi ed è definito
considerando il percorso scolastico dell’alunno nel triennio, cioè
prendendo in esame la media dei voti in decimi ottenuti in ciascuna
disciplina e nel comportamento, arrotondata per eccesso o per difetto su
proposta del C.d.c. , a seguito di una valutazione più complessiva. Inoltre,
tale voto potrà essere maggiorato di un’unità, sempre per decisione del
C.d.c., per quegli allievi particolarmente meritevoli che hanno affrontato
l’intero triennio con serietà e responsabilità, conseguendo una media
annuale di almeno 8,50.
L’esito conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva
in decimi e il diploma di licenza si consegue con una valutazione non
inferiore ai sei decimi. All’esito dell’ esame di Stato concorrono gli esiti
delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova scritta nazionale e il
giudizio di idoneità. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in
decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata
all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.
L’esito conclusivo dell’esame finale è illustrato con certificazione analitica
delle competenze, opportunamente descritte e valutate in decimi.
Valutazione degli alunni con disabilità
Per la valutazione degli alunni con disabilità si tiene conto, oltre che del
comportamento, anche delle discipline e delle attività svolte sulla base del
piano educativo individualizzato. Si prevede, inoltre, la predisposizione di
prove d'esame differenziate, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e
idonei a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e
ai livelli di apprendimento raggiunti.
Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento
DSA-BES
La legge prevede che, in sede di svolgimento delle attività didattiche, siano
attivate adeguate misure dispensative e compensative e che la relativa
valutazione sia effettuata tenendo conto delle particolari situazioni ed
esigenze personali degli alunni ( Piano Didattico Personalizzato)
Alunni con cittadinanza non italiana
Criteri per l’ammissione all’anno successivo e/o all’esame di stato.
L’alunno/a deve aver acquisito una conoscenza della lingua italiana tale da
permettere il raggiungimento degli obiettivi minimi in tutte le discipline,
pur tenendo conto delle potenzialità formative e della complessiva
maturazione raggiunta.
Indicatori delle discipline
SCIENZE MOTORIE e SPORTIVE
Classi prime e seconde
1-2-3
Mancanza di organizzazione spazio - temporale.
Insufficienti capacità coordinative e condizionali.
Mancanza di rispetto delle regole e dei ruoli.
Negativa relazione con il gruppo.
4
Scarso utilizzo delle capacità motorie e della coordinazione
oculo - segmentaria e spazio - temporale.
Scarso rispetto delle regole e dei ruoli.
5 Parziale utilizzo delle proprie capacità coordinative in situazioni facili e normali
Parziale rispetto delle regole e di ruoli.
6 Adeguato utilizzo delle proprie capacità motorie in situazioni facili e normali
Saper rispettare le regole essenziali delle discipline sportive praticate.
7 - 8 Preciso utilizzo delle capacità fisiche in tutte le esperienze motorie e sportive
Rispettare attivamente le regole delle discipline praticate.
9 - 10
Efficace utilizzo delle proprie capacità motorie.
Consapevole gestione delle abilità specifiche in situazioni diverse.
Ottimo utilizzo della tecnica.
Organizzazione del movimento in maniera corretta in vista dello scopo prefissato
Rispetto del codice deontologico e del proprio ruolo nel gruppo.
SCIENZE MOTORIE e SPORTIVE
Classi terze
1-2-3
Insufficiente utilizzo delle abilità.
Insufficiente conoscenza delle regole e dei ruoli.
Negativa relazione con il gruppo.
4
Scarso utilizzo delle capacità motorie.
Scarso rispetto delle regole e dei ruoli.
Non saper superare delle difficoltà.
5 Utilizzo delle capacità motorie in situazioni facili e normali.
Parziale rispetto delle regole e dei ruoli.
6
Saper utilizzare le proprie capacità motorie in modo adeguato
in situazioni facili e normali.
Saper rispettare le regole essenziali delle discipline sportive praticate.
Saper riconoscere nelle linee generali il corretto rapporto tra
esercizio fisico, alimentazione e benessere.
7 - 8
Preciso utilizzo delle capacità fisiche in tutte le esperienze motorie e
sportive.
Rispettare attivamente le regole delle discipline praticate.
Riconoscere efficacemente il corretto rapporto tra esercizio
fisico, alimentazione e benessere.
9 - 10
Perfetta applicazione della relazione spazio - tempo.
