Presentazione corso A.A. 2012/2013 Giovanni Prattichizzo · 2014-09-08 · indagheremo a fondo le...

Post on 16-Feb-2019

218 views 0 download

Transcript of Presentazione corso A.A. 2012/2013 Giovanni Prattichizzo · 2014-09-08 · indagheremo a fondo le...

Presentazione corso

A.A. 2012/2013

Giovanni Prattichizzo

Il laboratorio di scrittura è rivolto a tutti gli studenti iscritti alla

laurea triennale in Scienze della comunicazione.

Le lezioni si tengono ogni martedì dalle 15,30 alle 17,30

nell’aula d’informatica grande (piano terra, edificio B)

È esame obbligatorio (3 cfu) del laboratorio di comunicazione.

Giovanni Prattichizzo

Ricevimento martedì (dopo la lezione) dalle 17,30 alle

18,30.

e mail: prattichizzogiovanni@gmail.com

Scopo del corso è offrire agli studenti gli strumenti base della

scrittura, riscrittura e redazione di testi. Nello specifico,

rifletteremo sul ruolo della scrittura al tempo della

comunicazione e delle nuove piattaforme tecnologiche e

indagheremo a fondo le potenzialità offerte dalla lingua italiana.

Si tratterà, inoltre, di riflettere sui differenti aspetti della

grammatica italiana, offrendovi un utilizzo consapevole delle sue

regole come strumenti efficaci e cruciali per il prosieguo degli

studi e per le professioni della comunicazione.

Nella prima parte del laboratorio verranno presentate le norme

ortografiche e stilistiche (con esercizi di grammatica, sintassi, lessico e

punteggiatura).

Nella seconda parte, dopo un rapido excursus sui diversi tipi testuali e

le specifiche finalità comunicative, si focalizzerà l’attenzione sulla

pianificazione di alcuni testi particolarmente importanti negli usi

funzionali e comunicativi della scrittura: il testo narrativo, quello

Informativo, descrittivo e accademico. Un ultimo focus sarà rivolto

alla riscrittura, al passaggio da un registro all’altro, da una modalità

espressiva all’altra.

Lezioni frontali, esercitazioni pratiche, lettura incrociata; scrittura e

riscrittura di testi classici e contemporanei; letture ad alta voce.

Esame scritto.

Queneau Raymond, Esercizi di stile. Testo francese a fronte, (a cura

di) Bartezzaghi S., trad. Umberto Eco, 2008, XIX-309 p., Einaudi,

€ 12,50.

UN TESTO A SCELTA TRA:

Prada Massimo, Laboratorio di scrittura. Documenti, esercizi, test

di autovalutazione per i laboratori di scrittura italiana

dell’Università degli studi di Milano, LED, 2004, € 29,50.

Oppure

Corno Dario, Scrivere e comunicare. Teoria e pratica della scrittura in

lingua italiana, Mondadori, 2012, € 17,00.

Martedì 2 ottobre Presentazione Scrivere e comunicare. Scrivere è comunicare

Martedì 9 ottobre Prontuario ortografico

Martedì 16 ottobre Organizzazione dei testi: la scrittura efficace

Martedì 23 ottobre Tipi di testo e finalità comunicative

Martedì 30 ottobre Tipi di testo: descrittivo

Martedì 6 novembre Tipi di testo: informativo

Martedì 13 novembre Tipi di testo: narrativo

Martedì 20 novembre Tipi di testo: scientifico/accademico

Martedì 27 novembre Riepilogo e lavori di gruppo

Gli studenti dovranno svolgere ed ottenere un punteggio positivo (tra 6 e

10) nella maggior parte delle esercitazioni. (ES. SU 8 ESERCITAZIONI 6

DOVRANNO ESSERE POSITIVE).

Successivamente verranno creati massimo 10 gruppi con 5

partecipanti ciascuno (max) ai quali verrà assegnato un lavoro di scrittura

e riscrittura sul modello degli “esercizi di stile”.

Nel caso in cui i singoli lavori finali e le esercitazioni svolte durante il corso siano valutati positivamente lo studente, dopo una prova orale, avrà superato l’esame.

