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Politecnico di Milano A.A. 2010/2011 Facoltà di Architettura e Società Tesi di Laurea Triennale in Urbanistica Relatore: Prof. Pier Luigi Paolillo Matricole: Riccardo Cinà 732689, De Paola Clio 732990, Galli Roberto 732418 Città di Vigevano

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Politecnico di Milano A.A. 2010/2011 Facoltà di Architettura e Società Tesi di Laurea Triennale in Urbanistica Relatore: Prof. Pier Luigi Paolillo

Matricole: Riccardo Cinà 732689, De Paola Clio 732990, Galli Roberto 732418

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QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

Legge per il Governo del Territorio L.R. 12 del 11.03.2005 fornisce indicazioni per la pianificazione del territorio individua all’Art. 3 il SIT Integrato quale mezzo per la disposizione degli elementi conoscitivi a supporto della pianificazione

Sistema Informativo Territoriale A livello nazionale non esiste una produzione normativa di settore che affronti in maniera compiuta il problema SIT. Il primo riferimento è l’Intesa Stato Regioni Enti Locali sul sistema cartografico di riferimento (intesa GIS) approvata il 26.9.1996 e divenuta operativa nel 2000 Normative Statali e regionali che forniscono spunti sulla realizzazione di SIT:

D.Lgs 112 del 31.3.1998 conferimento ai Comuni le funzioni di conservazione, utilizzazione e aggiornamento degli atti del Catasto

DPCM 19.12.2000 provvedimento tramite il quale è iniziato il processo di trasferimento delle funzioni catastali ai Comuni

Dlgs 82 del 7.3.2005 Codice dell’Amministrazione Digitale sancisce il diritto per i cittadini di interagire con la PA con modalità digitali in modo tale che siano disponibili le informazioni

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Legate alla geometria o alla dislocazione - carta tecnica -mappe catastali -mappe di rischio

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COS’E’ UN SIT

Un Sistema Informativo Territoriale non è solo un sistema cartografico ma una stanza di pensiero all’interno della quale vengono relazionate

informazioni grafiche con informazioni testuali

Non legate alla geometria o alla dislocazione - N.T.A. piano urbanistico -Stradario - anagrafe - utenze

Grazie a queste sue caratteristiche fornisce un valido supporto alle amministrazioni riguardo gli obiettivi da perseguire per la pianificazione territoriale.

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L’analisi spaziale è il processo attraverso il quale i dati grezzi vengono trasformati in informazioni utili, aggiungendovi un contenuto informativo maggiormente comprensibile (es. collocazione nello spazio di attributi socio-demografici) In sostanza, l’analisi spaziale può rilevare cose che altrimenti potrebbero essere invisibili e rendere esplicito ciò che è implicito (P.A. Longley et al.)

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L’EFFICACIA DI UN SIT

Utilità dell’analisi spaziale

In sintesi, le finalità principali di un Sistema Informativo Territoriale sono:

acquisizione di dati geografici

analisi spaziali

trattamento del dato (aggiornamento, correzione, ecc.)

produzione di cartografia (map/gis/web oriented)

Risulta evidente come il Sistema Informativo Territoriale possa costituire un supporto alle decisioni di pianificazione restando legati a criteri di logicità e legittimità

FINALITA’ DI UN SIT

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RUOLO DEL SIT PER IL CENTRO STORICO - BERGAMO

Utente specialista e gestionale Ufficio pianificazione attuativa Agenzia SIT

Utenti interni: Aree comunali;Territorio, Lavori Pubblici,Risorse Servizi Persona e Comunità, Servizi Generali Speciali

SIT E INFORMAZIONI CENTRO STORICO DI BERGAMO

Intranet

Sistema informativo dei fronti architettonici

urbani

Piattaforma informatica

Fondazioni:Musei Civici e Orto Botanico, Pinacoteca Canora G.a.m.c. Agenzia Esterna Promozione Turistica, Banca Popolare di Bergamo, Istat, Giunta Comunale CCIA, Speleologico Bergamasco

“Le Nottole”, Consorzio del Parco dei Colli di Bergamo

Comune di Bergamo Area Territorio: Settore Gestione del territorio, Settore Edilizia Privata Settore attività economiche

Area Lavori Pubblici:Settore Opere del Verde Area Risorse:Settore Patrimonio

Area Servizi Persona e Comunità:Settore istruzione, Settore Cultura Area Lavori Pubblici:Settore Infrastrutturale

