Post on 16-Nov-2018
Istituto Comprensivo Mantova 1
“LUISA LEVI”
PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA 2016/2019
Dirigente Scolastico Dott.ssa Daoglio Antonella
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INDICE
1 Presentazione dell'Istituto
PTOF: finalità, principi generali e linee di indirizzo 5
Area inclusione
Area orientamento, accompagnamento, successo formativo
Area musicale
Area del potenziamento linguistico multi/interculturale
Area delle tecnologie
Area della scientificità, ben-essere, sost. ambientale, life skills
Area valutazione e autovalutazione
Area formazione personale scolastico
L'indirizzo musicale nell'istituto 10
Il nome il logo l'inno della scuola 12
Il contesto territoriale e le scuole 13
Quartiere Cittadella
1.4.2. Quartiere Lunetta
Centro Storico
Comune di Castelbelforte
2 Organizzazione e gestione della scuola 20
Gli organismi gestionali
La struttura organizzativa
Il contesto educativo e sociale
Ordinamento educativo e didattico
3 Offerta formativa 26
Il curricolo verticale per competenze
Arricchimento dell'offerta formativa
Campi di potenziamento e obiettivi formativi
3
Progetti A.S. 2018/2019 e /o pluriennali
Associazione Genitori
Reti di ambito; di scopo e tra istituti
Piano Nazionale scuola digitale
PON Piano Operativo Nazionale 2014-2020 fase 1-2
Progetto dell’animatore digitale per l’attuazione del PNSD
Valutazione: definizione, criteri e utilizzo 37
Il sistema di misurazione
La valutazione nella scuola dell'infanzia
Modelli e strumenti di valutazione
Autovalutazione di Istituto
Indicatori valutativi di strumento
4. Piano Triennale di Formazione del Personale Scolastico 45
Analisi dei bisogni formativi
Temi strategici
Obiettivi e finalità del piano
Iniziative del pino
Le risorse finanziarie
Programmazione pluriennale
Programmazione Annuale
Schema Sintetico del Piano Formazione Personale Scolastico
La governance del piano
5. La scuola gli alunni le famiglie 57
Regolamento di Istituto
Rapporti scuola famiglia
Patto educativo di corresponsabilità, scuola/famiglia
4
Allegati
All.1 Atto di indirizzo del dirigente scolastico 60
All.2 Scheda di certificazione competenze primaria 66
All.3 Scheda di certificazione competenze termine primo ciclo 68
All. 4 RAV – Rapporto di Autovalutazione di Istituto 70
All. 5 PAI – Piano Annuale Inclusività 70
Siti utili per le iscrizioni degli alunni 70
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PTOF: finalità, principi generali e linee di indirizzo Il PTOF è la “carta d’identità” della scuola: Piano Triennale dell’Offerta Formativa
(L.59/97; Art. 3 del D.P.R. 275/99 – L. 107/2015 –)
Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le componenti, il Piano
Triennale dell’Offerta Formativa, che è il documento fondamentale costitutivo dell’identità
culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare,
extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della
loro autonomia.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è coerente con gli obiettivi didattici generali ed
educativi dei diversi tipi di indirizzi di studio e riflette le esigenze del contesto culturale,
sociale ed economico del territorio. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni
metodologiche, anche di gruppi minoritari e valorizza le corrispondenti professionalità.
Il presente PTOF è stato elaborato dal collegio dei docenti, sulla base delle indicazioni fornite
dal Dirigente Scolastico nell’atto di indirizzo del 05/10/2015 e successivamente approvato
dal Consiglio di Istituto. Il piano dell’offerta formativa, di durata triennale potrebbe subire
modifiche annuali in base alle reali richieste dell'utenza e all'innovazione didattica e
formativa. Esso è orientato ad una piena attuazione dell’autonomia scolastica ed alla
flessibilità organizzativa rispondente ai seguenti principi generali: · Affermazione del ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza.
· Rispetto delle esigenze formative degli studenti.
· Innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti.
· Contrasto alle disuguaglianze socio/culturali e territoriali.
· Realizzazione di una scuola aperta.
· Garanzia di diritto allo studio.
L’elaborazione delle linee di indirizzo1 scaturiscono dalla interrelazione dei
seguenti elementi:
· Dati generali dell’istituto
· Lettura del Rapporto di Autovalutazione (RAV) e del Piano di
Miglioramento (PDM)
· Interazione con il territorio
· Coinvolgimento di ogni componente dell’istituzione scolastica
Le linee di indirizzo individuate dal Dirigente Scolastico sono ascrivibili alle
seguenti aree:
1. Area inclusione
2. Area orientamento, accompagnamento, successo formativo
3. Area musicale
4. Area del potenziamento linguistico inter/multiculturale
5. Area delle nuove tecnologie
6. Area della scientificità, ben-essere, sostenibilità ambientale, life skills
7. Area della valutazione e autovalutazione
8. Area formazione personale scolastico
Atto di indirizzo del dirigente scolastico per la predisposizione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa ex art.1
com.14 L. 107/15. In appendice al presente
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Le aree individuate dal Dirigente Scolastico convergono verso l'acquisizione
dei “saperi” presentati nel rapporto Delors-UNESCO.
Il saper fare cioè il know-how (saper come fare) è, tra le competenze individuate, il perno
intorno al quale ruotano gli altri saperi. Imparare a conoscere vuol dire imparare ad andare al
di là dei contenuti di ogni conoscenza o disciplina.
Il saper conoscere che non si limita semplicemente a fornire gli strumenti della conoscenza,
ma appassionando, destando curiosità, amore verso un mondo che va protetto e curato in nome
di uno sviluppo sostenibile.
L'amore per la conoscenza, per il mondo per il prossimo è il motore che da senso non solo al
saper conoscere ma anche al saper fare e al saper essere.
L'individuazione delle modalità “tecniche” (metodo di indagine) e delle modalità
“interiori” (passione per la conoscenza) che traducono la conoscenza in ricerca continua,
aprono il varco verso il fare e il progettare (saper fare) insieme agli altri (saper stare con gli
altri) con spirito di collaborazione e nell'ottica della valorizzazione delle diversità (saper
essere) e del gruppo. L'autonomia integrale dell'alunno proposto dall'Istituto viene distinto
in nove punti fondamentali:
RISOLVERE
PROBLEMI
RELAZIONI
INTERPERSONALI
PENSIERO
CREATIVO COMUNICAZIONE
EFFICACE
PENSIERO
CRITICO
AUTONOMIA
DELL'ALUNNO AUTOCONSAPEVOLEZZA
CAPACITÀ
DI PRENDERE
DECISIONI EMPATIA
GESTIONE
DELLO
STRESS
GESTIONE
DELLE
EMOZIONI
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Mission
Promuovere la cultura dell’inclusione e del costruttivismo attraverso la sostenibilità
curricolare, la valorizzazione di competenze diversificate, l’utilizzo di metodi specifici, la
selezione e mediazione di contenuti rilevanti e significativi.
Vision
Operare in un ambiente formativo e di apprendimento sostenuto da valori essenziali che
sappiano porre l’essere umano al centro dell’azione educativa e didattica. Consolidare il
rispetto dei principi fondamentali di accoglienza, inclusione, cittadinanza attiva, in uno
scenario di collaborazione con le famiglie e le agenzie territoriali.
Area inclusione
“…La dimensione inclusiva della scuola accoglie ogni differenza e non solo quella
certificata…”
(Canevaro)
Dovrà essere garantita l’efficacia del processo di accoglienza nel rispetto ed applicazione
della normativa sull’inclusione degli alunni BES e per assicurare la piena partecipazione alla
vita scolastica, (D.M. 27/12/2012, C.M. n. 8 del 06/03/2013, note 27/06/2013 e 22/11/2013)
attraverso la definizione di percorsi didattici personalizzati e individualizzati e la redazione
di PDP e PEI.
L’azione educativa dovrà essere coerente con i principi dell’inclusione e dell’integrazione,
considerando l’accoglienza delle diversità un valore irrinunciabile; andranno consolidate le
pratiche inclusive nei confronti di bambini e ragazzi di cittadinanza non italiana,
promuovendone la piena integrazione culturale e valorizzando unicità e singolarità di ogni
studente.
Area orientamento, accompagnamento, successo formativo
“Una bussola non dispensa affatto dal remare”
Maurice Ledoncelle
L'orientamento che si attua all'interno dell'istituzione scolastica, è rivolto a soggetti in età
evolutiva ed è realizzato prettamente dagli insegnanti. In tal modo le attività didattiche
permettono la conoscenza di sé e del contesto di vita attraverso lo sviluppo di meta
conoscenze e competenze generali, curriculari e specifiche, risultato di progettualità mirate.
L'orientamento possiede due funzioni fondamentali:
• una implicita, legata alla propria finalità istituzionale che si propone di portare lo studente alla maturazione di competenze orientative di base attraverso una didattica orientativa.
• una esplicita, che prevede azioni concrete didattiche e formative finalizzate a migliorare l’esperienza scolastica volta all’orientamento delle scelte e al ri-
orientamento nei momenti di passaggio.
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Il nostro cantiere di orientamento prevede: orientamento in entrata, accoglienza e
orientamento in uscita. (Conosci te stesso, conosci gli altri, conosci le cose…. Impara
a decidere)
Area musicale
“Imparare a stare in un coro, in una banda, in un’orchestra significa imparare a stare in una
società dove l’armonia nasce dalla differenza, dal contrappunto, dove il merito vince sul
privilegio e il vantaggio di tutti coincide con il vantaggio dei singoli.”
(Riccardo Muti)
La musica è un linguaggio universale, un sistema di espressione e comunicazione di
sentimenti e di emozioni, di forme artistiche e di creatività. E’ un sistema simbolico unico e
potente per sintetizzare, esprimere e diffondere non solo la dimensione interiore dell’animo
umano, ma anche aspetti storici, linguistici e socio-culturali di popoli, lingue e nazioni. E
questo, a maggior ragione, nel nostro Istituto che è ad indirizzo musicale.
Area del potenziamento linguistico multi/interculturale
“Per conoscere una nuova lingua, per immergersi, si deve lasciare la sponda. Senza salva
gente. Senza poter contare sulla terraferma.
(Jhumpa Lahiri)
Individuazione di percorsi per lo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica
nelle due aree delle competenze comunicativo – relazionali e dei comportamenti responsabili
ispirati alla sostenibilità ambientale (rispetto della diversità culturale, religiosa e di
espressione).
Area delle tecnologie
“Se la conoscenza può creare dei problemi, non è con l'ignoranza che possiamo risolverli.”
(Isaac Asimov)
Gli ambienti in cui la scuola e i nostri studenti operano, sono ricchi di molteplici stimoli
culturali ma anche contraddittori. Occorre un’organizzazione didattica che aiuti a superare la
frammentazione della conoscenza e ad integrare le discipline in nuovi quadri di insieme.
L’innovazione digitale rappresenta l’opportunità di superare il concetto tradizionale di classe
per creare uno spazio di apprendimento aperto sul mondo nel quale costruire il senso di
cittadinanza e di realizzare: “una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” ovvero le tre
priorità di Europa 2020. Non più la classe in laboratorio ma il laboratorio in classe, una
strategia, tante azioni.
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Area della scientificità, ben-essere, sostenibilità ambientale, life skills
“Solo ciò che colpisce l’uomo nella forza comune della natura umana, cioè nel cuore, nello
spirito e nella mano, è per esso veramente, realmente, naturalmente, formativo”
(JH Pestalozzi)
Nel sapere scientifico confluisce tutto quello che nel vivere quotidiano l’essere umano
sperimenta. Un sapere che parte dalla zona più prossima dell’individuo come la cura di sè,
della propria salute e del proprio benessere, a tutto il mondo che lo circonda, fatto di relazioni
intra-familiari, personali, sociali e interculturali. Tutto inserito in un macrosistema di eco-
sostenibilità che incentiva la cultura di cittadinanza attiva, dove individui responsabili e
consapevoli sviluppano conoscenze atte alla costruzione di saperi significativi che guidano
alla scoperta di tutte le opportunità che l’ambiente offre. Nello scenario caratterizzato da una
notevole capacità degli esseri umani di rispondere in modo costruttivo e spesso progressivo
alle modifiche introdotte da tutto ciò che di nuovo arriva nel nostro quotidiano, assumono
valore prioritario le “life skills”, intese come abilità/ competenze trasversali, necessariamente
da accrescere nelle nuove generazioni in quanto competenze di vita: per relazionarsi con gli
altri, per affrontare i problemi, i condizionamenti e gli stress della vita quotidiana; per
costruire uno sviluppo che sappia preservare i valori specifici dell’essere umano in un pianeta
da difendere e non da sfruttare fino a distruggerlo.
Area della valutazione e autovalutazione
“or tu chi se’, che vuò sedere a scranna, per giudicar di lungi mille miglia con la veduta
corta d’una spanna”
(Dante Alighieri)
I processi di valutazione e autovalutazione, nei quali viene chiamata in causa anche la scuola
dell’infanzia, costituiscono una risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche e
formative alla crescita culturale, economica, sociale inoltre per favorire la piena autonomia
dell’istituzione scolastica. Per migliorare la qualità dell’offerta formativa e degli
apprendimenti vengono valutate l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione
e formazione.
Area della formazione per il personale scolastico
“Essere sicuri e credere sono stadi da superare sul cammino che conduce alla Conoscenza”
(antico proverbio Sufi)
Con la legge 107/15, la formazione per il personale scolastico acquisisce una nuova veste
rendendosi “obbligatoria, permanente e strutturale”. La legge declina le priorità nazionali in
una logica sistemica che deve tener conto delle scelte specifiche delle scuole, contenute
all’interno del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, del Rapporto di Auto Valutazione e
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del Piano Di Miglioramento. Il sistema di formazione sarà strutturato in una prospettiva di
sviluppo professionale per un ambiente di apprendimento continuo, attraverso priorità definite
a livello Nazionale; tenendo conto delle esigenze della scuola legate al miglioramento e allo
sviluppo professionale del docente, coordinate dal Dirigente Scolastico e progettate dal
Collegio dei Docenti in vista del “Piano di Sviluppo Professionale del Docente” con
l’istituzione di un portfolio professionale dell’insegnante
L'indirizzo musicale nell'istituto
Le caratteristiche dell'Indirizzo musicale sono delineate nel già citato D.M. 6 agosto 1999
n. 201 di cui riportiamo, per chiarezza, i punti salienti:
Art. 2
Le classi in cui viene impartito l'insegnamento di strumento musicale sono formate secondo i
criteri generali dettati per la formazione delle classi, previa apposita prova orientativo-
attitudinale predisposta dalla scuola per gli alunni che all'atto dell'iscrizione abbiano
manifestato la volontà di frequentare i corsi.
