MEDICI SENZA FRONTIERE O.N.L.U.S. 2014... · Medici Senza Frontiere onlus – Bilancio 2014 -...

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Medici Senza Frontiere onlus – Bilancio 2014 - Relazione sulla Gestione

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MEDICI SENZA FRONTIERE O.N.L.U.S. Sede legale in Roma – Via Magenta, 5

Codice fiscale 97096120585

RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2014

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Introduzione Questa Relazione sulla gestione ha l’obiettivo di integrare i documenti del rendiconto per garantire un'adeguata informazione sull'operato di Medici Senza Frontiere onlus e sui risultati ottenuti nell’anno, con una prospettiva centrata sul perseguimento della missione istituzionale. Il Rendiconto al 31 dicembre 2014 di Medici Senza Frontiere onlus è il quinto a essere accompagnato da una vera e propria Relazione sulla gestione: infatti, dall’esercizio 2010 l’Associazione ha adottato le “Linee guida e schemi per la redazione dei Bilanci di Esercizio degli Enti Non Profit” pubblicate dall’Agenzia per le Onlus. Tali linee guida prevedono che il Rendiconto sia accompagnato da una “relazione di missione” (o Relazione sulla gestione) con queste finalità. Questa Relazione sulla gestione è articolata in 7 capitoli: nel primo si descrivono Missione e finalità dell’organizzazione; il secondo capitolo è dedicato ai fondi raccolti da Medici Senza Frontiere onlus, illustrandone la tipologia e la provenienza; nel terzo si analizza invece la destinazione degli stessi fondi, descrivendone le diverse finalità (in particolare distinguendo fra attività istituzionali e attività strumentali); il capitolo quarto tratta nel dettaglio delle attività istituzionali della Associazione; in questo capitolo è anche compresa la rendicontazione dell’utilizzo del contributo da 5 per 1000. Il quinto capitolo tratta invece delle spese per attività di Raccolta fondi, mentre il sesto illustra le spese di carattere generale. Il settimo e ultimo capitolo fornisce infine un quadro sulle risorse umane, professionali e volontarie, di Medici Senza Frontiere onlus. 1) Missione e identità

1.1) Finalità Istituzionali Medici Senza Frontiere (MSF)1 è la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo, creata in Francia nel 1971 da un gruppo di medici e giornalisti. Oggi MSF fornisce soccorso umanitario in circa 70 Paesi a popolazioni la cui sopravvivenza è minacciata da violenze o catastrofi, dovute principalmente a guerre, epidemie, malnutrizione, esclusione dall’assistenza sanitaria, o da eventi naturali. MSF fornisce assistenza indipendente e imparziale a coloro che si trovano in condizioni di maggiore bisogno. MSF si riserva inoltre il diritto di denunciare all’opinione pubblica le crisi dimenticate, di contrastare inadeguatezze o abusi nel sistema degli aiuti e di sostenere pubblicamente una migliore qualità delle cure e dei protocolli medici. All’ultima rilevazione disponibile a livello consolidato, MSF concentrava in Africa il 62% dei propri programmi, il 29% in Asia/Oceania, l’7% in America e il 2% in Europa.2

1 In questa relazione si usa l’acronimo “MSF” per riferirsi generalmente alla organizzazione Medici Senza Frontiere a livello globale. Quando ci si riferisce invece allo specifico della Sezione Italiana, si usa la denominazione specifica di “Medici Senza Frontiere onlus”

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Nel 1999 MSF ha ricevuto il premio Nobel per la Pace. 1.2) Valori e Principi Il lavoro di MSF si basa sui principi umanitari dell’etica medica e

dell’imparzialità. L’impegno dell’organizzazione è di portare assistenza medica di qualità alle popolazioni in pericolo, indipendentemente da etnia, religione o credo politico.

MSF opera in modo indipendente da qualsiasi agenda politica, militare e religiosa. La capacità di MSF di rispondere a una crisi in modo indipendente è fondata sull’indipendenza dei suoi finanziamenti: nel 2013 (ultimo dato disponibile), il 89% del finanziamento globale di MSF è provenuto da fonti private, non istituzionali. Sempre nello stesso anno i donatori individuali e finanziatori privati a livello globale sono stati poco meno di 5 milioni: un dato in aumento (+0,4 milioni) rispetto ai 4,6 milioni registrati nell’anno precedente.

MSF è neutrale. L’organizzazione non si schiera in caso di conflitti armati; fornisce assistenza sanitaria basandosi unicamente sui bisogni della popolazione e si batte per incrementare l’accesso indipendente alle vittime del conflitto, come previsto dal diritto umanitario internazionale.

L’azione di MSF prevede anche la testimonianza e la denuncia: nel corso del proprio lavoro, le équipe sanitarie di MSF sono spesso testimoni di violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario, soprattutto in regioni che ricevono scarsa attenzione da parte dell’opinione pubblica mondiale. Può accadere talvolta che MSF faccia delle denunce pubbliche: per portare all’attenzione generale una crisi dimenticata, per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli abusi che accadono lontano dalle prime pagine dei giornali, per criticare le inadeguatezze del sistema degli aiuti o per contrastare il dirottamento di aiuti umanitari per interessi politici.

I principi dell’azione di MSF sono descritti nella Carta fondativa dell’organizzazione, stilata nel 1971, che stabilisce un quadro di riferimento per le sue attività.

1.3) Tipologia di attività, soggetti primariamente interessati, ambito territoriale, caratteristiche distintive dell’attività di MSF

Ogni giorno nel mondo quasi 32.600 3 persone, di decine di nazionalità diverse, sono impegnate con MSF a portare assistenza alle popolazioni coinvolte in vari contesti di crisi. Sono medici, infermieri, esperti di logistica, amministratori, epidemiologi, tecnici di laboratorio, esperti d’igiene mentale ecc. che lavorano insieme nel rispetto dei principi che guidano l’azione umanitaria e l’etica medica.

Emergenza Ebola Tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 in una zona remota nel sud della Guinea si diffonde una malattia sconosciuta. Si tratta di Ebola: è la prima volta che colpisce in quell’area, ed è per questa ragione che non è immediatamente riconosciuta. Il 22 marzo 2014 il Ministero della Sanità della Guinea dichiara ufficialmente l’epidemia. Lo stesso giorno, due aerei cargo affittati da Medici Senza Frontiere trasportano nel paese 33 tonnellate di materiali per una prima risposta all’epidemia, nonché 24 operatori umanitari internazionali esperti che mettono in piedi unità di isolamento a Guéckédou e Macenta. Nove giorni più tardi, il 31 marzo, alla luce del rapido diffondersi della malattia, MSF parla in un comunicato stampa di “epidemia di Ebola senza precedenti”. Purtroppo, solo l’8 agosto, quasi 100 giorni più tardi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancerà l’allarme in termini globali, chiedendo alla comunità internazionale un adeguato intervento. Nel corso di questi mesi MSF si è trovata spesso isolata nella risposta all’emergenza, prendendosi cura di gran parte dei malati.

2 Le percentuali si riferiscono al budget investito nei rispettivi programmi 3 L’ultima rilevazione disponibile al momento della stesura di questa Relazione, quella del International Financial Report al 31/12/13, riporta 32.539 posizioni “full time equivalent” di cui 2.629 coperte da staff internazionale e 29.910 da staff nazionale.

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Le ultime stime, aggiornate a febbraio 2015, riportano 23.948 casi di Ebola confermati, e 9.729 morti, concentrati prevalentemente fra Guinea, Liberia e Sierra Leone. I pazienti ammessi nei centri MSF sono stati circa 8.500 con una percentuale di circa il 60% di casi confermati. I pazienti guariti da MSF nello stesso periodo sono circa 2400. Nei periodi più critici MSF ha mobilitato oltre 350 operatori umanitari internazionali che hanno collaborato con oltre 3.000 colleghi di staff nazionale. MSF ha messo in piedi 7 centri principali nei tre paesi, e diversi altri più piccoli. Oltre 50 operatrici e operatori italiani si sono avvicendati, la maggior parte di loro per più di una missione, nei centri MSF di trattamento dell’Ebola. Tra fine 2014 e inizio 2015 l’epidemia ha mostrato una tendenza al rallentamento di nuovi casi. I sistemi sanitari sono però stati colpiti in maniera durissima dall’epidemia, e quindi l’emergenza medico-umanitaria in Sierra Leone, Guinea e Liberia non si può dire terminata. Infine, oggi Medici Senza Frontiere è anche direttamente coinvolta nello sviluppo di trattamenti e vaccini per l’Ebola che possano, in un futuro che ci si augura vicino, evitare che la tragedia vissuta nel 2014 si ripeta.

Lo staff di MSF sul terreno è supportato dai colleghi che lavorano nelle 19 sezioni e

5 associazioni regionali dislocate in tutto il mondo, fra le quali la sezione italiana. La stragrande maggioranza degli operatori umanitari di MSF proviene dalle comunità locali, mentre circa il 8% delle équipe è composta da staff internazionale, fra cui una componente importante di operatori italiani: nel 2014 la sezione italiana – Medici Senza Frontiere onlus – ha organizzato partenze per 359 missioni di operatori umanitari provenienti dal nostro Paese (29 in più rispetto all’anno precedente).

MSF rifiuta l’idea che i paesi poveri meritino un’assistenza sanitaria di categoria inferiore e fa di tutto per fornire ai pazienti un’assistenza di qualità e migliorare le procedure dell’organizzazione. Il lavoro fatto con la Campagna per l’Accesso ai Farmaci Essenziali e la collaborazione con la Drugs for Neglected Diseases initiative (DNDi) hanno contribuito ad abbassare il prezzo delle cure per l’HIV/AIDS e stimolato la ricerca e lo sviluppo di farmaci per la cura della malaria e di malattie dimenticate quali ad esempio la malattia del sonno e il kala azar.

MSF è un movimento internazionale organizzato in diverse entità: MSF International, basata a Ginevra, in Svizzera, a cui fa riferimento l’ufficio

internazionale di MSF. 24 entità associative: 5 di esse – Francia, Belgio, Spagna, Olanda, Svizzera –

sono c.d. “sezioni operative” (o Centri Operativi, Operational Centers), in quanto, oltre a svolgere attività di Raccolta fondi, selezione, testimonianza nei rispettivi Paesi, coordinano anche le operazioni sul terreno;

le rimanenti 19 sezioni sono composte da 14 “associazioni nazionali” e 5 “associazioni regionali”. Le sezioni partenarie - Australia, Austria, Canada, Danimarca, Germania, Grecia, Hong Kong, Italia, Giappone, Lussemburgo, Norvegia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti - svolgono le medesime attività nei rispettivi Paesi, senza però un diretto coordinamento delle attività sul terreno. A queste, come detto più sopra, si aggiungono le 5 associazioni regionali: America latina, Brasile, Est Africa, Africa del Sud, Asia del Sud.

Infine, a giugno 2012 è stata deliberata la creazione di 5 uffici distaccati (branch offices) in Repubblica Ceca, India, Irlanda, Messico e Sud Corea.

In funzione della sua natura di sezione partenaria, Medici Senza Frontiere onlus non sostiene direttamente gli oneri relativi alla attività istituzionale medico-umanitaria effettuata sul terreno; lo fa, invece, trasferendo propri fondi alle sezioni operative che, nell’ambito del loro ruolo di coordinamento delle operazioni sul terreno, curano anche l’amministrazione dei progetti medico-umanitari di MSF. Ne consegue che gli oneri relativi a tali progetti sono contabilizzati nei bilanci delle sezioni operative. E’ comunque possibile, grazie alla contabilità analitica

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delle sezioni operative, documentare l’impiego dei fondi trasferiti da ogni sezione partenaria, e quindi anche dall’Italia.

Ogni sezione partenaria ha una Sezione Operativa di riferimento: la Sezione Italiana in particolare fa riferimento al OCB - Centro Operativo Bruxelles – Belgio.

La governance internazionale del movimento Le 24 entità associative richiamate sopra sono membri di MSF International, l’associazione che tutela l’identità del movimento MSF. L’autorità di livello più alto di tale movimento è la assemblea generale, costituita da rappresentanti delle entità associative, membri individuali e dal presidente internazionale. Il presidente internazionale è eletto dalla stessa assemblea, ed è al momento la dottoressa Joanne Liu. L’assemblea generale internazionale si riunisce una volta l’anno e ha la responsabilità di tutelare la missione medico-umanitaria di MSF, e di fornire orientamento strategico alle entità associative. Inoltre, nomina l’International Board, il Consiglio internazionale di MSF. A livello “esecutivo”, la governance internazionale prevede un organo, il c.d. ExCom, che riporta al Board Internazionale. L’Excom è strutturato a geometrie variabili: a) Full ExCom in cui sono rappresentate tutte le Sezioni; b) Core Excom, composto dai soli rappresentanti dei centri operativi + due membri eletti + il Segretario Medico Internazionale + il Segretario Generale di MSF International; c) Core+ ExCom, equivalente alla composizione precedente con l’aggiunta di alcuni componenti del Full ExCom coinvolti su specifici dossier

1.4) Natura giuridica dell’organizzazione in Italia La sezione italiana - l’Associazione “Medici Senza Frontiere onlus” – è stata

costituita nel 1993, anche ai sensi del successivo Decreto Legislativo 4/12/1997, n.460.

