Marco Mandolini - Fiera di Senigallia

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Immagini 2011

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MARCO MANDOLINI LA FIERA DI SENIGALLIA

IMMAGINI 2011

QUADERNI DEL MUSINF

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Provincia di Ancona

Osservatorio della fotografia diretto da Carlo Emanuele Bugatti

LA FIERA DI SENIGALLIA 2011

Fotografie di

Marco Mandolini Interviste di

Anna Mancini

Quaderni del Musinf

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Il lavoro di documentazione sulla Fiera di Senigallia 2011, promosso dal Museo civico d’arte moderna, diretto dal prof. Carlo Bugatti, si av-vale della splendida fotografia di Marco Mandolini e delle interviste di Anna Man cini. Si tratta di un’iniziativa che si spera potrà essere continuata per quan-to la Fiera rappresenta nella storia e nella vita, nell’identità della nostra Città. Quella di presentare all’apertura della Fiera le immagini della Fiera dell’anno precedente diventerà certamente una tradizione.

Stefano Schiavoni Assessore alla Cultura

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GENTE DI FIERA 2011

IMMAGINI E INTERVISTE

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Intervista a Danilo Mosca Faccio questo lavoro dopo 20 anni di lavoro in fabbrica. E’ stata una scelta che mi sentivo. È capitata l'occasione ed ho deciso di fare que-sto passo con mia moglie. Ho iniziato da poco ed il settore dell'abbi-gliamento lo conoscevo perchè è lo stesso in cui lavoravo prima. Ab-biamo deciso di partecipare alla fiera perchè siamo di qua. Avevamo voglia di farla e rappresentava un investimento. Non so se ripeteremo quest'esperienza il prossimo anno. È da valutare bene. L'aspetto nega-tivo è rappresentato dai costi e dagli incassi inferiori alle aspettative. Quello positivo dall'esperienza in sè per sé. La fiera è Senigallia. È uno degli aspetti caratterizzanti. Negli ultimi anni abbiamo visto molti cambiamenti, forse anche troppi, e si sta snaturando. Forse sono an-che un po' cambiati i tempi. Una volta ricordo si aspettava la fiera con l'inizio della scuola per comprare. Oggi è diventato un mercato, niente di più. Però è sempre la fiera.

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Danilo Mosca

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Intervista a Slam Kalm La fiera è una cosa bella, storica. Bisogna far qualcosa per cercare di non perderla. Vedo che, parlando con gli ambulanti, c'è il desiderio di non venire a causa delle scelte dell'amministrazione comunale. Se io avessi una “bancarella”, parteciperei perchè è una cosa stupenda, in quanto folcloristica.

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Slam Kalm

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Intervista a Antonio Santoni C'erano i miei genitori. Quindi parliamo di 40 anni di fiera di S. Agosti-no. Logicamente nel tempo la fiera è cambiata in modo eccezionale. Le prime fiere che facevo con i miei genitori, erano praticamente due vie. Portico esterno lato fiume, la parallela diventava una via, e sotto i porti-ci addirittura. Nonostante siano pochissimi metri, mettevano due file di banchi. Mia madre metteva il suo lato portico e di fronte mettevano dei banchettini. Gli extracomunitari quella volta non c'erano, né cinesi. Striscine di 80 centimetri su 2 cavalletti. Erano altri ambulanti. Era una fiera reale, magari invivibile perché era il caos. Ma almeno era vera perché sentita. Oggi come oggi sicuramente è più bella, soprattutto do-po l'avvento della campionaria ma quello è un discorso commerciale a parte. Però la fiera in se stessa è sempre una delle più belle fiere in Italia, indipendentemente dal numero dei banchi 100, 300, 500. Dopo logicamente le fiere seguono le crisi che si sono verificate. Prima ti da-vano un tot, poi un tot meno, poi un tot meno. La fiera è bella perché è realizzata nel centro storico, se venisse spostata non avrebbe più sen-so. Insomma la fiera di Senigallia è bella così com'è. Ogni anno perde dei punti, piazza del Duca, i giardini in cima al corso. Ha perso dei pun-ti di riferimento. I miei genitori trattavano più merceria vera e propria: pettinino, ombrellino, spazzole, ago, filo... Poi già mia madre era più sull'intimo ed io mi sono specializzato su questo. Non porto le liquida-zioni della stagione ma cerco di portarmi in avanti. Non ho mai pensato di cambiare prodotto, perché sono ormai vent'anni che tratto prodotti di qualità e questo mi piace. Non ho intenzione di mettermi a fare concor-renza ai cinesi. Dunque partecipo alla fiera perchè l'ho sempre fatta. Mi piace e mi da un riscontro economico anche se risente del periodo di crisi.

