Riconoscimento, limiti ed attuazione del primo...

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Formazione lavoratori addetti al Pronto Soccorso

Riconoscimento, limiti ed attuazione del primo soccorso

Centrale Operativa 118 - BARI

Riconoscimento e limiti d’intervento di primo soccorso:

• Lipotimia : senso di malessere e di svenimento

• Sincope : perdita di coscienza• Shock : perdita di coscienza con

pallore e sudorazione

Lipotimia,Ipotensione,shock• Cause: patologie Neurologiche; Respiratorie;

Cardiovascolari • Esordio: improvviso/riacutizzazione di malattia

gia’ conosciuta dal paziente• Sintomi: mi sento male; pallore; tachipnea;

giramento di testa; dolori varie sedi• Altri sintomi:• vomito, diarrea, perdita di feci, allucinazioni

visive e olfattive

N.B. segnalare queste cose al 118!!

Lipotimia,sincope,shock

Primo intervento:Sdraiato a terra ( se privo di coscienza..)Non dare cibi, bevande, farmaciSe è incosciente, mettere in posizione laterale di sicurezza-ambiente tranquillo e confortevole -slacciare agenti costrittivi (cravatte, cinture, pantaloni, gonne..) -non far fare sforzi: camminare, salire, scendere le scale -mettere la persona seduta ( se cosciente), e assecondare le posizioni spontanee)

Posizione laterale di sicurezza:1,2

Posizione laterale di sicurezza:3,4

Edema Polmonare acuto

• Definizione: accumulo di acqua nei polmoni per cui i polmoni non possono ossigenare il sangue.

• Cause: cardiache, polmonari, neurologiche, pressione alta…

• Sintomi: fame d’aria, gorgoglii provenienti dalle vie aeree fino alla perdita di coscienza

Rx Torace normale Rx Torace –Edema Polmonare

Edema Polmonare:primo intervento

• Slacciare agenti costrittivi: cinghia, cravatta, pantaloni

• Ambiente tranquillo e confortevole• Somministrare 02 se lo si ha a disposizione• Raccogliere informazioni sulle malattie di cui

soffre la persona e riferire al 118• Non somministrare bevande, farmaci• Paziente in piedi o semiseduta• Se privo di coscienza praticare BLS

Crisi asmatica• Definizione: fame d’aria per

restringimento reversibile dei bronchi• Cause: allergie, malattie di cuore, BPCO

riacutizzata• Esordio: improvviso ( da farmaci, da

sostanze inalatorie), riacutizzazione di malattia gia’ conosciuta dal paziente

Crisi asmatica :primo intervento• Slacciare agenti costrittivi: cinghia. cravatta, pantaloni • Ambiente tranquillo e confortevole• Somministrare 02 se lo si ha a disposizione• Raccogliere informazioni sulle malattie di cui soffre la

persona e riferire al 118• Non somministrare bevande,farmaci• Paziente in piedi o semiseduto• Allontanare sostanza/e con cui è venuto in contatto per la prima volta• Se privo di coscienza praticare BLS

Dolore acuto stenocardico: Angina

• Definizione: dolore acuto toracico , ad insorgenza improvvisa per lo piu’ durante uno sforzo o durante una discussione

• cause : cardiache (infarto..) esofagogastriche,neurogene.

• Esordio: per lo piu’ improvviso, a meno che non insorga in pz gia’ sofferente di cuore

Dolore acuto stenocardico• Sintomi: dolore costrittivo

associato a pallore, sudorazione, dispnea…. perdita di coscienza

• Primo intervento:• Slacciare agenti costrittivi: cinghia.

cravatta, pantaloni • Ambiente tranquillo e confortevole• Somministrare 02 se lo si ha a

disposizione• Raccogliere informazioni sulle malattie

di cui soffre la persona e sui farmaci che prende e riferire al 118

Dolore stenocardico: primo intervento

• Non somministrare bevande, farmaci• Paziente in piedi o semiseduto ( assecondare le

posizioni spontanee) • Se privo di coscienza praticare BLS

Reazioni allergiche

• Definizione: reazione esagerata dell’organismo che viene a contatto con una sostanza (contatto, ingestione, inalazione, iniezione)