Medici Senza Frontiere onlus è stata inoltre riconosciuta il 03/06/2002 idonea come Organizzazione Non Governativa per le attività di “Selezione, formazione e impiego dei volontari nei P.V.S.” e “Informazione”, ai sensi della Legge 26.2.1987 n. 49. Successivamente, il 09/05/2006 Medici Senza Frontiere onlus è stata anche riconosciuta idonea per l’attività di “Realizzazione di programmi a breve e medio periodo nei P.V.S.”, sempre ai sensi dell’articolo 28 della Legge 49/87.

1.5) Sistema di governo e di controllo

Sono organi dell’Associazione “Medici Senza Frontiere onlus”: a) L’Assemblea degli Associati; L’Assemblea ordinaria si riunisce almeno

una volta l’anno, entro il mese di aprile, per l’approvazione della “Relazione Morale” sulle attività presentata dal Presidente, per l’approvazione del bilancio consuntivo presentato dal Consiglio Direttivo, per la ratifica del bilancio preventivo approvato dal Consiglio medesimo e per la presentazione e votazione delle mozioni presentate dai soci. L’Assemblea straordinaria si riunisce per le delibere inerenti le modifiche statutarie, per le delibere inerenti lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio. Spetta all’Assemblea ordinaria: l’approvazione della “Relazione Morale” sulle attività presentata dal

Presidente; l’approvazione del bilancio consuntivo che dovrà essere accompagnato

dalla relazione del Collegio dei Revisori dei conti; la ratifica del bilancio preventivo, approvato dal Consiglio Direttivo; l’approvazione delle linee di indirizzo e delle direttive generali per il

funzionamento, il potenziamento e l’espansione dell’Associazione;

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la decisione sulle mozioni presentate dai soci; la determinazione della quota associativa annuale; la nomina e la revoca dei componenti del Consiglio Direttivo; la nomina e la revoca dei componenti il Collegio dei Revisori dei Conti; la nomina e la revoca dei componenti il Collegio dei Probiviri; la nomina del Presidente dell’Assemblea; l’ammissione dei nuovi soci e la dichiarazione di decadimento dei soci

perdenti diritto; ogni altro adempimento che non sia stato demandato per legge o per

statuto alla competenza di altro organo associativo. Spetta all’Assemblea straordinaria: l’approvazione delle modifiche statutarie; lo scioglimento dell’Associazione; la nomina dei liquidatori; la devoluzione del patrimonio residuo.

Le competenze dell’Assemblea non sono delegabili salvo indicazioni di attuazione pratica nei confronti del Consiglio Direttivo.

b) Il Consiglio Direttivo; i membri sono nominati dall’Assemblea ordinaria degli Associati e può essere composto da 5 o da 7 elementi. I candidati non eletti assumono il ruolo di supplenti. Possono essere eletti membri del Consiglio Direttivo i soci fondatori, i soci attivi e i soci onorari. La composizione del Consiglio Direttivo dovrà sempre garantire che almeno un terzo dei consiglieri abbia una formazione sanitaria e che la maggioranza dei Consiglieri abbia un’esperienza di terreno maturata quale operatore umanitario di MSF. Può avvalersi di altri soggetti, anche non soci, da interessare in qualità di esperti e con solo parere consultivo. Il Consiglio Direttivo si riunisce in via ordinaria almeno due volte l’anno per l’approvazione definitiva del bilancio preventivo e dello schema di bilancio da sottoporre all’Assemblea degli Associati. Di norma, il Consiglio Direttivo si riunisce a cadenza bimestrale e, in via straordinaria, ogni qualvolta lo ritenga il Presidente, o un terzo dei suoi componenti ovvero lo richieda il Presidente del Collegio dei Revisori. Al Consiglio Direttivo spettano tutti i poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell'Associazione, fatti salvi quelli espressamente riservati per legge o per Statuto all'Assemblea degli Associati nonché l’esecuzione e l’attuazione delle delibere di quest’ultima e l’esercizio di ogni altra facoltà ritenuta necessaria, utile od opportuna per il raggiungimento dei fini statutari. Il Consiglio Direttivo nomina con apposita delibera il Direttore Generale determinandone le specifiche competenze, funzioni e compensi. I componenti del Consiglio Direttivo durano in carica fino all’Assemblea che approva il bilancio annuale dell’anno successivo alla loro nomina e possono essere rieletti per un massimo complessivo di tre mandati.

c) Il Presidente e il vice Presidente; eletto al proprio interno dal Consiglio Direttivo nella prima seduta successiva alla nomina, il Presidente ha la rappresentanza legale di Medici Senza Frontiere onlus e la firma sociale di fronte ai terzi ed in giudizio. Al Presidente spetta, inoltre la convocazione dell’Assemblea degli Associati, del Consiglio Direttivo di cui formula anche l’ordine del giorno; in caso di sua assenza o impedimento, il Presidente è sostituito dal Vice Presidente. La firma del Vice Presidente fa fede, di fronte ai terzi, nel caso di assenza o impedimento del Presidente.

d) Il Collegio dei Revisori dei Conti: vigila, ai sensi dell’articolo 2403 del Codice Civile, sull’osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dall’Associazione e sul suo concreto funzionamento. Inoltre, può esercitare il controllo contabile ai sensi dell’articolo 2409 bis del Codice Civile. E’ costituito da tre componenti nominati, anche tra soci, dall’Assemblea degli

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Associati tra soggetti dotati di adeguata professionalità e che non abbiano rapporti di lavoro dipendente o di consulenza con l’Associazione.

e) Il Collegio dei Probiviri: esercita, a richiesta di chi abbia interesse, l’attività giurisdizionale sulle controversie tra organi associativi, titolari di cariche e soci. Sono infine organi dell’Associazione il Segretario e il Tesoriere, componenti entrambi del Consiglio Direttivo.

1.6) Le risorse umane di Medici Senza Frontiere onlus Alle attività dell’Associazione “Medici Senza Frontiere onlus” concorrono tanto una struttura professionale che una struttura volontaria. La struttura professionale è stata composta, nell’esercizio 2014, da 61 addetti medi, o “full time equivalent” fra la sede nazionale di Roma e l’ufficio distaccato di Milano. La struttura professionale di Medici Senza Frontiere onlus può contare sulla collaborazione di un’importante rete di volontari dislocata sul territorio nazionale e organizzata, a fine 2014, in 13 “Gruppi MSF”. A tale rete si affiancano altri volontari, o “bénévoles”, che supportano le attività degli uffici di Roma e Milano. Per una descrizione più dettagliata delle strutture professionali e volontarie si rimanda al capitolo 7. Il quadro delle Risorse Umane Italiane che lavorano per MSF si completa con gli Operatori Umanitari, professionisti selezionati da Medici Senza Frontiere onlus per lavorare sul terreno su progetti MSF. Nel corso del 2014 Medici Senza Frontiere onlus ha gestito 359 partenze. Per un’analisi più dettagliata si rinvia al paragrafo 4.2)1.3.

2) I fondi raccolti nel 2014 da Medici Senza Frontiere onlus Il 2014 ha visto un incremento del 5% delle donazioni raccolte, da 47,7 Milioni di Euro a 50,0. Il principale fattore che ha contribuito a questo incremento è senza dubbio il generoso riscontro del pubblico in sostegno all’impegno medico-umanitario di Medici Senza Frontiere onlus a favore dei paesi dell’Africa Occidentale colpiti dall’epidemia di Ebola. Le attività volte a raccogliere fondi a favore di tale contesto sono state molteplici e tra esse spicca la campagna di sms solidale di fine settembre che ha usufruito del supporto del segretariato sociale RAI e Mediaset. Attraverso il meccanismo di donazione tramite sms solidale e chiamata da rete fissa sono stati raccolti oltre 650.000 Euro di cui 376.317 Euro ascrivibili nel bilancio di competenza del 2014. Le donazioni provenienti dalle Aziende sono state in linea con le attese. Il decremento rispetto all’anno precedente (-24%) è infatti imputabile all’impatto che la raccolta tramite Mediafriends ha avuto nel risultato del 2013. Le donazioni da Fondazioni confermano invece la tendenza degli ultimi anni, vale a dire una attestata difficoltà da parte di Medici Senza Frontiere onlus ad accedere ai finanziamenti derivanti da questo canale per una accresciuta tendenza a privilegiare organizzazioni la cui attività è rivolta a progetti il cui impatto è sul territorio nazionale. Nel corso dell’esercizio è stato incassato e contabilizzato il contributo riguardante la settima edizione del 5 per 1000, per l’anno fiscale 2012, pari a 8.187.964 Euro, registrando una decrescita del 7% rispetto all’edizione precedente. Medici Senza Frontiere è quindi risultata essere la seconda organizzazione fra Onlus ed enti del volontariato per importo destinato e la quarta per le scelte, con 237.417 contribuenti. Come già accaduto nei passati due esercizi, l’analisi dei dati evidenzia che un importo che si aggira intorno a 19% del valore statisticamente attendibile non sia stato erogato.

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Nel capitolo 4 si illustra la destinazione del “5 per 1000” contabilizzato nell’esercizio, in conformità con quanto previsto dalle “Linee guida per la predisposizione del rendiconto circa la destinazione delle quote del “5‰ dell’Irpef”4 Anche nel 2014 la grande maggioranza dei proventi da Raccolta fondi, circa il 94%, proviene da scelte fatte da privati cittadini: per il 78% da donazioni dirette, e per il restante 16% circa attraverso il “5 per 1000”. Le donazioni da parte di aziende e fondazioni rappresentano circa il 6% del totale. Nel 2014 oltre 12,8 milioni di Euro dei fondi da privati cittadini sono stati raccolti attraverso donazioni regolari con SDD, domiciliazione bancaria/postale e carte di credito automatiche. Queste forme di donazione assicurano la tempestività dei nostri interventi nei contesti di emergenza, garantendo delle entrate sicure e stabili nel tempo. Tale fonte di sostegno è centrale rispetto alla strategia della raccolta fondi ed ha visto un aumento del 10% rispetto al 2013 grazie alle attività di acquisizione e fidelizzazione dei donatori regolari. I fondi che provengono da lasciti testamentari si confermano una fonte molto importante di entrate per Medici Senza Frontiere. Nel 2014 i proventi da lasciti hanno, infatti, contribuito con 6,5 milioni di Euro: il 17% circa del totale entrate da privati. Come di consueto, ricordiamo che la provenienza prevalentemente privata delle risorse garantisce il rispetto di alcuni principi fondamentali che ispirano il lavoro di MSF: l’imparzialità, l’indipendenza, la neutralità della nostra azione.

3) Illustrazione della destinazione dei fondi raccolti nel 2014 da Medici Senza Frontiere onlus Coerentemente con le linee guida pubblicate dall’Agenzia delle Onlus, è possibile distinguere tre categorie principali di utilizzo dei fondi raccolti da Medici Senza Frontiere onlus. Esse sono:

Attività Istituzionali Attività Strumentali - Promozione e Raccolta fondi Attività Strumentali - Supporto Generale

Il quadro del Rendiconto Gestionale della Associazione si completa con due ulteriori categorie di oneri:

quelli riconducibili alle c.d. “attività connesse”, ovvero quelle attività di natura commerciale (es. merchandising) non prevalenti rispetto a quelle istituzionali;

gli oneri finanziari e patrimoniali. Qui di seguito si descrivono i criteri di attribuzione degli oneri alle tre attività principali:

Gli oneri da Attività Istituzionali comprendono: o Le rimesse di fondi ai Centri Operativi per impiego nelle missioni di MSF sul

terreno: tali fondi finanziano ad es. le spese per lo staff (nazionale e internazionale) che opera sul terreno, per materiali e apparecchiature mediche, per la gestione logistica etc.

o Le rimesse di fondi ai Centri Operativi per impiego in attività a diretto supporto delle operazioni sul terreno, quali ad es. spese di ricerca, spese relative al dipartimento medico e a quello di coordinamento delle operazioni, spese di gestione dello staff internazionale impegnato nelle missioni, etc.

