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Politecnico di Milano A.A. 2010/2011 Facoltà di Architettura e Società Tesi di Laurea Triennale in Urbanistica Relatore: Prof. Pier Luigi Paolillo
Matricole: Riccardo Cinà 732689, De Paola Clio 732990, Galli Roberto 732418
Città di Vigevano
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
Legge per il Governo del Territorio L.R. 12 del 11.03.2005 fornisce indicazioni per la pianificazione del territorio individua all’Art. 3 il SIT Integrato quale mezzo per la disposizione degli elementi conoscitivi a supporto della pianificazione
Sistema Informativo Territoriale A livello nazionale non esiste una produzione normativa di settore che affronti in maniera compiuta il problema SIT. Il primo riferimento è l’Intesa Stato Regioni Enti Locali sul sistema cartografico di riferimento (intesa GIS) approvata il 26.9.1996 e divenuta operativa nel 2000 Normative Statali e regionali che forniscono spunti sulla realizzazione di SIT:
D.Lgs 112 del 31.3.1998 conferimento ai Comuni le funzioni di conservazione, utilizzazione e aggiornamento degli atti del Catasto
DPCM 19.12.2000 provvedimento tramite il quale è iniziato il processo di trasferimento delle funzioni catastali ai Comuni
Dlgs 82 del 7.3.2005 Codice dell’Amministrazione Digitale sancisce il diritto per i cittadini di interagire con la PA con modalità digitali in modo tale che siano disponibili le informazioni
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Legate alla geometria o alla dislocazione - carta tecnica -mappe catastali -mappe di rischio
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COS’E’ UN SIT
Un Sistema Informativo Territoriale non è solo un sistema cartografico ma una stanza di pensiero all’interno della quale vengono relazionate
informazioni grafiche con informazioni testuali
Non legate alla geometria o alla dislocazione - N.T.A. piano urbanistico -Stradario - anagrafe - utenze
Grazie a queste sue caratteristiche fornisce un valido supporto alle amministrazioni riguardo gli obiettivi da perseguire per la pianificazione territoriale.
L’analisi spaziale è il processo attraverso il quale i dati grezzi vengono trasformati in informazioni utili, aggiungendovi un contenuto informativo maggiormente comprensibile (es. collocazione nello spazio di attributi socio-demografici) In sostanza, l’analisi spaziale può rilevare cose che altrimenti potrebbero essere invisibili e rendere esplicito ciò che è implicito (P.A. Longley et al.)
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L’EFFICACIA DI UN SIT
Utilità dell’analisi spaziale
In sintesi, le finalità principali di un Sistema Informativo Territoriale sono:
acquisizione di dati geografici
analisi spaziali
trattamento del dato (aggiornamento, correzione, ecc.)
produzione di cartografia (map/gis/web oriented)
Risulta evidente come il Sistema Informativo Territoriale possa costituire un supporto alle decisioni di pianificazione restando legati a criteri di logicità e legittimità
FINALITA’ DI UN SIT
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RUOLO DEL SIT PER IL CENTRO STORICO - BERGAMO
Utente specialista e gestionale Ufficio pianificazione attuativa Agenzia SIT
Utenti interni: Aree comunali;Territorio, Lavori Pubblici,Risorse Servizi Persona e Comunità, Servizi Generali Speciali
SIT E INFORMAZIONI CENTRO STORICO DI BERGAMO
Intranet
Sistema informativo dei fronti architettonici
urbani
Piattaforma informatica
Fondazioni:Musei Civici e Orto Botanico, Pinacoteca Canora G.a.m.c. Agenzia Esterna Promozione Turistica, Banca Popolare di Bergamo, Istat, Giunta Comunale CCIA, Speleologico Bergamasco
“Le Nottole”, Consorzio del Parco dei Colli di Bergamo
Comune di Bergamo Area Territorio: Settore Gestione del territorio, Settore Edilizia Privata Settore attività economiche
Area Lavori Pubblici:Settore Opere del Verde Area Risorse:Settore Patrimonio
Area Servizi Persona e Comunità:Settore istruzione, Settore Cultura Area Lavori Pubblici:Settore Infrastrutturale
Sopraintendenza Beni Archeologici, Sopraintendenza BBAA e Paesaggio, Agenzia del Demanio, Università degli studi di
Bergamo, Enti Gestioni di Reti (Enel,Telecom…) Curia Arcivescovile, Catasto
