Sapori Perduti

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Un percorso didattico dedicato ai prodotti tipici dell'agricoltura e dell'alimentazione italiana realizzato da bambini e maestre della scuola dell'infanzia "Alba serena" di Torrette - AN

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Concorso scuole 2009 – 2010 di Agriturist per avvicinare gli studenti ai prodotti tipici dell’agricoltura italiana:http://www.agriturist.it/agriturist.php?IdCategoria=4&IdSottomenu=96

Con grande interesse la scuola dell’Infanzia “Alba Serena”, sita in Torrette di Ancona e facente parte dell’ “Istituto Comprensivo Ancona Nord”, ha dato la propria adesione per la partecipazione al concorso “ I prodotti tipici dell’agricoltura e dell’alimentazione italiana : tutela e valorizzazione di qualità, origine, tradizione”. L’interesse è nato da un profondo coinvolgimento che le tematiche in oggetto suscitano, coinvolgimento che nella nostra scuola si è concretizzato, tre anni fa, nella realizzazione di un progetto: “Il Giardino Sensoriale”. L’ipertesto è stato inserito nel sito dell’Istituto a questo indirizzo.

Il Giardino dei Profumi

fatto di piante aromatiche con cuscini di salvia, menta, finocchio, melissa, timo, lavanda ecc. per un totale di quindici essenze

Il Giardino dei Colori

fatto allo scopo di sviluppare la percezione visiva delle sfumature

Il Giardino Tattile

un giardino roccioso dove sono state messe a dimora piante grasse (non spinose) e tomentose.

Il Giardino dei Sapori

ovvero un piccolissimo orto il cui unico difetto è quello di elargire i propri frutti nella piena estate proprio quando la scuola sta per andare in vacanza!

Il Giardino Mediterraneoun angolo dedicato alla flora tipica della nostra area: ulivo, corbezzolo, mirto, ginestra, lavanda, cisto, lentisco e dove trova la propria ambientazione la “casa” delle lucertole, un vecchio tronco contorto che il mare ha restituito alla spiaggia in una delle sue mareggiate.

Il Grande Pinoche troneggia in mezzo al nostro giardino, reso magicamente suggestivo dai sonagli che vi abbiamo appeso perché dolcemente tintinnassero al vento. Su minuti bigliettini, appesi ai sonagli, i bambini hanno scritto i loro desideri ed il gioco più bello è credere che il vento portandoseli via possa farli avverare.

L’ultimo sprazzo della bella stagione,

ne cogliamo i frutti con soddisfazione

Il mestiere del contadino piace ad ogni bambino

Ci si proponeva di aiutare i bambini a creare legami con l’ambiente, a vivere in sintonia con le stagioni, a percepire il cibo come valore culturale oltre che salutistico. Il bambino, divenuto consapevole di come il cibo, primariamente dono della natura, unito alla sapiente laboriosità dell’uomo che lo trasforma, possa diventare un momento del fare, ha scoperto il piacere della preparazione delle vivande collaborando con gli altri e ciò ha senz’altro reso ancora più coinvolgente anche il successivo momento conviviale.

Quanto detto chiarisce su quale terreno di esperienze, interessi, attività in svolgimento si sia innestata l’adesione al progetto “I prodotti tipici dell’agricoltura e dell’alimentazione italiana”.

Esso è fonte di stimoli e nuovo slancio nel lavoro di sensibilizzazione dei bambini e relative famiglie, per ciò che concerne una maggior coscienza e consapevolezza dell’origine e trasformazione dei cibi.

Oggi troppo spesso l’organizzazione familiare risente del convulso correre degli adulti per cui il tempo sembra non bastare mai.

I momenti che dovrebbero essere dedicati alla condivisione di esperienze di vita quotidiana sono sempre più frammentari ed il bambino spesso è privato di quei gesti semplici, rassicuranti e “antichi” che lo dovrebbero vedere partecipe della vita domestica anche attraverso la trasformazione e preparazione dei cibi.

Oggi persino i nonni sono “moderni” e sempre più spesso si ricorre ad un pasto veloce, magari già pronto che tampona alla mancanza di tempo e forse anche di voglia.

Le nostre abitudini alimentari hanno subito radicali trasformazioni. I cibi, lavati affettati confezionati trattati precotti trasformati… si sono per così dire alienati, rispondendo più a strategie di mercato spesso folli e aberranti che a reali esigenze alimentari.

In tutto ciò oltre alla genuinità e bontà di molti prodotti è andato pian piano perduto anche parte del bagaglio umano di conoscenze relative alla produzione e trasformazione di ciò che serviamo a tavola. Un tempo, all’interno della famiglia, le attività legate alla preparazioni dei cibi fornivano momenti di grande coesione e collaborazione soprattutto generazionale; nella pratica delle tradizioni alimentari sopravviveva parte di quella cultura a cui facciamo riferimento quando parliamo delle nostre radici.

