Quando si è tristi, si ha la tristezza nell anima, si va da Gesù, si prega un po' e si riparte...

Post on 02-May-2015

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Quando si è tristi, si ha la tristezzanell’ anima, si va da Gesù, si prega un po' e si ripartedall'altare illuminati, confortati.

Quando l'anima è in agitazione o nelle tenebreo agitata da cose interiori, da preoccupazioni interiori, vada da Gesù. Allora ripartirà da Gesù illuminata, sì, perché non si può mai parlare con Gesù senza ricavarequalche vantaggio.

Andare da Gesù.Abituarsi a sempre aprirsi con Gesù. Con gli uomini, soltanto nei momenti proprio gravi, con gli uomini, quando si trattadi persone che cercanoil nostro vero bene, cioè la santità, il progresso spirituale.Ma il rifugio più sicuroè sempre Gesù,sempre Gesù.

Sì, qui a Gesù, non c'è nessun cuore che capisca più, del cuoredi Gesù quello che ci turba, quello che ci agita.

E quando poi sono le altre passioni? Ugualmente da Gesù. Quando è l'orgoglio che travaglia lo spirito; quando è l'invidia che è entrata nell'anima; quando, attaccamenti terreni ci allontananoda Dio; quando il corpo stesso diviene nemico dello spirito perché la carne desidera cose contrarie all'anima,

il rifugio è sempre Gesù, il consolatore è sempre Gesù, che non solo illumina, ma fortifica l'anima perché vinca le false illusioni e tutto quello che allontanerebbe da Dio. È veramente medicina il Nomedi Gesù.

Abituarsi, allora,a ricorrere sempre a Gesù. Se si vuol progredire, a Gesù! Se si vuole evitareil male, a Gesù! Se si vuole consolazioni, a Gesù!Se si vuole attenderealla perfezione, a Gesù!E se si ha in animo di progredire nell'apostolato, andare a Gesù,sempre a Gesù.

Fede! In Gesù! che è luce e che è consolatore e che è medicina e che è nutrimentodello spirito.Sempre a Gesù. Gesù con noi,sempre con noi. Gesù è con noi e noi con Gesù. Intimità.

Alle Pie Discepoledel Divin Maestro 1959, pp. 22-21