• Insorgenza: le reazioni allergiche a insorgenza rapida sono le più gravi

Reazione allergiche :sintomi• Cutanei: arrossamento,gonfiore• Respiratori: fame d’aria,sibili• Cardiaci: pallore,shock,collasso• Neurologici: convulsioni

Reazioni allergiche:primo intervento

• Allontanare sostanza/e con cui è venuto in contatto la persona• Slacciare agenti costrittivi: cinghia. cravatta, pantaloni • Ambiente tranquillo e confortevole• Somministrare 02 se lo si ha a disposizione• Raccogliere informazioni sulle allergie accertate e riferire al 118• Non somministrare bevande, farmaci• Paziente in piedi o semiseduto (favorire il decubito spontaneo)• Se lesione cutanea ( puntura d’insetto): ghiaccio per rallentare

l’assorbimento; • Se privo di coscienza praticare B.L.S.

Crisi convulsive• Definizione: tutte quelle condizioni che

determinano sofferenza cerebrale possono provocare contrazioni muscolari e perdita di coscienza

• Esordio: improvviso/ riacutizzazione di malattia preesistente

• Sintomi: scuotimento generalizzato e involontario della persona + perdita di coscienza

• N°. e Durata crisi:variabili

Crisi convulsive: primo intervento• Spostare tutto ciò contro cui potrebbe sbattere il

paziente• Evitare il contatto con tavoli, sedie, armadi..• Inserire un fazzoletto o un panno morbido tra i denti per

evitare morsicatura lingua• Non cercare di fermare le contrazioni• No cibi, ne’ alimenti, ne’ farmaci• Se dopo la crisi, respira e ha polso metterlo in posizione

laterale di sicurezza, altrimenti BLS• Se convulsioni in bambino con febbre elevata, spogliarlo

e abbassare la temperatura con panni bagnati

Primo intervento

Se epistassi = perdita di sangue dal naso. (da trauma , da ipertensione..)

• Testa in avanti ( per evitare inalazione)• Ghiaccio sulla fronte• Con due dita compressione della piramide

nasale fino al blocco dell’epistassi.

Cenni di anatomia dello scheletro I

• Cranio : ossa piatte, squamose (parietali), cavitate (seni mascellari, frontali, etmoidali)

• Collo:7 vertebre cervicali (C1-C7) attraversate dal midollo spinale,

Cenni di anatomia dello scheletro II

• Il torace nella parte alta è delimitato dalla clavicola che è collegata allo sterno e l’articolazione cingoloscapolare (omero e scapola) poi seguono al centro lo sterno e lateralmente allo stesso le costole che vanno dallo sterno alle vertebre toraciche.

• Nella parte inferiore ci sono le false coste che sono collegate posteriormente alle vertebre toraciche e anteriormente sono libere.

• Nel torace sono contenuti: il cuore, i polmoni, i grossi vasi .

Cenni di anatomia dello scheletro III• Addome: posteriormente ci sono le

vertebre lombari a cui sono collegate i muscoli dell’addome.

• Nell’addome ci sono: stomaco, intestino, fegato(a destra), milza (a sinistra), i reni, l’aorta (grosso vaso che irrora i vai visceri),

• Bacino: è costituito da due ossa iliache che si uniscono al sacro posteriormente (articolazione sacro-iliaca) e anteriormente nella sinfisi pubica

Nel bacino c’è la vescica, parte dell’intestino e i vasi degli arti inferiori

Cenni di anatomia dello scheletro IV

• Arto superiore: è costituito dall’omero (braccio, radio e ulna(avambraccio) e ossa della mano

• Arto inferiore: è costituito dal femore, tibia, perone e ossa del piede

Lussazioni,fratture e complicanze

• Per lussazione intendiamo la fuoriuscita di un’osso da una articolazione senza rottura

• Per frattura intendiamo la rottura di un osso.

A volte è difficile differenziare le due cose.

Per cui la cosa importante è sospettare che qualcosa non va e non cercare di metterla a posto.