Nel caso in cui il lavoro venga valutato insufficiente lo studente deve sostenere l’esame scritto negli appelli previsti.

STUDENTI NON FREQUENTANTI

L’esame (per i non frequentanti e per gli studenti che non

superano il lavoro di gruppo) è scritto e si articola in due prove:

grammaticale: correzione e successiva riscrittura di un

testo

testuale: costruzione e analisi di un tipo testuale

Pa

gin

a

12

Veniamo noi con questa mia a dirvi, adirvi una parola, che scusate se

sono poche ma 700 mila lire ;a noi ci fanno specie che quest'anno, una

parola, c'e' stata una grande moria delle vacche come voi ben sapete . :

questa moneta servono a che voi vi consolate dei dispiacere che avreta

perche' dovete lasciare nostro nipote che gli zii che siamo noi medesimi

di persona vi mandano questo perche' il giovanotto e' uno studente che

studia che si deve prendere una laura che deve tenere la testa al solito

posto cioe' sul collo . ; . ;

salutandovi indistintamente

i fratelli Caponi (che siamo noi)

Da “Totò, Peppino e la malafemmina”

Cosa significa scrivere

Cosa significa saper scrivere

Scrittura e Comunicazione

Etimologicamente "scrivere" richiama l'atto di discriminare la parte

infruttuosa dalla parte sostanziale che da nutrimento (Borrelli, 1999,

36).

1. Esprimere idee, suoni e sim. Tracciando su una superficie segni

grafici convenzionali, lettere, cifre, note musicali e sim;

(Lo Zingarelli 2010. Vocabolario della lingua italiana)

Scrivere significa organizzare il proprio pensiero in un testo,

cioè in un tutto organico, coerente e ben strutturato.

Scrivere è un processo comunicativo complesso relativo ad

un particolare contesto e a un target di lettori specifico.

Pa

gin

a

16

La scrittura come il farmaco della memoria e

della sapienza.

La scrittura è in grado di alleggerire la

memoria degli uomini che fino a quel momento

hanno dovuto tenere a mente le conoscenze e

le informazioni di cui avevano bisogno.

Il Fedro, Platone

Pa

gin

a

17

La scrittura, al tempo stesso, crea una

falsa percezione della conoscenza.

Una volta scritto, il testo non può aiutare

il lettore nell’opera di comprensione,

perché si stacca dall’autore e vive per

proprio conto; il parlato, al contrario,

siccome è attaccato alla persona che lo

emette, rimane indissolubilmente legato

alla persona che lo emette e che lo può

spiegare.

Ancillotti Augusto, Baldassari Flavia, Materiali per un corso di scrittura professionale,

Morlacchi Editore, 2003.

Pa

gin

a

18

La scrittura è disumana, distrugge la

memoria, è inerte e non può difendersi.

Queste critiche, che Platone muove alla

scrittura, sono le stesse che oggi molti

rivolgono al computer.

In realtà Platone, come mostra Havelock,

fonda la sua epistemologia proprio sul rifiuto

del vecchio mondo della cultura orale

rappresentato dai poeti.

Preface to Plato, Cambridge Mass., Harvard UP. 1963,

trad. Cultura orale e civiltà della scrittura, Roma-Bari, Laterza, 1973

Pa

gin

a

19

Ong, ad esempio, illustra come nascono e si sviluppano i primi

sistemi di scrittura e come residui di oralità restino in diverse forme

anche in una cultura profondamente alfabetizzata come la nostra e

ritiene che:

la trasformazione elettronica dell'espressione verbale ha

accresciuto quel coinvolgimento della parola nello spazio

che era iniziato con la scrittura, e ha contemporaneamente

creato una nuova cultura, dominata dall'oralità secondaria.

Ong W., Oralità e scrittura: le tecnologie della parola, Bologna, Il Mulino, 1987

Conoscere sia gli ampi spazi di libertà che la lingua garantisce

sempre a suoi utenti, sia i vincoli ai quali gli utenti devono

attenersi perché l’uso di questa libertà produca buoni risultati.

