SABATO 15 SETTEMBRE 2018 18Libera Associazione

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ASSOCIAZIONELibera ArtigianiECONOMIA CREMASCA: DALLA PARTE DEGLI ARTIGIANI E DEI PROFESSIONISTI

Rilevante è stata la presenza del-la Libera Artigiani di Crema alla

35esima edizione della «Fiera Ma-donna del Pozzo»: presente in cinque stand (quello dell’associazione, e di quattro associati: O� cina Menclossi, Fedil, Tecnoclima, Albodoor) e la par-tecipazione di altri artigiani che han-no mostrato ai visitatori i loro prodot-ti: «Pianeta Bici» di Stefano Pasquini, «Zanardi Moto» e l’artigiano “digitale” Fabrizio Facciocchi, titolare di «Vivo-creativo».Perché questo impegno? Lo spiega il presidente Marco Bressanelli: «Es-sere presente alle Fiere è importante per un artigiano perché queste ma-nifestazioni possono trasformarsi nell’opportunità di entrare in contatto con nuovi potenziali clienti. L’anno scorso la Libera Artigiani, invitata, ha partecipato, per esempio, alla Fiera dell’artigianato nel castello brescia-no di Padernello nel quale ha portato nove aziende di qualità del mondo ar-tigianale cremasco che hanno avuto la possibilità di presentare i loro prodot-ti innovativi a tremila visitatori in un solo weekend. Così abbiamo accettato di buon grado l’o� erta degli organiz-zatori di O� anengo di essere presen-ti alla Fiera “Madonna del Pozzo”. Lo abbiamo fatto per tre motivi. Il primo: la soddisfazione di presentare molte nostre imprese eccellenti, il secondo l’importante occasione per ritrovare tanti nostri associati».Il terzo? «Il tema scelto, quello dell’e-dilizia con uno speci� co convegno sulla Casa: l’associazione ha numerosi soci che lavorano con il mattone, ma ha anche falegnami, serramentisti, vetrai, idraulici, termotecnici… Inol-tre, quest’anno, numerosi sono stati i convegni che abbiamo organizzato proprio sul mondo delle abitazioni. Ricordo quello sulle vetrate isolanti, sulla posa ad alta e� cienza termo-acustica dei serramenti, quello della ventilazione meccanica controllata. E poiché anche quest’ultimo convegno in Libera artigiani ha avuto un note-vole successo, abbiamo portato a Of-fanengo un grande esperto di VMC come l’ingegner Matteo Scotti».

In� ne c’è stato l’incontro suo con il presidente della Lombardia, Attilio Fontana. «Ci siamo incontrati alla � ne della cerimonia inaugurale in mu-nicipio». Che cosa vi siete detti? «C’era già stato un precedente abboccamen-to tra di noi subito dopo l’elezione di Fontana a Governatore, nel quale ci eravamo confrontati sul tema dei bandi regionali». In quell’occasione, infatti, Bressanelli aveva espresso il di-sappunto degli artigiani cremaschi per i bandi che venivano costruiti solo a misura della medie e grande industria. «A O� anengo l’ho ringraziato», ha spiegato Bressanelli, «perché con il suo arrivo al Pirellone, il vento è cambia-

to. C’è stata una maggiore attenzione e sensibilità nei confronti dei piccoli imprenditori». Fontana ha promesso di continuare su questa strada («che non è priva di di� coltà») e ha invitato Bressanelli al Pirellone per discute-re, privatamente, dei problemi degli artigiani e della bontà o meno delle scelte dell’amministrazione regionale. Il governatore, poi, si è fermato oltre la tempistica riservata dal programma nei cinque stand della Libera artigia-ni di Crema in segno di interesse per quest’associazione di categoria.Un appuntamento importante è stato questo di O� anengo che quest’anno ha festeggiato i 50 anni del «Settembre