Complicanze : possono essere la rottura di vasi (emorragie),la compressione/rottura di nervi che passano vicino alla zona di frattura o lussazione

fratture

DINAMICA DELL’INCIDENTEDINAMICA DELL’INCIDENTE

valutare la scenavalutare la scena

Dott

. G. D

ipie

tro

Dott

. G. D

ipie

tro

VALUTAZIONE delle LESIONI

Ispezione

Palpazione

Dinamica

VALUTAZIONE DELLA VALUTAZIONE DELLA SCENASCENA

• l’l’ambienteambiente è per qualche motivo pericoloso? è per qualche motivo pericoloso?• è necessario l’intervento di è necessario l’intervento di altri mezzialtri mezzi di soccorso sanitario o di soccorso sanitario o

non sanitario (es. vigili del fuoco)non sanitario (es. vigili del fuoco)• sono richieste particolari sono richieste particolari attrezzatureattrezzature??• cosa hacosa ha causatocausato l’incidente? l’incidente?• questa condizione è questa condizione è ancora presenteancora presente, rappresenta un pericolo , rappresenta un pericolo

per il soccorritore, per il paziente?per il soccorritore, per il paziente?• c’è qualcosa che c’è qualcosa che impedisceimpedisce di avvicinare le vittime o di evacuarle? di avvicinare le vittime o di evacuarle?

PERICOLI più comuni PERICOLI più comuni :: incendio, esplosioni, crolli, materiale incendio, esplosioni, crolli, materiale pericoloso (gas, sostanze chimiche), condizioni atmosferiche pericoloso (gas, sostanze chimiche), condizioni atmosferiche sfavorevoli (nebbia, pioggia, neve), spazi ristretti, luogo disagevole sfavorevoli (nebbia, pioggia, neve), spazi ristretti, luogo disagevole difficile da raggiungere (terreno accidentato, scarpate, macerie, difficile da raggiungere (terreno accidentato, scarpate, macerie, fango, rottami), traffico, veicoli in condizioni di instabilitàfango, rottami), traffico, veicoli in condizioni di instabilità

Dott

. G. D

ipie

tro

Dott

. G. D

ipie

tro

Autoprotezione

“Avvicinarsi al paziente solo quando si èin sicurezza!” Raccordo con VVF

FRATTUREFRATTURERottura di un ossoRottura di un osso

TIPITIPICHIUSACHIUSA: rottura senza perforazione della pelle: rottura senza perforazione della pelle

ESPOSTAESPOSTA: sporgenza attraverso la pelle: sporgenza attraverso la pelle

COMPLICATACOMPLICATA: con lesioni di strutture adiacenti : con lesioni di strutture adiacenti (arterie, vene, nervi, organi interni)(arterie, vene, nervi, organi interni)

SEGNISEGNIdolore; arrossamento; deformita’ della zona; dolore; arrossamento; deformita’ della zona; gonfiore; limitazione o impossibilità al movimentogonfiore; limitazione o impossibilità al movimento

Dott

. G. D

ipie

tro

Dott

. G. D

ipie

tro

FRATTUREFRATTURE

TIPITIPI

COMPLICANZECOMPLICANZE

Dott

. G. D

ipie

tro

Dott

. G. D

ipie

tro

Esporre l’arto

Alterazioni nei movimenti

Rilevare irregolarità anatomiche

Dolore spontaneo

Gonfiore

Emorragie

Amputazioni

ISPEZIONE

Ematoma

Dolore provocato

Movimenti anormali

Perdita polso distale

Alterazioni della sensibilità

PALPAZIONE

LESIONI VASCOLARI E NERVOSE

Manifestazioni vascolari

Manifestazioni nervose

FRATTURE

Perdita di continuità di un segmento osseo

Dovute all’azione di un trauma diretto o indiretto

TRATTAMENTO delle FRATTURE

Rimozione abiti

Preparazione materiale

Valutazione

Immobilizzazione arto

Controllo funzioni neuro-vascolari

Presidi per lo spostamento ed il trasporto del traumatizzato

Requisiti ideali• Rapido e semplice utilizzo• Efficacia nell’immobilizzazione• Garanzie di impiego nell’intero sistema

(extra-intraospedaliero + diagnostica)• Assistenza/controllo clinico paziente• Minima manutenzione• Radiocompatilità• Confort

FRATTUREFRATTURE

IMMOBILIZAZIONE : REGOLE GENERALIIMMOBILIZAZIONE : REGOLE GENERALI• esporre completamente l’arto esporre completamente l’arto