Saper eseguire le azioni più appropriate in condizioni variabili e/o
sfavorevoli.
Saper organizzare il movimento in maniera corretta in vista dello scopo prefissato
Completa conoscenza e applicazione del codice deontologico.
Coscienza del proprio ruolo nel gruppo.
Riconoscere validamente il corretto rapporto tra esercizio fisico,
alimentazione e benessere
Educazione Artistica
Educazione Artistica
Classi prime e seconde
1 - 3
Legge, solo se guidato,alcuni tratti dei contenuti dei messaggi visivi
Conosce in modo frammentario le tecniche di base e non li sa utilizzare
Produce messaggi visivi parziali e incompleti
4
Legge solo tratti dei contenuti dei messaggi visivi
Conosce solo alcune delle tecniche di base e le utilizza in modo spesso scorretto.
Produce messaggi visivi incompleti
5
Legge in modo incompleto i contenuti dei messaggi visivi
Conosce le tecniche di base, ma non sempre le utilizza in modo corretto
Produce messaggi visivi poco coerenti con gli scopi comunicativi
6
Legge i contenuti significativi dei messaggi visivi.
Conosce le tecniche,ma ne applica correttamente solo alcune.
Produce messaggi visivi abbastanza coerenti con gli scopi comunicativi
7
Legge i contenuti di messaggi visivi vari.
Conosce e utilizza correttamente tecniche varie.
Produce messaggi visivi coerente con gli scopi comunicativi.
8
Legge i contenuti di messaggi visivi vari.
Conosce e utilizza in modo abbastanza personale tecniche diverse
Produce messaggi visivi in modo personale.
9 - 10
Legge e interpreta i contenuti di messaggi visivi vari
Conosce e utilizza in modo personale tecniche diverse
Produce messaggi visivi originali
Educazione Artistica
Classi terze
1 - 3
Legge, solo se guidato,alcuni tratti dei contenuti dei messaggi visivi
Conosce in modo frammentario le tecniche di base e non li sa utilizzare
Produce messaggi visivi parziali e incompleti
Non riconosce il patrimonio artistico locale.
4
Legge solo tratti dei contenuti dei messaggi visivi
Conosce solo alcune delle tecniche di base e le utilizza in modo spesso scorretto.
Produce messaggi visivi incompleti
Riconosce solo se guidato il patrimonio artistico locale
5
Legge in modo incompleto i contenuti dei messaggi visivi
Conosce le tecniche di base, ma non sempre le utilizza in modo corretto
Produce messaggi visivi poco coerenti con gli scopi comunicativi
Non sempre riconosce il valore del patrimonio artistico locale
6
Legge i contenuti significativi dei messaggi visivi.
Conosce le tecniche,ma ne applica correttamente solo alcune.
Produce messaggi visivi abbastanza coerenti con gli scopi comunicativi
Riconosce il valore del patrimonio artistico locale e i principali problemi
7
Legge i contenuti di messaggi visivi vari.
Conosce e utilizza correttamente tecniche varie.
Produce messaggi visivi coerente con gli scopi comunicativi.
Riconosce il valore del patrimonio artistico locale e nazionale,con i principali problemi
8
Legge i contenuti di messaggi visivi vari.
Conosce e utilizza in modo abbastanza personale tecniche diverse
Produce i messaggi visivi in modo personale
Riconosce il valore ed i problemi del patrimonio artistico locale e nazionale.
9 - 10
Legge e interpreta i contenuti di messaggi visivi vari
Conosce e utilizza in modo personale tecniche diverse
Produce messaggi visivi originali
Riconosce il valore e i problemi del patrimonio artistico locale e nazionale
R E L I G I O N E
Classi prime, seconde ,terze
Non sufficiente
Deve essere guidato nella individuazione dei valori religiosi in una
testimonianza o in una esperienza.
Sufficiente Sa riconoscere un testo biblico e comprendere il significato dei termini specifici.
Buono
Riconosce testi biblici e documenti religiosi cristiani ricavandone le
informazioni principali.
Distinto
Percepisce l'esistenza di valori religiosi.
Legge e comprende testi biblici e documenti cogliendone il pieno
significato
Ottimo
Identifica immediatamente i valori religiosi in un testo e/o in una
situazione esperienziale.
