PATATA (Solanum tuberosum L.) Famiglia: Solanaceae Centri di origine: regioni andine del Sud-America...

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PATATA (Solanum tuberosum L.)

Famiglia: Solanaceae

Centri di origine: regioni andine del Sud-America

•subsp. andigena: tipica dell’ambiente tropicale, a fotoperiodo breve o neutro, diffusa in Perù, ad alta altitudine (> 2000 m).

•subsp. tuberosum: trova condizioni ottimali nelle regioni temperate del Cile meridionale, con lungo fotoperiodo estivo, a bassa altitudine (500-2000 m).

PATATA PRECOCE O PRIMATICCIA :

raccolta prima della completa maturazione, presenta una buccia che può essere facilmente rimossa mediante strofinamento, viene commerciata subito dopo la raccolta (non può essere conservata).

Coltivata soprattutto in Campania, Sicilia, Puglia, Sardegna.

Largamente esportata

Composizione del tubero:

Acqua 75%

Glucidi 21%

Proteine 2%

Grassi 0.1%

Fibra 0.8%

Ceneri 1% (sopratt. K)

Vitamine C , A, B1, B2

acidi organici

glicoalcaloidi (solanina, ciaconina)

Le proteine sono in maggior parte quelle solubili (albumina e globulina). Tra gli aminoacidi, metionina e isoleucina sono i meno presenti; il tenore in lisina compensa quello dei cereali.

AMIDO (fecola): 80% amilopectina, 20% amilosio. Ha peso specifico 1.55

I glicoalcaloidi -solanina ed -ciaconina sono tossici se ingeriti in quantità elevate (azione anticolinesterasica sul sistema nervoso centrale e rottura di membrane cellulari del sistema digestivo, con sintomi che vanno da nausea, vomito ed indebolimento generale a problemi neurologici come sonnolenza e delirio).

Essi non vengono distrutti neanche dalle alte temperature che si utilizzano nella cottura e nell’essiccazione.

Quando il contenuto di glicoalcaloidi supera 140 mg/kg fresco, i tuberi assumono un gusto amarognolo, mentre concentrazioni > 220 mg/kg provocano bruciore di bocca e di gola.

L’UE ha fissato in 200 mg/kg di peso fresco il limite massimo di glicoalcaloidi totali ammissibile per la commerciabilità del prodotto fresco.

Oltre l’80% del contenuto totale di glicoalcaloidi si concentra nel periderma; ciò va tenuto in considerazione soprattutto nella patata primaticcia, che viene spesso consumata senza privarla del periderma.

Per la trasformazione industriale sono indispensabili i seguenti requisiti:

– elevato contenuto in sostanza secca (20-25%)

– assenza di zuccheri riduttori (glucosio e fruttosio < 0.2% per le chips e < 0.5% per gli sticks)

ESIGENZE TERMICHE

Minima biologica: 6-8°C

Per la crescita: ottimale 20-25°C

Per la fioritura: ottimale 20°C

Per la maturazione dei tuberi: ottimale 18°C

Per la conservazione dei tuberi: 3-4°C per i tuberi-seme; 6-8°C per le patate da consumo; 10-12°C per la trasformazione in chips

Giorno corto e basse temperature stimolano la differenziazione dei tuberi.

ESIGENZE PEDOLOGICHE

Richiede terreno profondo (soffre la siccità), ben affinato (le radici hanno scarso potere di penetrazione), ben aerato, di medio impasto o sciolto, con pH = 6 - 6.5

La qualità dei tuberi dipende soprattutto da:

• varietà

• tecnica colturale

concimazione

irrigazione

CONCIMAZIONE

Asportazioni per 10 t di tuberi:

patata comune:

50 kg N; 25 kg P2O5 ; 75 kg K2O con N : P: K = 2 : 1 : 3

patata precoce:

30 kg N; 15 kg P2O5 ; 70 kg K2O con N : P: K = 2 : 1 : 4.5

Sono comuni dosi di:

100-200 kg N/ha; 80-200 kg P2O5/ha; 150-200 kg K2O/ha

L’apporto di sostanza organica è fondamentale (nel terreno dovrebbe essere al minimo del 2%):

30-50 t di letame/ha

Ha anche un non trascurabile effetto termico nelle colture precoci

All’aumentare della disponibilità di azoto si osserva:

> resa

> contenuto proteico

< contenuto in alcaloidi

< contenuto in amido

> contenuto in zuccheri riduttori

> malformazioni dei tuberi

> germogliazione in campo

ritardo di sviluppo e maturazione

mascheramento dei sintomi di virosi

Circa il 70% dell’N viene assorbito durante la fase giovanile, prima dell’inizio della tuberizzazione

Il fosforo favorisce:

– tuberificazione

– serbevolezza

– maturazione

– irrobustimento

Il potassio favorisce:

– sviluppo tessuti meccanici

– accumulo di amido

– serbevolezza

– resistenza alle virosi

IRRIGAZIONE

Periodo critico: inizio della tuberizzazione

Con carenza idrica:

– ritardo della tuberizzazione

– < resa

– germogliazione in campo

– fenditure dei tuberi

– proliferazione dei tuberi

Con eccesso idrico (soprattutto se alla fine del ciclo):

– tuberi troppo acquosi

– < serbevolezza

La patata è molto sensibile alla carenza d’acqua perchè:

Il consumo idrico unitario è di 550 l/kg s.s.

