FOLDER MEETING (H)EARTH 2012

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sostenibilità ambiente green economy risparmio energetico riciclo RIMINI FIERA PAD. C3 • Area espositiva 1000 mq Con il patrocinio di Green Partner Partner Earth Partner

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Folder Meeting (h)earth 2012 - Meeting di Rimini

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  • sostenibilit ambiente green economy risparmio energetico riciclo

    RIMINI FIERA PAD. C3 Area espositiva 1000 mq

    Con il patrocinio di

    Green Partner

    Partner

    Earth Partner

  • Pochi sanno che raccolta differenziata di qualit e riciclo sono parti di uno stesso processo virtuoso senza il quale non potremmo dare nuova vita a molti dei materiali da imballaggio di uso comune quali acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. In questo processo sonocoinvolti molti soggetti, innanzitutto i cittadini respon-sabili della corretta separazione dei rifiuti domestici. E poi fondamentale che il Comune attivi un servizio ef-ficace di raccolta differenziata e che il materiale venga correttamente avviato a riciclo. Migliore la qualit dei materiali raccolti, maggiori saranno i risultati finali di riciclo.

    CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, un consorzio privato senza fini di lucro che svolge un ruolo chiave in questo processo: da 15 anni garantisce lavvio a riciclo e recupero degli imballaggi perseguendo gli obiettivi di legge e lavorando a

    stretto contatto con le pubbliche amministrazioni, grazie allAccordo quadro ANCI-CONAI. CONAI costituito da oltre 1.450.000 imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi e costituisce in Italia un modello di gestione da parte dei privati di un interesse di natura pubblica - la tutela ambientale - in unottica di responsabilit condivisa tra imprese, pubblica amministrazione e cittadini, che va dalla produzione dellimballaggio alla gestione del fine vita dello stesso.

    15 anni di attivit e di risultati confermano il successo di CONAI: dal 1998 ad oggi i rifiuti di imballaggio recuperati sono passati dal 33,2% al 73,7%, con una riduzione dei quantitativi destinati allo smaltimento, passati dal 66,6% al 26,3%. In altre parole, 3 imballaggi su 4 sono stati recuperati, erano 1 su 3 nel 1998.

    RICICLO E RECUPERO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO:CITTADINI, COMUNI E CONAI,UNA COLLABORAZIONE VIRTUOSA

    1998-2001: PI RECUPERO, MENO DISCARICA

    . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80

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    %

    Fonte: CONAI - Consorzi di Filiera

    1998

    66,8

    33,236,2

    40,747,9

    42,541,9

    38,434,7 34,7

    32,931,4

    26,1 25,3 26,3

    63,859,3

    52,157,5

    58,161,8

    65,3 65,367,1

    68,673,9 74,7 73,7

    1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011

    % Recupero imballaggi% Forme di smaltimento

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  • INDICE04. La Fondazione Meeting per lamicizia fra i popoli

    06. Luomo, leconomia e linfinito di Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere

    09. Le sfide che ci attendono Intervista a Gianluca Comin, Direttore delle relazioni esterne di Enel

    12. Intervista a Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A.

    15. Il progetto Meeting (h)earth

    16. Ambiente: dallo sfruttamento alla tutela di Robi Ronza, Giornalista e Scrittore

    17. I relatori del convegno Ambiente: dallo sfruttamento alla tutela

    23. Intervista a Antonio Turicchi, Presidente di Alstom Italia

    25. Intervista a Roberto De Santis, Presidente di CONAI

    26. Limpegno di illycaff

    28. Il progetto ParCO2

    30. La pianta dellArea Meeting (h)earth

    32. La planimetria del Meeting 2012

  • Che Cos il Meeting

    la fine degli anni 70. Tra alcuni amici di Rimini, che condividono lesperienza cristiana, nasce il desiderio di incontrare, conoscere e portare a Rimini tutto quel-lo che di bello e buono c nella cultura del tempo. Cos ha origine il Meeting per lamicizia fra i popoli nel 1980. Un incontro tra persone di fede e culture diverse. Un luogo di amicizia dove si possa costruire la pace, la convivenza e lamicizia fra i popoli. Una trama di in-contri che nascono da persone che mettono in comune una tensione al vero, al bene, al bello.Da allora ogni anno arrivano grandi personaggi della po-litica, manager delleconomia, rappresentanti di religio-ni e culture, intellettuali e artisti, sportivi e protagonisti dello scenario mondiale. Storie di uomini al centro di incontri, mostre, spettacoli e eventi sportivi. La cultura al Meeting si esprime come esperienza, originata dal desiderio di scoprire la bellezza della realt. Tutto que-sto nei sette giorni dellappuntamento che diventato negli anni il festival culturale pi frequentato al mondo. Nellultima settimana dagosto Rimini diventa la capitale della cultura internazionale e viene invasa da il popolo del Meeting, come stato definito dai media: gente cu-riosa, aperta, capace di giudizio, proveniente da tutto il mondo per questo evento che si ripete da oltre trentanni.Sin dalla sua origine il Meeting ha scommesso sul de-siderio e la passione che ogni uomo ha nel proprio cuo-re, quel desiderio di bellezza, verit, giustizia che don Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione, ha chiamato esperienza elementare, terreno comune per lincontro e il dialogo.

    i tRAtti inConFonDiBili

    I volontari, il cuore del MeetingPer ogni edizione, dallItalia e da ogni parte del mondo, arrivano a Rimini migliaia di volontari che, pagandosi viaggio e alloggio, organizzano, allesti-scono, gestiscono e poi smontano il Meeting. Una testimonianza vivente di come la gratuit sia un valore possibile e sperimentabile; la bellezza di uo-mini che gratuitamente si spendono per fare espe-rienza della verit e renderle testimonianza.

    Una identit certa, una apertura infinitaQuesta posizione umana e culturale il punto di partenza per uno sguardo rivolto a tutto il mondo. Il Meeting un luogo dove possibile la valorizza-zione reciproca, dove la differenza dellaltro una provocazione positiva, un aiuto a scoprire la verit corrispondente alle esigenze delluomo. Per questo ogni anno partecipano ebrei, buddisti, atei, ortodos-si, musulmani.

    Temi trasversali, in rapporto con il mondoOgni anno, attorno a un titolo, si parla di economia, arte, letteratura, scienza, politica, problemi sociali, musica di ogni genere. Una curiosit e trasversalit unica al mondo. Per 30 anni associazione privata, ora fondazione, ogni anno il Meeting dialoga con istituzio-ni, rappresentanze diplomatiche, enti pubblici e privati.

    FonDAzione Meeting peR lAMiCiziA FRA i popoli

    www.meetingrimini.orgPresidente: Emilia GuarnieriDirettore: Sandro Ricci

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  • La frase che d il titolo alla XXXIII edizione del Meeting tratta dal primo capitolo de Il senso religioso di don Giussani: La natura delluomo rappor-to con linfinito. Nellesperienza quotidiana, infatti, luomo si sco-pre costituito da esigenze (di verit, di giustizia, di felicit e amore) che non sono appagate da ri-sposte parziali. Come Benedetto XVI ha ricordato recentemente, in occasione del viaggio apostolico in Messico e nella Repubblica di Cuba: Luomo ha bisogno dellinfinito. Il Meeting intende documentare lesperienza di tale rapporto imprescindibile attraverso incontri, mostre e spettacoli. Tante sono oggi le problematiche che il titolo del Meeting vuole illuminare: dal tema del diritto in tut-te le sue varie accezioni alle questioni poste dalla ricerca scientifica, fino alla sfida del cambiamento imposta dalla crisi alla vita della gente e delle na-zioni. Se luomo rapporto con linfinito, solo tale rapporto pu fondare adeguatamente i diritti di ogni persona e di ogni popolo, ponendo i termini di una organizzazione sociale e civile libera e dignitosa. Cos come ogni indagine scientifica sulluomo, sulla sua struttura biologica e neurologica, non potr pre-

    scindere dal riconoscimento di un rapporto ultimo e misterioso da cui luomo definito e che lo rende indisponibile a qualunque manipolazione. La questione del rapporto con linfinito questione an-tropologica, definisce appunto luomo in quanto tale, ne individua la natura religiosa come tensione continua verso un oltre che sottende ogni movimento umano. Proprio tale natura, unit profonda di cuore e ragio-ne - come ancora Benedetto XVI affermava nel viag-gio messicano - , essendo comune a tutti gli uomini, consente lesperienza dellincontro tra persone di fede e cultura diverse, come anche questanno il Meeting desidera documentare. Solo lesperienza vissuta di tale rapporto, infatti, crea uomini certi della propria identit e liberi nel riconoscere quella altrui, capaci di costruire insieme e di prendere ini-ziativa nella cultura, nelleconomia e nella politica per un bene comune. C unattesa che vorremmo condividere con tutti coloro che gi stanno collaborando alla realizzazio-ne del Meeting e con tutti coloro che vi partecipe-ranno: che possa essere per ciascuno loccasione per incontrare persone ed esperienze capaci di risu-scitare il desiderio e la consapevolezza del proprio rapporto con linfinito.

    lA nAtuRA DelluoMo RAppoRto Con linFinito

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  • In questo periodo particolarmente difficile per leconomia di tanti Paesi sembra che il futuro sia limitato, chiuso, senza prospettive. Tante persone si rassegnano o cedono al cinismo. Tuttavia, proprio in un momento cos parti-colare, pi che mai evidente come non sia possibile costruire giorno per giorno limpresa, lopera sociale e la propria professionalit se si teme di essere schiacciati, definiti total-mente dalle circostanze sfavorevoli. Per que-sta ragione dovrebbe destare una certa attesa il Meeting di Rimini di questanno, con un tito-lo che invita a riflettere su ci che realmente determina il nostro decidere e il nostro agire: La natura delluomo rapporto con linfinito.

    Non c dubbio che il desiderio delluomo aspiri allinfinito poich nulla lo pu definitiva-mente appagare e la sua ricerca continua di un oltre dal confine gi conosciuto unenergia che nasce dal cuore delluomo e muove la vita di ciascuno. La possibilit di vivere un rapporto con linfini-to una sorgente di libert e di creativit: una libert che consente di utilizzare con vera de-dizione e profonda gratitudine tutte le oppor-

    tunit che la realt intera offre alluomo - dalle risorse della natura fino ai talenti individuali che ognuno ha ricevuto in dono - e una creati-vit che permette di affrontare con passione le sfide che la vita sociale ed economica ci pone davanti. Anche se dal punto di vista media-tico questa possibilit suscita poco clamore, non relativizza affatto la portata dei frutti di unesperienza umana che cerca di vivere nel mondo senza essere del mondo: una simile esperienza ha fatto accrescere la conoscenza in ogni campo del sapere, ha valorizzato la di-gnit di ogni persona e ha favorito un impegno comune per il miglioramento delle condizioni di vita che ha comportato uno sviluppo cultu-rale ed economico senza paragoni nella storia. Come osserva Rodney Stark ne La vittoria della ragione, il successo dellOccidente, inclusa la nascita della scienza, si appoggi interamente su fondamenta religiose e venne determinato da devoti cristiani. unaffermazione che potrebbe apparire provocatoria, ma in realt riassume adeguatamente la traiettoria della societ occidentale.

