Pechino contro l’auto straniera L’accusa antitrust: listini gonfiati

Post on 20-Jan-2015

217 views 1 download

description

Article in Corriere della Sera Sabato 23Agosto2014 (in Italiano). Bill Russo offers his views on China's Anti-Monopoly Campaign.

Transcript of Pechino contro l’auto straniera L’accusa antitrust: listini gonfiati

Corriere della Sera Sabato 23 Agosto 2014 39

EconomiaIndici delle BorseDati di New York aggiornati alle ore 20.00

L M M G V

19917,98(-0,46%)

L M M G V

5,765

CambiFTSE MIB La settimana Campari La settimana

FTSE MIB 19.917,98 -0,46%

FTSE It.All Share 21.145,64 -0,46%

FTSE It.Star 17.720,96 -0,10%

Dow Jones 17.018,60 -0,12%

Nasdaq 4.540,33 0,18%

Londra 6.775,25 -0,04%

Francoforte 9.339,17 -0,66%

Parigi (Cac40) 4.252,80 -0,93%

Hong Kong 25.112,23 0,47%

Tokio (Nikkei) 15.539,19 -0,30%

1 euro 1,3267 dollari 0,03%

1 euro 137,7000 yen inv. =

1 euro 0,8003 sterline 0,13%

1 euro 1,2100 fr. sv. -0,07%

1 euro 9,1532 cor.sve. -0,17%

S&P 500 1.990,72 -0,08% Madrid 10.500,20 -0,53% 1 euro 1,4537 dol.can. -0,02%

Titoli di Stato

Btp 04-01/02/15 4,250% 101,76 -

Btp 10-15/04/15 3,000% 101,79 -

Btp 11-15/04/16 3,750% 105,62 -

Btp 06-15/09/17 2,100% 105,48 -

Btp 13-15/09/18 1,700% 105,17 0,38Btp 09-01/03/20 4,250% 115,58 0,82

Btp 11-01/09/21 4,750% 119,34 1,27Btp 11-01/03/22 5,000% 120,96 1,42Btp 13-01/03/24 4,500% 117,27 1,95

Btp 96-01/11/26 7,250% 145,14 2,13

Btp 11-15/09/26 3,100% 114,75 1,60

Btp 03-01/08/34 5,000% 122,18 2,92

Btp 05-01/02/37 4,000% 107,64 3,05Btp 07-01/08/39 5,000% 121,92 3,13Cct 07-01/12/14 0,420% 100,18 0,03

Cct 08-01/09/15 0,380% 100,27 0,11Cct 09-01/07/16 0,300% 100,24 0,24Cct 11-15/04/18 0,726% 101,80 0,62

Titolo Ced. Quot. Rend. eff.22-08 netto %

Titolo Ced. Quot. Rend. eff.22-08 netto %

La lente

DEL VECCHIO, PRONTA LA NUOVA SQUADRA PER LUXOTTICA

I l percorso è tracciato. Lanuova squadra che

sostituirà il Ceo Andrea Guerra è pronta. Leonardo Del Vecchio, che a maggio festeggerà 80 anni, ha ripreso in mano le redini della sua Luxottica e manterrà l’attuale ruolo di presidente. Ma sarà molto più coinvolto nel business. Sarà affiancato dal fidato direttore finanza Enrico Cavatorta che diventerà consigliere delegato e dovrà assicurare i rapporti con il mercato finanziario in Europa e Usa. Dall’interno verrà poi reclutato il nuovo responsabile operation (già individuato) in segno di continuità . Mentre è in arrivo una nuova figura, quella del capo delle attività retail mondiali che verrà ingaggiato attraverso un head hunter ancora da individuare. Non che manchino figure del genere nel vivaio Luxottica, ma Del Vecchio preferisce questa strada per soddisfare la best practice del mercato, visto che Guerra era stato selezionato dall’esterno. Ma non ne assumerà la qualifica. Uno dei due manager sarà cooptato in cda. L’intesa con Guerra (pronta da prima di Ferragosto) prevede per rottura di contratto due annualità (9 milioni), Tfr di dieci anni di lavoro e altre indennità. In più il manager possiede circa 950mila azioni Luxottica in cui ha reinvestito l’esercizio delle stock option (40 milioni ai valori di ieri).