Tavoli tematici
Area Cartografia di base | |
Carta Tecnica, | 3d, |
Hinterland, | Mappe
catastali, Area ipo-catastale | | Patrimonio Immobiliare
SICA | Area Territorio | |
mobilità, | Illuminazione
cittadina, edilizia privata,
Area salvaguardia
ambientale e monumentale | | beni culturali, |, Area
socio-demografica | |
statistica, | servizi
Atlante Geografico http://situ.comune.bergamo.it/situnel/
(registrazione)
http://www.comune.begamo.it/PPR/
Consultazione PPRCA
Tavole di disciplina del piano particolareggiato ed elaborati scritti
Interrogazione del Catalogo dei beni monumentali (L.1089/39)
Dai catastali, rilievo aereofotogrammetico, informazioni sui vincoli ???? Dell’inventario o beni culturali riprodotto dall’originale
Interrogazione del Catalogo dei beni culturali e ambientali ( per indirizzo o attraverso la cartografia)
Epoca, indirizzo, mappale, descrizione del bene, stato di conservazione, dati tipologici, bibliografia
Consultazione PPRCA
Legenda delle tavole del PPRCA
Elaborazione dello stato di fatto e delle previsioni progettuali del piano particolareggiato
Schema informativo o della mobilità
Archivio dei catastali storici urbani e sistema informativo catastale (SICA)
Utenti esterni: Cittadini Imprese e professionisti
UNTENTI ACCESSO
SAPERI
Interventi
Città di Vigevano
RUOLO DEL SIT PER IL CENTRO STORICO - GENOVA
SIT E INFORMAZIONI CENTRO STORICO DI BERGAMO
Utenti esterni: Cittadini, Imprese e
professionisti
Utente specialista e gestionale Osservatorio Civis
Utenti interno: Ufficio del Piano
Sottosistema territoriale Sottosistema architettura Sottosistema Censimento Sottosistema sociale Sottosistema economico
Internet http://civis.comune.genova.it
Elaborazione ad hoc Carte tematiche
Studio o supporto del prg Elaborati a supporto del piano operativo
Sopraintendenza ai beni archeologici
Carta archeologica del centro storico
Settori comunali: Ufficio Sit, Ufficio del Piano, Centro Storico,
Servizi Demografici, Edilizia privata, Manutenzione Stradale, Illuminazione
Pubblica, Banca dei contribuenti
Istituto di storia dell’architettura dell’università di Genova Agenzia Regionale per il
Recupero Edilizio
Analisi storico-archeologico-strutturale di 2500 edifici
Analisi di isolati campione Carta del degrado Carta della percentuale di occupazione degli edifici Carta della distribuzione proprietario Carta dello stato di manutenzione degli edifici Carta delle attività di piano terreno Carta delle superfici Carta dell’illuminamento del suolo
Banca dati della città vecchia
Mappatura culturale della città vecchia
Interrogazione del Sit (indirizzo)
Informazioni del sopraluogo: Edifici, Atrio, Scale,Elevati,Aperture, Orizzontamenti Catene, Appartamenti,Copertura, Attività al piano terreno
Cartografia interattiva
Navigazione nel Sit (Attraverso diversi livelli
di zoom della mappa)
Interrogazione del Sit (edifici della mappa)
Tematismi Base, epoche prevalenti, tipi connotativi, integrità (1907), cause umidità,pavimentazioni strade, manutenzione strade, ascensori,Percorsi accessibilità
Livelli aggiuntivi: Carte 1414,1666, catasto 1810, 1907, tipi attuativi, palazzi nei lotti, accessori edifici, edifici in c.a, umidità, attività 2000, botteghe storiche, alberghi
Fotografie
SAPERI
UNTENTI ACCESSO
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CASO STUDIO – LE METODOLOGIE
SIT
Utente specialista e gestionale
Comune di Vigevano
Acquisizione banche dati
Servizio Demografico
Servizio Tributi
Servizio panificazione
Verifica, classificazione ed elaborazione dei dati
Georeferenziazi-one dei contenuti
Studio dei fenomeni
caratterizzanti il centro storico
Formulazione di proposte a supporto della pianificazione
L
E
G
E
N
D
A
Punto di partenza del diagramma
Collegamento
Informazione elementare
Doppio Collegamento
Informazione da cui si dipartono diverse alternative
Diramazione
Informazioni, Dati alfanumerici e cartografici, servizi
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Banca dati Tipologia Descrizione sintetica Trattabilità
Cartografia Centro Storico Vet. *.dwg Base cartografica di riferimento NonImmTratt_V
Popolazione totale per via Met. *.doc N° di abitanti per via NonTratt.