Musica
Classi prime e seconde
1 - 3
Scarsa conoscenza : Dei parametri del suono
Della notazione musicale
Della tecnica relativa agli strumenti melodici
4
Modesta conoscenza : Dei parametri del suono
Della notazione musicale
Della tecnica relativa agli strumenti melodici
5
Parziale conoscenza : Dei parametri del suono
Della notazione musicale
Della tecnica relativa agli strumenti melodici
6 - 7
Adeguata conoscenza : Dei parametri del suono
Della notazione musicale
Della tecnica relativa agli strumenti melodici
Capacità di ascolto
8 - 9
Padronanza delle conoscenze relative: - All’esecuzione vocale e strumentale a una o più voci decifrando la notazione - Al riconoscimento dei diversi timbri degli strumenti musicali Capacità di ascolto
10
Padronanza completa delle conoscenze relative: - All’esecuzione vocale e strumentale a una o più voci decifrando la notazione con
spiccato senso ritmico
Piena consapevolezza del proprio ruolo nel gruppo
Musica
Classi terze
1 - 3
Scarsa conoscenza : Degli elementi di scrittura musicale
Della tecnica relativa agli strumenti melodici
Dei periodi storici e dei relativi musicisti
4
Modesta conoscenza : Degli elementi di scrittura musicale
Della tecnica relativa agli strumenti melodici
Dei periodi storici e dei relativi musicisti
5
Parziale conoscenza : Degli elementi di scrittura musicale
Della tecnica relativa agli strumenti melodici
Dei periodi storici e dei relativi musicisti
6 - 7
Adeguata conoscenza : Degli elementi di scrittura musicale
Della tecnica relativa agli strumenti melodici
Dei periodi storici e dei relativi musicisti
Capacità di ascolto
8 - 9
Padronanza delle conoscenze relative: - Dell’esecuzione vocale e strumentale a una o più voci decifrando la notazione - Della cultura musicale del tempo Capacità di riconoscere,attraverso l’ascolto,le differenze di stile, epoca e genere musicale
10
Padronanza completa delle conoscenze relative: - Dell’esecuzione vocale e strumentale a una o più voci decifrando la notazione con
spiccato senso ritmico - Della cultura musicale del tempo Capacità di riconoscere,attraverso l’ascolto,le differenze di stile, epoca e genere musicale, con
senso critico
Piena consapevolezza del proprio ruolo nel gruppo
Lingue straniere
Classi prime e seconde
1 - 3 Comprende con difficoltà qualche elemento di messaggi orali e scritti in situazioni note.
Pronuncia in modo inadeguato e produce messaggi frammentari sia orali che scritti. Disorientato
nella scelta delle funzioni linguistiche e delle strutture grammaticali.
4 Comprende solo qualche elemento di messaggi orali e scritti. Si esprime con pronuncia poco
corretta ed interagisce con esitazione. Produce messaggi non sempre adeguati e con lessico
povero. Ha una scarsa conoscenza delle funzioni linguistiche e delle strutture grammaticali.
5 Comprende parzialmente il contenuto di messaggi orali e scritti. Si esprime con esitazione e
pronuncia non sempre corretta. Produce brevi messaggi coerenti ma con lessico elementare. Ha
una conoscenza superficiale delle funzioni linguistiche e delle strutture grammaticali.
6 Comprende gli elementi significativi di messaggi orali e scritti. Si esprime con pronuncia quasi
sempre corretta e produce brevi ma chiari messaggi sia orali che scritti. Usa funzioni linguistiche
e strutture grammaticali semplici ma adeguate.
7 Comprende gran parte dei messaggi orali e scritti. Si esprime con pronuncia chiara e produce
messaggi coerenti con il lessico adeguato. Ha una buona padronanza delle funzioni linguistiche e
delle strutture grammaticali.
8 Comprende agevolmente messaggi orali e scritti. Si esprime con pronuncia corretta e produce
adeguati messaggi orali e scritti con lessico ampio e vario . Ha una più che buona padronanza
delle funzioni linguistiche e delle strutture grammaticali.
9 - 10 Comprende integralmente messaggi orali e scritti. Si esprime con pronuncia scorrevole; produce
e rielabora in modo personale messaggi orali e scritti con lessico ricco. Usa le funzioni
linguistiche correttamente ed ha un’ottima padronanza delle strutture grammaticali.
Lingue straniere
Classi terze
1 - 3
Comprende con difficoltà qualche elemento di messaggi orali e scritti in situazioni note.
Pronuncia in modo inadeguato e produce messaggi frammentari sia orali che scritti. Disorientato
nella scelta delle funzioni linguistiche e delle strutture grammaticali. Non ha raggiunto
competenze linguistiche.
