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Poste Italiane-spedizione in abbonamento postale-70%-Commerciale Business Ancona n.78/2009.
n.16 - 2011 IL PRIMO MENSILE DI CALCIO E ... NON SOLO marcheingol@quelliche.net
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2 n. 16
Eccellenza, Promozione e Prima categoria: tutto passa per i loro...piedi.
7 bomber per 7 campionatiGol, Gol, Gol! E’ quello che si ri-
pete ogni volta che il pallone gonfia la rete. Un gesto capa-ce di scatenare l’entusiasmo sia in campo che in tribuna.
Il gol, magico momento di una partita che tutti vorrebbero si ripetesse all’infinito. I mezzi e le qualità per poterlo fare non sono in dotazione a tutti. “L’attaccante – disse una volta Alberto Gilardino – per natura deve essere cattivo e furbo” ma il bomber è qualcosa che va oltre…la definizione di bomber viene attaccata addosso a chi va in gol con grande regolarità e che alla fine della stagione si ritrova (spesso) in
doppia cifra. Il gol è il momento più bello della gara capace di accendere emozioni, ma il gol è anche capace di cancellare tutto quello che non è stato bello nel corso dei novanta minuti e, al tempo stesso, riappa-cificare e dividere le tifoserie. Inebriante è il momento del gol al punto che il firmata-rio dello stesso spesso ammette “non so ca-pacitarmi, non so dire nemmeno che cosa si prova se non una grandissima emozione ed altrettanta soddisfazione”. Gonfiare la rete avversaria è il sogno di tutti, ma occa-sione per pochi. E in queste schede che vi proponiamo eccone un sunto (di bomber) ben rappresentato…
7 bomber per 7 campionatiTrent’anni, 15 gol sta-gionali finora, è la punta di diamante dei cremisi. Su di lui sono appuntate le speranze e i sogni di una tifo-seria che spera di con-quistare la serie D dopo
i fasti della C. Lo zero
nel tabellino dei mar-catori solo nella sta-gione 1999/2000 quando
giocava nel Cesena. Dopo
quella stagione ecco
Bellaria, Cagli, Montec-
chio, Vigor Senigallia,
Acqualagna, Recanatese,
Civitanovese, oggi To-
lentino, tutte tappe in
cui ha fatto sempre gol dimostrando di essere dav-
vero giocatore di grande spessore. Quando si aggi-
ra nei pressi dell’area di rigore fa davvero paura
e come diceva un difensore che lo conosce bene “con
Andrea non ti puoi distrarre perchè altrimenti ti
frega, come pochi altri sa trattare la palla negli
ultimi sedici metri”. Tonici dispone di colpi impor-
tanti che ne fanno di lui il vero bomber, quello che
tutti gli allenatori vorrebbero avere.
7 bomber per 7 campionatiIl gol, magico momento di una partita che tutti vorrebbero si ripetesse all’infinito. I mezzi e le qualità per poterlo fare non sono in dotazione a tutti. “una volta Alberto Gilardino – deve essere cattivo e furbo
7 bomber per 7 campionati7 bomber per 7 campionati
-gione 1999/2000 quando
giocava nel Cesena. Dopo
quella stagione ecco
Bellaria, Cagli, Montec-
chio, Vigor Senigallia,
Acqualagna, Recanatese,
Civitanovese, oggi To-
7 bomber per 7 campionati7 bomber per 7 campionati7 bomber per 7 campionati
ANDREA TONICI(Tolentino)
7 bomber per 7 campionati7 bomber per 7 campionati7 bomber per 7 campionati7 bomber per 7 campionati7 bomber per 7 campionati7 bomber per 7 campionati7 bomber per 7 campionati7 bomber per 7 campionati7 bomber per 7 campionati7 bomber per 7 campionati
E’ l’attaccante di peso
dell’Olimpia Ostra Ve-
tere, impegnata nella
lotta salvezza per
restare in Promozione
(girone A). Quattordici
reti realizzate di cui
4 su rigore. Sicura-
mente è un giocatore
che conosce bene la
via della rete. Nel
pieno della maturi-
tà tecnica, 30 anni,
ha vestito le maglie
anche di Vigor Seni-
gallia, Monserra, Fos-
sombrone. Le tifoserie lo ricordano per aver a
vuto
sempre come documento di presentazione il go
l che
ha sempre fatto in ogni squadra dove ha gio
cato.
Non ci sono, per lui, segreti in area di rigore
dove
bada al sodo con giocate di grande classe com
’è il
suo stile di vita. La stagione che ricorda con
più
affetto è quella 2004/2005 quando con il Fossom
bro-
ne mise a segno 26 gol. Un bomber di grande qu
alità
che difende sul campo i colori della città do
ve è
nato, Ostra Vetere, e dove in Amministrazione
comu-
nale ricopre la carica di vicesindaco.
DANIELE API (Ostra Vetere)
Classe 1984, origina-rio di Desio (Milano), 13 gol in Promozione B con l’Arquata. E’ un giocatore dal gran-de fiuto del gol, pur con i suoi 193 centi-metri e 87 kg di peso si muove come una gazzella all’inter-no dell’area di ri-gore dove spesso e volentieri piazza il colpo vincente. Come movenze e sen-so del gol somiglia a Ibrahimovic. “Il primo ad accostar-mi al fenomeno svedese fu Alessandro
Pierini, un mio ex compagno di squadra ai tempi del
Parma”, raccontò un giorno Alex. Cresciuto nel vivaio
del Monza, ha fatto parte delle Nazionali giovanili,
Under 18, 19 e 20 con le quali ha collezionato 15 convo-
cazioni e 4 reti. Dalla formazione lombarda è andato
al Parma dove ha esordito in Coppa Uefa: 3 partite
contro il Siviglia e il doppio confronto con l’Austria
Vienna. Poi due stagioni in serie C1 con la Pro Patria,
in C2 con il Gubbio, poi la Fermana. Della sua bravura
se ne sono accorti un po’ tutti, non solo gli avversari,
ma anche club importanti come l’Ascoli. Con i bianco-
neri ha svolto di recente degli allenamenti, è andato
anche lì in gol, ma per ora vuole chiudere la stagione
ad Arquata del Tronto.
ALEX GIBBS(Arquata)
a cura di Enrico Scoppa
3n. 16
Classe 1979, 15 gol all’attivo, gioca nel Marchionni (Prima ca-tegoria girone A). E’ nato a Saltara in pro-vincia di Pesaro, ha giocato tre stagioni a Calcinelli, due in Eccellenza e una in Promozione poi cam-pionati importanti di Prima categoria. Quattro stagioni al Sant’Orso con ben 23 reti realizzate nel-la stagione 2004/2005. Punta graffiante e di qualità non ha mai fallito l’appuntamento con il
gol. Stefano non lo dice ma lo fa capire: segnare
è l’unica cosa che in campo so fare meglio. Non è
cosa da poco per un uomo che in area di rigore,
lo dicono gli avversari, quando si muove mette
apprensione soprattutto ai…portieri. Un gran bel
giocatore che tutti vorrebbero avere e che nel
pieno della sua maturità sta facendo davvero im-
pazzire le difese.
STEFANO STRENGA(Marchionni)
E’ nato a Fano il 5
aprile 1974, una ven-
tina di stagioni alle
spalle con maglie im-
portanti a partire da
quella della Vigor
Senigallia, dal 1991
al 1994, in Interre-
gionale, poi tanta
Promozione ed Eccel-
lenza per sbarcare
a Barbara (Prima
categoria girone
B) dove da qualche
stagione è il vero
re. Più di 150 gol in
carriera con le maglie di Vigor, Cicogna,
Sassoferrato, Mondolfo e Azzurra Gallo Colbordo-
lo, al Barbara, con i suoi 14 centri, sta viven-
do una seconda giovinezza. Il suo rapporto con
il gol? Tempo fa ad una nostra intervista ri-
spose così: “Adesso corro meno e riesco ad avere
quel guizzo vincente maggiore sotto porta. Agisco
spesso sulla linea del fuorigioco e negli anni ho
maturato maggiore freddezza. Ora, prima di con-
cludere, conto fino a tre”.
E’ nato a Fano il 5 -
tina di stagioni alle
YURI COSTIERI(Barbara)
Gioca con il Mate-
lica (Prima cate-
goria girone C), 14
reti già in cassa-
forte grazie anche
a due calci di ri-
gore. Il suo debut-
to nel calcio che
conta avviene nella
stagione 1995/’96 con
il Camerino in serie
D. Nelle ultime tre
stagioni ha viag-
giato con una media
gol pari a 17 reti. Il
campionato che lo ha
visto mettere a segno una ca-
terva di reti, ben 27, è stato quando ha ricope
rto
il doppio ruolo di allenatore-giocatore con il
Visso, scalando dalla Terza alla Seconda cate
go-
ria. Fede, nato a Fermo 30 anni fa, non ha mai f
at-
to distinzione di categoria, ha giocato in tutt
i i
campionati dilettanti dal Cnd alla Terza categ
o-
ria e dappertutto s’è fatto apprezzare per l’ar
te
meravigliosa di far gol che lui stesso defini
sce
“semplicemente stupenda”.
forte grazie anche
a due calci di ri-
gore. Il suo debut-
to nel calcio che
conta avviene nella
stagione 1995/’96 con
il Camerino in serie
D. Nelle ultime tre
stagioni ha viag-
giato con una media 17 reti. Il
campionato che lo ha una ca-
FRANCESCO FEDE
(Matelica)
Quindici reti nel
suo palmares con
la maglia del
Monticelli, squa-
dra di Prima ca-
tegoria girone D.
Bomber di razza,
è stato sempre ap-
prezzato per una
grande virtù: quel-
lo di saper far gol
in tutti i modi ed
in tutte le manie-
re. Classe 1987, ha
giocato nelle ul-
time stagioni in
Abruzzo (Colonnese,
Montorio, Martinsicuro) tra Promozione e Eccel-
lenza. I gol nel dna: nella stagione 2001/200
2 con
gli allievi regionali della Truentina Cas
tel di
Lama in 25 presenze ha realizzato 33 gol. D
i lui
compagni ed avversari dicono “si muove in a
rea di
rigore come una libellula, bloccarlo non è
facile
per nessuno”.
tegoria girone D.
di razza, -
prezzato per una
virtù: quel-
lo di saper far gol
tutti i modi ed
in tutte le manie-
re. Classe 1987, ha
nelle ul-
time stagioni in
DANIELE DI SIMPLICIO
(Monticelli)
4 n. 16
Uno su mille ce la fa. E’ il caso di Fabio Micarelli, originario di Camerino (Mc), che fino a metà
gennaio ha lavorato nello staff tecnico del Catania al fianco di Marco Giampaolo nel-le vesti di allenatore in seconda. La (dura) legge del calcio è questa: con Giampaolo è ‘saltato’ anche lui. Pazienza. A casa Mica-relli si mangia pane e pallone da sempre: anche suo fratello Giorgio fa l’allenatore, è stato sulla panchina della Vigor Pollen-za (Promozione) fino al 30 gennaio.
Micarelli, come ha vissuto l’espe-rienza al fianco di Giampaolo sul-la panchina del Catania?“La gratificazione è massima. Marco Giampaolo, a mio avviso, è uno dei mi-gliori allenatori in circolazione, lavorare con lui è stimolante e appagante. Oltre-tutto il percorso verso la serie A è stato vissuto insieme, passo dopo passo con momenti eccezionali e qualche delusione che comunque aiuta a crescere”.
Ascoli, Siena, Catania…tappe im-portanti per la sua carriera?“Per principio non mi guardo mai dietro e non tiro fuori il curriculum ad ogni occa-sione. Sono stati passaggi importanti così come Cagliari, d’altra parte, che ci hanno fatto scoprire realtà molto diverse, come ad esempio quella di Ascoli dove sotto certi aspetti eravamo alle prime armi”.
Come mai è nato questo feeling
con Giampaolo?“Tutto nasce dalla conoscenza del recipro-co lavoro, il rispetto dei ruoli ed una certa forma di amicizia lavorativa che si coltiva giorno dopo giorno. D’altra parte si pas-sa molto più tempo nello spogliatoio che con le famiglie. L’inizio di tutto ciò risale al campionato 2004/2005 con l’Ascoli in serie B, una delle stagioni in assoluto più belle”.
Giampaolo è indicato da tutti come un tecnico dal grande futuro nonostante l’epilogo di Catania, quali sono le sue qualità?“Il mister è anzitutto una persona seria, competente ed appassionata del suo la-voro. Nella conduzione della squadra ha un suo stile il cui tratto distintivo, per dirla con una sola parola, è l’organizzazione in tutto ciò che si fa”.
Spera un giorno di poter approda-re alla guida di una prima squa-dra?“In questa fase della carriera non è fra i miei obiettivi”.
La serie A che campionato è?“E’ il più bello per allenatori e giocatori. Il nostro calcio è quello più evoluto e le diffi-coltà di ogni tipo che si incontrano partita per partita non sono neanche paragona-bili a quello che capita all’estero. Tecnica-mente ritengo che nel nostro campionato ci siano ottimi giocatori capaci di mante-
nere alto il livello del gioco”.
E sotto l’aspetto della tensione?“Sappiamo quanto costa mentalmente ogni singola partita e quanto è difficile per gli addetti ai lavori la gestione della settimana. Diventa difficile lanciare gio-vani alle prime esperienze o addirittura esordienti assoluti in serie A. E’ molto più complicato che farlo nella Liga o nella Premier League. Sono convinto che agli sportivi piaccia questo tipo di football sof-ferto, fortemente legato al risultato, gio-cato già sui giornali giorni e giorni prima. La serie A, calcisticamente parlando, resta il torneo più competitivo”.
Quale fascino esercita il grande calcio?“Per lo più estetico: io amo il football nelle sue espressioni elementari, primordiali direi, mi piace vedere l’eleganza del gesto,
il timing con il quale questo viene esegui-to, il processo mentale di anticipazione che lo origina. Tutte queste cose le ritro-vo quotidianamente negli allenamenti e nelle partite che il nostro staff ha la for-tuna di guidare. Questo per me è il vero piacere”.
Per lei che è cresciuto in provincia immaginiamo quanta esperienza ha da raccontare…“Aver avuto la fortuna di arrivare fin qui è già di per sé una bella esperienza da raccontare. Non starei tanto a sottilizzare sul fatto di essere cresciuto in provincia. Il football è forse la cosa più ‘globale’ che sta sulla faccia della terra e da Helsinki a Città Del Capo, dalla metropoli al villag-gio accende le stesse passioni in tutte le categorie”.
Se un giovane calciatore le chie-desse il segreto per conquistare un posto in un organico di serie A cosa gli direbbe?“Dando per scontata la passione che è la chiave di tutto gli direi di andare a scuola, studiare, farsi una cultura ed avere una determinazione feroce per raggiungere l’obiettivo che si è prefissato; oltre ovvia-mente ad una dedizione al sacrificio fuori dal comune”.
Qual è il giocatore che più l’ha im-pressionata in questi anni di pro-fessionismo?“Di giocatori di alto livello ne ho visti un bel po’, tuttavia Cassano è quello che mi ha impressionato di più. Ha dentro di sè i tempi, la sensibilità e le abilità del gioco del calcio, si muove con il pallone quasi in maniera silenziosa. Ogni gesto tecnico è un tutt’uno con il movimento che lo ac-compagna. Mi ricorda il grande Romario del Barça, stessa morbidezza del gesto”.
Lei è un grande estimatore del Barcellona: che cosa lo affascina dei blaugrana?“Dire che il Barça esprime forse il calcio migliore della storia sarebbe fin troppo semplice. Mi piace sottolineare come un club di primissimo livello e con numeri economici impressionanti sia ancora, sotto certi aspetti, la voce di una popola-zione, l’esercito disarmato che lo difende, il salotto buono dove portare l’ospite, in una parola la squadra è come se fosse il testimonial nel mondo della Catalogna. A costo di sembrare fuori del tempo mi piace pensare che dalla tifoseria si siano levate molte voci contro la prima spon-sorizzazione, in 112 anni di storia, che comparirà sulla maglia blaugrana di qui a qualche tempo; purtroppo la potenza del denaro farà cadere anche questo mito della maglia ‘pulita’ del Barcellona”.
IL PERSONAGGIOFABIO MICARELLI
Io, Giampaoloe il BarçaDa Camerino a vice allenatore in serie A Intervista di Enrico Scoppa
Marco Giampaolo è uno dei migliori
allenatori in circolazione
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Minimoto, MiniGp, 125 Sp o Coppa Italia, CIV Le tappe principali perforgiare piloti di motociclismo
SPECIALE MOTO
Nel numero precedente di Marche in Gol, vi avevamo anticipato che avremmo trattato l’argomento
velocità, descrivendo le varie specialità che si incontrano nel percorso riservato a chi vuole iniziare l’attività del Pilota di velocità. La nostra non vuole essere una “linea guida” inderogabile e assoluta ma, utilizzando le esperienze fatte insieme ai nostri “minipiloti” in tutte queste specialità, crediamo di poter dare una vista panoramica sulle varie tappe che si incontrano durante questo affascinante quanto difficile cammino, fino ai vertici dei Campionati Mondiali.
Minimoto (campionato Italiano ed Europeo)E’ la categoria con cui è obbligatorio iniziare, è il primo approccio al mondo della velocità. Con queste minimoto hanno iniziato tutti i campioni del motociclismo attuale, da Mattia Pasini, a Marco Simoncelli, da Andrea Dovizioso fino a Valentino Rossi. La Minimoto è di fatto una moto in miniatura, priva di sospensioni e del cambio, la potenza è limitata e si inizia a 8 anni con motori a 2 e a 4 tempi da 40 cc (2T) e 80 cc (4T). Lo spettacolo che spesso si crea in questa categoria è coinvolgente. Poi si passa alla categoria Junior “A” “B” e “C” sempre 40 e 80 di cilindrata ma con potenze che aumentano in relazione alla categoria. Qui si iniziano a vedere i primi scorci di carattere e mentalità vincente tra i vari piloti, impegnati in duelli sempre più aspri. L’avventura in questa specialità dovrebbe terminare intorno ai 12 anni, dopo aver “assaporato” il brivido di motori raffreddati ad acqua con potenze
nettamente superiori.Mini Gp (campionato Italiano ed Europeo)In questa classe è possibile iniziare all’età di 10 anni, ma è consigliabile passare prima dalla Minimoto e restarci almeno un paio d’ani prima di andare in Mini Gp. Questa classe è nata da poco in Italia, 4 o 5 anni, e pur non avendo storia con piloti famosi a cui aggrapparsi, promette bene e sicuramente ne usciranno in futuro. Si può dire che in Spagna questa categoria è più datata in quanto si pensa che sia un’ottima palestra per iniziare le prime esperienze con sospensioni e con il cambio, particolari inesistenti sulle Minimoto, ma indispensabili da conoscere per essere preparati nelle classi superiori. Il mezzo è una copia delle 125 Gp ma di pezzatura più piccola. Sono costituite da tre classi: 50 cc (2T) e 100 (4T), 70 cc (2T) ed infine le 80 cc ruote alte. Quest’ultima è destinata a ragazzotti più maturi che hanno deciso, per vari motivi, di non proseguire il cammino, ma di restare il più a lungo possibile in questa classe per puro divertimento.
125 Sp o Coppa Italia (solo Italiano)E’ l’evoluzione della “storica” Sport Production, che diede lustro a molti piloti negli anni 80, cioè, sono moto tutte uguali e provenienti da veicoli regolarmente reperibili in commercio. In questa categoria ci sono passati un po’ tutti i piloti di oggi. La moto è un’Aprilia 125 due tempi raffreddata a liquido. Qui la musica cambia drasticamente. Si corre su autodromi di tutto rispetto come Mugello e Misano, e nel paddock si respira già aria
di Motomondiale. A vederle andare su questi circuiti cosi grandi sembrano facili da guidare e invece…niente di più sbagliato. Le gare sono infatti spettacolari. Si parte in 40 circa, spesso ci sono pochi decimi nei primi 8, o addirittura 1 o 2 secondi nei primi 25, insomma, le gare risultano essere decisamente entusiasmanti per chi è appassionato di questo sport e accattivanti per chi lo vede per la prima volta. Si può iniziare all’età di 14 anni, ma purtroppo (causa un vincolo della legge Italiana), fino a 16 anni non si possono effettuare prove libere esclusi i weekend accreditati alla gara. Questo vincolo riguarda solo i circuiti più grandi tipo Misano e Mugello. Possono invece, regolarmente girare, nei circuiti più piccoli, tipo Magione, Binetto e altri. I piloti sono ammessi anche in età “avanzata” (20/22 anni) ma per chi vuole provare a sfondare si consiglia il passaggio alla categoria superiore dopo aver fatto un paio di stagioni.
CIV (Campionato Italiano Velocità ed Europeo) Qui siamo veramente approdati in terra Internazionale. Le moto sono sempre 125 con motori a due e quattro tempi. Per quest’ultime la cilindrata è di 250 cc ed il motore è monocilindrico. Questa moto ha bisogno di essere capita; le potenze sono decisamente più alte (circa 40 Cv) e la messa a punto diventa veramente
indispensabile, per avere un mezzo vincente. Ma è in pista che si cresce, è li dentro che si affina la guida, l’astuzia e la determinazione, in quanto è in questa categoria che ci si imbatte in vere e proprie “bestie nere” e che non hanno nessuna intenzione di rendere la vita facile a chi lo precede. Questi mezzi provengono spesso dai campionati Europei e Mondiali degli anni precedenti (2 o anche 3 anni prima) e quindi sono delle vere e proprie moto da corsa; leggermente “invecchiate”, ma pur sempre cavalli selvatici.
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SECONDA DIVISIONE - SERIE D
“La penalizzazione di 2 punti? Proveremo a recuperarli sul campo”Parola d’ordine: non pensare
ai problemi societari, alla pe-nalizzazione, agli sviluppi che potrebbero accadere. E’ il re-
frain che più volte ha utilizzato Ivan Rondina (nella foto), responsabile dell’area tecnica della società granata intervenuto a “Le Marche nel pallone”, la seguitissima trasmissione domeni-cale in diretta di TVRS. Al microfono di Andrea Verdolini, all’indomani delle dimissioni del presidente Alber-to Caverni il quale lamenta la scarsa attenzione verso il club da parte della città e degli imprenditori, Rondina ha
riaffermato le sue professioni di otti-mismo: “La squadra merita molto di più della classifica che ha attualmente. Che l’avvio della stagione fosse problematico era scontato. Non dimentichiamo infatti che rispetto alla rosa che l’anno scorso raggiunse i play-off sono rimasti soltan-to Terrenzio ed il capitano Amaranti, dopo la cessione di Ionni. Il mister ha lavorato duro ed i risultati ci premieran-no”. Già ma quali conseguenze potreb-bero avere le dimissioni del presidente e che notizie avete su eventuali cordate locali e non interessate all’acquisto del-le quote del Fano Calcio? “Non è - pro-
segue Rondina - una questione di mia competenza come ama spesso ripetere Caverni, i presidente passano l’Alma re-sta. Anche il Comune si sta impegnando in tal senso e spero ci possano essere no-vità”. La penalizzazione? “Proveremo a recuperare sul campo...”, conclude la-conico Rondina, sperando che l’emor-ragia si fermi ai 2 punti.
Il responsabile dell’area tecnica del Fano Ivan Rondina mostra ottimismo
Fossombrone,un clic per la storiaBaldarelli e il blitz al Riviera delle Palme: foto-ricordo dentro lo stadio
Nel corso di una stagione per certe squadre ci sono gare che fanno la storia, che restano
nella testa come ricordi indelebili. Questo è accaduto in questa stagione al Fossombrone di mister Francesco Baldarelli che a metà gennaio si è imposta nei minuti finali in casa del-la Sambenedettese, in quel Riviera delle Palme tra gli stadi simbolo delle Marche: insomma, una di quelle storie da raccontare un giorno ai nipo-tini. “E’ stata un emozione fortissima - racconta il tecnico forsempronese - sia a livello personale che di squadra. I miei ragazzi erano molto emozionati, qual-
cuno prima della gara ha scattato una foto ricordo dentro lo stadio. Venivamo da risultati poco felici, grazie anche al nostro portiere siamo riusciti a portare a casa l’intera posta. Punti che fanno morale”. Il tecnico di Senigallia ha spo-sato in pieno il progetto-Fossombrone, dapprima guidando la formazione Ju-niores del Bikkembergs, poi la prima squadra. “Progetti futuri? Con questa società c’è una condivisione di idee, qui si fa calcio con poco budget ma con tanta passione: alle spalle abbiamo un settore giovanile con 300 ragazzi che sono il fu-turo del calcio a Fossombrone”.
L’esultanza dei ragazzi del Fossombrone al Riviera delle Palme
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SPECIALE SOFT AIR
- Recensito il Kar 98k della D-Boys - MondoSoftair: le offerte del mese!
Questo mese vogliamo presen-tare un fucile tipicamente utiliz-zando nella seconda guerra mondiale dalle truppe tedesche: il Kar 98 o Mauser Karabiner 98k. La terminologia “k” sta per “Kurz” (in tedesco corto) che indica appunto la versione corta del fucile. Il fucile è un bolt-action ovvero un fucile a colpo singolo a cari-ca manuale tramite la leva ottu-ratore. La replica da softair è
stata prodotta e realizzata da diverse case tra cui la Marushin, la Tanaka e la più economica D-Boys. In questo articolo prendiamo in considerazione quest’ultimo modello in versione “real wood” cioè in vero legno. Il fucile si presenta struttural-mente molto solido e le parti in legno sono molto realistiche. Il caricamento del fucile avviene tirando la leva dell’otturatore ed
inserendo i cinque bossoli a di-sposizione, in ognuno dei quali è inserito un pallino, nella parte superiore del fucile. Una volta inseriti i bossoli si fa avanzare la leva di armamento così che il primo bossolo viene caricato per poter sparare il col-po. Un’accortezza è inserire i bossoli più avanti possibile sen-za lasciarli troppo arretrati per evitare che si inceppino durante il caricamento. Un secondo con-siglio è quello di ingrassare la sede in cui scorrono i bossoli per rendere più scorrevole e funzionale il meccanismo di carica ed evitare appunto incep-pamenti. Dopo aver sparato il colpo si fa arretrare nuovamente la leva di armamento. Durante questa operazione il bossolo appena utilizzato viene espulso dal fucile in maniera veramente realistica e un nuovo bossolo viene spinto verso l’alto per po-ter ricaricare il colpo.
Il fucile è dotato di tacche di mira regolabili e regolazione dell’hop-up tramite brugola. La vite per la regolazione dell’hop-up si trova sotto alla tacca di mira. Internamente il fucile è in metallo così come la canna e le parti esterne visibili come ottu-ratore e tacca di mira. La poten-za è sopra il joule e come di-stanza si arriva tranquillamente a 50 metri. Il peso è di circa 2,9 Kg ed è lungo 112 cm. Il prezzo del fucile si aggira intorno ai 190,00 € per la versione in vero legno mentre si trova a prezzo
inferiore la versione in ABS che sconsigliamo per il poco realismo che ne deriva. Particolare dei bossoli in dotazione
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Potenza: 1,6J (0,20g) Distanza: 60m circa Caricatore 23bb Peso 4400g Lunghezza 122cm Bipiede incluso Bolt Action
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Potenza: 1,1 J (0,20g) Distanza: 55m circa Cadenza: 750 bb/min Caricatore: 300bb Peso: 2850 g Lunghezza: 76 cm Gearbox e ingranaggi: metallo
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Potenza: 1,0J (0.20g) Distanza : 45 m circa Caricatore: 450 BBs Lunghezza 765 mm Lunghezza con calcio chiuso: 670 mm Canna interna: 366mm
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8 n. 16
Una festa spontanea che racchiude una doppia sofferenza per il pubblico di fede dorica. Che brividi la Coppa Italia con-quistata in una serata (di metà gennaio) tanto fredda quanto intensa al cospetto di un Tolentino che merita comunque un applauso grande per la voglia che ha messo in campo. La differenza l’ha fatta il rigore finito sul palo di Marcoaldi per una gioia biancorossa che ha valore dop-pio. Per i tifosi vuol dire rinascita dopo le sofferenze estive caratterizzate dal secon-do fallimento in sei anni (Petocchi dopo Pieroni), dalla ripartenza “obbligata” nei Dilettanti e la scoperta di un mondo che poco o nulla ha a che vedere con la storia biancorossa. Per dirigenti e giocatori in-vece la storia parla di cinque finali perse sotto il nome Piano San Lazzaro che ave-vano fatto passare il messaggio di “bella incompiuta” alla squadra del presidente Andrea Marinelli. Si inizia nel 2006-2007 con la finale di Coppa Italia persa contro il Montegiorgio all’Helvia Reci-na di Macerata, proprio ai calci di rigore;
a maggio è il turno dei play-off dove, nella finale di Osimo, il Piano viene superato di misura dal Bikkembergs Fossombro-ne grazie ad un gol di Stefanelli. Due anni dopo, stagione 2008-2009, altra doppia sconfitta per il Piano: in Coppa Italia è la Jesina al Recchioni di Fermo che supera di misura la squadra dorica grazie al gol di Somma nei minuti finali mentre nella splendida cornice del Del Conero (ora stadio amico degli uomini di Marinelli), la Civitanovese supera 2-1 gli uomini di Lelli nella finale play-off. La quinta e ul-tima finale persa risale allo scorso anno, sempre nei play-off che valgono l’accesso alla fase nazionale: al Roccheggiani di Falconara l’avversario di turno è la Jesi-na di Fenucci che si porta sul 3-0 prima della rimonta dorica che si interrompe sul 3-2, con i leoncelli che poi conquisteran-no la promozione in D dopo la fase nazio-nale. In estate arriva il fallimento dell’AC Ancona e la ripartenza dall’Eccellenza proprio grazie al Piano San Lazzaro che diventa Ancona 1905 e, di conseguenza,
la prima realtà calcistica del capoluogo di regione. Al termine della gara di Civita-nova è esplosa tutta la gioia dei tifosi, dei dirigenti e dei giocatori che hanno vissuto sulla propria pelle questo lungo cammi-no. Come sempre il presidente Marinelli ha disertato la tribuna d’onore, preferen-do vivere la sfida in gradinata, in mezzo ai tifosi con la sciarpa biancorossa al col-lo: “Una vittoria che questi tifosi meritano per tutto quello che hanno passato durante la scorsa estate: a loro, a tutti loro, dedico questo successo che arriva dopo tante finali perse. Ora in campionato dobbiamo lotta-re fino al termine della stagione, e saranno tutte finali”. Gianmarco Malavenda ha sulle spalle una lunga carriera e tre finali perse con la maglia del Piano San Lazzaro che veste dal 2008: comprensibi-li le sue lacrime di gioia al temine di una gara in cui si è visto parare il quinto rigore da Caracci: “Non mi era mai capitato da quando gioco al calcio ma per la prima vol-ta, dopo il rigore fallito, ho pianto. Ci tengo troppo a questa squadra, sono un calciato-re ma sono prima di tutto un tifoso. Dopo tante finali perse meritavamo questa gioia e la meritava questo pubblico incredibile”. Soddisfazione personale anche per il mister Marco Lelli: “La gioia è tanta so-prattutto perché ottenuta al cospetto di una
grandissi-ma squadra come il Tolentino e la soddisfa-zione è quella di aver fatto far festa a questo pubblico”. Infine Donato Andreucci, direttore sportivo biancorosso: “Cinque finali perse dal 2006 ad oggi erano tante e il successo ripaga di tante volte dove le cose non sono andate bene. E comunque, ci ritroveremo il Tolentino fino alla fine del campionato”.
