Rapporto 2011 sul’economia della Sardegna Sassari, 30 giugno 2011 Nucleo per la Ricerca Economica...

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RapportoRapporto

20112011susu

l’economial’economiadella Sardegnadella Sardegna

Sassari, 30 giugno 2011

Nucleo per la Ricerca Economica della Sede di Cagliari

Nel 2010 la ripresa dell’economia è risultata in Sardegna meno significativa rispetto a quella, moderata, registrata nella media del paese

Variazione annua del PIL regionale(a prezzi concatenati)

-1,2%

-3,6%-4

-3

-2

-1

0

1

2

3

4

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

(*)(*)

(*) Stime Prometeia

PIL regionale - numeri indice(a prezzi concatenati; 2000=100)

-1,2%

-3,6%

90

95

100

105

110

115

120

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Il prodotto interno lordo regionale rimane su livelli inferiori rispetto a quelli raggiunti nella prima parte dello scorso decennio

Dinamica dell'occupazione (indici: 2000=100)

90

95

100

105

110

115

120

125

13019

97

1998

1999

2000

2001

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

Sardegna

Mezzogiorno

Italia

Sul mercato del lavoro le condizioni sono parzialmente migliorate…

… ma aumenta ancora il tasso di disoccupazione e… la CIG ci da una mano

Tasso di disoccupazione in Sardegna (valori percentuali)

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Cassa integrazione guadagni Sardegna (milioni di ore autorizzate)

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

L’occupazione maschile continua a ridursi. Torna a crescere quella femminile

Occupazione per genere in Sardegna (indici: 2004=100)

Maschi

Femmine

90

95

100

105

110

115

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Tasso di disoccupazione per genere in Sardegna

(valori percentuali)

Maschi

Femmine

0

3

6

9

12

15

18

21

24

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Si osserva un recupero dell’attività nell’industria. Il livello della produzione rimane lontano rispetto agli anni precedenti la crisi. Produzione e ordini nell'industria regionale

(numeri indice)

-50

-40

-30

-20

-10

0

10

20

Produzione

Ordini

2003 200920082007200620052004 2010

La ripresa del settore è connessa con il recupero delle esportazioni

Scambi regionali con l'estero (milioni di euro)

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1.000

Importazioni

Esportazioni

2002 200520042003 201020092008200720062001

In base all’indagine della Banca d’Italia le imprese industriali segnalano un incremento delle vendite, ma anche elevata prudenza negli investimentiNel 2010 Le imprese hanno continuato a

ridurre gli investimentiIl fatturato è tornato ad espandersi dopo la flessione del 2009

Per il 2011

Gli operatori prevedono un incremento moderato della spesa per investimentiIn base alle aspettative delle imprese il fatturato dovrebbe continuare ad aumentare lievemente

Il settore si assottiglia… e diventa più fragile

Numero delle imprese industriali in Sardegna (variazioni percentuali rispetto all'anno precedente)

-4

-3

-2

-1

0

1

2

2006 2007 2008 2009 2010

Occupazione nell'industria regionale

-15

5

25

45

65

2005 2006 2007 2008 2009 2010

Numero degli occupati (migliaia)Variazione annuale (valori percentuali)

Nel settore delle costruzioni la congiuntura rimane negativa. I dati indicano una ripresa dell’attività di realizzazione delle opere pubbliche

Ore lavorate

-20

-15

-10

-5

0

5

2008 2009 2010

Produzione

-10

-5

0

5

10

15

Residenziale Nonresidenziale

Operepubbliche

Le attività dei servizi risentono della ridotta capacità di spesa da parte delle famiglie.

Vendite nel commercio (milioni di euro)

5,7

5,8

5,9

6,0

6,1

2008 2009 2010

Presenze turistiche(milioni di unità)

11,9

12

12,1

12,2

12,3

12,4

12,5

2008 2009 2010

Nel commercio, le vendite degli esercizi sono lievemente diminuite. In particolare si è contratta la spesa per l’acquisto di beni durevoli

Nel turismo, le presenze si sono ridotte in modo contenuto, dopo che nel 2009 si era osservata una tenuta dell’attività nel settore.