Sopraintendenza Beni Archeologici, Sopraintendenza BBAA e Paesaggio, Agenzia del Demanio, Università degli studi di

Bergamo, Enti Gestioni di Reti (Enel,Telecom…) Curia Arcivescovile, Catasto

Tavoli tematici

Area Cartografia di base | |

Carta Tecnica, | 3d, |

Hinterland, | Mappe

catastali, Area ipo-catastale | | Patrimonio Immobiliare

SICA | Area Territorio | |

mobilità, | Illuminazione

cittadina, edilizia privata,

Area salvaguardia

ambientale e monumentale | | beni culturali, |, Area

socio-demografica | |

statistica, | servizi

Atlante Geografico http://situ.comune.bergamo.it/situnel/

(registrazione)

http://www.comune.begamo.it/PPR/

Consultazione PPRCA

Tavole di disciplina del piano particolareggiato ed elaborati scritti

Interrogazione del Catalogo dei beni monumentali (L.1089/39)

Dai catastali, rilievo aereofotogrammetico, informazioni sui vincoli ???? Dell’inventario o beni culturali riprodotto dall’originale

Interrogazione del Catalogo dei beni culturali e ambientali ( per indirizzo o attraverso la cartografia)

Epoca, indirizzo, mappale, descrizione del bene, stato di conservazione, dati tipologici, bibliografia

Consultazione PPRCA

Legenda delle tavole del PPRCA

Elaborazione dello stato di fatto e delle previsioni progettuali del piano particolareggiato

Schema informativo o della mobilità

Archivio dei catastali storici urbani e sistema informativo catastale (SICA)

Utenti esterni: Cittadini Imprese e professionisti

UNTENTI ACCESSO

SAPERI

Interventi

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RUOLO DEL SIT PER IL CENTRO STORICO - GENOVA

SIT E INFORMAZIONI CENTRO STORICO DI BERGAMO

Utenti esterni: Cittadini, Imprese e

professionisti

Utente specialista e gestionale Osservatorio Civis

Utenti interno: Ufficio del Piano

Sottosistema territoriale Sottosistema architettura Sottosistema Censimento Sottosistema sociale Sottosistema economico

Internet http://civis.comune.genova.it

Elaborazione ad hoc Carte tematiche

Studio o supporto del prg Elaborati a supporto del piano operativo

Sopraintendenza ai beni archeologici

Carta archeologica del centro storico

Settori comunali: Ufficio Sit, Ufficio del Piano, Centro Storico,

Servizi Demografici, Edilizia privata, Manutenzione Stradale, Illuminazione

Pubblica, Banca dei contribuenti

Istituto di storia dell’architettura dell’università di Genova Agenzia Regionale per il

Recupero Edilizio

Analisi storico-archeologico-strutturale di 2500 edifici

Analisi di isolati campione Carta del degrado Carta della percentuale di occupazione degli edifici Carta della distribuzione proprietario Carta dello stato di manutenzione degli edifici Carta delle attività di piano terreno Carta delle superfici Carta dell’illuminamento del suolo

Banca dati della città vecchia

Mappatura culturale della città vecchia

Interrogazione del Sit (indirizzo)

Informazioni del sopraluogo: Edifici, Atrio, Scale,Elevati,Aperture, Orizzontamenti Catene, Appartamenti,Copertura, Attività al piano terreno

Cartografia interattiva

Navigazione nel Sit (Attraverso diversi livelli

di zoom della mappa)

Interrogazione del Sit (edifici della mappa)

Tematismi Base, epoche prevalenti, tipi connotativi, integrità (1907), cause umidità,pavimentazioni strade, manutenzione strade, ascensori,Percorsi accessibilità

Livelli aggiuntivi: Carte 1414,1666, catasto 1810, 1907, tipi attuativi, palazzi nei lotti, accessori edifici, edifici in c.a, umidità, attività 2000, botteghe storiche, alberghi

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CASO STUDIO – LE METODOLOGIE

SIT

Utente specialista e gestionale

Comune di Vigevano

Acquisizione banche dati

Servizio Demografico

Servizio Tributi

Servizio panificazione

Verifica, classificazione ed elaborazione dei dati

Georeferenziazi-one dei contenuti

Studio dei fenomeni

caratterizzanti il centro storico

Formulazione di proposte a supporto della pianificazione

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G

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N

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Punto di partenza del diagramma

Collegamento

Informazione elementare

Doppio Collegamento

Informazione da cui si dipartono diverse alternative

Diramazione

Informazioni, Dati alfanumerici e cartografici, servizi

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Banca dati Tipologia Descrizione sintetica Trattabilità

Cartografia Centro Storico Vet. *.dwg Base cartografica di riferimento NonImmTratt_V

Popolazione totale per via Met. *.doc N° di abitanti per via NonTratt.

