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Istituto di Istruzione Superiore
“Luigi di Savoia”
Chieti
Piano dell’Offerta Formativa
anno scolastico 2014–2015
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PREMESSA
Il Piano dell’Offerta Formativa è stato definito la “cartà d’identità” di un Istituto scolastico in quanto ne connota le
caratteristiche strutturali e didattiche. Esso, inoltre, ne definisce le finalità e il funzionamento, prevede iniziative atte ad
ampliare ed approfondire l’attività didattica allo scopo di fornire una preparazione culturale e professionale il più
possibile qualificata che viene quindi opportunamente monitorata attraverso un processo di autoanalisi che denunci gli
eventuali punti deboli e i necessari adeguamenti.
Il documento è pertanto in costante evoluzione e consta di una parte fissa di carattere strutturale e di una variabile
costituita essenzialmente dai progetti che di anno in anno sono soggetti a modifiche dovute alle disponibilità attuative e
alle esigenze di volta in volta evidenziate. I tempi di realizzazione sono annualmente stabiliti e vengono allegati al
documento.
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INDICE GENERALE
A. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
1 – PIANI DI STUDIO (NUOVO ORDINAMENTO)
B. FINALITA’ DELL’ISTITUTO
1 – PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
C. LA DOTAZIONE
1 – LE SEDI
2 – IL DIRIGENTE SCOLASTICO (DS)
3 – I DOCENTI
4 – IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVO (DSGA)
5 – IL PERSONALE A.T.A.
6 – LABORATORI
D. L’ORGANIZZAZIONE E I SERVIZI
1 – LA PRESIDENZA
2 – I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
3 – IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
4 – LA GIUNTA ESECUTIVA
5 – IL COLLEGIO DEI DOCENTI
6 – I DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.
7 – IL COMITATO DEI DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI
8 – IL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
9 – I CONSIGLI DI CLASSE
10 – IL DOCENTE TUTOR REFERENTE –COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
11 – I GRUPPI DIDATTICI
12 – IL GRUPPO SPORTIVO DI ISTITUTO
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13 – IL COMITATO STUDENTESCO
14 – IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP)
15 – LA SEGRETERIA
16 – L’UFFICIO TECNICO
17 – LA RSU
18 – LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
19 – L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI
20 – L’ORARIO DELLE LEZIONI
21 – APERTURA POMERIDIANA DELL’ISTITUTO
22 – EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
E. ATTIVITA’ PROGETTUALI – EXTRACURRICULARI
1 – ATTIVITA’ PROGETTUALI
a – PROGETTI DI IDENTITA’
b – PROGETTI ANNUALI
2 – ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI
a – ECDL (Patente Europea del Computer)
b – CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE
F. LE STRUTTURE
1 – AULA BRIEFING
2 – AULA COLLEGIO PERITI INDUSTRIALI – MATHESIS
3 – AULA MAGNA
4 – AULA MULTIMEDIALE BIENNIO
5 – BAR INTERNO
6 – BIBLIOTECA
7 – CENTRO AUDIOVISIVO MULTIMEDIALE (CAM)
8 – CENTRO DI CALCOLO
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9 – CENTRO PRODUZIONE MULTIMEDIALE (CE.PRO.MEDIA)
10 – CENTRO DI RACCORDO CON L’ESTERNO
11 – LABORATORIO LINGUISTICO
12 – LABORATORIO MUSICALE
13 – PALESTRE
14 – SALA CONSILIARE
15 – SALA INSEGNANTI
G. LA DIDATTICA
1 – LA FUNZIONE DOCENTE
2 – OBIETTIVI GENERALI FORMATIVI E DIDATTICI
3 – I CONTRATTI FORMATIVI
4 – I METODI, GLI STRUMENTI E I TEMPI
5 – LA VALUTAZIONE
6 – INIZIATIVE DI SOSTEGNO, RECUPERO E APPROFONDIMENTO
7 – CRITERI GENERALI DI CONDUZIONE DEGLI SCRUTINI FINALI (giugno)
8 – VOTO DI CONDOTTA
9 – CREDITO SCOLASTICO
10 – VALIDAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
11 – CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE
H. IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO
I. VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
L. LO SVILUPPO DELL’ISTITUTO
1 – AUTOANALISI DI ISTITUTO M. ALLEGATI
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A – PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
L’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi di Savoia” di Chieti, funzionante dal 1879, inizialmente con la sola
specializzazione di meccanica, è assurto rapidamente a punto di riferimento dell’intero territorio circostante e si è
progressivamente ampliato e sviluppato con l’istituzione delle sezioni staccate di Pescara, Vasto e Lanciano,
successivamente resesi autonome dando origine agli attuali rispettivi Istituti Tecnici.
Le gloriose tradizioni dell’I.I.S. “Luigi di Savoia” hanno varcato i confini della Regione Abruzzo, tanto che, anche da
fuori regione, sono apprezzati e richiesti sul mercato del lavoro i nostri diplomati; essi si sono distinti anche negli studi
universitari, già nella fase di ammissione ai corsi a numero chiuso (vedi Scuola Normale Superiore di Pisa) e nelle
Accademie Militari che preparano i futuri Ufficiali delle Forze Armate.
Le attuali dimensioni dell’I.I.S. “Luigi di Savoia”, con i suoi 1600 studenti, 217 dipendenti tra Docenti e Personale
A.T.A. e 70 Classi, ne fanno uno dei più grandi Istituti della Regione Abruzzo.
L’utenza è costituita da allievi dell’intera provincia di Chieti, con punte anche dalle province limitrofe di Pescara e
Teramo; elevato è quindi il tasso di pendolarismo.
1– PIANI DI STUDIO
NUOVO ORDINAMENTO
Il percorso formativo è strutturato come di seguito specificato:
- Istituto Tecnico settore Tecnologico – comprende i seguenti indirizzi:
a) MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
b) ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
c) INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
d) CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE
e) TRASPORTI E LOGISTICA
cfr. ALLEGATO “A”
- Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate – istituito nell’anno scolastico 2004-
2005 come Liceo Scientifico Tecnologico – il corso si pone l’obiettivo di dare allo studente una formazione
culturale completa con particolare attenzione al campo scientifico. Esso si svolge in un biennio, basato su
quattro discipline fondamentali (Fisica, Chimica, Biologia, Informatica) oltre a quelle di carattere formativo e
propedeutico (Italiano, Matematica, Lingua straniera e Diritto); prosegue quindi in un triennio unico nel quale
l’area delle discipline umanistiche è adeguatamente ampia e articolata allo scopo di assicurare l’acquisizione di
basi e strumenti essenziali per raggiungere una visione complessiva delle realtà storiche e delle espressioni
culturali delle società umane. La presenza delle discipline matematico–scientifico–tecnologiche è
evidentemente alta e ben equilibrata senza eccessivi carichi orari. Al termine del corso di studi si consegue la
Maturità Scientifica.
cfr. ALLEGATO “A”
- Corso serale “Sirio” – Adottato nell’anno scolastico 2004–2005, il corso va nella direzione
auspicata dal mondo del lavoro, infatti le nuove metodologie didattiche tendenti a valorizzare sia le esperienze
culturali sia quelle professionali dello studente e contemporaneamente a stimolare la ripresa degli studi per
migliorare l’inserimento nel mondo del lavoro, non possono non prevedere che l’adulto lavoratore debba, per
motivi non dipendenti dalla sua volontà, sospendere gli studi e riprenderli solo dopo molto tempo. Si è ritenuto
che il recupero degli studi possa avvenire soltanto con l’effettiva modularità dell’insegnamento che offre la
possibilità allo studente lavoratore di seguire i moduli non ancora superati e contemporaneamente di svolgere
moduli di altre materie senza “perdere” molto tempo. Il corso è articolato in tre soli anni ed è caratterizzato da
una particolare flessibilità dell’iter formativo; esso permette di ottenere il diploma di “Perito in Informatica”
che dà accesso a tutte le facoltà universitarie e rende possibile l’esercizio della libera professione previo
superamento dell’apposito esame di abilitazione.
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B – FINALITA’ DELL’ISTITUTO
L’I.I.S. “Luigi di Savoia” si prefigge il compito di rispondere alle attese degli allievi per quanto riguarda lo sviluppo dei
processi cognitivi, le relazioni inter–personali e l’impegno preparatorio alla vita sociale con una più qualificata funzione
educativa e professionalizzante, garanzia anche per un proficuo accesso agli studi universitari.
In considerazione del fatto che la società contemporanea richiede “persone” dotate di una solida preparazione di base e
di attitudine al cambiamento intesa come capacità di aggiornarsi ciclicamente per assumere nuove posizioni lavorative
in relazione ai rapidi cambiamenti in atto, si ritiene irrinunciabile l’attuazione di un livello di preparazione tecnica, ma
con apertura umanistica che risponda alle esigenze della società d’oggi. La possibile selezione fisiologica conseguente,
lungi dall’avere scopi meramente punitivi, può servire anche a preparare i giovani alle prove, spesso altamente selettive,
che incontreranno nella loro formazione di futuri cittadini.
L’Istituto, inoltre, si propone di adeguarsi alla recente riforma della secondaria superiore e si dichiara disponibile a
facilitare il previsto passaggio da un ordine scolastico all’altro, come prevede la normativa in materia.
L’attività del nostro Istituto si propone, allora, il perseguimento delle seguenti finalità:
- rispondere puntualmente alle domande formative poste dalla realtà nella quale si trova ad operare;
- garantire collegamenti sistematici con le famiglie, con il mondo del lavoro, dello sport, della cultura, con le
università, con l’amministrazione della Pubblica Istruzione, con gli enti locali, con l’A.S.L.;
- promuovere l’immagine dell’Istituto nel mondo esterno;
- assicurare un’efficace opera di orientamento in tutte le fasi del curriculum scolastico;
- assicurare una didattica orientata alla crescita morale, sociale, culturale e civile dei giovani che consenta loro
di acquisire conoscenze, competenze e capacità atte all’inserimento nel mondo del lavoro o alla prosecuzione
degli studi;
- sviluppare progressivamente la capacità di gestione autonoma fino a conseguire l’utilizzazione ottimale di tutti
gli spazi consentiti dalla vigente normativa in materia.
“Patto educativo di corresponsabilità”
1. La scuola è il luogo di promozione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo
sviluppo della coscienza civile.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla
crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera
per garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio e lo sviluppo delle potenzialità
di ciascuno (art.1 – commi 1–2 DPR 249/98).
Questo Istituto, in piena sintonia con quanto stabilito dalle seguenti norme vigenti:
Direttiva Ministeriale n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 Linee d’indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità
DPR n. 249 del 24 giugno 1998 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola
secondaria, con le modifiche introdotte dal DPR n. 235 del 21.11.2007
Direttiva Ministeriale n. 16 del 5 febbraio 2007 Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la
prevenzione e il bullismo
Nota Ministeriale del 15 marzo 2007, prot. n. 30/Dip./Segr. Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo
di “telefoni cellulari” e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni
disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti
Direttiva Ministeriale n. 104 del 30.11.2007 Linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine
alla normativa vigente posta a tutela della privacy con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di
altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche
Decreto Ministeriale n. 5 del 16 gennaio 2009 Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento
propone il “Patto educativo di corresponsabilità” allegato, finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa i
reciproci doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, famiglie e studenti. Il rispetto di tale Patto costituisce la
condizione per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’offerta formativa e per guidare
gli studenti al successo scolastico.
ALLEGATO “B”
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C – LA DOTAZIONE
1 – LE SEDI
L’attività dell’Istituto si svolge nell’ambito dei seguenti plessi:
a) edificio principale che contiene, oltre agli uffici di Presidenza e di Segreteria la quasi totalità delle aule e dei
laboratori;
b) internamente al perimetro annesso all’edificio principale:
- padiglione con i laboratori di Macchine Idrauliche e di Macchine Termiche nonché le palestre 2 e 3;
- succursale Villino;
c) esternamente all’edificio principale, nella prospiciente via De Vincentiis:
- palestra 1.
2 – IL DIRIGENTE SCOLASTICO (DS)
A capo dell’organizzazione scolastica, in funzione di responsabile e garante del buon funzionamento, è la figura del
Dirigente Scolastico, nuova definizione di quella tradizionale di Preside. Nell’attualità è legittimo usare ambedue le
locuzioni: Dirigente Scolastico e Preside.
3 – I DOCENTI
L’insegnamento è impartito dai docenti assegnati alle varie classi; alcune discipline – in ambito matematico, chimico,
fisico e tecnologico – prevedono la compresenza di un insegnante teorico e di uno tecnico–pratico durante le
esercitazioni di laboratorio.
4 – IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI
(DSGA)
Il Direttore S.G.A. (in passato denominato Segretario e Responsabile amministrativo) è preposto al coordinamento del
personale A.T.A., di cui fa parte, e cura i servizi amministrativi secondo le direttive del Dirigente Scolastico e i criteri
stabiliti dal Consiglio di Istituto.
5 – IL PERSONALE A.T.A.
È il personale non insegnante assegnato all’Istituto, denominato A.T.A. (Amministrativo Tecnico Ausiliario). L’area
amministrativa comprende gli Assistenti Tecnici che operano nei vari laboratori. L’area ausiliaria è quella dei
Collaboratori scolastici.
6 – LABORATORI
Le dotazioni di attrezzature ed apparecchiature dei laboratori sono descritte nel libro dell’inventario depositato presso
l’Ufficio magazzino dell’Istituto.
D – L’ ORGANIZZAZIONE E I SERVIZI
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1 – LA PRESIDENZA
Il DS è il promotore dell’attività dell’Istituto; la normativa affida a lui la responsabilità della scuola, l’organizzazione e
il controllo dell’attività amministrativa e didattica. In una scuola così grande come il “Luigi di Savoia”, il DS deve
essere una persona molto dinamica, di mentalità moderna e con il ‘culto’ dell’efficientismo e, nonostante gli
innumerevoli impegni connessi alle sue funzioni, deve trovare il modo di incontrare e parlare con gli alunni sia di
persona sia attraverso i docenti aventi “funzione strumentale” dell’area di sostegno agli studenti. Il DS coinvolge gli
studenti rendendoli parte attiva della vita scolastica attraverso i rappresentanti di classe; in questo modo, oltre ad essere
molto vicino ai problemi e alle esigenze degli alunni, li rende responsabili.
Egli inoltre promuove e favorisce i rapporti tra docenti, genitori e alunni.
Al DS spetta la rappresentanza dell’Istituto e, tra l’altro, cura la convocazione delle riunioni degli organi collegiali; è
garante dell’esecuzione delle delibere del Consiglio di Istituto; procede alla formazione delle classi e alla formulazione
dell’orario delle lezioni, tiene i rapporti con gli Enti locali e l’Amministrazione Scolastica Centrale e periferica;
coordina il funzionamento degli uffici di segreteria; vigila sull’adempimento dei doveri degli insegnanti etc.
Il DS è determinante in una scuola moderna e dinamica, per la creazione di un clima positivo e fecondo di idee nuove e
stimolanti sia per gli studenti sia per i docenti. Il DS è attivo promotore, facilitatore, coordinatore e sostenitore delle
attività e delle iniziative volte a migliorare la qualità dell’apprendimento e dello star bene a scuola e a stimolare il
protagonismo degli studenti.
Non solo: egli favorisce la realizzazione delle idee utilizzando la propria sensibilità e le proprie competenze nel
tentativo di sgombrare il campo d’azione da ostacoli, vincoli, difficoltà.
Si pone quindi come punto di riferimento per ogni iniziativa di innovazione culturale, ma consente anche, a chi lavora
nella scuola perseguendo gli obiettivi del Piano dell’Offerta Formativa, autonomia d’intervento, di progettazione e
gestione.
Il DS mette le sue conoscenze in fatto di burocrazia e gestione delle pratiche al servizio di coloro che operano per
l’innovazione, al fine di risolvere i problemi, anche formali, che possono essere di ostacolo alla realizzazione delle
iniziative.
Lo Statuto delle studentesse e degli studenti riporta in breve sintesi il quadro dei diritti e dei doveri di cui anche la
figura del DS è portatrice all’interno della scuola.
2 – I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
DOCENTE VICARIO (scelto dal Dirigente Scolastico)
- collabora con il DS nell’attività di direzione e gestione dell’Istituto;
- sostituisce in caso di necessità il DS e lo rappresenta a tutti gli effetti;
- su delega del DS svolge funzioni di particolare delicatezza o compiti di rappresentanza istituzionale.
DOCENTI COLLABORATORI (scelti dal Dirigente Scolastico): in numero di tre, effettuano attività di
collaborazione a titolo continuativo, ovvero vengono loro delegate particolari funzioni volta per volta.
3 – IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
È il massimo organo per quanto concerne l’organizzazione e la programmazione delle attività dell’Istituto: è composto
da 19 membri in rappresentanza del personale dirigente e docente, del personale non docente, dei genitori degli alunni e
degli allievi. La Presidenza del Consiglio è affidata per legge ad un genitore membro dello stesso. Le principale attribuzioni del Consiglio di Istituto sono:
- formulare il bilancio preventivo e verificare il conto consuntivo di Istituto
- disporre dell’impiego dei mezzi finanziari di cui al bilancio predetto, anche per quanto concerne l’acquisto, il
rinnovo e la conservazione delle attrezzature e dei sussidi didattici
- adottare il regolamento interno dell’Istituto
- definire i criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche ed
extrascolastiche, con particolare riferimento ai corsi di recupero e di sostegno e alle libere attività
complementari
- indicare criteri generali relativi alla formazione delle classi, degli orari di insegnamento ed al coordinamento
organizzativo dei Consigli di classe
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4 – LA GIUNTA ESECUTIVA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva presieduta dal Dirigente Scolastico e composta dal
Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, da un docente, da un non docente, da un genitore e da un alunno. La
Giunta Esecutiva predispone il bilancio preventivo ed il conto consuntivo dell’Istituto, prepara i lavori del Consiglio e
cura l’esecuzione delle relative delibere.
5 – IL COLLEGIO DOCENTI
Il Collegio dei docenti è l’organo deliberante in tutto quel che concerne il funzionamento didattico dell’Istituto, nel
rispetto della libertà d’insegnamento garantita a ciascun insegnante. È composto da tutti gli insegnanti ed è presieduto
dal Dirigente Scolastico. Le sue principali attribuzioni sono:
- curare la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare nell’ambito degli ordinamenti della
scuola, i programmi di insegnamento alle esigenze ambientali, e favorire il coordinamento interdisciplinare
- valutare periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica, proponendo eventualmente misure per
migliorarlo
- esaminare i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni allo scopo di individuare i mezzi
per ogni possibile recupero
- formulare proposte al Dirigente Scolastico circa la formazione delle classi e degli orari di insegnamento
- eleggere i docenti del Comitato di valutazione; i docenti aventi Funzioni strumentali; il Direttore del Centro di
Calcolo ed il docente responsabile della Biblioteca.
6 – I DOCENTI “FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F.”
L’Istituto è stato dotato, in base all’art. 28 del C.C.N.L. 1998/2001 e successivamente con l’assegnazione integrativa
dell’art. 37 del C.C.N.L. 1998/2001, di complessivi sei docenti Funzioni Obiettivo. Successivamente con l’entrata in
vigore del C.C.N.L. 2002/2005 all’art. 30 sono state introdotte le Funzioni strumentali al P.O.F. Il Collegio dei docenti
ha stabilito di ridurre le sei precedenti Funzioni Obiettivo al numero di cinque.
L’intervento delle “Funzioni strumentali al P.O.F.” contribuirà a coordinare meglio le attività della scuola e a garantirne
l’attuazione ai livelli di cui esse sono responsabili.
a) GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ( AREA 1 )
La funzione strumentale assegnata al servizio, pur nella sua autonomia, interferisce con tutte le aree le cui attività sono
contemplate nel P.O.F.; di norma è scelto dal Preside come collaboratore aggiunto che:
- presiede il Comitato dei docenti Funzioni strumentali
- coordina le attività del Piano
- collabora con la progettazione curriculare
- coordina le attività rivolte alla valutazione ed all’adeguamento del Piano, nonché all’autoanalisi dell’Istituto
- coordina i rapporti tra la scuola e le famiglie
b) SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI – DIDATTICA ( AREA 2 )
La funzione strumentale assegnata al servizio deve:
- curare l’analisi dei bisogni formativi dei colleghi e la gestione del piano di aggiornamento e di formazione
dell’Istituto
- curare l’accoglienza dei nuovi docenti, in particolare dei supplenti temporanei
- stimolare ed assistere la produzione di materiali didattici
- curare la raccolta e diffusione della documentazione educativa
- coordinare, nell’ambito dell’Istituto, l’attività di tutoraggio connessa alla formazione dei docenti.
c) TECNOLOGIE MULTIMEDIALI ED INFORMATIZZAZIONE ( AREA 3 )
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La funzione strumentale assegnata al servizio svolge azione trasversale curando l’uso delle tecnologie multimediali e
della informatizzazione; in sintesi:
- coordina e promuove la diffusione della cultura multimediale e l’utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica
- collabora con la Presidenza nella ricerca e nell’acquisizione di software didattico
- collabora con il Responsabile Amministrativo nell’adeguamento delle postazioni informatiche di segreteria alle
necessità della didattica
- collabora con il Direttore del Centro di Calcolo dell’Istituto
- sovrintende alla gestione del sito web di Istituto e all’uso di Internet in generale
- verifica l’agibilità delle aule multimediali e ne disciplina l’uso
- organizza corsi di aggiornamento sulle discipline multimediali ed informatiche per il personale docente ed
ATA.
d) SOSTEGNO ALLE ATTIVITA’ DEGLI STUDENTI ( AREA 4 )
La Funzione Strumentale assegnata al servizio deve:
- curare l’accoglienza dei nuovi allievi
- curare il coordinamento delle attività extracurriculari
- curare il coordinamento delle attività di continuità, di orientamento e tutoraggio anche in connessione con
l’estensione dell’obbligo scolastico
- curare il coordinamento delle attività di integrazione e recupero
- fornire la consulenza sull’utilizzazione della biblioteca e delle risorse multimediali
- fornire la consulenza sui problemi connessi con l’applicazione dello Statuto degli studenti e del Regolamento
e) PROGETTI FORMATIVI CON ENTI ESTERNI ( AREA 5 )
La funzione strumentale assegnata al servizio è incaricata di :
- coordinare i rapporti con Enti Pubblici ed Aziende per la realizzazione di stage
- coordinare le attività di scuola–lavoro e di stage formativi
- coordinare i collegamenti con la Formazione Professionale
- coordinare le attività di formazione rivolte all’esterno
- curare la promozione dell’immagine dell’Istituto nel mondo esterno.
7 – IL COMITATO DEI DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI
È stato istituito dall’a.s. 2004/05 come Commissione permanente al fine di aggiornare il Piano dell’Offerta Formativa
apportandovi le modifiche che si rendano mano a mano opportune e necessarie. Le delibere formulate dal Comitato
devono essere intese quali proposte da sottoporre al voto del Collegio plenario.
È costituito dai cinque docenti individuati dal Collegio come “Funzioni Strumentali”; la Presidenza del Comitato è
demandata al docente “Funzione Strumentale” dell’Area 1.