Art. 3
Le ore di insegnamento sono destinate alla pratica strumentale individuale e/o per piccoli
gruppi anche variabili nel corso dell'anno, all'ascolto partecipativo, alle attività di musica di
insieme, nonché alla teoria e lettura della musica: quest'ultimo insegnamento - un'ora
settimanale per classe - può essere impartito anche per gruppi strumentali.
Iscrizioni:
È sufficiente indicare nel modello di iscrizione alla scuola secondaria di 1° grado la
richiesta per il corso ad indirizzo musicale.
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Suonare uno strumento musicale, oltre a essere un’ottima occasione per socializzare, è
un’attività che sviluppa la concentrazione e le facoltà espressive, razionali, attraverso
l’educazione all’ascolto e l’esercizio pratico sullo strumento stesso. Nel corso a indirizzo
musicale gli alunni imparano a suonare gli strumenti frequentando lezioni individuali e
collettive; nella pratica della musica d’insieme i ragazzi hanno modo di sperimentare una
dinamica relazionale di solidarietà, l’assunzione di responsabilità reciproca e l’importanza del
contributo di ciascuno. Spesso le parti suonate dal singolo non hanno solo un valore solistico,
ma rivelano la loro qualità musicale nella realizzazione collettiva. Le abilità acquisite nel
corso del triennio di strumento musicale possono costituire il percorso ideale per accedere ai
Licei musicali o ai corsi pre - accademici del Conservatorio di musica. La musica è un
linguaggio affascinante che dialoga con tutte le arti e le discipline scolastiche. Per i ragazzi,
la possibilità di studiare uno strumento musicale e confrontarsi con il mondo della musica
costituirà una possibilità interessante per arricchire il proprio bagaglio culturale.
Il nostro Istituto crea le condizioni per un approccio ludico e laboratoriale con la pratica
vocale, corale e strumentale fin dalla scuola primaria, anche al fine di favorire un
avvicinamento motivato e consapevole allo studio di uno strumento. Nella scuola
secondaria di primo grado, nel corso ad indirizzo musicale, accanto alle discipline
curricolari, si aggiunge l’insegnamento di uno strumento, in orario pomeridiano, da
concordare con i docenti all’inizio dell’anno scolastico. I corsi di strumento, che hanno la
durata di tre anni, si svolgono all’interno delle Scuole “L. B. Alberti” e “G. Mameli" e
sono gratuiti. È prevista una prova orientativo-attitudinale per l’accesso al corso, ma non è
richiesta alcuna conoscenza musicale di base. Gli alunni vengono divisi in gruppi per
l’insegnamento di sei diversi strumenti musicali: flauto traverso, pianoforte, violino,
violoncello, clarinetto e chitarra. Per gli alunni il carico orario risulta aumentato di 3 ore (in
uno o due rientri aggiuntivi al normale orario), per attuare una lezione individuale o a
piccoli gruppi e una lezione collettiva di “lettura e teoria della musica e musica d’insieme”.
La materia “Strumento musicale” diventa a tutti gli effetti curricolare e pertanto è soggetta
ad una valutazione periodica e finale.
Obiettivi del Corso
• Promuovere la formazione globale dell’allievo attraverso un’esperienza musicale che
favorisca la maturazione logica, espressiva e comunicativa;
• Integrare il modello curricolare con percorsi disciplinari intensi, tesi a sviluppare la
dimensione pratico-operativa, estetico emotiva, improvvisativo - compositiva;
• Offrire all’alunno, attraverso l’acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di
sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità.
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Il nome - Il logo – L'inno della scuola Il Nome. Il nostro istituto, nato nel 2004 dall’accorpamento del IV Circolo di Mantova con
la Scuola Media Alberti, separata dalla Scuola Media Sacchi, assunse, all’atto della sua
formazione, la denominazione d’ Istituto Comprensivo Mantova 1.
Un gruppo misto di genitori e insegnanti, incaricato di individuare un’intitolazione
significativa, scelse il nome di Luisa Levi, una bambina mantovana vittima della Shoah, che
aveva frequentato la scuola per bambini ebrei ubicata proprio nell’edificio che è oggi la sede
dell’Istituto, in piazza Seminario,4 a Mantova.
Da allora ogni anno, in occasione del Giorno della Memoria, il nostro Istituto ricorda Luisa
con le più diverse forme espressive: disegni, oggetti, gesti, musiche, manifestazioni, impianti
artistici. L’evento vede la partecipazione di tutti gli alunni dell’Istituto, dalla Scuola
dell’Infanzia, alla Scuola Primaria, alla Scuola Secondaria di primo grado, e costituisce un
forte elemento di continuità e di coesione tra i vari ordini di scuola nonché un grande
messaggio di pace.
Il Logo. Per dare identità all’Istituto e connotarne il riconoscimento, è stato voluto anche
un logo, che accompagna ogni nostro elemento di visibilità: la targa, il sito, i documenti, la
comunicazione…
I ragazzi della scuola secondaria di primo grado, guidati dalla docente di arte e
immagine, hanno scelto il logo sopra raffigurato a rappresentare l'intero Istituto.
L’inno della scuola. Ancora un segno forte della nostra identità: l’inno “La mia
strada”, composto ed arrangiato dai docenti di strumento con la collaborazione del dirigente
scolastico e testo curato dagli studenti. È il suggello della specificità delle nostre scuole ad
indirizzo musicale; è un messaggio costante di fiducia in se stessi per gli alunni; un
incoraggiamento al sentimento di appartenenza all’Istituto
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Il contesto territoriale e le scuole
L’Istituto Comprensivo Mantova 1 “LUISA LEVI” opera nel contesto
territoriale della zona nord-est del Comune di Mantova. Dall’anno scolastico 2013-14
ha inglobato anche le scuole del Comune di Castelbelforte.
L’Istituto Comprensivo comprende 9 unità scolastiche:
1. Scuola dell’Infanzia “Pacchioni” – Quartiere Cittadella 2. Scuola dell’Infanzia “Berni” – Quartiere Lunetta
3. Scuola Primaria “Pomponazzo” di Mantova – Via Porto
4. Scuola Primaria “Tazzoli” - Quartiere Cittadella
5. Scuola Primaria “Allende” - Quartiere Lunetta
6. Scuola Secondaria di Primo Grado “L.B.Alberti” Mantova – P.zza
Seminario
7. Scuola dell’Infanzia “Pinocchio” - Castelbelforte 8. Scuola Primaria “Martiri di Belfiore” - Castelbelforte
9. Scuola Secondaria di Primo Grado “G. Mameli” – Castelbelforte
Nell’unità scolastica della Scuola Secondaria di Primo grado “L.B. Alberti” sono
ubicati i Servizi Amministrativi e l’Ufficio del Dirigente Scolastico, dott.ssa
Antonella Daoglio.
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Quartiere Cittadella
Scuola dell’Infanzia PACCHIONI http://www.icmantova1.gov.it/scuola-pacchioni
Piazza Tolazzi, 1
CITTADELLA di Mantova
Tel. 0376 391515
Fax 0376 391515
e-mail: infanzia.pacchioni@gmail.com
MODULI ORARI
Sezioni di età miste, funzionanti
per 8 ore giornaliere e per 5 giorni
settimanali, sabato escluso.
• Apertura Scuola 7.45
• Ingresso alunni 7.45-9.00
• I°uscita 11.25 – 11.30
• Mensa 11.40-12.15
• II uscita 12.30-13.15
• III uscita 15.30 – 15.45
Chiusura scuola 15.45
Scuola Primaria TAZZOLI http://www.icmantova1.gov.it/scuola-tazzoli
Via San Giovanni Bono, 1
CITTADELLA di Mantova
Tel.0376 391057 Fax 0376 391057
e-mail: primaria.tazzoli@gmail.com
MODULI ORARI
Modulo 30 ore con 2 rientri
pomeridiani e sabato libero
Tempo Ordinario 8.00 -
13.00
Rientri pomeridiani 8.00 -
16.30
Intervallo 10.00 - 10.15
Mensa + Intervallo 13.00 -
14.00
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Quartiere Lunetta
Scuola dell’Infanzia BERNI http://www.icmantova1.gov.it/scuola-berni
link per quadro orario:
Via Sarajevo, 1
LUNETTA di Mantova
Tel. 0376 370135
Fax 0376 370135
e-mail: infanzia.berni@gmail.com
MODULI ORARI
Apertura Scuola 7.45
Sezioni di età miste, funzionanti 8
ore giornaliere e per 5 giorni settimanali,
sabato escluso.
Ingresso alunni 7.45-
9.00
I° uscita 11.30 – 11.45 Mensa 11.50-12.30
II uscita 12.45-13.15 III uscita 15.30 – 15.45
Chiusura scuola 15.45
Scuola Primaria ALLENDE http://www.icmantova1.gov.it/scuola-allende
Viale Valle d’Aosta, 12
LUNETTA di Mantova
Tel.0376370360 Fax 0376370360
e-mail: primaria.allende@gmail.com
MODULI ORARI
Modulo di 40 ore settimanali
dal lunedì al venerdì con
5 rientri pomeridiani
(sabato a casa)
Tempo Pieno 8.00 - 16.00
Intervallo 10.00 - 10.15
Mensa 12.30 - 13.30
Intervallo dopo la mensa fino alle 14.00
Modulo
30 ore antimeridiane
Modulo di 30 ore settimanali con 2 rientri
pomeridiani e sabato libero
Tempo Ordinario 8.00 – 13.00
Intervallo 10.00 - 10.15 Tempo ordinario 8.00-16.30
Mensa 13-14 e intervallo fino alle 14.30
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Centro Storico
Scuola Primaria POMPONAZZO http://www.icmantova1.gov.it/scuola-pomponazzo
Via Porto, 4
MANTOVA
Tel.0376 327061
Fax 0376 224970
e-mail: primaria.pomponazzo@gmail.com
MODULI ORARI
Modulo 30 ore con due rientri
pomeridiani e sabato libero. (comprensivo di tutti e tre i moduli)
Rientri pomeridiani 8.00 -
16.30
Intervallo 10.00 - 10.15
Mensa + Intervallo 13.00 -
14.00
Modulo di 40 ore settimanali
dal lunedì al venerdì.
Tempo Pieno 8.00 - 16.00
Intervallo 10.00 - 10.15
Mensa 12.30 - 13.30
Intervallo dopo la mensa
fino alle 14.00
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Scuola Secondaria di Primo Grado L.B. ALBERTI
http://www.icmantova1.gov.it/scuola-alberti
Piazza Seminario, 4 MANTOVA
Tel.0376 329409 Fax.0376 226154
e-mail: media.alberti@gmail.com
MODULI ORARI
CORSI TRADIZIONALI (A-D)
Modulo 30 ore antimeridiane
(dal lunedì al sabato)
Modulo 30 ore settimana breve con due rientri
(sabato libero)
Corso B rientri Martedì fino alle 15.30
Venerdì fino alle 16.30
CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE (C)
Strumenti: chitarra, clarinetto, flauto,
pianoforte, violino , violoncello, percussioni,
saxofono.
Modulo 30 ore antimeridiane
(dal lunedì al sabato) + 3 ore
con due rientri per corso musicale
Modulo 30 ore settimana breve con due rientri
(sabato libero) + 3 ore con due rientri per
corso musicale
N.B.: I rientri attuali del Modulo B
avvengono nei giorni di lunedì e giovedì.
In funzione del numero di iscrizioni in tale
modulo, saranno aggiunti altri due rientri:
martedì e venerdì.
Entrata alle ore 07:50
Intervallo alle ore 10:50
Uscita alle ore 12:50
Mensa dalle 12:50 alle 13:30
Rientro alle ore 13:30
Uscita pomeridiana
(Modulo B - settimana breve)
Ore 15:30 – Lunedì
Ore 16:30 – Giovedì
Per alunni del Corso musicale: rientro alle ore
13:30 e la possibilità di consumare il pasto sia in
mensa sia in autonomia con vigilanza.
Ciò riguarda tutti gli alunni interessati dalle
attività pomeridiane.
Attualmente il mercoledì avviene per tutti gli
alunni dell’indirizzo musicale il rientro per
l’attività Orchestra
Gli alunni di strumento impegnati nella seconda
ora del pomeriggio possono godere della
sorveglianza nella propria classe di strumento.
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Comune di Castelbelforte
Scuola dell’Infanzia PINOCCHIO http://www.icmantova1.gov.it/scuola-pinocchio
Via Manzoni
46032 Castelbelforte (Mn)
Tel. : 0376 42527
Fax: 0376 42527
e-mail: infanziapinocchio.mn1@gmail.com
MODULI ORARI
Sezioni di età miste,
funzionanti per 8 ore giornaliere per 5 giorni settimanali, sabato escluso.
Apertura Scuola 7.15
Servizio pre-scuola 7.15-8.00
Ingresso alunni 8 .00-8.45
Prima uscita 11.45
Mensa 11.45-12.40
Seconda uscita 12.45-13.00
Terza uscita 15.45 - 16.00
Chiusura scuola 16.00
Scuola Primaria MARTIRI DI BELFIORE
http://www.icmantova1.gov.it/scuola-martiri
Via Mazzini, 8
46032 Castelbelforte (Mn)
Tel.: 0376 42014
Fax : 0376 257378
e-mail: primaria.mbelfiore@gmail.com
MODULI ORARI
Modulo 30 ore con 2 rientri
pomeridiani e sabato libero
Servizio pre-scuola ore 7,15 – 8,00
Tempo Ordinario 8.00 - 13.00
• Rientri pomeridiani 8.00 - 16.30
Intervallo 10.55- 11,10
Mensa 13.00 – 13.30
Intervallo dopo la mensa fino alle
14.00
Modulo 30 ore settimanali
• Tempo Ordinario
8.00 - 13.00
Intervallo 10.55 11.10
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Scuola Secondaria di Primo Grado G. MAMELI
http://www.icmantova1.gov.it/scuola-mameli
Via Mazzini, 8
46032 Castelbelforte (Mn)
Tel.: 0376 42384
Fax : 0376 257049
e-mail: media.mameli@gmail.com
MODULI ORARI
Moduli 36 ore
con due rientri pomeridiani
Tempo Ordinario 8.00 - 13.00
• Rientri pomeridiani 8.00 – 15.50
Intervallo 10.50- 11,05
Mensa 13.00 – 13.40
Intervallo dopo la mensa fino alle
13.50
Modulo 30 ore antimeridiane
• Tempo Ordinario
8.00 - 13.00
Intervallo 10.50 –
11.05
20
-2-
Organizzazione e gestione della scuola Gli organismi gestionali
Denominazione Composizione Funzioni Poteri decisionali
Consiglio di Istituto
Dirigente
scolastico
Docenti
Genitori
ATA
1. Adotta il Regolamento interno di Istituto, la Carta dei
Servizi e approva il PTOF DL 107/15 2. Delibera l'acquisto e il rinnovo di attrezzature e sussidi.