Popolazione stranieri per via Met. *.doc N° di abitanti stranieri per via NonTratt.

Informazioni sulla

popolazione Alf. *.xls

Informazioni su famiglie, età,

etnia, e luogo di provenienza NonImmTratt_D

Esercizi di vicinato Alf. *.xls Elenco esercizi commerciali NonImmTratt_D

Medie strutture di vendita Alf. *.xls Elenco esercizi commerciali NonImmTratt_D

Grandi strutture di vendita Alf. *.xls Elenco esercizi commerciali NonImmTratt_D

TARSU Alf. *xls Dati relativi alla tassa rifiuti NonImmTratt_D

SER_COM Vet. *shp Servizi pubblici di livello locale ImmTratt

SER_SCOM Vet. *shp Servizi pubblici di livello

sovralocale ImmTratt

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CASO STUDIO – ANALISI E VALUTAZIONE DELLA TRATTABILITA’ DELLE BANCHE DATI REPERITE

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CASO STUDIO – CREAZIONE TEMATISMI DI BASE

Creazione dello stradario digitale: Costruzione degli elementi spaziali dello stradario (polilinee), individuate dalla mezzeria delle strade

Compilazione della tabella degli attributi inserendo un codice univoco per ogni via

DIFFICOLTÀ

SOLUZIONE

Assenza di uno stradario digitale che identificasse in modo univoco le singole vie e al quale legare le singole banche dati

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CASO STUDIO – CREAZIONE TEMATISMI DI BASE

Creazione dello strato informativo relativo ai numeri civici: Individuazione dei civici attraverso la costruzione di uno shape file puntuale

Inserimento del nuovo campo (CODICE VIA) all’interno della tabella degli attributi

“Join” tabellare tra le banche dati opportunamente trattati (ovvero assegnazione del CODICE VIA come campo comune)

Civici inseriti nello stesso DWG dell’areofotogrammetrico

DIFFICOLTÀ

SOLUZIONE

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CASO STUDIO – DIFFICOLTA’ RISCONTRATE DURANTE IL TRATTAMENTO DEI DATI

DIFFICOLTÀ

• aerofotogrammetrico in formato DWG incompatibile con gli strumenti GIS • difficoltà nel riconoscimento degli edifici e delle rispettive pertinenze • polilinee che disegnano il comparto e non definiscono i singoli corpi di fabbrica

• mancanza dei riferimenti altimetrici

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CASO STUDIO – CREAZIONE TEMATISMI DI BASE

Realizzazione dello strato informativo relativo agli edifici: eliminazione dei layer superflui

Utilizzo del software autocad MAP per la correzione delle geometrie (polilinee sovrapposte, non chiuse o duplicate)

suddivisione dei corpi di fabbrica confrontandoli con le diverse foto aeree

creazione di una topologia che attribuisca ad ogni comparto chiuso un centroide

Esportazione in formato shape poligonale

Eliminazione in arcmap dei poligoni che individuavano gli spazi aperti riconosciuti tramite il confronto con le foto aeree

SOLUZIONE

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CASO STUDIO – ADEGUAMENTO DELLE BANCHE DATI

Banca dati anagrafica: Modifica del formato dei dati da Word ad Excel

Inserimento del CODICE VIA

Dati forniti in formato Word e quindi non trattabili in ambiente GIS

DIFFICOLTÀ

SOLUZIONE

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CASO STUDIO – ADEGUAMENTO DELLE BANCHE DATI

Banca dati anagrafica: Estrapolazione dati riguardanti il centro storico

Inserimento del CODICE VIA

Trascrizione errata della denominazione di alcune vie nelle tabelle Excel

DIFFICOLTÀ

SOLUZIONE

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CASO STUDIO – ADEGUAMENTO DELLE BANCHE DATI

Banca dati esercizi commerciali: Semplificazione dei dati riguardanti l’ubicazione

