QUALITÀ DELLA VISTA = QUALITÀ DELLA VITA · •PC, tablet, smartphone, e-book e TV •a) Limitare...

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QUALITÀ DELLA VISTA = QUALITÀ DELLA VITA

La salute dell’occhio non ha età. Come si prevengono e

si curano le principali malattie della vista.

RELATORI

Enrico Martini – Direttore della struttura complessa di Oculistica e

Oftalmologia Ospedale di Sassuolo

Marcella Camellini – Ospedale di Sassuolo - Medico Responsabile

Progetto Salute & Formazione

QUALITÀ DELLA VISTA = QUALITÀ DELLA VITA

Marcella Camellini

Ospedale di Sassuolo - Medico Responsabile Progetto

Salute & Formazione

PREVENZIONE:

•Glicemia

•Ipertensione

•Fumo e alcol

QUALITÀ DELLA VISTA =QUALITÀ DELLA VITA

ESTATE E RAGGI UV

• Proteggersi sempre dai raggi UV con occhiali da sole di qualità certificata (o con gli appositi occhialini utilizzando lampade o lettini solari).

• L’eccessiva e prolungata esposizione ai raggi UV d cataratta e degenerazione maculare.

ALIMENTAZIONE• a) Evitare diete sbilanciate ed

eccessivamente drastiche, che possano indurre carenze pericolose anche per la vista.

• b) Assumere un apporto sufficiente di proteine, fondamentali per i processi riparativi anche all’interno degli occhi.

• c) Mangiare molta frutta e verdura, ricca di sostanze antiossidanti, per ritardare i processi alla base della cataratta e della degenerazione maculare senile.

ALIMENTAZIONE

• Frutta e verdura vitamine A, C ed E ealtri flavonoidi. Il pesce per acidi grassi essenziali omega-3; le noci, le mandorle e gli oli vegetali, che forniscono altrettanto preziosi omega-6;

• il tuorlo d'uovo, il mais e gli spinaci per la presenza di luteina e zeaxantina.

• Mirtilli

TECNOLOGIA

• PC, tablet, smartphone, e-book e TV

• a) Limitare le ore trascorse davanti a uno schermo. Chi già lavora tutto il giorno al computer dovrebbe dedicarsi ad altre attività nel tempo libero.

• b) Disporre sempre il computer in modo che la luce non si rifletta sullo schermo.

• c) Distogliere di tanto in tanto lo sguardo dal computer e guardare fuori dalla finestra, permette all’occhio di cambiare prospettiva.

TECNOLOGIA• d) Illuminare bene l’ambiente dove

si legge o si lavora. La luce dello schermo del PC o dell’e-book di per sé non sono sufficienti.

• e) Non tenere troppo bassa l’illuminazione dello smartphone per risparmiare la batteria, perché ciò comporta un affaticamento visivo.

• f) Mantenere un’adeguata distanza dal televisore, che è maggiore quanto più grande è lo schermo.

QUALITÀ DELLA VISTA = QUALITÀ DELLA VITA

Enrico Martini

Direttore della struttura complessa di Oculistica e

Oftalmologia Ospedale di Sassuolo

Le principali

patologie visive

La prevalenza di ipovisione e cecità

è fortemente correlata all’etàcecità ipovisione riduzione visus

Le principali cause di riduzione o

perdita della capacità visiva

Cataratta

Degenerazione maculare correlata all’età

Glaucoma

Retinopatie vascolari: diabetica, occlusioni

retiniche

Diversi studi epidemiologici confermano questi dati

Differenze per etnia e sede sono rilevanti

Sede anatomica delle patologie

principali

cataratta

glaucoma

maculopatia

La cataratta

Processo che provoca l’opacamento del

cristallino e conseguente calo della vista

Oltre alla cataratta senile (o dovuta

all’età) esistono altre forme

Congenita

Traumatica

Da radiazioni o da farmaci

Nel contesto di affezioni sistemiche

La cataratta

Sintomi:

Fotofobia

Facilità

all’abbagliamento

Calo visivo

Forme cliniche:

Nucleare

Corticale

Polare

A sottocoppa

CATARATTA

L’intervento di cataratta

Consiste nella rimozione del cristallino opacato

e nella sua sostituzione con un cristallino

artificiale

Si esegue ambulatorialmente e di solito con una

anestesia topica (solo gocce)

E’ l’intervento più praticato di tutte le branche

chirurgiche

Oggi permette una perfetta riabilitazione e la

correzione di quasi tutti i difetti refrattivi

L’intervento di cataratta: ruolo del laser

Tecnica standard di facoemulsificazione

con ultrasuoni

FLACS (FemtoLaser

Assisted Cataract

Surgery)

Le differenze sono solo

parziali e relative alle

prime fasi

dell’intervento

L’intervento di cataratta

Intervento di cataratta e difetti

refrattivi

Miopia

Ipermetropia

Astigmatismo

Presbiopia

Difetto semplice corretto con IOL standard

Difetto complesso corretto con IOL «premium» (alta tecnologia)

Astigmatismo

Presbiopia Progressiva perdita dell’accomodazione,

cioè della capacità di mettere a fuoco

oggetti a distanza ravvicinata

Fenomeno che progredisce per tutta la

vita e diventa avvertibile tra i 45 e i 50

anni

Generalmente corretta con occhiali da

lettura o mezza distanza

Problema non risolto dall’intervento

standard di cataratta con IOL

monofocale

Lenti ad alta tecnologia per la

correzione delle ametropie

IOL toriche: correggono l’astigmatismo corneale

Richiedono una valutazione accurata

dell’astigmatismo corneale e totale (topografia,

aberrometria)

Sono lenti che correggono in maniera

asimmetrica e devono essere allineate con

precisione per una correzione efficace

Sistmi di allineamento manuale e assistito

IOL toriche per la correzione

dell’astigmatismo

Sistemi di allineamento digitale

Lenti ad alta tecnologia per la

correzione delle ametropie

Lenti multifocali o accomodative: correggono la presbiopia

Diverse modalità di correzione

Bifocali

Trifocali

EDOF

Accomodative

Ciascun paziente ha le sue esigenze e quindi a ciascuno il suo tipo di IOL

IOL multifocali o

accomodative

Diversi modelli ed approcci

Non mancano problemi

Le IOL toriche possono ruotare

Non mancano problemi

Le multifocali danno aloni e cerchi

Per ovviare una soluzione è una

doppia IOL rimovibile se non tollerata

La Regione Emilia Romagna ha

recepito esigenze e progresso

L’Ospedale di Sassuolo applica la delibera sin dalla sua emissione

Le maculopatie

Le maculopatie sono un composito gruppo di

patologie che coinvolgono la macula, cioè quella

piccola zona della retina che è depositaria della

massima sensibilità, della visione dei colori e dei

dettagli fini

Principali maculopatie dell’età adulta e avanzata

Degenerazione maculare correlata all’età

Maculopatia diabetica

Maculopatie su base vascolare occlusiva

Maculopatie dell’interfaccia vitreo-retinica

DEGENERAZIONE MACULARE CORRELATA ALL’ETA’

AMD - DMLE

SECCA/ ATROFICA

DEGENERAZIONE MACULARE CORRELATA ALL’ETA’

SECCA/ ATROFICA

La forma atrofica della maculopatia correlata

all’età non ha ancora nessun trattamento

farmacologico efficace

Stili di vita, corretta alimentazione e fattori

nutrizionali, fattori ambientali (protezione dagli

eccessi di illuminazione) sono i provvedimenti

preventivi dell’evoluzione verso le forme avanzate

Supplementi dietetici (integratori) con Luteina,

antiossidanti, oligoelementi hanno dato prova di

efficacia (studio AREDS)