Le proposte del Comitato devono essere portate a conoscenza del DS per un primo vaglio di legittimità e, se ritenute
esaustive e formalmente corrette, pubblicizzate prima della loro proposizione al Collegio dei docenti. Ai lavori del
Comitato può partecipare il DS e il docente Vicario.
8 – IL COMITATO DI VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
Il Comitato per la Valutazione del Servizio degli Insegnanti è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è composto da
quattro membri effettivi e due supplenti eletti nel proprio seno dal Collegio dei Docenti. I membri supplenti sono
chiamati a far parte del Comitato in caso di indisponibilità di qualcuno dei membri effettivi. La valutazione del servizio
ha luogo su richiesta dell’interessato previa relazione del DS, ovvero ha luogo obbligatoriamente ai fini della conferma
nella qualifica di incarico a tempo indeterminato (ex ruolo) dei docenti assegnati in prova all’Istituto.
9 – IL CONSIGLIO DI CLASSE
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Il Consiglio di classe è composto da tutti i docenti in servizio nella classe, nonché da due rappresentanti degli studenti e
da due dei genitori. La Presidenza spetta al Dirigente Scolastico o ad un suo delegato. Il Consiglio, alla presenza di tutti
i membri, ha il compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad
iniziative di sperimentazione; ha inoltre competenza in materia disciplinare nei riguardi degli alunni. Alla presenza dei
soli Docenti ha il compito di provvedere al coordinamento didattico e alla valutazione periodica e finale degli alunni.
10 – IL DOCENTE TUTOR REFERENTE–COORDINATORE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Docente Tutor, nominato all’inizio di ogni anno scolastico dal Dirigente Scolastico, svolge compiti miranti a
contrastare problematiche rilevanti quali l’abbandono, l’assenteismo, il basso rendimento, il disagio psicologico; tende
pertanto ad innalzare la qualità del servizio offerto agli alunni e alle famiglie alle quali viene rivolta una costante opera
di informazione circa il profitto, le assenze e il comportamento dei ragazzi. Tale figura mira quindi a far sentire gli
studenti seguiti, controllati e nello stesso tempo rassicurati in quanto punto di riferimento al quale poter rivolgersi. Il
progetto sotteso a tale servizio ha caratterizzato la sperimentazione dell’autonomia e coinvolge tutte le aree ed impegna
tutte le componenti scolastiche. Il Tutor è anche Coordinatore del Consiglio di Classe.
Al Coordinatore competono le seguenti funzioni:
1. Presiedere, quale delegato del Dirigente Scolastico, in sua assenza, i Consigli di Classe, assicurando la puntuale
verbalizzazione delle riunioni;
2. Promuovere ed agevolare i rapporti tra i membri del Consiglio di Classe;
3. Curare la corretta registrazione delle assenze e delle giustificazioni degli alunni;
4. Segnalare al Dirigente Scolastico eventuali rapporti dei docenti in merito alla disciplina;
5. Contattare direttamente le famiglie per eventuali problemi di frequenza, mancata restituzione di schede informative
e/o pagelle;
6. È Tutor referente per le esigenze degli alunni, sia didattiche che metodologiche.
11 – I GRUPPI DIDATTICI
I Gruppi Didattici sono costituiti dai Docenti della medesima area disciplinare; si riuniscono di norma all’inizio
dell’anno scolastico e deliberano nell’ambito di quanto stabilito nel P.O.F. sulla programmazione didattica e sui criteri
di valutazione. Operano, inoltre, per cercare di realizzare una programmazione comune e superare difficoltà ed
incongruenze che dovessero manifestarsi nella attività didattica.
12 – IL GRUPPO SPORTIVO DI ISTITUTO
Il Gruppo Sportivo opera nell’ambito dell’Istituto come attività complementare e avvia i giovani alla pratica sportiva in
base alle relative deliberazioni espresse dal Collegio dei Docenti all’inizio di ogni anno scolastico. Le attività
preferenziali sono prevalentemente quelle relative all’Atletica Leggera, al Volley, al Basket e al Rugby. È inoltre
attivato un corso di Bridge propedeutico alla partecipazione ai campionati nazionali.
13 – IL COMITATO STUDENTESCO
È costituito dai rappresentanti di tutte le classi, due per ciascuna, e dai quattro rappresentanti degli studenti eletti nel
Consiglio di Istituto. In considerazione dell’elevato numero di studenti che lo vengono a costituire, esso può designare
nel suo interno un Comitato ristretto come da Regolamento di Istituto (art. 33). Il Comitato si riunisce in assemblea,
previa autorizzazione del DS, in orario di lezione per non più di due ore al mese. Esso rappresenta gli studenti
dell’Istituto ed è quindi anche interlocutore diretto del Ds e del corpo docente nell’organizzare la partecipazione alla
vita democratica della Scuola e le iniziative che coinvolgono direttamente il corpo studentesco.
14 – IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP)
Il Dirigente Scolastico individua all’interno dell’Istituto un dipendente, provvisto di idonea capacità adeguatamente
comprovata da iscrizione ad albi professionali attinenti all’attività da svolgere e che si dichiari a tal fine disponibile,
affidandogli le funzioni di responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi. La retribuzione di detto
responsabile è a carico del fondo dell’Istituzione scolastica.
Il servizio di prevenzione e protezione dai rischi provvede:
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a) all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la
sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica
conoscenza dell’organizzazione scolastica;
b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive ed i relativi sistemi di misura;
c) a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
d) a partecipare alle periodiche consultazioni in materia di tutela della salute e di sicurezza con i rappresentanti
dei lavoratori per la sicurezza designati dalla R.S.U.
L’Amministrazione dell’Istituto è tenuta a fornire tutte le informazioni in materia di natura dei rischi, di
organizzazione del lavoro, di descrizione degli impianti e delle attrezzature dei laboratori e delle officine
dell’Istituto; inoltre a produrre in visione i dati del registro degli infortuni e delle malattie professionali nonché le
eventuali prescrizioni degli organi di vigilanza.
La R.S.U. (Rappresentanza Sindacale Unitaria) designa, di norma nel suo seno, n.1/3 rappresentanti per la
sicurezza incaricati di svolgere le mansioni indicate nel Decreto Legislativo 81/2008 e nei provvedimenti successivi
sulla sicurezza.
15 – LA SEGRETERIA
L’attività di segreteria è rivolta al personale docente, non docente, agli alunni e alle loro famiglie.
Gli uffici di segreteria sono a disposizione in orario antimeridiano, ma rimangono aperti anche in orario pomeridiano,
secondo un calendario pubblicizzato, in alcuni giorni della settimana, per il disbrigo di pratiche amministrative degli
alunni.
16 – L’UFFICIO TECNICO
Gli Istituti Tecnici per il settore tecnologico sono dotati di un Ufficio Tecnico con il compito di sostenere la migliore
organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste
dall’innovazione tecnologica nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente. Il titolare dell’Ufficio Tecnico è
scelto dal DS.
17 – LA RSU
Il CCNL del 24 luglio 2003, nel ridefinire le relazioni sindacali, ha previsto un rafforzamento, a livello di istituzione
scolastica, del ruolo contrattuale della Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) su un ampio arco di materie inerenti il
rapporto di lavoro del personale docente ed ATA. Attualmente nell’Istituto la RSU è costituita da due docenti in
rappresentanza degli insegnanti e da un rappresentante ATA. Essa esplica la sua azione nell’ambito della contrattazione
integrativa che si svolge annualmente e che vede coinvolte le parti trattanti nella persona del Dirigente Scolastico, in
quanto parte pubblica, e della parte sindacale composta dalla RSU e dai rappresentanti territoriali delle organizzazioni
sindacali di categoria firmatarie del contratto nazionale.
18 – LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
Nella formazione delle classi particolare cura viene posta alle classi iniziali di ciascun ciclo, classi prime e terze,
mediante la loro omogeneizzazione a livello orizzontale, assegnando, per quanto possibile, ad ogni classe alunni in
ugual numero rispetto a fasce di merito rilevabili, rispettivamente, dai risultati dell’esame di licenza media o dallo
scrutinio finale della seconda classe.
Come criteri accessori viene poi tenuto conto delle scuole e dei luoghi di provenienza al fine di garantire un più facile
inserimento nelle nuove classi e la possibilità per l’alunno, in caso di assenze prolungate di comunicare con l’Istituto
attraverso i compagni di classe del luogo di residenza. Parimenti l’Istituto potrà attingere informazioni utili per
comprendere eventuali problemi o bisogni di un allievo attraverso i compagni di classe suoi compaesani.
Qualora le domande presentate dagli allievi di seconda classe per un determinato Indirizzo e/o Articolazione
comportassero la formazione di un corso che non fosse possibile attivare per l’inadeguatezza dei laboratori, il Consiglio
di Istituto stabilirà i criteri di ammissione degli allievi in relazione ai posti disponibili.
La formazione delle classi, di esclusiva competenza del DS, di norma è delegata dalla Presidenza al docente Vicario ed
ad uno dei docenti Collaboratori, con particolare riferimento a quelle di inizio ciclo.
19 – L’ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI
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L’assegnazione dei docenti alle classi, di esclusiva competenza del DS, di norma avviene secondo il criterio della
“continuità didattica” nell’ambito del primo biennio e del successivo triennio; si può derogare da tale criterio per
ottenere Consigli di Classe dello stesso “peso”, con riferimento alle doti professionali ed umane dei singoli docenti ed ai
risultati degli scrutini finali che evidenzino situazioni gravemente sperequate in relazione alla selezione effettuata. È
fatto salvo anche il diritto degli insegnanti di richiedere lo spostamento su classi o corsi che si rendano liberi.
20 – L’ORARIO DELLE LEZIONI
Nella formulazione dell’orario delle lezioni viene tenuto conto fondamentalmente della distribuzione equilibrata delle
varie discipline evitando di concentrare nella stessa giornata solo materie teoriche o grafico–pratiche. Ovviamente la
limitazione imposta dalla rotazione nei laboratori, nelle palestre e nelle stesse aule normali (inferiori al numero delle
classi) comporterà di fatto l’elaborazione di un orario delle lezioni non del tutto in linea con le indicazioni suddette. Si
segnala inoltre la necessità della riduzione dell’unità oraria di lezione possibilmente a 55 minuti, in relazione alle
caratteristiche dell’orario delle lezioni strutturato su max sei ore giornaliere e dall’utenza caratterizzata da un
elevatissimo tasso di pendolarismo e dipendente da un orario dei mezzi di trasporto formulato senza tener conto delle
esigenze delle diverse scuole del capoluogo. La competenza alla riduzione dell’ora di lezione è del Dirigente Scolastico.
Inoltre, la competenza della definizione del calendario scolastico, procedendo agli opportuni adattamenti del Calendario
scolastico regionale, è del Dirigente Scolastico. In allegato è riportato il calendario scolastico riferito all’anno
2014/2015.
ALLEGATO “C”
21 – APERTURA POMERIDIANA DELL’ ISTITUTO
L’Istituto normalmente è aperto, escluso il sabato, fino alle ore 22.00/22.50 per consentire lo svolgimento di attività
istituzionali, extra o para–scolastiche e del corso serale “Sirio”.
Per consentire tali attività, l’orario di servizio del personale A.T.A. è articolato con criteri di flessibilità facendo ricorso
a turnazione e rientri.
Le attività di massima previste sono:
- Gruppo sportivo – Gruppo musicale – Progetti di “identità” e “annuali” – Certificazione linguistica
- ECDL – Corsi di recupero e/o integrazione – Sportello – Corso serale “Sirio” – Corsi di aggiornamento
22 – EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ
In collaborazione con la Polizia di Stato l’Istituto svolge nei confronti degli studenti e delle famiglie un servizio di
educazione alla legalità; infatti, una volta a settimana, sono presenti nella scuola due agenti di Polizia con il compito di
fornire consulenza su problematiche giovanili quali, ad esempio, le normative riguardanti la circolazione stradale, i
comportamenti giudicati a “rischio”. Inoltre rispondono alle richieste degli studenti, dialogano con loro allo scopo di far
acquisire familiarità con l’Istituzione della Polizia così da potenziare la prevenzione ed indurre al rispetto della legalità.
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E – ATTIVITA’ PROGETTUALI – EXTRACURRICULARI
1 – ATTIVITA’ PROGETTUALI
INTRODUZIONE
L’IIS “Luigi di Savoia” ha avviato da anni processi di innovazione riuscendo a superare, sia pure con qualche difficoltà,
le rigidità proprie del sistema scolastico. A riprova di ciò l’impegno del nostro Istituto nella sperimentazione
dell’Autonomia che si concreta anche in una consolidata capacità di iniziative interne ed iniziative promosse dal
Ministero o da altri soggetti in relazione con la scuola (Università, Enti di ricerca, aziende).
PROGETTI
Oltre ai percorsi di studio, che costituiscono l’asse portante del nostro progetto educativo, l’IIS “Luigi di Savoia”
propone ai propri studenti attività non curriculari che li integrano e producono un significativo allargamento dell’offerta
formativa. Queste attività possono essere ricondotte a due tipologie:
a) Progetti di Identità
Progetti caratteristici della scuola, riproposti ogni anno con eventuali aggiornamenti o modifiche, che interessano
trasversalmente tutto l’istituto. Si tratta di progetti che contribuiscono in modo rilevante all’identità della nostra scuola e
alla sua qualificazione, che sono diventati una presenza costante nell’attività didattica e ne costituiscono una sorta di
naturale completamento.
I progetti, in ordine di priorità, sono:
Docente Tutor – Referente del Consiglio di Classe
ITIS Promotion – Scuola Aperta
Viaggi Istruzione
Punto Ascolto – DUA
Orientamento Universitario
Bridge a Scuola
Quotidiano in Classe – Giornale di Istituto
Autoanalisi Istituto
Test Ingresso
Prevenzione Dipendenze
Autonomia – POF – INVALSI
ALLEGATO “D”
b) Progetti annuali
Progetti a carattere annuale che variano nel tempo e che si caratterizzano per rispondere a specifiche esigenze oppure
opportunità formative che la scuola riesce a pianificare, progettare, finanziare e realizzare. Si tratta di “progetti di
Indirizzo” che possono essere proposti al Collegio dei Docenti da ciascuno dei cinque Indirizzi del secondo biennio
dell’Istituto Tecnico, oppure di progetti elaborati autonomamente da uno o più docenti.
Le attività riferite alla tipologia “di Identità” sono prioritarie e parte integrante del POF. Invece, le attività riferite alla
tipologia “annuali”, variando di anno in anno, sono naturalmente legate al POF ma nella loro specificità non
rappresentano una presenza costante. In particolare, i “progetti di Indirizzo” sono sottoposti al vaglio di Commissioni
nominate dal Dirigente Scolastico, una per ogni Indirizzo, e formate ciascuna da tre docenti dell’Indirizzo stesso. I
docenti di ogni Indirizzo possono elaborare progetti tra i quali la suddetta Commissione individua, nei limiti della
somma disponibile dopo il finanziamento dei “progetti di Identità”, quello o quelli da proporre all’approvazione del
Collegio Docenti.
Infine, i progetti elaborati autonomamente da docenti, singolarmente o in gruppo, possono essere autorizzati dal
Dirigente Scolastico solo se l’attuazione dei “progetti di Identità” e dei “progetti di Indirizzo” non esaurisca le risorse
economiche disponibili.
Lo svolgimento di tutte le attività progettuali è regolato dalle seguenti modalità di attuazione:
a) presentazione, entro maggio, della documentazione relativa ai progetti da attuare nel successivo anno
scolastico facendo uso esclusivamente della modulistica appositamente predisposta dal Comitato delle Funzioni
Strumentali; (Schede Preventivo Modello POF1 e POF2 – ALLEGATO “E” )
b) verifica da parte della Comitato delle Funzioni Strumentali della completezza della documentazione
obbligatoria che deve corredare ciascun progetto; l’incompletezza della documentazione è motivo di esclusione
del relativo progetto dall’elenco delle attività finanziabili. Il Comitato ha solo funzione istruttoria dei progetti,
su delega del Collegio dei Docenti di cui è emanazione, ed è tenuto a relazionare per iscritto l’attività svolta
all’atto della consegna alla Presidenza della documentazione raccolta;
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c) esame ed approvazione delle attività previste dai progetti da parte del Collegio dei Docenti, entro il mese di
giugno; nel caso in cui i progetti approvati dal Collegio dei Docenti richiedano un impegno finanziario
incompatibile con le risorse disponibili nel Fondo di Istituto, in fase di contrattazione per la definizione del
Contratto Integrativo di Istituto, il Dirigente Scolastico, in accordo con la RSU, provvederà a definire riduzioni
del finanziamento dei singoli progetti rispetto a quanto richiesto dai proponenti;
d) pubblicazione dell’elenco dei progetti finanziati ed eventuale rinuncia all’attuazione degli stessi da parte dei
docenti responsabili dei progetti;
e) autorizzazione del Dirigente Scolastico all’attuazione dei progetti e formalizzazione degli incarichi;
f) controllo finale dei progetti attuati, entro il mese di maggio e sulla base della documentazione prodotta dai
responsabili degli stessi, da parte del Dirigente Scolastico coadiuvato dal Comitato delle Funzioni Strumentali.
(Schede Consuntivo Modello POF1 e POF2 – ALLEGATO “F” )
ALLEGATO “G”
2 – ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI
a – ECDL (Patente Europea del Computer)
A partire dall’anno scolastico 2000–2001, l’IIS offre agli studenti l’opportunità di seguire corsi finalizzati al
conseguimento della “Patente Europea del Computer”; certificazione, riconosciuta a livello internazionale, attestante il
possesso delle abilità necessarie per poter lavorare col personal computer – in modo autonomo o in rete – nell’ambito di
un’azienda, di un ente pubblico, di uno studio professionale e di qualsiasi altro campo lavorativo. Il Responsabile del
Test Center ECDL è nominato con decreto del Dirigente Scolastico.
La European Computer Driving Licence (ECDL) – Patente Europea del Computer – attesta la capacità di usare il
personal computer a diversi livelli di approfondimento e di specializzazione.
Interessa gli utilizzatori, e cioè chi usa il computer nei contesti più vari, dalla scuola agli ambienti di lavoro.
Come tutti i programmi di certificazione del CEPIS si caratterizza per:
uniformità, poiché i test sono identici in tutti i Paesi (garantendo così la circolarità del titolo);
neutralità rispetto ai vendor, essendo aperto alle diverse piattaforme tecnologiche, da quelle “proprietarie” a
quelle “open–source”;
imparzialità, garantita da un sistema di qualità.
Il programma ECDL si articola su vari livelli: e–Citizen, Core, 4PS, Advanced, Specialised ed è operativo in tutta
Europa e molte altre parti del mondo, in totale più di 150 Paesi, inclusa Cina, India, Australia, Sud Africa, Canada,
Argentina. I test sono disponibili in 50 lingue diverse. In Italia, ECDL ha ormai un’ampia diffusione ed è riconosciuto
dalle Istituzioni – a livello sia centrale che regionale – e nella Pubblica Amministrazione.
Attualmente esistono circa 2.600 sedi d’esame accreditate da AICA (Test Center ECDL) distribuite su tutto il territorio
nazionale, presso le quali vengono effettuati ogni mese circa 100.000 esami, mediante un sistema di test automatizzato.
B – CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE
La conoscenza della Lingua Inglese è oggi parte integrante del successo formativo degli studenti sia nel percorso degli
studi che negli ambiti lavorativi, e questo progetto mira ad offrire l’opportunità di arricchire l’apprendimento scolastico
in base alle esigenze ed alle esperienze degli allievi.
A partire dall’anno scolastico 2010–2011 l’IIS “Luigi di Savoia” ha stabilito una convenzione con British Institutes –
sede di Chieti Scalo, per attuare corsi pomeridiani di Lingua Inglese, differenziati in vari livelli, per la preparazione agli
esami di certificazione con rilascio di diploma finale. British Institutes è ente formatore e certificatore autorizzato con
DM Pubblica Istruzione ed accreditato dal MIUR.
Il percorso è articolato secondo i parametri per l’apprendimento della lingua straniera stabiliti dal Common European
Framework e le linee guida che prevedono:
Livello A: A1–A2 (uso elementare della lingua)
Livello B: B1–B1+ (uso indipendente della lingua)
Livello C: B2–C1 (uso competente delle lingua)
Il progetto è rivolto a tutte le classi I–II–III–IV–V dell’Istituto Tecnico e del Liceo Scientifico con la formazione di
gruppi classe al di sotto dei 15 alunni, selezionati attraverso il test d’ingresso, che permetterà di individuare i livelli di
appartenenza.
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F – LE STRUTTURE
1 – AULA BRIEFING
La moderna struttura, dotata di PC, di uno schermo, di videoregistratore, di dotazione per videoconferenze rende l’Aula
particolarmente adatta all’aggiornamento multimediale di docenti e alunni ai corsi di formazione in genere e all’attività
di orientamento universitario a distanza.
2 – AULA COLLEGIO PERITI INDUSTRIALI – MATHESIS
È sede della commissione d’esami di abilitazione all’esercizio della libera professione di perito industriale. Gli esami si
svolgono in sessione unica annuale. È anche sede dell’Associazione Mathesis di Chieti.
3 – AULA MAGNA
È sede del Collegio docenti. Consente agli alunni di partecipare, oltre alle periodiche assemblee, a conferenze–dibattito,
rappresentazioni teatrali, proiezioni su un maxischermo, spettacoli, manifestazioni cittadine. Con i suoi 450 posti a
sedere è motivo di vanto per l’Istituto e spesso è richiesta per la sua capienza, unitamente alla sua funzionalità e
attrezzatura, da società private, strutture pubbliche e Università per videoconferenze, convegni, aggiornamenti, cicli di
lezione.
4 – AULA MULTIMEDIALE BIENNIO
Dotata di PC, schermo al plasma, ricca cineteca e software all’avanguardia, è finalizzata alla sperimentazione della
didattica con le nuove tecnologie.
5 – BAR INTERNO
Nato nel 1988, offre, in un ambiente confortevolmente familiare, colazioni varie e genuine e pranzi veloci a prezzi
controllati. È rigorosamente rispettato il divieto di vendita di alcolici.
6 – BIBLIOTECA
Dispone di oltre 15.000 libri per consultazioni o prestiti.
7 – CENTRO AUDIOVISIVO MULTIMEDIALE
Presso l’Istituto è attivo il Centro Audiovisivo Multimediale che è utile strumento per l’attivazione di innovazioni
didattiche in quanto fornito di una ricca cineteca e di software all’avanguardia accuratamente selezionati nel tempo.
Possono accedere ai servizi forniti dal Centro tutti i Docenti e gli Alunni dell’Istituto secondo una specifica normativa.
8 – CENTRO DI CALCOLO
Nell’ambito della specializzazione di Informatica è previsto il Centro di Calcolo, posto a servizio dell’intero Istituto.
Esso dispone di numerosi PC dotati di sofisticate periferiche con software sempre aggiornati ed ha al suo interno il
server della rete Intranet dell’Istituto. Ospita il Centro Servizi di Comunicazione Informatica che garantisce la gestione
dell’Intranet stesso (realizzazione Wireless) e dei collegamenti Internet.