3. Adotta il Calendario scolastico alle esigenze ambientali.
4. Stabilisce criteri di programmazione\attuazione delle
attività para e extra scolastiche.
5. Stabilisce criteri generali relativi alla formazione classi,
all'assegnazione dei docenti, all'adattamento dell'orario delle
lezioni e delle attività scolastiche, al coordinamento
organizzativo dei Consigli di Classe.
6. Stabilisce criteri per l'espletamento dei servizi
amministrativi e di organizzazione
7. Esprime parere sull'andamento generale, didattico,
amministrativo dell'Istituto
(stralcio dell'art. 10 D.L.vo 297\94)
8. Nomina due genitori e un docente del Comitato di
valutazione
Giunta Esecutiva
Dirigente Scolastico
Direttore Amministrativo
1 Docente 1 ATA
1 Genitore
1. Predispone il Programma
annuale (D.L.vo 44/2001).
2. Prepara i lavori del
Consiglio di Istituto.
3. Cura l'esecuzione delle
delibere del consiglio di
Istituto.
Ufficio di Presidenza
1 Docente
Collaboratore Vicario
e la DSGA
Collabora con il Dirigente
Scolastico per la gestione
organizzativa e didattica.
Ai Collaboratori possono
essere affidate deleghe
specifiche.
Funzioni Strumentali
Docenti
designati dal
Collegio dei
Docenti
Si occupano dei processi
innovativi dell’Offerta
formativa e dei piani di
miglioramento d’ Istituto in
sintonia con il DS e con il
Collegio.
Collaborano con la Dirigenza
per le competenze gestionali
del PTOF, sostegno lavoro
Docenti, servizi per gli
studenti e relazioni con
Enti/Agenzie/Stakeholders
21
Denominazione Composizione Funzioni
Collegio dei Docenti
Tutti i Docenti 1. Potere deliberativo in materia di funzionamento didattico.
2. Formula proposte relativamente al punto 5 delle funzioni
del Consiglio di Istituto.
3. Delibera l'adozione dei Libri di testo e dei sussidi
didattici.
4. Promuove e adotta iniziative di sperimentazione e di
aggiornamento.
5. Elabora ed aggiorna il piano dell'Offerta Formativa. 6. Nomina per le Funzioni Strumentali.
(stralcio dell'art. 7 D.L.vo 297\94 - Regol.to Autonomia art.
3 , 26.02.99
– CCNL)
7.Nomina due componenti del Comitato di valutazione
Comitato di
Valutazione
Ha durata triennale , è
composto dal
Dirigente Scolastico
3 Docenti
2 rappresentanti dei
genitori 1 componente
esterno (comma 129 D.L.
107/15)
Il comitato individua i
criteri per la valorizzazione
dei docenti e nel caso della
valutazione del servizio
eccetto la componente
genitori. Si integra con il
docente tutor in sede di
conclusione formale per i
docenti neoimmessi in
ruolo.
Competenze previste dal
comma 120 punti 1;2;3;4;5
DL.107/15
Referenti
Referenti di plesso di ogni
ordine e grado
Curano la relazione organizzativa, gestionale ed educativa
delle singole unità scolastiche in sintonia con il dirigente e/o
su delega del DS stesso.
Commissioni di
lavoro:
intercultura; PTOF-
RAV-PDM,
VALUTAZIONE-
CONTINUITA’-
ORIENTAMENTO,
INTERCULTURA,
INCLUSIONE,
INFORMATICA,
FORMAZIONE,
MUSICA E
LINGUAGGI NON
VERBALI
Docenti Coordinamento progetti didattici e formativi, organizzazione
Staff di dirigenza
Composto da: DS; I
collaboratore, referenti di
plesso, funzioni strumentali
e DSGA
Collabora nell'attività di coordinamento organizzativo,
progettuale e amministrativo dell'IC.
Consiglio di Classe
Docente coordinatore,
Docenti discipline e due
rappresentanti dei genitori.
Formula al Collegio dei
Docenti proposte in ordine
all'azione educativa e
didattica e a iniziative
di sperimentazione.
(stralcio dell'art.5 D.L.vo
297\94)
• Con la sola presenza dei
Docenti
per la realizzazione del
coordinamento didattico,
programmazione e
valutazione.
• Con tutte le componenti per
le attività extra scolastiche
22
Struttura organizzativa
Referenti Mensa:Tommasi-Diano-
Petralia-Mannarella-Dusi-
Rizza-Danese-Rizzi-
Silvestroni-Registro:
Daniela Platania- Motoria:
Carmen Labriola
Servizi esterni
Portineria
e centralino
Collaboratori
scolastici
Funzioni Strumentali PTOF-RAV-PDM-Renata
Gattini
Inclusione – Chiara
Dusi- Intercultura -
Capuccetti Silvia
Musica LNV Anna
Caporaso
INformatica- Tony Lucio
Cordovana
Valutazione/Continuità/Orienta
mento: Elena Terenzoni
Formazione- Anna Mazza
Referenti unità scolastiche Berni – Anna Vanoni
Pacchioni – Patrizia Guzzoni
Pinocchio – Emanuela Rizzi
Allende – Silvana Iodice
Pomponazzo – Graziella Prisco
Martiri –Ippolita Mannarella
Tazzoli – Benetti/Prete Alberti
– Marco Mancani Mameli –
Bruna Restani
Collegio Docenti
Segreteria
didattica
DSGA Roberta Tavacca
Primo collaboratore Chiara Benedini
Consiglio di Istituto
Fornitori
Consulenti
Segreteria
amministrativa
RSU Rappresentanza sindacale
Unitaria Gazzani- Prisco-
Perboni -Restani-
Cordovana-
Beccattini
RLS Responsabile dei
lavori per la sicurezza
Anna Lipari
Medico Competente Dott. Angelo Casuccio
RSPP Responsabile del
Servizio di prevenzione
E protezione
Ing. Fabrizio Veneziani
COMITATO DI
VALUTAZIONE Dirigente scolastico
Dott.ssa Daoglio Antonella
NIV Nucleo Interno di
Valutazione
23
Il contesto educativo e sociale
Il contesto, in quanto modello sistemico, svolge un ruolo fondamentale. Esso rappresenta lo
sfondo entro cui ruotano tutti gli attori protagonisti dell'atto educativo.
L'ordinamento gestionale e organizzativo predispone una programmazione puntuale in grado
di sfruttare al massimo l'efficienza degli strumenti a disposizione e l'efficacia delle azioni.
L'ordinamento educativo didattico, beneficiando di tale organizzazione, riesce ad assolvere al
fondamentale compito dell'istruzione inteso quale capacità dell'individuo di vivere
liberamente la propria vita. L'alunno rimane il centro di tutta l'organizzazione e la sua
educazione ne rappresenta il fine ultimo.
Il bacino di utenza dell'IC Mantova1 si estende sul territorio di due comuni; Mantova e
Castelbelforte. La diversa collocazione geografica e le diversità culturali locali influenzano
anche le caratteristiche dei nostri studenti.
L’area urbana è caratterizzata da differenti contesti abitativi (quartieri periferici e centro
storico) e da una pluralità di agenzie e offerte formative; va registrato altresì un differente
senso di appartenenza al tessuto sociale e al contesto socio/economico nelle varie realtà del
nostro bacino di utenza. L’ambiente delle realtà minori si contraddistingue per uno spirito di
aggregazione comunitaria, minori tensioni sociali, ma anche da più ridotte occasioni culturali.
In generale, lo scenario entro cui opera l’IC, pur presentando elementi di novità connessi
alla fase di crisi economica, appare sostanzialmente e sociologicamente connotato. Il comprensivo integra territori diversi e conseguenti vocazioni plurali.
Se da un lato sembrano rilevanti le differenze, dall’altro è forte un comune e prevalente
modello di vita centrato su dimensioni civili quali l’apprezzamento per l’ambiente e per le
attività culturali e ricreative, l’attenzione alla vita delle comunità, la presenza di un
consolidato sistema di informazione locale, l’impegno diffuso nella gestione delle istituzioni,
nel volontariato, nella solidarietà, nella pratica sportiva e nell’associazionismo.
Questo collante di cittadinanza attiva è vivo ed agisce al di là dell’ubicazione territoriale e
del settore economico sociale di appartenenza. Collaborazioni territoriali in essere:
biblioteche; associazioni di volontariato, forze dell'ordine, cooperative.
24
2121
Ordinamento educativo e didattico Fattori e azioni
Clima sociale
positivo
Apprendimento indiv.
e comune nell’area
dello sviluppo
Sviluppo della
metacognizione
Sviluppo delle
competenze
individuali
COMUNITÀ CHE
APPRENDE
CLIMA POSITIVO:
partecipazione e cooperazione
APPRENDIMENTO SOCIALIZZATO NELL’AREA PROSSIMALE:
relazioni significative con adulti, compagni, materiali e mediatori didattici.
SVILUPPO DELLA META - COGNIZIONE:
consapevolezza del proprio funzionamento cognitivo, di quello degli altri, capacità di
previsione, valutazione e decisione.
SVILUPPO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI:
saper fare – saper essere.
25
Ordinamento gestionale
organizzativo
ALUNNO
Ordinamento gestionale
organizzativo
PAI Piano Annuale Inclusività
Ordinamento educativo - didattico
Ordinamento educativo - didattico
CONTESTO
PTOF Piano Triennale Offerta
Formativa
ATTO DI
RAV
Rapporto Di
Autovalutazione
PDM Piani Di
PRINCIPI E
NORME
FINALITÀ
PDF Piano Di Formazione
26
-3-
Offerta formativa
Gli obiettivi formativi di cui al comma 7 della L.107/15 sono stati individuati rilevando
quanto emerso dal Rapporto di Autovalutazione e dai Piani di Miglioramento. Gli obiettivi
prioritari scelti dall'Istituto danno un’indicazione chiara della progressione dell'offerta
formativa, in una proposta reticolare di saperi che si intersecano in maniera interattiva, dando
organicità ai processi di apprendimento, trasversalità tra le discipline ed eliminando una
modalità compartimentale e quantificativa circa l’acquisizione delle conoscenze.
Curricolo per competenze
L'offerta formativa di istituto è esplicitata nel curricolo verticale, redatto alla luce delle
indicazioni nazionali del 2012, delle competenze chiave europee, delle competenze chiave di
cittadinanza. Linee guida:
• Continuità
• Verticalità
• Inter/multidisciplinarietà
• Aggregazione in aree
• Unitarietà, trasversalità ed interconnessione dei processi di apprendimento
• Valutazione
Il curricolo è organizzato in ambiti che aggregano campi di esperienza e discipline
interconnesse. Ogni area è scomposta in obiettivi formativi, abilità, conoscenze e traguardi
per lo sviluppo delle competenze. Ogni traguardo è sviluppato sui tre ordini di scuola.
L’espansione del quadro totale degli scambi, insieme alla crescita esponenziale dei saperi
ci guida ad un passaggio: dalla trasmissione di percorsi preconfezionati, alla dotazione di
strumenti di autonoma organizzazione concettuale. I contenuti diventano meno rilevanti della
capacità di elaborazione. O meglio i primi devono essere fortemente finalizzati ai secondi. È
la strada da tempo indicata per la costruzione di curricoli per competenze (legge 107/15 e vedi
competenze chiave di cittadinanza europee), atti alla costruzione di saperi coerenti con quanto
dichiarato nel PAI, e non più per oggetti di conoscenza.
Nel seguente anno scolastico tale documento sarà declinato in annualità per tutti e tre i gradi
scolastici.
27
Arricchimento dell'offerta formativa
La qualità della didattica rappresenta la capacità di dare risposte adeguate alle aspettative di
tutti i soggetti che hanno interesse rispetto al servizio formativo offerto, primi fra tutti studenti
e famiglie. Attraverso una maggiore conoscenza di noi stessi, delle strategie che utilizziamo
quando affrontiamo un problema, dei nostri punti di forza o, al contrario, di debolezza,
possiamo diventare sempre più adeguati alle varie situazioni.
Nelle nuove pratiche educative vi è uno spostamento d’attenzione dal che cosa massimizzato,
al come; la propensione è quella di far riflettere gli studenti su aspetti che riguardano la propria
personale capacità di apprendere, di stare attenti, di concentrarsi, di ricordare ….
Si concretizza, a livello didattico, nella logica del costruttivismo, in un modello cosiddetto a
spirale, incentrato sul discente, dove le verifiche e la valutazione servono da orientamento
per il lavoro futuro e dove le carenze sono considerate bisogni e il loro superamento diventa
obiettivo da raggiungere per il futuro lavoro di insegnamento e/o apprendimento.
L’alunno è protagonista attivo e consapevole del proprio sapere. Una didattica così pensata
passa attraverso la zona prossimale dell'alunno, dal contesto sociale in cui si dipanano le
relazioni più significative.
L'arricchimento dell'offerta formativa quindi strumento privilegiato per la libertà di
espressione e di sperimentazione da parte degli alunni, attraverso il rapporto con gli altri, in
un’area che include la collaborazione attiva tra docenti e studenti.
28
3.3 Campi di Potenziamento e Obiettivi Formativi
O.F
Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda
con corsi e laboratori per studenti
di cittadinanza o lingua non
italiana
O.F
Cittadinanza attiva; educazione interculturale
solidarietà e cura dei beni comuni
Conoscenza e rispetto della legalità prevenzione e contrasto di bullismo
anche informatico.
O.F
Valorizzazione dei percorsi
Formativi individualizzati O.F
Prevenzione e contrasto dispersione
Scolastica, inclusione e diritto allo studio per i BES
con percorsi individualizzati
Campo di Potenziamento
SOCIO
ECONOMICO
E LEGALITÀ
O.F
Apertura pomeridiana della scuole con potenziamento o
rimodulazione
del monte orario
O.F
Percorsi e sistemi atti alla premialità e alla valorizzazione
del merito degli alunni
Campo di
Potenziamento
LINGUISTICO
O.F
Valorizzazione e potenziamento
Delle competenze linguistiche
con riferimento all'italiano e all'inglese
Anche mediante uso del CLIL
e di certificazioni esterne.
Campo di Potenziamento
SCIENTIFICO
O.F
Potenziamento delle competenze
Matematico- logiche e scientifiche
O.F
Definizione di un sistema
di orientamneto
Campo di
Potenziamento
ARTISTICO
E
MUSICALE
O.F
Alfabetizzazione all'arte,
alle tecniche e ai media di produzione
E diffusione delle
immagini
O.F
Sviluppo di comportamenti
Responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto
della legalità, della sostenibilità
Ambientale, beni pesaggistici, del patrimonio
E delle attività culturali.