DEGENERAZIONE MACULARE

CORRELATA ALL’ETA’ NEOVASCOLARE

DEGENERAZIONE MACULARE CORRELATA

ALL’ETA’ NEOVASCOLARE

Esistono diversi farmaci disponibili:

1) AVASTIN (BEVACIZUMAB) (OFF LABEL)

2) MACUGEN (PEGABTANIB)

3) LUCENTIS (RANIMIZUMAB)

4) EYLEA (AFLIBERCEPT)

INIEZIONE INTRAVITREALE (I.V.) DI

FARMACI ANTI-VEGF

OCCLUSIONE VENOSA

improvviso calo del visus

comparsa di emorragiole

sparse, essudati cotonosi

e tortuosità vasale

COMPLICANZE:

neovascolarizzazione

retinica

edema maculare

glaucoma neovascolareOcclusione venosa di ramo

OCCLUSIONE VENOSA

OCCLUSIONE VENOSA

Occlusione della vena centrale retinica

RETINOPATIA DIABETICA

Il diabete è una malattia provocata dall’incapacità dell’organismo di

utilizzare gli zuccheri in maniera corretta, per cui si ritrovano alte

concentrazioni di glucosio nel sangue (iperglicemia).

L’iperglicemia danneggia i vasi sanguigni, soprattutto quelli più piccoli,

come quelli della retina (microangiopatia diabetica).

Generalmente questa complicanza si manifesta circa vent’anni dopo

l’insorgenza della malattia ed è la causa più frequente di cecità tra i 20

e i 75 anni.

La prevalenza della retinopatia dipende dalla durata del diabete e dal

grado di compenso metabolico del paziente.

RETINOPATIA DIABETICA

I vasi alterati presentano dilatazione della

parete (microaneurismi) e possono

sanguinare, portando ad emorragie

retiniche.

In un secondo tempo si possono verificare:

1) edema, se dalle pareti dei capillari

alterati trasuda liquido che provoca

rigonfiamento della retina o accumulo di

grassi e proteine (essudati duri)

2) Ischemia, per occlusione dei capillari

stessi

3) Neovascolarizzazione ed emovitreo

RETINOPATIA DIABETICA

Retinopatia diabetica proliferante

Quando i capillari retinici occlusi sono

numerosi, compaiono zone di

sofferenza retinica, che, nel tentativo

di supplire alla ridotta ossigenazione,

reagiscono stimolando la crescita di

nuovi vasi sanguigni.

Questi NEOVASI, però, sono molto

fragili; pertanto danno facilmente

luogo ad emorragie vitreali e

successivamente alla formazione di

tessuto cicatriziale che nel tempo può

portare anche al distacco di retina

(distacco trazionale).

RETINOPATIA DIABETICA

Retinopatia diabetica florida Retinopatia diabetica proliferante

complicata da trazione vitreale

RETINOPATIA DIABETICA: FLUORANGIOGRAFIA

RETINOPATIA DIABETICA

PROLIFERANTE: TRATTAMENTO LASER

MACULOPATIA

DIABETICA: OCT

Per la maculopatia diabetica

l’angio OCT è utilissima

MACULOPATIA DIABETICA: terapia

intravitreale con anti-VEGF e steroidi

Il glaucoma

Il glaucoma è un’otticopatia a carattere progressivo,

sensibile alla pressione intraoculare, in cui una perdita

progressiva di cellule e fibre ganglionari si

accompagna ad un caratteristico aspetto

(escavazione) della papilla ottica ed a tipiche

alterazioni funzionali (danno del campo visivo)

Il glaucomaL’aumento della pressione intraoculare danneggia

progressivamente il nervo ottico in modo a lungo asintomatico

Il glaucoma

Si calcola che oltre 90 milioni di persone nel mondo soffrano di

glaucoma

Il glaucoma

Il glaucoma ad angolo aperto è più frequente

nella razza nera e caucasica, nel sesso

maschile, tra i miopi.

