Post on 13-Sep-2019
SCUOLA PRIMARIA
ITINERARIO EDUCATIVO-DIDATTICO
Riconoscere e discriminare i predicati verbali attivi e passivi
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
Giocare con i verbi
AN
NO
SC
OL
AS
TIC
O: 2
01
5/2
01
6
Disciplina:
italiano
Destinatari alunni classe
Quinta
Tempi di realizzazione:
Mese di settembre-
ottobre
1 ora a settimana per circa un mese
PREMESSA: LA PROSPETTIVA EUROPEA
La consapevolezza che, oggi, le tradizionali conoscenze di base sono
importanti ma non più sufficienti a soddisfare la complessità della
domanda sociale ha indotto il Consiglio d’Europa all’individuazione di
competenze chiave che tutti i cittadini dovrebbero possedere per
realizzare un apprendimento che non riguarda più una fase della vita ma
diventa condizione permanente della persona. La flessibilità di pensiero
e di azione che connota attualmente la scuola, è resa possibile dal fatto
che la stessa si sta liberando dei suoi programmi rigidi e vincolanti
consolidati per tradizione ma non efficaci dal punto di vista formativo. I
processi di riforma in atto nella scuola sono la risposta alla forte istanza
di modernizzazione della formazione avanzata dalla società odierna e
puntano su competenze pragmatiche quali il valore veicolare della lingua
inglese, competenze digitali ed informatiche, lo spirito di
autoimprenditorialità. Gli stati membri dell’unione europea nella
cosiddetta strategia di Lisbona hanno definito gli obiettivi comuni per
quanto riguarda i sistemi di istruzione e di formazione in un’ottica di
competitività e crescita economica
PREMESSA: LA PROSPETTIVA EUROPEA
Per vivere in questa società sembra essere diventato quasi obbligatorio
adattarsi velocemente al cambiamento e rendersi conto del fatto che gli uomini
sono legati l'un l'altro ormai a livello planetario.
Diventa perciò importante, e lo sarà ancora di più per le nuove generazioni,
acquisire nuove abilità nella gestione delle informazioni e delle relazioni
interpersonali; non ci si può accontentare delle conoscenze apprese nel corso
del proprio curricolo scolastico, ma è già necessario imparare ad apprendere,
ed essere in grado di farlo per tutta la vita. Ogni persona, anche se
diversamente abile, non può più accontentarsi di raggiungere obiettivi minimi
nell'apprendimento e nella relazione; essa deve arrivare a sviluppare al
massimo le proprie doti. Ognuno ha margini di miglioramento; ognuno, come
dice Vygotsky, ha la propria zona di sviluppo prossimale, ha cioè la possibilità
di sviluppare al massimo le proprie qualità grazie all'intervento collaborativo
degli altri. Compito di un “professionista dell'apprendimento” è di aiutare ad
accrescere queste qualità utilizzando gli strumenti e le modalità più adatte al
destinatario del suo intervento educativo.
LE INTELLIGENZE MULTIPLE
DI GARDNER
Le
intelligenze
multiple
Intelligenza esistenziale
Intelligenza
naturalistica
Intelligenza corporeo-
cinestetica
Intelligenza
spaziale
Intelligenza
musicale
Intelligenza
personale
Intelligenza
linguistica
Intelligenza
logico-
matematica
INTELLIGENZA EMOTIVA
«L’intelligenza emotiva è la capacità di motivare se stessi e di persistere
nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni; di controllare gli
impulsi e rimandare la gratificazione; di modulare i propri stati d’animo
evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare;e ancora, la capacità di
essere empatici e di sperare.»
(D. Goleman,1996)
Intelligenza
emotiva
Competenze
sociali
Competenze
personali
LA DISCIPLINA : ITALIANO
Le indicazioni nazionali per il curricolo, riguardo all’insegnamentodella lingua italiana, privilegiano un approccio comunicativo ecollocano tale disciplina in una situazione di preminenza rispettoalle altre. La lingua madre è, infatti, il principale strumento dicomunicazione indispensabile per l’apprendimento di tutti icontenuti delle varie discipline. Nel sistema scolasticocontemporaneo le situazioni linguistiche e antropologiche dipartenza di ciascun alunno sono spesso assai diverse tra loro. Inalcuni casi gli alunni sono ancorati all’uso del dialetto in altri casiaddirittura parlano unicamente una lingua straniera (in tali casi iDS possono prevedere che l’inserimento dell’alunno siaaccompagnato o preceduto da un approfondimento della linguaitaliana). Il docente preso atto del modo di esprimersi ecomunicare di tutti i bambini deve programmare percorsi alloscopo di attenuare le differenze ed ampliare le competenzelinguistiche di ciascuno. Per raggiungere i traguardi per losviluppo delle competenze i docenti dovranno promuovereattività di lettura e scrittura, arricchire il lessico ricettivo eproduttivo(cioè quello compreso e quello usato) ed introdurre iprimi elementi di grammatica esplicita e riflessione sulla lingua.
