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Dott. Giuseppe TironeDir. U.O. Chirurgia 1 div
Resp Area Chirurgica Ospedale S. Chiara Trento
I CAMBIAMENTI NELLE SANITA’ REGIONALI VISTE DAI CHIRURGHI
TRENTINO ALTO ADIGE
Padova 15 dicembre 2017
PERIODO PRE-AZIENDALE 1995
11 USL, enti distinti dotati di autonomiagestionale, tecnica, amministrativa,patrimoniale e contabile che nellaprovincia di Trento coincidevano con ilterritorio dei comprensori.
Successivamente all’emanazione del D.Lgs. 502/1992, dopo una fase transitoriainiziata nel 1993 (amministrazionestraordinaria delle USL), la Provinciaautonoma di Trento adotta la leggeprovinciale 10/1993 (Nuova disciplinadel servizio sanitario provinciale) cheporterà all’istituzione dell’ APSS chedall’1 aprile 1995 accentrerà in un unicoente le funzioni delle precedenti 11 USL.
Struttura organizzativa dell'azienda
Direttore generale
Direzione prevenzione
Direzione cura e riabilitazione
Distretti sanitari (13, con relativo ospedale se presente)
Ospedali di Trento e di Rovereto
Servizi centrali:
Direzione personale e sistemi informativi
Direzione amministrazione, controllo e affari generali
Direzione approvvigionamenti, servizi generali e tecnici
Servizio rapporti con il pubblico
La legge provinciale n. 10/1993 definisce la strutturaorganizzativa e funzionale dell’azienda e descrive lecompetenze delle direzioni, dei distretti, degliospedali e dei servizi centrali
Direttore generale
Consiglio di direzione(direttore sanitario - direttore amministrativo -
direttore integrazione socio-sanitaria)
Articolazioni Organizzative Fondamentali (AOF)
dipartimento di prevenzione
distretti sanitari (4)
servizio ospedaliero provinciale
La LP 16-2010 demanda al direttore generale ladefinizione della struttura organizzativa e funzionaledell’azienda
Art. 37 (Regolamento di organizzazione)
1. Il direttore generale definisce la struttura organizzativa e funzionale dell'azienda mediante un apposito regolamento di organizzazione. Il regolamento individua in particolare le modalità di partecipazione degli operatori alle funzioni di governo dell'azienda e s'ispira a principi di efficienza, economicità e semplificazione.
LP 10/1993 LP 16/2010
Regolamento di Organizzazione dell’APSS 2011
I dipartimenti ospedalieri individuati dal presente regolamento di organizzazione sono i seguenti:
1. Anestesia e rianimazione2. Cardio-vascolare3. Chirurgico4. Emergenza5. Laboratorio e servizi6. Materno-infantile7. Medico8. Neuroscienze9. Oncologico10. Ortopedico - traumatologico11. Diagnostica per immagini12. Riabilitazione e lungodegenza
I dipartimenti territoriali individuati dal presente regolamento di organizzazionesono i seguenti:
1.Dipartimento di salute mentale trasmurale
2.Dipartimento delle dipendenze inter-distretto
3.Dipartimento delle cure primarie
LEGGE PROVINCIALE 5 agosto 2016, n. 14Assestamento del bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento
per gli esercizi finanziari 2016 - 2018
Art. 13
Modificazione dell'articolo 56 della legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16 (leggeprovinciale sulla tutela della salute 2010), e disposizioni transitorie connesse allamedesima legge
29 dicembre 2016:deliberazione della giunta provinciale n. 2539
In realtà non si trattava di 5 direzioni mediche ma di “direzioni di struttura” ospedaliera affidate a scavalco ai dirigenti di direzione medica
L’APSS -su progetto PAT- ha conferito mandato al direttivo del dipartimento di chirurgia
di individuare delle soglie minime di attivitàper le singole Strutture Chirurgiche Aziendali
IL PIANO DI MIGLIORAMENTO 2013-2015 della APSS Approvato Con Delibera Della Giunta Provinciale
n° 1493 DEL 19/07/2013 prevede:
IL RIDISEGNO DELLA FUNZIONE E DELL’ORGANIZZAZIONE DELLE STRUTTURE OSPEDALIERE
IL TRATTAMENTO DELLA CASISTICA CHIRURGICA AD ALTA COMPLESSITÀ NEGLI OSPEDALI DIRIFERIMENTO
DEFINIZIONE DI MANDATI OPERATIVI PER CIASCUNA STRUTTURA OSPEDALIERA /U.O. CHIRURGICA che tengano conto di :
✓ INDICAZIONI MINISTERIALI.
