Mindfulness e Training Autogeno: tecniche di rilassamento ... · PDF fileMindfulness e...

Post on 06-Feb-2018

213 views 1 download

Transcript of Mindfulness e Training Autogeno: tecniche di rilassamento ... · PDF fileMindfulness e...

 

Mindfulness e Training Autogeno: 

tecniche di rilassamento muscolare e mentale

Questa   settimana   presso   il   Centro   Alaya   Psicologia   e   Cultura   abbiamo   parlato   di 

Mindfulness e Training Autogeno.

Mindfulness più  che una tecnica è  una modalità  di  prestare attenzione al  “qui  ed ora” 

attraverso un'attenzione passiva, non giudicante per raggiungere una consapevolezza di sé 

e della propria esperienza personale.

Può essere utilizzata anche nella pratica terapeutica ma su questo piano la tecnica deriva 

dalla  terapia cognitiva classica e non riprende nessuna delle  filosofie e religioni  da cui  

sembra prendere gli spunti di base.

Il  Training Autogeno nasce come tecnica psicoterapeutica  ideata da Shultz,  psichiatra e 

psicoterapeuta tedesco nato nel 1884 e morto nel 1970.

Consiste in un insieme di  esercizi  fisiologico razionali  per realizzare una deconnessione 

globale dell'organismo e permette di raggiungere realizzazioni proprie degli stati  suggestivi 

(come nelle metodologie eteroipnotiche)

È   un'autoipnosi,   vi   è   una   modificazione   dello   stato   tonico,   una   concentrazione   su 

determinate cinestesie. Le caratteristiche principali riguardano il valore posto all'autonomia 

personale,   l'allenamento   per   apprendere   le   abilità   alla   disciplina   e   al   controllo 

dell'ambiente, il punto di partenza che è intenzionale e poi diventa sempre più autonomo e 

spontaneo.

Anche per il Training Autogeno l'obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza di sé e 

di  ciò   che ci  circonda,   l'autoefficacia,   inizialmente creando nuovi   legami condizionati  e 

rafforzando comportamenti dapprima immaginati e poi concretizzati nella vita reale.

Una persona che sente di  non avere più   il   controllo  del  proprio  corpo o dell'ambiente 

circostante come accade ad esempio in un disturbo di attacco di panico o in uno stato 

d'ansia, ma anche nei disturbi psicosomatici (l'ipertensione arteriosa, l'asma bronchiale, la 

colite ulcerosa, l'ulcera gastro­duodenale, l'eczema cutaneo ma anche  stanchezza cronica, 

vertigini,   disturbi   sessuali,   dolori   muscolari,   disturbi   del   ciclo   sonno­veglia),   a   livello 

psicologico potrebbe percepire basso livello di autostima e di autoefficacia.

Raggiungendo la  calma psichica e   il  controllo  muscolare e  viscerale   il   soggetto matura 

maggiore sicurezza e fiducia nelle proprie capacità.

Alla base vi dovrà essere una forte motivazione del soggetto e un impegno ad esercitarsi 

quotidianamente per raggiungere il benessere psico fisico, ecco perchè viene definito come 

training. Durante il percorso il ruolo del terapeuta sarà quello di stare accanto alla persona 

e   supportare   i   suoi   momenti   di   frustrazione   e   possibili   delusioni   nel   suo   processo   di 

apprendimento.

Per affrontare il TA nel modo migliore serve pazienza, perseveranza, costanza, metodicità 

ed allenamento e rinforzare la motivazione.

Grazie allo stato che si crea durante il Training Autogeno, la persona si libera la mente da 

inutili tensioni o pensieri, vengono ripristinati  gli equilibri a livello psicologico e somatico,  

il ritmo cardiaco, la respirazione e il ciclo sonno veglia. Ha quindi la funzione di riparare,  

rigenerare e rivitalizzare l'organismo.

È importante durante gli esercizi concentrarsi su una parte del corpo in maniera passiva 

senza generare ansie o tensioni , una concentrazione di contemplazione di attesa passiva., 

per attivare uno stato simile a quello del sonno e passare poi alla condizione rivitalizzante.  

Il percorso degli esercizi permette di eliminare ansia e tensioni e di riequilibrare lo stato 

psico fisico.

L'incontro su queste due efficaci tecniche di rilassamento muscolare e mentale si è concluso 

con un'esperienza pratica di mindfulness a cui le persone presenti hanno risposto con un 

feedback interessato e positivo, riportando ciò che hanno sentito con molta spontaneità e 

trasparenza.

Silvia Bassi

giugno 2014