L’ha creato il “naso” Dante Ferro da 140 ingredienti ... · Scandella esposta alla Triennale...

Post on 15-Feb-2019

212 views 0 download

Transcript of L’ha creato il “naso” Dante Ferro da 140 ingredienti ... · Scandella esposta alla Triennale...

-TRX IL:02/02/18 20:34-NOTE:

-MSGR - 20_CITTA - 22 - 03/02/18-N:

22

Sabato 3 Febbraio 2018www.ilmessaggero.itBeauty

L’OPERAGrafica “401È Amatrice”di AlessandraScandellaespostaalla Triennale

IDEATORI I CONIUGISERAFINI: «IL SISMACI HA SCONVOLTOL’ESISTENZA, VOLEVAMOCANCELLARE IL RICORDODELLA POLVERE ACRE»

A PALAZZO MADAMADI TORINO L’EVOLUZIONEDELLE FRAGRANZEE DEI CONTENITORIDALL’ANTICA GRECIAAL NOVECENTO

LA MOSTRA/1

M I L A N O

La ricostruzione di Amatri-ce riparte da Milano. AllaTriennale la mostra È Ama-trice. Il design di una nuovaimpresa, fortemente volutadal direttore Andrea Can-

cellato, rende omaggio alla rina-scita imprenditoriale della città,promossa da una coppia di com-mercianti che è riuscita a riatti-vare un percorso virtuoso. Mari-na Gentile e il marito RobertoSerafini avevano appena festeg-giato i trent’anni della loro pro-fumeria nel cuore di Amatrice,quando, il terremoto del 26 ago-sto 2016 ha distrutto ogni cosa.«Forse era destino» dice oggirassegnato ma non vinto Rober-to Serafini, un cinquantennecon l’energia di un adolescentee il sorriso aperto di chi, malgra-do tutto, si ostina a credere nellavita.

SENTIMENTICasa lesionata, negozio in mace-rie, attività in fumo, una perditasecca per circa due milioni dieuro, per fortuna nessun mortoe persino il cane tratto in salvo.Il peggio doveva venire più tar-

di, quando l’iniziale scossa diadrenalina stava per cedere alladepressione. A quel punto, Ro-berto e Marina, che da allora vi-vono in una delle così dette Sae,ovvero soluzione abitativaemergenziale, prefabbricati ti-po container su platea in cemen-to armato, che rischiano di di-ventare permanenti, hanno tro-vato la forza di reagire.

«Il terremoto ti sconvolgedentro, ti leva la voglia di vivere,per questo è importante ripren-dere a fare e a progettare» sotto-linea Roberto. Messo mano ai ri-sparmi di famiglia, i Serafinihanno deciso di lanciare unnuovo profumo. Non un profu-mo qualsiasi, ma un profumo le-gato alla terra, alle piazze, ai vi-coli di Amatrice devastati dal si-sma: «Volevamo cancellare il ri-cordo della polvere acre di quel-la notte» raccontano con il desi-derio di rinascita.

L’INIZIATIVAGrazie alla direttrice della Con-federazione nazionale dell’arti-gianato e della piccola e mediaimprese di Rieti, Vincenza Bu-facchi, sono entrati in contattocon due architetti e designer, Sil-vana Angeletti e Daniele Ruzza,che hanno formato una rete diprofessionisti disposti ad ac-compagnarli nel progetto. Subi-to hanno trovato “il naso” e cioèil maestro profumiere LorenzoDante Ferro, proprietario di unlaboratorio a Codroipo, nel qua-le ha creato la nuova essenza,composta di 140 ingredienti traolii essenziali e erbe aromaticheprime, che rievocano l’odore

originale di Amatrice. Così è na-to “401. È Amatrice”, un profu-mo in cui rivivono le tre cifredelle componenti utilizzate, e ilnumero primo che nelle antichescritture viene citato come l’alfae l’omega di tutte le cose, dun-que un nome perfetto per indi-care la morte e la rinascita diuna città e del suo territorio. Do-po la mostra alla Triennale diMilano, che si chiude oggi in viaAlemagna 6, il profumo è già di-sponibile in commercio a Roma

nella boutique di AlessandraGiannetti e a Milano, in CorsoComo 10.

Ma la cosa straordinaria è cheil progetto dei commercianti diAmatrice ha dato origine a unarete e a un percorso di solidarie-tà, di cui questa mostra testimo-nia. Una volontà contagiosa.

COLLABORAZIONIA cominciare dalle due giovanicomunicatrici, Katia Jorfida eCristina Rota, ispiratrici della

mostra per la quale hanno adot-tato un detto di Gandhi, dal foto-grafo Giovanni Gastel, che si èlasciato subito coinvolgere, tra-ducendo nella luce misteriosadelle sue immagini la nuova es-senza nata dalle ceneri di Ama-trice.

Dall’architetto Mario Trimar-chi che ha tradotto in tre disegnioriginali, sempre in mostra,l’equilibrio instabile delle variecomponenti di un’essenza chevaria nel tempo e a seconda del-la pelle che le assorbe, sino adAnna Maria Sacconi che hacreato un’installazione ad hoc,una garza che avvolge un sassoa mo’ di protezione. Ancoraall’esperto di e-commerce Mir-ko Pallera, fondatore a Salernoun’agenzia di marketing e pro-motore della Digital South, chesta curando la digitalizzazionedel profumo.