Nel confronto internazionale con le aree di riferimento l’economia regionale, insieme a quella nazionale, si conferma stagnante nel medio-lungo periodo

PIL reale (numeri indice: 2000=100)

90

100

110

120

130

140

150

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Mondo

USA

Area dell'euro

Italia

Sardegna

Alla perdurante bassa crescita si associa un lungo stillicidio inflazionistico: andamenti che accomunano la Sardegna all’Italia

Sardegna ratio

Sardegna Pil

Alcuni temi strutturali… su nodi che sono importanti per la crescita

Basso grado di innovazione del sistema produttivo

Spesa in ricerca & sviluppo in rapporto al PIL (valori percentuali)

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

Sardegna Mezzogiorno Italia UE27 OCSE

Imprese

Settore pubblico

Brevetti depositati presso l'EPO(n. per milione di abitanti)

0

20

40

60

80

100

120

140

Sardegna Mezzogiorno Italia UE27

Alcuni temi strutturali… su nodi che sono importanti per la crescita

> In Italia circa l’80% delle imprese è a proprietà familiare (un dato simile a quello degli altri principali paesi europei)

> In Italia nei 2/3 delle imprese familiari la direzione è espressione diretta della famiglia proprietaria (1/3 in Spagna, 1/4 in Francia e Germania, 1/10 nel Regno Unito)

Effetti:

• Scarsa propensione al rischio e all’innovazione

• Maggiore attività di rent seeking

• Minore produttività

• Minore capacità di penetrare i mercati

Basso grado di innovazione del sistema produttivo

Insufficiente crescita del capitale umanoOccupazione per classi di età

(variazioni percentuali 2010-2008)

-30

-20

-10

0

10

20

30

40

Sardegna Mezzogiorno Italia

15-24 anni25-34 "35-44 "45-54 "55-64 "

Tasso di occupazione giovanile (valori percentuali; 15-34 anni)

30

34

38

42

46

50

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Alcuni temi strutturali… su nodi che sono importanti per la crescita

I "neet": Not in Education, Employment or Training

(quota percentuale sul totale dei giovani)

10

15

20

25

30

35

40

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Sardegna

Italia

Mezzogiorno

I "neet" in Sardegna per titolo di studio (quota percentuale sul totale dei giovani)

0

5

10

15

20

25

30

35

40

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Licenza mediaDiplomaLaurea

Insufficiente crescita del capitale umano

Alcuni temi strutturali… su nodi che sono importanti per la crescita

Alcuni temi strutturali… su nodi che sono importanti per la crescita

Insufficiente dotazione infrastrutturale/lontananza dai mercatiDotazione infrastrutturale regionale

(numeri indice: Italia = 100)

53

54

55

56

57

58

59

60

1991 2001 2004 2007

Indice di accessibilità ai mercati(2008; Italia=100)

Sardegna: 78,3

Un buon esempio: le politiche ambientali urbane in Sardegna

Indicatore sintetico di qualità ambientale urbana

-0,4

-0,2

0,0

0,2

0,4

0,6

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

Italia

Sardegna

Mezzogiorno

L’attività degli L’attività degli intermediari finanziariintermediari finanziari

IntroduzioneIntroduzione

1. Il finanziamento dell’economia

2. La domanda e l’offerta di credito alle imprese

3. La qualità del credito

Il finanziamento dell’economia

Il finanziamento dell’economia

2009 2010 Mar-2011

Sardegna 2,2 1,4 1,8

Mezzogiorno 2,7 3,9 3,8

Centro Nord -1,5 2,6 3,2

Italia -0,9 2,8 3,3

Fonte: Elaborazioni su dati Banca d’Italia. Dati riferiti alla residenza della controparte, sofferenze e pronti contro termine esclusi. Il totale include anche le Amministrazioni pubbliche, le società finanziarie e assicurative, le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e le unità non classificabili o non classificate.

Il credito alle famiglie cresce sui livelli dello scorso anno

Fonte: Elaborazioni su dati Banca d’Italia. Dati riferiti alla residenza della controparte, sofferenze e pronti contro termine esclusi. Il totale include anche le Amministrazioni pubbliche, le società finanziarie e assicurative, le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e le unità non classificabili o non classificate.

201120102009200820072006

0

5

10

15

20

0

5

10

15

20MezzogiornoSardegnaCentro-Nord

I mutui hanno ripreso a crescere, in particolare quelli a tasso variabile

201020092008200720062004 200510

20

30

40

50

60

70

80

90

100

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9Quota dei mutui a tasso variabile sulle erogazionitotali (2)Tasso di interesse sui mutui a tasso fisso (3)

Tasso di interesse sui mutui a tasso variabile (3)

Valori percentuali. (2) Scala di sinistra. (3) Scala di destra. Fonte: Elaborazioni su dati Banca d’Italia. Dati riferiti alla residenza della controparte, sofferenze e pronti contro termine esclusi. Il totale include anche le Amministrazioni pubbliche, le società finanziarie e assicurative, le istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie e le unità non classificabili o non classificate.