4 Cfr. in particolare “Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale per il Volontariato, l’Associazionismo e le Formazioni Sociali – Divisione I Linee guida per la predisposizione del rendiconto circa la destinazione delle quote del 5‰ dell’Irpef” – pag.6 – “..nel caso in cui il soggetto beneficiario abbia redatto il bilancio di esercizio secondo le “Linee guida e schemi per la rendicontazione dei bilanci di esercizio di enti non profit” fornite dall’Agenzia per le Onlus (www.agenziaperleOnlus.it>atti di indirizzo), l’obbligo di predisporre il rendiconto è assolto con la compilazione dello stesso bilancio di esercizio, che deve essere corredato dalla delibera di approvazione dell’organo di amministrazione. Nel bilancio di esercizio, comunque, dovrà risultare in modo chiaro ed inequivocabile la destinazione della quota del “5‰ dell’Irpef” percepita, eventualmente anche per mezzo di una relazione che descriva nel dettaglio le attività svolte ed i costi sostenuti”.

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o Analogamente, le spese sostenute da Medici Senza Frontiere onlus per le attività di supporto alle operazioni sul terreno quali: spese di reclutamento e gestione degli operatori umanitari, spese relative al proprio dipartimento medico.

o Fra le Attività Istituzionali rientra anche la c.d. “testimonianza”, ossia l’attività di comunicazione finalizzata alla denuncia e alla sensibilizzazione (advocacy).

o Infine, in questa categoria sono ricomprese anche le c.d. spese per “Altre attività umanitarie”, ad esempio i contributi ad entità quali la DNDi, (“Drugs for Neglected Diseases Initiative”, vedi anche più avanti), che perseguono una finalità coerente con gli obiettivi di MSF ma che sono al di fuori del perimetro di MSF stessa.

o Nel vocabolario comune del movimento internazionale, tutte queste spese rientrano nella definizione di “social mission expenses”

Gli oneri da Attività Promozionali e di Raccolta fondi comprendono tutti gli oneri sostenuti da Medici Senza Frontiere onlus e riconducibili ad attività di Raccolta fondi verso qualunque tipologia di donatore. Rientrano in questa categoria tanto le spese sostenute per acquisire nuovi donatori, che quelle finalizzate a “fidelizzare” il donatore e/o a aumentare la donazione media. Le spese di comunicazione specificamente finalizzate a raccogliere fondi sono incluse in questa categoria.

Gli oneri di Supporto Generale ricomprendono: o Gli oneri riconducibili alla direzione generale; o Gli oneri di selezione e gestione del personale e dei collaboratori della

Sezione Italiana; o Gli oneri di amministrazione e gestione degli uffici; o Le attività di comunicazione istituzionale, convenzionalmente considerate per

il 50% come relative a questa voce, e per il 50% alle Attività Istituzionali. o Gli oneri riconducibili al funzionamento degli organi societari, in particolare il

Consiglio Direttivo e l’Assemblea Generale. o Gli oneri per commissioni bancarie e tasse.

Conformemente alle Linee guida emesse dalla Agenzia delle Onlus5, ad ognuna delle tre aree di attività su riportate sono stati attribuiti gli oneri direttamente imputabili alle attività nonché

i costi del personale (su base analitica in funzione del dipartimento/settore di appartenenza)

le spese per viaggi e trasferte (su base analitica in funzione del collaboratore che le ha sostenute)

le spese generali di affitto, utenze, postali, cancelleria, ammortamenti e assicurazioni: ripartite sulla base dei “FTE - Full Time Equivalent” (sugli FTE vedi anche più avanti, capitolo 6)

Nei capitoli che seguono, capitolo 4 e 5, si analizza la allocazione dei fondi in particolare fra le categorie delle Attività Istituzionali e Attività Strumentali di Raccolta fondi e poi di Supporto Generale. Qui di seguito, invece, si include una tabella di sintesi dei proventi e del loro utilizzo nel corso del 2014.

5 Cfr “Linee guida e schemi per la redazione dei Bilanci di Esercizio degli Enti Non Profit “ - Pag. 13 “Si fa inoltre presente che la suddivisione degli oneri e proventi tra diverse aree gestionali può comportare difficoltà nella ripartizione dei componenti economici “comuni” a più aree gestionali (es.: costo del personale, costi per servizi, costi per ammortamenti, costi per affitti, ecc.). Operativamente, si ritiene che non vi siano problemi a scomporre i costi comuni nelle diverse aree gestionali e ad indicare nella Nota Integrativa le metodologie adottate per gli enti dotati di contabilità analitica o di un'adeguata struttura amministrativa. Nel caso di enti che non dispongono di una contabilità analitica, e qualora vi siano costi comuni significativi, può essere utile allegare al bilancio di esercizio una tabella che ricostruisca tutti gli oneri in base alla loro natura.”

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4) Attività Istituzionali

L’80% dei fondi raccolti nel 2014 è stato utilizzato per finalità istituzionali (nella terminologia MSF questo è il “social mission ratio”). Queste attività possono essere in primo luogo distinte fra:

Fondi raccolti da Medici Senza Frontiere onlus nel 2014 e trasferiti alle Sezioni Operative e all’Ufficio Internazionale attraverso le c.d. “rimesse”.

Fondi raccolti da Medici Senza Frontiere onlus nel 2014 e utilizzati per Attività Istituzionali in Italia.

All’interno di queste due categorie è possibile poi operare ulteriori analisi. Nei due capitoli che seguono, e nei relativi sotto capitoli, si analizzano in dettaglio gli utilizzi per finalità istituzionali. 4.1) Fondi raccolti da Medici Senza Frontiere onlus nel 2014 e trasferiti alle

Sezioni Operative e all’Ufficio Internazionale I fondi raccolti da Medici Senza Frontiere onlus destinati a essere trasferiti ai Centri Operativi, Ufficio Internazionale ed altre entità ammontano complessivamente a Euro 38.268.521, contro Euro 37.206.252 nel 2013: + 3%. L’incremento del valore delle rimesse per attività istituzionali si spiega essenzialmente con l’aumento della raccolta commentato al punto 2. Oltre alle note già espresse al punto 2 è necessario ricordare che il 2013 è stato un anno particolare con due grandi donazioni non ripetibili ogni anno: un lascito di importo pari a 3,0 Milioni di Euro e la partecipazione alla Fabbrica del Sorriso, iniziativa promossa da Mediafriends che per due settimane ha coinvolto tutti i programmi TV di Mediaset raccogliendo, attraverso il meccanismo di donazione tramite sms solidale, 1,2 Milioni di Euro. Qui di seguito un prospetto riepilogativo dei fondi raccolti (già trasferiti o da trasferire al 31/12/2014) e il relativo Centro Operativo / entità internazionale di destinazione.

Tabella 1: sintesi della destinazione dei fondi raccolti e del loro utilizzo

Euro% sul tot proventi Euro

% sul tot proventi

Proventi da raccolta fondi e istituzionali 50.071.408 99,6% 47.729.044 99,5%

Proventi da attività connesse 60.033 0,1% 62.730 0,1%

Proventi finanziari e patrimoniali 118.400 0,2% 173.368 0,4%

Totale proventi 50.249.841 100,0% 47.965.142 100,0%

loro impiego per oneri da attività:

Istituzionali (*) 40.155.092 79,9% 38.987.655 81,3%

di Raccolta Fondi 8.017.331 16,0% 6.603.608 13,8%

di supporto generale 1.824.435 3,6% 2.134.995 4,5%

accessorie: attività connesse 20.198 0,0% 21.079 0,0%

finanziarie e patrimoniali 232.785 0,5% 217.805 0,5%

Totale oneri 50.249.841 100,0% 47.965.142 100,0%

Risultato netto - 0,0% - 0,0%

(*) nella terminologia MSF dette anche attività di "social mission"

2014 2013

Medici Senza Frontiere onlus – Bilancio 2014 - Relazione sulla Gestione

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Tabella 2 – dettaglio delle rimesse verso le Sezioni operative e altre entità

Nei quattro paragrafi che seguono si analizzano:

I fondi trasferiti al centro Operativo Bruxelles – OCB I fondi trasferiti ad altri Centri Operativi I fondi trasferiti all’Ufficio Internazionale e ad altre entità (in particolare: DNDi)

4.1)1. I fondi trasferiti all’OCB:

Il Rendiconto 2014 di Medici Senza Frontiere onlus vede rimesse verso il proprio Centro Operativo di riferimento – MSF Belgio – pari a Euro 37.308.171 Questa cifra comprende:

Tabella 3 - dettaglio delle rimesse verso la sezione operativa MSF Belgio

Qui di seguito, l’analisi di dettaglio di queste quattro voci.

a. In primo luogo, Medici Senza Frontiere onlus ha contribuito con rimesse per Euro 26.151.140 (da donatori privati) volte a finanziare i progetti e le attività istituzionali della sezione operativa MSF Belgio. Tale importo ha concorso a finanziare interventi di MSF sul terreno in molti paesi (nel 2013 i paesi erano stati 36). Al momento della chiusura di questo Rendiconto, MSF Belgio non aveva ancora ufficializzato il dettaglio definitivo d’impiego per paese delle rimesse da parte di Medici Senza Frontiere onlus. Questi dati saranno comunque disponibili entro il mese di maggio 2015, e verranno quindi pubblicati sul sito www.medicisenzafrontiere.it non appena possibile.

Emergenza Ucraina Il conflitto nell’est dell’Ucraina ha comportato nel 2014 una reale emergenza umanitaria all’interno dell’ Europa. Entrambe le parti in conflitto hanno più volte attaccato obiettivi civili, fra cui strutture sanitarie. Inoltre, già dalla estate 2014 le vie di accesso delle forniture mediche nell'est del paese sono state parzialmente o del tutto interrotte. La povertà indotta dal conflitto ha fatto sì che molte persone non si recano dal medico perché non possono permettersi il costo del trasporto o dei trattamenti. Il prezzo dei medicinali è aumentato in modo significativo e anche quelli di base, come gli antidolorifici, sono fuori dalla portata della popolazione. I pazienti con malattie croniche sono i maggiormente colpiti. In questo contesto, sin dall’inizio del conflitto le équipe di

Belgio Francia SvizzeraUfficio Int e altre entità Totale

Da 5 per 1000 8.187.964 8.187.964 Da Enti Pubblici 5.000 5.000 Da altre donazioni 29.115.207 17.940 8.570 933.840 30.075.557

- Totale 37.308.171 17.940 8.570 933.840 38.268.521

Sezioni operative e altre entità

Eur

a. rimesse volte a finanziare le Attività Istituzionali dell’OCB 26.151.140

b. fondi raccolti per emergenza Ebola - progetti coordinati da OCB 2.521.271

c. donazioni per il fondo emergenze 442.796

d. proventi derivanti dalla terza edizione del “5 per 1000” ed incassati nel corso del 2014 8.187.964

e. fondi da enti pubblici 5.000

Totale 37.308.171

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MSF hanno fornito materiale sanitario a circa 100 strutture su entrambi i lati del fronte a Donetsk, nelle regioni di Luhansk e Dnepropetrovsk, sufficienti a trattare più di 15.000 pazienti feriti, 1.600 donne incinte e 4.000 pazienti con malattie croniche. Con il riacutizzarsi della crisi a gennaio 2015, MSF ha iniziato a fornire assistenza sanitaria di base attraverso cliniche mobili nelle aree rurali e alle persone sfollate a causa della guerra. A questo si aggiunge un programma di supporto psicologico a singoli e gruppi. Nel frattempo prosegue il programma MSF per il trattamento della tubercolosi resistente ai farmaci all'interno del sistema penitenziario regionale a Donetsk, attivo dal 2011. Emergenza Repubblica Centrafricana L’attacco a inizio dicembre 2013 dei c.d. “anti-Balaka” della capitale Bangui ha segnato in Repubblica Centrafricana (RCA) una nuova esplosione di violenza che si è protratta per tutto il 2014. MSF lavora in RCA dal 1997, ma da dicembre 2013 ha raddoppiato i propri progetti di assistenza medica nel paese, al tempo stesso rafforzando la presenza anche al di fuori dei confini per supportare la popolazione in fuga dalla guerra. Nello specifico MSF ha gestito nel corso del 2014 oltre 20 progetti all’interno dei confini centrafricani. Nei soli primi 10 mesi dell’anno, sono stati realizzati circa 13.300 interventi chirurgici, è stata prestata assistenza a oltre 15.000 partorienti, sono state effettuate oltre 600,000 visite per casi di malaria, 485 vittime di violenza sessuale hanno ricevuto assistenza. L'insicurezza causata dalla violenza diffusa dei gruppi armati spinge inoltre la popolazione a lasciare le proprie case e a cercare rifugio nella boscaglia, rendendo molto più complessa l’assistenza. Il contesto di violenza diffusa non ha risparmiato gli operatori umanitari, di MSF così come di altre organizzazioni. Il 26 aprile diciannove civili, tra cui tre membri dello staff nazionale MSF , sono stati uccisi nel corso di una rapina a mano armata nell’area di un ospedale MSF, a Boguila. Nella stessa città poi in ottobre uomini armati hanno fatto irruzione in ospedale alla ricerca di oggetti di valore. La crisi umanitaria centrafricana resta una delle più acute e, nonostante l’impegno di MSF a testimoniarne gli effetti, è anche una delle più dimenticate dai media internazionali.