L a scrittura di per sé “si amalgama preferenzialmente con gli usi

formali della lingua” (De Mauro, 1971: 112-113).

Sia per gli uomini che per gli animali comunicare è una

necessità vitale.

Non si può non comunicare. (Primo assioma di Watzlawick)

La scrittura costituisce un potente, comodo e diffuso mezzo

di comunicazione.

Pa

gin

a

21

Chi scrive per comunicazione dovrebbe […] rendersi

continuamente conto del grado di traducibilità, cioè di

comunicabilità, delle espressioni che usa.

(I. Calvino, “L’italiano, una lingua tra le altre lingue”, in Calvino

1980: 119)

Porsi dalla parte del destinatario.

Porsi dalla parte del destinatario richiede lo sforzo di produrre un

testo con caratteristiche linguistiche e stilistiche tali da

raggiungere il parlante medio italiano.

Esimio Professor XYZ, sono uno studente del II anno di Psicologia. Le scrivo, sperando di non arrecarle disturbo, col fine di chiederLe quando avranno inizio le lezioni del suo corso di Psicologia Generale, dal momento che, non essendo riuscito a passare in facoltà a causa di un malessere debilitante e non avendo potuto contattare nessuno dei miei compagni a causa di problemi col telefono, non ho avuto modo di prendere visione degli orari pubblicati sul nostro sito di facoltà, orari che ora non sono più presenti. La ringrazio per la sua grande disponibilità. Distinti saluti,

Gentile Professor XYZ,

sono Pinco Pallino, uno studente del II anno di

Psicologia. Le scrivo per chiederle quando inizieranno le

lezioni del suo corso di Psicologia Generale, dal

momento che non ho avuto modo di vedere gli orari

pubblicati sul nostro sito di facoltà, che ora non ci sono

più.

La ringrazio in anticipo e mi scuso per il disturbo.

Cordiali saluti,

Pinco Pallino

Salve prof.,

Le scrivo di corsa per sapere se il suo modulo sul Diario

in poesia si terrà nel primo o nel secondo senestre.

Atendo risposta quanto pèrima 8 sono infatti in partenza

per Londra e devo orinare il calendario dei miei

impegni). Gaudenzia Soriani.

Da: nanomal@inwind.it

A: evasor@libero.it

Data invio: giovedì 6 gennaio 2012

Oggetto: Varie

OPPURE

Da: «Giuliano» giuliscab@yahoo.it

A: forestesor@uniroma3.it

Data invio: venerdì 16 marzo 2012

Oggetto: Date esami sessione estiva

Obiettivo

Registro

Canale

Generi testuali

Tempo

Lunghezza o spazio

Presentazione grafica

La frase al microscopio

I verbi avrebbero da essere corretti.

Le preposizioni non sono parole da concludere una frase con.

E non iniziate mai una frase con una congiunzione.

Evitate le metafore, sono come i cavoli a merenda.

Inoltre, troppe precisazioni, a volte, possono anche, eventualmente,

appesantire il discorso.

Le indicazioni tra parentesi (per quanto rilevanti) sono (quasi

sempre) inutili.

Siate press’a poco precisi.

Attenti alle ripetizioni, le ripetizioni vanno sempre evitate.

Non lasciate mai le frasi in sospeso perché non.

Evitate sempre l’uso di termini stranieri, soprattutto sul Web.

Siate sintetici: cercate di evitare di cadere nell’errore di abbondare nell’utilizzo di vocaboli tronfi ed espressioni ridondanti, ovvero in tautologismi generalmente destinati a rivelarsi superflui.

Evitate le abbreviaz. incomprens.

Mai frasi senza verbi.

I confronti vanno evitati come i cliché.

Evitate le virgole, che, non, sono necessarie.

Non usare paroloni a sproposito: far ciò è come commettere un genocidio.

Imparate qual’e’ il posto giusto in cui mettere l’apostrofo.

“Non usate citazioni”, come diceva il mio professore.

Evitate il turpiloquio, soprattutto se non serve ad un cazzo.

C’è veramente bisogno delle domande retoriche?

Come vi avranno già detto centinaia di milioni di miliardi di volte, non esagerate.