4
Comprende solo qualche elemento di messaggi orali e scritti. Si esprime con pronuncia poco
corretta ed interagisce con esitazione. Produce messaggi non sempre adeguati e con lessico
povero. Ha una scarsa conoscenza delle funzioni linguistiche e delle strutture grammaticali. Il
livello delle competenze risulta inadeguato.
5
Comprende parzialmente il contenuto di messaggi orali e scritti. Si esprime con esitazione e
pronuncia non sempre corretta. Produce brevi messaggi coerenti ma con lessico elementare. Ha
una conoscenza superficiale delle funzioni linguistiche e delle strutture grammaticali. Essenziale
il livello delle competenze raggiunto.
6 Comprende gli elementi significativi di messaggi orali e scritti. Si esprime con pronuncia quasi
sempre corretta e produce brevi ma chiari messaggi sia orali che scritti. Usa funzioni linguistiche
e strutture grammaticali semplici ma adeguate. Elementare il livello delle competenze raggiunto.
7 Comprende gran parte dei messaggi orali e scritti. Si esprime con pronuncia chiara e produce
messaggi coerenti con il lessico adeguato. Ha una buona padronanza delle funzioni linguistiche e
delle strutture grammaticali. Soddisfacente il livello delle competenze raggiunte.
8
Comprende agevolmente messaggi orali e scritti. Si esprime con pronuncia corretta e produce
adeguati messaggi orali e scritti con lessico ampio e vario . Ha una più che buona padronanza
delle funzioni linguistiche e delle strutture grammaticali. Il livello delle competenze risulta
avanzato.
9 - 10
Comprende integralmente messaggi orali e scritti. Si esprime con pronuncia scorrevole; produce
e rielabora in modo personale messaggi orali e scritti con lessico ricco. Usa le funzioni
linguistiche correttamente ed ha una sicura padronanza delle strutture grammaticali. Ottimo il
livello delle competenze maturato.
Italiano
Classi terze
1 - 3
Conosce in modo molto lacunoso e inadeguato i contenuti. Le difficoltà grammaticali, ortografiche e il lessico limitato ostacolano la produzione di messaggi
coerenti e corretti. Comprende solo semplici significati dei testi .
4
Conosce in modo lacunoso i contenuti. Utilizza solo poche strutture grammaticali di base e il lessico è limitato ,per cui i messaggi
prodotti sono scorretti e poco coerenti. Comprende solo parzialmente semplici testi.
5
Conosce in modo parziale i contenuti e utilizza in modo incerto le abilità linguistico-espressive. Produce semplici messaggi non sempre corretti grammaticalmente e privi di sostegno
argomentativo. Comprende in modo generico e superficiale i vari tipi di testo.
6
Conosce in modo essenziale i contenuti e possiede le abilità linguistico-espressive, in modo
sufficiente. Produce testi semplici ,ma coerenti e abbastanza corretti, utilizzando alcune strategie
argomentative. Comprende i tratti salienti di un testo.
7
Conosce i contenuti ed utilizza correttamente le abilità linguistico-espressive. Produce testi coerenti che rivelano un lessico discretamente ampio e una buona conoscenza delle
strutture grammaticali. Comprende vari testi e riorganizza le informazioni.
8
Possiede in modo soddisfacente le abilità linguistiche ed evidenzia capacità espressive
appropriate. Conosce in modo ampio i contenuti e rielabora con disinvoltura le informazioni. Produce testi originali retti da corrette strategie argomentative.
9 Conosce i contenuti e li rielabora in modo personale. Padroneggia le abilità linguistico – espressive e le strutture grammaticali per cui produce testi
organici utilizzando in modo disinvolto le strategie argomentative
10 Conosce i contenuti in modo completo e li rielabora in modo personale e disinvolto. Padroneggia le abilità linguistico espressive e le strutture grammaticali per cui produce testi
organici e originali usando con competenza le diverse strategie argomentative
Italiano
Classi prime e seconde
1 - 3
Conosce in modo molto lacunoso e inadeguato i contenuti. Le difficoltà grammaticali, ortografiche e il lessico limitato ostacolano la produzione di messaggi
coerenti e corretti. Comprende solo semplici significati dei testi .
4
Conosce in modo lacunoso i contenuti. Utilizza solo poche strutture grammaticali di base e il lessico è limitato ,per cui i messaggi
prodotti sono scorretti e poco coerenti. Comprende solo parzialmente semplici testi.