b. Fondi raccolti per l’emergenza Ebola - progetti coordinati da OCB I fondi raccolti e trasferiti alla sezione belga per questa emergenza ammontano a Euro 2.521.271. c. Fondo Emergenze: nel corso del 2014 Medici Senza Frontiere onlus ha raccolto donazioni pari a Euro 442.796 destinate al “fondo emergenze” dell’OCB – Centro Operativo Belga. Questo fondo raccoglie risorse destinate a interventi da portare in situazioni di emergenza (ad es. interventi non programmabili nel piano di azione annuale). Questo fondo è particolarmente utile in occasioni di emergenze che non hanno ampio risalto presso i media internazionali, e per le quali difficilmente sono attivate operazioni specifiche di Raccolta fondi. d. 5 per 1000: infine, nel corso del 2014 Medici senza Frontiere onlus ha incassato e integralmente trasferito a MSF Belgio il contributo derivante dal “5 per 1000”. Nel box che segue si rendiconta l’utilizzo del contributo, anche ai fini di quanto previsto dalle linee guida ministeriali - “Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale per il Volontariato, l’Associazionismo e le Formazioni Sociali - Divisione I Linee guida per la predisposizione del rendiconto circa la destinazione delle quote del “5‰ dell’Irpef” 6.

6 Vedi più sopra, nota a piè di pagina (2)

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5 per 1000 2014 (settima edizione, anno fiscale 2012) - rendicontazione dell’utilizzo del contributo Nel mese di aprile 2014, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito internet l’elenco definitivo dei soggetti beneficiari della destinazione del 5 per mille operata dai contribuenti con la dichiarazione dei redditi presentata nell’anno 2012. Medici Senza Frontiere onlus è risultata il secondo soggetto beneficiario nella categoria delle onlus per quota attribuita, pari ad Euro 8.187.963,90, e il quarto soggetto per numero di preferenze, che sono state 237.417. Nel mese di agosto 2014 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha effettuato il pagamento del suddetto importo. Il contributo è stato interamente trasferito nel corso dello stesso esercizio al Centro Operativo Bruxelles – OCB per essere utilizzato in progetti di MSF sul terreno; nonostante, infatti, Medici Senza Frontiere onlus sostenga degli investimenti per promuovere il “5 per 1000”, questi sono interamente finanziati con fondi propri dell’Associazione. Come per le precedenti edizioni, quindi, la totalità del contributo ricevuto è stata destinata al finanziamento di progetti sul terreno. Qui di seguito, come richiesto dalle “Linee guida per la predisposizione del rendiconto circa la destinazione delle quote del 5 per 1000 dell’Irpef”, la rendicontazione relativa alla destinazione del contributo. Tabella 4

Missione Progetto Importo (Euro)

Afghanistan Kunduz:attività nel centro traumatologico ospedaliero850.000

Burundi Kirundo : cure mediche Malaria600.000

Cambogia Preah Vihear: riduzione malaria resistente400.000

Car-Repubblica Centrafricana Accesso alle cure e Bangassou e Uango

1.000.000

Egitto Nasr: cure mediche di base e salute mentale clinica Maadi500.000

Haiti Ospedale di Tabarre: chirurgia generale e ortopedica in contesto urbano violento 1.500.000

Libano Assistenza medica a rifugiati siriani700.000

Mauritania Bassikounou: accesso cure mediche a rifugiati e popolazione locale1.000.000

RDC-Repubblica Democratica del Congo

Kinshasa : acceso cure e farmaci anteretrovirali per cura AIDS1.000.000

Ukraine Progetto Tubercolosi multiresistente e HIV nella prigione di Donetsk 637.964

TOTALE 5 per 1000 8.187.964

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1. Afghanistan – Kunduz

Situata nel nord dell’Afghanistan, la provincia di Kunduz registra una popolazione di circa 1 milione di abitanti appartenenti a diversi gruppi etnici. In questo territorio caratterizzato da aspri conflitti armati di natura etnica e politica, nonché dalla propensione a numerosi disastri naturali come terremoti, frane e inondazioni, persiste la mancanza di un’assistenza sanitaria di qualità e di servizi facilmente fruibili dalla popolazione. L’alto tasso di povertà e le lunghe distanze da percorrere per raggiungere le strutture sanitarie rimangono i due più grandi ostacoli per l’accesso alle cure mediche. In un contesto socialmente e politicamente instabile, MSF opera offrendo assistenza sanitaria alla popolazione attraverso un centro regionale chirurgico traumatologico, che fornisce assistenza alle vittime di violenza e traumi in generale. Operativo già dall’Agosto del 2011, il centro è dotato di un pronto soccorso, due sale operatorie e un’unità intensiva, per un totale di 90 posti letto. L’intento principale è quello di ridurre la mortalità dei pazienti e di garantire un soccorso tempestivo che permetta ai casi urgenti di essere presi in cura in tempi rapidi. I pazienti che arrivano sono spesso vittime di violenza domestica, incidenti stradali, lesioni da arma da fuoco e esplosioni di bombe (attacchi suicidari). Prima della presenza di MSF, solo due ospedali erano in grado di fornire questo tipo di cure, ma spesso i pazienti erano costretti a recarsi fino a Kabul, capitale dell’Afghanistan, o verso il Pakistan per ricevere assistenza adeguata oppure rivolgersi a costose cliniche private. Al fine di garantire una maggiore assistenza alla popolazione, Msf sta lavorando con l’intento di ampliare questo presidio sanitario, aumentando il numero dei posti letto disponibili e di delocalizzare il suo servizio medico nelle aree circostanti, così da potenziare il sistema di referenze mediche tramite stabilizzazione delle ferite gravi e trasporto con ambulanze.

Progetto Afghanistan Kunduz: attività nel centro traumatologico ospedaliero

Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2014 6.370.022

Di cui:

porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus: 850.000

Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle

spese sostenute per il progetto nell'anno 2014: 13%

Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa Euro Incidenza %

Staff Internazionale 924.332 15%

Staff Nazionale 1.592.137 25%

Costi di gestione operativi 82.911 1%

Spese mediche / nutrizionali 2.524.338 40%

Spese di logistica e trattamento acque 803.605 13%

Formazione 5.341 0%

Trasporti e magazzinaggio 433.301 7%

Consulenze e altri servizi 4.057 0%

TOTALE 6.370.022 100%

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2. Burundi – Kirundo

La malaria rappresenta più di metà delle visite mediche negli ospedali in Burundi, specialmente nella provincia di Kirundo. Il numero dei casi conclamati di malaria grave è elevato durante tutto l’anno, in particolar modo durante i picchi stagionali (stagione delle piogge). Nel 2013, oltre 500.000 persone sono state colpite dalla malattia in questa zona. I soggetti più a rischio sono le donne in gravidanza e i bambini al di sotto dei cinque anni, tra i quali si registra il tasso di mortalità più elevato. MSF ha avviato nella provincia di Kirundo una campagna dedicata alla cura e alla prevenzione della malaria grave. In collaborazione con le strutture sanitare locali, gli operatori di MSF si occupano di diagnosticare la malattia in tempi brevi, garantendo l’accesso rapido a trattamenti farmacologici e alle trasfusioni di sangue. E’ stato introdotto l’artesunato (per via intravenosa e intramuscolare) come farmaco di prima scelta per la cura della malaria grave. Rispetto ad altri farmaci, infatti, l’artesunato è più efficace, richiede tempi di cura più brevi, la somministrazione è più facile e gli effetti collaterali sono minori. L’intento del progetto è quello di ridurre la mortalità causata dalla malaria severa e allo stesso tempo fornire alla popolazione e alle strutture sanitarie locali gli strumenti per una corretta prevenzione ed una cura più efficace .

Progetto Burundi Kirundo: cure mediche Malaria

Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2014 759.356

Di cui:

porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus: 600.000

Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle

spese sostenute per il progetto nell'anno 2014: 79%

Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa Euro Incidenza %

Staff Internazionale 238.598 31%

Staff Nazionale 138.605 18%

Costi di gestione operativi 33.413 4%

Spese mediche / nutrizionali 207.556 27%

Spese di logistica e trattamento acque 50.806 7%

Formazione 10.933 1%

Trasporti e magazzinaggio 79.445 10%

Consulenze e altri servizi 0 0%

TOTALE 759.356 100%

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3. Cambogia – Preah Vihear, trattamento malaria resistente

Il progetto di MSF nella provincia di Preah Vihear, nel nord della Cambogia, ha come obiettivo generale la riduzione della malaria resistente alle terapie a base di artemisinina. Come prima fase, MSF ha condotto una serie di analisi sul territorio per meglio identificare le cause della resistenza alla malaria, esaminando il contesto sociale e ambientale, le abitudini della popolazione, nonché i precedenti interventi posti in essere da diverse organizzazioni, al fine di garantire una migliore comprensione e approccio alla risoluzione del problema. Il bacino di utenza preso in considerazione da questo progetto include tutti i villaggi del distretto.. L’indagine condotta ha dimostrato che l’approccio più efficace per combattere la malattia è: - il trattamento di tutte le persone presenti nelle aree in cui viene individuato un bacino di trasmissione, a prescindere dai sintomi manifestati e dai risultati dei test diagnostici (TME – Targeted Malaria Elimination); - l’utilizzo di screening periodici per impedire che la malaria si ripresenti in quelle zone in cui i bacini di trasmissione siano stati in precedenza eliminati. Un tale intervento su larga scala può garantire una significativa riduzione dell’incidenza della malaria, in particolar modo se effettuato durante la stagione in cui il tasso di trasmissione della malattia risulta essere più basso. Questa strategia d’azione si aggiunge alle attività già in essere contro la malaria grave nel distretto di Preah Vihear, ovvero la fornitura di terapie combinate a base del farmaco artemisnina (ATC – Arthemisinin based combination therapy) e la distribuzione di zanzariere pre-trattate con insetticidi. Msf, con l’aiuto del centro di analisi tailandese MORU, lavora al fianco del Ministero della sanità locale nel tentativo di debellare la malaria nella sua forma più severa che affligge la zona settentrionale della Cambogia.

Progetto Cambogia Preah Viehar: riduzione malaria resistente

Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2014 535.877

Di cui:

porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus: 400.000

Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle

spese sostenute per il progetto nell'anno 2014: 75%

Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa Euro Incidenza %

Staff Internazionale 122.642 23%

Staff Nazionale 95.655 18%

Costi di gestione operativi 31.245 6%

Spese mediche / nutrizionali 212.369 40%

Spese di logistica e trattamento acque 12.058 2%

Formazione 1.101 0%

Trasporti e magazzinaggio 43.443 8%

Consulenze e altri servizi 17.364 3%

TOTALE 535.877 100%

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4. Repubblica Centrafricana – Accesso alle cure e Bangassou e Uango

La crisi che ha colpito la Repubblica Centrafricana (CAR) in questi ultimi anni sembra non avere fine. Ogni giorno si susseguono scontri violenti fra milizie anti-Balaka (fondamentalisti cristiani), forze ex-Séléka (d’ ispirazione musulmana) e gruppi armati miliziani. Nel fuoco incrociato ci sono i civili, che subiscono violenze estreme, sfollamenti, saccheggi, nonché una drammatica mancanza di accesso alle cure mediche. La Prefettura di Bangassou, nella zona sud del paese, è stata una delle zone più colpite. La quasi totalità delle strutture, incluse quelle medico-sanitarie, sono state fatte oggetto di saccheggi e distruzione da parte dei combattenti armati. Oltre a questo, la maggior parte del personale sanitario è fuggito, e quello rimasto è spesso sotto qualificato e poco pagato. In considerazione di ciò, Msf ha deciso di intervenire nella città di Bangassou per ridurre l’alto tasso di mortalità e morbilità nella zona. Il progetto è stato ufficialmente avviato nel Febbraio del 2014, quando Msf, in collaborazione con il Ministero della Sanità Locale, ha dato inizio alle sue attività negli ospedali di Uango e Bangassou. L’obiettivo è quello di assicurare l’accesso alle cure mediche ospedaliere alle circa 200.000 persone che vivono nei distretti di Bangassou e Uango. L’équipe di Msf ha lavorato per ristabilire i servizi di ospedalizzazione, pronto soccorso e il blocco operatorio, organizzando anche cliniche mobili per la popolazione sfollata a causa della violenza. Per il distretto di Uango, Msf ha iniziato anche delle attività mediche cure primarie ambulatoriali. Considerata la fragilità del sistema sanitario locale e le condizioni igienico-sanitarie, Msf è preparata anche a rispondere a delle eventuali epidemie. Gli obiettivi per il 2015 sono quelli di aumentare i servizi forniti e la qualità delle cure offerte.