Il credito al consumo è rimasto complessivamente su valori positivi, ma si registra una contrazione di quello erogato dalle finanziarie

2009 2010 Mar-2011-10

-5

0

5

10

-10

-5

0

5

10

BancheFinanziarie

Variazioni percentuali sui 12 mesi corrette per tener conto dell’effetto contabile di cartolarizzazioni e riclassificazioni. Dati riferiti alla residenza della controparte. I prestiti escludono i pronti contro termine e le sofferenze. Fonte: Elaborazioni su dati Banca d’Italia

Il credito alle imprese ha ristagnato

20112006 2007 2008 2009 2010

-5

0

5

10

15

20

-5

0

5

10

15

20MezzogiornoSardegnaCentro Nord

Variazioni percentuali sui 12 mesi corrette per tener conto dell’effetto contabile di cartolarizzazioni e riclassificazioni. Dati riferiti alla residenza della controparte. I prestiti escludono i pronti contro termine e le sofferenze. Fonte: Elaborazioni su dati Banca d’Italia

In Sardegna l’andamento continua ad essere differenziato per dimensione d’impresa

2006 2007 2008 2009 2010 2011

-10

-5

0

5

10

15

20

-10

-5

0

5

10

15

20

Imprese medie e grandi

Imprese piccole

Variazioni percentuali sui 12 mesi corrette per tener conto dell’effetto contabile di cartolarizzazioni e riclassificazioni. Dati riferiti alla residenza della controparte. I prestiti escludono i pronti contro termine e le sofferenze. Fonte: Elaborazioni su dati Banca d’Italia

I prestiti per macrobranca:contrazione per l’industria manifatturiera

Attività manifatturiera Costruzioni Servizi

-10,0

-5,0

0,0

5,0

10,0

15,0

-10,0

-5,0

0,0

5,0

10,0

15,020092010mar-11

Variazioni percentuali sui 12 mesi. Dati riferiti alla residenza della controparte e alla segnalazione di banche, società finanziarie e società veicolo di operazione di cartolarizzazione. Fonte: Elaborazioni su dati Banca d’Italia

La domanda e l’offerta di credito alle imprese

La domanda e l’offerta di credito:Regional Bank Lending Survey (RBLS)

Rilevazione su un campione di Rilevazione su un campione di oltre 400 banche condotta dalla oltre 400 banche condotta dalla Filiali della Banca d’Italia nei Filiali della Banca d’Italia nei mesi di novembre 2010 e marzo mesi di novembre 2010 e marzo 2011.2011.

Per la Sardegna, 57 banche che Per la Sardegna, 57 banche che forniscono oltre il 90 per cento dei forniscono oltre il 90 per cento dei prestiti ai residenti nell’isola.prestiti ai residenti nell’isola.

Espansione(+) /contrazione Fonte: Indagine della Banca d’Italia sulle principali banche che operano in regione.

La domanda di credito registra un aumento, in particolare nel settore manifatturiero e nei servizi ma…

-0,4

-0,2

0,0

0,2

0,4

0,6

II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I

‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11

Totale Manifatture Costruzioni Servizi

…l’aumento è connesso all’esigenza di ristrutturare le posizioni debitorie e alla necessità di circolante

Contributi all’espansione (+)/ contrazione (-)Fonte: Indagine della Banca d’Italia sulle principali banche operanti in regione

-0,4

-0,2

0,0

0,2

0,4

0,6

0,8

II I II I II II I II I II II I II I II II I II I II

‘08 ‘09 ‘10 ‘08 ‘09 ‘10 ‘08 ‘09 ‘10 ‘08 ‘09 ‘10

-0,4

-0,2

0

0,2

0,4

0,6

0,8Investimenti Capitale

CircolanteFusioni e

acquisizioniRistrutturazione

del debito

Le condizioni di offerta sono tornate a irrigidirsi, in particolare per i settori delle costruzioni e dell’industria manifatturiera

Irrigidimento (+) / allentamento (-)Fonte: Indagine della Banca d’Italia sulle principali banche operanti in regione

-0,4

-0,2

0,0

0,2

0,4

0,6

II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I

‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11

Totale Manifatturiere Costruzioni Servizi

Sotto forma di spread più elevati per le imprese ritenute più a rischio e più sistematica richiesta di garanzie

