Post on 08-Feb-2017
In queste serie di autoscatti il mio corpo cerca di interagire mimetizzandosi con lo spazio circostante, individuando un dialogo possibile con gli elementi di arredo presenti nella stanza.
Protagonista è tutto ciò che mi circonda. Anche se sono autoritratti, il mio volto non è presente o si intravede appena. Voglio suscitare dubbi alimentando uno stato di estraneità e smarrimento: una sensazione che provo nella quotidianità. Il titolo di ogni opera sembra essere una provocazione, mettendo alla prova chi vorrebbe vedermi senza riuscirci.