✓ EXPERTISE DEI SINGOLI OPERATORI E DELLE COMPETENZE MULTIDISCIPLINARI E MULTIPROFESSIONALI.
✓ PIENA EFFICIENZA DEI BLOCCHI OPERATORI.
IL PIANO DI MIGLIORAMENTO 2013-2015 della APSS Approvato Con Delibera Della Giunta Provinciale
n° 1493 DEL 19/07/2013 prevede:
Ricerca di coerenza fra soglie ed ASSETTO ORGANIZZATIVO a TENDERE indicato dal Piano di Miglioramento
Impostazione di un percorso Pluriennale, Flessibile e Monitorabile di sviluppo delle competenze professionali
Certezza di STIMOLARE L’INTERESSE dei professionisti attraverso il loro diretto coinvolgimento in tutto il processo
OBIETTIVI
SISTEMA INFORMATIVO OSPEDALIERO nelle sue varie componenti: REGISTRO OPERATORIO, Registro SDO, QLIK
Database dell’OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO
Database della MOBILITA’ SANITARIA
Specifici Database di reparti/servizi
✓ PNE
✓ PROPOSTE DELLE SOCIETA’ SCIENTIFICHE
✓ LETTERATURA SCIENTIFICA INTERNAZIONALE
✓ DECRETO SUGLI STANDARD OSPEDALIERI E ALTRI DOCUMENTI RILEVANTI
✓ DATABASE DI ALTRE ESPERIENZE REGIONALI
➢ % MORTALITA’ INTRAOSPEDALIERA (APPROSSIMA LA M. A 30 gg)
➢ % DI RESEZIONI R0
➢ CUT-OFF n° DI LINFONODI ASPORTATI
➢ % DEISCENZE ANASTOMOTICHE
➢ % DRG CON CLAVIEN DINDO COMPILATO
➢ MONITORAGGIO SOPRAVVIVENZA A 5 aa E DURATA DELLA REMISSIONE A 3-5 aa
➢ % NUOVI CASI VALUTATI IN CONSULTO MULTIDISCIPLINARE
• Complicanze a 30 GG
• Volume Ricoveri
• Proporzioni LPS/LPT
• Regime DH/Ordinario
Indicatori PNE
“Chi fa’, cosa fa’ e dove lo fa’…”
INTERVENTO/PROCEDURA CHIRURGICA
SOGLIA MINIMA PER STRUTTURA
SOGLIA MINIMA PER OPERATORE
STRUTTURE DIELEZIONE
COLON n. 30 n. 15
TRENTOROVERETO
CLES
RETTO n. 20 n. 10
STOMACO E ESOFAGO n. 10 n. 10
PANCREAS n. 20 n. 10
MAMMELLA n. 150 n. 75
FEGATO E VIE BILIARI n. 20 n. 10
POLMONE n. 30 n. 10
TIROIDE n. 30 n. 15
“Chi fa’, cosa fa’ e dove lo fa’…”
INTERVENTO/PROCEDURA CHIRURGICA
SOGLIA MINIMA PER STRUTTURA
SOGLIA MINIMA PER OPERATORE
STRUTTURE DIELEZIONE
COLECISTI n.80 n.20 Tione-Cles-Borgo-Cavalese-Rovereto
CHIRURGIA ERNIARIA n.250 n.50 Tione-Cles-Borgo-Cavalese-Arco
CHIRURGIA ERNIARIA TEP/TAPP
n.50 n.25 Trento-Cavalese-Rovereto
CHIRURGIA PROCTOLOGICA
n.200 n.60 Cavalese-Arco(con tecnologia ecografica specifica)
21 luglio 2017:deliberazione della giunta provinciale n. 1183
Approvazione del nuovo regolamento di organizzazionedell'Azienda provinciale per i servizi sanitari - art. 37, leggeprovinciale 23 luglio 2010, n. 16, "Tutela della salute inprovincia di Trento" e conseguente aggiornamento delladeliberazione della Giunta provinciale n. 2114/2014 "Indirizziper il riordino delle rete ospedaliera" come da ultimomodificata con deliberazione n. 1244/2016.