    Proprio in un momento come quello attuale la

    luoMo, leConoMiA e linFinito

    di Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere

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  • societ occidentale avrebbe bisogno di risco-prire queste sue radici per costruire una so-cialit pi umana e una economia veramente al servizio di tutti gli uomini. E questo pos-sibile in un dialogo che cerca di valorizzare il bene che ognuno pu portare attraverso la sua esperienza e la sua conoscenza - cos come avviene anno per anno al Meeting di Rimini.

    Per questa ragione tante iniziative e incontri mirano a mostrare il nesso reale fra la posi-zione umana che ciascuno assume e la vita so-ciale ed economica nella quale agisce e sulla quale influisce. Chi sa di non dipendere total-mente dallesito del suo impegno - e concepi-sce se stesso in rapporto con linfinito - sar anche pi libero di prendere le decisioni pi adeguate, sar meno condizionato dalla paura o, viceversa, dalla superbia. Chi sa che ogni cosa, in fondo, donata, sar pi portato ad attribuire al profitto il suo giusto senso - quel-lo di strumento che non va assolutizzato, non di fine ultimo - ed esprimer inevitabilmente una responsabilit che considera la propria opera un bene per tutti, spaccando il cerchio chiuso dellindividualismo, che si traveste da vera libert ma, invece, ne costituisce la pri-gione pi angusta. E chi cosciente dellInfi-nito come origine e scopo di ogni essere far di tutto per tutelare la dignit di ogni persona e difender la natura e la bellezza come condi-zioni di una vita veramente umana. Il numero del Corriere delle Opere che avete tra le mani declina questa impostazione nel dialogo con i protagonisti della vita economi-

    ca e sociale presenti al Meeting. Tra questi, le interviste al ministro Corrado Passera sul tema della crescita, a Giuliano Cazzola sulla recen-te riforma del lavoro e a Raffaele Bonanni su come risalire la china puntando al bene comu-ne. Alessandro Benetton affronta alcuni temi chiave sul futuro dei giovani e spiega come vengono coltivati i talenti nellimpresa di fa-miglia, mentre Roberto Snaidero parla di come valorizzare ulteriormente il Made in Italy e An-drea Zappia affronta il tema dellinnovazione e dellintroduzione dei giovani nelle imprese.

    Tutti gli incontri e le mostre del Meeting, tra cui quella promossa da Cdo Ad usum fabri-cae, saranno utili per riscoprire che la gran-dezza della propria persona non data dalla sua stessa natura, che ha una dignit infinita che risplende anche nelle sue opere. Quando si accoglie con gratitudine questa possibilit si diventa capaci di costruire una cultura e uneconomia al servizio delluomo, in una-pertura verso tutti gli uomini e tutto il mondo. Vorrei invitare in modo particolare chi stenta a comprendere questa prospettiva a venire a Rimini. Sono certo che potr scoprire che il rapporto con linfinito realmente in grado di spezzare i confini che sembrano rinchiuderci o paralizzarci, aprendo la vita attiva a un rea-lismo pieno di audacia e a una prudenza piena di coraggio. Arrivederci a Rimini.

    tratto da Corriere delle opere n 10 - luglio 2012

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  • Partendo dal dato di fatto che nei prossimi 40 anni la popolazione mondiale superer i nove miliardi, nel suo recente saggio 2030 La tempesta perfetta Gianluca Comin si chiesto come potr il nostro pianeta reggere i consumi attuali, tanto pi se estesi ad altri due o tre miliardi di persone che aspirano a omologarsi allo stile di vita dei Paesi pi ricchi. In questa intervista riflette sulla necessit di smettere di perseguire miopi priori-t e di cominciare ad adottare politiche lungimiranti, consapevoli della necessit di trovare soluzioni globali. questa la vera sfida per tutti noi cittadini, comunit locali, imprese, organizzazioni non profit.Il suo libro uscito a gennaio di questanno, per cui stato scritto, presumibilmente, durante il 2011. Dopo mesi convulsi che hanno visto cambiamenti profondi in tutto il mondo, spesso dettati dalla crisi economi-ca, oggi lei pi o meno ottimista riguardo alle capa-cit dellumanit di affrontare la grande crisi che si delinea allorizzonte?Mi rendo conto che difficile essere ottimisti di fronte a una crisi cos lunga e con la sensazione di incapacit ad affrontarla da parte dei leader della terra. Le con-vulsioni del nostro sistema economico continueranno ancora per un po e le possibili soluzioni sono ancora lontane dallessere individuate in maniera unanime e applicate con decisione. Non sbaglia chi considera gli anni che stiamo attraversando pari, per gravit, a una terza guerra mondiale. Tuttavia questa stessa amara considerazione evidenzia anche i segni positivi del fu-turo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale furono poste, infatti, le fondamenta che consegnarono lEuropa al pi lungo periodo di crescita e prosperit da molti secoli a questa parte: le fondamenta dellUnione europea, della solidariet atlantica, dellapertura dei mercati e delle frontiere. Il prezzo fu, anche allora, altissimo. Ma i le-ader europei seppero lasciare in eredit ai loro figli un

    continente pi ricco, pi libero e pi aperto di quello che gli avevano lasciato i loro padri. questa la responsabi-lit che pesa sulle spalle di ciascuno di noi e in partico-lare su quelle della classe politica europea.I fattori di criticit di cui lei parla nel suo libro non sono certo venuti meno negli ultimi tempi, ma, a parte lode-voli eccezioni, mi sembra che i mezzi di comunicazione, presi da problemi contingenti (crisi economica ecc.), sia-no meno sensibili di un tempo a problemi quali il riscal-damento globale, i flussi migratori ecc. Come giudica latteggiamento del mondo dellinformazione?Una delle principali ragioni per cui, con Donato Spe-roni, ho deciso di scrivere 2030 La tempesta perfetta proprio tentare di superare la logica dellultima ora e di guardare un po pi in l nel tempo. Esiste anche una ragione costitutiva che impedisce ai media di dare il giusto rilievo alle sfide globali: i tempi dei media e dellattenzione del pubblico sono necessariamente pi rapidi di quelli necessari per affrontare globalmente grandi sfide come il cambiamento climatico, la crescita della popolazione, la spinta migratoria o la sfida dellac-cesso allenergia per tutti. Questo genera una sfasatura temporale, che tiene per lunghi periodi le grandi proble-matiche al di sotto dellorizzonte ottico lungo il quale naviga linformazione. Le grandi sfide emergono allat-tenzione dei media solo quando presentano le loro ma-nifestazioni pi acute - gli eventi meteorologici estremi, i drammi dellimmigrazione come quelli di Lampedusa - per poi tornare sommersi in breve tempo. Questa ca-ratteristica dei media, soprattutto di quelli tradizionali, trova parziale soluzione nella cosiddetta coda lunga dellattenzione resa possibile dai nuovi media basati su Internet. Labbondanza di spazi di comunicazione e dialogo offerti dalla rete offre infatti lopportunit a un gran numero di comunit di interessi e di valori per te-nere alta lattenzione e la capacit di approfondimento

    le sFiDe Che Ci AttenDono

    Gianluca Comin, autore, insieme a Donato Speroni, del saggio 2030 La tempesta perfetta, spiega le priorit che bisognerebbe tener presenti per uscire dallattuale crisi.

    di Dario Vascellaro

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  • sui grandi temi anche quando essi escono dal cono di luce dei media di massa. Alla coda lunga di Internet si unisce il potere catalizzante dei social media, che rie-sce di tanto in tanto a dettare lagenda, portando temi poco considerati al centro dellattenzione pubblica. Un esempio clamoroso di questa dinamica senzaltro la campagna on line che ha convinto il Governo Usa a in-tervenire per rimuovere il signore della guerra africano Kony. Un tema che nessun mass media avrebbe mai considerato rilevante, ma che la mobilitazione dal bas-so di un gruppo compatto di opinion maker ha saputo trasformare in priorit politica.Si dice spesso che lattuale crisi economica pu essere anche una grande opportunit e che lunico modo per uscirne cambiare profondamente, innanzitutto nelle coscienze di ciascuno di noi. Ritiene che, per attuare questo cambiamento, possa servire da stimolo anche il rapporto con linfinito di cui parla il tema del Mee-ting di questanno?Certamente le risposte alla grande crisi e alle sfide globali che lumanit si trova davanti non verranno solo dalle innovazioni tecnologiche, o dalla politica interna-zionale. Vi , invece, un ruolo enorme che resta nelle mani di ciascuno di noi: una nuova, pi forte sensibilit per i comportamenti individuali in ottica di sostenibilit probabilmente tra i cambiamenti pi rilevanti di cui siamo testimoni in questo inizio di millennio. Pare che, dopo anni di eccessiva concentrazione sul presente, le persone tornino a interrogarsi sul futuro, e sul loro ruolo nel costruirlo. Sul ruolo di ciascuna persona nella costruzione del futuro di tutti. Si tratta di una tendenza ancora minoritaria, che si sviluppa in maniera non orga-nica e con esiti diversi. Ma , senza dubbio, una tenden-za che va incoraggiata. Anche attraverso la riflessione profonda che il Meeting sapr proporre questanno.Al di l delle ricette economicistiche, quali nuove prio-rit bisognerebbe tener presenti per affrontare le sfide dei prossimi decenni?Leconomia una componente essenziale delle sfide che ci troviamo ad affrontare. Ma certamente non pu essere lunico strumento per superare il guado. Credo che tra le priorit per affrontare le sfide dei prossimi decenni vi sia, innanzitutto, la centralit della persona e del suo lavoro. Perch, come ricorda anche lenciclica Caritas in Veritate, i costi umani sono sempre anche costi economici, e le disfunzioni economiche compor-tano sempre anche costi umani. La seconda priorit, direttamente collegata alla prima, il recupero della supremazia delleconomia reale sulla finanza nella crea-zione di valore. Infine, le nuove tecnologie e la coscienza