• valutare sede del dolore, presenza deformazioni, valutare sede del dolore, presenza deformazioni, tumefazioni, posizioni anomale, impossibilità di movimento, tumefazioni, posizioni anomale, impossibilità di movimento, monconi osseimonconi ossei

• controllare i polsi periferici prima e dopo ’immobilizzazionecontrollare i polsi periferici prima e dopo ’immobilizzazione

• medicare le feritemedicare le ferite

• immobilizzare l’articolazione a monte e a valleimmobilizzare l’articolazione a monte e a valle

• non tentare di ridurre la frattura ma immobilizzare l’arto non tentare di ridurre la frattura ma immobilizzare l’arto in posizione di riposo (antalgica)in posizione di riposo (antalgica) Dott

. G. D

ipie

tro

Dott

. G. D

ipie

tro

TRATTAMENTO delle FRATTURE ESPOSTE

Pulire l’area esposta con fisiologica e garze sterili

Immobilizzare l’arto senza forzature

Coprire con garze sterili e impacco di iodopovidone

Non riposizionare i monconi ossei nella ferita

Attendere l’intervento del chirurgo ortopedico

FRATTUREFRATTURE

ARTO ARTO SUPERIORESUPERIORE

Dott

. G. D

ipie

tro

Dott

. G. D

ipie

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FRATTUREFRATTUREARTO ARTO

INFERIOREINFERIORE

Dott

. G. D

ipie

tro

Dott

. G. D

ipie

tro

CORSO PER l’ASSISTENZA al PAZIENTE POLITRAUMATIZZATO

FRATTUREFRATTURETRAUMA COLONNA TRAUMA COLONNA VERTEBRALE e MIDOLLAREVERTEBRALE e MIDOLLARE

Canale vertebrale

Nervi periferici

Midollo spinale

Corpo vertebrale

livello variabile di

paralisi sensitiva e motoria

Dott

. G. D

ipie

tro

Dott

. G. D

ipie

tro

MECCANISMI di LESIONE

Incidenti tra veicoli

Tuffi in acqua

Incidenti motociclistici

Cadute dall’alto

SOSPETTO di LESIONI nelle SITUAZIONI

Impatto violento di capo, collo, tronco, pelvi

Cadute da notevoli altezze

Incidenti da tuffo in acqua

Decelerazioni, accelerazioni, spostamenti laterali

Cadute in cui solo una parte del corpo si arresta

Capottamenti, espulsioni dai veicoli

TIPI di LESIONE del RACHIDE

Compressioni, fratture

Proiezioni di frammenti ossei nel midollo

Sublussazione o dislocamento

Distrazione o strappo di legamenti e muscoli

La mancanza di segni neurologiciNON ESCLUDE

la presenza di lesioni midollari

VALUTAZIONE

Segni e sintomi di trauma spinale:

Dolore spontaneo o alla palpazione

Deformazioni visibili o al tatto

Segni neurologici di trauma spinale:Paralisi, anestesiaIpostenia, parestesie

Nell’uomo: priapismoSegni di shock spinale

La presenza di unaDINAMICA A RISCHIO

è sufficiente per conside-rare il paziente come pos-sibile portatore di lesione

instabile del rachide

TRATTAMENTO

Valutazione (1) ABCDE e rianimazione

In A allineamento rachide in posizione neutra

Esame del collo e applicazione collare

Immobilizzazione del tronco

Immobilizzazione arti

Valutazione (2) ABCDE

AMPUTAZIONE

Può essere totale o parziale (subamputazione)

NON FAREcongelare tessutiapplicare ghiaccio

suturare lembi cutaneiapplicare il laccio

tagliare ponti cutaneisistemare il tessuto in

acqua o formalina

FARERivalutare l’ABC

pulire con soluzionefisiologica e garze sterili

medicazione compressivaimmobilizzare e sollevare

l’artoanalgesia

TRATTAMENTO del MONCONE

Disinfettare il moncone con fisiologica e garze sterili

Porlo in un sacchetto sterile

Asciugarlo con telini sterili

Collocare quest’ultimo in un altro sacchetto conghiaccio, possibilmente naturale

In attesa di valutazione per il reimpianto

E TRASPORTOE TRASPORTO

1

2

3 4

Posizione Laterale di Sicurezza

P.L.S

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