Progetto Repubblica Centro Afircana Accesso alle cure e Bangassou e Uango

Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2014 3.840.006

Di cui:

porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus: 1.000.000

Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle

spese sostenute per il progetto nell'anno 2014: 26%

Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa Euro Incidenza %

Staff Internazionale 843.402 22%

Staff Nazionale 506.847 13%

Costi di gestione operativi 136.878 4%

Spese mediche / nutrizionali 939.191 24%

Spese di logistica e trattamento acque 459.562 12%

Formazione 967 0%

Trasporti e magazzinaggio 952.221 25%

Consulenze e altri servizi 938 0%

TOTALE 3.840.006 100%

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5. Egitto – Nasr: cure mediche di base e salute mentale - clinica Maadi

L’Egitto è uno dei principali punti di arrivo e transito per i migranti provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente. La maggior parte sono popolazioni in fuga dalla Siria, Iraq, Libia, Eritrea, Somalia e Sud Sudan verso Il Cairo. Nel corso del 2014, si è riscontrata una diminuzione degli ingressi regolari nel paese, a causa anche delle restrizioni nelle procedure per l’ottenimento del visto, mentre è fortemente aumentato il numero degli sbarchi irregolari via mare. La situazione sanitaria non è facile per i migranti e i rifugiati, ai quali molto spesso è precluso ogni accesso ai servizi sanitari. Msf ha iniziato il suo intervento umanitario nella capitale egiziana a favore dei migranti già dal 2012, inaugurando una clinica nel distretto di Nasr. Nel 2014, la maggior parte delle attività è stato trasferito nella nuova clinica a Maadi, a sud della capitale egiziana. In questa struttura, gli operatori di Msf offrono assistenza medica ai migranti attraverso 3 principali attività: – cure mediche di base. La clinica di Msf fornisce servizi come consultazioni mediche, vaccinazioni, cure per malattie sessualmente trasmissibili, test HIV , trattamento di ferite da traumi accidentali e violenze (incluse le torture). Msf offre inoltre un servizio di sostegno legale per le vittime di tortura e di violenza sessuale . – servizi di salute mentale. Attualmente, Msf impiega cinque psicologi e uno psichiatra nella clinica di Maadi. Il numero dei pazienti cresce senza sosta e la forma più ricorrente di disagio accertata dagli operatori di Msf è la depressione causata da traumi, paure e ansia. – nell’ambito del servizio di sanità mentale, Msf ha deciso di dedicare attenzione a quei pazienti nei quali si riscontrano problematiche psicologiche legate ad episodi di violenza o traumi in generale. Il 40% dei pazienti che si rivolgono a Msf sono donne vittime di stupri. A Il Cairo, la clinica di Maadi è l’unica struttura a mettere a disposizione dei migranti e dei rifugiati libero accesso alle cure e supporto psicologico.

Progetto Egitto Nasr: cure mediche di base e salute mentale - clinica Maadi

Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2014 1.190.087

Di cui:

porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus: 500.000

Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle

spese sostenute per il progetto nell'anno 2014: 42%

Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa Euro Incidenza %

Staff Internazionale 310.822 26%

Staff Nazionale 487.070 41%

Costi di gestione operativi 43.649 4%

Spese mediche / nutrizionali 250.907 21%

Spese di logistica e trattamento acque 39.844 3%

Formazione 5.325 0%

Trasporti e magazzinaggio 49.215 4%

Consulenze e altri servizi 3.255 0%

TOTALE 1.190.087 100%

Medici Senza Frontiere onlus – Bilancio 2014 - Relazione sulla Gestione

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6. Haiti - Tabarre - chirurgia generale e ortopedica in contesto urbano violento

Sono passati 5 anni dal devastante terremoto nella capitale di Haiti, Port-au-Prince che ha ucciso più di 220.000 persone. Ancora oggi, la situazione è purtroppo ancora critica. Molte strutture sanitarie sono dei ruderi ancora non riabilitati, gli ospedali di nuova costruzione sono delle strutture vuote perché non c’è stata una programmazione ed una organizzazione adeguata. Le autorità locali sembrano non comprendere la necessità di sviluppare un adeguato sistema sanitario che possa garantire alla popolazione haitiana un corretto accesso alle cure e all’assistenza sanitaria. Ad aggravare la situazione è intervenuta anche l’epidemia di colera, scoppiata a fine 2010 e contro la quale le misure messe in atto sono risultate insoddisfacenti . In un contesto di grande povertà, mancanza di assistenza sanitaria e violenza urbana, l’ospedale Msf di Tabarre, nella capitale Port-au-Prince, continua ad operare a pieno ritmo e a fornire un servizio medico salva vita. Nel corso del 2014, Msf ha trattato 1325 traumi da violenza e quasi 6500 traumi accidentali, effettuando una media di 130 interventi chirurgici al mese, tramite il funzionamento delle sale operatorie 7 giorni su 7. Il numero dei posti letto è salito da 107 a 119 e l’attività dell’ospedale è aumentata del 30%, con un numero sempre maggiore di casi complessi. Il centro traumatologico di Tabarre offre inoltre un programma di formazione per il personale haitiano e per medici specializzandi in ortopedia, con l’intento di migliorare la capacità del sistema sanitario locale nel rispondere ai bisogni nel medio-lungo termine.

Progetto HAITI Ospedale di Tabarre

Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2014 6.265.289

Di cui:

porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus: 1.500.000

Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle

spese sostenute per il progetto nell'anno 2014: 24%

Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa Euro Incidenza %

Staff Internazionale 511.470 8%

Staff Nazionale 3.248.755 52%

Costi di gestione operativi 42.362 1%

Spese mediche / nutrizionali 1.670.779 27%

Spese di logistica e trattamento acque 594.363 9%

Formazione 5.841 0%

Trasporti e magazzinaggio 175.763 3%

Consulenze e altri servizi 15.956 0%

TOTALE 6.265.289 100%

Medici Senza Frontiere onlus – Bilancio 2014 - Relazione sulla Gestione

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7. Libano – Assistenza medica a rifugiati siriani

La violenta guerra scoppiata in Siria ha distrutto città, villaggi e ospedali. Il paese è in uno stato di crisi totale e la popolazione sta affrontando sofferenze estreme. Le famiglie che possono scappano nei paesi vicini, nella speranza di trovare un rifugio. Il Libano negli ultimi anni ha accolto milioni di persone in fuga dal conflitto in Siria. Molti dei rifugiati vivono in condizioni di sovraffollamento in tende o rifugi temporanei in condizioni estremamente precarie, soffrono di ansia per l’incertezza legata all’avvenire, hanno paura per la loro vita e quella dei loro cari e spesso non possono avere accesso all’assistenza medica di base di cui hanno bisogno. La maggior parte dei rifugiati siriani in Libano dipende dall’assistenza umanitaria di organizzazioni come Msf che si impegnano con sforzi enormi per fornire supporto e assistenza ai rifugiati. Msf ha specifici progetti medici nella valle di Beeka, ad Arsal, a Beirut e a Tripoli, sia negli ospedali, che nei quartieri poveri e nei cosiddetti ‘accampamenti di tende informali’, dove collabora con le Nazioni Unite, le autorità locali e la Mezzaluna Rossa. Nella zona nord-est del paese Msf ha fornito servizi sanitari di base e servizi di salute mentale, in particolare in sei centri sanitari nella Valle di Beeka e ad Aarsal. A Tripoli, Libano settentrionale, gli operatori umanitari di Msf lavorano senza sosta nell’ospedale di Dar Al-Zahara, mentre le équipe di salute mentale hanno cominciato a lavorare nell’ospedale governativo della capitale. Msf assiste i rifugiati attraverso visite mediche generali che includono il trattamento di malattie acute e croniche, immunizzazioni, salute riproduttiva e mentale, così come la distribuzione di beni di soccorso. Msf offre, inoltre, sostegno sanitario alle migliaia di rifugiati palestinesi che da lungo tempo vivono in Libano nei campi rifugiati di Ei nel Hilweh, a Sidone. A Shatila, dove è concentrata la maggior parte dei palestinesi provenienti dalla Siria, Msf ha inaugurato a Novembre un centro di assistenza dedicato alle donne, nel tentativo di rispondere ad una domanda di assistenza sempre crescente. Nello stesso centro medico in Shatila, fino a Novembre del 2014, sono stati trattati circa 600 pazienti al mese affetti da malattie croniche e visitati un totale di 1395 bambini per patologie acute.

Progetto Libano

Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2014 1.377.748

Di cui:

porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus: 700.000

Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle

spese sostenute per il progetto nell'anno 2014: 51%

Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa Euro Incidenza %

Staff Internazionale 193.125 14%

Staff Nazionale 396.215 29%

Costi di gestione operativi 43.670 3%

Spese mediche / nutrizionali 577.164 42%

Spese di logistica e trattamento acque 138.219 10%

Formazione 7.486 1%

Trasporti e magazzinaggio 21.631 2%

Consulenze e altri servizi 238 0%

TOTALE 1.377.748 100%

Assistenza medica a rifugiati siriani

Medici Senza Frontiere onlus – Bilancio 2014 - Relazione sulla Gestione

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8. Mauritania – Accesso cure mediche a rifugiati e popolazione locale

Nel gennaio del 2012, i combattimenti scoppiati nel nord del Mali tra le forze governative e i gruppi ribelli islamisti hanno spinto la popolazione civile a lasciare i villaggi per cercare rifugio nei paesi vicini, tra cui la Mauritania. Qui Msf svolge la propria azione all’interno delle unità sanitarie nei campi rifugiati di Mbera e Fassala e nel centro di salute nella città di Bassikounou. L’intervento di Msf è destinato sia ai rifugiati provenienti dal Mali sia alla popolazione locale. Il numero delle consultazioni mediche svolte dall’équipe di MSf è altissimo, più di 100.000 in tutto l’anno, e rivela come i bisogni siano enormi e permanenti, non solo in campo medico. La zona del distretto di Bassikounou si trova infatti in un’area geografica caratterizzata da attività economiche molto limitate e da un terreno estremamente arido. La popolazione del distretto conta in totale 42.000 persone, ma il numero dei rifugiati è maggiore rispetto a quello della popolazione locale. Gli scarsi raccolti degli ultimi anni e la crisi nutrizionale che ha interessato la regione del Sahel rendono la situazione molto complessa. Nel centro di salute di Bassikounou Msf lavora per garantire assistenza medica gratuita e cure sanitarie di qualità, promuovendo attività di sensibilizzazione tra i rifugiati e la popolazione, assistendo casi gravi di malnutrizione, implementando servizi di vaccinazione, fornendo cure ostetriche e neonatali di base, oltre che a provvedere al supporto delle organizzazioni sanitarie locali. Da gennaio 2014 è stata aperta una sala operatoria per garantire un’attività chirurgica di emergenza/urgenza (parti, cesarei, traumi, ferite, ecc.) che ha permesso di salvare numerose vite.

Progetto Mauritania Accesso cure mediche a rifugiati e popolazione locale

Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2014 3.409.508

Di cui:

porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus: 1.000.000

Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle

spese sostenute per il progetto nell'anno 2014: 29%

Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa Euro Incidenza %

Staff Internazionale 632.626 19%

Staff Nazionale 1.441.456 42%

Costi di gestione operativi 76.857 2%

Spese mediche / nutrizionali 581.635 17%

Spese di logistica e trattamento acque 186.890 5%

Formazione 13 0%

Trasporti e magazzinaggio 478.849 14%

Consulenze e altri servizi 11.182 0%

TOTALE 3.409.508 100%

Medici Senza Frontiere onlus – Bilancio 2014 - Relazione sulla Gestione

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9. Repubblica Democratica del Congo – Kinshasa

Msf lavora nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) da più di trent’anni e implementa programmi per l’AIDS dal 1996. Nell’ottobre del 2003, Msf è stata la prima organizzazione a fornire gratuitamente farmaci antiretrovirali (ART) ai pazienti affetti dal virus dell’HIV in RDC. Purtroppo, la situazione in molte parti dell’Africa non è ancora quella sperata. Nella maggior parte dei paesi non è garantito l’accesso alle terapie antiretrovirali salvavita. La Repubblica Democratica del Congo non è un’eccezione. Seppure sia uno di quei paesi considerati a bassa prevalenza HIV, in DRC l’accesso alle cure di qualità e ad un trattamento precoce della malattia rimangono al di fuori dalla portata della maggior parte delle persone. Oggi, circa 4.500 pazienti ricevono la terapia antiretrovirale nel centro di salute che Msf gestisce a Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, e molti altri hanno incominciato il trattamento attraverso i programmi per l’AIDS attivati da Msf in altre zone del paese.