Inserimento del CODICE VIA

Medie e Grandi strutture di vendita Esercizi di vicinato

Aggregazione in un'unica cella di informazioni quali tipo di via,nome della via e numero civico,

DIFFICOLTÀ

SOLUZIONE

Medie e Grandi strutture di vendita

Esercizi di vicinato

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CASO STUDIO – IPOTESI DI STUDIO DEI FENOMENI CARATTERIZZANTI IL CENTRO STORICO

• Densità abitativa per via e civico •Individuazione di esercizi di vicinato e grandi strutture commerciali

•Relazione tra spazi pubblici ed esercizi commerciali

•Distribuzione della popolazione per fasce d’età,etnia e dimensione del nucleo familiare

•Distribuzione dei servizi pubblici rispetto alla popolazione e verifica della loro effettiva usufruibilità

• Diffusione degli esercizi commerciali per valutarne il nuovo inserimento in eventuali aree scoperte

•Individuazione della presenza di gruppi di stranieri in determinate zone al fine di destinare risorse per il recupero sociale

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DIAGRAMMA CONCETTUALE

SITI CONSULTATI

B1= diversificazione del tessuto

commerciale

B2= presenza di attività commerciali

B3 = presenza di prima necessità

ß1a= indicatore di eterogeneità

funzionale;

ß1b= indicatore di

concentrazione

ß2a = indicatore di incidenza

commerciale non alimentare; ;

ß2b = vocazione degli assi

commerciali

ß1= indice di centralità

extraresidenziale

ß2 = indice di centralità

commerciale

Indice di vitalità

extraresidenziale (ß)

A1= disposizione dei residenti

A2= dimensione familiare

A3= quantificazione dell’immigrazione

α1= indicatore di distribuzione

della popolazione straniera

α2= indicatore di vecchiaia

α3= indicatore di presenza

della popolazione

α4= indicatore di dimensione

familiare

Indicatore della stabilità

del tessuto relazionale

residenziale (α)

C1= presenza di spazi aperti d’uso

collettivo

C2= presenza di strutture d’uso

collettivo

γ1aindicatore di prossimità degli

spazi aperti di uso collettivo

γ1b= indicatore di prossimità a

strutture di uso collettivo

γ2a= indicatore di percorribilità

degli spazi collettivi

γ2b=Prossimità parcheggi

γ1 = Indice di prossimità a spazi

d’uso collettivo

Indice usufruibilità degli

spazi (γ)

Livello economico

Livello demografico

Livello sociale

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DIAGRAMMA CONCETTUALE

SITI CONSULTATI

Indice di vitalità

extraresidenziale (ß)

Indicatore della

stabilità del tessuto

relazionale

residenziale (α)

Indice usufruibilità

degli spazi (γ)

Determinazione del

grado di

caratterizzazione

generale dei singoli

tessuti (

= α + ß + γ

Livello economico

Livello demografico

Livello sociale

Indicatore riassuntivo di tutti i livelli per l’analisi geostatistica

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Per l’indagine analitica delle caratteristiche economiche, demografiche e sociali del centro storico di Vigevano abbiamo utilizzato il metodo della Kernel Density. Per poter svolgere quest’analisi è necessario impostare la grandezza delle celle e la larghezza della banda. Per la rappresentazione grafica dei fenomeni si è utilizzato l’applicativo natural breaks suddividendo i valori in 5 classi e ottenendo cosi dei cluster di porzioni di tessuto urbano con medesime caratteristiche.

KERNEL DENSITY

SITI CONSULTATI

In seguito abbiamo costruito una matrice (griglia), utilizzando l’estensione ET GeoWizard sezione “basic” usando il comando “vector grid” e inserendo la le X e le Y delle celle 5x5, che è stata successivamente sovrapposta alla kernel.

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Per poter sovrapporre la Kernel e la matrice costruita è necessario prima trasformare la Kernel da formato raster Ad uno shapefile puntuale, per tale passaggio ci si avvale del comando Arctoolbox nella sezione “conversion tools” e poi “Raster to point”.

KERNEL DENSITY

A questo punto si possono sovrapporre i due shape utilizzando prima un Join spaziale che parte dallo shape derivante dalla density, poi un join tabellare che parte dalla matrice utilizzando come campo comune “id” di entrambi.