Segui le interviste del dopopartita su Qtv a questo indirizzo:www.youtube.com/quellichenet
ECCELLENZA
Le mani sullaCoppa Italiadopo cinquefinali perseDalla gioia del patron Marinelli alle lacrime di Malavenda.E ora il rush finale in campionato!
9n. 16
ECCELLENZA
Cingolana più fortedella crisi economica!
Pochi squilli di tromba e la voglia di camminare a fari spenti per non attirare troppo l’attenzio-
ne e permettere alla squadra di la-vorare nel migliore dei modi. In due righe ecco spiegata la filosofia della Cingolana che insegue il traguardo dell’ennesima stagione da protago-nista in Eccellenza. Alcuni addetti ai lavori nella fase di pre-campionato avevano pronosticato una stagione di sofferenze per i ragazzi di mister Maz-zaferro che però stanno senza dub-bio disputando un’ottima stagione. Soddisfazione e sano realismo sono i valori che emergono dalle parole del direttore generale Giandomenico
Giorgi (nella foto): “Siamo partiti per centrare una salvezza tranquilla ma, nel corso della stagione, la crisi econo-mica ha colpito vari settori della nostra realtà e l’economia della zona ne ha risentito pesantemente. Nel momento di maggiore difficoltà abbiamo avuto una risposta importante da parte della squadra, quando ci siamo visti costretti ad operare un taglio ad ogni livello nella gestione generale della società. Manca-va un giorno all’inizio del mercato di riparazione ma oltre il 90% dei gioca-tori ha accettato le decisioni prese, spo-sando il nostro progetto: la serietà con la quale questo gruppo dirigenziale si è sempre comportato nel corso degli anni evidentemente ha colpito nel segno”. Un sacrificio economico che la società si è trovata a fare anche per completare l’opera relativa al nuovo impianto in sintetico che permetterà di va-lorizzare al meglio il proprio settore giovanile: “E’ un progetto nel quale investiamo molto perché da tempo la-voriamo per una politica impostata sui giovani: il tutto per gestire al meglio i costi di gestione, cercando di mantener-si in una categoria tanto improntate dove sono presenti molte realtà con una utenza ben diversa e dalla grande tra-dizione”. Il segnale che la squadra ha dato accettando le riduzione dei costi di gestione della società è sintomatico di come il clima che i giocatori respi-rano a Cingoli sia senza dubbio sereno e si lavori al meglio. “Molti giocatori si
sono “rigenerati” qui da noi nel corso de-gli anni, tornando a quegli standard di rendimento o valorizzandosi ancora di più. Alcuni esempi sono quelli di Strap-pini, Alessandrini e Focante attualmen-te protagonisti alla Jesina ma anche elementi come Fuakuputu e Bonsignore hanno trovato la meritata ribalta da noi. In questa stagione questo discorso può essere fatto per Simoncelli, le cui caratteristiche sono ben note a tutti, che aveva bisogno di ritrovare continuità e fiducia per esprimersi al meglio e lo sta facendo. L’ultimo arrivo Selotto? Abbia-mo avuto ottime referenze da Gaetano Fontana, tecnico che lo ha avuto con lui alla Santegidiese e l’esordio ufficiale con gol, in quel di Monte San Giusto, ci fa essere ottimisti”.
Il dg Giorgi elogia le doti umane del gruppo: “Nel momento di maggiore difficoltàla squadra ha risposto con i risultati”
L’Eccellenza propone al comando della clas-sifica tre squadre: Ancona, Tolentino e Fer-mana. Fin qui nulla di particolare visto che
sono le squadre migliori. Ma il Tolentino merita un’attenzione particolare. Perché? La squadra, basta dare uno sguardo alla distinta, è compo-sta da una decina di under cresciuti nel vivaio cremisi. Ricordiamoli. Marco Caracci (‘92), Mattia Ortolani (‘91), Andrea Losego (‘94), Diego Pistelli (‘93), Jacopo Verdoli-ni (‘92), Gabriele Aquilanti (‘92), Mattia Moschetta (‘92), Damiano Sbrollini (‘91), Roberto Iacoponi (‘88). Da non dimenticare che Federico Melchiorri (tre anni fa esordì in A col Siena) è un prodotto del vivaio ed altri ra-gazzi sono emigrati in altre formazioni: Marco Bigoni (‘90) prima a Venezia adesso a Chieti, Nicola Malaccari (‘92) Primavera Atalanta, Andrea Testa (‘90) portiere dell’Aquila, Tho-mas Albanase (‘88) Sud Tiroler (C1), i gemelli Loris e Luca Cantarini a Recanati. Da non di-menticare Alessandro Ciufetti nelle giovanili del Lecce, Marco Vita in quella del Milan. Tanti e tanti giovani valorizzati nel corso degli anni in un vivaio importante dove hanno lavorato tec-nici di grande qualità come Renzo Morreale (2007/2008 e 2008/2009) che ha partecipato al campionato Nazionale Juniores (oltre ad una breve esperienza in prima squadra), Sergio Gullo che ha guidato la squadra Allievi nel-la stagione 2008/2009 nella corsa scudetto. E ancora Graziano Colotti, responsabile del settore giovanile e alla guida degli allievi nazio-nali (2004/2005): fu la prima esperienza di una squadra della provincia di Macerata nei campio-nati nazionali allievi e giovanissimi con giocatori importanti come Bonaventura ora all’Atalanta, Marasca attaccante del Corridonia. Tanti giovani di qualità che non potranno non dare una mano ad un Tolentino che punta al successo finale o quanto meno alla conquista di un posto play-off.
Beata gioventù(cremisi)Il Tolentino sogna con i suoi baby fenomeni
Molti giocatori si sono
“rigenerati” qui da noi,
valorizzandosi ancora di più
10 n. 16AMARCORDGABRIELE CECCOLINI
“Il mio Cagliari con Gigi Riva”
Gabriele Ceccolini nasce a Pesaro il 22 settembre del 1946. Sessanta-
cinque anni compiuti ma ancora un atleta a tutti gli effetti, basta vederlo quando segue i ragazzini del Real Montecchio. Primi calci alla Vis Pesaro con Gasperotto e Tombesi, i tecnici che gli hanno insegnato l’abc del calcio. Il ragazzino cresce bene, nel settem-bre del 1964 gli allenatori vissini lo fanno debuttare in serie D. L’avversario è lo Schio, ruolo ala destra. Quattro stagioni a Pesaro tra C e D con allenatori di grande spessore come l’ex laziale Gianni Seghedoni, Giu-liano Tagliasacchi e Angelo Becchetti. Il giovane Ceccolini cresce tanto bene da in-teressare club di serie A: il Cagliari se lo as-sicura e nell’isola trova Manlio Scopigno. Il debutto in serie A è contro il Pisa del mitico presidente Anconetani.
Ceccolini, nella prima parte della sua lunga carriera con la Vis Pesa-ro anche la vittoria di un campio-nato dalla D alla C nella stagione ‘65/’66.“Una bel momento consacrato con una vittoria di grande prestigio e con una squa-dra sicuramente importante in cui giocava anche colui divenuto famoso nelle vesti di arbitro: Bergamo”. Cagliari, tappa importante?“Senza dubbio. Una tappa storica della mia carriera di calciatore. Nell’isola ho incon-trato e giocato insieme a grandi campioni
che hanno costituito poi l’ossatura della Nazionale come Riva, Boninsegna, Alber-tosi, senza dimenticare il brasiliano Nenè”. Con ‘rombo di tuono’, al secolo Gigi Riva, quali rapporti ha?“Bellissimi. Si stava decisamente bene con Gigi. Un ragazzo bravo. Noi scapoli del Cagliari vivevamo insieme nella foresteria della società e lui era sempre disponibilissi-mo anche per le cose più semplici. Qualche volta si andava a cena insieme. Un campio-ne anche di bontà e di buone maniere”.
Lei che ha condiviso tante giornate insieme a Riva, se dovesse ricorda-re le qualità tecniche e umane di questo grande campione cosa rac-conterebbe? “Che faceva del silenzio una virtù. Parlava poco Gigi, non amava il chiasso intorno a lui. Riva era un sunto di potenza e tecnica. Faceva tutto con la massima semplicità. Si allenava per ore cercando di migliorare quello che amava di più, il tiro in porta. Non lasciava nulla al caso. Sotto questo profilo andava alla ricerca della perfezione come fanno tutti i grandi campioni”.
Del debutto in serie A cosa ricorda, quali emozioni?“Ancora oggi mi vengono i brividi se ripen-so a quel giorno quando sbucammo dal sot-topassaggio per andare in campo. Il cuore batteva forte perché si avverava un sogno che ogni ragazzo che gioca al calcio culla dentro di sè. Per me quel sogno si era tra-mutato in realtà”. Tanta serie A ma anche esperienze internazionali: ci racconti l’emozio-ne provata in occasione di Cagliari - Dinamo Mosca quando si è trova-to di fronte il portiere più forte del mondo Lev Yashin.“Ricordo indelebile. Era il 31 dicembre del 1968, Cagliari – Dinamo Mosca, finì 0-2. Un’esperienza indimenticabile per un gio-vane di provincia di fronte ad un mostro sacro del calcio mondiale”. Dopo la meravigliosa esperienza con il Cagliari la sua carriera come si è sviluppata?“Tre anni all’Udinese in serie C. Anche in questa esperienza ho avuto la possibilità di giocare al fianco di grandissimi gioca-tori come Caporale, Franzot, Fedele. Una
grande società che anche al-lora non difettava di ottima organizzazione. Il tecnico era l’argentino Oscar Montez”. Ceccolini ha conosciuto anche la Nazionale?“Sì. Una chiamata che mi ha permesso di conoscere gran-di campioni come Chinaglia e Furino e di poter assapora-re il profumo dell’azzurro”.
Dopo Udine ecco l’Inter-napoli, dal profondo nord al pro-fondo sud.“Che esperienza. Giocare al San Paolo è un emozione grandissima anche se lo stadio restava spesso desolatamente vuoto. Un immenso catino senza pubblico fa paura”.
Una carriera che dopo i fasti della serie A ha conosciuto anche il ritor-no in serie D.“Gli anni passano per tutti tanto che ho concluso la mia carriera vestendo la maglia del Lanciano nella stagione ‘72/’73, poi il ritorno a Pesaro e nell’estate del ‘78 la deci-sione di dire basta dopo una quindicina di stagioni tra i professionisti”.
Dopo tanto calcio giocato arriva il debutto come allenatore.“Una bella esperienza anche quella, prima alla guida della Vis Pesaro poi Fano in C2”.
Da non dimenticare anche la sua attività di osservatore per il Torino dagli anni duemila fino al 2005.“Ho seguito con grande attenzioni gioca-tori importanti come Quagliarella, Calaiò, Rizzato tanto per fare qualche nome”. Attualmente segue le giovanili del Real Montecchio.“Sono il responsabile del settore giovanile del Montecchio, una piccola realtà con un modesto bacino d’utenza. Cer-chiamo di far bene por-tando qualche ragazzo in prima squadra, come Montanaro ad esempio”.
Ci sono ragazzi che
p o -trebbero aspirare a qualche cosa di più importante?“Potenzialmente ce ne sono, molto dipen-de da loro, dalla voglia di applicarsi e fare sacrifici”.
Ad un giovane che bussa alla porta di Ceccolini per indicargli la stra-da del successo lei cosa si sente di dire?“Di andare a scuola, come facevamo noi ai nostri tempi. E poi studiare e applicarsi credendo in quello che si fa, il resto verrà da solo. Io posso dire che quando ero alla Vis Pesaro, il mister Seghedoni ci portava in ritiro nel dopo gara, io avevo con me la cartella con i libri che mi servivano il lunedì mattina a scuola. Calcio e studio. Ecco per-ché Seghedoni è stato per me un grande maestro di sport e di vita”.
di Enrico Scoppa
1: Con la maglia del Cagliari in occasione dell’inconro con la Dinamo Mosca2: Ceccolini è il secondo in alto da sx a fianco di Gigi Riva3: Con la Vis Pesaro nel 19664: La Vis Pesaro allenata da Florio, Ceccolini è il secondo accosciato da destra
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PROMOZIONE
90 anni e…voglia di primato!
Sul fatto che sarà un testa a testa serrato fino al termine della sta-gione in pochi lo mettono ormai in discussione, a Senigallia l’at-
tuale posizione in classifica (girone A) fa veramente sognare i tifosi rossoblu. Una società e una platea abituata a ben altre categorie, reduce da due stagioni di soffe-renza in Eccellenza nelle quali però il me-rito è stato soprattutto quello di inserire in squadra molti giovani del proprio settore giovanile. A conferma di questa politica messa in atto ormai da tempo dalla Vigor, la scelta di Aldo Clementi sulla panchi-na della prima squadra: per lui una lunga esperienza nel settore giovanile rossoblu, coronata anche da diversi campionati da protagonisti. Ovviamente soddisfatto dell’andamento di questa stagione è il presidente Valentino Mandolini, diri-gente di lungo corso: “La nostra presenza
al vertice della classifica direi che non era prevista all’inizio della stagione: il nostro obiettivo non era certo quello di vincere a tutti i costi ma continuare nel nostro pro-getto a medio e lungo termine che siamo convinti possa dare ottimi frutti. La nostra è una squadra che deve vivere di domenica in domenica, rimanere sempre concentrata per mantenere i piedi ben saldi e un grande equilibrio come fino ad ora ha dimostra-to”. Stagione veramente importante per la Vigor Senigallia perché in questo 2011 la società spegnerà 90 candeline e per fe-steggiare nel migliore dei modi l’evento è in programma di organizzare appunta-menti, iniziative e rappresentazioni quali meritato tributo ad una storia certamente prestigiosa, segnata dal prezioso contri-buto di tanti dirigenti, atleti, sportivi e dalle molteplici risorse della città.
Mandolini: “Equilibrio e piedi per terra”
QUI VIGOR SENIGALLIA
“In alto con i giovani del posto”
E’ un Porto Sant’Elpidio ricco di giovani e di voglia di emer-gere quello che si sta ritaglian-do un ruolo da protagonista
nel girone B. In piena lotta per un posto nei play-off la squadra guidata da Vin-cenzo Morreale si sta togliendo belle soddisfazioni: “Stiamo vivendo un buon periodo – conferma il tecnico – il nostro è un gruppo coeso e giovane con tanti ragazzi del nostro vivaio: fatta eccezione per Terjek e Diamanti tutti escono dal settore giovanile del Porto Sant’Elpidio. Essere li in zona play-off a battagliare con squadre con ambizioni ben più importanti è un buon risultato ma noi abbiamo un grande vantaggio: senza pressioni particolari si riesce a lavorare con maggiore tranquillità”. Un merito in più per Morreale è quello di aver riscoperto la vena realizzativa di Marino Mozzorecchia che ha già superato la doppia cifra: “E’ un giocatore importantissimo, capace di rico-prire più ruoli. Negli ultimi anni ha giocato
a centrocampo ma nasce come prima pun-ta e, mancando un attaccante di peso per fare da spalla Morlacco e Conte, ho deciso di provarci e finora è andata bene”. Rag-giante anche il presidente Giampaolo Marini, alla prima stagione nel sodalizio elpidiense: “Da sempre amo il calcio che ho praticato in passato, in Prima e Seconda ca-tegoria ma ho anche il patentino di allena-tore del settore giovanile, cosa che ho fatto ultimamente all’Azzurra Fermo. In squadra vedo lo spirito giusto con tanti ragazzi che hanno spazio e sono valorizzati dal mister. La mentalità della squadra è quella giusta, come anche il progetto societario è molto serio: intorno a questa squadra cerchiamo di riunire l’interesse e la passione dell’intera città che esprime molte realtà importanti in categorie inferiori, un settore giovanile di livello ma anche una squadra di calcio femminile con grande tradizione. La squa-dra sta onorando questo campionato e sta giocando a calcio divertendosi”.
Marini e Morreale: la squadra ha la mentalità giusta
QUI PORTO SANT’ELPIDIO
12 n. 1612
PesaroAncora un cambio all’Audax Montefelcino (Seconda categoria B): a dicembre era arrivato Massimiliano Galassi al posto
di Grilli, ora la società chiama Vladimiro Cennerilli, ex settore giovanile del Sant’Orso e Cuccurano.
La Maior (Seconda categoria B) si separa da mister Alberti e per la panchina sceglie Pierangelo Fulgini, ex Cantiano e Fossombrone.
L’ex giocatore del Fano entusiasta della sua nuova avventura: “In Italia tira una brutta aria per noi calciatori, laggiù vivono per il calcio”
Un fanese in Iran: Antonioni firmerà peril Gostaresh Foolad
Un cattolico fanese nella terra de-gli Ayatollah. Dopo Giovanni Mei, che nel 2003, al Saipa di Teheran, fu il primo allenatore
italiano in quella fetta di Medio Oriente, è la volta di Enrico Antonioni, 29 anni, fanese doc ed ex giocatore del Fano, che a giugno firmerà un contratto annuale con il Gostaresh Foolad, squadra di Tabriz, ai vertici della serie B iraniana. Si parla di un contratto importante che al cambio (in euro) fa qualcosa come 160 mila euro. Una tombola per chi vivacchiava (e vivac-chia) nella ‘nostra’ Seconda divisione. An-tonioni, ruolo centrocampista, con il Fano ha raccolto una manciata di presenze, poi la rescissione del contratto: “Stavano in difficoltà, non potevano più tenermi, me-glio venir via”. Destinazione Iran. Tabriz, più di un milione e mezzo di abitanti, è collocato nell’Iran del nord. Oggi città del petrolio, un tempo passaggio obbligato di carovane alla conquista dell’Oriente. La squadra, allenata dal croato Luka Bona-cic, sogna la serie A. Antonioni, ex gioca-tore di Brescia, Bari, Foggia e Pro Vercelli,
si è recato a Tabriz per nove giorni a fine gennaio: “Avrei anche potuto ac-cettare la loro proposta subito ma ormai il campionato volge al termine - ci dice al te-lefono - pertanto ormai firmerò il contratto a giugno. Al momento? Beh, per non stare fermo vorrei trovare una sistemazione da qui a maggio, forse in Svizzera, vedremo. Comunque laggiù si vive bene, per il calcio i tifosi sono quasi fanatici, lo stadio è sem-pre pieno, il cibo è buono; certo, non c’è la pasta ma ci si adatta bene”. In una nazione in cui la comunità cattolica non supera i 150mila praticanti su una popolazione di 15 milioni di abitanti, l’Islam fa tremare i polsi e spesso minaccia chi professa altre religioni. Ne sa qualcosa l’ex centrale di Milan e Inter Taribo West, ingaggiato dal Paykan di Teheran, ma costretto ad abban-donare di corsa il Paese (nel 2007) perché da buon pastore protestante pentecostale aveva cercato di diffondere i precetti della Bibbia. Ma Antonioni di tutto questo non è preoccupato, lo senti e non vede l’ora di partire per l’Iran: “In Italia tira una brutta aria per noi calciatori, o giochi in serie A, oppure è dura…”.
i tifosi sono quasi fanatici, lo stadio è sempre pieno, il cibo è
buono
il Gostaresh Foolad
si è recato a Tabriz giorni a fine
Avrei anche potuto ac
13n. 16
CITTÀ FUTURA MONTECCHIO
Il Calcio a 5risponde presente
PESARO
Erano partiti nel 2004-05 come Montec-chio C5, con Valerino Pedi ni presiden-te e una squadra iscrit ta alla C2 comple-tamente da rein ventare. Sei anni dopo ritroviamo due squadre e un’unica società al largata: è questo il presente della Città-Futura Montecchio C5, iscritta al torneo di C2 e partecipante con la propria Under 21 al campionato nazionale giovanile di categoria. “Il presidente Pedini, dopo l’espe-rienza maturata con Amedeo Canti nel Real Montecchio, sei anni fa chiamò l’attuale Dg Francesco Tonucci e il sottoscritto - racconta il direttore sportivo Andrea D’Emilio -. Pagammo l’inesperienza della prima volta, dopo essere retroces si, ripartimmo dalla D ma ponendo le basi per una crescita costan-te”. Il primo mattone è stato l’allena tore Massimo Castellini. “Con lui – conti-nua D’Emilio - siamo subito arrivati ai pla-yoff perdendo la fina le provinciale. Stessa cosa l’anno successivo: fuori in semifinale”. E come sostengono anche i proverbi, la terza volta è stata quella giusta. “E’ stata una lunghissima rincor sa, culminata il 21 giugno ad An cona contro una squadra di Ascoli. In C2 siamo arrivati secondi perden-do i playoff all’ultima parti ta. Vincemmo il premio di squadra rivelazione ma purtrop-po non si materializzò il ripescaggio in C1”. Allo staff dirigenziale si sono uniti Mirko Cardinali e Federico Ghiselli. E la scorsa estate, dopo tanti anni belli con Castelli-ni, è arrivata la rivoluzione con prospet-tiva gran dangolare: l’intero territorio di Pian del Bruscolo. “C’è stata la fusione tra Montec chio C5 e la CittàFutura del pre-
sidente Volfango Tiberi che l’anno prima era arrivata seconda nel campionato re-gionale Juniores vincendo anche il premio disci plina. La nostra filosofia è chiara: pun-tare il più possibile su gente del posto. Con la CittàFutura Mon tecchio C5, allenata da Rosario Messina, possiamo contare su un settore giovanile di grande pro spettiva, che parteciperà al cam pionato Under 21 nazio-nale”. La bombo niera della CittàFutura Montecchio sarà il PalaDionigi: al venerdì (ore 21.30) la prima squadra, domenica (ore 12) l’Under 21. “Non vogliamo porci limiti – sottolinea il ds -. E’ arrivato un alle-natore di grande esperienza come Fabrizio Pianosi, campione in C1 col Pesaro Five e allenatore in serie B dell’Italservi ce insieme al brasiliano Tavoloni. Possiamo contare su un gruppo storico e su Lorenzo Zavoli, pre-miato l’anno scorso come miglio re giocato-re C2 Marche. Finito il girone di andata, tra qualche infortunio e partenze di un paio di giocatori, siamo in piena lotta playoff, in un campionato dominato dal Buldog Lu-crezia”. La rosa è composta da: PORTIERI: Mombello Federico, Mal-passi Flavio, Miccio Alessandro.CENTRALI DIFENSIVI: Messina Rosa-rio, Berti Federico,Testaguzzi Giacomo. LATERALI: D’Agostino Alessio, Del Prete Luca, Zavoli Lorenzo, Marcuc-ci Davide, Zavoli Albero, Tiberi Mat-teo, Filippini Andrea Martone Valerio. PIVOT: Poggiaspalla Simone, Carboni Mattia, Miccio Cesare.
MURAGLIA
Continua a ritmo da tre punti cam-pionato del Muraglia che, grazie ai quattro gol realizzati dal bomber
Lorenzo Lazzari, ha superato il Monte-felcino, rilanciando la propria candidatu-ra in ottica play-off. Il risultato rotondo ha prodotto due effetti preziosi per la forma-zione pesarese, dando una bella iniezione di fiducia ai giocatori in vista della parte finale del torneo che richiede un valore aggiunto di energie fisiche e mentali per fare la differenza, puntando alla conqui-sta dei punti necessari per rilanciare la squadra nelle zone nobili della classifica. Ottenere un risultato così positivo dopo che l’avvio del girone di ritorno era stato avaro di soddisfazioni e risultati, è stato fondamentale per pensare con una men-talità diversa al proseguo della stagione. “Una prova eccellente di Lazzari quella con-tro il Montefelcino – racconta il presidente Luigi Ricci – che ha realizzato cinque reti, ma una annullata dall’arbitro. Il bomber Lazzari, titolare da questa stagione in so-stituzione di Garoffolo passato al Villa San Martino, sta disputando una buona stagio-ne. Le sue reti servono alla squadra. Ora grazie a questa vittoria rimaniamo aggan-ciati al treno di testa e abbiamo le carte in re-gola per essere protagonisti fino al termine della stagione. Un torneo dal livello medio alto, nel quale ci sono squadre costruite per
fare bene ma che ogni gara presenta molte insidie”. Il presidente Ricci, oltre a com-mentare la stagione della prima squadra, ha voluto spendere qualche parola po-sitiva anche per la formazione Allievi. I ragazzi guidati da Massimo Donini hanno chiuso la prima fase della stagione al secondo posto, un piazzamento che ha consentito alla giovane squadra pesarese di ottenere il pass per la fase regionale: un risultato fortemente voluto e che premia lo straordinario lavoro svolto dalla socie-tà nel corso degli anni e soprattutto per i giovani perché su di loro si possono met-tere solide basi per il futuro del Muraglia. La rosa degli Allievi:
PORTIERI: Damiani e Battistelli. DIFENSORI: Brancadori, Badioli, Bruscoli, Cecchini, Faggi, Gatticchi, Gorini F. e Gorini M, Ramadani. CENTROCAMPISTI: Ciminari, Cocciu, Donini, Malandrino, Marfoglia, Vampa ATTACCANTI: Grimalschi, Lugli e Rabrenovic.
Attivata una fusione per valorizzare la prima squadrae i giovani del posto
Un poker (di Lazzari)per sognareIl Presidente Luigi Ricci: “Protagonisti fino alla fine”.Ottimo risultato per gli Allievi di mister Donini
La formazione Allievi del Muraglia
14 n. 16
Quanta strada ha compiuto Francesco Conti, nato a Chiavari (Genova) 48 anni
fa, ex capitano del Fano (in C1 e C2) e soprattutto allenatore della Vigor Senigallia (Interregionale) nel pe-riodo 1999 - 2000. Arrivò a febbraio al posto di Morganti, la stagione suc-cessiva però diede le dimissioni dopo tre mesi di lavoro. Da giocatore fu a Ravenna che incrociò Luigi Delne-ri, tecnico della Juventus. Il feeling fu immediato, è al Chievo che Del-neri lo inserisce nello staff tecnico: poi Oporto, Roma, Palermo, anco-ra Chievo, Atalanta, Sampdoria, Ju-ventus. In questa intervista concessa al sito della Vigor Senigallia (www.usvigorsenigallia.com) si racconta.
Francesco Conti, partiamo dalla fine: quali sono le sue
considerazioni generali sul “gruppo” Juve?“La Juventus con la quale mi confron-to quotidianamente è una squadra altamente competitiva, costituita da elementi estremamente disponibili a lavorare seriamente. Nonostante siano nella maggior parte campioni affermati, c’è totale abnegazione e volontà di mettersi a disposizione. Insomma, esistono tutti i presupposti per fare molto bene”.
Lei è il vice storico di Gigi De-lneri: vogliamo raccontare qualche segreto, qualche ca-ratteristica del mister bianco-nero?“Il tecnico è prima di tutto un gran-de conoscitore di calcio. Un allena-tore che cura i dettagli in maniera che possiamo definire maniacale.
E, soprattutto, un allenatore costan-temente in aggiornamento, sempre alla ricerca di innovazioni tecniche, tattiche ed atletiche.Dal punto di vista umano, Gigi si segnala per lealtà e schiettezza, pe-culiarità che i giocatori riescono ad assorbire immediatamente e a tra-durre proficuamente nei rapporti interpersonali”.
Torniamo al suo passato: che stagioni sportive sono state quelle trascorse a Senigallia?“Quella alla Vigor è stata la mia prima esperienza e, come tutti gli esordi, è facile incappare in qualche errore. In generale, ho un’ottima memoria sia dell’ambiente che della città. Se-nigallia è un posto dove è possibile intraprendere dei buoni rapporti a tutti i livelli”.
C’è stata qualche persona del mondo rossoblu con la quale ha intrattenuto un legame par-ticolare?“Nel periodo senigalliese ho matura-to simpatie capaci di evolversi in ami-cizia e durare nel tempo. Mi riferisco in particolare al mio team manager di allora Giorgio Marcellini, persona con la quale intrattengo contatti set-timanalmente. Ancora precedente è l’affinità con l’amico Loris Servadio, al quale voglio ribadire la mia grati-tudine”.
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AnconaFrancesco Conti, vice storico di Gigi Delneri, ha iniziato con i rossoblu la professione di allenatore
Dalla Vigor Senigallia alla…Juventus
Se Francesco Conti può vantare una carriera di prim’ordine lo deve a una persona che ha creduto in lui prima da giocatore e poi da allenatore, e questa persona risponde al nome di Loris Ser-vadio, 61 anni, attual-mente responsabile del settore giovanile della Vigor Se-nigallia. Servadio ha una carriera alle spalle impor-tante da direttore sportivo, Fano e Ravenna sono state alcune delle sue tappe. E’ qui che il rapporto con Conti diventa sì professionale ma anche uma-no. “Francesco è stato un bravo calciatore, grande capitano del Fano - ricorda con affetto Servadio - è arrivato a giocare anche in serie B. Fu a Ravenna che conobbe il giovane Delneri…nacque una profonda amicizia. Io lo proposi come allenatore a Senigallia e da lì iniziò la sua attività. Come andò quella sta-gione? C’era una situazione complicata - sottolinea – era stata allestita una squadra per vincere, France-sco pagò forse un po’ d’inesperienza e si dimise dopo pochi mesi. Comunque è una persona competente, un autodidatta che nel tempo ha saputo lavorare e crescere professionalmente, e la sua carriera è lì a di-mostrarlo”.
Dietro al successo di Conti c’è Loris Servadio
Dopo 139 giorni l’Offagna sfata il tabù del ‘Raimondo Vianello’.Ormai non ci credevano quasi più. Ben 139 giorni erano passati dalla prima ufficiale nel nuovo stadio intitolato
all’indimenticabile ‘Raimondo Vianello’. 9 partite: 6 pareggi e 3 sconfitte. Con la vittoria che sembrava un’amica sconosciuta. Divenuta quasi un incubo dalle parti della Rocca. Contro la Passatempese, d’incanto, è arrivata. L’Offagna
(Promozione A) per la prima volta ha alzato le braccia verso il cielo nel nuovo stadio.