Da quanto accennato fin qui, allo scopo di offrire al bambino stimoli che gli consentano di sensibilizzarsi alla:

scoperta di gusti semplici e nello stesso tempo molteplici

coscienza e consapevolezza dei sapori per riconoscerne la genuinità

scoperta della gioia della preparazione dei cibi in famiglia

scoperta dei luoghi a noi vicini dai quali i cibi provengono

scoperta dei prodotti legati ai cicli delle stagioni

la scuola “ Alba Serena” propone le seguenti esperienze:

Visita al frantoio

“La Ginestra del Conero”

• passeggiata tra gli ulivi ed osservazione dell’ambiente

• Conoscenza del percorso dell’oliva che si trasforma in olio attraverso i macchinari del frantoio

• esperienza a scuola: prepariamo le bruschette con l’olio

L’uliveto nasconde…

…un dono prezioso

Abbiamo visto come si raccolgono le olive

Liscio come l’olio il frantoio “La ginestra del Conero”

Cosa c’è di più buono del pane? Il pane con l’olio, l’olio buono

s’intende!

Vista alla fattoria didattica“La casa sull’albero”

Le mani in Pasta prima esperienza operativa

- preparazione del pane con la farina di farro di Monteleone di Spoleto (DOP)

Con antica pazienza vengono macinati i dorati chicchi di farro

Oltre la realtà, seguendo il filo

della fantasia:

“Il lago di pane”

di Roberto Piumini

Una tempesta su un campo di grano,macinò il grano e ne fece farina,

…poi posò la farina piano pianoin un fresco laghetto di collina.

Il vento portò sale dal mare e si mise paziente ad impastare:

impastò l’acqua, il sale e la farina, tutta la notte fino alla mattina.

E quando il sole si alzò dal laghetto, pieno di morbida pasta di pane

Lo fece cuocere in modo perfetto, lo fece cuocere per tre settimane.

E quando il lago di pane fu pronto, venne chi aveva fame nel mondo:

e prima fecero un bel girotondo poi lo mangiarono tutto fino in fondo

Olive con sorpresaSeconda esperienza operativa

• preparazione delle olive ascolane (DOP)

Le olive ascolane, un gustoso sfizio marchigiano

Lucia ci fa vedere la preparazione passo passo

Adesso ci proviamo noi

Ridendo e scherzando

che bello scherzo di carnevale! - ci travestiamo da: frutta, dolci, proteine e carboidrati

Sembra un panettone ma è la Pizza di Formaggio della nostra

tradizione

- preparazione a scuola della pizza di formaggio con la Casciotta di Urbino (DOP)

Formaggio molle, grasso a pasta semicotta, stagionata per 20-30 giorni, prodotto con latte intero ovino e bovino di due mungitureForma cilindrica con piatto leggermente convesso di 12-16 cm di diametro, scalzo convesso di 5-7 cm di altezzaCrosta liscia e morbida di colore da giallo paglierino a nocciola chiaroPasta compatta, di colore giallo paglierino, friabile, con occhiatura irregolare per dimensioni e distribuzione.Peso variabile da 0,8 a 1,2 kg

Latte caldo intero ovino di due mungiture (70-80%)

Latte caldo intero bovino di due mungiture (20-30%)

Caglio di vitello liquido o in polvere

Sale

Pizza di Formaggio

1kg farina bianca5 uova 1 bicchiere di olio250 g di pecorino o

parmigiano grattugiato Cubetti di Casciotta d’Urbino Sale q.b.Lievito di birra

Colazione Pasqualina prepariamo la tavola della festa

accanto alla pizza di formaggio e la Casciotta

affettiamo il CIAUSCOLO (IGP) e il PROSCIUTTO di CARPEGNA (DOP)

prepariamo una frittatina con mentuccia, timo, maggiorana ed erba cipollina

per i grandi teniamo in fresco del buon VERDICCHIO (DOC)

Tanto, tanto tempo fa quando il Mc Donalds neppure esisteva, la mattina di Pasqua la famiglia si riuniva attorno alla tavola per un festoso ed importante momento conviviale.

Sulla tavola, vestita a festa con la tovaglia “buona”, benedetta per l’occasione del sacro giorno, era imbandita una ricca colazione a base di prodotti rustici.

Menu della “Colazione Pasqualina”

Pizza di formaggioUova sode benedetteFrittata di erbe aromaticheSalumiTorta Pasqualina

Con le aromatiche del nostro giardino dei profumi, prepariamo la frittata con le erbe aromatiche

Questo è un tipico prodotto marchigiano, conosciuto anche come “salame spalmabile”

E come premio,dopo così tanta fatica,

tutti insieme, con amoree tanto appetito, attorno

alla tavola imbandita.

Dagli alunni e dalle

insegnanti della scuola

dell’infanzia “Alba Serena”