L’importanza della fisioterapia e degli ausili nella SLA · passaggi posturali e trasferimenti)...

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L’importanza della fisioterapia e degli

ausili nella SLA

Alessandro Biemmi

Luca Risi

Introduzione

La Sclerosi Laterale Amiotrofica:

è una malattia neurologica degenerativa

determina una progressiva perdita di forza muscolare

incide, progredendo, sempre più sullo stile di vita del malato

La Sclerosi Laterale Amiotrofica:

rappresenta una frattura con la vita precedente sia del malato che della sua famigliagenera nel malato un senso di vuoto assistenzialefa sì che la propria casa diventa una sorta di “terra di nessuno”

Malato

frattura

famiglia società

Vuoto assistenziale

richiesta

La necessità di punti di riferimento che indichino una strada da seguire

sia all’interno che all’esterno dell’ospedale

Richiesta

PAZIENTE

Medico

TECNICO ORTOPEDICO

FISIOTERAPISTA

INFERMIERA

Approccio multidisciplinare

PSICOLOGA

LOGOPEDISTA

La fisioterapia

La riabilitazione neuromotoria ha, a seconda dello stadio della patologia, l’obiettivo di:

prevenire patologie terziarie

rallentare la perdita di attività funzionali

sfruttare tutte le potenzialità che vengono messe a disposizione dall’organismo per l’esecuzione di una medesima funzione

La riabilitazione neuromotoria ha, a seconda dello stadio della patologia, l’obiettivo di:

limitare i danni secondari dovuti alla perdita di mobilità

consigliare gli ausili e le strategie per mantenere il più a lungo possibile l’autonomia

addestrare i parenti alla corretta assistenza (es. passaggi posturali e trasferimenti)

Atteggiamento di rinuncia degli addetti

ai lavori

Cercare di recuperare la forza muscolare con un’intensaattività fisica è controindicato e dannoso, poiché puòaumentare il precoce affaticamento e peggiorare lecapacità funzionali già compromesse

Fisioterapia non sempre adeguata

E’ importante:

Inizio immediato dellafisioterapia (anche in fasiprecoci e quasi silenti dimalattia)

Individuazione del caregiverall’interno della famiglia(che si faccia caricodell’assistenza quotidiana delpaziente e impari col tempo adaiutarlo)

Un corretto progetto riabilitativo deve prevedere cicli di

fisioterapia mirata con l’individuazione di

obiettivi specifici per

ogni fase della malattia.

Qual è l’obiettivo?

Fornire punti di riferimento cheindichino la strada da seguireall’interno, ma soprattuttoall’esterno dell’ospedale

Alleanza Terapeutica

Durante le sedute di fisioterapia occorre

Possibilità di svolgere un determinato compito

utilizzando la muscolatura residua o eventuali spasticità

funzionali

Affrontare con il paziente laperdita delle funzioni necessariealla vita quotidiana (compensi)

Valutare con il medico che ha in cura il malato l’impatto

farmacologico sulla perdita dell funzione

Permettiamo così ai pazienti SLA di mantenere una vitaquasi autonoma o comunque non completamentedipendente dal caregiver per lungo tempo

Fasi

prima fase: deficit lievi, paziente autosufficiente

seconda fase: perdita di una funzione importante (cammino, uso delle braccia, fonazione)

terza fase: completa dipendenza

Indipendentemente dallo stadio, occorre effettuare una fisioterapia sia di tipo passivo sia di tipo attivo, onde evitare il sovrapporsi di patologie terziarie

la fisioterapia attiva, infatti, permette una tonificazionedelle fasce muscolari risparmiate dalla malattia senza però un eccessivo affaticamento, utilizzando anche ortesi e ausili personalizzabili sul singolo paziente, che partecipino al raggiungimento dell’obbiettivo funzionale richiesto al soggetto.

prima fase: deficit lievi, paziente autosufficiente

Fasi

Mantenimento delle abilità motorie1. Mobilizzazione attiva assistita2. Esercizi attivi per una

conservazione del tono3. Traning equilibrio4. Traning del passo

seconda fase: perdita di una funzione importante (cammino, uso delle braccia, fonazione)

Fasi

1- Individuazione di deficit più o meno marcati con conseguente perdita della funzione

2- Insegnamento di compensi3- Idroterapia4- Training respiratorio5 -Addestramento ausili

seconda fase: idrokinesiterapia

Fasi

Completa il programma terapeutico, in quanto sfrutta le proprietà fisiche del mezzo acquatico (pressione idrostatica, resistenza, temperatura) e sfrutta sensibilità diverse che il paziente può sfruttare solo in un contesto di questo tipo

Fasi

Fornisce al soggetto affetto da patologie neurologiche la possibilità di controllare o evocare un gesto motorio in generale ed il controllo della

posizione stessa altrimenti non attuabile

permette di mantenere il più a lungo possibile il patrimonio

neuromotorio e di coordinazione alterato dalla patologia

seconda fase: idrokinesiterapia

Fasiseconda fase: addestramento respiratorio

- Mobilizzazione diaframmatica- Posizionamento - Addestramento allo sforzo- Mobilizzazione delle secrezioni ed

assistenza alla tosse (in/ex sufflator)- Riduzione dello sforzo respiratorio

(affanno, uso saturimetro)- BLevel- VENTILATORE (manovre invasive)