Il Centro, realizzato e gestito dal 1993 da un gruppo di Docenti della specializzazione di Informatica, è dotato di due
collegamenti Internet (Cineca, Tiscali) messi a disposizione dell’intero Istituto e di pacchetti software per la
realizzazione di pagine Web professionali.
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9 – CENTRO PRODUZIONE MULTIMEDIALE (CE.PRO.MEDIA)
Il Centro ha sede presso la specializzazione Elettrotecnica ed è dotato di PC, televisori, videoregistratori, software di
acquisizione per il montaggio di filmati. È stato istituito con Decreto del DS a seguito della vincita di alcuni importanti
premi a carattere nazionale sul tema della sicurezza. Permette di soddisfare esigenze di natura grafica e tipografica,
grazie alla presenza anche di plotter professionali. Operatori sono gli studenti della specializzazione, ma è aperto
all’apporto di tutti, docenti e allievi dell’istituto.
10 – CENTRO DI RACCORDO CON L’ESTERNO
Presso il Collegio dei Periti ubicato nell’Istituto, è stato istituito dall’anno scolastico 1999/2000 il Centro di raccordo
con il mondo esterno allo scopo di costituire un punto di riferimento fisso al quale far convergere le proposte di
collaborazione e di stage con le aziende della zona, di visite aziendali e le informazioni provenienti dai centri di lavoro e
vari Enti esterni alla scuola.
12 – LABORATORIO LINGUISTICO
È dotato di PC in rete per l’attività didattica di formazione linguistica e di impianti audiovisivi per consentire agli alunni
di ascoltare e vedere documentari e film in lingua originale, molti dei quali direttamente registrati dagli speciali apparati
di cui è dotato l’Istituto. Attraverso i circuiti televisivi è possibile far assistere a trasmissioni di emittenti di paesi
europei e intercontinentali.
13 – LABORATORIO MUSICALE
Situato in Aula Magna, è dotato di strumenti musicali e di impianto di amplificazione utilizzabili da docenti ed alunni
per attività ricreative e di educazione alla musica.
14 – PALESTRE
L’Istituto dispone di tre palestre ampie e dotate di ogni tipo di attrezzatura per svolgere attività fisica.
15 – SALA CONSILIARE
Ampio locale, arredato in modo confortevole, deputato alle riunioni del Consiglio di Istituto e delle Commissioni
consiliari; accoglie “Itinforma”, l’Ufficio Stampa dell’Istituto, e due tra i collaboratori del Dirigente Scolastico. Ospita
le riunioni del Consiglio Direttivo della Mathesis di Chieti.
16 – SALA INSEGNANTI
Riservata al ricevimento delle famiglie, è arredato con mobili dei primi anni Venti prodotti nei laboratori dell’Istituto.
Vi si possono ammirare coppe, targhe e trofei vinti dalla scuola in manifestazioni sportive e culturali.
G – LA DIDATTICA
1 – LA FUNZIONE DOCENTE
Il Collegio dei Docenti concordemente ritiene che la funzione docente si articoli, con la stessa importanza e quindi con
la stessa cura, nell’attività educativa e in quella didattica.
Il docente, perciò, deve:
individuare e coltivare le capacità individuali dello studente;
trasmettere un bagaglio di conoscenze e di abilità;
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rappresentare una figura di riferimento ed un esempio positivo di comportamento umano e civile.
In pratica, durante il processo di formazione, insegnamento e apprendimento il docente:
educa a un comportamento serio, rispettoso e responsabile fornendone per primo l’esempio;
propone le attività da svolgere e le concorda con la classe nell’ambito del proprio Contratto Formativo;
guida gli studenti nello svolgimento delle attività scolastiche;
facilita il processo di apprendimento con i metodi che ritiene più opportuni;
coordina le attività curriculari e quelle extra–curriculari;
insegna i contenuti concordati ed apprende il modo migliore per conseguire gli obiettivi prefissati nella
situazione data;
verifica il lavoro degli studenti, oltre che il proprio, e lo valuta in maniera tempestiva e trasparente.
Allo scopo di poter svolgere adeguatamente tali compiti il docente deve essere in grado di:
esprimere chiaramente una proposta formativa e motivarla;
esplicitare gli obiettivi educativi e cognitivi da perseguire, le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di
valutazione;
prestare costante attenzione alle esigenze e alle osservazioni degli studenti e delle loro famiglie e tenerne il
debito conto al fine di adeguare il proprio intervento educativo e didattico alla reale situazione della classe.
Durante lo stesso processo lo studente deve:
tenere un comportamento corretto, rispettoso e responsabile verso se stesso, i compagni, il personale della
scuola e le strutture;
frequentare le lezioni con assiduità, puntualità ed interesse;
partecipare attivamente al dialogo educativo;
svolgere regolarmente e con puntualità il lavoro domestico di rielaborazione.
2 – OBIETTIVI GENERALI FORMATIVI E DIDATTICI
Allo scopo di perseguire efficacemente le finalità dell’Istituto esposte al punto A, il Collegio dei Docenti concorda i
seguenti obiettivi generali educativi e didattici ai quali si informeranno le programmazioni dei Consigli di Classe e i
Contratti Formativi dei singoli docenti.
a) OBIETTIVI EDUCATIVI
Contribuire alla formazione dei futuri cittadini come persone responsabili e dotate di coscienza critica, in un
ambiente scolastico che consenta di sviluppare il rispetto di sé in relazione agli altri e di favorire il senso della
responsabilità.
Curare l’educazione alla salute e favorire il benessere psico–fisico.
Contribuire alla formazione di una solida cultura di base intesa come bagaglio di conoscenze rielaborate
personalmente ed assimilate, in modo da costituire il fondamento per il futuro sviluppo della personalità dello
studente.
Educare all’ascolto attivo e personalizzato delle lezioni degli insegnanti e degli interventi dei compagni; al
dialogo corretto e al dibattito ordinato.
b) OBIETTIVI DIDATTICI
Curare l’acquisizione da parte dello studente di contenuti culturali tali da permettergli l’immissione nel mondo
del lavoro o il proseguimento degli studi.
Curare la padronanza della lingua italiana parlata e scritta quale principale strumento di comunicazione.
Curare la comprensione di un testo.
Curare il possesso del linguaggio scientifico e tecnico relativo alla specializzazione scelta.
Curare il possesso di almeno una lingua straniera quale mezzo di comprensione e di comunicazione con altre
culture.
Curare il possesso delle conoscenze necessarie all’uso di strumenti tecnologici legati agli specifici profili di
specializzazione.
Curare la capacità di utilizzare i mezzi informatici e multimediali.
Curare la capacità di documentare adeguatamente il proprio lavoro.
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c) OBIETTIVI TRASVERSALI
All’inizio di ogni anno scolastico ciascun Consiglio di classe formula e stabilisce gli “obiettivi trasversali”, cioè quegli
obiettivi perseguibili da tutti gli insegnanti indipendentemente dalla disciplina specifica.
Essi possono essere distinti in obiettivi comportamentali ed obiettivi formativo–cognitivi.
A tutti i Consigli di classe è proposta una declinazione esemplificativa e schematica degli obiettivi trasversali, che verrà
adattata ed ampliata dal Consiglio dopo un’attenta analisi della situazione di partenza della classe e la rilevazione dei
suoi bisogni sia a livello comportamentale sia cognitivo.
A titolo di esemplificazione si possono evidenziare i seguenti obiettivi trasversali:
Obiettivi comportamentali–affettivi:
Lo studente:
Instaura un rapporto equilibrato con docenti e compagni.
Discute le proposte in modo positivo, in spirito di collaborazione e utilizzando i contributi altrui.
Osserva le regole dell’Istituto e quelle che la classe eventualmente ha voluto darsi.
Rispetta i tempi di consegna dei lavori assegnati.
Consegna un lavoro finito, pertinente e corretto nell’esecuzione.
Procede in modo autonomo nel lavoro.
Obiettivi formativo–cognitivi
Lo studente:
Sa esprimersi in modo chiaro, logico e pertinente, utilizzando un lessico appropriato alla situazione
comunicativa e ai contenuti.
Sa comprendere un testo ed individuarne i punti fondamentali.
Sa procedere in modo analitico nel lavoro e nello studio.
Ha capacità di sintesi a livello di apprendimento dei contenuti.
Sa cogliere la coerenza all’interno dei procedimenti.
Sa porre in relazione fenomeni ed eventi alla sua personale esperienza.
Sa interpretare fatti e fenomeni ed esprimere giudizi personali.
Sa documentare adeguatamente il proprio lavoro.
La validità, l’utilità e il grado di raggiungimento degli obiettivi trasversali che il Consiglio di classe avrà fatto propri,
sono verificati periodicamente. Gli ambiti di tale verifica sono i Consigli di classe, nelle loro riunioni periodiche e in
sede di scrutinio.
3 – I CONTRATTI FORMATIVI
In ottemperanza alle vigenti disposizioni di legge, i docenti devono produrre un Contratto Formativo nel quale vengono
indicati metodologie, contenuti ed attività che si intendono realizzare nel corso dell’anno scolastico.
Tale contratto rispecchia la programmazione ed è uno strumento utile non solo per indicare l’azione didattica, ma anche
per monitorare con la necessaria frequenza lo stato dello svolgimento di quanto preventivato.
A tal fine è stato prodotto un modulo utile per la stesura del Contratto.
I docenti sono tenuti a produrre il Contratto sia in formato cartaceo, da conservare nel Registro personale, sia in formato
elettronico per la pubblicazione nel sito web di Istituto.
ALLEGATO “H”
4 – I METODI, GLI STRUMENTI E I TEMPI
L’insegnamento delle singole discipline si articolerà attorno ad argomenti che rispondano a precisi obiettivi specifici e
generali, tenendo conto possibilmente degli interessi manifestati dagli alunni e si darà molta importanza alla lettura di
testi e documenti.
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Le prove di verifica saranno effettuate periodicamente, a conclusione dello svolgimento di argomenti significativi
(moduli) e saranno valutate in relazione agli obiettivi proposti.
I programmi saranno articolati in modo da suscitare il più possibile l’interesse e il gusto della conoscenza, dando spazio
adeguato all’aspetto motivante.
Saranno, infine, individuate tutte le metodologie atte a stimolare la partecipazione attiva degli alunni, a sviluppare la
loro capacità di organizzazione e sistemazione delle conoscenze progressivamente acquisite.
Si opererà in particolare con i seguenti metodi:
a) lezione frontale, per fornire a tutta la classe i contenuti essenziali di ogni disciplina;
b) metodo attivo della ricerca, stimolando gli alunni a reperire materiali utili anche per via telematica;
c) discussione guidata e correzione collettiva di esercizi o elaborati vari, svolti in classe o a casa;
d) rielaborazione personale individuale;
e) lavori di gruppo, per stimolare le capacità di lavorare in team per far trovare a ciascuno il proprio spazio ed
imparare a rispettare e ad essere rispettati;
f) approfondimento di argomenti correlati anche attraverso lo sviluppo di opportune aree di progetto
interdisciplinari
Nello svolgimento dell’attività didattica si utilizzeranno i seguenti mezzi e strumenti:
1) i libri di testo e la biblioteca;
2) materiale vario eventualmente reperito dagli insegnanti o dagli alunni;
3) i filmati, le diapositive e le videocassette in dotazione alla scuola o ad altri enti collegati;
4) i laboratori multimediali con collegamento ad internet;
5) i numerosi laboratori di cui la scuola dispone.
L’offerta formativa dell’Istituto prevede anche l’e-learning; i docenti possono infatti integrare nella loro attività
didattica anche metodologie che prevedono l’uso di una piattaforma LCMS (Learning Content Management System).
Attraverso tale strumento gli studenti possono:
- consultare materiale specifico on line (slide, documenti, etc.);
- partecipare a forum di discussione;
- memorizzare in aree protette compiti, relazioni e ricerche, realizzati in formato digitale;
- partecipare ad attività collaborative con altri studenti.
La piattaforma e-learning, attiva già da alcuni anni e disponibile sul sito d’Istituto, è Moodle.
Moodle è un LCMS che consente ai docenti di creare corsi, condividere materiali didattici con gli studenti, interagire a
distanza con i propri alunni (chat, forum, sistema di
messaggistica basato sull’email), preparare test ed esercitazioni
on line. Moodle è attualmente la piattaforma di e-learning più
usata in ambito scolastico ed universitario (vedi:
http://moodle.org).
5 – LA VALUTAZIONE
La valutazione è parte integrante della programmazione ed è possibile valutare solo dopo aver fissato gli obiettivi ed i
metodi dell’attività didattica ed educativa. Quando più chiari e precisi saranno gli obiettivi tanto più accurata e
pertinente sarà la valutazione.
A tale proposito si sottolineano due aspetti fondamentali del processo di apprendimento:
L’apprendimento inteso come una modificazione del modo di pensare e di sentire.
L’apprendimento che si traduce in comportamenti nuovi.
Valutare significa, dunque, fissare criteri e sistemi per verificare se e in che misura si è realizzato il cambiamento.
I momenti fondamentali del processo di valutazione sono i seguenti:
a) valutazione diagnostica, al fine di individuare i livelli e le abilità di base degli alunni, per impostare le strategie
didattiche successive;
b) valutazione formativa, che verifica l’efficacia dell’azione didattica;
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c) valutazione sommativa, riguardante i livelli di profitto degli alunni, a conclusione di una fase didattica.
Nelle classi iniziali del biennio e del triennio, poiché si è di fronte ad una eterogeneità di preparazione e provenienza
socioculturale, si tenderà, in fase di accoglienza, al recupero dei prerequisiti di base per cercare, per quanto possibile, di
mettere gli allievi nelle condizioni ottimali per poter affrontare le varie fasi della valutazione formativa prima e di
quella sommativa poi.
Il controllo periodico dei risultati si potrà effettuare con qualsiasi tipo di prova l’insegnante reputi adatta alla situazione
come esplicitato nel proprio contratto formativo.
La valutazione intesa come complesso di misurazioni del cambiamento risponde a due finalità:
1. serve allo studente che deve conoscere la sua posizione nei confronti delle mete formative da raggiungere; in
particolare gli serve all’inizio del ciclo secondario per accertarsi della corretta scelta della scuola e al termine
dei corsi per individuare il successivo percorso;
2. serve alla scuola per adeguare le scelte programmatiche e i metodi di insegnamento per rispondere al meglio
alle esigenze degli studenti e del territorio (D.P.R. 275/1999).
Alla definizione della valutazione concorrono anche fattori aggiuntivi rispetto a quelli meramente quantitativi ricavabili
dalle verifiche, quali:
il cammino scolastico individuale,
l’ambiente socio–economico–culturale,
la realtà della classe.
a) TEMPI E MODI DELLA VALUTAZIONE
Le verifiche si realizzeranno mediante prove che possono essere:
in riferimento al tempo: d’ingresso, in itinere e finali (intermedie o di uscita)
in riferimento alla struttura: strutturate o non strutturate.
Le prove di verifica saranno classificate con punteggi le cui modalità vanno comunicate preventivamente agli allievi.
Le prove formative avverranno durante tutto l’arco dell’anno e in maniera trasparente. Le verifiche scritte vengono
fissate ad intervalli adeguati e sono consegnate, corrette, nel più breve tempo possibile, in ogni caso prima della
assegnazione della prova successiva, in modo che lo studente possa rendersi conto di eventuali errori e carenze e
procedere al loro superamento. La valutazione delle prove orali deve essere scritta sul registro e comunicata allo
studente.
A meno di cause di forza maggiore, le verifiche orali possono essere totalmente sostituite da verifiche scritte.
L’andamento scolastico dell’alunno deve essere, infine, trasmesso alle famiglie mediante un congruo numero di
comunicazioni. Ogni insegnante è a disposizione per un’ora settimanale antimeridiana per il colloquio con i genitori e
sono previsti 3 incontri pomeridiani con le famiglie, in itinere, ed uno chiarificatore di fine secondo quadrimestre
(giugno).
Inoltre, l’Istituto garantisce:
2 schede di valutazione intermedie “pagelline” (novembre, aprile);
2 pagelle quadrimestrali (gennaio, giugno);
1 pagella “finale” (agosto)
1 comunicazione relativa al periodo di recupero (febbraio) [vedi paragrafo 6]
In casi particolari si possono convocare i consigli di classe, allargati a tutte le componenti, e le singole famiglie tramite
apposite schede (convocazione famiglia) ed, infine, si possono, inviare comunicazioni tramite la segreteria didattica.
ALLEGATO “I” ALLEGATO “L” ALLEGATO “M” ALLEGATO “N”
ALLEGATO “O” ALLEGATO “P”
25
b) INDICATORI DELLA VALUTAZIONE
Il POF propone agli insegnanti linee guida che riguardano i criteri di valutazione non solo del profitto, ma anche della
partecipazione, dell’impegno e del metodo di studio di ciascun alunno. Infatti non è sufficiente limitarsi alla sola
valutazione del bagaglio cognitivo, ma è necessario investire l’intera personalità dell’alunno, almeno per gli aspetti
evidenziati nel curricolo scolastico.
INDICATORE ASPETTI
PARTECIPAZIONE
È intesa come la capacità dello studente di relazionarsi con la
vita della classe e di contribuire al dialogo educativo. È
caratterizzata da:
a) l’attenzione
b) la precisione nel mantenere gli impegni
c) la puntualità
d) le richieste di chiarimenti e le proposte costruttive
e) la disponibilità alla collaborazione con il docente e i compagni
IMPEGNO Intende rilevare la linea di tendenza prevalente nel
comportamento dello studente rispetto all’adempimento dei
doveri di studio e all’esercizio della volontà.
METODO DI STUDIO Evidenzia la maggiore o minore capacità dello studente di
organizzare il proprio lavoro sulla base di scelte selettive.
Per ciò che riguarda il linguaggio utilizzato in questo documento si sottolinea che con la locuzione “livello minimale” si
intende il livello neutro, il punto zero, confine tra il negativo e il positivo; in altre parole quel giudizio che usualmente
viene espresso numericamente, se si parla di profitto, con un “6”.
Per un quadro riassuntivo si può far riferimento alla seguente tabella:
PARTECIPAZIONE
IMPEGNO
METODO
GIUDIZIO
COSTRUTTIVA NOTEVOLE ELABORATIVO Buono – Ottimo
RECETTIVA SODDISFACENTE ORGANIZZATO Discreto
SOLLECITATA ACCETTABILE NON SEMPRE
ORGANIZZATO Livello minimale –
Sufficiente
DISPERSIVA DISCONTINUO RIPETITIVO Insufficiente
OPPORTUNISTICA SCARSO DISORGANIZZATO Gravemente insufficiente
26
Per quel che riguarda la valutazione del profitto, si analizzano gli obiettivi cognitivi raggiunti dallo studente attraverso
tre “indicatori”: conoscenza, competenza e capacità.
Gli indicatori sono “stati” che permettono di definire gli aspetti diversi del processo mentale dell’apprendimento, che è
comunque unitario.
Gli obiettivi cognitivi vanno naturalmente contestualizzati in ambito disciplinare, a cura di ciascun docente, dopo un
confronto con i colleghi di settore e del Consiglio di classe.
A livello minimale (voto 6) il significato degli indicatori è il seguente:
Conoscenza: apprendimento di semplici relazioni tra fenomeni, fatti e avvenimenti, che concorrono alla
definizione di concetti essenziali tipici della disciplina;
Competenza: capacità di utilizzare correttamente gli elementi basilari (conoscenza e comprensione) in
situazioni non molto diversificate da quelle note;
Capacità: il saper individuare semplici relazioni tra gli elementi fondamentali di un contenuto, un concetto o
un fenomeno e viceversa ricondurre ad unità due o più concetti differenti.
Tutto concorre a far sì che, al termine degli studi, il giovane raggiunga una propria autonomia di giudizio rispetto a
situazioni complesse che richiedono conoscenze approfondite, capacità di analisi e di sintesi adeguatamente affinate.
c) VALUTAZIONE GLOBALE E FINALE
Il giudizio globale, e dunque la valutazione finale, è funzione
del percorso formativo, della partecipazione al dialogo educativo, dell’impegno profuso e delle possibilità di
studio autonomo e maturo;
del profitto;
della capacità di recupero delle lacune iniziali e delle insufficienze riportate.
6 – INIZIATIVE DI SOSTEGNO, RECUPERO E APPROFONDIMENTO
DICHIARAZIONE DI PRINCIPIO
Il Collegio dei docenti dell’IIS “Luigi di Savoia” è concorde sulla necessità per gli studenti di perseguire il successo
scolastico soprattutto con la costanza nella frequenza e nell’applicazione domestica, fattori determinanti se si tiene
conto del numero elevato di discipline che caratterizzano i corsi di studio sia dell’Istituto Tecnico sia del Liceo
Scientifico.
Dell’orientamento della scuola alunni e famiglie sono informati dal Dirigente Scolastico nell’incontro che inaugura
l’anno scolastico.
PREMESSA
Con l’abolizione degli esami di riparazione e l’introduzione dei debiti formativi (legge 8 agosto 1995 n. 352) il
legislatore introdusse gli IDEI – Interventi Didattici Educativi Integrativi – con l’obiettivo di permettere agli studenti in
difficoltà di colmare le lacune nella preparazione mediante l’attivazione, all’interno dei curricoli, di attività di
compensazione e di recupero.
L’esperienza pluriennale maturata sul campo si può definire sostanzialmente negativa per diversi motivi: il lassismo
indotto negli studenti dalle modalità di recupero dei debiti, le difficoltà dovute al fenomeno del pendolarismo (vedi ad
esempio mancanza di adeguate strutture come la mensa), le ricadute negative sulla quotidiana attività scolastica (leggi
impossibilità per gli allievi di prepararsi adeguatamente nelle varie discipline).
Si è preso atto, inoltre, della particolare diffusione di due particolari tipologie di allievi:
quelli che si possono a ragione definire “frequentanti per consuetudine” (obbligo), per i quali le attività di
sostegno e/o recupero hanno efficacia irrilevante;
27
quelli pieni di buona volontà ma con carenze di base, che avrebbero bisogno di interventi individuali, piuttosto
che di attività collettive. L’elevato numero di allievi e di discipline impediscono, purtroppo, l’attuazione di
attività di sportello in forma generalizzata.
Come conseguenza di tutto ciò, nel nostro Istituto gli interventi integrativi pomeridiani si sono ridotti alle attività
necessarie a soddisfare esigenze particolari, come le assenze prolungate del docente o l’attuazione delle cosiddette aree
di progetto, mentre si è preferito dare maggiore spazio agli interventi di approfondimento.
Anche su scala nazionale si è arrivati sostanzialmente a non applicare la normativa sugli IDEI fino alla loro abrogazione
avvenuta per effetto dell’art. 17 del DPR 275/99.
Le nuove norme per l’attribuzione del credito scolastico e il recupero dei debiti formativi (DM 22 maggio 2007, n. 42,
DM 3 ottobre 2007, n. 80 e OM 5 novembre 2007, n. 92) hanno comportato la sostanziale reintroduzione delle attività
di recupero e sostegno obbligatorie per gli studenti in difficoltà.
