ONLUS NOVARARE Gianfranco Vischi (minuto@libero.it) n. 16 ... · concava e opponendola al vento...

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PRO NATURA NOVARA ONLUS

GRUPPO MALACOLOGICO NOVARARE

Gianfranco Vischi

(minuto@libero.it)

n. 16 – Febbraio 2013 Numero monografico Viaggi alla ricerca delle conchiglie Di conchiglie, crostacei e molluschi forniti di corazza, ci sono anche le chiocciole, sia terrestri che marine Plinio il Vecchio (Storia Naturale) ne parla in una celebre pagina, il paragrafo 51 del Libro IX, un elenco ricco di delizie, scritto per i Romani, popolo golosissimo di frutti di mare. Lì si parla delle Veneriae, le «conchiglie di Venere» che «navigano, e offrendo la loro parte concava e opponendola al vento fanno vela attraverso la superficie marina», e dei «pettini», che «saltano e volano al di fuori delle acque». Il mare offre i prodotti più prelibati per i golosi, commenta Plinio; ma è anche lo scrigno delle cose più preziose, quali la porpora, le conchiglie, le perle. La perla, per Plinio il Vecchio, è la prima e la più preziosa fra tutte le cose. Le perle più pregiate, riferisce, provengono dall’India e dal Mar Rosso; la loro dimensione e il loro colore dipendono sia dalla “rugiada” che entrando nella conchiglia la feconda sia dalle condizioni del tempo. Nel Physiologus (forse il primo bestiario dell’umanità, scritto in greco probabilmente nella seconda metà del II secolo d.C. ad Alessandria) è detto che, quando i pescatori vanno a pesca di perle, le trovano grazie all’agata attaccata a una cordicella. Tale pietra ha la proprietà di essere attratta dalla perla. Questa, da parte sua, si genera in questo modo: l’ostrica emerge dal mare nelle prime ore del mattino, e la sua conchiglia «apre la bocca, assorbe la rugiada celeste e il raggio del sole e della luna e delle stelle, e con la luce degli astri superiori produce la perla» Gli abitanti del fondo marino erano ben conosciuti anche nell’antichità.

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Scena marina con pesci e molluschi. Copia di un tappeto musivo ellenistico. Triclinio, Casa del Fauno,I sec.d.C. Museo Archeologico Nazionale, Napoli. I primi viaggi alla ricerca di conchiglie furono quelli intrapresi dagli antichi Fenici, che si spinsero

fino alle Isole Britanniche e circumnavigarono l’Africa per scoprire nuovi banchi di murici produttivi di porpora.

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Altri viaggi commerciali avevano come scopo la ricerca di molluschi perliferi e delle Cypraea moneta o cauri. Ma i viaggi scientifici per raccogliere esemplari di specie zoologiche, specialmente di molluschi, iniziarono molto più tardi. Infatti la maggior parte dei grandi viaggi di esplorazione dei secoli XIII e XIX furono spedizioni coloniali in cerca di nuovi giacimenti minerari, di spezie, di legni rari e di erbe medicinali. Tuttavia molte di esse ebbero come risultato la formazione di raccolte malacologiche assai importanti e la pubblicazione di volumi di grande interesse. I tre viaggi del capitano James Cook, tra il 1768 e il 1779, nei Mari del Sud diedero origine a collezioni naturalistiche così ricche e ammirate che ben presto moltissime altre nazioni ne seguirono l’esempio con proprie spedizioni di ricerca.

Endeavour

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James Kook 1728-1779

La prima grande spedizione scientifica nel Nuovo Mondo fu finanziata e organizzata dal grande naturalista tedesco Alexander von Humboldt nel 1799, il quale, insieme al botanico Aimé Bonpland, trascorse 5 anni proficui a percorrere le inesplorate regioni del Sudamerica settentrionale.

Alexander von Humboldt

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Aimé Bonpland

Questa spedizione fu seguita da quella condotta per il museo di Parigi nel Sudamerica meridionale da Alcide d’Orbigny nel 1826, viaggio che ebbe come risultato una vasta opera sui molluschi.

Alcide d’Orbigny

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Tra il 1826 e il 1829 Quoy e Gaimard raccolsero molte notizie sui molluschi durante i viaggi intorno al globo dell’Astrolabe. Essi pubblicarono centinaia di raffinate tavole a colori di molluschi viventi, insieme a disegni della loro anatomia interna.

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Quasi altrettanto positivi furono i risultati dei due viaggi gemelli dell’Astrolabe e dello Zelée, pubblicati dal 1842 al 1854 da Louis Rosseau, Jacques Hombron e Charles Jacquinot.