Solitamente, non bisogna mai generalizzare

Esempio:

Il bambino e un po timido perche non vi conosce.

Soluzione:

Il bambino è un po’ timido perché non vi conosce.

da : preposizione semplice

es. : vengo da Parigi

dà : 3° pers. sing. indic. pres. verbo “dare”

es. : Maria dà un bacio a me

da’ : 2° pers. sing. imperativo verbo “dare” (sta per

“dai tu”, con elisione dell’ultima lettera e quindi si

scrive con l’apostrofo)

es. : da’ un bacio a Maria

ne: particella pronominale

es. : ne vuoi un po’?

né: negazione

es. : non disse nulla né pianse; non voglio né questo né

quelloù

n’è : part. pron. + verbo essere

es. : non ce n’è più, la torta è finita

se : congiunzione

es. : se piove, non vengo

sé : pronome personale (unito a “stesso” può anche

non essere accentato)

es. : L’attore intervistato parla di sé

es. : L’autore si riferisce a se/sé stesso

CON Accento

ciò, cioè, dà, dì, è, già, giù, là, lì, né, può, più, sé, sì, tè

Ma ci sono delle eccezioni, l’Accento infatti NON si usa con: da: preposizione

e: congiunzione

la: articolo

li: pronome

ne: pronome o avverbio

se: congiunzione o pronome

si: pronome

te: pronome

di: preposizione

Perché

Caffè

"Dato che sui sistemi di scrittura non sono in genere

disponibili le maiuscole accentate, si dovrà in ogni caso

ricorrere all'accento separato per la e maiuscola

"grave". In questo caso, anche se la forma corretta

sarebbe E`, è invalso l'uso corrente della scrittura E',

che peraltro risulta più accettabile da un punto di vista

grafico. [...] Un'analoga soluzione può essere

eventualmente adottata per l'accento di qualsiasi vocale

maiuscola che dovesse comparire nel testo, esempio:

ATTIVITA'. “

Roberto Lesina, Il nuovo manuale di stile, Zanichelli, pagina 110.

Un (articolo indeterminativo maschile)

Una (articolo indeterminativo femminile)

Qual (aggettivo e pronome)

da’ - es. : Carla, da’ il libro a Giovanni!

di’ - es. : Mario, di’ con parole tue cosa hai capito

fa’ - es. : Muoviti, fa’ in fretta, perché è tardi

mo’ - es. : Dire a mo’ d’esempio

po’ - es. : Un po’ di pane

sta’ - es. : Marco, sta’ fermo, per piacere!

va’ - es. : Fabio, va’ dritto a casa e non fermarti per

strada

Per secoli e secoli la posizione della donna nella società è

stata di inferiorità rispetto all'uomo, e la lingua non

poteva non risentirne. Ogni lingua è basata su un

principio androcenrico e l’uomo è il parametro intorno a

cui ruota e si organizza l'universo linguistico. Si dice "gli

italiani", "gli americani", comprendendo uomini e donne;

si dice "1’uomo preistorico", come se a quei tempi la

donna non esistesse; si dice "i diritti dell'uomo", si dice

"1'uomo è misura di tutte le cose", si dice "a misura

d'uomo", "l’uomo della strada". E la donna?

La battaglia cominciò puntualmente alle dieci del

mattino. Dall’alto della sella, il luogotenente Medardo

contemplava l’ampiezza dello schieramento cristiano,

pronto per l’attacco, e protendeva il viso al vento di

Boemia, che sollevava odor di pula come da un’aia

polverosa.

Oppure:

Quando ero a casa, sbizzarrirsi in giochi che i grandi non

capivano.

Quel film è molto bello. Vi piacerà senz’altro.

Quel film è molto bello, dunque vi piacerà senz’altro.

Poiché quel film è molto bello, vi piacerà senz’altro.

ATTENZIONE

Ho lavorato molto, perciò non sono stanco.

Ho lavorato molto, tuttavia non sono stanco.