Nonostante lo scetticismo giustificato dalle precedenti esperienze, l’Istituto, in osservanza della normativa ministeriale,
programma e attua le attività esposte nel seguito.
PIANO DELLE ATTIVITA’
Attività in itinere
Le attività da svolgere sono individuate tenendo nel dovuto conto le limitate disponibilità finanziarie, il fenomeno del
pendolarismo, i limiti logistici e legati all’utilizzazione del personale ausiliario e infine la necessità di non ridurre i
giorni di lezione sotto il minimo previsto dalle norme vigenti.
Gli interventi integrativi si suddividono in: interventi di recupero, interventi di sostegno e interventi di
approfondimento.
Recupero
Si prevedono corsi da svolgere in orario antimeridiano durante tre settimane di sosta nella normale attività didattica,
immediatamente dopo il termine del primo quadrimestre (in linea di massima: 2 febbraio ÷ 21 febbraio).
Tutti gli allievi sono tenuti a frequentare i corsi e, viste le modalità del recupero, si possono dedicare esclusivamente al
miglioramento del profitto, senza preoccupazioni di carattere fiscale (interrogazioni, verifiche, ...).
I corsi che, secondo l’OM 92/2007, dovrebbero avere – di norma – una durata di 15 ore, sono strutturati presso questo
Istituto in proporzione al carico orario settimanale delle singole discipline.
Sono obbligatorie le verifiche finali per attestare l’eventuale recupero, anche del debito formativo pregresso. Le
modalità dello svolgimento delle prove sono a cura dei singoli docenti che sono tenuti a documentarle esclusivamente
su una apposita scheda. La scuola comunica alle famiglie l’esito delle suddette prove.
Sostegno
Attività pomeridiana di “sportello”, da attuare eventualmente dopo la verifica finale conclusiva dell’attività di recupero,
riguardante due discipline – Matematica e Inglese – scelte sia per le indicazioni Ministeriali sia perché in esse
statisticamente si manifestano le maggiori difficoltà per gli allievi.
Lo sportello è attivo su prenotazione ed è disponibile solo per gli allievi che, pur avendo mostrato progressi rispetto alla
situazione iniziale, dopo le attività di recupero hanno ancora lacune, malgrado l’impegno profuso, per un numero molto
limitato di argomenti.
La condizione di accesso deve essere attestata dal docente che ha svolto l’attività di recupero.
L’attività di sportello, finalizzata al miglioramento del successo scolastico soprattutto degli allievi del primo biennio, è
effettuata da docenti scelti dal Dirigente Scolastico tra quelli che manifestano per iscritto la propria disponibilità, è di
norma attuata per quattro settimane e prevede una retribuzione forfettaria. Nel caso di indisponibilità di docenti interni
all’Istituto, è possibile ricorrere a docenti esterni.
Approfondimento
Seminari, conferenze, proiezioni, lavori di ricerca e visite guidate possono essere tenuti e/o organizzati per gli studenti
del triennio che non manifestano difficoltà nelle discipline curricolari. Si possono utilizzare, eventualmente, le ore di
Educazione fisica e Religione durante le tre settimane di sosta nella normale attività didattica antimeridiana.
Si considerano interventi di approfondimento le Olimpiadi della Chimica, della Fisica, delle Scienze Naturali,
dell’Informatica, della Matematica e i Corsi ECDL per il conseguimento della Patente Europea del Computer.
Attività estive
Premesso che ogni allievo, coerentemente con quanto stabilito circa i criteri da adottare in sede di scrutinio finale
(giugno), può frequentare al massimo tre Corsi di recupero, si ritiene che le discipline curricolari possano
sostanzialmente essere distinte tra:
a) quelle che richiedono ordinaria diligenza da parte dell’allievo e che permettono una sua autonomia di
studio (l’alunno può raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri della disciplina mediante lo
studio personale svolto autonomamente);
28
b) quelle che richiedono una guida da parte del docente o che, a ragione, si possono ritenere “fondanti”.
Di conseguenza le iniziative previste, i cui costi sono a totale carico della scuola, utilizzano tipologie didattiche ed
organizzative diverse a seconda della disciplina interessata.
Per le discipline di tipo a) si prevede esclusivamente una attività di “supporto metodologico” che si concreta,
eventualmente, in un incontro con gli allievi nel mese di giugno. Il Dirigente Scolastico individua i docenti coinvolti,
subito dopo gli scrutini finali.
Per le discipline di tipo b) sono previsti Corsi antimeridiani di recupero del debito formativo con le caratteristiche di
seguito elencate:
- assegnazione del corso decisa dal Dirigente Scolastico, tenuto conto dei risultati dello scrutinio finale;
- numero di allievi partecipanti, di norma, al massimo 20, della stessa classe o di classi parallele;
- durata massima, di norma, di 15 ore;
- inizio del corso presumibilmente il 15 luglio, e in ogni caso al termine delle operazioni riguardanti gli
Esami di Stato.
In particolare la scuola, tenendo nel dovuto conto sia le limitate disponibilità finanziarie sia i limiti logistici e legati
all’utilizzazione del personale ausiliario, intende organizzare ed attuare corsi di recupero per le discipline riportate nel
quadro riassuntivo che segue:
Istituto Tecnico
1°Biennio Inglese, Matematica, Fisica.
2°Biennio: Classe Terza: Matematica, Inglese, 2 discipline di
Indirizzo individuate dal Consiglio di Classe
Classe Quarta: Inglese, Matematica, 2 discipline
di Indirizzo individuate dal Consiglio di Classe
Liceo Scientifico
1°Biennio Inglese, Matematica, Fisica.
2°Biennio: Inglese, Matematica, Fisica.
Nell’organizzare i corsi estivi l’istituto intende attenersi, di norma, alle seguenti indicazioni:
1°Biennio IT corsi per classi parallele
1°Biennio LS corsi per classi parallele
2°Biennio LS corsi per classi parallele
2°Biennio IT a) per le discipline di Specializzazione, corsi per due classi parallele (si prevede che ciascun Consiglio
di Classe indichi l’ordine preferenziale di attivazione dei corsi; il Dirigente Scolastico decide in merito, per fare in
modo che le discipline interessate dai corsi siano le stesse); b) per le altre discipline, corsi per classi parallele.
L’organizzazione delle iniziative di recupero programmate è portata a conoscenza delle famiglie degli studenti
interessati e se le medesime non intendono avvalersi di tali iniziative, devono darne comunicazione formale alla scuola.
A conclusione dei suddetti interventi didattici il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, e
comunque entro il 31 agosto, procede alla verifica dei risultati conseguiti.
7 – CRITERI GENERALI DI CONDUZIONE DEGLI SCRUTINI FINALI (giugno)
PREMESSA
La normativa recente, come si evince dall’OM 92/2007, prevede che in sede di scrutinio finale il Consiglio di Classe
possa assumere una delle seguenti decisioni:
si procede al giudizio finale di “promozione” nei confronti degli studenti per i quali il Consiglio di Classe
stesso abbia espresso una valutazione positiva;
si procede al giudizio finale nei confronti degli studenti che presentino insufficienze tali da comportare un
immediato giudizio di “non promozione”;
si rinvia la formulazione del giudizio finale, decidendo per la “sospensione del giudizio”, per gli studenti
che presentino valutazioni insufficienti in una o più discipline.
CRITERI
Nei confronti degli allievi che presentino insufficienze in una o più discipline, il principio fondamentale che i Consigli
di Classe devono seguire per il rinvio della decisione in merito al passaggio alla classe successiva deve consistere in:
29
a) una valutazione delle attitudini dell’allievo ad organizzare lo studio in maniera autonoma ma coerente con
le linee di programmazione indicate dai docenti all’inizio dell’anno scolastico, anche nella previsione che
possa seguire con profitto gli interventi di recupero nel periodo estivo;
b) una valutazione complessiva della personalità dell’alunno, per cui si richiede di tener conto anche dei
fattori non scolastici, ambientali e socio–culturali, che influiscono sul suo comportamento (CM 29.09.1971
n.01).
Il Consiglio di Classe, in merito ai casi di rinvio alle verifiche di fine agosto, procede come previsto nell’articolo
riguardante i corsi di recupero estivi.
In ogni caso, quattro gravi insufficienze precludono all’allievo l’ammissione alla classe successiva.
Nell’assumere la decisione di “non promozione” il Consiglio di Classe tiene nel debito conto il comportamento dello
studente nei confronti dell’istituzione scolastica, evidenziando situazioni di rifiuto del dialogo educativo segnalate dai
singoli docenti, ovvero atteggiamenti di refrattarietà agli stimoli ed ai richiami degli insegnanti per un impegno
partecipato alla vita di classe. In questo contesto sono considerati elementi di giudizio negativi le frequenti assenze, gli
immotivati ritardi nel presentarsi a lezione, nonché la mancata o incostante partecipazione ai corsi di recupero
organizzati in itinere dall’Istituto.
8 – VOTO DI CONDOTTA
Criteri per l’attribuzione del voto di condotta
In relazione alle novità introdotte dal Decreto Legge 1 settembre 2008 n. 137 e dal Decreto Ministeriale 16 gennaio
2009 n. 5 attinenti alla valutazione del comportamento degli studenti, si fa presente che:
a) La valutazione del comportamento concorre, unitariamente alla valutazione degli apprendimenti, alla
valutazione complessiva dello studente; pertanto il voto di condotta fa media con i voti di profitto e, per
il triennio, ha influenza sul Credito scolastico;
b) La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente
in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame
conclusivo del ciclo di studi. Visto il particolare rilievo che la valutazione del comportamento assume nella carriera scolastica dell’allievo, si ritiene
indispensabile che i Consigli di Classe in sede di scrutinio del 1° quadrimestre e finale si attengano a criteri condivisi e
validi per l’intero Istituto.
Pertanto, il voto di condotta deve essere attribuito, all’unanimità o a maggioranza, dall’intero Consiglio di Classe in
base agli INDICATORI e alla GRIGLIA DI VALUTAZIONE che seguono.
INDICATORI
a) Rispetto delle regole scolastiche (Regolamento di Istituto e disposizioni vigenti nella scuola)
b) Coscienza civile e sociale:
rispetto degli altri, dei loro diritti e delle diversità
rispetto dell’identità e della dignità dei ruoli (docenti, personale scolastico, compagni)
rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola
comportamento responsabile ed educato nelle attività scolastiche ed extrascolastiche
c) Frequenza e puntualità
d) Partecipazione alle lezioni
e) Impegno e costanza nel lavoro scolastico in classe e a casa
f) Profitto generale
30
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
VOTO attribuito
CONDIZIONI da soddisfare
10
a Scrupoloso rispetto delle regole scolastiche
b Coscienza civile e sociale matura
c Assidua frequenza alle lezioni e puntualità
d Vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni
e Ruolo propositivo all’interno della classe
Approfondito e serio svolgimento delle consegne scolastiche
f Media dei voti di profitto non inferiore a otto
9
a Scrupoloso rispetto delle regole scolastiche
b Coscienza civile e sociale irreprensibile
c Assidua frequenza alle lezioni e puntualità
d Buon interesse e partecipazione attiva alle lezioni
e Ruolo propositivo all’interno della classe
Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche
f Media dei voti di profitto non inferiore a sette
8
a Rispetto delle regole scolastiche
b Coscienza civile e sociale buona
c Regolare frequenza alle lezioni e puntualità
d Discreto interesse e partecipazione attiva alle lezioni
e Proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche
7
a Osservanza non regolare delle norme relative alla vita scolastica
b Coscienza civile e sociale accettabile
c Frequenza alle lezioni e puntualità discontinue
d Sufficiente interesse e partecipazione alle lezioni
e Sufficiente svolgimento delle consegne scolastiche
6
a Episodi di violazione, di una certa gravità, delle regole scolastiche
b Coscienza civile e sociale scarsa
c Frequenza alle lezioni e puntualità irregolari
d Mediocre interesse e partecipazione passiva alle lezioni
e Discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche
Per quanto riguarda l’attribuzione di una votazione insufficiente, si sottolinea che tale
valutazione deve essere sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei
Consigli di classe.
La valutazione insufficiente del comportamento deve scaturire da un attento e meditato giudizio del
Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità
riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti – D.P.R.
31
249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 – preveda l’irrogazione di sanzioni disciplinari che
comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi
superiori a quindici giorni (art. 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto).
L’attribuzione di una votazione insufficiente in sede di scrutinio finale presuppone che il Consiglio
di classe abbia accertato che lo studente:
a. nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui
al comma precedente;
b. successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste
dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel
comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo
percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1
del Decreto Ministeriale n. 5 del 16 gennaio 2009.
9 – CREDITO SCOLASTICO
Il Credito Scolastico è stato introdotto per rendere gli Esami di Stato più obiettivi e più efficaci nel valutare l’andamento
complessivo della carriera scolastica di ogni alunno: serve ad evitare valutazioni finali non coerenti con l’andamento
della carriera scolastica e con l’impegno dimostrato. Il Credito Scolastico si concretizza in un patrimonio di punti che
ogni studente costruisce durante gli ultimi tre anni di corso e che contribuisce a determinare il punteggio finale
dell’Esame di Stato. La tabella allegata descrive dettagliatamente la modalità di attribuzione dei punteggi.
(Allegato Q)
Vi è da dire che concorrono a formare il Credito Scolastico più elementi di valutazione: non solo quelli derivanti dalle
esperienze scolastiche curriculari dello studente, ma anche quelli legati ad esperienze formative che l’allievo possa aver
maturato anche al di fuori della normale attività scolastica che si concretizzano in quelli che opportunamente sono
definiti Crediti Formativi. Infatti il Credito Formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata,
dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’Esame di Stato; la coerenza, che può
essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento,
nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente dai Consigli di
Classe e dalle Commissioni d’esame. In linea di massima, si ritengono significative le esperienze effettuate nell’ambito
della partecipazione alle attività concernenti le Certificazioni linguistiche, l’ECDL, il progetto DUA e le Olimpiadi
(Fisica, Chimica, …).
Di norma, per le disposizioni contenute nel Regolamento e per la ristrettezza delle bande di valutazione, i Consigli di
Classe attribuiscono il minimo di fascia agli allievi che sono promossi con sospensione del giudizio (conformemente
alle disposizioni del Regolamento), e il massimo a quelli promossi con valutazione media superiore al valore centrale
della fascia di competenza (anche tenendo conto dell’eventuale Credito Formativo).
Il Credito Formativo, che è interno al Credito Scolastico, trova modo di esplicarsi anche nella certificazione finale degli
studi. In effetti le certificazioni relative al Credito Formativo, riportate sulla scheda allegata al Diploma, costituiscono il
primo nucleo del “curriculum” del candidato.
ALLEGATO “Q”
10 – VALIDAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
Validità dell’anno scolastico per la valutazione degli alunni
Dall’anno scolastico 2010–2011, ai sensi del DPR 122/2009 e C.M. n.20 del 4/3/2011, ai fini della validità dell’anno
scolastico per la valutazione degli alunni è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato.
Secondo le recenti indicazioni normative, il monte ore annuale delle lezioni consiste nell’orario complessivo di tutte le
discipline, assumendo come orario di riferimento quello curricolare e obbligatorio.
Si rendono note, pertanto, le tabelle che fanno riferimento al monte ore del curricolo obbligatorio per ciascun corso di
studio e al relativo limite massimo di assenze, corrispondente al 25% dell’orario annuale, per la validità dell’anno
scolastico.
32
Indirizzo Tecnico
Classe Monte ore annuo Limite massimo di assenze
(ore)
Prima 1089 272
Seconda 1056 264
Terza 1056 264
Quarta 1056 264
Quinta 1056 264
Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
Classe Monte ore annuo Limite massimo di assenze
(ore)
Prima 891 222
Seconda 891 222
Terza 990 248
Quarta 990 248
Quinta 990 248
Sono tuttavia previste deroghe al limite minimo di presenza che rientrino nelle seguenti casistiche e opportunamente
documentate:
gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
terapie e/o cure programmate;
donazioni di sangue;
partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.;
appartenenza a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come
giorno di riposo.
In sede di scrutinio finale, sarà cura del Consiglio di Classe verificare se il singolo allievo abbia superato il limite
massimo consentito di assenze e se tali assenze impediscano, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto
educativo, di procedere alla fase valutativa non permettendo di definire un giudizio motivato desunto da un congruo
numero di prove effettuate nell’arco dell’intero anno scolastico.
Pertanto, sarà necessario compilare la scheda “Validazione anno scolastico” contenuta nel file di rilevazione a
disposizione del Tutor ed allegarla al verbale dello scrutinio.
Scheda “Validazione anno scolastico”
monte ore annuo *
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ore
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(60
min
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nnu
ale max ore assenza *
Classe *
Allievi
1 *
2 *
3 *
4 *
5 *
33
11 – CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE
Certificazione delle Competenze di Base acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione
A decorrere dall’anno scolastico 2010–2011, ai sensi del DM n.9 del 27 gennaio 2010, è adottato un modello di
certificazione dei livelli di competenza raggiunti nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, unico sul territorio
nazionale e contenente una scheda riguardante competenze di base e relativi livelli raggiunti dallo studente in relazione
agli assi culturali di cui all’allegato 1 al Regolamento n. 139 del 22 agosto 2007.
I Consigli delle seconde classi della scuola secondaria superiore, al termine delle operazioni di scrutinio finale,
compilano per ogni studente la suddetta scheda, che deve essere conservata agli atti dell’istituzione scolastica ed è
rilasciata a richiesta dello studente interessato.
La definizione per livelli di competenza è parametrata secondo una scala, indicata nel certificato stesso, che si articola
in tre livelli: base, intermedio, avanzato. Ai fini della compilazione delle singole voci del modello di certificato, si
precisa che il raggiungimento delle competenze di base va riferito a più discipline o ambiti disciplinari.
Nel caso in cui il livello base non sia stato raggiunto, è riportata, per ciascun asse culturale, la dicitura “livello base non
raggiunto”. La relativa motivazione è riportata nel verbale del Consiglio di Classe nel quale sono anche indicate le
misure proposte per sostenere lo studente nel successivo percorso di apprendimento.
Pertanto, in sede di scrutinio finale delle seconde classi, sarà cura del Consiglio di Classe:
compilare la scheda “Competenze di base” contenuta nel file di rilevazione a disposizione del Tutor ed
allegarla al verbale dello scrutinio (Allegati 1 e 2);
completare, per ogni allievo, il modello di Certificazione fornito dalla Segreteria Didattica, con l’attribuzione
dei livelli raggiunti da individuare in coerenza con la valutazione finale degli apprendimenti che è espressa in
decimi (Allegato 3).
Nel caso di alunni con “Sospensione di Giudizio”, la suddetta compilazione sarà temporaneamente sospesa ed effettuata
in sede di seconda sessione dello scrutinio finale.
Allegato 1
Scheda “Competenze di base e relativi livelli raggiunti”
Asse dei linguaggi
Ass
e m
ate
ma
tico
Ass
e sc
ien
tifi
co–
tecn
olo
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Ass
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Classe *
Lin
gu
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Lin
gu
a
stra
nie
ra
Allievi 1 *
2 *
3 *
4 *
5 *
6 *
7 *
8 *
9 *
10 *
B Livello base A Livello avanzato
I Livello intermedio NR Livello base non raggiunto
Nel caso in cui non si raggiunga il livello base, la relativa motivazione è riportata
direttamente nel “Certificato delle Competenze di Base” dell’allievo interessato
34
Allegato 2
Griglia motivazioni
Nel caso in cui l’allievo non raggiunga il “livello base” in uno degli Assi previsti, il Consiglio di Classe è tenuto ad
indicare la relativa motivazione.
Per giustificare il mancato raggiungimento del “livello base” si suggerisce di fare riferimento alla griglia seguente,
utilizzando almeno tre tra gli indicatori proposti.
Indicatore Valutazione
Frequenza incostante – saltuaria
Motivazione scarsa – insufficiente
Impegno discontinuo – inefficace
Preparazione di base lacunosa – inadeguata – disorganica
Autonomia limitata – assente – parziale
Esempio:
Asse scientifico–tecnologico
Frequenza: incostante / Motivazione: insufficiente / Impegno: discontinuo
Preparazione di base: lacunosa / Autonomia: parziale
Assi Discipline
Istituto Tecnico
Asse Discipline
Scientifico–tecnologico
Scienze Motorie e Sportive – Fisica Chimica – Scienze della
Terra e Biologia Scienze e tecnologie applicate – Tecnologie e
tecniche di rappresentazione grafica
Storico–sociale Storia – Diritto ed Economia Religione
Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
Asse Discipline
Scientifico–tecnologico
Scienze Motorie e Sportive – Fisica Chimica – Scienze della
Terra e Biologia Scienze e tecnologie applicate – Tecnologie e
tecniche di rappresentazione grafica
Storico–sociale Storia – Diritto ed Economia Religione
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Allegato 3
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H – IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO ALLEGATO “R”
I – VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le visite guidate e i viaggi di istruzione devono intendersi come il momento di verifica e di conclusione di contenuti
previsti nella programmazione educativa. Proprio per questa loro caratteristica le suddette attività extrascolastiche
potranno essere soppresse, a “recupero del tempo perduto”, per quelle classi che abbiano fatto registrare un numero
considerevole di assenze collettive.
Possono essere escluse dal programma le classi che abbiano fatto registrare atti di vandalismo o di grave indisciplina o
anche singoli alunni che siano incorsi in sanzioni per tali tipi di comportamento.
Le visite guidate e i viaggi di istruzione vengono deliberati dal Consiglio di classe e dal Consiglio di Istituto, sulla base
dei criteri stabiliti dal Collegio dei docenti.
Nei casi nei quali l’urgenza non consenta una regolare convocazione del Consiglio di classe, la volontà del corpo
docente può essere raccolta in modo informale, mediante sottoscrizione del documento di programmazione, e
autorizzata dal DS.
L – LO SVILUPPO DELL’ISTITUTO
AUTOANALISI di Istituto
ALLEGATO “S”
M – ALLEGATI
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ALLEGATO “A” – PIANI DI STUDIO (Nuovo Ordinamento)
LICEO SCIENTIFICO
SCIENZE APPLICATE
Il biennio del liceo è inserito nel percorso quinquennale e l’impostazione del processo insegnamento–apprendimento è
basato su tre saperi fondamentali (fisica, scienze naturali, informatica) e sulle discipline di carattere formativo e
propedeutico: italiano, matematica e lingua straniera.
Il liceo prosegue in un triennio unico dove l’area delle discipline umanistiche è adeguatamente ampia ed articolata, allo
scopo di assicurare l’acquisizione di basi e strumenti essenziali per raggiungere una visione complessiva delle realtà
storiche e delle espressioni culturali delle società umane.
La presenza delle discipline matematiche–scientifico–tecnologiche è evidentemente alta ed è bene equilibrata, senza
eccessivi carichi orari per ciascuna disciplina.
Anche in questo indirizzo risulta qualificante l’introduzione nel quinto anno di un’area di lavoro pluridisciplinare,
progettata da più docenti di discipline scientifiche.