15n. 16
ANCONA
Rammarico & riscatto:puntare al centro classifica!
L’Usap Agugliano Polverigi nel girone di ritorno si lancerà alla caccia del-la salvezza. La squadra, quest’anno
composta per circa l’85% da giovani che provengono dal settore giovanile - e non è un caso che l’età media si aggiri sui 22 anni - ha creato due effetti che rappresen-tano croce e delizia per gli appassionati di calcio della zona. Da un lato, il fatto che giochino molti giovani del posto, sta richiamando tanti appassionati allo sta-dio, spesso amici e persino parenti pronti
a seguire le gesta sportive dei propri be-niamini; dall’altro, ha creato almeno nella prima parte della stagione un rendimen-to alternato che al momento ha portato l’Usap a navigare nella parte bassa della classifica. “Abbiamo allestito una squadra puntando molto sui giovani – commenta il presidente Roberto Trombettoni – a cui abbiamo aggiunto qualche innesto con maggiore esperienza per cercare di creare un gruppo equilibrato, ma fino a questo momento siamo stati molto discontinui. La squadra riesce a costruire anche del buon gioco, ma siamo poco concreti specialmen-te nella fase offensiva. Insomma, ci manca il gol e questo ha avuto ripercussioni anche consistenti sulla classifica”. Quasi alla fine
del girone di andata c’è stato un avvicen-damento in panchina, al posto di mister Angeletti è subentrato Marco Tron-con, cambiamento che si auspica possa portare lo slancio necessario a superare il momento di empasse. “Il nostro obiettivo a questo punto della stagione – conclude Trombettoni – è quello di raggiungere la salvezza e faccio quest’affermazione con
una punta di rammarico. e bastano tre vit-torie consecutive per cambiare sensibilmen-te posizione nella classifica. In sostanza, con un rendimento più continuo forse avremmo potuto fare qualcosa in più. Adesso dobbia-mo essere realisti, lavorare con attenzione per raggiungere il centro classifica”.
Trombettoni: “Campionato equilibrato, peccato per un rendimento discontinuo”
USAP AGUGLIANO POLVERIGI
quest’annonon c’è lasquadra
super favorita
Con i risultatitorna la passione La squadra di Ballini sente il profumo della vetta
Il 2010 si è concluso per il Marina, pro-tagonista nel girone C di Seconda cate-goria, con un bilancio particolarmente positivo. Dopo un breve periodo di pau-sa, sembra che l’interesse degli sportivi per questa squadra che, nel bene e nel male rappresenta la frazione di Mari-na di Montemarciano, stia lenta-mente ritornando; ora nei circoli e nei bar si torna a parlare di calcio nostrano. La squadra è competitiva, pratica un buon calcio e di questo il merito princi-pale va attribuito a mister Luca Balli-
ni (al Marina dal novembre 2009) che è riuscito in breve tempo a trasformare un gruppo di comparse in un grup-po di protagonisti, infondendo nella psiche dei ragazzi una buona dose di autostima che prima non avevano. Viceversa ai giocatori va riconosciuta l’indubbia capacità di assecondare con impegno e abnegazione il progetto sportivo. Nello scorso campionato i risultati sono stati evidenti, passando dal terzultimo posto fino a sfiorare la zona play-off. Una campagna acquisti studiata in estate ha portato nell’orga-nico del Marina giovani talentuosi e con tanta voglia di mettersi in eviden-za: Torricini, Bastianelli, Severini, in-sieme a giocatori esperti del calibro di Bussoletti e Serafini, hanno proiettato il Marina nelle zone nobili della clas-sifica in piena lotta con Della Rovere, Ponte Sasso e Mondolfo per il successo finale. Un obiettivo ambizioso ma che a Marina hanno tutta l’intenzione di perseguire con tenacia, consapevoli che tutto questo ha già riportato entu-siasmo in tutto l’ambiente.
MARINA
16 n. 16
ANCONA
L’AVIS Arcevia-Cabernardi,mister Mariani e la “strana coppia” Sentinelli - Sgreccia
Stagione 2007/2008. E’ estate. L’A.S.D Arcevia retrocede in Terza categoria. Non c’è nulla da fare, biso-
gna ricominciare dal basso. Il Cabernardi, reduce da una stagione tranquilla, rischia invece la mancata iscrizione al successivo anno di Seconda per problemi economici. La calda estate termina con una fusione tra le due società che rasserena un cielo sempre più nuvoloso per entrambe, anche se per motivi differenti. Gli artefici di tale fusione sono: l’associazione volontari ita-liani sangue (AVIS) di Arcevia; i dirigenti dell’Arcevia Titti Sandro, Lametti Renato, Avenali Adolfo, Fedeli Luigi, Avenali An-gelo, Purgatori Silvio e Gelsi Massimo; e i dirigenti del Cabernardi Gioacchini Mar-co, Boldrighini Fausto, Don Marcucci Da-rio, Luciani Giorgio, Buonomi Armando, Buonomi Francesco, Buonomi Piero, Pol-verari Fabio, Luciani Silvano, Cappellini Mirco, Cappellini Enrico. Insieme danno vita all’AVIS Arcevia-Cabernardi. Il cam-pionato 2008/2009 della nuova squadra
AVIS Arcevia-Cabernardi, guidata dal mister Andreini, si conclude a metà classi-fica. Nella stagione successiva, la squadra ancora orchestrata da Andreini chiude la stagione partecipando ai play-off, ma il sogno si infrange contro le forti ambizio-ni del Mondolfo. Nella stagione in corso i biancorossi, ora allenati dal mister Maria-ni, sono in odor dei play-off e a differenza degli anni passati presentano un organico molto più giovane avente un’età media di 22 anni. Tra i protagonisti del brillante avvio di stagione ci sono: il mister Maria-ni Nico, il capitano Sentinelli Raniero e il vicecapitano Sgreccia Mattia.
Mister Mariani, è interessante questo accoppiamento: Sentinelli, ‘il ragno’, classe 1971 (capitano) e Sgreccia (vicecapitano), 21 anni ancora da compiere. La strana coppia l’ha voluta lei oppure è sta-to solo uno strano caso del desti-no?“La coppia l’ho voluta io a inizio stagione, perché, avendo seguito la squadra anche lo scorso anno (da tifoso), sono rimasto soddisfatto dalle buone prestazioni di Sgreccia. Lui è un giovane arceviese mol-to interessante, ma chiaramente deve mi-gliorare. Questa promozione spero possa essere per lui uno stimolo in più per la propria crescita personale”.
Sentinelli, siete soddisfatti del percorso fatto fino ad ora oppure avete dei rimpianti?“I rimpianti non mancano mai, perché è necessario puntare sempre al massimo. Comunque la valutazione che do al per-corso fatto fino ad ora è ottima. Però, pen-sandoci bene, contro il Falconara (2-2) e il Marina (3-1 per il Marina) avremmo
potuto raccogliere più punti”.
Sgreccia, la vittoria fuori casa con-tro il Montemarciano, può aver in-fluenzato positivamente sul mora-le della squadra?“È ancora presto per dirlo. Sicuramente ci ha dato una forte carica, poiché è stata una vittoria inaspettata in quanto ritor-navamo dalla sosta natalizia e la squadra non era fisicamente al meglio”.
Mister Mariani, secondo lei qual è il punto di forza di questa squa-dra?“Il punto di forza di questa squadra è sicu-ramente il gruppo”.
Perché?“Perché per me il gruppo è fonda-mentale in questi panorami dilet-tantistici. La nostra squadra è indub-biamente molto giovane, ma con i giocatori più esperti siamo insieme riusciti a plasmare un gruppo molto unito. Esso ancora però deve crescere sotto tanti aspetti, uno su tutti l’ade-guata professionalità dimostrabile solamente sul campo. Ci aspetta un cammino importante e solo grazie alla coesione e allo spirito di gruppo potremo fare bene”.
Sentinelli, lei ha indossato molte maglie diverse e calca-to campi di categorie superiori. Cosa le dà a livello di emozioni in più questa squadra rispetto alle altre?“Questa squadra mi fornisce gli stimo-li giusti, cioè la voglia di migliorarsi e il mettersi sempre in discussione; questi li ho trovati e li trovo nel confronto con le
generazioni più giovani”.
Sgreccia, quali sono i reali obietti-vi di questa squadra?Non c’è nessun obiettivo prefissato, certo mantenere la zona play-off fino alla fine del campionato non sarebbe male. Per fare in modo che questo avvenga non dobbiamo fare calcoli, ma giocare partita per partita”. E i suoi obiettivi invece?“L’obiettivo primario è quello di giocare al massimo ogni singola partita per aiutare la squadra. Per quanto riguarda il mio futuro invece mi piacerebbe rimanere in Arcevia possibilmente in una categoria di-versa, ma cosa più importante è che spero il gruppo rimanga lo stesso”.
da sinistra Buratti, Mariani e Tenti
da sopra Sentinelli e Sgreccia
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 ECCELLENZA gironE UNICO
BIAGIO NAZZAROASD BIAGIO NAZZARO
Piazza Garibaldi, 40 60033 Chiaravalle (AN)Tel. 339/7621591 - Fax 071/742218
www.biagionazzaro.itFondazione ................................................................................. 1922Presidente ...............................................................Lorenzo Parasecoli Vice presidente ............................................................Massimo PacentiVice presidente ...........................................................Cesare ParasecoliAllenatore ............................................................................ Fabio Favi Vice-allenatore ............................................................. Marco Moschini Segretario ..................................................................... Carlo Andreoni Dirett. Sportivo .............................................................. Franco Dottori Prep. Atletico ...................................................................Mario Pistoni
Fabio FaviAllenatore
Marco MoschiniVice-allenatore
Mario PistoniPrep. Atletico
Francesco FossiPortiere 10-09-1991
Diego RuspantiniPortiere 25-10-1979
Roberto SantinelliDifensore 31-01-1985
Daniele SgamminiDifensore 29-02-1984
Luca ValeriDifensore 09-09-1983
Alessandro RossoliniDifensore 07-03-1992
Rodolfo MontanariDifensore 28-11-1983
Michele DomenichettiDifensore 29-04-1984
Nicola BartolucciCentrocampista 25-01-1993
Valerio BorgognoniCentrocampista 22-01-1993
Alessio CostantiniCentrocampista 20-07-1989
Filippo GuerraCentrocampista 17-01-1985
Mirko GiampieriCentrocampista 15-04-1992
Erik Marco MariniCentrocampista 07-12-1986
Emiliano Martin PolancoCentrocampista 05-07-1984
Nicola RagniCentrocampista 20-08-1990
Manuele RamadoriAttaccante 05-07-1983
Nicolas MontesiAttaccante 19-01-1992
Gianluca FulgenziAttaccante 15-02-1990
Mirko CamillettiAttaccante 05-01-1979
Diego MenottiAttaccante 04-03-1992
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PROMOZIONE gironE B
CUPRENSEASDC CUPRENSE 1933
Via Boccabianca, 72 63012 Cupramarittima (AP)Tel. 0735/778787 - Fax 0735/778787
Fondazione ................................................................................. 1933Presidente ...................................................................Lino Marchionni Vice presidenteA ......................................................... driano Ciarrocchi Allenatore ........................................................................... Luigi Zaini Segretario .......................................................................Emidio Marini Dirigente ......................................................................... Emilio Palma Prep. Atletico .................................................................. Marcello Lelli Prep. Portieri .............................................................Giovanni Carboni All. Juniores ...............................................................Giovanni Carboni
Luigi ZainiAllenatore
Emidio MariniSegretario
Marcello LelliPrep. Atletico
Edoardo DomanicoPortiere 27-05-1981
Umberto GagliardiPortiere 18-10-1991
Daniele CalabriniDifensore 10-06-1987
Mauro MassiDifensore 30-07-1991
Roberto CurziDifensore 24-07-1987
Claudio MalavoltaDifensore 06-01-1978
Alessandro CarboniDifensore 01-01-1990
Francesco PerozziCentrocampista 04-05-1973
Paolo CicchiCentrocampista 03-08-1984
Dario SilipoCentrocampista 14-01-1984
Danilo CipolloniCentrocampista 22-01-1988
Marco NeroniCentrocampista 02-08-1992
Armando SplendianiCentrocampista 30-05-1977
Marco De CesarisCentrocampista 29-01-1987
Mattia AlessandriniCentrocampista 23-03-1992
Umberto SplendianiAttaccante 30-05-1977
Alessandro MattioliAttaccante 10-05-1991
Fulvio TassottiAttaccante 02-12-1985
Marco MorelliAttaccante 19-06-1976
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PROMOZIONE gironE B
PORTO SANT,ELPIDIO
ASD CALCIO PORTO S. ELPIDIO M.P.Via Della Liberazione, 63018 Porto Sant’Elpidio (FM)
Tel. 0734/900189 - Fax 0734/900189 www.psecalcio.it - psesettoregiovanile@alice.it
Fondazione ................................................................................. 1947Presidente .................................................................Gianpaolo Marini Presidente Onorario .................................................... Mario D’annibali Allenatore ................................................................ Vincenzo Morreale Vice-allenatore ......................................................... Giancarlo Pediconi Segretario ......................................................................... Andrea Colò Dirett. Sportivo ................................................................. Andrea Colò Dirigente ..................................................................... Dante Abbadini Logistica ................................................................ Maurizio Bugiardini Magazziniere ............................................................... Mariano Torresi Prep. Atletico ........................................................ Alessandro Ferracuti Prep. Portieri ..................................................................... Oscar Brusi
Gianpaolo MariniPresidente
Vincenzo MorrealeAllenatore
Giancarlo PediconiVice-allenatore
Mario D’annibaliPresidente Onorario
Andrea ColòDirett. Sportivo
Dante AbbadiniDirigente
Maurizio BugiardiniLogistica
Mariano TorresiMagazziniere
Alessandro FerracutiPrep. Atletico
Oscar BrusiPrep. Portieri
Carlo LiviniPortiere 06-09-1992
Mate TerjekPortiere 16-12-1988
Matteo SimoniDifensore 02-02-1986
Matteo FerramondoDifensore 30-07-1991
Fabio AndrenacciDifensore 17-10-1986
Alessandro BriniDifensore 29-08-1983
Claudio CocciarettoDifensore 15-12-1982
Matteo SilvestriniDifensore 16-12-1992
Tommaso DiomediCentrocampista 16-03-1992
Kevin MochiCentrocampista 07-02-1993
Shkodran IslamiCentrocampista 05-02-1992
Carlo TrobbianiCentrocampista 25-08-1988
Adolfo RossiCentrocampista 01-06-1977
Matteo MarconiCentrocampista 18-09-1983
Fabio FontanaCentrocampista 25-11-1978
Luca DiamantiCentrocampista 11-02-1977
Giammarco MorlaccoAttaccante 18-05-1988
Michele MalloniAttaccante 29-07-1983
Giuseppe ConteAttaccante 07-05-1984
Marino MozzorecchiaAttaccante 07-07-1986
Marco CingolaniAttaccante 05-12-1992
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PRIMA CATEGORIA gironE D
ACQUAVIVA PICENAASD ACQUAVIVA PICENA
Via G.B. Smacchia, 63030 Acquaviva Picena (AP)Tel. 0735.764074 - Fax 0735.765310
Fondazione ............................................................................... 1969Presidente ............................................................... Nazzareno olivieriVice presidente ..........................................................Giovanni Girolami Allenatore ..................................................................... Andrea Schiavi Vice-allenatore ................................................................. Luca Balletta Segretario .................................................................Angelo De Angelis Dirigente ....................................................................Giacinto Capretti Dirigente ....................................................................... Lucio Felicioni Dirigente .................................................................... Fabrizio Perozzi Dirigente ......................................................................Cesare Vagnoni Massaggiatore ........................................................... Giuseppe Alesiani Resp. Set. Giovanile ........................................................... Luigi Neroni Collaboratore ............................................................ Giovanni Raffaeli
Nazzareno OlivieriPresidente
Andrea SchiaviAllenatore
Luca BallettaVice-allenatore
Giacinto CaprettiDirigente
Cesare VagnoniDirigente
Lucio FelicioniDirigente
Giuseppe AlesianiMassaggiatore
Marco MandozziPortiere 03-10-1978
Giorgio DamianiPortiere 06-05-1990
Matteo CasagrandeDifensore 07-10-1983
Davide MacrìDifensore 15-07-1988
Giuseppe CanducciDifensore 24-08-1983
Daniele NarcisiDifensore 04-06-1976
Daniele CiribèDifensore 30-01-1982
Daniele PellegrinoDifensore 25-07-1983
Andrea ParriDifensore 27-08-1992
Yuri NeroniCentrocampista 25-06-1984
Farouk PulciniCentrocampista 18-09-1992
Fabio StracciaCentrocampista 12-05-1982
Gaetano Di DonatoCentrocampista 29-08-1989
Michael NeroniCentrocampista 18-08-1988
Cristiano PalestiniCentrocampista 17-10-1983
Fabio OlivieriCentrocampista 30-04-1988
Luca PierantozziCentrocampista 30-01-1988
Giuseppe LiuzziAttaccante 12-11-1991
Riccardo AmabiliAttaccante 01-09-1988
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PRIMA CATEGORIA gironE D
CIABBINOASD CIABBINO
Via Ivrea, 7/a 63040 Folignano (AP)Tel. 0736/491612 - Fax 0736/491612
www.ciabbino.it - ciabbino@alice.itFondazione ............................................................................... 2003Presidente ................................................................Romano Diamanti Vice presidente ..............................................................Antonio Accorsi Direttore tecnico .............................................................Carlo Azzanesi Allenatore ....................................................................... Gustavo Mioli Segretario ............................................................... Maria Rita Filippini Dirett. Sportivo ..................................................... Matteo Maria Renga Dirigente ................................................................ Romano Ciabattoni Dirigente ................................................................ Ruggero Ciabattoni Dirigente ................................................................. Claudio Crisostomi Dirigente ..................................................................... Claudio Felicetti Dirigente ..................................................................Giacomo Fradeani
Romano DiamantiPresidente
Antonio AccorsiVice presidente
Gustavo MioliAllenatore
Claudio CrisostomiMedico
Carlo AzzanesiAllenatore
Matteo Maria RengaDirett. Sportivo
Giacomo FradeaniDirigente
Claudio FelicettiDirigente
Romano CiabattoniDirigente
Pietro OrestiPrep. Portieri
Simone OrestiPortiere 26-04-1982
Alessandro FraschettiDifensore 01-08-1981
Massimiliano FeriozziDifensore 18-12-1972
Cristian CinciripiniDifensore 21-01-1980
Amedeo MatricardiCentrocampista 09-11-1987
Luigi AngeliniCentrocampista 29-01-1980
Franklin MaswiCentrocampista 20-01-1985
Mario MarzettiCentrocampista 14-03-1987
Matteo PiccioniCentrocampista 01-01-1979
Niccolò NepiCentrocampista 04-01-1987
Enrico MassiCentrocampista 25-01-1981
Stefano CiabattoniCentrocampista 03-05-1987
Stefano VolpiniAttaccante 07-11-1984
Fernando Michele MassiAttaccante 16-06-1989
Stefano D’AnselmoAttaccante 20-07-1987
Alessandro Panfi niAttaccante 28-04-1982
Sabatino Di BartolomeoDifensore 22-11-1987
Mirko TulliDifensore 18-01-1991
Luca FaustiniPortiere 26-08-1981
Alessandro SantiniDifensore 24-05-1981
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PRIMA CATEGORIA gironE C
MONTEFANOASD MONTEFANO
Via Altobello,4 62010 Montefano (MC)Tel. 0733.852758 - Fax 0733.852847
Fondazione ............................................................................1972Presidente ........................................................... Giuseppe Calimici Vice presidente .................................................... Stefano Giombetti Allenatore .................................................................Daniele Cotica Dirett. Sportivo ...................................................... Stefano Bonacci Team Manager .........................................................Stefano Donati Dirigente .............................................................. Francesco Cionco Dirigente ................................................................... Mauro Papini Massaggiatore ......................................................... Roberto Brasca Prep. Portieri .....................................................Lanfranco Baldezzi
Giuseppe CalimiciPresidente
Stefano GiombettiVice presidente
Daniele CoticaAllenatore
Stefano BonacciDirett. Sportivo
Francesco CioncoDirigente
Mauro PapiniDirigente
Roberto BrascaMassaggiatore
Lanfranco BaldezziPrep. Portieri
Stefano DonatiTeam Manager
Roberto ZalloccoPortiere 08-07-1971
Michele GiubileoPortiere 27-09-1979
Paolo GirottiDifensore 16-08-1982
Alessandro BalestraDifensore 17-10-1980
Elia SilvestroniDifensore 02-12-1992
Tommaso TarsettiDifensore 01-10-1984
Gianluca CesariDifensore 21-07-1990
Alessio ColaDifensore 16-03-1990
Matteo MaurilliDifensore 04-01-1991
Mirko BalestraDifensore 10-05-1990
Michele Zura PuntaroniDifensore 23-10-1986
Simone GiampieriCentrocampista 02-01-1986
Francesco PicciniCentrocampista 13-06-1974
Massimo Pandolfi Centrocampista 12-02-1982
Luca ContigianiCentrocampista 18-06-1981
Andrea MaraschioCentrocampista 16-09-1983
Nicola BonacciCentrocampista 03-12-1988
Rino Di NicolaCentrocampista 22-02-1975
Tommaso SilvestroniCentrocampista 26-09-1990
Paolo GattariCentrocampista 16-03-1982
Michele ContiAttaccante 03-08-1990
Massimiliano PiersantelliAttaccante 28-03-1983
Tommaso VendemmiatiAttaccante 28-03-1988
Simone BonacciAttaccante 23-07-1991
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 PRIMA CATEGORIA gironE C
SAMB MONTECASSIANOSAMB MONTECASSIANO
Via San Liberato, 6 62010 Montecassiano (MC)Tel. 0733/598819 - Fax 0733/598819
Fondazione ............................................................................1992Presidente ............................................................... Franco Ortenzi Vice presidente ..................................................... Armando Giuliani Allenatore ............................................................. Pietro Giacomini Segretario ........................................................... Francesca Baldoni Segretario ...................................................... Giammario Carbonari Dirett. Sportivo ......................................................Carlo Chiaraluce Dirigente ................................................................ Sandro Bonfigli Dirigente ............................................................... Daniele Falcetta Dirigente ................................................................... Tiziano Grioli Dirigente ..............................................................Massimo Luchetti Logistica .......................................................... Gabriele Caporaletti Franco Ortenzi
Presidente
Pietro GiacominiAllenatore
Carlo ChiaraluceDirett. Sportivo
Massimo LuchettiDirigente
Tiziano GrioliDirigente
Sandro Bonfi gliDirigente
Daniele FalcettaDirigente
Gabriele CaporalettiLogistica
Ivan MenghiPortiere 24-09-1972
Giacomo GattariPortiere 16-06-1990
Riccardo BertoDifensore 05-07-1988
Alessandro MessiDifensore 23-02-1977
Luca CarassaiDifensore 28-07-1975
Andrea PieristèDifensore 13-01-1989
Andrea FlaminiDifensore 24-11-1989
Manuel PicchioDifensore 02-06-1991
Alessandro VitaliDifensore 09-04-1992
Saverio MengoniDifensore 04-12-1993
Alessandro EmilianiDifensore 24-01-1986
Giacomo LelioCentrocampista 12-09-1991
Manuel FosfatiCentrocampista 14-03-1987
Nicola CaporaloniCentrocampista 24-06-1990
Andrea OrtenziCentrocampista 25-05-1992
Daniele MarinelliCentrocampista 26-09-1981
Roberto OrtenziCentrocampista 12-07-1987
Gabriele LapponiAttaccante 03-04-1985
Miguel Espuna SantaguiljaAttaccante 20-06-1983
Alessandro BertolaAttaccante 14-08-1985
Matteo PigliacampoAttaccante 10-06-1985
Gianmaria GiulianiAttaccante 19-11-1992
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE G
FIRMUMASD FIRMUM
Via G. da Palestrina, 21 63023 Fermo (FM)Tel. 0734/224918 - Fax 0734/224918
www.firmum.it - firmum@libero.it
Fondazione ................................................................................. 1964Presidente ..................................................................Donatello Recchi Vice presidente ..........................................................Riccardo Del Papa Allenatore ...........................................................Alessandro Marrozzini Dirigente ..................................................................Alfredo Mandolesi Dirigente ...................................................................Guido Marrozzini
Donatello RecchiPresidente
Riccardo Del PapaVice presidente
Alessandro MarrozziniAllenatore
Alfredo MandolesiDirigente
Guido MarrozziniDirigente
Paolo CerquozziPortiere 05-08-1976
Paolo MorelliDifensore 01-03-1989
Emanuele GironacciDifensore 14-07-1989
Michael BibiniDifensore 19-07-1986
Enzo GliottoneDifensore 23-04-1981
Daniele MarrozziniDifensore 08-05-1979
Enrico PoliniDifensore 16-09-1991
Marco RossettiCentrocampista 23-03-1974
Luca BentivoglioPortiere 20-10-1979
Daniele SaviniCentrocampista 20-10-1992
Lorenzo BarbaresiCentrocampista 23-06-1987
David GrilloCentrocampista 05-11-1990
Marco CastellettiCentrocampista 07-12-1987
Paolo SpurioCentrocampista 08-12-1988
Moreno CapancioniCentrocampista 12-09-1985
Matteo FarinaAttaccante 03-01-1978
Sergio BaroneAttaccante 29-07-1974
Simone PistolesiAttaccante 25-07-1991
Luigi VolpiAttaccante 14-03-1982
Apolo TroyliAttaccante 09-07-1990
L'Ascoli all'ultimo posto mi fa stare male. Sono disposto a fare dei compromessi con una fattucchiera pur di risolvere questa situazione!
Ricordando Costantino
LUI SI, NOI SI, E VOI?
MondoPicchio
L’Editoriale
Supplemento di Mondopicchio - Il sito Mondi@le per chi ama l’Ascoli Calcio
di Daniele Perticari
di Daniele Felicetti
Poco da dire, questo e’ il momento in cui Roberto Benigni e la SUA FAMIGLIA devono decidere se, al contrario di Costantino Rozzi - che e’ morto mentre guidava l‘Ascoli Calcio - l’Ascoli Calcio morira’ durante la loro guida. Messaggio chiaro verso chi, negli ultimi giorni, sembra non riuscire a trovare il bandolo di una matassa che si ingarbuglia sempre piu’ ad ogni dichiarazio-ne o mossa. Se si vuole la salvezza della piu‘ gloriosa societa’ delle Marche, cara famiglia Benigni (tutti compresi), e‘ giunto il momento di smetterla coi giochi di palazzo, con gli insipidi comuni-cati e con gli squallidi teatrini del “detto e non detto” delle ultime settimane. altrimenti, nella sciagurata (ma comunque possi-bile) ipotesi, state tranquilli che noi (e il tifoso gigi giorgi in prima linea), saremo qui anche l’anno prossimo. Contro qualsiasi avversario, in qualsiasi terreno di gioco. E non cambiamo di una virgola la nostra linea editoriale, basata sul divertimento e sull’orgoglio di essere dell’ascoli. Lui, Gigi e noi tifosi. E VOI?
Calderoni VEROterzino sinistro!Questo è il momento giusto:
Ascoli, racconta la storia ai tuoi giocatori
N.4 - gennaio 2010
I calzetti rossi portanobeneeeeeeeeeeeeeeeee!
Vasco Faisca è un BEL PERSONAGGIO
E per fortuna che ero ioa volere
“IL MALE DELL’ASCOLI”...
GIGI-GIORGI-CA-PI-TANO!GIGI-GIORGI-CA-PI-TANO!
O RB non vuole?
Mister, col Grosseto, ahi ahi ahi ahi!Per il resto, tanto di cappello!
Una Curva Sud IMMENSA!
Massimo, di te ci fidiamo,NON DELUDERCI!
Sindaco Castelli, per ora, MI SEI PIACIUTO!
MondoPicchio4 IL PALLONE RACCONTA...L’Approfondimento
Il 2010 si è chiuso col gioco degli “elenchi”. Abbiamo provato a stilarne uno anche noi...
E SE FOSSE UNO SHOW?
Un gol di Lorenzo Scarafoni a Brescia, minuto 87’ della penultima giornata del campionato ‘86/’87, permette al Picchio di sovvertire il discorso salvezza che a fine primo tempo sembrava compromesso.
Di S.Carlini e D.Perticari
Visti i presupposti, che questa stagione si sarebbe tramutata in un calvario era sotto gli occhi di tutti quelli che avevano un minimo di obiettività.
E considerati gli ultimi sviluppi, la situazione non pare affatto migliorata. Massimo Ubaldi, rientrato qualche mese fa e da tutti visto come l’uomo in grado di traghettare l’Ascoli alla salvezza, soprattutto societaria, ha mollato la presa rimettendo il proprio mandato (gestione tecnica) nelle mani del presidente Benigni.
La sua decisione è stata motivata con la troppa confusione regnante all’interno della società, nello specifico parliamo di competenze, non tanto nella gestione della squadra quanto nella conduzione del mercato. Ora si potrebbe star qui a sindacare sul perché e sul percome, ma a cosa servirebbe? Le colpe, le responsabi-lità, gli sbagli sono sempre degli altri ed anche in questa situazione vige questa regola tanto cara a chi esercita il potere. Quando ci fu l’annuncio del rientro in società di Ubaldi, tutti, o quasi, parlaro-no di svolta epocale e di passaggio di consegne imminente da parte della famiglia Benigni.
Cautamente scrivevamo che, in realtà, tutto rimaneva nelle mani di chi aveva messo i soldi e si era esposto economica-mente fino a quel momento. Ed oggi i fatti lo dimostrano, visto che a tenere in mano la gestione tecnica, societaria, i rapporti con il sindaco e con i tifosi è sempre Roberto Benigni.
Posso supporre che qualcuno interessato all’Ascoli ci sia, ipotizzare che una cordata di imprenditori si potrebbe creare, pensare che un pezzo alla volta il mosaico per salvare l’Ascoli dal fallimento potrebbe venire fuori. Ma credo pure che i Benigni non abbiano nessuna intenzione di perdere soldi, che i rapporti tra il presidente Roberto ed il mondo imprenditoriale locale non siano affatto buoni, che la partita si gioca su più fronti, non solo quello meramente economico ma anche quello della visibili-tà, della forza imprenditoriale, del potere.
E l’Ascoli, inteso come squadra, è nel mezzo di questo intrigo di soldi, chiacchiere e potentati. Da una parte c’è un uomo rimasto solo con la sua famiglia, dall’altra, per il momento, una lunga cordata di fantasmi. E nel mezzo? Sta sempre la verità.