Campo di
Potenziamento
LABORATORIALE
O.F
Sviluppo delle competenze digitali,
Con particolare riferimento al
Pensiero Computazionale, all'utilizzo critico dei
social network e dei media
nonché della profuzione
O.F
Potenziamento dei metodi laboratoriali
valorizzazione delle scuola
Intesa come comunità in grado di aumentare l'interazione
famiglia e comunità locali
Campo di
Potenziamento
Salute e sport
O.F
Potenziamento delle discipline
motorie e sviluppo di comportamenti ad uno stile di vita
Sano con riferimento
all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport
O.F
Potenziamento delle competenze nella: pratica e nella
cultura musicale; arte; storia dell'arte;
tecniche e media; immagini e suoni con il coinvolgimento di
Enti esterni che operano nel settore
29
Di seguito vengono riportate le progettazioni presentate dai docenti, nelle varie aree che potenzieranno quei
campi privilegiati desunti dall' atto di indirizzo.
Progetti A.S. 2018/2019 e/o pluriennali variati come da tabella CDU CAMPI DI
POTENZIAMNTO
PROGETTO AREA DI
RIFERIMENTO
Inf. Pri. Sec. Istituto
Socio/Economico
e Legalità
Incontri di
commissione/
open day
Continuità
X
Orientamento Continuità X
Teen Bull Legalità X X
ludopatie Legalità X
Life Skills
Training Legalità X
Aiuto compiti Disagio X
Linguistico
Alfabetizzazione
dispersione
Intercul.Alfab. X
X
X
Spoken Eanglish Pot. Inglese X X
Pop music in
Culture
Pot. Inglese X
Un libro un film
in lingua inglese
Pot. e recupero X
MUSIC
BETWEEN
LANGUAGE
Intercul.Alfab. X
Intercultura Intercul.Alfab. X
X
X
Avv. al latino Intercul.Alfab. X
Invalsi Linguistico X
Teatro lingua
inglese
Pot. e recupero X
Un libro un film
in lingua inglese
Pot. e recupero
A Comer Linguistico X
Annuario Alberti Intercul.Alfab. X
Progetto lingua
inglese
Pot. e recupero X
30
CAMPO DI
POTENZIAMNTO
PROGETTO AREA DI
RIFERIMENTO
Inf. Pri. Sec. Istituto
Passo dopo
passo
Area salute X
A scuola di
scacchi
Area scientificità
e salute X X
Progetto
psicomotricità
Area scientificità
e salute X X
Giocosport
70 comuni
Motoria X
Giocosport città
di Mantova
Motoria X
Campionati
studenteschi
Motoria X
Biodanza Motoria X
Scientifico
Sentieri per
crescere
Area scientificità
e salute X X
Informatica in
didattica
Area scientificità
e salute
X
I-pad in classe Area scientificità
e salute
X
Affettività e
sessualità
Area scientificità
e salute
X X
Amici di
zampa
Area
scientificità
e salute
X X
Progetto CAI
montagna amica
Area scientificità
e salute
X
AVIS
portabandiera/il
dono
Area scientificità
e salute
X X X
Orti didattici Area scientificità
e salute
X
31
Coding e
pensiero
computazionale
Area
scientifica
X
CAMPO DI
POTENZIAMNTO
PROGETTO AREA DI
RIFERIMENTO
Inf. Pri. Sec. Istituto
Artistico e musicale
Si va in scena Musica- linguaggi
non verbali
x
Propedeutica
musicale
Musica- linguaggi
non verbali
X
Ritmo maestro Mus.Lin. non verbali X
Giorno della
memoria
Musica- linguaggi
non verbali
X
Concerto degli
auguri
Musica- linguaggi
non verbali
X X
Musica Mary
Poppins
Musica- linguaggi
non verbali
X
Flauto in prima Musica- linguaggi
non verbali
X
Linguaggi
inclusivi
Musica- linguaggi
non verbali
X
Educazion
e ritmo e
movimento
Musica- linguaggi
non verbali
X X
Musica Musica- linguaggi
non verbali X
Musica tra le
lingue
Intercultura /musica x
Il moralismo di
Mono Carrasco
Mus.Lin. non verbali X
32
CAMPO DI
POTENZIAMNTO
PROGETTO AREA DI
RIFERIMENTO
Inf. Pri. Sec. Istituto
Laboratoriale
La scrittura
a
clessidra
Lin. non verbali X
Pedibus
millepiedini
Lin. non verbali X
Laborat
orio
Inglese
con Olga
Pot. Inglese X
Progetto
lingua
inglese
Pot. Inglese X
Alfabetizzaz
ione
ecologica
Pot. Inglese X
Passo dopo
Passo
Potenziamento
recupero
X
Filosofia a
scuola
Lin. non
verbali
X
Nella classe 1A Tazzoli proposta formativa “Aiutami a fare da solo” progetto risorse potenziamento
Associazione genitori
Nel mese di settembre del c.a.s si è costituita l’associazione dei genitori “Luisa Levi”, con
Presidente Sig. Stefano Bauli, avente già carica di vicepresidente del Consiglio d’Istituto, con
Mission: condivisione intenti educativi e formativi coerenti con il piano dell’offerta e
rispettosi dell’Atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico.
L’Associazione si è impegnata anche in una seconda progettualità “Aiuto compiti”, con
ricaduta sulla scuola primaria del Comune di Castelbelforte.
Le progettualità dell’Associazione necessiteranno della sola delibera del Consiglio d’Istituto
mantenendo gli stessi criteri sopra dichiarati, in quanto parte integrante dell’offerta formativa.
Reti di Ambito e di Scopo Con la legge 107 art.1 commi 70-71-72-74 subentra nel nostro sistema scolastico un nuovo
concetto di rete. La legge definisce i confini delle reti di ambito in cui andranno ad operare le
reti di scopo, costituite da più istituti all’interno dello stesso ambito - qualora vi fossero
interessi comuni e agenzie territoriali condivise - o fuori da esso. La provincia di Mantova si divide in due ambiti: l’ambito 19 e l’ambito 20
Il nostro Istituto, previa delibera di approvazione del Consiglio di Istituto per l’inclusione
nelle reti di ambito, è entrato a far parte dell’ambito 19 a cui fa capo l’Istituto Comprensivo
di Asola.
33
La rete è un sistema finalizzato di interazioni complesse tra soggetti istituzionali, operatori e
comunità sociali; orientato a:
• un sistema che apprende
• una cultura condivisa
• uno sviluppo comunitario
La rete non ha un vertice gerarchico, tuttavia è necessario che ciascun componente abbia
disposizioni univoche; nella rete all'univocità del comando proveniente dal vertice, si
sostituisce come principio direttivo, l'univocità dei compiti e degli obiettivi.
Le interazioni molteplici, di processi di regolazione e manutenzione, sono finalizzati alla
migliore definizione del compito e delle responsabilità.
Nel nostro istituto vi sono reti consolidate e rinnovate periodicamente dove gli attori
contribuiscono sinergicamente alla realizzazione e al potenziamento dell’Offerta Formativa.
Esse sono denominate reti di Scopo, approvate dal Consiglio di Istituto e si suddividono in
reti di scopo permanenti e reti di scopo temporanee. Di seguito una tabella riepilogativa delle
reti attualmente attive nel nostro istituto per l’anno 2018/2019:
Accordo di rete di scopo permanenti
Denominazione Partners Rete gioco sport 70 comuni 70 Comuni della regione
Rete a scuola di sport IC MN1- MN 2- MN 3- Comune di Mantova
Rete SPS (scuole che promuovono salute) Tutti gli IC della regione Lombardia
Rete intercultura di Mantova IC MN1- MN 2- MN 3- Comune di Mantova
Rete Fami: piano pluriennale formazione per scuole ad alta incidenza alunni stranieri
Rete Regione Lombardia
Rete per la Protezione Civile Capofila Ist. d’arte Giulio Romano
Rete L.T.O (Laboratori territoriali per l’occupabilità) Capofila Ist.Superiore S.Giovanni Bosco
Accordo di rete di scopo temporanee
Denominazione Progetto Rete della Legalità La Banda degli Onesti
Rete prevenzione Bullismo e Cyberbullismo Teen Bull-io sono
Rete Cantiere Didattica Insegnare e apprendere in modo nuovo
Rete ATS (Associazione Temporanea di Scopo) Misura per Misura
Rete Potenziamento artistico culturale PON Artistico Culturale
Piano Nazionale Scuola Digitale Il PNSD si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso le integrazioni
delle tecnologie nella didattica.
L'istituto è coinvolto nelle seguenti azioni:
• Scuola digitale azione Lim in classe
Si tratta del primo step dell'innovazione digitale che non implica una trasformazione della
didattica ma tende ad introdurre linguaggi digitali nella pratica educativa. L'azione prevede
una diffusione capillare della lavagna interattiva multimediale della didattica in classe, già
effettuata e completamente implementata in tutte le aule della scuola primaria e secondaria
dell'IC.
34
• Scuola digitale - azione cl@ssi 3.0
In genere dopo l'inserimento delle Lim e del loro utilizzo si evidenzia la necessita di dotare
gli studenti di propri device e di integrarli tra loro e con la Lim. Inoltre andranno adattati
contenuti ed ambienti digitali, trasformando l'ambiente classe tradizionale.
In definitiva questa azione si propone di realizzare ambienti di apprendimento dove sia
previsto un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nell'attività scolastica quotidiana,
quelle stesse tecnologie che gli studenti già usano per le proprie relazioni personali e
sociali, integrandosi e non sostituendosi ai libri. Si tratta di una iniziativa innovativa e
avanzata, destinata a “situazioni mature”, che coinvolge tutti gli insegnanti della classe
con l'obiettivo di sfruttare tutte le potenzialità del digitale nella riorganizzazione degli
ambienti educativi di apprendimento.
PON Piano Operativo Nazionale 2014-2020 Il PON è finalizzato a alla creazione e al potenziamento di ambienti digitali.
Gli interventi proposti puntano ad offrire ambienti tecnologicamente evoluti, idonei a
sostenere tutte le attività di ricerca e aggiornamento, in grado di sostenere lo sviluppo della
"net-scuola", ovvero una scuola più vicina alle attuali generazioni di studenti.
Gli obiettivi specifici e i risultati attesi:
• Apprendere attraverso modalità didattiche mediate dalle ICT (nuove Tecnologie
per l'Informazione e la Comunicazione)
• Ottenere un controllo dello strumento Internet all’interno del contesto scolastico
• Permettere lo sviluppo di una didattica collaborativa di classe
• Facilitare la comunicazione, la ricerca, l'accesso alle informazioni e alle risorse, ai
materiali didattici da parte degli allievi e dei docenti
• Condividere i registri informatici METODOLOGIE DIDATTICHE
• Accedere al portale della scuola
• Saper utilizzare il computer e altre tecnologie per comunicare e instaurare
rapporti collaborativi
• Gestire in modalità utile e non solo ludica della risorsa Internet
• Porre le basi infrastrutturali per la didattica 3.0
• Aprire un nuovo canale di comunicazione e formazione verso i discenti
Peculiarità del progetto rispetto a: organizzazione del tempo-scuola, riorganizzazione
didattico-metodologica, innovazione curriculare, uso di contenuti digitali.
• Sviluppare una riorganizzazione del tempo-scuola permettendo uno scambio proficuo
di informazioni e di contenuti didattici mediante Internet ed i servizi che offre. In
questa ottica l’allievo potrebbe avere a disposizione un supporto online per suo studio
casalingo ed anche il rapporto scuola-famiglia potrebbe ottenere un notevole
miglioramento dal punto di vista di comunicazione e/o informazioni.
• Sviluppare una riorganizzazione della didattica-metodologica implementando
paradigmi didattici che hanno bisogno di una valida rete di trasmissione dati come
supporto. In quest’ottica si potrebbero sviluppare sempre più una didattica
laboratoriale (Lezione frontale con l’ausilio della LIM), un “Collaborative Learning”
35
proficuo imparando ad utilizzare il computer e altre tecnologie per comunicare e
instaurare rapporti collaborativi, migliorare i processi relativi al Problem solving.
• Implementare strategie di intervento per le disabilità che permettono una migliore
ricerca e cernita di informazione mediante la rete fino ad arrivare, nei casi estremi, a
lezioni da seguire in remoto in videoconferenza
- La prima fase del progetto, per la quale l’Istituto ha ottenuto il finanziamento, ha come
obiettivo l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN.
- La seconda fase è stata realizzata con l’arrivo dei laboratori mobili per creare un ambiente
digitale utilizzabile da tutte le classi dell'Istituto che permetterà un’ innovativa metodologia
di ricerca e sviluppo delle conoscenze degli allievi in modo diretto e semplificato. I laboratori
sono a disposizione di tutta la scuola, con la trasformazione di un'aula normale in uno spazio
flessibile, multimediale e di interazione.
Il dato diventa digitale; la sperimentazione diventa aperta, a seconda della necessità della
programmazione didattica
1. laboratorio linguistico mobile che consiste in una consolle a disposizione dei docenti
con cuffie, microfoni ecc.
2. laboratorio scientifico mobile in grado di contenere e collegare i 26 tablet, per la trasformazione di un’aula tradizionale in aula multimediale di ultima generazione.
-La terza fase in via di definizione prevede azioni progettuali orientate al potenziamento
dell’inclusione sociale e della lotta la disagio. L’obiettivo specifico è: la riduzione del
fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica formativa. Le azioni promosse
saranno: interventi di sostegno agli studenti caratterizzati da particolari fragilità tra cui anche
persone con disabilità (azione di tutoring e mentoring, attività di sostegno didattico e di
counselling, attività integrative, incluse quelle sportive, in orario extra scolastico). L’Istituto
partecipa all’azione 10.1.1 con la sotto azione Progetto “Scuola maestra di vita” che si
sviluppa attraverso 6 moduli di intervento:
Potenziamento della lingua italiana: Modulo 1- “Pomeriggio a scuola”; Modulo 2- “Torno
a scuola…. e cresco”.
Moduli di sport ed educazione motoria: Modulo3- “Gioco-Sport-Salute”; Modulo4-
Crescere attraverso lo sport. Modulo di musica strumentale, canto corale: Modulo5- “La lirica a scuola”.
Modulo di educazione alla legalità: Modulo6- “Educare alla legalità”.
In ogni modulo della durata massima di 30 ore, che può articolarsi in 60 o 100 ore,
sono previsti mediamente 15/20 alunni anche di classi diverse.