    sempre pi condivisa delle sfide globali ci offrono unop-portunit unica: quella di passare dalla pura considera-zione dei legittimi interessi individuali allattivazione di meccanismi di intelligenza collettiva sempre pi efficaci per rispondere ai bisogni delle persone e della societ. Penso a Internet, ma anche alle nuove frontiere della cittadinanza attiva e dellelaborazione-controllo dei cit-tadini sulloperato della politica e delle aziende.Nel suo libro lei afferma che solo un governo mondiale potrebbe imporre comportamenti adeguati. Lei stesso, per, ritiene molto improbabile che ci si possa arriva-re nei prossimi ventanni. In effetti, anche i sistemi di governo continentali (lEuropa in primis) mostrano la corda e sembra esserci una tendenza al ritorno delle piccole patrie. Se la gestione internazionale della crisi economica continuasse a segnare il passo, ritiene che questo potrebbe ribaltare la situazione, rilancian-do una governance globale?Certamente la gestione internazionale della crisi non soddisfacente e la classe politica europea fatica a proporre una visione comune del futuro del continente. Ma, forse, di fronte a sfide cos imponenti e rapide sa-remo capaci di una risposta politica comune. La crisi dei debiti sovrani ha dimostrato che lEuropa non pu pi fermarsi in mezzo al guado. Non lo fecero i padri fonda-tori, che iniziarono a unire un continente lacerato dalla guerra a partire dai fondamentali - il carbone e lacciaio. Non possiamo permettercelo noi: se leuro sopravvive, necessariamente comporter istituzioni pi forti e poli-tiche comuni che si estenderanno anche ai Paesi dellU-nione che finora non hanno adottato la moneta comune. E che toccheranno nel profondo la storia democratica del nostro continente.Nel nostro Paese si parla molto di antipolitica. Ritiene che il rifiuto della politica cos come finora si manife-stata possa essere legato anche al fatto che si dimostra incapace di affrontare le sfide del futuro?Senzaltro. Lantipolitica come lacqua che si inse-risce nei vuoti lasciati dalla politica tra i mattoni che compongono la societ. Con il freddo della crisi, lac-qua gela e si formano le crepe. E credo che in questo momento, e al netto della grave crisi etica che flagella senza distinzione i partiti al potere, il grande vuoto che allontana i cittadini dalla politica sia dato proprio da una mancanza di visione del futuro. Lincapacit, non solo di offrire soluzioni, ma ancor prima di offrire una narrazio-ne credibile e coinvolgente del futuro probabilmente il carburante che sta mancando nei serbatoi dei nostri partiti. Lasciando spazio allantipolitica, che per rifiu-to del presente senza visione del futuro.

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  • Lei afferma che la disponibilit di dati, lo scambio di informazioni e la possibilit di contribuire al dibattito at-traverso Internet offrono nuove speranze per arrivare a decisioni condivise. A oggi, per, la Rete veicola anche populismo e demagogia. Ritiene che possa prevalere laspetto positivo di Internet?Certamente Internet veicola populismo e demagogia, come qualsiasi altro mezzo di comunicazione nelle mani delle persone. Ma non credo che la demagogia e il po-pulismo siano la caratteristica distintiva di quello che si muove su Internet. Al contrario, la pluralit di voci e la possibilit di interagire incoraggia chiunque a un ascolto partecipato, pi responsabilizzante rispetto a quello proposto dalla televisione. Internet un mezzo di comunicazione che richiede allutente uno sforzo di partecipazione che tv e giornali non richiedono. E, per definizione, la partecipazione fa maturare le idee. Biso-gna educare a un uso responsabile di questo strumento di partecipazione e valutare sempre la reputazione e la credibilit di chi diffonde informazione. Ma i presuppo-sti per rendere questo strumento una leva poderosa per una nuova cittadinanza attiva ci sono tutti.Non crede che parte delle attuali difficolt e, soprat-tutto, il ritardo nellaffrontare i problemi che potreb-bero portarci alla tempesta perfetta, siano da ad-debitare a una scarsa attenzione al bene comune, alla tendenza a confondere o contrapporre in modo insanabile le pur legittime istanze e gli interessi di una parte con quelli di tutti?La vera opposizione non tra bene individuale e bene comune, quanto piuttosto tra breve periodo e lungo pe-riodo. solo nel breve periodo che il bene individuale viene perseguito a scapito di quello comune. Ma un comportamento basato sulla responsabilit individuale sa pensare alleffetto delle proprie azioni nel lungo pe-riodo. questo il modo di coniugare interesse individua-le e bene comune. La chiave sta nella responsabilit del guardare lontano, oltre lutilit immediata. Una respon-sabilit che spetta a ciascuno.Lei auspica che le organizzazioni collettive, a cominciare dalle imprese, diano prova di effettiva responsabilit so-ciale. Come giudica il grado di corporate social responsi-bility presente nel nostro Paese? E nel resto del mondo?Limpegno delle organizzazioni collettive essenziale nei giorni che stiamo vivendo. Le crisi che affrontiamo - economica, ambientale, demografica - rendono eviden-te che gli Stati nazionali non ce la fanno da soli. Questo impone alle aziende nuove responsabilit. Prima alle aziende spettava soltanto il ruolo di massimizzare il pro-fitto e agli Stati quello di garantire la giustizia sociale e

    la sostenibilit. Ora questi obiettivi sociali e ambientali, per la grandezza dello sforzo che richiedono, ricadono anche sulle spalle delle aziende, che devono, per cos dire, installare il chip della responsabilit nel cuore delle loro strategie di profitto. In un tale contesto, la respon-sabilit delle imprese verso le persone entra nel cuore pulsante del business, e si sostanzia in valori, pratiche, policy e metodologie che permeano tutta lorganizzazio-ne aziendale, dallamministratore delegato, agli operai, agli impiegati. La dimensione della sostenibilit e della responsabilit sociale dellattivit aziendale, in questo modello, non soltanto riconosciuta, ma monitorata, misurata e utilizzata come parametro di valutazione dei dipendenti e delle performance aziendali. , soprattutto, vista come coerente alla massimizzazione del profitto. In Italia vi sono casi di eccellenza. Enel da otto anni presente nel Dow Jones Sustainability Index, nellindice FTSE4Good e, unica tra le utility, nella classifica delle migliori aziende sostenibili del mondo stilata dal Car-bon Disclosure Project. Ed altissima la credibilit e linteresse che ci riconoscono gli Investitori socialmente responsabili (Sri): al 31 dicembre 2011 erano presenti nel capitale Enel 81 Investitori socialmente responsa-bili, che rappresentano circa il 13,9% dellazionariato istituzionale. Daltro canto, per, le ridotte dimensioni della maggior parte delle nostre imprese fanno in modo che la responsabilit sociale dimpresa si esprima in maniera pi informale, senza essere monitorata o in-serita negli obiettivi di business. Si fa largo poi, seppur lentamente, un nuovo approccio allimpresa, legato ai concetti di impresa sociale e di low profit. Un fenomeno caratterizzato anche dalla nascita di numerose start up, spesso animate da giovani, che fin dallinizio nascono con obiettivi di utilit sociale. Si tratta di un elemento interessante, che mutua approcci sia dal mondo anglo-sassone sia da quello dei Paesi emergenti, come lIndia. Un fenomeno che dimostra come limpresa abbia in s gli strumenti e le modalit per agire per la soluzione delle problematiche sociali, spesso con altrettanta ef-ficacia delle istituzioni.Qual il ruolo che pu giocare il mondo dellassocia-zionismo per creare una nuova coscienza collettiva? E come dovrebbe cambiare per svolgerlo?Un ruolo essenziale, se sapr coltivare lambizione di non essere solo corpo intermedio della societ, ma vero e proprio catalizzatore di stimoli e incubatore di una visione di futuro.

    tratto da Corriere delle opere n 10 - luglio 2012

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  • 1) La sensibilit allambiente trova la sua giustificazione in una sensibilit e attenzione alluomo. Come rendere pi esplicito il nesso sensibilit allambiente uguale attenzio-ne e sensibilit nei confronti delluomo?

    La vita delluomo e lo sviluppo della nostra societ dipen-dono dalle risorse naturali di cui dispone il pianeta, acqua, energie e materie prime. Luomo, con levoluzione delle sue tecniche in agricoltura, nella forestazione e nellalle-vamento, in grado di riprodurne una parte importante, in primo luogo per alimentarsi. Il nesso dunque molto semplice anche se spesso stato sottovalutato. Nel 1992 lEarth Summit delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro ha permesso la condivisione a livello internazio-nale del concetto di sostenibilit ambientale.Da allora ad oggi la sensibilit progressivamente cre-sciuta, dal livello accademico, a quello economico e po-litico, coinvolgendo i diversi attori. Rio+20, la Conferenza delle Nazioni Unite tenutasi il giugno scorso, ha permesso alla Comunit Internazionale di fare il punto della situa-zione, riconoscendo le nuove sfide e rinnovando limpegno allo sviluppo sostenibile. Le Esposizioni Universali, realizzando la loro mission, han-no dato il loro contributo al dibattito internazionale e al coinvolgimento del singolo cittadino sui temi chiave legati allo sviluppo sostenibile. Nutrire il pianeta, Energia per la Vita il tema di Expo Milano 2015, segue e rafforza questa traiettoria, affron-tando uno dei temi pi critici e allo stesso tempo affa-scinanti per luomo: lalimentazione della popolazione mondiale, la qualit della vita e, proprio, larmonia con la natura. LEsposizione di Milano sar un dibattito aperto con il con-tributo di governi, imprese, istituzioni e associazioni, con lobiettivo di trovare un linguaggio e una visione comune per far fronte alle sfide ambientali e umanitarie mondiali.

    2) Lambiente non una nostra propriet. Da altri lo ri-ceviamo, per altri lo prepariamo, ad altri lo lasceremo.

    Pu il mondo della produzione inserire nei propri asset la preparazione nel presente di un futuro da lasciare a chi ci seguir? E come?

    Da anni le aziende leader hanno inserito tra gli asset intangibili anche limpegno verso la sostenibilit. Expo Milano 2015 ha partecipato a Rio+20 anche al Corporate Sustainability Forum, principale evento del settore priva-to, promosso dal Global Compact delle Nazioni Unite che ha rappresentato un momento di condivisione di impegni, prospettive, buone pratiche e strumenti operativi orientati a rafforzare, in una logica multi-stakeholder, il contributo del settore privato in termini di sviluppo sostenibile. Expo Milano 2015 rappresenta uno stimolo ed una occasione strategica per le imprese che intendono comunicare al mondo intero il proprio impegno ed i risultati raggiunti in termini di prodotti e servizi, processi produttivi, soluzioni ed expertise, dimostrando cos il proprio vantaggio com-petitivo. Lo hanno gi compreso aziende come Telecom, Cisco, Accenture ed Enel che nellultimo anno sono diven-tati partners di Expo Milano 2015 e stanno contribuendo alla infrastrutturazione del sito espositivo con le proprie tecnologie innovative e rivolte alla sostenibilit. Altri partner si aggiungeranno e ci affiancheranno in questo percorso.

    3) Dove e come nasce una cultura industriale di rispetto per lambiente? Che cosa la pu aiutare?

    Pu nascere dalla sensibilit di un imprenditore, dalla-scolto dei propri clienti, dallattenzione ai propri competi-tors ed ai trend dei mercati. Expo Milano 2015 dar questa opportunit. Le dimensioni tecniche, economiche, culturali e sociali del tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita offrono alle tante qualit italiane, di vari settori, una op-portunit unica. Il sistema Italia, con lExpo Milano 2015, ha una grande occasione per mostrare al mondo come capace di declinare il tema della nutrizione, della salute e del benessere delluomo e dellambiente.

    inteRVistA A giuseppe sAlA

    Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A.

