Racconto Treno 2009

Post on 07-Mar-2016

218 views 0 download

description

Presentazione del viaggio a Cracovia del Treno della Memoria 2009, immagini e racconto del viaggio

Transcript of Racconto Treno 2009

Risiera di San Sabba, Trieste

Prima tappa: il nostro viaggio inizia tra queste mura

Intervento delle autorità e dei testimoni

...Pronti a

partire...

Tutti fremevano, in attesa dell’arrivo di un treno che ci avrebbe portato a est, verso la nostra avventura...

E dopo un lungo viaggio di 17 ore, ecco le nostre mete...

“Auschwitz IConosciuto in seguito come Stammlager («lager principale»), era l'originario Konzentrationslager («campo di concentramento») reso operativo dal 14 giugno 1940 e centro amministrativo dell'intero complesso. Il numero di prigionieri rinchiuso in questo campo fluttuò tra le 15.000 e le oltre 20.000 unità. Qui furono uccise, in una piccola camera a gas ricavata dall'obitorio, o morirono, a causa delle difficili condizioni di vita, circa 70.000 persone, per lo più intellettuali polacchi e prigionieri di guerra sovietici.”

Tratto da “Wikipedia”

Prima...

...e dopo

Voi che vivete sicuriNelle vostre tiepide case;Voi che trovate tornando la seraIl cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomoChe lavora nel fangoChe non conosce la paceChe lotta per mezzo paneChe muore per un sì e per un no Considerate se questa è una donnaSenza capelli e senza nomeSenza più forza di ricordareVuoti gli occhi e freddo il gremboCome una rana d'inverno: Meditate che questo è stato:Vi comando queste parole:Scolpitele nel vostro cuoreStando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi;Ripetetele ai vostri figli:O vi si sfaccia la casa,La malattia vi impedisca,I vostri cari torcano il viso da voi.

Se questo è un uomo, Primo Levi

<<Il campo di concentramento ha sorpreso tutta la silenziosa fanteria di studenti: chi per le dimensioni, chi per le enormi quantità di capelli, valigie e oggetti di uso comune visibili dietro a grandissime bacheche, chi per le torture, chi per le condizioni delle persone massacrate, chi ancora per le foto appese dei prigionieri.>>

Da “Il Piccolo”, 18 febbraio 2009

Eppure tutti quanti sono rimasti ancora più allibiti a Birkenau. La nebbia lattiginosa che era scesa durante il giorno dava l’illusione che quello sterminato campo fosse ancora più grande. Con i piedi inzuppati di fango, non c’era passeggero del treno che riuscisse a scorgere in lontananza i confini della fabbrica della morte. Ognuna delle numerosissime baracche aveva ospitato tante persone quante il treno intero, nonostante fossero in precedenza stalle adibite a soli 52 cavalli. Il silenzio regnava sovrano, mentre s i succedevano uno dopo l’altro forni crematori, camere a gas, baracche su baracche.

Da “Il Piccolo”, 18 febbraio 2009

<<Al calare della notte iniziava quello che era il momento centrale della visita, il rito commemorativo. Ognuno aveva scelto ad Auschwitz una delle persone delle foto, e durante il rito la ricordava noinandola al microfono, lasciava la propria indelebile impronta digitale su un cartellone e accendeva una candela. Momenti di grande emozione e solennità che resteranno nel cuore di tutti.>> Da “Il Piccolo”, 18 febbraio 2009

La commemorazioneLa commemorazione• Maria Benes e Stanislao Nesic• Josefa Bala e Milovan Zelen• Tafil Ryszard Longinus• Bruno Tedeschi• Amelia Primosic e Estefania Primosic• Drzybyla Kazimierz

Noi vi ricordiamoNoi vi ricordiamo...

I momenti di riflessione

La visita alla città...La visita alla città...

... e i momenti ... e i momenti convivialiconviviali

...è il momento di ripartire

Affinché ciò non accada mai più, Affinché ciò non accada mai più,

il nostro impegno continua...il nostro impegno continua...

Prima di tutto vennero a prendere gli zingarie fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebreie stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,e io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,e non c’era rimasto nessuno a protestare.

Martin Niemöller (Bertold Brecht, Berlino 1932)

Un vivo ringraziamento a

• Terra Del Fuoco• Tenda Per La Pace• Mario Candotto• Vilma Braini• Mario Sverco• Riccardo Goruppi• Giacomo Scotti

Erica Marcioni, Federico Giunta, Federica Piemonte, Luca Bidut,

Matteo BiancoClasse 4^A Liceo scientifico “Duca

degli Abruzzi” Gorizia

Prof.ssa Laura Cadenar