Popolazione stranieri per via Met. *.doc N° di abitanti stranieri per via NonTratt.
Informazioni sulla
popolazione Alf. *.xls
Informazioni su famiglie, età,
etnia, e luogo di provenienza NonImmTratt_D
Esercizi di vicinato Alf. *.xls Elenco esercizi commerciali NonImmTratt_D
Medie strutture di vendita Alf. *.xls Elenco esercizi commerciali NonImmTratt_D
Grandi strutture di vendita Alf. *.xls Elenco esercizi commerciali NonImmTratt_D
TARSU Alf. *xls Dati relativi alla tassa rifiuti NonImmTratt_D
SER_COM Vet. *shp Servizi pubblici di livello locale ImmTratt
SER_SCOM Vet. *shp Servizi pubblici di livello
sovralocale ImmTratt
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CASO STUDIO – ANALISI E VALUTAZIONE DELLA TRATTABILITA’ DELLE BANCHE DATI REPERITE
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CASO STUDIO – CREAZIONE TEMATISMI DI BASE
Creazione dello stradario digitale: Costruzione degli elementi spaziali dello stradario (polilinee), individuate dalla mezzeria delle strade
Compilazione della tabella degli attributi inserendo un codice univoco per ogni via
DIFFICOLTÀ
SOLUZIONE
Assenza di uno stradario digitale che identificasse in modo univoco le singole vie e al quale legare le singole banche dati
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CASO STUDIO – CREAZIONE TEMATISMI DI BASE
Creazione dello strato informativo relativo ai numeri civici: Individuazione dei civici attraverso la costruzione di uno shape file puntuale
Inserimento del nuovo campo (CODICE VIA) all’interno della tabella degli attributi
“Join” tabellare tra le banche dati opportunamente trattati (ovvero assegnazione del CODICE VIA come campo comune)
Civici inseriti nello stesso DWG dell’areofotogrammetrico
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CASO STUDIO – DIFFICOLTA’ RISCONTRATE DURANTE IL TRATTAMENTO DEI DATI
DIFFICOLTÀ
• aerofotogrammetrico in formato DWG incompatibile con gli strumenti GIS • difficoltà nel riconoscimento degli edifici e delle rispettive pertinenze • polilinee che disegnano il comparto e non definiscono i singoli corpi di fabbrica
• mancanza dei riferimenti altimetrici
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CASO STUDIO – CREAZIONE TEMATISMI DI BASE
Realizzazione dello strato informativo relativo agli edifici: eliminazione dei layer superflui
Utilizzo del software autocad MAP per la correzione delle geometrie (polilinee sovrapposte, non chiuse o duplicate)
suddivisione dei corpi di fabbrica confrontandoli con le diverse foto aeree
creazione di una topologia che attribuisca ad ogni comparto chiuso un centroide
Esportazione in formato shape poligonale
Eliminazione in arcmap dei poligoni che individuavano gli spazi aperti riconosciuti tramite il confronto con le foto aeree
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CASO STUDIO – ADEGUAMENTO DELLE BANCHE DATI
Banca dati anagrafica: Modifica del formato dei dati da Word ad Excel
Inserimento del CODICE VIA
Dati forniti in formato Word e quindi non trattabili in ambiente GIS
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CASO STUDIO – ADEGUAMENTO DELLE BANCHE DATI
Banca dati anagrafica: Estrapolazione dati riguardanti il centro storico
Inserimento del CODICE VIA
Trascrizione errata della denominazione di alcune vie nelle tabelle Excel
DIFFICOLTÀ
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CASO STUDIO – ADEGUAMENTO DELLE BANCHE DATI
Banca dati esercizi commerciali: Semplificazione dei dati riguardanti l’ubicazione
Inserimento del CODICE VIA
Medie e Grandi strutture di vendita Esercizi di vicinato
Aggregazione in un'unica cella di informazioni quali tipo di via,nome della via e numero civico,
DIFFICOLTÀ
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Medie e Grandi strutture di vendita
Esercizi di vicinato
