Progettare nel sociale Indicazioni tecniche-operative per costruire e valutare progetti in campo...

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Progettare nel socialeIndicazioni tecniche-operative per

costruire e valutare progetti in campo sanitario, sociale, educativo e culturale

 

Luca Napoli

Prima TappaIDEAZIONE

Seconda TappaATTIVAZIONE

Terza TappaPROGETTAZIONE

Quinta Tappa

VERIFICA

Quarta TappaREALIZZAZIONE

LE TAPPE

DI UN

PROGETTO

Prima tappa: IDEAZIONE

E’ il momento in cui una o più persone E’ il momento in cui una o più persone ipotizzano di realizzare un progetto, di ipotizzano di realizzare un progetto, di attivare un’iniziativa, di fare o proporre attivare un’iniziativa, di fare o proporre

qualcosaqualcosa… …

……èè il momento di dar spazio alla il momento di dar spazio alla fantasia e alla creatività!!fantasia e alla creatività!!

Seconda tappa: ATTIVAZIONE

Una volta avviata una propria Una volta avviata una propria ipotesi di progetto bisogna cercare ipotesi di progetto bisogna cercare di verificare quali sono le risorse di verificare quali sono le risorse

(umane, finanziarie e strumentali) (umane, finanziarie e strumentali) disponibili, identificare meglio il disponibili, identificare meglio il proprio ruolo e coinvolgere altri, proprio ruolo e coinvolgere altri, ottenere il consenso più o meno ottenere il consenso più o meno allargato che renderà possibile la allargato che renderà possibile la

realizzazione successivarealizzazione successiva

Terza tappa: PROGETTAZIONE

Segue l’elaborazione di un progetto Segue l’elaborazione di un progetto cartaceo, l’identificazione e cartaceo, l’identificazione e

programmazione delle diverse fasi programmazione delle diverse fasi dell’intervento. Si cerca di dell’intervento. Si cerca di

prevedere quali saranno le esigenze prevedere quali saranno le esigenze di personale, i tempi, le necessità di personale, i tempi, le necessità tecniche e materiali per garantire tecniche e materiali per garantire

l’operativitàl’operatività

Quarta tappa: REALIZZAZIONE

Corrisponde alla realizzazione Corrisponde alla realizzazione dell’intervento. Attraverso l’avvio dell’intervento. Attraverso l’avvio delle azioni si verificano le proprie delle azioni si verificano le proprie ipotesi, si attuano gli interventi e i ipotesi, si attuano gli interventi e i cambiamenti necessari per cambiamenti necessari per sostenere il progetto, si sviluppano sostenere il progetto, si sviluppano processi di confronto e verifica in processi di confronto e verifica in itinere per produrre gli itinere per produrre gli aggiustamenti necessariaggiustamenti necessari

Quinta tappa: VERIFICA

La verifica è posta come ultima La verifica è posta come ultima tappa anche se processi di tappa anche se processi di

monitoraggio e valutazione più o monitoraggio e valutazione più o meno espliciti si attivano lungo il meno espliciti si attivano lungo il

percorso ad ogni tappapercorso ad ogni tappa

Esiste una Esiste una logica sequenzialelogica sequenziale tra le tra le diverse tappe, che tuttavia si diverse tappe, che tuttavia si

accavallano e sovrappongono. accavallano e sovrappongono.

A seconda del A seconda del modello di modello di riferimentoriferimento utilizzato, utilizzato,

esplicitamente o più spesso esplicitamente o più spesso implicitamente, troveremo che implicitamente, troveremo che

queste cinque tappe di un queste cinque tappe di un intervento si concretizzano in modo intervento si concretizzano in modo

diversodiverso..

TRE APPROCCIALLA PROGETTAZIONE

(L.Leone, M.Prezza, 1999)

SINOTTICORAZIONALE

CONCERTATIVOPARTECIPATO

EURISTICO

lungo un continuum dalla massima pre-strutturazione

alla massima apertura e flessibilità

Massima pre-strutturazione

Minimapre-strutturazione

Prima TappaIDEAZIONE

Seconda TappaATTIVAZIONE

Terza TappaPROGETTAZIONE

Quinta Tappa

VERIFICA

Quarta TappaREALIZZAZIONE

Approccio Sinottico Razionale

Si tratta di un approccio meccanicista che rimanda ad una causalità di tipo lineare. Assunti sottostanti: 1. È possibile circoscrivere i fattori causali alla base di disturbi e devianze individuali e sociali. 2. È possibile realizzare progetti che modifichino tali fattori e così prevenire effetti indesiderati

Prima TappaIDEAZIONE

Seconda TappaATTIVAZIONE

PROGETTAZIONE

VERIFICA

REALIZZAZIONE

Approccio Concertativo o Partecipato

Viene data maggiore rilevanza alla fase dell’attivazione. Le frecce nei due sensi indicano che esiste un’influenza reciprova tra le diverse tappe. Assunti: 1. esistono sempre più letture dei bisogni e una pluralità di ipotesi interpretative 2. Scambiare e confrontare le reciproche percezioni del “problema”, definire con chiarezza i ruoli e le funzioni sono alcuni passaggi indispensabili che si collocano a monte di un progetto

Prima TappaIDEAZIONE

Seconda TappaATTIVAZIONE

PROGETTAZIONE

VERIFICA

REALIZZAZIONE

Approccio Euristico

PROGETTAZIONE

REALIZZAZIONE

VERIFICA

Nell’approccio “euristico” (da Eurisko = ricerco) si rinuncia a conseguire degli obiettivi predeterminati a monte dagli operatori-progettisti. Esiste un fine, un’individuazione di strategie, uno specifico contesto e poi esiste un processo condiviso di ricerca partecipata attraverso cui si definiranno, con i soggetti, “destinatari”, obiettivi specifici, interventi e ipotesi trasformative più mirate.