LA RIFLESSIONE SULLA LINGUA
La riflessione sulla lingua consiste nella sistematizzazione dellalingua in funzione della comunicazione e nell’analisi dellestrutture che la governano. L’osservazione «grammaticale» deveemergere dal testo orale e scritto e deve servire per tornare aitesti ed assicurarne una più precisa e consapevoleinterpretazione.Nelle Indicazioni nazionali per il curricolo 2012 in merito allariflessione linguistica si afferma che «Nella scuola primaria lariflessione sulla lingua privilegia il livello lessicale e semantico egli aspetti morfologici e sintattici sono introdotti attraversoriflessioni sull’uso e devono essere ripresi ciclicamente. Lariflessione sulla lingua, se condotta in modo induttivo e senzaun’introduzione troppo precoce della terminologia specifica,contribuisce ad una maggiore duttilità nel capire i testi eriflettere e discutere sulle proprie produzioni. Il ruolo piùsignificativo della riflessione sulla lingua è quello metacognitivo:la riflessione concorre infatti a sviluppare le capacità dicategorizzare, di connettere, di analizzare, di indurre e dedurre,utilizzando di fatto un metodo scientifico».
PROGETTAZIONE DEL PERCORSO
Fase analitica
Fase strategica
Fase di mediazione didattica
Fase di controllo e feedback
FASE ANALITICA
Analisi del contesto di classe
Lavoriamo in una classe quinta
• Il gruppo classe è costituito da 23 alunni. (13 maschi, 10
femmine)
• Il clima della classe è sereno e positivo.
• Il gruppo classe si presenta eterogeneo sia dal punto di
vista relazionale che cognitivo e ciò contribuisce a
rendere il lavoro molto stimolante
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
PER UNA SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO
Handicap dipendente da disabilità
DSA: dislessia,disgrafia,disotografia,discalculia
Disagio,svantaggio, disturbi dell’attenzione
Bambini immigrati
Bambini ospedalizzati
Trovano nell’individualizzazione degli interventi e nella
personalizzazione dei processi di sviluppo opportunità di
miglioramento secondo la logica dell’inclusione sociale
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolaritàmorfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce chele diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà disituazioni comunicative.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testiscritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomentodato e li mette in relazione; le sintetizza, in funzione anchedell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo diterminologia specifica.
L’allievo partecipa a scambi comunicativi con compagni einsegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiarie pertinenti, in un registro il più possibile adeguato allasituazione.
A. Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (lacosiddetta frase minima): predicato, soggetto, altri elementirichiesti dal verbo.
B. Riconoscere e denominare le parti principali del discorso e glielementi basilari di una frase.
C. Individuare ed usare in modo consapevole modi e tempi delverbo.
D. Analizzare la frase nelle sue funzioni ( predicati e principalicomplementi diretti ed indiretti).
E. Distinguere la forma attiva e la forma passiva del verbo.
F. Usare ausiliari diversi per costruire la forma passiva del verbo
G. Riconoscere con sicurezza il si passivante.
RACCORDI CON LE ALTRE DISCIPLINE
Storia: l’ordine cronologico
Arte ed immagine: illustrazione grafica
Inglese: lessico specifico , confronto con la lingua italiana
Obiettivi trasversali
educazione all’affettività: esternare la propriaemozionalità
FASE DELLA MEDIAZIONE DIDATTICA
Approccio metodologico:
Approccio didattico attivo e plurale
Didattica laboratoriale
Cooperative learning
Strategie metodologiche
Circle time
Brainstorming
Lavoro a coppie
LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Materiali: carta, colori, cartelloni, colla, forbici, cartoncini,fotografie, fogli, penne, matite, pennerelli
Spazi: classe, laboratorio di informatica, biblioteca
«Banchi collaborativi» cioè predisposti per l’interazione faccia a faccia
angoli tematici dove collocare materiali associati alle aree del sapere
Librerie e scaffali bassi con i testi di letteratura perl’infanzia ed i giornali
Strumenti: libro di testo, LIM, computer, schede operative
ANALISI DEI PREREQUISITI
Per affrontare questi argomenti l’alunno deve già saper:
Distinguere il verbo (predicato verbale e nominale)dalle altre parti del discorso;
Distinguere ed usare correttamente le formeverbali regolari ed irregolari
Analizzare i verbi dal punto di vista della forma edella funzione
Conoscere ed utilizzare i verbi transitivi edintransitivi
Brainstorming
Domanda guida: quali sono le parti della frase che
conosciamo?
