MARIO FRACCARO1 Quali i cambiamenti avvenuti in Europa e nel mondo occidentale? NELLERA MODERNA -...

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MARIO FRACCARO 1

Quali i cambiamenti avvenuti in Europa e nel mondo occidentale?

NELL’ERA MODERNANELL’ERA MODERNA

- Scomparsa della famiglia patriarcale

- Spostamento della popolazione in aree urbane

- Aumento della complessità sociale

- Diversificazione delle pratiche culturali

- Relativismo valoriale

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LA SOCIETA’ LIQUIDA• “ E’ la società del transitorio, dei legami fragili e

mutevoli, dell’inquietudine, dell’esasperata ricerca del piacere, del liberismo selvaggio, dell’individualismo, della tragica crisi dei valori”…

• “ L’unico imperativo è l’instabilità e la precarietà: è una società che sfugge, in continuo cambiamento, “liquida”…

(Z. Baumann” Vita liquida” 2005)

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• Spazi casalinghi sempre più ristretti per il “Piccolo Buddha”• Aree urbane pericolose ed inadeguate per il gioco libero e la

socializzazione dei bambini• Famiglie nuclearizzate e non sempre coese

• Mamma lavoratrice non sempre sostenuta ed aiutata, con

ricadute negative sui figli (ansia,incertezze, assenze

prolungate, mancanza di regole, eccessiva tolleranza, ecc.)

• Nuove povertà (sociali, relazionali ed ora anche materiali)• Delega alla scuola ed alla società di compiti propri dei

genitori (crisi della genitorialità)

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“Si dovrebbero insegnare i principi di strategia che permettano di affrontare i rischi, l'inatteso e l'incerto, e di modificarne l'evoluzione grazie alle informazioni acquisite nel corso dell'azione. Bisogna apprendere a navigare in un oceano d'incertezze attraverso arcipelaghi di certezza.” Fonte: E. Morin, “La testa ben fatta”, 2000 

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UNA SCUOLA CHE ABBIA e DIA

‘SENSO’

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SocietàScuola

Ambienti più ricchi di stimoli culturali ma più

contraddittori

Varietà di esperienze formative

Informazioni sempre più numerose ed eterogenee

Pluralità delle esperienze formative

Società e scuola

Dare senso alla varietà delle esperienze

Formare saldamente sul piano cognitivo e culturale

Promuovere la capacità di cogliere gli aspetti essenziali dei problemi

Far acquisire strumenti di pensiero per selezionare le informazioni

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Promuovere lo sviluppo dell’identità,

dell’autonomia e della competenza

Promuovere lo sviluppo alla cittadinanza

FinalitàScuola dell’infanzia

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Lo spazioLo spazio

Il tempoIl tempo

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTOL’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

SCUOLA DELL’INFANZIASCUOLA DELL’INFANZIA

accogliente, caldo, curato, orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola.

disteso, nel quale è possibile per il bambino giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita.

Lo stileLo stile educativoeducativo

fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmente, sull’intervento indiretto e di regia.

La documentazioneLa documentazione come processo che produce tracce, memoria e riflessione, che rende visibili le modalità e i percorsi di formazione

La partecipazioneLa partecipazione come dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità, di incoraggiare il dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza.

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Promuovere il pieno sviluppo della persona

FinalitàScuola del I ciclo

Elaborare il senso della propria esperienza

Acquisire gli alfabeti di base

della cultura

Praticare consapevolmente

la cittadinanza attiva

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Ambiente di apprendimentoScuola del I ciclo

• Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni “per ancorarvi nuovi contenuti” [Indicazioni curricolo, pag. 44]

• Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità “per fare in modo che non diventino disuguaglianze”.[Indicazioni curricolo, pag. 45]

• Favorire l’esplorazione e la scoperta “al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze”.[Indicazioni curricolo, pag. 45]

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Ambiente di apprendimentoScuola del I ciclo

Incoraggiare l’apprendimento collaborativo“Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione comunitaria dell’apprendimento svolge un ruolo significativo”.

[Indicazioni curricolo, pag. 45]

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere “al fine di “imparare ad apprendere”.

[Indicazioni curricolo, pag. 45]

Realizzare percorsi in forma di laboratorio “per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa”.

