Radici Psicologia dello sviluppo Monica Toselli. Lultimo incontro Amare un povero bambino pubblico :...

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RadiciPsicologia dello sviluppo

Monica Toselli

L’ultimo incontro

• Amare un “povero” bambino “pubblico” : • per Bowlby per tirare su bene un bambino

bisogna esserne “fond of”• Componente di identificazione

– narcisistica – Proiezione di un’immagine infantile di un se stesso

• carente, abbandonato,• idealizzato,• danneggiato.

Funzioni genitoriali

• materiale –sopravvivenza, cibo, sonno

• fisica -corporea movimento, i primi passi

• sociale – abbracci, interazioni

• didattica – parenting istintivo secondo Bornstein e Papousek

• linguistica – la lingua madre

1 incontro dedicato alle RADICI

• Il ruolo delle radici familiari: la storia delle generazioni precedenti

• Il ruolo delle radici personali dell’identità: la formazione dell’identità personale nella primissima infanzia

Obiettivo:Obiettivo:

Riflettere insieme sul valore della nostra preistoria e dell’età della pietra…,ma anche venire a capo dell’idea cheil passato è sì importante, ma non più dell’oggi

Indicazioni bibliografiche • A.A. V.V., In viaggio con Miranda, Comune di Firenze• Artoni Schlesinger C. (2006) Adozione e oltre, Borla, Roma• Barone L., Bacchini D. (2009) Le emozioni nello sviluppo relazionale e

morale , Cortina, Milano, pp.67-98• Brandi L. (2009) Tra lingue, culture e singolarità: la formazione di identità

soggettive in divenire, in Parlare, comprendersi, interagire, Coppola D. (a cura di ) Ed. Felici, Pisa, pp. 29-57

• Fonagy P. e Target M. (2001) Attaccamento e funzione riflessiva, Cortina, Milano

• Freud S. ( 1906) Etiologia dell’isteria, in Opere, vol. 2, Boringhieri, Torino, pp.333-338

• Freud S. (1937) Costruzioni nell’analisi, in Opere, vol.11, Boringhieri, Torino, pp. 540-544.

• Lerner G.(2009) Scintille, Feltrinelli, Milano • Marcoli A. (2007) Il bambino lasciato solo, Mondadori, Milano, pp. 239-274.• Rogoff B. (2003) La natura culturale dello sviluppo, Cortina, Milano, pp. 96-

99

Le radici familiari

• Il problema: “ Onora il padre e la madre..”“Non siamo tributari al padre e alla madre di una

notazione retorica d’onore e di gloria, come la traduzione potrebbe indurre a equivocare. Siamo invece tenuti a dare ai genitori il loro giusto peso. La dovuta importanza. Non trattare con leggerezza tuo padre e tua madre, se vuoi prolungare una vita degna e consapevole. Sforzati di comprenderli anche in ciò che non ti hanno trasmesso. Solo così ti riappacificherai.”

(Gad Lerner, Scintille, Feltrinelli, 2009, p.7)

“La condizione umana“ di R. Magritte

Momenti nei quali queste riflessioni si impongono:

L’ADOLESCENZA

LA TARDA ETA’ ADULTA

Diventare genitori per la prima volta

Ambiti di applicazione della riflessione sulle “radici familiari”

• Situazioni di adozione

• Situazione di affidamento

• Crisi della mezza età (?)

• Lutti familiari

• Immigrazione

Le origini

“Crediamo che l’origine non sia la nascita, non sia l’inizio della vita in un certo luogo o da una certa famiglia: questi sono già costruzioni, già mito, già tesoro…è l’interpretazione dell’inizio che prende figura di origine.…L’origine è una costruzione, sempre dinamica, della mente”

Algini, 2003, Il viaggio con i bambini nella psicoterapia, Borla, Roma.

Quando si impone la riflessione sulle “origini”?

In situazioni di discontinuità che implicano

• Separazione

• Lutto e abbandono

• Paura del nuovo

Ai sentimenti dolorosi si cerca di sfuggire cercando di non pensare

Perché va affrontata?

Per tessere le fila del proprio Sé

“Teoria sfaccettata che nel corso dello sviluppo tutti noi costruiamo riguardo a chi siamo e come ci inseriamo nella società, teoria in cui la consapevolezza di sé si fonda su un senso di identità permanente”(Schaffer)

Sempre sull’identità…

“ E’ un problema che ha a che fare con la possibilità di riconoscersi come appartenenti a qualcosa, qualcuno, da cui si ha avuto, appunto origine. Il senso della propria origine, quindi, assieme all’ambiente che ci ha allevato e che continua a circondarci con le sue relazioni e i suoi affetti è essenziale per la completezza della propria identità.”