5 Conosce in modo parziale i contenuti e utilizza in modo incerto le abilità linguistico-espressive Produce semplici messaggi non sempre corretti grammaticalmente. Comprende in modo generico e superficiale i vari tipi di testo.
6 Conosce in modo essenziale i contenuti e possiede le abilità linguistico-espressive. Produce testi semplici ,ma coerenti e abbastanza corretti. Comprende i tratti salienti di un testo.
7
Conosce i contenuti ed utilizza correttamente le abilità linguistico-espressive. Produce testi coerenti che rivelano un lessico discretamente ampio e una buona conoscenza delle
strutture grammaticali. Comprende vari testi e riorganizza le informazioni.
8
Possiede in modo soddisfacente le abilità linguistiche ed evidenzia capacità espressive
appropriate. Conosce in modo ampio i contenuti e rielabora con disinvoltura le informazioni. Produce testi appropriati e originali.
9 Conosce i contenuti e li rielabora in modo personale. Padroneggia le abilità linguistico – espressive e le strutture grammaticali per cui produce testi
organici che rivelano un lessico ricco ed appropriato.
10 Conosce i contenuti in modo completo e li rielabora in modo personale e disinvolto. Padroneggia le abilità linguistico espressive e le strutture grammaticali per cui produce testi
organici e originali usando con competenza un lessico ricco e appropriato
Storia
Classi prime e seconde
1 - 3 Utilizza termini inadeguati. Confonde i vari tipi di fonti. Conosce informazioni frammentarie.
4 Utilizza termini generici ed inadeguati. Distingue alcuni tipi di fonti,ma non ne ricava informazioni corrette. Conosce solo poche informazioni relative al periodo affrontato.
5 Utilizza termini generici. Distingue alcuni tipi di fonti,ma ne ricava informazioni frammentarie. Conosce alcune informazioni relative al periodo affrontato.
6 Utilizza termini generici e specifici. Distingue i vari tipi di fonti e ne ricava informazioni esplicite. Conosce le informazioni fondamentali e le colloca cronologicamente.
7 Utilizza quasi sempre termini specifici. Distingue tra i vari tipi di fonti e ne ricava informazioni. Confronta le informazioni relative al periodo affrontato e opera opportuni collegamenti.
8 Utilizza termini specifici. Distingue tra i vari tipi di fonti e ne ricava informazioni. Confronta le informazioni relative al periodo affrontato e opera collegamenti autonomamente.
9 - 10
Utilizza termini specifici. Distingue tra i vari tipi di fonti e ne ricava informazioni,implicite ed esplicite. Confronta le informazioni relative al periodo affrontato in modo completo e opera collegamenti
corretti in modo autonomo
Storia
Classi terze
1 - 3 Utilizza termini inadeguati. Ha difficoltà a ricavare semplici informazioni da testi e documenti. Ha conoscenze molto frammentarie.
4 Utilizza termini generici e/o inadeguati. Consulta i documenti se guidato e ne ricava informazioni inadeguate. Possiede conoscenze scarse.
5 Utilizza termini generici. Consulta i documenti e ne ricava semplici informazioni. Conosce le informazioni essenziali e ne individua i nessi causa-effetto, se guidato.
6 Utilizza termini generici e specifici. Consulta i documenti, coglie informazioni esplicite. Conosce le informazioni essenziali e ne individua alcuni nessi causa-effetto.
7 Utilizza termini specifici. Consulta i documenti, coglie informazioni esplicite e ne ricava alcune implicite. Conosce le informazioni e individua nessi causa-effetto.
8
Utilizza termini specifici. Consulta i documenti e ne ricava informazioni esplicite e implicite. Conosce le informazioni relativo al periodo storico affrontato, le rielabora e opera collegamenti
col presente.
9 - 10
Utilizza termini specifici. Consulta i documenti, ne ricava informazioni esplicite e implicite e ne valuta il grado di
attendibilità. Conosce nei particolari le informazioni relative al periodo affrontato e le rielabora ritrovando
anche le radici storiche di alcuni fenomeni del presente.
geografia
Classi prime e seconde
1 - 3 Utilizza termini inadeguati. Ha difficoltà ad usare correttamente gli strumenti. Conosce informazioni frammentarie.
4 Utilizza termini generici ed inadeguati. Utilizza gli strumenti se guidato,ma ha difficoltà a ricavarne alcune informazioni.. Conosce poche informazioni.