NUOVA RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE CON INDIVIDUAZIONE DELLE AREE
EVOLUZIONE FUTURA
2. Pianificazione Piattaforma Sale operatorie
Direzione Medica
Responsabile Piattaforma
AnestesistiChirurghi
Coordinatore Comparto
E’ una risorsa comune al singolo presidioospedaliero che deve consentire un utilizzoefficace ed efficiente nei confronti del paziente intermini di tempi di attesa degli interventi edanche di outcome clinicoCaratterizzata da:• Spazi fisici• Personale che opera in Sala Operatoria• Tecnologie
Quali sono gli aspetti della nuova organizzazione ospedaliera APSS che tisembrano più vantaggiosi
43%
43%
9% 5%
SPOKE
Gestione centralizzata delle urgenze (ma nontutte) evitando perdita di tempo prezioso
Distribuzione delle patologie in base agli altiflussi (garantendo la corretta formazione)
Approccio multidisciplinare
Iperspecializzazione
50%
7%
29%
14%
Ultraspecializzazione
Migliore distribuzione delle risorse
Crescita professionale
Migliore gestione dei pazienti critici
HUB
Quali sono gli aspetti della nuova organizzazione ospedaliera APSS che tisembrano più critici
4%13%
4%
22%
18%
26%
9% 4%
SPOKEDefinizione dei volumi soglia
Necessità di definire meglio icriteri per attribuzione dipatologia ad uno dei duecentri
Realizzazione della reteospedaliera
Modalità e tempi ditrasferimento della patologiaurgente
Potenziamento degli ospedaliHUB per personale e posti letto
Limitazione della diagnosticanegli ospedali spoke
Maggior coinvolgimento delchirurgo spoke nei casi inviatiall'HUB
Crescita professionale
50%
7%
29%
14%
HUB
Che esperienza hai avuto fino ad ora con la centralizzazione delle urgenzenell’ospedale Hub
Ottima, nessun problema organizzativo.
Buona, alcuni problemi minori che nonhanno deviato da una corretta gestionedel caso
Sufficiente, diversi problemi hannoostacolato pur senza compromettere lacorretta gestione del caso
Insufficiente, la gestione dei pazientinon ha avuto alcun beneficio e anzisono stati maggiori i problemi apportatida questo tipo di procedura
HUB
33%
67%
SPOKE
12%
88%
Come valuti in prospettiva la centralizzazione delle urgenze nell’ospedaleHub
SPOKE
17%
83%
HUB
Favorevole
Favorevole ma conaggiustamenti necessari
Non favorevole
25%
75%
Quale impressione hai fino ad ora della gestione della patologia minore /DHnegli ospedali Spoke
HUB
67%
33%
Buona, il tipo di gestioneoffre diversi vantaggi di cuisi apprezzano già i benefici
Discreta, presenta alcunievidenti vantaggi a fronte didiversi problemiorganizzativi e non.
Insufficiente, è una gestioneche comporta numerosiproblemi a scarsi o nullivantaggi
75%
25%
SPOKE
Come valuti in prospettiva la gestione della patologia minore /DH negli ospedaliSpoke
SPOKE
75%
25%
Favorevole
Favorevole ma conaggiustamenti necessari(migliorare livelloqualità)
Non favorevole
100%
HUB
Come valuti la prospettiva di una ultraspecializzazione degli ospedali della APSSper volumi soglia
HUB
64%
36%
Favorevole
Favorevole ma conaggiustamenti necessari (vedisopra )
Non favorevole
87%
13%
SPOKE