Fase divergente : raccogliamo le risposte dei ragazzi e
e prepariamo una tabella con la LIM.
Fase convergente: Creiamo una mappa delle risposte
dei bambini dalla quale partire per sviluppare il
percorso didattico.
ATTIVITÀ
Accertamento dei prerequisiti
Presentiamo un breve testo in cui abbiamo sottolineatocon colori diversi alcuni enunciati minimi.
«Un asino vide un lupo, e finse di essere zoppo. Il lupogli si avvicinò e gli chiese perché zoppicasse. L’asinorispose che attraversando una siepe….»
Ricordiamo agli allievi che che il soggetto è l’argomentodi cui si parla ed il predicato è l’elemento che fornisceinformazioni sul soggetto. Chiediamo di completare unatabella con le informazioni sottolineate nel testo.
Enunciato minimo : soggetto …………….. Predicato……………
ATTIVITÀ
Presentiamo delle frasi illustrate per far riflettere ibambini sulla funzione del predicato ed invitiamo ibambini ad individuare la funzione del predicato nellefrasi esaminate.Lucia mangia la mela soggetto…………… predicato…………….
La mela è buona soggetto ……. …… predicato…………….
Introduciamo la distinzione tra predicato verbale epredicato nominale facendo riconoscere PN e PVTagliaÈ un animale PNÈ caduto PVÈ interessante PNÈ stato scritto PV
ATTIVITÀ
Una volta accertato il possesso dei prerequisiti da parte di tutti glialunni si mostrerà ai bambini il funzionamento di particolari formeverbali: dalle due categorie in cui si distinguono i verbi (transitivi edintransitivi) il bambino viene condotto a riconoscere le diverse formedel verbo (attivo, passivo e riflessivo).
I verbi transitivi ed intransitivi
Il verbo si chiama transitivo se può essere seguito da un complemento oggetto, poiché l’azione transita direttamente dal soggetto all’oggetto
Per esempio : Ilaria mangia (che cosa?) una bistecca.
Il verbo è intransitivo se il verbo non può essere seguito dal complemento oggetto, in questo caso l’azione non transita dal soggetto al complemento oggetto.
Per esempio : Erica va (dove) a Roma
ATTIVITÀ
Il verbo ha forma attiva quando il soggetto compie l’azioneindicata dal verbo.
Es. Il leone sbrana la preda
Il verbo ha forma passiva quando il soggetto subisce l’azioneindicata dal verbo. Nella forma passiva i verbi sonoaccompagnati dall’ausiliare essere oppure venire.
Es. la preda è sbranata dal leoneI verbi transitivi possono avere forma attiva e forma passiva.Quelli intransitivi possono avere solo la forma attiva.
ATTIVITA’
Una frase con un verbo transitivo può essere trasformata al passivo. In tal caso:
- il verbo assume forma passiva : es. la preda è sbranata dal leone
- Il soggetto diventa il complemento d’agente o di causa efficiente ed è preceduto da preposizione da; es. I viandanti sono accolti dall’oste
- Il complemento oggetto diventa soggetto
es. La mela è mangiata da Ilaria
ATTIVITA’
Sottolinea i verbi ed indica se sono di forma attiva(A) o passiva (P):Quel vecchio albero è stato tagliato dal boscaiolo A P
Il panettiere sforna ogni giorno vari tipi di pane A P
Anna mangia un gelato A P
Il ciclista fu fermato dal vigile A P
Volgi in forma attiva le seguenti frasi (senza cambiare il tempo del verbo)Il gatto era coccolato da Marina .………………….
Quel casolare sarà abbattuto dai muratori .............................
La parete fu dipinta da un famoso pittore ...….......................
ATTIVITA’
Volgi in forma passiva le seguenti frasi (senza cambiare il tempo del verbo):
La zia mangia un gelato .………………………………………………
Il macellaio taglia la carne .....………………………………………..