PON AUTORIZZATI
Cittadinanza e creatività digitale
Orientamento formativo e ri -orientamento
Cittadinanza Globale
36
Cittadinanza Europea
Integrazione e Accoglienza
Patrimonio Culturale, Artistico e Paesaggistico
2016/17 2017/18 2018/19
G F M A MG L A S O N D G F M A MG L A S O N D G F M A M G L A S O N D
Finanziamenti e
progettualità
X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X x x x x x x x x x x x x
Completamento
Wireless
X
Aula 3.0 X
Progetto dell’Animatore Digitale per l’attuazione del PNSD In
attuazione del PNSD, Azione 28; ogni Scuola avrà un “animatore digitale cioè un docente
che, insieme al Dirigente Scolastico e al Direttore Amministrativo, avrà un ruolo strategico
nella diffusione dell’innovazione a scuola, e potrà sviluppare progettualità su tre ambiti:
FORMAZIONE INTERNA: fungere da stimolo alla formazione interna alla scuola sui temi
del PNSD, sia organizzando laboratori formativi (ma non dovrà necessariamente essere un
formatore), sia animando sia coordinando la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle
altre attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi. COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA: favorire la
partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e
altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi alle
famiglie e altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e
tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di
particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia
comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole, coerenti con l’analisi dei
fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da
altre figure.
L’animatore digitale nominato nel nostro Istituto è il Prof. Tony Lucio Cordovana che andrà
a coordinare l’intero progetto e le risorse interne all’istituto, attraverso il Team Digitale, per
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la divulgazione della formazione dei docenti in un processo di tutoring e applicazione delle
TIC .
DIPARTIMENTI E GRUPPI DISCIPLINARI Inseriremo nel nuovo documento le modalità lavorative deliberate dal collegio e regolate dalla Fs
della valutazione.
Valutazione: definizione, criteri e utilizzo.
La valutazione dell’apprendimento deve riferirsi ad una assimilazione significativa e non
scolastica della conoscenza. Non serve il solo accumulare informazioni o sapere. La scuola
attraverso il sistema valutativo verifica principalmente la valenza dei propri insegnamenti che
devono essere coerenti con la realtà in cui è immerso il discente.
Il mondo reale richiede sempre meno memorizzazioni di conoscenze e sempre più capacità di
pensiero critico, di soluzione di problemi complessi, di metacognizione, di apprendimento
continuo, di ragionamento e di flessibilità, di lavoro collaborativo, di transfer, di creatività, e
di altro ancora. Storicamente, si è venuta via via perdendo la distinzione tra valutazione
formativa (oggi più esplicitamente indicata come valutazione ‘per’ l’apprendimento) e
sommativa (oggi indicata come valutazione dell’apprendimento). La valutazione
dell’apprendimento dovrebbe esprimere elementi di predittività su ciò che lo studente sa fare
qualora si trovasse nel mondo reale con le conoscenze apprese (costruttivismo). La
valutazione ‘per’ l’apprendimento, invece, è un processo e uno strumento di grande valore e
potenzialità educativi. Il suo modo di realizzarsi promuove un processo di autovalutazione
(cioè essere responsabilizzante).
La valutazione scolastica è:
• restituzione di un feedback ambientale all'autorganizzazione degli alunni per
consentire loro il raggiungimento del successo formativo.
• Stimolare il miglioramento del rendimento attraverso la leva motivazionale.
• Certificazione dei livelli di competenze raggiunti.
Orientamenti: l'atto valutativo dovrà promuovere nell'alunno:
• la ricerca di maggior controllo su ciò che può influire nel raggiungimento di un
obiettivo.
• il confronto e la collaborazione
• l'accettazione di obiettivi anche difficili.
• la considerazione non solo del giudizio circoscritto ma soprattutto del proprio
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percorso
• la fiducia in sé
• la capacità di imparare dagli errori e reagire alle difficoltà.
• la consapevolezza delle proprie difficoltà, il loro superamento e l'attuazione dei
processi di resilienza.
Criteri
• Distinzione tra la valutazione disciplinare, per competenze e comportamentale.
• Assunzione, valenza formativa dei processi di valutazione.
• Scansione temporale periodica (in itinere)
• Funzione regolativa delle azioni avviate.
• Misurazione
• Comunicazione
Il sistema di misurazione Le prove sono valutate misurando in percentuale il numero di risposte esatte per ogni criterio
di valutazione previsto dalla prova stessa. Il voto di condotta sarà la sintesi di una serie di
valutazioni riferite a precisi indicatori già adottata dall'istituto.
Scala di misurazione scuola primaria
Percentuale di risposte esatte Voto
Da 0 a 9% 1
Da 10 a 19% 2
Da 20 a 29% 3
Da 30 a 40% 4
Da 40 a 55% 5
Da 56 a 65% 6
Da 66 a 78% 7
Da 79 a 89% 8
Da 90 a 95% 9
Da 96 a 100% 10
Scala di misurazione secondaria di primo grado
Percentuale di risposte esatte Voto
Da 0 a 9% 1
Da 10 a 19% 2
Da 20 a 29% 3
Da 30 a 40% 4
Da 40 a 55% 5
39
Da 56 a 65% 6
Da 66 a 78% 7
Da 79 a 89% 8
Da 90 a 95% 9
Da 96 a 100% 10
Misurazione della produzione linguistica scritta per l'ultimo biennio della scuola primaria e
per la scuola secondaria di primo grado.
Indicatori Punteggio
Pertinenza alla traccia e conoscenza dei
contenuti
Da 0 a 25
Coesione e coerenza logico-temporale Da 0 a 30
Capacità di approfondimento e di critica Da 0 a 20
Correttezza e proprietà linguistica. Da 0 a 25
Le prove orali per l'ultimo biennio della scuola primaria e per la scuola secondaria di primo
grado saranno valutate nel rispetto dei seguenti indicatori.
• Conoscenza dei contenuti
• Capacità di stabilire relazioni fra gli argomenti proposti
• Uso del lessico specifico
• Capacità di sintesi e di rielaborazione
Certificazione delle competenze
Al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, sono stati adottati
modelli nazionali proposti dal MIUR per la certificazione delle competenze degli allievi; vedi
D.M. 742/2017. Alla luce delle nuove indicazioni riferite alla promozione della valutazione come opportunità
di miglioramento, una attenzione particolare è rivolta all' l'indice qualitativo del servizio
offerto dalla scuola dell'infanzia.
L'attività di rilevazione degli obiettivi raggiunti, orientati all'acquisizione di competenze (vedi
curricolo verticale) assume una funzione formativa di accompagnamento ai processi di
apprendimento, di stimolo al miglioramento e di riformula della proposta formativa, tale attività si traduce in:
• Osservazione partecipe del bambino.
• Condivisione con le famiglie dei percorsi educativi intrapresi che siano coerenti e condivisi.
• Rilevazione delle competenze attraverso l'applicazione della ricerca- azione per un eventuale riprogettazione dell'offerta formativa.
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• Confronto collegiale di sezione atto a sintetizzare informazioni legate al documento di passaggio alla scuola primaria.
La valutazione nella scuola dell'infanzia
Alla luce delle nuove indicazioni riferite alla promozione della valutazione e autovalutazione
(RAV infanzia sperimentazione) come opportunità di miglioramento, un'attenzione
particolare è rivolta all'indice qualitativo del servizio offerto dalla scuola dell'infanzia.
L'attività di rilevazione assume una funzione formativa di accompagnamento ai processi di
apprendimento, di stimolo al miglioramento e di riformula della proposta formativa.
Tali processi tendono al raggiungimento degli Obiettivi Specifici di Apprendimento, degli
Obiettivi Formativi, questi ultimi concorrono alla costruzione delle Competenze, quali
prerequisiti d’accesso al grado scolastico successivo.
La valutazione nella scuola dell'infanzia è orientata principalmente ad analizzare i processi
formativi tendenti all'acquisizione dell'autonomia del bambino e alla padronanza
dell'ambiente fisico familiare, scolastico e sociale che lo circonda attraverso:
• I bambini, le famiglie, i docenti, l’ambiente di apprendimento.
• I campi di esperienza.
• I traguardi per lo sviluppo della competenza
Gli ambiti in cui viene osservata la crescita individuale del bambino sono:
Identità: costituzione del sé, consapevolezza delle proprie caratteristiche, autostima,
fiducia.
Autonomia: consapevolezza, capacità operative, controllo emotivo, spirito critico, azioni
efficaci e responsabili
Cittadinanza, socialità e relazione: attenzione alle dimensioni etiche e sociali,
condivisione di regole, attenzione agli altri ed alle diversità, rispetto degli altri e
dell’ambiente, collaborazione, partecipazione, interazioni positive.
Risorse cognitive: elaborazione di conoscenze ed abilità, stile di apprendimento efficace,
attenzione e concentrazione, utilizzo di capacità logiche.
Risorse espressive: comunicazione e comprensione di messaggi, acquisizione ed
elaborazione efficace di informazioni, rappresentazione e codificazione.
Gli strumenti di riferimento, atti alla rilevazione dei livelli di apprendimento raggiunti e delle
relative competenze acquisite saranno:
• Valutazione di processo attraverso UDA
• Rubriche valutative per testare i livelli di competenza
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Modelli e strumenti di valutazione
Il Regolamento del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e di
formazione (Decreto Presidente della Repubblica n. 80/2013) affida all’INVALSI il compito
di ricercare metodologie e individuare strumenti utili a valutare la qualità e l’efficacia delle
istituzioni scolastiche. La valutazione delle scuole è quindi uno dei pilastri del Sistema
Nazionale di Valutazione, insieme alla valutazione degli apprendimenti.
Il Regolamento del SNV ha sancito la rilevanza del rapporto tra valutazione esterna e
autovalutazione, e del nesso tra valutazione e miglioramento. La direttiva MIUR del 18
Settembre 2014 avvalorata dalla legge 107/2015 dà attuazione al Sistema Nazionale di
Valutazione prevedendo che dal corrente a.s. 2014/15 tutte le istituzioni scolastiche
realizzino percorsi di autovalutazione, sulla base di apposite Linee Guida, e pubblichino il
Rapporto di Autovalutazione (RAV). Si prevede l’avvio progressivo della valutazione
esterna da parte di team composti da ispettori ministeriali ed esperti.
La Scheda di valutazione, coerente con le Indicazioni ministeriali, ha le seguenti funzioni:
• Funzione valutativa: si basa sulla documentazione dei percorsi compiuti dall’alunno in riferimento alle competenze educative e cognitive raggiunte.
La funzione valutativa si attua mediante
a) la valutazione degli apprendimenti (conoscenze, abilità, competenze)
b) la valutazione del comportamento c) la certificazione finale delle competenze
La certificazione delle competenze raggiunte avverrà secondo le seguenti scansioni
temporali:
- alla fine della scuola dell’infanzia ( in via sperimentale)
- alla fine della scuola primaria
- alla conclusione del primo ciclo di istruzione
• Funzione orientativa: si realizza attraverso l’osservazione continua e sistematica dei processi di apprendimento dell’alunno, dei suoi comportamenti e del suo coinvolgimento nella autovalutazione. La funzione orientativa consente di:
a) evidenziare i contributi offerti dagli insegnamenti disciplinari e interdisciplinari
b) rilevare gli esiti degli apprendimenti
c) promuovere una riflessione continua da parte dell’alunno rispetto al proprio percorso di
apprendimento.
Assumono pertanto particolare importanza, costantemente crescente, le prove nazionali
INVALSI (italiano e matematica nell’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione)
nelle classi seconda e quinta della scuola primaria con prove di italiano e matematica,
valide a livello nazionale.
I punteggi acquisiti in queste prove, generalmente visibili, costituiscono punti di
confronto essenziali per l’elaborazione dell’offerta Formativa e i Piani di
Miglioramento.
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Autovalutazione di istituto
Il piano triennale dell'offerta formativa deve assumere l'autovalutazione (RAV e successive
azioni in coerenza) come atto responsabile dell'Istituto, riconoscendone il ruolo basilare circa
la possibilità di introdurre modalità riflessive sull'intera organizzazione dell'offerta educativo
didattica della scuola. Questo per svilupparne l'efficacia anche attraverso dati di
rendicontazione sociale. Consolidare le pratiche di autovalutazione di istituto secondo quanto
indicato dall'art. 6- Dpr. 80/13, dalla direttiva n. 11 del 18/09/14, dalla circolare ministeriale
47 del 21/10/2014 e dal comma 14- 107/15 diventa un percorso ineludibile e da strutturare
con modalità sempre più precise e raffinate.
L’istituto adotta e potenzia il procedimento di valutazione dell'istituzione scolastica,
mantenendo l’uniformità di prove standardizzate in ingresso e in uscita; lo stesso dicasi per la
rilevazione dei livelli di competenza raggiunti. (vedi RAV- PDM)
Tutto ciò rappresenta una delle azioni più importanti che il corpo docente pone e porrà in
essere in rapporto all’ azione educativa e al prodotto della stessa. Assicurare agli studenti e
alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e risultati delle valutazioni
effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico diventa un dovere specifico della
funzione docente.
Nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili in base al piano di
riparto del Fondo di cui all’articolo 7 del decreto legislativo del 5 giugno 1998, n. 204, a
decorrere dall’anno 2013 sono previste:
- 1. analisi e verifica dell’azione dei docenti, sulla base dei dati resi disponibili dal sistema
informativo del Ministero nonché presenti nelle rilevazioni sugli apprendimenti e nelle
elaborazioni, sul valore aggiunto, restituiti dall’Invalsi, oltre a ulteriori elementi significativi
integrati dalla stessa scuola attraverso strumenti specifici predisposti dal NIV (Nucleo Interno
di Valutazione) e fatti propri dal Collegio Docenti;
- 2. elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico, secondo un quadro
di riferimento predisposto dall’Invalsi, e formulazione di un piano di miglioramento;
- 3. pubblicazione, diffusione dei risultati raggiunti, attraverso indicatori e dati comparabili,
sia in una dimensione di trasparenza sia in una dimensione di condivisione e promozione al
miglioramento del servizio;
- 4 Autovalutazione differenziata per aree dell’intero sistema.
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Indicatori valutativi di strumento
flauto/clarinetto/pianoforte/violino/violoncello/ percussioni/ sassofono
Competenze teoriche
L’allievo è tenuto ad apprendere in modo progressivo e guidato la lettura musicale delle note
e dei principali ritmi di divisione e suddivisione della battuta.
Si valuterà la precisione della lettura e il rigore ritmico in modo costante.
Non si ammette l’esecuzione “ad orecchio” di qualsiasi brano assegnato.
L’allievo è tenuto ad imparare a scrivere correttamente un brano assegnato sul pentagramma
o scrivere un brano ascoltato di difficoltà proporzionale al livello del corso a cui è iscritto
La notazione richiesta, appresa durante il triennio, va dalla semibreve alla semicroma.
Per allievi più dotati anche figurazioni più complesse ed irregolari.