Io Gioco Liberodi Marco D’Emidio
hERNAN cRESPO2004-05
Il primo che torna alla mente è Hernan Crespo. Era l'inizio della stagione "numero 1" di Marco Giampaolo. Al termine di una delle prime conferenze stampa stagionali, quella in cui vennero presentati i componenti del nuovo staff tecnico, il patron Benigni riunì a sé i giornalisti della stampa locale rivelando di aver parlato con i responsabili del mercato del Milan, preoccupati per le condizioni fisiche del giocatore argentino proveniente dal Chelsea. Sembrava che il Milan volesse, in caso di ritardo di condizione di Valdanito, cedere in prestito per sei mesi il giocatore, anche in B, per "riatletizzarlo". Non andò così...
spillo altobelli1989
zvone boban1998
MAXWELL2004/05
V
IV
III
II
LA TOP 5di Bruno Ferretti
M.VAN BASTEN1994I
Dopo aver giocato dieci anni nell’Inter e uno nella Juventus, realizzando gol in quantità industriale, fu chiamato da Costantino Rozzi. Titoloni anche sui giornali nazionali. Altobelli ad Ascoli giunse davvero. Andò con la squadra a Chieti disputando il primo tempo di un’amichevole. Ma il giorno dopo se ne andò. Disaccordo sull’ingaggio, si disse.
Secondo Radiomercato, il Milan avrebbe trasferito in prestito all’Ascoli il giocatore proveniente dalla Dinamo Zagabria, vero serbatoio di talenti del calcio croato. Se ne parlò per diversi giorni e molti cominciarono a crederci anche a causa di certi titoli sulle pagine locali. Ma il regista ad Ascoli non si vide mai.
Più o meno quello che accadde con il brasiliano Maxwell, sì quello che attualmente gioca nel Barcellona stellare di Guardiola. Nel gennaio 2006 l’Inter lo acquistò dall’Ajax nonostante un grave infortunio e dovendolo parcheggiare in una squadra uscì fuori l’Ascoli. ”Maxwell in prestito dall’Inter” fu il titolo a tutta pagina ma di fronte alle perplessità del club bianconero circa le condizioni fisiche del brasiliano... l’Inter lo dirottò ad Empoli.
LE BUFALE DICALCIOMERCATO
ELENCO DEI MOTIVI PER CUI ROBERTO BENIGNIDEVE CEDERE L’ASCOLI CALCIO
- E' un tifoso dell'Ascoli Calcio ed in quanto tale vuole bene alla sua creatura;- Ha salvato il club dal fallimento nel '95 e vorrà ripetersi nel 2011;- Ci ha garantito 16 anni di calcio su buoni livelli ma il suo ciclo è ormai, per sua stessa ammissione, giunto al crepuscolo;- Non c'è continuità nei quadri dirigenziali e non esiste una programmazione di lunga durata;- Si è spesso affidato a gente di dubbie qualità e dallo scarso attaccamento ai colori sociali;- Ha allontanato nel corso degli anni diversi imprenditori ascolani;- Si è circondato di personaggi, quali Cristiano Leonardi, che consideravano l'Ascoli una "normale fonte di guadagno" tralasciando emozioni, storia, passione e componenti sociali annesse;- Si trincera in lunghi incomprensibili silenzi nei momenti di difficoltà che, spesso, lasciano la piazza in balia delle più disparate prese di posizione;- Siamo l'unica squadra con penalizzazioni tra le 22 di serie B;- La massa debitoria è lievitata negli anni a causa di una gestione poco oculata e che senza giusti correttivi ci porterebbe al fallimento;- Lo scaricabarile nei confronti del Sindaco e del Comune di Ascoli Piceno è imbaraz-zante;- La storia degli ingenti crediti in Lega ha ormai fatto la muffa;- La frase "l'Ascoli è la mia" non l'abbiamo mai digerita;- Non ha mai avuto la giusta considerazione nei confronti della tifoseria bianconera;- Se non fa di tutto per evitare che la storia si interrompa a quota 113 sarà una macchia indelebile per lui e la sua famiglia;- I suoi ciclici ripensamenti ci hanno ormai stufato;- Garantendo la continuità dell'ascolanità con la cessione ad imprenditori locali e legati al Picchio entrerebbe di diritto nella storia che racconterebbe la sequenza Del Duca-Rozzi-Benigni;- Non vorrà vanificare in un amen le soddisfazioni sportive raccolte negli ultimi anni;- Non si è mai adoperato, ad esempio, per rinnovare il concetto di “vicinanza al territorio” se non attraverso le consuete frasi fatte. Rozzi, ai suoi tempi, non solo sviluppava idee, ma agevolava i suoi “dipendenti” a far sì che certi meccanismi fosse-ro attivati;- Vi pare possibile che continui, da anni, a pagare un “Responsabile Marketing” e che noi tifosi non possiamo, nel 2011, comprare una maglia, un gadget, qualcosa della nostra squadra del cuore su internet?- Non si è mai ribellato pubblicamente a condotte poco democratiche di alcuni media nazionali e locali nei confronti della nostra squadra del cuore. L’Ascoli in B, spesso, ha meno spazio di altre realtà regionali, specie nel servizio pubblico. Avete mai sentito una sua forte presa di posizione in merito?- Vorrà essere ricordato come il primo tifoso e non come l'ultimo presidente della storia dell'Ascoli Calcio.
MONDOPICCHIO TEAMLa Formazione
SANDRO PEROZZIL’indispensabile
MARCO D’EMIDIOil battitore libero
DANIELE PERTICARIil sinistro
STEFANO CARLINIthe doctor
ALESSANDRO MONTICCIOLOzio diabolico
SIMONE MOZZONIla voce della vallata
DANIELE FELICETTIil cuore a forma di picchio
BRUNO FERRETTIstorica penna
Allenatore: Gianluca Giandomenico
L’olandese volante che nel Milan di Sacchi vinse tutto quello si poteva vincere a livello di club e tre volte ”Pallone d’Oro” (’88, ’89 e ’92). Nell’estate del ’94, reduce dall’ennesima operazione alla caviglia (la stessa che poi lo costrinse ad anticipare il ritiro dal calcio agonistico), il nome di Van Basten fu avvicinato all’Ascoli. I tifosi bianconeri lo avrebbero voluto anche zoppo. Un sogno ad occhi aperti. Il più bello di sempre.
GENNAIO 2011
MondoPicchio2 IL PALLONE RACCONTA...
ASCOLI-REGGINA 2-1 18.12.10
Almanacco Dic-Gen
L’Intervista
Arrivato in Ascoli nel più assoluto riserbo, Vasco Faisca si accinge a concludere il decimo anno della sua carriera italiana. Con una promessa “Stile Rozzi” in caso di salvezza...
IL GUARDIANO DI FAROFaro è una città, pardon, un paese di cinquantamila abitanti, bellissimo. E' affac-ciato sul resto del mondo, il sole lo abbraccia dal mattino alla sera e facendo pochi chilometri è possibile scorgere un'alba e un tramonto sul mare. Roba da pazzi per chi come chi vi scrive è abituato a dare il buongiorno salutato dal sole e il "tramonto sul mare" l'ha visto solo in cartolina.
E' da Faro, dall'Algarve, che arriva Vasco Manuel Vilhena Texeira Faisca, da una terra che "sta soffrendo la crisi molto più dell'Italia, fidatevi. Nonostante il livello di qualità degli stadi e delle strutture siano assolutamente di prim'ordine", da una terra che ha le sue arterie sulla costa, un po' come le Marche, e una zona che vive e si innamora tra le colline, ma si sposta passeggiando spalla a spalla col mare.
"Faro è un posto che adoro - ci ha detto il protagonista della nostra intervista - e se volete vi faccio anche da tour opera-tor. Ormai, dopo quasi dieci anni che sono in Italia, conosco tutti i collegamenti, i voli, gli aeroporti. Anzitutto va detto che d’inverno dall’Italia è difficile trovare un volo che arrivi direttamente, dato che si parla di un posto turistico. In più aggiun-go che adesso che mi sono spostato nelle Marche è più difficile trovare il
collegamento. Quando ero a Vicenza e Padova bastava arrivare a Bergamo e il gioco era fatto...” Quante storie, dietro le quinte nella vita di un calciatore. “Pensa che all’inizio della carriera, dato che alla foresteria dello Sporting ero uno dei più ‘vecchi’, mi chiesero di andare ad accogliere all’aeroporto di Lisbona un ragazzino, nuovo arrivato, a nome di tutti i suoi nuovi compagni".
Quel giovane si chiama Cristiano Ronaldo, viene da Funchal (isola di Madera) e in un periodo della propria vita ha incrociato la sua storia con quello che, oggi, è l'ultimo guardiano del faro difensivo bianco-nero con Micolucci.
"Prima di venire in Italia conoscevo già l'Ascoli - ci ha confidato Vasco - perché anche da noi, come da voi succede attraverso le figurine o il fantacalcio, si sapeva qualcosa anche delle piccole. Ma solo dopo essere arrivato qui ho capito il vero valore di questa società, di questa squadra. E il momento che stiamo viven-do, fidatevi, personalmente mi dà ancor più motivazione. Specie in serie B credo
Di Daniele Perticari
Di Stefano Carlini
17 – Sono convocati in 19 per la delicata partita con la Reggina. Out Djuric e Cristiano squalificati.
Strepitosa rimonta dell’Ascoli che dopo aver chiuso in svantaggio la prima frazione di gioco, con un secondo tempo arrembante mette alle corde la Reggina di Atzori. Decisivo il gol di Giorgi a 2 minuti dalla fine. Bianconeri coi calzettoni rossi per onorare Rozzi. LA CHIAVE – L’ingresso di Pederzoli e Mendicino a inizio ripresa.
LA CHICCA – Lo stop di petto di Giorgi nell’azione del gol. TOP&FLOP - Pederzoli&Moretti. LA FRASE – “Siamo tornati a far sorridere, ci aspetta un bel Natale” (F. Castori) 20 – L’assemblea degli azionisti approva il bilancio al 30/06/10. 21 – Il giudice sportivo squalifica Giorgi e Moretti. 22 – Con un comunicato ufficiale la società comunica che a gennaio potrebbe esserci l’ingresso di nuovi soci.
23 – La squadra usufruisce del primo dei sei giorni di vacanza concessi. 28 – Ripresa degli allenamenti con una doppia seduta. C’è anche Romeo. 29 – In attesa dell’apertura del mercato, le trattative sono già cominciate. 30 – Giallombardo saluta i compagni: andrà al Grosseto dopo aver disputato 103 partite in bianconero con nessuna rete, 32 ammonizioni, 2 espulsioni nei 7930 minuti di militanza con il Picchio.
TRIESTINA-ASCOLI 2-0 08.01.11
2 – Ripresa degli allenamenti dopo il riposo. Sfuma l’arrivo di Papa Waigo, passato al Grosse-to. 3 – Nuovo deferimento per il ritardato pagamen-to dei contributi del 3° trimestre. 4 – Bonvissuto passa al Sorrento, un gol per lui col Picchio, Santarelli in prestito alla Paganese. 6 – Emergenza in vista di Trieste, Marino e Cristiano recuperano.
Esordio fortunato per Salvioni sulla panchina
alabardata, l’Ascoli incerottato sciupa tantissimo in attacco e deve arrendersi ad una squadra modesta. Decidono i gol di Testini e Della Rocca nella chiusura dei due tempi.LA CHIAVE – L’imprecisione sotto misura. LA CHICCA – Un’azione personale di Djuric stoppa-ta da una parata prodigiosa di Colombo. TOP&FLOP – DiDonato&Sommese.LA FRASE – “Perso contro una squadra scarsa e inguardabile. Fa ancora più male” (M. Ubaldi)
10 – Arrivano Doumbia (dal Parma in prestito) e
Calderoni (dal Piacenza), primo allenamento per loro. 11 – Nuovo ribaltone in società: Ubaldi lascia per interferenze nel suo operato. C’è ansia per la salvaguardia della famosa “cordata” che dovrebbe rilevare la società dalla famiglia Benigni.12 – Preoccupati per il futuro societario, i ragazzi della curva Sud chiedono chiarezza attraverso un comunicato.13 – Nessuna novità dall’assemblea degli azionisti. Benigni risponde ai tifosi sotto la sede e poi anche a mezzo comunicato. Ma i dubbi aumentano
specie per via delle dichiarazioni del patron. “A fine campionato lascio l’Ascoli. Sono stanco e deluso. Continuo a rimetterci soldi e salute. La cordata? Nuovi azionisti? Qui non si vede nessuno...”. 14 – Il sindaco Castelli, tirato in ballo da Benigni, chiede anche lui maggiore trasparenza alla famiglia Benigni. La risposta arriva in serata ed è molto aspra. In ogni caso iniziano a muoversi le acque: l’imbarazzante silenzio dei giorni passati è rotto e sembra ci sia la volontà di lavorare per il futuro della società
Il capocannoniere dell’Ascoli nella prima stagione della sua storia in serie A fu MASSIMO SILVA. Silva, che realizzò 5 reti, andò a segno in tutte partite “utili” che fruttarono al Picchio ben 8 punti.
molto che la proprio motivazione sia un fattore che sposta gli equilibri, dato che in campo non trovi mai gente tipo Eto'o, Milito, Seedorf o Ibrahimovic. Per questo, la situazione attuale, incentiva la questo tipo di pensiero, non ci dà alibi”.
Il discorso diventa serio, perché finalmen-te, e sottolineo finalmente, trovo uno che fa il calciatore di lavoro che ragiona in parole povere. "Oltre al discorso sporti-vo che è fondamentale per la storia e le ambizioni di un popolo intero, quello
piceno, salvarci è i n d i s p e n s a b i l e anche a livello professionale. Ho quasi 31 anni, un contratto con questa squadra e perderlo per via di un fallimento vorrebbe dire avere seri dubbi per il futuro. Per questo
le mie, le nostre motivazioni, sono ancor più grandi, quando scendiamo in campo. Salvarci a tutti i costi, questo è il messaggio".
Arrivato in Italia grazie all'Inter ("Con cui, però, non ho mai giocato") Vasco si trova talmente bene da noi al punto che parlan-doci, sembra di colloquiare con una perso-
na del Nord Est. Niente cadenza lusitana, niente "proverbiale" tristezza.
"Assolutamente non credo nei luoghi comuni, il Fado ad esempio è un genere musicale che nasce per l'amore dei navigatori nei confronti della propria terra. Non ci trovo nulla di veramente triste, così come devo dire che qua da voi il concetto di scaramanzia è molto sentito. Però io sono portoghese, non italiano. E quando dico che non sono mai retrocesso, dico la verità. E non voglio provarla, questa sensazione. Anche perché sono arciconvinto che in B ci siano cinque o sei squadre superiori alle altre, ma tutto il resto è di pari valore e la differenza, più che la tecnica, è data dalle motivazioni".
Due flash, prima di salutarlo: uno su Fabrizio Castori ("Se giocasse contro Mourinho? Ah, secondo me ne vedremmo delle belle, di sicuro non subirebbe in silenzio i "mind games" dello Special One. Sai che guerra e che spettacolo...") e una proprio per accartocciare la scaramanzia. "Ho sentito del grande presidente Rozzi e del suo pellegrinaggio in bici a Loreto in occasione di una salvezza dell'Ascoli degli anni '80. Ecco, dato che anche da noi si va a Fatima per festeggiare gli eventi lieti, direi che se restiamo in serie B la cosa si può riproporre, no?”.
MondoPicchio 3IL PALLONE RACCONTA...
ASCOLI-GROSSETO 1-2 15.01.11
Toh, Chi si Rivede!
Cuore rossoblù mai nascosto, Massimiliano Manni rimane uno dei Diabolici più amati dalla nostra tifoseria. Il perché si capisce da sé, quando si parla del Ragioniere...CUORE DI RAGIONIERE
Di Simone Mozzoni
Difficile concentrarsi sulla partita, estraniandosi dal difficile contesto ambientale. Sotto dopo sei minuti per un gol di Mora, l’Ascoli ha una reazione rabbiosa fino al pareggio di Marino. Poi nella ripresa si spegne, incassando nel finale il contro-piede decisivo proprio ad opera di Papa Waigo. LA CHIAVE – L’aver subito il gol decisivo da un corner in proprio favore. LA CHICCA – Uno stop elegantissimo di Gazzola su sventagliata di Pederzoli.
TOP&FLOP – Cristiano&Pederzoli. LA FRASE – “E’ andato tutto storto” (F. Castori).
16 – Il sindaco Castelli contatta il presidente di Lega Abodi. 17 – Incontro privato tra Benigni e Castelli. 18 – Comunicato del Comune: l’Ascoli è ufficialmen-te in vendita. 20 – Sommese fuori rosa per “motivi ambientali”. I giornali parlano di un trasferimento rifiutato. 21 – Pasqualini passa al Siracusa, dalla Samp arriva Lorusso, esterno mancino che può essere utilizzato anche in Primavera.
MODENA-ASCOLI 0-0I bianconeri arrestano l’emorragia di due sconfitte consecutive strappando un punto sul campo del Modena, nella prima di due trasferte consecutive. Partita povera di contenuti tecnici ma intensa dal punto di vista agonistico. LA CHIAVE – La massima attenzione in ottica difensiva. LA CHICCA – Il tifo incessante dei Picchiomaniaci al Braglia.TOP&FLOP – Micolucci&Cristiano.LA FRASE – “Pochi rischi, importante non perdere” (M. Ciofani).
Racconti DiaboliciDi Alessandro Monticciolo
Oggi vi racconto di quando, proprio insieme al Ragioniere e ad altri compagni di squadra, siamo andati a festeggiare la promozione in serie B alle Cinque Terre.
C'erano anche mister Pillon e Davide Tentoni: tutti erano andati nei paesini a fare il giro turistico, mentre io, Tentoni e Di Venanzio siamo rimasti a prendere il sole in barca. A un certo punto della giornata Davide doveva andare in bagno (e non per fare pipì...), ma ci siamo accorti che il bagno non era dei "più diabolici" nonostante lo yacht che avevamo noleggiato fosse abbastanza grande da contenere tutta la squadra.
Il bisogno si fece sempre più impellente e, considerato il momento, Davide ha preso la drastica decisione. Si è messo dietro alla barca, sporgendosi fuori dal perimetro, e si è messo in posizione classica tenendosi con le mani nella balaustra. Ovviamente ha chiesto a me e Fabio di controllare che non arrivasse nessuno, e noi lo abbiamo autorizzato "a procedere".
Proprio dopo aver iniziato, è arrivata una barchetta e ovviamente noi non l'abbiamo avvisato. Potete solo immaginare il suo imbarazzo quando si è accorto di essere stato "sgamato". E noi, che risate...
Parlare di Massimiliano Manni da Grottam-mare, è un po’ come spiegare che le rivalità storiche del calcio, a volte, esistono proprio per essere smentite. Uno che ci ha trafitto il cuore a Perugia, in quella maledetta giornata, uno che aveva e (giustamente) ha la Sambenedettese nel cuore, non potrebbe, anzi, non dovrebbe essere un personaggio amato dalla gente che tifa e vive per l’Ascoli Calcio.
E invece no. Il calcio è bello, vale la pena viverlo, proprio perché ti regala storie come la sua. Quella di un giocatore che ha scalato due montagne: quella sportiva (coi suoi compagni) che l’ha portato ad essere uno dei pochi che in Ascoli “ha vinto qualcosa”, quella personale che, a distan-za di anni, gli permette di essere ricono-sciuto con amore vero, incondizionato, da
quella che era e rimarrà per sempre la tifoseria odiata, più odiata, dalla sua gente. Bisogna essere grandi per diventa-re Massimiliano Manni. Noi, abbiamo voluto richiamarlo in causa, perché in questo momento, sono le storie come la sua a farci capire quanto l’Ascoli possa unire.
Badate bene: se il Picchio, dopo quel campionato, ha consolidato la sua posizio-ne in serie B, lo deve anche a un giocatore che, nella sua carriera, con la maglia bianconera in B non ha mai giocato. 59 gettoni, 2 reti e tanti chilometri corsi su quella fascia con i suoi scaldamuscoli bianchi sotto ai pantaloncini.
Massimiliano, tanti Diabolici hanno intrapreso la strada da allenatore, tu invece hai scelto di occuparti dei ragazzi…
“Si, sono il responsabile della scuola calcio “Robur 2008” che fornisce poi i giovani al Grottammare Calcio. Cerco di far crescere ma soprattutto divertire i ragazzini fornendogli un punto di aggre-gazione. E non ho assolutamente inten-zione di diventare allenatore di qualche prima squadra come Fontana, Pinuccio Di Meo ed altri miei ex compagni. Nel calcio di oggi l’allenatore conta sempre meno, è diventata una figura marginale. Come principi da noi abbiamo prima di tutto l’educazione e il rispetto delle regole, il risultato non è importante, l’abbiamo messo in chiaro con i genitori fin da subito. Se riusciamo a inculcare questa mentalità ai bambini abbiamo già vinto”.
Tornando all’Ascoli, hai nostalgia di quella squadra che ha vinto il campionato? Hai nostalgia del gruppo dei Diabolici? “Nello spogliatoio c’era un’unità straordinaria. Io ero “il ragioniere” perché cercavo di mettere a posto tutto. Comunque l’ossatura dei Diabolici fu creata l’anno prima, la stagione successiva, quella della promozione, vennero inseriti degli innesti di qualità. Io addirittura partivo da Grottammare in anticipo per fare il giro sul pulmino. Noi più anziani poi ci eravamo dati delle responsabilità impor-tanti, ad esempio spronare i più giovani. Pinuccio Di Meo che mi diceva: ‘Ragionié, sta settimana tocca a te a rompe le palle
a Sasà Bruno. Avevamo tutti una voglia di vincere incredibile, una squadra unica.
Addirittura noi trascorremmo il Capodan-no tutti insieme a Force. Solitamente le feste natalizie si trascorrono con la famiglia per staccare un po’ dalla routi-ne. Noi no, prenotammo una pensioncina intera, poi dopo il cenone il proprietario andò via, chiuse le porte e ci disse: Fate quello che vi pare. Poi ci sentiamo spesso. L’estate scorsa vennero a trovarmi Di Venanzio e Monticciolo. Una sera mi dissero: Ragionié, ce l’hai le cassette della promozione? Portai a dormire i bambini e restammo fino alla quattro davanti alla tv”.
Tu hai avuto come presidente Benigni, che idea ti sei fatto degli attuali problemi societari? “Leggo ogni giorno e mi dispia-ce molto che si sia venuta a creare questa situazione, spero vivamente che tutto si risolva. Nel mio periodo ad Ascoli ho trovato una società molto seria. Anzi penso che sia stata la socie-tà più affidabile della mia carriera. E il presidente Benigni mantenne tutte le promesse fatte. Se c’era un problema ci mettevamo attorno ad un tavolo e trovavamo la soluzione. Però tu mi chiedessi com’è Pieroni, anche lui con me si è sempre comportato bene, poi ha combinato quel che ha combinato”.
Nell’anno del ritorno in B dopo la retrocessione del 91/92 Benny Carbone dà spettacolo al Del Duca, 3/adi campionato. I bianconeri vincono 1-0 e la Gazzetta titola: “CARBONE FA NERO IL VENEZIA”
22.01.11
Statistiche dell’AndataDi Daniele Perticari
- 13 gol fatti col DESTRO;- 5 gol fatti col SINISTRO;- 3 gol fatti di TESTA;- 17 gol subiti di DESTRO;- 6 gol subiti di SINISTRO;- 4 gol subiti di TESTA (solo il Crotone ha fatto meglio in serie B);- 18 gol fatti IN AREA DI RIGORE;- 4 gol fatti FUORI AREA DI RIGORE;- 1 gol subito su CORNER;
- 3 gol fatti su CORNER;- Il giocatore che ha conquistato il maggior numero di CALCI DI RIGORE è ARTURO LUPOLI (2);- ISommese è il giocatore più sostituito (12 volte in 18 presenze, il 66.6%);- 9 giornate di squalifica complessive (solo Crotone ed Albinoleffe hanno fatto peggio);- Il cambio più frequente è: SOMMESE-CRISTIANO (4 volte);- 25 giocatori utilizzati.
23 – Con Coser infortunato, ritorna Maurantonio come dodicesimo. 27 – Presi dal Brescia i due attaccanti Feczesin e Antonio. 28 – A Teramo proficuo incontro tra Benigni, il sindaco Castelli e il presidente di Lega B Abodi. L’Ascoli è in vendita, “esiste almeno una cordata seriamente interessata” dice il sindaco. Mercato: preso Capogrosso, Djuric al Crotone.
A.LEFFE-ASCOLI 1-1L’Ascoli è vivo e lo dimostra a Bergamo, dove
raccoglie un punto che gli va strettissimo. Subito in gol l’ungherese Feczesin, poi uno svarione difensivo regala il pari a Torri. Nella ripresa occasioni sciupate a grappolo, vano anche il tridente inserito in corsa da Castori. LA CHIAVE – La troppa imprecisione sotto porta. LA CHICCA – Lo stacco di Feczesin sul gol, movimento da uomo d’area. TOP&FLOP – Feczesin&Lupoli LA FRASE - "Non è la prima volta che ci capita di fallire ghiotte occasioni" (F.Castori).29.01.11
MondoPicchio2 IL PALLONE RACCONTA...
ASCOLI-REGGINA 2-1 18.12.10
Almanacco Dic-Gen
L’Intervista
Arrivato in Ascoli nel più assoluto riserbo, Vasco Faisca si accinge a concludere il decimo anno della sua carriera italiana. Con una promessa “Stile Rozzi” in caso di salvezza...
IL GUARDIANO DI FAROFaro è una città, pardon, un paese di cinquantamila abitanti, bellissimo. E' affac-ciato sul resto del mondo, il sole lo abbraccia dal mattino alla sera e facendo pochi chilometri è possibile scorgere un'alba e un tramonto sul mare. Roba da pazzi per chi come chi vi scrive è abituato a dare il buongiorno salutato dal sole e il "tramonto sul mare" l'ha visto solo in cartolina.
E' da Faro, dall'Algarve, che arriva Vasco Manuel Vilhena Texeira Faisca, da una terra che "sta soffrendo la crisi molto più dell'Italia, fidatevi. Nonostante il livello di qualità degli stadi e delle strutture siano assolutamente di prim'ordine", da una terra che ha le sue arterie sulla costa, un po' come le Marche, e una zona che vive e si innamora tra le colline, ma si sposta passeggiando spalla a spalla col mare.
"Faro è un posto che adoro - ci ha detto il protagonista della nostra intervista - e se volete vi faccio anche da tour opera-tor. Ormai, dopo quasi dieci anni che sono in Italia, conosco tutti i collegamenti, i voli, gli aeroporti. Anzitutto va detto che d’inverno dall’Italia è difficile trovare un volo che arrivi direttamente, dato che si parla di un posto turistico. In più aggiun-go che adesso che mi sono spostato nelle Marche è più difficile trovare il
collegamento. Quando ero a Vicenza e Padova bastava arrivare a Bergamo e il gioco era fatto...” Quante storie, dietro le quinte nella vita di un calciatore. “Pensa che all’inizio della carriera, dato che alla foresteria dello Sporting ero uno dei più ‘vecchi’, mi chiesero di andare ad accogliere all’aeroporto di Lisbona un ragazzino, nuovo arrivato, a nome di tutti i suoi nuovi compagni".
Quel giovane si chiama Cristiano Ronaldo, viene da Funchal (isola di Madera) e in un periodo della propria vita ha incrociato la sua storia con quello che, oggi, è l'ultimo guardiano del faro difensivo bianco-nero con Micolucci.
"Prima di venire in Italia conoscevo già l'Ascoli - ci ha confidato Vasco - perché anche da noi, come da voi succede attraverso le figurine o il fantacalcio, si sapeva qualcosa anche delle piccole. Ma solo dopo essere arrivato qui ho capito il vero valore di questa società, di questa squadra. E il momento che stiamo viven-do, fidatevi, personalmente mi dà ancor più motivazione. Specie in serie B credo
Di Daniele Perticari
Di Stefano Carlini
17 – Sono convocati in 19 per la delicata partita con la Reggina. Out Djuric e Cristiano squalificati.
Strepitosa rimonta dell’Ascoli che dopo aver chiuso in svantaggio la prima frazione di gioco, con un secondo tempo arrembante mette alle corde la Reggina di Atzori. Decisivo il gol di Giorgi a 2 minuti dalla fine. Bianconeri coi calzettoni rossi per onorare Rozzi. LA CHIAVE – L’ingresso di Pederzoli e Mendicino a inizio ripresa.
LA CHICCA – Lo stop di petto di Giorgi nell’azione del gol. TOP&FLOP - Pederzoli&Moretti. LA FRASE – “Siamo tornati a far sorridere, ci aspetta un bel Natale” (F. Castori) 20 – L’assemblea degli azionisti approva il bilancio al 30/06/10. 21 – Il giudice sportivo squalifica Giorgi e Moretti. 22 – Con un comunicato ufficiale la società comunica che a gennaio potrebbe esserci l’ingresso di nuovi soci.
23 – La squadra usufruisce del primo dei sei giorni di vacanza concessi. 28 – Ripresa degli allenamenti con una doppia seduta. C’è anche Romeo. 29 – In attesa dell’apertura del mercato, le trattative sono già cominciate. 30 – Giallombardo saluta i compagni: andrà al Grosseto dopo aver disputato 103 partite in bianconero con nessuna rete, 32 ammonizioni, 2 espulsioni nei 7930 minuti di militanza con il Picchio.
TRIESTINA-ASCOLI 2-0 08.01.11
2 – Ripresa degli allenamenti dopo il riposo. Sfuma l’arrivo di Papa Waigo, passato al Grosse-to. 3 – Nuovo deferimento per il ritardato pagamen-to dei contributi del 3° trimestre. 4 – Bonvissuto passa al Sorrento, un gol per lui col Picchio, Santarelli in prestito alla Paganese. 6 – Emergenza in vista di Trieste, Marino e Cristiano recuperano.