Nelle ore di laboratorio gli studenti saranno assistiti da due docenti (teorico e tecnico pratico) e da un assistente
tecnico.
Il percorso della durata quinquennale si conclude col rilascio della Maturità Scientifica.
Al termine del biennio gli allievi possono anche iscriversi al terzo anno dell’indirizzo Tecnico Industriale
scegliendo una delle specializzazioni offerte dal nostro Istituto.
PROSPETTIVE
Università
Al termine del corso la preparazione conseguita è indicata per il proseguimento degli studi in ambito
universitario, in particolare nel campo tecnico–scientifico (corsi di laurea in architettura, biologia,
chimica, farmacia, fisica, geologia, informatica, ingegneria, matematica, medicina, odontoiatria,
ecc.) e per il superamento dei test di ingresso per le facoltà a numero chiuso.
Mondo del lavoro
È possibile ottenere un più rapido inserimento nel mondo del lavoro frequentando con soddisfazione corsi di laurea
breve o corsi di formazione parauniversitari o post–diploma.
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Piano di studi
Liceo Scientifico Scienze Applicate
Discipline 1° 2° 3° 4° 5°
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3
Storia e Geografia 3 3
Storia 2 2 2
Filosofia 2 2 2
** Matematica 5 4 4 4 4
** Informatica 2 2 2 2 2
** Fisica 2 2 3 3 3
** Scienze naturali * 3 4 5 5 5
** Disegno e storia dell‛arte 2 2 2 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica/Attività alternative 1 1 1 1 1
TOTALE ORE SETTIMANALI 27 27 30 30 30
* Biologia, Chimica, Scienze della Terra
** per tali discipline sono previste attività laboratoriali sulla base dell‛autonomia
scolastica
Caratteristiche fondamentali che differenziano questo indirizzo rispetto al tradizionale Liceo Scientifico
Numero di ore maggiore per le materie scientifiche
È fondamentale l’attività di Laboratorio, senza la quale non è possibile acquisire una formazione completa nelle
scienze sperimentali.
Solo il Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate che coesiste con l‛Istituto Tecnico Industriale, può essere
caratterizzato per tutte le discipline scientifiche da attività laboratoriali, poiché è possibile utilizzare i laboratori
disponibili nell’ITI e prevedere la presenza di insegnanti tecnico pratici.
Le materie umanistiche (Italiano, Storia, Geografia, Filosofia, Inglese) hanno la stessa rilevanza del
Liceo Scientifico tradizionale.
LABORATORI
LABORATORI DI FISICA E DI CHIMICA
LABORATORI DI MATEMATICA E DI INFORMATICA
LABORATORIO LINGUISTICO
LABORATORIO TECNOLOGICO E DI SCIENZE NATURALI
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IL NUOVO ISTITUTO TECNICO
Novità e caratteristiche
Il Regolamento dell’istruzione tecnica così ne definisce la nuova identità (art. 2, comma 1):
«L’identità degli istituti tecnici si caratterizza per una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in
linea con le indicazioni dell’Unione Europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di
linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico ed è espressa da un limitato numero di ampi indirizzi,
correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese, con l’obiettivo di far acquisire agli
studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, i saperi e le competenze necessari per un rapido inserimento
nel mondo del lavoro, per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore».
Tutti gli istituti tecnici hanno la durata di cinque anni e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno, al termine del
quale gli studenti sostengono l’esame di Stato e conseguono il diploma di istruzione tecnica, utile ai fini della
continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il quinto anno è anche finalizzato ad un migliore raccordo
tra la scuola e l’istruzione superiore e alla preparazione all’inserimento nella vita lavorativa.
Negli ultimi anni è stato compiuto in Italia un eccezionale sforzo di riprogettazione e rilancio dell’istruzione tecnica,
secondo le seguenti direttrici:
– restituire all’istruzione tecnica un’autonoma identità e una specifica missione formativa, diversa da quella dei
licei e distinta da quella degli istituti professionali;
– superare la frammentazione dei percorsi, ramificata in un grande numero di indirizzi e in un eccessivo numero di
sperimentazioni;
– invertire con decisione la tendenza al calo delle iscrizioni, anche per venire incontro alle esigenze delle imprese,
la cui domanda di diplomati tecnici è largamente insoddisfatta.
Su questa base il numero degli istituti tecnici passa perciò da 39 indirizzi (più le sperimentazioni) a 11, così suddivisi: 2
indirizzi nel settore economico e 9 indirizzi nel settore tecnologico (quasi tutti con articolazioni nel triennio).
Il nuovo orario settimanale è stato contenuto in 32 ore (di 60 minuti), corrispondenti in termini effettivi alle 36–38 ore
di 50 minuti della maggior parte dei corsi del precedente ordinamento (con il vantaggio di una minore frammentazione
disciplinare). In tale contesto si registra in generale un incremento dello studio della lingua inglese e viene dato più
spazio alle materie scientifiche.
Nuovi modelli organizzativi
I nuovi istituti tecnici si caratterizzano anche per la proposta di nuovi modelli organizzativi, che ne faranno dei veri e
propri centri di innovazione, grazie alla possibilità di costituire, da parte delle singole istituzioni scolastiche,
Dipartimenti finalizzati all’aggiornamento costante dei percorsi di studio nonché un Comitato tecnico–scientifico
formato da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica.
È previsto lo sviluppo di metodologie innovative basate sull’utilizzo diffuso del laboratorio a fini didattici in tutti gli
ambiti disciplinari e un raccordo più stretto con il mondo del lavoro e delle professioni, compresi il volontariato e il
privato sociale, attraverso la più ampia diffusione di stage, tirocini, alternanza scuola–lavoro.
Gli istituti tecnici per il settore tecnologico sono dotati di un Ufficio tecnico con il compito di sostenere la migliore
organizzazione e funzionalità dei laboratori.
Il rapporto con il mondo del lavoro
Le aziende italiane “domandano” circa 300.000 diplomati tecnici all’anno, contro un output del nostro sistema
educativo di circa la metà.
Questo significa che chi si iscriverà agli istituti tecnici nei prossimi anni avrà buone prospettive di trovare lavoro, in
tempi brevi, con un diploma immediatamente spendibile nell’ambito delle professioni tecniche.
La specializzazione tecnica superiore
Dopo il completamento degli studi secondari, i diplomati degli istituti tecnici avranno l’opportunità, oltre
all’inserimento nel mondo del lavoro e all’iscrizione all’università, di:
– iscriversi a percorsi brevi di 800/1000 ore per conseguire una specializzazione tecnica superiore (IFTS) per
rispondere ai fabbisogni formativi del territorio;
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– iscriversi a percorsi biennali per conseguire un diploma di tecnico superiore nelle aree tecnologiche più
avanzate presso gli Istituti Tecnici Superiori (ITS).
INDIRIZZI, PROFILI E QUADRI ORARI DEL SETTORE TECNOLOGICO
Il settore tecnologico nell’ITIS “Luigi di Savoia” comprende i seguenti indirizzi:
INDIRIZZI
f) MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
Articolazioni: “Meccanica e Meccatronica” ed “Energia”
g) ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
Articolazioni: “Elettronica”, “Elettrotecnica” e Automazione”
h) INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
Articolazioni: “Informatica” e “Telecomunicazioni”
i) CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE
Articolazioni: “Chimica e materiali”,
“Biotecnologie ambientali” e “Biotecnologie sanitarie”
j) TRASPORTI E LOGISTICA
Articolazioni: “Costruzione del Mezzo”,
“Conduzione del Mezzo” e “Logistica”
Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico–scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene
permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di
organizzazione.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
• individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel
corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali;
• orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di
indagine;
• utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
• orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione
sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro, sia alla tutela dell’ambiente e del territorio;
• intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la
parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo;
• riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi;
• analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al
cambiamento delle condizioni di vita;
• riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione
tecnologica e delle sue applicazioni industriali;
• riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
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Indirizzo “Chimica,
Materiali e Biotecnologie”
PROFILO
Il Diplomato in Chimica, Materiali e Biotecnologie:
– ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi strumentali chimico–biologiche, nei processi di
produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico,
farmaceutico, tintorio e conciario;
– ha competenze nel settore della prevenzione e della gestione di situazioni a rischio ambientale e sanitario.
È in grado di:
• collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e
manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche
relative agli stessi; ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela
ambientale;
• integrare competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di
organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di
gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese;
• applicare i principi e gli strumenti in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del
miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;
• collaborare nella pianificazione, gestione e controllo delle strumentazioni di laboratorio di analisi e nello sviluppo
del processo e del prodotto;
• verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area
di competenza; controllare il ciclo di produzione utilizzando software dedicati, sia alle tecniche di analisi di
laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti;
• essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui sono
applicate.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Chimica e materiali”, “Biotecnologie ambientali” e “Biotecnologie
sanitarie”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato.
Nell’articolazione “Chimica e materiali” vengono identificate, acquisite e approfondite, nelle attività di laboratorio, le
competenze relative alle metodiche per la preparazione e per la caratterizzazione dei sistemi chimici, all’elaborazione,
realizzazione e controllo di progetti chimici e biotecnologici e alla progettazione, gestione e controllo di impianti
chimici.
Nell’articolazione “Biotecnologie ambientali” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative al
governo e controllo di progetti, processi e attività, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale e sulla
sicurezza degli ambienti di vita e di lavoro, e allo studio delle interazioni fra sistemi energetici e ambiente, specialmente
riferite all’impatto ambientale degli impianti e alle relative emissioni inquinanti.
Nell’articolazione “Biotecnologie sanitarie” vengono identificate, acquisite e approfondite le competenze relative alle
metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici, biologici microbiologici e anatomici e all’uso delle principali
tecnologie sanitarie nel campo biomedicale, farmaceutico e alimentare, al fine di identificare i fattori di rischio e causali
di patologie e applicare studi epidemiologici, contribuendo alla promozione della salute personale e collettiva.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie consegue i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Acquisire i dati ed esprimere quantitativamente e qualitativamente i risultati delle osservazioni di un
fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate.
2. Individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali.
3. Utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro
trasformazioni.
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4. Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie, nel contesto culturale e sociale in cui sono
applicate.
5. Intervenire nella pianificazione di attività e controllo della qualità del lavoro nei processi chimici e
biotecnologici.
6. Elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio.
7. Controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza.
In relazione a ciascuna delle articolazioni le competenze elencate sono sviluppate coerentemente con la peculiarità del
percorso di riferimento.
INDIRIZZO “CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE”
DISCIPLINE
1° Biennio 2° Biennio 5° Anno
1° 2° 3° 4°
AR
EA
CO
MU
NE
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 1
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Scienze integrate (Fisica) 3 3
Scienze integrate (Chimica) 3 3
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3
Tecnologie informatiche 3
Scienze e tecnologie applicate 3
Complementi di matematica 1 1
AR
EA
DI
IND
IRIZ
ZO
ARTICOLAZIONE “CHIMICA E MATERIALI”
Chimica analitica e strumentale 7 6 8
Chimica organica e biochimica 5 5 3
Tecnologie chimiche industriali 4 5 6
ARTICOLAZIONE “BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI”
Chimica analitica e strumentale 4 4 4
Chimica organica e biochimica 4 4 4
Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale 6 6 6
Fisica ambientale 2 2 3
ARTICOLAZIONE “BIOTECNOLOGIE SANITARIE”
Chimica analitica e strumentale 3 3
Chimica organica e biochimica 3 3 4
Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo sanitario 4 4 4
Igiene, Anatomia, Fisiologia, Patologia 6 6 6
Legislazione sanitaria 3
TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32
di cui in copresenza (laboratorio) 8 17 10
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Indirizzo
“Elettronica ed Elettrotecnica”
PROFILO
Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica:
– ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e
delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei
sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;
– nei contesti produttivi d’interesse, collabora nella progettazione, costruzione e collaudo di sistemi elettrici ed
elettronici, di impianti elettrici e sistemi di automazione.
È grado di:
• operare nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi;
• sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici;
• utilizzare le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;
• integrare conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e
nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento
tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione;
• intervenire nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonti alternative, e del loro controllo, per
ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e dispositivi alle normative sulla sicurezza;
• nell’ambito delle normative vigenti, collaborare al mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela
ambientale, contribuendo al miglioramento della qualità dei prodotti e dell’organizzazione produttiva delle
aziende.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Elettronica”, “Elettrotecnica” e “Automazione”, nelle quali il profilo viene
orientato e declinato.
In particolare, sempre con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche,
viene approfondita nell’articolazione “Elettronica” la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi e circuiti
elettronici, nell’articolazione “Elettrotecnica” la progettazione, realizzazione e gestione di impianti elettrici civili e
industriali e, nell’articolazione “Automazione”, la progettazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica consegue i risultati
di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Applicare nello studio e nella progettazione di impianti e di apparecchiature elettriche ed elettroniche i
procedimenti dell’elettrotecnica e dell’elettronica.
2. Utilizzare la strumentazione di laboratorio e di settore e applicare i metodi di misura per effettuare verifiche,
controlli e collaudi.
3. Analizzare tipologie e caratteristiche tecniche delle macchine elettriche e delle apparecchiature elettroniche,
con riferimento ai criteri di scelta per la loro utilizzazione e interfacciamento.
4. Gestire progetti.
5. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
6. Utilizzare linguaggi di programmazione, di diversi livelli, riferiti ad ambiti specifici di applicazione.
7. Analizzare il funzionamento, progettare e implementare sistemi automatici.
In relazione alle articolazioni: “Elettronica”, “Elettrotecnica” ed “Automazione”, le competenze di cui sopra sono
differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.
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INDIRIZZO “ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA”
DISCIPLINE
1°
Biennio
2°
Biennio 5°
Anno 1° 2° 3° 4°
AR
EA
CO
MU
NE
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 1
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Scienze integrate (Fisica) 3 3
Scienze integrate (Chimica) 3 3
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3
Tecnologie informatiche 3
Scienze e tecnologie applicate 3
Complementi di matematica 1 1
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici 5 5 6
AR
EA
DI
IND
IRIZ
ZO
ARTICOLAZIONE “ELETTRONICA” ed “ELETTROTECNICA”
Elettrotecnica ed Elettronica 7 6 6
Sistemi automatici 4 5 5
ARTICOLAZIONE “AUTOMAZIONE”
Elettrotecnica ed Elettronica 7 5 5
Sistemi automatici 4 6 6
TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32
di cui in copresenza (laboratorio) 8 17 10
45
“Informatica e Telecomunicazioni”
PROFILO
Il Diplomato in Informatica e Telecomunicazioni:
– ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle
applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;
– ha competenze e conoscenze che, a seconda delle diverse articolazioni, si rivolgono all’analisi, progettazione,
installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e
apparati di trasmissione e ricezione dei segnali;
– ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che possono rivolgersi al software:
gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;
– collabora nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la
sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”).
È in grado di:
• collaborare, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di
intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese;
• collaborare alla pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e
interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;
• esercitare, in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team, un approccio razionale,
concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, nell’analisi e nella realizzazione delle
soluzioni;
• utilizzare a livello avanzato la lingua inglese, per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte
internazionalizzazione;
• definire specifiche tecniche, utilizzare e redigere manuali d’uso.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, nelle quali il profilo viene orientato e
declinato.
In particolare, con riferimento a specifici settori di impiego e nel rispetto delle relative normative tecniche, viene
approfondita nell’articolazione “Informatica” l’analisi, la comparazione e la progettazione di dispositivi e strumenti
informatici e lo sviluppo delle applicazioni informatiche.
Nell’articolazione “Telecomunicazioni”, viene approfondita l’analisi, la comparazione, la progettazione, installazione e
gestione di dispositivi e strumenti elettronici e sistemi di telecomunicazione, lo sviluppo di applicazioni informatiche
per reti locali e servizi a distanza.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni consegue i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali.
2. Descrivere e comparare il funzionamento di dispositivi e strumenti elettronici e di telecomunicazione.
3. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali di gestione della qualità e
della sicurezza.
4. Gestire processi produttivi correlati a funzioni aziendali.
5. Configurare, installare e gestire sistemi di elaborazione dati e reti.
6. Sviluppare applicazioni informatiche per reti locali o servizi a distanza.
In relazione alle articolazioni “Informatica” e “Telecomunicazioni”, le competenze di cui sopra sono differentemente
sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.
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INDIRIZZO “INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI”
DISCIPLINE
1°
Biennio
2°
Biennio 5°
Anno 1° 2° 3° 4°
AR
EA
CO
MU
NE
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 1
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Scienze integrate (Fisica) 3 3
Scienze integrate (Chimica) 3 3
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3
Tecnologie informatiche 3
Scienze e tecnologie applicate 3
Complementi di matematica 1 1
Sistemi e reti 4 4 4
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telec. 3 3 4
Gestione progetto, organizzazione di impresa 3
AR
EA
DI
IND
IRIZ
ZO
ARTICOLAZIONE “INFORMATICA”
Informatica 6 6 6
Telecomunicazioni 3 3
ARTICOLAZIONE “TELECOMUNICAZIONI”
Informatica 3 3
Telecomunicazioni 6 6 6
TOTALE ORE SETTIMANALI 33 32 32 32 32
di cui in copresenza (laboratorio) 8 17 10
47
Indirizzo
“Meccanica, Meccatronica ed Energia”
PROFILO
Il Diplomato in Meccanica, Meccatronica ed Energia:
– ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; inoltre, ha
competenze sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei
servizi nei diversi contesti economici.
– Nelle attività produttive d’interesse, egli collabora nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e
dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi; interviene nella manutenzione ordinaria e
nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi; è in grado di dimensionare, installare e gestire
semplici impianti industriali.
È in grado di:
• integrare le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le
nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel
controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento
tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora
cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone costi;
• intervenire, relativamente alle tipologie di produzione, nei processi di conversione, gestione ed utilizzo
dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela
dell’ambiente;
• agire autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela
ambientale;
• pianificare la produzione e la certificazione degli apparati progettati, documentando il lavoro svolto, valutando i
risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Meccanica e Meccatronica” ed “Energia”, nelle quali il profilo viene
orientato e declinato.
Nell’articolazione “Meccanica e Meccatronica” sono approfondite, nei diversi contesti produttivi, le tematiche
generali connesse alla progettazione, realizzazione e gestione di apparati e sistemi e alla relativa organizzazione del
lavoro.
Nell’articolazione “Energia” sono approfondite, in particolare, le specifiche problematiche collegate alla conversione e
utilizzazione dell’energia, ai relativi sistemi tecnici e alle normative per la sicurezza e la tutela dell’ambiente.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia consegue i
risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:
1. Individuare le proprietà dei materiali in relazione all’impiego, ai processi produttivi e ai trattamenti.
2. Misurare, elaborare e valutare grandezze e caratteristiche tecniche con opportuna strumentazione.
3. Organizzare il processo produttivo contribuendo a definire le modalità di realizzazione, di controllo e collaudo
del prodotto.
4. Documentare e seguire i processi di industrializzazione.
5. Progettare strutture apparati e sistemi, applicando anche modelli matematici, analizzarne le risposte alle
sollecitazioni meccaniche, termiche, elettriche e di altra natura.
6. Progettare, assemblare, collaudare e predisporre la manutenzione di componenti, di macchine e di sistemi
termotecnici di varia natura.
7. Organizzare e gestire processi di manutenzione per i principali apparati dei sistemi di trasporto, nel rispetto delle
relative procedure.
8. Definire, classificare e programmare sistemi di automazione integrata e robotica applicata ai processi produttivi.
9. Gestire ed innovare processi correlati a funzioni aziendali.
10. Gestire progetti secondo le procedure e gli standard previsti dai sistemi aziendali della qualità e della sicurezza.
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In relazione alle articolazioni: “Meccanica e meccatronica” ed “Energia”, le competenze di cui sopra sono
differentemente sviluppate e opportunamente integrate in coerenza con la peculiarità del percorso di riferimento.
INDIRIZZO “MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA”
DISCIPLINE
1°
Biennio
2°
Biennio 5°
Anno 1° 2° 3° 4°
AR
EA
CO
MU
NE
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 1
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Scienze integrate (Fisica) 3 3
Scienze integrate (Chimica) 3 3
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3
Tecnologie informatiche 3
Scienze e tecnologie applicate 3
Complementi di matematica 1 1
AR
EA
DI
IND
IRIZ
ZO
ARTICOLAZIONE “MECCANICA E MECCATRONICA”
Meccanica, macchine ed energia 4 4 4
Sistemi e automazione 4 3 3
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 5 5 5
Disegno, progettazione e organizzazione industriale 3 4 5
ARTICOLAZIONE “ENERGIA”
Meccanica, macchine ed energia 5 5 5
Sistemi e automazione 4 4 4
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 4 2 2
Impianti energetici, disegno e progettazione 3 5 6
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32 32 32
di cui in copresenza (laboratorio) 8 17 10
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Indirizzo “Trasporti e Logistica (settore Aeronautico)”
PROFILO
Il Diplomato in Trasporti e Logistica:
– ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la
progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e degli impianti relativi, nonché
l’organizzazione di servizi logistici;
– opera nell’ambito dell’area Logistica, nel campo delle infrastrutture, delle modalità di gestione del traffico e
relativa assistenza, delle procedure di spostamento e trasporto, della conduzione del mezzo in rapporto alla
tipologia d’interesse, della gestione dell’impresa di trasporti e della logistica nelle sue diverse componenti:
corrieri, vettori, operatori di nodo e intermediari logistici;
– possiede una cultura sistemica ed è in grado di attivarsi in ciascuno dei segmenti operativi del settore in cui è
orientato e di quelli collaterali.
È in grado di:
• integrare le conoscenze fondamentali relative alle tipologie, strutture e componenti dei mezzi, allo scopo di
garantire il mantenimento delle condizioni di esercizio richieste dalle norme vigenti in materia di trasporto;
• intervenire autonomamente nel controllo, nelle regolazioni e riparazioni dei sistemi di bordo;
• collaborare nella pianificazione e nell’organizzazione dei servizi;
• applicare le tecnologie per l’ammodernamento dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire
all’innovazione e all’adeguamento tecnologico e organizzativo dell’impresa;
• agire, relativamente alle tipologie di intervento, nell’applicazione delle normative nazionali, comunitarie ed
internazionali per la sicurezza dei mezzi, del trasporto delle merci, dei servizi e del lavoro;
• collaborare nella valutazione di impatto ambientale, nella salvaguardia dell’ambiente e nell’utilizzazione
razionale dell’energia.
Nell’indirizzo sono previste le articolazioni “Costruzione del mezzo”, “Conduzione del mezzo” e “Logistica”, nelle
quali il profilo viene orientato e declinato.
L’articolazione “Costruzione del mezzo” riguarda la costruzione e la manutenzione del mezzo: aereo, navale e terrestre
e l’acquisizione delle professionalità nel campo delle certificazioni d’idoneità all’impiego dei mezzi medesimi.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione consegue i risultati di apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze:
1. Identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto.
2. Gestire il funzionamento di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire nelle fasi di progettazione, costruzione e
manutenzione dei suoi diversi componenti.