    14

  • luneD 20 AgostoCon le mani in pastaa cura dellagronomo Lorenzo Maggioni11.15 C pane e paneBambini/ragazzi > 8 anniDopo un breve approfondimento sui principali tipi di cereali usati nellalimentazione umana e sulle loro caratteristiche, i partecipanti saranno invitati a riconoscere diverse tipo-logie di prodotti da forno usando gli indizi forniti da una scheda descrittiva e dalle proprie abilit sensoriali.

    14.15 Chicco e i suoi fratelli Bambini/ragazzi > 5 anniAttivit finalizzata alla scoperta dei cereali famosi e meno famosi: come e quando si coltivano, quale uso pu esserne fatto, la loro importanza nella nostra alimentazione. Tutto accompagnato dalla manipolazione di farine e semole e loro trasformazione.

    15.30 Merende e merendine Bambini/ragazzi > 5 anniUn coinvolgente esperimento di preparazione in paralle-lo della merenda genuina tradizionale e della merendina confezionata con coloranti e conservanti. Manipolazio-ne, divertimento, ma anche riflessione sul reale signifi-cato di cibo nutriente.

    17.00 Cantar di gusto! Le canzoni di Carlo Pastori (ma non solo)

    MARteD 21 AgostoAlla scoperta del gustoa cura dellagronomo Lorenzo Maggioni11.15 Bello, buono e naturale Bambini/ragazzi > 5 anniI giovani partecipanti saranno coinvolti in una storia parte-cipata che ha come obiettivo principale quello di far capi-re limportanza di unagricoltura con scarsi o nulli impatti negativi sullambiente. Approfondimento sulla coltivazione biologica e sulle sue principali caratteristiche.

    14.15 Dolce come il miele Bambini/ragazzi > 5 anniStoria partecipata sulla vita nellalveare e sul lavoro delle api. I bambini impareranno come viene prodotto il miele. Al-cuni simpatici personaggi movimenteranno lincontro al ter-mine del quale sar proposto un assaggio in degustazione.

    15.30 edu-tasting Bambini/ragazzi > 8 anniDivertente gioco a squadre: i partecipanti dovranno su-perare una serie di prove teoriche e pratiche sul tema dellalimentazione. Sar necessario mettere in gioco le proprie abilit sensoriali. Una super sfida finale decreter la squadra vincente. Con la partecipazione straordinaria di Paolo Massobrio.

    17.00 Cantar di gusto! Le canzoni di Carlo Pastori (ma non solo)

    un MonDo Di gusto

    Per mangiarti meglio!

    Percorso ludo-didattico di educazione alimentare ed educazione al gusto.A cura di Accademia dei Sapori Centro di Formazione e Cultura Enogatronomica.

    C un mondo di sapori, profumi e tradizioni che fanno parte della nostra storia e sono una guida sicura per una nuova consapevolezza verso il cibo e un corretto stile di vita dei nostri bambini. Per questo Expo Milano 2015 realizza in occasione del Meeting, insieme ad Accademia dei Sapori, Paolo Massobrio e Carlo Pastori, un luogo di educazione al gusto dedicato ai pi giovani. Laboratori, racconti in musica ed esperienze guidate: unavventura alla scoperta e allassaggio curioso di quello che la natura e la tradizione ci offrono. Per imparare a scegliere e gustare ci che buono e fa bene.

    pAlCo eVenti eXpo | Meeting (h)eARt | pADiglione C3Tutti i giorni dal luned al venerd, ingresso libero. Prenotazione dei laboratori allInfo Point dellArea Meeting (h)earth.

    15

  • MeRColeD 22 Agostotutte le forme del formaggioa cura dellagronomo Lorenzo Maggioni11.15 unora da casaro Bambini/ragazzi > 5 anniAttivit di manipolazione del latte condotta singolarmente da ogni partecipante: lesperto li guider attraverso le varie fasi che permettonodi ottenere una formaggella a partire da circa mezzo litro di latte fresco. Al termine dellincontro i piccoli casari potranno portare a casa la propria piccola produzione.

    14.15 Caccia al cacio Bambini/ragazzi > 8 anniCoinvolgente attivit incentrata sulluso delle abilit sen-soriali. Dopo una breve introduzione, i partecipanti dovran-no usare i propri sensi per riconoscere i formaggi di qualit (a marchio DOP) partendo da una scheda descrittiva delle caratteristiche organolettiche e della filiera produttiva.

    17.00 Cantar di gusto!Le canzoni di Carlo Pastori (ma non solo)

    gioVeD 23 AgostoChi dorme non piglia pesci!a cura dello chef Alessandro Dentone

    11.15 il pesce ritrovato Bambini/ragazzi > 5 anniDalla preparazione alla degustazione, i piccoli gourmet verranno affiancati nellelaborazione di ricette utili a co-noscere le specie ittiche meno note ed apprezzate, ma non per questo meno gustose e ricche di importanti propriet.

    14.15 Azzurro come il mare Bambini/ragazzi > 5 anniLa pesca alla lampara, tradizionale tecnica di pesca del Mar Tirreno e Mar Ligure per la pesca del pesce azzurro. Immagini a cura di Federcoopesca e intervento dei pesca-tori dellAssociazione Mare in Italy di Rimini.

    15.30 Acqua in bocca! Bambini/ragazzi > 8 anniPercorso didattico il cui scopo restituire un ruolo di pri-mo piano al pesce azzurro nellalimentazione quotidiana. Alici, sardine, sgombri, palamite sono solo alcune delle variet esistenti nei nostri mari, ricchissime di qualit nutrizionali e ottime propriet organolettiche. Con la par-tecipazione straordinaria di Paolo Massobrio

    17.00 Cantar di gusto! Le canzoni di Carlo Pastori (ma non solo)

    VeneRD 24 AgostoBasta un poco di zucchero... a cura della pasticcera Elisa Piter11.15 la tradizione della colazione Bambini/ragazzi > 5 anniManipolare e impastare fino ad ottenere una dolce pasta frolla per biscotti dalle divertenti e svariate forme. Latte e biscotti, un classico della nostra tradizione.

    14.15 una dolcissima merenda Bambini/ragazzi > 5 anniRiprendiamo la buona abitudine di preparare la merenda in casa. Laboratorio di cucina dedicato alla realizzazione dei muffin, tortine in miniatura!

    15.30 Junior cake design Bambini/ragazzi > 5 anniDalla preparazione della pasta di zucchero alla copertura e decorazioni finali. Fantasia, golosit e divertimento as-sicurato per la realizzazione di unopera darte pasticcera.

    17.00 Cantar di gusto! Le canzoni di Carlo Pastori (ma non solo)

    isCRiViti gRAtuitAMente Ai lABoRAtoRi!Per partecipare necessaria la registrazione presso lIn-fo Point Meeting (h)earth; per ogni laboratorio indicata let consigliata dei partecipanti. Al momento delliscrizione verranno consegnati un grembiule da Chef e un taccuino per annotare ricette e trucchi di cucina.Per i bambini/ragazzi tra i 5 e gli 8 anni prevista la presenza di un genitore.Per i bambini/ragazzi tra i 9 e i 14 anni necessario venga compilata una manleva.

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  • il ConCept

    La frase che d il titolo alla XXXIII edizione del Meeting tratta dal primo capitolo de Il senso religioso di don Giussani: la natura delluomo rapporto con linfinito.Nellesperienza quotidiana luomo si scopre costituito da esigenze (di verit, di giustizia, di felicit e amore) che non sono appagate da risposte parziali.La riflessione sulla parola natura e la dichia-razione di Papa Benedetto XVI: adottare in ogni circostanza un modo di vivere rispettoso dellambiente e sostenere la ricerca e lo sfrut-tamento di energie adeguate che salvaguardi-no il patrimonio del creato e non comportino pericolo per luomo devono essere priorit politiche ed economiche, hanno stimolato la realizzazione di questo progetto.Non bisogna essere veggenti per capire che la green economy porter in futuro un grosso valore aggiunto. Una sostenibilit che non riguarda solo la natura e lambiente, ma entra a pieno titolo anche nel futuro degli individui in un mondo che dovr essere sempre pi capace di coniuga-re, in ogni campo, risorse scarse con accesso al benessere di fette maggiori di popolazione.

    lAReA

    Larea Meeting (h)earth si propone di raccontare ai suoi visitatori storie di persone (Aziende) e di rispetto verso la natura ed il mondo, in un modo chiaro, concreto e internazionale. Proprio come deve essere il nostro impegno verso il mondo.Larea riservata al progetto situata nel padi-glione C3, storicamente popolato da migliaia di bambini che quotidianamente frequentano il Villaggio Ragazzi. Si colloca dunque in uno spa-zio che non vuole essere soltanto occasione di presentazione di attivit, ma anche portatore di un contenuto specifico. unarea espositiva di circa 1.000 mq, spazi interattivi per il pub-blico, workshop tematici e varie attivit ludico-educative rivolte ai visitatori mo-strano limportanza dellimpegno di tutti, azien-de e persone, nellattuazione di comportamenti maggiormente responsabili e rispettosi nei con-fronti dellambiente.

    Meeting (h)earthla culla del nostro mondo.

    proiettare il futuro, condividere esperien-ze e scenari per alimentare la cultura della sostenibilit e della tutela ambientale.

    il pRogetto Meeting (h)eARth

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  • Nei limiti di ciascuna epoca, lattenzione per lambiente ha sempre caratterizzato luomo, autocoscienza del cosmo, con la sola rilevante eccezione dellet industriale moderna (in cui prevalse lidea di uno sfruttamento tendenzial-mente illimitato di una natura immaginata come qualcosa nei confronti di cui luomo non avrebbe responsabilit alcuna). Chiusa questa parentesi, nellepoca post-moder-na si assiste a un positivo ritorno a tale atten-zione, che per sintreccia con elementi che la distorcono.

    Di qui lurgenza di non dare per scontata la cul-tura dominante in materia, la quale non affatto neutra, ma di sottoporla a un vaglio critico. Quale mio contributo a tale vaglio critico propon-go qui le tesi seguenti: - la Terra dimora delluomo. Sulla Terra luomo non un intruso. Ne fa parte di pieno diritto e nella natura lunica presenza consapevole,

    intelligente, e perci capace di interventi tanto molto squilibranti quanto molto equilibranti.

    - di qui una sua specifica responsabilit anche ambientale - dal momento che luomo non un intruso, il pro-blema che si pone non quello della sosteni-bilit della sua presenza bens quello della sua responsabilit, del suo dovere di tutela dellequi-librio della natura nei limiti delle sue capacit, oggi assai maggiori di quanto fossero un tempo - tutta la storia dimostra che, al di l di squilibri di breve termine, a lungo termine il rapporto tra la popolazione umana mondiale e le risorse dispo-nibili tende sempre allequilibrio. Perci molto importante che gli squilibri di bre-ve termine vengano gestiti in modo da non com-promettere il riequilibrio a lungo termine. Nella seconda met del secolo scorso purtroppo ci nel mondo gi allora sviluppato non accadde; e oggi ne stiamo pagando le conseguenze.