- l’apparato radicale è poco efficiente e richiede la disponibilità di acqua a bassa tensione: gli stress si verificano già a potenziali pari a -0.2 -0.3 atm (ciò sembra dovuto al fatto che le radici sono molto sottili);

- la parte epigea risponde negativamente a potenziali idrici fogliari relativamente modesti (-500 J/kg, contro i -1000 J/kg di molte altre colture), chiudendo gli stomi: di conseguenza si ha < fotosintesi; < traspirazione, > temperatura fogliare, > respirazione

Valori dei coefficienti colturali (Kc) della patata in corrispondenza delle diverse fasi fenologiche e dell’ambiente di coltivazione, adottati per la stima dell’ETR a partire dall’ETP

Fasi fenologiche Nord Italia Sud Italia

Semina-emergenza 0.4 0.6

Emergenza-copertura 80% 0.8 0.8

Copertura 80%-copertura100% 0.9 1.2

Copert.100% - inizio ingiallimento 0.8 1.2

Inizio ingiallimento - fine coltura 0.4 0.8

Conviene irrigare quando è stato consumato il 35 - 50% dell’acqua disponibile nei primi 30 cm di terreno, con potenziali idrici di -0.4 -0.6 atm.

Il volume d’adacquamento dovrebbe essere tale da restituire il 50 - 100% dell’evaporato nell’Italia settentrionale e fino al 150% dell’evaporato nell’Italia meridionale (volumi stagionali pari, rispettivamente, a 40-250 mm nel primo caso, 290 mm nel secondo).

IMPIANTO

Piantamento di tuberi o frammenti di tubero.I tuberi grossi danno maggiori produzioni, ma ragioni economiche impongono un limite della pezzatura: 50 - 80 g

Mediamente, servono 1.5 - 3 t/ha.

Si può fare taglio dei tuberi

E’ importante l’età fisiologica dei tuberi: non devono essere troppo giovani, nè conservati a lungo (max 6 mesi)

PRE-GERMOGLIAZIONE

Superata la fase di dormienza, permette alle gemme di crescere e formare germogli in condizioni ambientali favorevoli.

Si attua a 10-12-16 °C, U.R. 85%, luce diffusa, per 4-6 settimane.

Vantaggi:

• possibilità di selezionare la semente per il vigore vegetativo e lo stato sanitario

• raccorciamento del ciclo colturale di 10-15 giorni

• migliore e più rapido radicamento

EPOCA DI IMPIANTO

Patata comune (ciclo primaverile-estivo): marzo-aprile

Patata precoce (ciclo invernale-primaverile): novembre- febbraio

Patata bisestile (ciclo estivo-autunnale): agosto-settembre

INVESTIMENTO: 5-8 piante/m2, con 60 cm tra le file e 25-35 cm sulla fila

La densità d’investimento, determinata dal n° di steli/m2, influisce sulla resa e sulla dimensione dei tuberi: all’aumentare della densità aumenta la resa e diminuisce la grossezza dei tuberi.

Il n° di steli/m2 dipende dalla fittezza d’impianto, dalle dimensioni del tubero-seme e dall’età fisiologica di quest’ultimo.

A parità di distanza sulla fila, se si desidera raccogliere tuberi grossi (es. patata da industria per chips) e/o precocemente ingrossati (es. patata precoce), bisogna ridurre la competizione entro la pianta, piantando tuberi piccoli o tagliati; se si vuole raccogliere tuberi piccoli (es. patata da seme), bisogna usare tuberi-seme interi e relativamente grandi.

DISERBO

In pre-emergenza: aclonifen, metobromuron, linuron, metribuzin, pendimetalin, fluorocloridone.

La nuova tendenza è di applicare miscele di dosi ridotte di 3-4 principi attivi.

In post-emergenza: metribuzin, graminicidi

ALTRE CURE COLTURALI

– Sarchiatura

– Rincalzatura

– Pacciamatura (nella coltura precoce)

– Trattamenti antiparassitari

PATOGENI

VIRUS: virus dell’accartocciamento (PLRV); virus Y (maculatura lineare); virus A; virus X

BATTERI: Erwinia carotovora (gamba nera, marciume ombelicale); Corynebacterium sepedonicum (marciume anulare); Pseudomonas solanacearum (=Burkholderia solanacearum, avvizzimento batterico); Streptomyces scabies (scabbia comune)

FUNGHI: Synchitrium endobioticum (cancro); Phytophthora infestans (peronospora); Alternaria solani; Verticillium alboatrum; Fusarium oxysporum; Fusarium caeruleum; Rhizoctonia solani (croste nere); Phoma exigua foveata; Spongospora subterranea (scabbia polverulenta)

PARASSITI

INSETTI: afidi (Myzus persicae; Aphis fabae; Aulacorthum solani; Macrosiphum euphorbiae; Macrosiphum solanifoliae); dorifora (Leptinotarsa decemlineata); elateridi (Agriotes spp.); grillotalpa; maggiolino

NEMATODI: Globodera rostochiensis; Globodera pallida; Ditylenchus spp.; Meloidogyna spp.

ALTERAZIONI DI NATURA NON PARASSITARIA

• Lenticellosi (umidità)

• Tuberomania; proliferazioni (alternanza umidità-siccità)

• Cuore cavo (squilibri di umidità)

• Cuore nero (carenza di O2)

• Vitrescenza (freddo, siccità)

• Inverdimento (esposizione alla luce)

• Maculatura ferruginea (squilibri idrici)

• Fenditure (squilibri idrici, umidità)

• Raggrinzimento (squilibri idrici)