Segnaletica della pagina scritta

Convenzione relativamente moderna

La capacità di determinare il senso della frase

Sistema

PORTA PATENS ESTO. NULLI CLAUDATUR HONESTO (“QUESTA PORTA SIA SEMPRE APERTA. NON LA SI CHIUDA A NESSUN UOMO ONESTO”)

PORTA PATENS ESTO NULLI. CLAUDATUR HONESTO (“QUESA PORTA NON SIA APERTA A NESSUNO. ALL’UOMO ONESTO LA SI CHIUDA IN FACCIA”)

«Vado a mangiare nonna»

«Vado a mangiare, nonna».

Punto a capo chiude un paragrafo e ne apre un

altro. Passaggio a un diverso argomento.

Punto fermo indica l’inizio di un altro

concetto che ha un collegamento logico-

funzionale con il precedente.

Ho comprato una camicia, una cravatta, un cappotto, una giacca.

L’Italia, come tutti sanno,è una repubblica parlamentare.

Sono nato a Firenze, culla dell’arte.

Wilma, dammi la clava!

Si alzò presto, si vestì in fretta, uscì quando era ancora buio.

L’uomo mangiò, una mela. (NO!!!)

Penso spesso ai miei amici che sono a Pisa.

Penso spesso ai miei amici, che sono a Pisa.

ROMA - Sotto i riflettori accesi e gli sguardi dei cronisti,

Federico Valle, il ventunenne indagato per l' omicidio di

Simonetta Cesaroni, la ragazza uccisa in via Poma con

ventinove coltellate il 7 agosto del 1990, un giovane

magro magro e con fare impacciato, si toglie la giacca

blu e, in maglietta bianca a maniche corte, mostra il

braccio.

(tratto da “La Repubblica” del 5.5.93, p. 22)

Non che fosse grasso: era soltanto immenso e fortissimo;

la sua testa sfiorava (nelle case abitate dai comuni

mortali) il rosone inferiore dei lampadari; le sue dita

potevano accartocciare come carta velina le monete da un

ducato; e fra villa Salina e la bottega di un orefice era un

frequente andirivieni per la riparazione di forchette e

cucchiai che la sua contenuta ira, a tavola, gli faceva

spesso piegare in cerchio.

Da “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Feltrinelli,

Milano, 1960)

«Negli anni Cinquanta e Sessanta si è avuto il cosiddetto boom

economico: uno straordinario sviluppo industriale che ha prodotto

ricchezza e benessere, ma anche squilibri e contraddizioni».

« Negli ultimi sessant’anni l’Italia ha conosciuto un enorme

progresso: per la maggior parte dei cittadini la qualità della vita è

enormemente migliorata».

« Ho comprato a mio figlio il motorino: non lo sentirò più

brontolare».

« il sabato notte la discoteca si riempie di gente: gente allegra,

spensierata, piena di voglia di divertirsi».

« I problemi sono di vario tipo: economici, politici, culturali».

« Chiese: “Lo hai incontrato?”».

«Che potrei dire?»

« Che fortuna! »

Virgolette

Apici

Parentesi

Trattino

Puntini di sospensione

Primi segni della vecchiaia? Impossibile per la società

XYZ che può contare oltre che sulla fortunata schiera di

prodotti medicinali nutrizionali e presidi sanitari di cui

abbiamo parlato nei numeri precedenti anche su un

cospicuo settore di prodotti cosmetici.

Per arginare efficacemente l’annoso problema del deficit

pubblico il Governo deve proporre ben altro che

semplici palliativi sostiene l’opposizione.

Gli articoli violati sarebbero secondo la denuncia ben

tredici anche se abbiamo motivo di pensare che alcuni

siano stati aggiunti per fare numero.

Nell’ambito del corso oltre alle tecniche di scrittura

vengono approfondite le principali modalità di pre e post

scrittura attraverso l’impiego di supporti tecnologici.

In questo momento storico la tecnologia è insieme il punto

di forza e di debolezza del cinema più avanzato cioè quello

americano che se da un lato crea prodotti di grande

confezione dall’altro evidenzia la povertà delle idee.

Gli obiettivi chiave di tutte le nostre strategie sono infatti la

flessibilità la capacità di rispondere al mercato di ridurre i

costi e di incrementare i margini di profitto e la qualità del

servizio.