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CASO STUDIO – IPOTESI DI STUDIO DEI FENOMENI CARATTERIZZANTI IL CENTRO STORICO
• Densità abitativa per via e civico •Individuazione di esercizi di vicinato e grandi strutture commerciali
•Relazione tra spazi pubblici ed esercizi commerciali
•Distribuzione della popolazione per fasce d’età,etnia e dimensione del nucleo familiare
•Distribuzione dei servizi pubblici rispetto alla popolazione e verifica della loro effettiva usufruibilità
• Diffusione degli esercizi commerciali per valutarne il nuovo inserimento in eventuali aree scoperte
•Individuazione della presenza di gruppi di stranieri in determinate zone al fine di destinare risorse per il recupero sociale
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DIAGRAMMA CONCETTUALE
SITI CONSULTATI
B1= diversificazione del tessuto
commerciale
B2= presenza di attività commerciali
B3 = presenza di prima necessità
ß1a= indicatore di eterogeneità
funzionale;
ß1b= indicatore di
concentrazione
ß2a = indicatore di incidenza
commerciale non alimentare; ;
ß2b = vocazione degli assi
commerciali
ß1= indice di centralità
extraresidenziale
ß2 = indice di centralità
commerciale
Indice di vitalità
extraresidenziale (ß)
A1= disposizione dei residenti
A2= dimensione familiare
A3= quantificazione dell’immigrazione
α1= indicatore di distribuzione
della popolazione straniera
α2= indicatore di vecchiaia
α3= indicatore di presenza
della popolazione
α4= indicatore di dimensione
familiare
Indicatore della stabilità
del tessuto relazionale
residenziale (α)
C1= presenza di spazi aperti d’uso
collettivo
C2= presenza di strutture d’uso
collettivo
γ1aindicatore di prossimità degli
spazi aperti di uso collettivo
γ1b= indicatore di prossimità a
strutture di uso collettivo
γ2a= indicatore di percorribilità
degli spazi collettivi
γ2b=Prossimità parcheggi
γ1 = Indice di prossimità a spazi
d’uso collettivo
Indice usufruibilità degli
spazi (γ)
Livello economico
Livello demografico
Livello sociale
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DIAGRAMMA CONCETTUALE
SITI CONSULTATI
Indice di vitalità
extraresidenziale (ß)
Indicatore della
stabilità del tessuto
relazionale
residenziale (α)
Indice usufruibilità
degli spazi (γ)
Determinazione del
grado di
caratterizzazione
generale dei singoli
tessuti (
= α + ß + γ
Livello economico
Livello demografico
Livello sociale
Indicatore riassuntivo di tutti i livelli per l’analisi geostatistica
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Per l’indagine analitica delle caratteristiche economiche, demografiche e sociali del centro storico di Vigevano abbiamo utilizzato il metodo della Kernel Density. Per poter svolgere quest’analisi è necessario impostare la grandezza delle celle e la larghezza della banda. Per la rappresentazione grafica dei fenomeni si è utilizzato l’applicativo natural breaks suddividendo i valori in 5 classi e ottenendo cosi dei cluster di porzioni di tessuto urbano con medesime caratteristiche.
KERNEL DENSITY
SITI CONSULTATI
In seguito abbiamo costruito una matrice (griglia), utilizzando l’estensione ET GeoWizard sezione “basic” usando il comando “vector grid” e inserendo la le X e le Y delle celle 5x5, che è stata successivamente sovrapposta alla kernel.
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Per poter sovrapporre la Kernel e la matrice costruita è necessario prima trasformare la Kernel da formato raster Ad uno shapefile puntuale, per tale passaggio ci si avvale del comando Arctoolbox nella sezione “conversion tools” e poi “Raster to point”.
KERNEL DENSITY
A questo punto si possono sovrapporre i due shape utilizzando prima un Join spaziale che parte dallo shape derivante dalla density, poi un join tabellare che parte dalla matrice utilizzando come campo comune “id” di entrambi.