5
Utilizza termini generici. Utilizza gli strumenti se guidato e ne ricava semplici informazioni. Conosce le informazioni essenziali e le classifica solo se guidato. Individua alcuni aspetti del rapporto uomo-ambiente, se guidato.
6
Utilizza termini generici e specifici. Utilizza gli strumenti e ne ricava alcune informazioni. Conosce le informazioni essenziali e le classifica per categoria. Individua alcuni aspetti del rapporto uomo-ambiente.
7
Utilizza termini specifici. Utilizza gli strumenti in modo abbastanza autonomo e ne ricava informazioni essenziali. Conosce le informazioni relative al territorio e stabilisce alcune relazioni tra fenomeni di ambito
diverso Individua aspetti problematici nel rapporto uomo ambiente e ,se guidato, si documenta su
possibili soluzioni.
8
Utilizza termini specifici. Utilizza autonomamente gli strumenti e ne ricava informazioni utili. Conosce le informazioni relative al territorio e stabilisce relazioni tra fenomeni di ambito diverso. Individua aspetti problematici del rapporto uomo-ambiente e si documenta su possibili soluzioni.
9 - 10
Utilizza termini specifici. Utilizza autonomamente gli strumenti e ne ricava informazioni significative. Confronta le informazioni relative al territorio e stabilisce relazioni tra fenomeni di ambito
diverso. Individua aspetti problematici del rapporto uomo-ambiente e ipotizza possibili soluzioni.
geografia
Classi terze
1 - 3
Utilizza termini inadeguati. Ha difficoltà ad applicare gli strumenti della disciplina e le informazioni che ne ricava sono
frammentarie ed inesatte. Ha conoscenze molto limitate.
4
Utilizza termini generici ed inadeguati. Utilizza gli strumenti se guidato,ma ne ricava solo poche informazioni. Possiede conoscenze limitate e frammentarie. Individua se guidato alcune informazioni su problemi relativi al suo territorio.
5
Utilizza termini generici. Utilizza gli strumenti se guidato e ne ricava semplici informazioni. Conosce le informazioni essenziali. Individua, se guidato, alcuni problemi dell’interazione uomo-ambiente nel proprio territorio.
6
Utilizza termini generici e specifici. Utilizza gli strumenti e ricavandone semplici informazioni. Conosce le informazioni essenziali e le ordina per categorie di fenomeni. Individua alcuni problemi connessi all’interazione uomo-ambiente, anche nel proprio territorio.
7
Utilizza termini specifici. Utilizza correttamente gli strumenti e ricavandone informazioni. Conosce le informazioni e stabilisce nessi tra fenomeni di ambito diverso Individua i problemi connessi all’interazione uomo-ambiente anche nel proprio territorio e
individua comportamenti corretti.
8
Utilizza termini specifici. Utilizza correttamente gli strumenti e ricavandone informazioni significative. Conosce le informazioni in modo ampio e riconosce nessi tra fenomeni di ambito diverso. Individua aspetti problematici del rapporto uomo-ambiente e si documenta su possibili soluzioni.
9 - 10
Utilizza termini specifici. Utilizza correttamente gli strumenti ricavandone informazioni e conoscendo alcuni loro limiti(
sistema di manipolazione di dati). Conosce approfonditamente le informazioni relative al territorio studiato e stabilisce nessi tra
fenomeni di ambiti diversi. Individua aspetti problematici del rapporto uomo-ambiente e ipotizza possibili soluzioni.