Progetto Repubblica Democratica del Congo

Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2014 3.669.867

Di cui:

porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus: 1.000.000

Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle

spese sostenute per il progetto nell'anno 2014: 27%

Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa Euro Incidenza %

Staff Internazionale 283.781 8%

Staff Nazionale 1.167.279 32%

Costi di gestione operativi 148.698 4%

Spese mediche / nutrizionali 1.212.034 33%

Spese di logistica e trattamento acque 358.713 10%

Formazione 166.306 5%

Trasporti e magazzinaggio 333.056 9%

Consulenze e altri servizi 0 0%

TOTALE 3.669.867 100%

Accessso cure e farmaci antiretrovirali AIDS/HIV

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10. Ucraina - Progetto Tubercolosi multiresistente e HIV nella prigione di Donetsk

Dal 2011, Msf gestisce un programma di trattamento della tubercolosi multi-resistente all’interno del penitenziario regionale di Donetsk, nell’Ucraina orientale. L’Ucraina presenta un significativo gap nelle cure per la tubercolosi (TBC), dovuto all’incapacità del sistema sanitario di provvedere ad una diagnosi rapida e ad una altrettanto efficace e rapida fornitura di farmaci. I protocolli nazionali peraltro si ispirano ad un approccio ormai superato, che prevede lunghi periodi di ospedalizzazione e regimi di trattamento inadeguati che non fanno altro che rafforzare lo sviluppo delle resistenze ai farmaci e che comportano un generale abbandono delle cure. La qualità dei farmaci anti TBC disponibili nel paese è inoltre discutibile e non segue gli standards dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L’incidenza di tutte le forme di TBC e di TBC resistente ai farmaci (MDR TB) è molto più alta nelle prigioni, strutture chiuse che favoriscono il diffondersi della malattia. A ciò si aggiunge che la popolazione carceraria è largamente rappresentata da tossicodipendenti, un fattore che aumenta la probabilità di co-infezione con HIV ed Epatite B e C. L’équipe di Msf offre servizi medici e sostegno psicologico ai pazienti del penitenziario di Donetsk. Una volta effettuate le analisi e confermata la diagnosi, i pazienti affetti da TBC vengono spostati in una apposita area chiamata Colonia 3. La strategia messa in atto da Msf si concentra sulla cura della malattia TBC conclamata, ma anche: prevenzione della diffusione dell’infezione, trattamento precoce dei sintomi con farmaci di qualità certificata, trattamento dell’HIV quando presente e screening di epatite B e C. Normalmente, la terapia per la TBC dura almeno due anni e causa effetti collaterali difficili da sopportare, motivo per cui molti pazienti trovano faticoso continuare il trattamento. Per questo, i servizi di assistenza e consulenza organizzati da Msf rappresentano una parte importante del programma. Msf inoltre si impegna a seguire i pazienti una volta usciti di prigione per far in modo che continuino a ricevere i farmaci adatti. Il recente conflitto scoppiato in territorio ucraino sta avendo ripercussioni anche sul progetto tubercolosi di MSf. La regione di Donetsk è ora divisa in due parti, una

Progetto Ucraina

Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2014 1.503.611

Di cui:

porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus: 637.964

Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle

spese sostenute per il progetto nell'anno 2014: 42%

Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa Euro Incidenza %

Staff Internazionale 241.350 16%

Staff Nazionale 429.686 29%

Costi di gestione operativi 68.872 5%

Spese mediche / nutrizionali 498.340 33%

Spese di logistica e trattamento acque 137.724 9%

Formazione 6.731 0%

Trasporti e magazzinaggio 120.314 8%

Consulenze e altri servizi 594 0%

TOTALE 1.503.611 100%

Progetto Tubercolosi multiresistente e HIV nella prigione di Donetsk

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appartenente alla Repubblica Popolare Ucraina, l’altra all’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, di matrice filorussa. Per motivi di sicurezza Msf ha dovuto spostarsi da Donetsk verso l’entroterra, iniziando quindi un controllo a distanza (chiamato controllo remoto)del progetto. Lo stesso hanno fatto le autorità regionali del carcere di Donetsk. I continui conflitti armati nei territori circostanti la Colonia 3, la presenza dei separatisti filorussi e l’incapacità del sistema penitenziario ucraino di assicurare il corretto funzionamento della struttura, stanno mettendo in difficoltà il sistema di rifornimento dei medicinali e del cibo per i detenuti. Allo stesso modo, portare avanti il lavoro di monitoraggio dei pazienti e l’attività dei laboratori risulta complicato. Msf però non si arrende e continua a sottolineare l’importanza di proseguire il progetto, assicurando la fornitura di farmaci ai detenuti in trattamento. 4.1)2. I fondi trasferiti ad altri OC’s

Come descritto più sopra nella tabella 2, la maggioranza delle rimesse da parte di Medici Senza Frontiere onlus sono verso il Centro Operativo di riferimento, quello Belga. Una parte minoritaria dei fondi è stata invece versata agli altri centri operativi, e in particolare, per il 2014:

OCP - Centro Operativo Parigi: le rimesse verso l’OCP sono state pari ad Euro 17.940 riferiti alle donazioni di privati e destinati ai progetti nei Territori Palestinesi Occupati dove la sezione Belga non opera.

OCG - Centro Operativo Ginevra: le rimesse verso l’OCG sono state pari ad Euro 8.570 riferiti alle donazioni di privati e destinati ai progetti a sostegno dei rifugiati somali, dove la sezione Belga non opera. Al momento della redazione del presente rendiconto entrambi i contributi sono stati trasferiti ai rispettivi centri operativi.

4.1)3. I fondi trasferiti ad altre entità:

Si tratta di trasferimenti nei confronti dell’Ufficio Internazionale, che comprende il finanziamento alla DNDi - Drugs for Neglected Diseases Initiative.

Ufficio Internazionale: come richiamato più sopra, paragrafo 1.3, MSF ha un Ufficio Internazionale con base a Ginevra. Questa struttura non raccoglie direttamente fondi per il proprio sostentamento, ed è quindi finanziata dalle 19 Associazioni (i 5 Centri Operativi e le 14 Sezioni Partenarie). Oltre alle proprie attività di coordinamento intersezionale, l’Ufficio Internazionale gestisce alcuni progetti e campagne internazionali, anche questi finanziati dalle Sezioni. I trasferimenti di Medici Senza Frontiere onlus nei confronti dell’Ufficio Internazionale per l’esercizio 2014 ammontano a Euro 933.840 così suddivisi:

o Euro 475.484 a finanziamento delle spese operative dell’Ufficio Internazionale.

o Euro 163.738 come contributo alla Campagna per l’Accesso ai Farmaci Essenziali (CAME – Campaign for Access to Essential Medicines). Nonostante i progressi scientifici nel campo della farmacologia, in molte zone del mondo alcuni farmaci essenziali non sono disponibili, perché troppo cari o perché la loro produzione è stata interrotta in quanto non sufficientemente remunerativa. Tra i principali obiettivi della campagna c’è la promozione dell’accesso alle cure e ai farmaci che, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, “soddisfano i bisogni della maggioranza della popolazione in materia di cure sanitarie e devono dunque essere sempre disponibili in quantità sufficiente e sotto la forma farmaceutica appropriata”. La

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campagna è coordinata operativamente dall’Ufficio Internazionale di MSF, ed è sostenuta dalle Sezioni, tra cui Medici Senza Frontiere onlus.

o Euro 100.141 come contributo al c.d. “International Fund”, che finanzia progetti d’innovazione e ricerca e sviluppo in campo medico–umanitario, coordinati sempre dall’Ufficio Internazionale.

o Euro 194.477 come contributo alla DNDi: al momento della vittoria del Premio Nobel nel 1999, MSF si impegnò a sviluppare un modello alternativo di Ricerca e Sviluppo di nuovi farmaci, in particolare per le cosiddette “malattie dimenticate”. Accanto all’azione di denuncia portata avanti dalla CAME, MSF volle attivarsi per identificare alcune possibili reali soluzioni; nel 2003, dopo un lungo lavoro di studio e attraverso la collaborazione con sei diversi partner esperti in salute pubblica internazionale, nasce la DNDi, un’organizzazione non-profit attiva nel campo della ricerca su patologie quali malaria, Leshmaniosi viscerale, malattia del sonno, malattia di chagas. Nel corso degli anni MSF ha contribuito a finanziare direttamente dei progetti di ricerca del DNDi; dal 2012, con delibera del Consiglio Direttivo, si è deciso di finanziare le attività attraverso il coordinamento dell’Ufficio Internazionale.

4.2) I fondi raccolti da Medici Senza Frontiere onlus nel 2014 e utilizzati per

Attività Istituzionali in Italia - analisi del loro utilizzo Come illustrato più sopra (capitolo 3), i fondi spesi nel 2014 per Attività Istituzionali in Italia possono essere distinti in due principali categorie:

o Spese sostenute da Medici Senza Frontiere onlus per le attività di supporto alle operazioni sul terreno quali: spese di reclutamento e gestione degli operatori umanitari, spese riguardanti il dipartimento medico per le attività di formazione e divulgazione nell’ambiente accademico e scientifico italiano, nonché attività di lobbying presso le istituzioni.

o Conformemente alla Carta dei Principi di MSF, fra le Attività Istituzionali rientra anche la c.d. “testimonianza”: ad esempio, le attività di comunicazione finalizzate alla denuncia e alla sensibilizzazione, piuttosto che attività di relazioni istituzionali rientrano in questo ambito.

La tabella che segue illustra in sintesi le spese distinte per queste due categorie:

Tabella 5.

4.2)1. Attività di supporto alle operazioni 4.2)1.1. Supporto alla Cellula 2 OCB

Il Centro Operativo di Bruxelles (OCB) supporta le operazioni sul terreno attraverso strutture chiamate “desk” o “cellule”. La cellula 2, che nel 2014 ha gestito progetti in Italia, Grecia, Egitto, Mauritania, Libya e Balcani, è “ospitata” nella sede di Roma di Medici Senza Frontiere onlus. Le spese dirette della Cellula, ivi compreso il costo del lavoro, sono a carico del Centro Operativo di Bruxelles mentre quelle indirette (ad es. la quota ripartita delle spese per utenze, affitto etc.) restano a carico di Medici Senza Frontiere onlus. Queste ultime sono state di 44.895 Euro.

Totale

Costo del lavoro 610.330 408.483 1.018.814Altre spese 257.013 610.744 867.757Totale 867.344 1.019.227 1.886.571

Include Unità medica, Risorse Umane terreno,

Supporto alla Cellula OCB

Include Dipartimento Comunicazione e

Coordinamento Gruppi locali

Supporto alle operazioni Sensibilizzazione

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4.2)1.2. Unità medica di supporto alle operazioni MSF ha proseguito nel corso del 2014 le proprie collaborazioni con molti

centri accademici italiani (Brescia, Verona, Milano-Bicocca, Roma-La sapienza, Novara, Parma, Padova, tra gli altri) per lo svolgimento di convegni scientifici, corsi di formazioni e lezioni su temi umanitari. Oltre agli eventi tradizionali, nel corso del 2014 hanno assunto un importante rilievo gli incontri di sensibilizzazione e informazione sull’Ebola: all’interno di strutture sanitarie italiane oppure nel quadro di incontri a carattere scientifico, diversi operatori umanitari italiani hanno contribuito a diffondere l’azione di MSF e le specificità del virus Ebola a beneficio tanto degli operatori sanitari italiani quanto del grande pubblico.

A Roma è stato realizzato uno studio sull’effetto della crisi finanziaria nell’ accesso alle cure mediche per le fasce più vulnerabili della popolazione.