Esordio fortunato per Salvioni sulla panchina
alabardata, l’Ascoli incerottato sciupa tantissimo in attacco e deve arrendersi ad una squadra modesta. Decidono i gol di Testini e Della Rocca nella chiusura dei due tempi.LA CHIAVE – L’imprecisione sotto misura. LA CHICCA – Un’azione personale di Djuric stoppa-ta da una parata prodigiosa di Colombo. TOP&FLOP – DiDonato&Sommese.LA FRASE – “Perso contro una squadra scarsa e inguardabile. Fa ancora più male” (M. Ubaldi)
10 – Arrivano Doumbia (dal Parma in prestito) e
Calderoni (dal Piacenza), primo allenamento per loro. 11 – Nuovo ribaltone in società: Ubaldi lascia per interferenze nel suo operato. C’è ansia per la salvaguardia della famosa “cordata” che dovrebbe rilevare la società dalla famiglia Benigni.12 – Preoccupati per il futuro societario, i ragazzi della curva Sud chiedono chiarezza attraverso un comunicato.13 – Nessuna novità dall’assemblea degli azionisti. Benigni risponde ai tifosi sotto la sede e poi anche a mezzo comunicato. Ma i dubbi aumentano
specie per via delle dichiarazioni del patron. “A fine campionato lascio l’Ascoli. Sono stanco e deluso. Continuo a rimetterci soldi e salute. La cordata? Nuovi azionisti? Qui non si vede nessuno...”. 14 – Il sindaco Castelli, tirato in ballo da Benigni, chiede anche lui maggiore trasparenza alla famiglia Benigni. La risposta arriva in serata ed è molto aspra. In ogni caso iniziano a muoversi le acque: l’imbarazzante silenzio dei giorni passati è rotto e sembra ci sia la volontà di lavorare per il futuro della società
Il capocannoniere dell’Ascoli nella prima stagione della sua storia in serie A fu MASSIMO SILVA. Silva, che realizzò 5 reti, andò a segno in tutte partite “utili” che fruttarono al Picchio ben 8 punti.
molto che la proprio motivazione sia un fattore che sposta gli equilibri, dato che in campo non trovi mai gente tipo Eto'o, Milito, Seedorf o Ibrahimovic. Per questo, la situazione attuale, incentiva la questo tipo di pensiero, non ci dà alibi”.
Il discorso diventa serio, perché finalmen-te, e sottolineo finalmente, trovo uno che fa il calciatore di lavoro che ragiona in parole povere. "Oltre al discorso sporti-vo che è fondamentale per la storia e le ambizioni di un popolo intero, quello
piceno, salvarci è i n d i s p e n s a b i l e anche a livello professionale. Ho quasi 31 anni, un contratto con questa squadra e perderlo per via di un fallimento vorrebbe dire avere seri dubbi per il futuro. Per questo
le mie, le nostre motivazioni, sono ancor più grandi, quando scendiamo in campo. Salvarci a tutti i costi, questo è il messaggio".
Arrivato in Italia grazie all'Inter ("Con cui, però, non ho mai giocato") Vasco si trova talmente bene da noi al punto che parlan-doci, sembra di colloquiare con una perso-
na del Nord Est. Niente cadenza lusitana, niente "proverbiale" tristezza.
"Assolutamente non credo nei luoghi comuni, il Fado ad esempio è un genere musicale che nasce per l'amore dei navigatori nei confronti della propria terra. Non ci trovo nulla di veramente triste, così come devo dire che qua da voi il concetto di scaramanzia è molto sentito. Però io sono portoghese, non italiano. E quando dico che non sono mai retrocesso, dico la verità. E non voglio provarla, questa sensazione. Anche perché sono arciconvinto che in B ci siano cinque o sei squadre superiori alle altre, ma tutto il resto è di pari valore e la differenza, più che la tecnica, è data dalle motivazioni".
Due flash, prima di salutarlo: uno su Fabrizio Castori ("Se giocasse contro Mourinho? Ah, secondo me ne vedremmo delle belle, di sicuro non subirebbe in silenzio i "mind games" dello Special One. Sai che guerra e che spettacolo...") e una proprio per accartocciare la scaramanzia. "Ho sentito del grande presidente Rozzi e del suo pellegrinaggio in bici a Loreto in occasione di una salvezza dell'Ascoli degli anni '80. Ecco, dato che anche da noi si va a Fatima per festeggiare gli eventi lieti, direi che se restiamo in serie B la cosa si può riproporre, no?”.
MondoPicchio 3IL PALLONE RACCONTA...
ASCOLI-GROSSETO 1-2 15.01.11
Toh, Chi si Rivede!
Cuore rossoblù mai nascosto, Massimiliano Manni rimane uno dei Diabolici più amati dalla nostra tifoseria. Il perché si capisce da sé, quando si parla del Ragioniere...CUORE DI RAGIONIERE
Di Simone Mozzoni
Difficile concentrarsi sulla partita, estraniandosi dal difficile contesto ambientale. Sotto dopo sei minuti per un gol di Mora, l’Ascoli ha una reazione rabbiosa fino al pareggio di Marino. Poi nella ripresa si spegne, incassando nel finale il contro-piede decisivo proprio ad opera di Papa Waigo. LA CHIAVE – L’aver subito il gol decisivo da un corner in proprio favore. LA CHICCA – Uno stop elegantissimo di Gazzola su sventagliata di Pederzoli.
TOP&FLOP – Cristiano&Pederzoli. LA FRASE – “E’ andato tutto storto” (F. Castori).
16 – Il sindaco Castelli contatta il presidente di Lega Abodi. 17 – Incontro privato tra Benigni e Castelli. 18 – Comunicato del Comune: l’Ascoli è ufficialmen-te in vendita. 20 – Sommese fuori rosa per “motivi ambientali”. I giornali parlano di un trasferimento rifiutato. 21 – Pasqualini passa al Siracusa, dalla Samp arriva Lorusso, esterno mancino che può essere utilizzato anche in Primavera.
MODENA-ASCOLI 0-0I bianconeri arrestano l’emorragia di due sconfitte consecutive strappando un punto sul campo del Modena, nella prima di due trasferte consecutive. Partita povera di contenuti tecnici ma intensa dal punto di vista agonistico. LA CHIAVE – La massima attenzione in ottica difensiva. LA CHICCA – Il tifo incessante dei Picchiomaniaci al Braglia.TOP&FLOP – Micolucci&Cristiano.LA FRASE – “Pochi rischi, importante non perdere” (M. Ciofani).
Racconti DiaboliciDi Alessandro Monticciolo
Oggi vi racconto di quando, proprio insieme al Ragioniere e ad altri compagni di squadra, siamo andati a festeggiare la promozione in serie B alle Cinque Terre.
C'erano anche mister Pillon e Davide Tentoni: tutti erano andati nei paesini a fare il giro turistico, mentre io, Tentoni e Di Venanzio siamo rimasti a prendere il sole in barca. A un certo punto della giornata Davide doveva andare in bagno (e non per fare pipì...), ma ci siamo accorti che il bagno non era dei "più diabolici" nonostante lo yacht che avevamo noleggiato fosse abbastanza grande da contenere tutta la squadra.
Il bisogno si fece sempre più impellente e, considerato il momento, Davide ha preso la drastica decisione. Si è messo dietro alla barca, sporgendosi fuori dal perimetro, e si è messo in posizione classica tenendosi con le mani nella balaustra. Ovviamente ha chiesto a me e Fabio di controllare che non arrivasse nessuno, e noi lo abbiamo autorizzato "a procedere".
Proprio dopo aver iniziato, è arrivata una barchetta e ovviamente noi non l'abbiamo avvisato. Potete solo immaginare il suo imbarazzo quando si è accorto di essere stato "sgamato". E noi, che risate...
Parlare di Massimiliano Manni da Grottam-mare, è un po’ come spiegare che le rivalità storiche del calcio, a volte, esistono proprio per essere smentite. Uno che ci ha trafitto il cuore a Perugia, in quella maledetta giornata, uno che aveva e (giustamente) ha la Sambenedettese nel cuore, non potrebbe, anzi, non dovrebbe essere un personaggio amato dalla gente che tifa e vive per l’Ascoli Calcio.
E invece no. Il calcio è bello, vale la pena viverlo, proprio perché ti regala storie come la sua. Quella di un giocatore che ha scalato due montagne: quella sportiva (coi suoi compagni) che l’ha portato ad essere uno dei pochi che in Ascoli “ha vinto qualcosa”, quella personale che, a distan-za di anni, gli permette di essere ricono-sciuto con amore vero, incondizionato, da
quella che era e rimarrà per sempre la tifoseria odiata, più odiata, dalla sua gente. Bisogna essere grandi per diventa-re Massimiliano Manni. Noi, abbiamo voluto richiamarlo in causa, perché in questo momento, sono le storie come la sua a farci capire quanto l’Ascoli possa unire.
Badate bene: se il Picchio, dopo quel campionato, ha consolidato la sua posizio-ne in serie B, lo deve anche a un giocatore che, nella sua carriera, con la maglia bianconera in B non ha mai giocato. 59 gettoni, 2 reti e tanti chilometri corsi su quella fascia con i suoi scaldamuscoli bianchi sotto ai pantaloncini.
Massimiliano, tanti Diabolici hanno intrapreso la strada da allenatore, tu invece hai scelto di occuparti dei ragazzi…
“Si, sono il responsabile della scuola calcio “Robur 2008” che fornisce poi i giovani al Grottammare Calcio. Cerco di far crescere ma soprattutto divertire i ragazzini fornendogli un punto di aggre-gazione. E non ho assolutamente inten-zione di diventare allenatore di qualche prima squadra come Fontana, Pinuccio Di Meo ed altri miei ex compagni. Nel calcio di oggi l’allenatore conta sempre meno, è diventata una figura marginale. Come principi da noi abbiamo prima di tutto l’educazione e il rispetto delle regole, il risultato non è importante, l’abbiamo messo in chiaro con i genitori fin da subito. Se riusciamo a inculcare questa mentalità ai bambini abbiamo già vinto”.
Tornando all’Ascoli, hai nostalgia di quella squadra che ha vinto il campionato? Hai nostalgia del gruppo dei Diabolici? “Nello spogliatoio c’era un’unità straordinaria. Io ero “il ragioniere” perché cercavo di mettere a posto tutto. Comunque l’ossatura dei Diabolici fu creata l’anno prima, la stagione successiva, quella della promozione, vennero inseriti degli innesti di qualità. Io addirittura partivo da Grottammare in anticipo per fare il giro sul pulmino. Noi più anziani poi ci eravamo dati delle responsabilità impor-tanti, ad esempio spronare i più giovani. Pinuccio Di Meo che mi diceva: ‘Ragionié, sta settimana tocca a te a rompe le palle
a Sasà Bruno. Avevamo tutti una voglia di vincere incredibile, una squadra unica.
Addirittura noi trascorremmo il Capodan-no tutti insieme a Force. Solitamente le feste natalizie si trascorrono con la famiglia per staccare un po’ dalla routi-ne. Noi no, prenotammo una pensioncina intera, poi dopo il cenone il proprietario andò via, chiuse le porte e ci disse: Fate quello che vi pare. Poi ci sentiamo spesso. L’estate scorsa vennero a trovarmi Di Venanzio e Monticciolo. Una sera mi dissero: Ragionié, ce l’hai le cassette della promozione? Portai a dormire i bambini e restammo fino alla quattro davanti alla tv”.
Tu hai avuto come presidente Benigni, che idea ti sei fatto degli attuali problemi societari? “Leggo ogni giorno e mi dispia-ce molto che si sia venuta a creare questa situazione, spero vivamente che tutto si risolva. Nel mio periodo ad Ascoli ho trovato una società molto seria. Anzi penso che sia stata la socie-tà più affidabile della mia carriera. E il presidente Benigni mantenne tutte le promesse fatte. Se c’era un problema ci mettevamo attorno ad un tavolo e trovavamo la soluzione. Però tu mi chiedessi com’è Pieroni, anche lui con me si è sempre comportato bene, poi ha combinato quel che ha combinato”.
Nell’anno del ritorno in B dopo la retrocessione del 91/92 Benny Carbone dà spettacolo al Del Duca, 3/adi campionato. I bianconeri vincono 1-0 e la Gazzetta titola: “CARBONE FA NERO IL VENEZIA”
22.01.11
Statistiche dell’AndataDi Daniele Perticari
- 13 gol fatti col DESTRO;- 5 gol fatti col SINISTRO;- 3 gol fatti di TESTA;- 17 gol subiti di DESTRO;- 6 gol subiti di SINISTRO;- 4 gol subiti di TESTA (solo il Crotone ha fatto meglio in serie B);- 18 gol fatti IN AREA DI RIGORE;- 4 gol fatti FUORI AREA DI RIGORE;- 1 gol subito su CORNER;
- 3 gol fatti su CORNER;- Il giocatore che ha conquistato il maggior numero di CALCI DI RIGORE è ARTURO LUPOLI (2);- ISommese è il giocatore più sostituito (12 volte in 18 presenze, il 66.6%);- 9 giornate di squalifica complessive (solo Crotone ed Albinoleffe hanno fatto peggio);- Il cambio più frequente è: SOMMESE-CRISTIANO (4 volte);- 25 giocatori utilizzati.
23 – Con Coser infortunato, ritorna Maurantonio come dodicesimo. 27 – Presi dal Brescia i due attaccanti Feczesin e Antonio. 28 – A Teramo proficuo incontro tra Benigni, il sindaco Castelli e il presidente di Lega B Abodi. L’Ascoli è in vendita, “esiste almeno una cordata seriamente interessata” dice il sindaco. Mercato: preso Capogrosso, Djuric al Crotone.
A.LEFFE-ASCOLI 1-1L’Ascoli è vivo e lo dimostra a Bergamo, dove
raccoglie un punto che gli va strettissimo. Subito in gol l’ungherese Feczesin, poi uno svarione difensivo regala il pari a Torri. Nella ripresa occasioni sciupate a grappolo, vano anche il tridente inserito in corsa da Castori. LA CHIAVE – La troppa imprecisione sotto porta. LA CHICCA – Lo stacco di Feczesin sul gol, movimento da uomo d’area. TOP&FLOP – Feczesin&Lupoli LA FRASE - "Non è la prima volta che ci capita di fallire ghiotte occasioni" (F.Castori).29.01.11
L'Ascoli all'ultimo posto mi fa stare male. Sono disposto a fare dei compromessi con una fattucchiera pur di risolvere questa situazione!
Ricordando Costantino
LUI SI, NOI SI, E VOI?
MondoPicchio
L’Editoriale
Supplemento di Mondopicchio - Il sito Mondi@le per chi ama l’Ascoli Calcio
di Daniele Perticari
di Daniele Felicetti
Poco da dire, questo e’ il momento in cui Roberto Benigni e la SUA FAMIGLIA devono decidere se, al contrario di Costantino Rozzi - che e’ morto mentre guidava l‘Ascoli Calcio - l’Ascoli Calcio morira’ durante la loro guida. Messaggio chiaro verso chi, negli ultimi giorni, sembra non riuscire a trovare il bandolo di una matassa che si ingarbuglia sempre piu’ ad ogni dichiarazio-ne o mossa. Se si vuole la salvezza della piu‘ gloriosa societa’ delle Marche, cara famiglia Benigni (tutti compresi), e‘ giunto il momento di smetterla coi giochi di palazzo, con gli insipidi comuni-cati e con gli squallidi teatrini del “detto e non detto” delle ultime settimane. altrimenti, nella sciagurata (ma comunque possi-bile) ipotesi, state tranquilli che noi (e il tifoso gigi giorgi in prima linea), saremo qui anche l’anno prossimo. Contro qualsiasi avversario, in qualsiasi terreno di gioco. E non cambiamo di una virgola la nostra linea editoriale, basata sul divertimento e sull’orgoglio di essere dell’ascoli. Lui, Gigi e noi tifosi. E VOI?
Calderoni VEROterzino sinistro!Questo è il momento giusto:
Ascoli, racconta la storia ai tuoi giocatori
N.4 - gennaio 2010
I calzetti rossi portanobeneeeeeeeeeeeeeeeee!
Vasco Faisca è un BEL PERSONAGGIO
E per fortuna che ero ioa volere
“IL MALE DELL’ASCOLI”...
GIGI-GIORGI-CA-PI-TANO!GIGI-GIORGI-CA-PI-TANO!
O RB non vuole?
Mister, col Grosseto, ahi ahi ahi ahi!Per il resto, tanto di cappello!
Una Curva Sud IMMENSA!
Massimo, di te ci fidiamo,NON DELUDERCI!
Sindaco Castelli, per ora, MI SEI PIACIUTO!
MondoPicchio4 IL PALLONE RACCONTA...L’Approfondimento
Il 2010 si è chiuso col gioco degli “elenchi”. Abbiamo provato a stilarne uno anche noi...
E SE FOSSE UNO SHOW?
Un gol di Lorenzo Scarafoni a Brescia, minuto 87’ della penultima giornata del campionato ‘86/’87, permette al Picchio di sovvertire il discorso salvezza che a fine primo tempo sembrava compromesso.
Di S.Carlini e D.Perticari
Visti i presupposti, che questa stagione si sarebbe tramutata in un calvario era sotto gli occhi di tutti quelli che avevano un minimo di obiettività.
E considerati gli ultimi sviluppi, la situazione non pare affatto migliorata. Massimo Ubaldi, rientrato qualche mese fa e da tutti visto come l’uomo in grado di traghettare l’Ascoli alla salvezza, soprattutto societaria, ha mollato la presa rimettendo il proprio mandato (gestione tecnica) nelle mani del presidente Benigni.
La sua decisione è stata motivata con la troppa confusione regnante all’interno della società, nello specifico parliamo di competenze, non tanto nella gestione della squadra quanto nella conduzione del mercato. Ora si potrebbe star qui a sindacare sul perché e sul percome, ma a cosa servirebbe? Le colpe, le responsabi-lità, gli sbagli sono sempre degli altri ed anche in questa situazione vige questa regola tanto cara a chi esercita il potere. Quando ci fu l’annuncio del rientro in società di Ubaldi, tutti, o quasi, parlaro-no di svolta epocale e di passaggio di consegne imminente da parte della famiglia Benigni.
Cautamente scrivevamo che, in realtà, tutto rimaneva nelle mani di chi aveva messo i soldi e si era esposto economica-mente fino a quel momento. Ed oggi i fatti lo dimostrano, visto che a tenere in mano la gestione tecnica, societaria, i rapporti con il sindaco e con i tifosi è sempre Roberto Benigni.
Posso supporre che qualcuno interessato all’Ascoli ci sia, ipotizzare che una cordata di imprenditori si potrebbe creare, pensare che un pezzo alla volta il mosaico per salvare l’Ascoli dal fallimento potrebbe venire fuori. Ma credo pure che i Benigni non abbiano nessuna intenzione di perdere soldi, che i rapporti tra il presidente Roberto ed il mondo imprenditoriale locale non siano affatto buoni, che la partita si gioca su più fronti, non solo quello meramente economico ma anche quello della visibili-tà, della forza imprenditoriale, del potere.
E l’Ascoli, inteso come squadra, è nel mezzo di questo intrigo di soldi, chiacchiere e potentati. Da una parte c’è un uomo rimasto solo con la sua famiglia, dall’altra, per il momento, una lunga cordata di fantasmi. E nel mezzo? Sta sempre la verità.
Io Gioco Liberodi Marco D’Emidio
hERNAN cRESPO2004-05
Il primo che torna alla mente è Hernan Crespo. Era l'inizio della stagione "numero 1" di Marco Giampaolo. Al termine di una delle prime conferenze stampa stagionali, quella in cui vennero presentati i componenti del nuovo staff tecnico, il patron Benigni riunì a sé i giornalisti della stampa locale rivelando di aver parlato con i responsabili del mercato del Milan, preoccupati per le condizioni fisiche del giocatore argentino proveniente dal Chelsea. Sembrava che il Milan volesse, in caso di ritardo di condizione di Valdanito, cedere in prestito per sei mesi il giocatore, anche in B, per "riatletizzarlo". Non andò così...
spillo altobelli1989
zvone boban1998
MAXWELL2004/05
V
IV
III
II
LA TOP 5di Bruno Ferretti
M.VAN BASTEN1994I
Dopo aver giocato dieci anni nell’Inter e uno nella Juventus, realizzando gol in quantità industriale, fu chiamato da Costantino Rozzi. Titoloni anche sui giornali nazionali. Altobelli ad Ascoli giunse davvero. Andò con la squadra a Chieti disputando il primo tempo di un’amichevole. Ma il giorno dopo se ne andò. Disaccordo sull’ingaggio, si disse.
Secondo Radiomercato, il Milan avrebbe trasferito in prestito all’Ascoli il giocatore proveniente dalla Dinamo Zagabria, vero serbatoio di talenti del calcio croato. Se ne parlò per diversi giorni e molti cominciarono a crederci anche a causa di certi titoli sulle pagine locali. Ma il regista ad Ascoli non si vide mai.
Più o meno quello che accadde con il brasiliano Maxwell, sì quello che attualmente gioca nel Barcellona stellare di Guardiola. Nel gennaio 2006 l’Inter lo acquistò dall’Ajax nonostante un grave infortunio e dovendolo parcheggiare in una squadra uscì fuori l’Ascoli. ”Maxwell in prestito dall’Inter” fu il titolo a tutta pagina ma di fronte alle perplessità del club bianconero circa le condizioni fisiche del brasiliano... l’Inter lo dirottò ad Empoli.
LE BUFALE DICALCIOMERCATO
ELENCO DEI MOTIVI PER CUI ROBERTO BENIGNIDEVE CEDERE L’ASCOLI CALCIO
- E' un tifoso dell'Ascoli Calcio ed in quanto tale vuole bene alla sua creatura;- Ha salvato il club dal fallimento nel '95 e vorrà ripetersi nel 2011;- Ci ha garantito 16 anni di calcio su buoni livelli ma il suo ciclo è ormai, per sua stessa ammissione, giunto al crepuscolo;- Non c'è continuità nei quadri dirigenziali e non esiste una programmazione di lunga durata;- Si è spesso affidato a gente di dubbie qualità e dallo scarso attaccamento ai colori sociali;- Ha allontanato nel corso degli anni diversi imprenditori ascolani;- Si è circondato di personaggi, quali Cristiano Leonardi, che consideravano l'Ascoli una "normale fonte di guadagno" tralasciando emozioni, storia, passione e componenti sociali annesse;- Si trincera in lunghi incomprensibili silenzi nei momenti di difficoltà che, spesso, lasciano la piazza in balia delle più disparate prese di posizione;- Siamo l'unica squadra con penalizzazioni tra le 22 di serie B;- La massa debitoria è lievitata negli anni a causa di una gestione poco oculata e che senza giusti correttivi ci porterebbe al fallimento;- Lo scaricabarile nei confronti del Sindaco e del Comune di Ascoli Piceno è imbaraz-zante;- La storia degli ingenti crediti in Lega ha ormai fatto la muffa;- La frase "l'Ascoli è la mia" non l'abbiamo mai digerita;- Non ha mai avuto la giusta considerazione nei confronti della tifoseria bianconera;- Se non fa di tutto per evitare che la storia si interrompa a quota 113 sarà una macchia indelebile per lui e la sua famiglia;- I suoi ciclici ripensamenti ci hanno ormai stufato;- Garantendo la continuità dell'ascolanità con la cessione ad imprenditori locali e legati al Picchio entrerebbe di diritto nella storia che racconterebbe la sequenza Del Duca-Rozzi-Benigni;- Non vorrà vanificare in un amen le soddisfazioni sportive raccolte negli ultimi anni;- Non si è mai adoperato, ad esempio, per rinnovare il concetto di “vicinanza al territorio” se non attraverso le consuete frasi fatte. Rozzi, ai suoi tempi, non solo sviluppava idee, ma agevolava i suoi “dipendenti” a far sì che certi meccanismi fosse-ro attivati;- Vi pare possibile che continui, da anni, a pagare un “Responsabile Marketing” e che noi tifosi non possiamo, nel 2011, comprare una maglia, un gadget, qualcosa della nostra squadra del cuore su internet?- Non si è mai ribellato pubblicamente a condotte poco democratiche di alcuni media nazionali e locali nei confronti della nostra squadra del cuore. L’Ascoli in B, spesso, ha meno spazio di altre realtà regionali, specie nel servizio pubblico. Avete mai sentito una sua forte presa di posizione in merito?- Vorrà essere ricordato come il primo tifoso e non come l'ultimo presidente della storia dell'Ascoli Calcio.
MONDOPICCHIO TEAMLa Formazione
SANDRO PEROZZIL’indispensabile
MARCO D’EMIDIOil battitore libero
DANIELE PERTICARIil sinistro
STEFANO CARLINIthe doctor
ALESSANDRO MONTICCIOLOzio diabolico
SIMONE MOZZONIla voce della vallata
DANIELE FELICETTIil cuore a forma di picchio
BRUNO FERRETTIstorica penna
Allenatore: Gianluca Giandomenico
ALESSANDRO MONTICCIOLO
L’olandese volante che nel Milan di Sacchi vinse tutto quello si poteva vincere a livello di club e tre volte ”Pallone d’Oro” (’88, ’89 e ’92). Nell’estate del ’94, reduce dall’ennesima operazione alla caviglia (la stessa che poi lo costrinse ad anticipare il ritiro dal calcio agonistico), il nome di Van Basten fu avvicinato all’Ascoli. I tifosi bianconeri lo avrebbero voluto anche zoppo. Un sogno ad occhi aperti. Il più bello di sempre.