Io chiuderò la porta ………………………………………………
Il portiere para il rigore .……………………………………………
Segna con una crocetta le frasi passive e sottolinea il complemento d’agente
Le noci sono raccolte dallo scoiattolo
Lo scoiattolo raccoglie le noci
L’atleta vinse la medaglia
La medaglia fu vinta dall’atleta
Le pecore furono rinchiuse nell’ovile dal pastore
Il pastore rinchiuse le pecore nell’ovile
ATTIVITA’
Mi esercito:
Sottolinea in rosso i verbi di forma attiva ed in blu quelli di forma
passiva:
La quercia è stata colpita da un fulmine
Il fruttivendolo espone dell’ottima frutta
Stefano spazzolò a lungo il suo cavallo
L’incendio fu spento grazie all’intervento dei vigili del fuoco
Il suono del campanello non fu udito da nessuno
L’elettricista sostituì i fili elettrici che non erano a norma
Per coinvolgere in maniera attiva i ragazzi organizziamo la
realizzazione di una tabella su di un cartellone, nella quale
inseriamo voci verbali in forma attiva e passiva conosciute dagli
alunni.
Verifica e valutazione formativa -- Discussione - - Osservazione dei comportamenti cognitivi e relazionaliVerifica e valutazione sommativa -- Valutazione dei comportamenti cognitivi e relazionali con prove non strutturateVerifica e valutazione delle capacità linguistiche-- Griglie del docente Autovalutazione metacognitiva dei discenti-- QuestionarioAutovalutazione dei comportamenti nel gruppo--scheda strutturataValutazione del processo di insegnamento-apprendimento--Diario di bordo del docente
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Alla fine del percorso saranno effettuate verifiche sia
attraverso il colloquio orale che attraverso prove
strutturate e semi-strutturate.
AUTOVALUTAZIONE METACOGNITIVA
1. L’attività che ho svolto mi è piaciuta :- Poco- Abbastanza - Molto
Rispondi alle domande:2. Che cosa ho imparato?..................................................3. Che cosa mi è piaciuto di più? ....................................4. Durante la lezione quale dei miei sensi ho usato dipiù?a. Vistab. Uditoc. Tattod. olfatto
AUTOVALUTAZIONE METACOGNITIVA
5. Sono stato più bravo a capire:a. Con gli esempib. Con i giochic. Con le paroled. Con le tabelle sulla LIMe. Con le filastrocche6.Cosa ho fatto in questa attività? a. Ho lettob. Ho scrittoc. Ho ascoltatod. Ho parlato e. Ho disegnato
AUTOVALUTAZIONE METACOGNITIVA
Sono più bravo:
a. Con il disegno
b. Con il corpo
c. Con le parole
Questa attività mi è stata utile per ………………………..
AUTOVALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI
Nome……………Data ……………Barra con una X la tua risposta :Ho contribuito con le mie idee e conoscenzea. Sempreb. A voltec. MaiHo chiesto agli altri le loro idee e conoscenze:a. Sempreb. A voltec. mai
AUTOVALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI
Ho ricapitolato tutte le nostre idee e conoscenze:a. Sempre b. A voltec. MaiHo chiesto aiuto quando ne avevo bisogno:a. Sempreb. A volte c. MaiHo aiutato i miei compagni:a. Sempre b. A volte c. Mai
AUTOVALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI
Ho contribuito a mantenere il gruppo attivo:
a. Sempre
b. A volte
c. Mai
Ho coinvolto tutti i miei compagni di gruppo nel lavoro:
a. Sempre
b. A volte
c. Mai
OSSERVAZIONE DELLE CAPACITA’ LINGUISTICHE
ChecklistUtilizzare la propria capacità linguistica nei compiti assegnati
1) Si esprime con facilità
2) Trova difficoltà nell’esprimersi
3) Trova molte difficoltà
Utilizzare le conoscenze apprese in maniera spontanea e disinvolta
1) Le utilizza in modo disinvolto
2) È un po’ impacciato
3) Trova notevoli difficoltà
OSSERVAZIONE DELLE ABILITA’ SOCIALI
NEL LAVORO DI GRUPPO
ChecklistGruppo--------- alunno -------
Competenze relazionali di base
Si fida degli altri
comunica con chiarezza
Accetta gli atri e li sostiene
è accettato dagli altri
Risolve i confitti
Competenze per lavoro cooperativo:
Non fa rumore
Non alza la voce
Rispetta i turni di parola
Offre aiuto
Trova strategie condivise
Analizza criticamente le idee senza esprimere giudizi di valore
VALUTAZIONE DEL PROCESSO DI
INSEGNAMENTO - APPRENDIMENTO
Diario di bordo del docente
Data :Attivita’:
Racconto dell’esperienza