Matematica e Scienze
Classi prime seconde
1 - 3 Conoscenze molto lacunose e modeste dei contenuti di base Difficoltà di calcolo elementare e di elaborazione anche di semplici procedimenti risolutivi Assimilazione ed esposizione dei contenuti difficoltosa e disorganica
4
Gravi lacune nell’acquisizione delle conoscenze, che appaiono imprecise e confuse Difficoltà nell’applicazione delle conoscenze e nello sviluppo dei procedimenti risolutivi Modeste capacità di osservazione Comprensione ed uso dei linguaggi inadeguati
5
Conoscenze parziali, incerto sviluppo delle abilità operative e difficoltà nell’esecuzione
autonoma di procedimenti logici Mediocri capacità di osservazione Comprensione parziale dei linguaggi e loro uso impreciso
6
Conoscenze essenziali, sufficiente sviluppo delle abilità operative Capacità di elaborare semplici proposte risolutive Sufficienti capacità di osservazione e di analisi Accettabile capacità espositiva con uso adeguato dei linguaggi
7
Buon livello nell’acquisizione delle conoscenze ed adeguato sviluppo delle abilità operative e
logiche Discrete capacità di osservazione e di analisi Esposizione chiara e discreta padronanza dei lessici specifici
8
Conoscenze ampie ed organizzate Abilità operative e logiche abbastanza sicure Buone capacità di analisi e di sintesi Esposizione esauriente e buona padronanza dei lessici specifici
9 Padronanza delle conoscenze Rilevante sviluppo delle abilità operative e logiche Sicure capacità di analisi e di sintesi
Capacità espositiva efficace, con uso preciso del lessico specifico
10
Padronanza e completezza delle conoscenze Pieno sviluppo delle abilità operative e logiche Notevole capacità analitico-sintetica e di rielaborazione Esposizione organica e sicura, con uso preciso del lessico specifico
Matematica e Scienze
Classi terze
1 - 3 Conoscenze molto lacunose e modeste dei contenuti di base Difficoltà di calcolo elementare e di elaborazione anche di semplici procedimenti risolutivi Assimilazione ed esposizione dei contenuti difficoltosa e disorganica
4
Gravi lacune nell’acquisizione delle conoscenze, che appaiono imprecise e confuse Difficoltà nell’applicazione delle conoscenze e nello sviluppo dei procedimenti risolutivi Modeste capacità di osservazione Comprensione ed uso dei linguaggi inadeguati
5
Conoscenze parziali, incerto sviluppo delle abilità operative e difficoltà nell’esecuzione
autonoma di procedimenti logici Mediocri capacità di osservazione Comprensione parziale dei linguaggi e loro uso impreciso
6
Conoscenze essenziali, sufficiente sviluppo delle abilità operative Capacità di elaborare semplici proposte risolutive Sufficienti capacità di osservazione e di analisi Accettabile capacità espositiva con uso adeguato dei linguaggi
7
Buon livello nell’acquisizione delle conoscenze ed adeguato sviluppo delle abilità operative e
logiche Discrete capacità di osservazione e di analisi Esposizione chiara e discreta padronanza dei lessici specifici
8
Conoscenze ampie ed organizzate Abilità operative e logiche abbastanza sicure Buone capacità di analisi e di sintesi Esposizione esauriente e buona padronanza dei lessici specifici
9
Padronanza delle conoscenze Rilevante sviluppo delle abilità operative e logiche Sicure capacità di analisi e di sintesi Capacità espositiva efficace, con uso preciso del lessico specifico
10
Padronanza e completezza delle conoscenze Pieno sviluppo delle abilità operative, logiche e uso adeguato delle competenze Notevole capacità analitico-sintetica e di rielaborazione Esposizione organica e sicura, con uso consapevole del lessico
Tecnologia
Classi prime seconde
1 - 3 Presenta notevoli difficoltà nell’analizzare e descrivere oggetti ,utensili, meccanismi semplici e
processi produttivi; non sa utilizzare gli strumenti da disegno e non sa applicare le regole del
disegno tecnico.
4 Le conoscenze acquisite sono frammentarie; ha difficoltà nel riconoscere, analizzare e descrivere
oggetti , utensili e processi produttivi, meccanismi semplici; rappresenta graficamente in modo
impreciso e non rispetta le regole del disegno.
5 Le conoscenze acquisite sono superficiali; riconosce, analizza e descrive oggetti, utensili e
meccanismi semplici ;rappresenta graficamente in modo mediocre e non rispetta sempre le regole
del disegno tecnico.
6 Utilizza le conoscenze acquisite nell’analisi e nella descrizione di oggetti, utensili e semplici
meccanismi; utilizza con sufficiente abilità le regole del disegno tecnico.
7 Applica con abilità conoscenze acquisite nell’analisi e nella descrizione di oggetti, utensili e
meccanismi semplici; utilizza con discreta abilità le regole del disegno tecnico.
8 Rivela buone capacità nell’applicare le conoscenze acquisite, nel riconoscere analizzare e
descrivere oggetti, utensili, meccanismi semplici , e nel rappresentare graficamente oggetti e
figure ,usando autonomamente e consapevolmente le regole del disegno tecnico.
9 - 10 Ottime le conoscenze acquisite che riesce ad applicare consapevolmente ed in piena autonomia
nei diversi ambiti della materia.