Daniela Polizzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

Integrazione Nagel, Patuano e Recchi stanno lavorando agli ultimi tasselli del progetto che il board di mercoledì dovrà votare

Telecom, doppio piano per VivendiNel summit sul Paloma, lo yacht di Bolloré, le due opzioni per Gvt

A questo punto, se mai an-drà in porto, lo chiamerannoil «patto del Paloma», dal no-me del megayacht da 60 metridi Vincent Bolloré sul quale siè tenuto ieri l’incontro, forserisolutivo, per il futuro di Te-lecom Italia, Vivendi, TimBrasil e Gvt. La barca del fi-nanziere bretone, che nelleacque mediterranee è notamuovendosi spesso tra Corsi-ca, Sardegna e l’isola d’Elba, ieri ha navigato nel tratto dimare tra Porto Cervo e GolfoAranci attraccando in una lo-calità più in disparte, Porti-sco. Per incontrare il presi-dente, primo azionista di Vi-vendi con il 5% e futuro sociodi riferimento in pectore diTelecom Italia c’erano AlbertoNagel di Mediobanca accom-pagnato da Marco Patuano,Giuseppe Recchi e Tarak BenAmmar (amministratore de-legato, presidente e consi-gliere del gruppo telefonico).Si trattava di sciogliere gli ul-timi nodi e dubbi su comeprocedere nell’offerta che, co-munque, dovrà passare dalboard di Telecom Italia mer-coledì prossimo e anche daquello di Tim Brasil prima diessere presentata formal-mente al gruppo di mediafrancese. Le opzioni che do-vrebbero essere emerse dallascrematura dovrebbero esse-re due: in entrambe è previstol’ingresso di Vivendi nel capi-tale di Telecom. Ma in un casoal gruppo guidato da Patuanodovrebbe rimanere il 51% della nuova società che na-scerà dall’integrazione traGlobal Village Telecom (di Vi-vendi al 100%) e Tim Brasil(di Telecom al 67%). In un al-tro Telecom avrebbe comun-que la governance pur senzaambire al 51%.

Un recente report di So-ciété Generale, valuta l’equityvalue di Tim Brasil 8,7 miliar-di di euro (per il 100%) e quel-lo di Gvt 6,6 miliardi. Dun-que, nel caso di fusione cartacontro carta Telecom avrebbeil 38% della nuova entità, Gvtil 43%.

Se dovesse prevalere quelloche in casa Telecom è chia-mato in gergo il piano «Cen-tauro» Vivendi avrebbe tra il15 e il 20% della stessa societàtelefonica, grazie a degli au-menti di capitale riservati(nell’altro caso avrebbe delle

opzioni). Resta da capire, inun secondo momento, seprenderà corpo anche l’ipote-si di una Telco 2 per affiancareBolloré. È presumibile che ie-ri lo stesso finanziere abbiamanifestato i suoi desiderataanche se, non va dimenticato,dovrà passare anche lui dalboard di Vivendi già in agen-da per il 28 agosto. E, comun-que, dovrà giustificare la scel-ta dell’opzione italiana versola quale ha già manifestato lasua preferenza di massima ri-spetto a quella spagnolagiunta da Telefonica.

Peraltro è atteso un rilancioche sembra bollire nella pen-tola degli spagnoli, poco pro-pensi a fare un passo indietroproprio di fronte alla «pro-pria» Telecom Italia.

Molto sta nella valutazioneche verrà fatta di Gvt. Nellaproposta formalizzata da Te-lefonica a Vivendi a inizioagosto era valutata 6,7 miliar-di (4 dei quali in contanti, piùil 12% della nuova entità). Nelpossibile piano Telecom lavalutazione punterebbe inve-ce più sui 7-7,2 miliardi. PerVivendi, poi, farebbero la dif-ferenza anche le possibili si-nergie industriali con i propricontenuti.

Una piccola curiosità: il Pa-loma - varata nel 1965, dueponti, sette cabine di cui tredoppie, acquistata da Bollorénel 2003 per 3,5 milioni a cuivanno aggiunti i 5 milioni perla «ristrutturazione» - si puòanche affittare ad avere iquattrini. Tariffa: oltre 200mila euro a settimana. Manon ieri visto che la stavausando il legittimo proprieta-rio.