A livello internazionale, l'Unità Medica di Medici Senza Frontiere onlus ha contribuito alla discussione su specifiche tematiche tecniche, in primis quella sulla Tubercolosi e sulla salute dei migranti. Due pubblicazioni scientifiche sono state finalizzate nel corso dell’anno, la prima “Physiotherapy for poliomyelitis: a descriptive study in the Republic of Congo” pubblicato su BMC Research Note, la seconda “Description of a large measles epidemic in DRC, 2010-2013” pubblicato in Conflict and Health. A supporto della Campagna sull’Accesso ai Farmaci Essenziali, si è lavorato per dare seguito in Italia alle iniziative di advocacy riguardanti la Tubercolosi e GAVI.

Nel corso del 2014 l'Unità Medica ha proseguito il lavoro di rafforzamento delle conoscenze mediche interne a Medici Senza Frontiere onlus, tramite un costante dialogo e confronto soprattutto con i dipartimenti di Raccolta Fondi e Comunicazione.

Le spese complessive per questa unità hanno ammontato a Euro 197.083 4.2)1.3 Risorse Umane Terreno

Fra le attività istituzionali di una Sezione “Partenaria”7 quale è Medici Senza Frontiere onlus figura anche il reclutamento e la gestione degli operatori umanitari per i progetti sul terreno. Il personale reclutato dalla sezione italiana presenta profili tanto sanitari (medici, chirurghi, anestesisti, infermieri, ostetriche, antropologi etc.) quanto non sanitari (logisti, tecnici della gestione dell’acqua, amministratori, etc.). Nel corso del 2014 sono pervenute 707 candidature per lavorare nei progetti di MSF sul terreno. Per la selezione dei futuri operatori umanitari sono state realizzate 26 sessioni di reclutamento, ognuna delle quali della durata di quasi una giornata e strutturata in diversi momenti: colloquio personale con il candidato, test di lingua, “case study”, esercizi di gruppo, test sulle competenze tecniche. Al termine di queste sessioni sono state selezionate 69 persone, il 10% circa delle candidature iniziali. Di questi, il 80% erano di profilo sanitario (medico e paramedico). A seguito delle ripetute emergenze anche di grande portata che si sono verificate nel corso dell’anno (Repubblica Centrafricana, Sudan del Sud, epidemia di Ebola tra le altre) il 2014 ha registrato il numero più alto di partenze nella storia di Medici Senza Frontiere onlus (359). I Paesi verso cui si sono avute partenze più frequenti sono stati la Repubblica Centrafricana (49), la Repubblica Democratica del Congo (40) e il Sudan del Sud (34); 78 sono state le partenze verso i Paesi colpiti dall’epidemia di ebola (Guinea, Liberia e Sierra Leone). In totale, i 242 operatori umanitari italiani partiti nel 2014 hanno lavorato in 43 Paesi diversi. La sezione italiana è una dei maggiori “fornitori” di operatori all’interno dell’intero movimento. Oltre alle competenze tecniche, vengono apprezzate molto positivamente la durata della permanenza sul terreno (missioni di durata superiore ai 6 mesi) e la permanenza con l’organizzazione (oltre i 3 anni).

7 La differenza fra “Sezione Partenaria” e “Sezione operativa” è illustrata più sopra al punto 1.3

Medici Senza Frontiere onlus – Bilancio 2014 - Relazione sulla Gestione

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L’insieme di questi elementi si traduce, tra le altre cose, in un numero elevato di operatori che hanno occupato posizioni di coordinamento (55). In termini di figure professionali, le partenze del personale con profilo medico hanno rappresentato il 32% del totale, quelle con profilo paramedico il 34% e quelle con profilo non sanitario il 34%. Oltre all’esperienza acquisita sul campo, Medici Senza Frontiere onlus lavora per rinforzare le competenze tecniche e trasversali dei propri operatori. Le attività formative sono generalmente suddivise in istituzionali, ovvero training specifici condivisi con i Centri Operativi, e corsi realizzati interamente da Medici Senza Frontiere onlus per gli operatori italiani in base alle esigenze espresse al rientro dalle missioni. Per quanto riguarda questi ultimi, nel 2014 sono stati realizzati 4 corsi di formazione dedicati alle competenze tecniche mediche (81 partecipanti) e 4 su competenze trasversali (91 partecipanti). Sette operatori umanitari italiani hanno poi beneficiato di una sorta di borsa di studio per corsi di formazione esterni. L’importo totale di queste borse di studio è stato di Euro 10.526. Oltre alle attività di formazione più tradizionali, è stato organizzato un incontro ‘Peer to peer’ per gli infermieri di sala operatoria, con l’obiettivo di favorire lo scambio di esperienze e creare una ricaduta positiva sul lavoro in missione.

4.2)2. Attività di sensibilizzazione e comunicazione l’attività di sensibilizzazione sui temi medico umanitari rientra nel mandato di MSF sin dalla sua creazione. Il 2014 è stato caratterizzato, anche dal punto di vista della comunicazione, dall’Ebola, un’epidemia senza precedenti che ha colpito in modo diretto l’Africa occidentale, ma che ha coinvolto il mondo intero sia per la faticosa risposta all’emergenza, sia per l’allarme-contagio diffuso anche nei paesi occidentali. La comunicazione di MSF è stata protagonista indiscussa nel lanciare l’allarme fin da marzo, quando pochi avevano compreso la dimensione del problema, nel raccontare giorno dopo giorno le sfide degli operatori umanitari sul terreno, nel fornire notizie in tempo reale, nell’offrire agli italiani una corretta informazione sulle modalità di contagio e prevenzione. Il tutto attraverso la voce delle decine di operatori italiani che hanno lavorato sui progetti Ebola per poi portare la loro testimonianza sui media. Tutto questo ha avuto in Italia un picco di visibilità nelle due settimane di raccolta fondi #StopEbola via SMS solidale, con il supporto del Segretariato Sociale RAI oltre che di Mediaset e La7. La conferenza stampa di lancio dell’iniziativa ha richiamato nella sede di MSF oltre 25 giornalisti e centinaia di spettatori via streaming. Le due settimane di raccolta fondi hanno visto una presenza di MSF in trasmissioni di ampio pubblico come Porta a Porta, Le Iene, UnoMattina o Mattino5. E la visibilità è continuata a crescere anche dopo, attraverso i telegiornali, pagine di quotidiani dedicate, reportage specifici dai progetti MSF per la RAI e Repubblica, fino a un numero complessivo di quasi 2000 uscite di MSF su Ebola dall’inizio dell’epidemia. Ma l’epidemia di Ebola non è stata l’unica sfida per la comunicazione di MSF del 2014. Nei primissimi giorni di gennaio cinque operatori sono stati prelevati in Siria e questo ha aperto un periodo di estrema attenzione – con particolare attenzione agli aspetti di comunicazione – su una delle crisi umanitarie più gravi del momento per favorire la migliore risoluzione della vicenda, avvenuta solo a maggio. Questa complessa situazione non ha impedito di garantire la visibilità di MSF nei tanti diversi contesti che hanno visto l’organizzazione in prima linea – sia in momenti di prima attualità, sia per crisi storicamente dimenticate – anche grazie a una serrata azione di relazioni con i media. Dall’Afghanistan all’Iraq fino alla violenta crisi di Gaza durante l’estate – mentre l’epidemia di Ebola viveva un picco – sono stati gli operatori italiani a

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fare la differenza, attraverso un costante coinvolgimento per interviste, testimonianze, come spunto per accendere l’interesse dei media, sia a livello nazionale che sulla stampa locale. La pagina dedicata dal Corriere della Sera interamente a loro nel mese di aprile è un simbolo di questo fenomeno, che ha caratterizzato la visibilità di MSF lungo tutto l’anno. A rafforzarla, la collaborazione speciale con il TG2 Insieme – approfondimento mattutino del TG2 – che per tutto il primo semestre del 2014 ha offerto a MSF uno spazio di 15-20 minuti ogni due settimane per raccontare la nostra azione, con un ospite in studio e in collegamento skype un operatore umanitario dal field. Tra i contesti dimenticati, riflettori accesi, tra gli altri, su Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan, e Repubblica Centrafricana, che ha meritato un’attenzione particolare anche grazie a un reportage di Repubblica nel paese, primo tra i media italiani, e all’audizione di MSF al Senato. Mentre si è chiuso con il lancio della decima edizione al Festival della Letteratura di Mantova, il Rapporto sulle crisi umanitarie dimenticate dai media, che proseguirà con iniziative diverse per continuare questa importante azione di informazione. Tra i temi medici, la Tubercolosi vale una menzione specifica: il lancio a livello internazionale del “TB Manifesto”, in occasione della Giornata Mondiale dedicata alla malattia, ha interessato in Italia molte testate e ha garantito a MSF Italia, anche grazie all’azione sui social media, il primato nel network quanto a firmatari della petizione internazionale. Per quanto riguarda la sensibilizzazione e gli eventi, Medici Senza Frontiere onlus ha finalizzato nel corso del primo semestre 2014 due nuove tappe dell’ospedale gonfiabile nelle città di Torino e Napoli che ha visto coinvolti gli operatori umanitari di MSF appena rientrati dalle missioni. Gli appuntamenti hanno riscosso un notevole interesse coinvolgendo circa 2.000 visitatori e circa 300 fra studenti e corpo insegnanti. E’ stata ulteriormente consolidatala presenza al Festival della letteratura di Mantova con dibattitti e incontri diretti fra i nostri operatori umanitari e il pubblico, cosi come al Festival di Internazionale a Ferrara che è stato ancora una volta un’opportunità unica per presentare i punti principali e le sfide contemporanee del lavoro di MSF. Il focus principale è stato prevalentemente Ebola. Sempre nel corso dell’anno è stata allestita la mostra “Urban Survivors” nella prestigiosa cornice del Maschio Angioino di Napoli con una inaugurazione alla presenza del Sindaco. Infine durante l’anno è stato portato a termine lo studio per sviluppo del nuovo progetto dedicato al mondo della scuola. Per quanto riguarda i social media, la crescita su Facebook è stata esponenziale, superando i 670.000 fan totali ed interazioni senza precedenti sui contenuti pubblicati da MSF. Un post pubblicato ad Ottobre 2014 in cui MSF ha chiesto agli utenti di inviare un messaggio di incoraggiamento agli operatori umanitari impegnati nell’emergenza Ebola ha raggiunto, senza investimenti pubblicitari, quasi 2 milioni di persone ed oltre 11.000 messaggi di incoraggiamento inviati dagli utenti. Anche su Twitter, si è riscontrata una grande crescita, raggiungendo oltre 97.000 followers online. La campagna #StopEbola lanciata su twitter ha consentito ad MSF di vincere la classifica di Novembre 2014 redatta da BlogMeter (Social Media Analysis Company) come miglior interazione tra tutti gli account twitter italiani. Estratto analisi di blogmeter: L’autore più retwittato in assoluto è l’account di Medici Senza Frontiere, promotore della campagna #STOPEbola, che ha totalizzato, nel mese di novembre, 5,5K tweets, postati da 4,3K autori unici. La campagna, mirata a

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raccogliere fondi per sostenere le attività di soccorso in Africa è riuscita a raggiungere potenzialmente 7,9 milioni di utenti su Twitter. Oltre all’account di MSF, a questa campagna fa riferimento anche il tweet più condiviso in assoluto, ovvero uno dei tweet di appello e invito a donare per sostenere la causa, corredato da un video, che a novembre ha raggiunto 2,8K RT. Maggiori informazioni: http://www.blogmeter.it/blog/2014/12/18/top-social-campaigns-migliori-campagne-twitter-novembre-40-anni-del-piero-adp10x4/. Il lavoro sui social network di MSF Italia è valso anche una menzione tra le no-profit più influenti in rete. http://www.adnkronos.com/immediapress/ict/2014/11/05/indagine-blogmeter-organizzazioni-non-profit-social_Kx89iHty79wNB62qIYfoYN.html Il 2014 ha visto anche il lancio del nuovo sito web istituzionale www.medicisenzafrontiere.it che ha superato 1 milioni di visite totali, ed ha portato un grande miglioramento, non solo quantitativo, ma anche qualitativo, nella fruizione dei contenuti pubblicati e nelle interazioni con le persone connesse online. La comunicazione sul sito web, i diversi webinars organizzati e i numerosi sforzi dedicati ad accrescere il numero di followers e fan, ci hanno dato la possibilità di avvicinarci a migliaia di persone, di interagire con loro raccontando il lavoro quotidiano di MSF e quello in emergenze importanti come Ebola e Gaza, spiegando le nostre attività e offrendo loro la possibilità di supportare le persone che ne hanno bisogno.