[Indicazioni curricolo, pag. 46]

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INDICAZIONI E CURRICOLO

INDICAZIONIo Forniscono alle

scuole autonome un quadro di riferimento semplice ed essenziale relativo ai traguardi di competenza da raggiungere per il 1^ ciclo di istruzione

CURRICOLOIl curricolo va

costruito dalla singola scuola

Non viene emanato dal centro per essere applicato

Il curricolo è il terreno su cui si muove l’innovazione educativa

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L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

• La scuola costruisce il CURRICOLOLa scuola costruisce il CURRICOLO all’interno del POF

• Nel rispetto delle FinalitàFinalità, dei Traguardi Traguardi di Competenzadi Competenza e degli Obiettivi di Obiettivi di ApprendimentoApprendimento posti dalle Indicazioni

o IL CURRICOLO CAMPI D’ESPERIENZA

si articola AREE DISCIPLINARI

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COS’E’ IL CURRICOLO?• Percorso formativo costruito dalla scuola, la

quale ha la responsabilità di elaborare

Le attività didattiche

Le attività didattiche

Gli approcci metodologici

Gli approcci metodologici

L’organizzazione dei docenti

L’organizzazione dei docenti

La definizione degli ambienti

La definizione degli ambienti

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IL CURRICOLO UNA POSSIBILE DEFINIZIONE

Complesso organizzato delle esperienze di apprendimento che una scuola

intenzionalmente progetta e realizza per gli alunni al fine di conseguire le mete formative

desiderate

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I CAMPI DI ESPERIENZA

Il sé e l’altro

Il corpo e il movimento

Linguaggi,creatività ed espressione

I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

NELLA SCUOLA DEL 1^ CICLOGLI APPRENDIMENTI SONO ORGANIZZATI IN SAPERI DISCIPLINARI COLLEGATI ATRE AREE:

Linguistico- artistico espressiva-motoria

Storico- geografica-sociale

Matematica-scientifica-tecno logica

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LE SCELTE DIDATTICHELE SCELTE DIDATTICHELE SCELTE DIDATTICHELE SCELTE DIDATTICHE

Le scelte didattiche sono una responsabilità propria dei Le scelte didattiche sono una responsabilità propria dei docenti e lo Stato non ha una propria metodologia da docenti e lo Stato non ha una propria metodologia da

imporreimporre

Le scelte didattiche sono una responsabilità propria dei Le scelte didattiche sono una responsabilità propria dei docenti e lo Stato non ha una propria metodologia da docenti e lo Stato non ha una propria metodologia da

imporreimporre

Le finalità, i traguardi delle competenze e gli obiettivi di Le finalità, i traguardi delle competenze e gli obiettivi di apprendimento richiedono altresì determinate apprendimento richiedono altresì determinate

modalità:modalità:

Le finalità, i traguardi delle competenze e gli obiettivi di Le finalità, i traguardi delle competenze e gli obiettivi di apprendimento richiedono altresì determinate apprendimento richiedono altresì determinate

modalità:modalità:

Il rapporto continuo tra esperienza e sua Il rapporto continuo tra esperienza e sua ricostruzionericostruzione

Il rapporto continuo tra esperienza e sua Il rapporto continuo tra esperienza e sua ricostruzionericostruzione

•Il rapporto continuo tra il fare e il pensare, Il rapporto continuo tra il fare e il pensare,

l’impostazione laboratoriale, l’apprendimentol’impostazione laboratoriale, l’apprendimento cooperativo,l’unitarietà dell’insegnamento, la gradualità e cooperativo,l’unitarietà dell’insegnamento, la gradualità e

la progressivitàla progressività

•Il rapporto continuo tra il fare e il pensare, Il rapporto continuo tra il fare e il pensare,

l’impostazione laboratoriale, l’apprendimentol’impostazione laboratoriale, l’apprendimento cooperativo,l’unitarietà dell’insegnamento, la gradualità e cooperativo,l’unitarietà dell’insegnamento, la gradualità e

la progressivitàla progressività

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E =

mc2

(1905)

“L’immaginazione e la fantasia sono più importanti della conoscenza”.

Albert Einstein