(Kaes, la costruzione dell’identità in correlazione all’alterità e alla differenza, Psiche, n.1, 2002)

La possibilità di scoprire un “trauma“

Questa riflessione può portare alla scoperta di una” ferita grave, con effetti permanenti”, cioè alla presa di coscienza di un trauma, più o meno riconosciuto

• I figli dei desaparecidos argentini• I figli di detenuti nei campi di concentramento, figli

della Shoah• I bambini adottati o allontanati dalla famiglia di

origine per essere affidati a una nuova famiglia

Fantasie e realtà relative alla percezione di discontinuità rispetto al contesto

interpersonale attuale

• Il problema è sentito nelle situazioni adottive, dove, soprattutto l’adolescente adottato si pone il problema della propria origine

• Fantasie di adozione sono presenti nei bambini che non si sentono capiti in famiglia

• Fantasie adottive possono caratterizzare il transfert e il controtransfert in psicoterapia

Cocostruzione del Sé

• Il Sé si costruisce, non è dato

• Il Sé si costruisce nelle relazioni e nella catena delle generazioni

• Interazionismo simbolico

• La teoria dell’attaccamento e la trasmissione intergenerazionale dei modelli di attaccamento

• L’intervento terapeutico riorganizza il Sé

Le prime radici del Sé Pensare l’impensabile

Kandinszky, “Ammasso regolato”

I processi di memoria

• L’ipotesi psicoanalitica non verificata ma…

• La ricerca di Rovee - Collier (1988)

• L’ipotesi della Nelson:– memoria episodica/ memoria semantica; – memoria autobiografica precoce costituita

inizialmente da script

• Elementi di concordanza

• Memoria implicita

Pensare l’impensabile è un momento nel processo di

mentalizzazione

• Processo di attribuzione di senso all’esperienza propria e altrui

• Aspetti di “teoria della mente”

La storia di Sally e Anne…

e la T.O.M.

La funzione riflessivao MENTALIZZAZIONE

“ACQUISIZIONE EVOLUTIVA CHE PERMETTE AL BAMBINO NON SOLO DI RISPONDERE AL COMPORTAMENTO DEGLI ALTRI, MA ANCHE ALLA SUA CONCEZIONE DEI LORO SENTIMENTI, CREDENZE, SPERANZE, ASPETTATIVE, ECC.” (Fonagy, Target, p.101)

Possibilità di incontrare fantasmi nella nursery

I bambini persi

Nelle notti nei boschii bambini chiamavano per essere trovatiNon c’erano le stelle?Le stelle erano gli occhi dei lupi. Non c’era la luna?La luna era le fauci dei lupi.I bambini persi erano spaventati? Sì, chiamavano tanto. Svegliavano gli animali addormentati

– Vivian Lamarque

Elementi che ostacolano la riflessione a posteriori su questo

processo precoce• Angoscia

• Mancanza di codifica in un registro verbale

• Discontinuità

• Venir meno delle figure che accompagnano lo sviluppo e in condizioni normali tengono vivi i ricordi

• Mancanza degli oggetti e della lingua della cultura “materna”, per gli immigrati

Per la costruzione, o cocostruzione, del Sé

“Teoria sfaccettata che nel corso dello sviluppo tutti noi costruiamo riguardo a chi siamo e come ci inseriamo nella società, teoria in cui la consapevolezza di sé si fonda su un senso di identità permanente”(Schaffer)

I Sé di James : esiste un Io soggettivo e un Sé oggettivo = Me

Gli ambiti del Sé nel primissimo sviluppo

• Il Sé materiale : il riconoscimento allo specchio

• Il Me spirituale:

Memoria autobiografica e procedurale

Stima di sé

Il Sé sociale e il valore decisivo dell’altro nella sua costruzione

• La teoria dell’interazionismo simbolico di G.H. Mead

• Il ruolo del caregiver nella costruzione del Sé– Winnicott– Bowlby

• La competenza emotiva• Stima di Sé

I meccanismi che favoriscono la cocostruzione

• Esperienze precoci determinanti anche se senza parole

• Stern: Conoscenza relazionale implicita

• La separazione e l’abbandono sono traumi che non permettono l’elaborazione psichica se non con un aiuto esterno, si tratta di elaborare una discontinuità e un lutto

Il Sé spirituale

Ricordi: la madeleine di Proust

Parole isolate nella lingua madre

Modalità di aiuto nel recupero

• “ …valore della traduzione in linguaggio comunicabile, perché formulata in una storia della persona, per la strutturazione di un apparato psichico il più possibile integrato e sano” ( Ferro cit. In Artoni Schlesinger)

• La réverie.

“Noi siamo della stessa sostanza dei sogni e la nostra piccola vita è cinta di sonno.” Shakespeare

Gruppi di lavoro

• I gruppo: Il ruolo del linguaggio, Brandi• II gruppo: Discussione delle proprie radici

familiari• III gruppo: In viaggio con Miranda• IV gruppo: Artoni Schlesinger, Caso

clinico attraverso il materiale iconografico 125-139

• V gruppo: Segreti di famiglia e tradizioni di famiglia Marcoli e Rogoff