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Città di Vigevano

Per rendere più comprensibile la lettura delle schede analitiche riguardanti indicatori e indici, abbiamo realizzato un modello tridimensionale degli edifici del cento storico. La realizzazione è partita con l’acquisizione dall’aerofotogrammetrico fornitoci dal comune, delle quote di terra e di gronda degli edifici; essendo il file in formato dwg si sono estrapolati i singoli layer riferiti alle quote.

MODELLO TRIDIMENSIONALE

SITI CONSULTATI Tramite lo shape relativo alle quote del terreno ed il

comando TOPO TO RASTER, dando alla cella una superificie di 5 mq. otteniamo il modello digitale del terreno in formato raster. A questo punto con il comando RASTER TO POINT abbiamo trasformato ogni cella in un punto ottenendo uno shape puntuale. Intersecando invece lo shape file relativo agli edifici e quello relativo alle quote di gronda e selezionando solo i punti che ricadono negli edifici otteniamo un file con le quote di elevazione dei singoli fabbricati.

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Il passaggio successivo è stato quello di trasformare lo shape in formato KML, formato che permette l’inserimento sulla piattaforma di Google Earth. Prima di fare ciò abbiamo dovuto modificare le coordinate di riferimento del sistema, da Gauss-Boaga al formato UTM WGS84; per farlo abbiamo utilizzato il Geoportale di Regione Lombardia.

MODELLO TRIDIMENSIONALE

SITI CONSULTATI Successivamente il file così modificato è stato

tematizzato in base ai vari field degli indicatori da noi presi in esame utilizzando 5 classi con il metodo NATURAL BREAKS; queste 5 classi corrispondono ai valori: basso, medio-basso, medio, medio-alto e alto dei nostri indicatori. A questo punto è stato possibile, tramite un applicativo, che trasforma gli shape in file KML inserirli in Google Earth; questa operazione è stata eseguita per tutti e 18 indicatori.

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CORRELAZIONI TRA INDICATORI

SITI CONSULTATI

Per ottenere un trattamento del dato il più esaustivo possibile, tutti gli indicatori sono stati relazionati tra loro. Tali operazioni sono fondamentali poiché fanno emergere legami tra indicatori che analizzano diversi aspetti del centro storico di Vigevano e quindi differenti elementi caratterizzanti del territorio e della popolazione. Per compiere queste operazioni è necessario innanzitutto aprire lo shape con tutti gli strati informativi relativi agli indicatori, tasto dx open attribute table creare nuovi fields e dopodiché standardizzare i valori relativi ai singoli indicatori e esportare la tabella in DBF. Successivamente aprire la tabella in excel per eliminare i fields superflui e convertire la tabella in formato .TXT. Con queste operazione viene delimitata la tabulazione ed è cosi possibile trattare i dati con il software ADDATI per il calcolo delle correlazioni

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TRATTAMENTO DELLE CORRELAZIONI

SITI CONSULTATI

Sono state evidenziate le correlazioni con un valore > +0,3 e < -0,3 e inserite all’interno di una tabella in modo tale da individuare i legami che potessero fornire spunti per l’analisi analitica. In particolare i valori sono stati suddivisi in relazioni dirette e inverse, e a loro volta in deboli e forti (±0,3≤x ≤ ±0,7)

CORRELAZIONE

Diretta Inversa

Forte

Da 1 a 0.7

debole

Da 0.7 a 0.3

Forte

Da -0.7 a -0.3

debole

Da -0.7 a -1

A2 (distribuzione

della popolazione

anziana)

A A1

A3

A4

Commento: l’indicatore relativo alla distribuzione della popolazione residente anziana da quando emerge in tabella

stabilisce delle diverse correlazione esclusivamente di dirette con gli indicatori che analizzano la popolazione del

centro storico di Vigevano. Per quanto concerne le relazione forti si individua esclusivamente il legame con

l’indicatore della stabilità del tessuto residenziale, da ciò possiamo quindi dedurre che buona parte della popolazione

residente ha più di 65 anni e ciò è un’importante spunto per indirizzare in fase di pianificazione uno studio attento

dei servizi a sostegno di questa classe più debole. Per quanto riguarda le relazioni dirette deboli non emerge nulla di

particolare infatti le relazioni che tale indicatore stabilisce sono rivolte alla distribuzione della popolazione alla

dimensione dei nuclei familiari e alla popolazione straniera; in conclusione quindi non sono evidenziate particolari

connessioni tra dimensione della familia, etnia e anzianità.