Massimo Siderimsideri@corriere.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

D’AR

CO

Tre mesi a Piazza Affari0,976

0,867

0,903

0,94

0,83

0,794

2 0 1 42 giugno 16 giugno 30 giugno 14 luglio 28 luglio 11 agosto

ieri -1,25%0,8325 euro

Sul Paloma Lo yacht da 60 metri di Vincent Bolloré ha ospi-tato il vertice con Telecom in Sardegna(foto Salvo La Fata)

Maximulte Nel mirino anche Mercedes, Audi, Bmw, Chrysler

Pechino contro l’auto stranieraL’accusa antitrust: listini gonfiati

Listini gonfiati, accordi pertenere alti i prezzi, pratichecommerciali scorrette per mani-polare il mercato. È lunga la listadi accuse formulata dall’anti-trust cinese contro produttori efornitori — quasi tutti stranieri— dell’industria automobilisti-ca. C’è la Mercedes colpevole,secondo l’Authority, di aver vio-lato le leggi sulla concorrenzacontrollando le tariffe di pezzi diricambio e servizi di assistenza.Per motivi simili nel mirino so-no finite anche Audi, Bmw,Chrysler. Le indagini sono incorso e potrebbero concludersicon multe salate. Come il contorecord da 200 milioni di dollariche devono pagare almeno dieciaziende giapponesi dell’indotto.Avevano formato un cartello perdecidere a tavolino i prezzi dafar pagare alle case automobili-stiche. Pare che qualcuno fra gli«invitati» abbia detto basta. Espifferato tutto ai cinesi.

Soffiate o no, c’è chi vede intanto zelo un attacco diretto aiproduttori stranieri, i veri pa-droni della Cina dell’auto, o al-meno un tentativo di metter lo-ro i bastoni fra le ruote nellasperanza di sviluppare un’indu-stria locale degna di questo no-me. I numeri sono impietosi: ilmade in China conta appena peril 27% delle vendite complessi-ve, i prodotti sono scadenti, le esportazioni quasi inesistenti.Le aziende locali continuano aperdere quote, la loro unica an-cora di salvezza restano le joint

venture paritetiche imposte dalgoverno: senza partner cinesi, igruppi esteri non potrebbero in-vestire. La misura si è però rive-lata efficace solo in parte: oltre aiguadagni e agli stabilimenti, inquesti «matrimoni» non si con-divide quasi niente. Sono po-chissimi i marchi «autoctoni» ingrado di competere. Chi ci provalo fa puntando sulle acquisizio-ni, come Geely con Volvo o Don-gfeng con l’ingresso nel capitaledi Psa Peugeot-Citroën.

Eppure la Repubblica Popola-

re è il primo mercato del mon-do. È più che triplicato in sei an-ni, e ora viaggia oltre quota 18milioni di auto, con una crescitadel 14% nel 2013. Il leader è ilgruppo Volkswagen: nei primisei mesi del 2014 ha consegnato1,8 milioni di vetture (più diquante se ne vendono in un an-no intero in Italia, di tutti i mar-chi) e ha lanciato massicci inve-stimenti per espandere la capa-cità produttiva a quattro milionidi unità entro il 2018. Per Fiat-

Chrysler, fin qui di fatto assente,l’appuntamento clou è verso fi-ne 2015: sbarco di Jeep anchenella produzione. con tre mo-delli da costruire insieme a Gac.

La richiesta di vetture di lus-so, che fanno ingrassare i bilan-ci, aumenta più della media. Perla Mercedes, per esempio, oltreil 10% dei ricavi proviene dallaCina. Un pozzo d’oro. Il timore èche, con le ultime mosse del-l’antitrust, dai rubinetti ne escadi meno. «Il rischio — spiegaBill Russo, fra i massimi espertidel mercato auto cinese e diret-tore generale della società diconsulenza Gao Feng — è checalino i profitti su ogni macchi-na. A risentirne di più sarà chiimporta. Volkswagen e Audi so-no in una posizione migliore:producono quasi tutto sul po-sto, hanno i costi a loro favore».A una stretta anti-stranieri Rus-so non crede, e anzi ritiene chele multe si riveleranno un boo-merang per Pechino: «La leggeanti-monopolio esiste da anni,ma non è mai stata rispettata. Ilfatto che ora sia applicata conmaggior rigore è naturale: servea far scendere i prezzi dei pro-dotti più desiderati. E i cinesipreferiscono le auto estere alleloro. Ma il tutto porterà a unaconseguenza imprevista: gli“stranieri” potranno fare listiniancora più favorevoli erodendoaltre quote di mercato ai pro-duttori locali». Chi la fa l’aspetti.

