Progetto Set: IL MOVIMENTO Presentazione del progetto Mappa concettuale Lesperienza di SCIENZE UNDER...

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Progetto Set: IL MOVIMENTO

Presentazione del progetto

Mappa concettuale

L’esperienza di SCIENZE UNDER 18

L’esperienza raccontata sul giornalino

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO: PREMESSA

“Un sapere come cultura è un sapere consapevole, comunicabile, utilizzabile come strumento per guardare a se stessi e al mondo, per giudicare, scegliere, decidere …” (M. Gagliardi, N. Grimellini Tomasini, B. Pecori, 1999)

 

Lo studio delle scienze ha tra le sue finalità quella di collegarsi all’esperienza del ragazzo, a quel tipo di esperienza che nasce dalla curiosità e dall’operatività consapevole per sviluppare capacità di astrazione e sistemizzazione. A questo fine compito dell’insegnante sarà quello di stimolare il desiderio di sapere e capire, di possedere conoscenza, di risolvere problemi in un clima di mirata operatività. L’obiettivo primario dell’educazione scientifica deve essere quello di elaborare delle proposte (che non possono esaurire “tutti” i contenuti scientifici) che aiutino i ragazzi non solo a sapere determinate cose, ma anche a sapere cosa vuol dire sapere le cose.

Tutto questo dovrebbe portare i ragazzi ad approfondire i problemi, porsi continuamente domande cui cercare una risposta.

Il percorso didattico “Movimento” è stato oggetto della  tesi di specializzazione nell’insegnamento secondario di C. Anghileri ( Docente accogliente: Prof.ssa P. Medici; Supervisore: Prof.ssa P. Catalani; Relatore: Prof.ssa E. Giordano) A.A. 2000-01. Il testo della presentazione è tratto dalla suddetta tesi.

 METODOLOGIE E STRATEGIE ADOTTATE

      Partire dagli interventi e dagli interessi dei ragazzi.

      Utilizzo del “laboratorio”, inteso come “luogo” ove si sviluppa una forma di pensiero che caratterizza chi si occupa di scienze: attitudine a porsi domande, formulare ipotesi, progettare esperimenti, interpretare i risultati e scambiarli con altri. Un’esperienza può servire come punto di partenza per instaurare una discussione o un processo di ricerca o per un confronto di opinioni. La progettazione e la realizzazione di un esperimento impegna i ragazzi ad utilizzare diverse abilità, li coinvolge fisicamente ed emotivamente e li porta a collegare i fatti con più naturalezza.

      Documentazione scritta delle osservazioni emerse, compilando dei verbali scritti a seguito delle discussioni collettive in classe.

      Stimolare la discussione collettiva con domande o esperimenti da fare insieme.

      Valorizzare gli interventi

      Favorire la discussione e la collaborazione tra i ragazzi. Compito dell’insegnante è quello di mantenere viva la discussione facendo sì che il filo del discorso si mantenga nel passaggio tra un interlocutore e l’altro in una dimensione di analisi e di chiarificazione attraverso l’introduzione di nuovi elementi e di nuove prospettive, senza allontanarsi dal tema della discussione.

      Favorire lavori di gruppo, aiutando chi fatica a collaborare ad inserirsi gradualmente nel lavoro

      Motivare di volta in volta le scelte didattiche rendendo partecipi i ragazzi del percorso che si va costruendo

      Chiedere ai ragazzi di fare il punto della situazione: utilizzando schemi, scalette, indici, ai ragazzi è stato spesso richiesto di estrapolare dai loro verbali i concetti chiave, le questioni ancora aperte e costruire una sorta di “diario di lavoro”

      Aiutare i ragazzi a confrontarsi con le proprie capacità

      Inserire lezioni frontali per chiarire, completare, sistemare i diversi contenuti.

     

I ragazzi hanno partecipato alla mostra “scienza under 18” organizzata dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci” di Milano. Tale proposta gli ha stimolati i a “fare meglio”, impegnarsi per uno scopo ben preciso, inoltre hanno messo in gioco diverse strategie per assolvere a tale compito: trovare il modo migliore per farsi capire, schematizzare il lavoro svolto, trovare i nodi fondamentali, saperli esporre correttamente a persone che non conoscevano.

I lavori sul moto di meccanismi presentati alla mostra

L’esperienza di SCIENZA UNDER 18

Il lavoro di classe presentato alla mostra

CONSEGNA:

Ai ragazzi è stato dato il compito, individuale, di scrivere su un foglio un elenco di cose che si muovono.