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Antonio Santoni

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Intervista a Marcello Bartolucci Ho ereditato l'attività e l'abbiamo sempre fatta. La fiera è sempre la fie-ra di Senigallia. Una buona fiera. Certo bisogna cercare di organizzare, tenendo conto di quello che va di più. Dopo per i prezzi dei posteggi è una delle più care che ci sono nella zona. Sarebbe da rivedere ma co-me fiera va bene. La fiera di Senigallia è una fiera rinomata. È dal 1870 credo che fanno questa fiera, che prima era franca, qui intorno Fano, Pesaro, Ancona, è stata da sempre quella più importante. Nel tempo è cambiata rispetto a chi la fa. Una volta c'erano i banchi di ceramica, di ferro battuto, di giunco. Quelli magari non vengono più per i costi, per le spese che ci sono. E se poi per tre giorni ti piove....e già addio, fai pari o ci rimetti qualcosa. Da quando ho finito le medie ho fatto sempre questo lavoro qui. Ci sono stati tempi migliori. Oggi si tira avanti. Vivi la giornata. Ho iniziato con i giocattoli, poi bigiotteria, chincaglieria. Poi sempre più mi sono dedicato ai casalinghi. Penso di smettere: sto a-spettando che la signora vada in pensione, tra un paio d'anni, poi ve-dremo. Ho un figlio che non gli piace. Vedi, fa di tutto tranne questo mestiere.

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Marcello Bartolucci

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Intervista a Alberto Pacetti Alla fiera di Senigallia ci credo e ci lavoro abbastanza bene, anche se ora i posteggi sono un po' più alti ma c'è gente che ci viene da fuori. Ho scelto quando ero piccolo, avevo 11 anni. Ho fatto l'ambulante pri-ma sotto padrone poi mi sono messo per conto mio. Sono 50 anni che lavoro. Faccio i blocchi, rimanenze di negozio, qualche fallimento. Non ho roba cinese, tutta italiana. Finché ce la faccio vado avanti con la ro-ba italiana. Scelgo io, perché è necessario entrare nella testa del clien-te. E’ inutile prendere cose che non si vendono. Devi prendere quello che al cliente fa piacere. Alla fiera di Senigallia la gente compra la roba invernale mica quella estiva. La fiera di Senigallia, San Settimio a Jesi, quella di Ancona e Pesaro sono fiere tradizionali. Gli ambulanti ora vanno di meno perché costa troppo. Si cerca di risparmiare sia nel ven-dere sia nel comprare.

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Alberto Pacetti

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Intervista a Nevio Arcangeli Perchè ho deciso di partecipare alla fiera? Perchè è una bella vetrina per la città. C'era il tempo, c'era lo spazio, c'era la parte economica che non era male. Partecipo anche alle fiere di settore nel periodo dedicato agli sposi. La fiera di Senigallia è un'opportunità in più, in un periodo diverso da quello dedicato agli sposi e quindi ho pensato potesse esse-re conveniente.

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Nevio Arcangeli

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Simona Cicetti

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GENTE DI FIERA

Indice dei Personaggi intervistati

Danilo Mosca pag. 28

Slam Kalm pag. 36

Antonio Santoni pag. 38

Marcello Bartolucci pag. 40

Alberto Pacetti pag. 50

Nevio Arcangeli pag. 66

Simona Cicetti pag. 68

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MARCO MANDOLINI

NOTIZIE BIOGRAFICHE

Nato nel 1948 a Senigallia, si occupa di fotografia dalla metà degli anni '70. E' uno dei soci fondatori del gruppo F/ 7, col quale ha partecipato a nu-merose mostre in varie città italiane. Ama fotografare i paesaggi marini ed il centro storico della sua città. Successo hanno avuto alcuni suoi portfolio di body art, presentati da Carlo Emanuele Bugatti, che dirige il Museo d’arte moderna e della fo-tografia di Senigallia, dove è conservata una vasta raccolta dell’opera fotografica di Mandolini.

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Marco Mandolini in una foto di Alberto Polonara

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Provincia di Ancona Osservatorio della fotografia

QUADERNI DEL MUSINF SENIGALLIA