Daniele Sparisci© RIPRODUZIONE RISERVATA

18milioni Il numero di automobili vendute in Cina nel 2013, con una crescita del 14 per cento. Il mercatoè più che triplicato in sei anni

Vertice a fine mese

Mps, il nodo del consiglio in Fondazione Oltre alla nomina del vice-presidente, sarà la questione delle dimissionidi due consiglieri di banca Mps a tenere banco durante la prima riunione della nuova Deputazione amministratrice di Fondazione Mps, che si insedierà il 28 agosto. Risolto il voto per la vice presidenza, che potrebbe andare a Bettina Campedelli che era in lizza per la presidenza, ci sarà un unico punto all’ordine del giorno di una riunione che si annuncia già operativa. Il neo presidente di Palazzo Sansedoni, Marcello Clarich, ha incontrato tutti e quattro i consiglieri espressione della Fondazione nel board di Rocca Salimbeni per cercare di convincerne due a dimettersi per permettere di fare posto agli amministratori che, dopo la sigla del patto di sindacato, spettano ai pattisti Fintech e Btg Pactual. Finora l’opera di moral suasion non ha avuto effetto. Clarich spera che ci siano novità prima dell’11 settembre, quando è convocato il board di banca Mps.

Fausta Chiesa© RIPRODUZIONE RISERVATA

COMUNE DI GIUNGANO(Salerno)

ESTRATTO BANDO DI GARAProt. n. 3019 dell’8.08.2014 - CUP: E17B14000140002 - CIG: 58893827C4

Per l’affidamento Incarico Servizi Tecnici di Ingegneria ed Architettura (Direzione, Contabilità La-vori e Coordinatore della Sicurezza in Fase di Esecuzione D.Lgs 81/2008, Attivita Tecniche ed Am-ministrative Connesse), per Corrispettivo Stimato Superiore alla Soglia Comunitaria, Inerenti Lavoridi Realizzazione Di un Centro Sportivo Integrato con Attività per il Benessere Fisico Mirato allo Svi-luppo Urbano ed al Miglioramento della Qualità della Vita. (Dgrc N. 148/2013) - Por Campania Fesr2007/13 (Ai Sensi Art. 91, Comma 1, D. Lgs N. 163/06 - Parte III Titolo Ii Del D.P.R. N. 207/2010).Importo dell’appalto: Euro 296.712,53. Termine per ricezione delle offerte: ore 13:00 del 29/09/2014.Prima seduta pubblica: ore 16:00 del 02.10.2014.Bando integrale sul sito del comune: www.comunegiungano.gov.it.

Il Responsabile del Settore Tecnico LL.PP. - Geom Gaetano Mandia

COMUNE DI GIUNGANO(Salerno)

ESTRATTO BANDO DI GARAProt. n. 3017 dell’8.08.2014 - CUP: E11B13000380002 - CIG:5889543C9F

L’affidamento dei SERVIZI DI INGEGNERIA E ARCHITETTURA (Direzione, ContabilitàLavori e Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione D. Lgs 81/2008 e Attivita Tec-niche ed Amministrative connesse) inerenti i Lavori per la realizzazione di una strada dicollegamento con l’area P.I.P. e di una struttura finalizzata allo sviluppo, all’allocazionedi micro imprese e alla gestione centralizzata di servizi (DGRC n. 496/2013)”.Importodell’appalto: Euro 186.345,16. Termine per ricezione delle offerte: ore 13:00 del26/09/2014.Prima seduta pubblica: ore 16:00 del 29.09.2014. Bando integrale sul sito delcomune: www.comunegiungano.gov.it.

Il Responsabile del Settore Tecnico LL.PP. - Geom Gaetano Mandia

RCS MediaGroup S.p.A.Via Rizzoli, 8 - 20132 Milano

Per la pubblicitàlegale e finanziariarivolgersi a:

Via Rizzoli, 8 - 20132 MilanoTel. 02 2584 6665 o 02 2584 6256Fax 02 2588 6114

Via Campania, 59 - 00187 RomaTel. 06 6882 8650 - Fax 06 6882 8682

Vico II San Nicola alla Dogana, 980133 NapoliTel. 081 49 777 11 - Fax 081 49 777 12

Via Villari, 50 - 70122 BariTel. 080 5760 111 - Fax 080 5760 126