Fasiseconda fase: addestramento ausili

terza fase: completa dipendenza

Fasi

Domiciliarizzazione del soggetto1. Addestramento di personale non

qualificato (badanti)2. Prevenzione di danni terziari,

svolto da personale qualificato e non…

3. Utilizzo di ausili (comunicatori, respiratori, sollevatore…)

terza fase: completa dipendenza

Fasi

Una buona rieducazione impedisce l’instaurarsi di rigidità articolari che renderebbero difficile la mobilizzazione del paziente favorendo l’insorgenza di tutte le patologie da decubito (ulcere, stasi circolatoria e secrezioni bronchiali).

terza fase: completa dipendenza

Fasi

Gli ausili

Definizioni e terminologia

Un ausilio è“ qualsiasi prodotto, strumento,

attrezzatura o sistema tecnologicoutilizzato da una persona disabile per

prevenire, compensare,alleviare o eliminare una

menomazione, disabilità o handicap”.(standard internazionale ISO 9999)

Ovvero è uno STRUMENTO che “permette alle persone disabili (o a chi le assiste) di svolgere attività quotidiane che altrimenti non potrebbero svolgere o di farle in modo più sicuro, veloce e accettabile”

Le ortesi sono,invece,presidi che “aumentano,

migliorano o controllano lafunzionalità di parti del corpo presenti ma compromesse”

(standard internazionale ISO 9999)

Le ortesi hanno lo scopo di:

sostenere una parte del nostro corpo

recuperare una funzione corporea

evitare un carico non fisiologico dell’articolazione

L’obiettivo di un ausilio, invece, è sempre un miglioramento

dell’autonomia e della qualità di vita delle persone disabili e/o di

coloro che le assistono.

Per autonomia si intendela valorizzazione delle

risorse funzionali e intellettualidi una persona in funzione di

una maggiore e migliore indipendenza.

Pertanto l’adozione di un ausilio:

permette una maggiore autonomia al soggetto,

può costituire una molla che innesca un’ulteriore spinta all’autonomia

fa nascere nuove esigenze e bisogni nel soggetto e quindi ulteriori obiettivi di un intervento riabilitativo.

La proposta di un ausilio è però un momento delicato nel percorsoriabilitativo

Migliorando l’autonomia si sottolinea agli occhi del soggetto disabile e delle altre persone la disabilità.

E’ un oggetto esterno all’individuo, con il quale il soggetto disabile deve imparare a relazionarsi e convivere.

Sono possibili mancanza o difficoltà di accettazione

L’operatore può informare, consigliare, proporre, ma è il disabile che deve scegliere l’ausilio.

L’accettazione presupponeil riconoscimento della propria disabilità e l’interiorizzazione dell’ausilio

L’adozione di un ausilio è un intervento che richiede il coinvolgimentoattivo e in prima persona del disabile

PAZIENTE

FISIATRA

TECNICO ORTOPEDICO

TERAPISTA

FAMIGLIA

La scelta deriva da un’attenta e completa valutazione interdisciplinare al centro della quale vi è il paziente sempre

Tipologie

mirano a mettere a riposo, correggere o sostenere il rachide;

esplicano i loro effetti sull’intero rachide o su di un suo tratto

Ortesi Spinali

Permettono di:

• limitare l'ampiezza dei movimenti,

• diminuire il carico portante sulla colonnavertebrale,

• ridurre le manifestazioni dolorose, i conflittimeccanici e le reazioni infiammatorie secondarie.

Ortesi Cervicali

ULTRA LEGGERO & VENTILATOPer la cura prolungata dei traumicervicali

Ortesi Cervicali

Hanno come obbiettivo:

• recuperare un’ azione antigravitaria compromessa

• ridurre il dolore

• controllare il movimento (limitandolo o potenziandolo)

• correggere e/o ridurre il peggioramento di una deformità.

Ortesi per l’arto superiore

M808 Omomed® Supporto per spalla con controllo dei movimenti funzionali.

Descrizione:Realizzato con lo speciale tessuto elastico Clima Comfort, OMOMED è una delle poche ortesi in grado di correggere le sub-lussazioni della spalla grazie alle particolari disposizioni delle cinture di fissaggio, che lo rendono funzionale e piacevole da indossare durante l’attività sportiva e/o quotidiana.

Indicazioni:• Trattamento conservativo dell’artrosi dolorosa delle spalla.• Trattamento post-operatorio delle protesizzazioni delle spalla.• Trattamento conservativo della lussazione di spalla e della sublussazione cronica di spalla.• Trattamento post-operatorio della stabilizzazione della spalla, della ricostruzione della cuffia dei rotatori e della rifissazione dell’inserzione del tendine bicipite (Lesione SLAP)

Ortesi per l’arto superiore

Ortesi per l’arto superiore

Ortesi per l’arto inferiore

Hanno come obbiettivo:

• recuperare un’ azione antigravitaria compromessa

• ridurre il dolore

• controllare il movimento (limitandolo o potenziandolo)

• correggere e/o ridurre il peggioramento di una deformità.