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α1 = indicatore di distribuzione della

popolazione straniera

α2 = indicatore di vecchiaia

α3 = = indicatore di presenza della

popolazione

α4 = indicatore di dimensione familiare

LIVELLO DEMOGRAFICO

4

+ + + Im 4321

Carta dell’indicatore di usufruibilità del tessuto residenziale all’interno del centro storico

L’indicatore della stabilità del tessuto relazionale residenziale

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ß1 = indice di centralità

extraresidenziale

ß2 = indice di centralità commerciale

LIVELLO ECONOMICO

Carta dell’indicatore della concentrazione delle strutture commerciali all’interno del centro storico

L’indice di vitalità extraresidenziale

2Im 21

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Città di Vigevano γ1 = Indice di prossimità a spazi d’uso

collettivo

γ2a = indice percorribilità degli spazi

collettivi

γ2b= Prossimità parcheggi

LIVELLO SOCIALE

Carta dell’indicatore di usufruibilità degli spazi pubblici all’interno del centro storico

L’indice di usufruibilità degli spazi pubblici

3Im 221 ba

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Attraverso la tematizzazione in 5 classi col metodo Natural Breaks attribuito alla sommatoria degli indici si è ottenuto uno shape che contiene il risultato delle analisi eseguite e dal quale è possibile condurre ipotesi progettuali atte a rispondere alle domande iniziali e che suggeriscano all’Amministrazione diverse scenari plausibili per la risoluzione dei problemi in fase di pianificazione.

CARATTERIZZAZIONE DEL TESSUTO DEL CENTRO STORICO

A differenza delle singole schede che riguardavano gli indici, in questa, è stato attribuito un grado alto di colore verde intenso a quelle situazioni che presentano una buona caratterizzazione, di conseguenza si passa via via verso gradi inferiori di caratterizzazione fino ad arrivare al grado basso di colore rosso.

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Città di Vigevano α = Indicatore della stabilità del tessuto

relazionale residenziale

ß=Indice di vitalità extraresidenziale

γ= Indice usufruibilità degli spazi

CARATTERIZZAZIONE DEL TESSUTO DEL CENTRO STORICO

Tavola generale del grado di caratterizzazione rispetto alla sommatoria degli indici α, β e γ

Im

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FINALITA’ DEL PROGETTO

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CONCLUSIONI

METODOLOGIA

La tavola di caratterizzazione del suolo ha evidenziato: Una bassa correlazione tra le tre componenti analizzate nelle zone più esterne del centro storico a ridosso dei tessuti della città consolidata

l’attenzione posta negli anni al nucleo storico di antica formazione si denota dall’elevato grado di correlazione

N.B.: La situazione rilevata nella caratterizzazione generale presenta risultati diversi rispetto a quella osservata nei singoli indici; questo perché in una

zona con fattore alto di correlazione nell’indice α potrebbe non corrispondere un uguale alto grado di

correlazione nell’indice ß

SITUAZIONE ATTUALE

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Città di Vigevano METODOLOGIA

rilancio del centro storico attraverso norme specifiche che migliorino la qualità architettonica

valorizzazione delle funzioni che connotano il centro storico nel rispetto dei valori storici, ambientali ed artistici

risanamento degli spazi pubblici per incentivarne l’uso

Riqualificazione urbana e sociale che favorisca lo scambio culturale, la vitalità del centro e conseguentemente abbassi la soglia di insicurezza

rilancio economico e sociale della città incentivando il settore turistico e culturale

SITUAZIONE ATTUALE FINALITA’ DEL PROGETTO

zone con grado medio-alto di caratterizzazione

CONCLUSIONI

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Città di Vigevano

Mioni A.e Pedrazzini L., 2005 “Valorizzazione dei centri storici”, Franco Angeli, Milano

Murgante B.2008, L’informazione geografica a supporto della pianificazione territoriale”, Franco Angeli, Milano

Orlando M., 2008, Il ruolo dei sistemi informativi territoriali nel processo di recupero dei centri storici, Franco Angeli, Milano

Paolillo P. L., 2010, Sistemi informativi e costruzione del piano. Metodi e tecniche per il trattamento dei dati ambientali, Maggioli, Milano.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

SITI CONSULTATI

www.regionelombardia.it www.comune.vigevano.pv.it