O� anenghese» nato - ha detto il sin-daco Gianni Rossoni - «grazie all’idea e all’intuizione dell’allora sindaco di O� anengo, senatore Narciso Franco Patrini, a cui va tutta la gratitudine degli o� anenghesi». Era il 21 luglio 1969. Mentre la Fiera della Madonna del Pozzo, ha compiuto i suoi primi 35 anni..Tre i � loni quest’anno, ha sottolinea-to Rossoni. «Raccontare le eccellenze produttive, mettere la Casa al cen-tro del dibattito: tanti gli stand delle aziende edilizie. Questa folta presenza lascia ben sperare che il settore forse si stia riprendendo». In� ne, terzo � lone, l’agricoltura con l’esposizione di macchine agricole in-novative e delle eccellenze gastrono-miche.La parola è poi passata ad Attilio Fon-tana: «Questa � era si di� erenzia dal-le classiche manifestazioni � eristiche perché è tematica e a� ronta argomenti importanti per la nostra regione. Il tema della casa oggi è centrale: una ripresa economica non può dirsi dav-vero realizzata se non è accompagnata da una ripresa del settore edile. Agro-alimentare ed eccellenze del territorio, invece, ci ricordano che la nostra è an-che una grande economia rurale». Poi un impegno, cui il Governato-re lombardo intende prestare fede: «Credo sia necessario partecipare alle iniziative di un territorio e ascoltare le esigenze dei cittadini. Per quel che mi compete, cercherò sempre di par-tecipare alle manifestazioni organiz-zate dalle piccole comunità. Perché è proprio nei piccoli paesi che soprav-vivono le tradizioni che ci rendono unici».In� ne: «Credo nelle piccole comunità che creano queste iniziative nelle qua-li si punta su artigianato, industria e agricoltura, temi centrali per l’ammi-nistrazione regionale. Tornerò da voi per ascoltare i problemi e le criticità e per trovare le soluzioni. Anche la casa e l’edilizia sono tra i primi posti dell’interesse della Regione che ha un progetto da realizzare e riguarda il re-cupero delle aree abbandonate».

Presenza in cinque stand. Numerosi associati hanno mostrato i loro prodotti. Grande interesse di cittadini e artigiani per l’associazione. Cosa si sono detti Bressanelli e Fontana

Successo della Libera Artigiani alla fi eradi Offanengo e incontro col Governatore

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In alto, da sinistra:il sindaco di Offanengo Gianni Rossoni,il governatore AttilioFontana e il presidente Marco Bressanelli allo stand della LiberaArtigiani (a destra una dipendente dell’associazione). A fi anco alcunistand Libera Artigiani

SABATO 15 SETTEMBRE 2018 19Libera Associazione Artigiani

La piccola ripresa che sta so� ando sull’Italia ha portato nuova � ducia di

business in alcuni settori presieduti da imprenditori legati alla Libera Artigiani? Vediamo quale futuro si sono program-mate cinque nostre impreseProgim. Le prospettive della Progim Srl rimangono molto buone, avverte Silvano Molteni, amministratore unico dell’a-zienda che ha sede a Crema, in via Om-brianello, ed è nata nel 1997. Che cosa fa Progim? In pratica, quando Case di Au-tomotive, Motorcycle, Veicoli commer-ciali e industriali, oppure gruppi � nanzia-ri e assicurativi vogliono innovare il loro marchio si a� dano a società specializzate che realizzano le insegne e il loro layout: Progim è una delle migliori sul mercato. Che cosa vi aspettate nel 2019? «Non grandi cambiamenti», avverte Molteni,

«perché Progim ha già molte multina-zionali nel suo pacchetto clienti, ma ha la possibilità di aggiungere altri due buoni contratti per � ne anno. In concreto, ne-gli ultimi sei mesi il fatturato è cresciuto del 25% grazie anche alla piccola ripresa economica». Vetreria Tacca. Questa azienda con sede a Bagnolo Cremasco, nata nel 1980, una ventina di dipendenti, è una delle più in-novative sul mercato. Che cosa si aspetta per il 2019? Intanto, a luglio e agosto, è stato e� ettuato il trasloco dell’azienda, sempre a Bagnolo Cremasco, in via Cre-ma 59, anche se una parte dell’attività ri-marrà nello stabile storico di via Libero Grassi. La Vetreria Tacca, insomma, si è ampliata avendo acquisito nuovi macchinari ne-cessari a far funzionare una nuova linea di taglio, a completare la linea grandi la-stre e avendo messo a punto un magaz-zino automatico del vetro. «Non solo» spiega Cristian Tacca, uno dei titolati. «Ci siamo sempre più specializzati in prodotti di interior design: scale, parapet-ti, pensiline e box doccia sono pensati e costruiti in vetro». Con questi e altri pro-dotti, la Vetreria Tacca ha conquistato al-cuni mercati esteri: nord Africa, Francia, Svizzera francese e italiana, show room a Mosca. La ripresina vi sta favorendo? «Senza dubbio. La gente sta spendendo anche nei vetri».Fedil costruzioni. «Di lavoro ne ho sem-pre molto; a Crema, ma anche oltre il Cre-masco, e cioè a Piacenza, a Bergamo, nel Milanese». Lo dice il geometra Fabrizio Zanaboni che ha fondato la sua azienda, la Fedil costruzioni Srl di Pandino. «Con la crisi è cambiato il mondo dell’e-dilizia», spiega Zanaboni. «Solo qualche anno fa, noi imprenditori edili costruiva-mo di tasca nostra villette e piccoli con-