Contributi all’irrigidimento (+) / allentamento (-)Fonte: Indagine della Banca d’Italia sulle principali banche operanti in regione

-0,4

-0,2

0,0

0,2

0,4

0,6

0,8

II I II I II II I II I II II I II I II II I II I II II I II I II II I II I II II I II I II

‘08 ‘09 ‘10 ‘08 ‘09 ‘10 ‘08 ‘09 ‘10 ‘08 ‘09 ‘10 ‘08 ‘09 ‘10 ‘08 ‘09 ‘10 ‘08 ‘09 ‘10

-0,4

-0,2

0

0,2

0,4

0,6

0,8Spread Quantità

offerteGaranzie richieste

Rating minimo

Deleghe resp.

Costi accessoriRischio altoMedia

nd

Le famiglie: la domanda di credito al consumo rimane negativa, ma è attesa in crescita. Lieve irrigidimento dei criteri di erogazione dei mutui.

Fonte: Indagine della Banca d’Italia sulle principali banche operanti in regione

-0,6

-0,4

-0,2

0,0

0,2

0,4

0,6

II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I II I

‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11 ‘08 ‘09 ‘10 ‘11

DomandaEspansione (+) / contrazione (-)

OffertaIrrigidimento (+) / allentamento (-)

Mutui Credito al consumo Mutui Credito al consumo

La qualità del credito

Il tasso di decadimento mostra un leggero miglioramento, sia per le famiglie sia per le imprese

Flusso di sofferenze in rapporto ai prestiti; variazioni percentuali.Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia

Imprese

20112010200920080,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

4,5

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

4,0

4,5

Mezzogiorno

Sardegna

Centro Nord

20112009

Famiglie

201020080,0

0,2

0,4

0,6

0,8

1,0

1,2

1,4

1,6

1,8

0,0

0,2

0,4

0,6

0,8

1,0

1,2

1,4

1,6

1,8

Mezzogiorno

Sardegna

Centro Nord

Un’analisi strutturale: la matrice di transizione della qualità del credito

Mostra l’evoluzione della rischiosità dei prestiti bancari attraverso la frequenza di transito delle posizioni creditizie nei vari gradi di anomalia

Fornisce una informazione strutturale rispetto alla natura congiunturale del tasso di decadimento

La matrice di transizione:prima della crisi (dic 2005 – giu 2008)

Lieve o nessuna anomalia Past-due Incaglio Sofferenza Perdita

Stato alla data iniziale

Lieve o nessuna anomalia 88,3 5,4 3,5 2,8 0,1

Past-due 56,7 15,0 14,7 12,8 0,7

Incaglio 17,3 5,2 30,8 42,7 4,1

Sofferenza 0,1 0,0 0,0 96,9 3,0

Perdita 0,1 0,0 0,1 11,7 88,2

Stato del prestito alla data finale

Frequenze percentuali.Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia

La matrice di transizione:dopo la crisi (giu 2008 – dic 2010)

Lieve o nessuna anomalia Past-due Incaglio Sofferenza Perdita

Stato alla data iniziale

Lieve o nessuna anomalia 87,4 3,7 5,4 3,2 0,4

Past-due 49,0 8,1 21,3 20,5 1,1

Incaglio 14,0 2,1 32,4 46,8 4,7

Sofferenza 0,1 0,0 0,0 97,5 2,3

Perdita 0,0 0,0 0,0 1,3 98,7

Stato del prestito alla data finale

Frequenze percentuali.Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia

Riduzione della capacità di stima dell’evoluzione del grado di rischio della clientela

-0,5

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5

Past-due Incaglio Sofferenza Perdita

-0,5

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

2,5

3,0

3,5Prima della crisi

Dopo la crisi

Spread tra i tassi di interesse medi applicati a prestiti con nessuna o lieve anomalia per classe di rischiosità della clientela a fine periodo, rispetto ai tassi relativi a prestiti con nessuna anomalia sia all’inizio sia alla fine del periodo di riferimento. Fonte: elaborazioni su dati Banca d’Italia

La domanda

Famiglie: Famiglie: Condizioni del mercato Condizioni del mercato del lavoro del lavoro

Imprese : Imprese : Spesa per investimentiSpesa per investimenti

Maggiore rigidità dei criteri Maggiore rigidità dei criteri

Qualità del credito Qualità del credito

I risultati di bilancio delle imprese I risultati di bilancio delle imprese al 2010 al 2010

L’offerta

In prospettivaIn prospettiva