Mentre l’approccio “concertativo” realizzava una progettazione flessibile in cui si definivano alcuni obiettivi e altri rimanevano “aperti”, questo terzo approccio non individua proprio obiettivi specifici a priori.

L’assunto alla base di questo approccio è che la centratura sul “prodotto”, sulla riuscita di un risultato predefinito può indurre a porre in secondo piano l’attenzione ai “processi”, ai modi con cui si realizzano le cose, al come, e cioè ai reali risultati di un intervento sociale.

Percorso innovativo di PEER Percorso innovativo di PEER EDUCATIONEDUCATION

La Peer Education

I destinatari

• 5 volontari nel ruolo di Tutor

• 10 adolescenti nel ruolo di peer educators

• 100 adolescenti (10 per ogni peer educators)

Il metodo

• La peer education quale metodologia attiva e partecipativa

• Attenzione ai “processi” più che ai “prodotti”

In primo piano….

…sullo sfondo

La rete territoriale

Ist. d’artePetrocchi

Coop.Pantagruel

IstitutoEnaudi

EnteCamposam.

EritItalia

Comune di Quarrata

Provincia di Pistoia

Comune di Pistoia

AGCI

YOUNGCLUB

1. Quali risultati si intendono raggiungere?

Per progettare insieme…

2. Attraverso quali azioni?

3. Con chi?

4. Da quali risorse possiamo

attingere?

5. Con che tempi?

Come possiamo verificare l’andamento

del progetto?

Gruppo: classi 3B – 2A – 1C dell’Ist. d’Arte Petrocchi – sede di Pistoia

Argomento scelto: SESSUALITA’

OBIETTIVO AZIONE Per verificare

Stimolare il confronto e la discussione di gruppo sul tema scelto

PROIEZIONE FILM in orario extra-scolastico con la presenza di un facilitatore (capo fila 1°C) allargando l’invito a tutte le classi

Trovare un modo per registrare:

-il numero di partecipanti interni ed esterni al proprio gruppo

- il gradimento delle iniziative da parte dei partecipanti

Mettere a disposizione abilità e competenze e rappresentare i temi su cui si è lavorato

STORIE A FUMETTI prendendo spunto da racconti anonimi precedentemente raccolti (capo fila 3B)

ESPRESSIONI ARTISTICHE: dopo essersi confrontati sul tema ognuno rappresenta l’idea che si è fatto (2A)

Dare visibilità al lavoro svolto MOSTRA FINALE nel mese di maggio (dedicato alle mostre) oppure nell’ambito della sfilata di fine anno (all’allestimento penserebbero le classi che non hanno gli esami)

Pubblicazione del fumetto sul GIORNALINO SCUOLA

SITO INTERNET

Gruppo: classe 2H sperimentale dell’Istituto d’arte Petrocchi – sede di Quarrata

Argomento scelto: LA MUSICA

OBIETTIVO AZIONE Per verificare

1. Mettere a disposizione abilità e competenze personali per comunicare con la musica

CANZONE (capofila per la realizzazione del testo: Daniele; capofila per l’accompagnamento musicale: Giada)

COPERTINA CD

VIDEO (la realizzazione del video è da valutare una volta terminata la canzone)

2. Dare visibilità al lavoro svolto

SITO INTERNET della scuola e www.youngclub.org

Gruppo: Centro socio educativo “L’Aquilone” della Cooperativa Pantagruel

Argomento scelto: RELAZIONE CON L’ALTRO SESSO

OBIETTIVO AZIONE Per verificare

1. Stimolare il confronto e la discussione tra pari e, in particolare, con l’altro sesso

GRUPPI DI DISCUSSIONE (sollecitati dalla raccolta di domande anonime in scatola chiusa) solo per il gruppo

Registrare n°partecipantiChiedere se è piaciuto, se è stato interessante, (piccolo questionario)

CINEFORUM (3 films)invitando anche il gruppo delle ragazze delle medie

Registrare n°partecipantiChiedere se è piaciuto, se è stato interessante, (piccolo questionario)

2. Dare risposta ad eventuali domande e dubbi sorti nel corso delle precedenti attività

SEMINARIO con ESPERTO (da programmare solo se necessario)

Registrare n°partecipantiChiedere se è piaciuto, se è stato interessante, (piccolo questionario)

3. Comunicare l’andamento del progetto e ogni eventuale bisogno per portare avanti le azioni progettate

SITO INTERNET (attivazione mail peer educators)

Adolescenti coinvolti per attività

8 810 102422

84

6348 46

132423

50

102030405060708090

Totale Scelta deltema e dei

Peer educator

ProgettazioneAzioni

ProiezioneFilms

Dibattiti eConfronti

Raccolta eLettura

DomandeAnonime

Raccolta eLettura Storie

Anonime

ElaboratiGrafici eFumetti

Canzone:testo, musica,

cd

Peer Educators Pari

Prevedibilità

84%

16%

Selezionati Anonimi