3. Mantenere in efficienza il mezzo di trasporto e gli impianti relativi.
4. Gestire e mantenere in efficienza i sistemi, gli strumenti e le attrezzature per il carico e lo scarico dei passeggeri e
delle merci, anche in situazioni di emergenza.
5. Gestire la riparazione dei diversi apparati del mezzo pianificandone il controllo e la regolazione.
6. Valutare l’impatto ambientale per un corretto uso delle risorse e delle tecnologie.
7. Gestire le attività affidate seguendo le procedure del sistema qualità, nel rispetto delle normative di sicurezza.
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L’articolazione “Conduzione del mezzo” riguarda l’approfondimento delle problematiche relative alla conduzione ed
all’esercizio del mezzo di trasporto: aereo, marittimo e terrestre.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione consegue i risultati di apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze:
1. Identificare, descrivere e comparare le tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto.
2. Controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire in
fase di programmazione della manutenzione.
3. Interagire con i sistemi di assistenza, sorveglianza e monitoraggio del traffico e relative comunicazioni nei vari tipi
di trasporto.
4. Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle
merci e dei passeggeri.
5. Gestire l’attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l’ambiente esterno (fisico e delle condizioni
meteorologiche) in cui viene espletata.
6. Organizzare il trasporto in relazione alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli spostamenti.
7. Cooperare nelle attività di piattaforma per la gestione delle merci, dei servizi tecnici e dei flussi passeggeri in
partenza ed in arrivo.
8. Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
L’articolazione “Logistica” riguarda l’approfondimento delle problematiche relative alla gestione, al controllo degli
aspetti organizzativi del trasporto: aereo, marittimo e terrestre, anche al fine di valorizzare l’acquisizione di idonee
professionalità nell’interrelazione fra le diverse componenti.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’articolazione consegue i risultati di apprendimento di
seguito specificati in termini di competenze:
1. Gestire tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto.
2. Gestire il funzionamento dei vari insiemi di uno specifico mezzo di trasporto.
3. Utilizzare i sistemi di assistenza, monitoraggio e comunicazione nei vari tipi di trasporto.
4. Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle
merci e dei passeggeri.
5. Gestire l’attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l’ambiente esterno (fisico e delle condizioni
meteorologiche) in cui viene espletata.
6. Organizzare la spedizione in rapporto alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli spostamenti.
7. Sovrintendere ai servizi di piattaforma per la gestione delle merci e dei flussi passeggeri in partenza ed in arrivo.
8. Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative di sicurezza.
51
INDIRIZZO “TRASPORTI E LOGISTICA (Settore AERONAUTICO)”
DISCIPLINE
1° Biennio 2° Biennio 5° Anno
1° 2° 3° 4°
AR
EA
CO
MU
NE
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Geografia 1
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2 2 2 2
Scienze integrate (Scienze della terra e biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Scienze integrate (Fisica) 3 3
Scienze integrate (Chimica) 3 3
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3
Tecnologie informatiche 3
Scienze e tecnologie applicate 3
Elettrotecnica, elettronica e automazione 3 3 3
Complementi di matematica 1 1
AR
EA
DI
IND
IRIZ
ZO
ARTICOLAZIONE “COSTRUZIONE DEL MEZZO”
Struttura, costruzione, sistemi e impianti del mezzo 5 5 8
Meccanica, macchine e sistemi propulsivi 3 3 4
Logistica 3 3
ARTICOLAZIONE “CONDUZIONE DEL MEZZO”
Scienze della navigazione, struttura e costruzione del
mezzo 5 5 8
Meccanica e macchine 3 3 4
Logistica 3 3
ARTICOLAZIONE “LOGISTICA”
Scienze della navigazione, struttura e costruzione del mezzo 3 3 3
Meccanica e macchine 3 3 3
Logistica 5 5 6
TOTALE ORE SETTIMANALI 32 32 32 32 32
di cui in copresenza (laboratorio) 8 17 10
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ALLEGATO “B” – PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
Istituto di Istruzione Superiore
“Luigi di Savoia”
Chieti
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (ai sensi dell’art. 3 DPR 235/07)
La scuola è l’ambiente educativo e di apprendimento in cui promuovere la formazione degli studenti, la loro interazione
sociale, la loro crescita civile. Poiché l’acquisizione delle regole può avvenire solo grazie a una fattiva collaborazione
con la famiglia, la scuola intende costruire una sinergia educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto
dei reciproci ruoli.
A tal fine, questo istituto, in piena sintonia con quanto stabilito dal Regolamento delle studentesse e degli studenti (DPR
235/07), propone il seguente Patto educativo di corresponsabilità, che definisce diritti e doveri nel rapporto tra
istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, per
potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli studenti al successo scolastico.
La scuola si impegna a:
creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione
dei comportamenti e dei valori, il sostegno delle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio,
la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione;
realizzare i curricoli disciplinari nazionali, le scelte progettuali metodologiche e pedagogiche elaborate nel
Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere;
procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi ed ai ritmi di
apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati;
comunicare costantemente e tempestivamente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi
nelle discipline di studio, oltre che ad aspetti inerenti il comportamento, la condotta (assenze, ritardi);
prestare ascolto con assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da favorire l’interazione
pedagogica con le famiglie;
attivare percorsi di recupero per la prevenzione della dispersione e il sostegno allo studio;
educare al rispetto di sé, degli altri e alla solidarietà;
favorire la motivazione all’apprendere, la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;
favorire un orientamento consapevole delle scelte relative al percorso di studi dello studente;
osservare e far rispettare le norme contenute nel “Regolamento d’Istituto”.
Le studentesse e gli studenti si impegnano a:
conoscere e rispettare le norme del “Regolamento d’Istituto”;
rispettare gli altri, in particolare, i compagni, il personale docente e non docente;
rispettare le diversità personali e culturali;
rispettare l’ambiente scolastico, le sue strutture, gli arredi ed i laboratori, risarcendo i danni eventualmente
arrecati;
non mettere in atto comportamenti, che ostacolino il raggiungimento delle finalità perseguite dalla scuola;
mantenere una correttezza di comportamento, di linguaggio e di utilizzo dei media;
essere puntuali e frequentare con regolarità;
partecipare con serietà al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;
sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti;
rispettare i compiti assegnati e gli impegni assunti;
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informarsi e favorire la comunicazione tra scuola e famiglia;
conoscere il Piano dell’Offerta Formativa;
conoscere tutti i regolamenti interni ed in particolare il Regolamento di Disciplina.
La famiglia si impegna a:
instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettandone la libertà di insegnamento e la competenza
valutativa;
tenersi aggiornata su impegni, scadenze ed iniziative scolastiche, controllando costantemente il libretto
personale dell’allievo e le comunicazioni (circolari cartacee o sul sito– web), partecipando con regolarità alle
riunioni;
fare rispettare l’orario di ingresso a scuola, limitare le uscite anticipate, giustificare con regolarità le assenze
del figlio;
partecipare in modo attivo e responsabile alla vita dell’istituto;
verificare, attraverso un dialogo frequente con i docenti, che il figlio rispetti gli impegni di studio e le regole
della scuola;
intervenire, con coscienza e responsabilità, in caso di danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi,
materiale didattico, risarcendo la scuola per danni arrecati al patrimonio scolastico, come previsto dall’art. 8
del Regolamento d’Istituto;
prendere visione del Piano dell’Offerta Formativa, del Regolamento d’Istituto e del Regolamento di Disciplina
e degli altri regolamenti interni.
La studentessa/lo studente Il Genitore Il Dirigente Scolastico
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ALLEGATO “C” – CALENDARIO SCOLASTICO PER L’A.S. 2014/15
Si riporta il Calendario Scolastico Regionale della Regione Abruzzo come modificato dalla Delibera del Collegio dei
docenti del 1 settembre 2014.
1. le lezioni hanno inizio lunedì 8 settembre 2014.
2. le lezioni hanno termine martedì 9 giugno 2015; gli ultimi due giorni di scuola saranno utilizzati per
libere attività artistiche o sportive autogestite dagli studenti.
3. le festività di rilevanza nazionale sono:
• tutte le domeniche;
• giovedì 1 novembre, festa di tutti i Santi;
• sabato 8 dicembre Immacolata Concezione;
• 25 dicembre, Natale;
• 26 dicembre, Santo Stefano;
• 1° gennaio, Capodanno;
• 6 gennaio, Epifania;
• il lunedì dopo Pasqua;
• il 25 aprile, anniversario della Liberazione;
• il 1° maggio, festa del lavoro;
• il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica;
• sabato 11 maggio festa del santo patrono;
4. le lezioni sono sospese :
da lunedì 22 dicembre 2014 a martedì 6 gennaio 2015;
martedì 17 febbraio 2015 (martedì grasso di Carnevale);
da giovedì 2 aprile 2015 a mercoledì 8 aprile 2015;
Nelle classi del Corso Serale le attività didattiche avranno termine il 19 giugno anche mediante un’articolazione
diversa dal quella contemplata nell’ordinario orario delle lezioni; di conseguenza gli scrutini per le classi non terminali
avranno luogo entro il 25 giugno 2015.
55
ALLEGATO “D” – PROGETTI DI IDENTITA’
1 – DOCENTE TUTOR – REFERENTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Docente Tutor, nominato per ogni singola classe all’inizio di ogni anno scolastico dal Dirigente Scolastico, svolge
compiti miranti a contrastare problematiche rilevanti quali l’abbandono, l’assenteismo, il basso rendimento, il disagio
psicologico; tende pertanto ad innalzare la qualità del servizio offerto agli alunni e alle famiglie alle quali viene rivolta
una costante opera di informazione circa il profitto, le assenze e il comportamento degli allievi. Tale figura mira quindi
a far sentire gli studenti seguiti, controllati e nello stesso tempo rassicurati in quanto punto di riferimento al quale
potersi rivolgere. Il progetto, che ha caratterizzato il piano di attuazione dell’autonomia scolastica, coinvolge ed
impegna tutte le componenti scolastiche; in particolare prevede che il Tutor coordini attività di rilevazione valutativa
intermedia, finale, di recupero in itinere ed estivo, con l’ausilio di apposito software.
2 – ITIS PROMOTION
Il progetto si propone di migliorare l’immagine ed aumentare la visibilità dell’Istituto attraverso la produzione di
materiale multimediale atto a far conoscere l’offerta formativa e le attività extracurriculari che caratterizzano la Scuola;
la realizzazione di una “Guida dell’Istituto” e la partecipazione alle Aule di Orientamento organizzate dalle scuole
medie delle province di Chieti e Pescara. Inoltre, vista l’importanza assunta dall’attività di orientamento in entrata, si
prevedono forme di collaborazione con le scuole secondarie di primo grado i cui allievi storicamente costituiscono il
target del nostro Istituto. Si intende coinvolgere “Chiarini–De Lollis–Vicentini” e “Mezzanotte–Antonelli–Ortiz” di
Chieti e “M. Buonarroti” di Ripa Teatina i cui allievi potranno sia partecipare a laboratori e frequentare brevi corsi su
discipline caratterizzanti (matematica, chimica, fisica, scienze, lingue) presso il nostro Istituto, sia collaborare con la
redazione del “Savoiardo” per la produzione e scambi di articoli. Le attività laboratoriali e i corsi saranno concordati tra
i docenti del nostro Istituto e quelli delle scuole medie coinvolte in modo da poter definire “pacchetti” di interventi
coerenti e complementari con l’offerta formativa delle scuole interessate.
3 – SCUOLA APERTA
L’IIS “Luigi di Savoia” di Chieti è stato il primo Istituto ad attivare una manifestazione, “Scuola aperta”, che si propone
di offrire un servizio di informazione al territorio aprendo le porte della scuola alla cittadinanza per far conoscere le
attività che vi si svolgono, la strutturazione, le specializzazioni, i laboratori, la strumentazione didattica. Nell’occasione
vengono attuate iniziative come mostre fotografiche, percorsi didattici, proiezioni audiovisive e quant’altro possa
testimoniare la qualità dell’Offerta Formativa.
La manifestazione si svolge prima della conclusione del primo quadrimestre e raccoglie vasti consensi attestati dalla
frequenza di numerosi visitatori: studenti di scuola media, dell’Istituto, genitori, autorità. Obiettivo principale è far
conoscere le strutture e l’offerta formativa dell’Istituto agli allievi dell’ultimo anno delle scuole medie, agli alunni delle
seconde classi dell’Istituto ed alle rispettive famiglie.
4 – VIAGGI E VISITE ISTRUZIONE
Il progetto si propone l’organizzazione di viaggi e visite guidate finalizzati alla conoscenza delle realtà storico–
artistiche e ambientali in Abruzzo, in Italia e all’estero; di Enti, Aziende, realtà produttive locali, nazionali ed europee.
Si propone inoltre di facilitare la socializzazione; di fare acquisire esperienze tecnico–scientifiche fuori della realtà
produttiva locale e di ampliare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro.
5 – PUNTO ASCOLTO
Il Punto Ascolto vuole creare una rete di solidarietà umana, sensibile e capace sia di individuare sia di affrontare, per
quanto possibile, il disagio psicologico; inoltre prevede il monitoraggio delle situazioni a rischio e l’individuazione
delle strategie necessarie al recupero dello studente all’interno della scuola, con l’aiuto di uno psicologo disponibile un
giorno a settimana.
6– D.U.A. DIDATTICA UNIVERSITARIA ANTICIPATA E A DISTANZA
Il progetto, promosso a livello nazionale dal MIUR e regolato da una specifica Convenzione, prevede la supervisione di
una Coordinatrice Scientifica – prof.ssa Angela Groppelli ordinario di Psicologia Scolastica – ed è attuato in
collaborazione con la Fondazione “Comunità Domenico Tardini” e le Università “Roma Tre” e “La Sapienza” di Roma.
Il progetto è iniziato dal novembre 1998 e si propone di avviare gli studenti particolarmente meritevoli e volenterosi
delle quarte e quinte classi alla didattica universitaria, con diretta esperienza di esami, attraverso corsi tenuti per via
telematica da docenti universitari. Viene proposto l’insegnamento di discipline di valenza trasversale quali: Chimica
Generale, Fondamenti di Informatica. Tramite e–mail e periodici incontri di verifica viene curata la comunicazione tra
56
docenti tutor (collaboratori delle cattedre universitarie) e allievi seguiti nella scuola da docenti referenti dell’Istituto.
Alla fine dei corsi gli alunni potranno sostenere i relativi esami universitari con il conseguente riconoscimento di Crediti
Formativi Universitari (CFU), oltre al credito formativo assegnato dal nostro Istituto. Infine, la Convenzione prevede
che la Fondazione Tardini metta a disposizione un esperto per svolgere presso l’Istituto attività di assistenza psicologica
agli allievi (vedi il progetto “Punto Ascolto”).
7 – PROGETTI ENIS
Il 26 novembre 2004 l’ITIS “Luigi di Savoia” ha ricevuto il Diploma ENIS (“European Network of Innovative
Schools”) entrando a far parte della “Rete Europea delle Scuole Innovative” che riunisce le “Scuole di Eccellenza”
italiane ed europee impegnate nell’applicazione delle nuove tecnologie per l’innovazione scolastica, leader nell’uso
delle Tecnologie per l’Informazione e la Comunicazione, e che si sono distinte nell’insegnamento–apprendimento
supportato dalle tecnologie informatiche. Pertanto l’Istituto può partecipare ai progetti ENIS nazionali ed europei e può
proporne di propri. In particolare sono
8 – ORIENTAMENTO UNIVERSITARIO
Il progetto si rivolge agli allievi delle classi quinte e prevede: l’individuazione degli allievi interessati all’orientamento
universitario; la diffusione mirata di informazioni sulle caratteristiche dei corsi di laurea; incontri con docenti
universitari; visite a sedi universitarie e partecipazione a manifestazioni attinenti all’orientamento universitario;
un’attività di preparazione all’accesso alle facoltà universitarie che prevedono una prova d’ingresso selettiva;
l’effettuazione della prescrizione universitaria per via telematica; incontri con docenti esperti nella formazione post–
diploma.
9 – GUIDA SICURA (Educazione stradale)
L’Istituto cura lo svolgimento di corsi pomeridiani, rivolti a studenti di età compresa tra 14 e 17 anni, finalizzati al
conseguimento del certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori. I corsi si svolgono a cadenza settimanale e
prevedono lezioni frontali e multimediali; essi inoltre prevedono il riconoscimento da parte della Motorizzazione di
Chieti e la convenzione con un’autoscuola.
10 – BRIDGE A SCUOLA
L’Istituto aderisce al progetto BAS – bridge a scuola – nato nel 1993, quando il Bridge, sport della mente, è stato
affiliato al Coni. Si organizzano corsi che mirano ad allenare gli allievi alla riflessione, alla logica, alla concentrazione,
alla competizione, oltre a favorire la socializzazione e il rispetto per l’avversario. L’Istituto partecipa annualmente al
Campionato Interscolastico Nazionale conseguendo risultati prestigiosi.
11 – IL QUOTIDIANO IN CLASSE – GIORNALE DI ISTITUTO
Il progetto, che coinvolge circa 400 allievi delle classi seconde, terze, quarte e quinte (20 classi), si propone di
avvicinare il mondo dei giovani a quello dei giornali e soprattutto di fornire all’allievo un aiuto fattivo alla costruzione
della propria autonomia di giudizio; esso si svolge in collaborazione con l’Osservatorio Permanente Giovani–Editori e
con alcuni gruppi editoriali. Il progetto prevede inoltre la pubblicazione di un giornale d’Istituto (“Il Savoiardo”) che
mira ad abituare gli allievi al lavoro di gruppo, al confronto delle opinioni, al piacere della lettura e della scrittura
stimolando anche l’interesse per tutte le attività connesse alla realizzazione di un giornale. Nella realizzazione del
giornale sono coinvolte sia personalità esterne all’Istituto sia docenti ed allievi delle scuole medie di Chieti e dei paesi
limitrofi.
12 – AUTOANALISI D’ISTITUTO
Le ragioni e le finalità del progetto sono ampiamente e dettagliatamente spiegate nel POF (Allegato “O”) che prevede,
data la complessità del modello adottato, che esso venga approvato per mete intermedie. La metodologia adottata per
l’autovalutazione di Istituto, di tipo statistico, opera sull’analisi del sistema IIS nel contesto territoriale, sui sottosistemi
della organizzazione e strutturazione interna e sui diversi componenti, ed attua la valutazione attraverso indicatori
quantitativi, qualitativi e di rilevazione riportati nel POF.
In relazione all’attività di autoanalisi di base (triennio 1999/2002), si prevede per il nuovo triennio 2014/2017 di
effettuare rilevazione dati, analisi e analisi comparativa dati pregressi sulla qualità dell’insegnamento, del
comportamento del personale e degli studenti, dei rapporti tra studenti e della situazione logistica; sulla percezione della
qualità da parte dei genitori e del personale non docente; sulla dispersione scolastica; sulla motivazione allo studio e
all’insegnamento; la misurazione dei risultati degli esami di stato ed un’analisi comparativa con anni pregressi e resto
d’Italia.
57
13 – CENTRO RACCORDO ESTERNO
Il progetto si propone di raccordare le esigenze scolastiche con il territorio; di favorire la conoscenza del mondo del
lavoro e di realtà extrascolastiche agli alunni attraverso stage, convegni, partecipazione a concorsi, produzione materiale
mediatico, inchieste tra diplomati.
14 – TEST INGRESSO
ELABORAZIONE TEST INGRESSO ITALIANO
Il test mira a verificare le competenze grammaticali degli studenti del primo anno allo scopo di individuare carenze
nella preparazione di base ed intervenire opportunamente sul piano didattico. I dati raccolti vengono elaborati per
produrre statistiche ed un’analisi trasversale tra tutte le classi.
ELABORAZIONE TEST INGRESSO MATEMATICA
Il test mira a verificare le competenze degli studenti del primo anno rispetto a quelle parti della Matematica che
dovrebbero far parte del bagaglio di conoscenze al termine della scuola media inferiore. L’elaborazione delle risposte
fornite permette ai docenti di individuare le carenze di base ed intervenire per l’opportuno recupero. I dati raccolti
vengono elaborati per produrre statistiche ed un’analisi trasversale tra tutte le classi.
15 – PREVENZIONE DIPENDENZE
La scuola deve assumersi pienamente le proprie responsabilità e garantire in particolare alle giovani e ai giovani un
contesto “sano” di vita e di crescita. Deve aiutare gli allievi nella costruzione di obiettivi concreti da realizzare nella vita
e sostenere lo sviluppo di competenze sociali. Tutte le sostanze che possono portare a dipendenza, oltre a mettere in
pericolo la salute e indipendentemente dallo statuto (legale o illegale), se consumate precocemente nell’adolescenza
rappresentano un ostacolo significativo nella formazione della persona e vanno considerate come incompatibili con la
missione educativa della scuola.
Nei confronti di tali sostanze, come pure per tutte quelle situazioni delicate che la coinvolgono, la scuola deve adottare
un atteggiamento preciso e coerente, volto ad assicurare un’efficace protezione e a garantire un intervento precoce nelle
situazioni problematiche.
Altrettanto importanti risultano essere l’informazione, la conoscenza e il rispetto dei limiti e delle disposizioni legali.
Le modalità di intervento in ambito scolastico potrebbero quindi muoversi secondo questo approccio:
Dare la priorità alla promozione della salute nell’ambiente scolastico
Avviare una riflessione interna a livello dei docenti per conoscere il fenomeno e discuterne apertamente
Programmare, durante l’anno scolastico, interventi regolari di informazione e di prevenzione
Acquisire materiale informativo che possa servire quale documentazione per gli adulti e per i ragazzi
L’intervento non può certo circoscriversi ad un solo anno scolastico, infatti è risaputo che programmi di prevenzione
rivelano la loro efficacia e la loro adeguatezza solo se sono regolari e continuano nel tempo. Per la riuscita
dell’iniziativa il ruolo delle dirigenza scolastica e il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche è indispensabile.
16 – AUTONOMIA–POF–INVALSI
Il progetto prevede: realizzazione e/o reperimento di test di verifica delle abilità d’ingresso, in itinere e finali;
elaborazione e/o reperimento di materiali didattici e strategie funzionali a: recupero delle disabilità, individualizzazione
dell’insegnamento, valorizzazione delle eccellenze, partecipazione al progetto Pilota 4.
58
ALLEGATO “E” – SCHEDE PREVENTIVO
Progetto 2014–2015 ……………………………
PREVENTIVO
(Modello POF 1)
59
Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si intendono perseguire, i destinatari a cui si
rivolge, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre
istituzioni.
Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto si attua, illustrare le fasi operative
individuando le attività da svolgere in un anno finanziario separatamente da quelle
da svolgere in un altro.
Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori
esterni che si prevede di utilizzare. Indicare i nominativi delle persone che
ricopriranno ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.
60
Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che si prevede di utilizzare per la
realizzazione. Separare gli acquisti da effettuare per anno finanziario.
Data …………………………
Il Responsabile del progetto
……………………………………….
