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CAPITOLO IV:
NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTO: SIAMO NOI A CAMBIARE I MEDIA O SONO LORO A CAMBIARE NOI?
Riva, Psicologia dei nuovi media: Azione, presenza, identità e relazioni, Il Mulino, 2012
Sito: www.psicologiadeinuovimedia.com
Blog: www.psicologiadeinuovimedia.info
Riva, Psicologia dei nuovi media: Azione, presenza, identità e relazioni, Il Mulino, 2012Capitolo IV. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTO: SIAMO NOI A CAMBIARE I MEDIA O SONO
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La tecnologia pone problemi fondamentali, che non possono essere risolti facendo riferimento alle conoscenze del passato
Psicologia dei Nuovi Media
...ha il suo fuoco di analisi nei processi di cambiamento attivati dai nuovi media
Studio, comprensione, previsione e attivazione dei processi di cambiamento che hanno la loro principale origine nell’interazione con i nuovi media comunicativi
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È importante delineare un quadro teorico di riferimento per la Psicologia dei Nuovi media...
...che sappia tenere conto degli aspetti applicativi e, tuttavia, ...che sappia tenere conto degli aspetti applicativi e, tuttavia, legare la loro comprensione alle conoscenze sulla totalità legare la loro comprensione alle conoscenze sulla totalità
delldell’’esperienza umanaesperienza umana
TEORIA DELL’INTER-AZIONE SITUATA
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Muove da una semplice domanda:
sono i soggetti che controllano le caratteristiche dei media
o sono questi a «determinare» i propri utenti?
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Due posizioni principali nel dibattito:Due posizioni principali nel dibattito:
DETERMINISMO DETERMINISMO TECNOLOGICOTECNOLOGICO
(McLuhan)(McLuhan)
COSTRUZIONISMO COSTRUZIONISMO SOCIALESOCIALE
(Williams)(Williams)
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«il medium è il messaggio»
IL DETERMINISMO TECNOLOGICO
i media (e le tecnologie) sono estensioni degli organi di senso:
modificano la nostra percezione e influenzano il nostro funzionamento mentale (la possibilità di avere idee, pensieri,
esperienze, ecc.)
l’uso di un determinato mediumcondiziona necessariamente sia la forma sia il contenuto del messaggio
Inoltre:
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E’ possibile distinguere i media per:
CALDI quando la comunicazione trasmette una quantità elevata di
dati estremamente dettagliati su un unico canale
FREDDI quando coinvolgono diversi canali sensoriali con un
messaggio a bassa “intensità”
• numero di canali sensoriali impegnati durante il loro impiego
• livello di definizione o di “intensità” con cui sono costruiti i messaggi
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IL PASSAGGIO TRA ORALITÀ E SCRITTURAIL PASSAGGIO TRA ORALITÀ E SCRITTURA
L’oralità è una caratteristica intrinseca e stabile del linguaggio, propria di tutte le culture
Le culture a “oralità primaria” non conoscono in nessuna forma la scrittura
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TRE CARATTERISTICHE CHE DISTINGUONO ORALITÀ TRE CARATTERISTICHE CHE DISTINGUONO ORALITÀ E TESTOE TESTO
La scrittura è un processo che può essere modificato e che produce un oggetto stabile
Il testo tende a tipicizzarsi, a localizzarsi Il testo è autonomo e quindi trasportabile
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Accanto alla scrittura tradizionale lo sviluppo Accanto alla scrittura tradizionale lo sviluppo tecnologico sta facendo emergere tecnologico sta facendo emergere due nuovi due nuovi
paradigmiparadigmi caratterizzati da proprietà specifiche caratterizzati da proprietà specifiche
IL PARADIGMA DIGITALE
La trasformazione del testo scritto in informazione digitale porta ai limiti
estremi due proprietà della scrittura: la modificabilità e
la trasportabilità
IL PARADIGMA MULTIMEDIALE
Con la multimedialità la scrittura smette di essere l’elemento
centrale del testo scritto dando spazio ad altri canali
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LL ’’influenza dei media su percezione e cognizioneinfluenza dei media su percezione e cognizione