Tecnologia
Classi terze
1 - 3 Presenta notevoli difficoltà nell’analizzare e descrivere oggetti ,utensili,meccanismi semplici e
processi produttivi;non sa utilizzare gli strumenti da disegno e non sa applicare le regole del
disegno tecnico.
4 Le conoscenze acquisite sono frammentarie; ha difficoltà nel riconoscere,analizzare e descrivere
oggetti , utensili e processi produttivi, meccanismi semplici;rappresenta graficamente in modo
impreciso e non rispetta le regole del disegno.
5 Le conoscenze e le competenze acquisite sono superficiali; riconosce, analizza e descrive oggetti,
utensili e meccanismi semplici; rappresenta graficamente in modo mediocre e non rispetta
sempre le regole del disegno tecnico.
6 Utilizza le conoscenze acquisite nell’analisi e nella descrizione di oggetti, utensili e semplici
meccanismi; utilizza con sufficiente abilità le regole del disegno tecnico.
7 Applica con abilità conoscenze acquisite nell’analisi e nella descrizione di oggetti, utensili e
meccanismi semplici; utilizza con discreta abilità le regole del disegno tecnico.
8 Rivela buone capacità nell’applicare le conoscenze acquisite, nel riconoscere analizzare e
descrivere oggetti, utensili, meccanismi semplici , e nel rappresentare graficamente oggetti e
figure ,usando autonomamente e consapevolmente le regole del disegno tecnico.
9 - 10 Ottime le competenze acquisite che riesce ad applicare consapevolmente ed in piena autonomia
nei diversi ambiti della materia.
SOSTEGNO CLASSI 1-2-3
I docenti di sostegno affermano la necessità di utilizzare diciture e voti simili a quelli usati da tutti i docenti
per la valutazione delle varie discipline, facendo però riferimento alle programmazioni personalizzate
.Pertanto il nostro prospetto sarà il seguente e gli indicatori riportati nella tabella verranno tramutati in voto
dai rispettivi consigli di classe in sede di scrutinio.
Livello autonomia
personale Capacità relazionale livello cognitivo
Non autonomo. Assenza di relazione
interpersonale Non conoscenza dei
contenuti, assenza di un
linguaggio elementare
anche alternativo alla
comunicazione verbale Scarsa autonomia Segnali di relazioni
interpersonali Conoscenza molto
frammentaria dei
contenuti, difficoltà di
utilizzare codici
comunicativi. ridotta autonomia limitata capacità di
relazione Conoscenza lacunosa dei
contenuti, difficoltà nella
soluzione dei problemi,
limitato utilizzo dei
codici comunicativi 6 Sufficiente autonomia Capacità relazionali
significative Sufficiente capacità
pragmatiche, attenzione
e memoria selettiva.
Risolve problemi
semplici in situazioni
concrete. 7 Buona autonomia Capacità relazionali
buone Discreta conoscenza dei
contenuti, capacità
pragmatiche adeguate 8 Buona autonomia Capacità relazionali
buone Pensiero ipotetico-
deduttivo riferito a
situazioni concrete 9 Buona autonomia Capacità relazionali
buone Minime capacità di
astrazione 10 Buona autonomia Capacità relazionali
buone
PO
F -
Pia
no
Off
ert
a
Fo
rm
ati
va
20
15-
20
16
Cos’è il
POF?
“An
drea
Belv
eder
e”
Le
finalit
à del
nostro
POF
Orientare
e formare
alunni
capaci di
scelte
autonome
Ottimizza
re la
qualità
dell’istruz
ione
Educare
alla
sicurezza,
legalità e
solidariet
à
Prevenire
i disagi,
recuperar
e gli
svantaggi,
garantire
il diritto
d’istruzio
ne degli
alunni
stranieri
e con
bisogni
educativi
speciali
A
LUNN
O PROTAG
ONIST
A
Promuove
re una
coscienza
ambiental
ista
Valorizza
re le
risorse
umane
Migliorar
e la
comunicaz
ione con
l’esterno
Favorire
l’integrazi
one
Scuola-
Territori
o-
Istituzion
i
Ampliare
l’offerta
formativa
con
attività
extracurr
iculari
Garantire
la
trasparen
za
I
RAPPO
RTI
DELLA
SCUOL
A E IL
TERRI
TORIO
FINAL
ITA’ E
SCELT
E
FORM
ATIVE