61
PROGRAMMA ANNUALE – A. F. 2015
PIANO OFFERTA FORMATIVA A. S. 2014/2015
SCHEDA RIEPILOGATIVA UTILIZZO RISORSE UMANE (Modello POF 2)
PROGETTO/ATTIVITA’
SOTTOPROGETTO
RESPONSABILI
COGNOME/NOME PROFILO QUALIFICA ATTIVITA’ COMPENSO ORARIO
[lordo dipendente]
Codice Tipologia n. ore
previste
n. ore da
retribuire
Quota
oraria COMPENSO
Il sottoscritto ………………………………………………………………………, responsabile del suddetto progetto,
dichiara di accettare di attuarlo nella sua interezza, senza alcuna riduzione sia di attività sia di
impegno orario, alle condizioni finanziarie che saranno definite dal Contratto di Istituto per
l’a.s. 2014-2015.
Chieti, IL RESPONSABILE
……………………………………………………
62
ALLEGATO “F” – SCHEDE CONSUNTIVO
Progetto 2014–2015 ……………………………
CONSUNTIVO
(Modello POF 1)
63
Denominazione progetto
Indicare Codice e denominazione del progetto
Responsabile progetto
Indicare il responsabile del progetto
Obiettivi
Descrivere gli obiettivi misurabili che si è inteso perseguire, i destinatari a cui ci si
è rivolti, le finalità e le metodologie utilizzate. Illustrare eventuali rapporti con altre
istituzioni.
Durata
Descrivere l’arco temporale nel quale il progetto è stato attuato, illustrare le fasi
operative individuando le attività svolte in un anno finanziario separatamente da
quelle svolte in un altro.
Risorse umane
Indicare i profili di riferimento dei docenti, dei non docenti e dei collaboratori
esterni che sono stati utilizzati. Indicare i nominativi delle persone che hanno
ricoperto ruoli rilevanti. Separare le utilizzazioni per anno finanziario.
64
Beni e servizi
Indicare le risorse logistiche ed organizzative che sono state utilizzate per la
realizzazione. Separare gli acquisti effettuati per anno finanziario.
Data …………………………
Il Responsabile del progetto
……………………………………….
65
PROGRAMMA ANNUALE – A. F. 2015
PIANO OFFERTA FORMATIVA A. S. 2014/2015
SCHEDA RIEPILOGATIVA UTILIZZO RISORSE UMANE (Modello POF 2)
PROGETTO/ATTIVITA’
SOTTOPROGETTO
RESPONSABILI
COGNOME/NOME PROFILO QUALIFICA ATTIVITA’ COMPENSO ORARIO
[lordo dipendente]
Codice Tipologia n. ore
previste
n. ore da
retribuire
Quota
oraria COMPENSO
Il sottoscritto ………………………………………………………………………, responsabile del suddetto progetto,
dichiara di accettare per l’attuazione dello stesso le condizioni finanziarie sopraindicate desunte
dalla Tabella 9 del Contratto di Istituto.
Chieti, IL RESPONSABILE
……………………………………………………
66
ALLEGATO “G” – PROGETTI APPROVATI PER L’ANNO SCOLASTICO 2014/15
PROGETTI DI IDENTITA’
Docente Tutor – Referente del Consiglio di Classe
ITIS Promotion – Scuola Aperta
Viaggi Istruzione
Punto Ascolto – DUA
ENIS
Orientamento Universitario
Bridge a Scuola
Quotidiano in Classe – Giornale di Istituto
Autoanalisi Istituto
Test Ingresso
Autonomia – POF – INVALSI
PROGETTI ANNUALI
Olimpiadi di Scienze Naturali
Olimpiadi della Matematica
CAD 2D–3D
Olimpiadi della Chimica
Spettroscopia IR e NMR in Chimica Organica
Olimpiadi dell’Informatica
Approfondimento Matematica Quinte
Conoscere la Borsa
Olimpiadi della Fisica – Giochi di Anacleto
Corso di Astronomia teorica e pratica
Educazione alla salute e alla solidarietà
67
ALLEGATO “H” – CONTRATTO FORMATIVO
Istituto di Istruzione Superiore “Luigi di Savoia” – Chieti
Contratto Formativo
Corso ………………………………………………… – Classe ………
sez.……
Disciplina ………………………………………………………………
Docenti : …………………………………………
a.s. 2014/2015
N.B. Quanto specificato di seguito è indicativo di ciò che si intende realizzare durante
l’anno scolastico.
Eventuali variazioni saranno giustificate nella Relazione finale.
68
1. Profilo della classe
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
2. Obiettivi educativi
………………………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………..
……………………………………………………………………………..………
………………………………………………………………………………...
…………………………………………………………………………………..…
………………………………………………………………………………..……
…………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………….
………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
69
3. Obiettivi didattici (definiti dal Gruppo Didattico)
Conoscenze
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
Competenze
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
Capacità
…………………………………………………………..
……………………………………………………………
……………………………………………………………..
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
N.B. Gli obiettivi minimi irriducibili rapportati alla situazione iniziale della classe
sono indicati con (*).
70
4. Contenuti
Il programma è stato strutturato individuando i seguenti moduli:
M.1 ……………………………………………………………………….
……………………………………………………………………….
M.2 ……………………………………………………………………….
M.3 ……………………………………………………………………….
…………………………………………………………………………
M.4 …………………………………………………………………..
M.5 …………………………………………………………………….
M.6 ………………………………………………………………………
M.7 ………………………………………………………………………..
M.8 ……………………………………………………………………….
………………………………………………………………………..
N.B. Attivazione dell’Area di Progetto (vedi decisioni del Consiglio di Classe)
71
5. Tempi
Mese Ore previste Moduli
Settembre ……..
Ottobre ……..
Novembre ……..
Dicembre ……..
Gennaio …….
Febbraio ……..
Marzo …….
Aprile …….
Maggio …….
Giugno ……
Totale: ……… ore
72
6. Metodi
Lezioni frontali
Lavori di gruppo
Ricerche
Tesine
Discussione collettiva guidata
Sviluppo di un problema con discussione e ricerca della soluzione
Corsi di approfondimento
Corsi di recupero
Corsi integrativi
Percorsi individualizzati
Didattica multimediale
Attività facoltative
7. Mezzi e strumenti
Mezzi di comunicazione delle informazioni:
Comunicazione orale
Fotocopie/dispense
Libri di testo
Schede
Dossier di documentazione
Giornali, riviste
Documentazione tecnica
Software didattico
Software multimediale
Visita guidata / stage
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Laboratori – Aule speciali:
Laboratorio di …………………………………..
Centro di Calcolo
Aula multimediale
Ce.Pro.Media
Aula Briefing
C.A.M. (Centro Audiovisivo Multimediale)
Biblioteca
8. Attività integrative del percorso formativo
Attività extracurriculari:
…………………………………………………………
…………………………………………………………
Visite guidate (vedi decisioni del Consiglio di Classe)
Viaggi di istruzione (vedi decisioni del Consiglio di Classe)
74
9. Verifiche ed interventi
Numero prove
Fre
qu
enti
Occ
asio
nal
i
Per
iodic
he
1°
Quadr
2°
Quadr
Verifiche scritte (tradizionali)
Verifiche orali
Prove strutturate a risposta aperta
Prove strutturate a risposta chiusa
Prove di laboratorio
Prove pluridisciplinari
Prove di ingresso
Prove di uscita
Interventi dal banco e/o posto di lavoro
Compiti a casa
Esercizi scritti/relazioni
Lavori di gruppo
Corsi di recupero – approfondimento – integrazione
75
10. Valutazione
I criteri di valutazione adottati sono indicati nella griglia deliberata dal
Consiglio di Classe
I livelli minimi per una valutazione sufficiente sono stati definiti dal Gruppo
Didattico in base a quanto indicato nel P.O.F.
Chieti, ………………………… I Docenti
…………………………………
…………………………………
76
ALLEGATO “I” – SCHEDA DISCIPLINA
77
Criteri di compilazione della Scheda “Disciplina “
Val = valutazione media delle prove scritte, orali e pratiche [si utilizzi il codice]
Val Voto (media) Indicatore Codice
Voto 7,5 BUONO B
6,5 Voto 7,5 DISCRETO D
5,5 Voto 6,5 SUFFICIENTE S
4,5 Voto 5,5 INSUFFICIENTE I
Voto 4,5 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE G
– NON CLASSIFICATO nc
Assenze = ore di assenza dalle lezioni
Partecipazione, Impegno, Metodo di studio [si utilizzi il codice]
Partecipazione Impegno Metodo di studio Indicatore Codice Indicatore Codice Indicatore Codice
Costruttiva A Notevole A Elaborativo A
Recettiva B Soddisfacente B Organizzato B
Sollecitata C Accettabile C Non sempre organizzato C
Dispersiva D Discontinuo D Ripetitivo D
Opportunistica E Scarso E Disorganizzato E
78
ALLEGATO “L” – PAGELLINA (valutazione intermedia)
79
ALLEGATO “M” – PAGELLE QUADRIMESTRALI
80
81
ALLEGATO “N” – PAGELLA FINALE (II SESSIONE)
82
ALLEGATO “O” – COMUNICAZIONE RECUPERO
83
84
ALLEGATO “P” – CONVOCAZIONE FAMIGLIA
85
ALLEGATO “Q” – TABELLE CREDITO SCOLASTICO
Ripartizione del punteggio da attribuire al
“Credito scolastico” – Candidati interni
[DM 16 dicembre 2009 n. 99]
Nuova Normativa
Media dei voti Credito scolastico (Punti) Classe III Classe IV Classe V
M = 6 3–4 3–4 4–5
6 < M ≤ 7 4–5 4–5 5–6
7 < M ≤ 8 5–6 5–6 6–7
8 < M ≤ 9 6–7 6–7 7–8
9 < M ≤ 10 7–8 7–8 8–9
M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede
di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
A partire dall’anno scolastico 2011/2012, la nuova ripartizione dei punteggi
del credito scolastico si applica nei confronti degli studenti frequentanti le
classi terza, quarta e quinta.
ALLEGATO “R” – IL REGOLAMENTO DI ISTITUTO
NB
a.s. 2014-2015
86
Istituto di Istruzione Superiore
“Luigi di Savoia”
Chieti
Regolamento di Istituto
87
Indice
Titolo I – Dichiarazione di principi e norme generali
Titolo II – Orario delle lezioni, ritardi, assenze
Titolo III – Organizzazione della vita comunitaria
Titolo IV – Partecipazione degli studenti alla vita comunitaria
Titolo V – Codice disciplinare
88
Titolo I – Dichiarazione di principi e norme generali
Art. 1 – La vita dell’Istituto, nel rispetto della legislazione vigente, si ispira alla norme della convivenza democratica e
al principio della collaborazione tra le varie componenti (docenti, non docenti, studenti, genitori).
Art. 2 – È dovere generale di tutti, indipendentemente dalla componente di appartenenza, espletare le proprie funzioni
con senso di responsabilità, spirito di cortesia, comprensione, collaborazione, pur nell’ambito delle singole autonomie.
Il personale e gli allievi devono aver cura della propria persona adattando l’abbigliamento in maniera che sia consono
alla dignità dell’ambiente scolastico.
Art. 3 – Per quanto non previsto esplicitamente nel presente Regolamento si applicano le norme di cui ai DPR 249 del
24.06.1998 e 235 del 21.11.2007 (“Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” – modifiche e
integrazioni), ai CCNL e CCNI nel periodo di loro vigenza.
Titolo II – Orario delle lezioni, ritardi, assenze
Art. 4 – Le lezioni iniziano alle 8.10 e terminano alle 13.40; la durata dell’ora di lezione è di norma ridotta a 55 minuti.
I docenti devono trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni e gli studenti all’inizio delle stesse. A tal
proposito è stato predisposto un servizio di rilevazione automatica della presenza con lo scopo precipuo della
rilevazione dell’orario di ingresso del personale docente. Alle ore 8.00 l’Istituto è aperto agli studenti che possono
sostare nell’atrio o nell’area limitrofa al parcheggio interno, per recarsi alle 8.05 nelle aule loro assegnate in modo che
alle 8.10 le lezioni possano avere inizio.
Art. 5 – Gli insegnanti possono, entro le ore 9.05 e a loro discrezione, ammettere in classe eventuali ritardatari tenendo
conto sia del luogo di provenienza sia della eventuale recidiva; sul Registro di classe deve essere annotato l’orario di
ingresso per ciascun allievo.
Art. 6 – Gli allievi giunti in ritardo dopo le ore 9.05 o comunque non ammessi in classe dal docente della prima ora ai
sensi del precedente art. 5 sono tenuti a recarsi dal Dirigente Scolastico (DS) o dal suo delegato incaricato del servizio
per chiedere di essere ammessi. Il DS o il suo delegato ammette gli allievi in classe e l’insegnante ne prende nota sul
Registro di classe ai fini del successivo art. 7. L’entrata dopo la 2a ora ha carattere di eccezionalità.
Art. 7 – I ritardi non possono comunque superare il numero di sei in tutto l’anno scolastico (tre per quadrimestre o due
per trimestre); non vengono conteggiati i ritardi giustificati personalmente dal genitore ovvero comprovati da
certificazione (visita medica, etc.) nonché quelli dovuti a ritardi dei mezzi di linea extraurbani accertati presso le Società
di trasporto.
Art. 8 – Gli alunni ritardatari oltre i limiti di cui all’art. 7 non possono essere riammessi in classe se non giustificati
personalmente da un genitore; tale prescrizione deve essere annotata sul Registro di classe.
Art. 9 – La giustificazione da parte dei genitori è obbligatoria per ogni assenza degli alunni; tale norma è dettata dalla
necessità che i genitori siano sempre informati circa il comportamento dei loro figli. L’Istituto, nella persona del DS o
dei docenti da lui delegati, si riserva di accogliere o meno la giustificazione, sia per le assenze singole sia per quelle
collettive. All’inizio di ogni anno scolastico la Segreteria dell’Istituto consegna o fa pervenire ai genitori un apposito
libretto per le giustificazioni; gli alunni maggiorenni possono ritirarlo personalmente. Il duplicato del libretto, in caso di
smarrimento, può essere consegnato ai genitori dell’alunno minorenne solo dopo l’avvenuto versamento di un
contributo indicato dalla Segreteria.
Art. 10 – L’alunno che si presenti a scuola senza giustificazione è ugualmente riammesso in classe, ma è tenuto a
giustificare l’assenza il giorno successivo; qualora ometta o rinvii tale adempimento potrà incorrere in sanzioni
disciplinari (vedi Titolo V). Il docente Tutor della classe è tenuto ad informare tempestivamente la famiglia.
Art. 11 – Dopo le assenze collettive non è accettabile la semplice ordinaria giustificazione a meno che non sia
accompagnata da certificazione medica ovvero da documentazione comprovante che l’assenza sia dovuta a cause
personali (esami di guida, lutto, matrimonio di un congiunto, et similia). È data facoltà al genitore di presentare
personalmente dichiarazione di consapevolezza.
Art. 12 – Oltre i cinque giorni di assenza consecutiva – ivi compresi eventuali giorni festivi – la giustificazione deve
essere accompagnata da certificazione medica rilasciata ai fini precauzionali, che sarà conservata nel fascicolo dello
studente. Le assenze di oltre cinque giorni dovute a cause diverse dalla malattia (viaggi, motivi familiari, etc.) possono
essere giustificate senza certificato medico purché il genitore ne abbia dato preventiva comunicazione all’Istituto per
89
iscritto.
Art. 13 – L’uscita anticipata degli alunni deve essere di norma richiesta, di persona o mediante scrittura autenticata o
mediante fax con copia del documento di identità, da un genitore o da chi ne faccia legalmente le veci e il DS la
concede solo in casi eccezionali e per motivi di inderogabile necessità che di norma devono essere preventivamente
documentati. Il genitore, o chi ne fa le veci, che preleva l’allievo è tenuto ad esibire regolare documento di identità.
L’uscita anticipata per attività sportiva deve essere accompagnata dalla richiesta della Società Sportiva contenente in
calce il benestare firmato da un genitore.
Art. 14 – Nei casi di forza maggiore (ad esempio nel caso di precipitazione nevosa che lasci presagire difficoltà di
comunicazione o nel caso di scioperi dei mezzi di trasporto in coincidenza con l’uscita da scuola), il DS o il suo
delegato può consentire agli studenti minorenni che lo richiedano di lasciare l’Istituto, qualora i genitori diano
contestualmente il consenso, anche telefonicamente, o lo abbiano dato preventivamente all’atto dell’iscrizione.
Eccezionalmente gli studenti maggiorenni possono chiedere l’autorizzazione mediante domanda scritta; gli studenti che
non lo richiedono possono restare in Istituto secondo l’orario normale delle lezioni. In caso di preannunciato sciopero
del personale dell’Istituto o di assemblee sindacali il DS o il suo delegato può prevedere l’entrata in ritardo e/o l’uscita
anticipata di gruppi di classi per meglio garantire la sorveglianza. Alle famiglie sarà comunicato in anticipo che
potrebbe essere necessario impedire l’ingresso degli alunni in Istituto o prevedere una loro uscita anticipata nella
giornata dello sciopero e nel caso in cui il personale si presentasse in servizio in numero insufficiente.
Art. 15 – A nessun alunno, anche se maggiorenne, è consentito di uscire dagli edifici dell’Istituto durante l’orario
scolastico senza autorizzazione. Al cambio di ora ed in caso di temporanea assenza dell’insegnante gli alunni devono
restare ordinatamente in classe. Durante lo svolgimento delle lezioni, particolarmente durante le prime due ore, agli
alunni è fatto divieto di uscire dall’aula se non in caso di effettiva ed indifferibile necessità; in ogni caso
l’allontanamento dall’aula deve essere il più breve possibile. Il docente della classe è tenuto a far rintracciare l’alunno
non rientrato in classe in un tempo ragionevole.
Art. 16 – I trasferimenti degli alunni verso le palestre, le aule ed i vari plessi dell’Istituto devono avvenire in modo
sollecito ed ordinato; in particolare, per gli spostamenti da e verso la palestra esterna al corpo principale dell’Istituto si
prevede che gli allievi siano accompagnati da un Docente o da un Collaboratore Scolastico. Durante tali trasferimenti
agli allievi è vietato fermarsi negli esercizi commerciali esterni all’Istituto. Parimenti i docenti sono tenuti ad effettuare
con sollecitudine il cambio di classe.
Art. 17 – Dopo le prime tre ore di lezione è concesso agli alunni un intervallo, della durata di dieci minuti, durante il
quale gli studenti hanno libertà di movimento all’interno dei plessi in cui si trovano, mantenendo sempre un contegno
corretto e civile. Per motivi di ordine pratico, i docenti sono tenuti a controllare che gli alunni lascino le aule, ma non il
plesso, ove si trovano all’inizio dell’intervallo. Durante l’intervallo la vigilanza nei corridoi è affidata al personale
ausiliario, mentre i docenti, alla ripresa delle lezioni, hanno l’obbligo di farsi trovare nell’aula loro assegnata per fare
lezione.
Art. 18 – Il verificarsi di ripetuti ritardi ed assenze individuali o collettive è indice sicuramente di scarsa partecipazione
e di possibile autoemarginazione; di tale comportamento i docenti devono informare tempestivamente le famiglie,
direttamente o, preferibilmente, tramite il Tutor della classe, fatta salva l’eventuale possibile adozione di provvedimenti
disciplinari.
Art. 19 – Le lezioni terminano, di regola, secondo quanto previsto per ciascuna classe dall’orario generale. In situazioni
particolari il DS può disporre l’uscita anticipata parziale (una o più classi o parti di esse) o generale: di ciò sarà data
preventiva comunicazione agli studenti e, loro tramite, alle famiglie, salvo i casi di assoluta urgenza. Il DS può disporre
variazioni anche per l’orario di entrata.
Art. 20 – Gli alunni “pendolari” possono farsi rilasciare dal DS (a suo insindacabile giudizio) un permesso permanente
sia di “uscita anticipata” sia di “entrata posticipata”, qualora gli orari dei servizi pubblici giustifichino la richiesta. Tali
permessi permanenti saranno riportati sul Registro di classe.
Titolo III – Organizzazione della vita comunitaria
Art. 21 – L’istituto mette a disposizione delle varie componenti appositi spazi per l’affissione di manifesti, comunicati
e avvisi di informazione scolastica, culturale, sindacale e politica. Il materiale diffuso o affisso nell’istituto deve portare
il visto del DS o del suo delegato e la chiara indicazione dei responsabili mediante nomi e sigle.
Art. 22 – Le rappresentanze elette delle varie componenti che intendano valersi del materiale in dotazione alla scuola
90
necessario allo svolgimento della loro attività, devono rivolgersi al DS o al suo delegato che incaricherà il personale
addetto. A tali rappresentanze per l’esercizio delle rispettive funzioni, l’istituto pone – a richiesta – a disposizione un
locale nel pomeriggio, sempre nei limiti dell’orario di servizio del personale non docente.
Art. 23 – Per la videoproiezione di film e per ogni altro tipo di iniziativa culturale pomeridiana e serale che non sia
connessa con la normale attività didattica, con corsi di aggiornamento o con attività direttamente gestite dai docenti o
dal DS è necessaria una richiesta scritta per l’autorizzazione del Consiglio d’Istituto. L’Istituto è aperto a un rapporto di
carattere culturale con Associazioni, Collegi professionali ed Enti: rappresentanti di tali Associazioni ed Enti possono
essere invitati, per consulenza, dagli organi collegiali.
Art. 24 – È indispensabile che gli allievi abbiano il massimo rispetto per gli ambienti e gli arredi scolastici. In caso di
danneggiamenti di qualsiasi genere l’alunno o gli alunni responsabili, in base alla normativa scolastica vigente, oltre a
incorrere in sanzioni disciplinari, sono tenuti a risarcire il danno.
Art. 25 – Biciclette e motorini, condotti a mano dentro il recinto della scuola, devono essere parcheggiati negli appositi
spazi. L’Istituto non assume alcuna responsabilità per danni o furti: mette a disposizione gli spazi, ma non provvede alla
custodia. Agli alunni non è consentito entrare nei parcheggi dell’istituto in automobile.
Art. 26 – Il personale dell’Istituto può accedere al parcheggio principale in automobile, nei limiti dei posti disponibili,
osservando la segnaletica apposta e/o le indicazioni del personale di vigilanza. I dipendenti sono autorizzati a
parcheggiare solo quando abbiano dichiarato nell’apposito modulo–domanda di rispettare le prescrizioni di cui sopra e
di sollevare l’Istituto da ogni responsabilità per danni a persone o cose dovute a circolazione o ad eventi diversi (caduta
vetri o calcinacci, oggetti lanciati da alunni, et similia). Al termine delle lezioni gli alunni non possono sostare con moto
o biciclette dentro il recinto della scuola e in particolare di fronte all’ingresso principale.
Art. 27 – Gli allievi non possono utilizzare il telefono cellulare durante lo svolgimento delle attività didattiche;
eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza o gravità,
potranno sempre essere soddisfatte, previa autorizzazione del docente o attraverso gli uffici di Presidenza o della
Segreteria Didattica. È vietato agli studenti l’utilizzo di fotocamere, videocamere e registratori vocali in assenza di un
esplicito consenso manifestato dall’interessato.