CVO 400 Tutore per caviglia e piede ciondolante.

DescrizioneStruttura in polietilene flessibile con regolazione a Velcro®.Facilmente tagliabile con normali forbici.

IndicazioniStabilizza la deambulazione patologica del piede ciondolante.

Ortesi per l’arto inferiore

E’ possibile classificare gli ausili in base alle loro caratteristiche e alla loro destinazione:

- Ausili per la vita quotidiana e l’igiene personale- Ausili per la deambulazione- Ausili per la stabilizzazione- Ausili per il superamento delle barriere architettoniche- Ausili per i trasferimenti - Carrozzine- Sistemi di postura

Sono finalizzati a facilitare la gestione dello spazio,

delle attività domestiche edell’igiene personale

riducendo lo sforzo ed il tempo,ed aumentando la sicurezza.

Ausili per la vita quotidiana e l’igiene personale

Ausili per la vita quotidiana e l’igiene personale

Ausili per la vita quotidiana e l’igiene personale

Ausili per la vita quotidiana e l’igiene personale

Ausili per la vita quotidiana e l’igiene personale

Consentono il raggiungimentoe il mantenimento

della posizione eretta

Ausili per la stabilizzazione

E’ indicato quando si renda necessaria la ricerca attiva

della posizione eretta

con l’ausilio di sostegni alle ginocchia, o presa pelvica

e fermapiedi.

Stabilizzatore per statica in postura eretta

Ausili per la stabilizzazione

Sono ausili finalizzatia consentire o migliorare

l’equilibrio statico dei soggetti con impossibilitào difficoltà di deambulazione

per ottenere forse uno sviluppo dinamico della funzione

Ausili per la deambulazione

Sono indicati in tutti i casiin cui è necessario

migliorare e/o riattivarela funzione deambulatoria

e/o nei casi in cui il soggettonon è in grado di sorreggersi

con sufficiente sicurezza.

Ausili per la deambulazione

Si distinguono in base a due caratteristiche a seconda che siano concepiti per:

conferire un lieve miglioramento della stabilità con l'appoggio limitato ad una piccola area (bastoni, stampelle, tripodi e tetrapodi);

sopperire alla mancanza di equilibrio utilizzando una superficie di appoggio sufficientemente grande da permettere di effettuare spostamenti su ruote sfruttando la forza muscolare residua (deambulatori).

Ausili per la deambulazione

Ausili per la deambulazione

Ausili per la deambulazione

Sono indicati per soggetti totalmente non deambulanti

- dimoranti abitualmente in edifici sprovvisti di ascensore idoneo o serviti da scale non superabili mediante l’installazione di una rampa;

- per il superamento di barriere architettoniche interneall’abitazione.

Ausili per il superamento delle barriere architettoniche

Ausili per il superamento delle barriere architettoniche

Sono indicati per agevolarei numerosi trasferimenti , in autonomia o

assistiti, che si rendono necessarinella vita quotidiana.

Ausili per i trasferimenti

Ausili per i trasferimenti

Ausili per i trasferimenti

Permettono gli spostamenti,autonomi e non,

quando la deambulazione è gravemente compromessa o non risulta possibile; o anche solo per il mantenimento

dei rapporti sociali

Carrozzine

Carrozzine

Apparentemente sono tutte uguali, in realtà non è così dato che ogni utilizzatore è diverso

Carrozzine

Per scegliere una carrozzina bisogna tener conto:

delle capacità motorie del paziente

delle dimensione e della conformazione fisicadel paziente

dell’ambiente d’utilizzo

Gli obbiettivi da porsi per un buon posizionamentoin carrozzina sono:

adeguarsi all’evoluzione della patologia

aumentare comfort e sicurezza

migliorare le funzioni vitali

migliorare abilità visive, percettive e cognitive

ottimizzare le capacità residue

Carrozzine

Gli obbiettivi da porsi per un buon posizionamentoin carrozzina sono:

prevenire danni cutanei

mantenere una postura simmetrica

prevenire la formazione di deformità muscolo/scheletriche

garantire una buona stabilità

Carrozzine

Sono un un’insieme di elementi che opportunamente assemblati

sostengono e a volte contengono l’utente.

Sistemi di postura

Si applicano o a carrozzine pieghevolio a basi predisposte

caratterizzate da sistemi basculanti

Sistemi di postura

Sistemi di postura

Il sistema di postura, quindi:

sostituisce l’azione dei muscoli deficitari,si oppone all’azione disequilibrante e deformante dei muscoli spastici, mantiene l’allineamento “ideale” dei vari segmenti corporei riduce i carichi muscolo-articolari,previene, entro certi limiti, lo sviluppo o l’aggravamento di retrazioni e deformità.

Sistemi di postura

Grazie per l’attenzione !