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Per rendere più comprensibile la lettura delle schede analitiche riguardanti indicatori e indici, abbiamo realizzato un modello tridimensionale degli edifici del cento storico. La realizzazione è partita con l’acquisizione dall’aerofotogrammetrico fornitoci dal comune, delle quote di terra e di gronda degli edifici; essendo il file in formato dwg si sono estrapolati i singoli layer riferiti alle quote.
MODELLO TRIDIMENSIONALE
SITI CONSULTATI Tramite lo shape relativo alle quote del terreno ed il
comando TOPO TO RASTER, dando alla cella una superificie di 5 mq. otteniamo il modello digitale del terreno in formato raster. A questo punto con il comando RASTER TO POINT abbiamo trasformato ogni cella in un punto ottenendo uno shape puntuale. Intersecando invece lo shape file relativo agli edifici e quello relativo alle quote di gronda e selezionando solo i punti che ricadono negli edifici otteniamo un file con le quote di elevazione dei singoli fabbricati.
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Il passaggio successivo è stato quello di trasformare lo shape in formato KML, formato che permette l’inserimento sulla piattaforma di Google Earth. Prima di fare ciò abbiamo dovuto modificare le coordinate di riferimento del sistema, da Gauss-Boaga al formato UTM WGS84; per farlo abbiamo utilizzato il Geoportale di Regione Lombardia.
MODELLO TRIDIMENSIONALE
SITI CONSULTATI Successivamente il file così modificato è stato
tematizzato in base ai vari field degli indicatori da noi presi in esame utilizzando 5 classi con il metodo NATURAL BREAKS; queste 5 classi corrispondono ai valori: basso, medio-basso, medio, medio-alto e alto dei nostri indicatori. A questo punto è stato possibile, tramite un applicativo, che trasforma gli shape in file KML inserirli in Google Earth; questa operazione è stata eseguita per tutti e 18 indicatori.
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CORRELAZIONI TRA INDICATORI
SITI CONSULTATI
Per ottenere un trattamento del dato il più esaustivo possibile, tutti gli indicatori sono stati relazionati tra loro. Tali operazioni sono fondamentali poiché fanno emergere legami tra indicatori che analizzano diversi aspetti del centro storico di Vigevano e quindi differenti elementi caratterizzanti del territorio e della popolazione. Per compiere queste operazioni è necessario innanzitutto aprire lo shape con tutti gli strati informativi relativi agli indicatori, tasto dx open attribute table creare nuovi fields e dopodiché standardizzare i valori relativi ai singoli indicatori e esportare la tabella in DBF. Successivamente aprire la tabella in excel per eliminare i fields superflui e convertire la tabella in formato .TXT. Con queste operazione viene delimitata la tabulazione ed è cosi possibile trattare i dati con il software ADDATI per il calcolo delle correlazioni
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TRATTAMENTO DELLE CORRELAZIONI
SITI CONSULTATI
Sono state evidenziate le correlazioni con un valore > +0,3 e < -0,3 e inserite all’interno di una tabella in modo tale da individuare i legami che potessero fornire spunti per l’analisi analitica. In particolare i valori sono stati suddivisi in relazioni dirette e inverse, e a loro volta in deboli e forti (±0,3≤x ≤ ±0,7)
CORRELAZIONE
Diretta Inversa
Forte
Da 1 a 0.7
debole
Da 0.7 a 0.3
Forte
Da -0.7 a -0.3
debole
Da -0.7 a -1
A2 (distribuzione
della popolazione
anziana)
A A1
A3
A4
Commento: l’indicatore relativo alla distribuzione della popolazione residente anziana da quando emerge in tabella
stabilisce delle diverse correlazione esclusivamente di dirette con gli indicatori che analizzano la popolazione del
centro storico di Vigevano. Per quanto concerne le relazione forti si individua esclusivamente il legame con
l’indicatore della stabilità del tessuto residenziale, da ciò possiamo quindi dedurre che buona parte della popolazione
residente ha più di 65 anni e ciò è un’importante spunto per indirizzare in fase di pianificazione uno studio attento
dei servizi a sostegno di questa classe più debole. Per quanto riguarda le relazioni dirette deboli non emerge nulla di
particolare infatti le relazioni che tale indicatore stabilisce sono rivolte alla distribuzione della popolazione alla
dimensione dei nuclei familiari e alla popolazione straniera; in conclusione quindi non sono evidenziate particolari
connessioni tra dimensione della familia, etnia e anzianità.