domini che poi mettevamo sul mercato. Oggi la costruzione ci viene commissio-nata o dal pubblico o da chi ha importanti risorse da investire in case grandi e belle. Spende solo chi ha tanti soldi. La piccola ripresa ha dato anche a loro più � ducia nel futuro».I Falegnami. «Mai stato senza ordina-zioni, anzi; tanto è vero che in fabbrica facciamo ancora gli straordinari. Sono i margini che stanno diminuendo rispetto ad alcuni anni fa: i costi per gestire un’a-zienda diventano, infatti, sempre più alti. Per fortuna noi abbiamo un certo tipo di clientela anche internazionale che è di-sposta a spendere per ottenere prodotti di altissima qualità».Angelo Valota ha l’azienda a Pandino, in via Guido Rossa, 24. L’ha fondata nel 1979, a 27 anni, e l’ha chiamata «I Fale-gnami». Ha clienti un po’ in tutto il mon-do: Dubai, Londra, Varsavia, Pechino, Francoforte, Ginevra, Grenoble. È sicu-ramente uno degli artigiani cremaschi che ha raggiunto i livelli più alti nel suo mestiere. Quali le novità? «Sto preparan-do il passaggio generazionale nella mia azienda perché è venuto il momento in cui siano i miei due � gli a guidare un’im-presa che si è imposta sul mercato, anche se sarò sempre al loro � anco».O� cina Menclossi. La ripresa ha di certo dato un’ulteriore mano al business dell’O� cina Menclossi di Pandino che vende (e ripara) macchine agricole e trattori, macchinari per il giardinaggio e per la cura del verde. «Non si tratta di incrementi di vendita esponenziali, ma sicuramente il 2018 sta andando meglio del 2017», spiega Andrea Menclossi, uno dei attuali soci. I vostri prodotti di punta? «Rimangono i robot rasaerba Husqvarna, i piccoli trattori, motoseghe, decespuglia-tori, so� atori, taglia siepi a batteria».

Sono imprenditori già di successo. Ma la rinnovata fi ducia anche sul mercato interno di consumatori e imprese-clienti ha portato più business. Il loro futuro

La ripresina ha aiutato le aziende artigiane? Sì, ecco cinque casi

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La Fatturazione elettronica:

solo tre mesi al via. Affi dati a Libera Artigiani

Non c’è più tempo da perdere. Inoltre è proibito sbagliare per-

ché le sanzioni sono pesanti. Infatti, in caso di emissione di fattura non elettronica, laddove sia previsto l’ob-bligo, la fattura si intende non emes-sa; la sanzione per il soggetto emit-tente è stabilita tra il 90% e il 180% dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato; la sanzione per il soggetto ricevente, invece, è pari al 100% dell’Iva addebi-tata in fattura. Non noccioline, insomma. Il nostro consiglio, almeno per gli artigiani, le partite Iva e i micro imprenditori: af-� darsi e farsi guidare per mano dalla Libera Artigiani di Crema che ha già pronta nella sede centrale di via Di Vittorio, nella ex Olivetti, una squa-dra composta da dipendenti che han-no fatto appositi corsi di formazione e che seguiranno gli associati passo per passo. Quando scatta l’obbligo? Dal 1° gen-naio 2019. Per i rapporti con il ben-zinaio, tra partite Iva, tra clienti e fornitori, e con la pubblica ammini-strazione. Come mi identi� co? Con la Pec (posta elettronica certi� cata) e con un Codice univoco. Come invio la fattura elettronica al � sco? Ho due strade: o l’invio può essere diretto tra contribuente e l’Agenzia delle Entrate (registrandosi al servizio messo a di-sposizione dal � sco) oppure l’associa-to può portare le fatture alla propria associazione di categoria delegando-la - come intermediario - a inviare (o ricevere) lei le fatture elettroniche al SDI e dallo SDI (Sistema di inter-scambio). È la strada che consiglia-mo. Per evitare errori.

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