Con il passaggio dall’oralità alla scrittura è cambiato il modo con cui la nostra mente elabora:
• i processi visivi (da semplice percezione a traduzione in un significato di una sequenza lineare di simboli visivi)
• i processi cognitivi (lungo 5 assi, ciascuno caratterizzato da una precisa evoluzione del medium scrittura)
La caratteristica principale del linguaggio orale è la La caratteristica principale del linguaggio orale è la negoziazione del significato in funzione del contesto di negoziazione del significato in funzione del contesto di
riferimentoriferimento
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Il cambiamento indotto dalla scrittura sui nostri processi Il cambiamento indotto dalla scrittura sui nostri processi cognitivi può essere interpretato come il passaggio dacognitivi può essere interpretato come il passaggio da
INTELLIGENZA INTELLIGENZA SIMULTANEASIMULTANEA
(la cui principale caratteristica è la possibilità di analizzare contemporaneamente più
stimoli trasformandoli in un insieme coerente)
INTELLIGENZA INTELLIGENZA SEQUENZIALESEQUENZIALE
(che ci consente di ordinare e articolare i
significati)
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Williams sposta il fuoco Williams sposta il fuoco sullsull’’UTILITAUTILITA’’ della tecnologia della tecnologia allall’’interno di un dato contestointerno di un dato contesto
Non esistono media universali ma media “situati”(non esiste niente della configurazione fisica di un dato
medium che possa spiegare completamente il modo in cui viene utilizzato e quindi i suoi effetti psico-sociali)
IL COSTRUZIONISMO SOCIALEIL COSTRUZIONISMO SOCIALE
Pur essendo il medium una tecnologia, Pur essendo il medium una tecnologia, non tutte le tecnologie sono medianon tutte le tecnologie sono media
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Non tutte le tecnologie sono media: possono diventarlo
a seconda di come vengono usate e se richiedono uncambiamento da parte del gruppo
sociale in cui sono inserite
Per esempio, la scrittura studiata da McLuhan è in realtà un fenomeno complesso composto da tre livelli:
1. l’invenzione tecnica, da cui il medium dipende (es: alfabeto, supporti cartacei, ecc.)
2. l’elemento tecnologico caratterizzante (distribuzione del linguaggio attraverso un mezzo fisico)
3. le pratiche sociali (pratica dello scriba + distribuzione del linguaggio attraverso il medium con la lettura)
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Le due posizioni a confronto
La scuola di MCLUHANLa scuola di MCLUHAN La scuola di WILLIAMSLa scuola di WILLIAMS• la genesi di un medium ha un’origine psico-biologica
• il medium nasce sempre con uno scopo preciso• ogni medium produce un effetto specifico sull’utente indipendente dal contesto in cui si trova
• l’introduzione di un medium ha un effetto sul suo utente sempre e comunque
• la genesi di un medium ha un’origine psico-sociale• il medium pensato per raggiungere un obiettivo può poi essere utilizzato con finalità totalmente differenti• gli effetti del medium possono differenziarsi a seconda del contesto culturale di riferimento• l’effetto del medium è legato all’accettazione da parte del gruppo
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La teoria dell’inter-azione situata sottolinea il fatto che i media influenzano l’attività comunicativa. Ciò avviene a tre livelli:
1. fisico, attraverso l’insieme delle caratteristiche naturali del medium.
2. simbolico, attraverso l’insieme dei significati richiesti per poter usare il medium ed espressi attraverso di esso.
3. pragmatico, attraverso l’insieme dei comportamenti con cui i soggetti utilizzano il medium (legati a opportunità e vincoli propri del medium e del contesto)
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Queste dimensioni stanno fra loro in rapporto dialettico: il cambiamento di un elemento può portare a un cambiamento
negli altri
Inoltre...
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- I media modificano e sono modificati dalle pratiche dell’interazione sociale
- Per Hughes, la tecnologia si sviluppa in quattro fasi: invenzione, costruzione, innovazione, trasferimento. Su di esse prevale l’influenza sociale.