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Città di Vigevano
α1 = indicatore di distribuzione della
popolazione straniera
α2 = indicatore di vecchiaia
α3 = = indicatore di presenza della
popolazione
α4 = indicatore di dimensione familiare
LIVELLO DEMOGRAFICO
4
+ + + Im 4321
Carta dell’indicatore di usufruibilità del tessuto residenziale all’interno del centro storico
L’indicatore della stabilità del tessuto relazionale residenziale
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Facoltà d
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Città di Vigevano
ß1 = indice di centralità
extraresidenziale
ß2 = indice di centralità commerciale
LIVELLO ECONOMICO
Carta dell’indicatore della concentrazione delle strutture commerciali all’interno del centro storico
L’indice di vitalità extraresidenziale
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Città di Vigevano γ1 = Indice di prossimità a spazi d’uso
collettivo
γ2a = indice percorribilità degli spazi
collettivi
γ2b= Prossimità parcheggi
LIVELLO SOCIALE
Carta dell’indicatore di usufruibilità degli spazi pubblici all’interno del centro storico
L’indice di usufruibilità degli spazi pubblici
3Im 221 ba
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Attraverso la tematizzazione in 5 classi col metodo Natural Breaks attribuito alla sommatoria degli indici si è ottenuto uno shape che contiene il risultato delle analisi eseguite e dal quale è possibile condurre ipotesi progettuali atte a rispondere alle domande iniziali e che suggeriscano all’Amministrazione diverse scenari plausibili per la risoluzione dei problemi in fase di pianificazione.
CARATTERIZZAZIONE DEL TESSUTO DEL CENTRO STORICO
A differenza delle singole schede che riguardavano gli indici, in questa, è stato attribuito un grado alto di colore verde intenso a quelle situazioni che presentano una buona caratterizzazione, di conseguenza si passa via via verso gradi inferiori di caratterizzazione fino ad arrivare al grado basso di colore rosso.
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Città di Vigevano α = Indicatore della stabilità del tessuto
relazionale residenziale
ß=Indice di vitalità extraresidenziale
γ= Indice usufruibilità degli spazi
CARATTERIZZAZIONE DEL TESSUTO DEL CENTRO STORICO
Tavola generale del grado di caratterizzazione rispetto alla sommatoria degli indici α, β e γ
Im
FINALITA’ DEL PROGETTO
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CONCLUSIONI
METODOLOGIA
La tavola di caratterizzazione del suolo ha evidenziato: Una bassa correlazione tra le tre componenti analizzate nelle zone più esterne del centro storico a ridosso dei tessuti della città consolidata
l’attenzione posta negli anni al nucleo storico di antica formazione si denota dall’elevato grado di correlazione
N.B.: La situazione rilevata nella caratterizzazione generale presenta risultati diversi rispetto a quella osservata nei singoli indici; questo perché in una
zona con fattore alto di correlazione nell’indice α potrebbe non corrispondere un uguale alto grado di
correlazione nell’indice ß
SITUAZIONE ATTUALE
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Città di Vigevano METODOLOGIA
rilancio del centro storico attraverso norme specifiche che migliorino la qualità architettonica
valorizzazione delle funzioni che connotano il centro storico nel rispetto dei valori storici, ambientali ed artistici
risanamento degli spazi pubblici per incentivarne l’uso
Riqualificazione urbana e sociale che favorisca lo scambio culturale, la vitalità del centro e conseguentemente abbassi la soglia di insicurezza
rilancio economico e sociale della città incentivando il settore turistico e culturale
SITUAZIONE ATTUALE FINALITA’ DEL PROGETTO
zone con grado medio-alto di caratterizzazione
CONCLUSIONI
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Città di Vigevano
Mioni A.e Pedrazzini L., 2005 “Valorizzazione dei centri storici”, Franco Angeli, Milano
Murgante B.2008, L’informazione geografica a supporto della pianificazione territoriale”, Franco Angeli, Milano
Orlando M., 2008, Il ruolo dei sistemi informativi territoriali nel processo di recupero dei centri storici, Franco Angeli, Milano
Paolillo P. L., 2010, Sistemi informativi e costruzione del piano. Metodi e tecniche per il trattamento dei dati ambientali, Maggioli, Milano.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
SITI CONSULTATI
www.regionelombardia.it www.comune.vigevano.pv.it