    AMBiente: DAllo sFRuttAMento AllA tutelA

    di Robi Ronza, Giornalista e Scrittore

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  • Corrado Clini nato a Latina (LT) il 17 luglio 1947. stato Direttore Generale del Ministero dellAmbien-te dal 1990, nominato su proposta di Giorgio Ruffolo, allora Ministro dellAmbiente.

    Precedentemente, dal 1978 al 1989, Corrado Clini medico del lavoro ed igienista, aveva organizzato e diretto il Servizio e Laboratorio pubblico di igiene, medicina e sicurezza del lavoro di Venezia - Porto Marghera, realizzando oltre 150 indagini ambientali ed epidemiologiche in impianti energetici, chimici e metallurgici.

    Le indagini, molte delle quali pubblicate su riviste scientifiche italiane e internazionali, hanno costitui-

    to la base del riconoscimento delle malattie profes-sionali per centinaia di lavoratori ed hanno favorito la modifica di molti processi industriali nellarea di Porto Marghera, per la rimozione dei fattori di rischio per la salute e per lambiente.

    Nel corso della lunga carriera professionale ha ri-coperto e ricopre ruoli di responsabilit , a livello nazionale ed internazionale, nella gestione delle complesse relazioni tra le politiche ambientali e quelle dellenergia, dellindustria, dei trasporti, dellagricoltura.

    ministro dellAmbiente e della tutela del territorio e del Mare dal 16 novembre 2011.

    CoRRADo Clini

    Ministro dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

    stato, in particolare, Direttore Generale di Eni-chem, Presidente di Montefibre oltrech Presidente della Commissione Sviluppo sostenibile di Con-findustria.

    Limpegno professionale del prof. De Santis, gi Presidente del CONAI dal 2006 al 2008, maturato sia in ambito accademico Universit La Sapienza di Roma sia in importanti gruppi chimici italiani.

    RoBeRto De sAntis

    Presidente di CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi).

    luneD 20 Agosto 2012AMBiente: DAllo sFRuttAMento AllA tutelA - ore 15.00 - sala C1 siemensSono stati invitati: Corrado Clini, Ministro dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Roberto De santis, Presidente di CONAI; Andrea illy, Presidente e Amministratore Delegato di illycaff S.p.A.; Antonino turicchi, Presidente di Alstom Italia. Introduce Robi Ronza, Giornalista e Scrittore.

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  • LA RESPONSABILIT DI EDISONPER LO SVILUPPO SOSTENIBILE

    www.edison.it

    LAmbiente Contribuire alla lotta ai cambiamenticlimatici e allo sviluppo di un sistemaenergetico a ridotto impatto ambientale.

    Il MercatoEssere attore trasparente e corretto nelmercato in cui operiamo al fine di crearerapporti leali e duraturi con i nostriinterlocutori.

    Le Persone Assicurare lo sviluppo delle nostre personegarantendo la salute e sicurezza nei luoghidi lavoro.

    La nostra ComunitConsolidare il legame con le Istituzioni e le comunit in cui operiamo attraversolascolto delle aspettative legittime deinostri stakeholder.

    veduta dalla centrale di Porto Viro meeting nella sede Edison

    tecnici della centrale di Sarmato progetto Insieme per Haiti

    Publiredazionale_Layout 1 13/07/12 16:24 Pagina 1

  • Andrea Illy presidente e Amministratore Delegato di illycaff s.p.A., azienda di famiglia fondata nel 1933 a Trieste.

    Nel 1990 entra in illycaff, in qualit di supervisore del dipartimento di controllo della qualit. Qui isti-tuisce un programma di controllo e qualit totale (il F.A.I. Qualit). Anche grazie a questo progetto il-lycaff oggi una delle poche aziende agro-alimen-tari a livello mondiale ad aver conseguito una doppia certificazione di qualit: quella di prodotto attribuita da Qualit France e quella di processo ISO 9001.

    Dopo aver ricoperto la posizione di direttore inca-ricato del controllo della produzione e della qua-lit, nominato nel 1994 amministratore delega-to. Nel 1995 pubblica con Academic Press il libro Espresso Coffee: the Chemistry of Quality. Scritto in collaborazione con altri specialisti ed esperti, affronta tutti gli aspetti scientifico-tecno-logici del caff: dallagronomia alla lavorazione del prodotto, alla tostatura e macinatura sino al confe-zionamento e alle tecniche di percolazione.

    Nel 1996 nominato Marketing Superstar da Advertising Age. La rivista americana ogni anno assegna questo Oscar del marketing e della comu-nicazione a 30 manager selezionati in tutto il mondo.

    Nel 1999 Andrea Illy assume la presiden-za di A.S.I.C. (Association Scientifique International du Caf Paris) e organizza a Trieste il XIX Colloque International sur la Science du Caf; attualmente il presidente.Dal 1999 membro del Consiglio Direttivo di

    Altagamma, lAssociazione Italiana delle Industrie di Alta Gamma e dal 2003 membro dellAdviso-ry Board della SDA Bocconi. Nel luglio 2007 viene eletto vicepresidente di Altagamma. Da no-vembre 2007 coordina il progetto Gruppo di Lavoro dellAlimentare con lobiettivo di promuovere lali-mentare di alta gamma attraverso il rafforzamento della rappresentativit del settore, listituzionaliz-zazione della Tavola Italiana ed una maggiore in-tegrazione con il mondo della moda e del design.

    Nel 2003 scrive la prefazione delledizione italiana di Trading Up: la rivoluzione del lusso accessibile di Silverstein Michael J e Fiske Neil.

    Nel 2004 riceve il premio limprenditore dellAnno, conferitogli da Ernst & Young Italia.Nel 2005 lAssemblea degli azionisti di illycaff nomina Andrea Illy Presidente di illycaff.

    Nello stesso anno pubblica con Academic Press la seconda edizione del libro Espresso Coffee: The Science of Quality.

    Nel 2008 viene nominato presidente e Amministratore Delegato di illycaff. Il brand illy - in oltre 10 anni sotto la sua direzione fondata sulla vocazione per leccellenza e letica - oggi riconosciuto come uno dei simboli del miglior Made in Italy nel mondo.

    Nato a Trieste nel 1964, Andrea Illy si laureato in Chimica presso lUniversit di Trieste; ha consegui-to il Master Executive alla SDA-Bocconi di Milano e un Advanced Management Program allHarvard Business School. sposato ed ha tre figlie.

    AnDReA illy

    Presidente e Amministratore Delegatodi illycaff S.p.A.

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  • Nel segno green la presenza di Alfad al Mee-ting 2012. La sostenibilit ambientale sicura-mente una delle grandi sfide aperte sul futuro, ed una sfida alla quale Alfad non intende mancare. Anzi, da qualche anno quello green diventato uno dei settori di investimento della societ di Rimini che ha inventato Green System, un si-stema ideato per proporre allestimenti eco-com-patibili. Il sistema Alfad studiato per ridurre al minimo limpatto ambientale dellallestimento con una forte spinta verso linnovazione e la ri-

    cerca per soluzioni di allestimenti con materiali a basso impatto, come pannelli realizzati con mate-riali riciclati, ad esempio pavimenti realizzati con pannelli in Tetrapack riciclato, vernici e tempere ecologiche, efficienza e risparmio energetico nel-le illuminazioni, utilizzo di fonti rinnovabili. Il tut-to pensato con un design che anche nellestetica, oltre che nei materiali, riporta ad una dimensione ecologica. Al Meeting 2012, si potr visitare una vera oasi sperimentale allestita da Alfad per le aziende della filiera ambientale.

    nel segno gReen lA pResenzA Di AlFAD Al Meeting 2012.

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  • Nato a Varese, Robi Ronza si laurea nel 1965 in Scienze poli-tiche presso lUniversit Cattolica di Milano. Giornalista pro-fessionista e scrittore, un esperto di affari internazionali; di culture locali, con particolare riguardo a quelle delle Alpi; di problemi istituzionali e culturali. Sposato con Marina Molino dal 1967, padre di tre figli e nonno di sette nipoti.

    Dal maggio 2010 Consigliere speciale per le relazioni in-ternazionali di Eupolis Lombardia, Istituto per la ricerca, la statistica e la formazione, e coordinatore della Commissione tecnico-scientifica per la valorizzazione dei beni artistici del patrimonio della Regione Lombardia. Dal 2002 direttore di Confronti/autonomia lombarda: le idee, i fatti, le esperienze, la rivista di cultura politica del governo regionale lombardo. Membro del Comitato di supervisione dellIstituto di Studi di Politica Internazionale, Ispi, di Milano.

    Membro del comitato organizzatore del Meeting di Rimini (cfr. www.meetingrimini.org) dalla sua fondazione nel 1980 fino ad oggi. Portavoce ufficiale del Meeting del 1989 al 2005.

    Dal 1987 editorialista e commentatore del quotidiano ticine-se Giornale del Popolo, edito a Lugano.

    La maggior parte dei suoi libri sono stati pubbli-cati dalleditore milanese Jaca Book e si ritrovano tra laltro nei cataloghi delle librerie via Internet ,, .

    Dopo la laurea e il servizio militare come ufficiale di com-plemento degli Alpini (che sar spunto del suo primo libro, Il Pierino va soldato), Ronza esordisce al giornalismo nel-la redazione del settimanale Epoca. Nel 1965 partecipa a Milano alla fondazione della casa editrice Jaca Book. Allinizio degli anni 70 inizia unesperienza nel mondo co-operativo, sia come direttore della rivista Cooperare che come autore di saggi e curatore di volumi sulla materia.

    Dal 1978 fino al 1982 come inviato speciale del settima-nale Il Sabato, del quale uno dei fondatori, viaggia e scrive reportages da diversi Paesi europei e dalle zone di crisi del Vicino e Medio Oriente, del Sudest asiatico e dellAmerica Latina. Tra il 1983 e il 1986 portavoce dellallora presidente della Camera di Commercio di Milano, Piero Bassetti.

    Tra il 1986 e il 1999 allEditoriale Giorgio Mondadori: caporedattore del mensile BellItalia (1986-1993); direttore della comunicazione e del coordinamento editoriale (1994-1998); direttore del mensile Uomini&Storie (1998-1999). Dal 2000 al luglio 2006 direttore di una societ di servizi alleditoria e alla comunicazione.

    Dal luglio 2006 allaprile 2010 Delegato per le Relazioni internazionali del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.

    2009 stato Direttore Generale della Cassa Depositi e Pre-stiti gli hanno conferito un solido bagaglio di conoscenze economico-finanziarie.

    Il nuovo presidente si propone di far crescere Alstom Italia nei quattro settori attivi: Thermal Power (energia da fonti ter-miche), Renewable Power (energia da fonti rinnovabili), Grid (trasmissione di energia) e Transport (trasporti su rotaia).