Art. 28 – Bar interno
Gli allievi possono utilizzare i servizi del bar posto all’interno dell’Istituto di norma durante
l’intervallo. Nelle ore di lezione è permesso l’accesso al bar solo per il tempo strettamente
indispensabile e purché non sia di intralcio alla normale attività didattica.
Art. 29 – Biblioteca
Gli studenti possono utilizzare il servizio di prestito della biblioteca di Istituto e possono consultare
testi e riviste nei locali predisposti, attenendosi agli orari e alle modalità di funzionamento del servizio
stabiliti dall’Amministrazione.
Art. 30 – Centro di Calcolo
Gli allievi possono utilizzare le attrezzature presenti nel Centro di Calcolo sia durante le ore di
lezione, solo se debitamente autorizzati dal docente direttamente interessato, sia in orario
pomeridiano, nei modi indicati nell’articolo 37.
Quanto sopra vale anche per gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione,
relativamente alle ore di lezione coinvolte.
In ogni caso, durante la permanenza nel Centro gli allievi sono tenuti ad attenersi alle direttive loro
impartite dal personale addetto avendo cura di non danneggiare le apparecchiature in dotazione.
Art. 31 – Comunicazioni scuola–famiglia
L’Istituto cura il rapporto con le famiglie e si attiva in tutte le sue componenti per comunicare
tempestivamente quanto di rilevante si verifichi nella vita scolastica degli allievi. I genitori sono
tempestivamente contattati, telefonicamente o a mezzo posta, dai Tutor e/o dal personale della
Segreteria Didattica e possono reperire informazioni tramite il sito web dell’Istituto direttamente o
tramite password, fornita all’inizio dell’anno scolastico dall’istituto, nel caso di accesso a dati
riservati.
Art. 32 – Ricevimento genitori
Organi di Presidenza:
91
L’ufficio del Dirigente Scolastico e del suo delegato sono aperti agli studenti e ai genitori tutti i giorni;
i colloqui possono anche essere programmati per appuntamento.
Segreterie:
La Segreteria Didattica è aperta al pubblico in orario antimeridiano e di norma in due pomeriggi a
settimana. Gli orari sono affissi nell’atrio dell’Istituto.
Docenti:
Gli insegnanti ricevono le famiglie dal mese di Ottobre al mese di Maggio secondo un orario
antimeridiano che è comunicato agli studenti ed esposto nell’Albo dell’Istituto. Tre volte l’anno si
svolge il ricevimento generale dei genitori in orario pomeridiano.
Titolo IV – Partecipazione degli studenti alla vita comunitaria
Art. 33 – Rappresentanze studentesche.
La partecipazione degli studenti alla vita democratica della scuola avviene attraverso i rappresentanti
liberamente eletti: due in ogni Consiglio di classe e quattro nel Consiglio di Istituto.
I rappresentanti di tutte le classi insieme con i quattro del Consiglio di Istituto formano il Comitato
Studentesco. In considerazione dell’elevato numero di studenti che costituiscono il Comitato
Studentesco d’Istituto, quest’ultimo può designare nel proprio seno un Comitato ristretto.
Art. 34 – Assemblee studentesche
1. La partecipazione alla vita della comunità scolastica da parte degli studenti si articola in assemblee di
classe, di Istituto, del Comitato Studentesco. Le assemblee studentesche non possono svolgersi nei 30
giorni precedenti la conclusione dell’anno scolastico. Le ore destinate alle assemblee possono
comprendere lo svolgimento di attività di ricerca, seminari e lavoro di gruppo.
2. L’assemblea di classe può tenersi, in orario di lezione, (ma non in aule attrezzate), per due ore
consecutive (possibilmente non dello stesso insegnante), avendo cura che non si svolga sempre nello
stesso giorno della settimana. I rappresentanti di classe devono presentare la richiesta di assemblea al
collaboratore delegato dal DS, di norma con 5 giorni feriali di anticipo rispetto alla data prevista. I
docenti in servizio nella classe sono responsabili della conduzione dell’Assemblea e possono
sospenderla nel caso che non abbia uno svolgimento regolare; pertanto possono assistere, senza
intervenire nel dibattito, e, qualora ritengano di potersi allontanare dall’aula, devono garantire la loro
immediata reperibilità.
3. L’assemblea del Comitato studentesco è richiesta dai rappresentanti in Consiglio d’Istituto o da
almeno un terzo dei componenti dello stesso, al DS, che la concede in orario di lezione per non più di
due ore al mese.
4. L’assemblea plenaria d’Istituto, che può tenersi in orario di lezione una volta al mese (generalmente
non nello stesso giorno), è richiesta al DS dai rappresentanti d’Istituto e/o dal 10% degli iscritti con
almeno sei giorni feriali di preavviso. Essa si svolge ordinariamente in regime di sospensione delle
lezioni e quindi senza che venga fatto l’appello dei presenti. Nel caso vi sia stata una forzata riduzione
dei giorni di lezione o quando nel mese siano previste perdite di lezioni a causa della chiusura della
scuola per festività o cause di forza maggiore, (ad esempio per avverse condizioni meteorologiche) il
DS o il suo delegato può sopprimere l’Assemblea ovvero concederla nelle tre ore finali di una
giornata. È auspicabile la programmazione annuale delle assemblee di Istituto mediante accordo fra il
DS ed i rappresentanti d’Istituto.
5. Le assemblee degli studenti sono considerate attività scolastica ai fini della validità dell’anno
scolastico. Alle assemblee svolte durante l’orario delle lezioni potranno partecipare esperti di
problemi scolastici, culturali, artistici e scientifici indicati dagli studenti. La richiesta, unitamente agli
argomenti da inserire all’ordine del giorno deve essere presentata al Consiglio d’Istituto, per la sua
approvazione, con un preavviso di almeno sette giorni rispetto alla data della convocazione
dell’assemblea stessa.
Art. 35 – Libertà di parola, di stampa e di affissione
Gli studenti hanno facoltà di manifestare il proprio pensiero con la parola e lo scritto; possono,
nell’ambito dell’Istituto, redigere, esporre negli spazi stabiliti e diffondere fogli e periodici, che siano
testimonianza della loro partecipazione alla vita della scuola e della società civile.
I fogli devono essere sempre firmati e datati dai redattori responsabili.
Per lo svolgimento delle attività del presente articolo gli studenti possono richiedere l’uso di aule,
laboratori e attrezzature.
92
Art. 36 – Aule per lo studio pomeridiano
È consentito agli studenti, nei limiti della disponibilità, l’uso pomeridiano di aule per lo studio
individuale o di gruppo.
Allo scopo è necessario presentare una richiesta scritta al DS con i nominativi degli studenti
interessati ed una dichiarazione di assunzione di responsabilità. Le aule devono essere lasciate pulite e
in perfetto ordine.
Art. 37 – Locali per incontri, musica, teatro ed altro
È consentito l’uso pomeridiano di locali scolastici per attività programmate ed autorizzate dal
Consiglio d’Istituto riguardanti la musica, il cineforum ed altro, se richiesti con qualche giorno di
anticipo e con la partecipazione di almeno un docente o di un ATA.
Art. 38 – Visite guidate e viaggi di istruzione
Le visite guidate ed i viaggi di istruzione devono intendersi come momenti di verifica e conclusione di
contenuti previsti nella programmazione educativa. Pertanto, le suddette attività extrascolastiche
possono essere soppresse, a “recupero del tempo perduto”, per quelle classi che abbiano fatto
registrare un numero considerevole di assenze collettive. Possono essere escluse dal programma di
visite e viaggi le classi che abbiano fatto registrare atti di vandalismo o di grave indisciplina o anche
singoli alunni che siano incorsi in sanzioni per tali tipi di comportamento.
Le visite guidate ed i viaggi di istruzione sono deliberati dal Consiglio di classe e dal Consiglio di
Istituto, sulla base dei criteri stabiliti dal Collegio dei docenti. Nei casi nei quali l’urgenza non
consenta una regolare convocazione del Consiglio di classe, la volontà del corpo docente può essere
raccolta in modo informale, mediante sottoscrizione del documento di programmazione, ed
autorizzata dal DS o dal suo delegato.
Titolo V – Codice disciplinare
Art. 39 – Osservanza delle norme. Mancanze ed infrazioni.
I seguenti comportamenti si configurano come mancanze disciplinari da sanzionare secondo quanto
previsto nell’articolo 40:
a) Inadempienze per il normale svolgimento dell’attività didattica;
– Ritardi ingiustificati all’ingresso o all’inizio della singola lezione;
– Violazione del divieto di fumo nei locali interni;
– Uso del telefono cellulare durante le ore di lezione;
– Introduzione in Istituto di bevande alcoliche;
– Abbandono dei rifiuti fuori dagli appositi contenitori;
– Mancanza di rispetto dell’igiene dei bagni;
– Assenze ingiustificate e ripetute;
– Assenza dell’intera classe;
– Restituzione in ritardo o smarrimento dei libri avuti in prestito dalla biblioteca;
– Comportamento che disturbi il regolare corso della lezione;
– Inosservanza delle prescrizioni relative alla sosta di motorini all’interno dei piazzali dell’Istituto;
– Eccessiva velocità o evoluzioni spericolate di motorini all’interno dei piazzali dell’Istituto;
– Danneggiamenti intenzionali al patrimonio scolastico o ambientale;
– Uscita dall’edificio scolastico non autorizzata e/o non relativa al trasferimento da e per le
succursali;
– Sosta in esercizi commerciali esterni all’Istituto durante il trasferimento da e per le succursali.
b) Mancanza di rispetto nei confronti dei compagni e del personale scolastico;
- Comportamento violento nei confronti dei compagni e del personale scolastico;
- Inosservanza degli ordini impartiti dal personale scolastico;
Art. 40 – Sanzioni disciplinari e organi competenti
Prospetto sinottico delle punizioni disciplinari
Entità della punizione Motivi per i quali può essere
inflitta Autorità competente a infliggerla
a) Ammonizione privata o in classe Per mancanza ai doveri scolastici; per
mancanza abituale; per assenza
Docente
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ingiustificata
b) Allontanamento dalla lezione Per mancanza ai doveri scolastici; per
negligenza abituale; per assenza
ingiustificata
Docente
c) Sospensione con obbligo di
frequenza dalle lezioni (max 5 giorni)
Per fatti che turbino il regolare
andamento della scuola
Dirigente Scolastico
d) Sospensione effettiva dalle lezioni
fino a quindici giorni
Per fatti che turbino il regolare
andamento della scuola; per offesa al
decoro personale, alla religione e alle
istituzioni
Consiglio di Classe
e) Sospensione effettiva dalle lezioni
superiore a quindici giorni
Per fatti particolarmente gravi che
turbino il regolare andamento della
scuola
Consiglio di Istituto
Art. 41 – Danni
I danni al materiale della scuola, causati da negligenza o dolo da parte degli studenti devono essere
integralmente risarciti. Il risarcimento non esclude eventuali provvedimenti disciplinari. L’Istituto non
è responsabile di beni, preziosi, oggetti lasciati incustoditi o dimenticati nel suo ambito.
Art. 42 – Organo di garanzia
Funzioni:
L’Organo di Garanzia ha il compito di decidere sui reclami presentati dagli studenti avverso le sanzioni,
di grado superiore all’ammonizione, loro comminate.
Composizione:
L’Organo di Garanzia consiste in una Commissione composta da tre membri: un docente – con funzioni
di Presidente –,un genitore ed un alunno. La scelta è operata dal Consiglio di Istituto di fra i propri
membri eletti; è possibile la designazione di membri supplenti.
Modalità operative:
Le decisioni della Commissione di Garanzia devono essere assunte entro dieci giorni feriali dalla
ricezione del ricorso. E’ compito del DS o del suo delegato mettere a disposizione tutti gli atti, documenti
e/o testimonianze, necessari alla conduzione del procedimento. Le riunioni della Commissione di
Garanzia si svolgono alla presenza dei soli membri. Durante le riunioni possono essere ascoltate le
persone coinvolte o altri soggetti ovvero può essere ascoltato il Funzionario istruttore se tale incarico è
stato conferito dalla Commissione di Garanzia in quanto ritenuto necessario per la complessità o
delicatezza del procedimento.
La Commissione di Garanzia decide anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito
all’applicazione del presente Regolamento.
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ALLEGATO “S” – AUTOANALISI DI ISTITUTO
AUTOANALISI DI ISTITUTO
Premessa
Sotto la forte spinta innovativa della riforme scolastiche in corso, nella riflessione finalmente richiesta ed
incoraggiata sul lavoro dei docenti, è stato realizzato il progetto “Autoanalisi d’Istituto” per la valutazione del servizio
formativo offerto dall’Istituto, elaborato contestualmente al Piano dell’Offerta Formativa.
Le ragioni e le finalità del progetto nascono dall’esigenza del miglioramento continuo, che sia in linea con i tempi,
con quanto richiedono oggi la società, il mondo del lavoro, l’Università, nel rapporto formativo con adolescenti e
giovani sensibilmente diversi, nelle modalità di apprendimento, negli stili cognitivi, nell’atteggiamento
comportamentale, nel vissuto tutto, da quelli di qualche anno fa.
In un Istituto delle dimensioni e caratteristiche del “Luigi di Savoia” di Chieti tale miglioramento non può scaturire
che da una severa riflessione e valutazioni di se stessi, per individuare, nell’intrecciarsi dei numerosi e variegati
sottosistemi del complesso insieme, gli aspetti positivi sempre suscettibili di miglioramento, quelli negativi per
scoprirne le cause e le correzioni, ma soprattutto per superare la cultura dell’autoreferenzialità che sempre limita, anche
nelle autocritiche più severe ed oneste, una visione critica ed oggettiva del servizio.
La metodologia adottata per l’autovalutazione dell’Istituto, di tipo statistico, opera sull’analisi del sistema I.I.S
“Luigi di Savoia” di Chieti nel contesto territoriale, sui sottosistemi della organizzazione e strutturazione interna e sui
diversi componenti, ed attua la valutazione attraverso indicatori quantitativi, qualitativi e di rilevazione.
La complessità del Modello, che è la prima formalizzazione e sistematizzazione di procedure già sperimentate ed
attuate nell’Istituto negli anni passati (seppure, per alcune sequenze, in parte o a campione), il desiderio di operare con
rigore scientifico, il suo carattere modulare, impongono che esso venga applicato per mete intermedie.
La piena attuazione delle procedure descritte ed il raggiungimento degli obiettivi finali, nell’ottica delle metodiche
della modularità (in particolare il “Concurrent engineering just in time” – progettazione simultanea nel momento
opportuno) potrà essere raggiunta nel volgere di un triennio.
1 – Misurazione
Caratteristica dei servizi formativi è quella di essere una struttura solo a livello formale e gestionale e
di svolgere essenzialmente una funzione, appunto formativa. Pertanto solo alcuni elementi sono misurabili in termini quantitativi, peraltro analizzabili in relazione a molteplici fattori di notevole variabilità e quindi a standardizzabilità limitata.
Tuttavia è necessario che la misurazione venga effettuata per tutti gli elementi possibili ed i dati raccolti
analizzati in relazione al contesto ed utilizzati per la valutazione ed il miglioramento del servizio.
Percentuali di abbandoni, ripetenze, assenteismo (1.1 – 1.2 – 1.3)
Attività: raccolta dei dati, analisi ed individuazione degli elementi significativi, analisi e verifica delle possibili
relazioni causa–effetto.
Strumenti operativi: Foglio di raccolta dati, analisi di stratificazione, diagramma di correlazione.
Obiettivi: ricerca di contromisure e soluzioni migliorative.
Partecipazione dei genitori (incontri con i docenti, partecipazione agli organi collegiali) (1.4)
Attività: diario degli incontri (settimanali e trimestrali), raccolta dati, analisi e verifica delle possibili relazioni causa–
effetto.
Strumenti operativi: foglio raccolta dati, diagramma di correlazione.
Obiettivi: individuazione indice interesse e partecipazione delle famiglie; ricerca di relazioni fra successo scolastico e
partecipazione della famiglia.
Attuazione dei programmi e monitoraggio delle valutazioni disciplinari (1.5 – 1.6)
Attività: raccolta dati trimestrale, analisi dei dati raccolti, analisi e verifica delle possibili relazioni causa–effetto
(misurazioni 1.1, 1.2, 1.3).
Strumenti operativi: foglio raccolta dati, diagramma di correlazione.
Obiettivi: individuazione precoce dei problemi individuali e/o di classe; individuazione delle eccellenze, rinforzo dei
successi; controllo dei processi.
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Preparazione degli studenti (1.7)
Attività: 1 – Somministrazione periodica in classi parallele di prove multidisciplinari strutturate con modalità, contenuti
e correttori concordati fra i docenti; raccolta dati, analisi e verifica delle possibili relazioni causa–effetto (misurazioni
1.1, 1.2, 1.3, 1.5, 1.6). 2 – Indagine sui diplomati IIS 1990/1999 e 2000/2012. 3 – Indagine sulle ripetenze. 4 – Indagine
sugli abbandoni.
Strumenti operativi: prove strutturate, foglio raccolta dati, diagramma di correlazione, intervista.
Obiettivi: controllo dei processi; individuazione e standardizzazione delle positività; simulazione prove d’esame.
Utilizzo delle strutture (laboratori, biblioteca, palestre…) (1.8)
Attività: raccolta dei dati, analisi ed individuazione degli elementi significativi.
Strumenti operativi: foglio di raccolta dati, analisi di stratificazione.
Obiettivi: ottimizzazione dei servizi.
Rilevazione quantitativa attività e produzione gruppi di progetto, gruppi di lavoro dei docenti (1.9)
Attività: raccolta dei dati, analisi ed individuazione degli elementi significativi.
Strumenti operativi: foglio di raccolta dati, analisi di stratificazione.
Obiettivi: monitoraggio delle attività, diffusione delle informazioni.
Richieste, attuazione e partecipazione attività di recupero (1.10), richieste, attuazione e partecipazione attività
extrascolastiche (1.11), aggiornamento del personale docente (1.12), aggiornamento del personale non docente
(1.13).
Attività: raccolta dei dati, analisi ed individuazione degli elementi significativi, analisi e verifica delle possibili
relazioni causa–effetto.
Strumenti operativi: Foglio di raccolta dati, analisi di stratificazione, diagramma di correlazione.
Obiettivi: monitoraggio ed ottimizzazione.
Numero infortuni/incidenti (1.14) cartellini di disservizio (1.15).
Attività: raccolta dei dati, analisi ed individuazione degli elementi significativi, analisi e verifica delle possibili
relazioni causa–effetto.
Strumenti operativi: Foglio di raccolta dati, analisi di stratificazione, diagramma di correlazione.
Obiettivi: monitoraggio, individuazione e rimozione delle cause, ottimizzazione del servizio.
2 – Osservazione e descrizione
Molti, importanti elementi del servizio formativo sono misurabili in termini di osservazione e descrizione dei
comportamenti mediante aggettivazioni (attributi/indicatori) e, come per i fattori quantificabili, a limitata
standardizzazione. Anche se i dati raccolti non possono essere espressi in indici e numeri, la possibile rappresentazione
grafica e/o l’elaborazione su carta di controllo risultano essere di grande utilità ai fini del monitoraggio dei
comportamenti, per i cambiamenti, per la valutazione delle variabili e la relativizzazione delle stesse al dover essere.
2.1 Comportamento studenti Attività: raccolta dei dati, analisi ed individuazione degli elementi significativi, analisi e verifica delle possibili
relazioni causa–effetto.
Strumenti operativi: Gruppi di osservazione, foglio di raccolta dati, analisi dei dati.
Obiettivi: individuazione dei comportamenti tipo; osservazione e valutazione dei fenomeni, ricerca di strategie
migliorative.
2.2 Comportamento gruppo dirigenti
Attività: raccolta dei dati.
Strumenti operativi: raccolta delle osservazioni, registrazione delle osservazioni.
Obiettivi: ricerca di strategie migliorative.
2.3 Comportamento insegnanti
Attività: raccolta dei dati.
Strumenti operativi: cartellini di disservizio, raccolta delle osservazioni, registrazione delle osservazioni.
Obiettivi: ricerca di strategie migliorative.
2.4 Comportamento personale non insegnante
Attività: raccolta dei dati.
Strumenti operativi: cartellini di disservizio, raccolta delle osservazioni, registrazione delle osservazioni.
Obiettivi: ricerca di strategie migliorative.
2.5 Qualità degli elaborati prodotti dagli studenti
Attività: osservazione a campione, raccolta dei dati, analisi ed individuazione degli elementi significativi, analisi e
verifica delle possibili relazioni causa–effetto.
Strumenti operativi: gruppi di osservazione, indagine, foglio di raccolta dati, diagramma di correlazione.
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Obiettivi: ricerca di soluzioni migliorative.
2.6 Qualità degli elaborati prodotti dagli studenti
Attività: osservazione a campione, raccolta dei dati, analisi ed individuazione degli elementi significativi, analisi e
verifica delle possibili relazioni causa–effetto.
Strumenti operativi: gruppi di osservazione, indagine, foglio di raccolta dati, diagramma di correlazione.
Obiettivi: monitoraggio, ricerca di soluzioni migliorative.
2.7 Qualità degli elaborati prodotti dagli insegnanti
Attività: osservazione a campione, raccolta dei dati, analisi ed individuazione degli elementi significativi, analisi e
verifica delle possibili relazioni causa–effetto.
Strumenti operativi: gruppi di osservazione, foglio di raccolta dati.
Obiettivi: monitoraggio, ricerca di soluzioni migliorative.
2.8 Qualità dell’informazione interna
Attività: osservazione a campione, indagine, raccolta dei dati, analisi ed individuazione degli elementi significativi,
analisi e verifica delle possibili relazioni causa–effetto.
Strumenti operativi: gruppi di osservazione, foglio di raccolta dati.
Obiettivi: monitoraggio, ricerca di soluzioni migliorative.
2.9 Qualità della situazione logistica
Attività: osservazione a campione, indagine, raccolta dei dati, analisi ed individuazione degli elementi significativi,
analisi e verifica delle possibili relazioni causa–effetto.
Strumenti operativi: gruppi di osservazione, foglio di raccolta dati.
Obiettivi: monitoraggio, ricerca di soluzioni migliorative.
3 – Rilevazione della percezione di qualità dei servizi.
Molti elementi del servizio formativo, in particolare il “come” esso e i suoi elementi appaiono, non sono
standardizzabili e sono misurabili come percezione di chi fruisce del servizio per cui vengono analizzati attraverso la
rilevazione. Lungi dall’essere opinabile, la rilevazione, se correttamente condotta e su grandi numeri, ha alto valore
statistico e i dati raccolti, opportunamente elaborati, forniscono informazioni preziose ed un quadro molto preciso del
sistema oggetto di studio.
Attività: indagine, raccolta dei dati, analisi ed individuazione degli elementi significativi.
Strumenti operativi: questionario, inchiesta, foglio di raccolta dati.
Obiettivi: monitoraggio, ricerca di soluzioni migliorative.