Post on 02-May-2015
MaggiMaggioo
20072007
Immagine in 3D con programma informatico Google Earth scaricabile dal
Link:
http://earth.google.com/download-earth.html
Cenni sul lagoCenni sul lagoSi formò il primo gennaio del 1973 dopo giorni di piogge intense, una
frana di enorme dimensioni si rovesciò sul letto del torrente Bonamico in un tratto della zona tra Polsi e San Luca, assestandosi perfettamente da
una sponda all'altra.
Si generò così una diga naturale e nello spazio di qualche giorno, una enorme quantità di acqua e fango riempì l'invaso.
La zona interessata è ricca di oleandri, per tale motivo, il lago creatosi, in un primo tempo, venne battezzato col nome “laghetto degli oleandri", in
seguito fu denominato ufficialmente "lago Costantino“, dal nome dell'antico monastero di San Costantino del X° sec. che sorgeva proprio
in quei pressi.
Col passare del tempo la distesa d'acqua assunse sempre più le caratteristiche di un vero e proprio lago, con la tipica vegetazione sulle
sponde, con la formazione di piccole spiagge e soprattutto con l'allocazione di una fauna prettamente lacustre. Le acque sono talmente limpide e pulite che può essere utilizzata come riserva di acqua potabile.
Il lago si sviluppa in lunghezza per circa 2,4 km sul letto del fiume, per un perimetro totale di circa 5 km e una profondità massima di circa 18 metri.
La profondità diminuisce di anno in anno a causa del deposito alluvionale che trasportato dalle acque del torrente si riversa nel lago facendo alzare
il fondo.
Col passare del tempo il lago sarà, quindi, destinato a scomparire lasciando posto a una distesa di sabbia.
La frana che ha
generato il laghetto
Il paese di San Luca
Montagne d’Aspromont
e
16 milioni di metri cubi di materiale
precipitano da un costone di 1300 metri fino ai 300 metri, sul letto della Fiumara
Bonamico, sbarrandone il corso.
Da San Luca, raggiungibile dalla SS Ionica 106, si scende fino al greto della fiumara. Da qui si risale il grande letto fatto di
ciottoli e massi: il cammino è variabile, ora facile, ora impegnativo, tra salti, guadi e passaggi su ponticelli.
La valle a poco a poco si stringe, si sale un sentiero, si supera la fiumara e si raggiunge la base della frana. Si segue un varco aperto
dalla fiumara, tra macigni e massi, fino ad affacciarsi sul lago.
Durata 5 ore
Dislivello 170 metri circa
Acqua rifornirsi a San Luca
IL PERCORSOIL PERCORSO
FLORA e FAUNA
L’oleandro e il faggio ricoprono la zona
interessata, mentre lungo il torrente Bonamico crescono la tamerice e piante erbacee
come la felce tropicale: l'Aspromonte è l'unica
località della Penisola in cui questa pianta è presente (la specie è diffusa in Sardegna
e in Corsica).
Per quanto riguarda la fauna, la presenza più
significativa è la rarissima aquila del Bonelli, i cui esemplari in Italia si
contano sulla punta delle dita. Il lupo, che era scomparso negli anni
Cinquanta, è recentemente tornato su questi monti.
Numerosissimi i cinghiali e gli istrici. Altre specie di interesse sono il picchio
nero e il gufo reale.
La zona a valle della La zona a valle della franafrana
Il torrente Il torrente BonamicoBonamico
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