Noi bambini di 2^ e di 3^ siamo andati a visitare il panificio di … · 2013. 7. 10. · Noi...

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Noi bambini di 2^ e di 3^ siamo andati a visitare il panificio di Camino al Tagliamento.Appena arrivati il signor Nino e la sua famiglia ci hanno accolti e ci hanno spiegato con quali ingredienti si fa il pane: FARINA, ACQUA, LIEVITO DI BIRRA, SALE.

Una volta pronta, la pasta è stata inserita in una MACCHINA che si chiama “A CILINDRO”, la quale rendeva liscio l’impasto.

Il sig. De Narda ha messo gli ingredienti dentro l’IMPASTATRICE A SPIRALE che li ha impastati per circa 10 minuti fino a quando il tutto era ben amalgamato. Per noi ha messo: 2,5 chili di farina 50 grammi di sale 1 etto di lievito di birra 1,5 litri d’acqua circa.Questo macchinario si chiama così perché al centro ha un “braccio” a spirale, simile a quello del cavatappi, ma più grande.

Poi il fornaio ha tagliato l’impasto in tre pezzi, li ha pesati e, uno per volta li ha inseriti nella TRANCIATRICE che è un macchinario che taglia la pasta in piccoli pezzi a forma di esagono, come le celle delle api.

Il sig. Nino ha inserito i pezzi di pasta nella FILONATRICE per ottenere tanti rotolini a forma di cannoli.Una volta usciti, il panettiere ci ha detto di modellare la pasta come volevamo noi.

Con questi rotolini abbiamo creato degli splendidi panini di forme diverse: un fiore, un coccodrillo, tante trecce, le ciambelle, i nodi, , una spada, le chiocciole… e perfino i pantaloncini corti.Ci siamo veramente sbizzarriti e la nostra fantasia non aveva confini!

Mentre noi modellavamo i nostri capolavori, il sig, De Narda ha messo la pasta restante nella ROTONDATRICE che la faceva diventare come delle piccole pagnotte dalla forma rotonda.

Nel frattempo la signora Luigina ci ha offerto: pizzette, crostatine alla marmellata e al cioccolato e bibite a volontà. Anche se avevamo già fatto merenda, abbiamo “gradito” molto lo spuntino e non abbiamo lasciato neanche una briciola sul tavolo.

Quando abbiamo finito di modellarla, siamo andati a mettere i nostri panini su delle teglie e il panettiere le ha infilate nella CELLA DI LIEVITAZIONE dove c’era una temperatura di 35 gradi di calore e il 70 per cento di umidità. Il pane deve lievitare nella cella per 20 minuti circa.

Terminata la lievitazione, il sig. Nino e suo figlio Nicola hanno infornato il nostro pane in un grande FORNO in cui la temperatura era di 220 gradi.Dopo 20 minuti hanno sfornato il PANE e noi l’abbiamo messo ciascuno nel proprio sacchetto: era caldo, profumato, leggero… Con un bel “grazie” abbiamo salutato i panettieri gentilissimi e siamo ritornati a scuola.