Il glaucoma da chiusura d’angolo è più

frequente nella razza asiatica ed indiana, nel

sesso femminile, tra gli ipermetropi.

Tra le forme secondarie ricordiamo il g.

pigmentario, esfoliativo, traumatico, da

steroidi, flogistico.

Il glaucoma

I principali fattori di rischio del POAG sono:

-la pressione intraoculare (PIO)

-l’età

-La familiarità positiva

-la razza

-la miopia

-l’ipotensione diastolica (ridotta pressione di

perfusione) e altri fattori vascolari (spasmo)

Il glaucoma

Il glaucoma

In particolare nella

razza caucasica il

glaucoma primario

ha un andamento

esponenziale con

l’età: la prevalenza

globale è circa del

2%, ma sale a oltre il

10% dopo gli 80 anni.

Diagnosi del glaucoma

Fibre ganglionari

Test funzionali

Campo visivo

Testa del nervo ottico

La pressione intraoculare

Metodi di misurazione della pressione intraoculare

Terapia del glaucoma: ridurre la

pressione intraoculare

Farmaci: colliri ipotonizzanti, diuretici

inibitori dell’anidrasi carbonica

Laser: trabeculoplastica selettiva,

ciclofototrattamento selettivo e standard

Chirurgia filtrante interna o

sottocongiuntivale

Le classi di farmaci disponibili

Antagonisti beta-adrenergici: beta bloccanti

Agonisti alfa-2 adrenergici: brimonidina

Inibitori dell’anidrasi carbonica (topici o sistemici)

Derivati delle prostaglandine (prostanoidi)

Agonisti beta-adrenergici

Agonisti colinergici

Glaucoma: la terapia topica con colliri

I farmaci sono numerosi e fra generici e brand le possibilità di

combinazione quasi infinite. Aumentando la complessità

aumentano gli effetti collaterali e diminuisce la aderenza

Glaucoma: il trattamento laserTrabeculoplastica selettiva SLT:

ottimo complemento della terapia medica

ottimo profilo di sicurezza

secondo uno studio recente addirittura preferibile alle gocce

come terapia iniziale (LIGHT Study - Lancet 2019)

solo negli angoli aperti – cautela nel glaucoma pigmentario

Glaucoma: il trattamento laserIridotomia nel glaucoma ad angolo stretto

Glaucoma: il trattamento laser

Ciclofotocoagulazione trans-scleraleNelle forme avanzate o refrattarie si può ridurre la

pressione intraoculare riducendo la produzione di umor

acqueo da parte dei processi ciliari con la CFC

convenzionalemicropulsata

Glaucoma: il trattamento chirurgico

Le opzioni chirurgiche per il glaucoma sono numerose

Trabeculectomia: standard mondiale. Molto efficace

ma con alcune complicazioni

Sclerectomia profonda: più recente. Difficile

tecnicamente ma più sicura

Impianti drenanti: per i casi refrattari. Diversi modelli

(Ahmed, Baerveldt, Molteno)

Ultima novità sono le tecniche mini invasive (MIGS):

Xen Gel – Preserflo Microshunt – I-Stent Inject

Glaucoma: il trattamento chirurgico

trabeculectomia Sclerectomia profonda

Glaucoma: il trattamento chirurgico

Valvola di Ahmed I-Stent al termine di intervento di cataratta

Glaucoma: il trattamento chirurgico

MIGS: impianto di Xen Gel 45 sotto la congiuntiva ab interno

Glaucoma: il trattamento chirurgico

Glaucoma: il trattamento chirurgico

Molte opzioni per personalizzare al massimo

l’approccio chirurgico al singolo paziente

Il progetto terapeutico è di ampio respiro e deve

coprire l’intero arco della vita

Provvedimenti farmacologici, laser e chirurgici

vanno integrati in modo coerente

La chirurgia non è ancora il primo approccio ma

deve essere eseguita presto quando il

peggioramento è evidente