- Wright definisce «metatecnologie» gli algoritmi sociali che governano gli usi delle tecnologie. Hanno tre caratteristiche:
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1. un evento di rottura che rende possibile utilizzare una tecnologia in modo nuovo (nuova pratica)
2. la possibilità di sfruttare la nuova pratica per risolvere in modo più efficace un problema
3. la condivisione della conoscenza della nuova pratica all’interno di un contesto sociale
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La psicologia dei nuovi mediapsicologia dei nuovi media dovrebbe cercare di integrare al proprio interno gli elementi positivi
delle due posizioni
… comprendendo il MOMENTO TECNOLOGICO MOMENTO TECNOLOGICO (Hughes)(Hughes)…
in cui la tecnologia riesce a penetrare all’interno di una società e si consolida all’interno dell’uso quotidiano,
cambiando ruolo e passando da “determinata” a “determinante”
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- I media modificano il ruolo del corpo nell’interazione
Con l’introduzione di un medium, il soggetto diventa «disincarnato» per il suo interlocutore: la fisicità del corpo viene sostituita da quella del medium. Le conseguenze di questo cambiamento sono tre
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1. Il soggetto non può più usare il corpo dell’altro per comprenderne le emozioni
2. Il soggetto diventa, per i propri interlocutori, quello che comunica (il messaggio è il soggetto)
3. Il messaggio comunicativo si separa dal soggetto e acquisisce una propria autonomia e stabilità
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Il processo di RIMEDIAZIONEIl processo di RIMEDIAZIONE
Il nuovo medium imita alcuni tratti del vecchio
Il nuovo medium si presenta come un miglioramento o un
superamento di quello precedente
LL ’’interazione con un nuovo medium richiede sempre un interazione con un nuovo medium richiede sempre un processo di modellazione e un progressivo adattamentoprocesso di modellazione e un progressivo adattamento
Il risultato è una competizione culturale che può portare i soggetti interagenti a riposizionare l’impiego dei media già esistenti in base a
vantaggi e svantaggi
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Indipendentemente dal livello culturale del soggetto e dalla possibilità di accesso alle tecnologie
Ogni nuovo medium produce delle resistenze che hanno come Ogni nuovo medium produce delle resistenze che hanno come conseguenza uno squilibrio, una divisione normalmente definita conseguenza uno squilibrio, una divisione normalmente definita
““digital dividedigital divide””
Raggruppabile in tre categorie:
DIVISIONE SOCIALE legata alla possibilità di accesso all’informazione
DIVISIONE CULTURALE legata all’uso e alla rielaborazione delle informazioni
SQUILIBRIO POLITICO legato alle opportunità di partecipazione e mobilitazione rese possibili dalle nuove tecnologie
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Diversi autori hanno proposto dei modelli in grado di descrivere in linea generale l’impatto dei media a
livello individuale e sociale:
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Wilheim (2000)
futurista, distopico e tecnorealista
Mininni (2002)
tecnoutopici, tecnodistopici, tecnoutilitaristi e
tecnopluralisti
Rogers (2003)
innovatori, pionieri, maggioranza anticipatrice o ritardataria, ritardatari
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IL MODELLO TRANSTEORICO DEGLI IL MODELLO TRANSTEORICO DEGLI STADI DEL CAMBIAMENTOSTADI DEL CAMBIAMENTO
Si basa sull’assunto che ogni cambiamento avvenga in modo definibile e generalizzabile e che il soggetto attraversi queste fasi
PRECONTEMPLAZIONE la persona non pensa di dover cambiare
CONTEMPLAZIONE il soggetto ha un approccio ambivalente al cambiamento
DETERMINAZIONE il soggetto apre una finestra di opportunità in cui cerca attivamente di cambiare
AZIONE il soggetto si impegna in azioni concrete volte al conseguimento di un cambiamento
MANTENIMENTO consolidamento del livello di cambiamento raggiunto
RICADUTA il soggetto abbandona il processo di cambiamento21
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Determinazione
Azione
Mantenimento
Ricaduta
Precontemplazione
Contemplazione
LE LE FASIFASI DEL MODELLO TRANSTEORICO DEGLI STADI DEL MODELLO TRANSTEORICO DEGLI STADI DEL CAMBIAMENTODEL CAMBIAMENTO
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Possiamo identificare 4 variabili che influenzano il processo di cambiamento:
• la CONSAPEVOLEZZACONSAPEVOLEZZA di dover/voler cambiare
• le ASPETTATIVEASPETTATIVE del soggetto legate al cambiamento
• l’AUTOEFFICACIAAUTOEFFICACIA del soggetto
• l’OPPORTUNITAOPPORTUNITA’’ offerta dal cambiamento
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