Tutti i ragazzi hanno fatto un elenco abbastanza ricco di cose senza preoccuparsi di trovare un nesso tra di esse. Abbiamo poi trascritto gli elenchi alla lavagna e chiesto ai ragazzi di trovare, insieme, dei criteri di classificazione.

PRODUZIONE:

ELENCO DEI RAGAZZI

CLASSIFICAZIONE

IL MOVIMENTO

MAPPA CONCETTUALE

Da alcune discussioni guidate in classe arriviamo insieme alla definizione fisica di movimento: un oggetto si muove rispetto ad un osservatore quando, in istanti successivi, occupa posizioni diverse nello spazio rispetto ad esso.

A titolo esemplificativo riportiamo quanto scritto da Matteo nel suo verbale: “… Federica dice che un oggetto è in movimento quando si sposta dal punto di origine rispetto all’osservatore, meglio dire un oggetto è in movimento quando si sposta da un punto ad un altro rispetto all’osservatore. Matteo interviene dicendo che per descrivere un movimento bisogna avere un punto di riferimento uguale per tutti”.

OSSERVATORE E SISTEMA DI RIFERIMENTO

MAPPA CONCETTUALE

CONSEGNA: descrivi con parole e con disegni il lancio di una pallina magica.Abbiamo lasciato cadere una pallina magica (di due colori), da altezze diverse, e chiesto ai ragazzi di descriverne il moto a parole e con dei disegni (lavoro individuale).

PRODUZIONE: alcuni lavori

In seguito abbiamo invitato i ragazzi ad osservare i lavori dei compagni e discuterne insieme.

TRAIETTORIA

MAPPA CONCETTUALE

Abbiamo portato in classe una vecchia ruota di bicicletta, con dello scotch abbiamo fissato quattro punti: uno al centro, due a distanze diverse dal centro su un raggio ed uno sulla circonferenza massima. Tenendo sospesa la ruota mediante un perno centrale, l’abbiamo fatta girare.

CONSEGNA:

È stato chiesto ai ragazzi di descrivere il moto dei punti presi in considerazione, con parole e disegni.

 

PRODUZIONE:

Dai lavori emerge che i ragazzi hanno compreso:

- tutti i punti si muovono su circonferenze di raggio uguale alla distanza del punto dal centro, che è l’unico punto a star fermo

-   si può “disegnare” il trascorrere del tempo con delle frecce

- schema del lavoro

MOTO ROTATORIO

MAPPA CONCETTUALE

Abbiamo portato in classe una vecchia ruota di bicicletta, con dello scotch abbiamo fissato quattro punti: uno al centro, due a distanze diverse dal centro su un raggio ed uno sulla circonferenza massima. Fissiamo un binario immaginario (utilizzando le piastrelle) sul pavimento e facciamo ruotare la ruota lungo questo binario.

CONSEGNA: È stato chiesto ai ragazzi di formulare, individualmente, delle ipotesi di traiettoria di tali punti (con disegni), quindi di descrivere il moto dei punti presi in considerazione, con parole e disegni dopo averlo osservato. PRODUZIONE:

Previsione del moto del punto sulla ruota   

Previsione del moto del punto centrale

- schema del lavoro

  

MOTO TRASLATORIO E ROTOTRASLATORIO

MAPPA CONCETTUALE

Decidiamo quindi di attaccare dei pennarelli in corrispondenza dei punti indicati e di far rotolare la ruota lungo una retta vicino al muro sul quale è attaccato un cartellone bianco, la traccia lasciata dai pennarelli corrisponderà alla traiettoria dei punti.

Invitiamo quindi i ragazzi ad arricchire il cartellone con le loro osservazioni

Dalla discussione collettiva fatta dopo l’esperimento emerge che:-         il centro della ruota trasla, tale movimento si chiama traslatorio-         i punti presi in esame, così come tutti i punti della ruota, oltre a traslare come il centro gli ruotano attorno, tale movimento si chiama rototraslatorio.

MAPPA CONCETTUALE

L’esperienza raccontata sul giornalino

A conclusione del lavoro svolto in classe, i ragazzi hanno raccontato la loro

esperienza sul giornalino della scuola. Questa attività li ha aiutati a riflettere sui metodi e sui contenuti e rielaborare i concetti appresi.