    Antonio Turicchi, 46 anni di Viterbo. lui il nuovo presiden-te della holding italiana della multinazionale Alstom, attiva nei settori della produzione e trasmissione di energia e del trasporto ferroviario.

    Prima di approdare ad Alstom Turicchi era Direttore Esecu-tivo del Comune di Roma. I numerosi incarichi svolti presso il Ministero dellEconomia e delle Finanze dal 2002 al

    RoBi RonzA

    Giornalista e Scrittore.

    Antonio tuRiCChi

    Presidente di Alstom Italia.

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  • 1) La sensibilit allambiente trova la sua giustifica-zione in una sensibilit e attenzione alluomo. Come rendere pi esplicito il nesso sensibilit allambiente uguale attenzione e sensibilit nei confronti delluo-mo?

    Per unazienda come Alstom, attiva nei settori dellenergia e dei trasporti a livello globale, la sensibilit verso lambiente si traduce, di fatto, nel trovare soluzioni innovative e sosteni-bili ad alcuni bisogni primari delluomo contemporaneo.

    Il 60% delle infrastrutture che forniranno energia al mondo nel 2030 deve ancora essere costruito. Queste dovranno basarsi su tecnologie sostenibili e rispettose dellambiente.

    Sullo sfondo dei cambiamenti climatici globali c infatti una crescente necessit di energia e di trasporti che ci impone di cercare risposte economicamente efficaci e in-novative per contribuire a plasmare un futuro sostenibile per il pianeta.

    La sfida di Alstom fornire infrastrutture per lenergia e il trasporto in grado di coniugare sviluppo economico, progresso sociale e rispetto per lambiente. Questo grazie allinnovazione e alleccellenza di esecuzione del progetto.

    2) Lambiente non una nostra propriet. Da altri lo riceviamo, per altri lo prepariamo, ad altri lo lascere-mo. Pu il mondo della produzione inserire nei propri asset la preparazione nel presente di un futuro da la-sciare a chi ci seguir? E come?

    Il mondo della produzione ha il dovere di inserire nei propri asset limpegno per le generazioni future.

    In Alstom facciamo in modo che ognuna delle nostre solu-zioni sia concepita secondo un percorso di eco-progettazio-ne. Questo prevede lintegrazione dei parametri ambientali

    nella progettazione dei prodotti, per gestire e ridurre lim-patto sullambiente per tutto il ciclo di vita, dalla fabbrica-zione al riciclaggio.

    Ognuno dei nostri tre settori di attivit Power, Grid e Transport - offre prodotti puliti, intelligenti ed efficienti e soluzioni basate su tecnologie sostenibili come la cattura della CO2, la produzione di treni con materiali riciclabili al 98%, e la realizzazione di smart grid in grado di ottimizzare lefficienza energetica.

    Questo il contributo principale di Alstom per la protezione dellambiente.

    3) Dove e come nasce una cultura industriale di ri-spetto per lambiente? Che cosa la pu aiutare?

    La cultura industriale del rispetto per lambiente, un tempo patrimonio di pochi, oggi un dovere imprescindibile di tut-te le aziende. Alstom, sia per la sua dimensione internazio-nale che per una forte presenza in paesi in via di sviluppo dove lemergenza ambientale pi forte, ritiene il rispetto per lambiente uno dei pilastri del Gruppo.

    Nellultimo anno Alstom si data cinque obiettivi per rendere pi verdi le proprie attivit: aumentare il numero di siti certificati ISO 14001; ridurre le emissioni di gas e il consumo energetico; ridurre il consumo di acqua; limitare limpatto delle attivit industriali sulla qualit dellaria e gestire efficacemente i rifiuti.

    Questi obiettivi sono raggiungibili solo con limpegno e le competenze dei propri dipendenti.

    Per questo Alstom incoraggia le iniziative personali che mi-gliorino le prestazioni ambientali e garantisce ai dipendenti informazioni aggiornate e programmi specifici di formazio-ne sulle tematiche ambientali.

    inteRVistA A Antonino tuRiCChi

    Presidente di Alstom Italia.

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  • ADV+Redazionale.indd 2 16/07/12 12.14

  • 1) La sensibilit allambiente trova la sua giustificazio-ne in una sensibilit e attenzione alluomo. Come rende-re pi esplicito il nesso sensibilit allambiente uguale attenzione e sensibilit nei confronti delluomo?

    La natura e luomo sono strettamente interconnesse, adoperarsi per luno significa rispettare laltra e per soddisfare le esigenze delluomo occorre prendersi cura anche dellambiente in cui vive. Se vogliamo che la qualit della vita delluomo migliori, fondamen-tale che tutti noi ci impegniamo per la salvaguardia dellambiente, adottando ed incentivando comporta-menti che mirino allutilizzo delle risorse naturali in unottica di crescita sostenibile.

    2) Lambiente non una nostra propriet. Da altri lo riceviamo, per altri lo prepariamo, ad altri lo lascere-mo. Pu il mondo della produzione inserire nei propri asset la preparazione nel presente di un futuro da lasciare a chi ci seguir? E come?

    Certamente tutti noi possiamo lavorare e soprattutto collaborare per preparare un futuro migliore per coloro che verranno dopo di noi. Fin dalla sua costituzione il Sistema CONAI si caratterizzato per la piena imple-mentazione di un modello di collaborative governance. Gli ottimi risultati conseguiti in questi anni nel riciclo e recupero dei rifiuti dimballaggio sono il frutto di una condivisione di responsabilit tra imprese (rappresen-

    tate da CONAI), soggetti pubblici (i Comuni) e societ civile (i cittadini, che determinano il successo della raccolta differenziata). Oggi siamo orgogliosi di poter dire che in Italia 3 imballaggi su 4 vengono recuperati, erano solo 1 su 3 nel 1998. Tali risultati determinano indubbi vantaggi per lambiente, come la minor sot-trazione di materie prime alla Terra, il minor ricorso alle discariche, la riduzione delle emissioni di CO2 e dellintensit energetica.

    3) Dove e come nasce una cultura industriale di ri-spetto per lambiente? Che cosa la pu aiutare?

    Emblematico il caso CONAI, che nasce 15 anni fa sulla base di una normativa che responsabilizza il si-stema delle imprese, gli d carico della gestione a fine vita degli imballaggi immessi al consumo e rac-colti in maniera differenziata dai cittadini e dai Co-muni. Un sistema che costituisce in Italia un modello unico di gestione da parte dei privati di un interesse di natura pubblica.

    Per dare vita ad una Societ del riciclo, come re-cita lultima Direttiva europea sui rifiuti e raggiun-gere i nuovi ed ambiziosi obiettivi di riciclo al 2020, occorrer ancora una volta limpegno e la collabo-razione di tutte le parti - le amministrazioni locali, le aziende, i cittadini. In definitiva sar lo stesso Paese a essere messo in gioco.

    inteRVistA A RoBeRto De sAntis

    Presidente di CONAI.

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  • illycaff ha adottato varie iniziative, lungo tutta la catena di produzione, per minimizzare lim-patto ambientale delle sue attivit, mettendo a punto un articolato programma basato sugli obiettivi del pacchetto clima-energia fissati dallUE per il 2020: ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il rispar-mio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili. In questa direzione va un accordo volontario con il Ministero Italiano dellAmbiente e della Tutela del Territorio e del Mare, presentato a giugno 2012, finalizzato allanalisi, riduzione e neutralizzazione dellimpatto sul clima del set-tore caff. Obiettivo del programma la defini-zione di un sistema di gestione delle emissioni di carbonio che possa fungere da modello per tutte le industrie che operano nel settore caff.

    Si inseriscono in questo programma anche va-rie iniziative di illycaff nei Paesi produttori, dove lazienda promuove tecniche agronomiche a basso impatto ambientale e conduce studi e ricerche per ridurre limpronta carbonica della produzione di caff. il caso, ad esempio, di un innovativo studio sul calcolo delle emissioni di gas ad effetto serra associate alla coltivazione di caff, realizzato in Brasile grazie alla colla-borazione con lUniversit di San Paolo. Il rispetto per lambiente si estende anche al sito produttivo di Trieste, dove ha luogo tutta la produzione dellazienda. Qui, nel 2011 sono stati attivati due nuovi impianti per lutilizzo e il recupero di energie rinnovabili: un sistema a pannelli fotovoltaici tra i pi estesi del Nord Italia e, pioniera tra le aziende torrefattrici, un impianto che utilizza il recupero del calore pro-

    illyCAFF

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  • dotto dai camini delle tostatrici per la produzio-ne di riscaldamento. I due impianti porteranno allazienda un risparmio energetico del 20% e lautonomia per quanto riguarda il riscalda-mento e la produzione di acqua calda.La sostenibilit ambientale dellazienda - in-sieme a quella economica e sociale - stata certificata nel 2011, quando illycaff ha otte-nuto, prima fra tutte le aziende del mondo del caff, la certificazione Responsible Supply Chain Process di DNV Business Assurance. Si tratta di una certificazione innovativa, che pone al centro del concetto di sostenibilit la quali-t del caff e la creazione di valore per tutti gli stakeholder, dal produttore al consumatore, con particolare attenzione alle fasi di coltiva-zione e selezione dei chicchi di caff verde. Il nuovo standard Responsible Supply Chain

    Process stato sviluppato prendendo in con-siderazione il modello della catena di fornitu-ra di illycaff, integrandolo con le linee guida attuali ed emergenti in tema di sostenibilit e responsabilit dimpresa, nonch gli standard di riferimento per le attivit di certificazione e di accreditamento. Una catena di fornitura, quella di illycaff, unica ed esclusiva, basata su tre pilastri fondamentali: selezionare e la-vorare direttamente con i migliori produttori di caff Arabica; trasferire loro la conoscen-za, formandoli a una produzione di qualit nel rispetto dellambiente; riconoscere loro un compenso superiore ai prezzi di mercato, per premiare la qualit prodotta e stimolare il miglioramento continuo.Per ulteriori informazioni: http://valuereport.illy.com/

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  • Lintento di intraprendere un percorso verso la soste-nibilit al fine di:diminuiregliimpattiambientaliprodottidalleventoMeeting di Rimini;iniziare una fase di sensibilizzazione realizzandounarea dedicata alla sostenibilit, allinterno delle-vento, denominata Meeting (h)earth;realizzare uno spazio permanentemente e polifun-zionale sul territorio, che generi cultura ambientale e porti beneficio a tutti i cittadini;coinvolgerepotenzialisponsorepartnerininiziativedi sostenibilit realmente spendibili per il territorio;mettereluomoalcentro,evitandodifaredellaso-stenibilit solo un contenitore di soluzioni tecnologi-che o di prodotti;promuovereiniziativereali(enondimeracomunica-zione), con un respiro rivolto alle nuove generazioni;favorirelamessaafattorecomunediesperienzeedesigenze diverse, secondo una logica di trasversalit.