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE M
OLIMPIA FERMOASD OLIMPIA FERMO
Via O. Respighi, 63023 Fermo (FM)Tel. 0734/224918
Fondazione ................................................................................. 2008Presidente ................................................................. Sandro Di Ruscio Vice presidente ............................................................ Giacomo Morelli Allenatore ................................................................. Daniele Del Frate Segretario ........................................................................ Daniele Ricci Dirigente .................................................................... Andrea Grasselli Dirigente ................................................................. Samuele Maranesi Dirigente ...................................................................Luigi Paglialunga
Sandro Di RuscioPresidente
Daniele Del FrateAllenatore 17-09-1972
Daniele RicciSegretario
Samuele MaranesiDirigente
Luigi PaglialungaDirigente
Antonio CarminucciPortiere 10-08-1970
Riccardo VitaPortiere 23-04-1985
Roberto RaccichiniDifensore 12-12-1972
Andrea PoliniDifensore 25-07-1990
Matteo BracalenteDifensore 11-02-1987
Paolo ProcacciniDifensore 03-03-1986
Marco MontaniniDifensore 09-11-1973
Andrea BonifaziCentrocampista 27-02-1982
Ezio TestaCentrocampista 28-05-1978
Michele IlluminatiCentrocampista 21-04-1987
Michele PaglialungaCentrocampista 11-06-1987
Danilo PerozziCentrocampista 18-10-1987
Silvio TestaCentrocampista 03-04-1973
Roberto VallascianiCentrocampista 05-07-1982
Marco MariglianoAttaccante 11-03-1986
Luca CapancioniAttaccante 13-09-1990
Marco GrasselliAttaccante 29-07-1983
Carlo MalaspinaAttaccante 02-10-1985
Gianluca PoliniDifensore 21-09-1991
Ahmed MiskineAttaccante 21-07-1992
Marco SimonelliCentrocampista 01-09-1992
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 SECONDA CATEGORIA gironE D
AGUGLIANO POLVERIGIUSAP AGUGLIANO POLVERIGI
Via Fagioli, 2 60020 Agugliano (AN)Tel. 071908964 - Fax 071908560
www.usaponline.com
Fondazione ................................................................................1929Presidente ........................................................... Roberto Trombettoni Vice presidente .............................................................Renzo Antonini Allenatore .....................................................................Marco Troncon Segretario .................................................................... Roberto Lucioli Dirett. Sportivo ........................................................ Lodovico Donzelli Dirigente .................................................................. Giovanni Tolardo Prep. Portieri ........................................................... Stefano Manfredi Team Manager .......................................................... Simone Pelonara Allenatore Juniores ................................................ Francesco Beccaceci Roberto Trombettoni
Presidente Marco TronconAllenatore
Lodovico DonzelliDirett. Sportivo
Giovanni TolardoDirigente
Stefano ManfrediPrep. Portieri
Simone PelonaraTeam Manager
Francesco BeccaceciAllenatore Juniores
Michele SampaoloPortiere 06-02-1988
Valerio VaccariniPortiere 13-04-1991
Lorenzo NisiPortiere 09-07-1993
Luca BoncompagniDifensore 07-09-1982
Stefano SavelliDifensore 24-07-1974
Claudio RossiDifensore 24-03-1974
Yuri PasqualiniDifensore 05-01-1990
Roberto FrullaDifensore 04-06-1990
Marco PeruginiDifensore 14-12-1989
Mirco BellagambaDifensore 22-09-1991
Francesco PolverariDifensore 01-04-1990
Gabriele AsoliCentrocampista 27-08-1992
Matteo RamazzottiCentrocampista 29-08-1989
Mattia Belfi oreCentrocampista 22-05-1986
Alessandro CoenCentrocampista 05-03-1991
Yuri MediciCentrocampista 27-07-1987
Filippo AngelelliCentrocampista 09-05-1988
Nico TamburoCentrocampista 03-05-1992
Giovanni CofaniCentrocampista 18-09-1985
Gianmarco BinciAttaccante 13-04-1992
Mattia StacchiottiAttaccante 04-07-1992
Nicola TaglioniAttaccante 21-04-1990
Giacomo PollonaraAttaccante 26-06-1990
Samuele GramacciaAttaccante 18-11-1973
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE H
COLBUCCAROPOLISPORTIVA COLBUCCARO
Via Colbuccaro, 5 62014 Colbuccaro di Corridonia (MC)Tel. 0733/201848 - Fax 0733/205459
Fondazione ............................................................................1988Presidente .........................................................Giuliano Contigiani Vice presidente .......................................................Roberto Luchetti Vice presidente ........................................................ Mario Rinaldesi Allenatore .........................................................Leonardo Santacruz Segretario ................................................................. Flavio Pieroni Dirett. Sportivo ........................................................ Andrea Rapari Dirigente ............................................................. Claudia Chiurchiù Dirigente ....................................................................Giovanni Lisi Dirigente ................................................................Giuliano Pacetti Logistica ............................................................... Renzo Pierangeli Magazziniere ..........................................................Sante Chiurchiù Prep. Portieri ........................................................ Roberto Fringoni
Giuliano ContigianiPresidente
Roberto LuchettiVice presidente
Leonardo SantacruzAllenatore
Flavio PieroniSegretario
Giovanni LisiDirigente
Renzo PierangeliLogistica
Sante ChiurchiùMagazziniere
Roberto FringoniPrep. Portieri
Pierluigi ManinsaltaPortiere 25-08-1976
Pietro SarracinoPortiere 07-02-1979
Christian GiampaoliDifensore 02-09-1981
Flavio ValentiDifensore 23-01-1972
Paolo QuattriniDifensore 16-05-1974
Emanuele FrancucciDifensore 25-11-1983
Gionata StaffolaniDifensore 05-06-1987
Matteo GrassettiDifensore 18-08-1989
Martino ValentiDifensore 22-06-1976
Nicola PieroniDifensore 25-08-1990
Matteo RaschiaCentrocampista 17-06-1979
Riccardo CavalieriCentrocampista 26-07-1991
Sacha TassoCentrocampista 27-02-1980
Alessandro CuccagnaCentrocampista 22-12-1991
Valerio VellanteCentrocampista 14-07-1979
Mauro CiurlantiCentrocampista 15-04-1977
Marco MonteverdeCentrocampista 29-04-1980
Mauro FioravantiCentrocampista 11-08-1980
Sergio CiccarelliAttaccante 24-12-1972
Emanuele SbarbatiAttaccante 11-05-1976
Nicola DomiziAttaccante 09-03-1989
Iljasi MensurAttaccante 07-08-1988
Costel MunteanyAttaccante 11-05-1981
Roberto GentilettiAttaccante 13-01-1981
Luca RogantiPortiere 14-10-1978
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE M
ASD MOLINI CALCIO 2006Via C. Cattaneo, 101 63023 Fermo (FM)Tel. 0734/628953 - Fax 0734/646057
Fondazione ................................................................................2006Presidente ....................................................................Martina Virgili Vice presidente .......................................................Francesco Ferracuti Allenatore .................................................................... Paolo Cognigni Segretario .............................................................. Sandro Montagnoli Dirigente ........................................................................Mario Ficiarà Dirigente ................................................................ Salvatore Gangale Dirigente ........................................................................ Sara Smerilli Dirigente .................................................................... Mariana Torresi
MOLINI
Martina VirgiliPresidente
Francesco FerracutiVice presidente
Paolo CognigniAllenatore
Sandro MontagnoliSegretario
Mario FiciaràDirigente
Sara SmerilliDirigente
Mariana TorresiDirigente
Salvatore GangaleDirigente
Andrea BonifaziPortiere 30-07-1987
Samuele TempestilliPortiere 30-03-1982
Paolo TirabassiDifensore 05-01-1988
Giorgio TorresiDifensore 28-07-1985
Alessandro BoccatondaDifensore 13-04-1981
Roberto LucianiDifensore 10-02-1978
Aurelio MurazzoDifensore 22-02-1983
Mirko TemperiniDifensore 04-05-1984
Michele LucianiDifensore 05-07-1984
Riccardo SantoniCentrocampista 01-01-1988
Andrea PerticaràCentrocampista 27-12-1978
Samuele CimadamoreCentrocampista 14-04-1973
Cristiano FortunaCentrocampista 27-07-1989
Giovanni Paolo FortunaCentrocampista 11-12-1986
Roberto FrizzoCentrocampista 17-07-1979
Roberto IacopiniCentrocampista 13-07-1984
Alessio MainquàCentrocampista 21-09-1982
Marco TalamontiCentrocampista 17-03-1988
Emanuele SardelliniCentrocampista 15-12-1978
Fabrizio DonzelliCentrocampista 22-12-1984
Simone GregorioCentrocampista 01-07-1984
Fabio LucianiAttaccante 29-08-1979
Daniele FerriniAttaccante 22-06-1981
Ivan Di ConcettoAttaccante 02-06-1978
Alessandro SperanziniAttaccante 20-11-1986
Matteo CarlettiAttaccante 24-12-1990
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE G
NUOVA LIBERTASAPD NUOVA LIBERTAS
Via Grappa, 2 62012 Civitanova Marche (MC)Tel. 0733/816138
Fondazione ................................................................................. 2003Presidente .............................................................. Marisa Capparuccia Vice presidente ........................................................ Pasquale Calderoni Allenatore ............................................................... Pasquale Calderoni Dirett. Sportivo ............................................................. Enrico Marziali Dirigente .................................................................. Maretto Calderoni Dirigente ......................................................................Luigino Morresi Dirigente ....................................................................Claudio Tirabassi
Marisa CapparucciaPresidente
Pasquale CalderoniVice presidente
Claudio TirabassiDirigente
Luigino MorresiDirigente
Tommaso CaraccioloPortiere 08-08-1978
Andrea MiandroDifensore 31-07-1986
Renato BarboniDifensore 17-06-1972
Raffaele BarboniDifensore 23-12-1987
Giuseppe PertaDifensore 11-03-1983
Antonio MontanaroDifensore 03-08-1974
Luca Di ChiaraDifensore 07-11-1979
Andrea BologneseCentrocampista 15-07-1987
Gianluca VittoriCentrocampista 10-09-1983
Pasquale CalderoniCentrocampista 23-06-1989
Giacomo FiorettiCentrocampista 30-10-1982
Massimiliano MariCentrocampista 19-06-1972
Luigi AnconetaniCentrocampista 05-08-1975
Giuseppe CozzolinoCentrocampista 26-05-1977
Pierfrancesco VitriniCentrocampista 31-08-1976
Stefano SilenziCentrocampista 26-12-1976
Alessandro De MartinoAttaccante 01-08-1984
Salvatore EspositoAttaccante 21-07-1983
Giuseppe CalderoniAttaccante 15-02-1984
Marco VerdecchiaAttaccante 05-12-1971
Enrico MarzialiAttaccante 12-09-1978
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE H
ASD GS NUOVO PUNTOPiazzale san Gregorio, 3 62010 Mogliano (MC)
Tel. 0733/557754 Fondazione ................................................................................1998Presidente .................................................................. Simone Perroni Vice presidente .................................................... Massimiliano Carletti Allenatore ................................................................. Andrea Bianchini Segretario ...................................................................Daniela Perroni Dirett. Sportivo .............................................................. Ennio Perroni Dirigente ................................................................ Rossano Baccifava Dirigente ...................................................................Stefano Pistolesi Dirigente .........................................................................Roberto Vita Magazziniere ................................................................ Giovanni Giuli
NUOVO PUNTO
Simone PerroniPresidente/Centrocampista
Andrea BianchiniAllenatore
Ennio PerroniDirett. Sportivo
Giovanni GiuliMagazziniere
Federico VerdiniPortiere 27-05-1969
Stefano FortunatiPortiere 08-01-1968
Roberto ZucconiDifensore 28-06-1984
Andrea SalvucciDifensore 19-05-1993
Danny VagniDifensore 20-09-1990
Massimiliano CarlettiDifensore 05-10-1970
Andrea PolimantiDifensore 27-04-1984
Luca MercuriDifensore 01-12-1985
Massimo FrattariCentrocampista 25-03-1978
Marco PolimantiCentrocampista 13-05-1979
Federico PolimantiCentrocampista 04-05-1985
Michele SambucoCentrocampista 09-03-1988
Riccardo GianangeliCentrocampista 15-11-1988
Manuel GiuliAttaccante 31-03-1983
Alessandro CandriaAttaccante 21-06-1981
Andrea CompagnucciAttaccante 09-12-1979
Ugo D’AvinoAttaccante 28-01-1990
Andrea FinucciAttaccante 18-03-1974
Roberto CompagnucciAttaccante 18-11-1976
Michele PiroschiAttaccante 01-08-1981
Fabio TarulliCentrocampista 10-09-1986
Marco TarulliDifensore 22-08-1985
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE I
SAN GIRIOASD SAN GIRIO
Via Marignano, 12/b 62018 Potenza Picena (MC)Tel. 0733/671371
Fondazione ................................................................................. 2008Presidente ................................................................... Carlo Sampaolo Vice presidente ...................................................Massimiliano Rinaldoni Allenatore ................................................................... Marco Fontinovo Vice-allenatore ........................................................... Stefano Andreani Segretario ................................................................ Raffaele Camilletti Dirett. Sportivo ................................................................ Maurizio Mei Dirigente .............................................................. Adriano Alessandrini Dirigente .................................................................... Antonio Mazzoni Dirigente .................................................................. Maurizio Mazzoni Dirigente ............................................................. Nazzareno Morichetti Dirigente .................................................................. Antonio Rinaldoni Dirigente ........................................................................ Elio Rinaldoni
Carlo SampaoloPresidente
Massimiliano RinaldoniVice presidente
Marco FontinovoAllenatore
Stefano AndreaniVice-allenatore
Maurizio MeiDirett. Sportivo
Nazzareno MorichettiDirigente
Adriano AlessandriniDirigente
Maurizio MazzoniDirigente
Antonio RinaldoniDirigente
Elio RinaldoniDirigente
Diego PasqualiPortiere 27-01-1986
Marco PantaleonePortiere 10-06-1989
Andrea RinaldelliDifensore 22-05-1979
Francesco AngeloniDifensore 26-07-1979
Riccardo GiampieriDifensore 10-10-1980
Raffaele CamillettiDifensore 18-05-1984
Federico LucesoliDifensore 07-08-1984
Samuele VitaliDifensore 21-06-1984
Cristian MandoliniDifensore 19-09-1986
Marco MarzialiDifensore 30-04-1982
Alessandro EmilianiCentrocampista 17-11-1980
Fidelito MengoniCentrocampista 12-10-1973
Franco ZaccagniniCentrocampista 12-10-1971
Riccardo CaporalettiCentrocampista 02-05-1984
Cristian AnticagliaCentrocampista 25-03-1982
Nicola LatiniCentrocampista 02-01-1987
Paolo MarabiniCentrocampista 04-08-1986
Michele DroghettiCentrocampista 06-08-1988
Riccardo FilippettiCentrocampista 26-02-1988
Edoardo PaccaloniCentrocampista 16-09-1989
Massimiliano ScoccoCentrocampista 01-12-1982
Demis NataliniAttaccante 12-05-1981
Francesco SimonacciAttaccante 10-01-1980
Riccardo RamadoriAttaccante 14-02-1988
Andrea DomenellaAttaccante 23-07-1982
CAMPIONATO FIGC 2010-2011 TERZA CATEGORIA gironE H
ASD VISSO 1967Via Giuseppe Rosi, 2 62039 Visso (MC)Tel. 339/9911103 Fax 0737/95512
Fondazione .................................................................................1967Presidente .....................................................................Roberto Ticani Vice presidente ..............................................................Mauro Grelloni Vice presidente ..............................................................Quinto Mattioli Allenatore ................................................................. Samuele Bonifazi Segretario .................................................................... Stefano Martini Dirigente ....................................................................... Bruno Galletti Dirigente ............................................................ Luigi Spiganti Maurizi
VISSO
Roberto TicaniPresidente
Mauro GrelloniVice presidente
Quinto MattioliVice presidente
Samuele BonifaziAllenatore
Bruno GallettiDirigente
Luigi Spiganti MauriziDirigente
Daniele ValentiniPortiere 19-06-1986
Roberto TizzoniPortiere 25-09-1991
Samuele CalabròDifensore 03-03-1987
Mirco TroianiDifensore 26-07-1992
Giovanni Spiganti MauriziDifensore 28-03-1977
Stefano PiroliDifensore 05-04-1989
Andrea SisiniDifensore 26-09-1982
Alessandro PaternesiDifensore 22-01-1970
Francesco RossettiDifensore 30-06-1991
Gianluca GrisantiCentrocampista 09-03-1989
Alessandro PuginiCentrocampista 07-02-1981
Francesco TamburiCentrocampista 01-02-1989
Daniel Ridolfi Centrocampista 18-09-1984
Mario SisiniCentrocampista 28-09-1980
Francesco FlamminiCentrocampista 27-07-1991
Mario TroianiCentrocampista 04-04-1991
Edoardo MagnapaneAttaccante 06-03-1990
Tommaso RaggiAttaccante 17-04-1979
Federico ForconiAttaccante 10-08-1978
Marco GrelloniAttaccante 24-06-1989
Daniel RemigiAttaccante 23-01-1990
Alessio GrasselliAttaccante 23-06-1984
37n. 16
ANCONAREAL CAMERANESE
Obiettivo terzo posto
Il reparto offensivo si rinforza e la Real Cameranese punta al podio nel campionato di Seconda categoria giro-
ne E. Il mercato di riparazione di gennaio è stato decisamente fruttuoso per la Real Cameranese; la società, dopo la parten-za dell’attaccante Michele Pasqualini, ha provveduto a rinforzare il reparto avanza-to prima con Cosimo Omerico (classe 1983 - nel tondo) proveniente dall’Olimpia Marzocca, elemento di categoria superio-re che garantirà da qui in avanti quel valo-re aggiunto in grado di fare la differenza. Ma il piano di rafforzamento della squa-dra guidata dal presidente Danilo Ros-setti non si è fermato qui: la rosa è stata rimpinguata ulteriormente con Nicolò Ciucciomei, attaccante proveniente dal settore giovanile del Castelfidardo, il tutto per cercare di centrare quell’obietti-vo chiamato play-off. “Villa Musone e Helvia Recina viag-giano ad un ritmo elevato – commenta il direttore sportivo Massimo Marchiseppe (foto in alto) – tale dal ren-derle attualmente ir-raggiungibili. E’ deci-samente improbabile aspettarsi un calo di rendimento da queste due squadre, saranno loro due a contendersi fino alla fine la vittoria del
campionato. Noi comunque vogliamo es-serci, puntiamo al terzo posto per giocarci le nostre possibilità nei play-off. Sarà una bella corsa da qui alla fine della stagione, ci sono diverse squadre attrezzate e motivate ma credo che possediamo le qualità giuste per dire la nostra fino in fondo. La squadra adesso sembra aver recuperato una buona condizione fisica, la rosa è al completo, ab-biamo trovato il giusto equilibrio nella zona nevralgica del campo e quindi il nostro compito sarà quello di impegnarci partita dopo partita con concretezza per raggiun-gere il nostro obiettivo”. L’attuale posizione della Real Cameratese, agganciata al tre-no delle migliori, offre ottime condizioni per giocarsi fino alla fine ogni possibilità. Non bisogna infatti sottovalutare il fatto che ci sono ancora più di trenta punti in palio e con un reparto offensivo uscito radicalmente rafforzato dal mercato di riparazione, le quotazioni della Real Ca-meranese sono decisamente in rialzo. Il tutto ovviamente considerando il notevo-le potenziale delle dirette concorrenti in un girone che, mai come in questa stagio-ne, si sta rivelando assai competitivo e so-prattutto con un livello medio che guarda verso l’alto.
REAL CASTELFIDARDO
Il sogno bello e possibileFiorucci: “La promozione? Ce la possiamo giocare”
Il Real Castelfidardo a caccia di promo-zione rinforza il reparto offensivo. La società sportiva nata 5 anni fa, dalla
volontà del presidente Marco Magi per dare spazio ai giovani della zona, dopo un girone di andata da incorniciare nel campionato di Terza categoria (girone F) ora punta al colpaccio. La squadra, che finora ha dimostrato tenacia e qualità con una delle migliori difese del torneo e soprattutto navigando sempre nelle posi-zioni di vertice, ora possiede tutti i tasselli necessari per dare una svolta decisiva. “La nostra squadra è nata per dare spazio ai ragazzi del posto – spiega Sauro Fio-rucci (foto sopra), responsabile tecnico – e che magari non sono riusciti a trovarlo nel Castelfidardo o nella Vigor, questo è il nostro impegno principale. L’unico appun-to che all’inizio della stagione ci eravamo prefissati, era quello di disputare un buon campionato e regalare qualche soddisfa-zione ai ragazzi e ai tifosi, e raggiungere
i play-off. Giunti a questo punto, siamo nelle condizioni di poterci giocare anche qualcosa di più e noi ci proveremo fino alla fine. Quello di quest’anno è un campionato molto divertente, inoltre negli ultimi anni anche in Terza categoria il tasso tecnico e la preparazione atletica dei giocatori è molto migliorata a tutto vantaggio dello spettaco-lo”. Per dare spazio ai progetti di vittoria, la società si è data molto da fare nel mer-cato di gennaio per potenziare la squadra specialmente in attacco. Infatti, sono ar-rivati tre importanti rinforzi: Luca Li-sci, punta proveniente dal San Biagio in Prima categoria, Antonio Gallo, anche lui attaccante, e nelle ultime ore anche un giocatore di esperienza che risponde al nome di Gufo. La squadra ha già dimo-strato equilibro e soprattutto di possedere una difesa che sta facendo la differenza in questa stagione, adesso dovrà lottare per puntare al bersaglio grosso.
Marchiseppe: “Sarà una bella corsa da qui alla fine”
possediamole qualità giuste
per dire la nostra fino in fondo
La nostra squadra è nata per dare spazio ai ragazzi del posto
che magari non sono riusciti a trovarlonel Castelfidardo
o nella Vigor
38 n. 1638
MacerataL’Acm Sambucheto ordina il silenzio stampa.Della serie quando i dilettanti si atteggiano a professionisti. Questa
è bella. La società Acm Sambucheto (Seconda categoria E) fa sapere di essere in silenzio stampa per disposizione del presidente Stefano Serrani. “E’ fatto divieto a calciatori, dirigenti, allenatori - anche del settore giovanile - e
genitori di rilasciare interviste a qualunque mezzo di informazione (radio, internet, giornali, ecc.)”. Senza parole.
Lavora al sito ufficiale del calcio euro-peo (www.uefa.com) e collabora con il Guardian. Scusate se è poco. Pa-
olo Menicucci, 27 anni, di Macerata, vive a Milano da 9 anni. Sposato con Raf-faella, da poco è papà di Emma. Calcio e baseball i suoi sport preferiti. Squadra del cuore? Ma sì diciamolo: Bologna.
Paolo Menicucci, quando e come hai iniziato la tua professione?“Durante il periodo dell’Università di Ma-cerata ho partecipato al progetto Erasmus studiando per oltre un anno in Svezia - era il 1997 - e proprio a Stoccolma ho iniziato a lavorare part-time come traduttore per un sito di calcio europeo ormai sparito (eurofootball.com). Il passo dal tradurre articoli a scriverli di pugno mio è stato breve. Poi, tornato in Italia, ho avuto espe-rienze con un sito internet (calciomercato.com) e una rivista (Eurocalcio) prima di venire chiamato da uefa.com”.
Che effetto fa lavorare per il sito istituzionale della UEFA?“Mi piace molto. Gli aspetti che preferisco sono soprattutto legati all’approccio del sito verso l’informazione. Un sito istitu-zionale non va mai a caccia di polemiche
e non segue i rumours. Si parla solo di fat-ti e soprattutto di calcio giocato. Non mi piacciono le moviole e non mi piacciono scrivere di calciomercato andando dietro ai procuratori che ti fanno scrivere quello che vogliono. Poi devo ammettere che è anche più facile lavorare così. Un’intervi-sta con noi non è mai ‘pesante’ per allena-tori o giocatori: sanno che da noi non arri-verà mai la domanda studiata per cercare una polemica”.
Qual è stato il tuo primo articolo?“Non ricordo il primo articolo in assoluto, ma ricordo il primo per uefa.com. Il tra-sferimento di Ronaldo dall’Inter al Real Madrid nell’estate del 2002. Ero in prova e ricordo ancora l’emozione provata nel leggerlo con la mia firma sul sito”.
Un aneddoto particolare della tua professione?“Forse non è un vero aneddoto ma è qualcosa che non scorderò mai. L’anno scorso – dopo aver tartassato per mesi l’ufficio stampa dell’Inter – sono riusci-to ad ottenere un’intervista di 30 minuti con Mourinho prima del ritorno in casa del Chelsea negli ottavi di Champions. L’intervista è andata bene, ma non mi era mai capitato di chiacchierare così tanto a microfoni spenti con un tecnico subito dopo. Si è fermato a chiacchierare con me e il cameraman per almeno altri 20 mi-nuti. Di solito gli altri se ne vanno appena è finita l’intervista. Lui è un personaggio incredibile, molto diverso da come viene descritto. Mi ha anche riconosciuto tra tanti giornalisti subito dopo la vittoria a Stamford Bridge ed è venuto a salutarmi. Poi mi ha concesso altri 30 minuti prima della finale contro il Bayern. Un grande. Secondo me di Champions ne vincerà al-meno 5-6 prima di ritirarsi”.
Hai veri amici nel mondo del cal-cio?“Non ho amici giocatori o allenatori, di-
versi mi riconoscono e mi salutano veden-domi spesso ma nessuno con cui sono mai uscito a bere una birra, se vogliamo met-terla così . Tra i veri amici metto invece un collega dell’ufficio stampa dell’Inter e un grande scopritore di talenti del Palermo, anche lui ex giornalista”.
Quali sono i tuoi siti preferiti per lavoro?“Ho detto che non mi piace scrivere di mercato ma – credo come tutti gli italia-ni – mi piace seguirlo. Ecco perché passo spesso da tuttomercatoweb.com. Non lo utilizzo per lavoro ma lo trovo interessan-te, semplice, veloce e sempre aggiornato. Per lavoro passo invece spesso dai siti ufficiali dei club. Quello dell’Inter è sicu-ramente il più completo con una sezione ‘archivio’ fantastica. La Fiorentina si sta muovendo bene con la sezione video, un bel tg e la possibilità di seguire in diretta video le conferenze stampa”.
Hai mai avuto smentite o proble-mi per un articolo?“Sia a uefa.com che con il Guardian c’è un controllo quasi maniacale su ogni notizia che viene pubblicata, anche a scapito del-la velocità di pubblicazione rispetto ad al-tri siti, quindi finora non ho mai ricevuto smentite”.
L’intervista che vorresti fare...“Sognavo di intervistare Mourinho e ci sono riuscito – due volte – l’anno scorso. Se dovessi fare un nome adesso, direi Eric Cantona. Altro personaggio mai banale”.
Segui il campionato italiano e an-che la Champions?“La Champions è il nostro cavallo di bat-taglia. Ho anche avuto la fortuna di lavo-rare come corrispondente in occasione di cinque finali, tra cui la più incredibile, quella di Istanbul tra Liverpool e Milan.
Il campionato lo seguo, quasi sempre qui a Milano, ma il carico di lavoro è diverso rispetto alla Champions quando sono pre-sente dalla prima conferenza della vigila fino all’ultimo giocatore che esce nella mixed zone dopo la partita”.
Qual è lo stadio più bello in cui se andato?“Ce ne sono diversi. Il mio preferito in as-soluto è la ‘Bombonera’ a Buenos Aires, anche se non ci sono andato per lavoro, ma solo come turista. Atmosfera davvero incredibile. San Siro non sarà modernissi-mo ma resta uno dei miei preferiti. Forse il più caratteristico è quello del Braga in Portogallo, praticamente scolpito nella roccia. Ci sono stato per gli Europei del 2004. Per la modernità, un vero gioiello è quello dello Shakhtar Donetsk”.
Cosa si pensa in Europa del calcio italiano?“Onestamente molti colleghi - soprattutto spagnoli e inglesi - sono molto critici verso il nostro calcio. Abusano anche di alcuni stereotipi – personalmente non credo che solo da noi i giocatori si buttano in area e fanno ‘catenaccio’ quando serve – però bi-sogna anche ammettere che da noi spesso non si gioca un bellissimo calcio. E soprat-tutto che si ha troppa paura nel lanciare i giovani”.
Chi vince il campionato italiano?“Credo che vincerà il Milan perché ha uno Zlatan Ibrahimovic che sulla distanza sa sempre essere decisivo, ma l’Inter lotterà sicuramente fino in fondo con Leonardo in panchina. Mi sta un po’ deludendo il Palermo: a inizio stagione lo avevo prono-sticato addirittura in lotta per lo scudetto considerando Delio Rossi uno dei migliori tecnici in Italia, Javier Pastore un vero ta-lento e Abel Hernandez un fenomeno in costruzione”.
Un maceratese alla UEFA“L’intervista indimenticabile? A Mourinho.E’ un grande. E vincerà tante Champions”
A tu per tu con il giornalista di www.uefa.com Paolo Menicucci
39n. 16
MACERATA
“Soddisfatto della mia Samb”
E’ in una posizione di classifica che si potrebbe definire tranquilla se non fosse che i punti di differenza
tra la vetta e i play-out sia molto ridotta. Di certo la Samb Montecassiano, protago-nista nel girone C di Prima categoria, sta rispettando gli obiettivi stagionali prefis-sati dalla dirigenza come ci conferma il presidente Franco Ortenzi. “Non pos-siamo far altro che definirci soddisfatti di quanto la squadra sta facendo nonostante qualche momento di appannamento nei risultati dovuto essenzialmente a fattori del tutto occasionali, vedi squalifiche e infortu-ni in rapida sequenza, che non hanno per-messo alla squadra di esprimersi al meglio e soprattutto al mister di poter scegliere se-renamente”. Nelle ultime gare giocate si è notato comunque un miglior rendimento esterno della squadra guidata da Pietro Giacomini: “Vero, ma a mio avviso è stato solo frutto di situazioni occasionali: aveva-mo avuto un ottimo trend casalingo poi cer-
te situazioni ci hanno impedito di ottenere risultati importanti tra le mura amiche. Mi piace però sottolineare il fatto che ci siamo sempre ben comportati contro squadre di alta classifica come ad esempio Montelupo-nese, Montefano e Fiuminata che si gioche-ranno la Promozione fino alla fine anche se credo che la squadra di mister Esposto possa aver effettuato lo scatto decisivo. In definiti-va, comunque, possiamo dire che rispetto allo scorso anno c’è un equilibrio maggiore spostato verso l’alto, senza dubbio questo è un campionato molto più competitivo”. Per la Samb Montecassiano c’è ora l’obiettivo di raggiungere la quota salvezza nel mi-nor tempo possibile per poi valorizzare i propri ragazzi; la Samb infatti gestisce un settore giovanile composto da ben 11 squadre, un lavoro notevole per una realtà piccola ma estremamente attiva: “Ci pia-cerebbe dare spazio nella parte finale della stagione ad altri ragazzi del nostro settore giovanile nel quale investiamo moltissimo e che crediamo fondamentale per il futuro del calcio, soprattutto a questi livelli. In questo senso però devo dire che mi ha stupito l’in-tervento del presidente del Comitato Paolo Cellini che ha rivolto un elogio, nell’ultimo incontro che abbiamo tra società e fede-razione, a quelle squadre che dispongono solo della prima squadra. Non mi sembra particolarmente corretto nei confronti di squadre che lavorano alacremente come noi per formare le nuove leve di giocatori. Fosse per me renderei obbligatorio l’utilizzo dei fuoriquota anche in Prima categoria, dob-biamo valorizzare il lavoro che facciamo in prospettiva futura ”.
Il presidente Ortenzi fa il punto del campionato e lancia una frecciatina al presidente Cellini…
“Voglio uominiprima che giocatori”Una realtà che da tempo è punto di riferimento a Civitanova Marche, co-nosciuta per la grande passione che mette nel rapporto con il mondo del calcio. I bianconeri della Nuova Li-bertas sono ormai una istituzione nel panorama di Terza categoria civitano-vese, impegnata da anni a dar spazio a un gruppo di atleti che, prima di tutto, sanno fare squadra fuori dal campo. A confermarlo è Pasquale Calderoni, vicepresidente e allenatore del soda-lizio bianconero, vera anima insieme al presidente Marisa Capparuccia della società. “Ho sempre puntato molto sul gruppo di uomini prima che di gioca-tori - conferma lo stesso Calderoni - e devo dire che i risultati si stanno veden-do. Bisogna anche considerare che non abbiamo mai avuto l’assillo del risulta-to a tutti i costi ma solo l’ambizione di ben figurare, migliorando il risultato delle scorse stagioni. Da questo punto di vista la squadra si sta dimostrando pienamente all’altezza, disputando un bel campionato con un girone di andata che ci ha regalato belle soddisfazioni”.
Un doppio ruolo quello di allenatore e vicepresidente, senza dubbio non facile da gestire: “In quanto a tempo e impegno non è facile, sarebbero neces-sari altri aiuti: spesso ci troviamo a far fronte a mille problematiche, come al-lenare i portieri e altre situazioni che si vengono quotidianamente a creare. Il tutto nel rispetto della motivazione lu-dica che ci porta a stare insieme a que-sti ragazzi che hanno creato qualcosa di importante anche fuori dal campo: escono insieme in comitiva molto spesso, a cena e nelle uscite serali”. Una prima parte di stagione che va in archivio con venti punti all’attivo in tredici gare: un risultato lusinghiero che apre prospet-tive importanti per il ritorno: “Mi ripe-to – conclude Calderoni – non abbiamo l’assillo dei risultati come hanno altre squadre in questa categoria, vogliamo solo divertirci. Penso che già ripetere lo stesso punteggio della fase ascendente sarebbe motivo di grande soddisfazione per la società e per i ragazzi”.
Il tecnico della Nuova Libertas, Calderoni, elogia le doti umane del gruppo
40 n. 16
MACERATARM CIVITANOVA
Giovani calciatrici crescono
Molti progetti e tanti risultati per la RM Calcio Civitanova che dalla prima squadra maschile, al
nuovissimo progetto per il settore giova-nile femminile si circonda di entusiasmo. La soddisfazione si racchiude nella paro-le del presidente Sergio Diomedi. “La prima squadra è stata ridisegnata – com-menta – con 12 giocatori nuovi rispetto allo scorso anno. Abbiamo voluto dare spazio ai ragazzi oltre a puntare sull’esperienza di Giorgio Moschettoni e Mirco Acciarri che sono le bandiere. Stiamo disputando un buon campionato, il nostro obiettivo è pun-tare ai play- off ma prima di tutto, e a que-sto ci teniamo molto, vogliamo educazione dai nostri ragazzi fuori e dentro al campo”. In quest’avvio di 2011 l’elemento che più di altri cattura l’attenzione di appassio-nati di sport e dirigenti della Real Mu-scolina è il progetto del calcio femminile. Lo scorso anno la società ha disputato il campionato Figc di calcio a 5 femminile e quest’anno è ripartita dalla serie A, anche se trattandosi di un progetto ai primi passi sta vivendo un periodo di ambientamen-to. Proprio per questo dalla scorsa estate, la società ha tentato di allestire un setto-re giovanile rigorosamente femminile. “Abbiamo già 15 ragazze con età compresa fra 8 e 12 anni che si allenano regolarmen-te – spiega Emanuele Trementozzi, coordinatore del progetto – e c’è molta cu-riosità intorno al progetto. Per le ragazze è una novità, ma si stanno adattando bene e persino alcuni genitori ci hanno contattato. Stiamo chiedendo di poter partecipare con
una squadra tutta femminile ai campiona-ti maschili giovanili di categoria, visto che al momento non ci sono tornei adatti per le nostre ragazze”. Gli istruttori Andrea Carlocchia (340-7815065) e Isabella Bracalente (333-2673389), che curano la preparazione del settore giovanile fem-minile, stanno trovando un terreno molto fertile su cui lavorare, ed anzi sono stati protagonisti di un progetto di solidarietà. Infatti, la Real Muscolina in collaborazio-ne con l’associazione CVM, ha donato una muta di calcio ad una squadra fem-minile composta da bambine orfane in Etiopia. Un dono semplice, che però ha assunto un profondo valore umano. Lo sport è importante per una crescita sana e completa, sia da un punto di vista fisico, sia caratteriale, per favorire la socialità. In un paese come l’Etiopia, dove le difficoltà che bambini devono affrontare per poter sopravvivere e le occasioni di divertimen-to sono ben poche, questo progetto riveste poi un ruolo ancora più importante. Per quanto concerne le bambine, questo dono assume un valore aggiunto. La cultura lo-cale relega le ragazze, fin da piccole, in una condizione di inferiorità, escluse da molte attività, destinate ai lavori in casa o nei campi, senza possibilità di far senti-re la loro opinione. E proprio per questo la Real Muscolina, sta già lavorando per perfezionare questo dono fornendo alle bambine etiopi anche delle scarpe.