5) Attività Strumentali - Raccolta fondi Più sopra, al capitolo 3, è descritta la dinamica della Raccolta fondi nel corso del 2014 dal punto di vista dei proventi. In questo capitolo si analizzano invece le spese per attività di Raccolta fondi fatti nello stesso periodo. Complessivamente essi ammontano a Euro 8.017.331, in aumento del 21% rispetto all’anno precedente (Euro 6.603.609). Entrambi i dati includono anche la componente di costo del lavoro sostenuta per le attività di Raccolta fondi. Nonostante l'aumento dei costi, anche nel 2014 le attività di Raccolta fondi continuano ad avere un ottimo ritorno sugli investimenti: per ogni euro investito in raccolta fondi, si raccolgono 6,3 euro. Tale indicatore di efficienza pone la nostra Organizzazione tra le più virtuose; soprattutto in considerazione del fatto che la quasi totalità dei fondi raccolti nel 2014 proviene da privati, la cui attività di sensibilizzazione risulta più onerosa rispetto al reperimento di fondi istituzionali. La prima voce di spesa per importanza è rappresentata da oneri per Raccolta fondi da individui, per Euro 4.099.823 (+26% rispetto al 2013); l’aumento è dovuto principalmente al potenziamento di azioni volte ad acquisire donatori saltuari e donatori regolari, questi ultimi soprattutto attraverso il rafforzamento dell’attività di dialogo su strada Il maggiore investimento ha portato un buon risultato sia dal punto di vista delle donazioni raccolte che dall’acquisizione di nuovi donatori regolari e saltuari. L’incremento di donatori attivi ha conseguentemente richiesto un maggiore investimento, rispetto al 2013, per attività di comunicazione. Gli investimenti per la campagna “5 per 1000” sono stati pari a Euro 270.176: questi fondi sono stati interamente sostenuti da Medici Senza Frontiere onlus, nel senso che i fondi da 5 per 1000 ricevuti dai contribuenti italiani sono stati, e saranno, interamente destinati a finanziamento di progetti sul terreno, come dettagliato più sopra. La promozione della Raccolta Fondi a favore di Medici Senza Frontiere onlus presso Fondazioni e Aziende ha comportato spese per Euro 267.846; il decremento di circa 36.000 Euro è dovuto principalmente ad una ottimizzazione delle spese di comunicazione e di una riduzione nell’attività di acquisizione. E’ importante ricordare che Medici Senza Frontiere

Medici Senza Frontiere onlus – Bilancio 2014 - Relazione sulla Gestione

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onlus si è dotata di una policy etica di raccolta fondi da aziende e che si avvale di una società specializzata per l’analisi e lo screening delle aziende potenzialmente donatrici. Le spese associate alla promozione e alla gestione dei lasciti sono state pari a Euro 333.085. L’incremento di Euro 91.192 (pari al 38%) delle spese per raccolta fondi è dovuto alla crescita del programma e al conseguente aumento del numero di pratiche gestite rispetto all’anno precedente: al 31 dicembre 2014 sono 126 le successioni aperte; ne sono state chiuse 84 nel corso dell’anno con una crescita delle pratiche chiuse pari al 7% rispetto al 2013. Come dettagliato anche nella Nota Integrativa, la politica di Medici Senza Frontiere onlus è di alienare appena possibile gli immobili ricevuti in donazione; anche nel 2014 la situazione del mercato immobiliare ha reso più lenta e difficoltosa la vendita per carenza di offerte, il che prolunga i tempi per i quali gli immobili restano in gestione a Medici Senza Frontiere onlus. Nonostante ciò le minusvalenze e le plusvalenze generate dalle alienazioni hanno dato un risultato sostanzialmente bilanciato, come si evince nel dettaglio della nota integrativa. Alla voce “attività ordinaria di promozione”, come richiesto dalle linee guida, viene evidenziato il costo della campagna istituzionale. Il notevole incremento rispetto all’anno precedente è dovuto principalmente alle attività preparatorie intraprese già nel corso del 2014 e legate alla campagna #milionidipassi che verrà lanciata a marzo 2015. Tale voce include inoltre gli investimenti legati alle attività di sensibilizzazione relative alla emergenza Ebola in Africa occidentale. Nel 2014 sono state sostenute alcune spese eccezionali relative alla finalizzazione del progetto volto alla sostituzione del database donatori. Tale investimento consentirà di ottimizzare le attività di raccolta fondi, riducendo i costi di gestione dei donatori e aumentando la rilevanza delle azioni di raccolta fondi. Nel 2014, infine, la voce relativa alle spese per il personale della Raccolta fondi – dipendenti e collaboratori – ha visto un aumento del 24% pari ad Euro 351.319. Questo è dovuto alla combinazione di due fattori principali: il primo è relativo al potenziamento del programma di Raccolta fondi di acquisizione donatori regolari tramite attività di dialogo diretto in spazi pubblici, pari al 70% dello scostamento. Il secondo fattore è dovuto agli avvicendamenti e ai rientri da congedi di maternità, oltre che l’effetto ad anno pieno di staff arrivato nel corso del 2013.

6) Attività Strumentali – Supporto Generale Questa categoria di spese comprende gli oneri di gestione e amministrazione generale, non riconducibili quindi né ad attività istituzionali né ad attività di Raccolta fondi. Complessivamente essi sono diminuiti dal 2013 al 2014 di circa 310.559 Euro. Tale decremento si giustifica innanzi tutto con il termine dei lavori straordinari per l’allestimento e il trasferimento nella nuova sede di Via Magenta, completato nella prima parte del 2013. Nella Nota Integrativa si riporta il dettaglio analitico degli acquisti per servizi e consulenze. Come specificato più sopra al paragrafo 3, fra gli oneri di supporto generale figurano anche quelli riconducibili al funzionamento degli organi societari, in particolare Consiglio Direttivo e Spese per la gestione dell’Associativo. Anche se in assoluto questi oneri incidono marginalmente sui conti di Medici Senza Frontiere Onlus (in totale, circa 0,4%), si ritiene opportuno dare ulteriori informazioni sulla loro evoluzione: i) per quanto riguarda le Spese per la gestione dell’Associativo, la voce di

maggiore peso è rappresentata dall’Assemblea Generale e del Forum di MSF Italia: la prima si è svolta nel mese di aprile, in sede ordinaria; il secondo si è svolto nel mese di novembre, nel quadro di un incontro più ampio, il secondo forum di Medici Senza Frontiere onlus, un importante appuntamento che ha visto il coinvolgimento, accanto ai soci, anche dello staff e dei volontari dei Gruppi MSF.

ii) Come da statuto, l’assemblea ha deliberato la possibilità di riconoscere un compenso al Presidente e ai membri del Collegio dei revisori e quindi dal 2013 Medici Senza Frontiere onlus sostiene questo costo. Per i relativi dettagli si rinvia alla Nota Integrativa.

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7) La struttura e le risorse umane di Medici Senza Frontiere Onlus Al perseguimento delle finalità istituzionali di Medici Senza Frontiere onlus concorrono tanto una struttura professionale che una struttura volontaria. 7.1) Lo Staff di Medici Senza Frontiere onlus

Medici Senza Frontiere onlus è organizzata in una Direzione Generale e quattro Dipartimenti: Comunicazione, Raccolta fondi, Sviluppo Organizzativo, Supporto alle operazioni. La Direzione Comunicazione comprende le aree Public Awareness, Web and new media, Pubblicazioni, nonché l’ufficio Stampa. Nel corso del 2015 sarà prevista una riorganizzazione che coinvolgerà alcuni settori della Direzione. La Direzione Raccolta fondi è organizzata in 4 settori in line: One off; Acquisizione regolari; Grandi donatori; Servizio donatori e 3 in staff: Campagne e Progetti speciali, Marketing Analyst, Programma Donatori regolari. All’inizio del 2015 sarà prevista una riorganizzazione che coinvolgerà alcuni settori della Direzione. La Direzione Sviluppo organizzativo comprende il settore Risorse Umane – Sede; il settore Information Technology; il settore Servizi Generali; il coordinamento dei Gruppi Locali La Direzione Supporto alle operazioni comprende il responsabile Medico; il supporto ai programmi internazionali; le Risorse Umane terreno. Presso la sede di via Magenta c’è inoltre una struttura decentrata del OCB - Centro Operativo Bruxelles - Belgio: la cellula operativa 2 (vedi anche punto 4.1 – 1.1) La sede nazionale di Medici Senza Frontiere onlus è a Roma, in via Magenta, 5. Inoltre, l’associazione ha un ufficio a Milano, in largo Settimio Severo, 4. Nel corso del 2014 lo Staff di Medici Senza Frontiere onlus ha contato un totale di 60,9 “Full Time Equivalent”, dato solo di poco quindi variato rispetto ai 60 dell’esercizio precedente, se si esclude lo staff della cellula OCB e i rientri da assenze per maternità.

7.2) Le Strutture volontarie e territoriali di Medici Senza Frontiere onlus La struttura professionale di MSF è affiancata da una rete di volontari che collaborano tanto in gruppi locali, detti Gruppi MSF, che nelle sedi dell’Associazione.

Gruppi MSF: i gruppi locali di MSF Italia sono nati con lo scopo di divulgare il mandato di MSF in ambito locale attraverso specifiche iniziative - con l’eventuale coinvolgimento delle Istituzioni, del mondo accademico e di altre Associazioni e Organizzazioni non profit - e di svolgere attività di sensibilizzazione e di supporto alla Raccolta fondi. I gruppi sono aperti a tutti, non solo al personale sanitario o con esperienza di terreno: a essi, infatti, collaborano volontari che condividono i principi dell’associazione e decidono di dedicare, senza alcun vincolo contrattuale, parte del proprio tempo libero a Medici Senza Frontiere. I gruppi hanno anche uno o più operatori umanitari di riferimento, la cui presenza è fondamentale per organizzare testimonianze pubbliche e per mantenere un filo diretto tra le attività del gruppo sul territorio e i beneficiari di MSF in loco. Quest’aspetto è fondamentale perché costituisce un elemento altamente caratterizzante della presenza di MSF sul territorio.

I gruppi MSF formalmente costituiti al 31 dicembre 2014 sono 13: a questi si aggiunge il gruppo di Bari per cui si è deciso un prolungamento del periodo di prova normalmente di durata 3-9 mesi per verifica dei requisiti per la costituzione. A questa data, quindi, i Gruppi sono presenti nelle città seguenti: Ancona; Bari; Bergamo; Bologna; Brescia; Firenze; Genova; Milano; Napoli; Padova; Palermo; Roma; Torino; Verona. Nel corso del 2014 i gruppi MSF, oltre a garantire una costante presenza sul territorio, hanno organizzato o supportato importanti eventi di sensibilizzazione e sostegno a MSF, fra questi: mostra Urban Survivors - Maschio Angioino - Napoli - Marzo

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Festival Andersen - Sestri Levante - Giugno Prova Generale Teatro Massimo - Palermo - Dicembre circuito Proiezioni Mondovisioni - da Gennaio a Aprile incontri/testimonianze - ebola - da Novembre a Dicembre I Gruppi MSF sono coordinati da un team di due persone: la Coordinatrice nazionale e l’Assistente gruppi, entrambe dello Staff nazionale. I Gruppi MSF sono coordinati da un team di due persone: la Coordinatrice nazionale e l’Assistente gruppi, entrambe dello Staff nazionale. Nel corso del 2014, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza dei volontari sulle operazioni di MSF sono stati avviati degli incontri informativi/formativi con il Direttore supporto operazioni e l’HOM di Missione Italia Cell 2. A fine 2014 i Gruppi MSF potevano contare sull’apporto di circa 200 volontari. Altre attività di volontariato:

Volontari progetto Feltrinelli: nel corso dell’anno è stata lanciata e gestita la prima edizione di un progetto particolarmente ambizioso dal punto di vista della mobilitazione di volontari, seppur per un breve periodo di tempo. Questi volontari infatti hanno supportato l’azione di sensibilizzazione e raccolta fondi di MSF in diversi punti vendita della catena di librerie “Feltrinelli”. Specificamente, circa 2000 volontari sono stati coinvolti nella campagna legata al programma. Diversi fra loro sono rimasti in contatto per possibili attività di volontariato in futuro con MSF.

Infine, le sedi di Roma e Milano si avvalgono del supporto di “bénévoles”, ovvero volontari che collaborano direttamente con gli uffici della Sezione. I “bénévoles” sono persone che, a titolo volontario, dedicano parte del loro tempo a MSF mettendo a disposizione le proprie competenze. Lo fanno naturalmente con un impegno che cambia sulla base della propria disponibilità, ma che è comunque tanto importante quanto apprezzato.

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Roma,13 marzo 2015

Medici Senza Frontiere onlus Il Presidente Loris De Filippi