    In tal senso il progetto vorrebbe diventare un supporto alla gestione territoriale ed alla riduzione degli impatti generati dal Meeting e dalle organizzazioni interessa-te nelle tre forme tipiche della sostenibilit: ambien-tale, sociale ed economica. Il connubio tra risorse private, esigenze degli enti locali ed aspettative dei cittadini, pu fare di questo progetto un nuovo modello di gestione del territorio che, tutelato nei suoi elemen-

    ti ambientali di valore e fatti salvi i contenuti fissati dai diversi strumenti di pianificazione/programmazio-ne, persegua un fattivo equilibrio tra tutti gli elementi di sostenibilit, ivi inclusi quelli sociali ed economici, senza considerare la tutela solo come un costo inso-stenibile nel medio-lungo periodo.Il progetto ParCO2 dunque nato come occasione con la quale il Meeting pu profondamente ripensare lorganizzazione del proprio evento mettendosi in gio-co da protagonista, non pensando che qualcuno com-pensi limpronta ecologica piantumando in qualche landa sperduta ma:ragionandoamontesulcomemiglioraregliaspettiorganizzativi al fine di ridurre gli impatti finali a valle;compensandoavallelaCO2residua(secondolalogicaprevista dal Protocollo di Kyoto), restituendo qualit am-bientale al proprio territorio, sia per poterne presidiare lo sviluppo, sia per poter coinvolgere scuole ed enti locali, al fine di condividere iniziative educative e culturali, sem-pre in coerenza con il concetto di porre lUomo al centro;supportandoglientilocalinellagestionedelver-de pubblico dati anche i recenti tagli alle risorse economiche;sviluppandoiniziativecontinuechenonsiconcluda-no con levento Meeting, anche per favorire un rappor-to continuativo tra Meeting e il territorio;coinvolgendo aziende interessate a condividerequeste tematiche e le sfide in esse previste.

    il pRogetto pARCo2Progetto di

    In collaborazione con:

    Il progetto parCo2 nasce da unidea di serint group e Desita. Sviluppata con lapporto di lumana Dimora, stato condiviso ed approvato da Meeting di Rimini, che vi partecipa a supporto nella fase di start-up.

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  • Dunque, un approccio alla Sostenibilit come leva strategica e non di mero opportunismo di breve termine, ove unire lobiettivo della compensazione se-condo i principi degli eventi sostenibili con linteresse alla CO2mpensazione locale dImpresa da parte di or-ganizzazioni private.

    Nella sua evoluzione il progetto si via via trasfor-mato da iniziativa di sola riforestazione a insieme di sotto-progetti che tradurranno i principi generali della sostenibilit in azioni concrete. Per esempio si ipotiz-zano iniziative relative a:rimboschimentodiareedelterritorioprovinciale;riqualificazionesecondocriteridiGreenBuildingdiedifici/manufatti inutilizzati;creazionediunlaboratoriopermanentedellasoste-nibilit: luogo espositivo di nuovi progetti, prodotti e tecnologie innovative ma, altres, di incontri ed eventi relativi al tema;iniziativedieducazioneambientale;attivazione di un punto di eco-ristorazione, construtture annesse per pic-nic e soste di gruppo;promozionediattivitdieco-turismo.

    Il progetto parCo2 vedr nei prossimi mesi uno sviluppo determinante, soprattutto nel raccogliere interesse, disponibilit ed indicazioni da parte di sponsor, partner e stakeholders rilevanti: definizione del Team di progetto, individuazione delle aree per la realizzazione del parCo2, stakeholders engagement ed avvio dei lavori! Risulter certamente determinante lingaggio di tut-ti questi attori: al fine di coinvolgerli fattivamente e favorire un reale confronto, anche per evitare scelte non condivise con tutte le parti interessate. Il ruolo im-portante degli stakeholders rilevanti permetter di fo-calizzarsi sulle iniziative di sostanza e non solo sulle azioni di breve periodo, che a volte corrono il rischio di essere troppo focalizzate a migliorare limmagine dellOrganizzazione. Meeting e gli altri soggetti inte-ressati si impegnano fin da ora ad effettuare unanalisi degli aspetti rilevanti per il proprio business, siano essi di processo o di prodotto, facendo riferimento a modelli Internazionalmente riconosciuti (ad esempio lo

    standard ISO 20121 inerente lorganizzazione di Eventi secondo criteri di Sostenibilit). Cos come le aree oggetto di piantumazione verranno individuate secondo un approccio modulare e graduale (al fine di creare una rete di compensazione locale) lo stesso Progetto ParCO2 verr sviluppato e declinato nei suoi contenuti nel tempo, gradualmente: crediamo nella Sostenibilit come linizio di un percorso che, probabilmente, non si concluder mai.

    il percorso svolto:01 marzo 11: nasce lidea02 marzo-maggio 11: sviluppo dellidea Progetto Parco03 maggio 11: presentazione dellidea Progetto Par-co alla Direzione del Meeting04 maggio-luglio 11: prima selezione di aziende inte-ressate al Progetto Parco05 agosto11: invito al Meeting 11 per il primo grup-po di aziende interessate 06 settembre-novembre 11: sviluppo dellidea della-rea della Sostenibilit (oggi Meeting (h)earth)07 dicembre-marzo 12: sviluppo contenuti ed analisi di fattibilit del Progetto Parco08 marzo-luglio 12: coinvolgimento aziende interes-sate e visita ai primi siti potenziali09 luglio-agosto 12: stakeholders engagement ed organizzazione eventi nella Meeting (h)eart10 agosto 12: realizzazione dellarea Meeting (h)earth

    i prossimi passi:11 settembre-novembre 12: ricerca partner e defini-zione del Team di Progetto12 scelta dellarea/e per la realizzazione del ParCO213 stakeholders engagement14 sviluppo del progetto esecutivo15 definizione ed approvazione del Piano di Azione16 sviluppo attivit e previsione inaugurazione17 follow up

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  • piAntA DellAReA Meeting (h)eARth

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  • lavoro e innovazione nel mondo

    Padiglione D 5 - area Lavori in corso

    Venite e trovarci per provare UP!Experience

    C5 C5 C3 C1 C2 HALL SUD - B5 D5 D5 D5C5

    B5B5HALL SUDHALL SUDA5A5BAR D5A5 A1

    A3 Sala A3

    A6 Sala Tiglio A6

    B6 Sala Mimosa B6

    B7 Auditorium B7

    B7 Salone B7

    C1 Sala C1 Siemens

    Hall Sud Sala Neri GE

    D2 Teatro D2 Frecciarossa 1000

    D3 Arena D3 Superflash

    D5 Eni Caff Letterario D5

    D7 Sala Cinema D7 ACEC

    SALEPIAZZA C5 EDEN VIAGGI1 Albania, Athleta Christi. Alle radici della libert di un popolo2 Tre accordi e il desiderio di Verit. Rock n roll come ricerca dellinfinito

    PIAZZA A53 SPACE GALLERY. Con Paolo Nespoli guardan-do la Terra dalle stelle.

    PAD A24 Il Koyasan. La montagna sacra del Buddhismo Shingon Mikkyo che don Giussani ha tanto amato

    PAD C15 Ad Usum Fabricae. Linfinito plasma lopera: la costruzione del Duomo di Milano

    PIAZZA A1 e.on6 Che cos luomo perch te ne ricordi?. Genetica e natura umana nello sguardo di Jrme Lejeune 7 Utopie e significato: due bandiere dellIndi-pendenza dellAmerica Ispanica. 1808-1824

    PIAZZA B5 8 Cristo che vive in te. Dostoevskij. Limmagine del mondo e delluomo: licona e il quadro9 Limprevedibile istante. Giovani per la crescita

    MOSTREC5/A5A) A.GE.SC., Associazione Amici di Cristina On-lus, Associazione Italiana Famiglie con bambini con Paralisi Cerebrale Infantile (PCI), Cesar Fonda-zione Mons. Cesare Mazzolari Onlus, Federazione Nazionale Societ di San Vincenzo De Paoli, FIAB Onlus Federazione Italiana Amici Della Bicicletta

    PIAZZA C5 EDEN VIAGGIB) Hai spezzato le mie catene e mi hai preso per mano. San Girolamo Emiliani: 500 anni per leducazione

    PIAZZA A1 e.on C) Voglio fare di me un Uno. Lesperienza edu-cativa di don Didimo MantieroD) La tua grazia vale pi della vita. Eugenio Corecco (1931-1995)

    UOMINI ALLOPERA SERVIZIPrenotazioni Alberghi(Hall Sud)

    Biglietteria Spettacoli(Hall Sud)

    International Meeting Point(Hall Sud)

    Annullo Poste Vaticane (Hall Sud) e San Marino (pad C2)

    Toilettes TVVideo DirettaBar Informazioni

    Toilettesper disabili

    Biglietteria Navetta(Hall Sud)

    BarMeeting

    Carabinierie Polizia(Hall Sud)

    Bancomat(Hall Sud)

    Servizio medico(pad. D1)

    InfoVideo

    Free Web Point FS(Hall Sud)D5/B5 Shopping

    Hall Sud Shopping autofinanziamento Meeting D5 Libreria Meeting C2 Shopping

    SPAZI ESPOSITIVI E VENDITA

    C1 Compagnia delle Opere

    PAD. C1

    VILLAGGIO RAGAZZIC3 Enel Villaggio Ragazzi

    C3 Baby Club aderisce al progetto Asilo Nido

    C3 Papperia Meeting

    A7/C7 Realizzato in collaborazione con il C.S.I. (Centro Sportivo Italiano) e Cdo Sport

    IL GIOCO DEL LOTTO SPORT VILLAGEB1 Fast Food Gelateria BeccoGiallo Meetburger&HotDog MartinPescatoreeKebab PiadinadellaSantina LacucinadiRenzo PizzaLeggera DimmidisFruttaeVerdura PausaCaff GlutenFree

