Post on 15-Feb-2019
linfociti
a e b, piccolo e medio linfocito (Giemsa). c, immagine al MES.
ISTOLOGIA UNIPG
Medio e piccolo
linfocita
Nucleo: sferico
Granuli specifici: nessuno
20-30%
Pochi mesi-anni
Linfocito
ISTOLOGIA UNIPG
Linfocito al MES
Sopravvivenza: da
pochi mesi a diversi
anni
Funzione
Tipo T (80%): risposta
immunitaria
cellulo-mediata
Tipo B (15%): risposta
immunitaria di
tipo umorale.
NK (5%): riconoscono e
uccidono cellule rivestite
da anticorpi
ISTOLOGIA
UNIPG
Linfociti B: hanno origine nel midollo osseo
dove diventano anche immunocompetenti
• Nel midollo osseo maturano ed esprimono i
recettori specifici di superficie.
• Dopo contatto con l’antigene evolvono in plasmacellule, in grado di produrre e secernere
anticorpi (risposta immunitaria umorale).
plasmacellula
Plasmacellula della tonaca sottomucosa dell’intestino tenue di ratto. E’ caratteristico di queste cellule tondegianti od ovali, la cui presenza nel connettivo lasso è facoltativa, il RER molto sviluppato (1), cui compete la sintesi delle immunoglobuline. In alcuni punti le cisterne del reticolo sono
moderatamente dilatate (*) e contengono delicati fiocchi di materiale proteico. 2. Apparato del Golgi. Ingr.: 22.000x.
ISTOLOGIA UNIPG
Linfociti T: hanno origine nel midollo osseo
ma diventano immunocompetenti nel timo
• Linfociti T citotossici (Tc): secernono molecole che inducono la morte di cellule estranee o cellule dell’organismo trasformate da virus.
• Linfociti T helper (Th): collaborano con i macrofagi e stimolano i linfociti B.
• Linfociti T regolatori (Treg): sopprimono alcune risposte immunitarie mediante segnali molecolari specifici.
Linfociti NK: riconoscono e colpiscono le cellule bersaglio ricoperte da anticorpi.
Monocito
Nucleo: a forma di fagiolo
Granuli specifici: nessuno
ISTOLOGIA
Monocito
Funzione
differenziamento in macrofago, fagocitosi,
presentazione antigene, secrezione di
citochine (IL1, TNFa), interferoni (IFNg), lisozima.
Sopravvivenza: pochi gg. nel sangue; mesi
nel t. connettivo.
lys
ISTOLOGIA UNIPG
Macrofagi residenti
• Nella milza
• Nel fegato (cellule del Kupffer)
• Nel polmone (MF interstiziali ed alveolari)
• Nell’osso (osteoclasti) • Nella cartilagine (condroclasti)
• Nella cute (cellule del Langerhans)
• Nel tessuto nervoso cerebrale (microglia)
Le piastrine (trombociti)
Le piastrine hanno dimensioni di circa 1,5-3,5 mm
granulomero ialomero
ISTOLOGIA
UNIPG
Piastrine al MES
ISTOLOGIA
UNIPG
Il granulomero contiene mitocondri, RER, Golgi, granuli. Lo ialomero contiene
microtubuli e microfilamenti che regolano la forma e il movimento della piastrina.
Nelle piastrine gli organelli più importanti sono i granuli:
Granuli a (0,15-0,4 mm): contengono proteine, tra cui fattori di coagulazione,
fibrinogeno, FN, PDGF (mitosi cell. endoteliali, fibroblasti, cell. muscol. lisce), TGF,
EGF; Granuli densi d (0,17 mm): contengono serotonina (vasocostrizione) assorbita
dal plasma, istamina, adrenalina, ioni Ca2+ e PO43-;
Granuli l: sono lisosomi e contengono idrolasi acide;
Perossisomi: poco numerosi con attività perossidasica (catalasi)
ISTOLOGIA UNIPG
piastrina
MT
SC STD
a d
lis
SC
Corteccia di actina
SC= sistema canalicolare, accumula e
rilascia Ca2+, secerne il contenuto dei
granuli a. STD=sistema di tubuli densi, è la
sede di sintesi delle prostaglandine
ISTOLOGIA UNIPG
piastrine
(2) rivestimento esterno di PG e fattori
piastrinici della coagulazione;
(4) granuli alfa.
ISTOLOGIA
UNIPG
(2) rivestimento esterno di PG e fattori
piastrinici della coagulazione;
(4) granuli alfa.
Piastrine in corso di
aggregazione
Processi
citoplasmatici
ISTOLOGIA
UNIPG
Piastrine in corso di aggregazione
Notare la diminuzione del numero dei granuli in alcune piastrine *
* ISTOLOGIA
UNIPG
P=piastrine
SE=collagene sottoendoteliale
ISTOLOGIA
UNIPG
P=piastrine
SE=collagene sottoendoteliale
Piastrine
al MES ISTOLOGIA
UNIPG
Quadri riassuntivi al MO
, N, L, P
ISTOLOGIA
UNIPG B
N
LB
N
P
linfociti monocito
ISTOLOGIA
UNIPG
Neutrofilo,
piastrine
monocito
linfocito
ISTOLOGIA
UNIPG
ISTOLOGIA
UNIPG
Linfocito
monocito
Neutrofilo
linfocito