Infine, le illustratrici Anna Ce-cilia Azzali e Alessandra Scan-della hanno realizzato le tavoleper raccontare l’intero percorsoimprenditoriale come una favo-la per bambini, la voce registra-ta di Michaele Mandracchia ri-produce il racconto scritto adhoc da Barbara Iannarilli, men-tre nelle sale della Triennale ri-suonano alcune fra le più bellecanzoni di Ornella Vanoni, To-quinho & Vinicio De Moraes.

Marina Valensise© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA MOSTRA/2T O R I N O

I l profumo ha segnato la storiadell’uomo. Nato come omag-gio agli dei (“per fumum”, os-sia attraverso il fumo le essen-

ze salivano a deliziare i divini na-si) fino a oggi dove l’odore natu-rale del corpo è una caratteristi-ca da nascondere a favore di fra-granze artificiali. Per ripercorre-re le tappe di questa storia infini-ta a Palazzo Madama di Torinosi terrà, dal 15 febbraio al 21 mag-gio, la mostra PerFumum – I pro-fumi nella storia. Attraverso piùdi duecento oggetti esposti, chespaziano da oreficerie a vetri,porcellane, affiches e trattatiscientifici si snoda un raccontosull’evoluzione del profumodall’antichità greca e romana alNovecento.

L’esposizione, curata da Cristi-

na Maritano, conservatore di Pa-lazzo Madama, e allestita in SalaAtelier, presenta oggetti apparte-nenti alle collezioni di PalazzoMadama e numerosi prestiti pro-venienti da musei e istituzioni to-rinesi, come il Mao Museo d’Ar-te Orientale, il Museo Egizio, ilMuseo di Antichità, la BibliotecaNazionale, la Biblioteca Guare-schi della Facoltà di Farmacia.Importante anche il contributodei musei nazionali di Firenze ee Genova. Fondamentale è statainoltre la collaborazione con il

Musée International de la Parfu-merie di Grasse (Francia).

EVENTIA completamento della mostra,l’Associazione culturale torine-se Per Fumum, fondata da Ro-berta Conzato e Roberto Drago,organizza, dal 16 al 18 febbraio eil 7 e 8 aprile, una serie di incon-tri internazionali sulla culturadell’olfatto. Nelle sale di PalazzoMadama e in altre sedi presenta-zioni di profumi storicidell’Osmothèque di Versailles,incontri con creatori di profumiriconosciuti a livello internazio-nale, fino ad appuntamenti lega-ti al food & beverage. Inoltre, percomprendere meglio come ilconcetto stesso di profumo siamutato nel tempo, il creatore difragranze Luca Maffei, creerà de-gli odori-profumi ispirandosi al-le collezioni storiche che verran-no diffusi nelle sale del Palazzo.

Fra i pezzi in esposizione il raris-simo pommes de musc (piccolesfere contenenti essenze con fun-zioni credute curative) quattro-centesco in argento dorato avutoin prestito dal Museo diSant’Agostino di Genova, checonserva ancora la noce mosca-ta al suo interno.

Rare anche alcune fiasche daprofumo di arte ottomana, in ot-

tone geminato, in legno di rosa ein maiolica e vetro o il flacone inagata con montatura in oro, rubi-ni, diamanti e smalto, provenien-te dal museo degli Argenti di Pa-lazzo Pitti, forse un dono di Cate-rina de Medici, a cui si devel’esportazione della moda italia-na dei profumi in Francia o anco-ra la preziosa bulla con ametisteincastonate proveniente dal teso-ro goto di Desana.

L’800 e la democratizzazionedel profumo sono documentaticon i ricettari e la raccolta di eti-chette di profumi, saponi e po-mate appartenuti al profumieretorinese Nicola Perrone(1784-1859) insignito del titolo diprofumiere della Real Casa e alcontempo fornitore di essenzeprofumate per la nobiltà comeper la borghesia cittadina.Il percorso espositivo si chiudecon una panoramica sul Nove-cento grazie ai prestiti prove-nienti da collezioni private chehanno consentito di arricchire ilpercorso con un’ampia carrella-ta di flaconi, come quelli creatida René Lalique per François Co-ty, manifesti, calendari e etichet-te di case produttrici di profumo.

Alessandra Iannello© RIPRODUZIONE RISERVATA

Alla Triennale di Milano installazioni e grafiche artisticheper presentare l’essenza dedicata alla città lazialeL’ha creato il “naso” Dante Ferro da 140 ingredienti primari

Amatriceprofumodi rinascita

ROGER & GALLETFlaconbouquetnouveau,1900

BRUCIAESSENZEDalMessico,XVII secolo

PENDAGLIOOro eametiste,V-VI secolo

NECESSAIREFlaconiFrancia,XVII secolo

POUTPOURRIManifattureGinori, 1750

FLACONEVetrodipintodi Murano,XVIIIsecolo

BOCCETTAManifatturafiorentinaporcellana,1750

FIASCHETTEVetrocoloratoPersia XVIsecolo

AMPOLLAVetrodipintoe doratoXVI secolo

IMPRENDITORI Marina Gentili e Roberto Serafini di Amatrice

Una scia di eleganza nei secolidalle fiasche turche a Lalique

OLOGRAMMA Marilyn e Chanel N.5