    B2/B3 Ristoranti TipiciB2 RistoranteMediterraneo

    B3 RistorantePugliese RistoranteIlRomagnolo RistoranteGraticula

    Oro Bianco OsteriaVeneta

    B4 LaPiazzetta RisotteriaCorteSchioppo

    C3 Ristoranteperfamiglie

    Il Chicco e il Grano

    Piscine Ovest TabernaSpagnola Gelateriacreperia YogurteriaFruttagolosa

    Piscine Est Birreria

    RISTORAZIONE

    PIAZZA A5I) Fraternit San CarloII) clanDestino

    HALL SUDIII) stand Tracce

    PIAZZA B5IV) stand Russia Cristiana

    B6/D6V) Here I Am

    IV

    C7 C5 C3

    C4C6

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    INGRESSO SUD

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    BeccoGiallo

    Meetburger&HotDog

    MartinPescatoreeKebab

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    PizzaLeggera

    DimmidisFruttaeVerdura

    PausaCaff

    GlutenFree

    FAST FOOD

    RistoranteMediterraneo LaPiazzetta

    Risotteria Corte SchioppoRistorantePugliese

    RistoranteIlRomagnolo

    RistoranteGraticula Oro Bianco

    OsteriaVeneta

    RISTORANTI TIPICI

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    AUDITORIUM B7SALONE B7

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    PIAZZAA5

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    EDEN VIAGGI

    SALA MIMOSA

    B6

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    AreaGolf

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    Area didattica

    golf

    Scacchi Dama

    Dama Scacchi

    Campimini tennis

    Giochi Intesa SanpaoloArea Multiuso

    CDO Area cera una volta

    Lottomatica

    Pist

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    cors

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    BiliardiniSKY

    Beach Volley

    Ping Pong

    Box

    Basket

    Judo

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    Pallavolo

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    GELATERIA

    TABERNA SPAGNOLA

    AREA PISCINE OVEST

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    VILLAGGIO RAGAZZI

    PAPPERIA

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    SALA C1

    CDO

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    ENI CAFFLETTERARIO

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    SALATIGLIO

    A6

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    PIANO 1

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    A6 Sala Tiglio A6

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    B7 Auditorium B7

    B7 Salone B7

    C1 Sala C1 Siemens

    Hall Sud Sala Neri GE

    D2 Teatro D2 Frecciarossa 1000

    D3 Arena D3 Superflash

    D5 Eni Caff Letterario D5

    D7 Sala Cinema D7 ACEC

    SALEPIAZZA C5 EDEN VIAGGI1 Albania, Athleta Christi. Alle radici della libert di un popolo2 Tre accordi e il desiderio di Verit. Rock n roll come ricerca dellinfinito

    PIAZZA A53 SPACE GALLERY. Con Paolo Nespoli guardando la Terra dalle stelle.

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    PIAZZA B5 8 Cristo che vive in te. Dostoevskij. Limmagine del mondo e delluomo: licona e il quadro9 Limprevedibile istante. Giovani per la crescita

    MOSTRE

    PIAZZA A5I) Fraternit San CarloII) clanDestino

    HALL SUDIII) stand Tracce

    PIAZZA B5IV) stand Russia Cristiana

    B6/D6V) Here I Am

    B1 Fast Food Gelateria BeccoGiallo Meetburger&HotDog MartinPescatoreeKebab PiadinadellaSantina LacucinadiRenzo PizzaLeggera DimmidisFruttaeVerdura PausaCaff GlutenFree

    B2/B3 Ristoranti TipiciB2 RistoranteMediterraneo

    B3 RistorantePugliese RistoranteIlRomagnolo RistoranteGraticula

    Oro Bianco OsteriaVeneta

    B4 LaPiazzetta RisotteriaCorteSchioppo

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    Il Chicco e il Grano

    Piscine Ovest TabernaSpagnola Gelateriacreperia YogurteriaFruttagolosa

    Piscine Est Birreria

    RISTORAZIONE

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  • lavoro e innovazione nel mondo

    Padiglione D 5 - area Lavori in corso

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    C5 C5 C3 C1 C2 HALL SUD - B5 D5 D5 D5C5

    B5B5HALL SUDHALL SUDA5A5BAR D5A5 A1

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    A6 Sala Tiglio A6

    B6 Sala Mimosa B6

    B7 Auditorium B7

    B7 Salone B7

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    Hall Sud Sala Neri GE

    D2 Teatro D2 Frecciarossa 1000

    D3 Arena D3 Superflash

    D5 Eni Caff Letterario D5

    D7 Sala Cinema D7 ACEC

    SALEPIAZZA C5 EDEN VIAGGI1 Albania, Athleta Christi. Alle radici della libert di un popolo2 Tre accordi e il desiderio di Verit. Rock n roll come ricerca dellinfinito

    PIAZZA A53 SPACE GALLERY. Con Paolo Nespoli guardan-do la Terra dalle stelle.

    PAD A24 Il Koyasan. La montagna sacra del Buddhismo Shingon Mikkyo che don Giussani ha tanto amato

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    PIAZZA A1 e.on6 Che cos luomo perch te ne ricordi?. Genetica e natura umana nello sguardo di Jrme Lejeune 7 Utopie e significato: due bandiere dellIndi-pendenza dellAmerica Ispanica. 1808-1824

    PIAZZA B5 8 Cristo che vive in te. Dostoevskij. Limmagine del mondo e delluomo: licona e il quadro9 Limprevedibile istante. Giovani per la crescita

    MOSTREC5/A5A) A.GE.SC., Associazione Amici di Cristina On-lus, Associazione Italiana Famiglie con bambini con Paralisi Cerebrale Infantile (PCI), Cesar Fonda-zione Mons. Cesare Mazzolari Onlus, Federazione Nazionale Societ di San Vincenzo De Paoli, FIAB Onlus Federazione Italiana Amici Della Bicicletta

    PIAZZA C5 EDEN VIAGGIB) Hai spezzato le mie catene e mi hai preso per mano. San Girolamo Emiliani: 500 anni per leducazione

    PIAZZA A1 e.on C) Voglio fare di me un Uno. Lesperienza edu-cativa di don Didimo MantieroD) La tua grazia vale pi della vita. Eugenio Corecco (1931-1995)

    UOMINI ALLOPERA SERVIZIPrenotazioni Alberghi(Hall Sud)

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    International Meeting Point(Hall Sud)

    Annullo Poste Vaticane (Hall Sud) e San Marino (pad C2)

    Toilettes TVVideo DirettaBar Informazioni

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    Biglietteria Navetta(Hall Sud)

    BarMeeting

    Carabinierie Polizia(Hall Sud)

    Bancomat(Hall Sud)

    Servizio medico(pad. D1)

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    C1 Compagnia delle Opere

    PAD. C1

    VILLAGGIO RAGAZZIC3 Enel Villaggio Ragazzi

    C3 Baby Club aderisce al progetto Asilo Nido

    C3 Papperia Meeting

    A7/C7 Realizzato in collaborazione con il C.S.I. (Centro Sportivo Italiano) e Cdo Sport

    IL GIOCO DEL LOTTO SPORT VILLAGEB1 Fast Food Gelateria BeccoGiallo Meetburger&HotDog MartinPescatoreeKebab PiadinadellaSantina LacucinadiRenzo PizzaLeggera DimmidisFruttaeVerdura PausaCaff GlutenFree

    B2/B3 Ristoranti TipiciB2 RistoranteMediterraneo

    B3 RistorantePugliese RistoranteIlRomagnolo RistoranteGraticula

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    PIAZZA A5I) Fraternit San CarloII) clanDestino

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    IV

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    INGRESSO SUD

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    Gelateria

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    RISTORANTI TIPICI

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    CDO Area cera una volta

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    SALA NERI

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    D5/B5 ShoppingHall Sud Shopping autofinanziamento Meeting D5 Libreria Meeting C2 Shopping

    SPAZI ESPOSITIVI E VENDITA

    C5/A5A) A.GE.SC., Associazione Amici di Cristina On-lus, Associazione Italiana Famiglie con bambini con Paralisi Cerebrale Infantile (PCI), Cesar Fonda-zione Mons. Cesare Mazzolari Onlus, Federazione Nazionale Societ di San Vincenzo De Paoli, FIAB Onlus Federazione Italiana Amici Della Bicicletta

    PIAZZA C5 EDEN VIAGGIB) Hai spezzato le mie catene e mi hai preso per mano. San Girolamo Emiliani: 500 anni per leducazione

    PIAZZA A1 e.on C) Voglio fare di me un Uno. Lesperienza edu-cativa di don Didimo MantieroD) La tua grazia vale pi della vita. Eugenio Corecco (1931-1995)

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  • Un sistema che crea valore per lItalia quello costituito da CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, e dai sei consorzi di filiera: dal 1997, anno della sua nascita, il Sistema per il recupero e il riciclo dei rifiuti di imballaggio, tra costi di smaltimento ed emissioni da riciclo evitati, valore delle materie prime seconde generate, costi evitati grazie alla prevenzione e indotto, ha generato benefici netti per 11,1 miliardi di euro.Una cifra paragonabile alla tranche di risparmio prevista dalla spending review del Governo Monti per lanno prossimo!Un sistema che, pur in un momento di crisi economica, ha contribuito alleconomia del Paese anche dal punto di vista occupazionale: a tutto il 2011 la filiera della raccolta e del riciclo occupa 20.825 addetti.

    Sostenendo il processo virtuoso del riciclo degli imballaggi, CONAI, dunque, non ricopre solo un ruolo chiave nella tutela dellambiente, ma anche nella promozione di pratiche di economia sostenibile.

    Grazie allattivit di CONAI durante gli ultimi 15 anni, sono stati recuperati circa 96,3 milioni di tonnellate di imballaggi in acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro, contribuendo a una riduzione significativa dei quantitativi destinati a smaltimento in discarica, ridotti di circa il 60%: oggi 3 imballaggi su 4 vengono infatti recuperati, erano 1 su 3 nel 1998.

    Di tutto questo si parler durante lincontro organizzato da CONAI presso il Palco Eventi. Intervistati da Sergio Luciano, Roberto De Santis e Walter Facciotto, Presidente e Direttore generale di CONAI, presenteranno i risultati ottenuti dal Consorzio e gli obiettivi per il futuro, sottolineando limportanza di un atteggiamento di impegno condiviso tra imprese, pubblica amministrazione e cittadini. Un tema, questo, che si inserisce perfettamente nella nuova sezione Meeting (H)earth dedicata allambiente.

    Il 22 agosto 2012Alle ore 16 presso il Palco Eventi EXPO

    WORKSHOP CONAI:DAL RECUPERO DEGLI IMBALLAGGI UNOPPORTUNITA DI CRESCITA SOSTENIBILE

    Alluminio

    Acciaio Carta

    Legno

    Plastica

    Vetro

    ADV+Redazionale.indd 4 01/08/12 12.34

  • Un sistema che crea valore per lItalia quello costituito da CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, e dai sei consorzi di filiera: dal 1997, anno della sua nascita, il Sistema per il recupero e il riciclo dei rifiuti di imballaggio, tra costi di smaltimento ed emissioni da riciclo evitati, valore delle materie prime seconde generate, costi evitati grazie alla prevenzione e indotto, ha generato benefici netti per 11,1 miliardi di euro.Una cifra paragonabile alla tranche di risparmio prevista dalla spending review del Governo Monti per lanno prossimo!Un sistema che, pur in un momento di crisi economica, ha contribuito alleconomia del Paese anche dal punto di vista occupazionale: a tutto il 2011 la filiera della raccolta e del riciclo occupa 20.825 addetti.

    Sostenendo il processo virtuoso del riciclo degli imballaggi, CONAI, dunque, non ricopre solo un ruolo chiave nella tutela dellambiente, ma anche nella promozione di pratiche di economia sostenibile.

    Grazie allattivit di CONAI durante gli ultimi 15 anni, sono stati recuperati circa 96,3 milioni di tonnellate di imballaggi in acciaio, alluminio, carta, l