Solidarietà: mute di calcio in Etiopia
SAN CLAUDIOPer i playoff vuole esserci
Un avvio di stagione con i fiocchi, poi il rallentamento prima di una ripartenza decisa che permette
di guardare con ottimismo ad un piazza-mento nei play-off. Stagione importate quella disputata finora dal San Claudio, impegnato in un girone quanto mai equi-librato come quello F di Seconda catego-ria. “Non si può che valutare positivamente la prima parte di campionato – commenta il direttore sportivo Fernando Serafi-ni - l’avvio di stagione era stato strepitoso con nove punti conquistati nelle prime tre uscite. Successivamente ad un piccolo calo ci siamo ripresi, consolidando la nostra po-sizione in classifica che soddisfa la società per come i ragazzi si stanno comportando. Il nostro obiettivo è quello di disputare una stagione tranquilla che possa tenerci lonta-no il più possibile dalle sabbie mobili della bassa classifica; una volta conquistata la salvezza si potrà pensare a qualcosa di di-verso come i play-off. Sarebbe veramente la ciliegina sulla torta”. Molte le insidie sul cammino del San Claudio, a partire da un gruppo di concorrenti veramente di otti-mo livello. “Senza dubbio il livello del cam-pionato è decisamente buono, con squadre molto ben attrezzate sia numericamente che qualitativamente: non è una banalità ma l’equilibrio è sotto gli occhi di tutti. Si può far risultato con la prima della classe e soffrire maledettamente con chi è impe-gnato nei bassifondi, tutte le squadre vanno affrontate con il giusto atteggiamento per
non rischiare brutte figure”. I numeri par-lano di una squadra con uno dei migliori attacchi del girone ma con una difesa con qualche gol di troppo incassato: “Eppure pensavamo di aver allestito una squadra compatta, capace di concedere pochissimo. Avendo una rosa tutto sommato molto ri-stretta, composta da 16 elementi, spesso per infortuni (diversi) e squalifiche (poche) mister Giordano Bernabei si trova in difficoltà anche nel fare sostituzioni e con scelte obbligate”. Per quanto riguarda invece la vittoria finale del campionato, secondo Serafini, si tratta di un discor-so aperto a più soluzioni: “Sono molte le squadre che possono dire la loro: a partire dalla Settempeda che per organico è la principale candidata al successo finale ma attenzione a squadre come Folgore Ca-stelraimondo, Caldarola e Serralta che sta facendo molto bene, andando oltre le aspettative. Devo dire che una squadra che mi ha favorevolmente impressionato, nonostante si tratti di una neopromossa, è quella dei Giovani Tolentino. Sono queste le realtà migliori di questo campionato con l’augurio che il San Claudio possa inserirsi in chiave play-off”.
Serafini: “Sarebbe la ciliegina sulla torta”
La squadra delle giovani calciatrici etiopi con le maglie donate dalla RM Civitanova
41n. 16
MACERATA
Non solo prima squadra, come da costume e tradizione del sodalizio maceratese. In casa biancorossa
un occhio di riguardo e non solo è stato da sempre posto in favore del settore gio-vanile. Alo momento il settore giovanile è composto da due squadre di primi calci e pulcini a 7 per un totale di 21 iscritti, guidati dai dirigenti Oriano Poloni e Massimo Tasselli e allenati da Mat-tia Orioli. Ad oggi l’obiettivo è quello di essere stabilmente presenti in Prima categoria dopo la splendida cavalcata nei playoff di due stagioni addietro, conclusi con la vittoria decisiva sul campo del San Marco Servigliano. Una società nata nel 1971 e che dunque, in questo anno sola-re, festeggerà i suoi prima quarant’anni di vita, fondata dalle famiglie Sileoni, Ber-nabei e Torquati insieme alla comuni-tà parrocchiale della zona di quell’epoca. Si sta ben comportando la Juniores guida-ta nella zone medio-alta della classifica, ben guidata da Marco Mogetta, nel torneo provinciale di categoria. Nel complesso, la società biancorossa intende consolidare la propria posizione nel panorama dilet-tantistico per poi spostare i propri sforzi sul settore giovanile, cosa che risulta an-cora complicata a causa di una struttura sportiva non all’altezza per la carenza di materiale umano. Proprio per riaprire un nuovo ciclo la società sta riproponendo all’amministrazione comunale la neces-sità di una nuova struttura per provare a ricostruire un settore giovanile all’altezza di una comunità come quella di Piediripa di Macerata che conta circa 2000 abitanti. L’organigramma che attualmente compo-
ne la Cluentina ha iniziato questa avven-tura nella stagione 2003-2004 quando tre amici quali Francesco Sileoni, Efrem Ra-maccioni e Massimiliano Marcolini (aiu-tati dallo storico dirigente Primo Cingola-ni) si sono rimboccati le maniche e hanno preso il testimone all’ex presidente Gino Tiranti e il vice Ferruccio Montironi, che per più di un decennio hanno dato tutto a questa società. Da qui si è ricostruita una struttura sportiva ed una tradizione legata sopratutto allo spirito sportivo e di comunità; questo ha portato all’ingresso del presidente Claudio Carbonari, del direttore sportivo Dario Berdini, del vice presidente Michele Ponzelli e dei dirigen-ti Massimo Tasselli, Marco Mogetta, Na-zario Cesca, Massimiliano Menichelli, To-nino Romagnoli e Oriano Poloni: senza di loro oggi la Cluentina non sarebbe quella realtà che tutti conoscono anche grazie ai tanti giocatori che per anni hanno giocato e dato il cuore per questa maglia. Tanti i nomi nella memoria degli sportivi bian-corossi: da Pierpaolo Giacomini a Valerio Belfiore, passando al grande capitano Marco Bonfigli (113 gol con la maglia della Cluentina) fino a Daniele Sgalla, Ni-colae Neamtu, Raffaele Rucci, Riccardo Tombolini, Andrea Trinchieri, Alessandro Accorsi, Matteo Ciccarelli fino a Nicola e Leonardo e Centioni e Matteo Princi-pi (58 gol in 5 stagioni). Non si possono infine dimenticare i tanti allenatori che si sono succeduti come il mitico Alberto Damiani, “Gigetto” Cipriani, per passare a Bruno Piancatelli eFabrizio Giacovelli fino a Riccardo Fusari, artefice della splendi-da cavalcata della stagione 2008-2009.
Quarant’anni di gloriaCLUENTINA
ORGANIGRAMMA SOCIETARIOPresidente Carbonari Claudio Vice presidente Sileoni Francesco, Ponzelli Michele (responsabi-le Juniores) Segretario – Cassiere - Team manager Massimiliano Marco-lini Direttore sportivo Dario Berdini Dirigente Accompagnatore Primo Cingolani (dirigente storico con la Cluentina dal 1978 più di 1.300 partite ufficiali seguite in distinta) Responsabile settore giovanile Tasselli Massimo Dirigente Accompagnatore Juniores Massimiliano Meni-chelli, Nazzario Cesca, Oriano Poloni Dirigente resp. scuola calcio Allenatore Juniores Marco Mogetta Dirigenti settore giovanile Cerquetta Enzo, Cerquetta Paolo, Iannone Claudio, Ramaccioni Roberto ROSA PRIMA SQUADRA Portieri Lorenzo Scoppa ‘83, Michele Giusti ‘75, Diego Novelli ‘93 Difensori Alessio Cervigni ‘82 , Marco Piancatelli ‘85, Sergio Micozzi ‘80, Ber-gamini Roberto ‘88, Siroti Matteo ‘80, Marcaccio Paride ‘90, Salcic-cia Simone ‘89CentrocampistiPaolo Cerquetta ‘82, Calamita Lorenzo ‘92, Pietro Canesin ‘87, Ales-sandro Tedeschi ‘80, Francesco Guzzini ‘88, Cacchiarelli Mirco ‘88, Denni Bianchetti ‘86 Attaccanti Filippo Canesin ‘88, Magnarelli Fabrizio ‘86, Angeletti Matteo ‘83, Mattia Carlini ‘91 Allenatore Gabriele Cecioni Vice allenatore Efrem Ramaccioni
La Cluentina organizza la XV edizione del Trofeo Marche 2011, secondo trofeo Pro Loco Piediripa associazione affianca la socie-tà biancorossa nell’organizzazione di un torneo storico, riservato alla categoria Giovanissimi aperto a tutte le squadre marchigiane e delle regioni limitrofe. La società sta già lavorando per mette-re a punto la macchina organizzativa: una edizione che pren-derà il via a maggio per concludersi come vuole la tradizione nel mese di giugno al Valleverde di Piediripa. Per comunicare la propria adesione le società potranno rivolgersi alla società at-traverso il sito internet www.cluenticacalcio.it oppure chiamando 348/5151924.
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MACERATA
Civitanovese,i giovanissimisi confrontanocon la Fiorentina
Terza panchina alla Lorese (Prima categoria girone C): la società si separa da Fabio Scoponi - su-
bentrato nel mese di novembre al posto di Massimo Appignanesi - e chiama Paolo Paoloni, già protagonista sulla panchi-na della squadra di Loro Piceno alcune
stagioni fa. “Purtroppo la classifica dopo tre sconfitte consecutive era tornata ad esse-re pericolosa - il commento del presidente Giancarlo Arriva (nella foto) - e abbia-mo ritenuto opportuno dare nuovamente una scossa all’ambiente. Ringrazio comun-que Scoponi per quello che ha fatto e auguro buon lavoro a Paoloni”. Lo strappo con l’ex tecnico della Filottranese si è consumato dopo la sconfitta in casa della Cluentina. Fabio Scoponi del suo esonero dice: “Sono state pagate gare tre sconfitte immeritate, compresa quella di Piediripa maturata al termine di una partita in cui c’è stato nega-to un rigore, ma anche quella di Montefano e in casa con la Samb Montecassiano che gridano tutte vendetta”. Un esonero che il tecnico maceratese non ha affatto digeri-to: “La società Lorese ha il diritto di fare ciò che vuole anche se non sono affatto convin-to che questa fosse la strada da battere. Pro-babilmente ho sbagliato io ad accettare! E gli errori si pagano. Quando sarà sbollita la rabbia ne riparleremo perché qualche sas-
solino dalle scarpe bisogna pur toglierselo”. Queste le parole invece del nuovo allena-tore Paolo Paoloni, senza dubbio felice di ritrovare un ambiente nel quale in passa-to ha ottimamente lavorato: “Accetto con entusiasmo - afferma l’allenatore di Mon-
te San Giusto - ritrovo un ambiente ed una società con la quale ho lavorato bene in pas-sato. I problemi che affliggono la squadra voglio conoscerli e possibilmente risolverli il prima possibile. Parlerò con i ragazzi”.
Una giornata importante per i giovanis-simi della Civitanovese che, giovedì 27 gennaio, sono stati ospiti della Fioren-tina per un test amichevole di assoluto prestigio. Il tutto, dopo un felice debutto
nel campionato regionale con la vittoria sui pari età della Futura 96, rientra in un progetto di più ampio respiro. “Esperienza importante - sottolinea mister Emanuele Ciabocco - la gara con la Fiorentina rien-
tra nel quadro di amichevoli che abbiamo programmato per far confrontare i nostri ragazzi con realtà decisamente importanti com’è quella gigliata”. La gara di Firenze fa seguito a quella già disputata a Berga-
mo qualche settimana addietro quando i baby rossoblu hanno affrontato i colleghi dell’Atalanta.
Lorese mangia-allenatori: terza panchinaTorna Paoloni, ma Scoponi se ne esce al veleno: “Ho sbagliato io ad accettare”
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MACERATAMONTE SAN MARTINO
“Il gruppo per impegno merita la…promozione”
E’ iniziato il girone di ritorno per il campionato di Terza categoria (girone L) e la formazione del
presidente Raffaele Anselmi (foto so-pra) deve ora produrre il massimo sforzo per chiudere in bellezza la stagione: in quest’ottica va inquadrato l’arrivo di Cri-stano Narcisi (nel tondo), classe 1984, proveniente dalla Nuova Maglianese, con esperienze passate nelle fila di Monsam-pietro Morico, San Marco Servigliano e Folgore Falerone. Il Monte San Marti-no di mister Del Bello si trova ora in una posizione di metà classifica, c’è anche da precisare il fatto che a causa della nevicata di qualche giorno fa la partita con la Cor-va è stata rinviata per ovvi motivi. “Grazie al mister – commenta il presidente Ansel-mi – siamo riusciti a perfezionare l’accordo con Narcisi, che al momento ha disputato una sola gara con noi ma su cui puntiamo per questo finale di stagione. Un campionato che presenta ancora molti ostacoli sulla nostra stra-da, con squa-dre molto ben a t t re z z a te ma il nostro o b i e t t i v o è ottenere un piazza-mento nella griglia play-off. Fino alla fina sarà una battaglia dura, ci servono punti e
puntiamo molto sul confronto con la Corva che ci potrebbe portare nei quartieri nobili della classifica”. Un obiettivo che ha prin-cipalmente lo scopo di valorizzare l’impe-gno dei ragazzi e regalare qualche bella soddisfazione a quel gruppo di tifosi che segue con passione le vicende della squa-dra. “Vogliamo prima di tutto – continua Anselmi – creare una mentalità sportiva per i nostri ragazzi, con impegno e rispetto, il tutto per affrontare un buon campionato e regalarci qualche emozione. Un obiettivo giusto anche se, nel caso di una possibile vittoria, avremmo qualche difficoltà ad avere i mezzi per affrontare una categoria superiore. Quindi il nostro obiettivo prin-cipe è quello di far divertire i nostri ragazzi e invogliarli a fare bene. I ragazzi sono ben motivati e i dirigenti stanno lavorando con impegno, il mister è molto motivato, il clima è quello giusto e mi sento di doverli ringraziare pubblicamente per la voglia che ci stanno mettendo”. Abbiamo chiesto al presidente Anselmi, chi vede fra le fa-vorite per la vittoria del campionato e il responso è stato piuttosto semplice con
la capolista Pennese che sta dimo-strando sul campo i suoi valori,
la Corva che si è dimostrata tra le più organizzate e la
Torre. Far bene è un obiettivo anche per un altro motivo, circola voce in paese che il presidente Anselmi al termine della sta-gione dopo tre anni d’impegno possa di-
mettersi e per questo vorrebbe lasciare un bel
ricordo a tifosi, giocatori e all’intero ambiente.
Il presidente Anselmi chiede ai ragazzi un ulteriore sforzo per il rush finale
JUVENTUS CLUBSi riparte conil Settore Giovanile
L’A.S.D. Juventus Club Tolentino, società partecipante al campiona-to di Seconda categoria (girone F
), riparte con il Settore Giovanile. Dopo l’unificazione di tre anni fa del settore giovanile con quello dell’U.S. Tolentino, la società tolentinate ha deciso di riaprire per conto proprio perché se non si ha la base, difficilmente si può andare avanti con la squadra maggiore. Come a dire: se non si hanno fondamenta solide, prima o poi il palazzo crolla. La prima squadra deve essere fatta per la maggior parte con giocatori cresciuti nella società, altrimen-ti i costi sarebbero troppo alti. E’ sempre stato così, ed allora vedendo che da qui a
qualche anno non si ha più nessuno per integrare l’organico della prima squadra, la società ha preferito ripartire con il Set-tore Giovanile. Con i giovani sta attual-mente disputando i campionati Juniores Provinciali e Allievi, inoltre ci sono diversi ragazzi tra i 6 ed i 10 anni che si stanno preparando per andare a disputare i tor-nei primaverili degli Esordienti e Pulcini della FIGC. Le iscrizioni sono sempre aperte, in qualsiasi momento i ragazzi possono iscriversi presso la segreteria, in Via Padre Nicola Fusconi n. 3 di Tolenti-no- Tel. 0733/969864 - e-mail: juveclub-tolentino@virgilio.it.
il nostro obiettivo principe è quello
di far divertirei nostri ragazzi
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MACERATA
Entusiasmo Visso
Il Visso viaggia sulle ali dell’entusiasmo. La nuova compagine societaria è stata rifondata nel 2009 dalle ceneri della
vecchia società che una volta retrocessa dal campionato di Prima non venne iscrit-ta alla Seconda categoria. Da qui la voglia di rifare calcio in paese. Così, un gruppo di giovani ragazzi di Visso che avevano di-sputato nella stagione precedente un cam-pionato Amatori, con l’aiuto di alcuni ap-
passionati sostenitori (che sarebbero poi entrati nello staff dirigenziale) iscrissero la squadra al campionato di Terza catego-ria e nonostante i pochi mezzi economici e tecnici, disputarono un dignitoso torneo, incoraggiando la dirigenza e gli sponsor a qualche sforzo in più nell’anno successivo. Siamo nella stagione 2009-2010, la socie-tà prende il nome ASD Visso 1967 , al soli-to gruppo di ragazzi vissani vengono a far compagnia due giovani di Camerino e con la guida di mister Fraschetti la squadra di-sputa un buon campionato e solo per una concomitanza di fattori sfortunati non entra nel lotto dei play-off. All’inizio della stagione in corso la ASD Visso 1967 ha un nuovo presidente, Roberto Ticani (nel-la foto), che porta in società nuove risorse e forti stimoli. Qualche innesto alla già collaudata rosa, un gruppo affiatatissimo sia dentro che fuori dal campo e soprat-tutto la guida tecnica del giovane mister Samuele Bonifazi portano la squadra - al di là di ogni più rosea previsione - in prima posizione con alcuni punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici. Siamo solo alle prime battute del girone di ritorno, il cam-pionato è ancora molto lungo e c’è la con-sapevolezza che le squadre che inseguono (tipo Ripe San Ginesio e Morrovalle) sono state costruite per vincere il campionato e che faranno di tutto per riuscirci. “Ma siamo anche convinti - sottolinea il vicepre-sidente Mauro Grelloni - di non essere inferiori a nessun’altra compagine e con-tinuando con questo entusiasmo e questa forza di gruppo niente ci è precluso”.
Nuova società, ragazzi del posto: dagli Amatori al vertice della Terza categoria
Ha avuto un po’ di esperienza da allenatore a Castelraimondo ma è a Visso che Samuele
Bonifazi, 31 anni, di San Severino Marche, si sta confermando come uno dei tecnici più bravi dell’alto ma-ceratese. Bonifazi funge da allenatore – giocatore e in una squadra che vede alcuni elementi di esperienza come
Raggi, Tizzoni e bomber Remigi (già in doppia cifra) lui detta i tempi al centro-campo. “A questo punto non ci possiamo più nascondere ed è d’obbligo pensare alla vittoria finale - puntualizza Bonifa-zi - comunque mi preme sottolineare che è un primato per certi aspetti inaspettato ma proprio per questo ancora più bello da vivere”.
Bonifazi:“A questo punto non possiamo più nasconderci”
siamo convinti di non essere
inferiori a nessun’altra compagine
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FermoDemetrio Montanari non è più il tecnico della Nuova Maglianese (Seconda categoria G).
Il nuovo allenatore è il moglianese Fabrizio Cesetti, ex Rapagnano.
Domenico Lepidi non è più l’allenatore della Vis Faleria (Seconda categoria G): la società ha scelto Guerrino Cannoni, ex Monturanese.
“Montegiorgio è casa mia”
Sono bastati pochi mesi per sentirlo parlare italiano ma pochissimi mi-nuti per far sì che entrasse nei cuori
del pubblico di casa nostra. Parliamo di un ragazzone croato che ha saputo far breccia nel cuore degli sportivi di Mon-tegiorgio, Falerone e Corridonia. “Tutte splendide esperienze di vita, dove ho incon-trato gente fantastica. Montegiorgio però è nel mio cuore, per me è casa”. Non ha dubbi Ivo Supe, 38 anni il 5 agosto, croato di Sibenk, località di mare divisa dalle coste marchigiane dal placido Adriatico. Lo at-traverserà nell’estate del 2001, a 28 anni, per ripartire nel calcio di casa nostra dopo una vita a dar calci ad un pallone nella massima serie croata. Anni non facili, anni di guerra, di tensioni ma la voglia di cal-cio è sempre stata molto forte per i ragazzi della sua generazione. Prima il settore giovanile del Sibenik, squadra di serie A, a 18 anni il trasferimento alla Dinamo Za-gabria: “Con la Juniores – ci racconta – poi un anno in prestito in C, prima dell’anno da militare al termine del quale sono tornato a Sibenik dove ho giocato fino al mio arrivo in Italia”. Un arrivo in Italia che avviene nel 2001: “E arrivo subito a Montegiorgio: vengo da tanti anni di serie A e mi ritrovo in Eccellenza, mi trovo subito benissimo però, ambiente familiare, unico, splendido per giocare a calcio dove c’era grande partecipa-zione da parte della società e dei tifosi: una grande famiglia”.
Sette anni a Montegiorgio, qual è stata la partita che non dimenti-cherai mai?“La partita di Pergola nel 2004, credo che
ancora oggi sia negli occhi di tutti i mon-tegiorgesi. Valeva un campionato intero dopo un lungo testa a testa con la squa-dra di mister Fontana. Giochiamo bene ma andiamo sotto 2-0, con un loro gol in fuorigioco. Non molliamo, accorcia Silipo per il 2-1 poi realizzo io dal limite il 2-2. Ricordo la corsa e il tuffo sotto i nostri ti-fosi, erano tantissimi, un’emozione incre-dibile. Nel finale sfiorammo la vittoria con Pavoni, sarebbe stata l’apoteosi. In quella stagione con Calcabrini giocavamo un cal-cio meraviglioso. Anche se resto convinto che, come individualità, la più forte era quella dell’anno precedente con Romiti in panchina: Contigiani, Roscioli, Liberati, Mezzabotta, Pavoni, Bonfigli, Galdo e tan-ti altri. Non riuscimmo a fare gruppo ma potenzialmente era una squadra da urlo”. I risultati migliori però arriveran-no nel 2005-2006: 54 partite tota-le, play-off vinti, Coppa Italia vinta e l’episodio di Sarno. Tutto con la fascia da capitano.“Un gruppo tosto, una squadra che cono-sceva la sua forza e non abbassava mai la testa. Per quanto fatto, avremmo meritato la serie D in pieno. Purtroppo, resta l’ama-rezza per quel giorno a Sarno: non riu-scimmo a giocare per la prima mezz’ora, difficile descrivere qual è stata la situazio-ne prima e durante la gara. Ci aspettarono con un vero e proprio agguato, aggreden-doci davanti e dentro gli spogliatoi. Ho giocato spesso partite di calcio nel periodo della guerra in Croazia, in un clima diffi-cile ma ciò che ho visto quel giorno mi ha lasciato senza parole. Durante il viaggio di
ritorno ho pensato di smettere. Ma quella stagione resta indimenticabile con la Cop-pa Italia vinta a Falconara, i play-off vinti contro una grande Cingolana a Macerata e poi la finale con il Civitavecchia”. In rossoblu hai anche iniziato la tua carriera da allenatore. “Il doppio ruolo di allenatore-giocatore è difficile ma non impossibile. Quando devi pensare solo a te stesso rendi molto di più, mentre se hai la responsabilità di tutta la squadra non riesci a dare il massimo da giocatore. Serve l’aiuto della squadra e io a Montegiorgio sono stato fortunato, avevo un gruppo importante con Liberti, Roscioli, Mezzabotta, Contigiani e tutti gli altri che mi hanno aiutato tanto. Il tutto in un ambiente familiare, complice con la squadra e con tifosi che ci hanno sempre aiutato. Montegiorgio è per me qualcosa di unico, ci sono amici e persone a cui deb-bo molto: Montegiorgio è casa mia”.
Nel 2007-2008 arriva il passag-gio al Corridonia, in Promozione. Quanta differenza con l’Eccellen-za?“A Corridonia ho avuto la possibilità di co-noscere un grande uomo e un grande alle-natore come Giovanni Ciarlantini, d’altra parte i risultati parlano per lui; quell’anno abbiamo perso la finale play-off ma poi lui ha saputo rifarsi con gli interessi e questo mi fa molto piacere. Tra Eccellenza e Pro-mozione la differenza è enorme, maggio-re di quella che esiste tra Seconda Divisio-ne ed Eccellenza dove il livello è pratica-mente professionistico e ci sono squadre importanti e ricche di tradizione”.
L’ultima stagione in Italia, 2007-2008, l’hai disputata a Falerone. “Sapevo che sarebbe stato l’ultimo anno in Italia, conoscevo il presidente Fabio Moni-ni e ho accettato la sua proposta. Una bella stagione con Stefano Cipolletta come alle-natore che mi ha positivamente sorpreso: un anno senza infortuni muscolari nel gruppo significa aver lavorato in modo incredibile”.
Il tuo ritorno in Croazia dopo tanti anni come è stato?
“Per il calcio croa- to ero un po’ fuori dal giro e quindi ho ripreso i contatti pian piano. Prima ho allenato una squadra di serie C e ora col-laboro con il settore giovanile dell’HNK Sibenik: lavoro con i ragazzi nati nel 2000-2001. Recentemente abbiamo di-sputato un importante torneo di categoria a livello e ci siamo classificati al quarto po-sto, superando anche una selezione della Dinamo Zagabria. Mi piace lavorare con i ragazzi e farlo con una società così impor-tante da grandi stimoli. Chia-ramente mi piacerebbe crescere da un punto di vista lavorativo ma bi-sogna aver pazien-za e fare un passo alla volta”.
Ivo Supe, il capitano: sette stagioni in rossoblu con la brutta pagina di Sarno. Poi Corridonia e Falerone…
La Montegiorgese 2003-2004
Supe con la maglia del Corridonia
tante da grandi stimoli. ramente mi piacerebbe crescere da un punto di vista lavorativo ma bi-sogna aver pazien-za e fare un passo alla volta”.
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Ultimo posto in classifica, qualche malumore in squadra, poca voglia di riscatto: la Sangiorgese, fa-
nalino di coda in Prima categoria (girone C), è arrivata a toccare il fondo. Anche se, alla 19^ giornata di una stagione da dimenticare il prima possibile, come per magia spunta la prima vittoria in cam-pionato (3-2 sulla Cluentina). Ma se si pensa che l’anno venturo si festeggerà il 90esimo anniversario della fondazione della gloriosa società, non c’è da stare al-legri. I mitici colori nerazzurri, giocatori di fama nazionale come il papà di ‘Bobo’ Vieri, Roberto, e poi Diomedi, Salpini, Veneranda...L’assessore allo sport di Por-to San Giorgio Lauro Salvatelli ci va giù duro: “Oggi la Sangiorgese è una società
in completo abbandono, dovrà tornare ad essere dei sangiorgesi. Lo stato attuale della società è frutto di una catastrofica gestione degli ultimi anni: decine di migliaia di euro di debiti fanno sì che la Sangiorgese non sia considerata più una società seria ed affida-bile”. Ma cosa risponde l’attuale proprie-tà? Il presidente Antonio Arona è sicu-ro: “La Sangiorgese non fallirà. Vendere? Sì, ma a persone serie”. Chi vivrà vedrà.
FERMO
“La Sangiorgese è in vendita”Intanto continua il braccio di ferro tra Comune e proprietà
Sono i giornalisti fermani ad ag-giudicarsi il Trofeo 28° anniver-sario “Croce Verde” di Fermo. Si
è svolta martedì 18 gennaio, presso la polisportiva Rione Murato, la finale del triangolare di calcio a 5 che ha visto
impegnate le formazioni rappresenta-tive della parrocchia di San Tommaso di Fermo, la Croce Verde e dei giorna-listi fermani. Il torneo, organizzato dal Csi in collaborazione con l’Asd Fermo, è iniziato il 14 dicembre, prima a causa del freddo e del gelo, poi delle festività natalizie è stato posticipato di qual-che settimana. Sono stati i giornalisti fermani al termine del triangolare ad aggiudicarsi il trofeo, al secondo po-sto San Tommaso e terzi la Croce Ver-de dopo i risultati: Croce Verde – San Tommaso (3-5), San Tommaso – gior-nalisti (4-7), Croce Verde – giornalisti (13-4) con capo cannoniere del torneo Andrea Braconi. Fuori dal puro risulta-to, resta la gradevole iniziativa per un confronto sportivo sereno e dove i pro-tagonisti hanno dimostrato agonismo sì ma prima tutto il massimo rispetto.
Rappresentativa dei giornalisti vince il Trofeo 28° anniversario “Croce Verde” di Fermo
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FERMOFUTURA 96
Il futuro della…Futura 96
Si scrive Futura 96 ma si legge pianeta giovani. Da sette anni la squadra di calcio di Capodarco di Fermo lavora
alla costituzione di un’importante settore giovanile e ora stanno arrivando grandi risultati sia nei numeri, sia per quanto riguarda le conferme in termini qualita-tivi dei lavoro svolto. “Siamo una piccola frazione che conta 600 anime – racconta Gianluca Recchioni, responsabile del settore giovanile – e contiamo 120 ragazzi iscritti sparsi su tutto il territorio: Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant’Elpidio, per-sino Montegiorgio. Un bel numero che ci ha consentito di organizzare due squadre nei primi calcio, tre di pulcini, una di esordien-ti, una nei giovanissimi e una negli allievi. Particolare non trascurabile, la formazione degli allievi che ha chiuso il campionato provinciale vincendo tutte le gare segnando 53 reti e subendone solamente 5; questo è il segnale del lavoro che stiamo svolgendo e ora stanno arrivando i primi frutti. Adesso dovremo affrontare la fase regionale, l’anno scorso siamo arrivati in finale e quest’anno vogliamo puntare alla vittoria. Anche i giovanissimi si stanno comportando bene, in campionato hanno collezionato 8 vit-torie e 4 sconfitte”. Questo è solo un lato della medaglia, proprio grazie a questo puntiglioso lavoro di preparazione molti giovani al termine naturale del percorso di crescita approdano anche nelle massi-me categorie regionali come fuori quota; tanto per fare un esempio nella stagione in corso, il settore giovanile della Futura 96 ha consentito a 2 ragazzi di approda-re alla serie D, 5 sono in Eccellenza e 8 in Promozione. Ma i risultati non terminano qui: 7 ragazzi sono stati selezionati per la rappresentative allievi regionali, e 11 ele-menti maturati nel settore giovanile oggi compongono parte della rosa composta da 18 giocatori della prima squadra. “Un
ringrazia- mento doveroso – conclu-de Recchio- ni – va ai preparatori che con passione seguono i ragazzi: Matteo Vidau, Luigi Minnucci, Roberto Bianchini, Saverio Baldassarri e Daniele Foglini, senza dimenticare Claudio Cicchitti responsabile area tecnica del set-tore giovanile. Quest’anno abbiamo molti obiettivi da portare a casa: il primo è quello di tornare a giocare in casa, in seguito ai lavori per il manto in erba sintetica dell’im-pianto di Capodarco siamo costretti a gio-care sempre fuori. Il secondo, disputare un giorno in Promozione in modo da formare una squadra composta esclusivamente da ragazzi del nostro vivaio; se questo non sarà possibile il terzo obiettivo è dare ai ra-gazzi comunque la possibilità di mettersi in mostra nei più importanti campionati regionali”.