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Atlas" of the "Voyage de la corvette l'Astrolabe" by J.S.C Dumont d'Urville, plate 60, 1833

'Molluscs, Plate 51 Atlas of the Voyage of the Astrolabe 1826-29, Volume 2'

L'Astrolabe encallat a l'Antàrtida, el 1838

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Phasianella - Trochus

Trochus - Cerithium

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Murex

Cerithium - Cancellaria

Murex

Ranella - Fasciolaria

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Pyrula - Pterocera

Strombus

Conus

Conus

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Ancillaria e mitra

Oliva

Cypraea

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Gli inglesi durante questo periodo patrocinarono piccole spedizioni, comprendenti i viaggi di Blossom al comando del capitano F. W. Beechey dal 1825 al 1828, del Sulphur guidato dal capitano Edward Belcher dal 1836 AL 1842, e del Samarang dal 1843 al 1846. Da quest’ultimo viaggio furono riportati grandi tesori conchigliologici, descritti dal chirurgo della nave, Arthur Adams.

Per non essere da meno, gli Americani nel 1837 organizzarono la United States Exploring Expedition nel Pacifico. Tuttavia tale spedizione il cui comandante non era un naturalista, non

ebbe successo e la relazione sui molluschi, catturati in numero alquanto scarso, fu stesa soltanto una decina di anni dopo, quando A.A. Gould pubblicò i risultati del viaggio.

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Porcupine

Con l’avvento della macchina a vapore e l’uso dei cavi d’acciaio, che permettevano di trascinare le draghe a grande profondità, ebbero inizio, a partire dagli anni 1860, numerosi viaggi di esplorazione abissale patrocinati dai governi. I vascelli inglesi Lightning e Porcupine azionarono draghe a profondità comprese tra 1200 e 3600 metri circa.

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Una delle più importanti spedizioni scientifiche di mare profondo fu quella compiuta dal Challenger sotto la guida di Sir Wyville Thompson. Dal 1872 al 1876 tale spedizione percorse 69 000 miglia marine e raggiunse la sorprendente cifra di 1900 specie catturate, alcune provenienti da profondità di oltre 5 000 m. Seguirono altre grandi campagne oceanografiche condotte dalle seguenti navi: l’americana Blake (1877-1880) l’Albatross della Fish Commisssion degli Stati Uniti (1887-1906) la tedesca Valdivia (1898-1899) l’olandese Siboga (1899-1900 la danese Galathea (1950-1952) la russa Vitjaz (negli anni ’60). Da ricordare anche le ricerche del principe Alberto I di Monaco (il Principe navigatore).

Pioniere nella scienza oceanografica e appassionato ricercatore marino ed esploratore artico: all’inizio del novecento ha esplorato a lungo l’arcipelago artico delle isole Svalbard, negli anni 1906-07 con una nave capitanata dal celebre esploratore norvegese Otto Neumann Sverdrup.

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Esperto oceanografo e sperimentatore di tecniche di esplorazione marina, fondò nel 1906 il Museo Oceanografico di Monaco dedicato al mare: con i laboratori, le collezioni delle sue esplorazioni e acquari della flora e della fauna selvatica dei fondali marini del Mediterraneo. Da citare anche le spedizioni italiane dello stesso periodo dirette dal Capitano di Vascello Magnaghi e dall’Ammiraglio Giglioli con le navi Magenta, Vittor Pisani e Washington.

Equipaggio del Magenta

Molti altri viaggi per mare, di minore entità, finanziati da privati furono intrapresi da conchigliologi dilettanti, pieni d’entusiasmo. Si ricorda la crociera del Discoverer di Hugh Cuming nella Polinesia, quella dell’Adonis e del Mermaid di Sir Joseph Verco nell’Australia meridionale, le 7 crociere al largo della Florida dello yacht Eolis di John Henderson, le spedizioni del Gloria Maris di Alfred J. Ostheimer III, grazie alle quali fu raddoppiata la collezione marina dell’Academy of Natural Sciences di Filadelfia; e da ultimo la crociera della motolancia Pele di Mrs. Mariel King che negli anni ’60 del secolo scorso diede grande impulso allo studio della malacofauna delle isole Hawaii a quella dell’Australia occidentale. Fonti: siti internet e vari libri di divulgazione malacologica

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Eventi malacologici 2012-2013 -Bologna 2-3 marzo 2013 - Dopolavoro Ferroviario -Bologna 8-10 marzo 2013 - Bologna Mineral Show -Parigi 16-17 marzo 2013 - 25 Rencontres Internationales du Coquillage -Colle Val D’Elsa (SI) 20-21 Aprile 2013 - Palazzetto dello sport -Verona 3-5 maggio – Verona Mineral Show -Monza 18-19 maggio – Mostra scambio minerali e fossili Libri – novità editoriali

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Pino Battaglia e Gianni Gini – Fotografie di Carlo Borlenghi

Straordinario libro fotografico, dove non solo le immagini hanno significato, ma anche i testi “fantastici” che fanno sognare. E’ un bel libro che sicuramente fa amare le conchiglie e che ci avvicina alla passione di Pablo Neruda con citazioni dotte ed interessanti. Ed: 2009 – Dim: 30 x 30 cm – Pag. 228 - € 55

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