Competenze strumentali
Tenuta corretta dello strumento da seduto e in piedi
Tenuta corretta delle mani sullo strumento Tecnica corretta di respirazione
Emissione corretta del suono e dell’intonazione
Precisione dell’esecuzione sotto il profilo ritmico
Esecuzione delle scale nelle principali tonalità
Partecipazione corretta nelle esecuzioni individuali e collettive
Orchestra
Partecipazione attiva
Impegno: frequenza, disponibilità, organizzazione del materiale
Contributo effettivo: precisione, prime parti, parti amplificate, parti
Criteri di valutazione
La valutazione dell’alunno terrà conto:
• del livello di partenza
• degli interventi effettuati (recupero-consolidamento- potenziamento-
approfondimento)
• dell’impegno, degli interessi e delle attitudini evidenziati
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voto 10 corrisponde ad un eccellente raggiungimento degli obiettivi ed è indice
di padronanza dei contenuti e delle abilità di trasferirli e rielaborarli
autonomamente. Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di
possedere una completa e personale conoscenza degli argomenti, di aver
acquisito pienamente le competenze previste e di saper fare un uso sempre corretto dello strumento
voto 9 corrisponde ad un completo raggiungimento degli obiettivi e
un’autonoma capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà attribuito
agli alunni che dimostrino di possedere una conoscenza completa degli argomenti, di aver acquisito le competenze richieste, di
usare in modo corretto lo strumento
voto 8 corrisponde ad un buon raggiungimento degli obiettivi e ad
un’autonoma capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà quindi
attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una buona conoscenza
degli argomenti, di aver acquisito le competenze richieste e di saper usare in modo generalmente corretto lo strumento
voto 7 corrisponde ad un sostanziale raggiungimento degli obiettivi e ad una
capacità di rielaborazione delle conoscenze non sempre sicura. Sarà
quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una discreta
conoscenza degli argomenti, di aver acquisito le competenze fondamentali richieste, manifestando qualche incertezza nell’uso dello
strumento.
voto 6 sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una conoscenza
degli argomenti superficiale, di aver acquisito le competenze minime richieste con incertezze tecniche relative all’utilizzo dello strumento
voto 5 sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere limitate o non
adeguate conoscenze, di non aver acquisito le competenze richieste con alcune difficoltà tecniche.
voto 4 sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere frammentarie e/o
non adeguate conoscenze, limitato raggiungimento di un livello tecnico
minimo e di non aver acquisito le competenze richieste, nonostante gli interventi effettuati.
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- 4 -
Piano Triennale di Formazione del Personale Scolastico
2016/2019
Il Collegio Docenti
VISTO il comunicato MIUR del 03-10-2016 che da il via al Piano della Formazione per i
Docenti 2016/2019
VISTA la Nota num.2915 del 15/09/2016 recante le prime indicazioni per la
progettazione delle attività di formazione destinate al personale scolastico per il
triennio 2016/19
VISTA la Nota num. 35 del 07.01.2016 recante indicazioni e orientamenti per la
definizione del Piano Triennale della Formazione per il Personale Scolastico.
VISTA la Nota num. 4604 del 03/03/2016 sull’avvio dei percorsi formativi del
personale scolastico per l’anno 2016/17dell PNSD
VISTO l’art. 1 commi 123,124,125 della legge n.107 del 13.07.15 recanti disposizioni
sulla formazione obbligatoria e permanente in servizio del personale scolastico.
VISTA la Nota num. 17436 DEL 27.11.2014 sull’acquisizione delle competenze per
l’attuazione di interventi di miglioramento e adeguamento alle nuove esigenze
dell’offerta formativa.
VISTI gli art. dal 63 al 71 del CCNL 29.11.2007 recanti disposizioni per l’attività di
aggiornamento e formazione dei docenti.
CONSIDERATO che la formazione e l’aggiornamento fanno parte della funzione
docente (art. 24 C.C.N.L. 24.07.2003) e che spetta al Collegio dei Docenti deliberare,
coerentemente con gli obiettivi e i tempi del PTOF, il Piano Triennale di Formazione e
Aggiornamento loro dedicato.
ESAMINATI gli esiti del Rapporto di Auto Valutazione e del Piano di Miglioramento
per l’anno scolastico 2016/17
PRESO ATTO dei corsi organizzati dal MIUR, dall’USP Mantova e dal comune di
Mantova.
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TENUTO CONTO dei processi di riforma e innovazione in atto che stanno
profondamente modificando lo scenario della scuola in ordine alle reti di ambito e di
scopo come da legge 107 del 07/15 art. 1 commi 70;71;72;74.
CONSIDERATO che il Piano di Formazione rispecchia le finalità educative del Piano
Triennale dell’Offerta Formativa dell’Istituto e deve essere coerente e funzionale con
esso.
PREMESSO CHE
• il mutamento maggiore per il personale scolastico sta nella possibilità di poter
vedere, in termini strategici e prospettici, il proprio inserimento in una comunità
professionale e poter lavorare in modo progettuale sulla propria traiettoria di
carriera lavorativa attraverso la costruzione del Piano Individuale di Sviluppo
Professionale.
• il Piano di Formazione e Aggiornamento del Personale Scolastico è finalizzato
all’acquisizione di competenze per l'attuazione di interventi di miglioramento e
adeguamento alle nuove esigenze dell’Offerta Formativa come indicato dal
MIUR;
• il Piano rappresenta un supporto utile al raggiungimento di obiettivi trasversali
attinenti alla qualità delle risorse umane ed è pertanto un’azione tendente a
migliorare il clima nell’organizzazione, per creare condizioni favorevoli al
raggiungimento degli obiettivi del PTOF oltre che al tentativo di dare corpo ad
attività di confronto, di ricerca e sperimentazione previste dall’Autonomia;
• il Collegio dei Docenti riconosce l’aggiornamento, sia individuale che
collegiale, come un aspetto irrinunciabile e qualificante della funzione docente,
funzionale alla promozione dell’efficacia del sistema scolastico e della qualità
dell’offerta formativa e deve essere inteso come un processo sistematico e
progressivo di consolidamento delle competenze;
• le richieste avanzate dal mercato del lavoro e formalizzate dall’UE, richiedono
la progettazione di nuovi percorsi didattici finalizzati all’acquisizione di abilità
e competenze, nonché una professionalizzazione dei docenti, attraverso un
Portfolio Personale contenente le esperienze formative e lavorative in grado di
fornire una profilatura coerente per il riconoscimento dei meriti e lo sviluppo di
carriera.
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• l’aumento del numero degli alunni stranieri comporta necessariamente
l’implementazione di una politica di accoglienza e di integrazione che abbia
un’efficace ricaduta sul processo di integrazione e di interscambio culturale e
che comprenda anche l’inclusione di alunni diversamente abili già presenti in
molte classi dell’Istituto;
• si terranno in considerazione sia le iniziative formative online e di auto
formazione, sia i rapporti sinergici con altri Istituti in rete; Comune; enti
territoriali preposti alla formazione e accreditati;
• sono previste attività formative obbligatorie (D.Lgs. 81/2008);
Il presente Piano è stato approvato dal CDU il 18-10-2016 e in CDI il
27/10.2016.
È stato revisionato e approvato in CDU il 24-10-2017 e in CDI il 26-10-2017
Analisi dei bisogni formativi
Nell’ottica dell’immediata attuabilità, il seguente Piano è stato redatto tenendo presente i dati
rilevati dal RAV e dal PDM coerentemente con gli obiettivi del PTOF 2016/2019 dell’Istituto.
L’intento del MIUR dichiarato nel Piano per la Formazione dei Docenti 2016/2019 è quello
di superare i punti critici della scuola italiana, cogliendo l’occasione delle riforme normative,
come strategie per l’attuazione di percorsi formativi professionalizzanti. A tale riguardo i
percorsi formativi dovranno essere sostenuti da contenuti validi, partendo dalle risorse interne
all’Istituto integrandole, dove necessario, con altri contributi.
Compito del Piano è quello di armonizzare i percorsi formativi scelti dal docente, unitamente
ai piani formativi delle singole istituzioni scolastiche e di rete, con il contributo dei piani
nazionali. 1
Temi strategici
I temi strategici su cui convergeranno i percorsi formativi, sono quelli raccomandati dal MIUR per tutti i gradi scolastici, riportiamo di seguito i punti di maggiore interesse per il
primo ciclo di istruzione:
le competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica;
le competenze linguistiche;
l’inclusione, la disabilità, l’integrazione, le competenze di cittadinanza globale;
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il potenziamento delle competenze di base, con particolare riferimento alla lettura e
comprensione, alle competenze logico argomentative, degli studenti e alle competenze
matematiche;
la valutazione.
Tenuto conto delle priorità nazionali rese note attraverso il piano di Formazione Nazionale
2016/2019, il presente piano scaturisce dall’analisi dei bisogni formativi degli insegnanti,
dalle esigenze dell’istituto rilevate attraverso il RAV e il PDM, dalle esigenze degli studenti
tutti e dalle indicazioni del DS sull’innovazione dell’Istituto.
Esso contiene le linee che si adotteranno per il prossimo triennio e le azioni formative nelle
forme differenziate, a:
Docenti neo immessi (con impegno a far crescere l’attenzione ai processi interni di
accoglienza e prima professionalizzazione. Gruppi di miglioramento (impegnati nelle azioni conseguenti al RAV E AL PDM)
Docenti impegnati nel processo di digitalizzazione e innovazione metodologica (nel
quadro delle azioni definite dal PNSD).
Consiglio di classe; team docenti; personale comunque coinvolto nei processi di
inclusione e integrazione.
Insegnanti impegnati in innovazioni curriculari ed organizzative, prefigurate
dall’istituto anche relativamente alle innovazioni introdotte dalla legge 107/2015.
Figure sensibili impegnate ai vari livelli di responsabilità sui temi della sicurezza,
prevenzione, primo soccorso, ecc. anche per far fronte agli obblighi di formazione di
cui al D.lgs. 81/2008.
Ogni docente parteciperà all’azione formativa, deliberata dal Collegio dei Docenti
nell’ambito del PTOF triennale, anche in una logica di sviluppo triennale2
Obiettivi e finalità del Piano
Obiettivi
Raggiungimento delle competenze ritenute indispensabili e “trasversali” per affrontare
l’attività professionale e l’evoluzione normativa che regolano il funzionamento della
Scuola, con riferimento agli specifici saperi disciplinari in relazione alla costruzione
di percorsi didattici per competenza ai fini anche della certificazione al termine
dell’obbligo di istruzione.
Fornire occasione, al personale docente, di approfondire, sperimentare ed
implementare informazioni e competenze a supporto della didattica (utilizzo delle
nuove tecnologie informatiche).
2 Nota n. 35 del 07/01/2016 pag.2
49
Facilitare l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri e degli alunni
diversamente abili.
Favorire l’accoglienza e l’inserimento dei nuovi docenti nominati presso l’Istituto.
Rendere efficiente l’intero Istituto attraverso l’apporto di tutto il personale ATA
Attuare le direttive MIUR nell’ottica del miglioramento dell’Offerta Formativa.
Finalità
Garantire attività di formazione ed aggiornamento quale diritto del personale docente
e ATA.
Acquisire conoscenze utili al miglioramento del rapporto educativo e alla facilitazione
degli apprendimenti, oltre a riflettere sui vissuti e sulle pratiche didattiche.
Favorire il rinforzo della motivazione personale e della coscienza/responsabilità
professionale.
Migliorare la comunicazione tra i docenti, ATA, DS, FFSS, aumentando
contestualmente conoscenza e stima reciproca.
Fornire occasioni di approfondimento e aggiornamento dei contenuti delle discipline
in vista della loro utilizzazione didattica.
Migliorare la scuola, garantendo un servizio di qualità.
Agevolare il raggiungimento di competenze di base.
Garantire la crescita professionale di tutto il personale.
Iniziative del piano
La programmazione degli interventi formativi è stata basata sui risultati di un’indagine
conoscitiva condotta dal docente incaricato della Funzione Strumentale, mediante la
somministrazione di un questionario sui bisogni formativi dei docenti; ciò ha avuto lo scopo
di valutare, con maggiore attendibilità, la possibilità di organizzare specifici corsi di
aggiornamento rispondenti ai bisogni dei docenti e alle reali esigenze della scuola e
dell’offerta formativa. Sono compresi nel piano di formazione annuale dell’Istituto:
50
i corsi proposti dal MIUR, USR; USP, Comune, enti e associazioni professionali,
accreditati presso il Ministero3, coerenti con gli obiettivi sopra enunciati;
i corsi organizzati dalle Reti di scuole a cui l’Istituto aderisce;
gli interventi formativi, sia in auto-aggiornamento sia in presenza di tutor esterni o
interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei progetti di
Istituto previsti dal PTOF;
gli interventi formativi predisposti dal datore di lavoro e discendenti da obblighi di
legge (Decreto Legislativo 81/2008).
Per garantire l’efficacia nei processi di crescita professionale e per la costruzione del Portfolio
Personale e il Piano Individuale di Sviluppo Personale, il Collegio favorisce iniziative che
fanno ricorso alla formazione on-line e all’auto-formazione.
Il Piano sarà modificabile alla luce delle innovazioni che si stanno apportando ai sistemi di
rete che impatterà principalmente la formazione dei docenti a livello territoriale.
Con l’avvento della costituzione delle reti di scopo e la costituzione dei Poli Formativi, il
Piano di Formazione Docenti dell’Istituto, acquisisce un aspetto organico, fortemente
ancorato alla realtà territoriale in cui è inserito, ampiamente condiviso da altri istituti, facenti
parte della stessa rete di ambito, e con una circolarità di saperi, pratiche e risorse in grado di
creare una dinamica di conoscenze che divengono veicolo di esperienze significative.
Le risorse finanziarie Le fonti di finanziamento avranno 4 provenienze diverse:
• I Fondi della legge 107/2015 (comma 125)
• I Fondi Europei Programma Operativo Nazionale (PON)
• Il Fondo Sociale Europeo (FSE)
• Altri fondi MIUR a disposizione delle singole Direzioni o per il rafforzamento
dell’offerta formativa
• I fondi della 107/2015 per la carta elettronica del docente.
3 Direttiva accreditamento enti di formazione Prot. N. 170- 21/03/2016
51
Programmazione pluriennale per la Formazione del Personale
Scolastico
Piano di Formazione Triennale per il Personale Scolastico
2016/2019 2016/2017 2017/2018 2018/2019
Infanzia Primari. Second. ATA Infanzia Primari. Second. ATA Infanzia Primari. Second. ATA
Formazione
alle nuove
tecnologie
X X X X X X X X X X X
Inclusione;
BES; 104 X X X X X X
Curricolo X X X X X X
UDA X X X X X X
Sicurezza/
Primo
soccorso
X X X X X X X X X X X X
Organizzazio
ne didattica X X X X X X X X X X X X
52
Programmazione attività formativa A.S. 2018/2019
Mesi S O N D G F M A M G L A
Formazione
TIC/PNSD
Inclusione;
BES; 104
FORMAZIONE
AMBITO 19 X X X X X X X X X X
Sicurezza/
Primo
soccorso
X X X X X X X X X X
Organizzazio
ne didattica X X X X X X X X X X
Biblioteche
digitali
Google Tools X X
Piano Polo Formazione Ambito - 19 - IC CASTELGOFFREDO Nello scorso mese di aprile il nostro IC ha risposto ad un questionario somministrato dalla
scuola Polo per la Formazione, per la rilevazione dei bisogni formativi dei docenti. Il nostro
istituto, in seguito ad un’ analisi del RAV e del PDM, ha risposto ai quesiti tenendo conto
anche degli obiettivi del PTOF e dell’Atto di Indirizzo del Preside.