Recchioni: “Uno degli obiettivi? La Promozione con i nostri ragazzi”
U.S.A. SANTA CATERINAImbattuti e (quasi) in testaDa quest’anno anche una squadra di calcio a 5
Quando la passione per il calcio e i valori dell’amicizia e dell’impegno sociale prendono forma nascono
progetti interessanti, ed è proprio quello che sta avvenendo all’Usa Santa Cate-rina. La squadra che milita nel campio-nato di Terza categoria (girone M), dopo aver rinnovato la rosa puntando molto sui giovani e sulla guida dell’allenatore Isma-ele Concetti, sta disputando un’ottima stagione navigando nella posizioni di ver-tice della classifica oltre ad essere l’unica squadra del torneo ancora imbattuta. “La stagione sta andando bene – commenta il dirigente Roberto Tomassini – siamo in una buona posizione e proveremo a gio-carci il campionato fino alla fine. Merito va al nuovo allenatore Concetti che ha svolto un lavoro molto importante, al gruppo che è stato ringiovanito puntando molto su gio-vani del quartiere di Santa Caterina e dei paese limitrofi; l’unica novità a gennaio è stato l’arrivo di Paolo Di Nardo, centrale difensivo”. L’Usa Santa Caterina, oltre a vi-vere con entusiasmo il calcio a livello ago-nistico, è prima di tutto una società nata e votata all’impegno sociale, a condividere i valori dell’amicizia e della famiglia. Non è un caso che la società organizzi nel cor-so della stagione dei momenti di ritrovo, conviviali aperte a tutte le famiglie di giocatori e dirigenti, gite: lo scorso anno anche un torneo amatoriale in Friuli, tre giorni di vacanza a Sanremo, l’ultima uscita in ordine di temo risale allo scorso 8 dicembre a Napoli per visitare i presepi.
In ultimo, novità di quest’anno come ulte-riore passatempo e momento di ritrovo, la società ha allestito una squadra di calcio a 5, che sta letteralmente ‘ammazzando’ il girone Arancio del campionato Csi. “Quella di creare una squadra di calcio a 5 – conclude Tomassini – è stata l’ultima trovata per dare un’identità al nostro grup-po, prima partecipando al campionato Csi, e poi come un hobby in più per tutti noi. La squadra infatti è composta da dirigenti, fra cui io, l’allenatore Concetti, e persone un po’ più avanti negli anni che però volevano divertirsi anche giocando. Ci alleniamo con i ragazzi della prima squadra quando pos-siamo, e poi una volta la settimana ci scap-pa una partitina a calcetto”.
ringrazia- mento doveroso – conclu-de Recchio- ni – va ai preparatori che con passione seguono
Recchioni: “Uno degli obiettivi? La Promozione con i nostri ragazzi”
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FERMO
Nel proprio motore il San Marco Servigliano non ha solo ottimi giocatori e una dirigenza appas-
sionata ma anche la consapevolezza di voler costruire nel medio-lungo periodo qualcosa di solido e stabile. In quest’ot-tica va inquadrato l’arrivo del direttore
sportivo Francesco Livi (nella foto), co-nosciutissimo nell’ambiente del calcio di-lettantistico di casa nostra e non solo. Ap-passionato e competente, Livi per diversi anni ha vissuto in Emilia Romagna dove ha collaborato con molte realtà giovanili; tra le altre da segnalare l’importante col-
laborazione con il Parma, squadra per la quale ha svolto il ruolo di osserva-tore per un lustro. Negli ultimi anni ha fatto ritorno nelle Marche (risiede a Monte San Marti-no) dove ha svolto lo stesso ruolo pro-fessato in Emilia anche per l’AC An-cona, prima delle tristi vicende socie-tarie. “Sono abitua-to a lavorare con i giovani – conferma
Livi – e per questo sono abituato a guardare ciò che in prospettiva quei ragazzi possano dare in un determinato contesto: vanno inseriti in un gruppo che permetta loro di rendere al meglio, maturando caratterial-mente e calcisticamente. Non solo dunque bravi giocatori ma soprattutto ragazzi in gamba perché se non viene accettato dal-lo spogliatoio, il rischio di non riuscire ad esprimere le proprie qualità è molto alto”. La chiamata da Servigliano è arrivata a stagione già in corso, con l’obiettivo di completare un quadro tecnico e societario già ben fornito: “Il presidente ha idee chia-re, un gruppo dirigente appassionato e un tecnico giovane ma dalle indubbie qualità soprattutto per quanto riguarda la gestione dello spogliatoio: ci sono le basi per lavorare bene e soprattutto in prospettiva, inqua-drando un settore giovanile nel quale la di-rigenza crede fermamente e che alla lunga può dare grandi soddisfazioni. La squadra è costruita per essere protagonista fino alla fine nonostante avversarie di grande valore come Montottone e Ripatransone, solo per
citarne alcune. Se il risultato dovesse essere centrato si dovrà lavorare in una prospet-tiva differente come la nuova categoria e il regolamento in merito agli under prevede; bisogna però rimanere con i piedi ben saldi a terra perché il campionato è ancora mol-to lungo e insidioso”. Un ruolo quello del direttore sportivo che va inteso in una prospettiva più ampia, cosa che nel calcio marchigiano non sempre avviene. “Da noi infatti c’è una concezione errata del ruolo di direttore sportivo, relegato spesso in questa fase ad un ruolo di secondo piano rispetto a quello del tecnico. Bisogna invece essere consapevoli del fatto che il direttore sporti-vo deve essere l’uomo più indicato nello svol-gere il mercato e costruire la squadra. Da noi comunque ci sono ottimi esempi: uno su tutti è quello di Fabio Massimo Conti, giovane direttore sportivo del Montegrana-ro, che in questa stagione di Eccellenza ha svolto un lavoro straordinario con risorse economiche enormemente inferiori a tante altre società”.
“Qui ci sono le basi per lavorare in prospettiva”Parla Francesco Livi, nuovo direttore sportivo del San Marco: “Gruppo dirigente appassionato e allenatore di qualità”
SAN MARCO SERVIGLIANO
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FERMO
Auguri di Buone Feste
Ora il Molini ha il ritmo giusto
Una realtà di quartiere con una sto-ria alle spalle di assoluto valore; il Molini Calcio, impegnato nel
campionato di Terza categoria girone M, è senza dubbio tutto questo come testi-moniano le parole appassionate della gio-
vane presidentessa Martina Virgili: “E’ un impegno importante, ogni giorno c’è da fare moltissimo in ogni ambito sia organiz-zativo che economico. Nonostante si tratti di una realtà di Terza categoria c’è sempre qualche imprevisto da risolvere: preparare
le mute da gioco, organizzare le partite, te-nere i contatti con squadra e allenatore ma soprattutto cercare le sponsorizzazioni che ci permettono di andare avanti”. Un lavoro a tutto tondo per la giovane presidentessa fermana in carica da ormai cinque stagio-ni, che affronta con grande impegno e passione il suo compito per una squadra che lo scorso anno ha toccato il punto più alto della sua storia: “La conquista della prima Coppa Marche di Terza categoria della provincia di Fermo è stato senza dub-bio un momento di grandissima gioia: ri-cordo la grande festa e la gioia dei ragazzi per un traguardo che resterà nella storia”. Questa stagione non era iniziata bene in quanto a risultati, poi l’avvicendamento in panchina con l’arrivo di Paolo Cogni-gni, il famoso ‘Paolo Love’ che anima da DJ le serate della riviera, che ha portato nuovi stimoli alla squadra. “Senza dubbio veniamo da un momento decisamente po-sitivo cui ha contribuito anche la carica del nuovo tecnico, alla sua prima esperienza in panchina: ha grande entusiasmo e voglia
come del resto tutto il gruppo. Durante la sosta la squadra ha lavorato moltissimo e i risultati si stanno vedendo. I play-off? Al momento sono un po’ distanti ma il gruppo è convinto di riuscire a recuperare il terreno perso; la loro voglia mi fa essere ottimista e quindi anche io sono fiduciosa in piazza-mento nelle prime cinque del campionato”.
Con l’arrivo del mister DJ ‘Paolo Love’ la squadra vola
Piane di Falerone (FM)�
il gruppo è convinto di riuscire a
recuperare il terreno perso
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FERMO
Scatta l’operazione risalitaFALERIENSE 2010
“Per essere una squadra al primo anno in Terza categoria non ci possiamo lamentare di ciò che
stiamo facendo ma di certo non ci accon-tentiamo dell’attuale posizione”. Pensiero e parole di Giovanni Martini, vicepre-sidente e vera anima della Faleriense 2010 che fa il punto della stagione quan-do è tutto pronto per il rush finale della stagione. “Senza dubbio questo gruppo ha le possibilità e tutte le risorse necessarie per puntare all’acceso nei playoff: lo conside-riamo l’obiettivo da centrare in questa fase finale della stagione e secondo me è ancora tutto possibile. La classifica, al di la delle primissime, è piuttosto corta e tutto può an-cora succedere”. Sta di fatto che Pennese, Torre e Corva si sono distaccate dalle al-tre, sono loro le più attrezzate del girone: “Devo dire che sono estremamente convinto delle doti del nostro gruppo ma di certo fino a questo punto non siamo mai stati molto fortunati: il connubio di squalifiche, infor-
tuni e altre situazioni particolari non ci ha permesso di esprimerci al meglio in partico-lare nella prima parte di stagione”. La so-cietà comunque non ha mollato di un cen-timetro apportando modifiche importan-ti nel corso del mercato di riparazione del mese di dicembre: “C’è stato innanzitutto il cambiamento della guida tecnica, dove è subentrato Nazzareno Amadio, nel mese di gennaio. Non si tratta di un esonero per mister Cicchini bensì di una cambiamento fatto per dare una scossa all’ambiente e al gruppo che abbiamo ulteriormente raffor-zato con tre nuovi arrivi. In attacco il volto nuovo è quello di Roberto Santandrea men-tre nella zona centrale del campo è arrivato Marco Funari. Infine quale esterno di cen-trocampo abbiamo preso Andrea Isidori”. Una mini rivoluzione per raggiungere l’obiettivo: un finale di stagione da prota-gonisti con la grande voglia di agguantare i playoff per poi giocarsi tutto negli scon-tri diretti. Difficile ma non impossibile:
“Questa squadra e questo gruppo hanno grandi risorse, la società ha piena fiducia e dunque ci aspettiamo un finale di stagione
decisamente importante da parte dei nostri ragazzi”.
Il vice presidente Giovanni Martini: “Ce la giocheremo fino alla fine”
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Ascoli PicenoL’Appignano Calcio (Seconda categoria I) spera di giocarsi la salvezza attraverso i play-out. Il
nuovo corso della squadra è nelle mani del tecnico Giovanni Bucci, classe 1958.
Oggi bomber tra i professionisti, ieri campione italiano under 18 di ten-nis. E’ la singolare storia di Gior-
gio Galli, attaccante ascolano in forza a L’Aquila (Seconda divisione) che ha co-minciato a giocare a calcio all’età di…17 anni. Fino ad allora infatti, il tennis era il suo sport preferito. E vinceva pure: “Mi ricordo ancora che in una finalissima venni battuto dal palermitano Aldi, oggi nume-ro 300 al mondo”. La famiglia di Giorgio Galli, 30 anni, è ascolana purosangue, quartiere Monticelli (“Tifo Ascoli al 100%, spero che non faccia la fine di nobili decadu-te come il Pisa”). La sorella Giordana è arbitro di Eccellenza, suo fratello Guido gioca in Umbria con il Gualdo. “A 17 anni lasciai il tennis per un problema al braccio, e poi anche perchè sarei dovuto andare fuori regione per allenarmi...così decisi di provare agonisticamente con il calcio, di
cui ero appassionato”. Comincia a Paglia-re in Prima categoria, qui lo nota Daniele Amaolo (allenatore di Porto San Giorgio, attualmente alla guida della Renato Curi Angolana) e se lo porta a Tolentino. Poi l’esplosione, i gol, tanta serie D e quinta stagione tra i professionisti. Tante le socie-tà toccate: Truentina Castel di Lama, Cen-tobuchi, Rieti, Orvietana, Maceratese, Sangiustese, Mezzocorona, oggi L’Aqui-la, la città simbolo del terremoto. “Non è stato facile soprattutto per una questione logistica - racconta - quando sono arrivato non si trovavano gli appartamenti, la città era ed è ancora impegnata in altre questio-ni ben più importanti, la gente è tesa ma ci è vicina, la tifoseria ci fa sentire il suo calore, pensi che ancora adesso a molti dei nostri tifosi stanno demolendo gli appartamenti... Dall’altra parte però ho visto la gente che si è rimboccata subito le maniche, non si pian- ge addosso, al calcio sono attaccati molto
anche perchè viene vissuto come riscatto di una città ferita, s’è creato entusiasmo, i tifosi organizzano trasferte...”. Tra le piaz-ze marchigiane in cui ha militato quella di Macerata gli è rimasta nel cuore: “Mi è rimasta dentro, avevo instaurato un feeling particolare con i tifosi e la città”. Quella era la Maceratese di Viti, Fusco e poi di Ama-olo, “che derby quelli con il Tolentino” ricor-da ancora oggi. Fin qui i dilettanti, nella
stagione 2008-’09 il salto per la prima vol-ta tra i professionisti. “A 28 anni Antonio Pantanetti, che non smetterò mai di ringra-ziare, mi diede l’occasione di giocare tra i pro con la Sangiustese e per me fu una bella soddisfazione, una risposta verso qualcuno che non credeva in me”. Poi la scelta di an-
dare a giocare al nord, Mezzocorona, nel Trentino, “i mie ricordi più freschi”, sotto-linea. “Qui il calcio si vive in modo tran-quillo, neppure cinquemila abitanti ma un settore giovanile importante che ogni anno sforna giocatori interessanti”. Il Mezzoco-rona l’anno scorso è rimasto in Seconda divisione vincendo i play-out contro la Pro Vercelli. Salvezza in pugno nella gara di andata: Pro Vercelli – Mezzocoro-na 1-3, doppietta di Galli. Che è salito così a 14 reti stagionali. “Sono stato bene, da lì sarei dovuto andare all’Alto Adige in Prima divisione ma poi non se ne fece niente”. Gal-li tra i professionisti vuole restarci il più a lungo possibile: “E’ tutto un altro calcio, c’è più interesse, ti lascia un gusto particolare. Ma quando smetto vorrei cimentarmi a fare l’allenatore”. Ma ora è presto per pensarci: l’ex tennista e oggi bomber professionista ha ancora tante reti da gonfiare in giro per l’Italia.
Il bomber…con la racchettaGiorgio Galli, che storia! L’attaccante ascolano (gioca con L’Aquila) fino a 17 anni era una promessa del tennis italiano poi...
in una finalissima sono stato battuto dal palermitano Aldi, oggi numero 300
al mondo
Sopra la formazione dell’Aquila 2010-2011, Galli è il primo in alto a sinistra.
Nella foto a fianco in azione con la maglia della Maceratese.
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ASCOLI PICENO
Il Lucarelli di PalmianoEros Sestini, baby bomber del Roccafluvione: “Voglio vincere il campionato”
Timido, ma non in campo. Spietato, ma solo sotto porta. Nella classifica dei cannonieri ha quasi doppiato il
gruppo degli inseguitori. Eros Sestini, tirato su nel piccolo centro di Palmiano a “pane e pallone” e cresciuto nel settore giovanile dell’Ascoli (ha giocato con Mat-
tia Destro, oggi in serie A con il Genoa), sta facendo sognare la Roccafluvione sportiva. Sestini, 20 anni, ha già realiz-zato 15 gol. E’ alla seconda stagione con il Roccafluvione, l’anno scorso ha fatto il militare a Bolzano ed è stato costretto ad accantonare il campo. “Per i miei gol devo ringraziare i miei compagni – racconta – che mi mettono sempre nelle condizioni migliori per finalizzare. Il più bello? Quel-lo contro la Poggese: un mio compagno ha crossato e io al volo l’ho messa nel sette”. Se-stini, caratteristiche da prima punta, ha giocato due stagioni in Promozione con il Comunanza e in quelle categorie (e an-che più) vorrebbe tornarci. “Io lavoro per questo obiettivo - sottolinea – per adesso ho il sogno di vincere il campionato con il mio Roccafluvione”. La sua squadra del cuore è l’Ascoli, il suo idolo Cristiano Lucarel-li: “Sì, un po’ mi ispiro a lui, mi piace come si muove in campo e la sua freddezza sotto porta”. Anche lui, come Lucarelli, è uno specialista dei rigori (già 5 realizzati fino-ra) malgrado proprio di recente ne aves-
se sbagliato uno…Ma, come cantava De Gregori, “un calciatore non si giudica da un calcio di rigore”...
Auguri di Buone Feste
Piane di Falerone (FM)�
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ASCOLI PICENO
“Equilibratoe motivato”,ecco il Massignanoche vinceLa squadra del presidente Sgariglia punta al ritorno in Seconda categoria
Il Massignano punta alla vittoria del campionato e al ritorno diretto in Se-conda categoria. La vittoria per 3 a 1
contro la Truentum è l’ultimo tassello di un mosaico preparato per disegnare una stagione di grandi emozioni che potrebbe portare la squadra alla vittoria del campio-nato. Infatti, quando mancano 10 partite alla chiusura della stagione nel campio-nato di Terza categoria (girone N), il Mas-signano conduce la classifica con 7 punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici. “E’ stata una gara che abbiamo controllato
bene – commenta il presidente Giuseppe Sgariglia (nella foto)– alla fine del primo tempo eravamo in vantaggio per 3 a 0 e poi ci siamo limitati a gestirla. Questo risultato è stato senza dubbio utile, ma dobbiamo restare tranquilli e concentrati. Siamo un gruppo giovane, ma in Terza categoria è facile farsi trasportare dall’entusiasmo o dallo sconforto a seconda dei risultati e que-sto influisce poi sul gioco e sul rendimento. E’ vero, adesso siamo in una buona posizio-ne e proveremo a vincere il campionato, ma dovremo lavorare soprattutto sulla testa dei ragazzi al fine di continuare a giocare come abbiamo fatto fino ad oggi”. Il presidente ha voluto ringraziare anche l’operato di mister Beri, allenatore che circa 10 anni fa ha giocato proprio nelle file del Mas-signano, arrivato quest’anno e già deter-minante. “Il mister sta facendo veramente un grande lavoro – sottolinea il presidente – abbiamo mantenuto l’intelaiatura di base della squadra inserendo qualche bravo gio-vane, abbiamo anche dei ‘91, giocatori della zona, fra cui anche nostri ex. Un lavoro di amalgama che ora sta dando i suoi frutti con una squadra equilibrata e motivata”.
La premiazione si è svolta all’Audi-torium di Milano, all’interno della serata che ha visto la con-
segna degli Oscar del Calcio per la stagione 2009-2010. Un premio quale miglior arbitro della stagione 2009-2010 per Emidio Morganti, classe 1966, che arriva al terzo tentativo dopo che, in altre due circostanze, era stato inserito nel terzetto finale anche nelle due precedenti edizioni del premio senza uscire mai vincitore. L’autorità da sempre mostrata sui campi di calcio ha fatto la differenza e, anche in questa
stagione, il massimo esponente della classe arbitrale marchigiana nel calcio professionistico, sta mantenendo uno standard di rendimento molto alto. Ve-terano degli arbitri serie A, in possesso di una condizione assolutamente invi-diabile, da più parti si parla di un’lterio-re proroga di un anno alla sua carriera da parte della Ferazione e dell’Aia: un giusto premio e un effettivo riconosci-mento ad un professionista serio elo-giato pubblicamente, nel corso della consegna degli Oscar, da parte del suo designatore Rosetti.
Emidio Morganti miglior arbitro 2009-2010Il fischietto piceno premiato all’interno della serata dedicata agli Oscar del Calcio
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Quando un atleta solleva un problema - ad esempio, di concentrazione - noi sappiamo che per raccontarci il problema il suo sistema neurologico ( il cervello ) si deve rapportare ad una rappresentazione inconscia della so-luzione. Infatti, nessuno può sapere che cosa significa “mancanza di concentrazione” se non ha mai vissuto l’esperienza di essere concentra-to. Quindi è scontato che in qualche momento della sua storia quell’atleta deve essere stato concentrato… altrimenti non potrebbe lamen-tarsi. Questo concetto logico ci fa capire che nel cervello anche quando si è di fronte ad una singola problematica in realtà si ha anche di-sponibile il suo lato opposto: la soluzione. E un percorso (invisibile nel momento in cui si perce-pisce il problema) che mette in comunicazione le due parti. Per capirci, possiamo considera-re il problema e la sua soluzione come le due sponde di un fiume sul quale c’è un ponte invi-sibile, o meglio, che non è stato ancora “visto”. Possiamo riassumere tutto anche così: quando si percepisce un problema c’è per forza anche la sua soluzione e tra le due parti c’è sempre un ponte neurologico disponibile che non è ancora stato attraversato. Capita spesso, ad atleti che risolvono problemi di questo genere, di stupirsi constatando la semplicità con cui lo si poteva risolvere. Ed è molto frequente sentir pronuncia-re frasi del tipo “ma come mai non c’ho pen-sato prima?”. Semplice: non ci si pensa perché non si sa ancora in che modo si può riuscire a vedere il ponte che permette il passaggio. Il nostro lavoro, dunque, comincia per fornire all’atleta la consapevolezza che in loro c’è già una sponda opposta al problema percepito, e prosegue con l “individuazione del ponte” che dovranno attraversare. Nel concreto si tratta di far sperimentare all’atleta nuovi pensieri, che hanno la proprietà di consentirgli di raggiun-gere quell’area del cervello che ospita le sue esperienze di concentrazione, ogni volta che si presenta il problema. E questo risolve il caso.
Tra un problema e la soluzione c’è un ponte “invisibile”
di Roland Del Vecchio
Mentaltrainer
Soffro di mal di schiena nel tratto lombare che si accentua soprattutto il giorno dopo la partita. Può darmi qualche suggerimento in merito?
Silvio B. di Moresco Il dolore lombare può essere originato da più fattori ed è riconducibile alle strutture ossee, legamentose, muscolari e nervose del tratto interessato. La lombalgia può es-sere acuta o cronica: quella acuta insorge in maniera brusca in seguito ad uno sforzo mal eseguito (classico colpo della strega), quella cronica invece si manifesta con un dolore persistente nel tempo che solita-mente diminuisce durante l’attività spor-tiva, per poi aumentare al termine della stessa. Le cause più frequenti di lombalgia nel calciatore sono da ricercare nelle forti sollecitazioni a cui la parte è sottoposta, nella debolezza muscolare di addominali e lombari e nella rigidità articolare. Oltre a queste cause potrebbero sussistere si-tuazioni patologiche, per la quali si deve sempre far riferimento al medico. In linea di massima quando il dolore è di origine muscolare dovrebbero essere eseguitiu esercizi specifici di flessibilità attraverso allungamento dei muscoli paravertebrali e dei flessori della coscia (muscoli posterio-ri della coscia stessa) e di potenziamento degli addominali, lombari e glutei, per sta-bilizzare il tronco. Quando questi muscoli sono ben allenati si ha un buon allineamen-to posturale con conseguente riduzione di eventuali sovraccarichi. Al di la di tutto, per quanto riguarda il suo caso, consiglio una visita ortopedica se non altro per esclu-dere l’eventuale presenza di patologie e per eliminare il dolore e, nel caso fosse necessario, per iniziare un trattamento far-macologico. Spesso potrebbero essere utili anche terapie locali come massaggio de-contratturante e terapie fisiche come laser-terapia antalgica, elettroterapia antalgica, ultrasuonoterapia, ionoforesi, teca terapia, magnetoterapia ecc.
di Flavio Zura
Medico
Ho sentito parlare di Rast test può spiegarmi di cosa si tratta?
francor@gmail.com Durante la partita i calciatori sono sog-getti a sforzi diversi che in una frazione di secondo possono arrivare ad inten-sità massimale. Questa particolarità, classifica il calcio come disciplina di tipo intermittente, ovvero come sport che chiama in causa sia meccanismi aerobici sia meccanismi anaerobici. Il Rast test è un test per valutare la capa-cità di ripetere nel tempo sprint di inten-sità massimale o RSA (Repeated Sprint Ability) vale a dire la massima potenza anaerobica prodotta nell’unità di tem-po e la quantità di energia prodotta dal meccanismo anaerobico. Una ca-pacità fondamentale per il calciatore, che spesso determina l’esito delle par-tite. Per effettuare il test delimitare un percorso pianeggiante di 35 metri su fondo liscio ed eseguire il test in condi-zioni atmosferiche favorevoli dopo un adeguato riscaldamento. Il protocollo applicativo prevede, con partenza da fermo, che l’atleta con uno sprint mas-simale percorra, nel minor tempo pos-sibile i 35 metri predisposti. Le prove da eseguire sono sei con 10 secondi di recupero tra le stesse. I risultati cro-nometrici ottenuti consentono di stabi-lire potenza e capacità anaerobica alattacida e se riferita a test precedenti di valutare eventuali miglioramenti o peggioramenti dell’esercizio. Permette, inoltre, di valutare l’indice di fatica, ovvero il decadimento della potenza dell’atleta durante le prove. Minore sarà il decadimento dei tempi, migliori saranno le capacità di recupero e la potenza anaerobica. Materiale occorrente: cronometro al centesimo di secondo, delimitatori di percorso.
di Roberto Tarullo
PreparatoreAtletico
All’inizio della stagione 2010-2011 la FIGC ha modificato l’istituto del premio di addestra-mento e formazione tecnica, apportando diver-se novità, relativo all’articolo 99 bis del NOIF. Il suddetto premio è dovuto a seguito della stipula da parte di un calciatore non professionista che firma il primo contratto da professionista. In tale circostanza la società dilettantistica (dalla serie D alla Terza categoria) avrà diritto al pre-mio certificato dagli uffici delegati della FIGC dietro istanza della società del predetto atleta. Il suddetto premio non spetta più alla società nel caso in cui il calciatore dilettante non sia più tesserato per la società appartenente alla Lega Nazionale Dilettanti. Nei prossimi nume-ri di questa rubrica su Marche In Gol saranno presentate ulteriori novità, inclusa la tabella re-lativa agli importi dei premi stessi in modo tale da rendere maggiormente fruibile la quantifica-zione dei rimborsi da riconoscere alle società meritevoli dei premi.
di Giammario Scalella
Avvocato
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(chiuso in redazione il 30 gennaio 2011)
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PORTO SAN GIORGIO- STAZ. SERVIZIO IP EMMEPI - Borgo Costa, 56- CAFFE’ MORETTO - Via Ugo Foscolo, 11- CAFFE’ MAZZINI - Via Mazzini, 62- PIZZA & CO - C.C. Oasi- BAR VITTORIA - Via Andrea Costa, 329- McDONALD’S - Via F. Rosselli, 264- C.C. “Oasi” - Via Solferino, 2
MARINA DI ALTIDONA- MACELLERIA ANTONINI - Via C. Colombo, 15
MONTEGIORGIO- BAR SOBE - Fraz. Piane, Via Faleriense Est- BAR LA SCAMPAGNATA - Fraz. Piane di Monteverde
RAPAGNANO- BAR FUNARI - C.Da Tenna, 1
AMANDOLA- GRAN CAFFE’ BELLI - Piazza Risorgimento, 13
MONTEGRANARO- SUPERMERCATO GS SUPERSTORE Via Fermana Nord
MONTE URANO- CARTOLERIA NUOVA GALLERIA MONTI Via Incancellata, 142
MONTE VIDON COMBATTE- STAZ. DI SERVIZIO D’AMICO S.P. 238 – Km. 18+562
ASCOLI PICENOASCOLI PICENO- CAFFETTERIA DEI SOGNI - V.le Indipendenza, 14- BAR DELLA STAZIONE - Piazzale Della Stazione- BAR DELLO STADIO - Piazzale Dello Stadio- TABACCHERIA TUFILLA - Viale S. Vellei, 7- MICHAEL BAR - Corso Mazzini, 225- TABACCHERIA GIORGI - Via Lungo Tronto, 21/23- BRECCIAROL BAR - Via Salaria- MISTER TOTO - Via Piemonte- DISTRIBUTORE METANO - Fraz. Navicella, 123- DISTRIBUTORE TOTAL - Via Onesti, 3- CAMPO SPORTIVO MONTEROCCO - Via Mancini,6
SPINETOLI- BIM BUM BAR - Via Otto Marzo – Z.I.- CAFFE’ CHIUPITO - Via Salaria, 28 (Pagliare)
CASTEL DI LAMA - BAR - C.C. Citta’ Delle Stelle
SAN BENEDETTO DEL TRONTO- PALAZZETTO DELLO SPORT - Viale Dello Sport- BLU BAR - Corso Mazzini, 173- TABACCHERIA - Via Della Liberazione- CAFFE’ AIGLE - Corso Mazzini, 13- CAFFE’ AGIP - Corso Mazzini 273- DISTRIBUTORE METANO - Via Str. Delle Macchie- EDICOLA STAZIONE SBT - Stazione Sbt- TRUCK ONE - Via S. Giovanni Scafa, scn
GROTTAMMARE- BAR STAZIONE - Piazza Stazione, 2- DRINK BAR - Via Montegrappa, 35- TABACCHERIA - Piazza Pericle Fazzini- PIZZERIA CONCETTI - Via G. Marconi, 8
CUPRAMARITTIMA- DISTRIBUTORE METANO - Via Santi, 55 (S.S. 16)
COMUNANZA- COLORADO CAFFE’ - P.zza Garibaldi, 5/6
FOLIGNANO- BAR SEGA’ - Viale Aosta, 85/87
COMUNANZA- COLORADO CAFFE’ - P.zza Garibaldi, 5/6
56 n. 16