Per l’anno scolastico 2017-2018 il Polo per la Formazione della rete di scopo per l’ambito
19 ha organizzato una serie di percorsi formativi declinati di seguito:
Area 1 Autonomia organizzativa e didattica. Middle Management
Area 2 Didattica per competenze
Area 4 Inclusione e intercultura
Area 5 Clil
Aree 6/7 Cittadinanza, orientamento e salute
Area 8 Alternanza scuola lavoro
Area 9 Valutazione e miglioramento Tali percorsi formativi saranno parte costitutiva del portfolio formativo dei docenti
partecipanti.
53
S.O.F.I.A
È stata avviata, per questo anno scolastico, una prima sperimentazione della piattaforma
SOFIA . I corsi interni all’istituto verranno caricati nella piattaforma consentendo ai docenti
di potersi registrare e iniziare a costruire il proprio portfolio digitale. Tale sperimentazione ha
come fine la gestione autonoma della piattaforma da parte dei docenti . Allo stato attuale le
funzionalità sono riservate ai soli docenti con contratto a tempo indeterminato. Siamo in attesa
di nuove indicazioni in merito ai docenti con contratto a tempo determinato. Sono previste
sessioni formative periodiche per i docenti che hanno difficoltà nella registrazione o nella
gestione della piattaforma. Gli incontri hanno come unico obiettivo la piena autonomia dei
docenti nella gestione del proprio portfolio digitale.
Delibera per le ore di formazione per il piano triennale del Collegio
Docenti Unitario. In data giugno 2018 il Collegio Docenti Unitario Ha deliberato, per il Piano Triennale per la
Formazione Docenti un pacchetto ore pari a 20,00 da esaurire entro l’anno scolastico 2018-
2019. Tale monte ore non sostituisce le ore previste dal piano attività, lettera A e B e fa
riferimento alla Formazione in servizio dei Docenti del Piano Nazionale di Formazione.
54
BISOGNI FORMATIVI DEGLI STUDENTI
PIANO FORMAZIONE PERSONALE
SCOLASTICO
Schema Sintetico del Piano Formazione Personale Scolastico
2016/2019
Bisogni formativi
rilevati dal RAV e dal PDM Bisogni formativi
espressi dal personale docente e ATA
Esigenze dell’Istituto
Formazione alle nuove
tecnologie per la
comunicazione e la gestione
dei nuovi apparati
Ambito della formazione e
aggiornamento previsti da
dispositivi di legge e istituti
contrattuali
Formazione all’utilizzo
adeguato degli strumenti
preposti all’arricchimento
dell’O. F.
OBIETTIVI
FINALITÀ
1- Sviluppare e potenziare in tutte
le componenti la padronanza degli
strumenti informatici e di
specifici software per la didattica e/o per l’organizzazione dei
servizi amministrativi. 2- Formare e aggiornare i docenti
su aree tematiche di maggiore
interesse per una migliore
efficacia dell’azione educativa:
DSA, inclusione, integrazione.
3- Fornire momenti di riflessioni
sulle pratiche didattiche, sulle
motivazioni personali e sullo
sviluppo della carriera
1- Garantire attività di
formazione ed aggiornamento
quale diritto del personale
docente e ATA.
2- Migliorare la scuola,
garantendo un servizio di
qualità.
3- Migliorare la qualità degli
insegnanti.
4- Favorire
l'autoaggiornamento
5- Garantire la crescita
professionale di tutto il
personale.
6- Attuare le direttive MIUR in
merito ad aggiornamento e
formazione;
Piano Individuale
di Sviluppo professionale
Portfolio Personale
Disponibilità dei dati in rete
Attraverso
focus group
Sistema di monitoraggio
Formazione
blended Formazione in
presenza
Attraverso
Prove oggettive
Attraverso
Questionari
Modalità di erogazione
55
MIUR USR
Task force regionale:
Composta da dirigenti tecnici, Dirigenti Amministrativi
Dirigenti Scolastici e docenti con competenze in
ambito formativo.
Il mandato è rinnovabile ogni 3 anni
I Dirigenti Tecnici hanno il compito di coordinamento e
supporto
RETI DI
SCUOLE
Promuove la costituzione di reti di scuole finalizzata a
progettare la formazione nei territori.
Accompagna le reti di scuola mediante momenti
di incontro e formazione.
Valorizza le risorse professionali presenti sul territorio
anche attraverso accordi.
Monitora la formazione dei docenti per la diffusione
di adeguati standard qualitativi delle iniziative
Coordina e organizza le attività formative sul territorio
per i nuovi assunti.
Organizza la formazione per i dirigenti.
Progettano e organizzano la formazione del personale
tenendo conto delle esigenze delle singole scuole.
Individuano una scuola polo per la formazione
LA GOVERNACE DEL PIANO
Cabina di regia:
Dirigenti
Amministrativi e tecnici del MIUR
Definisce gli indirizzi
Strategici e le regole di
funzionamento del
PNF
Ripartisce le risorse
Pubbliche.
Monitora i risultati.
Sviluppa accordi
aggiuntivi con i partners
56
UNIVERSITA’
ENTI
ACCREDITATI,
ASSOCIAZIONI
SCUOLA
POLO PER LA
FORMAZIONE
Può essere una scuola diversa
dalla scuola capofila dell’ambito territoriale.
Coordina la progettazione e l’organizzazione
Delle attività formative.
È assegnataria delle risorse finanziarie
provenienti dai fondi nazionali
Ha la gestione amministrativa contabile
delle iniziative formative.
Si interfaccia con l’USR per le attività di
co-progettazione
Monitoraggio e rendicontazione
INVALSI
INDIRE
Allineano gli strumenti del Piano
(portfolio standard dei docenti)
verso i migliori standard internazionali.
Raccolgono e valorizzano le migliori pratiche.
Forniscono strumenti innovativi
per il monitoraggio (griglie,questionari)
Esprimo i propri bisogni individualmente attraverso
il Piano di Sviluppo professionale e collettivamente
all’interno del Collegio Docenti.
Partecipano alla formazione e la valutano.
Promuovono azioni di formazione Diffondono esperienza
di ricerca. Coordinano progetti di ricerca azione.
Predispongono le azioni di tirocinio nelle scuole
ISTITUTI
SCOLASTICI
DOCENTI
Progettano il proprio piano triennale
di formazione all’interno del loro PTOF.
Garantiscono la coerenza dei propri piani
di formazione con il RAV-PDM,
il Piano Nazionale della Formazione
57
Fonti:
• Legge 107/2015
• MIUR nota 35_07-01-2016 Indicazioni e orientamenti per la definizione del
piano triennale per la formazione del personale
• MIUR nota 4604.03-03-2016 Formazione PNSD individuazione personale
• DIRETTIVA 170. 21-03-2016 Accreditamento Enti di Formazione
• MIUR nota 2852.5-9-2016 Organico dell’Autonomia
• MIUR nota 2915. 15-09-2016 Prime indicazioni per la progettazione delle
attività di formazione destinate al personale scolastico
• Il Piano Nazione per la Formazione dei Docenti 2016/2019:
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/cs031016
• http://www.iccastelgoffredo.gov.it/
• http://sofia.istruzione.it/
- 5 -
La scuola, gli alunni, le famiglie
Regolamento di Istituto ci sarebbe da integrare la parte deliberata in consiglio
Il Consiglio di Istituto ha steso e deliberato il Regolamento di istituto, visionabile sul nostro
sito sia in versione integrale sia sotto forma di estratto. Indirizzo :http://www.icmantova1.gov.it/regolamento-di-istituto
Rapporti scuola famiglia
Scuola dell’Infanzia
Le insegnanti organizzano gli incontri scuola-famiglia per favorire l’accoglienza dei bambini
di tre anni e dei loro genitori con particolare riguardo alla fase d’ingresso nelle sezioni iniziali.
1ª fase (gennaio):
incontro informativo con visita alla scuola per illustrare lo svolgimento di una giornata tipo,
le modalità di accoglienza, gli aspetti educativi, didattici e organizzativi;
2ª fase (giugno):
i genitori con i figli partecipano ad un momento ludico di insieme e di animazione,
preparato dalle docenti e dagli alunni già frequentanti;
3ª fase (settembre): colloqui con i genitori per raccogliere e registrare informazioni sui loro figli.
58
Scuola Primaria e Scuola Secondaria
Viene organizzata un’assemblea di prima iscrizione degli alunni con visita agli ambienti, ai
laboratori e con l'illustrazione dell'organizzazione e delle attività della scuola nei vari ordini.
Questo avviene a cura del docente Funzione Strumentale per la continuità e le iscrizioni.
È prevista, come sempre, l'assemblea di accoglienza di inizio anno scolastico nel mese di
settembre.
La successiva assemblea di presentazione dell'Offerta formativa avviene in occasione delle
elezioni dei rappresentanti di classe. (mese di ottobre)
I colloqui individuali quadrimestrali, mensili, settimanali (a seconda dei vari ordini) sono
programmati nel piano attività annualmente calendarizzato nonché, su richiesta, per
appuntamento. I Consigli di classe, interclasse, intersezione vedono la presenza dei
rappresentanti dei genitori.
Gli incontri per l'orientamento in uscita degli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria
di 1° grado, a conclusione del primo ciclo di istruzione, sono previsti già dal mese di novembre
e condotti, anche in presenza di professionisti esterni, dai docenti.
Particolare interesse ed importanza assumono incontri mirati con i genitori, a loro
specificatamente dedicati, relativamente alle tematiche dell’orientamento, delle scelte
scolastiche e dei consigli orientativi dei docenti.
Patto educativo di corresponsabilità scuola/famiglia
Il “Patto Educativo di corresponsabilità” è uno strumento di trasparenza attraverso il
quale i Docenti esprimono la propria proposta formativa, gli Studenti apprendono le fasi
del proprio curricolo ed i mezzi per conseguirlo, le Famiglie conoscono ed esprimono
pareri sulla proposta formativa e collaborano alle attività nel pieno rispetto.
Art. DOCENTI STUDENTI FAMIGLIE
1 Rispetto
hanno il dovere di rispettare gli studenti, le loro idee e convinzioni
hanno il dovere di rispettare i compagni, tutti coloro che lavorano nella scuola, le strutture, le attrezzature e gli arredi
hanno il diritto di vedere rispettate le
loro convinzioni e scelte di vita. Hanno il
dovere di collaborare con la scuola nel
rispetto delle persone, del materiale e dei
documenti scolastici
2 Partecipazione e Collaborazione
operano per instaurare il classe un clima di fiducia e di collaborazione
si impegnano a realizzare in classe un clima di fiducia e di collaborazione, a partecipare attivamente alla vita dell’istituto e a valorizzare le diverse iniziative di incontro proposte dalla scuola
Si impegnano a motivare i figli nei confronti dei doveri scolastici, a mantenere vivo il rapporto con la scuola partecipando attivamente alle riunioni ed agli incontri proposti con uno spirito di produttiva collaborazione
59
3 Regole
stabiliscono con gli alunni
le regole di
comportamento in classe
e curano che esse siano
rispettate, esercitano la
massima sorveglianza
possibile sul corretto
comportamento degli
alunni
si impegnano a rispettare le norme e le regole dell’Istituto e della società civile, collaborano nella definizione delle regole di classe e si impegnano a rispettarli
parlano con i propri figli delle regole stabilite e ne valorizzano il significato
4 Percorso di Apprendimento
hanno il compito di far acquisire le conoscenze e le competenze disciplinari necessarie per la formazione umana e culturale degli studenti nel rispetto dei ritmi di apprendimento
hanno il dovere di svolgere i compiti assegnati ed impegnarsi assiduamente nello studio
hanno il compito di collaborare verificando l’impegno dei propri figli, l’esecuzione delle attività proposte, segnalando prontamente eventuali difficoltà emerse o impedimenti di qualsiasi natura
5 Trasparenza
presentano e discutono con gli studenti e le famiglie i contenuti della loro programmazione annuale
sono invitati a chiedere chiarimenti e precisazioni sulle attività svolte
hanno il diritto/dovere di informazione sulle scelte fatte nelle programmazioni annuali e sulla loro verifica, pur nel rispetto della libertà di insegnamento
6 Valutazione
hanno il compito di valutare gli studenti periodicamente e con criteri espliciti, esprimendosi con un linguaggio semplice e indicando metodi di valutazione e strumenti utilizzati a tale scopo
hanno il compito di partecipare alle verifiche, di eseguirle con impegno, di considerare attentamente le osservazioni fatte in sede di valutazione per trarne profitto. Hanno inoltre il compito di riconsegnarle
hanno il compito di prendere visione delle valutazioni espresse controfirmandole quando richiesto e di considerarle attentamente per trarne indicazioni sul livello di preparazione dei figli; hanno inoltre il diritto di chiedere
Revisione 01 del 20/10/2016
60
Allegato 1
Atto di indirizzo del dirigente scolastico.
AL COLLEGIO DEI DOCENTI
AL DOCENTE F.S. PTOF
AL CONSIGLIO D’ISTITUTO AL DSGA
AL PERSONALE ATA
Sito Web
OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX
ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino
delle disposizioni legislative vigenti”;
- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano); 2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi
per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR
al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;
- TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente:
61
Atto d’indirizzo
per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano;
2) prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione
scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e
l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18
dicembre 2014; 3) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare dei
seguenti aspetti:
- diminuire la variabilità tra le classi dell’istituto potenziando pari opportunità di apprendimento
- sviluppo di un curricolo verticale e continuo per competenze potenziando l’area linguistica e logico-matematica
4) Le proposte ed i pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori
5) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell’art.1 della Legge1, 2:
Promuovere l’autonomia dell’Istituzione scolastica al fine di garantire
l’innalzamento dei livelli di istruzione e le competenze degli studenti e delle studentesse per il raggiungimento del successo formativo di tutti, “non uno di meno”.
Potenziare le attività di inclusione individuando con chiarezza le aree
BES e i conseguenti interventi di personalizzazione dei vari percorsi formativi nell’ambito di una inclusività degli studenti che coinvolga
tutto l’Istituto comprensivo
commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali,
fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari):
1 Per ogni punto indicato il DS potrà/dovrà scegliere se inserire indirizzi specifici o limitarsi a richiamare le norme 2 In ciascuno dei punti successivi, dove sono indicate delle righe vuote, il dirigente scriverà le indicazioni che fornisce al Collegio per la redazione del Piano. Se un punto non è pertinente (per esempio, perché riguarda solo un particolare ordine di scuola, ovvero un settore che il DS non ritenga di includere nel Piano), non riportarlo.
62
− si terrà conto in particolare delle seguenti priorità3:
a) potenziamento dell’inclusione scolastica del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e
personalizzati con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio;
b) sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
c) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
d) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con
particolare riferimento all’italiano, nonché alla lingua inglese;
e) alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana;
f) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il
dialogo tra culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità e della solidarietà;
g) sviluppo dei comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici,
del patrimonio e delle attività culturali;
h) prevenzione e contrasto di ogni forma di bullismo, anche informatico;
i) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti
ispirati ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione,
all’educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva e agonistica;
l) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
m) apertura pomeridiana delle scuole (con particolare riferimento alle scuole
secondarie di primo grado) e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di classi, anche con potenziamento del tempo scolastico o rimodulazione del monte orario rispetto a quanto indicato
dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89;
3 Indicare in particolare quali delle priorità elencate dal comma 7 della Legge dovranno essere recepite nel Piano, in aggiunta a quelle emergenti dal RAV di istituto
63
− per quanto riguarda attrezzature, infrastrutture e materiali di cui all’art. 1 della
Legge 107 – comma 14, con relative modificazioni dell’art.3 del DPR 8 marzo ‘99 n° 275, sostituito con la normativa in parola, occorrerà porre attenzione al fatto che4:
− è necessario potenziare e implementare nelle unità scolastiche l’utilizzo del tablet, con relativo ampliamento e potenziamento della rete wireless.
Parimenti sarà necessario acquistare nuovi strumenti musicali per consolidare e potenziare la SMIM e le scuole primarie con particolare riferimento alla pratica del comodato d’uso per i molti studenti in difficoltà
economica.
− per quanto riguarda i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel
Piano, entro un limite massimo di 7 unità + 15: nell’ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto di docente di scuola primaria – classe comune (EEEE) per l’esonero del primo collaboratore del dirigente6;
− fatte salve le scelte organizzative, che già da ora prevedono le figure
del coordinatore di US e quelle del coordinatore di classe7, dovrà essere prevista
l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto funzionale alle priorità di istituto, dipartimenti trasversali (per assi, meta competenze e/o strutture di
tipo costruttivistico/epistemologico).7
Sarà necessaria, inoltre, l’individuazione del coordinatore di dipartimento8.
Le linee programmatiche di tipo didattico, educativo ed organizzativo,
già definite nei precedenti anni scolastici9 dal collegio docenti / consiglio d’istituto e recepite nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui
ai
precedenti punti, saranno inserite nel Piano triennale; in particolare si inseriranno i seguenti punti10:
a) curricolo verticale continuativo di istituto, comprensivo della parte relativa a cittadinanza e costituzione b) piano annuale inclusività (PAI) c) rapporto autovalutazione (RAV) d) piani di miglioramento
Nello specifico il fabbisogno dell’organico di potenziamento, propedeutico all’attuazione della fase C prevista dalla legge, sarà così declinato su sette posizioni, in quanto l’ottava
fa riferimento al primo collaboratore.
4 Indicare l’eventuale necessità di attrezzature (laboratori, materiale didattico “importante”, cioè che ecceda i modesti rinnovi ed integrazioni del patrimonio esistente) ed infrastrutture materiali (aule, palestre, altro). L’indicazione contenuta in questo passaggio deve fare esplicito riferimento ad obiettivi contenuti nel Piano. 5 Indicare il fabbisogno di posti nell’organico di potenziamento, nella misura provvisoriamente assegnata per il 2015- 16, eventualmente aumentato di una o due unità solo in caso di documentata necessità. Il fabbisogno deve risultare da specifici progetti di attività relativi all’attuazione delle priorità e degli obiettivi del Piano. E’ prudente indicare sotto questa voce un numero che tenga conto dell’accantonamento di alcune unità di personale per le supplenze brevi 6 Ove ne ricorrano le condizioni. 7 Questa previsione serve unicamente a definire le relative funzioni. L’attribuzione degli incarichi alle persone sarà effettuata dal dirigente, nell’ambito delle sue competenze esclusive di cui al DLgs. 165/01 art. 5 comma 2.
8 Vedi nota precedente. 9 Questo punto è ovviamente a discrezione del DS, il quale, valutata la situazione pregressa della propria scuola, potrà decidere se indicare o no il mantenimento dei criteri di programmazione pregressi stabiliti dal consiglio d’istituto 10 Indicare succintamente, ove lo si ritenga opportuno, i criteri che si ritiene di dover mantenere.
64
6) I progetti e le attività sui quali si utilizzeranno i docenti dell’organico del
potenziamento dovranno fare esplicito riferimento alle priorità espresse. Si terrà altresì conto del fatto che l’organico di potenziamento dovrà servire anche alla copertura delle
supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile
Le richieste al Ministero si declineranno come segue:
a) Docenti di scuola primaria – posto comune (n° 4 unità)
b) Docenti di scuola secondaria di primo grado (n° 2 di ambito linguistico e n°1 di ambito matematico)
I suddetti docenti troveranno specifico utilizzo in rapporto ai campi di potenziamento, coerenti con le priorità già evidenziate, altresì riferibili ai relativi obiettivi formativi, Comma 7, indicati dal MIUR, nella nota prot. N° 0030549 del 21 settembre 2015.
E precisamente:
SCUOLA PRIMARIA
1 docente per potenziamento umanistico socio/economico e per la legalità ––
con particolare riferimento agli obiettivi formativi - “d)” – “l)” - “e)” – “r)” – “n)” – “p)”.
1 docente per potenziamento laboratoriale – con particolare riferimento agli obiettivi formativi “h)” – “m)”.
1 docente per potenziamento linguistico - con particolare riferimento agli obiettivi formativi “a)” – “p)” – “r)”.
1 docente per potenziamento scientifico - con particolare riferimento agli obiettivi formativi “b)” – “n)” – “p)”
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
• 1 docente per potenziamento umanistico socio/economico e per la
legalità -–– con particolare riferimento agli obiettivi formativi “s)” – “d)” – “l)” – “e)” – “r)” – “n)” – “p)” Classe di concorso A043
• 1 docente per potenziamento linguistico - con particolare riferimento agli
obiettivi formativi “a)” – “p)” – “r)”. Classe di concorso A043
• 1 docente per potenziamento scientifico - con particolare riferimento agli obiettivi formativi “b)” – “n)” – “p)” – “s)”.
Classe di concorso A047.
11 La quota di organico di potenziamento da accantonare per le supplenze brevi dovrà coprire più aree disciplinari, in modo da risultare utilizzabile per esigenze diverse (es.: area letteraria, linguistica, matematica, scientifica).
65
− per ciò che riguarda il Personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito:
a) N. 1 DSGA b) N. 8 Assistenti amministrativi
c) N. 28 collaboratori scolastici
Al MIUR sarà volta la richiesta di cui sopra nell’auspicio di un adeguamento di organico
alle necessità dell’istituto. Per quanto riguarda la formazione del personale, questa dovrà svilupparsi secondo i seguenti commi della legge:
commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle
risorse occorrenti) commi 56-61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale):
comma 124 (formazione in servizio docenti)12: a) Inclusione e BES
b) Prevenzione bullismo, Life Skills, conoscenza dei comportamenti a rischio degli alunni
c) Curricolo continuo per competenze d) Valutazione e autovalutazione e) Educazione alla legalità
7) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano triennale, dovranno essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del
triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di
presenza / assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza (la modalità operativa potrà essere identificabile nel sistema VSQ, già
conosciuto nell’istituto, o similari).
8) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata,
affiancata dal gruppo di lavoro prescelto, anche con il contributo di risorsa esterna, per essere portata all’esame del collegio stesso nella seduta da destinarsi e,
successivamente, per l’approvazione del Consiglio di Istituto, entro il 15 gennaio 2016.
Tutto ciò premesso e considerati i sopra citati indirizzi generali, il Dirigente Scolastico formalizza al Collegio Docenti
la disposizione a predisporre il Piano Triennale dell’Offerta Formativa per gli anni scolastici 2015/16 - 2016/19
Il dirigente scolastico Dott. Roberto Archi
12 Precisare le aree (non gli specifici argomenti) che dovranno essere incluse nel piano di formazione (basarsi sulle risultanze del RAV, delle prove INVALSI, di altri eventuali elementi conoscitivi sul fabbisogno di formazione del personale docente. Indicare altresì, previa informativa alla parte sindacale, la misura oraria minima della formazione che dovrà essere programmata nel Piano.
66
Istituzione scolastica
………………………………………………………………..
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico
Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e, in particolare, l’articolo 9;
Visto il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742, concernente l’adozione del modello nazionale di
certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo di istruzione;
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale dagli insegnanti di
classe al termine del quinto anno di corso della scuola primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
che l’alunn ........................................................................................................................................... ,
nat … a ………………………………………………….…………….… il ..................................... ,
ha frequentato nell’anno scolastico …... / …... la classe …..… sez. …………
con orario settimanale di ....... ore
e ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Allegato 2
67
Competenze chiave
europee
Competenze dal Profilo dello studente
al termine del primo ciclo di istruzione
Livello
1 Comunicazione nella madrelin-
gua o lingua di istruzione
Ha una padronanza della lingua italiana che gli consente di compren-
enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro
linguistico appropriato alle diverse situazioni.
2 Comunicazione nella lingua
straniera
È in grado di sostenere in lingua inglese una comunicazione essenziale
in semplici situazioni di vita quotidiana.
3 Competenza matematica e compe-
tenze di base in scienza e tecno-
logia
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche
per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali.
4
Competenze digitali Usa con responsabilità le tecnologie in contesti comunicativi concreti
per ricercare informazioni e per interagire con altre persone, come
supporto alla creatività e alla soluzione di problemi semplici.
5
Imparare ad imparare
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è in grado
di ricercare nuove informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti
anche in modo autonomo.
6
Competenze sociali e civiche
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente. Rispetta le regole
condivise e collabora con gli altri. Si impegna per portare a compi-
mento il lavoro iniziato, da solo o insieme agli altri.
7 Spirito di iniziativa * Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado di realizzare
semplici progetti. Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
8
Consapevolezza ed espressione
culturale
Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e descrivendo
ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in
un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime
negli ambiti che gli sono più congeniali: motori, artistici e musicali.
9
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolasti-
che, relativamente a:
............................................................................................................................. .........................................................
* Sense of initiative and entrepreneurship nella Raccomandazione europea e del Consiglio del 18 dicembre 2006
Data …………………….. Il Dirigente Scolastico
(1) Livello Indicatori esplicativi
A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fonda-
mentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
68
Istituzione scolastica
………………………………………………………………..
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e, in particolare, l’articolo 9;
Visto il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742, concernente l’adozione del modello nazionale di
certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo di istruzione;
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale dal Consiglio di
classe del terzo anno di corso della scuola secondaria di primo grado;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente al termine del primo
ciclo di istruzione;
CERTIFICA
che l’alunn ........................................................................................................................................... ,
nat … a ………………………………………………….…………….… il ..................................... ,
ha frequentato nell’anno scolastico …... / …... la classe …..… sez. …………
con orario settimanale di ....... ore
e ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Allegato 3
69
Competenze chiave
europee
Competenze dal Profilo dello studente
al termine del primo ciclo di istruzione
Livello
1 Comunicazione nella madrelin-
gua o lingua di istruzione
Ha una padronanza della lingua italiana che gli consente di
comprendere e produrre enunciati e testi di una certa complessità, di
esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
2 Comunicazione nelle lingue
straniere
E’ in grado di esprimersi in lingua inglese a livello elementare (A2 del
Quadro Comune Europeo di Riferimento) e, in una seconda lingua
europea, di affrontare una comunicazione essenziale in semplici
situazioni di vita quotidiana. Utilizza la lingua inglese anche con le tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
3 Competenza matematica e
competenze di base in scienza e
tecnologia
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per
analizzare dati e fatti della realtà e per verificare l’attendibilità di analisi
quantitative proposte da altri. Utilizza il pensiero logico-scientifico per
affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Ha
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse.
4
Competenze digitali Utilizza con consapevolezza e responsabilità le tecnologie per ricercare,
produrre ed elaborare dati e informazioni, per interagire con altre
persone, come supporto alla creatività e alla soluzione di problemi.
5
Imparare ad imparare Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è
allo stesso tempo capace di ricercare e di organizzare nuove informazioni. Si impegna in nuovi apprendimenti in modo autonomo.
6
Competenze sociali e civiche
Ha cura e rispetto di sé e degli altri come presupposto di uno stile di
vita sano e corretto. E’ consapevole della necessità del rispetto di una
convivenza civile, pacifica e solidale. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato, da solo o insieme ad altri.
7 Spirito di iniziativa * Ha spirito di iniziativa ed è capace di produrre idee e progetti creativi.
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto quando si trova in
difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
8
Consapevolezza ed espressione
culturale
Riconosce ed apprezza le diverse identità, le tradizioni culturali e
religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Si orienta nello spazio e nel tempo e interpreta i sistemi simbolici e
culturali della società.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime negli
ambiti che gli sono più congeniali: motori, artistici e musicali.
9
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche,
relativamente a:
............................................................................................................................. .........................................................
* Sense of initiative and entrepreneurship nella Raccomandazione europea e del Consiglio del 18 dicembre 2006
Data …………………….. Il Dirigente Scolastico
(1) Livello Indicatori esplicativi
A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità fonda-
mentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese. D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
70
Allegato 4
RAV - Rapporto di Autovalutazione
È possibile consultarlo collegandosi direttamente al testo dello
stesso http://www.icmantova1.gov.it/system/files/snv_pubblicazionerav_mnic82800q.pdf
Allegato 5
PAI – Piano Annuale Inclusività
È possibile consultarlo collegandosi direttamente al testo dello
Stesso: http://www.icmantova1.gov.it/system/files/pai_definitivo_17-18 .pdf
N.B. Sono in fase di revisione: il regolamento d’Istituto e la Carta dei Servizi
Siti Utili per le iscrizioni degli alunni http://www.istruzione.it/iscrizionionline/index_new.shtml
Per l'iscrizione on line
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/
Per cercare la tua scuola ed esaminarne le caratteristiche
http://www.istruzione.it/orientamento/
Sito per l'orientamento post-termine scuola del primo ciclo
Accolto dal Collegio docenti unitario in data 23/10/2018
Approvato dal Consiglio d’Istituto in data 30/10/2018